Prendete la vita con leggerezza - Premio Letterario Santa Margherita
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Prendete la vita con leggerezza - Premio Letterario Santa Margherita
La leggerezza Una frase del grande Italo Calvino si addice a te, alla tua filosofia di vita: “Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore” ...la leggerezza è la prima delle sue “Lezioni americane”… l’amara constatazione dell’ineluttabile pesantezza del vivere … Quando l’ho letta ho ripensato a te … che sei planata nella mia vita 18 mesi fa, ti devo la liberazione del verbo amare rinchiuso nei recessi del mio cuore, dopo le batoste del passato… Oramai passati i cinquanta non pensavo più all’Amore, con la “A” maiuscola, pensavo che l’amore sarebbe stato una fermata breve tra gli isolamenti… e invece sei arrivata tu … la sorpresa di una Donna che mi ama, che ha cambiato la mia vita, che quando avanza verso me, il resto intorno va fuori fuoco … a volte anche quando non ci sei, ma ci sei, sei dentro me … ti penso ed il resto intorno a me svanisce … Nei momenti in cui la mia esistenza mi sembrava condannata alla pesantezza mi ero ripromesso di volare come Perseo in un altro spazio, di cambiare approccio, di guardare il mondo con un’altra ottica, più facile a dirsi che a farsi, invece con te ci sto riuscendo, nessun ostacolo ti ferma, riesci a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e come nel film “L’attimo fuggente” insieme a te riesco a salire sul banco e, subito, la visuale cambia … Abbiamo festeggiato il nostro primo anno e mezzo al mare … bello il mare di settembre, c’è meno confusione, è il mese della rinascita del naso, ritornano gli odori schiacciati dal caldo dei mesi che lo precedono, è bella la sabbia dopo la pioggia, piove sempre tra le due Marie, l’acqua che risveglia la terra… Sulla spiaggia prendiamo il sole sui nostri lettini, il sole è meno alto a settembre, dopo pranzo i raggi penetrano le chiome degli alberi sul promontorio, una parte di spiaggia è già all’ombra, che comunque è ancora lontana da noi … per la prima volta mi capita di vedere delle persone che strisciano sulla sabbia, spostando i propri teli verso di noi alla ricerca dell’ultimo raggio di sole … ad un certo punto anche noi spostiamo i lettini, ma poi ci arrendiamo all’ombra vincente … La sera siamo andati in un ristorantino sul mare, la spiaggia sotto di noi, gli ultimi bagnanti, qualche pescatore con la canna … allo sparire del sole, appari tu: mia luna, bella e più vicina del solito, con la tua promessa d’infinito, di felicità, con la tua bellezza, sei piena e luminosissima … una sensazione fantastica, vederti in tutto il tuo splendore riflettere sull’acqua del mare … illumini la notte, come illumini la mia vita … forse tu come l’astro conosci il perché del succedersi del tempo e delle stagioni della vita … Il cameriere ci consiglia dei troccoli allo scoglio, con vongole, cozze e pomodori pachino, belli a vederli, ma soprattutto a gustarli … poi prendiamo dei gamberi gratinati, ottimi, nel ripieno riconosci addirittura del formaggio pecorino … poi della rucola con della frutta … il tutto annaffiato con un Prosecco Superiore di Valdobbiadene fresco ed elegante, si presenta con un perlage finissimo e persistente, che fa da preludio alla fragranza e delicatezza dei profumi di fiori bianchi, fruttato con una sfumatura di crosta di pane e lievito. Al palato risulta strutturato, rotondo ed avvolgente, con un ritorno aromatico particolarmente persistente … ti piace con le sue bollicine, ti dico di mangiare un gambero gratinato, di masticarlo delicatamente e prima di deglutirlo completamente di accompagnarlo col vino … dici che è sublime l’abbinamento … come il mio con te … brindiamo a noi … le nostre labbra si avvicinano, guardo i tuoi occhi innamorati, poi il perlage del Prosecco, con le bollicine fini e persistenti che salgono su con la loro ... e la tua … leggerezza …