Caso Studio 2 - Collegio Geometri Padova
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Caso Studio 2 - Collegio Geometri Padova
Soluzioni Progettuali Descrizione Copertura: Nuova Praticabile Esistente Non Praticabile Si tratta della copertura di un edificio già esistente dotato di accesso diretto sulla copertura costituito da un lucernario. La copertura risulta praticabile e rivestita con un manto in tegole di laterizio. Le uniche operazioni previste sono delle ispezioni periodiche ai materiali di finitura del tetto. Distanza minima di caduta : Sud Ovest Nord Est 2,00 3,50 7.50 3.00 N.B. 1. I lavori ad altezza inferiore a 2.00 m. di altezza non sono considerati lavori in quota 2. Le distanze sono espresse in metri Scheda: SP09 Rev: 09/07/2009 9.47.00 STATO DI FATTO COPERTURA CON PIANTA AD L E PADIGLIONE Pagina 1/8 ANALISI Caratteristiche strutturali e morfologiche della copertura: Consistenza strutturale copertura PORTANTE copertura PARZIALMENTE PORTANTE copertura NON PORTANTE Pendenze P ≥ 50% FORTEMENTE INCLINATE 15%<P< 50% INCLINATE Aggravanti 0%<P< 15% ORIZZONTALI – sub orizzontali- Manti sdrucciolevoli Dislivelli non protetti tra falde Dotazioni: Impianti meccanici PRESENTE NON PRESENTE ascensore montacarichi impianto termico impianto di condizionamento impianto di climatizzazione impianto di ventilazione impianto di depurazione impianto di sollevamento acque impianto di refrigerazione impianto di spegnimento altro Elementi fissi Manutenzioni Camini Sfiati Antenne Pannelli solari Pannelli fotovoltaici altro OCCASIONALE OPERATIVA FREQUENTE: ISPETTIVA PRESENTE NON PRESENTE Contesto: ISOLATO CONTIGUO ALTO CONTIGUO BASSO INTERNO Pagina 2/8 Esiti delle analisi: Caratteristiche della copertura: - L’intera copertura presenta una capacità portante idonea al transito. Il manto di copertura in laterizio “tegole e coppi” è caratterizzato da buona resistenza allo scivolamento e sufficientemente ancorato al solaio. La morfologia delle falde presenta inclinazione (compresa tra 15% e 50%). La pendenza determina rischi di scivolamento dell’operatore e di rotolamento in caso di inciampo. I bordi della copertura con altezza libera di caduta non sufficiente, dovranno essere dotati di ancoraggi secondari di trattenuta per prevenire lo scivolamento fuori dal tetto. Esigenze manutentive prevedibili: - - Sono previste dotazioni ed attrezzature impiantistiche in copertura (antenna tv). Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo “occasionale”. La tipologia della manutenzione ipotizzata (l’immobile non è dotato di manuale di manutenzione) sarà del tipo ispettivo e cioè indirizzata al monitoraggio del comportamento nel tempo delle componenti edili impiegate e alla pulizia/controllo della canna fumaria. Contesto:La copertura in oggetto è del tipo isolato, separata da area pubblica mediante pertinenza interna di proprietà. Il contesto non è condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura. Attività manutentive in copertura non attivano rischi all’intorno. Pagina 3/8 SOLUZIONE PROGETTUALE Area con prescrizioni soggetta a rischio particolare Area non Praticabile Area Raggiungibile in trattenuta Misurata sulla falda Area operativa in trattenuta con uso del cordino L = 2,00 per evitare un effetto pendolo con aumento eccessivo del tirante d’aria 11,50 2,60 2, 60 2x 2x Area Calpestabile in trattenuta Misurata sulla falda Area raggiungibile dal basso Area operativa in trattenuta con obbligo dell’uso del cordino L=2,00 m agganciato agli ancoraggi supplementari Area operativa in trattenuta con uso del cordino L=2,00 m agganciato alla linea 2,00 13,90 2,00 2,40 1,20 0,60 2,00 BORDI 2,00 2,00 4,50 m 2,60 2, 6 2,00 0 2x 2,30 Dim. 1,00 m x 1,00 m 2,00 Linea orizzontale UNI 795 classe D Area raggiungibile dal basso 12,62 1,20 24,00 2,00 DISPOSITIVI Linea orizzontale UNI 795 classe C 14,00 Bordo Protetto (parapetto) Bordo soggetto a Trattenuta Bordo soggetto ad Arresto Caduta Bordo raggiungibile dal basso Distanza libera di caduta (calcolata nel punto + basso) Criticità per i dispositivi di ancoraggio negli angoli La distanza di riferimento per il corretto posizionamento dell’ancoraggio è 2,6 m dall’angolo, misurato sulla falda; le altre misure sono conseguenti e dipendono dalla pendenza della falda. Il disegno è puramente indicativo. Vedi criteri progettuali, scheda CR004. 7.50 2,20 AREE 2,40 LEGENDA Linea verticale/inclinata UNI 353.1 Rigida 2,00 50 1, 2,30 2,00 2,00 18,00 Area operativa in trattenuta con uso del cordino L = 2,00 per evitare un effetto pendolo con aumento eccessivo del tirante d’aria Area raggiungibile dal basso 2,00 2,30 2,00 2,00 2,20 2,6 0 2,00 2,00 2x 2,20 2,00 2x 2,00 2,60 2,00 Tipo B 2,20 Tipo A2 PERCORSO E PUNTO DI ACCESSO A e esterno A v interno su parete verticale A i interno su copertura inclinata o piana Percorso di Accesso est. Scalini di transito 2x 1,50 6,47 2,30 Ancoraggio UNI 795 Tipo A1 1,20 2,40 2,00 10,00 Ganci di risalita con uso doppio cordino L=2 m 2,60 2,00 2,20 7.50 Palo UNI 795 A1 Ancoraggio UNI 517 Tipo A 2 2,00 60 Linea verticale/inclinata UNI 353.2 Flessibile 2,00 , 60 16,90 6,50 2x 2,00 2,6 0 7,40 1. I punti di ancoraggio utilizzati come transito in copertura sono posti ad una distanza inferiore ai 2.00 metri l’uno dall’altro (1.50 m preferibile) 2. I punti di ancoraggio utilizzati come ausiliari per trattenuta in copertura sono posti ad una distanza tale da consentire la raggiungibilità di tutta la superficie della copertura (gli archi di cerchio ne evidenziano la raggiungibilità) Vedi criteri progettuali, scheda CR004. Pagina 4/8 MOTIVAZIONI - DOTAZIONI ANTICADUTA –PROCEDURE -DPI Scelte progettuali di protezione e motivazioni: Accesso L’accesso alla copertura del fabbricato è possibile tramite un lucernario posto su una delle falde raggiungibile da un percorso interno. L’accesso alla falda inferiore può avvenire mediante una scala ancorata al parapetto del terrazzo per superare il dislivello costituito dal parapetto stesso. Sistema di protezione. SCELTE PROGETTUALI Ancoraggi Sono state scelte due tipologie di dispositivi di ancoraggio 1. sistema principale d’ancoraggio: Linee d’ancoraggio flessibili (UNI EN 795 cl. C). Caratteristiche linea copertura principale: interasse tra i pali 12.62 m → freccia massima della linea 1,20 m con 2 operatori ancorati 2. sistema secondario di ancoraggio serie di ancoraggi fissi (UNI EN 517 A e UNI EN 795 A2) in corrispondenza di bordi delle falde soggetti a trattenuta Sistema di arresto caduta Il sistema di arresto caduta previsto è costituito da: imbracatura (UNI EN 361), dispositivo guidato su cavo (UNI EN 353.2) con cordino L max = 1.00 m, collegato alla linea di ancoraggio flessibile con un connettore ad anello (UNI EN 363). VERIFICA DEL TIRANTE D’ARIA DEL SISTEMA DI ARRESTO CADUTA Lato corto (est) della copertura ad L della linea sulla verticale rispetto all’ancoraggio terminale: Estensione max del dispositivo UNI 353.2 = 2,00 m Altezza imbracatura piede dell’operatore = 1.50 m Spazio di sicurezza residuo richiesto = 1,00 m TOT = 2 + 1.5 + 1 = 4.50 m (Tirante d’aria minimo necessario sulla verticale) 4,50 < 7.50 m (distanza libera lato est sufficiente - NB: bordo soggetto ad arresto caduta) Lato lungo (nord) della copertura ad L al centro della linea sulla mezzeria: Estensione max del dispositivo UNI 353.2 = 2,00 m Altezza imbracatura piede dell’operatore = 1.50 m Spazio di sicurezza residuo richiesto = 1,00 m freccia massima della linea (dichiarata dal produttore) = 1,20 m TOT = 2 + 1,5 + 1 + 1,20 = 5.70 m (Tirante d’aria minimo necessario) 5.70 m < 7.50 m (distanza libera lato nord sufficiente - NB: bordo soggetto ad arresto caduta) 5.70 m > 3,00 m (distanza libera sul terrazzo lato sud ed est non sufficiente - NB: bordo soggetto a trattenuta) 5.70 m > 3,50 m (distanza libera in corrispondenza della pensilina a ovest non sufficiente - NB: bordo soggetto a trattenuta) Pagina 5/8 VERIFICA INCREMENTI DEL TIRANTE D’ARIA (per effetto pendolo intorno ai centri di rotazione ) Calcolo dell’incremento del tirante d’aria per caduta dall’estremità sul lato corto della copertura ad L 4,50 + 2.40 m (aumento del tirante d’aria nella situazione più sfavorevole) = 6.90 m 6,90 < 7.50 (distanza libera di caduta sufficiente - NB: bordo soggetto ad arresto caduta) Si dispone comunque un gancio ausiliario di trattenuta sul displuvio per evitare oscillazioni incontrollate. Calcolo dell’incremento del tirante d’aria per caduta dall’estremità sul lato lungo della copertura ad L4,50 +2.40 (aumento del tirante d’aria all’estremità della falda) +1.20 m (incremento del tirante d’aria per effetto della freccia della linea di ancoraggio nel punto in cui la flessione è massima) = 8,10 m 8,10 > 7.50 (distanza libera di caduta lato nord non sufficiente - NB: bordo soggetto a trattenuta nella zona d’angolo) Calcolo dell’incremento del tirante d’aria per caduta sul lato lungo al limite della zona non dotata di ganci di trattenuta4,50 +1.20 (aumento del tirante d’aria all’estremità della falda al limite della zona non dotata di gancio di trattenuta) +1.20 m (incremento del tirante d’aria per effetto della freccia della linea di ancoraggio) = 6,90 m 6,90 < 7.50 (distanza libera di caduta lato nord sufficiente - NB: bordo soggetto ad arresto caduta) Nota: Sistema di allarme e di recupero in caso di arresto caduta. Deve essere verificata la raggiungibilità dell’operatore sospeso da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti). L’operatore prima di accedere alla copertura dovrà assicurarsi che l’intervento per il recupero possa essere tempestivamente attivato. Sistema di trattenuta (per i bordi soggetti a trattenuta) Il sistema di trattenuta previsto è costituito da: ancoraggi fissi (UNI 795 A2 o UNI 517 A) a cui collegare l’imbracatura (UNI EN 361), mediante doppio cordino fisso lunghezza massima 2 m (UNI EN 354). MOTIVAZIONI Il sistema principale di ancoraggio realizzato con una linea flessibile (UNI EN 795 cl C) è stato scelto perché meglio si adatta alla morfologia della copertura. Il sistema di arresto caduta scelto è più agevole da trasportare e con l’utilizzo di un connettore scorre più facilmente sulla linea d’ancoraggio flessibile; inoltre in caso di caduta oltre il bordo necessita di un tirante d’aria che è inferiore alla distanza libera di caduta disponibile sotto i bordi soggetti ad arresto caduta. Il sistema di trattenuta con ganci fissi in prossimità dei bordi soggetti a trattenuta si è reso necessario per l’insufficiente distanza libera di caduta da alcuni bordi della copertura. Pagina 6/8 Aree particolari. AREE SOGGETTE AD EFETTO PENDOLO PER CADUTA OLTRE IL BORDO In tali aree si prescrive l’obbligo di ancorarsi agli appositi ganci di trattenuta per evitare una caduta oltre il bordo che farebbe aumentare il tirante d’aria in maniera eccessiva rispetto alla distanza libera di caduta AREE SOGGETTE A TRATTENUTA Aree soggette a trattenuta perchè tirante d’aria oltre il bordo risulta insufficiente rispetto alla distanza libera di caduta AREE RAGGIUNGIBILI DAL BASSO Sono parti della copertura raggiungibili dal basso con apprestamenti di semplice allestimento (trabattelli, ponti su cavalletti) per qualsiasi operazione di manutenzione. DPC previsti Dotazioni di arresto caduta Parapetto fisso con fascia parapiede Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza __________________________ Linee Ancoraggi Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Ancoraggio su superfici verticali,orizzontali ed inclinate Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) (UNI EN 795 cl. A1) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 353-1) Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 cl. A2) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 353-2) Gancio da tetto inclinato, uni-direzionale __________________________ (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzionale (UNI EN 517 tipo B) Dpi Imbracatura (UNI EN 361) Cordini L max. 2.00 m. (UNI EN 354) Assorbitori di Energia (UNI EN 355) Doppio Cordino L max. 2.00 m. (UNI EN 354) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) __________________________ Pagina 7/8 Procedure – prescrizioni - Non è previsto l’uso del sistema anticaduta in condizioni meteorologiche che mettano in pericolo la sicurezza dei lavoratori. Durante le operazioni di manutenzione in copertura, considerata la possibilità di caduta dall’alto di oggetti è necessario delimitare e segnalare l’area sottostante durante tutta la durata delle lavorazioni 1) SULLA FALDE DEL PADIGLIONE SUPERIORE AD L Procedure - Accedere alla copertura tramite il lucernario. - Indossare sempre un imbracatura (UNI EN 361) e dotarsi di un cordino doppio (UNI EN 354) e di un dispositivo UNI EN 353.2 guidato su fune - Utilizzando gli ancoraggi UNI EN 517 A disposti in prossimità dell’accesso sopra descritto portarsi alla linea 795 classe C - Una volta ancorati mediante il dispositivo (UNI 353.2) è possibile muoversi sulle falde rimanendo sempre ancorati al sistema principale. Prescrizioni - Nelle zone campite di grigio si prescrive di ancorarsi contemporaneamente mediante un cordino fisso (UNI EN 354) agli appositi ancoraggi di trattenuta UNI EN 517 A o agli ancoraggi UNI EN 795 classe A2 anti-effetto pendolo. 2) SULLE FALDE DEL CORPO DI FABBRICA PIU’ BASSO Procedure - Indossare sempre un imbracatura (UNI EN 361), dotarsi di un cordino (UNI EN 354). - Accedere alle falde mediante l’apposita scala a pioli portatile opportunamente ancorate alla zona di sbarco nel punto di accesso predefinito. - Ancorarsi con un cordino alla linea flessibile (UNI EN 795 C) - Una volta ancorati è possibile muoversi per una fascia di 2,00 (2,60 area raggiungibile) sulle falde rimanendo sempre ancorati al sistema principale. Prescrizioni - Per la fascia perimetrale di 0,60 m in prossimità della gronda è prescritta la manutenzione dal basso - In prossimità degli angoli delle falde sono stati disposti dei dispositivi di ancoraggio UNI 795 A2 per ampliare l’area raggiungibile in trattenuta sulle falde mediante l’utilizzo di un cordino doppio. - Il bordo è comunque raggiungibile dal basso. Pagina 8/8