approvazione graduatoria Aree Interne e relativi

Transcript

approvazione graduatoria Aree Interne e relativi
REGIONE TOSCANA
GIUNTA REGIONALE
ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 23-03-2015 (punto N 50 )
Delibera
N 314
del 23-03-2015
Proponente
GIANFRANCO SIMONCINI
DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
Pubblicita’/Pubblicazione Atto soggetto a pubblicazione su Banca Dati (PBD)
Dirigente Responsabile ALBINO CAPORALE
Estensore ALBINO CAPORALE
Oggetto
Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne. Approvazione graduatoria delle proposte di
candidatura di aree di progetto di cui al d.d. n. 2203/2014 §Avviso per la manifestazione di
interesse finalizzata alla individuazione dell§Area progetto per la sperimentazione della Strategia
nazionale per lo sviluppo delle aree interne
Presenti
ENRICO ROSSI
GIANFRANCO
SIMONCINI
VINCENZO
CECCARELLI
SARA NOCENTINI
ANNA RITA BRAMERINI GIANNI SALVADORI
LUIGI MARRONI
VITTORIO BUGLI
STEFANIA SACCARDI
EMMANUELE BOBBIO
Assenti
ANNA MARSON
ALLEGATI N°2
ALLEGATI
Denominazion
A
Pubblicazione
Tipo di trasmissione
Riferimento
Si
Cartaceo+Digitale
A
B
Si
Cartaceo+Digitale
B
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale
europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo
europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari
marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio.
Visto il Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale
all'obiettivo di cooperazione territoriale europea.
Visto il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti
l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento
(CE) n. 1080/2006.
Visto il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del
Consiglio.
Visto il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
(FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio.
Visto il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020”,
presentato il 27 dicembre 2012 dal Ministro per la coesione territoriale, d’intesa con i Ministri del
Lavoro e delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con cui è stato
aperto il confronto partenariale sulla nuova fase di programmazione 2014 2020.
Vista la propria Delibera n. 72 del 4 febbraio 2013 “Position Paper Quadro Strategico Regionale:
adozione del documento ai fini dell’avvio del confronto partenariale”.
Vista la propria deliberazione n. 616 del 21 luglio 2014 “Programma di sviluppo rurale 2014/2020
della Regione Toscana: approvazione della proposta da inviare alla Commissione europea”.
Visto l’Accordo di Partenariato sulla Programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento
Europei, per il periodo 2014-2020 approvato con Decisione di esecuzione C (2014)8021 dalla
Commissione Europea del 29 ottobre 2014.
Preso atto che tra le strategie orizzontali previste dall’Accordo di partenariato vi è quella
denominata “Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese”.
Tenuto conto che nella descrizione della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del
Paese contenuta nell’Accordo di partenariato:
-
sono esplicitati i principi per l’attuazione della strategia stessa, ed in particolare:
▪
▪
▪
-
i criteri e la modalità per la selezione delle aree progetto e degli interventi che si intende
concentrare in tali aree,
i ruoli ed i compiti dei diversi livelli istituzionali coinvolti, in particolare il ruolo congiunto
del Comitato nazionale aree interne (“CNAI”) e delle Regioni nella procedura di selezione e
di istruttoria per la selezione delle aree,
i meccanismi attuativi, in particolare attraverso la sottoscrizione di un Accordo di
programma quadro per inquadrare l’attuazione della strategia d’area e per assumere impegni
puntuali;
è richiesto che all’interno dei Programmi operativi regionali afferenti i diversi Fondi
Strutturali e di Investimento europei, ovvero FESR, FSE, FEASR, siano definiti, tra l’altro, i
criteri per l’individuazione delle aree e l’ammontare delle risorse da destinare all’attuazione
di interventi per la strategia.
Vista la propria deliberazione n. 17 del 12 gennaio 2015 “Regolamento (UE) n.1303/2013 - Presa
d'atto della Decisione della Commissione C(2014) n. 9913 che approva il programma operativo
"Regione Toscana Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020", nel quadro
dell'obiettivo "Investimenti a favore della e dell'occupazione"”.
Vista la propria deliberazione n. 180 del 2 marzo 2015 “Regolamento (UE) n.1303/2013. Presa
d’atto della decisione di esecuzione della Commissione europea che approva determinati elementi
del Programma Operativo Toscana per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” (CCI 2014
IT16RFOP017)”.
Dato atto che la Legge 27 dicembre 2013, n. 147 “Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)”, ed in particolare l’art.1, commi 13-17,
prevede lo stanziamento di risorse a favore della “Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree
interne” da destinare al finanziamento di interventi pilota per il riequilibrio dell’offerta dei servizi di
base delle aree interne del Paese.
Visto il Documento di economia e finanza 2014 approvato dal Parlamento in data 17 aprile 2014
con risoluzione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, che prevede la Strategia
per le aree interne tra le iniziative della Strategia nazionale del Piano nazionale di riforma.
Vista la nota del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del 12 novembre 2014
recante “Elementi da inserire nei programmi per la strategia aree interne” nella quale si specifica
che per quanto riguarda il dimensionamento finanziario in favore di ciascuna area progetto, le
Regioni più sviluppate e quelle in transizione dovranno ragionevolmente prevedere un impegno
complessivo a valere sui fondi FESR, FSE e FEASR ameno pari alla dotazione prevista per il primo
intervento in tali aree con la Legge di Stabilità per il 2014 (3,74 M€)
Dato atto che la Legge 23 dicembre 2014, n. 190 “Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)” ed in particolare l’art.1, commi 674-675,
incrementa di ulteriori 90 milioni di euro per il triennio 2015-2017 lo stanziamento delle risorse da
destinare alla “Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne”.
Visto il documento del DPS ad oggetto: “Le aree interne: di quali territori parliamo? Nota
esplicativa sul metodo di classificazione delle aree” del marzo 2013.
Vista la propria deliberazione n. 32 del 20 gennaio 2014, con la quale si è dato mandato di avviare
la promozione della progettazione sperimentale sulle aree individuate dall’IRPET come aree interne
fragili, con priorità alle aree ultraperiferiche e periferiche, tramite la costituzione di un Nucleo
Tecnico di coordinamento avente, fra l’altro, il compito promuovere e acquisire le proposta
progettuali di massima da parte dei comuni interessati, finalizzate al riequilibrio dei servizi di base e
alla sviluppo delle potenzialità di sviluppo socioeconomico del proprio territorio.
Vista la propria deliberazione n. 289 del 7 aprile 2014, con la quale sono stati individuati i criteri e
le priorità per la individuazione dell’area progetto e si è dato mandato di promuovere, mediante una
procedura negoziale, la presentazione di manifestazione di interesse da parte dei comuni interessati
per la candidatura ad area progetto avendo a riferimento come nucleo centrale i comuni classificati
fragili secondo l’elaborazione dell’IRPET appartenenti alla categoria dei comuni periferici ed
ultraperiferici, e che quindi solo tali comuni divengono beneficiari diretti degli interventi della
Strategia per le aree interne, mentre i restanti territori classificati come aree interne, sempre secondo
l’elaborazione IRPET, possono essere esclusivamente beneficiari indiretti degli interventi.
Visto inoltre che con tale stessa deliberazione n. 289/2014 si disponeva che nei Programmi
Operativi dei Fondi strutturali (FESR e FSE), nel Programma di sviluppo rurale (FEASR) e nel
Programma del Fondo di sviluppo e coesione (FSC) sarà destinato sino all’1% delle risorse dei
rispettivi piani finanziari per interventi a favore dei comuni classificati aree interne secondo la
“metodologia IRPET” nel rispetto delle specifiche destinazioni previste dai programmi.
Vista la propria deliberazione n. 406 del 19 maggio 2014 “Strategia nazionale per lo sviluppo delle
aree interne. Criteri per la individuazione dell’area progetto. Individuazione elementi essenziali ex
decisione GR n. 4/2014”, che approva gli “elementi essenziali” previsti dalla citata decisione GR n.
4/2014 da recepirsi nell’Avviso per la manifestazione di interesse finalizzata alla individuazione
dell’Area progetto per la sperimentazione della Strategia nazionale.
Richiamato il decreto dirigenziale n. 2203 del 30 maggio 2014 “Avviso per la manifestazione di
interesse finalizzata alla individuazione dell’Area progetto per la sperimentazione della Strategia
nazionale per lo sviluppo delle aree interne”.
Visto l’art. 5 “Modalità di valutazione delle richieste di candidatura” del citato d.d. n. 2203/2014
che dispone quanto segue (ai fini della presente delibera):
-
le manifestazioni di interesse, di cui al precedente articolo 4, sono valutate dal Nucleo [Tecnico
di coordinamento] che, per specifiche tematiche e materie connesse con l’articolazione dei
progetti, può essere integrato con ulteriori Strutture regionali,
il Nucleo acquisisce il parere del DPS (Dipartimento delle politiche di coesione) del Ministero
dello Sviluppo economico nel caso dal CNAI (Comitato nazionale aree interne);
il processo di valutazione del Nucleo si conclude con la trasmissione di una relazione istruttoria
da sottoporre all’esame della Giunta regionale, previo parere del CTD,
la Giunta regionale, sulla base della relazione istruttoria del Nucleo, individua la proposta di
candidatura di area di progetto sulla quale sperimentare un prototipo di progettualità condivisa,
la proposta individuata dalla Giunta Regionale, sarà oggetto dell’Accordo di Programma quadro
con la Regione Toscana e l’Amministrazione centrale di coordinamento e le altre
Amministrazioni centrali competenti per materia contenente.
Considerato che il Nucleo Tecnico di coordinamento, istituito ai sensi della citata DGR n. 32/2014,
nelle sedute svoltesi gli scorsi 7 e 10 ottobre 2014 e 12 e 18 novembre 2014, ha provveduto alla
valutazione delle candidature pervenute in risposta all’Avviso per la manifestazione di interesse di
cui al citato d.d. n. 2203/2014, sulla base dei criteri di valutazione (art. 7 dell’Avviso stesso che
contiene gli elementi essenziali adottati dalla Giunta regionale con DGR n. 406 del 19.5.2014 ai
sensi della Dec. n. 4/2014 ).
Preso atto che, ad esito di tale valutazione è emerso che:
-
-
la proposta progetto presentata dal Comune di Magliano in Toscana non risulta ammissibile in
quanto carente di uno dei requisiti fondamentali di candidabilità in quanto presentata da un
soggetto diverso da quelli previsti dall’art. 3 “Soggetti ammessi a rispondere alla manifestazione
di interessi” del citato d.d. n. 2203/2014,
le proposte progetto presentate dal Comune di Castelnuovo Val di Cecina e quella dell’Unione
di Comuni montani Amiata grossetana sono state valutate parzialmente rispondenti anche in
termini di elaborazione strategica e di ipotesi progettuale ai contenuti dell'Avviso
comparativamente rispetto alle altre due (Unione di Comuni Garfagnana e Unione di Comuni
Valdarno e Valdisieve), tenuto conto altresì degli indirizzi e dei contenuti della SNAI.
Preso atto che in ottemperanza al disposto dell’Accordo di partenariato, così come ripreso anche dal
citato d.d. n. 2203/2014, le proposte progettuali Unione di Comuni Garfagnana e Unione di
Comuni Valdarno e Valdisieve sono risultate - tra le pervenute - quelle con il maggior grado di
corrispondenza anche in termini di elaborazione strategica e di ipotesi progettuale ai contenuti
dell’Avviso regionale, sono state sottoposte CNAI alla valutazione di candidabilità relativamente
alle risorse previste dalla Legge di stabilità precedentemente richiamate, fermo restando che le altre
candidature saranno successivamente ed egualmente sottoposte a CNAI per acquisire la
candidabilità alle risorse nazionali del Fondo nazionale Aree interne che saranno stanziate negli
anni successivi.
Dato atto che, disposto così come previsto dall’Accordo di partenariato per quanto concerne la
procedura di istruttoria e selezione pubblica delle aree sulle quali concentrare l’intervento, la
valutazione della candidabilità alla SNAI delle proposte di candidatura pervenute dai territori viene
condotta in modo congiunto dalla Regione e dal CNAI, previa pre-istruttoria da parte della Regione
sulla base dei contenuti riguardanti le strategie dei territori proponenti.
Considerato inoltre che il parere del CNAI è condizionante la candidabilità delle aree alla
Strategia nazionale per le aree interne e quindi il sostegno finanziario delle risorse nazionali
all’uopo stanziate dalla Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di stabilità 2014), ferma restando
l’operatività delle risorse dei Fondi SIE dei programmi regionali.
Dato atto che il CNAI ha provveduto quindi ad esaminare, alla luce dei principi generali della
Strategia nazionale contenuta nell’Accordo di partenariato approvato, le prime due candidature
ritenute eligibili dal Nucleo Tecnico di coordinamento (quelle presentate dalla Unione di Comuni
Garfagnana e della Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve) per la individuazione delle aree
oggetto di intervento da finanziare con le risorse nazionali della Strategia aree interne (ferma
restando l’operatività delle risorse dei Fondi SIE dei programmi regionali).
Vista la nota del 26 gennaio 2015 il CNAI ha espresso un primo parere inerente l’analisi delle
candidature presentate dalla Regione Toscana, nella quale ha precisato che:
a) tenuto conto che l’Accordo di partenariato prevede quale principio cardine per la strategia il
contrasto al fenomeno di spopolamento dei territori attribuendo al contesto priorità a quei
territori più distanti dai centri di offerta dei servizi che sono essenziali per la cittadinanza, il
CNAI ritiene opportuno che tutte le candidature estendano le aree di progetto (cd cerchio
piccolo) ai quei Comuni periferici ed ultraperiferici che nel periodo dell'ultimo censimento
(2001-2011) abbiano registrato una perdita di popolazione di almeno il 3% (tale
significatività è stata considerata in relazione alla dimensione relativa ridotta dei Comuni
interessati). I comuni che si aggiungono per effetto di questa estensione stanno all’interno
delle Unioni cui afferiscono i Comuni fragili;
b) tenuto conto della relativa eccessiva estensione territoriale rispetto al principio di
concentrazione degli interventi previsto l’Accordo di partenariato, è stato ritenuto opportuno
dal CNAI che ai fini della candidabilità complessiva di tutti i territori coinvolti la proposta
presentata dalla Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve sia scomposta in due sub aree di
progetto seguendo i criteri di perimetrazione del c.d. cerchio piccolo (tutti i comuni
periferici e ultraperiferici classificati fragili oltre a tutti gli ulteriori Comuni periferici ed
ultra-periferici con dinamica demografica negativa inferiore al -3% nel decennio
2001-2011). In tal modo entrambe le due sub-aree così venutesi a formare potranno
accedere in modo autonomo alle risorse nazionali della SNAI, secondo l’ordine che sarà
determinato nel quadro della procedura regionale attivata.
Dato atto che il punto a) della nota del CNAI discende dalla necessità di garantire un’uniforme
applicazione sul territorio nazionale del rapporto ottimale tra il territorio dell’area progetto
beneficiario diretto degli interventi (cd. cerchio piccolo) e l’area di strategia che comprende, oltre
ai comuni beneficiari, tutti i comuni che intendono cogliere l’opportunità per associarsi in
un’alleanza strategica con i precedenti, ma che non saranno beneficiari diretti e non parteciperanno
alla definizione degli indicatori di risultato.
Costatato che il disposto di tale punto a) implica un’estensione dei Comuni beneficiari degli
interventi della Strategia nazionale per le aree interne rispetto a quanto previsto dalla Delibera di
Giunta regionale n. 289 del 7 aprile 2014 in merito all’elenco dei comuni beneficiari diretti,
aggiungendo quindi ai comuni classificati fragili secondo l’elaborazione dell’IRPET appartenenti
alla categoria dei comuni periferici ed ultraperiferici, i Comuni di
-
Chiusi della Verna
Cutigliano
Giuncugnano
Molazzana
Palazzuolo sul Senio
Pomarance
Radicofani
Radicondoli
San Casciano dei Bagni
Semproniano
Sorano
Trequanda
Volterra
Preso atto che, per quanto concerne il punto b), a seguito degli incontri trilaterali svoltisi tra il
Nucleo Tecnico di coordinamento, il CNAI e i rappresentanti del territorio coinvolto nella proposta
presentata dalla Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve tenutisi il 16 dicembre 2014 e il 4
febbraio 2015, nella quali il CNAI ha proposto due possibili soluzioni di suddivisione dell’area
(una coerente con i confini amministrativi provinciali e una correlata alle affinità territoriali) i
rappresentanti del territorio hanno ritenuto più opportuna la soluzione di ricalcare le delimitazioni
amministrative, anche nell’ottica del coordinamento programmatico e funzionale con l’area
metropolitana fiorentina e l’attuale organizzazione dei servizi associati.
Costatato che a seguito di tale parere, la struttura di coordinamento incaricata dalla Giunta ha
provveduto ad aggiornare le valutazioni delle candidature pervenute effettuate dal Nucleo Tecnico
di coordinamento, le cui risultanze definitive sono riportate nell’allegato B) alla presente.
Dato atto che a seguito delle due missioni di campo, il CNAI ha inviato una nota formale istruttoria
per la selezione delle le aree candidabili ad essere inserite come aree prioritarie per l’intervento
nell’ambito della Strategia Aree Interne per il periodo di programmazione 2014-2020
Considerato che la nota informativa del Sottosegretario Del Rio del 24 novembre 2014, che ha
ricevuto il parere favorevole della Conferenza Stato Regioni nella seduta del 4.12 u.s., avente ad
oggetto “Informativa concernente la governance per l’impiego delle risorse stanziate dall’articolo 1,
comma 13, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014) e destinate alla
realizzazione degli interventi attuativi della: “Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne
del Paese”, ha stabilito:
-
l’orizzonte temporale, entro quale il processo di selezione delle prime 23 aree progetto deve
concludersi, fissandolo al 30 marzo 2015;
per ogni Regione, l’APQ successivo alla scrittura della Strategia per la prima area progetto sia
sottoscritto entro il 30 settembre 2015;
che, in caso di mancato rispetto dei termini sopra fissati, il contributo potrà essere assegnato,
sentito il CNAI, a una diversa area-progetto che, in coerenza con i criteri di selezione prefissati,
sia prevista nei documenti di programmazione dei Fondi comunitari 2014-2020 delle Regioni.
Visti gli esiti della seduta del 28 gennaio 2015 del Comitato interministeriale per la
programmazione economica (CIPE) nella quale sono state approvate le modalità di attuazione della
Strategia per le aree interne, per la quale è stato stanziato, dalla Legge di stabilità per il 2014, un
importo di 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016, specificando che tali risorse sono destinate
a 23 aree progetto, da selezionare entro il 30 marzo 2015, per le quali le Regioni e le Provincie
autonome dovranno definire degli Accordi di programma quadro entro il 30 settembre 2015.
Vista la nota finale istruttoria del CNAI, ns prot. AOO-GRT/60991/F.45.20.10del 11 marzo 2015,
con la quale il CNAI considera tecnicamente concluso con esisto positivo il procedimento di
istruttoria pubblica delle aree sottoposte alla valutazione di candidabilità relativamente alle risorse
previste dalla Legge di stabilità precedentemente richiamate e con la quale invita l’Amministrazione
regionale a prenderne atto, deliberando le aree selezionate e quella prototipo e indicando al
Comitato l’area in cui intende avviare la strategia nel 2015.
Ritenuto opportuno procedere quindi con la conclusione della prima procedura di individuazione
delle aree progetto che al momento risultano più rispondenti ai contenuti dell'Avviso per la
manifestazione di interesse e tra queste alla individuazione dell’Area progetto per la
sperimentazione della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne di cui al decreto
dirigenziale n. 2203 del 30 maggio 2014, attivando fin da ora la procedura per il riconoscimento
della loro candidabilità delle altre candidature pervenute da parte del CNAI;
Visto il parere espresso dal CTD nella seduta del 12 marzo 2015.
A voti unanimi
DELIBERA
1. di prendere atto del parere preliminare del Comitato nazionale aree interne relativamente alla
revisione della composizione dei comuni beneficiari che implica un’estensione dei Comuni
beneficiari degli interventi rispetto a quanto previsto dalla Delibera di Giunta regionale n. 289
del 7 aprile 2014, ovvero aggiungendo ai comuni classificati fragili secondo l’elaborazione
dell’IRPET appartenenti alla categoria dei comuni periferici ed ultraperiferici, i comuni aree
interne classificati come periferici ed ultraperiferici che nel periodo dell'ultimo censimento
(2001-2011) abbiano registrato una perdita di popolazione di almeno il 3% citati in narrativa e
della nuova perimetrazione del territorio afferente la proposta presentata dalla Unione di
Comuni Valdarno e Valdisieve di cui all’allegato A, quale parte integrante e sostanziale del
presente atto;
2. di prendere atto della nota finale istruttoria del Comitato nazionale per le aree interne nel quale
vengono identificate le aree candidabili ad essere inserite come aree prioritarie per l’intervento
nell’ambito della Strategia Aree Interne per il periodo di programmazione 2014-202 (riportate
nell’allegato A alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale);
3. di prendere atto, a seguito del processo valutativo del Nucleo Tecnico di coordinamento
regionale integrato del parere del CNAI, della graduatorie relativa alle proposte di candidatura
di aree di progetto sulla quali sperimentare un prototipo di progettualità condivisa, al momento
maggiormente rispondenti ai contenuti dell'Avviso per la manifestazione di interesse finalizzata
alla individuazione dell’Area progetto per la sperimentazione della Strategia nazionale per lo
sviluppo delle aree interne di cui al decreto dirigenziale n. 2203 del 30 maggio 2014, così come
riportata nell’allegato B) alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale
oltre i relativi verbali in atti degli uffici dell’AdG);
4. di individuare pertanto l’Area afferente i territori della Provincia di Arezzo di cui alla proposta
presentata dalla Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve, così come riperimetrata a seguito
del parere del CNAI, quale area sperimentale per la realizzazione di un progetto di
territorio;
5. di dare mandato all’Autorità di gestione del POR FESR 2014-2020, in qualità di titolare e
responsabile del coordinamento della strategia regionale per le aree interne;,
a) di sottoporre al Comitato tecnico per le aree interne la graduatoria di cui all’Allegato B), per
il loro inserimento nella federazione di progetti della Strategia nazionale per le aree interne
del Paese, relativamente alle risorse attualmente previste dalle Leggi di stabilità 2014
(Legge 27 dicembre 2013, n. 147 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)”) e 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190
“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di
stabilità 2015)”)
b) di attivare di intesa con il CNAI l’azione di animazione territoriale per la elaborazione delle
strategie di sviluppo nelle restanti aree afferenti le candidature presentate dalla Unione
comuni Garfagnana e dei territori delle Province di Firenze e Prato di cui alla proposta
presentata dalla Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve, così come riperimetrate a seguito
del parere del CNAI;
6. di dare mandato alle Autorità di gestione dei Programmi operativi dei Fondi strutturali (FESR e
FSE) e nel Programma di sviluppo rurale (FEASR), nel quadro del coordinamento regionale
della strategia aree interne e dell’azione di animazione territoriale di cui al precedente punto 5,
comma b), di attivare nelle prime 3 aree riconosciute candidabili dal CNAI la progettazione
degli interventi addizionali regionali previsti dalla comunicazione del DPS del 12 novembre
2014 citata in narrativa (“Elementi da inserire nel programmi per la strategia aree interne”) in
anticipazione rispetto all’assegnazione delle risorse del Fondo nazionale per le aree interne;
7. di richiedere al Comitato tecnico per le aree interne di attivare il confronto con le altre aree
afferenti le candidature pervenute dalla Unione dei comuni montani Amiata grossetana e dal
Comune di Castelnuovo Val di Cecina per la verifica di candidabilità alla Strategia nazionale
Il presente atto è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta
regionale ai sensi dell’art.18 della l.r. 23/2007.
SEGRETERIA DELLA GIUNTA
Il Direttore Generale
ANTONIO DAVIDE BARRETTA
Il Dirigente Responsabile
ALBINO CAPORALE
Il Direttore Generale
ENRICO FAVI
Territori della Provincia di Arezzo di cui alla proposta presentata dalla Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve
Provincia
Nome Comune (post
fusioni)
Superficie
in Km2
Popolazione
residente al
censimento 2011
Classificazione POLI_
AREE INTERNE
(intermedie, perif.,
ultraper.)
var pop 2001-2011
Titolo di partecipazione alla candidatura
Arezzo
Badia tedalda
119
1.091
F - Ultraperiferico
-10%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Caprese michelangelo
67
1.516
E - Periferico
-7%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Castel focognano
57
3.239
E - Periferico
-3%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Castel San Niccolò
83
2.739
E - Periferico
-4%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Montemignaio
26
576
E - Periferico
-2%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Pieve santo stefano
156
3.190
E - Periferico
-4%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Sestino
80
1.421
F - Ultraperiferico
-2%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Pratovecchio Stia
138
6.011
E - Periferico
-1%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Chiusi della verna
102
2.058
E - Periferico
-8%
Beneficiario diretto ex estensione per perdita di popolazione >
3%
Arezzo
Anghiari
131
5.672
D - Intermedio
-3%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Bibbiena
87
12.284
E - Periferico
7%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Chitignano
15
933
E - Periferico
-2%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Monterchi
29
1.822
D - Intermedio
-3%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Ortignano raggiolo
36
878
E - Periferico
3%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Arezzo
Sansepolcro
91
16.108
E - Periferico
3%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Territori delle Province di Firenze e Prato di cui alla proposta presentata dalla Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve
Provincia
Nome Comune (post
fusioni)
Superficie
in Km2
Popolazione
residente al
censimento 2011
Classificazione POLI_
AREE INTERNE
(intermedie, perif.,
ultraper.)
var pop 2001-2011
Titolo di partecipazione alla candidatura
Firenze
Firenzuola
272
4.828
E - Periferico
0%
Firenze
Marradi
154
3.257
E - Periferico
-10%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Firenze
San godenzo
99
1.231
E - Periferico
4%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Prato
Vernio
63
6.012
E - Periferico
9%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Palazzuolo sul Senio
109
1.188
E - Periferico
-9%
Beneficiario diretto ex estensione per perdita di popolazione >
3%
Firenze
Barberino di Mugello
133
10.461
D - Intermedio
10%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Borgo san lorenzo
146
17.854
E - Periferico
13%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Dicomano
62
5.670
E - Periferico
14%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Londa
59
1.827
E - Periferico
9%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Pelago
55
7.509
D - Intermedio
3%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Pontassieve
114
20.529
D - Intermedio
0%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Reggello
122
16.076
D - Intermedio
13%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Rignano sull'arno
54
8.600
D - Intermedio
14%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Rufina
46
7.382
E - Periferico
10%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Vicchio
139
8.117
E - Periferico
14%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Firenze
Scarperia e San Piero
116
11.968
E - Periferico
14%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Prato
Cantagallo
96
3.102
E - Periferico
10%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Prato
Carmignano
38
13.991
D - Intermedio
18%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Prato
Vaiano
34
9.821
C - Cintura
9%
Comuni aderenti non compresi nell'allegato C del d.d. n.
2203/2014
Territori di cui alla proposta presentata dalla Unione comuni Garfagnana
Provincia
Nome Comune (post
fusioni)
Superficie
in Km2
Popolazione
residente al
censimento 2011
Classificazione POLI_
AREE INTERNE
(intermedie, perif.,
ultraper.)
var pop 2001-2011
Titolo di partecipazione alla candidatura
Massa
Casola in lunigiana
42
1.003
E - Periferico
-19%
Massa
Comano
54
755
E - Periferico
-6%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Massa
Fivizzano
181
8.267
E - Periferico
-10%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Massa
Zeri
74
1.201
E - Periferico
-13%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Bagni di lucca
165
6.207
E - Periferico
-5%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Camporgiano
27
2.285
F - Ultraperiferico
-5%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Careggine
24
584
E - Periferico
-9%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Fosciandora
20
621
E - Periferico
-7%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Gallicano
31
3.882
E - Periferico
2%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Minucciano
57
2.221
E - Periferico
-12%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Piazza al serchio
27
2.458
E - Periferico
-4%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Pieve fosciana
29
2.418
E - Periferico
2%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
San romano in garfagnana
26
1.459
F - Ultraperiferico
2%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Sillano
62
681
F - Ultraperiferico
-13%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Vagli sotto
41
991
F - Ultraperiferico
-12%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Villa collemandina
35
1.363
F - Ultraperiferico
-3%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Fabbriche di Vergemoli
43
820
E - Periferico
-11%
Beneficiario diretto ex Allegato B del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Giuncugnano
19
469
E - Periferico
-13%
Beneficiario diretto ex estensione per perdita di popolazione >
3%
Lucca
Molazzana
31
1.127
E - Periferico
-5%
Beneficiario diretto ex estensione per perdita di popolazione >
3%
Pistoia
Cutigliano
44
1.561
E - Periferico
-8%
Beneficiario diretto ex estensione per perdita di popolazione >
3%
Massa
Aulla
60
11.284
C - Cintura
11%
Comuni aderenti non compresi nell'allegato C del d.d. n.
2203/2014
Massa
Bagnone
74
1.926
D - Intermedio
-5%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Massa
Filattiera
49
2.361
D - Intermedio
-5%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Massa
Fosdinovo
49
4.971
D - Intermedio
14%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Massa
Licciana nardi
56
4.955
D - Intermedio
1%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Massa
Mulazzo
63
2.566
D - Intermedio
0%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Massa
Podenzana
17
2.142
D - Intermedio
18%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Massa
Pontremoli
182
7.633
D - Intermedio
-8%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Massa
Tresana
44
2.085
D - Intermedio
1%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Massa
Villafranca in lunigiana
29
4.730
D - Intermedio
3%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Barga
66
10.125
E - Periferico
1%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Borgo a mozzano
72
7.227
D - Intermedio
-2%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Castelnuovo di garfagnana
28
6.059
E - Periferico
0%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Castiglione di garfagnana
49
1.860
F - Ultraperiferico
-2%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Coreglia antelminelli
53
5.232
E - Periferico
9%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Lucca
Pescaglia
71
3.645
D - Intermedio
-2%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Pistoia
Abetone
31
687
E - Periferico
-3%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Pistoia
Marliana
43
3.201
D - Intermedio
10%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Pistoia
Piteglio
49
1.797
D - Intermedio
-4%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Pistoia
Sambuca pistoiese
77
1.680
D - Intermedio
5%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Pistoia
San marcello pistoiese
86
6.672
D - Intermedio
-7%
Comuni aderenti ex Allegato C del d.d. n. 2203/2014
Punteggio
Criterio di valutazione
Sub-criterio di valutazione
massimo per il
sub criterio
Unione dei comuni montani Amiata
Punteggio massimo
grossetana
per il criterio
Valore
Punteggio
assegnato
Unione comuni Garfagnana
Valore
Punteggio
assegnato
Unione di Comuni Valdarno e
Unione di Comuni Valdarno e
Valdisieve
Valdisieve
(FI-PO)
(AR)
Comune di Castelnuovo Val di Cecina
Valore
Punteggio
assegnato
Valore
Punteggio
assegnato
Valore
Punteggio
assegnato
a.1) Copertura territoriale in
termini di incidenza di comuni di
20
31%
6,30
37%
7,41
6%
1,11
9%
1,85
17%
3,33
46%
11,54
51%
12,80
60%
15,00
32%
7,89
60%
15,00
82%
4,10
83%
4,15
60%
3,00
95%
4,74
80%
4,00
cui all’allegato B
a.2) Estensione territoriale
funzionale, in termini di
a) Rispetto all’area candidata
incidenza comuni classificati
area interna di cui all’allegato C
25
50
aderente al progetto di
territorio
a.3) Copertura istituzionale, in
termini di Unione di comuni
aderenti con numero di comuni
5
“area interna”
21,94
24,36
19,11
14,48
22,33
b.1) Ricaduta territoriale della
progettualità, con priorità alle
pre-condizioni dello sviluppo
15
8,9
11,7
4,5
12,8
12,8
5
2,4
4
2,3
4
4
5
1,6
2,3
0,9
2,3
2,3
5
1,7
2,7
1
3,2
3,2
20
8,8
14,9
8,2
17,3
17,3
23,4
35,6
16,9
39,6
39,6
45,34
59,96
36,01
54,08
61,93
locale (cittadinanza)
b.2) Grado di coerenza interna
ed esterna della progettualità, in
termini di qualità della logica
b) Rispetto al progetto di
territorio
strategica di intervento
b.3) Ampiezza del processo
partecipativo
b.4) Raccordo con altri
strumenti presenti sul territorio
b.5) Qualità della progettualità
Totale
50