horus dio egizio

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horus dio egizio
HORUS
LA SUA STORIA
Nei Testi delle piramidi troviamo il mito più arcaico su Horus il quale ci
racconta che egli nacque dal rapporto tra Osiride e Iside, che lo partorisce e
lo nasconde. Ci sono diverse teorie sul corpo di Osiride: venne resuscitato
ricostruito con un membro di legno, secondo altri sarebbe una candela, e non
resuscitato poiché rimane in stato vegetativo e diventerà per questo il dio
delle vegetazioni e della morte.
In seguito all’uccisione di Osiride da parte di Seth (suo fratello), le dee Iside
e Nefti (la dea dell'oltretomba, oltre che del parto) vagarono sulla terra alla
ricerca dei resti del suo corpo smembrato, che Seth aveva sparso in varie
parti dell’Egitto.
Riassemblato il corpo di Osiride, Iside utilizzò le sue arti magiche per
resuscitarlo almeno temporaneamente, così da potersi unire a lui e concepire
un figlio.
Fu allora che Horus, l’erede vendicatore di Osiride e il legittimo successore al
trono d’Egitto, fu concepito.
Molte leggende identificano Horus come un bambino nato segretamente
a Khemmis e tenuto nascosto in paludi di papiro. Iside, con tutta la sua magia
ed astuzia, lo avrebbe nascosto e protetto fino a quando non fosse stato
abbastanza grande da sfidare suo zio Seth per la successione al trono.
La disputa per la sovranità tra Horus e Seth è una lunga e complessa
situazione che riflette l’importanza delle due divinità nella mitologia e nella
cultura dell’antico Egitto.
Si dice che il dio del sole Ra sia stato il giudice che, presiedendo al tribunale,
divise in origine il territorio fra di essi: a Seth offri il dominio dell’Alto Egitto
mentre a Horus quello del Basso Egitto.
Alcune fonti, però, narrano che Ra cambiò successivamente idea e non favorì
Horus in alcun modo.
Ne seguì una contesa di otto anni durante la quale Horus e Seth tentarono di
superarsi l’un l’altro in astuzia. In diverse occasioni sarà ancora la
magia di Iside a proteggere Horus.
Con il suo aiuto, Horus riuscirà anche a vanificare un episodio di
aggressione da parte dello zio, disonorandolo pubblicamente nel corso del
processo.
Horus nel suo tentativo di essere riconosciuto come legittimo pretendente al
trono dell’Egitto unificato, rappresenterà il diritto divino del faraone alla
sovranità, e sarà una delle divinità la cui influenza conferisce regalità e
potere.
Durante la disputa fra Horus e Seth, quest’ultimo insegue il nipote nel deserto
e lo acceca cavandogli gli occhi dalle orbite. Horus è poi trovato da Hathor, in
alcuni casi ritenuta sua madre più di quanto non lo sia Iside.
Sarà lei a restituirgli la vista sanandogli gli occhi con il latte di gazzella.
L’occhio lunare di Horus o udjat divenne una potente immagine che
simboleggiava la regalità, la forza, la purificazione e la protezione.
Per gli Egiziani l’udjat era un totem di protezione che veniva frequentemente
indossato come collana, collocato sulle fasciature dei corpi mummificati e, in
alcuni casi, dipinto sopra i feretri.
Più tardi i Greci, che furono fortemente influenzati dalla cultura egiziana,
dipinsero il simbolo di un occhio analogo sulla prua delle loro barche, affinché
fosse di buon auspicio per la navigazione.
Ancora oggi, l’occhio di Horus ha una notevole influenza: le sue sembianze
ricorrono, infatti, nella gioielleria popolare, nell’arte e nel disegno.
Molti ne sono attratti senza conoscerne il significato, forse perché esso
risveglia l’innato legame con gli antichi egiziani e con i miti di Osiride.
MITOLOGIA
Una variante del mito è raccontata nella stele di Metternich: Iside nasconde
Horus affidandolo alla dea Uto, ma uno scorpione inviato da Seth si introduce
nel nascondiglio del bambino, lo punge e lo uccide.
Iside, trovato il bambino morto, invoca Ra e ferma con un incantesimo la
barca del Sole; ne discende il dio Thot, che infonde l'energia vitale di Ra in
Horus, resuscitandolo.
La versione ellenica invece ci è nota da Plutarco :Seth con l'aiuto di 12
compagni fa costruire una cassa ricchissima che regalerà a chi si adatterà
perfettamente, in realtà è un inganno per Osiride che appena entrato viene
gettato nel fiume Nilo.
Però la cassa si incastra in un arbusto, per cui la moglie Iside può recuperare
il corpo.
Iside si unisce con un Osiride mummificato e concepisce Horus.
Seth scopre il cadavere di Osiride e lo smembra in quattordici parti disperse
nel Nilo.
Iside va alla ricerca delle parti e le trova e ricompone tranne il membro, al cui
posto ne metterà uno di legno.
Osiride poi verrà imbalsamato, rivitalizzato e diventerà re degli inferi.
Il culto di Horus è attestato dal periodo predinastico (3100 a.C.), grazie alla
rappresentazione di un falco nella stele del re serpente Djet, fino all'epoca
romana quando il suo culto viene unito a quello della madre Iside.In epoca
predinastica si ebbero, con molta probabilità, diverse divinità falco. La più
importante delle quali era il dio-falco venerato nell'Alto Egitto.
Quando i sovrani del Basso Egitto unificano le Due Terre, Horus assume il
carattere di Unificatore dell'Alto e Basso Egitto.