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I tassi per i prestiti agevolati scendono
sotto la soglia del 3%
01 agosto 2014 di Alessandro Spinelli / Il Sole 24 Ore
Ancora una diminuzione ad agosto per il tasso di riferimento per il credito agevolato ad industria,
commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale),
la cui misura in vigore dal primo del mese si porta sul valore di 2,98% con un nuovo decremento
dello 0,20 % rispetto al 3,18 % in vigore a luglio.
Viene così stabilito il nuovo livello minimo assoluto del parametro che si porta anche sotto la soglia
psicologica del tre per cento. Rammentiamo che prima dell’attuale serie di ribassi il precedente
limite risaliva ai mesi di agosto e novembre del 2005, quando il valore del tasso di riferimento era
al 3,95%, di conseguenza si mantengono sui livelli minimi assoluti anche i valori dei tassi agevolati
delle leggi che dipendono dal tasso di riferimento nazionale.
Prosegue anche questo mese il periodo di stabilità per quanto riguarda il tasso di riferimento
comunitario da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per concessione di
incentivi a favore delle imprese.
Il valore di questo indicatore resta, infatti, fissato dal 1° gennaio scorso sul valore di 1,53 % (0,53
tasso base maggiorato di 100 punti) con un decremento dello 0,03 per cento.
A seguito di questa evoluzione fanno segnalare una prolungata stabilità anche tutti i tassi agevolati
collegati a questo indicatore, tra i quali quelli relativi ai parametri per la legge 1329/65 Sabatini e
alla legge 598/94, le cui misure dipendono direttamente dal valore del tasso di attualizzazione
comunitario. Resta stabile il tasso di sconto comunitario dopo l’ultima variazione decisa dalla Banca
centrale europea che ha diminuito il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di
rifinanziamento principali dell’Eurosistema, con validità a partire dall’operazione con regolamento
11 giugno 2014, fissando il valore del parametro all’attuale 0,15 % rispetto alla precedente misura
dello 0,25 per cento con una diminuzione complessiva dello 0,10 per cento.
Si rileva una accelerazione nella tendenza alla diminuzione nell’evoluzione dei valori dei rendimenti
effettivi lordi dei titoli pubblici avviatasi ormai da alcuni mesi; Il dato per giugno 2014 del
Rendistato si fissa infatti al 2,039 % con una variazione in diminuzione pari allo 0,202 %, rispetto al
valore di 2,241 % fatto segnare a maggio.
L’andamento del Rendistato è direttamente legato il valore del tasso di riferimento di cui
rappresenta la componente variabile, unitamente al valore della commissione onnicomprensiva a
favore degli istituti di credito che, al contrario, resta fissa per tutto l’anno.
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