Saluti. Silvia Velo, sottosegretario Ministero ambiente e

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Saluti. Silvia Velo, sottosegretario Ministero ambiente e
Il modello italiano del servizio di ormeggio è da esportare o da rottamare?
Saluti. Silvia Velo, sottosegretario Ministero ambiente e tutela del territorio
Sono necessarie innovazione e qualità
L’economia del mare sia volano per lo sviluppo del nostro Paese
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Sulla base di queste considerazioni Velo ha spiegato quale lavoro sta realizzando con il ministero dell’Ambiente:
“Abbiamo attivato un tavolo nazionale con le Regioni per
definire le linee di intervento sull’erosione costiera, un
tema che sta danneggiando l’economia turistica e che va
affrontato in maniera organica. Stiamo lavorando, tra le
altre cose, a ridefinire le norme sui dragaggi, intervenendo
sul Regolamento dragaggi per i porti Sin (siti di interesse
nazionale ndr) così come previsto dall’art. 5 bis della Legge 84/94. Stiamo lavorando al Regolamento 109 che è il
Regolamento immersione in mare per i porti non Sin”.
Procedure e strumenti diversi, ma con una visione organica possono, secondo Silvia Velo, far sì che il Paese,
recuperando una visione legata al protagonismo della
tutela ambientale nelle politiche di sviluppo, riesca a
portare a fondo percorsi complicati ma necessari che per
anni sono stati bloccati.
“Le politiche di sviluppo - ha quindi concluso - sono
possibili solo se ci sono innovazione e qualità. Questo
vale per le attività economiche e per i servizi resi alle
imprese. Ho partecipato per anni e conosco le discussioni sulle riforme del lavoro portuale e dei servizi tecniconautici; è chiaro che non ci si può chiudere in un mondo
che si apre al libero mercato ma è anche chiaro che nella
crisi che l’Europa sta vivendo da anni, e che l‘Italia sta
vivendo, il mercato da solo non garantisce né il lavoro
né la crescita economica ma crea solo distorsioni che
aumentano le differenze tra chi ha tanto e chi non ha
niente. Quindi no alle difese di corporazione, sì alla capacità anche di autoriformarsi, di innovarsi, ma non a
riforme che peggiorano la qualità del lavoro e la qualità
dei servizi resi perché significa, in molti casi, e in mare
questo è particolarmente vero, peggiorare la sicurezza
degli operatori, di chi fa turismo, di chi fa cabotaggio,
di chi lavora in mare, di chi usufruisce del mare. Io sono
sicura che ci siano, in questa sede, le forze e le competenze per ottenere insieme le due cose: la necessità di
aprirsi al mercato e di dare efficienza ma al tempo stesso
di garantire qualità e sicurezza. E questo è l’augurio che
faccio a questa platea”.
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Oggi che è al Governo, il sottosegretario ha chiesto al suo
Ministro di potersi occupare di tematiche relative al mare,
un segmento dell’attività del Ministero che, dice, “a mio
avviso non era stato adeguatamente valorizzato ma anzi
era stato gestito soprattutto in termini di vincoli, tutele, che
io difendo strenuamente, ma con una visione marginale e
a valle dei processi”. Per questa ragione Velo ha fatto una
scelta: provare “a rientrare con una visione più organica
su tutte le tematiche che afferiscono al mare in cui c’è
una competenza del ministero dell’Ambiente e farlo da
un punto di vista più innovativo, quello di in una visione
di sviluppo sostenibile, quindi legato alla tutela ma mai
disgiunto dal tema dell’economia e dello sviluppo. E sto
provando a fare questo lavoro a partire dalle indicazioni
che ci dà la Commissione europea, il Consiglio europeo,
che nel 2013 ha fatto un documento, una comunicazione,
sulla cosiddetta blue economy basata su logistica, industria, tecnologia, energia, ricerca e turismo, in cui penso
l’Italia debba essere protagonista. Perché se c’è un Paese
in Europa che può fare dell’economia del mare uno dei
volani dello sviluppo questo deve essere l’Italia. E l’Italia
non può rinunciare a questo ruolo anche perché io sono
Il mercato da solo non garantisce
lavoro né crescita
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Dalla leadership economica
ne deriva una geopolitica
convinta che dalla funzione economica, dalla leadership
economica che un Paese esercita nel Mediterraneo derivi
di conseguenza anche una leadership geopolitica. Senza
l’una non c’è l’altra”.
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l sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo ha
aperto il suo intervento chiedendo alla platea un
messaggio di sostegno e
solidarietà per i lavoratori
dell’azienda Sol - dipendente totalmente dalle acciaierie
- in sciopero della fame perché a rischio di trovarsi senSilvia Velo za ammortizzatori sociali.
Pur
essendo
impegnata
nell’emergenza Sol, Velo non ha voluto rinunciare
all’appuntamento con il convegno Angopi: “Ci tenevo
per tanti motivi - ha detto -. Qui c’è una storia di portualità, c’è un legame tra la comunità locale e gli operatori
del porto, in questo caso particolare mi riferisco agli ormeggiatori e ai barcaioli, c’è un legame storico legato
anche alla tradizione di questo territorio. C’è un legame
mio politico. Con molti di voi ho iniziato il mio percorso
parlamentare come membro della commissione Trasporti della Camera, di cui ho fatto parte per diversi anni”.