Libri – Novità - Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale
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Libri – Novità - Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale
Libri – Novità Servizio di aggiornamenti bibliografici - FSC II (30/04/2008/ A cura del prof. Emiro Cepeda • • • I seguenti sono nuovi acquisti già catalogati nel settore comunicazione sociale della Biblioteca centrale dell’UPS. Le citazioni e i riassunti sono stati pubblicati originalmente nei siti web delle diverse case editrici o in quelli d’alcune librerie on-line. L’obiettivo di queste pagine è quello di far conoscere le novità bibliografiche del settore comunicazione sociale della nostra biblioteca e promuovere la loro consultazione. ARNET Jeffrey Jensen (Ed.), Encyclopedia of Children, Adolescents, and the Media. London, Sage, 2007. From Internet censorship to sex and violence on television and in video games to debates over rock lyrics, the media and their affect on children and adolescents is one of the most widely debated issues in our society. The Encyclopedia of Children, Adolescents, and the Media presents state-of-the-art research and ready-to-use facts on the media’s interaction with children and adolescents. With over 400 entries, the two volumes of this resource cover the traditional and electronic media and their controversial impact - for good and ill - on children and adolescents. Key features include: - provides cross-disciplinary coverage from the fields of psychology, education, media studies and communication, sociology and public policy; - offers a cross-cultural perspective with internationally contributing authors; - includes entries covering television, film, video games, the Internet, magazines and music; - explores complex and difficult topics such as violence, sex, rating systems and warning labels, attention-deficit disorder, body image and eating disorders, popular music lyrics, advertising, digital music downloading, parental involvement, policymaking and child development. WALTON David, Introducing Cultural Studies. Learning through Practice, London, Sage, 2007. An introduction to the practice of cultural studies, this book is ideal for undergraduate courses. The fundamental task facing students of cultural studies is the application of theory into critical practice, and this book offers its readers the conceptual tools to practice cultural analysis for themselves. This book: " Links key concepts to the key theorists of cultural studies " Includes a wide range of references of popular cultural forms " Emphasizes the multidisciplinary nature of cultural studies " Includes pedagogical features, such as dialogues, graphs, images and recommended readings. The book's skills-based approach enables students to develop their creative skills, and shows students how to improve their powers of analysis generally. ABERCROMBIE Nick - Brian LONGHURST, Audiences. A Sociological Theory of Performance and Imagination, London, Sages, 1998. This book is worth reading for a number of reasons. It is the first introductory work of critical audience research that suggests how we can study the connection of media consumption in general with every day life, and it also goes beyond its competitors in showing how postmodern thinking can help us in the analysis of a "whole way of life"' - Journal of Communication Audiences are problematic and the study of audiences has represented a key site of activity in the social sciences and humanities. Offering a timely review of the past 50 years of theoretical and methodological debate Audiences argues the case for a paradigmatic shift in audience research. This shift, argue the authors, is necessitated by the emergence of the `diffused audience'. Audience experience can no longer be simply classified as `simple' or `mass', for in modern advanced capitalist societies, people are members of an audience all the time. Being a member of an audience is no longer an exceptional event, nor even an everyday event, rather it is constitutive of everyday life. This book offers an invaluable review of the literature and a new point of departure for audience research. von FEILITZEN Cecilia (Ed.), Young People, Soap Operas and Reality TV, Göteborg, Nordicom, 2004. The transformation of the traditional soap opera into certain more extreme soaps, and the emergence of the recent ‘global’ reality TV formats have whipped up storms of controversy in a great number of countries. Such programmes have also generated worries among adults about how they are received by, and may influence, young viewers – because children from all over the world watch adult programming from an early age. Since research on young people and these fictional genres seriously lags behind, the primary aim of the Yearbook is to stimulate further research on the subject. In order to do so, the Clearinghouse invited scholars from all over the world to contribute their knowledge so far. Thus at the same time, the book gives answers to at least some of the questions on young people, soap operas and reality TV in the public debate. MOLINARI Cesare, Teatro e antiteatro dal dopoguerra a oggi, Bari, Laterza, 2007. La tensione a produrre "nuovo" che ha caratterizzato le arti di tanta parte del Novecento ha investito anche l'ambito del teatro. Così al teatro d'autore è seguito quello di regia e poi quello d'attore, al teatro di interpretazione il teatro di immagine, il teatro rituale e cerimoniale, sino al parateatro che annulla la distanza fra attori e spettatori e alla performance che tende a escludere il personaggio drammatico. Lungo un appassionante percorso per generi, Cesare Molinari esplora l'intreccio di stimoli e sperimentazioni che contrassegnano l'arte teatrale dal secondo dopoguerra a oggi. PAROLA Alberto, Territori mediaeducativi. Scenari, sperimentazioni e progetti nella scuola e nell'extrascuola, Gardolo (TN), Centro Studi Erickson, 2008. Come sta cambiando l'educazione ai media? Come utilizzare la multimedialità per la formazione? Come organizzare attività mediaeducative? In questo libro sono raccolti i contributi di esperti nel campo della media education, che operano in contesti all'avanguardia rispetto all'uso delle tecnologie e dei media. Oltre a offrire spunti metodologici e di ricerca innovativi, il volume presenta progetti e buone pratiche già realizzati con successo in vari contesti in Italia. MONNEWRON Frédéric, Sociologia della moda, Bari, Laterza, 2008. La moda è una creazione occidentale recente. Certo già nel Medioevo esisteva una moda di corte, ma non troviamo segno di quei veri e propri rituali e di quelle istituzioni che, oggi, fanno della moda ciò che è, ovvero un sistema complesso, con una propria economia e un proprio insieme simbolico di riferimento. La moda contemporanea, che per definizione 'non dura' e si rinnova di continuo, si fonda su una percezione lineare del tempo che va sempre avanti e non torna mai indietro, un tempo sincopato e accelerato tipico della moderna società consumistica. La moda, che esprime allo stesso tempo ricerca di distinzione e conformismo, nasce dalla frantumazione delle tradizionali divisioni sociali e di status. E' un'espressione di libertà e liberazione che svincola il vestito dalla tradizionale funzione di etichetta applicata all'individuo. Ecco perché la moda può essere definita l'apoteosi della società individualista e, non a caso, dagli anni Sessanta in poi diventa il luogo privilegiato in cui si manifesta fino alla provocazione una nuova categoria sociale: la giovinezza. MATERA Vincenzo, Comunicazione e cultura, Roma, Carocci, 2008. Per comprendere i modi in cui le persone comunicano occorre studiare, oltre al linguaggio, la cultura e la società, servendosi dell'etnografia. Un'azione comunicativa dice molto sull'identità di chi la esegue e di chi la riceve, e non è mai neutrale dal punto di vista politico e ideologico: studiare la comunicazione significa quindi anche approfondire le dinamiche politiche, quindi i rapporti di forza, esistenti in un certo contesto. In questo libro l'autore presenta in modo chiaro e sulla base di un ricco corredo di esempi alcune idee importanti per capire il significato antropologico della comunicazione. Vespa. Un'avventura italiana nel mondo, Firenze, Giunti, 2005. Auto a due ruote del primo dopoguerra, bandiera della rivoluzione giovanile, acclamato simbolo di stile in equilibrio sulla tradizione. La Vespa è qualcosa di più che lo scooter più venduto nel mondo, o un significativo simbolo del design italiano: è un irripetibile fenomeno di costume che accompagna la nascita del Paese dal 1946 ad oggi. La storia di questo magico "tappeto volante" in Italia e nel mondo e l'esame dettagliato di numerosi modelli sono accompagnati da splendide fotografie originali. MAZZETTI Carlo (Ed.), Dalle città ideali alla città virtuale, Roma, Kappa, 2006. Viaggio nel mondo fantastico del Disegno dell'utopia - Utopia tra ideale e storia - Utopia tra teoria e geometria - città modello e società modello - Modernità e sue utopie - Città virtuale. BOLDRINI Maurizio, Il quotidiano. Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico, Milano, Mondadori, 2006. Una rassegna della stampa quotidiana in Italia, delle modalità di "costruzione" della notizia, dei messaggi veicolati attraverso la grafica e l'impaginazione, dei diversi generi di linguaggio giornalistico. Il manuale insegna a leggere in profondità il linguaggio giornalistico, a capirne antichi vizi e nuove tendenze, a comprendere i meccanismi attraverso i quali i fatti diventano notizie. SANTULLI Francesca, Le parole del potere, il potere delle parole. Retorica e discorso politico, Milano, Franco Angeli, 2006. Il discorso politico rappresenta per la ricerca linguistica un palcoscenico privilegiato, un'area critica, e perciò tanto più interessante, in cui si manifestano prepotentemente caratteristiche e potenzialità del linguaggio. Il libro propone il "commento" in chiave linguistico-retorica di un corpus di testi di natura politica: i discorsi pre-elettorali di Silvio Berlusconi (1994-2001), i discorsi di presentazione alle Camere del governo Prodi (1996) e del governo Berlusconi (2001), il discorso inaugurale del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea (luglio 2003) diventano exempla di parole del potere, pronunciate da chi in varia misura e con diverse modalità ambisce a conquistare, gestire, conservare il potere. Dalla valutazione retorica dei testi, intesa come misura della validità dell'argomentazione in relazione all'uditorio prescelto, emerge però prepotentemente il potere delle parole, e dunque la funzione ermeneutica della retorica stessa. In questa prospettiva il libro vuole essere una testimonianza in favore delle discipline linguistiche che, benché non di rado collocate tra quelle scienze umane che agli occhi di molti non presentano alcuna ricaduta pratica, rivendicano l'efficacia dei loro strumenti di analisi e la crucialità del loro ruolo pedagogico, non solo nella formazione dello studioso ma anche nell'educazione della persona e del cittadino. BERTRAND Denis, Basi di semiotica letteraria, Roma, Meltemi, 2002. Questo ricco manuale rappresenta un’iniziazione alla semiotica letteraria e, in generale, all’analisi testuale. Affiancando sezioni teoriche a indagini concrete sui testi, Denis Bertrand ricostruisce la storia concettuale della disciplina, dalla prima semantica strutturale degli anni Sessanta fino ai recenti sviluppi della cosiddetta svolta semiotica, che integrano alle precedenti acquisizioni teoriche sulla significazione le questioni dell’enunciazione, dell’emozione e della sensorialità. L’interrogazione sulla genesi, le forme e le strutture del senso nella letteratura, vocazione principale della semiotica, prende spunto direttamente dai testi, che impongono alla teoria la loro forza innovativa, le loro resistenze, i loro stimoli. Bertrand distingue nell’opera letteraria quattro grandi dimensioni: enunciativa (la posizione del soggetto), figurativa (la questione della rappresentazione), narrativa (il racconto, gli attori, i programmi), passionale (l’universo affettivo). Le nozioni tradizionali dell’analisi letteraria – dalla retorica alla stilistica – vengono così illustrate attraverso la prospettiva di una teoria globale del discorso. CHION Michel - Stanley KUBRICK, L'umano, né più né meno, Torino, Lindau, 2006. Kubrick è stato uno dei più grandi registi del '900 e i suoi film meritano una lettura approfondita. Ciascuno di essi, infatti, apre delle porte, permettendo di penetrare nel complesso universo di un regista che al centro di tutto ha messo l'uomo, con i suoi sogni di grandezza, le sue paure immemoriali, la sua irredimibile fragilità. AMBROSIO Giuseppe – Maurizio REGOSA (Edd.), Comunicare nel non profit, Roma, Carocci, 2004. La comunicazione nel non profit possiede una sua specificità distintiva? Il presente volume, nato dal corso di comunicazione realizzato in partnership da CGM (Consorzio nazionale di cooperazione sociale di Gino Matterelli) e da "Vita Non Profit Magazine", intende soddisfare questo interrogativo attraverso un percorso articolato e completo. Oltre ad indagare sui principi e sull'etica professionale del comunicatore sociale, il libro si propone di precisare gli obiettivi, le strategie e gli strumenti della comunicazione nel non profit. In modo particolare mira a valorizzare il sistema di relazioni, formali e informali, che prevede il terzo settore. Ha un taglio operativo ed è rivolto a operatori e studenti dei corsi di comunicazione. DUSI Nicola, Il cinema come traduzione. Da un medium all'altro: letteratura, cinema, pittura, Torino, UTET Università, 2006. Si possono tradurre nel cinema le forme del romanzo o della pittura? Come rendere i giochi linguistici e le parodie letterarie di Queneau? Cosa passa della Lolita di Nabokov in quella di Kubrick, e cosa si trasforma nel film omonimo di Adrian Lyne? Jean-Luc Godard, trasponendo Il disprezzo di Moravia, si inventa nuovi modi cinematografici, per restare fedele alla tensione passionale del romanzo. E Bernardo Bertolucci, quando si confronta con la pittura di Francis Bacon, ripensa gli ambienti, le luci e i caratteri di Ultimo tango a Parigi. Sono scelte frutto di una mediazione, che hanno a che fare con la cultura di arrivo della nuova opera, con le costrizioni e le libertà espressive del medium utilizzato, ma anche con le strategie interpretative adottate nei confronti dell’opera di partenza. Analizzando in modo chiaro e sistematico linguaggi espressivi e artistici tra loro diversi, Nicola Dusi offre una visione approfondita di trasposizioni tra romanzo e film, tra pittura e cinema, e una riflessione sui problemi della comparazione e della traduzione «intersemiotica», cioè della trasposizione tra testi con differenti materie espressive. Sintesi di un lungo lavoro di ricerca sui rapporti tra cinema, letteratura e pittura, Il cinema come traduzione è un libro ricco di suggerimenti e spunti per chi voglia intraprendere l’analisi di film in relazione alle altre arti, senza perdere di vista la dimensione teorica. Una trama più profonda e godibile del lavoro affronta infatti, in una fitta tela di rimandi, i problemi più attuali nel dibattito sull’adattamento cinematografico, sulla traduzione e la comparabilità, sull’indeterminatezza e sull’equivalenza di un linguaggio rispetto ad un altro. BERTRAND Claude-Jean, La "morale" dei giornalisti. Deontologia dei media e qualità del prodotto editoriale, Milano, Franco Angeli, 2004. In un momento storico in cui si discute quotidianamente della qualità dell'informazione, è possibile conciliare l'interesse economico dell'industria dei media con il rispetto della verità? Il volume dà una risposta affermativa, proponendo un insieme di strumenti - i M.a.s., Media accountability systems - che aiutino i giornalisti e, più in generale, i professionisti dei media, a confrontarsi con il proprio pubblico, sempre più consapevole e disincantato. Codici deontologici, sondaggi, Consigli di stampa, osservatori sui media: ecco alcuni dei mezzi mediante i quali un giornale può accrescere il proprio livello qualitativo, a tutto vantaggio del lettore, ma anche delle vendite. La deontologia viene portata fuori dal proprio territorio tradizionale di "regola di categoria". Il libro indica una nuova prospettiva per conferire "sostanza" al controverso rapporto tra etica e media: è bene che a fare le leggi di settore siano gli stessi giornalisti, ma è chiaro che le stesse debbano essere sottoposte a meccanismi di controllo non interni soltanto alla "corporazione" giornalistica. Nel volume vengono indicate una serie di soluzioni operative che nascono da una rassegna ragionata di codici deontologici di vari paesi, inquadrati in prospettiva sociocomunicazionale, da un lato, e giuridica, dall'altro. Le tesi sono destinate a suscitare dibattito e probabilmente a creare la "solita" disputa tra i "sacerdoti della libertà di stampa" e gli assertori dei diritti del cittadino: l'auspicio sottinteso, in realtà, è che di questi temi si possa discutere "laicamente", oltre le contrapposizioni ormai abusate. GALUPPI Silvia, Etica e giornalismo, Torino, Seneca Edizioni, 2007. BOLLETTIERI BOSINELLI R. et al. (Edd.), La traduzione multimediale. Quale traduzione per quale testo?, Bologna, CLUEB, 2000. La multimedialita' dell'ultima generazione (quella dei computer e dei collegamenti in rete) si e' affermata in quasi tutti i campi dell'espressione artistica, e si rende sempre piu' indispensabile in qualsiasi tipo di presentazione dei contenuti del sapere o nelle forme piu' sofisticate di intrattenimento. Allo stesso tempo si sviluppa ancora la multimedialita' della prima generazione, quella del cinema, della televisione e del video, con nuove idee di cooperazione e di sperimentazione in Europa e nel mondo. Tutto questo ingloba e produce forme non convenzionali di traduzione, intesa come trasferimento di testi fra lingue e culture, ma anche come creazione e trasformazione di prodotti estremamente innovativi. La ricerca, la teoria e l'insegnamento devono quindi affrettarsi a verificare ed aggiornare le proprie posizioni nei confronti di una realta' e di dati non ancora presi in considerazione o ormai difficilmente compatibili con le riflessioni metodologiche e le definizioni correnti: Quale traduzione per quale testo? BALDINI Eraldo - Giuseppe BELLOSI, Halloween. Nei giorni che i morti ritornano, Torino, Einaudi, 2006. Dolcetto o scherzetto? La prima guida completa, appassionante come un romanzo, per non perdere la bussola nei giorni che vanno dalla vigilia di Ognissanti a San Martino. Perché ci sarebbe davvero da confondersi, argomentano Baldini e Bellosi. La piú nuova delle feste non ha affatto un cuore «americano». Viene dall'Italia, e dall'Europa, dei tempi piú profondi. Un viaggio suggestivo e colto, approfondito regione per regione, nel folklore, e nel mare di racconti terrificanti, da cui nasce Halloween. MUSSO Pierrem, L'ideologia delle reti, Milano, Apogeo, 2007. La rete è una figura dominante e onnipresente nel mondo contemporaneo. Tutto è rete, o "rete di reti"; tutti utilizzano quotidianamente reti di ogni tipo, che organizzano la vita e definiscono l'identità: la società, l'economia, la politica sono dominate dal concetto di rete; il culto della rete reintroduce una sorta di trascendenza e fonda una nuova interpretazione del mondo contemporaneo. Questo libro ripercorre il processo storico e culturale di "invenzione della rete", attraverso le forme materiali in cui il concetto si è incarnato (dalla tecnologia artigianale della tessitura fino alle reti telematiche contemporanee) e le forme simboliche cui ha dato vita, nell'interpretazione del corpo umano, della natura e della società. Al tempo stesso, il libro si propone come "critica della rete", come ricostruzione del deterioramento di questo concetto e denuncia dell'uso ideologico che ne viene fatto. GULISANO Paolo - Brid O'NEILL, La Notte delle zucche. La festa di Halloween, Milano, Ancora, 2006. Questo libro, scritto da due esperti della materia, un italiano e un’irlandese trapiantata in America, vuole offrire una ricostruzione della storia e dei significati di Halloween, dagli antichi miti celtici alle odierne zucche che spesso inquietano genitori ed educatori e affascinano i ragazzi. MALIZIA Enrico - Hilde PONTI, Halloween. Storia, tradizione, divertimenti e travestimenti, Roma, Edizioni Mediterranee, 2002. L'opera è agile e divertente, soddisfa gli aspetti misterici, storici e ludici di Halloween. Lo fa rivivere in due civiltà, una quella dei Celti e l'altra dei regni cristiani della leggenda medievale. Il volume ripercorre in maniera approfondita la storia, gli usi e costumi di queste popolazioni che ancor oggi sopravvivono integre nello spirito e nella cultura, pur avendo attraversato radicali trasformazioni strutturali, sia religiose sia sociali. Nella seconda parte infatti si considera in maniera disimpegnata l'aspetto odierno, ludico, gioioso e spettacolare della festività, consigliando piccini e adulti come celebrare alla grande con fantastiche trovate e nella maniera più divertente ed eccitante. GASPARINI Giovanni, Interstizi e universi paralleli. Una lettura insolita della vita quotidiana, Milano, Apogeo, 2007. Questo volume, accanto alle accezioni più note degli interstizi come fenomeni che "stanno in mezzo" e di esperienze al margine" (accezioni di cui vengono fornite ulteriori esemplificazioni), esplora una terza lettura, finora inedita, di tali esperienze: si tratta degli universi paralleli, che corrispondono a una serie di mondi collaterali alla realtà seria e ordinaria della vita quotidiana, ma nello stesso tempo fondamentali per l'autoespressione degli individui. Fra essi figurano l'umorismo, il sogno, la menzogna e i mondi virtuali, così come gli universi della fiction, della poesia, del teatro e dell'espressione artistica in genere. Le conclusioni discutono le possibilità di integrazione tra i fenomeni interstiziali e la cosiddetta vita non-interstiziale, quella che passa per la presenza delle istituzioni e le appartenenze stabili e consolidate degli attori nelle società postindustriali. BATTAGLIA Pippo, L'intelligenza artificiale. Dagli automi ai robot intelligenti, Torino, Utet, 2006. Risale al paleolitico superiore l'idea di costruire dei marchingegni che sapessero simulare in maniera del tutto autonoma i movimenti degli esseri viventi e la realizzazione di primitive bambole, con braccia mobili, fu uno dei primi successi nell'arte di progettare e costruire marchingegni semoventi. Un maestro in questa disciplina si dimostrò Archimede che costruì delle macchine tanto complesse da permettere a Siracusa di resistere all'assedio dei romani per due anni. Lo scopo di realizzare un automa ad litteram esercitò un forte richiamo nella comunità scientifica di quei secoli; richiamo a cui non sfuggì neanche Leonardo. Anche Cartesio e La Mettrie utilizzarono il concetto di automa nella loro filosofia secondo la quale il progetto di realizzare un automa faceva divenire gli uomini simili agli dei anche se non prevedeva, inizialmente, che un automa fosse necessariamente intelligente. Infatti sino agli inizi del XX Secolo non si pensava agli automi come esseri artificiali intelligenti. Fu la letteratura fantastica a introdurre l'idea di poter fabbricare esseri senzienti artificiali, che Kapek chiamò robot in un sua opera teatrale del 1920. Trent'anni dopo Alan Turing pubblicò un articolo in cui si chiese: le macchine possono pensare? Sulla base di quella domanda si originò una nuova disciplina di cui oggi esistono due ambiti di ricerca: la robotica e l'intelligenza artificiale. La storia suggestiva di questo progetto scientifico, che ha inizio agli albori dell'umanità, è descritta nel volume. PACATTE Rose - Peter MALONE, Lights, Camera…Faith! The Ten Commandments, Boston, Pauline Books & Media, 2006. Enliven your study of the Christian faith by discovering movies as a moral laboratory. In this volume of Lights, Camera…Faith!, Rose Pacatte, FSP and Peter Malone, MSC, offer an exciting approach to adult faith formation by creating a dialogue between Scripture, the Ten Commandments, and film. By exploring the drama of the moral life through movies, Lights, Camera…Faith! The Ten Commandments grapples with the reality of temptation, choices, motivation, and consequences, and the faith-filled and informed Christian response to life’s situations. Three movies are offered for each commandment, providing material for different viewers: a film appropriate for a general adult audience, a film with themes calling for more indepth discussion, and a film that treats more difficult issues. With fresh insight into God’s covenant of love, this is a valuable resource for catechetical leaders, adult faith-formation programs, parish discussion groups, young adult groups, film educators and professionals—and anyone who appreciates deeper meaning in movies. PACATTE Rose - Ron SCHMIDT, Into Great Silence. A Film Study Guide, Boston, Pauline Books & Media, 2007. Best-selling author and media educator Rose Pacatte, FSP, combines her writing and teaching talents with those of Jesuit priest and documentary filmmaker, Ron Schmidt. Together they have created a comprehensive film study guide that offers audiences an immersion experience into the Carthusians’ ancient way of life, bringing it to bear on today’s busy working world. Five * * * * * themes with questions for reflection and conversation: The monks and vocation The contemplative life Silence and solitude in community Spirituality Into Great Silence: the film Includes: * Spiritual development goals for using a film study guide * Historical information about the Carthusians; background on the film * Prayer and reflection suggestions for retreats or days of recollection * References and helpful resources What Are People Saying about this Title? “A profound and yet accessible guide, offering a deep understanding of the film. With the tie-in book to the film yet to be published, this guide provides information and inspiration for profound personal use of the film. A very good work indeed.” — Philip Gröning, Director of “Into Great Silence” ARKINS Diane, Halloween. Romantic Art and Customs of Yesteryear, Pelican Pubblishing Company, Gretna (Louisiana), 2000. Halloween has not always been the occasion for confections, costumes, and cunning tricks that it is today. Halloween: Romantic Art and Customs of Yesteryear is a colorful and exciting celebration of Halloween past. The book artfully blends narrative and old-fashioned poems, prose, and chants with eye-catching images of vintage ephemera and fanciful illustrations. Halloweens of the early-twentieth century were occasions for hopeful romantics to try their fate in love, with a variety of soothsaying games and revels. Festive occasions often included "Ducking for Apples" "Blowing out Lighted Candles" and "Cutting the Flour Cake." The years from 1900 to 1918 are also considered the "Golden Age of Postcards —a time when lavishly designed and printed cards were exchanged at every available occasion. Halloween cards were extremely popular, full of all the vivid imagery of the occasion, and are much sought-after collector’s items today. MORTON Lisa, The Halloween Encyclopedia, Jefferson (NC), McFarland & Company Publishers, 2003 The concept of Halloween as a holiday and cultural phenomenon worthy of serious study is only a few decades old, and only since the mid–1980s have scholars started to accept that Halloween’s place in modern society (especially in American society) merits attention beyond horror fiction and children’s books. The first book devoted solely to Halloween was published just over a century ago, and now, Halloween has its own encyclopedia. Major entries include Samhain, the Celtic ancestor of Halloween; witches, a major Christian addition to the mythology of Halloween and one that still generates interest and controversy; skeletons, a universally recognized symbol of death; the Day of the Dead, the Mexican holiday that is often compared to Halloween; the jack-o’-lantern, which has its roots in folktales starring the rascally Jack who always manages somehow to beat the Devil; and trick-ortreating, the most loved and misunderstood American Halloween ritual. Hundreds of small entries cover Halloween history and mythology, fortune-telling lore, harvest legends, and 20th century additions to the holiday’s rituals. ROGERS Nicholas, Halloween. From Pagan Ritual to Party Night, Oxford, Oxford University, 2003. Boasting a rich, complex history rooted in Celtic and Christian ritual, Halloween has evolved from ethnic celebration to a blend of street festival, fright night, and vast commercial enterprise. In this colorful history, Nicholas Rogers takes a lively, entertaining look at the cultural origins and development of one of the most popular holidays of the year. Drawing on a fascinating array of sources, from classical history to Hollywood films, Rogers traces Halloween as it emerged from the Celtic festival of Samhain (summer's end), picked up elements of the Christian Hallowtide (All Saint's Day and All Soul's Day), arrived in North America as an Irish and Scottish festival, and evolved into an unofficial but large-scale holiday by the early 20th century. He examines the 1970s and '80s phenomena of Halloween sadism (razor blades in apples) and inner-city violence (arson in Detroit), as well as the immense influence of the horror film genre on the reinvention of Halloween as a terror-fest. Throughout his vivid account, Rogers shows how Halloween remains, at its core, a night of inversion, when social norms are turned upside down, and a temporary freedom of expression reigns supreme. He examines how this very license has prompted censure by the religious Right, occasional outrage from law enforcement officials, and appropriation by Left-leaning political groups. Engagingly written and based on extensive research, Halloween is the definitive history of the most bewitching day of the year, illuminating the intricate history and shifting cultural forces behind this enduring trick-or-treat holiday. MUGGERIDGE Malcolm, Conversion. The Spiritual Journey of a Twentieth Century Pilgrim, Wip and Stock Pubblishers, 2005. SCOTT David, A Revolution of Love. A Revolution of Love, Chicago, Loyola Press, 2005. The glitter of Mother Teresa’s celebrity obscures the full splendor of her saintliness, argues David Scott in this inspiring yet unsentimental look at the life of the first truly global saint. In countless photos and unforgettable television images, Mother Teresa appeared unflappable in her single-minded advocacy for the poor, but she was actually a complex figure. She found her life’s work only after years of false starts and by overcoming great practical difficulties. Her love for the poor was accompanied by a stern critique of the rich and powerful. And she lived much of her life in an anguished dark night of the soul. David Scott’s discovery of the full meaning of Mother Teresa shows her to be a saint exquisitely matched for our times—a global figure who wanted to knit the world together in a “revolution of love.” PUTMAN Robert - Lewis FELDSTEIN, Better Together. Restoring the American Community, New York, Simon & Schuster, 2004. In his acclaimed Bowling Alone, Robert Putnam describes the United States as a nation in which we have become increasingly disconnected from one another and in which our social structures have disintegrated. But in the final chapter of that book he detects hopeful signs of civic renewal. In Better Together Putnam and coauthor Lewis Feldstein tell the inspiring stories of people who are reweaving the social fabric by bringing their own communities together or building bridges to others. Better Together examines how people across the country are inventing new forms of social activism and community renewal. An arts program in Portsmouth, New Hampshire, brings together shipyard workers and their gentrified neighbors; a deteriorating, crime-ridden neighborhood in Boston is transformed by a determined group of civic organizers; an online "virtual" community in San Francisco allows its members to connect with each other as well as the larger group; in Wisconsin schoolchildren learn how to participate in the political process to benefit their town. As our society grows increasingly diverse, say Putnam and Feldstein, it's more important than ever to grow "social capital," whether by traditional or more innovative means. The people profiled in Better Together are doing just that, and their stories illustrate the extraordinary power of social networks for enabling people to improve their lives and the lives of those around them. WALKER Mark, Science and Ideology. A Comparative History, London, Routledge, 2002. Does science work best in a democracy? Were 'Soviet' or 'Nazi' science fundamentally different from science in the USA? These questions have been passionately debated in the recent past. Particular developments in science took place under particular political regimes, but they may or may not have been directly determined by them. Science and Ideology brings together a number of comparative case studies to examine the relationship between science and the dominant ideology of a state. Cybernetics in the USA is compared to France and the Soviet Union. Postwar Allied science policy in occupied Germany is juxtaposed to that in Japan. The essays are narrowly focussed, yet cover a wide range of countries and ideologies. The collection provides a unique comparative history of scientific policies and practices in the 20th century. MALONE Peter - Rose PACATTE, Lights camera ... faith!. a movie lover's guide to Scripture, Boston, Pauline Books & Media, 2003. ZUKPWSKI Angela Ann - Pierre BELANGER - Benedict ASSOROW, Radio presence: a collection of international stories and experiences, Bruxells, UNDA, 2000. MOLHANT Robert, Catholics in the cinema : a strange history of belief and passion. Beginnings: 1895 – 1935, Bruxelles, OCIC, 2000. MOLHANT Robert, OCIC awards at film festivals and grand prix 1947-1966. The first twenty years, Bruxelles, OCIC, 2000.