maltempo: non solo disagi ma anche arte, a chieti una ragazza crea
Transcript
maltempo: non solo disagi ma anche arte, a chieti una ragazza crea
Documento Stampa Abruzzoweb by Abruzzoweb - http://www.abruzzoweb.it abruzzoweb.it MALTEMPO: NON SOLO DISAGI MA ANCHE ARTE, A CHIETI UNA RAGAZZA CREA LA STATUA DELLA MADONNA DI NEVE di Rossella Papa CHIETI - Tra i pupazzi di neve e i disagi di viabilità, a Chieti c’è anche chi con la neve sceglie di farci una statua: la scultura della Madonna di neve in via Gorizia. “Questa scultura è nata per essere un mezzo di preghiera - spiega ad AbruzzoWeb Francesca Maria D’Antonio, la giovane artista teatina che ha realizzato l’opera sfidando il gelo - ho impiegato tre ore di lavoro, al freddo, ma a dire la verità non era neppure finita. Non ero ancora soddisfatta ma le mie mani hanno ceduto”. “Ho lavorato la neve come se fosse argilla, non avendo attrezzi ho usato un cacciavite e tutto lavoro di mani, senza guanti. Mi ha anche aiutato un mio amico, Paolo Cerone”, aggiunge. Non è la sua prima creazione, però: Francesca Maria ha studiato scenografia e costume all’Accademia delle Belle arti dell’Aquila, con corsi anche sulla scultura. “È una delle arti del mio mestiere - continua - la scultura rientra nell’ambito del costume, della scenografia e del trucco; tutte cose che faccio per mestiere. Anzi, che cerco di fare dato che qui non è molto facile realizzarsi”. Nonostante i freschi 26 anni, già dieci anni fa l’artista teatina aveva realizzato una scultura di neve: era sempre Maria, ma con Gesù in braccio. “Quest’anno mi sono limitata - precisa la ragazza - se avessi dovuto realizzare qualcosa per esposizione avrei fatto di meglio, dietro questa scultura invece c’è la spiritualità e basta. Quello che contava era il soggetto, Maria”. Una realizzazione mirata, così come la posizione centrata; la statua, infatti, è stata creata di fronte al centro pastorale Newman, gestito da due padri missionari argentini che si occupano della missione in questo territorio. “Sono partita dal voler realizzare la Madonna di Medjugorje, sono stata lì ad agosto e questa esperienza mi ha cambiato la vita. Al museo Barbella c’è ancora un quadro che ho realizzato sempre con lo stesso tema”, ricorda. Un’idea originale che, secondo la creatrice, “ha colpito con la sua semplicità, ha lasciato il segno: è il messaggio quello che conta”. 10 Gennaio 2017 - 16:31 pagina 1 / 1 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)