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Disegni e arredi del progettista per uno dei suoi più celebri edifici
A Cervinia con Mollino architetto e maestro di sci
BARBARA CASAVECCHIA
Architetto, designer, automobilista, aviatore acrobatico, maestro di sci, occultista, romanziere,
fotografo decadentemente osé, Carlo Mollino (1905-1973) è stato uno dei protagonisti più
"eretici" del modernismo italiano. Nonché l´oggetto (a partire da una retrospettiva dell´89 alla
Mole Antonelliana e poi al Pompidou) di un´attenzione critica crescente, culminata lo scorso
autunno in ben tre mostre a Rivoli, alla GAM e a Palazzo Bricherasio di Torino. Città in cui
Mollino è nato, si è laureato al Politecnico e vi ha insegnato Composizione architettonica fino
alla morte, ha lavorato, progettando il Teatro Regio e l´Auditorium Rai, così come una serie
d´interni raffinati per dimore private. Arredate con mobili in legno massiccio dalle linee
organiche e dagli incastri perfetti, pezzi unici realizzati artigianalmente che i collezionisti
internazionali hanno iniziato a contendersi come fossero sculture. Basta dire che Christie´s
New York nel 2005 ha venduto all´asta un suo tavolo per Casa Orengo in cristallo e quercia
del ‘49 per la cifra record di 3,8 milioni di dollari. E´ in questa prospettiva che va letta la
mostra (corredata da un bel catalogo bilingue redatto da Napoleone Ferrari, zeppo di foto e
con l´inedito molliano "Architettura Rustica nell´Alta Valle d´Aosta") che la galleria d´arte
contemporanea Kaufmann sta dedicando alla Casa del Sole di Cervinia, costruita nel 1947-54
in contemporanea a un altro gioiello locale, il Rifugio Pirovano di Albini. Una "torre" di otto piani
in cemento, pietra e vetro, sovrastata da una capanna/attico occupata dall´amico Leo
Gasperl, campione del mondo, fondatore della Nazionale Italiana sci, e animatore infaticabile
della Dolce Vita nella conca di Breuil. In mostra, manifesti d´epoca, foto vintage, schizzi
autografi di baite, granai e fienili, disegni di progetto, fotomontaggi e pubblicazioni, come la
maniacale "Introduzione al discesismo" pubblicata dall´autore nel ´51 (la parte documentaria,
inalienabile, proviene dagli archivi del Museo Casa Mollino). E infine, alcune sedie, un tavolo
da pranzo rivestito di formica verde, una porta e una coppia di letti componibili in castagno e
ottone, scovati tra gli arredi originali (primo e unico esempio di design seriale dell´architetto).
Dettagli squisiti a parte, è difficile considerarli oggetti d´uso da parcheggiare con nonchalance
in salotto: per una singola sedia, bisogna superare quota 40.000 euro.
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25-06-2007 16:30