VALUTAZIONE DELLA SOLIDITÀ FINANZIARIA DELL`AZIENDA

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VALUTAZIONE DELLA SOLIDITÀ FINANZIARIA DELL`AZIENDA
CONTROLLO DI GESTIONE
pianificazione, programmazione e controllo
VALUTAZIONE DELLA SOLIDITÀ
FINANZIARIA DELL’AZIENDA
SOMMARIO
La solidità finanziaria dell’azienda è uno degli aspetti più importanti da valutare onde
prevenire spiacevoli inconvenienti per quanto riguarda la tesoreria.
Monitorare la solidità significa accertare se in azienda è presente l’equilibrio patrimoniale quindi se il rapporto tra fonti di approvvigionamento del denaro ed investimenti
dello stesso è tale da mettere l’azienda in una buona condizione di solidità.
Lo strumento tecnico è l’analisi di bilancio nell’area specifica degli indici di solidità.
L’analisi di bilancio condotta in tale settore ha acquisito sempre più importanza a
seguito della recente evoluzione dei rapporti azienda/banca, in base ai quali le banche
sono sempre più orientate ad accertare la solidità aziendale più che la redditività. Con
questo non si vuol dire che la redditività ha perso interesse, ma è diventata una
variabile aziendale sempre più soggetta a consistenti e repentine variazioni, sia in
senso positivo che negativo, e proprio a causa di questa sua caratteristica non può
essere utilizzata dalla banca come unica discriminante per l’affidamento dell’azienda.
• SCHEMA DI SINTESI
• VALUTAZIONE
SCHEMA DI SINTESI
ð
RICLASSIFICARE
LO STATO
PATRIMONIALE
La riclassificazione dello stato patrimoniale è la fase più importante per procedere allo studio
della solidità aziendale.
ð
ð
12 mesi
ð
EQUILIBRIO
PATRIMONIALE
FONTI
E IMPIEGHI
L’obiettivo della riclassificazione dello stato patrimoniale è il “riordino” delle
poste di bilancio, attive e passive, secondo il principio dei 12 mesi.
Insiemi
ð
Lo stato patrimoniale verrà riordinato in 4 insiemi:
attivo
passivo
passivo
attivo
oltre
entro
oltre
entro
12 mesi
12 mesi
12 mesi
12 mesi
ð
• L’azienda è solida se vive una condizione di equilibrio patrimoniale.
• Il riordino delle poste attive e passive dello stato patrimoniale secondo il criterio dei 12 mesi
è finalizzato ad individuare immediatamente se l’azienda è in una condizione di equilibrio
patrimoniale.
ð
• Secondo l’analisi di bilancio si identificano con fonti e impieghi:
.. attivo patrimoniale
= impieghi di capitale
.. passivo patrimoniale = fonti di mezzi finanziari
se valgono le seguenti uguaglianze
ð
GESTIONE
“ORDINARIA”
• Attivo patrimoniale
= fonti
• Passivo patrimoniale
= impieghi
• Lo stato patrimoniale può essere rappresentato come segue:
Impieghi
oltre 12 mesi
Fonti
oltre 12 mesi
Impieghi
entro 12 mesi
Fonti
entro 12 mesi
ò
Questa rappresentazione delle fonti e degli impieghi deve tenere conto del normale andamento della gestione aziendale; quindi, ad esempio, un immobile è un impiego oltre i 12 mesi
perché non può generare liquidità entro i 12 mesi; se invece genera liquidità entro i 12 mesi
significa che l’immobile è stato venduto e, pertanto, non si tratta di un’operazione di
gestione ordinaria ma straordinaria.
RATIOSoluzioni
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CONTROLLO DI GESTIONE
pianificazione, programmazione e controllo
VALUTAZIONE
RICLASSIFICAZIONE
FINANZIARIA
DEL BILANCIO
• Il processo di riclassificazione delle poste dello Stato patrimoniale secondo il
“criterio finanziario” è volto a fornire un’adeguata rappresentazione degli impieghi
e delle fonti di capitale in essere alla data in cui si redige il bilancio.
• La logica che informa il suddetto criterio può così riassumersi:
.. il capitale d’impresa è osservato nell’aspetto qualitativo. Ne deriva un esame dei
singoli elementi di Stato patrimoniale, visti come impieghi o fonti di capitale.
CONVENZIONE:
12 MESI
• Impieghi
• Tutto quanto elencato nell’attivo patrimoniale è un impiego di
capitale, ad esempio: immobili, attrezzature, magazzino, titoli, partecipazioni, crediti, etc..
• Sono espressione di investimenti in risorse finanziarie dalle quali
in futuro si attendono flussi di entrate monetarie.
L’attitudine del singolo impiego a generare entrate moCriterio
netarie in tempi più o meno brevi è la specificazione del
di
criterio finanziario applicato all’attivo dello Stato
liquidità
patrimoniale.
• Fonti
• Tutto quanto elencato nel passivo patrimoniale e nel capitale netto
è una fonte di capitale, ad esempio: debiti bancari, debiti di fornitura,
fondo Tfr, capitale sociale, fondi di riserva, etc.. rappresentano
risorse finanziarie acquisite ed impiegate a copertura degli impieghi
originati dall’attivo di Stato patrimoniale.
• Solitamente, la maggior parte delle fonti danno luogo
a flussi di uscite monetarie, entro scadenze certe, più
Criterio
o meno lontane dall’epoca di riferimento del bilancio.
di
•
esigibilità Ne deriva una loro classificazione basata sui rispettivi tempi di esborso.
• Solitamente l’analisi sulla solidità finanziaria dell’azienda è condotta sull’intervallo di tempo di 12 mesi, a decorrere dalla data di riferimento del bilancio.
• La riclassificazione degli elementi dello stato patrimoniale porta alla rappresentazione grafica che segue:
Impieghi
Attivo immobilizzato
• Immobil. immateriali
Liquidabilità
• Immobil. materiali
oltre 12 mesi
• Immobil. Finanziarie
Attivo corrente
Liquidabilità • Liquidità immediate
entro 12 mesi • Liquidità differite
Fonti
Passivo consolidato
e Capitale netto
• Capitale netto
• Debiti con scadenza
oltre 12 mesi
Passivo corrente
• Debiti con scadenza
entro 12 mesi
Esigibilità
oltre 12 mesi
Esigibilità
entro12 mesi
• Questa rappresentazione permette un immediato confronto tra fonti ed impieghi.
EQUILIBRIO
PATRIMONIALE
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RATIOSoluzioni
• La condizione affinché l’azienda sia in una condizione di equilibrio patrimoniale è
la seguente:
.. attivo corrente maggiore o uguale al passivo corrente
di conseguenza
.. attivo immobilizzato uguale o inferiore al passivo consolidato
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CONTROLLO DI GESTIONE
pianificazione, programmazione e controllo
LE POSTE IN EVIDENZA
• Lo Stato patrimoniale riclassificato finanziariamente, affinché rappresenti in modo
semplice, chiaro e veloce la composizione delle fonti e degli impieghi, deve essere
redatto secondo la seguente struttura.
• Impieghi
Immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
materiali
Immobilizzazioni
finanziarie
• Attivo
corrente
Liquidità
immediate
Liquidità
differite
• Fonti
Passivo
consolidato
Passivo
corrente
Capitale
proprio
SOLIDITÀ
I costi pluriennali e le attività immateriali che apporteranno la loro utilità nel corso dei successivi esercizi, al netto dei rispettivi fondi ammortamento.
I beni materiali aventi durata pluriennale, al netto
dei rispettivi fondi ammortamento.
I crediti commerciali e finanziari esigibili oltre l’esercizio successivo, nonché le partecipazioni ed
altri titoli che si prevede di detenere durevolmente.
I fondi liquidi disponibili presso l’azienda o presso
le banche, nonché gli investimenti in titoli di Stato
o similari liquidabili a vista.
• I crediti derivanti dalla gestione corrente che si
“convertiranno” in mezzi liquidi entro il periodo di
un anno.
• Le rimanenze e gli acconti a fornitori.
I debiti verso terzi che hanno scadenza oltre l’anno, quote dei fondi e oneri che presumibilmente
non comporteranno alcun esborso entro i prossimi
12 mesi.
I debiti verso terzi che hanno scadenza inferiore
all’anno.
Il capitale di rischio apportato dal soggetto economico d’impresa, le riserve di capitale e gli utili non
distribuiti. Tali valori formano il capitale proprio e
sono destinati, salvo eventi estranei alla normale
routine gestionale, a rimanere per un tempo indeterminato presso l’impresa.
Nota Il finanziamento soci è da considerare caBene pitale proprio.
• Calcolando i seguenti margini è immediatamente visibile se l’azienda è in una
condizione di solidità finanziaria.
• Indici
• I principali indicatori previsti dall’analisi di bilancio per il monitoraggio
della solidità della struttura patrimoniale sono detti margini perché
esprimono la capienza di un aggregato rispetto all’altro; sono i seguenti:
.. margine di tesoreria;
.. capitale circolante netto;
.. margine di struttura.
Formula di calcolo
Capitale
Margine
circolante
di tesoreria
netto
Attivo immobilizzato
Liquidità immediate
Rimanenze
Liquidità differite al netto
delle rimanenze
Capitale netto
Passivo consolidato
Passivo corrente
Margine
di struttura
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