brochure zip diesse - Diesse Electra Spa

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brochure zip diesse - Diesse Electra Spa
PRO GETTO ZI P
Zero I mpact Pavillion
Zero Impact Pavilion - ZIP è un progetto di green building per eventi fieristici dal carattere altamente
innovativo e migliorato rispetto al mercato di riferimento.
Il progetto è finalizzato alla definizione di un metodo innovativo di integrazione tra le componenti che
compongono verticalmente la filiera delle costruzioni, creando un pavilion "chiavi in mano" completamente
green, realizzato con materiale riciclato e/o riciclabile, energeticamente efficiente, completamente
smontabile e riutilizzabile, flessibile nell'utilizzo e, al contempo, rappresentativo dello stile e delle finiture
italiane. ZIP si configura pertanto come un progetto di architettura ecosostenibile che sia durevole,
progettata in modo da poter essere smontata piuttosto che demolita.
La Progettazione di ZIP è concepita sin dall’inizio come lo sviluppo di un sistema integrato in cui rchitettura,
strutture ed impianti trovano sinergia nel proporre soluzioni innovative e nello stesso tempo semplici
e flessibili. Consapevoli delle diversità disciplinari che contraddistinguono le diverse parti del processo
costruttivo, le attività di progetto verranno svolte con l’ausilio di figure tecniche specializzate e un software
utile a mettere insieme le caratteristiche fisiche e funzionali di una struttura e le relative informazioni sul
ciclo di vita previsto, utilizzando standard aperti per il processo decisionale d'impresa e dando vita ad un
prodotto lineare ed integrato che passi dalla simulazione virtuale alla realizzazione ottimizzata del
manufatto.
Il progetto è elaborato in vista di EXPO 2015, per il quale le aziende proponenti si prefiggono l'obiettivo di
sviluppare e ottimizzare i propri singoli prodotti, proponendo ai paesi partecipanti un padiglione unico,
lineare ed integrato che, alla fine del ciclo di vita, possa dare vita a nuove architetture ecosostenibili con
destinazioni d'uso diverse da quelle per le quali era stato originariamente concepito.
il progetto Zero Impact Pavilion (ZIP) si prefigge l’obiettivo di dare una risposta eco-sostenibile al settore
dell’edilizia temporanea, enfatizzando la filiera corta e interpellando le eccellenze produttive italiane, al
fine di creare un sistema di costruzione molto flessibile, interamente sostenibile e integrato nelle sue
componenti.
ZIP è un sistema di realizzazione di costruzioni temporanee per fiere, esposizioni ed eventi, che integra in
maniera verticale tutti i beni e i servizi coinvolti nel ciclo di vita del progetto, dalla progettazione alla
consegna del prodotto finito, fino alla sua successiva gestione.
Il focus del progetto verte sull'analisi della modalità con cui le singole componenti del padiglione possono
essere integrate tra loro, convergendo nella realizzazione di un prodotto finito che rispetti le seguenti
caratteristiche:
-GREEN: padiglione 100% eco-compatibile.
-MATERIALE RICICLABILE: componenti realizzate con materiale dal bassissimo impatto ambientale,
interamente riciclabili.
-ENERGETICAMENTE EFFICIENTE: sistemi utilizzati, sopratutto impianti e sistemi di illuminazione,
altamente efficienti a livello energetico.
-COMPLETAMENTE SMONTABILE E RIUTILIZZABILE: al termine dell'evento per cui è stato progettato, ZIP
può essere smontato e riutilizzato per usi diversi.
-FLESSIBILITA’ DI UTILIZZO: completa flessibilità che rende possibile utilizzare il padiglione, ricomponendo i
moduli costruttivi in modo da creare strutture diverse, a secondo della nuova destinazione d'uso.
-ANTISISMICO: uso di tecnologia costruttiva che risponda ai requisiti normativi antisismici.
-STILE E FINITURE ITALIANE: aziende proponenti rappresentative del design italiano.
Per ciò che concerne il grado di innovatività del progetto, ZIP rappresenta un metodo di realizzazione di
building temporanei altamente innovativo e migliorato rispetto al mercato di riferimento.
In particolare i fattori di innovazione che animano il progetto possono essere declinati nelle seguenti
macro-categorie:
I) INNOVAZIONE DI PROCESSO
L'innovazione del progetto in oggetto risiede sia nel prodotto finito, ma soprattutto nella tecnica e nelle
modalità operative in cui è assemblato. Le attività di progetto permetteranno di mettere a punto una
modalità innovativa di integrazione tra le componenti che garantirà la totale linearità e integrazione del
prodotto, in quanto ZIP si presenterà al fruitore come una struttura ecologica durevole, e al contempo
consentirà di smontare il padiglione e di riassemblarlo, anche con usi e modalità diverse rispetto al
disegno originario.
In particolare sono due gli aspetti di innovazione di processo da considerare.
I.a) Integrazione verticale dell’intera filiera di costruzione. ZIP fa confluire una pluralità di compete nze in
un singolo prodotto, integrando tutti i beni e i servizi coinvolti nella realizzazione del progetto.
ZIP rappresenta così una sintesi che integra la filiera garantendo una profonda semplificazione del processo
di realizzazione del padiglione. A livello tecnologico, le varie componenti di ZIP sono integrate tra loro in
modo perfettamente lineare. ZIP pertanto non assembla semplicemente le varie componenti ma al
contrario si costituisce come corpo unico ed integrato. In particolare l’integrazione delle singole
componenti sarà possibile grazie al know-how altamente specializzato del team di progetto e all’utilizzo
del sistema digitale BIM capace di trasformare l’operatività dell’intera filiera delle costruzioni riducendo i
costi, velocizzando i tempi di realizzazione e favorendo la condivisione delle informazioni tra i diversi
attori, attraverso uno strumento di progettazione e simulazione virtuale, coniugando così due rincipali
tendenze del mercato: innovazione e contenimento dei costi.
I.b) Completa smontabilità e riutilizzabilità dei padiglioni. Ogni componente di ZIP è studiata per integrarsi
perfettamente con gli altri elementi che compongono il padiglione e allo stesso tempo per essere smontati
con semplicità e rimontati senza apportare ulteriori modifiche. Nella fase di rimontaggio sarà la
committenza a scegliere come il padiglione verrà ri-assemblato, optando anche per strutture diverse
che integrano nuove componenti aggiuntive per realizzare manufatti diversi. Ciò consente di poter
utilizzare ZIP per usi diversi da quello per il quale era stato originariamente concepito e di riposizionare il
padiglione in qualsiasi posto venga ritenuto idoneo dai committenti.
II) INNOVAZIONE RISPETTO AL MERCATO DI RIFERIMENTO
Rispetto all'ambito o settore di riferime nto, il progetto mostra un elevato grado di innovatività. Il mercato
dei padiglioni fieristici è popolato da aziende non italiane che propongono dei padiglioni temporanei,
assemblati secondo la richiesta del committente. Le aziende che li propongono si occupano di realizzare e
fornire i pannelli che compongono il padiglione, sub-appaltando poi a società terze le realizzazioni
complementari necessarie al suo funzionamento, come gli impianti, gli arredi, l'allestimento di spazi esterni,
ecc...
Al contrario ZIP è un padiglione integrato che viene realizzato chiavi in mano da un soggetto unico, riunito
nello strumento giuridico del contratto di rete, in grado di fornire tutti i beni e i servizi della filiera, oltre che
la sua successiva gestione. Inoltre mentre i padiglioni attualmente presenti nel mercato vengono
semplicemente smontati alla fine dell'evento per il quale sono stati realizzati, ZIP viene montato per
l'evento per cui è stato progettato, per poi essere smontato e rimontato secondo usi e applicazioni diverse
da quelle originarie.
Il primo evento per il quale il padiglione ZIP verrà studiato, progettato e proposto è EXPO MILANO 2015.
L'evento dal titolo NUTRIRE IL PIANETA. ENERGIA PER LA VITA avrà come tema principale l'alimentazione e
lo sviluppo sostenibile. Quest’ultimo in particolare è un tema che ormai da anni anima il dibatto
internazionale, cercando una risposta sostenibile alla produzione di beni e servizi.
In quest’ottica ZIP verrà proposto come esempio di green building e la sua tecnologia verrà messa a
disposizione dei paesi partecipanti all’evento per realizzare i loro padiglioni espositivi. Tra l'altro per volere
della società EXPO 2015 spa, il sito espositivo dovrà essere interamente smantellato dopo la fine
dell'evento.
EXPO 2015 è stato più volte definito dalle istituzioni come l'evento di rilancio dell'economia italiana in
diversi settori economici. In particolare per il settore edile, l'evento può rappresentare la svolta,
promuovendo tecniche e prodotti nuovi, migliorati, competitivi ma al contempo rappresentativi
dell'eccellenza del tessuto imprenditoriale italiano. In un contesto economico globale in cui si registra da un
lato una profonda crisi del mercato edile e dall’altro una crescente sensibilità per le tematiche green, ZIP si
configura come progetto di sintesi e al contempo di superamento delle sfide attuali. La realizzazione
dell'evento avrà un fortissimo impatto economico nel mercato italiano e secondo le stime pubblicate
dalla società EXPO 2015 SpA genererà ricadute economiche di rilievo. In particolare l'INDOTTO EXPO 2015
totale nel periodo 2012-2020 in termini di Produzione aggiuntiva è stimato in € 24,7 MLD DI EURO.
Mentre l'INDOTTO DIRETTO DERIVANTE DAGLI INVESTIMENTI DEI PAESI STRANIERI, ed in particolare per la
realizzazione e gestione dei padiglioni fieristici è di circa 1,5 MLD DI EURO. Risulta pertanto evidente che
elaborare un padiglione come ZIP da proporre ai paesi partecipanti, rappresenta un opportunità
imperdibile per le aziende aderenti al contratto di rete.
OBIETTIVI
L'obiettivo del progetto è quello di fare confluire in un prodotto unico ed integrato, tutte le competenze e
le eccellenze della filiera edile italiana. Le aziende proponenti sono in possesso del know-how necessario
per realizzare il proprio prodotto secondo i principi di eco-sostenibilità. Tuttavia per creare un padiglione
green che sia integrato nelle sue componenti, è necessario applicare un approccio metodologico tipico della
progettazione integrata.
Il principio che anima il progetto è l’integrazione dei know-how specifici delle singole aziende, che
promuova non solo un progetto coordinato ma soprattutto un progetto orientato verso precisi obiettivi di
sostenibilità economica ed ambientale attraverso l’applicazione di una visione aperta e multidisciplinare.
Ciò che emerge applicando tale approccio integrato non è la mera somma delle singole discipline, ma un
“sistema integrato” che supera le singole componenti verso un prodotto unitario.
L’anima del progetto sarà pertanto definire la modalità in cui le singole competenze possano essere
integrate in modo lineare e continuo.
OBIETTIVO A BREVE TERMINE
Nel breve periodo l'obiettivo è quello di definire la modalità di realizzazione di un building temporaneo in
linea con le caratteristiche sopra delineate. Il prima passo verso
l'integrazione della filiera è stato compiuto avvalendosi dello strumento del contratto di rete e unendo 14
imprese specializzate in tutti i settori coinvolti. Il passo successivo è quello di generare un sistema di
realizzazione integrato dal quale scaturisca una buona prassi che abbia ricadute economiche positive sulle
aziende aderenti.
OBIETTIVO A LUNGO TERMINE
E' evidente che la profonda crisi del settore edile italiano pone una sfida all'economia nazionale. Trovare
una risposta altamente innovativa e competitiva rappresenta l'unico modo per uscire dalla crisi del
mercato edile italiano. Pertanto attraverso il progetto in ogge tto, le aziende che compongono il contratto
di rete potranno imporsi in un mercato florido e in cont inua crescita, come quello degli eventi nazionali ed
internazionali, superando l'impasse che caratterizza il mercato attuale. Inoltre, ZIP è progettato in linea con
gli obiettivi di tutela e rispetto ambientale che animando la società civile e i decision makers, consentendo
di sfruttare tecnologie costruttive sostenibili e sistemi energetici e tecnici all'avanguardia.
RISULTATI
I risultati dell'iniziativa possono essere declinati in due categorie:
RISULTATI A BREVE TERMINE
I risultati attesi a breve termine possono essere ricondotti all'EXPO 2015, ovvero il primo evento per il
quale ZIP verrà proposto. Le ricadute economiche che scaturiscono dal progetto risultano evidenti se si
valutano i numeri relativi la realizzazione dei padiglioni esteri che parteciperanno all'evento. Ad oggi i paesi
partecipanti sono 131 suddivisi in 64 self-built e 67 clusters. I primi sono dei padiglioni nazionali, in cui il
singolo stato interpreta il tema dell'esposizione secondo un'ottica nazionale, i secondi sono i paesi che si
uniscono in unico padiglione (cluster) sviluppando un tema che li accomuna tra i 9 delineati, secondo
specifiche catene alimentari (Riso, Cereali e Tuberi, Spezie, Cacao, Caffè, Frutta e Legumi) o tematiche di
particolare rilevanza globale (Agricoltura e Nutrizione in Zone Aride, Mare e Isole, gli ecosistemi del BioMediterraneo).
I padiglioni self-built rappresentano il focus primario delle aziende proponenti. Nel dettaglio i padiglioni
self-built avranno caratteristiche e costi di realizzazione differenti, che spaziando dal budget di 70 milioni di
euro dell'Arabia Saudita ai circa 5 milioni di euro dei paesi più piccoli, come quelli dell'est europeo.
Il costo medio dei padiglioni self-built di paesi medie dimensioni, come quelli africani, sarà di circa 10
milioni di euro, ripartiti come segue:
5 mln per la costruzione del padiglione
2,5 mln per l'allestimento
1,3 mln per i costi dello staff
1,2 mln per i costi di gestione
Essendo il proponente una rete di imprese i cui soggetti forniscono tutti i beni e servizi della filiera coinvolta
nei progetti di realizzazione di padiglioni, è chiaro come la singola commessa porterebbe opportunità di
business concrete a tutte le aziende aderenti al contratto di rete.
RISULTATI A LUNGO TERMINE
Un ulteriore aspetto da considerare sono le ricadute che la realizzazione di ZIP avrebbe nel lungo periodo.
Partecipare alla realizzazione dei padiglioni fieristici di un evento planetario, come EXPO 2015 sarebbe una
vetrina dove mostrare l'eccellenza e l'innovatività di ZIP a tutti i paesi partecipanti. ZIP potrà essere
smontato alla fine dell'evento e rimontato nei paesi di origine per gli utilizzi che i committenti
richiederanno. Ciò rappresenterà una ulteriore opportunità per farsi conoscere dai paesi stranieri, aprendo
nuove opportunità di business e collaborazione. Infine, alla luce della ciclicità con la quale vengono
organizzati gli eventi fieristici in tutto il mondo, il progetto ZIP potrebbe essere riproposto per gli eventi
futuri.
STRATEGIA DEL PROGETTO
La strategia di progetto prevede di integrare tra loro, in modo lineare e continuo, le competenze specifiche
delle aziende proponenti, avvalendosi di due variabili che giocheranno un ruolo di rilievo della definizione
di ZIP.
A) Il coinvolgimento di due figure professionali: il Project Manager Tecnico e il Project Coordinator. Il primo
svilupperà le singole peculiarità dei prodotti, potenziandone e ottimizzando le caratteristiche green in
modo lineare per giungere alla realizzare di un pavilion perfettamente integrato. Il secondo guiderà le
attività dei referenti tecnici delle singole imprese riunite in equipe, per coordinare l'integrazione tra le parti
al fine di raggiungere gli obiettivi di progetto. Le due figure guideranno il processo di progettazione per una
completa integrazione, mantenendo elevata l’ottimizzazione delle singole discipline con le migliori soluzioni
tecniche, nel rispetto dei requisiti richiesti e delle norme tecn iche legislative.
B) L’acquisizione di un sistema all'avanguardia come il BIM - Building Information Modeling, ovvero un
processo basato su modelli intelligenti che fornisce tutte le informazioni necessarie per creare e gestire
progetti di edifici e infrastrutture in modo più rapido, economico, integrato e sostenibile. Il sistema BIM si
avvale di software che consentono di ottimizzare tutto il ciclo di vita legato allo sv iluppo immobiliare. Tali
software sfruttano una metodologia ed uno strumento di progettazione basato sulla creazione ed utilizzo di
un modello di informazioni coordinate, computabili e coerenti, del progetto nelle sue diverse fasi di
programmazione, progettazione e realizzazione. In particolare, i software di cui si avvarrà il progetto
sono ALLPLAN per la fase di progettazione e TECLA per la fase costruttiva. Essi consentiranno una
rappresentazione digitale dei pavilions per sviluppare scelte progettuali, generare documenti di costruzione
e produzione, valutare le performance del progetto, pianificare le fasi di realizzazione e stimarne
preventivamente i costi. Inoltre tutti gli operatori, grazie al sistema condiviso delle informazioni in un
ambiente digitale, avranno una chiara visione globale del progetto e potranno migliorare la capacità di
prendere decisioni, aumentando qualità e redditività dei progetti.
FASI OPERATIVE
Il progetto di investimento prevede quattro fasi operative propedeutiche al raggiungimento degli obiettivi
prefissati, di cui si riportano di seguito i costi e i tempi di realizzazione.
FASE 1 - ANALISI E INTEGRAZIONE DEI SINGOLI BENI/SERVIZI
TEMPI PREVISTI: 01/09/2013 -30/12/2013
ATTIVITA’: La prima fase del progetto verterà su un'analisi approfondita dei singoli beni e servizi di
competenza delle aziende proponenti, in modo da fare emergere e ottimizzare le seguenti caratteristiche:
- ECO-SOSTENIBILITA'
- USO DI MATERIALE RICICLABILE
- EFFICIENZA ENERGETICA
- COMPLETA SMONTABILITA' E RIUTILIZZABILITA'
- FLESSIBILITA’ DI UTILIZZO
- ANTISISMICITA'
- STILE E FINITURE ITALIANE
Sviluppare le sopramenzionate caratteristiche, rappresenta una fase necessaria alla realizzazione di un
prodotto finito che sia coerente in ognuna delle sue componenti. Successivamente si procederà con lo
studio della modalità di integrazione tra le singole componenti caratterizzate come sopra, in un unico
manufatto.
RISULTATI ATTESI: Il primo step prevede di esaltare le caratteristiche dei singoli prodotti che compongono
la filiera, in modo da portare le singole componenti ad avere un portafoglio condiviso di peculiarità e
caratteristiche, pronte per essere integrate tra loro negli step successivi. Si procederà inoltre a definire la
modalità e la tecnica di interazione tra le parti, al fine di procedere con le operatività successive. In
particolare verranno elaborati studi di fattibilità e analisi tecniche per la realizzazione dei pavilion, per
valutare in modo coordinato i principali indici di sostenibilità, quali: tecniche costruttive e tecnologie
innovative a basso impatto energetico-ambientale, lighting, comfort termico, materiali ecocompatibili.
COSTI DELL’INTERA INTERA RETE:
-Project Manager Tecnico: studia e analizza le caratteristiche dei singoli prodotti per ottimizzarne i
contenuti in coerenze con i fini del progetto. Grazie alla consolidata esperienza nel settore delle costruzioni,
accompagna il progetto dalla sua definizione fino alla realizzazione del prodotto finito. Totale ore:
160h/mese per 4 mesi. Importo totale: € 40.832.
-Project Coordinator: gestisce e coordina le attività di progetto, ponendo le basi per una proficua
interazione tra i referenti tecnici delle singole aziende, agevolando l'interazione tra le parti. Totale ore:
70h/mese per 4 mesi. Importo totale: €15.680.
-Costi per il personale impiegato nel progetto: Totale ore dedicate alla fase 1: ca. 250 h. L’importo è
stimato in €4.000 per azienda, per un totale di €56.000.
Totale costi Fase 1: €112.512,0.
FASE 2 - SIMULAZIONE E REALIZZAZIONE - TEMPI PREVISTI: 02/01/2014 - 30/06/2014
ATTIVITA’: Ottimizzate le caratteristiche green dei singoli prodotti e delineate le modalità di integrazioni tra
le parti, il progetto entra nella fase 2 che con l'ausilio di un sistema all'avanguardia, che consente di
simulare la realizzazione di ZIP. Ciò è reso possibile dall'utilizzo di BIM, un sistema capace di esplorare e
visualizzare i progetti per via digitale, ancor prima di iniziare la fase di costruzione. BIM consente di
simulare, prima della realizzazione in cantiere, la modalità di interazione delle singole componenti,
con evidenti ricadute positive sulle aziende, tra cui un maggiore controllo sui costi, un forte miglioramento
del coordinamento e quindi accelerazione della realizzazione dei progetti. In particolare si provvede ad
acquisre:
- Allplan 2013 & Cinema 4D. Software utilizzato nella fase di proegttazione che consente di sfruttare
strumenti per la progettazione e la visualizzazione, da utilizzare nelle varie fasi di progetto, dalla bozza di
progetto iniziale fino alla previsione dei costi di costruzione, passando per la progettazione edile nei minimi
dettagli. Consente inoltre il passaggio dalla progettazione 2D a 3D.
- Tekla Structures. Software per la fase costruttivo-realizzativa è un software BIM 3D specifico per la
progettazione, modellazione e costruzione delle strutture.
RISULTATI ATTESI: Sviluppo di una struttura standard di padiglione espositivo integrato nelle sue
componenti da arricchire di volta in volta con le richieste e i bisogni dei singoli committenti.
COSTI:
- Acquisto di ALLPLAN e TECLA, per un importo pari a € 25.200. M-Consulente sviluppatore Software.
Consulenza specialistica di una società specializzata che fornisce e sviluppa i software ALLPLAN E TECLA
sulla base delle caratteristiche di ZIP. Importo preventivato in €14.000.
-Project Manager Tecnico. Assiste le aziende nell’integrare i risultati di cui alla fase 1 con il supporti
informatici. Totale ore: 160 h/mese per 6 mesi. Importo totale: €61.248.
-Project Coordinator. Coordina le attività di progetto. Totale ore: 70h/mese per 6 mesi. Importo totale:
€23.520.
-Costi per il personale impiegato nel progetto: sono i referenti tecnici responsabili dell’integrazione del
proprio prodotto nel sistema BIM. Totale ore: ca. 250 h. L’importo è stimato in €4.000 per azienda, per un
totale di € 56.000.
Totale costi Fase 2: € 179.968.
FASE 3 - OTTIMINAZIONE E MONITORAGGIO - TEMPI PREVISTI: 30/06/2014 – 31/08/2014 ATTIVITA’
La fase 3 prevede attività di monitoraggio e ottimizzazione degli obiettivi raggiunti nelle fasi 1 e 2, al fine di
affinare il sistema di integrazione delle varie componenti del padiglione.
RISULTATI ATTESI: Ulteriore raffinamento del sistema di progettazione di ZIP e ottimizzazione delle
performance dei singoli prodotti e farle confluire nel sistema BIM.
COSTI:
-Project Manager Tecnico. Totale ore: 120h/mese per 2 mesi. Importo totale: €15.312.
-Project Coordinator.Totale ore: 60h/mese per 2 mesi. Importo totale: €6.720.
-Costi per il personale impiegato nel progetto. Totale ore: ca. 200 h. L’importo è stimato in €3.500 per
azienda, per un totale di €49.000.
Totale costi Fase 3: €71.032,0
FASE 4 - SFRUTTAMENTO DEI RISULTATI E PRESENTAZIONE AI PAESI
PARETCIPANTI A EXPO 2015 -TEMPI PREVISTI: 01/09/2014 - 31/03/2015
ATTIVITA’: La fase 4 prevede lo sfruttamento dei risultati conseguiti nelle fasi precedenti e la presentazione
di ZIP ai paesi partecipanti a EXPO 2015. L’obiettivo è quello di presentare ZIP agli espositori esteri e di
fornire ad essi dettagli di come ZIP possa essere applicato ai loro padiglioni. Al fine di ottenere gli obiettivi
sopra menzionati, le aziende proponenti avvieranno una campagna di promozione e marketing che si
avvarrà di materiale informativo, quale sito web, newsletter, brochure, supporti multimediali, per
diffondere l’innovatività di ZIP.
RISULTATI ATTESI: In particolare, le attività prevedono di comunicare e diffondere le peculiarità e il valore
aggiunto di ZIP in vista dell'EXPO 2015. Diffusione del materiale promozionale e informativo di ZIP.
Seguiranno primi incontri con i paesi esteri partecipanti a EXPO 2015 e avvio attività di preventivazione.
COSTI:
-Project Manager Tecnico. Totale ore: 160 h/mese per 7 mesi. Importo totale: € 71.456.
-Project Coordinator. Totale ore dedicate alla fase 4: 61h/mese per 7 mesi. Importo totale: €23.912.
-Costi per consulenza nella rendicontazione del progetto: verrà coinvolta una società di consulenza
specializzata in rendicontazione dei progetti per un totale di € 21.320. Costi di promozione e diffusione:
L’attività affidata a una nota agenzia di comunicazione e marketing ha un importo preventivato in € 14.000.
Totale costi Fase 4: €130.688.
Infine tra i costi trasversali alla quattro fasi di progetto è previsto il Manager di rete che coadiuva le aziende
proponenti nella definizione della strategia di rete e nell'identificazione delle opportunità di business. Il
costo di questa figura è imputabile alle attività di ZIP in quota parte, pari a € 32.900 per l'intero ciclo di vita
di progetto, poiché si colloca all'interno di una costante attività di supporto alla rete di imprese, avendola
accompagnata dalla sua creazione sino all’espletamento delle attività in oggetto.
I costi totali del progetto in oggetto ammontano in € 527.100,00.
LA RETE D’IMPRESA
Il progetto è proposto dal contratto di rete PLANET - Integrated Building Solutions, che si configura come
interlocutore unico in grado di offrire la completa fornitura di tutte le attività inerenti la costruzione di
grandi progetti, tra cui i padiglioni espositivi.
Le aziende aderenti il contratto di rete PLANET e promotrici del progetto ZIP sono dotate del knowhow e
delle competenze che integrano verticalmente pertanto l'intera filiera delle costruzioni, garantendo anche i
servizi di gestione e animazione dei padiglioni.
La rilevanza del progetto rispetto alla filiera è resa evidente dall’integrazione verticale dei diversi settori
economici che compongono la filiera edile. Come precedentemente menzionato, le aziende aderenti e le
relative competenze sono complementari tra di loro, in quanto coprono tutte le fasi dell'intero ciclo di vita
del progetto.
In particolare, il contratto di rete è composto dalle seguenti aziende di cui si specifica il relativo settore
economico di riferimento:
ALBERTANI CORPORATES (Costruzioni in legno lamellare);
C.M.M. F.LLI RIZZI(Costruzioni metalliche);
DIESSE ELECTRA (Impianti elettrici);
ESSETIELLE (Costruzioni civili ed industriali);
FRATERNITÀ SERVIZI (Servizi integrati);
GABANA ARREDAMENTI(Arredamento interni);
GIANNI BENVENUTO (Impianti tecnologici);
LIGHT CONTRACT (Sistemi di illuminazione);
MONTECK (Impianti meccanici);
MUSA (Facility management);
NOVELLO (Realizzazioni paesaggistiche);
PATERLINI COSTRUZIONI (Costruzioni civili ed industriali);
RI.PA. (Rivestimento di superfici); STRAL (Illuminazione per esterni).
Inoltre, il progetto in oggetto consente di integrare ulteriormente le singole specialità delle aziende,
compiendo un passo ulteriore verso un’aggregazione lineare tra le parti. L’integrazione della filiera genera
un impatto positivo sulla competitività delle aziende proponenti, in quanto consente un abbattimento dei
costi di progettazione, sviluppo e realizzazione dei progetti, che a sua volta si traduce in prezzi
maggiormente competitivi sul mercato.
Per ciò che il governo della filiera, il contratto di rete si avvale di strumenti di governance altamente
strutturati. In particolare, le attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi, di cui al contratto di rete,
sono sviluppate dal Consiglio di Gestione, partecipato da 5 delle aziende aderenti, dall'Assemblea,
composta dalle 14 aziende aderenti, e dalle sessioni dei Comitati Tecnici, composti da un referente tecnico
per azienda. L'operativà del contratto di rete PLANET è testimoniata dall'elevato numero di riunioni
operative effettuate dalla sua costituzione sino ad oggi: 19 riunione del Consiglio di Getsione e 6 Assemblee
plenarie.
Inoltre, PLANET si avvale sin dalla sua creazione di una figura esterna di coordinamento, il Project
Manager di rete. Quest'ultimo gestisce tutte le dinamiche del contratto di rete, sviluppando opportunità di
business, attività di sviluppo strategico e occupandosi del business development di rete.
In relazione alla capacità di governo del progetto, le aziende proponenti hanno identificato la figura del
Project Manager Tecnico e del Project Coordinator allo scopo di garantire una gestione ottimale delle
attività progettuali. Il primo svolge un ruolo determinante ai fini del progetto, sviluppando le potenzialità
dei singoli prodotti/servizi delle aziende aderenti, secondo i principi di efficienza e ecosostenibilità che
animano il progetto. Sviluppate le peculiarità dei singoli prodotti, il Project Manager Tecnico avrà il compito
di integrare le componenti, definendo le caratteristiche di ZIP, come prodotto integrato, lineare ed ecosostenibile. Il Project Coordinator invece coordina il team di progetto, gestendo le dinamiche tra i singoli
referenti tecnici e coordinando le attività di progetto, insieme al Project Manager Tecnico.
DIESSE ELECTRA SPA PER ZIP
La costante attenzione per l’ecosostenibilità e l’efficienza energetica, che caratterizza l’attività aziendale, si
traduce nell’utilizzo di certificazioni degli edifici che attesti il raggiungimento di elevati livelli prestazionali
energetico-ambientali e il rispetto di requisiti di ecocompatibilità delle costruzioni.
In particolare Diesse Electra metterà a fattor comune la propria competenza nel creare sistemi efficienti
supervisionati da apparecchiature BMS (Building Management System) che garantirà l’armonizzazione
al massimo dell’efficienza di tutte le componenti impiantistiche e il massimo del comfort per gli
utilizzatori del pavilion.
AGGIORNAMENTI OPERATIVI - 2015
Grazie agli studi prodotti e ai contenuti del progetto ZIP, Diesse ha ottenuto due commesse importanti:
La realizzazione degli impianti elettrici e meccanici dei padiglioni di China Vanke, e Alitalia Ethiad presso
EXPO 2015.
Nel padiglione China Vanke (colosso immobiliare cinese) su una superficie di 1000 mq viene narrata al
mondo una storia cinese sotto forma di “Foresta virtuale” composta da circa 300 schermi installati in modo
irregolare.
Il Padiglione Alitalia – Etihad Airways è strutturato su due piani e misura 1.150 metri quadrati. Il piano terra
un Social Hub che fornisce un'esperienza multimediale attraverso tecnologie e grandi schermi interattivi.
Sono inoltre presenti l’Imagination Lounge in cui si tengono dimostrazioni di cucina , due simulatori di volo
e una Lounge esclusiva.