sommario - Ordine Avvocati Roma

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sommario - Ordine Avvocati Roma
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MANO 3-4
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NOTIZIARIO
DEL CONSIGLIO
DELL'ORDINE
DEGLI AVVOCATI
DI ROMA
MAGGIO - AGOSTO
ANNO 2010
SOMMARIO
EDITORIALE
L’Editoriale del Presidente
Editoriale
Editoriale
PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE
ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO
Le Adunanze
FORMAZIONE CONTINUA
Accreditamento di eventi/attività formative
PARERI DEONTOLOGICI
IL NOSTRO MONDO
Visita del Dott. Giorgio Santacroce
Presidente della Corte di Appello di Roma
Disfunzioni Ufficio Notifiche
Progetto di modifica tabellare relativo alle
Sezioni Civili Prima e Prima bis del Tribunale
Inaugurazione portale Processo Civile Telematico
Protocollo d’intesa per la sperimentazione del
Processo Tributario Telematico
Progetto “Fascicoli sicuri”
Tagli alla Giustizia
Municipio XI: costituzione Consulta femminile
Processo Telematico Fallimentare
Riunione dell’Unione degli Ordini Forensi
del Lazio
Ufficio U.N.E.P.: implementazione servizi
Accesso ad internet wi-fi presso le sedi
giudiziarie romane
Processo Civile Telematico – Settore Esecuzioni
Immobiliari
Protocollo d’intesa per l’individuazione e la
chiusura di procedure concorsuali vetuste
Emissione decreti di omologazione delle
separazioni consensuali in assenza di
figli minori da parte dei Notai
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Direttore Responsabile
Antonio Conte
Redattore
Giovanni Cipollone
Segretario di Redazione
Piero Paris
Stampa
Centro Poligrafico Romano
Via Dorando Petri, 20
00011 - Bagni di Tivoli
Redazione
Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma
Palazzo di Giustizia
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Registrazione presso
il Tribunale di Roma
n. 1866 dell’11.12.1950
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Tutti gli iscritti all’Ordine possono collaborare al Notiziario “Foro Romano” con articoli su problemi di interesse generale. Gli articoli devono essere
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Agevolazioni e/o convenzioni a favore
degli Avvocati romani
Aggiornamento sintetico, immediato e
gratuito sugli sviluppi delle nuove
tecnologie applicate alla professione
Istituzione “Tavolo di concertazione con le
Associazioni forensi” maggiormente
rappresentative
Incontro con la Dott.ssa Cavallo, Presidente
del Tribunale per i Minori di Roma
Esami Avvocato – Sessione 2010
Incontro con il Dirigente della Sezione Decreti
Ingiuntivi del Tribunale di Roma
Ufficio U.N.E.P.: incontro per implementazioni
informatiche
Sito web dell’Ordine: nuove funzionalità
La Riforma della libertà di stampa
del processo penale
L’Avvocato tra verità e segreto
Tornei Justitia
Convegni
In ricordo di Elio Fazzalari
In ricordo di Giampiero Arci
EXTRAVAGANTES
Cratino (uno dei padri della commedia
greca antica
Un’ipotesi sull’esclusione della lingua
italiana dal Parlamento Europeo
PHILOGHELOS
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
RAPPORTI INTERNAZIONALI
MASSIMARIO DISCIPLINARE
BILANCIO DELL’ORDINE: APPROVAZIONE
CONSUNTIVO 2009 E PREVENTIVO 2010
AGGIORNAMENTO ALBO
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EDITORIALE
Genova XXX Congresso nazionale forense:
una grande occasione per costituire un’Avvocatura
forte, unita, protagonista della vita politica sociale
Giovedì 25 novembre 2010 sacralizzerà l’inizio ufficiale del prossimo Congresso
Nazionale Forense.
Uno straordinario appuntamento che l’Avvocatura dovrà cogliere per tornare
libera, unita, non condizionabile e proporsi come soggetto politico, legittimato ad
ottenere – finalmente - una netta e nitida interlocuzione con i poteri e le Istituzioni
dello Stato ed essere protagonista della vita politica e sociale.
Il patrimonio di valori e di cultura dell’Avvocatura dovrà essere un fondamentale
presupposto che consenta alla stessa una effettiva soggettività politica per confrontarsi con il Governo centrale sui problemi e gli atavici limiti strutturali del sistema
Giustizia che rallentano, drammaticamente, lo sviluppo produttivo del Paese.
E in questo, la Categoria forense deve rivestire un ruolo centrale e deve costituire
una rappresentanza politica che sappia, finalmente, essere autorevole ed influente
tanto da essere riconosciuta adeguata porta d’ascolto per le Istituzioni.
È, quindi, primario interesse dell’Avvocatura tendere all’unitarietà e pretendere
che una ritrovata credibilità sia direttamente proporzionale ad un ruolo da
protagonista nell’amministrazione della Giustizia.
Deve cambiare l’acustica delle buone intenzioni, delle cure generiche, del
“politichese”.
Costi sociali incalcolabili, sperpero di risorse, dati in crescita esponenziale delle
statistiche sulle disfunzioni del sistema Giustizia tuonano la loro denuncia.
L’effetto dura pochi giorni, poi ritorna il silenzio, rotto soltanto dai titoli dei
processi da prima pagina di noti personaggi. Il Presidente della Corte di Cassazione
e il Procuratore Generale della Repubblica ad inizio anno forniscono dati allarmanti
sui processi pendenti.
Al 30 giugno 2009 l’Italia vanta un arretrato composto da 5.625.057 processi
civili e da 3.270.979 processi penali, per un totale di quasi 9 milioni di processi
pendenti! Secondo il rapporto annuale della Banca Mondiale Doing Business 2010
la lentezza dei processi è causa di congelamento degli scambi ed ingenera un
automatico rallentamento dello sviluppo produttivo dell’Italia e di fuga degli
investitori dal nostro mercato. Il nostro Paese si posiziona al 70° posto della
classifica generale della produttività ed al 150° posto per quanto riguarda lo specifico
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parametro relativo all’efficienza della Giustizia.
Se si pensa che per ogni causa civile ci sono almeno due parti e che il processo
penale ne coinvolge di più, ci troviamo nell’ordine di circa 25 milioni di cittadini che
attendono “Giustizia”. Se ai processi in corso d’opera aggiungiamo i milioni di
cittadini che hanno subìto delle ingiustizie o una giustizia giunta in forte ritardo,
possiamo ben comprendere che realmente si tratta di una emergenza nazionale. Dal
1990 ad oggi abbiamo avuto 13 Ministri della Giustizia: Vassalli, Martelli, Conso,
Biondi, Mancuso, Dini, Caianiello, Flick, Diliberto, Fassino, Castelli, Mastella, ora
Alfano. Non abbiamo registrato provvedimenti tali da attenuare il disservizio della
“Giustizia”.
Quindi non è una questione di “Destra” o “Sinistra”. Tutti – e sottolineo tutti
– sono stati incapaci ed inadeguati a trovare soluzioni. E’ un dato oggettivo.
Ad ogni inaugurazione di Anno Giudiziario si ripetono stancamente gli stessi
numeri con gli stessi problemi. Centinaia di parlamentari si sono succeduti nelle
Commissioni Giustizia della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica,
dei quali molti Avvocati ed ex Magistrati, ma i provvedimenti legislativi volti a
risolvere i problemi o sono rimasti nel cassetto o, spesso, hanno avuto un effetto
contrario. Il degrado allarmante del servizio Giustizia oscura anche lo sforzo dei
molti che svolgono con professionalità e rigore il proprio lavoro, mortificando ogni
risultato per l’eccessivo ritardo della risposta giudiziaria.
Quando si affronta la politica per la Giustizia occorre valutare la capacità di
pressione che hanno le singole componenti del sistema Giustizia. Mentre i
Magistrati, le Istituzioni Giudiziarie, il Parlamento con le Commissioni Giustizia
e Affari Costituzionali, gli Organismi Amministrativi, il Ministero della Giustizia,
hanno forte potere di tipo contrattuale, gli Avvocati, che ormai in Italia raggiungono il numero di 220.000, di cui solo a Roma oltre 22.500, hanno difficoltà a dare
voce alle loro proposte, far pesare le loro iniziative. Il diritto-dovere degli Avvocati
di intervenire e prospettare soluzioni deve essere sostenuto dalla forza dei numeri,
da una partecipazione attiva e convinta. Bisogna prendere coscienza che nelle
società democratiche, pluraliste, parlamentari non sono sufficienti le buone idee,
la prospettazione di soluzioni intelligenti, è necessario avere la forza dei numeri per
riequilibrare il peso specifico delle altre componenti per supportare la funzione
decisionale. Purtroppo per gli Avvocati il numero non è forza.
Quando, insieme alle proposte, alle iniziative dei nostri organismi Istituzionali
figurerà una consistente presenza unitaria e coesa di Avvocati, allora si potrà tentare
di porre fine all’inarrestabile fallimento della Giustizia, cambierà l’acustica delle
buone intenzioni, delle cure generiche e l’Avvocatura conterà per quello che vale
e che può dare al buon governo dell’Amministrazione della Giustizia. Una semplice
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analisi con la metodica costi-benefici non può non evidenziare il divario profondo
tra altissimi costi e minimi benefici. Ovviamente, va ricordato che il termine ‘costi’
comprende costi di tipo sociale quali il tempo, le energie dei singoli, gli adempimenti amministrativi, la delusione per i mancati risultati, la sfiducia nella risposta dello
Stato e gli altri effetti negativi che sarebbe lungo elencare.
Gli Avvocati non sono assenti, vengono esclusi. Non siamo figli di un Dio minore;
siamo parte integrante del sistema Giustizia.
Le vicende sull’indennizzo diretto, l’abolizione dei minimi tariffari, l’abolizione
del divieto del patto quota lite, l’espulsione del ruolo dell’Avvocatura dalla media
conciliazione nel ruolo di difensore del cittadino, il ridicolo tentativo di escludere
l’incompatibilità tra l’iscrizione all’Albo Forense ed il rapporto di lavoro subordinato di natura privatistica è la conferma che la nostra Categoria è da troppo tempo
vilipesa e non considerata dalla Politica!
Il nuovo appuntamento è la riforma delle professioni, annunciata come occasione storica per la modernizzazione del Paese. Sembra di capire che i privilegi degli
Ordini professionali ostacolano la concorrenza nei servizi, impediscono che
l’economia ed i consumatori in particolare beneficino dei vantaggi della concorrenza. Occorre togliere le barriere corporative che tutelano le rendite di posizione a
scapito dell’economia. Non ci risulta di essere di ostacolo alla concorrenza e di
godere di particolari privilegi.
E’ un privilegio non avere una legge professionale da oltre 77 anni?
Ci pare superfluo aggiungere alcunché.
Per questo bisogna “abbattere gli steccati” le futili differenze, le inutili contrapposizioni ammettendo che – nonostante il lodevole impegno delle nostre Associazioni – la nostra forza non c’è. E’ un paradosso: siamo numerosi ma il nostro peso
specifico è quasi pari a zero.
L’impegno prioritario è moltiplicare le forme di aggregazione per coinvolgere il
maggior numero di Colleghi. Dobbiamo unire, riunire, non per omologare
l’autonomia del singolo professionista né le diversità ed individualità collettive che
ogni Associazione legittimamente rappresenta, ma per accrescere il peso e la forza
degli Avvocati nell’Amministrazione della Giustizia.
Cresce il numero dei processi, aumentano gli adempimenti amministrativi, le
nuove incombenze per il rispetto della privacy, ma il numero dei Cancellieri e degli
Ufficiali Giudiziari rimane sostanzialmente lo stesso (anzi, i prossimi esodi di massa,
per ragioni pensionistiche, lo fa drammaticamente ridurre). Costoro, giunti ai limiti
della sopportazione, protestano, adottano il cosiddetto sciopero bianco (applicano
i regolamenti alla lettera), la farraginosa macchina procedurale rallenta ancora di
più, gli Avvocati sono i primi a subirne i disagi.
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Hanno ragione, sono la categoria della Pubblica Amministrazione tra le più
professionalizzate, svolgono un lavoro delicato di rilevanza pubblica paracostituzionale. Sono anni che attendono una riforma, reclutamento di forze nuove. Da più
di 20 anni si parla di mobilità del personale della Pubblica Amministrazione. Non
c’è stato un solo dipendente che sia stato distaccato presso le Cancellerie.
Chiediamo insieme il raddoppio dell’organico nell’arco di sei mesi, anche per
contribuire alla risoluzione della piaga della disoccupazione degli alfabetizzati. I
Magistrati ne trarrebbero sicuri vantaggi operativi.
(Ma questi ultimi lo vorrebbero davvero?)
L’obiettivo di una efficace politica giudiziaria deve essere uno solo: riorganizzare, ottimizzare ma, soprattutto, trovare risorse economiche da impiegare nel sistema
Giustizia.
Per questo, insistiamo, occorre conferire dignità al ruolo dell’Avvocatura
consentendo alle rappresentanze istituzionali della stessa - soprattutto agli Ordini
locali - un ruolo da protagonisti nella ristrutturazione non più rinviabile della
Giustizia in Italia.
Deve essere l’ora degli Avvocati.
Dopo i ripetuti fallimenti di coloro che si sono occupati di risolvere i problemi,
e non ci sono riusciti, è venuto il tempo degli Avvocati che devono divenire gli attori
del cambiamento unendo le loro forze, impiegando l’esperienza dei Colleghi
esperti, valorizzando i giovani per incidere con decisione e rapidità.
È ora che nelle “stanze dei bottoni” e intorno ai “tavoli preparatori” nei Gabinetti
dei Ministeri e nei Sottosegretariati, siedano valorosi Avvocati al posto di quei
Magistrati che da anni legiferano “sulla pelle dell’Avvocatura”.
Infine, è ormai inderogabile realizzare la riforma dell’Ordinamento Professionale Forense - categoria che in Italia conta oltre 220.000 iscritti - ed i disegni di legge
proposti dalla Commissione Giustizia del Senato devono poter concludere il loro
iter parlamentare senza soffrire altri ritardi o, ancor peggio, emendamenti che ne
stravolgano il contenuto (valga per tutti – come sopra già accennato - la delirante
proposta con la quale si sarebbe voluto sopprimere l’incompatibilità del lavoro
subordinato privato con l’esercizio della nostra professione!!!).
Gli Avvocati sono stanchi di velleitari personaggi che vivono per la lottizzazione
della chiacchiera devastando il mondo della professione forense, perdendosi in
piccole guerre da condominio ripetendo il gioco eterno del ritardo oscillando da
una parte politica all’altra ed impantanando l’Avvocatura che ha bisogno di reazioni
forti per far scattare la propria legittima rivalsa.
Ed allora, di questo ne siamo convinti, è il momento degli Ordini professionali,
tanto dei grandi quanto dei piccoli, perché quella è la forza dei numeri: gli Ordini
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Distrettuali sono quelli che vengono eletti dai Colleghi e che hanno il volto solare
del consenso e rappresentano i valori del popolo forense, e sono loro che ogni
giorno sono a stretto contatto con gli Avvocati/Elettori e conoscono la drammaticità della quotidianità della nostra professione.
Per questo gli Ordini – pur mantenendo ferme le proprie solenni mansioni
istituzionali (Disciplina, Iscrizioni, Pareri, Deontologia) – si debbono unire in una
poderosa forza “anche sindacale” riunendo i Colleghi non per omologare l’autonomia del singolo professionista e le individualità collettive che ognuno legittimamente rappresenta come è nel dna dell’Avvocato, ma per accrescere il peso e la forza dei
nostri valori che l’Avvocatura Italiana deve far risorgere con inflessibile determinazione.
Basta con i nuovi e vecchi “predicatori”, con finti avvocati economisti che ci
insultano, pseudo sociologi di strada che ci spiegano che la nostra Categoria è una
casta, opinionisti a tariffa fissa che denigrano l’Avvocatura, ed infine, basta basta
basta basta basta basta basta basta basta basta con legislatori inadeguati che scrivono
leggi e norme escludendo l’Avvocatura da ogni tavolo di concertazione ed espellendo l’Avvocato dal ruolo centrale che, viceversa, gli compete.
L’Ordine di Roma si presenterà a Genova sapendo che questo chiedono gli
Avvocati ed auspicando che questi siano gli obiettivo del prossimo Congresso,
dove, al di là di mozioni e prese di posizione, si dovrà uscire con una categoria
compatta che sappia finalmente sviluppare un consenso univoco per porre fine alla
notte della giustizia e portare gli avvocati oltre l’orizzonte.
Solo coloro che sapranno conquistare il consenso degli Avvocati potranno
legittimamente rappresentarli.
Non altri.
In conclusione, due note liete dell’Ordine di Roma: la prima – dopo una lunga
e faticosa battaglia giudiziale e non, e dopo aver gridato forte la nostra protesta – il
Senato ha approvato l’art. 24 bis del DDL di Riforma dell’Ordinamento Professionale concernente la nostra Sede in Cassazione. E’ stata, finalmente, prevista una
norma ad hoc che preveda che l’Ordine di Roma avrà diritto ad essere allocato
all’interno dell’edificio della Suprema Corte di cassazione. Questa non è solo
un’affermazione di principio per l’Ordine di Roma, ma è una vittoria per tutti i
Colleghi italiani - che hanno mostrato nella fattispecie una commovente solidarietà
all’Avvocatura romana - i quali continueranno così ad avere un punto di riferimento
ogni qualvolta saranno a Roma per discutere un ricorso innanzi alla Suprema Corte.
La seconda, riguarda una bellissima iniziativa benefica che l’Ordine romano
concretizzerà unitamente al noto Ospedale Pediatrico Policlinico Umberto I di
Roma, a favore di piccoli pazienti che hanno bisogno di urgenti cure. L’Ordine di
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Roma ha posto in essere una donazione per l’acquisto di una serie di sofisticate
strumentazioni valvolari le quali con un sistema modulare modernissimo permettono di sincronizzare i ventilatori meccanici legati alle incubatrici dei neonati al fine
di migliorarne la respirazione dei polmoni e, talvolta, addirittura di far funzionare
organi vitali nella terapia intensiva pediatrica dell’Ospedale.
Tale iniziativa è stata accolta con sincero e commosso apprezzamento da parte
dell’Ospedale Pediatrico che ha risposto comunicando che con questi particolari
macchinari di strumentazione valvolare, in prospettiva, si può finalmente garantire
– e quindi salvare la vita – a molti bimbi non fortunati.
L’Avvocatura romana vive con vibrante orgoglio l’essere stata protagonista di
questa iniziativa.
ADVOCATUS (Ad-vocatus): Advocatorum dignitas, veritatis una vis, una facies est.
Il mio più caro e cordiale saluto.
Antonio Conte
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TEMPO DI CONGRESSO
A fine novembre si terrà, a Genova, il trentesimo Congresso nazionale forense. Il
tema, occorre ammetterlo, non è dei più accattivanti (“L’Avvocatura nella società tra
sistema economico e tutela dei diritti” con il relativo sottotitolo “Diritti Umani e
Ruolo Sociale dell’Avvocatura”). Il congresso si svolgerà su una nave, ancorata al porto
di Genova, città di Guido Alpa, l’attuale Presidente del Consiglio nazionale forense.
Al Congresso Roma esprime, quest’anno, ben 111 delegati: un esercito di colleghi
che sicuramente potrebbero rappresentare, con la forza dei numeri, il foro più
popoloso d’Europa. Mi si permetta, tuttavia, di nutrire qualche dubbio su questa
capacità rappresentativa o, meglio, sul “potenziale” (che, altrimenti, dal punto di vista
matematico non dovrebbe temer rivali) che il foro capitolino potrebbe sprigionare sui
dibattiti congressuali. Mi spiego.
Se il tema prescelto è così generale tanto da apparire evanescente, i problemi
sottostanti sono, invece, scottanti ed attualissimi: si va dalla riforma della legge
professionale, al regolamento sulle specializzazioni, ai continui attacchi che da più
parti vengono sferrati alla categoria, al ruolo di mere “imprese” che taluno riconosce
ai professionisti legali, all’agognata soppressione della legge Bersani, alla mediazione
obbligatoria, ai tentativi di taluni giudici di piegare a loro esclusivo favore i mutamenti
giurisprudenziali (vedi il caso seguito alla ben nota sentenza della Corte di cassazione
n. 19246 del 9 settembre scorso, sui termini di costituzione nell’opposizione a decreto
ingiuntivo).
Tuttavia Roma giunge, ancora una volta, divisa al Congresso. E le divisioni sono
non per il merito dei problemi, ma rappresentano il frutto di antichi rancori, spesso
di ordine assolutamente personale, di ruggini remote e mai rimosse, di una politica
forense avvelenata dai protagonismi e dall’esigenza di soppressione dell’avversario. In
molti fori le elezioni per la scelta dei delegati neppure vengono di fatto celebrate: i
rappresentanti da mandare al Congresso nazionale sono scelti per acclamazione, sulla
base delle loro qualità dialettiche, della conoscenza dei temi da dibattere, dell’autorevolezza unanimemente riconosciutagli.
Da noi, no.
E la dimostrazione che quel che osservo sia vero è data non solo dall’animosità con
la quale viene da taluni condotta la “campagna elettorale” (sic!) – dove non ci si astiene
dall’utilizzo di termini impropri (“al Congresso daremo battaglia!”) – o non tanto dai
programmi più o meno fittizi e demagogici che sono propinati agli ignari elettori,
quanto dai toni trionfalistici con i quali è accolto l’esito dello scrutinio, con commenti
legati alla “brillante affermazione” di questo o di quel candidato, dall’esaltazione di
colui che si ritiene essere il più votato dagli Italiani (ricalcando in ciò un abusato
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spot pubblicitario) e che, come se si fosse in presenza di una gara olimpica, sol per
questo meriterebbe la medaglia d’oro.
Le giovani generazioni che, animate da tanta buona volontà, si presentano a votare
i candidati-delegati, a ben vedere neppure comprendono a pieno la ragione di tanta
enfasi e, ascoltando questa veemenza, immaginano che con il proprio voto daranno
più forza a coloro che al Congresso, vestiti i panni dei gladiatori, con spada ed elmo
ingaggeranno prove di forza contro ipotetici ed oscuri “nemici”.
Non sanno, invero, che quei loro “soldati” al Congresso non apriranno bocca e
non scriveranno una riga, né a titolo di mozione politica né come contributo
scientifico. Al più avranno un occasione per fare un po’ di giuristurismo.
Il Congresso nazionale forense non è un ring, od un’arena, dove mostrare i
muscoli, ma un luogo dove si discute, ci si confronta, si sviluppano dibattiti in difesa
della categoria e del ruolo ma, soprattutto, della dignità della toga.
Sarebbe bello che Roma decidesse di andare compatta a Genova con una propria
idea di fondo, sui temi generali e concreti che attendono una soluzione ragionevole
e meditata.
Dire, ad esempio, da parte sempre della stessa compagine, che si parteciperà al
Congresso per “manifestare duramente” contro la media-conciliazione, esprimendo
così una pregiudiziale di ordine concettuale avverso questo istituto, e scrivere invece
nel sito della propria associazione che tra gli scopi statutari v’è “ogni altra attività
strumentale all’oggetto sociale, ivi compresa la costituzione e gestione di organismi
deputati alla mediazione, nonché ad espletare corsi per la formazione dei mediatori”,
rivela in modo grossolano come sia facile ignorare dove abiti la coerenza. Significa,
in fondo, ingannare i colleghi che si fidano di noi, che ci consegnano la loro delega,
ovvero vuol dire disorientarli, oppure – molto più semplicemente – voler tener i piedi
su due staffe.
Sarebbe bello che Roma andasse a Genova compatta, ma è una chimera.
Da noi non è finanche possibile organizzare una riunione preliminare programmatica (operazione quanto meno opportuna se non addirittura indispensabile in vista
di un appuntamento così importante com’è il Congresso biennale), nella quale
discutere alla ricerca almeno di alcuni punti di contatto tra quei vari “schieramenti”
che hanno espresso i rispettivi candidati: non è possibile perché verrebbe strumentalizzata anche quella, e non certo dai molti colleghi in buona fede eletti (la maggioranza
dei quali non ha neppure mai visto un Congresso nazionale), ma da coloro che non
vogliono cedere il ruolo di capo-popolo e non rinunciano ad avvelenare la vita politica
forense del nostro foro.
C’è chi, invasato dal consenso personale ricevuto, non rinuncia ad aizzare la folla
con atteggiamenti irresponsabili, utilizzando il mezzo (ben noto ai colleghi con i
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capelli bianchi) della delazione, dell’esposto disciplinare, della maldicenza gratuita ed
insolente come strumento di quotidiana azione politica. Ed è quindi impossibile
venire, non a patti, ma a semplice dialogo con chi, esaltato dal potere dato da una
manciata di voti (fossero anche quelli di tutto il foro romano), perde di vista il bene
comune.
Ed allora, visto che dietro siffatto atteggiamento c’è una vera e propria “strategia”
(tanto scellerata quanto pericolosa), mi sembra proprio venuto il momento che ci si
affranchi una volta per tutte dal grande affabulatore, dal maestro della cattiveria, dal
burattinaio pseudo-ammalato che muove i fili di quei poveri ragazzi che – incantati
dal suo dire come lo è un serpente dal suono del flauto indiano – si lasciano
strumentalizzare senza accorgersi che, voltate a lui le spalle, scocca anche per costoro
l’ora una robusta razione di insulti e di malignità. In questi ultimi tre anni ho capito
quanto sia vero il detto di Henry Becque: “in una sola volta la maldicenza colpisce
tre persone; chi la fa, chi la subisce e chi l’ascolta”.
Ma verrà il tempo in cui la nostra rappresentanza sarà unitaria, coesa, forte e
solidale e si presenterà “libera” ad un Congresso nazionale portando mozioni,
dirigendo i lavori, partecipando attivamente ai work-shop e guidando l’assise con
autorevolezza e capacità. Libera dal vincolo cui l’assoggettò il magliaro degli anni che
furono, il perenne malato immaginario, il filosofo del detto “o me o nessun altro”:
libera da lui e dai suoi pupilli (in continuo rinnovamento), che profumino o meno.
Sarà, quello, il tempo della concordia, dell’agire per le finalità comuni, dell’unione
che fa la forza, del rispetto reciproco e della stima personale. Il tempo del lavoro, del
lavoro che dà frutti, del lavoro che ci nobilita, del lavoro che ci inorgoglisce. Roma,
a quel punto, potrà davvero puntare ad essere la guida per il popolo forense italiano.
La medaglia d’oro se la prendessero gli altri, quelli che corrono per arrivare primi.
Rodolfo Murra
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Il Consigliere Cipollone, nel rilevare l’importanza della funzione dell’Avvocatura
garante dei diritti del cittadino in rappresentanza degli oltre ventiduemila Avvocati iscritti al
Foro di Roma, sottopone al vaglio del Consiglio l’editoriale che segue che, se condiviso e
approvato, potrebbe essere inviato quale petizione ai Deputati Europei italiani perchè ne
vengano a conoscenza tutti i Parlamentari della Comunità Europea.
Rispettate la nostra madre lingua
Non v’è dubbio che, nello studio delle lingue, un posto di rilievo sia da attribuire
alla etimologia. Tale disciplina consente di accertare l’origine e il significato –spesso
oscuro– delle parole, tenendo presente l’intimo nesso esistente tra pensiero e parola.
Alle volte, il suono è anzi efficace nel rendere l’idea che vuole esprimersi (onomatopea).
Lo stesso Cicerone affrontò il problema sostenendo che più correttamente il
termine da usare dovesse essere “notazione” e non etimologia, in quanto “novitatem
verbi non satis apti fugientes, genus hoc notationem appellamus, quia sunt verba rerum notae”
(cfr. Cicerone, Rhetor et Orator, edizione Lemaire, pagg. 632).
Dallo studio della struttura e dalla radice delle parole, può pervenirsi al suo
originario significato (pur se il beffardo e diffidente Voltaire) sosteneva che “la
etimologia è una scienza in cui le vocali non fanno nulla e le consonanti
pochissimo”.
Orbene, non può tralasciarsi di considerare che la madre lingua dell’intero
continente europeo sia il latino e che il suo diretto derivato sia la lingua italiana.
Dopo più di due millenni di convulse guerre, di distruzioni, di sopraffazioni, di
deliri di conquiste, tutti gli Stati eternamente belligeranti di questo vecchio
continente, fucina di cultura e genialità, hanno finalmente deciso di riunirsi in
comunità, sigillando un patto di collaborazione e di reciproca solidarietà, in campo
politico, economico e sociale, addirittura estensibile ad ogni attività dell’umano
operare.
E’ così nata, auspicata da uomini di buona volontà, l’Unione Europea, composta
da ben ventisette Paesi membri.
Orbene, cosa ha stabilito l’apposita commissione di studio europea? Eliminare
l’italiano e lo spagnolo per restringere a francese, inglese e tedesco le lingue con
valore legale nel brevetto europeo!
In ambito europeo ridurre la comunicazione a un trilinguismo esclusivo anglofranco-tedesco, appare assolutamente inaccettabile, in quanto la base della cultura
europea e della coscienza europea sono Dante e la lingua italiana.
E’ vero: tutti i tentativi in passato effettuati per la creazione di un’unica lingua
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comune –e cioè l’esperanto– sono miseramente naufragati. Ora, però, non si
pretende di sostenere che l’unica lingua ufficiale debba essere quella italiana e
nemmeno quella dell’originale tempio linguistico, rappresentato dal latino.
Non può però disconoscersi che il lavoro dei giovani degli altri ventiquattro Paesi
europei verrebbe ad essere penalizzato e le domande per i vari concorsi o le loro
richieste e prospettazioni, fatte in una lingua straniera –in quanto non propria– li
penalizzerebbe in maniera incisivamente e negativamente determinante.
I costi per le traduzioni non appaiono così onerosi, se si consente e si dà a tutti
i consociati la possibilità di esprimere il loro pensiero e i propri sentimenti, secondo
il bagaglio linguistico che fa parte della loro vita e della loro tradizione.
Spiace dover constatare che gli attuali deputati della Comunità Europea
dimostrino di non aver la benchè minima conoscenza della rilevante importanza
della lingua italiana in ambito europeo, nel trascorrere di tanti secoli.
Nel Cinquecento, ad esempio, sia i gentiluomini inglesi che i cortigiani francesi
erano appassionati dalla dolcezza fonetica della lingua italiana, tanto che sorsero
movimenti puristici-nazionalistici per fronteggiare l’invasione culturale del lessico
italiano. I francesi usavano la parola “piume” invece di indicarla con il termine
francese “plume”.
D’altronde in tale periodo e, soprattutto, nel Rinascimento il modello italiano
operava nei più svariati campi culturali, nel teatro, nella musica, nella poesia, nella
letteratura e in ogni ambito artistico.
Non si tralasci di considerare che nel Seicento, alla Corte degli Asburgo, si
parlava italiano e l’influsso italiano era evidente sia in campo politico che sociale.
Tra le opere minori di John Milton sono annoverati ventitrè sonetti (di cui i primi
dieci furono dati alle stampe nel 1645) che in parte erano in lingua italiana.
Nel 1655 il Conte Albrecht Fugger vendette la più importante biblioteca privata
del tempo all’Imperatore Ferdinando III. Ebbene, la maggior parte dei libri era in
lingua latina ma tra le lingue moderne dell’epoca primeggiava nei numerosi testi la
lingua italiana rispetto a quella francese, a quella spagnola e alla tedesca. Non risulta
che il grande Lord Byron in pubblico si esprimesse in francese (benchè conoscesse
perfettamente tale lingua). Egli prediligeva il veneziano che lo ammaliava e parlava
italiano con scioltezza e scrisse ben 150 lettere d’amore, in italiano, a Teresa
Guiccioli.
Da una annotazione di Antonio Porta si apprende che Byron “ebbe conoscenza
dell’italiano, tanto da ripromettersi di usarlo in una opera perfetta che vagheggiava”!
Disconoscere la pregnante rilevanza della lingua italiana nelle stratificazioni
culturali dei popoli europei è indice di insipienza politica oltre che di superficialità.
Nessuna nazione, nessun gruppo etnico, sia pure di modesta entità, sarà mai
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disposto ad abiurare i propri costumi, le tradizioni, il retaggio culturale e l’espressività del proprio mondo linguistico. Nel futuro dei popoli c’è pluralismo linguistico e letterario.
Nel 1500 i versi del poeta siciliano di Monreale, Antonio Veneziano, non
erano nè in latino nè in italiano per non apparire “pappagaddu di li lingui d’autri”.
Se la nostra voce rimarrà inascoltata, forse varrà la pena di alzarsi in punta di
piedi e andar via dal Parlamento Europeo che dimostra di non volerci ascoltare.
Esiste un Tribunale infallibile che risiede nel profondo della coscienza di ogni
popolo.
Giovanni Cipollone
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PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE
RIEPILOGO DELLE PRESENZE CONSILIARI
maggio, giugno, luglio e agosto 2010
Conte
Murra
Gianzi
Cassiani
Cipollone
Barbantini
Fasciotti
Nesta
Condello
Graziani
Vaglio
Rossi
Cere'
Di Tosto
Arditi di Castelvetere
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PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE
Conte
Murra
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Cipollone
Barbantini
Fasciotti
Nesta
Condello
Graziani
Vaglio
Rossi
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Arditi di Castelvetere
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ADUNANZA DEL 6 MAGGIO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
Iscrizioni
Albo Ordinario
Cancellazioni
per decesso
a domanda
per trasferimento
n.
8
n.
n.
n.
2
6
4
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
Iscrizioni
Iscrizioni e abilitazioni
Abilitazioni
Revoche abilitaz. per dec. di termini
Cancellazioni
a domanda
Nulla osta al trasferimento
Compiuta pratica
n.
n.
n.
n.
16
3
8
3
n.
n.
n.
1
6
23
n.
33
n.
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PARERI
Emessi
SEGRETERIA
Aut. alle notifiche dirette
Audizione Avv. (omissis) – pratica n. 116/
2010 S eventuale sospensione cautelare
(omissis)
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica di aver
appreso che sul sito del Consigliere Vaglio,
che lui non ha mai aperto giacchè ne contesta
i contenuti, vi sarebbero due lettere che riguardano anche l’attività del medesimo Consigliere Tesoriere. Con riferimento ad una di queste
v’è l’allegazione del bilancio consuntivo dell’Ordine, con alcune sottolineature di talune
poste (in particolare quella del “rimborso ai
Consiglieri”). Il Consigliere Tesoriere chiarisce che, dopo un risparmio consistente raggiunto nel 2009 (si parla globalmente di circa
500.000,00 Euro delle risorse economiche
dell’Ente), si è deciso di aumentare la posta in
questione per non mortificare le attività convegnistiche cui partecipano i Consiglieri romani in rappresentanza dell’Ordine di Roma.
Egli chiede di sapere se c’è qualche Consigliere
che si oppone a che il Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma sia rappresentato in
convegni nazionali e internazionali: se è così
parli ora, altrimenti taccia per sempre.
L’altra lettera, che ha dato vita a una mail
diffamante, riguardante anche altri Consiglieri, concerne la questione dell’Ufficio Copie
del Giudice di Pace: lì si offre una versione
falsa rispetto a quella vera. Egli ripercorre la
storia della vicenda (per la quale il Consiglio
ha già opportunamente fatto affiggere manifesti nei quali si danno informazioni complete e
veritiere), rievoca la lettera contenente delle
vere e proprie minacce da parte del Dirigente
dell’Ufficio del Giudice di Pace e ricorda che
il problema sollevato dai due firmatari della
lettera era stato già risolto ben prima della loro
comunicazione.
Il Consigliere Segretario si mostra alquanto preoccupato non tanto per il tenore del
documento apparso sul sito del Consigliere
Vaglio (intitolato “Tempi duri per l’Avvocatura romana”) e per le allusioni ivi contenute
sull’operato del Consiglio, quanto per la sistematica ricerca dello scontro invece che della
intesa. In altri termini l’aver assunto una carica
“istituzionale” in seno ad un Ente Pubblico
quale l’Ordine degli Avvocati dovrebbe indurre ragionevolmente (anche a chi è critico verso
l’operato globale dell’Organo) a far cessare
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comportamenti ispirati a palese ed intenzionale detrimento dell’immagine dell’Ente, a
fortiori se questi non assumono la forma del
dibattito in Aula bensì la veste di comunicati
(mai opportunamente anticipati durante il
Consiglio e quindi “sparati” a posteriori) pubblicati al di fuori di essa. Con particolare
riguardo al contenuto del documento egli si
limita a rappresentare quanto segue, sempre in
modo tale da tentare di contribuire a svelenire
il clima che i Consiglieri firmatari del documento stesso continuano (erroneamente) a
considerare da “perenne competizione elettorale”. Il Consigliere Segretario aveva, lealmente e correttamente, anticipato in Aula (nella
seduta del 15 aprile, il cui verbale è pubblicato
anche sul sito del Consigliere Vaglio ma che su
questa parte non appare adeguatamente evidenziato come invece è curiosamente avvenuto per talune altre sezioni del verbale medesimo) che avrebbe interloquito con i Colleghi
firmatari della petizione, al solo ed unico
scopo di far sapere loro che la petizione stessa
è stata assolutamente ininfluente al fine di
risolvere il problema dell’interruzione del servizio all’Ufficio Copie di Via Teulada (a differenza di ciò che è stato demagogicamente
fatto loro credere). Tutto qui. La comunicazione (per la quale non occorreva di certo una
previa deliberazione autorizzativa) a proprio
giudizio è stata equilibrata e garbata, tanto da
aver fatto scaturire alcune mail di risposta (a
disposizione di tutti i Consiglieri presso l’Ufficio di Segreteria) il cui contenuto potrebbe
indurre i Consiglieri Vaglio e Di Tosto ad
assumere un contegno futuro più accorto e
prudente (anche, se lo si vuole, elettoralmente
parlando).
Il Consigliere Di Tosto comunica che sul
sito del Consigliere Vaglio sono pubblicati i
verbali delle Adunanze ed ogni lettore si può
fare un’idea della reale situazione di cui si sta
parlando. Egli ritiene che le voci di spesa del
servizio in questione siano state originariamente fornite al Consiglio, dal Consigliere
Tesoriere, in modo artefatto. Ripercorre i fatti,
come da lui percepiti, sulla questione e ritiene
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di non aver dato alcuna informazione distorta
a nessuno. Osserva che le cifre pattuite per il
rinnovo del servizio, come già fatto presente
in una pregressa adunanza, sono le stesse (se si
confrontano su base annua) di quelle che egli
stesso aveva proposto. Infine osserva che il
contratto di assistenza nuovo non fu mai
portato in Aula quando è stato approvato.
Il Consigliere Segretario contesta al Consigliere Di Tosto la circostanza che la bozza di
contratto non sia stata mai portata in Aula,
essendo spillata (come avviene di norma) tra i
documenti allegati alle comunicazioni. E’ verosimile ritenere che il Consigliere Di Tosto
non l’abbia vista, ma c’era.
Il Consigliere Barbantini si dichiara avvilito di quello che è costretto a leggere e sentire.
Sembra che alcuni presenti in Aula non facciano parte del Consiglio, tanto ne parlano male.
Ora se così stanno le cose egli si chiede perchè
costoro non ritengono di doversi dimettere se
si vergognano tanto dell’Organismo di cui
sono stati chiamati a far parte.
Egli, letto il documento a firma dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, si domanda come
mai, a fronte dell’accusa rivolta al Consigliere
Segretario di aver inviato una lettera personale
ai firmatari della petizione (quando egli annunciò, in piena lealtà, nell’adunanza del 15
aprile 2010 l’invio di tale missiva, che è poi
assolutamente gentile e puntuale), costoro non
hanno annunciato prima la loro iniziativa
mediatica, che si palesa pertanto come un atto
posto in essere “a tradimento”. Egli legge alcuni passi di questo documento (trasfuso poi in
una mail inviata a tutto il Foro) e nota che in
esso si viene certamente meno ai doveri di
obiettività e di lealtà cui ogni Consigliere si
dovrebbe attenere.
Il Consigliere Rossi, premette di non aver
mai consultato il sito del Consigliere Vaglio
ma che, alcuni giorni fa, le è stata fatta leggere
la mail in questione. Il Consigliere Rossi ritiene di non dover far polemica sulla vicenda
(anche se ella è citata nel documento con
riferimento alla proposta di acquisto di un
software per la gestione dei crediti formativi
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maturati), perchè tutto il Foro ma, soprattutto
tutti i Consiglieri, sono perfettamente a conoscenza di quale sia la verità. Ella esorta a non
perdere tempo su queste cose ma a profondere
ogni sforzo a favore delle attività istituzionali.
Il Consigliere Cerè premette di essersi prestata a raccogliere le firme per la petizione solo
perchè in Consiglio si era detto che il servizio
presso il Giudice di Pace di Roma si sarebbe
interrotto. Vero è che il Consigliere Segretario
aveva detto di essere riuscito a risolvere il
problema, ma ricorda che era stato già riferito
dal Consigliere Di Tosto che ciò non era vero.
Ribadisce che è stato solo grazie alla petizione
che il servizio si è ripreso. Richiama a tal
proposito la risposta del Collega Bonu (che
l’ha autorizzata a fare il proprio nome) il quale
ha criticato la missiva del Consigliere Segretario inviandogli appunto una risposta che chiede sia allegata al verbale.
Il Consigliere Segretario ribadisce che tutte le mail giunte sull’argomento, alcune in
risposta alla propria missiva, altre comunque
legate al tema in oggetto (scritte dopo la lettura
dei manifesti consiliari), sono disponibili, per
tutti, in un’apposita cartellina presso l’Ufficio
di Segreteria, in perfetto spirito di trasparenza
e pubblicità atteso che non c’è proprio nulla
da nascondere. Invita i Consiglieri che sino ad
ora hanno fatto della vicenda una “questione
di Stato” a salire una volta tanto al primo
piano per visionarla. In detta cartellina vi sono
molte mail che ringraziano il Consigliere Segretario di aver loro comunicato notizie oggettive (quali ad esempio i pregressi costi sostenuti per l’assistenza straordinaria al software)
delle quali nessuno li aveva messi a conoscenza. Altri si dolgono della circostanza (peraltro
appresa solo grazie a detta missiva) che il
Consigliere Vaglio ha loro attribuito il merito
della risoluzione di problemi, grazie alla sottoscrizione della petizione (posizione oggi sposata anche dal Consigliere Cerè che continua
a ribadire che fu solo grazie alla petizione che
il servizio ripartì): meriti che costoro dichiarano di non volere affatto e prendono atto che
la risoluzione del problema della scansione
delle sentenze del Giudice di Pace di Roma
avvenne prima della loro firma sui fogli della
petizione. Il Consigliere Segretario si scusa
con i presenti ma ha ritenuto di reiterare
questa precisazione a seguito della richiesta
del Consigliere Cerè di allegare al verbale la
mail del Collega Bonu (richiesta ovviamente
inammissibile, per molteplici ragioni di diritto, ed anche perchè, altrimenti, si dovrebbe
procedere alla pubblicazione di tutte quelle
ricevute, il che determinerebbe un certo stupore per i due firmatari del documento di cui
si sta discutendo); reiterazione avvenuta soprattutto a beneficio dello stesso Consigliere
Cerè, le cui continue uscite dall’Aula non le
consentono evidentemente di seguire bene i
lavori consiliari e le relative comunicazioni
svolte. Aggiunge una cosa che avrebbe sinceramente voluto omettere ma la pervicacia di
talune prese di posizione, anche odierne, lo
induce a non poter tacere. Tra le altre mail di
risposta alla sua missiva v’è quella di una Collega che afferma di non aver mai sottoscritto
alcuna petizione e che l’eventuale firma deve
essere considerata apocrifa: se questa affermazione, sulla quale il Segretario si riserva approfonditi accertamenti, si dovesse appurare come
reale, si getterebbero ombre sinistre sulle modalità di raccolta delle firme e/o sul rigore posto in
essere nell’identificare i sottoscrittori di tanto
decantata petizione. Fermo il rispetto per coloro che hanno creduto che una loro presa di
posizione avrebbe contribuito a fare opera di
legittima pressione onde risolvere un problema
avvertito dal ceto forense, la missiva sulla quale
il Consigliere Vaglio ha inteso fare allusioni
non ha avuto altro scopo che quello di rendere
edotti i firmatari della petizione della sostanziale inutilità della stessa.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere sottolinea che le mail del sito del Consigliere Vaglio
sono riprodotte, fatte proprie e inviate autonomamente anche da un certo Collega Luigi
Castriota. Si associa al disgusto che molti altri
Consiglieri hanno manifestato sulle iniziative
che i Consiglieri Di Tosto e Vaglio assumono
(utilizzando un sito personale) accusando gli
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altri Consiglieri di travisare la verità. Ella domanda al Consigliere Di Tosto come mai
alcuni documenti che sono pubblicati sul sito
personale del Consigliere Vaglio, ancorchè
siano firmati anche da lui, risultino però sovente scritti in prima personale singolare.
Il Consigliere Fasciotti prende la parola
ritenendosi deluso dal comportamento dei
due Consiglieri che, invece di effettuare le loro
critiche all’interno della sede naturale (l’Aula),
svolgono perenne attività elettorale utilizzando un sito internet personale.
Il Consigliere Cerè reiteratamente interrompe la comunicazione del Consigliere Fasciotti, il quale comunque prosegue, contestando la disinformazione che i due firmatari
della mail stanno da tempo praticando fuori
dall’Aula consiliare, invece di assumere un
contegno istituzionale come il ruolo rivestito
gli imporrebbe.
Il Consigliere Vaglio, preso atto che il
Consigliere Gianzi ha definito “pedo-pornografico” il sito dell’Avv. Mauro Vaglio e “false”
le comunicazioni dallo stesso inviate, chiede
che tali espressioni vengano riportate a verbale. Precisa che il bilancio è pubblicato anche
sul sito del Consiglio dell’Ordine. Ricorda
che, nonostante non sia stato riportato a verbale, il Consigliere Gianzi in un’adunanza ha
espressamente affermato che la mancata conferma del contratto di assistenza era “punitiva” nei confronti dei Consiglieri Di Tosto e
Vaglio. Prende, altresì, atto che oggi il Consigliere Segretario si trincera dietro alla carica
istituzionale mentre nel precedente biennio
era ben felice di partecipare e, anzi, essere uno
dei maggiori promotori delle e-mail informative inviate dal sito www.maurovaglio.it. Ritiene al riguardo, rispondendo anche alla richiesta del Consigliere Arditi di Castelvetere, di
non essere intenzionato ad entrare in alcuna
polemica sul punto, ribadendo che continuerà ad informare i Colleghi sui fatti così come si
verificano realmente, anche se questo può
dare fastidio a qualcuno dei Consiglieri. Per
quanto riguarda la proposta di acquisto del
programma di gestione dei crediti formativi, il
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Consigliere Rossi è da almeno 8 mesi che porta
al Consiglio la predetta comunicazione, ma
solo all’ultima adunanza, con la nuova maggioranza, ha chiesto che venisse messa ai voti.
Il Consigliere Segretario si limita a replicare in modo sereno e senza animosità a quanto
poc’anzi riferito sul proprio conto dal Collega
Vaglio, non trincerandosi dietro nulla, meno
che mai dietro la carica che il Consiglio ha
ritenuto di conferirgli, quello stesso Consiglio
che il Collega Vaglio ha più volte sostenuto
essere costituito illegittimamente (scontrandosi invece, tale tesi, con il dictum del Giudice
amministrativo). Ribadisce quanto egli ha esposto in via confidenziale molte volte al Collega
e, cioè, che nonostante i continui attacchi che
egli Consigliere Segretario ha ricevuto e continua a ricevere dal Consigliere Vaglio non
polemizzerà mai con lui nè assumerà un atteggiamento di ostruzionismo contro le sue iniziative, quand’anche fossero –come è già avvenuto– offensive e denigratorie. Osserva di
essere stato onorato di aver potuto far sentire
la propria voce, nel passato biennio, anche
grazie ad iniziative condivise con il Consigliere Vaglio (ma non solo, peraltro, con lui), ma
sottolinea che le proprie dichiarazioni (passate
e presenti) non sono state mai improntate a
distorcere la verità, a praticare la demagogia, a
far credere ai Colleghi (come se questi fossero
privi di testa propria) di aver svolto un ruolo
determinante nella risoluzione di problemi
non più esistenti al momento del loro intervento. Si è trattato, cioè, di mere comunicazioni “informative” come meritoriamente faceva lo stesso Consigliere Vaglio dando notizie utili ai Colleghi delle novità giurisprudenziali, ovvero pareri e consigli. Conclude facendo rilevare che la presenza fisica negli Uffici
consiliari da parte dei Consiglieri Di Tosto e
Vaglio, che si vantano sul sito internet di cui si
discute di essere sempre al “servizio dell’Avvocatura”, è assolutamente nulla ad esclusione
del giovedì pomeriggio: ed è bene che questo
dato, oggettivo e verificabile, sia reso noto,
ancorché sia sempre auspicabile una inversione di tendenza e quindi un loro fattivo impe-
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gno nell’esame e nell’evasione delle pratiche
loro assegnate.
Il Presidente richiama i Consiglieri Di Tosto e Vaglio sull’enorme mole di lavoro che
deve essere smaltita rispetto alla quale non v’è
la stessa profusione di sforzo da parte di tutti.
Li invita, come Presidente, a impegnarsi nello
smaltimento delle pratiche di disciplina e di
pre-disciplina di loro competenza, che sono
moltissime, e a voler evitare, per il futuro, frasi
di accusa agli altri Consiglieri di “travisare la
verità”. E’ poi paradossale che solo detti due
Consiglieri si possano legittimamente continuare ad auto-dichiarare paladini in difesa
degli avvocati, come se gli altri tredici Consiglieri (che pure sono quelli che più di loro
dedicano moltissimo tempo ai lavori di istituto) siano “contro” l’Avvocatura.
Il Consigliere Condello facendo riferimento ai fascicoli disciplinari ha notato che molti
di quelli pendenti sono estremamente datati e
mai istruiti. Egli chiede al Consiglio di valutare l’opportunità di modificare il Regolamento
vigente in modo tale da poter iniziare ad
istruire le pratiche nuove con priorità.
Il Consigliere Graziani ritiene che il migliore sistema sia quello di rimboccarsi le maniche e di smaltire l’arretrato. Egli ha ereditato
moltissime pratiche vecchie che non gli sono
apparse così complesse come quelle di cui ha
parlato il Collega Condello.
Il Consigliere Cipollone dissente dall’opinione del Collega Condello, la cui proposta,
ove accolta, configurerebbe una sorta di “giustizia bendata”, atteso che egli riesce, anche se
con sacrificio, a lavorare in parallelo (in parte
pratiche nuove e in parte pratiche vecchie).
Il Consigliere Cerè si associa a quanto
riferito dal Consigliere Graziani. Propone che
si limitino le attività delle Commissioni e si
intensifichi il lavoro di smaltimento delle pratiche di Disciplina.
Il Consiglio, a maggioranza, accoglie l’invito del Presidente, stigmatizzando il contegno di chi, in modo inelegante, e al di fuori
della sede istituzionale, continua a denigrare il
lavoro del Consiglio, di fatto sottraendosi agli
impegni istituzionali e dedicandosi esclusivamente ad attività paraelettorali.
Proc. disc. n. 8066 nei confronti degli Avv.ti
(omissis) e (omissis)
Proc. disc. n. 6690 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Famiglia unitamente al Consigliere Fasciotti, comunica che,
con la sentenza n. 131/2010, la Corte Costituzionale ha dichiarato “La illegittimità costituzionale della Legge Regionale n. 26/2008, che
istituiva la figura professionale del Mediatore
Familiare e il relativo Elenco Regionale perchè
in contrasto con il principio fondamentale in
materia di regolamento delle professioni, in
base al quale spetta esclusivamente allo Stato
l’individuazione delle figure professionali con
i relativi profili e titoli abilitanti”.
Il Presidente dell’Ordine degli Psicologi
del Lazio, Dott.ssa Maia Lori Zaccaria, ha pertanto- diffuso un comunicato stampa con
il quale si rivendicano “le competenze esclusive dello psicologo nel campo della Mediazione Familiare”.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere, in ciò
sollecitata dal Comitato Direttivo dell’A.N.A.Me.F. -Associazione Nazionale Avvocati Mediatori Familiari-, chiede che lo stesso Consiglio dell’Ordine degli Avvocati diffonda -a sua volta- un proprio comunicato
stampa, dovendo rilevare che da anni la pratica della Mediazione Familiare in Italia e in
Europa vede impegnati professionisti dell’area
legale e psicolo-sociale adeguamente formati.
L’interdisciplinarietà garantisce, tra l’altro, la
specificità dell’intervento della Mediazione
differenziandolo da altri interventi professionali, quali la difesa tecnica nel processo e/o la
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consulenza psicologia e sociale nonchè la psicoterapia. Ciò, perchè è importante sottolineare che l’Avvocato per la sua funzione di
mediatore istituzionale tra il cittadino e la
giustizia, sia nei procedimenti per separazione
e divorzi -al pari delle altre figure professionali
in ambito psico-sociale- un necessario strumento sociale (anche) per la pacificazione dei
conflitti familiari, dovendo -in tal senso- dare
importanza soprattutto ai profili giuridici, sia
per evitare la scelta di soluzioni non legalmente percorribili, sia per essere -per il suo ruoloil punto di riferimento delle parti in causa.
Il Consiglio delibera di predisporre una
bozza di comunicato stampa a tutela della
categoria. Delega alla predisposizione i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Di Tosto e Fasciotti. Prima dell’invio il Consiglio si riserva
di approvarne il testo.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, pone
all’attenzione del Consiglio un comunicato
pubblicitario di tale A.L. Assistenza Legale,
apparso su “La Repubblica” in Cronaca di
Roma di mercoledì 21 aprile 2010. Ivi si legge:
“Assistenza è un diritto di tutti. La Legge è
uguale per tutti. Tutti hanno diritto di fare
valere i propri diritti”.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica che fermo restando il sacrosanto diritto
alla difesa, nel comunicato si legge ancora:
“Gli Avvocati dello Studio Legale (...) per
garantire alle persone il diritto alla difesa e
tutelare i loro interessi, ricevono ... “: ciò
rappresenta una forma di pubblicità illegittima (perchè smaccatamente denigratoria rispetto a tutti gli altri professionisti), nonchè
disdicevole nel contenuto e nel metodo, in
quanto lancia un messaggio suggestivo che
abusa della credulità popolare.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere, al fine
di tutelare il prestigio dell’Avvocatura –sia
nella professionalità, sia nell’eleganza- chiede
che il Consiglio voglia prendere gli opportuni
provvedimenti.
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Il Consiglio delega il Consigliere Arditi di
Castelvetere ad istruire la pratica di Segreteria
che delibera di aprire oggi sulla questione del
“negozio su strada denominato Assistenza legale per tutti” (ove far confluire tutto il materiale raccolto sino ad ora dall’Ufficio) pregandola si tenere informato il Consiglio sullo
sviluppo della tematica anche alla luce della
pronuncia resa dal Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Brescia su analoga vicenda.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica di avere integrato la Commissione
Sportiva e Cultura con la Collega Chiara Scigliano.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Barbantini comunica i nominativi degli Avvocati che hanno dato la
disponibilità a far parte della Commissione di
Diritto Tributario:
Coordinatori Vicari: Avv.ti Fioravante
Carletti e Gianni Di Matteo.
Componenti: Avv.ti Paolo Agnino, Mirko
Annibali, Andrea Ballerini, Giovanni Berardinelli, Claudio Berliri, Chiara Borromeo, Maurizio Branco, Antonio Cantelli, Salvatore Cantelli, Guido Cecinelli, Alessandro Cogliati
Dezza, Massimo Colla, Ezio Di Salvo, Carmelita de Finis, Bruno Lo Giudice, Giuseppe
Marino, Andrea Morsillo, Alessandro Nasti,
Giuseppe Natola, Luigi Onofri, Laura Ostili,
Giampiero Placidi, Antonella Roberti, Gabriele
Sepio, Ettore Valenti.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Condello, Coordinatore
della Commissione sulla Mediazione, comunica di designare, quali ulteriori componenti, gli
Avv.ti Gustavo Francesco Barbantini, Giuseppe Maurizio Bonanno, Antonio D’Agostino,
Monica Mazzenga, Federico Viola.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Fasciotti invita tutti i Consi-
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glieri a esaminare e valutare la nota della Federconsumatori relativa alla segnalazione di possibili “truffe” sui telefoni cellulari, al fine di
provvedere alla diffusione della notizia a tutti i
titolari di telefono mobile.
Il Consiglio ne prende atto e delega il Consigliere Fasciotti a redigere un breve comunicato da pubblicare sul sito dell’Ordine.
- I Consiglieri Fasciotti e Nesta comunicano
di aver designato quale ulteriore componente
della Commissione Diritto Societario e Commerciale l’Avv. Francesca Grillo.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta, Coordinatori della Commissione di
Diritto Amministrativo, comunicano che per
mero errore materiale nella elencazione dei
Colleghi chiamati a far parte dell’Organismo di
cui sopra –avvenuta nell’adunanza dell’8 aprile
u.s.- sono stati omessi i Colleghi Maria Cristina
Colacino, Antonio Cordasco e Benedetta Lubrano, che già ne facevano parte nel biennio
scorso. Comunicano quindi la correzione dell’errore e il loro inserimento.
Il Consiglio ne prende atto e manda al
Centro Studi perchè aggiorni l’elenco.
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta comunicano di aver integrato la Commissione Diritto e Procedura Civile con i Colleghi Avv.ti Nicola Francione, Valerio Gargano
e Manuele Intendente.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Rossi comunica che la Federazione degli Ordini Forensi d’Europa ha richiesto il contributo di iscrizione per l’anno
2010 di euro 2.000,00.
Il Consiglio delibera la concessione del
contributo di iscrizione per l’anno 2010.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano di avere portato a compimento le proce-
dure per l’apertura presso il Tribunale di Roma
dello sportello informativo sulle nuove tecnologie applicate alla professione forense. L’iniziativa, condotta d’intesa con le competenti
strutture del Tribunale e resasi opportuna dopo
l’avvio del Processo Civile Telematico a valore
legale presso la Sezione Esecuzioni Immobiliari, ha consentito di pervenire all’apertura dello
sportello (senza oneri per il Consiglio) presso il
quale i Componenti della Commissione Informatica e il personale della società fornitrice del
Punto di Accesso per il PCT, potranno fornire
immediate informazioni e istruzioni ai Colleghi che necessitino di suggerimenti per l’utilizzo di risorse informatiche e telematiche.
Lo sportello sarà attivo tutti i giorni feriali,
dal lunedì al venerdì, a partire già da lunedì 10
maggio p.v., dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
I Consiglieri Condello e Graziani suggeriscono che il Consiglio dia immediata notizia di
tale evento, tanto sul sito internet, quanto
inviando una comunicazione ai Colleghi.
Il Consiglio ne prende atto con compiacimento, autorizzando con effetto immediato la
pubblicazione sul sito.
- Il Consigliere Graziani comunica che si
terrà a Bologna nelle giornate di sabato 29 e
domenica 30 maggio prossimi, l’Assemblea
Nazionale degli Osservatori sulla Giustizia Civile. Il tema è intitolato “I Tribunali al tempo
della crisi. Realtà e prospettive di rilancio”.
Verranno istituiti quattro gruppi di lavoro seminariale, nei quali i lavori proseguiranno in sede
seminariale. La conclusione dei lavori è affidata, dopo le relazioni di sintesi dei lavori dei
gruppi, a una tavola rotonda conclusiva con la
partecipazione di Presidenti di Tribunale, Presidenti di Consigli dell’Ordine e Dirigenti amministrativi, tutti organici ai rispettivi Osservatori.
La relazione di sintesi dell’Assemblea verrà
svolta dal Primo Presidente della Corte di Cassazione, Dott. Vincenzo Carbone. Oggetto dei
lavori saranno: “La informatizzazione degli
Uffici Giudiziari: luci, pericoli e prospettive”
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(relatore Dott. Claudio Castelli, Responsabile
dei processi di innovazione del Tribunale di
Milano); “I funzionari di Cancelleria quali soggetti protagonisti della giurisdizione” (relatore
Prof. Avv. Giorgio Costantino, Ordinario di
Diritto Processuale Civile alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre, Comitato
Scientifico della Fondazione Carlo Maria Verardi); “Lo svolgimento della pratica forense:
l’esperienza del Triveneto” (relatore Avv. Antonio Rosa, Presidente dell’Unione Triveneta dei
Consigli dell’Ordine degli Avvocati, Osservatorio sulla Giustizia civile ‘Valore Prassi’ di
Verona); “I ‘contrats de procédure’ per la regolamentazione delle udienze nel Diritto Processuale francese” (relatore Avv. Maria Giulia Canella, Ricercatrice di Diritto Processuale Civile
alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università
di Bologna). I gruppi di lavoro saranno: a) La
conciliazione delegata dagli Uffici Giudiziari e
il ‘Progetto Nausicaa’ dell’Osservatorio sulla
Giustizia civile di Firenze – Avv. Silvia Pinto,
Osservatorio sulla Giustizia civile di Firenze; b)
Il protocollo sulle Esecuzioni Immobiliari dell’Osservatorio sulla Giustizia civile di Verona –
Dott.ssa Paola Matteucci, Osservatorio sulla
Giustizia civile ‘Valore Prassi’ di Verona; c) Il
protocollo sul rito locatizio dell’Osservatorio
sulla Giustizia civile di Torino – Dott.ssa Raffaella Bosco, Osservatorio sulla Giustizia civile di
Torino; d) Il protocollo per le udienze civili di
cognizione ordinaria dell’Osservatorio sulla
Giustizia civile di Pescara – Avv. Marcello Pacifico, Osservatorio sulla Giustizia civile di Pescara; d) Il protocollo generale per le udienze civili
dell’Osservatorio sulla Giustizia civile di Bologna – Avv. Alessandro Lovato, Osservatorio
sulla Giustizia civile di Bologna.
Il Consigliere Graziani chiede che il Consiglio deliberi la partecipazione di cinque componenti, uno per ognuna delle seguenti Commissioni interessate (Commissione Informatica, Commissione Locazioni, Commissione
Rapporti con gli Uffici Giudiziari, Commissione Giovani, Commissione Mediazione e Con-
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ciliazione) perchè partecipino ai lavori con
facoltà di rimborso spese (trasporto, vitto e un
pernotto) a carico del Consiglio.
Il Consiglio delega il Consigliere Segretario
e i Consiglieri Condello e Graziani a partecipare al Convegno, in rappresentanza dell’Ordine,
assumendone le spese.
- Il Consigliere Rossi comunica di avere
integrato la Commissione Deontologica con il
Collega Mario Tobia.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica.
Comunicazioni dei Consiglieri
Pratica n. 741/09 S – Avv.ti (omissis) e (omissis)
- Il Consigliere Vaglio riferisce che, nell’adunanza del 18 giugno 2009, il Consiglio
dell’Ordine ha deliberato di aprire una pratica
di Segreteria nei confronti dell’Avv. (omissis)
e dell’Avv. (omissis) per avere, gli stessi, inviato ad un numero non determinato di indirizzi
di posta elettronica, una mail con cui offrivano le proprie prestazioni professionali per
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l’introduzione di un’azione giudiziaria a tutela dei titolari di obbligazioni ed azioni Alitalia,
con ciò contravvenendo alle disposizioni di
cui all’art. 19 del Codice Deontologico Forense e al divieto di accaparramento della clientela e, pertanto, chiede che la pratica sia trasmessa all’Ufficio Disciplina per le valutazioni delle eventuali violazioni disciplinari.
Il Consiglio, dato atto, dispone trasmettersi la pratica all’Ufficio Disciplina.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver preso parte il 5 maggio scorso alla riunione della Commissione di Manutenzione della
Corte di Appello di Roma in sostituzione del
Consigliere Cipollone. In particolare egli, quale
Componente della Commissione nominata
dal Consiglio sulla vicenda della sede consiliare, ha interloquito sul punto all’ordine del
giorno relativo proprio all’individuazione dei
locali di Viale Angelico come sede alternativa
all’attuale, riportando la volontà consiliare,
resa nota allo stesso Presidente della Corte di
Cassazione durante la sua recente audizione.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario, in qualità di
Coordinatore della Commissione Enti Pubblici, comunica di aver integrato l’organismo
con l’Avv. Paolo Parisi, dell’Università degli
Studi Campus Bio Medico.
Il Consiglio prende atto e manda il Centro
Studi al formale inserimento nell’elenco.
Contributi ed erogazioni liberali
- Il Consigliere Tesoriere e il Consigliere
Barbantini chiedono un rinvio per relazionare
sulla proposta di deliberazione per i contributi
e le provvidenze.
Il Consiglio delibera di rinviarne la trattazione alla prossima adunanza.
Pratiche disciplinari
P.D. n. 8045 – Avv. (omissis)
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere illustra il progetto
per non procedere più alla stampa del Foro
Romano, ma di pubblicarlo “on line” su un
sito dedicato linkato da quello dell’Ordine.
Ciò consentirebbe di risparmiare il costo di
350.000,00 Euro l’anno che l’Ordine sostiene
per la stampa dell’attuale pubblicazione. In
alternativa si potrebbe pensare a un Notiziario
più snello, distribuito solo a chi ne fa richiesta
ovvero lasciato nelle Aule Avvocati (questa
soluzione costerebbe circa 60.000 Euro comprese le spese di spedizione).
A questo punto viene ammessa in Aula
l’Avv. Parigi che svolge già questo servizio per
l’Ordine degli Avvocati di Milano. L’Avv.
Parigi espone nel dettaglio, con alcune slides
illustrative, quale potrebbe essere la forma
telematica del nuovo Notiziario.
L’Avv. Parigi comunica che vi sarebbe una
spesa iniziale del format e della gestione del
sito, cui seguirebbe una spesa di 18/20 mila
euro l’anno per la redazione. La relatrice ha
poi sviluppato una proposta alternativa di
restyling del Foro, utilizzando il sistema tradizionale della stampa.
Infine, l’Avv. Parigi propone al Consiglio
anche un’attività di consulenza nei confronti
dei rapporti tra l’Ordine ed i mass media.
Interviene il Consigliere Cipollone il quale chiede se con il restyling venga meno del
tutto il formato cartaceo.
L’Avv. Parigi risponde nel senso che nel
Notiziario cartaceo si pubblicherebbero, ogni
quindici giorni, le notizie più importanti, a
scelta della Redazione; il resto andrebbe sul
sito.
Il Consigliere Di Tosto chiede di sapere i
costi delle stampe bimestrali.
L’Avv. Parigi riferisce che dopo i 10.800,00
Euro di progettazione iniziale (spesa sostenuta
una tantum) per ventimila copie (a condizione
che si tratti di sedici pagine di carta per sei
numeri l’anno) ogni numero costerebbe 7.140
Euro (escluse le spese di spedizione); la gestio-
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ne del sito costerebbe invece 1.500,00 Euro
mensili.
Il Consigliere Tesoriere chiede di fare una
riflessione sul costo di 50.000,00 Euro a numero che l’Ordine sopporta per l’attuale Foro
Romano.
L’Avv. Parigi viene ringraziata e licenziata.
Il Consiglio delibera di riaggiornare la questione alla prossima adunanza, nella quale il
Consigliere Tesoriere presenterà una breve
relazione scritta.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Cipollone riferisce sulla
richiesta del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Chiavari relativa all’invio ai difensori
delle nomine da parte di clienti detenuti in
carcere.
Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone a riscontrare la richiesta.
Approvazione del verbale dell’adunanza
del 29 aprile 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 17 dell’adunanza del 29 aprile 2010.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Condello ritiene necessario
studiare a fondo il problema delle iscrizioni
all’Elenco Speciale degli Avvocati dipendenti
di Enti che hanno subito la trasformazione da
pubblici a privatizzati (trasformati cioè in
S.p.A.), atteso l’esponenziale aumento degli
iscritti. Tutto ciò potrebbe essere causa di
danno agli Avvocati iscritti nell’Elenco Speciale e agli Iscritti nell’Albo Ordinario.
Il Consigliere Barbantini, delegato all’istruttoria di queste iscrizioni, fa presente di attenersi scrupolosamente alle statuizioni della Corte
di Cassazione la cui sentenza del 2005, a
Sezioni Unite, ha fatto definitiva chiarezza in
materia.
Il Consigliere Condello osserva che una
sentenza (che, peraltro, è stata contraddetta da
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altre pronunce seguenti), non costituisce norma di legge (e, nella specie, va comunque
applicato l’art. 3 della Legge Professionale).
Il Consigliere Segretario riferisce che, attualmente, gli iscritti nell’Elenco Speciale sono
poco più di 900, la stragrande maggioranza dei
quali ha diritto, per legge, ad essere iscritta
(appartenendo ad enti parastatali, enti locali,
regione, enti previdenziali, ecc.). Aggiunge
che la sentenza del 2005 della Corte di Cassazione ha interpretato proprio l’art. 3 (che
come è noto è del 1933), il quale non poteva,
ovviamente, prevedere il fenomeno delle privatizzazioni degli Enti Pubblici, verificatosi
oltre 50 anni dopo. Non gli constano decisioni
di Magistrature Superiori che abbiano sovvertito il principio sancito nel 2005, in base al
quale l’Ordine agisce tutt’oggi.
Il Consigliere Graziani osserva che i numeri riferiti dal Collega Condello vanno comunque ridimensionati.
Il Consiglio delibera di affidare ai Consiglieri Barbantini e Condello il compito di
redigere un’apposita relazione sul punto, che
affronti in modo approfondito e tecnico la
questione.
- Il Consigliere Condello ritiene necessario
studiare a fondo il problema delle iscrizioni
degli avvocati che conseguono il titolo abilitativo in Spagna. Intervengono vari Consiglieri
esponendo sul punto le personali posizioni e
ricordando che il Consiglio ha già assunto una
delibera al riguardo.
Il Consiglio delibera di affidare ad un
collegio di Consiglieri (Barbantini, Condello e
Nesta) lo studio approfondito della questione,
il quale redigerà una relazione.
Audizione Avv. (omissis) – parere di congruità su note di onorari n. 3074/09
Audizione Avv. (omissis) – parere di congruità su note di onorari n. 3162/09
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Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla convocazione
pervenuta in data 29 aprile 2010 dall’Avv.
Giovanni Malinconico, Coordinatore dell’Unione dei Consigli degli Ordini Forensi del
Lazio, relativa all’incontro tra Presidenti e
Segretari degli Ordini che si terrà giovedì 6
maggio 2010, alle ore 16.00 a Tivoli presso il
locale Ordine degli Avvocati.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla lettera del
Consigliere Cassiani, pervenuta il 29 aprile
2010, con la quale ringrazia il Presidente e tutti
i Consiglieri per aver accolto la sua domanda
di parcheggio all’interno del Palazzo di Giustizia di P.le Clodio.
Il Consigliere Cassiani prende la parola per
confermare i propri più vivi ringraziamenti per
l’attenzione riservatagli nell’occasione e comunica che non appena le proprie condizioni
di salute saranno perfette riconsegnerà il permesso.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulle comunicazioni
dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente
del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta
in data 3 maggio 2010, relative alla bozza di
programma per il XXX Congresso Nazionale
Forense che si terrà a Genova dal 25 al 27
novembre 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del
Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in
data 3 maggio 2010, relativa all’iscrizione a
ruolo tramite il sistema del codice a barre in
materia di lavoro, previdenza e assistenza obbligatoria.
Il Consiglio ne prende atto, delegando,
eventualmente, per una comunicazione da
pubblicare sul sito il Consigliere Fasciotti.
Procedimento disciplinare n.7542 - Avv.
(omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Nesta riferisce che sulla
questione della pretesa della Signora (omissis)
-ex gestore di uno spazio presso uno degli
edifici di (omissis)- già nota al Consiglio, è
pervenuta una diffida da parte di un legale.
Il Consiglio delibera di riportarsi interamente alla delibera già adottata sul punto
autorizzando il Consigliere Nesta a riscontrare la nuova diffida inviata dall’istante.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che
l’Avv. (omissis), con nota acquisita al protocollo consiliare n. 7768 del 30 aprile u.s., ha chiesto
un parere in ordine alla possibilità di un avvocato iscritto nell’Elenco Speciale annesso all’Albo Ordinario, di patrocinare in proprio in
cause personali. Egli rileva che il Tribunale di
Roma, Sezione Lavoro, in una controversia
nella quale si era difeso da solo, ex art. 86 c.p.c.
–pur essendo iscritto nell’Elenco Speciale– ha
pronunciato la decisione n. (omissis) del 28
giugno 2007 nella quale si afferma che “è escluso che i predetti avvocati (degli Uffici Legali
istituiti presso Enti Pubblici) possano patrocinare sè stessi, ai sensi dell’art. 86 c.p.c., per di
più nelle cause promosse nei confronti del
proprio datore di lavoro”. Ciò posto, l’istante
ha chiesto sia un parere al Consiglio sulla
possibilità di un iscritto all’Elenco Speciale di
difendersi da solo nelle cause personali, sia
l’intervento ad adiuvandum dell’Ordine nella
causa in grado di appello.
Il Consiglio, sulla richiesta di parere, osserva quanto segue.
Va preliminarmente sottolineato che la
sentenza del Tribunale di Roma contestata
dall’Avv. (omissis) -all’epoca iscritto nell’Elenco Speciale annesso all’Albo Ordinario quale
avvocato di una (omissis)- si fonda, per giustificare l’impossibilità per un avvocato “pubbli-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
co” di stare in giudizio personalmente, su un
equivoco piuttosto evidente, reso palese dal
richiamo al precedente giurisdizionale ivi invocato. Nella decisione, infatti, si cita la pronuncia della Suprema Corte, n. 19358 del 17
dicembre 2003, resa a Sezioni Unite, secondo
la quale la norma generale contenuta nell’art.
86 c.p.c. va correlata con le norme speciali
previste dall’ordinamento forense e, in particolare, con l’art. 33 della legge professionale
(R.D.L. n. 1578 del 1933). Orbene, quest’ultima disposizione concerne esclusivamente la
difesa dinanzi alle Magistrature Superiori e
richiede che il patrocinatore sia iscritto in un
apposito “Albo Speciale” (detto, appunto, degli
Avvocati Cassazionisti).
L’errore in cui è incorso il giudicante nella
controversia che ha visto opposto l’Avv. (omissis) al suo datore di lavoro, è stato proprio
quello di aver confuso tra “Elenco Speciale”
(quello previsto dall’art. 3 della Legge Professionale, in cui sono iscritti gli avvocati facenti
parte degli Uffici Legali degli Enti Pubblici) e
“Albo Speciale” (quello, cioè, in cui sono
iscritti i Cassazionisti e che è tenuto dal Consiglio Nazionale Forense).
L’errore in questione è reso evidente dalla
fattispecie concreta che era stata posta alla
Corte di Cassazione in quella occasione (decisa appunto dalle Sezioni Unite con sentenza
n. 19358/2003), là dove un avvocato non
cassazionista stava in giudizio dinanzi al Consiglio Nazionale Forense (considerato una giurisdizione superiore) senza essere in possesso
dell’abilitazione a svolgere la difesa dinanzi ad
una siffatta magistratura. La Corte ha infatti
giustificato il proprio convincimento con l’esigenza di una difesa tecnica, affidata a soggetto
in possesso della qualità necessaria per esercitare l’ufficio di difensore con procura presso
un particolare giudice, la quale risponde allo
scopo di assicurare un più efficace esercizio
del diritto di difesa (cfr., in motivazione).
Nulla a che vedere, quindi, con la possibilità di un iscritto all’Elenco Speciale (non,
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quindi, “Albo Speciale”) annesso all’Albo
Ordinario, di patrocinare cause personali senza assistenza di difensore.
Contrariamente a quanto ritenuto nell’occasione dal Tribunale di Roma esiste, invece,
il principio opposto, secondo il quale l’avvocato facente parte di un Ufficio Legale di un
Ente può ben essere difensore di sé stesso nelle
cause strettamente personali, cioè riguardanti
esclusivamente la sua persona (cfr. Tribunale
di Napoli 2 dicembre 1994, in Giust. Civ.
1995, I, 2254). Il principio di cui trattasi trovasi
affermato in sede di legittimità anche in epoca
risalente (cfr. Cass. 31 marzo 1949 n. 744).
Da ciò consegue che non è vietato che
l’avvocato iscritto all’Elenco Speciale possa
utilizzare la norma generale dell’art. 86 c.p.c.
per difendersi in proprio quando è in gioco un
proprio e personale diritto soggettivo.
Diverso discorso, per ragioni di mera opportunità, può svolgersi nel caso in cui l’avvocato si difenda da sè medesimo in una causa
pendente contro il proprio datore di lavoro: se
è vero che il principio sino a ora richiamato
non sembra avere limitazioni di ordine oggettivo, il Consiglio reputa che, anche per non
secondari profili di ordine deontologico, sia
bene che nelle controversie che vedono opposto il Legale alla propria Amministrazione il
difensore sia scelto tra gli iscritti all’Albo Ordinario. L’inciso di cui v’è traccia nella sentenza
del Tribunale del Lavoro di Roma (“per di più
nelle cause promosse nei confronti del proprio
datore di lavoro”) non appare quindi indifferente, stante la natura pubblica che lega, nel
rapporto di lavoro, il professionista all’Ente e
che dovrebbe consigliare al primo, in questo
caso, di non patrocinare una causa personale.
Si tratta di ragioni etiche quindi, e non propriamente giuridiche, anche in relazione al
fatto che la difesa dell’Amministrazione, in
questi casi, viene assunta di norma da colleghi
di ufficio dell’avvocato stesso (con i quali
costui verosimilmente ha rapporti di diuturna
frequentazione, oltre che indiscutibili interes-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
si in comune anche di ordine economico).
Proprio per queste ragioni di opportunità
il Consiglio ritiene di non dover aderire alla
richiesta di intervento in giudizio ad adiuvandum della posizione del richiedente.
Nei sensi suestesi è il richiesto parere.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 29 aprile 2010, accompagnatoria del resoconto sommario della seduta pubblica del Senato della Repubblica
relativamente alla Riforma dell’Ordinamento
Forense.
Il Consiglio ne prende atto.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Gabriella Andriola, Giulia Basile, Alessandra Calabresi, Fabio Cangiano, Valeria Carbone, Andrea Cerroni, Milena
Conti, Maria Luisa Di Giovambattista, Annalisa Flena, Patrizia Giovannetti, Lorenza Girone, Maria Chiara Gristina, Marco Iecher, Paola Manganaro, Pamela Martini, Maria Marucci, Francesco Mazza, Cristina Mazzamauro,
Lorenzo Minisci, Stefano Paniccia, Sara Polito, Claudio Rizzo, Carla Maria Sodini, Ernesto Stajano, Giuseppina Venuti,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Pareri per nomina a Vice Procuratore
Onorario e Giudice Onorario
di Tribunale
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
richiesta di parere per la nomina a Giudice
Onorario di Tribunale dell’Avv. Marco Viglietta.
Il Consiglio esprime parere favorevole.
Formazione elenco di difensori per il
patrocinio a spese dello Stato nei
procedimenti giudiziari civili e
amministrativi e negli affari
di volontaria giurisdizione
- Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il
patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che è
pervenuta una richiesta dalle Poste Italiane
relativa alla spedizione della Rivista “Temi
Romana”. Detta richiesta ammonta ad euro
8.144,17 ed è relativa al numero inferiore di
copie spedite.
Il Consiglio delibera di rinviare alla prossima adunanza il problema della futura edizione di “Temi Romana”, unitamente alla questione relativa al “Foro Romano”.
Delibera, altresì, a maggioranza, di inviare
il numero pronto e stampato ai soli colleghi
che hanno, nel passato, manifestato il desiderio di avere la spedizione di “Temi Romana” a
studio, fermo restando che quando l’argomento verrà posto all’ordine del giorno verrà
deliberata la gestione delle due riviste, “Foro
Romano” e “Temi Romana”, in modo definitivo.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Cerè riferisce di aver appreso da un collega che nella sede di Via Valadier
non è più possibile collegarsi con le banche
dati “on line” oggetto di pregresso abbonamento. Chiede di sapere se gli abbonamenti
per il 2010 siano stati disdetti.
Il Consigliere Tesoriere riferisce che gli
abbonamenti delle riviste “on line” sono ancora attivi e che quindi la notizia ricevuta dal
Consigliere Cerè è destituita di fondamento.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Vaglio fa presente che sul
“Corriere della Sera” on line è stato pubblicato
in data 3 maggio 2010 un articolo a firma
Pietro Ichino intitolato “Nuove regole per gli
avvocati – Chi difende i clienti dai difensori?”,
nel quale, con la scusa di commentare la
proposta di Riforma all’esame del Senato,
viene offesa più volte l’intera categoria dell’Avvocatura sostenendo, ad esempio, che il
disegno di legge sarebbe dedicato alla promozione degli interessi economici di chi già appartiene al ceto forense e dipingendo l’avvocato come un soggetto che sceglie la strada più
vantaggiosa per sè stesso piuttosto che quella
più vantaggiosa per il cliente.
Il Consigliere Vaglio, allegando alla presente comunicazione l’articolo, chiede che il
Consiglio assuma una ferma posizione critica.
Il Consigliere Segretario comunica che
domani, venerdì 7 maggio, il Quotidiano
“L’Opinione” dedicherà un editoriale pungente, a firma del Collega Carlo Priolo, proprio in risposta alle opinioni espresse dal Prof.
Ichino.
Il Consiglio delega il Consigliere Graziani.
- Il Consigliere Rossi comunica che un
collega le ha fornito un volantino, rinvenuto
in un panificio, nel quale si pubblicizza un
servizio di consulenza legale con toni che
potrebbero essere suscettibili di valutazione
sul piano deontologico. Allega il volantino di
cui sopra.
Il Consiglio delibera di aprire una pratica
di Segreteria delegando per l’istruttoria il Consigliere Segretario anche al fine di individuare
i colleghi artefici dell’iniziativa.
Acquisto del programma per la gestione
dei crediti formativi
- Il Consigliere Rossi, come già riferito
nella scorsa adunanza, comunica che è necessario procedere all’acquisto del programma di
gestione dei crediti formativi.
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Il suddetto programma, già oggetto di dimostrazione da parte della Società Lextel ad
alcuni Consiglieri e dipendenti qualche mese
fa, consente di gestire l’intero settore formazione, ivi comprese le singole posizioni degli
iscritti, la prenotazione e la rinuncia alla partecipazione ai convegni e, in generale, tutto
quello che riguarda la formazione continua. Il
sistema è accessibile anche dagli Avvocati che
possono controllare la propria posizione in
ordine ai crediti conseguiti.
Il canone annuo è di euro 7.500,00. Si
rende, inoltre, necessario l’acquisto di cinque
lettori badge al costo di 250,00 euro ciascuno.
I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, nel riportarsi alla dichiarazione del 29 aprile 2010,
ribadiscono la propria contrarietà all’acquisto
del programma di gestione dei crediti formativi, che diventerà nella realtà un sistema di
schedatura nei confronti dei Colleghi che non
sono stati in grado di assolvere al troppo
pressante obbligo di formazione permanente,
che per il triennio in corso richiede 50 crediti
formativi.
In buona sostanza, in questo modo si
indurrebbero gli Avvocati e i Praticanti Avvocati abilitati ad una corsa all’acquisizione dei
crediti formativi mancanti, riaprendo la strada
(anzi, un’autostrada) ai corsi di formazione a
pagamento. A questo riguardo, i Consiglieri
Di Tosto e Vaglio propongono di modificare
la delibera del 24 aprile 2008 nel modo che
segue:
“Art. 4 primo comma del Regolamento per
la formazione permanente: “La programmazione di un numero di eventi formativi che
non consenta la formazione gratuita a tutti gli
iscritti costituisce motivo di improcedibilità
dell’azione disciplinare nei confronti dell’iscritto che, pur avendone fatto richiesta periodicamente e per almeno 6 volte nel corso di
ciascun anno, non abbia potuto partecipare
gratuitamente ai corsi di formazione”. L’impossibilità della partecipazione ai corsi gratuiti
deve risultare attraverso la produzione del
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
diniego di ammissione; a tal fine si stabilisce
che il programma di prenotazione tramite il
sito dell’Ordine rimanga aperto fino al giorno
precedente alla data dell’evento ed invii a chi
non riesce a prenotarsi la comunicazione di
diniego”.
I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, inoltre,
chiedono che il Consiglio disponga una sanatoria totale per il passato e stabilisca per il
periodo 1° maggio/31 dicembre 2010 l’obbligo di un massimo di n. 8 crediti formativi
generici e n. 2 crediti formativi deontologici e
previdenziali.
Il Consigliere Tesoriere si associa alla proposta di modifica del Regolamento sui crediti
formativi, e la fa propria, con esclusione della
paventata sanatoria che mortificherebbe i colleghi che sino ad oggi hanno ottemperato
all’obbligo.
Il Consigliere Segretario, sul punto dell’acquisto del software, fa presente di aver già
espresso la propria opinione sulla presa di
posizione dei due Consiglieri Vaglio e Di
Tosto nella pregressa Adunanza: si permette
di rinviare a quella occasione e lo fa in questa
sede, essendo convinto che il Consigliere Vaglio, dovendo pubblicare sul proprio sito solo
lo stralcio del presente verbale e non anche
quello della scorsa Adunanza, potrebbe essere
così tentato (nel commentare la delibera che il
Consiglio si accinge ad approvare) di offrire ai
propri lettori ancora una volta una visione non
completa, e quindi parziale, delle opinioni
altrui.
Il Consigliere Rossi fa rilevare come sia
impensabile, dopo quasi 7 ore di lavoro ininterrotto del Consiglio odierno, essendo oramai prossimi alle ore 21, pensare di far discutere una mozione di modifica e di integrazione
del Regolamento sulla formazione continua,
essendo questa una materia di delicatezza
estrema sulla quale occorre quanto meno un
apposito punto all’ordine del giorno.
Gli altri Consiglieri si associano alla richiesta di porre la questione ad un prossimo ordine
del giorno.
Il Presidente, alla luce della comunicazione dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, procede
al voto così come previsto dall’ordine del
giorno e, altresì, pone la questione afferente
alla modifica, così come solo oggi proposta dai
due Consiglieri, all’ordine del giorno della
prossima adunanza, pregando tutti i Consiglieri a rimettere al Consigliere Rossi –Delegata alla formazione– eventuali ulteriori proposte modificative di detto Regolamento, possibilmente entro e non oltre il 12 maggio p.v.
Il Presidente prega, altresì, tutti i Consiglieri di astenersi dal dare comunicazioni ai colleghi, con modalità diverse da quelle istituzionali, riguardo tale ipotesi di modifica del Regolamento, ancora da affrontarsi, auspicando da
parte dei Consiglieri stessi un’adesione di lealtà e di riguardo nei confronti dell’Istituzione.
Il Consiglio, con il voto contrario dei
Consiglieri Di Tosto e Vaglio, approva la
proposta di acquisto del programma di gestione dei crediti formativi, così come proposta.
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono state distribuite a tutti i Consiglieri le
bozze dei provvedimenti di archiviazione e di
apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza.
Procedimento disciplinare n. 7808 – Avv.
(omissis)
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 33 pareri su note di onorari:
(omissis)
ADUNANZA DELL’11 MAGGIO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico
Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Pietro Di Tosto,
Cristiana Arditi di Castelvetere.
Cancellazioni
per decesso
a domanda
per trasferimento
Nulla osta al trasferimento
Proc.disc. n.8056 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Iscrizioni
Iscrizioni e abilitazioni
Abilitazioni
Revoche abilitaz.decorrenza di term.
Cancellazioni
a domanda
per trasferimento
Nulla osta al trasferimento
Compiuta pratica
n.
n.
n.
n.
3
6
5
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
Proc.disc. n.7991 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc.disc. n.8014 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc.disc. n.8033 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc.disc. n.8057 nei confronti degli Avv.ti
(omissis)
n.
n.
n.
n.
7
1
10
5
n.
n.
n.
n.
3
1
2
3
n.
n.
70
4
n.
60
n.
12
DISCIPLINA
Archiviazioni
Aperture
PARERI
Proc.disc. n.7990 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Emessi
Proc.disc. n.7902 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Aut. alle notifiche dirette
ADUNANZA DEL 13 MAGGIO 2010
Proc.disc. n.7993 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
Iscrizioni
Albo Ordinario
n.
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SEGRETERIA
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 11 maggio 2010, con la quale lo invita
a partecipare all’incontro dibattito che si terrà
a Napoli il 21 maggio prossimo sul tema “Media-conciliazione Professione Forense”.
Il Consiglio ne prende atto invitando chi,
tra i Consiglieri, lo desideri a recarsi a Napoli
a spese proprie.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maria Letizia Viola, pervenuta in data 7 maggio 2010, con la quale chiede l’intervento del
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Consiglio affinchè emetta provvedimenti concreti a sostegno delle Colleghe durante il periodo di gravidanza e per una generale sensibilizzazione scritta a tutta la classe forense, da
divulgarsi nelle forme ritenute più idonee.
Il Consiglio delega i Consiglieri Arditi di
Castelvetere e Rossi per esame e relazione.
gio 2010, con la quale trasmette l’articolo
scritto dal Prof. Avv. Pietro Ichino pubblicato
sul Corriere della Sera il 3 maggio scorso dal
titolo “Nuove regole per gli avvocati - chi
difende i clienti dai difensori?”.
Il Consiglio rinvia la decisione avendo
delegato sul tema il Consigliere Graziani.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Massimiliano Giandotti, Presidente dell’Associazione Forense Ostia e Litorale - A.F.O.L.,
pervenuta in data 7 maggio 2010, con la quale
trasmette un primo elenco di nominativi di
Colleghi disponibili ad assumere l’incarico di
custode giudiziario nel territorio di Ostia.
Il Consiglio prende atto della nota e rileva
che l’Ordine ha già trasmesso l’elenco al Presidente del Tribunale Ordinario di Roma quando, circa due mesi fa, lo ha richiesto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’On.
Piero Cucunato, Presidente della Commissione per l’attuazione delle Riforme Istituzionali
della Provincia di Roma, pervenuta in data 5
maggio 2010, relativa alla realizzazione di un
osservatorio su “La riforma della Città Metropolitana: gli sviluppi possibili”.
Il Consiglio ne prende atto, si dichiara
disponibile e delega il Consigliere Segretario
per gli incombenti relativi.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di
Appello di Roma, pervenuta in data 10 maggio
2010, con la quale chiede di conoscere gli
sviluppi della procedura per la regolarizzazione dei rapporti con i gestori dei locali demaniali assegnati al Consiglio non utilizzati per fini
istituzionali.
Il Consiglio reitera l’invito al Consigliere
Cipollone a voler riferire alla prossima adunanza.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Francesco Amirante, Presidente della Corte
Costituzionale, pervenuta in data 6 maggio
2010, con la quale lo invita a partecipare ad un
incontro che si svolgerà il 16 giugno p.v., alle
ore 10.00, presso il Palazzo della Consulta, per
ricordare il Prof. Giuliano Vassalli, scomparso
lo scorso 21 ottobre.
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere
a partecipare alla Cerimonia.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Gianluca Benedetti, pervenuta in data 6 mag-
- Il Presidente riferisce sulla nota della
Dott.ssa Carmela Cavallo, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma, pervenuta in
data 5 maggio 2010, con la quale chiede al
Consiglio di voler attrezzare la Sala Avvocati
con un computer da mettere a disposizione
degli Avvocati che possa in futuro consentire
l’accesso protetto all’iter processuale ai fascicoli di competenza tramite password.
Il Consiglio delibera di procedere in conformità alla richiesta.
- Il Presidente esprime il proprio apprezzamento al Consigliere Graziani per il lavoro che
sta svolgendo relativamente alle pratiche disciplinari, per la solerte attività espletata qualitativamente e quantitativamente in questo
breve lasso di tempo.
Il Consiglio ne prende atto e si associa al
Presidente.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che
venerdi 7 maggio u.s., accompagnato dal Consigliere Graziani e dal Collega Giovanni Meineri della Commissione Informatica, ha incontrato l’Assessore alle Politiche Informati-
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che del Comune di Roma, On.le Enrico Cavallari, al fine di esporgli il progetto, che sta
coltivando da almeno un biennio, volto a
consentire a ogni iscritto all’Albo l’interrogabilità per via telematica, dal proprio studio,
dell’Anagrafe della popolazione residente nella città. L’Assessore, cui si deve il merito di aver
permesso che attraverso il portale internet del
Comune ogni cittadino accreditato possa oggi
stamparsi i propri certificati anagrafici, è apparso molto interessato al progetto e si è
riservato di approfondirlo con i tecnici dell’ex
Dipartimento XIII per verificarne la concreta
applicabilità.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver visionato, di recente, la Sala Avvocati
presso il Tribunale Civile di Viale Giulio Cesare e di averla trovata estremamente sporca,
con le prese elettriche divelte (tali da non poter
essere utilizzate neppure per ricaricare il telefono portatile). Propone, quindi, che per la
pulizia provveda, una tantum, a mò di sgrosso,
la ditta di cui il Consiglio si avvale per i propri
locali, mentre per il ripristino delle prese elettriche è necessario scrivere al Dirigente amministrativo del Tribunale sollecitandolo al riguardo.
Il Consiglio approva e delega all’incombente il Consigliere Segretario.
- Il Consigliere Segretario comunica che il
Consigliere Cerè ha inviato, a gran parte degli
iscritti all’Albo, una mail con la quale, in
prossimità dell’Assemblea che si è tenuta stamani, esorta i colleghi a partecipare alla medesima, che aveva ad oggetto l’approvazione del
bilancio dell’esercizio 2009. Il Consigliere Cerè,
tra l’altro, invita alla protesta con riferimento
a tre voci di spesa (due sole, peraltro, afferenti
al 2009, e una al 2010).
a) La prima riguarda la spesa sostenuta per
garantire a tutti i colleghi impegnati nelle
operazioni elettorali di fruire di un servizio di
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somministrazione di alimenti e bevande. Di
detto servizio hanno fruito non solo tutti i
colleghi aventi un ruolo istituzionale nei seggi,
ma anche tutti –indistintamente– i candidati,
e il personale amministrativo, di supporto e di
vigilanza. Quindi centinaia di persone si sono
potute servire di quanto sopra. Si è trattato di
otto giorni lavorativi, due dei quali dalla mattina alla notte inoltrata. Il Consiglio neoeletto si è dunque ritrovato in contabilità la
fattura della ditta incaricata di effettuare il
servizio di somministrazione, non potendo
oramai più contestare le consumazioni, le
quali sono state ordinate, volta a volta, dal
Presidente dell’Assemblea; ed ha quindi dovuto procedere all’approvazione della spesa.
b) La cena offerta ai Presidenti di seggio,
agli Scrutatori e ai Questori costituisce, da
sempre, un atto di eleganza e di profondo
ringraziamento che l’Ordine rivolge a quanti
si sono gratuitamente prodigati nelle operazioni elettorali che, com’è noto, sono spesso
fisicamente faticose e delicate anche sotto
l’aspetto emotivo e psicologico. La cena, dunque, rappresenta un evento tradizionale, che si
è sempre svolto. Quest’anno la cena è stata
consumata in un ristorante diverso, il costo
sostenuto è stato di 35 Euro a persona e i
commensali (ivi compresi i Colleghi indicati
dallo stesso Consigliere Cerè come idonei a
svolgere ruoli istituzionali presso i seggi) hanno raggiunto il numero di 180 (non quindi di
“almeno 250” come riferito e fatto credere ai
lettori nella mail di cui si discute). La fattura n.
XRF 0092890 rilasciata dal gestore all’Ordine
(che indica infatti 180 coperti) è nota ai Consiglieri.
c) La mail si conclude con il riferimento al
“buono pasto” a beneficio dei Consiglieri
impegnati nelle adunanze del giovedì. La verità, che il Consigliere Cerè ben conosce, essendo stata presente all’adunanza nella quale si
deliberò sulla questione (del 18 marzo) è un’altra. Nello scorso biennio il Consigliere Tesoriere in carica ordinava la fornitura di un
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catering (i cui cibi venivano consumati nella
saletta attigua all’Aula) che costava 380 Euro
(un totale di 1.620,00 Euro al mese, quindi, in
caso di 4 adunanze). Sebbene la spesa sembrava davvero eccessiva, vista la tipologia di ciò
che veniva consegnato (pizzette, tramezzini,
bibite e dolci), tenuto conto che, comunque,
i Consiglieri debbono rimanere per molte ore
al servizio dell’Istituzione il giovedì pomeriggio, non si riuscì a sopprimere quel servizio. Il
rinnovato Consiglio ha deliberato non già la
concessione di un “buono pasto”, ma ha stipulato una convenzione con un esercizio di
ristorazione dove i Consiglieri, esclusivamente il giovedì, possono consumare un pasto al
costo di Euro 15,00 (che è a carico del Consiglio). Ovviamente, questo ha comportato un
risparmio economico enorme, atteso che non
tutti i Consiglieri usufruiscono di detta opportunità. A mero titolo di esempio si comunica
che nei mesi di marzo (dal giorno diciotto) e di
aprile, nei quali si sono svolte 9 adunanze, si è
speso a tale titolo l’importo di circa Euro
800,00 (mentre con il vecchio sistema la spesa,
sicura e certa, sarebbe stata di Euro 3.420,00
(380,00 X 9).
Alla luce di quanto sopra e reputando che
il Consigliere Cerè non possa non sapere –in
qualità di Consigliere in carica– i fatti e le cifre
sopra riportati e che, dunque, la sua comunicazione inviata per mail sia ispirata a mala
fede, chiede che il Consiglio si determini ad
assumere le decisioni che ritiene più confacenti al caso, tenuto conto che il diritto di critica
non può spingersi sino al punto di diffamare
un Ente pubblico mediante la divulgazione di
notizie false, scorrette e tendenziose.
Il Presidente apprezza la solerzia del Consigliere Segretario nel non voler consentire che
un Consigliere dell’Ordine continui a diffondere notizie non corrispondenti al vero e,
tuttavia, ritiene di dover volare alto e non
curarsi di chi, pur appartenendo a questo
Consesso, e pur dovendo conoscere i dati di
fatto (spese e quant’altro) supportati dalla
documentazione inserita nella cartella, continua a denigrare e offendere –mediante divulgazione di bugie colossali a scopo tendenzioso– l’attività dell’Istituzione. Se si ritiene che
la condotta del Consigliere Cerè abbia valicato i limiti della critica, speculando sul suo
ruolo al fine di indurre in errore dolosamente
i destinatari della propria mail, si adotterà la
relativa decisione.
Del resto, egli continua, la posizione dei
tre Consiglieri che oggi in Assemblea hanno
assunto un comportamento di opposizione
ferma, dimostra la strumentalità di alcune
decisioni e di talune espressioni di voto. Egli si
mostra dispiaciuto delle divisioni che continuano a imperversare nel nostro Foro, nonostante l’esito chiarissimo che ha avuto il giudizio amministrativo intentato contro la costituzione del nuovo Consiglio.
Il Consigliere Barbantini coglie l’occasione per osservare che il Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Perugia è già troppo oberato
dei problemi di divisioni interne all’Ordine di
Roma ma ritiene che il Consigliere Cerè abbia
assunto un contegno, scrivendo quella mail,
deplorevole ed inammissibile.
Il Consigliere Rossi, alla luce dell’esito
dell’Assemblea odierna, propone che al prossimo Congresso Nazionale Forense di Genova
i Delegati si rechino interamente a spese loro.
A proposito della mail oggi contestata, ella
ritiene di dover chiamare i Colleghi sull’importanza del ruolo ricoperto e sulla responsabilità che la carica istituzionale rivestita comporta: una cosa è la critica, altra è la denigrazione utilizzando modalità estemporanee e dati
fattuali risultanti non veritieri. Non è più
eludibile l’assunzione di un impegno formale,
da parte di tutti i Consiglieri, ad astenersi per
il futuro da simili atteggiamenti.
Il Consigliere Di Tosto vorrebbe che lo
stesso comportamento che chi ha parlato sino
a ora invita a tenere, sia seguito anche dal
Consigliere Gianzi, che spesso offende i Colleghi in Aula, ovvero dal Consigliere Fasciotti
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o dal Consigliere Arditi di Castelvetere che
hanno in una occasione denigrato la sua persona, oppure dal Consigliere Segretario quando
fa affermazioni non del tutto complete su fatti
a lui noti relativamente al Giudice di Pace.
Coglie l’invito del Presidente ad abbassare i
toni ma chiede che questa esortazione valga
per tutti. Negli episodi che lui ha citato, assai
deplorevoli, il Presidente non ha preso posizione mentre sarebbe stato necessario un suo
intervento. Da parte propria v’è piena volontà
di collaborare.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere chiede
di non essere chiamata in causa a sproposito.
Il Consigliere Fasciotti si associa.
Il Consigliere Cerè, ha ben ascoltato tutto
ciò che è stato detto sino ad ora. Ricorda che
tutti i Consiglieri lavorano per il bene dell’Avvocatura e che esistono Consiglieri che si
comportano in modo da biasimare. Comunica al Presidente che in questo Consiglio non si
fanno prigionieri e non ammette reprimende
da parte di chi si comporta in modo peggiore
del suo.
Il Consigliere Cerè stigmatizza quanto
poc’anzi riferito dal Consigliere Segretario e
dal Presidente respingendo con forza la circostanza che il comportamento di essa Consigliere Cerè sia deplorevole. Al contrario il suo
comportamento è in linea con quanto prescritto dall’ordinamento sull’attività contabile consiliare. Il resto sono solo inezie e pure
illazioni e, pertanto, da respingere con forza.
Il Consigliere Tesoriere osserva che l’intervento del Consigliere Cerè è troppo generico
mentre qui si sta parlando di fatti precisi e
circostanziati, quali quelli falsi e fuorvianti
contenuti nella mail. Egli rivendica il proprio
diritto a fare ironia (appellando come pedopornografico il sito del Consigliere Vaglio) e,
quindi, pur non comprendendo a ciò che si
riferiva la Collega Cerè, richiama l’attenzione
del Consiglio sul gravissimo comportamento
assunto dalla medesima con l’invio della mail.
Il Consigliere Fasciotti comunica che è
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stato chiamato in ballo per una battuta fuori
posto per la quale ha chiesto immediatamente
scusa al destinatario.
Il Consiglio, dato atto, delibera di trascurare la mail, pur ritenendo deplorevole il suo
contenuto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 5 maggio 2010, alla
quale unisce l’articolo del Prof. Avv. Pietro
Ichino pubblicato sul Corriere della Sera il 3
maggio scorso dal titolo “Nuove regole per gli
avvocati - chi difende i clienti dai difensori?” e
chiede di inviare una nota di protesta e risposta al giornale.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Arianna Agnese, Presidente
dell’Associazione Ius Ac Bonum, pervenuta in
data 12 maggio 2010, con la quale chiede di
essere delegata, di concerto con il Consigliere
Tesoriere, a seguire e coordinare un gruppo di
studio multidisciplinare tra il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, l’Ordine dei
Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma e l’Ordine degli Ingegneri di
Roma presso l’Università Link Campus University di Malta sul tema della disciplina della
responsabilità amministrativa delle persone
giuridiche, delle società e delle associazioni
prive di personalità giuridica.
Il Consiglio accoglie la richiesta e delega il
Consigliere Tesoriere.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Arianna Agnese, Presidente
dell’Associazione Ius Ac Bonum, pervenuta in
data 12 maggio 2010, con la quale chiede
l’inserimento della predetta Associazione fra
quelle riconosciute dal Consiglio.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Claudia Cenci, Fabio
Antonio Cutrupi, Caterina Anna D’Agostino,
Stefania Ilari, Rina Izzo, Cesare Mancini, Nicola Mancuso, Luca Mastellaro, Simona Muliere, Gianfranco Polinari, Renzo Manuel Possanzini, Catia Vernice,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio che, a seguito di continui contatti tra la
Commissione di Diritto Tributario di questo
Consiglio, l’Associazione Nazionale Magistrati
Tributari del Lazio e il Centro Studi della
Commissione Tributaria Provinciale di Roma,
si è giunti a redigere un “Protocollo d’Intesa”
avente lo scopo di istituire, in collaborazione,
un Osservatorio giuridico permanente finalizzato alla redazione di un documento annuale
della Giurisprudenza della C.T.P. di Roma,
all’organizzazione di convegni e seminari presso il nostro Centro Studi e alla formazione degli
avvocati nel campo del processo tributario.
Ritiene che l’iniziativa, che fa da coronamento all’attività svolta dalla Commissione in
questi ultimi cinque anni, sia di grande interesse
e di sicuro pratico ausilio ai Colleghi nel campo
del processo tributario: chiede, pertanto, che il
Consiglio voglia autorizzarlo, quale Coordinatore della Commissione, a sottoscrivere detto
Protocollo d’Intesa.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- I Consiglieri Barbantini e Rossi, Coordinatori della Commissione di Diritto e Rapporti
Internazionali, comunicano al Consiglio i nominativi dei Colleghi chiamati a farne parte.
Coordinatore Vicario Avv. Antonio Jacopo
Manca Graziadei.
Componenti Avv.ti: Daniela Bertes, Luigi
Biamonti, Corrado Bocci, Riccardo Cappello,
Gilberto Casella Pacca Di Matrice, Massimo
Casella Pacca Di Matrice, Claudio Coggiatti,
Francesca Coppi, Diego Corapi, Tommaso
Corapi, Sally-Ann Cullen, Eleonora d’Avack,
Cristina Dello Siesto, Antonietta Lazzaruolo,
Giorgio Olmi, Vessellina Tchavdarova Panova,
Maria Teresa Persico, Françoise Marie Plantade, Giulio Prosperetti, Enrico Scoccini, Irene
Sigismondi, Giulio Stoppa.
Comunicano, altresì, che lunedì 17 maggio
p.v., la Commissione riceverà nell’Aula del
Consiglio, una rappresentanza di Avvocati di
Wroclaw (Polonia) in visita a Roma che ha
chiesto, espressamente, un incontro con il nostro Ordine per uno scambio di esperienze e di
idee.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che è
pervenuta presso il Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma la documentazione rimessa
dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Firenze, relativa all’esperienza del “progetto
stagisti” all’interno del Tribunale di Firenze.
Vengono evidenziate:
- il quadro territoriale in cui è maturata
l’attivazione del “progetto stage”;
- come si è arrivati all’attivazione dello
stage presso i Giudici Civili del Tribunale di
Firenze;
- l’attività concretamente svolta dallo stagista (attività preparatoria dell’udienza; attività in udienza; attività successiva all’udienza;
collaborazione nella formazione degli atti del
giudice);
- la descrizione dei sistemi operativi con
cui si realizza l’attività dello stagista: postazione stagista; condivisione del computer del
giudice con quello dello stagista; condivisione
del monitor; condivisione di stampante; collegamento al SICID o agli altri sistemi informativi di gestione del ruolo presenti nel Tribuna-
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le; convertitore formato PDF; collegamento al
sistema di posta elettronica; collegamento internet;
- riflessioni finali.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Firenze, che ha sottoscritto la convenzione
con i Tribunali Civili di Firenze e Prato, sta
pubbblicizzando la convenzione, onde consentire ai praticanti stagisti di svolgere un anno
di pratica forense all’interno dell’Ufficio del
Giudice.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma ha sottoscritto una consimile convenzione con la Corte di Appello Civile di Roma,
con il Tribunale Civile di Roma, con il Tribunale Penale di Roma, con la Procura della
Repubblica di Roma, con il Tribunale dei
Minori di Roma.
Le specificità indicate nel “progetto stagisti” del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Firenze, potranno essere acquisite dall’Ordine di Roma in sede di attuazione della
convenzione intervenuta con gli Uffici Giudiziari Romani sottoscrittori.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti, quale responsabile della Commissione Giudici Onorari, propone l’inserimento nella Commissione degli
Avv.ti Orazio Vizzaccaro e Marco Lucente.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Graziani comunica di avere
preso accordi –tramite il Presidente Dott.ssa
Elena Raganelli e l’addetto Dott. Sandro Spada- con il personale della Terza Sezione Civile
del Tribunale di Roma per la conservazione e
la messa a disposizione di due toghe da destinare ai Colleghi addetti alle udienze collegiali
di tale Sezione.
Il Consigliere Graziani chiede, quindi, di
assegnare le toghe e procedersi alla consegna
quanto prima.
Il Consiglio approva e delega il Consigliere
Graziani, unitamente al Consigliere Segreta-
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rio, alla consegna.
- Il Consigliere Graziani riferisce in ordine
alla pubblicazione sul Corriere della Sera (edizione cartacea e on line) di uno scritto a firma
del Prof.Avv. Pietro Ichino, con il seguente
titolo editoriale “Lettera sul lavoro - Nuove
regole per gli avvocati - Chi difende i clienti dai
difensori? Il problema cruciale è il conflitto di
interessi che il legale incontra quando può
scegliere tra diverse opzioni”. Il tenore dell’editoriale è stato il seguente:
“Caro Direttore, mentre la riforma dell’avvocatura muove i primi passi in Parlamento e gli
avvocati fanno —legittimamente— sentire il loro
fiato sul collo ai politici, sarebbe bene che gli utenti
incominciassero a fare altrettanto. Il disegno di legge
in discussione al Senato, dedicato alla promozione
degli interessi economici di chi già appartiene al ceto
forense, non affronta neppure di striscio quello che a
me sembra il problema cruciale: il conflitto di interessi in cui l’avvocato si trova ogni volta che gli si
aprono davanti due o più strade per la difesa del
cliente e la strada più vantaggiosa per quest’ultimo
non è la più vantaggiosa per l’avvocato stesso. Nella
maggior parte dei casi, il cliente non è in grado di
controllare efficacemente le scelte del difensore, come
il paziente non è in grado di controllare le scelte del
medico. Glielo impedisce la netta asimmetria informativa che caratterizza qualsiasi rapporto professionale: il professionista è colui che sa, il cliente è tale
proprio perché, nella materia specifica, non sa. Per
esempio, fra la transazione e il ricorso all’autorità
giudiziaria, o a un arbitrato, la scelta dell’avvocato
può essere dettata più dalle sue prospettive di guadagno che dall’interesse effettivo del cliente il quale,
nella maggior parte dei casi, non è in grado di
valutare con piena cognizione i vantaggi dell’una o
dell’altra scelta. Lo stesso accade nel rapporto tra
medico e paziente, quando si tratta di scegliere tra
diversi possibili mezzi diagnostici o protocolli terapeutici, di cui alcuni siano i più lucrosi per il terapeuta ma non i più appropriati nel caso specifico.
Mettiamoci nei panni di una persona che si è affidata a un avvocato e che si trova a nutrire un dubbio
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sull’adeguatezza o correttezza del suo operato. Oggi
quella persona, se si rivolge a un altro avvocato per
averne un parere e un consiglio, si sentirà rispondere
che, a norma del codice deontologico forense, senza
il consenso del primo legale la pratica non può
neppure essere aperta, a meno che il rapporto con lui
venga chiuso e la sua parcella interamente pagata:
una norma che, di fatto, protegge l’avvocato incompetente o disonesto dalla «concorrenza» di quello
competente e onesto. In questi casi il rapporto con il
difensore può diventare, per il cliente, una trappola
pericolosa. Anche perchè litigare con il proprio avvocato è assai disagevole: a verificare la congruità
dell’onorario per l’opera da lui svolta sarà un Consiglio dell’Ordine composto interamente da avvocati, comprensibilmente più propensi alla solidarietà
con il collega-elettore che non alla sensibilità per le
ragioni del cliente. È ben vero che nella grande
maggioranza dei casi sono l’onestà e la correttezza
dell’avvocato a garantire il cliente meglio di qualsiasi possibile forma di controllo dall’esterno del rapporto professionale. Ma anche l’avvocato più onesto e più competente può sbagliare ed essere tentato di
non riconoscerlo; e anche nel ceto forense, come in
tutti gli altri, qualche incompetente, qualche rapace
e qualche disonesto c’è. Se la funzione essenziale
dell’Ordine consiste nel garantire l’affidabilità dell’avvocato, la nuova legge destinata a disciplinare
la materia non può eludere il problema del conflitto
di interessi nel rapporto professionale. Un modo per
affrontarlo —sulla scorta delle esperienze che si offrono nel panorama internazionale— è, innanzitutto,
quello di consentire a ciascun avvocato di rendere,
con le dovute garanzie di riservatezza, una second
opinion sul merito di qualsiasi pratica, nonchè un
parere sull’operato dell’altro avvocato che la segue,
anche quando il rapporto tra quest’ultimo e il cliente
è tuttora in corso. Ancor più efficace, poi, sarebbe
l’attivazione da parte del Consiglio dell’Ordine, in
ogni distretto, di un servizio gratuito, aperto a
chiunque intenda controllare l’opera del proprio
legale e svolto congiuntamente da un avvocato e da
un magistrato competenti per materia, con garanzia
di rigoroso segreto su tutto quanto viene loro sottoposto. A chiedere queste innovazioni non dovrebbero essere soltanto le associazioni degli utenti, ma
prima ancora gli avvocati stessi (chi scrive è uno di
loro): al prestigio della categoria non giova certo
l’immagine di casta chiusa e avida, cui in passato
hanno contribuito i comportamenti non irreprensibili di alcuni suoi membri, coperti di fatto da quella
che poteva apparire come benevola indifferenza dei
Consigli dell’Ordine. Pietro Ichino”.
Poichè il testo riporta considerazioni che
ledono l’immagine e l’onorabilità degli Avvocati e dei Consigli dell’Ordine tutti, appare
opportuno che il Consiglio prenda posizione
affinchè venga pubblicata conveniente replica
sul medesimo organo di stampa e venga valutata la condotta tenuta dal Prof. Avv. Pietro
Ichino dal Consiglio dell’Ordine di sua appartenenza.
Preme, inoltre, notare che l’editoriale ha
avuto vasta eco, al punto che la stampa ha
diffusamente riportato molte delle reazioni
espresse dal mondo forense.
Tra tutte, l’Avv. Emanuele Spata del Foro
di Padova ha così controbattuto con proprio
editoriale pubblicato il 7 maggio 2010 sulla
edizione on-line WWW.ILCORRIERE.IT e
sotto la rubrica “LA REPLICA - Le critiche di
Emanuele Spata, avvocato di Padova”. Questo il testo pubblicato:
“La replica
Da Ichino troppa attenzione all’accademia e poco alla professione
Le critiche di Emanuele Spata, avvocato di
Padova
Caro Direttore, sono un quivis de populo, non
sono blasonato, non faccio parte dell’accademia,
non sono neppure membro di un Consiglio dell’Ordine degli Avvocati sono, in sostanza, uno di quei
migliaia di avvocati che si alza ogni mattina con le
carte dentro alla cartella, gelosamente conservate,
che va a dibattere i diritti della gente, qualche volta
per bene e qualche altra volta un po’ meno, ma con
l’amore per una nobile professione scelta come stile di
vita. Mi piace insomma essere avvocato e non fare
l’avvocato. Il Prof. Ichino mi scuserà se ho difficoltà
a chiamarlo collega, ma lui sta su di un gradino più
alto, appartiene all’accademia e i suoi clienti sono
banche, assicurazioni, giornali, i poteri forti insom-
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ma e, in sintesi, i miei, di clienti, hanno nomi
impronunciabili: ci sono i sig.ri Mohamed, ma
anche i Beiko, i Sevrani, i Lahcen ma anche i sig.ri
Rossi, Schiavon (sono veneto) i Tiozzo e così via. I
miei clienti vengono da me, sanno di trovare in
primo luogo solidarietà, comprensione e un professionista che baderà ai loro interessi mettendoli al
corrente di ogni questione, facendoli decidere solo
dopo essere stati attentamente informati. Il ceto cui
appartengo è rimasto quello di mio nonno, che
faceva il bracciante agricolo e quello di mio padre,
che faceva l’operaio anche se non ho mai sentito
alcun rifiuto da parte di quel ceto forense proveniente
da altro censo. Probabilmente il Prof. Ichino si
occupa troppo di accademia e poco di professione
perchè non conosce affatto il codice deontologico. E,
infatti, non è affatto vero che un avvocato non possa
assumere la difesa di un cliente se quest’ultimo non
abbia prima soddisfatto delle proprie competenze il
legale che lo ha preceduto. Ancora il Professor Ichino
non sembra sapere che il parere di congruità è solo un
mezzo per ottenere ingiunzione di pagamento al pari
di ogni imprenditore che lo può ottenere con la
semplice esibizione delle scritture contabili, nel mentre all’avvocato è imposta una ulteriore verifica di
congruità da parte del Consiglio dell’Ordine, a
tutela degli interessi che non sono certo dell’avvocato
e, infatti, noi siamo professionisti e non imprenditori! Il Prof. Ichino, evidentemente, è talmente estraneo al corpo cui vorrebbe appartenere, dal confondere la responsabilità civile dell’avvocato con quella
disciplinare che si somma e non si sostituisce alla
prima che è giudicata dai giudici, terzi e imparziali
ai quali la Costituzione demanda la decisione su
tutte le controversie insorte tra i cittadini, uguali
davanti alla legge. Caro Direttore, sarà un caso ma
sul sito del Professore, www.pietroichino.it, sono
indicati il nome del cane, Penelope, e del gatto, Alice,
tutte le attività politiche, sindacali, accademiche;
alla professione forense è riservato uno spazio quanto al cane e al gatto. Mi creda Direttore, la professione di Avvocato non ha certo bisogno di un grande
fratello che possa mettere il naso sui diritti dei cittadini e faccia da supervisore. C’è bisogno di una
normativa moderna che renda possibile svolgere
questa professione in tempi accettabili, con moderne
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tecnologie; l’Onorevole Ichino pensi a darci strumenti per rendere effettiva la tutela giudiziaria.
Troppo comodo per la politica accusare gli altri
quando ha dimostrato inettitudine nel risolvere i
problemi della gente, come quando si accusano gli
avvocati di far durare i processi ignoranti del fatto
che, ad esempio, le cause d’appello in materia di
lavoro in cui gli avvocati intervengono solo con il
ricorso introduttivo vengono celebrati a distanza di
quattro o cinque anni dal deposito dell’atto introduttivo. Ed allora, sono gli avvocati o il sistema che
sta implodendo per l’incapacità della politica di far
fronte ai problemi? Duecentoventimila avvocati
italiani attendono la riforma forense dal 1933,
mentre quella francese del 1970 è già stata oggetto di
riforme nel 1982, nel 1990, nel 1997 e nel 2007 ed
ora è in corso una nuova revisione. Caro Direttore,
oggi si stanno alzando le barricate e il Professor
Ichino è tra quelli che stanno dall’altra parte rispetto
alla classe forense, perchè si parla di reintrodurre i
minimi tariffari e il divieto di patto di quota lite.
Ebbene, sia chiaro che l’abolizione degli uni e l’eliminazione del divieto per l’altro, avevano ingenerato
solamente un asservimento, specie nei giovani colleghi, alle compagnie di assicurazione, banche e potentati economici che sono riusciti a imporre tariffe da
fame senza alcun beneficio per i veri consumatori
che, deboli nella contrattazione, si sono visti imporre
semmai patti di quota lite disdicevoli nel merito e
gravosi nelle pretese (e fu un provvedimento di
sinistra, sic!). Al Professor Ichino vorrei dare un
consiglio, continui ad occuparsi di accademia, le
astrazioni gli sono più congeniali, alla difesa dei
diritti dei deboli lasci fare agli avvocati. Caro Direttore, non so se questa mia troverà spazio nel suo
giornale, certo le mie posizioni non sono certamente
coerenti con le posizioni dei suoi editori, il grado di
democrazia di un paese si misura anche dal livello di
accesso che si ha ai mezzi d’informazione. A me fa
molta più paura la mancanza di libertà, di libero
confronto: il potere dei media è devastante se consente di togliere la parola all’ultimo dei cittadini quale
io sono; sono certo che Lei non vorrà togliermela. Un
caro saluto”.
Il Consiglio rinvia alla prossima adunanza
per la decisione da assumere.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta comunicano di avere designato quali
ulteriori componenti della Commissione Diritto Amministrativo gli Avv.ti Salvatore Famiani, Elena Papa e Marco Martinelli.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Nesta comunica di avere
designato quali ulteriori componenti della
Commissione Proprietà-Locazione gli Avv.ti
Laura Busato, Gianluca Di Giorgio e Francesca Romana Genovesi.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- I Consiglieri Fasciotti e Nesta comunicano di avere designato, quali ulteriori componenti della Commissione di Diritto Commerciale e Societario gli Avv.ti Marco Carlizzi e
Massimo Gruarin.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Fondo Assistenza Consiglio
- Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma, visti gli atti e udita la relazione del
Consigliere Fasciotti, delibera di erogare a
titolo di assistenza la seguente somma:
(omissis)
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Proc.disc. n.8003 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Approvazione dei verbali nn. 18 e 19
delle adunanze del 6 e dell’11 maggio
2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 19 dell’adunanza dell’11 maggio
2010.
- Il Consigliere Di Tosto si spiace del fatto
che il Consigliere Segretario e il Consigliere
Graziani non abbiano sentito che il Consigliere Tesoriere abbia descritto, due adunanze fa,
il sito del Consigliere Vaglio come pedo-pornografico. Chiede che al termine di ogni seduta si legga il verbale predisposto.
Il Consigliere Vaglio rileva con sorpresa
che, nonostante la propria espressa richiesta di
riportare a verbale, nell’ambito delle dichiarazioni del Consigliere Tesoriere Gianzi, non è
stata riportata la frase da questi pronunciata (e
ripetuta nell’adunanza odierna), e più precisamente: “pedo-pornografico” riferito al sito
www.maurovaglio.it. Ritenuto che sia responsabilità del Segretario riportare testualmente seppur sinteticamente- le dichiarazioni dei
Consiglieri, si appella al suo senso istituzionale affinchè non vengano omesse le predette
espressioni infamanti nei confronti del sottoscritto, che il Consigliere Segretario non può
non avere sentito poichè ripetute più volte dal
Consigliere Gianzi.
I Consiglieri Di Tosto e Vaglio rilevano
altresì che il Consigliere Segretario ha riportato a pag. 8 l’affermazione che sarebbe stata
rilevata una firma apocrifa sull’istanza al Consiglio di ripristinare il contratto di assistenza
per l’Ufficio del Giudice di Pace non ricordano che il Consigliere Segretario abbia fatto tale
comunicazione durante l’adunanza e chiedono che non vengano aggiunte posteriormente
dichiarazioni non effettuate, tenuto anche
conto che in questo biennio non è stata data la
possibilità ai Consiglieri di far pervenire comunicazioni successive.
Il Consigliere Segretario fa presente al
Consigliere Vaglio ed al Consigliere Di Tosto
che la loro critica sulle presunte omesse verbalizzazioni è ingenerosa ben potendo, su un
verbale che occupa sovente oltre 50 pagine,
che il verbalizzante non oda –spesso in un
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clima di vera gazzarra non consona al prestigio
dell’Ente– una o due parole. Conferma pienamente la propria disponibilità a leggere in
Aula, a fine seduta, quanto verbalizzato (anche perché il verbale viene redatto seduta
stante come possono testimoniare tutti i presenti e come hanno potuto constatare i vari
ospiti, taluni illustrissimi, succedutisi nelle
scorse Adunanze, gli incolpati, i loro difensori, i testimoni, ecc.), anche se di norma verso la
fine dei lavori consiliari, a tarda sera, molti dei
Componenti si allontano dall’Aula con estrema rapidità.
Con riferimento, invece, alla comunicazione congiunta dei Consiglieri Di Tosto e
Vaglio, egli osserva che il riferimento alle
risposte alla propria comunicazione sulla questione del Giudice di Pace fu fatto in modo
integrale alla “tipologia” delle risposte (contenute in apposita cartellina che sono stati,
peraltro sino ad ora invano, invitati a consultare), ivi compresa quella recante la firma
ritenuta apocrifa. E’ verosimile ritenere che i
Colleghi non abbiano udito quell’accenno. Si
riserva comunque ogni più opportuna azione
a tutela della propria attività e della propria
dignità personale in relazione alla parte finale
della comunicazione congiunta cui qui fa riferimento.
Il Consigliere Cerè comunica di non aver
mai ascoltato molte delle espressioni che risultano verbalizzate come riferite dal Segretario.
Il Consigliere Segretario replica al Consigliere Cerè che le sue continue uscite dall’Aula, seguite da rientri e poi ancora da uscite
(tutti spostamenti ritualmente annotati a verbale senza contestazione alcuna), possono
impedire al Consigliere Cerè di seguire i lavori
dell’Aula con la dovuta costanza, di talchè è
possibile che Ella si perda molte delle dichiarazioni che ivi vengono svolte.
Il Consigliere Cerè chiede che si ometta
l’annotazione a verbale delle assenze momentanee dall’Aula, che sono spesso dovute a
bisogni fisiologici.
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Il Consigliere Segretario, che ha la responsabilità del verbale (e ciò anche e soprattutto in
relazione alle pesantissime accuse che proprio
oggi gli sono state rivolte dai Consiglieri Di
Tosto e Vaglio), esprime la propria ferma
contrarietà ad omettere tali annotazioni (che
peraltro non riguardano il solo Consigliere
Cerè, ma chiunque si allontani anche per poco
dall’Aula), dovendo redigere un verbale fedele
a quanto accade nel Consiglio.
Il Consiglio, dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, approva il
verbale n. 18 dell’adunanza del 6 maggio 2010.
Proc.disc. n.8008 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica.
(omissis)
Dott. (omissis)
- Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio sulla richiesta del Dott. (omissis), Praticante Avvocato, iscritto nel Registro dei Praticanti Avvocati custodito dal nostro Ordine, di
essere autorizzato a uno svolgimento parziale
della pratica all’estero, precisamente per un
periodo di due semestri, presso lo studio legale
associato Meisterernst Dusing Manstetten, con
sede in Germania, sotto la guida del professionista Wilhelm Achelpohler.
Il Consigliere Barbantini ritiene, visto il
punto 8 del Regolamento di pratica forense,
approvato da questo Consiglio il 5 febbraio
2009, e anche alla luce dell’approvazione della
Convenzione relativa all’espletamento del ti-
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rocinio e stages formativi, che la richiesta del
Dott. (omissis) meriti accoglimento e chiede,
pertanto, che il Consiglio autorizzi il medesimo a frequentare, per il secondo e terzo semestre di pratica, lo studio del professionista
Wilhelm Achelpohler, a partire dal 7 maggio
2010. L’articolo 8 del Regolamento della pratica forense prevede, infatti, la possibilità di
vedere riconosciuta, ai fini della pratica, la
frequenza di uno studio legale all’estero.
Il Consiglio
udita la relazione, in accoglimento della richiesta, autorizza il Dott. (omissis), iscritto nel
Registro dei Praticanti Avvocati di Roma a
sostituire il periodo di pratica relativa al secondo e terzo semestre con la frequenza dello
studio legale associato Meisterernst Dusing
Manstetten.
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, sollecitati
più volte dal Consigliere Segretario Murra ad
andare a verificare, nell’apposita cartellina, le
molteplici risposte ricevute all’email personale inviate dal Segretario, in relazione alla riattivazione del servizio richieste copie sentenze
e decreti ingiuntivi al Giudice di Pace, hanno
potuto verificare che tali risposte ammontano
a sole dieci, tra l’altro tutte favorevoli al ripristino del servizio rilascio copie dell’Ufficio del
Giudice di Pace Civile. Preso quindi atto di
ciò, ribadiscono la propria soddisfazione per
la posizione da loro assunta in favore dei
Colleghi, i quali in tre mattinate hanno sottoscritto in oltre 550 la petizione (assolutamente
non “contro” il Consiglio, ma a supporto del
rinnovo del contratto di assistenza per il predetto ufficio). I Consiglieri Di Tosto e Vaglio
contestano, quindi, il suggerimento del Consigliere Segretario Murra per il quale il contenuto di predette email “potrebbe indurre i
Consiglieri Di Tosto e Vaglio ad assumere un
contegno futuro più accorto e prudente”, rivendicando la capacità e la libertà di battersi in
favore dei Colleghi.
Il Consigliere Rossi fa presente che lo
stesso Consigliere Segretario aveva parlato di
nove risposte.
Il Consigliere Segretario, in disparte che
alcune di tali risposte contestano il “merito”
che ai relativi firmatari è stato attribuito in
relazione alla risoluzione del problema in discorso, fa rilevare che un così esiguo numero
di risposte dimostra come su oltre 550 Colleghi raggiunti dalla e-mail praticamente nessuno si sia sentito offeso dall’informativa fornita
dallo stesso Consigliere Segretario, così come
si è voluto far intendere con comunicazione
che è ancora edita sul sito internet del Collega
Vaglio.
Il Consigliere Segretario comunica che l’Ufficio del Giudice di Pace ha inviato la lettera
prot. 1237 del 12 maggio 2010 con la quale
comunica di aver interessato il Ministero della
Giustizia per ottenere l’assistenza tecnica sul
software di gestione del programma di scansione dei provvedimenti.
Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione e ringrazia il Consigliere Segretario per
l’impegno ufficiale che ha ottenuto dall’Ufficio del Giudice di Pace il quale permetterà
all’Ordine di evitare, per il 2010, ulteriori
spese.
- I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, preso atto
che il Presidente Conte, nonostante le proprie
rassicurazioni espresse nella precedente adunanza, non ha messo all’ordine del giorno le
richieste necessarie modifiche al Regolamento
della formazione continua conseguenti all’approvazione del programma di gestione dei
crediti formativi, esprimono il proprio disappunto al riguardo e chiedono espressamente
che tale punto venga messo all’ordine del
giorno della prossima adunanza, ribadendo la
propria proposta di modificare la delibera del
24 aprile 2008 nel modo che segue: “Art. 4
primo comma del Regolamento per la formazione permanente: ‘La programmazione di un
numero di eventi formativi che non consenta
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la formazione gratuita a tutti gli iscritti costituisce motivo di improcedibilità dell’azione disciplinare nei confronti dell’iscritto che, pur
avendone fatto richiesta periodicamente e per
almeno 6 volte nel corso di ciascun anno, non
abbia potuto partecipare gratuitamente ai corsi di formazione’. L’impossibilità della partecipazione ai corsi gratuiti deve risultare attraverso la produzione del diniego di ammissione; a
tal fine si stabilisce che il programma di prenotazione tramite il sito dell’Ordine rimanga
aperto fino al giorno precedente alla data
dell’evento ed invii a chi non riesce a prenotarsi la comunicazione di diniego”.
I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, inoltre,
chiedono:
- che il Consiglio disponga una sanatoria
totale per il passato e stabilisca per il periodo 1°
maggio - 31 dicembre 2010 l’obbligo di un
massimo di n. 8 crediti formativi generici e n. 2
crediti formativi deontologici e previdenziali;
- che il Consiglio specifichi in modo chiaro
e preciso le modalità con cui dovranno essere
inseriti nel programma gestionale i crediti formativi acquisiti attraverso la partecipazione a
convegni, seminari, conferenze e corsi tenuti
dalle Associazioni o dalle Società private o da
altri Enti;
- che venga posto fine all’indecoroso fenomeno di rilascio dei crediti formativi ad un
numero superiore a quello della capienza delle
sale utilizzate per i convegni (ad esempio,
risulterebbe che alcune associazioni attestino
la presenza di circa 450 partecipanti ad eventi
tenuti nei locali della Cassa Forense, che invece dispone di massimo 250/300 posti);
- che il Consiglio deliberi immediatamente dei criteri rigidi per l’apertura delle pratiche
disciplinari e per i conseguenti procedimenti
disciplinari, affinchè sia esclusa qualsiasi possibile discrezionalità da parte del Consiglio e
dei suoi singoli componenti.
Il Consiglio delibera di porre all’ordine del
giorno della prossima adunanza la questione.
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- Il Consigliere Condello comunica che, in
data 11 maggio 2010, si è riunita la Commissione Mediazione-Conciliazione.
La Commissione ha esaminato le problematiche connesse alla procedura di accreditamento dell’Organismo di mediazione e le problematiche relative all’accreditamento dell’Ente di formazione dei media-conciliatori.
I componenti della Commissione, considerato che i nuovi decreti ministeriali di attuazione del D.Lgs. 28/2010 verranno pubblicati
probabilmente alla fine di luglio, evidenziano
al Consiglio la necessità di procedere immediatamente agli accreditamenti utilizzando i
decreti del 2004 per non perdere questa nuova
opportunità per l’Avvocatura.
Nella riunione si è proceduto alla nomina
del Coordinatore Vicario nella persona dell’Avv. Antonio Iannella. Hanno comunicato
la disponibilità a collaborare con la Commissione altri Colleghi: Avv.ti Fabio Caiaffa,
Antonio Caliò e Isidoro Toscano.
Il Consigliere Condello propone di organizzare quattro eventi informativi sulla nuova
procedura di Mediazione finalizzata alla conciliazione da svolgere nei mesi di maggio,
giugno e luglio prossimi.
Il Consiglio delibera di integrare la Commissione con i Colleghi su indicati e di autorizzare i convegni con il riconoscimento di
due crediti formativi per ogni evento.
- Il Consigliere Condello, per la Commissione Fallimentare, informa il Consiglio di
aver partecipato, il giorno 11 maggio 2010, a
una riunione con il Cancelliere Dirigente della
Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario
di Roma e con un rappresentante dell’Ordine
dei Commercialisti -era presente anche il Presidente Monsurrò- per predisporre le procedure informatiche necessarie per la gestione dei
rapporti con i Curatori.
Il gruppo di lavoro si è aggiornato per il
prossimo mercoledì per predisporre gli schemi
preparatori del programma.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
E’ stata anche evidenziata la necessità, per
problemi di trasparenza, di pubblicare sul sito
web del Tribunale, appena sarà attivato il
nuovo sistema, i nomi dei professionisti che
riceveranno gli incarichi di Curatore.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani informano il Consiglio che la Provincia di Roma ha
inviato il progetto Provincia Wi-Fi nei Tribunali di Roma.
Questo progetto consente di attivare un
sistema Wi-Fi per accedere gratis ad internet
negli Uffici Giudiziari di Roma.
Il progetto prevede l’installazione di collegamenti a internet, in una prima fase con
dodici hot spot, nelle aree a largo accesso di
pubblico e in alcune Aule Avvocati negli Uffici Giudiziari.
Il costo di tutte le operazioni è a carico
della Provincia di Roma e, pertanto, nessun
esborso è previsto per il Consiglio dell’Ordine.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i
Consiglieri Condello e Graziani della comunicazione.
Il Consigliere Condello ritiene che il Notiziario dovrebbe essere gestito internamente
utilizzando le qualificate professionalità già
presenti tra i nostri dipendenti.
Il sistema attuale potrebbe essere ridotto
con riferimento al numero delle copie stampate e al numero delle pagine. La spesa di
18.000,00 euro, per la redazione esterna del
Notiziario on line, potrebbe essere utilizzata
per acquisire una professionalità esperta in
comunicazione con contratto part-time.
Il Consiglio delibera di riservare ogni decisione all’esito della complessiva relazione che
il Consigliere Tesoriere dovrà redigere sull’argomento, anche alla luce dell’esito dell’Assemblea ordinaria svoltasi stamani.
Proc. disc. n.8031 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n.8047 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n.8065 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Pratiche disciplinari
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano di avere chiamato a fare parte della
Commissione Informatica Giuridica, Nuove
Tecnologie e Gestione Sito, l’Avv. Salvatore
Famiani.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Stampa riviste “Temi Romana” e “Foro
Romano”: decisioni
- Il Consigliere Condello, con riferimento
al punto 19 dell’ordine del giorno, esprime
parere contrario alla proposta di incaricare
una società esterna per la redazione del Notiziario cartaceo e on line.
Il confronto della spesa richiesta, con quanto pagato negli anni passati, non può essere
fatto solo considerando la somma richiesta
(60.000,00 euro all’anno) con la somma spesa,
poichè i due progetti sono totalmente diversi.
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza si
è proceduto all’esame collegiale delle singole
proposte di archiviazione (70) o di apertura di
procedimento disciplinare (4).
(omissis)
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono state distribuite a tutti i Consiglieri le
bozze dei provvedimenti di archiviazione e di
apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza.
Pratica n.617/2010 S – Avv. (omissis)
Procedimento Disciplinare n.7920 – Avv.
(omissis)
Procedimento Disciplinare n. 8012 – Avv.
(omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Pratica n.1088/2008 S – Avv. (omissis)
Cancellazioni
a domanda
per trasferimento
Nulla osta al trasferimento
Compiuta pratica
Pratica n.654/2010 S – Avv. (omissis)
Pareri su note di onorari
Parere n.3029/09 - Avv. (omissis)
n.
n.
n.
n.
2
1
5
11
n.
n.
74
8
n.
56
n.
17
DISCIPLINA
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 60 pareri su note di onorari:
Archiviazioni
Aperture
PARERI
ADUNANZA DEL 20 MAGGIO 2010
Emessi
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
Iscrizioni
Albo Ordinario
Passaggi dall’Elenco Speciale
all’Albo Ordinario
Passaggi dall’Albo Ordinario
all’Elenco Speciale
Passaggi dalla Sez. Spec. n. 96/01
all’Albo Ordinario
Cancellazioni
per decesso
a domanda
Nulla osta al trasferimento
n.
9
n.
1
n.
1
n.
2
n.
n.
n.
1
4
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
Iscrizioni
Iscrizioni e abilitazioni
Abilitazioni
Revoche abilitazioni
per decorrenza di termini
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n.
n.
n.
12
2
7
n.
4
SEGRETERIA
Aut. alle notifiche dirette
Proc. disc. n. 7986 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che da
parte di un gruppo di Colleghi è pervenuta una
interessante proposta volta a studiare la possibilità di creare una banca dati per permettere di
segnalare agli iscritti interessati le eventuali
insolvenze dei clienti, a mò di “centrale rischi”
tipica del sistema bancario e finanziario.
La proposta, ovviamente, dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Autorità garante dei dati
personali da parte del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati per accertarne la concreta fattibilità e percorribilità, ma per far ciò è necessario redigere un progetto analitico nel quale
esporre in modo dettagliato le modalità di
interrogazione della banca dati stessa.
L’istanza, allo stato, è rivolta a ottenere per
intanto l’autorizzazione del Consiglio a svolgere un mero mandato esplorativo, senza alcun impegno o esborso, onde saggiare l’interesse del mercato alla creazione della banca
dati.
Il Consiglio rinvia alla prossima adunanza.
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver partecipato al Convegno tenutosi al Tea-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
tro dei Dioscuri di celebrazione del cinquantenario della celebre sentenza della Corte Costituzionale del 13 maggio 1960 che permise di
abolire il divieto di ingresso delle donne nella
Pubblica Amministrazione.
All’evento, organizzato dall’Associazione
C3 (Centro Culturale Calabrese, presieduta
dall’On.le Peppino Accoglianò), ha preso parte un folto uditorio di alte personalità del
mondo giuridico, che sono rimaste ammirate
dalla lucidissima relazione svolta dal Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Prof.
Cesare Mirabelli, di commento alla storica
sentenza. Ha presieduto i lavori il neo Vice
Presidente della Regione Lazio Avv. Fabio
Armeni.
Il Consiglio ne prende atto.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Paolo Benigni, Pier Giorgio Benigni, Domenico Bonanni, Gianmaria
Vito Livio Bonanno, Angela Maria Lorena
Cordaro, Alessandra Cosentino, Pasquale
Datore Giansante, Marzia Delli Castelli, Ileana Iandolo, Roberto Iannaccone, Paolo Izza,
Anna Pannunzi, Francesco Sorvillo, Silvia
Maria Specchio, Piergiorgio Villa, Francesco
Villa Pizzi, Andrea Zanello,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Torino, pervenuta in data 12 maggio 2010,
accompagnatoria della delibera dell’Unione
Regionale dei Consigli dell’Ordine del Piemonte e della Valle d’Aosta, con la quale
esprime il proprio dissenso all’obbligatorietà
del procedimento di mediazione in relazione
al Decreto Legislativo n. 28/2010 di attuazio-
ne dell’art. 60 della Legge n. 69/2009 (Mediaconciliazione).
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 13 maggio 2010, accompagnatoria del resoconto dei lavori tenutisi lo scorso 11 maggio al Senato sul testo della
Riforma Professionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Lucca, pervenuta in data 13 maggio 2010,
accompagnatoria della delibera con la quale
esprime il proprio dissenso all’obbligatorietà
del procedimento di mediazione in relazione
al Decreto Legislativo n. 28/2010 di attuazione dell’art. 60 della Legge n. 69/2009 (Mediaconciliazione).
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Saluzzo, pervenuta in data 13 maggio 2010,
accompagnatoria della delibera con la quale
esprime il proprio dissenso all’obbligatorietà
del procedimento di mediazione in relazione
al Decreto Legislativo n. 28/2010 di attuazione dell’art. 60 della Legge n. 69/2009 (Mediaconciliazione).
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Arturo Pardi, Presidente del
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona e dell’Unione Regionale Forense Marche,
pervenuta in data 17 maggio 2010, con la
quale ringrazia l’Unione delle Camere Civili e
l’Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi che hanno chiesto al Parlamento di
includere gli avvocati tra i soggetti competenti
ad amministrare le cessioni delle quote delle
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
S.r.l., l’autentica della firma degli amministratori di società, il visto di autentica sulle comunicazioni alle Agenzie Entrate in materia di
IVA e ora anche l’intervento professionale per
la cessione di azienda.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
richiesta dell’Avv. Giuseppe Micera, Presidente dell’Associazione “Tennis Forense” unitamente al Vicepresidente Avv. Michela Pentenè, pervenuta il 13 maggio 2010, in merito
sia al patrocinio che al contributo economico
dell’Ordine di Roma per fronteggiare varie
spese quali l’acquisto dell’abbigliamento sportivo e altre in occasione del torneo di tennis
“Magistrati Avvocati” per il mese di giugno
2010.
Il Consiglio rinvia ad una prossima adunanza, anche alla luce delle indicazioni provenienti dall’Assemblea, sollecitata in tal senso
da apposita mozione, circa la necessità di non
elargire contributi per manifestazioni sportive.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
comunicazione, pervenuta il 17 maggio 2010,
dell’Ufficio del Consegnatario della Corte di
Appello di Roma, accompagnatoria del verbale della riunione della Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari tenutasi il 5
maggio u.s.
Il Consiglio ne prende atto e constata che
nella riunione di cui al verbale è stata rappresentata la volontà consiliare di non accettare
ipotesi che non sia quella della concessione di
spazi nella Caserma Nazario Sauro, sede delle
Sezioni Civili del Tribunale Ordinario di Roma.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Lodovica Giorgi, Segretario
dell’Unione Camere Penali Italiane, pervenuta in data 17 maggio 2010, accompagnatoria
della delibera del 13 maggio u.s. approvata
dalla Giunta dell’Unione delle Camere Penali
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Italiane avverso lo stravolgimento delle norme
approvate dalla Commissione Giustizia del
Senato e all’istituzione del Regolamento della
Specializzazione forense dell’Avvocato Penalista – U.C.P.I.
Il Consiglio ne prende atto, riservandosi
valutazioni al riguardo.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del
Tribunale Ordinario di Roma, inviata all’Ufficio del Giudice di Pace di Roma e pervenuta
per conoscenza il 14 maggio 2010, nella quale
si chiarisce la situazione in merito alle apparecchiature fornite in comodato gratuito dal
Consiglio all’Ufficio del Giudice di Pace di
Roma.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il
Presidente del Tribunale Ordinario di Roma
per aver chiarito ai vertici burocratici del Giudice di Pace, in linea con quanto comunicato
dal Consiglio medesimo, come sia assolutamente indispensabile che questi si attivino per
garantire efficienza ai servizi erogati.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Raffaele Izzo, pervenuta in data
18 maggio 2010, con la quale chiede di espungere il proprio nominativo dall’elenco degli
avvocati designati a far parte della Commissione Giudicatrice di appalti pubblici, ai sensi
dell’art. 84 del D. Lgs. n. 163/2006 -Codice dei
contratti pubblici- richiesta dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile della Presidenza
del Consiglio dei Ministri, per ragioni di incompatibilità e di opportunità.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Segretario a comunicare all’Ufficio pubblico richiedente la volontà del Collega Raffaele Izzo nonchè a ringraziare quest’ultimo per la elegante e corretta scelta effettuata.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota degli Avv.ti Patrizio Tumietto e Bruno Lo
Giudice, rispettivamente Presidente e Segreta-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
rio Generale dell’Unione Nazionale Camere
Avvocati Tributaristi, pervenuta in data 19
maggio 2010, accompagnatoria della delibera
del 17 maggio u.s. avverso lo stravolgimento
delle norme approvate dalla Commissione
Giustizia del Senato e dell’istituzione del Regolamento della Specializzazione forense dell’Avvocato Tributarista.
Il Consiglio ne prende atto, riservandosi
valutazioni al riguardo.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Arezzo, pervenuta in data 18 maggio 2010,
accompagnatoria della delibera con la quale
esprime il proprio dissenso all’obbligatorietà
del procedimento di mediazione in relazione
al Decreto Legislativo n. 28/2010 di attuazione dell’art. 60 della Legge n. 69/2009 (Mediaconciliazione).
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Ferdinando Tota, difensore del
Consiglio nella procedura di riassegnazione
del nome a dominio “ordineavvocati.it”, pervenuta in data 18 maggio 2010, con la quale
trasmette la favorevole decisione del Centro
Risoluzione Dispute Domini del 5 maggio
scorso.
Comunica, altresì, che è necessario registrare entro 30 giorni dalla decisione il dominio “ordineavvocati.it” a nome del Consiglio
romano e che la Società che deteneva il dominio in precedenza continua ad utilizzare tale
nome.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Graziani all’adozione urgente di
tutti i consequenziali atti esecutivi.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Ufficio del Consegnatario della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 19
maggio 2010, con la quale comunica la convocazione della Commissione per il 24 maggio
p.v., alle ore 11.00.
Il Consiglio ne prende atto e invita il
Consigliere Cipollone a prendere parte alla
seduta.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Mario Fezzi, Presidente dell’Associazione Giuslavoristi Italiani, pervenuta in
data 19 maggio 2010, accompagnatoria della
delibera del 18 maggio u.s. avverso lo stravolgimento delle norme approvate dalla Commissione Giustizia del Senato e all’istituzione
del Regolamento della Specializzazione forense dell’Avvocato in Diritto del lavoro, sindacale e della previdenza sociale che contempla anche il bando di attuazione della specializzazione e dei relativi corsi certificati dall’Associazione.
Il Consiglio ne prende atto e si riserva
valutazioni al riguardo.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 19 maggio 2010, con la quale
trasmette la locandina relativa al convegno
che si terrà a Roma il prossimo 11 giugno sul
tema “Le donne nelle professioni legali di
domani”.
Il Consiglio ne prende atto e invita le
Consigliere Arditi di Castelvetere, Cerè e Rossi a presenziare.
- Il Consigliere Segretario, in qualità di
Coordinatore della Commissione Enti pubblici, propone l’inserimento dell’Avv. Alfredo
Fava, Responsabile dell’Ufficio Legale dell’Università La Sapienza di Roma, convocando la Commissione (presso la Sala “Emilio
Conte” della sede principale) per il 31 maggio
p.v. alle ore 13.00.
Il Consiglio ne prende atto e manda agli
Uffici per le annotazioni del caso.
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver integrato la Commissione Elenco Specia-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
le con gli Avvocati: Barbara Bentivoglio, Giandomenico Catalano, Elena Papa, Vincenza
Profeta, Leopoldo Valentino, Marina Weber.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che l’Avv.
Cinzia Gauttieri ha ringraziato il Consiglio
che, aderendo alla II Edizione “Rino per Emergency 2010” tenutasi l’8 maggio u.s., ha contribuito all’acquisto di n. 5 valvole cardiache per
il Centro di Cardiochirurgia di Salam, in Sudan.
Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione e delega il Consigliere Segretario a trasmettere l’estratto del presente verbale alla
Collega Cinzia Gauttieri.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che l’Avv.
Gianmatteo Nunziante chiede al Consiglio di
dare la massima pubblicità, anche sul sito
dell’Ordine, della “Mediterranean Conference”, presentata dalla IBA European Regional
Forum e supportata dalla IBA Arab Regional
Forum, che si terrà dal 23 al 25 giugno p.v.
presso lo Sheraton Golf Parco de’ Medici
Hotel & Resort in Roma.
L’evento è a pagamento ma l’introito verrà
devoluto all’Associazione IBA European Regional Forum.
Il Consiglio approva la pubblicazione dell’evento sul sito, ma solo nella rubrica “News”,
non nella parte relativa agli “Eventi formativi”.
Fondo Assistenza Consiglio
- Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma, visti gli atti e udita la relazione del
Consigliere Tesoriere, delibera di erogare a
titolo di assistenza le seguenti somme:
(omissis)
- Il Consigliere Graziani riferisce in ordine all’incarico conferito dal Consiglio all’Avv. Ferdinando Tota, finalizzato a ottenere la riassegnazione del nome a dominio
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“ordineavvocati.it” a beneficio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. L’Avv. Ferdinando
Tota ha confermato che in data 5 maggio
2010 è stata emessa la decisione con cui
veniva disposta la riassegnazione del nome a
dominio “ordineavvocati.it” all’Ordine degli
Avvocati di Roma. Il medesimo professionista ha segnalato che, anche se vi sia la possibilità (da lui ritenuta remota) dell’impugnazione della decisione in sede giudiziaria, sarebbe opportuno registrare subito il dominio
“ordineavvocati.it” a nome dell’Ordine degli
Avvocati di Roma, utilizzando il dominio
con la pubblicazione di tutti i collegamenti ai
siti web di tutti i Consigli dell’Ordine. In ogni
caso, appare indispensabile procedere alla
registrazione del dominio entro trenta giorni
dalla decisione (5 maggio 2010).
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Graziani all’adozione urgente di
tutti i consequenziali atti esecutivi.
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta comunicano di aver integrato la Commissione di Diritto e Procedura Civile inserendo l’Avv. Nunzia Testone.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Nesta comunica di aver
integrato la Commissione Proprietà e Locazioni inserendo l’Avv. Vincenzo Fargione.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Contributi ed erogazioni liberali
- Il Consigliere Barbantini riferisce sulla
relazione della Commissione incaricata di esaminare le delibere adottate dal Consiglio in
ordine ai contributi alle Associazioni, composta dal Consigliere Tesoriere, dal Consigliere
Condello e da se stesso.
Le delibere del Consiglio che riguardano i
contributi alle Associazioni sono:
- 14 novembre 1991 (provvedimenti di
attuazione della L. 241/1990);
- 15 aprile 1999 (revisione Regolamento
sovvenzioni e contributi);
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- 21 settembre 2000 (aumento del contributo dal 30% al 50%);
- 26 aprile 2001 (nuovo Regolamento);
- 14 luglio 2005 (ultima delibera).
La Commissione riassume, brevemente,
l’iter della vicenda.
Nell’adunanza del 14 novembre 1991, il
Consiglio approvava (con il voto contrario del
Consigliere Bucci) il testo del Regolamento di
attuazione dell’art. 12 della L. 241/90 in base
al quale deliberava in ordine ai requisiti, modalità e criteri da seguire per sovvenzioni,
contributi, sussidi e ausili economici o finanziari concessi a persone fisiche e/o giuridiche,
Enti pubblici e privati, Associazioni e comitati
operanti in settori interessanti lo sviluppo e la
promozione della professione forense, la formazione e l’aggiornamento professionale e
culturale degli iscritti all’Albo e ai Registri a
mezzo di congressi, convegni, pubblicazioni,
scuole, seminari, corsi di formazione e aggiornamento, nonchè per l’assistenza a professionisti forensi e loro familiari superstiti e ai
dipendenti del Consiglio in servizio.
In detta delibera venivano stabiliti i requisiti necessari per poter ottenere detti benefici
e le modalità delle erogazioni.
Nell’adunanza del 15 aprile 1999 il Consiglio procedeva alla revisione di detto Regolamento e, per quello che qui interessa, richiedeva la dimostrazione:
A) che il richiedente avesse svolto, stabilmente e da almeno un anno, attività istituzionale o associativa;
B) del numero degli iscritti.
Demandava al Consigliere Tesoriere, tra
l’altro, la tenuta di un Registro con indicazione dei beneficiari, degli importi e delle date
delle erogazioni.
Nell’adunanza del 21 settembre 2000 il
Consiglio, sulla proposta redatta dal Consigliere Tesoriere confermava il Regolamento
elevando, peraltro, il limite per il rimborso
delle spese sostenute dalle Associazioni, in
occasione dell’organizzazione di convegni ecc.,
dal 30% al 50%.
Nell’adunanza del 26 aprile 2001 il Consiglio deliberava il Regolamento per l’erogazione di fondi agli iscritti e ai sodalizi degli stessi
(esclusi i Consiglieri in carica) prevedendo che
l’erogazione per manifestazioni, missioni, convegni, seminari, corsi, occasioni promozionali, formative, culturali e sportive, in Italia e
all’estero avvenisse secondo le seguenti modalità:
A) fondi a delegati del Consiglio e finanziamenti a richiesta dei Segretari della Conferenza dei Giovani Avvocati in carica negli
ultimi due anni;
B) a favore dei delegati al Congresso
O.U.A.;
C) per i fondi agli iscritti e a istituzioni e
sodalizi forensi, prevedeva i requisiti della
costituzione da almeno due anni e un numero
di iscritti, non inferiore a 300 dell’Ordine
romano (con esclusione della Scuola Forense
da tali limitazioni) e stabiliva che detti fondi
venivano tratti dalle donazioni, ove accettate,
degli “Amici dell’Avvocatura Romana” di cui
veniva istituito un Albo; l’erogazione, previa
dettagliata esposizione al Consiglio dell’evento, delle ipotizzate spese e delle eventuali altre
contribuzioni, rimaneva nella misura del 50%
dell’importo finale da documentare, in sede di
consuntivo, dal richiedente.
Per fornire una risposta univoca al problema in particolare delle sovvenzioni alle Associazioni forensi, si osserva: il Regolamento di
attuazione dell’art. 12 co. I della L. 241/90,
deliberato nell’adunanza del 14 novembre 1991
e le successive revisioni ed aggiunte sopra
riportate, è stato sempre attuato e appare assai
chiaro; peraltro venuti meno i cc.dd. “Amici
dell’Avvocatura Romana” l’onere è oggi esclusivamente del Consiglio.
Alla luce di quanto sopra esposto si ritiene
di sottoporre all’approvazione del Consiglio
le regole per la richiesta ed erogazione delle
sovvenzioni previste dal Regolamento del 26
aprile 2001, che si allega (all. n. 1), così modi-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ficato:
A) svolgimento delle attività, indicate nel
Regolamento 26 aprile 2001, confermato, con
modifiche il 14 luglio 2005, con un minimo
temporale di due anni (all. n. 2);
B) numero di iscritti non inferiori a 150 per
le Associazioni operanti nell’ambito dell’Ordine romano; ove, peraltro, si tratti di richieste, sempre per le manifestazioni previste sub
A), provenienti dal Direttivo Nazionale di tali
Associazioni, il suddetto limite numerico non
è ostativo essendo, certamente, superato in
ambito nazionale;
C) le richieste riguardanti congressi, convegni, pubblicazioni, seminari, manifestazioni ecc., devono essere corredate da un dettagliato preventivo di spesa;
D) la misura delle erogazioni è stabilita nel
50% dell’importo di cui al preventivo, e non
da quello risultante dal consuntivo.
Il Consiglio rinvia ogni decisione in attesa
che la Commissione incaricata stabilisca le
modalità di suddivisione dell’importo economico previsto tra le attività cui contribuire.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, anche a nome del Consigliere Fasciotti, Coordinatori della Commissione Famiglia comunicano di nominare l’Avv. Marina Marino, quale Coordinatore Vicario Dipartimento Diritto
Processuale e l’Avv. Rossella Minio, quale
Coordinatore Vicario Dipartimento Diritto
Minorile.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Vaglio chiede di poter
partecipare al Convegno di Bologna del 29 e
30 maggio p.v.
Il Consigliere Tesoriere si oppone per le
ragioni in virtù delle quali l’Assemblea Ordinaria, il 13 maggio u.s., ha proposto la contrazione delle spese anche e soprattutto della
posta in questione. Il Consigliere Tesoriere
sottolinea, peraltro, che già tre Consiglieri
sono stati autorizzati a partecipare in rappre-
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sentanza del Consiglio, come da deliberazione adottata in una scorsa seduta nella quale il
Consigliere Vaglio era presente e nulla disse al
riguardo.
Il Consigliere Cassiani ritiene che una cosa
siano i tagli al bilancio altra la buona volontà
che un Consigliere manifesta per prendere
parte ad un Convegno nazionale in rappresentanza dell’Ordine di appartenenza.
Il Consigliere Barbantini fa osservare al
Consigliere Cassiani (assente dall’Assemblea
del 13 maggio scorso) che il Consigliere Vaglio
è stato tra quelli che nell’Assemblea stessa ha
votato per la riduzione delle spese di rappresentanza.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere, pur
ritenendo che le opposizioni manifestate siano fondate, opina nel senso che sia possibile
autorizzare anche questa missione non ritenendo ancora operative nel concreto le decisioni sul bilancio preventivo.
Il Consigliere Tesoriere motiva meglio la
propria opposizione, ripercorrendo la situazione che si è verificata nei bienni pregressi
(dove l’Ordine di Roma era sistematicamente
assente dalle più importanti manifestazioni
culturali, per una scelta risultata poi suicida),
facendo presente di aver proposto appositamente una elevazione delle somme destinate
d’ora in poi a dette iniziative proprio per ridare
all’Ordine di Roma smalto e autorevolezza.
Tale sua proposta è stata decisamente contestata, proprio dal Consigliere Vaglio che sul
suo sito ha pubblicato la proposta di bilancio
preventivo “cerchiando” la relativa voce al
fine di richiamarne l’attenzione dei frequentatori del sito. Rileva, poi, la contraddittorietà
dell’attuale richiesta con il voto palese espresso in Assemblea dallo stesso Consigliere.
Il Consigliere Graziani rileva che l’evento
che si terrà a Bologna non è un vero e proprio
convegno (essendo relativo agli Osservatori
sulla Giustizia civile) e che egli chiese di partecipare quale membro della apposita Commissione, ma è disposto ad andarci anche a spese
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
proprie.
Il Consigliere Nesta ritiene che sia necessario che ogni Consigliere che si reca in trasferta
per svolgere attività istituzionale, con disagio
e fatica, sacrificando i momenti di tempo
libero, debba essere sollevato dalle spese vive.
E’, quindi, necessario dettare criteri che stabiliscano principi specifici per la fruizione del
rimborso delle spese.
Il Consigliere Cerè contesta che la presenza, da sola, ai Convegni, conferisca prestigio se
tale presenza non è poi accompagnata da un
contributo di idee e di proposte. Ricorda che
anni fa molti Colleghi partecipavano ad iniziative culturali a spese proprie.
Il Consigliere Di Tosto invita il Consigliere Tesoriere ad ammettere che questa sua
opposizione costituisce una punizione nei riguardi del Consigliere Vaglio e chiede che su
questa vicenda si voti.
Il Consiglio, a maggioranza, autorizza il
Consigliere Vaglio a recarsi a Bologna a spese
del Consiglio, assumendo le spese di un pernottamento e del viaggio.
Audizione Avv. (omissis) – parere n. 3151
- Il Consigliere Fasciotti, quale Responsabile della Commissione di Diritto del Lavoro,
propone l’inserimento nella Commissione
degli Avv.ti Paolo Di Candilo e Giancarlo
Zanzarella.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del
Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in
data 14 maggio 2010, relativa all’avvio della
sperimentazione presso le Cancellerie delle
Sezioni Lavoro dello stesso Tribunale, del
sistema operativo di scansione di Sentenze,
visibili su Polisweb, a partire dal 17 maggio u.s.
Il Consiglio ne prende atto e dispone la
diffusione della notizia.
- I Consiglieri Fasciotti e Nesta, Coordinatori della Commissione di Diritto Societario,
riferiscono che si sta programmando il Seminario di Diritto Societario 2010/2011 che si
terrà nell’Aula Avvocati del Palazzo di Giustizia a partire dal 15 giugno p.v.
Le date degli incontri sono fissate: 15 giugno 2010, 13 luglio 2010, 28 settembre 2010,
5 ottobre 2010, 19 ottobre 2010, 26 ottobre
2010, 9 novembre 2010, 16 novembre 2010, 7
dicembre 2010 e 14 dicembre 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
Proc. disc. n. 8009 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8096 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8060 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del
Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in
data 14 maggio 2010, relativa all’attivazione di
due postazioni alla Società Lextel presso il
Tribunale di Roma, a partire dal 10 maggio u.s.
e limitata al 30 luglio c.a. per la consultazione
da remoto dei Registri di Cancelleria e delle
funzioni del processo civile.
Il Consiglio ne prende atto e fa rilevare di
aver già ampiamente diffuso la notizia in precedenza.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di
Appello di Roma, pervenuta in data 13 maggio
2010, accompagnatoria dell’estratto del verbale della seduta del Consiglio Giudiziario del 12
maggio u.s.
Si chiede di far pervenire osservazioni relative a eventuali disfunzioni organizzative rilevate nel quadriennio così come previsto nella
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circolare del Consiglio Superiore della Magistratura in tema di conferma per i Magistrati
che svolgono funzioni direttive e semidirettive ai sensi degli artt. 45 e 46 del D.Lvo 160/06.
Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone ad approfondire l’argomento.
- Il Presidente invita caldamente tutti i
Consiglieri a partecipare all’incontro serale di
oggi con i Presidenti e i Consiglieri Segretari
degli Ordini del Distretto del Lazio.
Il Consiglio ne prende atto e la maggioranza dei Consiglieri assicura la partecipazione.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Presidente e il Consigliere Condello
(unitamente al Coordinatore Vicario Avv.
Tommaso Marvasi, responsabili della Commissione Procedure Concorsuali) informano
il Consiglio dei progetti che la Commissione
ha attivato per il periodo 2010-2011:
1. Corso completo di Diritto Fallimentare teso alla preparazione di un professionista specializzato.
Il Consiglio dell’Ordine realizzerà, dall’ottobre 2010 al maggio 2011, un Corso completo di Diritto Fallimentare teso alla preparazione di un professionista specializzato.
Come notato nella “prefazione” di quel
Corso, “L’esperienza pratica di questi ultimi anni
(i primissimi post-riforma della legge fallimentare)
hanno fatto emergere con assoluta evidenza un dato
assolutamente nuovo per il professionista che si
occupa di diritto fallimentare. Il diritto fallimentare
è divenuto una materia quanto mai specialistica,
nella quale –proprio per la peculiarità di trattare
questioni conseguenti alla crisi dell’impresa e non al
suo operare normale sul mercato– vengono in rilievo
istituti precipui, non sempre regolabili col ricorso ai
principi generali e non sempre intelligibili, se non con
l’esperienza professionale concreta e diretta”.
Così è stato progettato un Corso che darà
spazio all’analisi di tutte le problematiche fallimentari e che prevederà anche affiancamenti
concreti con avvocati esperti della materia.
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2. Corso introduzione al Diritto Fallimentare
Finalità del Corso di “Introduzione”.
Il “Corso di Introduzione” nasce dalla
volontà del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Avv. Antonio
Conte, di offrire un quadro di orientamento
soprattutto ai giovani professionisti, che tentano i primi approcci sulla materia.
Modalità di svolgimento.
Il Corso di “Introduzione” prevederà una
didattica frontale suddivisa in tre moduli autonomi che vorranno offrire una panoramica
generale del complesso mondo del diritto fallimentare.
Ogni modulo (uno praticamente per ognuno dei tre mesi di svolgimento: giugno, luglio
e settembre 2010) impegnerà da sei a otto ore
e vedrà l’alternarsi di vari docenti, compresi
magistrati della Sezione Fallimentare.
La frequenza è libera ed è previsto il riconoscimento di crediti formativi alla fine di
ciascun modulo per coloro che hanno frequentato almeno 6 ore su 8 per il primo
modulo o 5 ore su 6 per il secondo e il terzo
modulo.
Programma del corso di “Introduzione al
Diritto Fallimentare”.
Primo Modulo: Del Fallimento in generale
(giugno 2010 – 8 ore)
Il Fallimento come soluzione della crisi
aziendale.
Presupposti soggettivi e oggettivi della dichiarazione di fallimento.
Degli organi preposti al fallimento.
Degli effetti del fallimento.
La sperimentazione del processo telematico nel fallimento.
Secondo Modulo: Gestione del fallimento
(luglio 2010 – 6 ore)
Verifica del passivo.
Cenni sull’attività del Curatore. Il programma di liquidazione.
Il rendiconto.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Terzo Modulo: La chiusura del Fallimento
(settembre 2010 – 6 ore)
La ripartizione dell’attivo.
Della chiusura della procedura fallimentare.
Cenni sul concordato fallimentare.
Docenti.
I Docenti saranno indicati al momento
della compilazione del programma definitivo.
Si prevede, comunque, la partecipazione,
come docenti, degli Avv.ti: Marco Antonelli,
Prof. Andrea Maria Azzaro, Luigi Amerigo
Bottai, Domenico Condello, Antonio Conte,
Prof. Alessandro Di Majo, Luca Gratteri, Mario Guido, Giuseppina Ivone, Tommaso Marvasi, Maria Virginia Perazzoli, Emanuele Squarcia, Eleuterio Zuena, nonchè del Presidente e
di Giudici della Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma.
Organizzazione, Coordinamento Generale e referenti dei singoli moduli.
Il Corso “Introduzione al Diritto Fallimentare” è organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Commissione
procedure concorsuali.
Il Coordinamento generale del Corso di
Formazione sarà curato dall’Avv. Tommaso
Marvasi, Vicario della Commissione, il quale
potrà incaricare referenti per i singoli moduli.
Referenti dei singoli moduli sono gli Avv.ti
Maria Virginia Perazzoli (primo modulo),
Mario Guido (secondo modulo) e Marco Antonelli (terzo modulo).
Il Consiglio ne prende atto.
Organismo di mediazione finalizzato alla
conciliazione D.Lgs. 28/2010
- Il Presidente comunica che in virtù delle
proprie prerogative e sentito il Consigliere
Segretario e il Consigliere Condello ha deciso
di procedere alla fusione delle Commissioni
Mediazione e Conciliazione (Camera di Conciliazione e Camera Arbitrale), con inserimento nell’unico organismo dell’elenco dei Colleghi di seguito indicati, che sono tratti dall’elenco dei conciliatori che da tempo svolgo-
no, in modo attivo, la propria attività in favore
della Camera di Conciliazione: Avv.ti Stefano
Agamennone, Lucilla Anastasio, Aldo Areddu, Fabrizio Badò, Donatella Belloni, Daniela
Bertes, Alessandro Botti, Brunella Caiazza,
Antonio Caliò, Francesco Caroleo, Simone
Antonio Castelnuovo, Maria Romana Ciliutti, Stefano Ciulli, Nicola Colavita, Roberto Di
Martino, Stefano Fiorini, Enrica Folino, Monica Fraticelli, Enrico Gamba, Maria Carla
Gatti, Quirino Ghisio Erba, Alessandra Giuliani, Marco Grazioli, Lucio Grezzi, Antonio
Iannella, Marco Ieradi, Marina Imbellone,
Stefania Jasonna, Sebastiano Vittorio La Greca, Giuseppe Lepore, Gigliola Marchi, Sabina
Maroncelli, Serena Maroncelli, Carlo Martuccelli, Marco Merlini, Paola Moreschini, Giuseppe Lodovico Motti Barsini, Salvatore Muccio, Leopoldo Muratori, Barbara Pannuti, Vito
Parenti, Filippo Paris, Carlo Priolo, Rosario
Carmine Rao, Valeria Silla, Luigi Spaziani,
Barbara Starna, Alessandro Tatarelli, Alessandra Tombolini, Peter Ugolini, Zosima Vecchio, Riccardo Zacchia.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Condello informa il Consiglio di aver partecipato, il giorno 13 maggio
2010, al convegno organizzato dalla Corte di
Appello di Roma sulla Mediazione e di aver
relazionato sugli intendimenti del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma di rendere
operativo questo Istituto attivando l’Organismo di mediazione finalizzato alla mediazione civile e commerciale e l’Ente di formazione
dei mediatori direttamente presso il Tribunale
ai sensi dell’art. 18 D. Lgs. 28/2010.
Al convegno hanno, inoltre, partecipato
come relatori, il Presidente della Corte di
Appello di Roma, Dott. Giorgio Santacroce, il
Presidente del Consiglio Nazionale Forense,
Prof. Avv. Piero Guido Alpa, il Presidente
Vicario della Corte di Appello di Roma, Consigliere Fancelli, il Presidente Onorario della
Corte Costituzionale, Prof. Avv. Cesare Mira-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
belli, l’Avv. Prof. Carmine Punzi e il Prof.
Giovanni Puoti.
Il Consiglio ne prende atto.
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica.
(omissis)
Ente di formazione dei mediatori conciliatori D.Lgs. 28/2010
Proc. disc. n. 8016 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
- Il Consigliere Condello informa il Consiglio di aver partecipato, sabato 15 maggio
2010, al Coordinamento Nazionale delle Scuole Forensi organizzato dalla Scuola Superiore
dell’Avvocatura, presso la sede del Consiglio
Nazionale Forense per discutere sugli Enti di
formazione dei Mediatori che dovranno essere costituiti da tutti gli Ordini d’Italia ai sensi
del D. Lgs. 28/2010.
Il Coordinamento ha deliberato di organizzare un convegno Nazionale per approfondire le tecniche della mediazione.
La Scuola Superiore dell’Avvocatura ha
insediato un gruppo di lavoro per approfondire le tematiche sulla mediazione.
Il Consigliere Condello rileva la necessità
di una partecipazione diretta in detto gruppo
da parte del Consiglio di Roma e, pertanto,
propone di indicare l’Avv. Andrea Melucco,
Componente della Commissione sulla Mediazione del Consiglio, quale rappresentante
del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma.
Il Consigliere Condello informa che hanno comunicato la disponibilità a partecipare
alla Commissione Mediazione gli Avv.ti Carlo Carrese, Giovanni De Luca e Maria Grazia
Leuci.
Il Consiglio ne prende atto e delibera in
conformità.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente richiama la propria nota
riservata e inviata a tutti i Consiglieri il 19
maggio scorso, che si riporta integralmente in
appresso, con la quale ha inteso sollecitare
tutti ad un momento di riflessione sull’esigenza che si assuma, d’ora in poi, un contegno
eticamente ineccepibile nei lavori delle adunanze:
“Torno a disturbarVi al fine di segnalarVi
l’urgente esigenza che determinate regole, scritte e non, inerenti allo svolgimento delle adunanze settimanali debbano essere da noi -tuttirigorosamente rispettate per un rapido e proficuo esaurimento del sempre nutrito Ordine
del giorno.
Infatti, questo nuovo Consiglio –sin dal
giorno dell’insediamento, tre mesi or sonoriesce a procedere speditamente all’evasione
della totalità dei punti dell’Ordine del giorno,
grazie alla collaborazione di tutti.
Altra dinamica da sottolineare positivamente è quella relativa ai procedimenti disciplinari, dove gli stessi seguono un rigoroso
“iter procedurale” con introduzione orale del
relatore, le domande dello stesso ad incolpato
e testi, i sintetici interventi di tutti i Consiglieri
–previa richiesta di avere la parola- e la discussione finale del difensore o dell’incolpato se
privo di legale. Questo, ne converrete con me,
ha abbreviato sensibilmente lo svolgimento
dei procedimenti ed ha portato un ordine
“organizzativo” che garantisce un esame accurato e dettagliato delle questioni deontologiche che possono, poi, scaturire in una sanzione o in un non luogo alla stessa.
Altra procedura impeccabile è quella afferente alla tenuta dei verbali di adunanza: nel
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
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precedente Consiglio, il Segretario (e faccio
pubblica ammenda/mea culpa), con largo “permissivismo”, consentiva il deposito di interventi scritti, post adunanza, ai vari Consiglieri
purchè consegnati al Dott. Lanzidei entro le
ore 12.00 del martedì successivo. Come molti
di Voi ricorderanno, tale dinamica si rivelò
improduttiva e disordinata perché sovente i
verbali venivano chiusi, a causa dei ritardi dei
Consiglieri, addirittura il giovedì successivo.
Oggi, il Consigliere Segretario redige i verbali seduta stante, con possibilità immediata
di riscontro da parte di ogni Consigliere riguardo la relativa scritturazione. Questo ha permesso di cancellare il deposito postumo di
scritti che, talvolta, nello scorso biennio, risultavano difformi da quanto realmente affermato in adunanza esitando, vieppiù, sterili discussioni e perdite di tempo.
Nonostante tutto ciò, in questi giorni, ho
raccolto numerose doglianze di molti Consiglieri che mi hanno lamentato che, nelle ultime due/tre adunanze si sono verificate delle
spiacevoli quanto ineleganti “contrapposizioni verbali” tra Consiglieri, talune addirittura
scaturite in vere e proprie intemperanze, che
mai dovrebbero appartenere sia al ruolo di
Avvocato, ed ancor di più alla figura di Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Comprendo che ognuno ha diritto di esprimere le proprie posizioni e di comportarsi
come crede, ma una cosa è certa: prima di
porre in essere determinati atteggiamenti tutti
dobbiamo ricordare il consesso a cui apparteniamo e la carica pubblica che rivestiamo.
Effettivamente nelle ultime due/tre adunanze vi sono stati momenti dove diversità di
vedute hanno portato a scontri accesi tra Consiglieri, ma quello che è risultato estremamente
sgradevole a tutti è stato il ripetersi di tali
situazioni che, talvolta, hanno inaccettabilmente sconfinato oltre i limiti dell’educazione.
Siamo tutti Professionisti e sappiamo che è
sempre opportuno e positivo il confronto pur
dovendo tenere conto che possa prevalere una
tesi diversa dalla propria –per un avvocato
questo è il “pane quotidiano”- senza però che
ciò scaturisca reazioni sul piano personale tra
Consiglieri appartenenti tutti alla medesima
Istituzione, che rappresenta la totalità degli
Avvocati romani.
Altro aspetto che molti Consiglieri mi
hanno evidenziato negativamente, e che io
intendo sottolineare, è quello relativo a talune
“chirurgiche e strumentali” interruzioni –verificatesi in modo reiterato- alle quali abbiamo
dovuto assistere sempre nelle ultimissime adunanze. Tali “interruzioni” –peraltro sempre
inconferenti riguardo l’argomento trattatosono apparse palesemente miranti a creare
voluti ostruzionismi all’attività dell’adunanza
consiliare e si concludevano, ovviamente, con
sterili polemiche “urlate”, che restavano fine a
se stesse.
Questo non dovrà più assolutamente ripetersi.
Di talchè sono a rappresentarVi l’esigenza,
credo non solo mia, che il Consiglio assuma
sempre e comunque un rigoroso e sacrale e
rispettoso contegno mirante a salvaguardare
l’onerosissimo lavoro che la nostra superiore
funzione ci impone ogni giovedì.
Auspicando che determinati atteggiamenti non si abbiano più a ripetere, Vi invito tutti,
ed invito per primo me stesso, a difendere
senza alcun cedimento la dignità del nostro
ruolo istituzionale evitando, in ogni modo, di
scivolare in polemiche speciose che costituiscono per tutti noi cagione di debolezza e di
inesorabile perdita di quella autorevolezza
che costituisce il primo presupposto che rende
noi Consiglieri dell’Ordine riferimento sicuro
per tutti i Colleghi che necessitano di supporto, rappresentatività e difesa.
Pur essendo assolutamente certo che mi
rivolgo a chi, non solo è pienamente consapevole dell’esigenza che mi permetto di rappresentare, ma sarà impegnato con me a realizzarla, intendo impormi nel mio ruolo di Presidente quella facoltà di intervento –peraltro anche
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prevista dalle regole connesse al ruolo stessodi sospendere senza termine quell’adunanza
che dovesse spiacevolmente ed inelegantemente trovarsi nelle descritte condizioni di cui
sopra, dando, poi, notizia ai Colleghi del
motivo di tale sospensione.
Ricordo a me stesso per primo, che siamo
tutti a servizio dell’Avvocatura romana, ma
non lo siamo assolutamente solo “a parole”:
abbiamo una sterminata moltitudine di interventi che dobbiamo rendere concreti per tentare di migliorare il “Sistema Giustizia”, e la
drammatica quotidianità dei Colleghi romani
e non possiamo e non dobbiamo “sprecare
neppure un minuto” della preziosa attività di
Consigliere dell’Ordine appresso ai degradanti mormorii della polemica, ad una dequalificante permanente “campagna elettorale” che,
sovente, può condurre alla perdita di “coerenza intellettuale” e di “spirito di servizio” da
parte di chi pone in essere siffatte condotte.
Concludo con la speranza che –pur difendendo legittimamente le proprie convinzioni
e posizioni ogni qualvolta vi sarà un dibattitoogni Consigliere sappia dedicare, sempre e
comunque, le proprie risorse verso l’unico
obiettivo della funzionalità, della tutela e della
operosità dell’Istituzione.
Vi ringrazio per l’attenzione e chiudo con
una comunicazione di servizio rammentandoVi la cena con le “cariche” del Distretto che
abbiamo invitato per domani, giovedì 20 maggio alle ore 20.30, al Ristorante “La Barchetta”.
Vi saluto con viva cordialità. Antonio
Conte”
Il Consigliere Fasciotti riferisce di aver
preso atto della riservata personale del Presidente del 19 maggio 2010 inviata a tutti i
Consiglieri.
Condivide totalmente il contenuto, apprezzando moltissimo l’intervento del Presidente per l’intento di salvaguardare la dignità
dell’Istituzione e dei suoi Componenti.
Ritiene opportuno e a tale effetto invita il
Presidente ad intervenire per la sospensione
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dell’adunanza nelle ipotesi dallo stesso evidenziate dichiarando sin d’ora di accettare gli
eventuali provvedimenti nei propri confronti
qualora ne fosse ritenuto responsabile.
Il Consigliere Cipollone condivide il disappunto del Presidente in merito alle frequenti intemperanze di alcuni Consiglieri nel
corso delle adunanze consiliari e auspica che il
senso del dovere, lo spirito di sacrificio e il
reciproco rispetto, possano caratterizzare per
il futuro le sedute consiliari.
Invita il Presidente a intraprendere ogni
più opportuna iniziativa perché i lavori del
Consiglio possano svolgersi in un clima di
serenità e armonia, evitando sterili e inutili
contrapposizioni, nel rispetto dell’importante
funzione svolta nell’interesse dell’Avvocatura.
Per quanto concerne la redazione del verbale, suggerisce che nel corso della stessa adunanza, dopo lo svolgimento dei singoli argomenti posti all’ordine del giorno, di volta in
volta, esaurita la discussione, vengano riletti
gli interventi dei singoli Consiglieri, per approvarli unitamente alla decisione finale presa
dal Consiglio sull’argomento trattato.
Nell’adunanza successiva potranno essere
corretti solo ed esclusivamente gli errori materiali, a meno che, data la complessità dell’argomento discusso, il Consiglio ritenga opportuno, a maggioranza, che il testo da approvare
richieda particolare impegno, eventualmente
per l’esplicazione della motivazione.
In tal caso è compito del Segretario redigere il testo da approvare nella successiva adunanza.
Il Consigliere Cipollone, comunque, ritiene che la lettera del Presidente sarà di stimolo
per tutti i Consiglieri per evitare che si ripetano situazioni di contrasto che hanno quale
esito unico quello di ritardare i lavori del
Consiglio.
Il Consigliere Cipollone insiste perché il
verbale venga mantenuto la redazione odierna
che viene fatta in maniera completa dal Con-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
sigliere Segretario Murra.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere ringrazia il Presidente: constata che il Consiglio,
nonostante il burrascoso inizio (a causa di
impugnazioni e contestazioni rivelatesi non
fondate), sta proseguendo nella giusta direzione e sta riuscendo a ricucire rapporti con altre
Istituzioni per un po’ di tempo (troppo) rimasti sospesi, se non –addirittura- annullati. Il
Consigliere Arditi di Castelvetere, pertanto,
rende onore al Presidente: in tal senso, concordando con quanto dallo stesso riferito nel fax
inviato a tutti i Consiglieri in data 19 maggio
c.a., auspica che l’ordine nelle adunanze possa
essere atmosfera di normalità e non evento
straordinario. Con ciò, la stessa fa preghiera a
tutti i Consiglieri di partecipare alle adunanze
senza pregiudizi, privi di riserve mentali e
lasciando da parte personalismi e istanze demagogiche, che –se fatte- risulterebbero solo
intempestive istanze. Esorta, quindi, il Presidente a mettere in pratica la sua facoltà di
interrompere la seduta consiliare, ove dovesse
instaurarsi un clima di confusione e chiasso,
ovvero ove vi fossero interventi provocatori,
ovvero –ancora- ove l’intervento medesimo
tenda a spostare l’attenzione su argomenti in
alcun modo riferiti ai punti di cui all’ordine
del giorno.
Il Consigliere Rossi, in relazione al fax in
data 19 maggio u.s. inviato dal Presidente a
tutti i Consiglieri, manifesta il proprio vivo
compiacimento in ordine all’iniziativa volta a
garantire il rispetto del sereno e puntuale svolgimento dell’adunanza.
A tal proposito fa presente di essere più
volte intervenuta, nel passato, al fine di auspicare che l’ordine del giorno fosse puntualmente e ordinatamente svolto.
Concorda altresì nel ritenere necessario
che, nel corso degli interventi, i Consiglieri si
attengano al rispetto reciproco e alla conferenza con gli argomenti trattati.
Il Consigliere Rossi auspica vivamente che
il Presidente Conte non sia costretto a sospen-
dere le adunanze a fronte di eventuali manifesti ostruzionismi tesi ad intralciare il lavoro del
Consiglio.
Il Consigliere Vaglio riscontra la comunicazione del Presidente del 19 maggio u.s. e,
proprio al fine di rendere effettivo un sereno
svolgimento delle adunanze del Consiglio
come dal Presidente auspicato, lo esorta a
ripristinare la delibera, peraltro mai abrogata,
che stabilisce la registrazione delle adunanze.
Ciò eviterebbe quantomeno spiacevoli
episodi, ai quali crede che il Presidente faccia
riferimento, come quello che ha visto un Consigliere (Consigliere Gianzi) insultarlo apertamente nel corso delle scorse adunanze.
Il Consigliere Vaglio è certo di un intervento del Presidente in tal senso già dall’adunanza
prossima.
Il Consigliere Cerè ha trasmesso la lettera
che integralmente si trascrive: “Caro Presidente, Cari tutti, riscontro la Sua lettera di data
odierna e concordo pienamente con l’urgente
necessità che determinate regole scritte ed di
prassi vengano unanimemente, pedissequamente e rigorosamente rispettate da noi Tutti,
per garantire l’evasione dei numerosi punti
all’ordine del giorno nel corso dello svolgimento delle adunanze settimanali ed aggiungerei, anche durante lo svolgimento delle assemblee ordinarie, in ossequio alla Istituzione
che rappresentiamo.
Ciò nonostante, mi preme però precisare
che l’osservanza delle regole predette, è altresì
sottesa al rispetto di quel principio, diritto
fondamentale, “pietra cardine” del nostro ordinamento, che è la libertà di ognuno di
manifestare il proprio pensiero.
L’epistolare opportunità, sia gradita al fine
di evidenziare che nel nuovo Consiglio, il
diritto predetto non è stato sempre garantito e
tutelato.
In merito Le rappresento il mio disappunto sull’abitudine, ormai consolidata, di togliermi sovente la parola, nel corso dello svolgimento delle consuete sedute, giudicando
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ancor prima di ascoltarle, le mie opinioni e/o
osservazioni inconferenti.
Reputo, quindi, opportuno che tale deprecabile consuetudine debba cessare, e che determinati atteggiamenti non si abbiano più a
ripetersi, in quanto tali autonome iniziative,
oltre a costituire una palese violazione del
principio di democrazia e collegialità dell’Organo istituzionale, non è, in alcun modo,
consona al decoro della nostra professione e al
ruolo che mi onoro, da ormai un decennio, di
ricoprire.
D’altronde il confronto e il diritto di replica, rappresentano in seno ad ogni ente pubblico il rispetto delle regole democratiche.
Preciso, inoltre, che la mia animata osservazione, anzi tentativo di esprimere una opinione, nel corso dell’ultima Assemblea Ordinaria, non era dettata da motivi personalistici
o da assurde e quanto mai incomprensibili
richieste, quanto, piuttosto, legittimata dalla
oramai deprecabile consuetudine di cui ut
supra.
Rinnovo, pertanto, l’invito a Lei Presidente di vigilare costantemente e a Noi Tutti di
essere rispettosi di ogni regola, affinchè tale
incresciosa situazione non si verifichi mai più
in futuro, con il riverente suggerimento e la
doverosa sollecitazione affinchè le prossime
adunanze vengano registrate dai mezzi in dotazione al Consiglio, al fine di evitare spiacevoli ed ineleganti sospensioni, che non farebbero che ritardare le imminenti esigenze della
Avvocatura Romana.
La registrazione delle adunanze rappresenterebbe il banco di prova delle rispettive eventuali responsabilità in riferimento al rispetto
delle regole e al ripetersi di determinanti e
antistituzionali comportamenti e atteggiamenti. Con il mio migliore saluto.”
Il Consigliere Barbantini ringrazia il Presidente della sua lettera, il cui contenuto rievoca
quanto lo stesso Consigliere scrisse in via
riservata nell’aprile del 2009 all’allora Presidente Cassiani lamentandosi del modo poco
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commendevole con il quale si svolgevano
all’epoca le adunanze. Richiama il ruolo che il
Consigliere dell’Ordine è tenuto a svolgere,
l’esempio che si deve dare a tutti gli iscritti, la
puntualità che deve essere rispettata, l’importanza che le discussioni in Aula non assumano
il carattere di rissa, senza i continui personalismi, e si rallegra del pensiero del Presidente
che coincide con il proprio. Esorta tutti, sè
stesso per primo, a far tesoro delle richieste del
Presidente.
Il Consigliere Di Tosto ricorda che fu lui
stesso tempo fa a chiedere la registrazione su
nastro delle adunanze e si associa alla richiesta
del Consigliere Vaglio in tal senso.
Il Consigliere Rossi crede che la registrazione non sia affatto conferente con il senso
della lettera del Presidente, così come almeno
ella l’ha interpretata. Ritiene che il problema
sia quello di avere la consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo istituzionale, evitando intemperanze e mancanze di rispetto.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere si associa a quanto osservato dalla Collega Rossi
sulla irrilevanza del profilo della registrazione
rispetto al senso dell’esortazione proveniente
dal Presidente.
Il Consigliere Tesoriere esprime tutto il
proprio stupore di fronte a chi oggi riduce la
lettera del Presidente ad un problema legato
alla registrazione delle adunanze. Il contenuto
della lettera del Presidente, risulta evidente,
aveva tutt’altro scopo. E’ altrettanto evidente
che c’è qualcuno che “fa finta di non capirlo”.
Il Consigliere Nesta, scusandosi di fare una
sottolineatura personale, ricorda che sin dall’insediamento del nuovo Consiglio aveva esortato i Consiglieri a voler abbandonare contegni che nulla hanno a che vedere con contrapposizioni verbali, anche aspre, ma che sovente
scadono nella maleducazione, nell’ingiuria,
nell’aggressione. Il ruolo che i Consiglieri rivestono non consente di assumere atteggiamenti
che screditano l’Ordine e che, se resi noti
all’esterno, porterebbero finanche alla manca-
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ta rielezione nel futuro se non alla decisione di
non potersi più ricandidare alla carica.
Il Consigliere Cassiani, avendo udito cose
che riguardano le pregresse gestioni consiliari,
osserva che molte di queste non gli sembrano
vere. Sono state effettuate, infatti, registrazioni fonografiche, tanto che egli come Presidente sottoscriveva le buste nelle quali le schede di
registrazione venivano conservate. E’ da condividere l’invito del Presidente, e tuttavia non
è giusto agire in difformità di una delibera che
stabilisce l’obbligo della registrazione, a meno
che non la si voglia revocare (il che però, a suo
modo di vedere, sarebbe grave, atteso che la
registrazione preverrebbe l’assunzione di comportamenti irriguardosi). Ciò non vuol dire
criticare l’operato del Segretario, al quale rende merito e che svolge un lavoro encomiabile
nel redigere verbali di una completezza alla
quale una volta non si era abituati, ma il
problema è solo quello di stabilire se si debba
o meno ottemperare ad una delibera che non
è stata mai resa inefficace.
Il Presidente rileva che il problema non è la
deterrenza della registrazione, e comunque
ricorda che nel passato biennio gran parte
dell’adunanza non veniva registrata, vuoi per
la scarsa efficienza del sistema, vuoi per la
difficoltà dello stesso di captare parole non
riferite nel microfono acceso, che venivano
proferite in un clima rissoso. Infine si dovrebbe stabilire cosa si deve registrare, se anche le
audizioni, i procedimenti disciplinari, ecc. e
comunque, ribadisce ancora il Presidente, la
questione registrazione è tutt’altra cosa rispetto al contenuto della lettera.
Il Consigliere Condello si associa alle dichiarazioni svolte dai Colleghi Cipollone, Rossi
e Nesta ed evidenzia, al di là del condivisibile
contenuto della lettera del Presidente, al Consiglio che il Consigliere Vaglio, ancora una
volta, ha inviato una e-mail, sottoscritta anche
dal Consigliere Di Tosto, con un link ad un
estratto della bozza di verbale dell’adunanza
del 6 maggio 2010. Il Consigliere Vaglio e il
Consigliere Di Tosto sono liberi di continuare
a inviare comunicati omettendo di informare
gli Avvocati sull’importanza della Formazione professionale ai fini dell’ottenimento di
incarichi dalle autorità giudiziarie, per qualificare il proprio curriculum vitae e per ottenere
il titolo per le specializzazioni come previsto
dalla nuova Legge Professionale in discussione
al Senato, ma le comunicazioni istituzionali
devono essere improntate alla completezza e
all’ufficialità.
Il Consigliere Condello non è contrario
all’invio delle delibere del Consiglio agli Avvocati –attività svolta da anni con il Notiziario- ma dette delibere devono essere copie
conformi estratte dal verbale approvato e devono contenere tutte le necessarie informazioni: Consiglieri presenti, interventi, delibera ed
eventuali collegati. Nell’ultimo invio, fatto
dai Consiglieri Vaglio e Di Tosto, emerge una
chiara distorsione dell’informazione poiché
vengono evidenziati gli interventi dei Consiglieri, in calce è stata aggiunta una frase (“assenti alcuni Consiglieri, tra cui Cerè”) ed il
documento trasmesso è una bozza del verbale
e non un estratto conforme. Tutto ciò non
fornisce ai destinatari le necessarie e corrette
informazioni collegate all’attività istituzionale di un Ente Pubblico non economico e
determina un grave danno per i Consiglieri a
causa di una distorta e omissiva informazione.
Il Consigliere Condello invita pertanto
formalmente i Consiglieri Vaglio e Di Tosto di
evitare, per il futuro, di inviare estratti di bozze
di verbali omissivi dei dati necessari per una
corretta e completa informazione.
Il Consigliere Tesoriere, ribadisce ancora
di aver già ringraziato il Presidente per il contenuto della nota, che non può che essere
accolta con entusiasmo, invece di essere integrata o contestata. Non si può giungere sino al
punto di chiedere l’introduzione di una telecamera nell’adunanza al fine di vedere i volti dei
Consiglieri durante i lavori, le risate sarcastiche ed altro che non si sentirebbe invece nella
registrazione fonografica, atteso che anche
oggi c’è taluno che continua a guardare la
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pagliuzza altrui e non la trave nell’occhio
proprio.
Il Consigliere Tesoriere ribadisce ed insiste
sul punto che non si può fuorviare la discussione spostando palesemente la questione dalla
lettera del Presidente ad un problema di registrazione che non c’entra assolutamente nulla.
Il Consigliere Segretario, sentendosi ovviamente sollevato dalla decisione di registrare tutto ciò che si dice in Aula –il che eviterà
non solo di esporlo a critiche ingenerose ed in
mala fede, ma soprattutto lo esonera da un
lavoro durissimo, del quale è dato atto nella
stessa lettera del Presidente e nell’intervento di
poco fa del Consigliere Cassiani- fa presente
che lo sbobinamento della registrazione non
potrà però poi comportare nel modo più assoluto la richiesta (che puntualmente avviene
anche oggi, sebbene il verbale sia frutto di un
lavoro di digitazione simultanea) di taluni
Consiglieri che, re melius perpensa (la settimana ventura rispetto a quella di registrazione),
vogliono siano eliminate parti della registrazione stessa, dovendosi in tal caso assicurare la
più perfetta fedeltà tra registrazione fonografica e verbalizzazione scritta. E di tale fedeltà è
responsabile, come ben osservato dal Consigliere Cipollone, il solo Segretario. Registra,
egli Consigliere Segretario, continue richieste,
provenienti quasi esclusivamente dal Consigliere Cerè (anche oggi, leggendo il testo del
verbale dell’Adunanza scorsa, sono state formulate due istanze a proposito di espressioni
proferite nell’Adunanza del 13 maggio u.s.),
volte ad ottenere l’eliminazione dal verbale di
interventi realmente da costei effettuati in
Aula: ciò non sarà più possibile ove si dovesse
procedere ad un integrale sbobinamento della
registrazione fonografica.
Il Presidente, in conclusione, chiarisce che
la propria lettera non voleva essere un secchio
di benzina sul fuoco, ma aveva la sola finalità
(tradotta in forma di preghiera garbata) di
richiamare l’attenzione dei Consiglieri sulla
necessità di lavorare tutti insieme al fine di
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svolgere in modo efficiente e spedito il lavoro
istituzionale, senza dar corso ad intemperanze, per ragioni strumentali di tipo personale,
che a volte trascendono nel mancato rispetto
altrui. Occorre ripromettersi, come elegantemente osservato dal Consigliere Nesta, il quale vieppiù era l’unico vero antagonista alle
ultime elezioni per la candidatura a Presidente, di abbandonare un clima di perenne campagna elettorale e di lavorare tutti insieme
nell’interesse dei Colleghi.
In ogni caso il Presidente ritiene che la
discussione si sia fin troppo protratta e chiede
di passare all’esame dei punti all’ordine del
giorno.
Il Consigliere Vaglio, in ordine alle osservazioni del Consigliere Condello, precisa che
ha sempre specificato –anche negli anni passati- nelle proprie comunicazioni che si tratta di
“stralci” dei verbali delle adunanze e ritiene
che i Colleghi siano benissimo in grado di
valutare quanto leggono, anche in considerazione del fatto che i verbali integrali sono
pubblicati sul sito dell’Ordine. Ribadisce perciò che continuerà ad effettuare le proprie
comunicazioni con le modalità che riterrà più
opportune, invitando chiunque lo voglia ad
agire disciplinarmente o giudizialmente nei
suoi confronti.
Precisa, inoltre, di non avere mai reso
pubblici verbali (o stralci di essi) che non
fossero già stati approvati dal Consiglio.
Il Presidente chiede di passare al proseguio
dell’ordine del giorno.
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Barbantini e Rossi comunicano di aver integrato la Commissione “Rapporti Internazionali” con l’Avv. Italo Mannucci.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Approvazione del verbale n. 20
dell’adunanza del 13 maggio 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
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stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 20 dell’adunanza del 13 maggio
2010.
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica che
oggi ha avuto un colloquio con il Dr. Antonio
Spoti, Consulente amministrativo dell’Ordine, relativamente alla problematica dell’approvazione del bilancio preventivo 2010 di cui
all’Assemblea Ordinaria del 13 maggio u.s. e
che il giorno 27 maggio 2010, alle ore 12.30 si
riunirà anche il Collegio dei Revisori dei Conti
per discutere sulla mancata approvazione del
bilancio preventivo.
Il Consigliere Tesoriere fa distribuire a
tutti i Consiglieri la copia della comunicazione del Dr. Spoti.
Il Consigliere Cerè, nutrendo perplessità
sull’opportunità di indire una nuova Assemblea, chiede darsi incarico ad altro autorevole
consulente che esprima un proprio parere. In
alternativa vota contro l’indizione.
Il Presidente si meraviglia di tale richiesta
odierna, atteso che il Consulente cui fa riferimento il Consigliere Cerè dovrebbe essere
retribuito e ciò contrasta con le deliberazioni
assunte proprio dall’Assemblea del 13 maggio
u.s. che ha ridotto, peraltro su conforme voto
della stessa Consigliere Cerè, la voce in questione (spese per consulenze).
Il Consigliere Tesoriere chiede che venga
verbalizzato che il Consigliere Cerè abbia
proposto di dare un incarico retribuito ad un
autorevole Consulente per la questione della
nuova Assemblea.
I Consiglieri Vaglio e Di Tosto si associano
al Consigliere Cerè e votano contro l’indizione di una nuova Assemblea Ordinaria.
Il Consiglio delibera di indire l’Assemblea
Ordinaria per il giorno 10 giugno 2010 alle ore
14.45, aggiungendo all’ordine del giorno anche il punto della comunicazione via Posta
Elettronica Certificata delle prossime convocazioni per le Assemblee Ordinarie e Straordinarie.
Il Consiglio dichiara immediatamente esecutiva la presente delibera.
Audizione Avv. (omissis) – parere n. 2300
Audizione Avv. (omissis) – pareri dal 2530 al
2535
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza si
è proceduto all’esame collegiale delle singole
proposte di archiviazione (74) e di apertura di
procedimento disciplinare (8).
Pratica n. 1527/2005 S – Avv. (omissis)
Pratica n. 500/2010 S – Avv. (omissis)
Procedimento disciplinare n.6750 – Dott.
(omissis)
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 56 pareri su note di onorari:
(omissis)
ADUNANZA DEL 25 MAGGIO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Gra-
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ziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
per trasferimento
Nulla osta al trasferimento
Proc.disc. n.7768 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Iscrizioni
Iscrizioni e abilitazioni
Abilitazioni
Revoche abilitazioni
per decorrenza di termini
Cancellazioni
a domanda
per trasferimento
Nulla osta al trasferimento
Compiuta pratica
n.
n.
2
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
Proc.disc. n.8115 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc.disc. n.7746 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc.disc. n.7968 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
n.
n.
n.
10
1
7
n.
2
n.
n.
n.
n.
1
3
1
9
n.
7
n.
30
n.
16
DISCIPLINA
Proc.disc. n.7970 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Pratiche disciplinari trattate
in dibattimento
Proc.disc. n.7988 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Emessi
Proc.disc. n.8132 nei confronti degli Avv.ti
(omissis)
Aut. alle notifiche dirette
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
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Proc. disc. n. 8044 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
n.
18
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica.
(omissis)
n.
n.
2
7
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
TENUTA ALBO AVVOCATI
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SEGRETERIA
Proc. disc. n. 8016 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
ADUNANZA DEL 27 MAGGIO 2010
Iscrizioni
Albo Ordinario
Cancellazioni
per decesso
a domanda
PARERI
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
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vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Enrico Gabrielli, pervenuta in data 25
maggio 2010, con la quale trasmette il provvedimento di rimessione in istruttoria e fissazione dell’udienza per il giorno 15 giugno 2010
della causa instaurata dall’Avv. (omissis) contro il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma e il Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia
l’Avv. Prof. Enrico Gabrielli per l’opera che sta
svolgendo.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
(omissis) della Società (omissis), pervenuta in
data 19 maggio 2010, con la quale lamenta che
il Consiglio adotterebbe una linea ostracistica
nei confronti della Società invitando gli iscritti
all’Ordine a non seguire i corsi sulla conciliazione professionale organizzati da società private in quanto il titolo rilasciato non sarebbe
valido.
Il Consiglio rilevato che non ha mai assunto alcuna linea ostruzionistica al riguardo, ma
di aver solo deliberato di chiedere modifiche
alla normativa licenziata in tema di mediazione, delega il Consigliere Segretario a trasmettere copia della presente determinazione alla
Società (omissis).
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
(omissis), pervenuta in data 6 aprile 2010, con la
quale lamenta di trovarsi priva di assicurazione
sanitaria in quanto la convenzione con le Assicurazioni Generali non è stata rinnovata.
Il Presidente comunica che la polizza in
oggetto è stata disdetta dalla Assicurazioni
Generali e che, attualmente, la Cassa Forense
ha indetto una nuova gara per stipulare una
nuova convenzione.
Il Consiglio delega il Consigliere Condello
a prendere contatti con il Presidente della
Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza
Forense per consentire di riprendere la funzionalità del servizio dello sportello informativo
riguardo sia alla questione relativa alla convenzione assicurativa e sia a tutte le altre
problematiche di natura previdenziale.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
(omissis), pervenuta in data 17 maggio 2010,
con la quale esprime il proprio disappunto per
la sospensione della copertura sanitaria della
polizza assicurativa integrativa stipulata dalla
Cassa Forense con le Assicurazioni Generali.
Il Presidente comunica che la polizza in
oggetto è stata disdetta dalla Assicurazioni
Generali e che, attualmente, la Cassa Forense
ha indetto una nuova gara per stipulare una
nuova convenzione.
Il Consiglio delega il Consigliere Condello
a prendere contatti con il Presidente della
Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza
Forense per consentire di riprendere la funzionalità del servizio dello sportello informativo
riguardo sia alla questione relativa alla convenzione assicurativa e sia a tutte le altre
problematiche di natura previdenziale.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Nicola Ianniello, Presidente dell’Associazione
Nazionale Volontari Avvocati per il Gratuito
Patrocinio e la Difesa dei non Abbienti –
A.N.V.A.G., pervenuta in data 26 maggio 2010,
relativa all’incontro di studio che si terrà il 1°
luglio 2010 sul tema “La Responsabilità dell’Avvocato nella Tutela del non abbiente:
l’aiuto parziale quale tutela per le nuove categorie disagiate?”.
Il Presidente comunica che l’Avv. Ianniello chiede per il predetto incontro di studio il
patrocinio del Consiglio.
Il Consiglio ne prende atto e concede il
patrocinio morale.
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- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Fioravante Carletti, pervenuta in data 26 maggio 2010, relativa a dei seminari di studio che
si svolgeranno nell’Aula Magna dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma nei giorni
21 e 22 giugno p.v. sul tema “Cento anni di
scienze forensi – da Cesare Lombroso a Giuliano Vassalli”.
Il Presidente riferisce, inoltre, che l’Avv.
Carletti chiede al Consiglio di manifestare la
propria adesione all’iniziativa consentendo
che sulla locandina venga apposta la locuzione “d’intesa con il Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma”.
Il Consilio accoglie la richiesta.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Andrea Bonuomo, Francesca Boschetti, Francesca Bultrini, Fausto
Caronna, Simone Colantonio, Alessia Consolini, Natascia Fochi, Cesare Forte, Anna Mattioli, Italo Moretti, Giovanni Panzera da Empoli, Mirco Pesce, Fabrizio Polese, Luca Ruberto, Monica Saccà, Marco Zotta,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 25 maggio 2010, accompagnatoria della prima bozza del programma dei lavori
del XXX Congresso Nazionale Forense.
Il Consilio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 25
maggio 2010, con la quale porge le scuse al
Consiglio per aver inviato una mail contenen-
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te rimostranze a seguito del ricevimento di
una comunicazione consiliare relativa l’esito
dell’Assemblea Ordinaria degli iscritti tenutasi lo scorso 13 maggio.
Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Sassari, pervenuta in data 20 maggio 2010,
accompagnatoria della delibera con la quale
esprime la propria protesta e la propria preoccupazione all’obbligatorietà del procedimento di mediazione in relazione al Decreto Legislativo n. 28/2010 di attuazione dell’art. 60
della Legge n. 69/2009 (Media-conciliazione).
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Salvatore Orestano, pervenuta
in data 20 maggio 2010, accompagnatoria del
decreto presidenziale n. (omissis) con il quale
il ricorso n. (omissis) proposto dall’Avv. (omissis) contro il Consiglio dell’Ordine degli Avvocato di Perugia è stato dichiarato perento.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario comunica che da
parte di un gruppo di Colleghi è pervenuta
una interessante proposta volta a studiare la
possibilità di creare una banca dati per permettere di segnalare agli iscritti interessati le eventuali insolvenze dei clienti, a mò di “centrale
rischi” tipica del sistema bancario e finanziario.
La proposta, ovviamente, dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Autorità garante dei dati
personali da parte del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati per accertarne la concreta fattibilità e percorribilità, ma per far ciò è necessario redigere un progetto analitico nel quale
esporre in modo dettagliato le modalità di
interrogazione della banca dati stessa.
L’istanza, allo stato, è rivolta a ottenere per
intanto l’autorizzazione del Consiglio a svol-
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gere un mero mandato esplorativo, senza alcun impegno o esborso, onde saggiare l’interesse del mercato alla creazione della banca
dati.
Il Consiglio rinvia ad una prossima adunanza.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
richiesta dell’Avv. Giuseppe Micera, Presidente dell’Associazione “Tennis Forense” unitamente alla Vicepresidente Avv. Michela Pentenè, pervenuta il 13 maggio 2010, in merito
sia al patrocinio che al contributo economico
dell’Ordine di Roma per fronteggiare varie
spese quali l’acquisto dell’abbigliamento sportivo e altre, in occasione del torneo di tennis
“Magistrati Avvocati” che si svolgerà nel mese
di giugno 2010.
Il Consiglio rinvia ad una prossima adunanza, anche alla luce delle indicazioni provenienti dall’Assemblea, sollecitata in tal senso
da apposita mozione, circa la necessità di non
elargire contributi per manifestazioni sportive, osservando comunque che la competenza
in materia è della Commissione sportiva.
- Il Consigliere Segretario facendo riferimento alla comunicazione che il Consigliere
Graziani ha svolto nella scorsa adunanza in
relazione all’articolo apparso sul quotidiano
“Corriere della Sera” a firma del Prof. Avv.
(omissis), dal titolo editoriale “Lettera sul lavoro – Nuove regole per gli Avvocati – Chi
difende i clienti dai difensori?”, chiede che il
Consiglio sciolga la riserva sulla decisione da
assumere.
Il Consiglio delibera di interessare il Consiglio dell’Ordine di appartenenza del Prof.
Avv. (omissis) circa le dichiarazioni da costui
rilasciate alla stampa, onde valutare se sussistano gli estremi per contestare violazioni al
Codice deontologico.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che, a seguito dell’incontro avuto con
il Dott. Francesco Cottone della Sezione Esecuzioni Immobiliari del Tribunale Ordinario
di Roma, appare opportuno organizzare un
evento convegnistico nel quale Magistrati addetti alle iniziative del Processo Civile Telematico, Dott.ri Mauro Lambertucci, Aldo Ruggiero e Francesco Cottone, espongano agli
avvocati romani l’attualità della nuova metodologia e le esperienze del Tribunale di Roma.
A tale fine, è stata individuata la data di
mercoledì 16 giugno 2010, dalle ore 14.30 alle
16.30, presso l’Aula Avvocati del Consiglio a
Piazza Cavour. Poichè l’evento costituirà anche evento formativo a beneficio dei Colleghi,
i Consiglieri Condello e Graziani chiedono
che il Consiglio approvi l’iniziativa e attribuisca due crediti formativi per la partecipazione
all’evento.
Il Consiglio approva.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che è stato ultimato il rifacimento
grafico del sito internet del Consiglio e che
tale realizzazione è pronta per essere pubblicata.
La soluzione adottata ha consentito di
agevolare la navigabilità del sito internet, l’evidenziazione di tutte le risorse pubblicate su di
esso e la fruibilità di apposite aree dedicate al
lavoro delle Commissioni Consiliari.
Il Consiglio approva e delibera il varo della
nuova veste del sito.
- Il Consigliere Fasciotti, quale contitolare
della Commissione “Rapporti con le Istituzioni e con gli Uffici Giudiziari”, informa il
Consiglio che in data 21 maggio 2010 ha
contattato la Cancelleria dell’Ufficio Copie
del Tribunale Civile di Roma.
La Responsabile ringrazia il Consiglio per
avere messo a disposizione una collaboratrice
capace e ha riferito che pervengono, via e mail,
180/190 richieste giornaliere di copie di sentenze, che vengono puntualmente esaudite.
Finalmente qualcosa funziona.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Sta trattando per la soluzione della consegna all’Ufficio Notifiche degli atti da parte
degli avvocati e dei loro dipendenti senza le
file interminabili.
Sta, altresì, trattanto per l’iscrizione delle
cause a ruolo presso la Cancelleria del Tribunale Civile di Roma – Sezione Lavoro e questo
a prescindere dalla preannunciata prescrizione tramite sito WEB ad opera della Presidenza
generale del Tribunale di Roma.
Il Consigliere Segretario riferisce, a tal proposito, di aver avuto una serie di ringraziamenti, da parte di magistrati addetti alle Sezioni
civili del Tribunale, per l’invio della collaboratrice in questione, che si sta dimostrando di
grandissima efficienza, educazione e disponibilità.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti, quale contitolare
della Commissione “Rapporti con le Istituzioni e con gli Uffici Giudiziari”, informa il
Consiglio che in data 21 maggio 2010 si è
rivolto all’Ufficio della Dott.ssa Di Bartolomeo presso il Giudice di Pace.
Il Consigliere Fasciotti riferisce che ha
chiesto che l’Ordine professionale venisse per
tempo formalmente informato sui ruoli sospesi, vuoi per assenza più o meno prolungata o
per trasferimento del Giudice titolare, consentendo l’inserimento nel sito del Consiglio
delle relative notizie.
Le due impiegate assunte a tempo determinato e assegnate per il periodo all’Ufficio
Giudiziario, sono adibite con proficuo risultato alla ricezione delle richieste via e mail delle
copie dei decreti ingiuntivi e delle sentenze.
Le domande, inviate tra le ore 9 e le ore 16,
vengono soddisfatte in ragione del numero di
150 richieste giornaliere.
Tutte le sentenze sono state scansionate; le
copie dei decreti ingiuntivi, emessi nel periodo di sospensione del servizio possono essere
richieste solo direttamente presso l’Ufficio.
Le sentenze materialmente depositate dai
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Giudici, nell’ordine di quattro-cinquecento
atti giornalieri, vengono pubblicate solo in
ragione del 50% a causa dell’avvenuto trasferimento di cinque persone del personale di
Cancelleria addetto, nelle Cancellerie delle sei
Sezioni.
Il Consiglio è impegnato alla soluzione
della pubblicazione delle sentenze in un tempo notevolmente inferiore all’attuale ritardo
di circa un anno.
Procedono sempre più speditamente le
iscrizioni a ruolo, a seguito delle pre-iscrizioni
in via telematica delle richieste di ingiunzione
di pagamento, delle opposizioni a sanzioni
amministrative e delle cause ordinarie con
nota WEB.
Con il numero di ruolo che l’Ufficio trasmette in via telematica immediatamente dopo
la pre-iscrizione si procede al deposito del
fascicolo e della nota. Ciò consente attualmente l’iscrizione presso l’Ufficio Iscrizioni a
ruolo di un numero rilevante di procedimenti
giornalieri.
Sono state aperte due postazioni vicino
all’Ufficio del Ruolo per le necessarie informazioni sulle iscrizioni a seguito di preiscrizioni
con note WEB.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti riferisce che presso la Cancelleria della Sezione Lavoro -Iscrizione dei procedimenti a ruolo- allo stato, il
professionista o un suo incaricato possono
depositare non più di cinque ricorsi al giorno
ancorchè seriali.
L’utilizzo del sistema di iscrizione tramite
“codice a barre” garantisce al personale la
riduzione dei tempi necessari ai fini della
registrazione dei ricorsi ricevuti.
E’ pervenuta informativa della Presidenza
del Tribunale che l’impiego del sistema mediante la completa e/o corretta annotazione
della nota di iscrizione a ruolo, consentirà la
possibilità di depositare ricorsi in numero superiore a cinque, purchè gli atti pervengano
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
opportunamente indicizzati e corredati di note
di iscrizione a ruolo correttamente redatte.
La Presidenza conclude chiedendo che ne
venga data la massima diffusione.
Il Consiglio ne prende atto e dispone che la
notizia venga pubblicata sul sito dell’Ordine.
- I Consiglieri Fasciotti e Nesta comunicano di aver designato quale ulteriore componente della Commissione Diritto Societario e
Commerciale gli Avv.ti Giada Salvati e Fabio
Tomassini.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Graziani ricorda che, a
seguito del Decreto Legge 29 novembre 2008
n. 185 e del Decreto Legge 29 dicembre 2009
n. 193 è stato introdotto il dovere di ciascun
avvocato di comunicare al Consiglio dell’Ordine il proprio indirizzo di Posta Elettronica
Certificata. Per effetto di ciò e nell’ottica di
contribuire al contenimento di costi a carico
del Consiglio, il Consigliere Graziani chiede
che: a) la convocazione delle Assemblee degli
Avvocati di Roma sia comunicata ai Colleghi
mediante invio alla casella di posta elettronica
certificata da loro indicata al Consiglio; b)
venga soppressa la pubblicazione della convocazione delle assemblee degli Avvocati di Roma
su un quotidiano per due giorni consecutivi.
Il Consiglio ne prende atto e sottolinea che
la questione è stata posta all’ordine del giorno
della prossima Assemblea del 10 giugno.
- Il Consigliere Graziani riferisce in ordine
all’incarico conferitogli dal Consiglio relativamente alla riassegnazione del nome a dominio
“ordineavvocati.it” a beneficio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Dalle informazioni assunte, la procedura deve essere condotta mediante compilazione di “Lettera di Assunzione di Responsabilità” (cosiddetta “LAR”) e
trasmissione di essa, accompagnata da una
copia della pronunzia di riassegnazione, al
NIC (organismo diretto dall’Istituto di Infor-
matica e Telematica del C.N.R.), anagrafe dei
domini internet contraddistinti dalla desinenza “.it”.
Il Consigliere Graziani propone di dare
corso a tale adempimento.
Il Consiglio approva e delega il Consigliere
Graziani a provvedere senza indugio.
- Il Consigliere Vaglio riferisce al Consiglio
che alcuni Colleghi gli hanno posto il quesito
su come individuare all’interno della tariffa
forense la voce da applicare all’informativa
sulla mediazione facoltativa ex D. Lgs. n. 28/
2010, che si deve far sottoscrivere al cliente e
allegare all’atto introduttivo del giudizio.
Il Consigliere Vaglio ritiene che, trattandosi di ulteriore attività professionale per l’avvocato, prevista, tra l’altro, quale condizione
di procedibilità del giudizio, il Consiglio dovrebbe dare un indirizzo specifico e unitario al
riguardo, potendo considerare applicabile in
via analogica, ad esempio, il diritto di avvocato previsto dalla voce n. 14 della Tabella B - I,
che si riferisce a “ogni istanza, ricorso o reclamo diretti al giudice o al collegio”, oppure
altra voce di tale tabella.
Il Consiglio ne prende atto e delibera di
porre il quesito alla Commissione Pareri del
Consiglio Nazionale Forense.
Proc. disc. n. 7875 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Approvazione dei verbali nn. 21 e 22
delle adunanze del 20 e del 25 maggio
2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva i
verbali nn. 21 e 22 delle adunanze del 20 e del
22 maggio 2010.
Proc. disc. n. 8044 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Audizione Avv. (omissis) - irreperibilità
Preso atto di ciò il Consigliere Tesoriere è
subito uscito.
Audizione Avv. (omissis) - irreperibilità
Audizione Avv. (omissis) - irreperibilità
Proc. disc. n. 7991 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Cerè, a chiarimento della
deliberazione assunta nella scorsa adunanza a
proposito del rinvio della decisione di erogare
contributi per manifestazioni sportive, dissente dalla circostanza che la mozione presentata
all’Assemblea del 13 maggio u.s. (su cui si
fonda il disposto rinvio), sul bilancio preventivo, abbia fatto riferimento alla riduzione dei
contributi da devolvere per eventi sportivi.
Il Consiglio ne prende atto e comunque
ribadisce di non poter allo stato deliberare
alcunchè sulla richiesta di erogazione.
- Il Consigliere Di Tosto, in merito alla
comunicazione del Presidente riportata al verbale del 20 maggio 2010, dove il medesimo
sollecitava tutti i Consiglieri ad “un contegno
eticamente ineccepibile nei lavori delle adunanze”, sollecita il Presidente a richiamare
formalmente il Consigliere Tesoriere che in
data odierna ha interrotto, durante un procedimento disciplinare, la Camera di Consiglio
entrando in Aula, pur sapendo dello svolgimento del procedimento disciplinare.
Il Presidente prende atto della segnalazione del Consigliere Di Tosto, evidenzia che
non appena il Consigliere Tesoriere è entrato
in Aula al solo fine di segnalare la presenza dei
testi del procedimento disciplinare nei confronti dell’Avv. (omissis), lo stesso Presidente
lo ha subito informato -cosa che evidentemente non è stata colta dal Consigliere Tesoriereche si era in Camera di Consiglio e che il
procedimento era ripreso. E infatti qualche
istante dopo è stato fatto accedere il difensore.
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Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica di aver
rappresentato il Consiglio al convegno del 26
maggio scorso tenutosi nell’Aula Magna della
Corte di Cassazione in materia di Sicurezza
sul lavoro e mobbing.
Il convegno è stato organizzato dal Prof.
Mazzella e sono intervenuti, tra gli altri, il
Prof. Arbriello, il Presidente della Sezione Lavoro della Corte di Appello di Roma e il Prof.
Ferracuti.
Il convegno era patrocinato dal Consiglio
ed erano concessi ai partecipanti 4 crediti
formativi.
Il convegno è stato seguito da centinaia di
Colleghi.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce sull’incontro che ha avuto con i Revisori dei Conti e
con il Consulente Amministrativo avvenuto
stamani sulla questione del bilancio preventivo. In particolare è stato chiesto ai revisori di
esprimere, attraverso una specifica relazione
che sarà distribuita nella prossima Assemblea,
il loro giudizio tecnico-contabile sulla ammissibilità degli emendamenti al bilancio preventivo oggetto della mozione presentata nel corso dell’Assemblea del 13 maggio u.s.
Egli propone quindi di ripresentare comunque, all’Assemblea indetta per il 10 giugno, il bilancio preventivo nella sua stesura
originaria, di dare conto delle poste oggetto
della mozione in questione così come è stato
richiesto siano modificate in riduzione, di
divulgare il parere tecnico dei Revisori sulla
ammissibilità o meno degli emendamenti contenuti nella mozione stessa, e di permettere
così all’Assemblea del 10 giugno di esprimere
un voto consapevole e responsabile.
Il Consigliere Cerè dichiara di votare contro la proposta di ripresentare lo stesso bilan-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
cio sia perchè non ha letto la relazione dei
Revisori dei Conti in mancanza di specifiche
indicazioni sulla riproposizione del bilancio
nella versione originaria, sia perchè la riproposizione medesima è illegittima.
Il Consigliere Tesoriere replica che si tratta
solo di questione formale, atteso che l’Assemblea – resa edotta del giudizio del revisori, che
deve pervenire per norma almeno 7 giorni
prima, e non oggi, quindi – sarà nella piena
possibilità di votare come crede.
Il Consiglio delibera, a maggioranza (con il
voto contrario dei Consiglieri Cassiani, Cerè,
Di Tosto e Vaglio) di riportare nella prossima
Assemblea Ordinaria del 10 giugno p.v. lo
stesso bilancio preventivo per l’anno 2010 già
redatto, unitamente alla relazione resa per
iscritto dal Collegio dei Revisori dei Conti
sulle singole poste della mozione presentata in
occasione dell’Assemblea Ordinaria del 13
maggio scorso, nonchè agli emendamenti oggetto della mozione medesima.
Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
Iscrizioni
Albo Ordinario
Cancellazioni
per decesso
a domanda
per trasferimento
Nulla osta al trasferimento
Revoca cancellazioni
14
n.
n.
n.
n.
n.
1
7
1
1
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
Iscrizioni
Abilitazioni
Revoche abilitazioni
per decorrenza di termini
Cancellazioni
a domanda
per trasferimento
Nulla osta al trasferimento
Compiuta pratica
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono state distribuite a tutti i Consiglieri le
bozze dei provvedimenti di archiviazione e di
apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza.
n.
n.
n.
12
12
n.
2
n.
n.
n.
n.
1
1
4
7
DISCIPLINA
Archiviazioni
Aperture
n. 117
n.
5
PARERI
Emessi
n.
28
n.
14
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 30 pareri su note di onorari:
(omissis)
ADUNANZA DEL 3 GIUGNO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Alessandro
Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di
SEGRETERIA
Aut. alle notifiche dirette
Proc. disc. n. 8020 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Risoluzione contratto locazione sede
secondaria di Via Valadier con decorrenza 1° luglio 2010 e conseguente
immediato risparmio da calcolarsi sin
dal prossimo conto consuntivo aprilemaggio 2010
- Il Presidente esordisce osservando che
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egli, da sempre, ritiene la seconda Sede del
Consiglio una postazione emorragica per le
risorse economiche del Consiglio, per la quale
l’Ente sostiene una spesa annuale di circa Euro
240.000,00.
Riferisce di aver incontrato l’Avv. Marco
Ubertini, Presidente della Cassa Nazionale di
Previdenza e Assistenza Forense, il quale gli ha
comunicato di non avere problemi a riprendere in carico i locali di Via Valadier n. 42, 6°
piano, in via anticipata. Di talchè il Consiglio
ha la possibilità di acquistare dei locali ovvero,
in via di soluzione transitoria, affittare solo
una sede per conferenze (il che farebbe risparmiare le spese di pulizia, manutenzione e
oneri riflessi).
Il Presidente chiede, quindi, che si deliberi
il rilascio anticipato della Sede di Via Valadier,
anche se poi questo dovesse avvenire nel concreto fra qualche mese.
Il Consigliere Barbantini comunica che il
problema è solo quello di dislocare momentaneamente la biblioteca. Egli ritiene, quindi,
indispensabile acquistare un immobile adeguato.
Il Consigliere Cerè aggiunge, per memoria
storica, che la Sede di Via Valedier fu scelta in
quanto di proprietà della Cassa e tenuto conto
che le somme per il canone furono recuperate
da risparmio del contributo al Consiglio Nazionale Forense. Chiede che, siccome vi è la
possibilità di sub-affittare e di rilasciare i locali
senza penali, prima di effettuare la disdetta si
reperisca una sede nuova; sottolinea che trovare un deposito provvisorio per la biblioteca
costerebbe molto. Si dichiara contraria alla
restituzione dei locali e vorrebbe invece un
rilancio della Sede secondaria.
Il Presidente si limita ad osservare, con
riferimento alla notazione del Consigliere Cerè,
che invita come sempre a fare interventi conferenti, che la questione del contributo al
Consiglio Nazionale Forense non è assolutamente pertinente. Quando il Consiglio riscuoteva quella quota, com’è noto universal-
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mente, l’Ente si limitava appunto a fare da
esattore per conto del Consiglio Nazionale
Forense al quale rimetteva le somme riscosse.
Affermare dunque che l’affitto di Via Valadier
fu consentito grazie al risparmio ottenuto sui
contributi al Consiglio Nazionale Forense è
una colossale fandonia.
Il Consigliere Di Tosto esprime la propria
preoccupazione per la collocazione della biblioteca e intanto propone l’acquisto di una
nuova sede. Egli chiede che la chiusura della
Sede di Via Valadier avvenga contestualmente
con l’acquisto di una nuova sede (per garantire
la continuità del servizio di biblioteca) e, quindi, pur essendo favorevole alla disdetta, intende che questa sia data solo dopo l’avvenuta
acquisizione dei nuovi locali.
Il Presidente fa rilevare che in realtà la
biblioteca attualmente è poco frequentata,
atteso che le 8-9 persone che si recano nella
Sede di Via Valadier usufruiscono della Sala
delle investigazioni difensive e dell’Aula computers.
Il Consigliere Nesta fa rilevare che il dato
certo è la mancanza di un ritorno concreto di
utilità della Sede secondaria, rispetto ai costi;
egli, però, ritiene che sia ragionevole prendere
un po’ di tempo (sei mesi) per reperire sedi
alternative, non solo per la biblioteca ma
anche per la Sala ove tenere conferenze e
riunioni delle Commissioni di studio.
Il Consigliere Vaglio ritiene che sarebbe
opportuno, quanto meno, conoscere i costi da
sopportare per collocare in giacenza il patrimonio della biblioteca in un deposito provvisorio.
Il Consigliere Graziani rileva che la Sede di
Via Valadier è scomoda, poco frequentata e il
patrimonio librario non è proprio così tanto
vasto.
Il Consigliere Segretario si dichiara favorevole a una disdetta operativa dal prossimo
primo ottobre e osserva che l’acquisto di una
sede in proprietà non è operazione di dettaglio, dovendo la relativa decisione essere as-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
sunta, peraltro, dall’Assemblea degli Avvocati
romani, trattandosi di un atto di straordinaria
amministrazione che il Consiglio non può
adottare senza la previa autorizzazione.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica che esiste un progetto della Casa Editrice
Giuffrè per trasferire on line il patrimonio
librario.
Il Consigliere Fasciotti osserva che è importantissimo, intanto, oggi, decidere sulla
disdetta e incaricare una Commissione che
individui le soluzioni alternative.
Il Presidente plaude all’intervento del Consigliere Fasciotti, atteso che si è perso fin
troppo tempo e che ogni mese che trascorre
inutilmente, non consente un considerevole
risparmio di denaro.
Il Consigliere Cipollone si dichiara disposto a che il Consiglio dell’Ordine lasci la Sede
di Via Valadier ma reputa che i libri, anche rari,
che l’Ordine detiene, non possano essere buttati o messi nel dimenticatoio. La soluzione
alternativa deve essere trovata con ogni possibile urgenza.
Il Consiglio, con il voto contrario del
Consigliere Cerè, delibera la nomina di una
Commissione formata dal Consigliere Tesoriere e dai Consiglieri Barbantini, Di Tosto,
Fasciotti e Nesta, che valuti immediatamente
ogni soluzione alternativa, in locazione, solo
per ospitare conferenze e riunioni e per vagliare proposte di acquisto; delibera, altresì, di
inviare formale disdetta alla proprietà della
Sede secondaria dell’Ordine sita in Roma, in
Via Valadier n. 42, 6° piano, con decorrenza
30 novembre 2010. I Consiglieri Di Tosto e
Vaglio precisano che pur essendo favorevoli
alla disdetta, questa a loro avviso deve avvenire dopo l’avvenuto reperimento della sede
alternativa.
Proc. disc. n. 8021 nei confronti del’Avv.
(omissis)
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver partecipato, in rappresentanza del Consiglio, al concerto per soli flauti organizzato il 25
maggio scorso all’Oratorio del Caravita dall’Associazione Culturale Forense Romana,
coordinata dal Collega Fioravante Carletti. Il
Concerto è stato tenuto dall’Orchestra “I Flauti
di Toscanini” e ha ottenuto un vistoso successo di pubblico, non esclusivamente composto
da avvocati.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario comunica che da
parte di un gruppo di Colleghi è pervenuta
una interessante proposta volta a studiare la
possibilità di creare una banca dati per permettere di segnalare agli iscritti interessati le eventuali insolvenze dei clienti, a mò di “centrale
rischi” tipica del sistema bancario e finanziario.
La proposta, ovviamente, dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Autorità garante dei dati
personali da parte del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati per accertarne la concreta fattibilità e percorribilità ma, per far ciò, è necessario redigere un progetto analitico nel quale
esporre in modo dettagliato le modalità di
interrogazione della banca dati stessa.
L’istanza, allo stato, è rivolta a ottenere,
per intanto, l’autorizzazione del Consiglio a
svolgere un mero mandato esplorativo, senza
alcun impegno o esborso, onde saggiare l’interesse del mercato alla creazione della banca
dati.
Il Consiglio rinvia ad una prossima adunanza.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 18
maggio 2010 con la quale, al fine di evitare la
ricezione continua di messaggi pubblicitari,
suggerisce di evidenziare con un simbolo nell’Albo la disponibilità o meno dei Colleghi a
ricevere comunicazioni da parte di soggetti
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diversi dal Consiglio e dai suoi membri.
Il Consiglio delega il Consigliere Graziani
a studiare la possibilità ed a riferire a una
prossima adunanza.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul documento della Università di Roma “La Sapienza” – Facoltà di Giurisprudenza e l’Università
“LUISS Guido Carli” relativamente a un accordo di collaborazione tra le suddette Università e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per l’istituzione, l’attivazione e
gestione dei Master universitari, dei Corsi di
alta formazione e formazione con l’offerta di
uno sconto per il Master per gli avvocati, per
gli Iscritti all’Elenco speciale, nonchè per i
praticanti iscritti presso l’Ordine di Roma,
quest’ultimo impegnandosi a dare massima
diffusione anche in via telematica dell’accordo di collaborazione, nonchè alle iniziative
scientifico-culturali promosse dal Master.
Il Consiglio ne prende atto e autorizza la
stipula della Convenzione.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota
della Scuola Superiore dell’Avvocatura, pervenuta in data 26 maggio 2010, accompagnatoria
del programma definitivo del Convegno sulla
Mediazione che si terrà a Roma il 2 luglio p.v.
nell’Auditorium della Cassa Forense.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Rieti, pervenuta in data 26 maggio 2010,
accompagnatoria della delibera n. 2 con la
quale ha fatto proprie le pronunce dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Milano e
Roma in merito ai contenuti del Decreto Legislativo n. 28/2010 in materia di mediazione e
conciliazione nelle controversie Civili e Commerciali.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
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nota dell’Avv. Giovanni Meineri, pervenuta
in data 28 maggio 2010, con la quale esprime
le sue opinioni dopo aver letto i verbali del 6
e 13 maggio 2010 pubblicati sul sito internet
dell’Ordine.
Il Consigliere Di Tosto rileva che i verbali
sono pubblici e ritiene che debbano essere
visionabili da chiunque.
Il Consiglio delega il Consigliere Graziani
a studiare la possibilità e a riferire a una prossima adunanza.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Corte Suprema di Cassazione, pervenuta in data 28 maggio 2010, accompagnatoria del decreto relativo al servizio della suddetta Corte durante il periodo feriale 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce che è
pervenuta in data 28 maggio 2010 la nota della
Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza
Forense relativa alla delibera approvata nella
riunione del 21 maggio 2010 sulla Riforma
dell’Ordinamento Professionale.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 28
maggio 2010, accompagnatoria della copia
della lettera di segnalazione inviata al Presidente del Tribunale, Dott. Paolo de Fiore, per
evidenziare l’inaccettabile situazione dell’Ufficio Decreti Ingiuntivi che rilascia le copie dei
decreti ingiuntivi, resi esecutivi, solo dopo 60
giorni dalla richiesta. A tal proposito chiede
l’intervento del Consiglio.
Il Consiglio ne prende atto e apprezza
l’intervento del Collega, pur osservando che le
lungaggini oggi sono limitate all’operazione
della sola apposizione della formula esecutiva.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Latina, pervenuta in data 27 maggio 2010,
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accompagnatoria della propria delibera assunta in data 30 marzo 2010, in relazione alle
comunicazioni effettuate dagli Istituti Penitenziari.
Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone che ha già trattato la questione.
- Il Consigliere Segretario comunica che in
data 28 maggio 2010 è pervenuta dalla Procura
della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, la nota del Ministero della Giustizia – Ufficio III Reparto Libere Professioni n.
62734 del 4 maggio 2010, relativamente alle
elezioni del nuovo Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio di Segreteria per scadenzare l’incombente cui occorre assolvere.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma,
pervenuta il 26 maggio 2010, in risposta alla
nostra missiva del 3 maggio u.s. in merito al
ritardo nel deposito delle sentenze, con la
quale ringrazia l’Ordine di Roma per la collaborazione prestata che ha dato ottimi risultati.
Il Consigliere Segretario aggiunge, richiamandosi alla comunicazione della scorsa adunanza del Consigliere Fasciotti, secondo il
quale sarebbe opportuno trasferire anche solo
momentaneamente personale dipendente dell’Ordine presso l’Ufficio del Giudice di Pace
stante le difficoltà in cui versa il settore specifico in argomento, rileva che nella nota di cui
sopra il Coordinatore comunica di aver attivato le procedure per attingere all’elenco dei
lavoratori in cassa integrazione tenuto dalla
Provincia di Roma. Ciò evita quindi uno sforzo ulteriore da parte del Consiglio, che allo
stato non può permettersi più l’assunzione di
personale a tempo determinato.
Il Consigliere Di Tosto ritiene che il personale interno dell’Ordine non potrebbe pubblicare le sentenze, non avendone le funzioni:
ritiene che sia utile intervenire presso il Mini-
stero perchè il problema sia portato all’attenzione degli Uffici di Via Arenula anche al fine
di ritornare alla pubblicazione presso le singole Cancellerie.
Il Consigliere Fasciotti fa rilevare che il
lavoro di cui si tratta consiste in attività materiali ed esecutive.
Il Consiglio delibera la pubblicazione sul
sito della nota del Coordinatore dell’Ufficio
del Giudice di Pace di Roma e delega il Consigliere Segretario a interpellare il personale di
ruolo per saggiare la disponibilità a prestare
servizio, part time, presso l’Ufficio Deposito
sentenze del Giudice di Pace di Roma.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Giuseppe Allocca, Roberta Barone, Fabio Cecamore, Domenico
Comito, Giovambattista Cucci, Tommaso
Maria Cucci, Marco Di Venanzio, Giuseppe
Meligrana, Gianfranco Montaretto Marullo,
Giuliano Montaretto Marullo, Valerio Orlandi, Tiziana Maria Teresa Riggio, Cedric Samarughi, Armando Taglieri,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Fasciotti riferisce che è in
corso tra la Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma e la Prima Sezione Civile Bis dello
stesso Tribunale, un esame delle competenze
dell’Ufficio del Giudice Tutelare di Via Lepanto n. 4 al fine di trasferire a quest’ultimo parte
della materia di competenza della Prima Sezione Civile di Viale Giulio Cesare n. 54.
Il Consiglio è a conoscenza della situazione oltremodo pesante in termini di udienze, di
inizio e chiusura dell’istruttoria, di presenze
dei Magistrati anche nei diversi pomeriggi
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della settimana per l’attività funzionale e dei
vari procedimenti inerenti le tutele, le curatele
e le amministrazioni di sostegno; anche l’attività di Cancelleria risulta oberata rispetto alle
risposte che la stessa fornisce ai Magistrati ed
alle domande dell’utenza avuto riferimento al
personale impiegato nei vari Uffici, oltremodo onerato.
Il Consigliere Fasciotti dichiara di essere
molto preoccupato del fatto che un ulteriore
appesantimento renderebbe la situazione insostenibile a danno di un’utenza che ha trovato e trova la giusta valutazione (da ultimo nelle
procedure di nomina dell’Amministratore di
sostegno).
Il Consiglio ne prende atto e delibera che
il Consigliere Segretario e il Consigliere Fasciotti prendano contatto, con urgenza, con la
Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma e
con l’Ufficio Tutele dello stesso Tribunale
onde tentare contribuire a risolvere i problemi
suddetti.
- Il Consigliere Cipollone riferisce di aver
redatto un articolo dal titolo “L’ultimo editoriale” del quale dà lettura ai Consiglieri e che
si trascrive integralmente:
“L’ULTIMO EDITORIALE
Non può esservi Stato che si rispetti, se
non si ha come obiettivo l’importanza della
cultura.
Parimenti, non può darsi vita ad una Avvocatura funzionale e di prestigio, senza tener
conto delle tradizioni e del preesistente bagaglio culturale.
La cultura, infatti, in ogni caso è esaltazione del “mos maiorum”.
I corsi e i ricorsi storici attestano il susseguirsi, periodicamente, di gravi crisi sia sotto il
profilo spirituale, che sociale ed economico,
con conseguente ripercussioni sul piano etico.
Si tratta di piani che interferiscono tra loro,
mostrando le sfaccettature di un’unica negativa realtà politica.
Il preambolo che precede appare pertinen-
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te se si riflette su quanto avvenuto qualche
mese fa a Roma in occasione dell’Assemblea
degli Avvocati.
Si discuteva sul bilancio preventivo programmato dal nuovo Consiglio dell’Ordine
per il biennio in corso, dopo la preventiva
approvazione dei Revisori dei Conti, l’Organo
istituzionale di controllo previsto dalla legge.
Orbene, l’Assemblea nel manifestare a
maggioranza il proprio dissenso, non approvando il bilancio, respingeva anche la spesa
prevista per la pubblicazione e spedizione agli
Avvocati iscritti all’Albo, delle due riviste periodicamente stampate dal nostro Consiglio, e
cioè “Temi Romana” e “Foro Romano”.
Da qualche parte è stata ventilata la eventualità di affidare sporadicamente ad “Internet” un riassuntivo appunto sulla attività del
Consiglio, essendo stata prospettata la possibilità per ogni Collega di visitare il nostro sito.
Qualcuno –seppure sottovoce- ha avuto la
incredibile idea di donare tutti i libri, le riviste
e le collezioni librarie facenti parte della nostra
Biblioteca (compresi i libri rari vanto dell’ormai esiguo numero di Colleghi appassionati
bibliografi), ai musei, ad enti statali o, forse
meglio, a case di reclusione.
La paradossale proposta lascia sgomenti e
sbigottiti.
Va però ricordato che anche in passato, ad
esempio nel IV Secolo della nostra Era, durante un oscuro periodo di involuzione sociale e
culturale determinata dal declino dell’Impero
Romano si è assistito allo scadimento del
gusto letterario, tanto che lo Storico latino
Ammiano Marcellino, ai tempi dell’Imperatore Giuliano, lamentava il disinteresse dei giovani per le biblioteche poiché venivano “attratti da spettacoli di giocolieri”.
Trattasi del periodo in cui alcune biblioteche in disuso a Roma, vennero trasformate in
chiese (vedi, ad esempio, la Chiesa di S. Maria
Antiqua che fu edificata ricavandola dalla
biblioteca annessa al Tempio di Augusto).
Ora ai nostri tempi vige una tendenza
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
spasmodica ed ossessiva verso il progresso
tecnologico, una assillante aspirazione all’utilitarismo economico per soddisfare un esasperato edonismo.
Certamente sono in gran parte i mezzi di
comunicazione a determinare il radicale cambiamento nello stile di vita.
Tuttavia non può disconoscersi che il linguaggio asciutto dei messaggini, le frasi mozze, le e-mail, i sentimenti espressi mediante
simboli, il frenetico digitare di alcuni aggeggi
infernali per cui alle volte è sufficiente sfiorare
una nera minuscola tastiera per trasmettere un
concetto (forse trattasi di una specie di segreto
alfabeto Morse), non potranno mai sostituire
il piacere “carnale” di sfogliare le pagine di un
libro!
La situazione sembra che sia ancor più
drammatica poiché si è passati dai collegamenti Web e dai telefonini tutto-fare al misterioso oggetto “I-Pod”, le cui molteplici prestazioni renderanno l’”uomo cibernetico” ancor
più isolato, nell’illusione che il mondo virtuale che abbraccia tutto l’Universo sia reale.
Che dire poi della iniziativa di alcuni sacerdoti di predicare il Vangelo via sms? Non ci si
rende conto che la “res sacra” necessita di un
particolare “pathos” e di una atmosfera di
profondo raccoglimento.
Non resta che sperare in un futuro migliore
e che l’Uomo non rinneghi le proprie radici e che
mantenga accesa la fiamma della tradizione.
Il Consigliere Giovanni Cipollone
(Direttore delle riviste
“Temi Romana” e “Foro Romano”)”
Il Consiglio delibera che l’articolo venga
pubblicato sul sito istituzionale e sul prossimo
numero del Foro Romano.
- Il Consigliere Graziani, con la collaborazione del Consigliere Condello, comunica
che è stata portata a compimento la prima fase
di rinnovamento del sito internet del Consiglio. Grazie al rifacimento della grafica e all’adozione di talune soluzioni, è stata aumen-
tata la navigabilità tra le varie aree del sito ed
è stata implementata la visualizzazione delle
risorse ivi pubblicate. In particolare, è stata
anche dato corso alla realizzazione di specifiche aree riservate alla pubblicazione delle attività e dei documenti elaborati da ogni singola
Commissione consiliare. Ulteriori interventi
sono invece riservati per le aree dedicate a
settori del sito web (ad esempio, quelli relativi
alla “mediazione” o quella relativa alla visualizzazione dei crediti formativi) destinati ad
essere interessati da sviluppi –anche normativi- delle correlative materie.
Il Consiglio ne prende atto, ringrazia e
stimola i Redattori del sito ad attivarsi ancora
per giungere ad una versione finale completa
e pienamente fruibile.
- I Consiglieri Graziani e Vaglio comunicano di avere partecipato, insieme al Consigliere
Condello, ai lavori della Assemblea Nazionale
degli Osservatori sulla Giustizia, organizzato
con il contributo del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Bologna nelle date del 29 e
30 maggio 2010. L’incontro di studio, intitolato “I Tribunali al tempo della crisi - Realtà e
prospettive di rilancio”, è stato prevalentemente incentrato sui temi della mediazione e
della organizzazione degli uffici giudiziari.
Nel corso dei lavori sono state esaminate le
problematiche e le soluzioni adottate in vari
Tribunali, con l’adozione di protocolli tesi a
razionalizzare lo svolgimento dell’attività giudiziaria. Relativamente ai temi della mediazione e del processo telematico, sono poi stati
creati due distinti gruppi di lavoro che, con la
collaborazione di componenti di varia estrazione (avvocati, magistrati e addetti di cancelleria), hanno dato luogo a una sede di approfondito confronto in cui sono emerse criticità
ed esigenze per sviluppare le soluzioni riconducibili all’attuazione della mediazione e del
processo telematico. In entrambi i gruppi di
lavoro i Consiglieri delegati dell’Ordine degli
Avvocati di Roma sono intervenuti nella di-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
scussione, partecipando fattivamente alla predisposizione dei documenti finali.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Nesta comunica di aver
inserito nella Commissione Legislazione Nazionale e Comunitaria gli Avvocati Maurizio
Colangelo e Matteo Nuzzo.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica.
(omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Ignazio De Mauro, Presidente dell’Unione
degli Ordini Forensi della Sicilia, pervenuta in
data 28 maggio 2010, con la quale comunica la
riconferma della sua carica a Presidente della
predetta Unione, deliberata nella seduta del
27 marzo 2010 e la composizione del Consiglio Direttivo, eletto nella seduta del 24 aprile
2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sull’invito pervenuto dall’Università degli Studi di Macerata –
Dipartimento di Diritto Pubblico e Teoria del
Governo con il patrocinio delle Amministrazioni Provinciali di Ascoli Piceno e Macerata,
a partecipare alla “giornata di studio in Memoria di Franco Bartolomei (1931-2005) Giurista
Piceno-Europeo” che si svolgerà il 25 giugno
2010, alle ore 16.00 presso l’Aula Magna della
stessa Università.
Il Consiglio ne prende atto.
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- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 26 maggio 2010, con la quale riassume
alcuni adempimenti precongressuali a cui ciascun Consiglio dell’Ordine dovrà attenersi nel
rispetto della mozione n. 27, approvata nel
corso del Congresso Straordinario Forense
tenutosi a Verona, tutt’oggi in vigore.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia.
- Il Presidente riferisce sull’invito pervenuto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Parigi, a partecipare alla celebrazione in occasione del Bicentenario 1810-2010 del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Parigi che si
svolgerà nei giorni 24, 25 e 26 giugno p.v.
Il Presidente segnala che sarebbe opportuno che, alla manifestazione del Bicentenario,
l’Ordine romano sia rappresentato da un Consigliere con provata e duratura esperienza.
Il Consigliere Cerè si propone di andare a
rappresentare gli Avvocati romani.
Il Presidente si riserva ogni decisione al
riguardo, atteso che l’invito è riservato alla
massima carica dell’Ordine.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce di aver preso parte ai
lavori del Convegno, svoltosi il 28 maggio u.s.
sotto l’Alto Patronato della Presidenza della
Repubblica, dal titolo “Organizzare la Giustizia”. L’importantissimo simposio, tenutosi
nella Sala Conferenze della Corte di Appello
di Roma, ha avuto lo scopo di verificare i vari
modelli di gestione degli Uffici delle Procure
al fine di assicurare maggiore efficienza nelle
attività giurisdizionali. Al Convegno, organizzato dall’Associazione “Giovani nella Giustizia” (il cui Segretario Nazionale è il Cons.
Stefano Amore), hanno preso parte numerosissimi relatori, tutti illustrissimi (tra i quali
vanno ricordati i Procuratori della Repubblica
di Roma, Bari, Venezia, Salerno, Napoli e
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Palermo, il Dottor Piero Grasso, Procuratore
Nazionale Antimafia, il Sindaco di Bari, il
Governatore della Regione Puglia, il Ministro
della Giustizia, On.le Angelino Alfano, e tanti
altri). Il Convegno si è articolato sull’intera
giornata, con una tavola rotonda, che si è
sviluppata nella sessione pomeridiana, coordinata dalla Collega Elisabetta Rampelli.
Il Presidente era accompagnato dal Consigliere Segretario e dal Consigliere Tesoriere.
Il Consiglio ne prende atto.
procedimento disciplinare (5).
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 28 pareri su note di onorari.
(omissis)
ADUNANZA DELL’8 GIUGNO 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 23 dell’adunanza del 27 maggio
2010.
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro
Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello,
Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia
Rossi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di
Castelvetere.
Formazione elenco di difensori per il
patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi
e negli affari di volontaria giurisdizione
Proc. disc. n. 8072 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8069 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
- Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il
patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi.
Proc. disc. n. 7983 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Approvazione del verbale n. 23
dell’adunanza del 27 maggio 2010
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Proc. disc. n. 8044 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza si
è proceduto all’esame collegiale delle singole
proposte di archiviazione (117) e di apertura di
Proc. disc. n. 8111 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8090 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8084 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
ADUNANZA DEL 10 GIUGNO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. 8049 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Audizione Avv. (omissis) - cancellazione
elenco speciale
Audizione Avv. (omissis) - cancellazione
elenco speciale
Audizione Avv. (omissis) - cancellazione
elenco speciale
Audizione Avv. (omissis) - cancellazione
elenco speciale
Approvazione dei verbali n. 24 e 25 delle
adunanze del 3 e dell’8 giugno 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva i
verbali nn. 24 e 25 delle adunanze del 3 e dell’8
giugno 2010.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Cipollone dà lettura della
seguente dichiarazione, che avrebbe voluto
leggere durante l’Assemblea odierna ma ciò gli
è stato impedito: “Qualche giorno fa sul sito
del nostro Consiglio è apparso un articolo a
mia firma dal titolo “L’ultimo editoriale di
Giovanni Cipollone”. Tutto potevo immaginare ma non di ricevere al mio studio telefonate di Colleghi che chiedevano notizie sul mio
decesso. Desidero rassicurarli di essere vivo e
vegeto e che, secondo le previsioni, dovrete
sopportarmi ancora per molti e molti anni.
Il mio articolo metteva invece in risalto
che, probabilmente, l’ultimo requiem era per
l’Avvocatura.
Il mio disappunto faceva riferimento alla
decisione dell’Assemblea precedente a quella
odierna che aveva bocciato nella sua intierez-
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za il bilancio preventivo e, quindi, anche la
voce relativa alle spese da sostenere per la
pubblicazione delle due riviste che dirigo e
cioè “Temi Romana” e “Foro Romano”.
Tutti hanno il diritto di dissentire ma credo che la critica debba essere costruttiva, altrimenti si sfocia nel più bieco nichilismo.
Avere espresso, nella precedente Assemblea, un voto negativo sul bilancio preventivo,
coinvolgendo in tale diniego anche la pubblicazione delle nostre due riviste, costituisce un
“vulnus” del tutto inaccettabile.
Le due riviste sono un veicolo necessario anzi indispensabile- per il rapporto diretto,
costante e produttivo, tra l’Ordine e gli Avvocati, oltre ad assumere una specifica valenza di
contenuto culturale, che non si può avere con
un’arida “enunciazione” a mezzo internet.
Chiedo la Vostra collaborazione!
Prima di alzare in alto il cartellino di colore
purpureo rinnegando le nostre tradizioni culturali e letterarie, bisogna pensarci bene.
Non vorrei affidare al vento tumultuoso di
questa Assemblea quello che potrebbe essere
il nostro ultimo editoriale. Grazie. Giovanni
Cipollone.”
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente – a questo punto riferisce a
tutto il Consiglio di aver sentito il Consigliere
Cerè che, al termine dell’Assemblea di oggi, si
è rivolta contro di lui e contro altri Consiglieri,
verosimilmente appartenenti all’attuale maggioranza, proferendo le seguenti testuali parole: “banda di cialtroni e di mascalzoni”. Tali
improperi sono stati ascoltati anche da vari
testimoni. Il Presidente, ritenendo comunque
gravissima tale condotta per puro senso istituzionale e al fine di evitare che la cosa abbia un
seguito, come peraltro dovrebbe, in sedi giudiziarie ed anche per evitare il conseguente
disdoro di tutta l’Istituzione, precisa che se il
Consigliere Cerè si scuserà con lui e con tutti
i Consiglieri si asterrà da ogni iniziativa.
Il Presidente invita il Consigliere Cerè a
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scusarsi.
Il Consigliere Cerè non ricorda di aver
detto le parole ora riferite dal Presidente e,
anzi, ne ha sentite altre provenienti dal Consigliere Tesoriere.
Il Presidente comunica che vi erano quattro testimoni che hanno visto e sentito e a
nulla attiene eventuali discussioni fra essa
Consigliere Cerè ed il Consigliere Gianzi. Pertanto o il Consigliere Cerè si scusa o il Presidente agirà come opportuno. I Consiglieri
Fasciotti, Gianzi, Rossi, Cipollone e Arditi di
Castelvetere apprezzano la grande disponibilità del Presidente ed invitano anch’essi il
Consigliere Cerè a cogliere l’occasione ed a
scusarsi.
A questo punto il Consigliere Cerè, a tal
proposito, dà lettura della seguente dichiarazione: “Il Consigliere Cerè si rammarica che
durante l’odierna Assemblea non vi è stato il
minimo spazio per un confronto dialettico e
democratico in ordine alla discussione sul
bilancio preventivo.
La procedura di votazione, inoltre, si è
svolta in un clima di assoluta inadeguatezza,
tanto che si è raggiunto un punto di basso
profilo istituzionale mai raggiunto prima d’ora
e, a mia memoria, nelle precedenti consiliature di cui mi onoro di aver fatto parte.
Stigmatizzo, infine, l’assoluta protervia
dimostrata nei propri confronti da parte di
altri Colleghi Consiglieri, i quali si sono spinti
sino all’estremo limite di toglierle il diritto di
parola azionando il dispositivo di interruzione di amplificazione del suo microfono (evento peraltro che si verifica ogni giovedì con
regolare puntualità).
Auspica che il Presidente manifesti una
maggiore sensibilità istituzionale, dimostrando di saper rivestire il ruolo di Presidente super
partes e non di rappresentante di una parte
dell’Avvocatura romana”.
Il Presidente, alla luce di quanto dichiarato
dal Consigliere Cerè, rileva che costei durante
lo svolgimento delle operazioni di voto del-
l’Assemblea rivolgendosi a sè stesso, lo ha
indicato con un dito, con le seguenti parole:
“banda di cialtroni e di mascalzoni”. Tali
espressioni sono state udite da ben quattro
Colleghi i quali si sono dichiarati pronti a
testimoniare.
Il Presidente, profondamente amareggiato
per lo svolgimento dell’Assemblea odierna,
per la sterile polemica posta in essere da uno
sparuto gruppetto di Colleghi, invita di nuovo
-a nome proprio e degli altri Consiglieri- il
Consigliere Cerè a voler porgere le proprie
scuse.
Il Consigliere Cerè ritiene di non aver
detto le parole suestese perchè non è nel suo
stile offendere le persone: se il Presidente
ritiene di essere stato offeso insieme ai Consiglieri non ha difficoltà a chiedere scusa.
Il Presidente chiede al Consiglio se tali
affermazioni sono da considerarsi delle scuse
e comunque si riserva ogni più opportuna
azione a tutela propria e dei Consiglieri appellati come cialtroni e mascalzoni.
Il Consigliere Condello chiede di eliminare la presente verbalizzazione.
Il Consigliere Fasciotti si oppone all’eliminazione, i Consiglieri Gianzi e Murra si associano.
Il Consigliere Di Tosto ritiene di aver dato
una lezione di stile, lo scorso biennio, a qualcuno presente in Aula, non avendo fatto mettere a verbale offese ricevute ben più gravi. Si
associa a quanto chiesto dal Consigliere Condello. Il Presidente ritiene di chiudere la vicenda ritenendo che il Consigliere Cerè si sia
scusata di fatto ammettendo di aver proferito
tali parole ed auspica che ciò non accada più
e ciò al di là di profili deontologici dovendo
valere per tutti sacrosanti principi di educazione e buone maniere.
Il Consiglio ne prende atto.
Proc. disc. nn. 6690/8066 nei confronti degli
Avv.ti (omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue:
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.12)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.9)
Cancellazione dall’Albo
per trasferimento
(n.1)
Iscrizioni nel Reg. dei Praticanti Avv. (n.12)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
(n.3)
Abilitazioni (n.7)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.3)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.2)
motivo è necessario incaricare un grafico esperto del settore.
Il Consiglio approva la spesa, sino alla
concorrenza massima di 2.000,00 Euro di spesa per consentire di rendere graficamente più
appetibile il sito web istituzionale sotto il
profilo della gradazione cromatica.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Donatella Bardelloni,
Francesco Battaglia, Alessia Evangelisti, Angelo Gigliola, Carlo Malinconico Castriota,
Moira Mammucari, Maria Carla Manca, Ennio Molinaro, Rosamaria Nicastro, Franco
Pandolfo, Valentina Pandolfo, Salvatore Pasquale, Chiara Pellegrini, Svetlana Perkovic,
Anna Maria Valentina Petracca, Antonio Pileggi, Francesco Rondina, Carla Zarlatti, Filippo Zazzera,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Segreteria
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.1)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
Avvocati
(n.2)
Certificati di compimento della
pratica forense
(n.13)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Condello riferisce che il
nuovo sito internet del Consiglio sta ricevendo molti consensi ma anche il suggerimento di
volergli attribuire una più marcata colorazione, che lo renda più visibile e leggibile. Per tale
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Aut. alle notifiche dirette n. 19
- Il Consigliere Segretario comunica che da
parte di un gruppo di Colleghi è pervenuta
una interessante proposta volta a studiare la
possibilità di creare una banca dati per permettere di segnalare agli iscritti interessati le eventuali insolvenze dei clienti, a mò di “centrale
rischi” tipica del sistema bancario e finanziario.
La proposta, ovviamente, dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Autorità garante dei dati
personali da parte del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati per accertarne la concreta fattibilità e percorribilità, ma per far ciò è necessa-
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rio redigere un progetto analitico nel quale
esporre in modo dettagliato le modalità di
interrogazione della banca dati stessa.
L’istanza, allo stato, è rivolta a ottenere per
intanto l’autorizzazione del Consiglio a svolgere un mero mandato esplorativo, senza alcun impegno o esborso, onde saggiare l’interesse del mercato alla creazione della banca
dati.
Il Consiglio rinvia ad una prossima adunanza.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 1° giugno 2010, con la quale
comunica la convocazione per il 19 giugno
p.v. alle ore 11.00 del Comitato organizzatore
del XXX Congresso Nazionale Forense con il
seguente ordine del giorno: costituzione dei
gruppi di lavoro; la nomina dei relatori; lo
stato dell’organizzazione congressuale; varie
ed eventuali. Rinnova l’invito a tutti i Consiglieri a proporsi quali relatori.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del
Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in
data 28 maggio 2010, con la quale chiede sin
d’ora di destinare altra persona dal 1° agosto
2010 al servizio richiesta copie sentenze civili
via mail, stante la scadenza del contratto a
tempo determinato al 31 luglio 2010 della
persona attualmente assunta dal Consiglio e
adibita a tale servizio. Il Consigliere Segretario
si dichiara comunque contrario a mettere a
disposizione un dipendente durante il mese di
agosto, nel quale l’attività è praticamente ferma, anche perché in tal modo si evita il pagamento di un mese di retribuzione che non è in
alcun modo necessario nella sospensione feriale dei termini processuali.
Il Consiglio delibera che sulla questione
dell’invio del dipendente si tratterà alla ripresa
delle attività giurisdizionali, in prossimità del-
la scadenza del periodo di sospensione dei
termini.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio De Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 1° giugno 2010, accompagnatoria del verbale del 18 maggio 2010
delle congiunte Commissioni Giustizia e Attività Produttive, della seduta tenutasi in materia di riforma delle professioni intellettuali.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 3 giugno 2010, con la quale
comunica l’istituzione di n. 4 borse di studio
per avvocati per la partecipazione al corso
estivo “Global Legal, Business and Economic
Conference” che si terrà dal 9 al 13 agosto
2010 a Kansas City, Missouri.
Il Presidente Alpa trasmette il bando di
concorso e il programma e ne chiede la più
ampia diffusione presso gli iscritti.
Il Consiglio ne prende atto e ne delibera la
diffusione sul sito istituzionale.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Milena Pini, Presidente dell’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori, pervenuta in data 1° giugno
2010, con la quale trasmette il testo del documento elaborato dall’Associazione sulla Mediazione “Obbligatoria” ex D.Lgs. 28/2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Edoardo Fazzioli, Presidente
della Commissione per la Manutenzione e
Conservazione del Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour, con la quale chiede di comunicare
l’attuale posizione di denuncia ed eventuali
pagamenti di consumo di utenze (luce, acqua,
raccolta rifiuti, telefono) del Consiglio. La
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richiesta è diretta agli Enti non istituzionali
con sede nel Palazzo di Giustizia.
Il Consiglio delibera di riscontrare la richiesta mandando gli Uffici amministrativi
all’assolvimento dell’incombente.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Servizio Gestione Patrimonio Immobiliare della Cassa Nazionale di Previdenza e
Assistenza Forense, pervenuta in data 3 giugno 2010, con la quale comunica l’aggiornamento del canone di locazione dell’immobile
locato dal Consiglio in Via Valadier n. 42, 6°
piano.
Il Consiglio, pur rammentando la propria
delibera assunta nell’adunanza scorsa con la
quale si è deciso di inviare la disdetta del
contratto di locazione, ritiene di non poter
contraddire alla richiesta, trattandosi solo dell’applicazione dell’indice Istat, e manda all’Ufficio Amministrazione per il pagamento.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Ufficio del Consegnatario della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 7
giugno 2010, accompagnatoria della convocazione della Commissione di Manutenzione
degli Uffici Giudiziari di Roma per il 18 giugno 2010 alle ore 10.00.
Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone alla partecipazione.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Sezione dei Giudici per le Indagini
Preliminari del Tribunale Ordinario di Roma,
pervenuta in data 7 giugno 2010, accompagnatoria del decreto di fissazione dell’udienza
preliminare per il giorno 22 giugno 2010 nel
procedimento penale -nel quale il Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma è parte
offesa- a carico della Sig.ra (omissis), imputata
di falsa autocertificazione, presentata il 19
febbraio 2004, per ottenere l’ammissione al
patrocinio a spese dello Stato.
Il Consiglio ne prende atto.
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- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Unione Camere Penali Italiane, pervenuta in data 3 giugno 2010, accompagnatoria della lettera del Presidente, Avv. Prof. Oreste Dominioni, con la quale comunica la piena adesione ai lavori del “Tavolo per la Riforma dell’Ordinamento Forense” istituito dal
Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota della
Procura della Repubblica presso il Tribunale
Ordinario di Roma, pervenuta in data 7 giugno 2010, relativa all’apertura al pubblico degli Uffici della Procura per il mese di agosto.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulle comunicazioni
dell’Avv. Claudio Coggiatti e dell’Avv. Fabrizio Merluzzi, pervenute il 7 giugno 2010, con
le quali portano a conoscenza del Consiglio
una inaccettabile anomalia verificatasi nel processo Fastweb-Telecom Sparkle che riguarda
circa 85 indagati.
Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone a voler approfondire la vicenda, trattandosi
di questione di oggettiva delicatezza e di voler
poi riferire in ordine alle azioni da intraprendere.
Organismo di mediazione finalizzato alla
conciliazione D. Lgs. n. 28/2010
- Il Consigliere Condello riferisce sulla
necessità di costituire con urgenza l’Organismo di mediazione.
I costi per la costituzione di detto Organismo, in questa fase, saranno limitati alla stipula della polizza annuale di assicurazione per
un totale di euro 2.800,00.
Il Consigliere Condello evidenzia che i
Regolamenti dell’Organismo e dell’Ente di
Formazione sono in fase di stesura finale e
verranno consegnati ai Consiglieri prima della
prossima adunanza. Sono basati, entrambi,
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
sulla gestione e amministrazione diretta da
parte del Consiglio.
Il Consigliere Condello informa, inoltre,
che hanno comunicato la disponibilità a far
parte della Commissione di Mediazione i
Colleghi Avv.ti Maria Agnino, Doriana Chianese, Francesco Fucci, Filippo Garroni, Chiara Gelsumino, Rachele Pannullo, Rosario Carmine Rao, Francesco Antonio Santini, Ettore
Valenti.
Il Consigliere Condello informa, infine,
che il prossimo convegno sulla Mediazione è
fissato per il 1° luglio 2010 dalle ore 12.30 alle
ore 14.30 nell’Aula Avvocati del Palazzo di
Giustizia e saranno attribuiti ai partecipanti
due crediti formativi.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta riferiscono di aver preso parte al Seminario, organizzato a quattro mani dall’Associazione Avvocatura Libera e dalla Commissione consiliare di Diritto Amministrativo da
loro coordinata, sull’attualissimo tema “Gli
appalti pubblici dopo il D.L.vo n. 53 del
2010”. L’incontro di studi, svoltosi il 3 giugno
presso la Sala Conferenze della Cassa Nazionale di Previdenza Forense, ha visto la partecipazione in qualità di relatori dell’Avv. Mario
Sanino e dell’Avv. Antonio Lirosi, ottimamente coordinati dal Presidente dell’Associazione Avvocatura Libera, Avv. Vincenza Di
Martino.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario, insieme al Consigliere Nesta, quali Coordinatori della Commissione di Diritto Amministrativo, riferiscono che è all’esame delle Commissioni parlamentari lo studio della bozza di disegno legislativo concernente il nuovo Codice del processo amministrativo. Da più parti, soprattutto in occasione dei moltissimi incontri di
studio che si sono svolti in questi ultimi tempi,
si è avvertita l’esigenza di contribuire ad ap-
portare al testo del disegno di legge, seppure
uscito dai lavori di una Commissione formata
dai massimi esperti della materia, alcune integrazioni e correzioni compatibili con i tempi
di emanazione del provvedimento. La Commissione di Diritto Amministrativo, cogliendo in pieno lo spirito che deve informare i
lavori delle Commissioni di studio consiliari,
si è riunita per redigere il documento, che
costituisce il proprio contributo di analisi del
testo della bozza di disegno legislativo, allo
scopo di concorrere ad adeguarlo alle esigenze
anche dell’Avvocatura.
Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta chiedono, quindi, che il documento sia
approvato dal Consiglio per essere inviato,
con ogni possibile urgenza, alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri affinchè se ne possa
tener conto.
Il Consiglio approva il testo del documento, ringrazia i Colleghi che hanno partecipato
alla stesura e ne dispone la trasmissione alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica che nei giorni 4 e 5 giugno 2010, si è
svolto -a Roma- il III Campionato Mondiale
degli Avvocati Rugbysti.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma ha voluto accogliere i rappresentanti di
tutte le Squadre partecipanti nell’Aula Consiliare, dando “agli atleti” l’affettuoso saluto ed
esprimendo loro il compiacimento per l’evento e l’ammirazione nei confronti di coloro che
praticano uno sport nel quale è la lealtà –in
tutte le sue sfaccettature- il sentimento che
domina.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere –Coordinatore della Commissione Sportiva- è,
inoltre, orgogliosa per l’ottimo risultato raggiunto dalla Squadra Italiana, ancorchè battuta in finale dalla Squadra Francese, alla quale
si sente di esprimere i complimenti per la
capacità sportiva e la competenza dimostrata.
I sorrisi e l’allegria visti e sentiti non solo
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
durante il sorteggio, le gare ma anche nella
serata di gala, e l’atmosfera goliardica che ivi si
è respirata, sono stati il corollario naturale di
una manifestazione che la stessa ha voluto
organizzare con gioia, passione e amore per lo
Sport (inteso, soprattutto, come sentimento
di aggregazione e rispetto). In tal senso, il
Consigliere Arditi di Castelvetere intende ringraziare gli Avv.ti Andrea Rossi e Mauro Capone, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra e –
soprattutto- il Presidente Antonio Conte, per
aver reso possibile la realizzazione dell’evento
e l’eccezionale successo ottenuto dallo stesso.
Il Consiglio ne prende atto e si compiace
con il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Sportiva, per la
perfetta riuscita della manifestazione.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, in
ciò sollecitata da numerosi Colleghi –ma anche da alcuni Magistrati della Prima Sezione
Civile del Tribunale Ordinario di Roma- sottopone all’attenzione del Consiglio quanto
segue.
Lo stato in cui versa, attualmente, la Prima
Sezione Civile del Tribunale Ordinario di
Roma è –ormai- insostenibile: il carico a essa
destinato, anche per l’aumento del contenzioso previsto per le altre materie che non riguardano i conflitti familiari, determina gravissimi
ritardi che si ripercuotono in modo estremamente pregiudizievole sulle cause di separazioni e divorzi, producendo ulteriore aumento della conflittualità tra i coniugi, ovvero
danni irreversibili per i figli minori, quando
questi sono coinvolti.
E’ per questo, che –a seguito di numerose
riunioni svoltesi presso il Civosservatorio, con
la partecipazione dei rappresentanti delle Associazioni maggiormente rappresentative in
materia di famiglia, e –si ribadisce- con la
collaborazione di alcuni Magistrati della Sezione- è stato elaborato un testo da inviare alle
dirigenze degli Organi giudiziari, che viene
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allegato (all. n. 2), al fine di esprimere una
richiesta di aiuto per consentire il ripristino
della normalità dando –alle questioni di famiglia- l’urgenza necessaria.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere, pertanto, chiede che il Consiglio autorizzi la
sottoscrizione –delegando la stessa, in qualità
di Coordinatore della Commissione Famiglia,
ovvero il Presidente, ovvero entrambi- di tale
documento.
Il Consiglio ne prende atto e delega i
Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti a
voler approntare una lettera di adesione, che
tenga però anche conto della segnalazione
proveniente da alcuni Magistrati della Sezione
Tutele, già all’attenzione del Presidente del
Tribunale Ordinario di Roma.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
hanno chiesto di far parte della Commissione
Magistratura Onoraria gli Avv.ti Fabrizio
Modoni e Marco Lucente; nonchè della Commissione Osservatorio sulla Giustizia l’Avv.
Emanuela Bracchi presso il Tribunale di Ostia.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- I Consiglieri Fasciotti e Nesta comunicano che avranno inizio in data 15 giugno 2010,
presso l’Aula Consiliare, i Seminari di Diritto
Societario e Commerciale.
Per il biennio 2010 e 2011 la Direzione
Scientifica, in prosecuzione agli anni precedenti, è affidata al Prof. Avv. Daniele Umberto
Santosuosso.
L’organizzazione è devoluta alla Commissione omonima, in persona dei Coordinatori,
Avv.ti Sandro Fasciotti e Paolo Nesta e quale
Vicario l’Avv. Giorgio Della Valle.
I Seminari si articoleranno in tre semestri
sino al dicembre 2011.
Per il giorno 15 giugno 2010, con inizio alle
ore 14.30, si terrà il “Convegno di apertura dei
Seminari”. Sarà trattato il seguente argomento: “A sei anni dalla riforma del Diritto Societario. Esperienze e prospettive”. Ne discute-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ranno:
- l’On. Avv. Michele Vietti, Presidente
della Commissione per la riforma di Diritto
Societario;
- la Dott.ssa Elena Raganelli, Presidente
della Terza Sezione Societaria del Tribunale
Ordinario di Roma;
- il Prof. Avv. Daniele Umberto Santosuosso, Componente della Commissione per la
riforma del Diritto Societario;
- il Notaio Elio Bergamo, Docente di Diritto Societario alla Scuola Notarile Anselmo
Anselmi di Roma.
Il calendario prevede i successivi Seminari
nei giorni 13 luglio 2010, 28 settembre 2010, 5
ottobre 2010, 19 ottobre 2010, 26 ottobre
2010, 9 novembre 2010, 16 novembre 2010, 7
dicembre 2010, 14 dicembre 2010.
Gli argomenti e i relatori verranno comunicati in appresso.
Le domande di iscrizione, nel limite di
300, dovranno essere inoltrate con il sistema di
prenotazione on-line, attraverso il sito dell’Ordine nella Sezione “Eventi” secondo il
disposto della norma regolamentare vigente.
Verranno riconosciuti n. 20 crediti formativi per il semestre 2010.
I Consiglieri Fasciotti e Nesta chiedono
l’autorizzazione alla stampa dei manifesti e
alla diffusione degli eventi sul sito internet del
Consiglio.
Il Consiglio ne prende atto e autorizza.
- Il Consigliere Graziani riferisce che è stata
portata a compimento la riassegnazione del
nome a dominio “ordineavvocati.it” a beneficio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Trattandosi di dominio che non individua specificamente l’Ordine degli Avvocati di Roma
bensì riferisce alla indeterminata generalità
dell’istituzione Ordine degli Avvocati, il Consigliere Graziani propone di avviare la creazione di un portale in cui confluiscano tutte le
risorse di tutti gli Ordini degli Avvocati e i
contributi riconducibili a tali contesti.
Il Consiglio prende atto della riassegnazione del nome a dominio e delega il Consigliere
Graziani, al momento, a studiare un progetto
complessivo che possa raggiungere le finalità
da egli stesso accennate nella propria comunicazione.
- Il Consigliere Graziani rileva che, anche
a seguito dell’entrata in vigore dell’obbligo
formativo per gli Avvocati, è fortemente incrementata la pratica dell’affissione di manifesti,
molti dei quali destinati a illustrare eventi
formativi e corsi didattici. Stante l’assenza di
adeguati spazi, le affissioni vengono quindi
praticate in modo irregolare, comportando
tanto la perdita di decoro dei locali giudiziari
quanto il fenomeno della sovrapposizione di
manifesti (circostanza che privilegia le irregolarità di affissione e pregiudica la conoscenza
di eventi concretamente formativi e di interesse per i colleghi). Peraltro, presso i Tribunali
esistono bacheche espressamente destinate ad
associazioni forensi e sindacati, nel mentre
non si rinvengono (salvo che nei periodi elettorali) stabili bacheche riservate al Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati.
Il Consigliere Graziani propone, quindi,
di avanzare alle competenti Autorità che sovrintendono agli Uffici della Corte di Appello
di Roma, del Tribunale Ordinario di Roma e
dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma le
richieste di incrementare gli spazi destinati alle
affissioni dei manifesti che divulgano eventi
formativi e attività del Consiglio, attribuendo
al Consiglio stesso adeguati spazi di affissione
esclusiva.
Il Consiglio autorizza la richiesta, stante le
ragioni di pubblico interesse esplicitate nella
comunicazione del Consigliere Graziani, delegandolo alla predisposizione delle relative
lettere che saranno a firma del Presidente.
- Il Consigliere Graziani riferisce in ordine
alla questione comunicata dall’Avv. (omissis)
relativa alla pubblicazione di editoriali che
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
illustrano la presa di posizione di Equitalia
Gerit nei confronti di opinioni espresse sulla
stampa dallo stesso professionista, il quale ha,
difatti, comunicato di avere rilasciato due interviste al quotidiano “Il Messaggero”, il cui
tema verteva sul “concordato” proposto dalla
Equitalia Gerit ai cittadini relativamente agli
importi dovuti per multe stradali elevate fino
al 2004. A giudizio dell’Avv. (omissis), la rappresentazione diffusa dalla Equitalia Gerit non
appariva conveniente in quanto, nella maggioranza dette multe non erano più esigibili
perchè ormai prescritte, essendo trascorsi più
di cinque anni tra la data dell’infrazione e la
data della notifica della cartella esattoriale.
Aggiungeva l’Avv. (omissis) che, in altri casi, le
somme richieste non erano dovute poichè i
verbali presupposti delle cartelle esattoriali
non erano stati regolarmente notificati. L’Avv.
(omissis) esprimeva, quindi, il proprio avviso
secondo cui la Equitalia Gerit richiedeva illegittimamente somme non dovute nei casi in
cui il diritto alla riscossione era prescritto,
come ben noto alla stessa Società (articolo del
26 marzo 2010). La Equitalia Gerit replicava
(con editoriale del 28 marzo 2010), qualificando come infondate e fuorvianti le affermazioni dell’Avv. (omissis), deducendo che negli
anni si era provveduto all’invio di atti interruttivi della prescrizione. L’Avv. (omissis) replicava (con editoriale del 4 aprile 2010) affermando che la Equitalia Gerit non poteva ignorare “la percentuale elevatissima di sentenze con le
quali i Giudici di Pace accolgono le opposizioni dei
cittadini, annullando le cartelle esattoriali perchè i
verbali presupposti sono prescritti e non notificati”.
L’Avv. (omissis) invitava, inoltre, la Equitalia
Gerit a spiegare per quale motivo sulla maggiore parte delle buste contenenti le cartelle di
pagamento spedite ai cittadini non viene apposta nè la data di spedizione, nè quella di
ricevimento, arrecando così una notevole perdita di tempo oltre che un danno ai cittadini
(in difficoltà nel dimostrare la data di ricevimento della pretesa dell’Ente esattoriale).
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In data 7 aprile 2010, sul quotidiano “Il
Messaggero”, appariva un editoriale nel cui
contesto la Equitalia Gerit affermava “... confermiamo dunque la correttezza e la trasparenza di
comportamento di Equitalia Gerit che, operando al
servizio della co1lettività, lavora di concerto con le
altre istituzioni pubbliche per far sì che pagare le
giuste tasse sia patrimonio di tutti, consapevoli che
i furbi, con i loro stratagemmi danneggino i cittadini
che le tasse le pagano regolarmente. Siamo in affini
caso disponibili a fornire all’avvocato (omissis),
così come a qualsiasi altro cittadino, i chiarimenti e
le informazioni di cui avesse bisogno”. L’Avv.
(omissis) ha ritenuto che tale affermazione sia
gravemente lesiva e denigratoria nei confronti
degli Avvocati, in quanto additati come “...
furbi che con i loro stratagemmi, danneggiano i
cittadini che le tasse le pagano regolarmente”. In
realtà, la lettura dell’espressione data dall’Avv.
(omissis) è solo una delle due possibili. L’Avv.
(omissis) percepisce che l’espressione “i furbi,
con i loro stratagemmi” individui gli Avvocati e
le eccezioni difensive. In alternativa, la stessa
frase può essere interpretata anche (con minor
malizia), individuando con l’epiteto “furbi”
quei cittadini che evadono la tassazione, senza
obbligatoriamente individuare così gli Avvocati.
Il Consiglio, ringraziando il Relatore, ritiene, allo stato, di non prendere alcuna posizione al riguardo per le considerazioni finali della
relativa comunicazione, che condivide.
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Pratiche disciplinari
P.D. n.7950 - Avv. (omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi n.60 pareri su note di onorari:
(omissis)
ADUNANZA DEL 17 GIUGNO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico
Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. 8048 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla lettera dell’Avv. Anna Egidia Catenaro, Presidente dell’Associazione “Avvocatura in Missione”, pervenuta il 14 giugno 2010, con la quale chiede
al Consiglio un contributo economico per la
stampa dell’ultimo loro libro dal titolo “Il
concetto di martirio. Valutazione teologica e
giuridica” o l’acquisto anticipato di un certo
numero di libri per donazione.
Il Consiglio, vista la finalità di beneficienza, delibera di acquistare n. 50 copie di ogni
pubblicazione da distribuire ai colleghi in occasione di eventi futuri.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 10
giugno 2010, con la quale lo invita a partecipare all’inaugurazione della mostra organizzata
in collaborazione con la Bundesrechtsanwaltskammer, dal titolo “Lawyers without rights”
dedicata ai diritti negati agli avvocati ebrei
durante le leggi razziali in Germania, che si
terrà a Roma il 17 giugno prossimo presso la
sede di Via del Governo Vecchio n. 3.
Il Presidente comunica, inoltre, che sempre presso il Consiglio Nazionale Forense, nei
giorni 18 e 19 giugno p.v., si terrà un incontro
internazionale per celebrare il sessantennio
della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Anton Giulio Lana, dell’Unione Forense per
la Tutela dei Diritti dell’Uomo, pervenuta in
data 8 giugno 2010, relativa al corso di specializzazione sulla “Tutela europea dei diritti
umani” organizzato con il patrocinio del Segretario Generale del Consiglio d’Europa e
destinato alla formazione di avvocati, magistrati e operatori del diritto. Tale corso si
articolerà in quattro mezze giornate della durata di tre ore ciascuna a partire dal 5 novembre 2010.
Il Presidente riferisce che l’Avv. Lana chiede al Consiglio di partecipare alla giornata
inaugurale e, inoltre, la disponibilità dell’Aula
Avvocati per lo svolgimento del corso per il 5
e 12 novembre 2010 dalle ore 15.45 alle ore
18.30 e per il 6 e 13 novembre 2010 10.00 alle
ore 13.00.
Il Consiglio concede il patrocinio morale
all’evento e autorizza l’uso dell’Aula consiliare se disponibile.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana e della Coordinatrice della Commissione Pari Opportunità Stefania Cherubini, pervenuta in data 4
giugno 2010, nella quale rivolgono una raccomandazione per garantire e assicurare un’adeguata presenza femminile negli organi istituzionali e associativi per il XXX Congresso
Nazionale dell’Avvocatura, per il rinnovo del
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Consiglio Nazionale Forense e per i Delegati
all’Organismo Unitario dell’Avvocatura.
Il Consiglio ne prende atto e sottolinea che
ha sempre mostrato sensibilità verso la questione sollevata.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 1°
giugno 2010, accompagnatoria della delibera
adottata nella seduta amministrativa del 28
maggio u.s., in materia di regolamentazione
delle specializzazioni forensi.
Il Consiglio si limita a prenderne atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Anna Maria Barbante, Coordinatore dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, pervenuta in
data 3 giugno 2010, con la quale comunica che
il Comitato dei Presidenti dell’Unione degli
Ordini Forensi del Lazio, nella seduta del 6
maggio 2010, ha eletto la stessa Avv. Anna
Maria Barbante, quale Presidente.
Il Consiglio delega i Consiglieri Condello,
Barbantini e Fasciotti a contattare l’Avv. Barbante.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Anna Maria Barbante, Coordinatore dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, pervenuta in
data 1° giugno 2010, con la quale trasmette il
testo della delibera adottata dal Comitato dei
Presidenti nella seduta tenutasi a Civitavecchia il 27 maggio u.s. L’Avv. Barbante chiede
di fissare a breve un incontro per individuare
le ipotesi di raccordo in vista dell’Adunanza
Generale dell’Unione, fissata a Priverno il 26
giugno 2010.
Il Consiglio delega i Consiglieri Condello,
Barbantini e Fasciotti a contattare l’Avv. Barbante.
- Il Presidente riferisce sulla comunicazione dell’Avv. Claudio Visco relativa al programma della “Mediterrean Conference dell’IBA” che si terrà a Roma, dal 23 al 25 giugno
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p.v., presso lo Sheraton Golf Parco de’ Medici
Hotel & Resort.
L’Avv. Visco conferma, inoltre, l’invito
per il Presidente a partecipare alla “Welcome
Reception” del 23 giugno 2010 dalle ore 17.30
alle ore 19.30 presso la Sala della Protomoteca
in Campidoglio.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Salvatore Grimaudo, pervenuta in data 16
giugno 2010, con la quale propone alcuni
argomenti da sottoporre al Comitato organizzatore del XXX Congresso Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia
l’Avv. Grimaudo.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Ester Perifano, pervenuta in data 16 giugno
2010, con la quale propone alcune linee guida
da adottare per individuare gli argomenti da
trattare in occasione dei lavori del XXX Congresso Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia
l’Avv. Perifano.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Valeria Cassaro, Filippo
Divona Pianella, Patrizia Gottini, Carmen
Peronace, Lorenzo Racheli,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Segreteria
Aut. alle notifiche dirette n. 5
- Il Consigliere Segretario comunica che da
parte di un gruppo di Colleghi è pervenuta
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
una interessante proposta volta a studiare la
possibilità di creare una banca dati per permettere di segnalare agli iscritti interessati le eventuali insolvenze dei clienti, a mò di “centrale
rischi” tipica del sistema bancario e finanziario.
La proposta, ovviamente, dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Autorità garante dei dati
personali da parte del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati per accertarne la concreta fattibilità e percorribilità, ma per far ciò è necessario redigere un progetto analitico nel quale
esporre in modo dettagliato le modalità di
interrogazione della banca dati stessa.
L’istanza, allo stato, è rivolta a ottenere per
intanto l’autorizzazione del Consiglio a svolgere un mero mandato esplorativo, senza alcun impegno o esborso, onde saggiare l’interesse del mercato alla creazione della banca
dati.
Il Consiglio rinvia ad una futura adunanza.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Marcello Liotta del 22° Ufficio
della Sezione dei Giudici per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 10 giugno 2010, con la quale
viene notificato al Consiglio -quale parte offesa- l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare per il giorno 9 luglio 2010 del procedimento penale a carico della Sig.ra (omissis) per
falsa autocertificazione e indebita ammissione al patrocinio a spese dello Stato con riferimento all’istanza presentata dalla stessa, al
Consiglio, in data 12 luglio 2004.
Il Consiglio prende atto non ritenendo
opportuno costituirsi parte civile.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del 14° Ufficio della Sezione dei Giudici
per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 8 giugno
2010, con la quale viene notificato al Consiglio -quale parte offesa- l’avviso di fissazione
dell’udienza preliminare per il giorno 8 ottobre 2010 del procedimento penale a carico
della Sig.ra (omissis) per falsa autocertificazione e indebita ammissione al patrocinio a spese
dello Stato con riferimento all’istanza presentata dalla stessa, al Consiglio, in data 26 gennaio 2007.
Il Consiglio prende atto non ritenendo
opportuno costituirsi parte civile.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Associazione Nazionale Forense,
pervenuta in data 14 giugno 2010, con la quale
comunica le nomine delle nuove cariche sociali all’esito dell’Assemblea Ordinaria indetta
dall’Associazione per lo scorso 10 maggio.
Il Consiglio ne prende atto e augura ai
Colleghi neo eletti buon lavoro.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Prima Presidenza della Corte di
Cassazione, pervenuta in data 14 giugno 2010,
con la quale, a parziale modifica del Decreto
Presidenziale del 5 maggio 2010 concernente
la composizione dei Collegi della Sezione
Feriale, trasmette copia del decreto di modifica della suddetta composizione dei Collegi.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Giuseppe Lepore, pervenuta in
data 10 giugno 2010, con la quale comunica di
essere stato nominato Presidente della Camera di Conciliazione di Roma.
Il Consiglio ne prende atto e si congratula
con il neo Presidente della Camera di Conciliazione di Roma.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Aldo Trifiletti, Responsabile
della Gail Inform S.a.s., pervenuta in data 9
giugno 2010, con la quale chiede l’autorizzazione per potere allestire un un tavolo all’esterno dell’Aula Consiliare per la vendita di
testi e riviste giuridiche in occasione degli
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
eventi organizzati dal Consiglio, offrendo uno
sconto particolare sugli eventuali acquisti.
Il Consiglio ritiene inopportuno autorizzare la richiesta visto che si tratta di attività
commerciale.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del “Conseil National des Barreaux”,
pervenuta in data 15 giugno 2010, con la quale
trasmette l’invito, il programma e il modulo di
iscrizione per partecipare alla Conferenza dei
Presidenti degli Ordini del Mediterraneo, che
si terrà a Marsiglia dal 1° al 3 luglio prossimi.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della “Union Internationale des Avocats”
- U.I.A., pervenuta in data 15 giugno 2010, con
la quale trasmette l’invito, il programma e il
modulo di iscrizione per partecipare al 54mo
Congresso U.I.A. che si terrà a Istanbul dal 30
ottobre al 3 novembre 2010.
Il Consiglio delega a partecipare il Consigliere Barbantini.
- Il Consigliere Segretario riferisce sull’invito del Sindaco di Roma, On. Giovanni Alemanno, pervenuto in data 15 giugno 2010, per
assistere il 24 giugno prossimo alle ore 10.30,
al pellegrinaggio del Santo Padre e alla benedizione della Madonnina benedicente “Salus
popoli romani” restaurata e ricollocata nella
sua originaria sede sulla Torre di Roma-Monte
Mario.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Francesco Storace, pervenuta
in data 13 maggio 2010, già esaminata dal
Consiglio nell’adunanza del 20 maggio 2010,
con la quale comunica che il Consiglio Direttivo della Camera Civile di Roma lo ha incaricato di realizzare il progetto “Camera Civile
Etica” che prevede la realizzazione di un programma di consulenza e assistenza ai colleghi.
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Il Consiglio, allo stato, ritiene di non accogliere la richiesta sia perchè analoga richiesta
potrebbe arrivare anche da molte altre Associazioni o Enti e sia perchè il Consiglio ha in
animo di costituire una struttura che svolga la
medesima attività oggetto dell’istanza.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 15 giugno 2010, con la quale
conferma la convocazione per il 19 giugno
prossimo del Comitato organizzatore del XXX
Congresso Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica che in
data 14 giugno 2010 ha provveduto all’apertura e alla relativa disdetta del contratto della
cassetta di sicurezza n. 616 trattenuta presso
l’ex Credito Italiano -ora Unicredit Banca- con
sede in Via del Corso n. 374. Il contenuto di
detta cassetta faceva parte dall’eredità, trasmessa per testamento al Consiglio, dall’Avv.
Giovanni Mancini.
Il Consigliere Tesoriere comunica, inoltre,
di aver fatto distribuire, in copia, l’inventario
del contenuto della predetta cassetta, redatto
in data 22 settembre 1983 e fa presente che gli
oggetti sono ora custoditi presso la sede dell’Ordine.
Il Consiglio delibera di conferire gli oggetti
d’oro all’asta di beneficienza che si terrà lunedì prossimo all’Hotel Hilton, con l’asseverazione da parte di un esperto che ne indichi il
valore approssimativo. Per quanto riguarda i
marenghi, per i quali si prescinde dalla valutazione stante il fatto che si tratta di oggetti
aventi una quotazione di mercato, il Consiglio ne delibera una cessione diretta a terzi. Il
Consigliere Cerè esprime voto contrario preferendo che l’asta venga effettuata in un’occasione che sia più confacente al mondo forense
romano o che si effettui un’asta on line sul sito
dell’Ordine.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
rini dalla Legatoria d’Arte.
- Il Consigliere Tesoriere comunica che
molti Avvocati chiedono il rilascio delle tessere professionali in pelle, come erano in passato. Per aderire a dette richieste sarebbe possibile acquistare delle foderine in pelle ove allocare le tessere plastificate. L’Ufficio Amministrazione ha provveduto a chiedere dei preventivi
per tale scopo, precisamente: 1) Legatoria d’Arte: in pelle euro 5,40 cad.+ IVA; in ecopelle
euro 4,50 cad. + IVA; 2) Corium: in ecopelle
euro 4,80 cad. + IVA.
Il Consigliere Tesoriere comunica, inoltre,
di aver fatto distribuire a tutti i Consiglieri un
modello e propone che il Consiglio si doti di
tali foderine e che provveda a fornirle agli
Avvocati che ne faranno richiesta allo sportello, ad un costo che sarò sopportato da chi ne
fa richiesta.
Il Consigliere Di Tosto ritiene, dalle proprie conoscenze, che questa sia un’operazione
che non si possa fare.
Il Consigliere Tesoriere invita il Consigliere Di Tosto a indicare le ragioni per le quali
l’operazione non sia legittima, ovvero a menzionare la norma di legge impeditiva.
Il Presidente osserva che esistono una serie
di servizi supplementari a quelli di istituto
(consegna della seconda copia cartacea dell’Albo, tesserino magnetico, ecc.) che il Consiglio fa pagare.
Il Consigliere Di Tosto non conosce tali
prassi ma ritiene che l’operazione di cui trattasi abbia carattere commerciale.
Il Consigliere Cerè si associa a quanto
detto dal Consigliere Di Tosto.
Il Consigliere Cipollone ricorda che esistono enti pubblici, come addirittura la Guardia di Finanza, che vendono ai propri dipendenti dei gadgets il cui costo grava su chi
intende acquistarli.
Il Consiglio approva, a maggioranza, l’erogazione del servizio a condizione che esso non
comporti alcun onere per il Consiglio stesso
deliberando intanto l’acquisto di n. 100 tesse-
- Il Consigliere Tesoriere comunica di aver
rinegoziato con il ristoratore “Jhonny” la convenzione ripristinando condizioni di favore
dei Consiglieri allo stesso prezzo originario.
Ricorda con l’occasione che il Consiglio ha
risparmiato rispetto alle pregresse gestioni molti
denari.
Il Presidente rileva che -al di là dell’encomiabile ed efficace iniziativa del Consigliere
Tesoriere di reperire una convenzione pasto
che facesse risparmiare notevoli importi che
nei precedenti anni venivano spesi per ogni
giovedì di adunanza peraltro con provviste di
scarso livello alimentare- pochissimi Consiglieri hanno usufruito di tale servizio e che
quindi lo stesso potrebbe essere soppresso.
D’altronde è sufficiente una breve pausa caffè
senza bisogno di individuare un buono pasto
per i Consiglieri.
Il Presidente, quindi, propone di chiudere
la convenzione.
Il Consigliere Di Tosto propone di eliminare ogni tipo di spesa per il pranzo dei Consiglieri visto che nessuno ne fa uso.
Il Consigliere Condello, viceversa, propone l’istituzione di un buono pasto in luogo
della convenzione.
Il Consigliere Cerè ritiene di sentirsi offesa
dall’idea di distribuire il buono pasto come
affermato dal Consigliere Condello e si associa alla richiesta del Consigliere Di Tosto. Il
Consigliere Tesoriere contesta la valutazione
del Consigliere Cerè come al solito populista
e polemica, mentre condivide quanto proposto dal Consigliere Condello pur essendo pronto ad addivenire alla soluzione prospettata dal
Presidente Conte.
Il Consiglio ringrazia il Consigliere Tesoriere per il lavoro svolto e delibera, a maggioranza, di disdire la convenzione, fermo restando il servizio che si sta già svolgendo con la
somministrazione del vassoio di dolci nonchè
con la fornitura di bevande.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Proc. disc. n. 8059 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Pratiche disciplinari
- Il Consigliere Rossi comunica lo stato dei
procedimenti sospesi, per contestuale pendenza di procedimento penale, al fine di verificare l’opportunità di addivenire a provvedimento di sospensione cautelare ex art. 43 L.P.
P.D. n.7833: Avv. (omissis)
- Già viene svolta sospensione cautelare, in
seguito revocata. L’incolpato è stato prosciolto con non luogo a sanzione.
P.D. n.7409: Avv. (omissis)
- Fatti di associazione per delinquere finalizzata a commettere più truffe di ingente
gravità in ambito immobiliare. I fatti sono del
1998.
P.D. n.7792: Avv. (omissis)
- Più fatti di truffa tra gli anni 2001-2002.
P.D. n.7999: Avv. (omissis)
- Truffa in danno delle Assicurazioni dal
2004 al 2006.
P.D. n.6812: Avv. (omissis)
- Sentenza assoluzione.
P.D. n.7328: Avv. (omissis)
- Associazione per delinquere finalizzata
alla commissione di più reati di sfruttamento
della prostituzione. Fatti commessi fino al
1998.
P.D. n.7743: Avv. (omissis)
- Reato di ingiuria pendente presso il Giudice di Pace.
P.D. n.7941: Avv. (omissis)
- Truffa in danno delle assicurazioni. Fatto
del 2005. La sentenza pare prossima.
P.D. n.7939: Avv. (omissis)
- Truffa in danno delle assicurazioni. Fatto
del 2005.
P.D. n.8123: Dott. (omissis)
- Falsi esami, corruzione. Revocata misura
interdittiva della Procura di Catania.
P.D. n.8128: Avv. (omissis)
- Truffa e falso nei confronti di una cliente
(E.12.500,00). Fatti del 2004. Non ha mai
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risposto.
P.D. n.7992: Avv. (omissis)
- Cinque pratiche riunite, altrettanti procedimenti pendenti per truffa in danno dell’INPS. Fatti fino al 2007.
P.D. n.8085: Avv. (omissis)
- Circonvenzione di incapace, falso in atto
pubblico, concorso in calunnia continuata,
sostituzione di persona (fatti del 2007). Già
applicata misura cautelare poi revocata.
P.D. nn.7853/7892/7963/7977/7994/8030:
Avv. (omissis)
- Vari fatti di truffa e appropriazione indebita dall’anno 2004. Sospesi anche alcuni procedimenti per cui non c’è processo penale.
P.D. n.8054: Avv. (omissis)
- Mancata osservanza di atto di transazione, mancata corresponsione canoni di locazione.
P.D. n.8108: Avv. (omissis)
- Appropriazione indebita (fatti del 2007/
2008).
Pratica n. 129/2005 S: Avv. (omissis)
- Falso e truffa, c’è processo penale (fatti
del 2005).
Pratica 1307/2009 S: Avv. (omissis)
- Appropriazione indebita (fatti dal 2009).
Pratica n. 29/2010 S: Avv. (omissis)
- Appropriazione indebita (fatti dal 2005).
Dalla suesposta elencazione emerge che
molti dei procedimenti disciplinari sono relativi a fatti risalenti nel tempo. Altri costituiscono invece un unico episodio illegittimo commesso dall’avvocato.
Come è noto, per addivenire a sospensione cautelare è necessario, oltre alla pendenza
di un procedimento penale, che sussistano i
requisiti –elaborati dalla giurisprudenza- del
fumus (inteso peraltro solo in relazione alla
gravità dell’addebito e non anche rispetto alla
sua fondatezza) e del clamor fori. Rispetto a
tale ultimo requisito la giurisprudenza del
Consiglio Nazionale Forense si è recentemente orientata in posizioni più restrittive affermando che il clamore non debba essere circo-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
scritto all’ambito forense ma debba invece
avere rilievo a livello di cronaca.
Considerato quanto sopra i procedimenti
disciplinari da cui potrebbe scaturire il provvedimento cautelare appaiono di numero assolutamente inconsistente, apparendo tale ipotesi limitata ai casi più recenti e gravi e a quelli
contraddistinti da particolare ripetitività.
Il Consiglio, dato atto, delibera di fissare
per l’esame delle suddette posizioni un’apposita adunanza per il 27 luglio 2010 in tarda
mattinata.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Presidente e il Consigliere Condello,
Coordinatori della Commissione Diritto Fallimentare e Procedure Concorsuali, comunicano di aver designato, quali ulteriori componenti della Commissione, gli Avv.ti Antonietta Lazzaruolo e Giuseppe Maria Meloni.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta, quali Coordinatori della Commissione
di Diritto Amministrativo, riferiscono che per
lunedì 5 luglio p.v., dalle ore 9.30 alle ore
12.30, hanno organizzato un importante convegno di studi, in Aula Avvocati, sulla materia
della c.d. direttiva ricorsi (D.l.vo n. 53 del
2010) cui prenderanno parte, come relatori,
due Professori Universitari, due Magistrati del
Tribunale Amministrativo Regionale per il
Lazio e due Colleghi del Foro di Roma. Chiedono l’autorizzazione alla stampa dei relativi
manifesti.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta, quali Coordinatori della Commissione
Diritto Civile e Diritto Processuale Civile,
comunicano che la Collega Sara Menichelli
d’ora in poi sostituisce la Collega Cecilia Uva,
che fa parte dello stesso studio legale, nella
Commissione medesima.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Cultura, riferisce che nei giorni 22 e 23 giugno 2010 vi sarà
la rappresentazione di “Processo ai Monaci di
Mazzarino”: commedia guidata dalla regia
dell’Avv. Emanuele Limuti del Foro di Caltanissetta e organizzata dalla Fondazione Scuola Forense “Nissena”. Il Consiglio Nazionale
Forense ha accreditato l’evento concedendo 3
crediti formativi e patrocinando l’evento.
L’Avv. Limuti chiede che l’evento possa
avere il patrocinio del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma.
Il Consiglio ne prende atto e concede il
proprio patrocinio.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Sportiva, riferisce che i Colleghi Andrea De Petris, Simone
De Petris, Francesco Chiappetta e Marco Ieradi, organizzano un quadrangolare di calcio, il
cui ricavato –offerte e donazioni- andrà in
beneficenza per sostenere il Progetto GRAIAU, per la ristrutturazione del Centro educativo gestito dalle Suore di Santa Dorotea in
San Paolo do Brasil, che sostenta 140 bambini
bisognosi. Al quadrangolare parteciparenno
squadre composte –anche- da Avvocati e
Magistrati, onde viene chiesto il patrocinio del
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
e un’offerta economica che possa agevolare
l’organizzazione della manifestazione.
Il Consigliere Cerè, pur non dichiarandosi
contraria alle iniziative sportive, si domanda
perchè in presenza di iniziative definite di
beneficienza il Consiglio debba contribuire a
devolvere somme che servono solo per l’organizzazione.
Il Consiglio delibera la concessione del
patrocinio e l’uso del logo del Consiglio, per
l’elargizione del contributo rinvia alla prossima adunanza per permettere al Consigliere
Tesoriere di accertare la capienza di somme in
bilancio.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Sportiva, riferisce che l’A.I.A.T. -Associazione Italiana Avvocati Tennisti- ha organizzato il Campionato
Regionale di Tennis per Avvocati Tennisti,
che si svolgerà presso il Circolo Due Ponti
dall’8 al 16 luglio 2010. L’A.I.A.T. chiede che
il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
possa concedere il proprio patrocinio, nonchè
un’eventuale offerta economica per l’acquisto
dei premi in palio.
All’uopo, il Consigliere Arditi di Castelvetere –anche a seguito di equivoci sorti nei
giorni scorsi- chiede di poter revocare le delibere di cui ai verbali delle adunanze del 22
ottobre 2009 e del 5 novembre 2009 che
intitolavano altro torneo di Tennis –organizzato, questa volta, dall’Associazione Avvocati
Tennisti- quale “Primo Torneo di Tennis degli
Avvocati di Roma”.
Per quanto verificato, la denominazione
di essere il “Primo” torneo di Tennis organizzato con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Roma è denominazione che non risponde alla realtà, esistendo l’A.I.A.T. da molti
più anni e avendo la stessa Associazione già
organizzato diversi campionati e tornei con il
supporto del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Tale circostanza ha ingenerato forte confusione: il Consigliere Arditi di
Castelvetere ribadisce la richiesta affinchè le
delibere di cui sopra vengano revocate, riconoscendo all’A.I.A.T. la precedenza.
Il Consigliere Cerè rende la seguente dichiarazione: “il Cons. Cerè chiarisce al Consiglio in qualità di responsabile della Commissione Sportiva del decennio passato che
l’A.I.A.T. è una meritoria e prestigiosa realtà
nel mondo forense. Osserva, però, che è da
pochi anni sulla scena romana. Così l’Associazione Avvocati Tennisti si è costituita l’anno
scorso organizzando il Primo Trofeo Forense
amatoriale vedendone riconosciuto il patrocinio morale e un contributo.
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Quest’anno è successo che per caso le due
associazioni sportive sono andate in contrapposizione con le date organizzando due tornei
di tennis negli stessi giorni. Ebbene il Consigliere Cerè crede che il revocare addirittura le
delibere assunte per un torneo di tennis sia
sconveniente ed inopportuno. Lancia invece
l’invito a tutte le Associazione sportive ad
ispirare in tutte le competizioni i più possibili
momenti di aggregazione sportiva e se si avrà
la fortuna di dover assistere alla nascita di tante
belle manifestazioni ne saremo grati ai Colleghi romani.
Ordunque il Consiglio non può scegliere
un’Associazione Sportiva al posto di altra,
tanto vanno entrambe premiate e supportate.
Il Consigliere Cerè propone di concedere
alla richiedente il patrocinio morale ed invita
il Consigliere Arditi di Castelvetere a mediare
tra le due associazioni”. Replica il Consigliere
Arditi la quale sottolinea che è evidente che il
Consigliere Cerè non abbia compreso la necessità di meglio organizzare l’iniziativa sportiva evitando così la sovrapposizione di eventi
identici. Il Consigliere Arditi ribadisce che
l’A.I.A.T. è l’Associazione di riferimento di
tutti gli avvocati tennisti così come la stessa ha
avuto modo di valutare da un esame delle
richieste.
Il Consiglio delibera, con il voto contrario
dei Consiglieri Cerè e Vaglio, di approvare la
proposta del Consigliere Arditi di Castelvetere, disponendo la revoca delle deliberazioni di
cui alla comunicazione.
- I Consiglieri Condello e Rossi rendono
noto il calendario della Scuola Forense del
Consiglio “Vittorio Emanuele Orlando”, i
nomi dei Colleghi Coordinatori Vicari e i
nomi dei Componenti del Comitato Scientifico-Docenti.
Il programma didattico è stato diviso in
due fasi: la prima fase (luglio-novembre 2010)
è mirata alla preparazione dell’esame scritto e
la seconda fase (gennaio- giugno 2011) alla
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
preparazione dell’esame orale.
PRIMA FASE PREPARAZIONE
ESAME SCRITTO
Data
07/07/2010
12/07/2010
14/07/2010
17/07/2010
19/07/2010
21/07/2010
24/07/2010
20/09/2010
22/09/2010
25/09/2010
27/09/2010
29/09/2010
2/10/2010
04/10/2010
06/10/2010
09/10/2010
11/10/2010
13/10/2010
18/10/2010
20/10/2010
23/10/2010
25/10/2010
27/10/2010
03/11/2010
06/11/2010
08/11/2010
10/11/2010
13/11/2010
15/11/2010
17/11/2010
22/11/2010
24/11/2010
27/11/2010
29/11/2010
1/12/2010
4/12/2010
Ora
12/14.30
12/14.30
12/14.30
9/13
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9/13
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9/13
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12/14.30
9/13
12/14.30
12/14.30
12/14.30
12/14.30
9/13
12/14.30
12/14.30
9/13
Materia
Civile
Civile
Civile
Prova scritta
Penale
Penale
Prova scritta
Civile
Civile
Prova scritta
Civile
Civile
Prova scritta
Civile
Civile
Prova scritta
Civile
Civile
Civile
Civile
Prova scritta
Amministrativo
Amministrativo
Amministrativo
Prova scritta
Penale
Penale
Prova scritta
Civile
Civile
Civile
Civile
Prova scritta
Amministrativo
Amministrativo
Prova scritta
Riconoscimenti ai praticanti meritevoli:
- fine corso: 3 Toghe
(Offerte dal Consiglio);
- corso intermedio: 5 copie dei Codici
commentati (offerti dalla Giuffrè).
Coordinatori: Avv.ti Domenico Condello e Livia Rossi.
Coordinatori vicari: Avv.ti Alessandra
Abbate, Costanza Acciai, Gennaro Amoruso,
Massimiliano Cesali, Isabella Ferrise, Grazia
Greco, Massimo Lauro.
Tutors – Assistenza lezioni e prove
1. Segretari della Conferenza
2. Vincitori delle Toghe difensori Ufficio
3. Vincitori delle Toghe scuola forense
anni precedenti
Comitato scientifico e docenti
Avv.ti Alessandra Abbate, Costanza Acciai, Roberto Giovanni Aloisio, Gennaro
Amoruso, Mauro Franco Balata, Daniela Bianchini, Paolo Borghini, Roberto Borgogno,
Carlo Borromeo, Pierfrancesco Bruno, Romano Cerquetti, Massimiliano Cesali, Francesca
Coppi, Giuseppe Dante, Alessandro De Belvis, Fabiano de Santis, Alessandro Di Majo,
Isabella Ferrise, Danilo Gallitelli, Fabiana Gallitelli, Giorgio Gallone, Antonio Gargiulo,
Gabriella Geatti, Isabella Giampaoli Pontecorvo, Roberto Giuffrida, Domenico Giugni,
Marco Giustiniani, Grazia Greco, Grazia Grieco, Mario Guido, Alessandro Ippoliti, Fabio
Lattanzi, Massimo Lauro, Valeria Marsano,
Alessandro Martelli, Carlo Martuccelli, Andrea Ordine, Chiara Ortaggi, Giulio Prosperetti, Chiara Ilaria Risolo, Francesca Rocchi,
Camillo Rossi, Gregorio Salatino, Pierfrancesco Sica, Emanuele Squarcia, Chiara Vadalà,
Giovanna Vigliotti.
Il Consiglio approva il programma e terrà
conto del lavoro svolto dai correttori degli
elaborati in sede di assegnazione dei viaggi di
rappresentanza e di interscambio culturale.
Delibera, altresì, di autorizzare la Società Editrice Giuffrè, secondo la proposta formulata,
ad esporre i volumi editi, con assoluto divieto
di effettuare la vendita di prodotti, senza preclusione di tale attività nei confronti di altre
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
case editrici.
- Il Consigliere Graziani comunica di avere
partecipato alle operazioni di revisione delle
liste dei Giudici Popolari, tenutesi in data 8
giugno 2010 alle ore 10.00, presso la stanza 24
del Tribunale di Roma. Di tali operazioni la
Cancelleria trasmetterà direttamente al Consiglio il verbale non appena disponibile.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia.
- Il Consigliere Graziani segnala che spesso, in occasione di convegni organizzati dal
Consiglio, i Colleghi partecipanti debbono
affrontare file eccessive per la registrazione in
entrata e in uscita. È stato riscontrato che tale
situazione si verifica anche quando sono addetti due dipendenti alla registrazione delle
presenze laddove, però, sia disponibile un
solo lettore ottico con cui rilevare il numero di
iscrizione riportato sulla tessera di ciascun
iscritto.
Il Consigliere Graziani suggerisce, perciò,
che venga incrementato il numero di lettori di
codici a barre disponibili e sia previsto che, a
ciascun evento formativo, siano sempre assegnati due unità, sia onde consentire al personale di smaltire più rapidamente gli accessi
(anche con il contributo volontario di Componenti delle Commissioni consiliari organizzatrici), sia per evitare che eventuali malfunzionamenti di un macchinario possano recare
immaginabili disagi al servizio di rilevamento
delle presenze.
Il Consiglio approva l’acquisto, ordinando ai dipendenti incaricati di portare con sé,
ad ogni evento, un numero di lettori superiore
a quello degli impiegati impegnati nelle operazioni di rilevazione, per dar modo a dei colleghi volontari di aiutarli nelle stesse.
- Il Consigliere Graziani segnala che, dopo
la stipula della convenzione per lo svolgimento della pratica forense presso gli Uffici Giudiziari romani, l’iniziativa non ha più avuto
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sviluppo.
Il Consigliere Graziani ritiene, quindi,
opportuno riprendere contatto con la Presidenza della Corte di Appello di Roma per dare
nuovo impulso all’iniziativa.
Il Consiglio delega i Consiglieri Fasciotti e
Graziani a dare nuovo impulso all’iniziativa
mediante adeguate forme di divulgazione e
comunicazione anche attraverso la Commissione giovani e l’utilizzo del sito web.
- Il Consigliere Nesta, Coordinatore della
Commissione Proprietà, Locazione e Urbanistica, comunica di aver designato quale ulteriori componenti della Commissione gli Avv.ti
Cesare della Rocca e Francesca Marando.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Approvazione del verbale n. 26
dell’adunanza del 10 giugno 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 26 dell’adunanza del 10 giugno
2010.
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.16)
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Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.2)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.5)
Cancellazione dall’Albo
per trasferimento
(n.1)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.13)
Abilitazioni
(n.8)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.2)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.2)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.3)
Nulla-osta al trasferimento di Praticanti
Avvocati
(n.1)
Certificati di compimento della
pratica forense
(n.13)
Avv. (omissis) - cancellazione per irreperibilità
Audizione Avv. (omissis) - cancellazione
elenco speciale
Comunicazioni dei Consiglieri
- A questo punto il Consigliere Cipollone
chiede attenzione a tutto il Consiglio perchè
intende dare lettura di un proprio scritto che
lo stesso ha inteso dedicare a tutto il Consiglio
in conseguenza di quanto avvenuto all’Assemblea del 10 giugno u.s., ma anche e soprattutto dopo la conclusione della stessa riguardo
talune reazioni e condotte di alcuni Consiglieri, che esso Consigliere Cipollone ha profondamente disapprovato.
Il Consigliere Cipollone da lettura del seguente documento che egli stesso ha definito
una lettera aperta ai Consiglieri: “Dopo aver
trascorso ininterrottamente oltre ventidue anni
nel nostro Consiglio dell’Ordine, per cui credo che mi spetti di diritto il titolo di ‘decano’,
la giornata del 10 giugno 2010, in occasione
dell’Assemblea Ordinaria per l’approvazione
del bilancio preventivo, è stata senz’altro la
più triste e deprimente per il nostro mondo e
per quello di tutta l’Avvocatura.
Certamente non sono mancati in tanti
anni, durante le nostre adunanze, accanite
dispute e momenti di tensione ma tutto si è
sempre svolto e risolto in “famiglia”.
Invece, durante la predetta Assemblea, alla
presenza di circa settecento Colleghi che stipavano ogni ordine di posti, si è assistito a
scene molto sgradevoli.
Alcuni membri del nostro Consiglio si
sono scagliati contro il Presidente ed altri
Consiglieri, con smodata aggressività, con invettive ed insulti velenosi.
In un acceso clima di ‘peste emozionale’,
di manifesta ostilità e di esasperate pulsioni, si
sono superati quei limiti di correttezza e raziocinio che devono sempre caratterizzare ogni
rapporto di convivenza sociale.
Gli autori di tale ingiustificabile condotta
non si sono forse resi conto che la loro ostilità
distruttiva, si è tramutata in un inconcepibile
attacco nei confronti dell’Istituzione, di cui
fanno parte.
Nel cercare di superare la mia profonda
amarezza, mi rivolgo a tali Consiglieri perchè
sappiano riscattarsi, nell’auspicio che ritrovino la serenità necessaria per bene operare con
sincero spirito collaborativo, per essere degni
dell’Istituzione di cui fanno parte. Giovanni
Cipollone”.
Il Consigliere Segretario, il Consigliere
Tesoriere e i Consiglieri Arditi di Castelvetere,
Barbantini, Fasciotti, Graziani e Rossi esprimono tutto il loro apprezzamento per la comunicazione del Consigliere decano chiedendo al Presidente che la stessa sia integralmente
riportata nel verbale. Il Consigliere Nesta si
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associa. Il Presidente esprime anch’esso tutto
il proprio apprezzamento per il Consigliere
decano, Giovanni Cipollone, ribadendo che
quanto avvenuto post assemblea è già stato
oggetto di attenzione del Consiglio e il Presidente stesso si è dovuto richiamare fortemente
al proprio senso istituzionale intendendo superare alcune “ingiurie” proferite verso di lui e
verso altri Consiglieri che sono state oggetto
del precedente verbale, e per le quali vi sono
state delle scuse da parte di un Consigliere.
A questo punto il Consigliere Vaglio consegna la propria dichiarazione scritta che, dopo
essere stata letta, è integralmente e testualmente trascritta di seguito: “fa presente di non aver
sentito durante l’Assemblea che nessun Consigliere si è rivolto pubblicamente nei confronti del Presidente con i toni riportati dal Consigliere Cipollone. In ogni caso tiene a sottolineare che, nonostante fosse prevista nell’ordine
del giorno la discussione, non è stato permesso
a nessuno di intervenire e gli è stato addirittura
spento più volte il microfono, così come al
Consigliere Di Tosto. Questo costituisce un
vulnus nella democraticità e nella libera espressione del pensiero degli Avvocati romani. Il
Consigliere Vaglio avrebbe preferito sorvolare
su questo argomento, ma le considerazioni del
Consigliere Cipollone non gli permettono di
tacere sulla moralità di gestione dell’Assemblea”.
Il Consigliere Cerè contesta e stigmatizza
la lettera del Consigliere Cipollone ritenendola sbagliata e offensiva. A tal proposito il
Consigliere Cerè fa presente che il Consigliere
Tesoriere durante l’Assemblea ha detto, rivolgendosi a lei, dinanzi a 500 persone, “ti sei
attaccata al ....”.
Il Consigliere Tesoriere contesta sdegnato
quanto affermato falsamente dal Consigliere
Cerè e si riserva ogni azione a propria tutela
visto che l’affermazione riferita dal Consigliere Cerè è palesemente falsa e inventata.
Il Consigliere Cerè, anzi, a questo punto
intende correggere quanto sopra descritto,
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evidenziando che la circostanza è avvenuta sì
in Assemblea ma sottolinea che la frase del
Consigliere Tesoriere è stata detta a bassa
voce, accompagnata peraltro da un gesto non
eclatante definito notoriamente come quello
“dell’ombrello”. Tale frase è stata poi ripetuta
nell’androne davanti ad altrettante centinaia
di colleghi.
Il Consigliere Tesoriere -contestando le
bugie del Consigliere Cerè- precisa che se
qualcuno ha tentato di togliere la parola, questi sono stati i Consiglieri Vaglio e Di Tosto,
mediante azionamento del dispositivo del
microfono. E dunque è lui a doversi dolere del
fatto che, pur essendo previsto il proprio intervento in Assemblea quale Tesoriere, non ha
potuto completarlo. Il Consigliere Tesoriere
ribadisce che si riserva ogni azione nei confronti del Consigliere Cerè e prega il Consigliere Segretario di verbalizzare tutto attentamente.
Il Consigliere Cerè interrompe ripetutamente il Consigliere Tesoriere e proferisce la
seguente frase: “Meglio così, andremo a Perugia”, e comincia a gridare fortemente impedendo agli altri Consiglieri di prendere la
parola.
Il Consigliere Tesoriere a questo punto,
dopo le numerose interruzioni, si rivolge al
Consigliere Cerè con la seguente frase: “Tu
puoi andare solo a Tor di Quinto”.
Il Consigliere Tesoriere si meraviglia del
fatto che il Consigliere Cerè chieda l’eliminazione del punto 7 del verbale dell’adunanza
del 10 giugno visto che è stata lei ad insistere
perchè si verbalizzino su nastro gli interventi
dell’adunanza. Nega nel modo più assoluto
che la frase sopra citata dal Consigliere Cerè,
con il gesto menzionato, sia stata mai detta
durante l’Assemblea o subito dopo e precisa
che la frase “andare a Tor di Quinto” è intesa
come zona dove vi è un noto teatro tenda
perchè i comportamenti del Consigliere Cerè
sono degni di un’attrice che recita a copione.
Questo chiede di precisare il Consigliere Teso-
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riere al Consigliere Segretario. Il Consigliere
Cerè contesta quanto detto dal Consigliere
Tesoriere e chiede ripetutamente la parola al
Presidente chiedendo al Consigliere Segretario di verbalizzare correttamente.
Il Consigliere Cerè, altresì, chiarisce di
non aver mai chiesto l’eliminazione del punto
7 del precedente verbale, ribadendo che le
scuse formulate sono relative esclusivamente
a una frase che poteva non essere riferita al
Presidente così come lo stesso ha affermato.
Il Consigliere Tesoriere esprime tutta la
propria indignazione per la circostanza che il
Consigliere Cerè si stia rimangiando le scuse
formulate al Presidente e a tutto il Consiglio la
scorsa adunanza, e insiste perchè questo ripensamento incredibile sia verbalizzato in tutta la
sua incredibile dinamica. Il Consigliere Cipollone esprime anch’esso la propria indignazione sia per come è stata accolta la propria lettera
sia per la vicenda relativa alle ritrattate scuse
del Consigliere Cerè. Il Consigliere Nesta si
associa a quanto detto dal Consigliere Cipollone evidenziando che la lettera di quest’ultimo non può essere intesa come una provocazione ma semplicemente un garbato richiamo
ad alcuni Consiglieri perchè certi fatti non
avvengano più. Il Consigliere Nesta esprime il
proprio sconcerto per quanto sopra avvenuto.
Il Consigliere Fasciotti si associa al Consigliere
Cipollone. Il Consigliere Segretario precisa
che le scuse sono state riportate integralmente
e fedelmente a verbale e oggi le stesse non
possono essere cancellate dal verbale precedente nonostante quanto oggi affermato dal
Consigliere Cerè in totale contraddizione con
quanto avvenuto allo scorso Consiglio.
Il Consigliere Cerè a questo punto, alzando ripetutamente la voce, interrompe tutti i
Consiglieri che chiedono di prendere la parola
dichiarando di pretendere che quanto da lei
detto sia riportato a verbale.
Il Consigliere Segretario invita il Consigliere Cerè ad abbassare la voce.
Il Presidente invita anch’esso il Consigliere
Cerè a non alzare la voce, e l’ammonisce in
ordine al suo contegno precisandole che se la
stessa dovesse perseverare in tale atteggiamento esso Presidente sospenderà l’adunanza. Il
Consigliere Cipollone invita il Presidente a
sospendere l’adunanza al reiterarsi di tali comportamenti da parte del Consigliere Cerè. Il
Consigliere Tesoriere e il Consigliere Fasciotti
si associano.
Il Presidente a questo punto, in considerazione della condotta del Consigliere Cerè e
alla luce delle proteste di tutti i Consiglieri di
fronte a tale sconcertante battibecco, intima
che toglierà la parola al Consigliere Tesoriere
e al Consigliere Cerè, invitando i Consiglieri,
più volte, ad iniziare il procedimento disciplinare delle ore 18.00.
Il Consigliere Cerè, ciò nonostante, reitera
la propria protesta, si avvicinava al Consigliere
Segretario mentre costui, per verbalizzare, digitava sulla tastiera, urlandogli contro: “devi verbalizzare, devi farmi vedere quello che scrivi”.
A questo punto, il Presidente avvisa il Consigliere Cerè che il suo contegno non sarà più
tollerato, essendo indignitoso ed incompatibile
con la sua veste istituzionale. Il Consigliere
Segretario chiede al Presidente di intervenire. Il
Consigliere Cerè continua a urlare ed a dire di
essere vittima di un Consiglio che ha dei comportamenti dittatoriali e arroganti. Il Consigliere Cipollone esprime ancora una volta la propria indignazione per quanto sta avvenendo e
invita il Consigliere Cerè a calmarsi. Il Consigliere Tesoriere invita il Presidente a sospendere
l’adunanza. Il Presidente, dopo aver avvisato
più volte il Consigliere Cerè, dispone, l’immediata sospensione dei lavori del Consiglio a
seguito delle intemperanze del Consigliere
medesimo, chiedendo al Consigliere Segretario
di verbalizzare fedelmente e in dettaglio la
causa e il motivo della imprevista interruzione.
A questo punto, davanti ai Consiglieri ancora presenti, il Consigliere Cerè colpisce con
violenza, con una manata, la tastiera del computer dove si effettuano le verbalizzazioni con-
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testualmente urlando a dismisura: “io non ho
mai urlato, capito??? Devi verbalizzare tutto
quanto...”, ciò rivolgendosi al Consigliere Segretario.
A questo punto il Presidente invita il Consigliere Cerè a uscire dall’Aula e ordina una
sospensione a tempo indeterminato dei lavori
consiliari.
- Il Consiglio osserva, a questo punto, dieci
minuti di sospensione, secondo l’ordine impartito dal Presidente.
- Il Consiglio riprende alle ore 18.30 e
risultano non presenti i Consiglieri Cerè, Barbantini e Cipollone.
Il Presidente chiede al Consigliere Segretario se ha effettuato la completa verbalizzazione
di quanto avvenuto.
Il Consigliere Segretario conferma al Presidente e a tutto il Consiglio che lo stesso ha
verbalizzato integralmente tutto quanto avvenuto.
Il Presidente, il Consigliere Tesoriere, i
Consiglieri Condello, Fasciotti, Graziani e Rossi, esprimono solidarietà al Consigliere Segretario per l’inusitato gesto compiuto dal Consigliere Cerè.
Il Presidente si rammarica fortemente si
essere stato costretto a sospendere l’adunanza
rilevando che quanto avvenuto ha lasciato tutti
i Consiglieri senza parole.
Purtroppo chi riteneva che tali comportamenti fossero dettati semplicemente da cattiva
educazione ricevuta o da scarso senso istituzionale, oggi deve prendere atto che -evidentemente- tutto ciò è parte integrante di un disegno tanto lucido quanto incomprensibile, mirante a intralciare, se non addirittura a bloccare,
l’attività istituzionale. Il Presidente significa a
tutto il Consiglio che non permetterà mai più
che ciò avvenga perchè il Consiglio deve lavorare, deve procedere all’esame dell’ordine del
giorno, deve espletare i compiti istituzionali
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nell’interesse dei Colleghi romani.
Il Presidente ordina procedersi oltre con la
trattazione del procedimento disciplinare n.
7965.
Proc. disc. n. 7965 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8012 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Organismo di mediazione finalizzato alla
conciliazione D. Lgs. n. 28/2010
- Il Consigliere Condello comunica che,
come ha preannunciato nella scorsa adunanza
e con riferimento all’Organismo di Mediazione forense di Roma, ha provveduto a far
distribuire a tutti i Consiglieri il Regolamento,
le norme di comportamento dei MediatoriConciliatori e la tabella delle spese e delle
indennità.
Il Consiglio, onde permettere un approfondimento del regolamento, rinvia alla prossima adunanza per l’approvazione, invitando
i Consiglieri a far pervenire entro mercoledì
prossimo allo stesso Consigliere Condello
eventuali suggerimenti e integrazioni.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Rossi riferisce in merito alla
pratica di conciliazione n. 75/10 nei confronti
dell’Avv. (omissis) segnalando l’opportunità
di trasmettere il fascicolo all’Ufficio Disciplina.
Il Consiglio delibera l’invio all’Ufficio
Disciplina per l’apertura di una pratica di
accertamenti disciplinari.
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono state distribuite a tutti i Consiglieri le
bozze dei provvedimenti di archiviazione e di
apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza.
A questo punto il Consigliere Rossi comu-
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nica che in sede di controllo preventivo e di
supervisione delle bozze dei provvedimenti di
archiviazione e di apertura si stanno evidenziando alcuni problemi.
In primo luogo si ravvisa una discrasia nel
comportamento dei Consiglieri, in particolare
in punto di motivazione (spesso modesta e
troppo succinta). I criteri generali di redazione
debbono essere piuttosto omogenei e seguiti
quanto più è possibile. Più nello specifico
occorre essere più precisi e diffusi nei provvedimenti di archiviazione che:
a) riguardano i difensori d’ufficio, che appaiono eccessivamente sintetici;
b) sempre con riferimento a tali difensori,
occorre riconsiderare il motivo di assenza dall’udienza, che dovrà essere rigorosamente dimostrato e motivato;
c) debbono essere caratterizzati da una
chiara ed esaustiva rappresentazione dei fatti
storici e delle deduzioni raccolte, in modo che
anche chi non ha consultato il fascicolo sia in
grado di capire la fattispecie.;
d) in caso di ritiro dell’esposto occorre
spendere anche giustificazioni in ordine alla
irrilevanza, sotto il profilo officioso, della questione.
Nei provvedimenti di apertura si raccomanda, invece, l’indicazione delle norme del
codice deontologico violate.
Il Consiglio, nel ringraziare il Consigliere
Rossi, si impegna a seguire i criteri sopra richiamati.
Pareri su note di onorari
Parere n.567/10 - Avv. (omissis)
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi n.56 pareri su note di onorari:
(omissis)
rio Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro
Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. 8035 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8036 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8046 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8026 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8029 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 7746 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8009 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
ADUNANZA DEL 24 GIUGNO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro
Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello,
Alessandro Graziani, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
ADUNANZA DEL 22 GIUGNO 2010
Proc. disc. n. 7943 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segreta-
Proc. disc. n. 8004 nei confronti dell’Avv.
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Proc. disc. n. 8051 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8106 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Nesta relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nullaosta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera
quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.9)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.3)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.6)
Cancellazione dall’Albo per
trasferimento
(n.1)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.10)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati Abilitati
(n.3)
Abilitazioni
(n.7)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.2)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.2)
Nulla-osta al trasferimento di Praticanti
Avvocati
(n.1)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.17)
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Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Tribunale di Roma – Sezione distaccata
di Ostia, pervenuta in data 17 giugno 2010,
relativamente all’adesione all’iniziativa di protesta indetta dall’Associazione Nazionale
Magistrati per i giorni del 5 e 16 giugno scorsi
ove è stata proclamata l’astensione dal lavoro
per il 1° luglio 2010 e l’organizzazione nella
settimana dal 21 al 25 giugno di giornate di
mobilitazione e protesta con sospensione delle attività di supplenza.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 15 giugno 2010 con la quale trasmette
l’articolato di emendamenti proposti dall’O.U.A. per le modifiche del D.Lgs. n. 28/
2010 sulla Media-conciliazione.
Rinnova inoltre l’invito a partecipare all’incontro il 25 giugno p.v. presso la Cassa
Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense
per l’incontro con tutte le componenti dell’Avvocatura.
Il Consiglio ne prende atto, richiamando
sul punto la delibera già assunta tempo fa.
- Il Presidente riferisce sulla nota della
Prefettura di Roma –Ufficio Territoriale del
Governo – Area I Quater Ordine e Sicurezza
Pubblica, pervenuta in data 17 giugno 2010,
con la quale trasmette la copia del Protocollo
d’Intesa tra il Ministero dell’Interno, il Consiglio Nazionale Forense e il Consiglio Nazio-
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nale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, sottoscritto il 25 novembre 2009,
finalizzato ad assicurare la partecipazione di
professionisti appartenenti ai due Ordini professionali alle riunioni dei c.d. Nuclei di valutazione presso le Prefetture e per lo svolgimento dell’istruttoria ex art. 11 del D.P.R. 16
agosto 1999 n. 455 (regolamento recante norme concernenti il Fondo di solidarietà per le
vittime delle richieste estorsive e dell’usura) e
per lo svolgimento dell’attività di accertamento dell’ammontare del danno subito dalle vittime dell’usura e dell’estorsione.
A tal proposito, si chiede la designazione
di due Componenti, uno effettivo e uno supplente, del Nucleo di valutazione in rappresentanza di ciascun Ordine Professionale.
Il Consiglio designa l’Avv. Elisabetta Rampelli, quale Componente effettivo e l’Avv.
Fabrizio Gallo, quale Componente supplente.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Alberto Storti del Foro di Padova, pervenuta
in data 17 giugno 2010, con la quale trasmette
il programma della IX Edizione del Corso di
Inglese Giuridico che la School of Law dell’Università del Galles – Bangor, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Giovani
Avvocati e del Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Salerno, organizza nel Galles.
L’Avv. Storti chiede al Consiglio di diffondere tale iniziativa tra gli Iscritti al Foro di
Roma.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Marco Mancinetti, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati -Sezione Distrettuale
di Roma- pervenuta in data 17 giugno 2010,
con la quale esprime il proprio sentimento e
quello dei Colleghi, di stupore e amarezza per
l’inusitato, gravissimo e offensivo attacco che
viene rivolto alla Magistratura italiana a seguito del comunicato della Giunta dell’Unione
Camere Penali Italiane del 6 giugno 2010.
Il Consiglio ne prende atto e delibera di
invitare i Consiglieri Palamara e Mancinetti
per l’adunanza del Consiglio dell’8 luglio p.v.
ore 15.00.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Nicola Ianniello, pervenuta in data 18 giugno
2010 con la quale, facendo riferimento all’incarico avuto dal Consiglio per resistere al
ricorso al Tribunale Ordinario di Roma –
Sezione Undicesima, del Signor (omissis) comunica che, all’udienza del 15 giugno u.s. il
difensore del Signor (omissis) ha prodotto n.
30 documenti e che il Giudice ha rinviato, al
14 luglio 2010, per nostre controdeduzioni.
Il Consiglio ne prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver ricevuto dal Consigliere Graziani una
nota nella quale gli riferisce in ordine a quanto
accaduto presso la sede dell’Ordine, in data 17
giugno 2010, in relazione alla convocazione
delle ore 13.00 per la pratica di Segreteria n.
814/09 S -Sig. (omissis) e Avv. (omissis)- e in
relazione alla convocazione delle ore 13.30
per la pratica di Segreteria n. 1222/09 S -Sig.
(omissis) e Avv. (omissis).
Alle ore 13.00, sono stati puntualmente
ammessi all’interrogatorio (tenutosi nell’aula
“Emilio Conte”) i convocati Sig. (omissis) e
Avv. (omissis); non è stata ammessa l’accompagnatrice del Sig. (omissis), cui è stato rivolto
cortese invito ad attendere il Sig. (omissis) nel
corridoio del primo piano, dotato di appositi
sedili. Nel corso della convocazione, il Sig.
(omissis) ha avuto modo di esporre il proprio
avviso in ordine alla condotta dell’Avv. (omissis); dopo i primi momenti, il Sig. (omissis) ha
manifestato insofferenze e si è lasciato andare
ad apprezzamenti poco convenienti circa l’efficienza del Consiglio dell’Ordine, avuto riguardo ai tempi di presentazione del proprio
esposto e alla solle-citudine della convocazione. Nel contempo, avendo l’Avv. (omissis)
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affermato di non avere preso visione degli
ultimi scritti del Sig. (omissis), chiedeva termine per esprimere compiutamente doverosa
replica a quanto in ultimo indicato dall’esponente; a questo punto, il Sig. (omissis) iniziava
ad alzare la voce, si agitava, si levava e abbandonava la convocazione. Uscito dall’aula, il
Sig. (omissis) si soffermava nello spazio antistante la porta dell’aula e continuava a gran
voce a esprimere il proprio personale disappunto nei confronti dell’Avv. (omissis) e del
Consiglio dell’Ordine, ventilando la responsabilità dei presenti, ove egli avesse accusato
un malore per effetto dell’agitazione procuratagli dalla situazione contingente.
Il Consigliere Graziani riteneva, quindi,
opportuno invitare il Sig. (omissis) a non disturbare coloro che stavano lavorando negli
uffici antistanti (e che erano usciti nel corridoio, richiamati dal vociare) ed effettivamente
riusciva nell’intento. Rientrato in aula, il Consigliere Graziani portava a compimento le
operazioni di convocazione, congedava l’Avv.
(omissis) e usciva dall’aula per dare corso alla
convocazione successiva. Venivano quindi
ammessi nell’aula il Sig. (omissis) (nel frattempo apparso più calmo) e l’Avv. (omissis).
In questa seconda occasione, sia il Sig. (omissis) che l’Avv. (omissis) assistevano alla concisa verbalizzazione, all’esito della quale il Sig.
(omissis) e l’Avv. (omissis) sottoscrivevano il
testo ricognitivo di quanto accaduto. All’uscita dall’aula, si parava innanzi all’Avv. (omissis)
l’accompagnatrice del Sig. (omissis) la quale
iniziava a proferire frasi ingiuriose (“ladro”, “ci
devi restituire i soldi che ci hai rubato”) all’indirizzo dell’Avv. (omissis). Questi, onde evitare la collisione fisica con l’accompagnatrice
del Sig. (omissis), indietreggiava e si rifugiava
all’interno di una stanza dell’Ufficio Disciplina. Mentre l’accompagnatrice del Sig. (omissis) tentava di irrompere nella stanza stessa, il
Consigliere Fasciotti (che si trovava all’interno della medesima stanza dell’Ufficio Disciplina) si frapponeva per evitare che avesse
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luogo l’invasione dell’Ufficio Disciplina e per
placare l’accompagnatrice del Sig. (omissis).
In quel momento, l’accompagnatrice del Sig.
(omissis) dava sintomi di grande agitazione,
difficoltà respiratorie e si abbandonava, adagiandosi sul pavimento e denunciando evidente stato di malessere. Il Consigliere Fasciotti si prodigava, quindi, per assistere l’accompagnatrice del Sig. (omissis), facendo chiamare rappresentanti delle Forze dell’Ordine e
operatori sanitari per gli interventi di rispettiva
competenza. Nel contempo, poichè il Sig.
(omissis) aveva a propria volta ripreso a ventilare a gran voce responsabilità dei presenti in
ordine all’accaduto, il Consigliere Graziani si
occupava di accompagnare l’Avv. (omissis)
verso l’uscita dal piano perchè potesse allontanarsi senza altri disagi e si adoperava per
tranquillizzare i presenti, raggiungendo poi
l’Aula consiliare per ivi partecipare con puntualità alla prevista adunanza.
Questi i fatti riferiti dal Consigliere Graziani, sulla fedeltà della relativa versione non si
ha motivo di dubitare.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il
Consigliere Graziani per la notizia che ha
voluto comunicare, osservando che il lavoro
che svolgono i Consiglieri in occasione delle
audizioni non è certo dei più agevoli.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
segnalazione dell’Ufficio del Giudice di Pace
di Roma, inviata anche ad altri Organi per
l’eventuale inoltro alla Guardia di Finanza,
pervenuta il 21 giugno 2010, relativa al problema verificatosi a causa del rifiuto, da parte di
alcuni Avvocati citati nella comunicazione, di
pagare il Contributo Unificato previsto dalla
legge per l’iscrizione al Ruolo Generale dei
procedimenti e di conseguenza, obbligando
in tal modo l’Ufficio ad attivare tutte le procedure per il recupero di quanto dovuto.
Si chiede pertanto al Consiglio di valutare
il comportamento degli avvocati di questione.
Il Consiglio delibera di aprire una pratica
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
di segreteria, delegando il Consigliere Segretario a disporre un’audizione dei Colleghi interessati.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
comunicazione dell’Avv. Arturo Pardi, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pesaro e dell’Unione Regionale delle
Marche, pervenuta il 21 giugno 2010, in merito al disegno di legge in tema di Riforma
Professionale sollecitando il Consiglio Nazionale Forense a proseguire un’opera di sensibilizzazione e pressione che induca il Senato ad
imprimere alla discussione tempi di assoluta
celerità che consentano di completarne entro
l’estate l’iter parlamentare.
Il Consiglio ne prende atto e si associa nel
ritenere doveroso sollecitare il Consiglio Nazionale Forense affinchè svolga le dovute rimostranze, anche in relazione agli impegni che
l’attuale maggio-ranza parlamentare aveva preso con gli Organi di rappresentanza forensi.
of European and Comparative Law” dell’Università di Oxford.
Il Presidente Alpa trasmette il bando di
concorso e il programma e ne chiede la più
ampia diffusione presso gli Iscritti, segnalando
che il termine ultimo di trasmissione delle
domande di partecipazione dei candidati al
Consiglio Nazionale Forense, è stabilito al 31
agosto 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 18 giugno 2010, con la
quale trasmette il testo del documento elaborato dalla Giunta Esecutiva dell’Unione delle
Camere Civili sulla Mediazione “Obbligatoria” ex D.Lgs. 28/2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Luigi Cardone, Coordinatore
della Commissione Consultiva del Consiglio
Nazionale Forense, pervenuta in data 21 giugno 2010, con la quale trasmette un parere
legale ricevuto in materia di riconoscimento
del titolo di “abogado” e un recente parere
reso in merito alla questione dell’iscrizione
biennale nel Registro dei Praticanti, in presenza di diploma rilasciato dalle Scuole di Specializzazione delle Professioni Legali.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Ufficio Periti della Presidenza del
Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in
data 21 giugno 2010, con la quale convoca il
Comitato Albo Periti per il giorno 13 luglio
2010 alle ore 15,30 per esaminare le istanze di
iscrizione all’Albo delle categorie di Periti Architetti, Commercialisti, Ingegneri, Medici,
Psicologi, Camera di Commercio e altre categorie non rappresentate da Ordini Professionali, presso la Città Giudiziaria – Palazzo del
Tribunale Edificio A piano 1° aula 6 GUP.
Il Consiglio delega il Consigliere Arditi di
Castelvetere a presenziare.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 21 giugno 2010, con la quale
comunica l’istituzione di n. 4 borse di studio
per avvocati che per il periodo di due mesi del
corrente anno fossero interessati a svolgere
attività di ricerca presso la biblioteca e le
strutture messe a disposizione dall’”Institute
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consigliere Dott. Massimo Moriconi
del Tribunale Ordinario di Roma, Sezione
distaccata di Ostia, pervenuta il 21 giugno
2010 con la quale, a seguito della concessione
del locale del Tribunale per uso “Sala Avvocati”, comunica che l’Ordine degli Avvocati di
Roma dovrà richiedere, a proprio nome, un’apposita utenza per consumo di elettricità per
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
l’utilizzo delle attrezzature d’ufficio di necessità degli avvocati.
Il Consiglio ne prende atto e invita il
gestore della Sala avvocati ad attivarsi al fine di
ottemperare quanto prima all’incombente
sollecitato dal Consigliere Moriconi.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 18 giugno 2010, accompagnatoria
della lettera dell’Avv. Marco Stefenelli, con la
quale comunica che l’Osservatorio per la tutela delle categorie professionali dei dottori commercialisti, esperti contabili e degli avvocati,
ha avviato la fase di monitoraggio degli episodi intimidatori ai danni degli appartenenti a
tali categorie professionali collegabili ad incarichi professionali loro conferiti dall’Autorità
giudiziaria.
Il Consiglio ne prende atto, incarica il
Consigliere Segretario a pubblicare la notizia
sul sito istituzionale per invitare i colleghi che
abbiano notizia degli episodi in questione a
voler collaborare con l’Osservatorio.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Sezione dei Giudici per le Indagini
Preliminari e per l’udienza preliminare – Ufficio 32° del Tribunale Ordinario di Roma,
pervenuta in data 16 giugno 2010, con la quale
viene notificato al Consiglio –quale parte offesa- il decreto di fissazione dell’udienza preliminare per il giorno 21 settembre 2010 alle ore
10.00 del procedimento penale a carico del
Signor (omissis) per falsa autocertificazione e
indebita ammissione al patrocinio a spese dello Stato con riferimento all’istanza presentata
dallo stesso, al Consiglio, in data 28 settembre
2006.
Il Consiglio ne prende atto non ritenendo
opportuno costituirsi parte civile.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
comunicazione, pervenuta il 17 giugno 2010,
dell’Ufficio del Consegnatario della Corte di
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Appello di Roma, accompagnatoria del verbale della riunione della Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari tenutasi il 24
maggio u.s.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
comunicazione del Tribunale Ordinario di
Roma, pervenuta in data 17 giugno 2010,
accompagnatoria della nota di convocazione
per il giorno 8 luglio 2010, alle ore 10.00 nella
sede del Tribunale Ordinario Penale di Roma,
P.le Clodio, Ufficio dei Giudici Popolari, Edificio A piano T st. 24, per le operazioni di
formazione delle Liste Generali dei Giudici
Popolari per la Corte di Assise di Appello e per
la Corte di Assise -revisione biennio 20102012.
Il Consiglio delega il Consigliere Graziani
alla partecipazione.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Umberto Cassano, Barbara D’Angelo, Silvia De Gregorio, Giuseppe
Di Giorgi, Tania Di Gregorio, Giampiero Galvagno, Roberta Girone, Roberto Fabio Lipari,
Filippo Maria Malara, Giuseppe Roberto Merlino, Lucio Molinaro, Isidoro Niola, Luisa
Pellegrino, Maurizio Savioli,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Segreteria
Aut. alle notifiche dirette n. 14
Formazione elenco di difensori per il
patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi
e negli affari di volontaria giurisdizione
(omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica che è
necessario integrare l’archivio dell’Ufficio del
Patrocinio a spese dello Stato con nuovi scaffali. Il costo totale per la realizzazione è di euro
1.500,00 oltre IVA come offerto dalla Soc.
Recoprogram.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Tesoriere, quale Coordinatore della Commissione per le Difese d’Ufficio, comunica che ha organizzato il Corso di
abilitazione all’iscrizione nelle liste delle difese di ufficio, ex art. 97 co. 4 c.p.p. per assicurare
il corretto funzionamento del servizio e un’adeguata formazione degli iscritti agli elenchi
stessi.
Il Consiglio
Rilevato che:
- la capienza massima dell’Aula degli Avvocati è di 350 posti e che, pertanto, è necessario individuare criteri di accettazione delle
domande di iscrizione che tengano conto del
limite sopra indicato;
- a tal fine, occorre considerare che la legge
6 marzo 2001 n. 60 già indica nella documentata pratica specialistica in materia penale, il
criterio privilegiato di ammissione dell’iscrizione negli elenchi, al fine di assicurare la
qualità e la professionalità del servizio reso
(art. 29 disp. att. c.p.p. “dimostrando di avere
esercitato la professione in sede penale per
almeno due anni, mediante la produzione di
idonea documentazione”.
- occorre, dunque, tenere conto di tale
principio normativo nell’organizzazione dell’iscrizione al Corso, coniugandolo con l’ordine cronologico delle richieste che perverranno.
Delibera
di istituire il Corso di abilitazione per
l’iscrizione nelle liste dei difensori di ufficio,
che avrà inizio il 24 settembre 2010, con
durata biennale, secondo il programma e il
Regolamento che verranno successivamente
comunicati, per un numero massimo di 350
partecipanti.
Laddove le domande presentate dagli avvocati non raggiungano il numero di 350 posti
saranno ammesse quelle presentate dai praticanti avvocati abilitati.
Le domande di iscrizione al corso verranno accettate secondo l’ordine cronologico di
presentazione.
La domanda potrà essere corredata dai
verbali d’udienza che attestino che il richiedente l’iscrizione al Corso abbia partecipato,
in qualità di difensore o assistito quale praticante, ad almeno sette udienze penali al momento dell’iscrizione. Tale documentato requisito, nell’eventualità di un numero di richieste superiori ai posti disponibili, costituirà
titolo di precedenza nella formazione della
graduatoria finale degli idonei.
Gli interessati, avvocati o praticanti, in
possesso dell’abilitazione alla data della richiesta di iscrizione, dovranno presentare una sola
domanda, personalmente o tramite incaricato
munito di delega, esclusivamente a mano (pena
l’inammissibilità della stessa) previa compilazione dell’apposito modulo già predisposto,
presso l’Ufficio Protocollo del Consiglio dell’Ordine nella sola giornata di lunedì 12
luglio 2010 ore 9.00/13.00.
- Il Consigliere Tesoriere comunica che è
pervenuto da parte del Consigliere Comunale
di Roma, On.le Avv. Domenico Naccari, quale primo firmatario ed estensore, una mozione
che impegna l’Amministrazione Civica a porre in essere tutti gli interventi previsti per la
realizzazione di un fast parking a Piazzale
Clodio.
Il Consiglio ne prende atto, delibera di
pubblicare la mozione sul sito istituzionale e
ringrazia il Collega Naccari e gli altri firmatari
della mozione stessa.
- Il Consigliere Tesoriere segnala l’opportunità che si proceda ai lavori di adeguamento
del bancone dello sportello dell’Ufficio Iscrizioni in modo da ospitare, nello stesso locale,
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anche l’accettazione delle istanze di rilascio e
restituzione dei pareri di congruità su note di
onorari. In tal modo, il locale attualmente
destinato a tale attività sarà utilizzato per altri
scopi. La spesa preventivata è minima.
Il Consiglio, dato atto, approva.
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta comunicano di aver inserito nella Commissione di Diritto Amministrativo l’Avv.
Dario Capotorto che fa parte della Conferenza dei Giovani Avvocati.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Tesoriere comunica che
lunedì scorso, 21 giugno, molti Consiglieri
hanno preso parte all’asta di beneficienza svoltasi all’Hotel Hilton. In tale occasione i presenti hanno impegnato il Consiglio ad acquistare un quadro, dal costo di Euro mille, il cui
ricavato verrà destinato in beneficienza in
favore di bambini in difficoltà.
Il Consiglio approva la spesa.
- Il Consigliere Tesoriere propone di pubblicare sul sito istituzionale la notizia che il
Consiglio pone in vendita i “Marenghi d’oro”
provenienti dall’eredità dell’Avv. Giovanni
Mancini, al fine di acquisire manifestazioni di
interesse all’acquisto.
Il Consigliere Tesoriere riferisce che già è
pervenuta un’offerta che costituisce il prezzo
minimo di acquisto.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, in
unione con il Consigliere Fasciotti, Coordinatori della Commissione Famiglia –Dipartimento diritto sostanziale– comunicano che è
stato organizzato il Convegno dal titolo “Separarsi con rispetto – Il Diritto Collaborativo:
un metodo di risoluzione delle controversie
nella Società che cambia”, che si terrà il giorno
15 luglio 2010, dalle ore 9.30 alle ore 13.30,
nell’Aula consiliare.
I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti chiedono, quindi, che l’evento –realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano
per il Diritto Collaborativo, con l’International Accademy of Collaborative Professionals
e con l’Associazione Nazionale Avvocati Mediatori Familiari, venga pubblicizzato attraverso i canali dell’Ordine (stampa dei manifesti e inserimento nel sito istituzionale).
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta, Coordinatori della Commissione Diritto e Procedura Civile, comunicano di aver
ricevuto la richiesta di designare quale ulteriori componenti della Commissione gli Avv.ti
Francesco Capozzi, Gianluca Cerelli, Pasquale Dimasi, Massimiliano Forlini, Giorgio Franciosa, Giuseppe Mattei, Gianpiero Scardone.
Si tratta di richieste formulate da giovani Colleghi, che motivano l’istanza con la volontà di
apportare il loro contributo all’organizzazione materiale di seminari di studio.
Il Consiglio ne prende atto e approva,
segnalando però l’opportunità che le Commissioni, d’ora in poi, non subiscano più
variazioni.
- Il Consigliere Fasciotti riferisce che in
data 9 luglio 2010, presso l’Aula Avvocati del
Consiglio dell’Ordine sarà tenuto un Convegno sul tema: “Effetti della mediazione nel
campo della Responsabilità Civile”.
Hanno manifestato la loro disponibilità a
svolgere le relazioni:
- il Prof. Avv. Felice Ancora, Ordinario di
Diritto Pubblico e Scienza della Formazione
presso l’Università di Cagliari;
- l’Avv. Domenico Condello, Consigliere
dell’Ordine di Roma e Coordinatore della
Commissione Consiliare sulla Mediazione;
- il Dott. Filippo Paone, Presidente della
Sezione III della Corte di Appello di Roma;
- l’Avv. Francesco Soro, Presidente del
Corecom, Membro della Commissione per la
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Responsabilità Civile;
- l’Avv. Emanuela Piselli, Componente della Commissione per la Responsabilità Civile;
- l’Avv. Paolo Garau, Componente della
Commissione per la Responsabilità Civile.
Hanno organizzato il Seminario i Coordinatori Vicari della Commissione: Avv.ti Marco De Fazi, Luca Bergamini, Alessandro Ciciarelli, Antonio Sbardella.
Il Consiglio ne prende atto e ne autorizza
l’inserimento sul sito del Consiglio e la forma
di pubblicità tramite stampa di manifesti.
- Il Consigliere Fasciotti riferisce che in
data 2 luglio 2010 presso l’Aula Avvocati del
Consiglio dell’Ordine, sarà tenuto il Convegno “Gli Ammortizzatori Sociali – l’evoluzione della normativa e le variazioni dell’ultimo
biennio”.
Hanno manifestato la loro disponibilità a
svolgere le relazioni:
- il Dott. Raffaele Fontana, Funzionario
Ufficio Regionale Lazio, Politiche sul Lavoro
e Contenzioso;
- il Dott. Claudio Franchini, Ufficio Contenzioso e Relazioni Sindacali Federlazio;
- il Prof. Avv. Nicola de Marinis, Professore
Associato presso l’Università del Molise;
- il Consigliere Stefania Billi, Giudice del
Lavoro presso il Tribunale di Roma.
Effettueranno interventi programmati:
- l’Avv. Andrea De Marchi, Vicario della
Commissione di Diritto del Lavoro;
- l’Avv. Mariano Picca, Membro della
Commissione di Diritto del Lavoro;
- l’Avv. Riccardo Chilosi, Membro della
Commissione di Diritto del Lavoro.
Ha organizzato il Seminario la Commissione di Diritto del Lavoro.
Il Consiglio ne prende atto e ne autorizza
l’inserimento sul sito del Consiglio e la forma
di pubblicità tramite stampa di manifesti.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
l’Avv. Fabrizio Pagniello ha chiesto l’inseri-
mento nella Commissione della Magistratura
Onoraria.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Pratica 117/2007 S - Avv. (omissis)
- Il Consigliere Graziani riferisce in ordine
ai contatti con Istituti universitari per avviare
tirocini di studenti presso gli studi legali dei
Colleghi come utili momenti formativi nell’ambito della carriera universitaria, anche postlaurea. A tale riguardo, il Consigliere Graziani
riferisce che, successivamente alla delibera assunta nell’adunanza consiliare del 15 aprile
2010, è stata raccolta l’adesione dell’Università Europea di Roma, con cui è stato elaborato
un testo di “convenzione quadro di stage di
formazione e orientamento” (predisposto anche grazie all’apporto dell’Avv. Rosario Carmine Rao e dell’Avv. Isabella Giampaoli Pontecorvo della Commissione Giovani) per disciplinare il rapporto tra le due Istituzioni
nella conduzione dell’iniziativa.
Il Consigliere Graziani suggerisce, quindi,
che si approvi la stipula della convenzione
stessa e che il Consiglio dia adeguata comunicazione della cosa ai Colleghi per raccoglierne
l’adesione, al fine di realizzare un elenco che
tenga conto sia delle richieste dei Colleghi, sia
dei requisiti dei tutor-avvocati, sia dell’intervento del Consiglio nell’esercitare il proprio
ruolo nel progetto.
Il Consigliere Graziani propone, altresì,
che alla stipula della convenzione sia dato
adeguato rilievo mediante comunicati sulla
stampa e organizzazione di un convegno sul
tema.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Nesta, Coordinatore della
Commissione Diritto Proprietà, Locazione e
Urbanistica, comunica di aver designato quale
ulteriori componenti della Commissione gli
Avv.ti Giovanni Agostini, Gianluca Alfano e
Flavio Termentini.
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Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Nesta, Coordinatore della
Commissione Legislazione Nazionale e Comunitaria, comunica di aver designato quale
ulteriori componenti della Commissione gli
Avv.ti Tommaso Corapi, Josephine D’Angelo
e Marco Pietrobattista.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Audizione Avv. (omissis) – parere
n. 1166/10
Proc. disc. n. 8045 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 7993 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Pratiche disciplinari
Approvazione dei verbali nn. 27 e 28
delle adunanze del 17 e 22 giugno 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva i
verbali nn. 27 e 28 delle adunanze del 17 e 22
giugno 2010.
Il Consigliere Cerè comunica di non aver
sentito la “precisazione” svolta dal Consigliere
Tesoriere a proposito dell’espressione relativa
alla località “Tor di Quinto” e, verosimilmente, tale precisazione è avvenuta quando ella
Consigliere Cerè non era in Aula.
Prende la parola il Consigliere Tesoriere il
quale esprime tutta la propria indignazione
per l’ennesimo tentativo del Consigliere Cerè
di sviare e manipolare il reale svolgimento dei
fatti. Il Consigliere Tesoriere precisa di aver
fatto tale precisazione al Consigliere Segretario il quale conferma quanto detto dal Consigliere Tesoriere.
I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi
confermano di aver perfettamente udito la
precisazione.
Il Consigliere Tesoriere, a questo punto,
invita il Consigliere Cerè a impugnare, per
falso, il verbale, assumendosene tutte le relative responsabilità.
Prende la parola il Presidente il quale,
come già detto nella precedente adunanza,
non intende dare corpo e seguito a discussioni
di questo genere e invita i Consiglieri a chiudere ogni discussione sull’argomento.
Il Presidente, alla luce delle dichiarazioni
del Consigliere Segretario e dei Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi ritiene che ogni
ulteriore discussione sarebbe sterile e ultronea.
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- Si dà atto che nel corso dell’adunanza si
è proceduto all’esame collegiale delle singole
proposte di archiviazione (n.64) e di apertura
di procedimento disciplinare (n.2).
(omissis)
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 33 pareri su note di onorari:
(omissis)
ADUNANZA DEL 1° LUGLIO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. 8082 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sul XXX Congresso
Nazionale Forense che si terrà a Genova dal 25
al 27 novembre 2010.
Riferisce, in particolare, a tutti i Consiglieri che l’Assemblea per dibattere sui temi congressuali ed eleggere i Delegati effettivi e sup-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
plenti, deve essere convocata in data antecedente di almeno sessanta giorni a quella fissata
per l’apertura del Congresso (25 novembre
2010).
Gli iscritti nell’Albo degli Avvocati di
Roma, alla data del 31 dicembre 2009, erano
21.978: pertanto i Delegati da nominare risultano essere n. 110, oltre al Presidente che
rappresenta di diritto l’Ordine.
L’elezione dei Delegati avviene a scrutinio
segreto con voto limitato ai due terzi (n. 73)
del numero dei Delegati da eleggere approssimato per difetto.
A questo punto si tratta di indire, nei
termini suddetti, la data dell’Assemblea propedeutica a detto incombente.
Il Presidente, infine, propone di fissare
l’Assemblea degli iscritti per il 22 settembre
2010, chiedendo al Consigliere Segretario, in
caso di approvazione del Consiglio, di dar
corso ai successivi adempimenti.
Il Presidente, a questo punto, rappresenta
al Consiglio la necessità di prendere una decisione su un’ipotesi di delibera che stabilisca o
meno che i Delegati si rechino al Congresso
Nazionale Forense a proprie spese o a spese
dell’Istituzione. Il Presidente ricorda a tutto il
Consiglio che alcuni Consiglieri si sono resi
promotori dei noti emendamenti al bilancio
preventivo di cui all’approvazione comunque
avvenuta in data 10 giugno 2010 e gli stessi
potrebbero oggi coerentemente pretendere che
i Delegati eletti si rechino al Congresso a
proprie spese. Chiede, quindi, ai Consigliere
Cassiani, Cerè, Di Tosto e Vaglio se intendono chiedere al Consiglio che i Delegati si
rechino al Congresso di Genova a proprie
esclusive spese. Chiede, altresì, agli altri Consiglieri di intervenire sul punto.
Il Consigliere Tesoriere comunica che se le
spese le dovesse sostenere il Consiglio si arriverebbe a un importo di circa 160.000,00 Euro
(che per almeno un trenta per cento dei Delegati, che arrivano in ritardo o partono prima
della fine dei lavori, sarebbero spesi inutilmen-
te). Propone, quindi, che il Consiglio si limiti
a versare la sola tassa di iscrizione.
Il Consigliere Barbantini ritiene che l’iscrizione debba essere sicuramente a carico del
Consiglio. Ricorda, però, che se si accollano ai
singoli Delegati gli oneri di trasporto, vitto e
alloggio, si rischia una diserzione disonorevole per l’Ordine di Roma.
Il Consigliere Nesta, alla luce dell’esposizione del Presidente, si dichiara contrario all’ipotesi che i Delegati si rechino al Congresso
Nazionale Forense a proprie spese, ritenendo
che molti giovani colleghi sarebbero penalizzati da una decisione simile.
Il Consigliere Cassiani condivide l’esposizione del Presidente precisando che i Delegati
si dovranno finanziare autonomamente e pagarsi le spese di iscrizione e soggiorno al
Congresso, ciò favorirà una selezione di Delegati realmente interessati alla partecipazione.
Il Consigliere Cipollone aderisce, ricordando la sua pregressa esperienza di partecipazione ai Congressi che, di solito, vengono visti
come occasioni turistiche e di mero svago.
Il Consigliere Rossi si dichiara d’accordo
con la posizione del Consigliere Tesoriere.
Dopo ampia discussione e sentiti tutti i
Consiglieri il Consiglio delibera di indire le
elezioni per i Delegati al XXX Congresso Nazionale Forense, che si terrà a Genova dal 25 al
27 novembre 2010, per la data del 22 settembre 2010 dalle ore 9.00 alle ore 19.30, con
scrutinio il giorno successivo, 23 settembre
2010. Delibera, altresì, a maggioranza, di accollarsi le sole spese di iscrizione dei Delegati
e dei Consiglieri al XXX Congresso Nazionale
Forense.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue:
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n. 11)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n. 8)
Cancellazione dall’Albo per
trasferimento
(n. 2)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n. 9)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati Abilitati
(n. 2)
Abilitazioni
(n. 5)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n. 6)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n. 1)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n. 2)
Nulla-osta al trasferimento di Praticanti
Avvocati
(n. 1)
Certificati di compimento della
pratica forense
(n. 19)
Dott.ssa (omissis)
- Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio sulla richiesta della Dott.ssa (omissis),
praticante avvocato, iscritta nel nostro Registro, di poter effettuare pratica forense all’estero per un periodo di sei mesi e precisamente il
secondo semestre, con scadenza 25 giugno
2010, presso il Collegio d’Europa di Bruges,
Dipartimento Studi Giuridici. Precisa che l’attività consiste nella frequentazione del corso
annuale di specializzazione e nell’approfondimento di controversie sviluppatesi a livello
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transazionale, anche negli aspetti processuali,
presso le Giurisdizioni Comunitarie.
Il Consigliere ritiene, visto il regolamento
di pratica forense approvato da questo Consiglio il 5 febbraio 2009 e anche alla luce dell’approvazione della Convenzione relativa all’espletamento del tirocinio e stages formativi,
equiparati allo svolgimento della pratica forense presso uffici giudicanti e requirenti, che
la richiesta della Dott.ssa (omissis) meriti accoglimento e chiede pertanto che il Consiglio
autorizzi la medesima a effettuare il semestre
di pratica forense presso il suddetto Collegio.
Il Consiglio
udita la relazione, ritenuta l’applicabilità
al caso di specie della normativa regolamentare in essere, in accoglimento della richiesta,
autorizza la Dott.ssa (omissis) iscritta nel Registro dei Praticanti di Roma a svolgere il semestre di pratica presso il Collegio d’Europa di
Bruges, Dipartimento di Studi Giuridici.
Pratiche disciplinari
- Il Consigliere Vaglio riferisce sull’istanza
dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 30 giugno 2010, assunta al protocollo del Consiglio
n. 12397, con la quale la Professionista chiede
l’accesso agli atti del procedimento disciplinare n. 8109 nei confronti dell’Avv. (omissis),
fissato per la trattazione per l’adunanza del 30
settembre 2010.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Relatore del procedimento disciplinare n. 8109 nei confronti dell’Avv. (omissis);
- differisce l’accesso agli atti, ai sensi della
legge n. 241/90, alla definizione del procedimento disciplinare al fine di evitare un pregiudizio per il regolare ed ordinato svolgimento
del procedimento disciplinare stesso.
Comunicazioni Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 28
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
giugno 2010, con la quale trasmette la bozza
del Regolamento per il riconoscimento del
titolo di avvocato specialista e chiede di far
pervenire eventuali osservazioni in merito entro
il 15 luglio prossimo.
Il Consiglio ne prende atto e si riserva
eventuali suggerimenti e proposte.
- Il Presidente riferisce sull’incontro avuto
con i Presidenti e i Consiglieri Segretari dell’Unione Forense del Lazio lo scorso 26 giugno 2010 a Priverno. Si è trattato di un incontro estremamente proficuo e collaborativo
direttamente riferito all’incontro che i Consiglieri Barbantini e Condello, delegati dal Consiglio, avevano avuto con la Coordinatrice
dell’Unione Avv. Anna Maria Barbante la
scorsa settimana.
La proposta, condivisa dai Presidenti dell’Unione, sarebbe di creare un protocollo d’intesa tra l’Ordine di Roma e l’Unione degli
Ordini Forensi del Lazio relativamente ai temi
urgenti sino alla fine del corrente anno: la
questione Mediazione, il Congresso Nazionale Forense di Genova, le tematiche connesse
alla legge professionale, nonchè auspicabili
posizioni comuni sulle prossime elezioni del
Componente del Distretto del Lazio al Consiglio Nazionale Forense.
Il Presidente, a tal proposito, provvede a
far distribuire a tutti i Consiglieri la missiva
dell’Avv. Barbante del 30 giugno 2010, che
viene, altresì, allegata al presente verbale (all.
n. 1).
Il Consiglio approva l’iniziativa del Presidente e delega i Consiglieri Barbantini e Condello a redigere la bozza del protocollo di
intesa e invita gli stessi a prendere contatto
immediato con la Coordinatrice dell’Unione,
Avv. Anna Maria Barbante.
- Il Presidente riferisce sull’istanza per la
nomina del terzo arbitro, con funzioni di
Presidente, presentata dall’Avv. (omissis), difensore del Dott. (omissis), pervenuta in data
22 giugno 2010, per dirimere la controversia
insorta tra quest’ultimo e la (omissis).
Il Presidente propone di nominare l’Avv.
Carlo Ferdinando Emanuele, con studio a
Roma, in Piazza di Spagna n. 15.
Il Consiglio ne prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario, visionato il calendario dei lavori del Senato, ha potuto constatare che non è più programmato l’esame del
disegno di legge relativo alla riforma della
professione forense e, quindi, chiede che il
Consiglio impegni il Consiglio Nazionale
Forense ad assumere le iniziative più opportune, ma decise e ferme, affinchè l’iter parlamentare del disegno di legge sia immediatamente
calendarizzato e proceda senza più alcuna
interruzione, con approvazione degli emendamenti a suo tempo proposti dall’Ordine di
Roma.
Il Consiglio approva la proposta e dispone
di inviare la presente delibera che, vista l’urgenza, dichiara immediatamente esecutiva, al
Consiglio Nazionale Forense.
- Il Consigliere Segretario comunica che in
data 30 giugno 2010 è pervenuta la nota della
Dott.ssa Anna Maria Di Bartolomeo, Dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma
con la quale, in previsione della scadenza dei
contratti al 30 luglio p.v. delle due dipendenti
assunte dal Consiglio e destinate al predetto
Ufficio, nel riferire sull’utilità del lavoro svolto
dalle stesse, invita il Consiglio a rinnovare i
loro contratti di lavoro in quanto ormai esperte del settore.
Il Consigliere Segretario reputa inopportuno che vi sia un affidamento del medesimo
personale già utilizzato, così come richiesto
nella nota ritenendo, invece, indispensabile
un salutare turn over anche tenuto conto del
fatto che per svolgere il servizio in questione
non occorre una particolare esperienza professionale ovvero la padronanza di peculiari e
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
specifiche cognizioni tecniche.
Il Consiglio dispone che il servizio di assegnazione del personale interinale, che ha un
costo cospicuo per l’Ordine, sia sospeso durante il periodo di sospensione feriale dei
termini in considerazione del fatto che gli
iscritti lo utilizzano, in gran parte, per le proprie meritate vacanze. Delega il Consigliere
Segretario ad attuare l’avvio del personale con
contratto a tempo determinato alla ripresa
delle attività processuali.
- Il Consigliere Segretario comunica che in
data 22 giugno 2010 ha preso parte all’audizione disposta dalla Commissione Speciale per
l’Attuazione delle Riforme Istituzionali della
Provincia di Roma, relativa al tema: “Area
metropolitana, sviluppi possibili”. Al tavolo
degli invitati c’erano i rappresentanti di tutti
gli Ordini Professionali e delle categorie produttive più significative.
Il Consigliere Segretario, durante il proprio intervento, ha ricordato che, per quanto
riguarda il ceto forense, l’istituzione della Città metropolitana e della relativa vasta area,
incide lungo tre diversi ordini di fattori: a)
strutturale (sedi degli Uffici Giudiziari); b)
mobilità; c) semplificazione delle procedure
amministrative.
A nome del Consiglio, il Consigliere Segretario ha compilato l’apposito questionario
presentato dalla Commissione che ha indetto
l’audizione.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il
Consigliere Segretario.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Franco Buccetti, Maria
Lisa Del Grande, Matteo Gulino, Romualdo
Maciejak, Dario Martella, Ilaria Zattella,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
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della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Segreteria
Aut. alle notifiche dirette n. 6
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa dell’On. Pierluigi Mantini,
pervenuta in data 22 giugno 2010, con il quale
divulga gli emendamenti alla manovra economica proposti dal partito politico UDC per
sostenere le professioni in crisi.
Il Consiglio ne prende atto e apprezza
l’iniziativa.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Carlo Favaretti, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria
Santa Maria della Misericordia di Udine, pervenuta in data 24 giugno 2010, con la quale
comunica l’accettazione della donazione in
denaro a favore della S.O.C. Clinica Pediatrica in memoria della piccola Valentina Straccia, figlia della dipendente del Consiglio Signora Letizia Botticelli e dell’Avv. Marco Straccia, che verrà destinata, come espressamente
richiesto, a sostenere l’attività di ricerca nel
settore oncologico della suddetta Clinica.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Prof. Oreste Dominioni, Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane, e
dell’Avv. Elisabetta D’Errico, Responsabile
della Commissione Pari Opportunità dell’Unione stessa, pervenuta in data 24 giugno
2010, accompagnatoria della proposta di modifica dell’art. 420 ter C.P.P., che prevede una
specifica ipotesi di legittimo impedimento a
comparire del difensore nel periodo di astensione obbligatoria, come previsto dall’art. 16
D.Lgs. 151/01.
Il Consiglio ne prende atto e invita i Consiglieri che svolgono prevalentemente attività nel
campo del diritto penale a voler esprimere
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
eventuali proposte migliorative e suggerimenti.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 25 giugno 2010, accompagnatoria degli emendamenti presentati
per la esclusione della Cassa Forense dalla
manovra economica, attualmente all’esame
del Senato della Repubblica.
Il Consiglio ne prende atto.
Formazione elenco di difensori per il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti
giudiziari civili e amministrativi e negli affari
di volontaria giurisdizione
- Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il
patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere riferisce sulla
richiesta di accesso agli atti dei Signori (omissis) e (omissis), relativa alla pratica n. 519/09 S
nei confronti dell’Avv. (omissis), pervenuta in
data 7 giugno 2010; alla richiesta dello stesso
Consigliere Tesoriere agli istanti di fornire
adeguata motivazione a supporto della richiesta di cui sopra e alla lettera di risposta del 25
giugno 2010 degli stessi esponenti.
Il Consiglio
- visto che gli istanti hanno eluso con la
predetta comunicazione del 25 giugno 2010 la
richiesta consiliare volta ad acquisire la prova
circa la sussistenza del loro interesse personale, diretto e concreto all’accesso,
delibera
di reiterare la propria decisione interlocutoria
comunicandola agli istanti.
Approvazione del verbale n. 29 dell’adunanza del 24 giugno 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 29 dell’adunanza del 24 giugno 2010.
Comunicazione Consiglieri
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono di avere chiamato a fare parte della
Commissione Informatica gli Avv.ti Federico
Ciaccafava, Andrea Sampaolesi, Ferdinando
Tota e l’Avv. Cecilia Uva.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Proc. disc. n. 8068 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica che il 21 luglio 2010 si terrà, presso il
Tartarughino–La Casetta, in Ostia Lido la
consueta festa d’estate “La notte porta ... Consiglio”. L’organizzazione prevede la concessione della location –con musica e d.j.- senza
costi, salvo la consumazione obbligatoria a 10
euro per gli avventori.
Si riserverà l’ingresso ai soli avvocati muniti di tesserino e si riserveranno dei salottini per
gli organizzatori. Si può prevedere anche l’acquisto di un numero di consumazioni da parte
del Consiglio, da offrire agli invitati, ovvero
richiedere la possibilità di gruppo musicale
“live”.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere chiede, pertanto, che il Consiglio decida sull’acquisto dei tickets consumazione e che voglia
pubblicizzare l’evento con l’affissione di manifesti e pubblicazione sul sito istituzionale.
Il Consigliere Tesoriere esprime parere
contrario a che il Consiglio acquisti dei tickets
per le consumazioni da offrire agli invitati.
Il Consigliere Cerè ricorda di aver organizzato, in passato, feste consiliari estive sempre
presso “La Casetta” di Ostia e che l’Ordine
non ha mai pagato nulla: quindi si associa al
Consigliere Tesoriere.
Il Consiglio delibera di approvare l’iniziativa, di divulgarla sul sito istituzionale, ma di
non poter acquistare alcun ticket sulle consumazioni.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che, in attesa della messa a punto di un
progetto complessivo per la migliore gestione
del dominio internet www.ordineavvocati.it
(recentemente attribuito al Consiglio, a seguito di procedura di riassegnazione del nome a
dominio), si è provveduto a porre in essere una
soluzione tecnica per effetto della quale chi si
collega al sito internet www.ordineavvocati.it,
viene automaticamente indirizzato verso l’indirizzo internet del Consiglio.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i
Consiglieri Condello e Graziani.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine all’eventualità che i verbali
delle adunanze consiliari possano essere pubblicati su di un’area del sito internet riservata
ai soli iscritti affinchè possano essere visualizzabili solo da essi. In ordine a tale quesito, i
Consiglieri Condello e Graziani hanno consultato appositamente il gestore del sito internet e hanno avuto conferma che la finalità è
perseguibile con l’accorgimento di realizzare
una specifica area riservata, che richieda a ogni
singolo iscritto, che intenda visionare i verbali,
la previa registrazione, abilitandolo alla visualizzazione dopo confronto di corretta corrispondenza tra i dati inseriti (ad esempio, il
numero di tessera) con quelli presenti nell’Albo.
I Consiglieri Condello e Graziani segnalano, peraltro, che gli stessi verbali delle adunanze costituiscono una risorsa appartenente al
Consiglio dell’Ordine nella sua interezza,
meritevole di essere debitamente tutelata affinchè non possano verificarsi incontrollate
riproduzioni (integrali o parziali) da parte di
chicchessia e possano, conseguentemente, effettuarsi utilizzi distorti dell’immagine del
Consiglio stesso o di singoli Consiglieri. Per
tale motivo, i Consiglieri Condello e Graziani
suggeriscono che il Consiglio deliberi che: a)
la messa on-line dei verbali delle adunanze
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avvenga con file resi “non scaricabili” ma,
esclusivamente, visualizzabili; b) la riproduzione o la pubblicazione con qualsiasi metodologia (per intero o per estratto) di verbali
delle adunanze consiliari, sia riservata al Consiglio e venga effettuata tramite il proprio sito
internet e le proprie testate editoriali; c) la
riproduzione o la pubblicazione o la diffusione con qualsiasi metodologia (per intero o per
estratto) di verbali delle adunanze consiliari o
di documenti del Consiglio dell’Ordine da
parte di Consiglieri o di terzi, debba essere
previamente autorizzata dal Consiglio stesso e
non possa avere luogo senza preventiva autorizzazione.
Il Consigliere Vaglio esprime l’opinione
che i verbali delle adunanze, avendo natura di
atti pubblici, non possano essere soggetti a
restrizioni quanto alla loro divulgazione. Indica, quindi, la propria espressione di voto contrario rispetto a questa parte della proposta.
Si associano al voto contrario i Consiglieri
Cerè e Di Tosto.
Il Consiglio, ritenuta l’obiezione ora sollevata dai tre Consiglieri già superata dalle considerazioni, improntate a opportunità e a ragionevolezza, contenute nella comunicazione, delibera di approvare a maggioranza la
proposta e manda agli Uffici tecnici e amministrativi per le necessarie e conseguenti applicazioni.
- Il Consigliere Graziani comunica di avere
chiamato a fare parte della Commissione Giovani e Sportello l’Avv. Anselmo Carlevaro.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Organismo di mediazione finalizzato alla
conciliazione D. Lgs. n. 28/2010
- Il Consigliere Condello relaziona sulla
normativa vigente relativa alla Mediazione
finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. L’art. 18 del D. Lgs.
28/2010 stabilisce che “1. I Consigli degli
Ordini degli Avvocati possono istituire organismi presso ciascun Tribunale, avvalendosi
di proprio personale e utilizzando i locali loro
messi a disposizione dal Presidente del Tribunale. Gli Organismi presso i tribunali sono
iscritti al registro a semplice domanda, nel
rispetto dei criteri stabiliti dai decreti di cui
all’articolo 16".
Il Consigliere Condello propone di costituire l’”Organismo di Mediazione Forense di
Roma” come previsto dalla citata legge e di
predisporre quanto necessario per l’accreditamento presso il Ministero della Giustizia.
Il Consiglio, delibera di costituire
l’”Organismo di Mediazione Forense di
Roma”, inserendolo tra i Dipartimenti istituzionali, avente per oggetto ogni servizio riguardante il ricorso alla negoziazione, alla
conciliazione, all’arbitrato e a tutte le tecniche
e procedure di prevenzione e risoluzioni stragiudiziali delle controversie.
E in particolare, l’”Organismo di Mediazione Forense di Roma” ha come scopo la
fornitura di servizi di conciliazione, mediazione, risoluzione stragiudiziale delle controversie di qualsiasi natura e/o tipo insorte tra
persone fisiche e/o giuridiche aventi domicilio o sede sociale in Italia o all’estero.
Inoltre l’”Organismo di Mediazione Forense di Roma” potrà svolgere attività di studio e promozione culturale in materia di conciliazione, mediazione e soluzione alternativa
delle controversie, mediante convegni, seminari, corsi, tavole rotonde, pubblicazioni, studi, ricerche ecc., al fine di agevolare, con
qualsiasi forma di comunicazione, la conoscenza e lo sviluppo delle tecniche e risoluzio-
ni delle problematiche inerenti sia la conciliazione sia tutte le altre soluzioni alternative alle
controversie, ivi compreso l’arbitrato.
Con particolare riferimento alla conciliazione societaria, l’”Organismo di Mediazione
Forense di Roma” si adegua a quanto stabilito
dal Ministero della Giustizia con D.M. 222 e
223/2004 e successive modificazioni, nonchè
a quanto stabilito per la mediazione finalizzata alla conciliazione dal D. Lgs. 28/2010 e
dagli emanandi Decreti di attuazione.
Il Consigliere Di Tosto ritiene che il Consiglio non debba iniziare dei corsi di formazione prima che il nuovo decreto ministeriale
veda la luce. Ciò al fine di evitare di dover
essere poi costretti a ripetere i corsi. Ritiene poi
che debba valutarsi l’ipotesi che ogni conciliatore si autoassicuri per svolgere le funzioni
all’interno del Consiglio.
Il Consigliere Condello esclude che il corso si debba poi ripetere a valle dell’emanazione del decreto ministeriale nuovo, ma va solo
integrato.
Il Consigliere Cerè, aderendo a quanto già
detto dal Consigliere Di Tosto, ritiene inopportuno aver già indicato una Compagnia di
assicurazione quale L’Aurora e suggerisce di
chiedere preventivi ad altre Compagnie. Lo
stesso dicasi per l’indicazione del funzionario
o dei dipendenti da adibire alle funzioni in
esame, non ritenendo giusto che questi già si
siano individuati.
Il Consigliere Tesoriere invita il Consiglio
ad affrettare i tempi per l’attuazione di quanto
disposto dalla legge.
Il Consigliere Graziani si associa e ritiene
che sia vergognoso che vi sia chi sta speculando sulla questione della formazione dei mediatori proprio a causa della stasi degli Ordini.
Osserva che oggi il Consiglio è al completo di
tutti i propri componenti e che, quindi, la
presente adunanza è assolutamente quella idonea a poter deliberare su un punto così importante.
Il Consiglio esaminato il Regolamento e i
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
relativi allegati, atti tutti allegati al presente
verbale e costituenti parte integrante, li approva e in adempimento di detto Regolamento,
con il voto contrario dei Consiglieri Cerè, Di
Tosto e Vaglio,
delibera
- di nominare membri del Direttivo gli
attuali Consiglieri in carica e precisamente gli
Avv.ti: Antonio Conte, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Cristiana Arditi di Castelvetere,
Goffredo Maria Barbantini, Alessandro Cassiani, Donatella Cerè, Giovanni Cipollone,
Domenico Condello, Pietro Di Tosto, Sandro
Fasciotti, Alessandro Graziani, Paolo Nesta,
Livia Rossi, Mauro Vaglio.
- di autorizzare tre dipendenti, da individuarsi con separato provvedimento del Consigliere Segretario (tenuto conto dell’attuale
dotazione organica e delle trattative in atto
con le organizzazioni sindacali per la stipula
del contratto integrativo di Ente), all’espletamento di mansioni lavorative per conto dell’Organismo di Mediazione Forense di Roma
finalizzato alla Conciliazione. Tutti gli oneri
economici e retributivi graveranno sul bilancio del Consiglio;
- di nominare Coordinatore dell’Organismo il Consigliere Domenico Condello;
- di nominare il Funzionario Fausto Lanzidei Segretario Generale dell’Organismo;
- di sottoscrivere la polizza assicurativa
della Soc. Aurora.
Il Regolamento, gli allegati (1. Regolamento; 2. Codice conciliatori; 3. tabella spese e
indennità; 4. Elenco Conciliatori) e l’istanza
di accreditamento al Ministero con la documentazione allegata, costituiscono parte integrante del presente verbale.
Ente di formazione dei mediatori conciliatori D.Lgs. n. 28/2010
- Il Consigliere Condello relaziona sulla
normativa vigente relativa alla Mediazione
finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. Il D.Lgs. n. 28/2010
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stabilisce che i Consigli dell’Ordine possono
istituire Enti di Formazione dei Mediatori.
Il Consigliere Condello propone di costituire l’”Ente di Formazione dei Mediatori
Forensi di Roma” come previsto dalla citata
legge e di predisporre quanto necessario per
l’accreditamento presso il Ministero della Giustizia.
Il Consiglio, delibera di costituire l’”Ente
di Formazione dei Mediatori Forensi di Roma”,
inserendolo tra i Dipartimenti istituzionali,
avente lo scopo di organizzare e realizzare
corsi di formazione in materia di conciliazione e/o mediazione.
Qualora previsto dalle norme di legge,
l’”Ente di Formazione dei Mediatori Forensi
di Roma” potrà rilasciare attestati di frequenza
ai corsi, certificati abilitativi all’attività o professione di conciliatore, mediatore, o arbitro.
Inoltre l’”Ente di Formazione dei Mediatori Forensi di Roma” potrà svolgere attività di
studio e promozione culturale in materia di
conciliazione, mediazione e soluzione alternativa delle controversie, mediante convegni,
seminari, corsi, tavole rotonde, pubblicazioni,
studi, ricerche ecc., al fine di agevolare, con
qualsiasi forma di comunicazione, la conoscenza e lo sviluppo delle tecniche e risoluzioni delle problematiche inerenti sia la conciliazione sia tutte le altre soluzioni alternative alle
controversie, ivi compreso l’arbitrato.
Con particolare riferimento alla conciliazione societaria, l’”Ente di Formazione dei
Mediatori Forensi di Roma” si adegua a quanto stabilito dal Ministero della Giustizia con
D.M. 222 e 223/2004 e successive modificazioni nonchè a quanto stabilito per la mediazione finalizzata alla conciliazione dal D.Lgs.
n. 28/2010 e dagli emanandi decreti di attuazione.
Costituisce parte integrante del presente
verbale l’istanza di accreditamento al Ministero con la documentazione allegata e con l’elenco dei formatori.
Il Consiglio approva.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Condello chiede che venga
posta all’ordine del giorno della prossima adunanza la questione degli avvocati che hanno
ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione in Spagna, al fine di rivedere il convincimento esposto sul problema dal Consiglio
stesso nel biennio precedente.
Il Consiglio approva e delega quali relatori
i Consiglieri Barbantini e Condello.
Proc. disc. n. 8074 nei confronti del Dott.
(omissis)
Proc. disc. nn. 8031-8047-8065 nei confronti
dell’Avv. (omissis)
(omissis)
Proc. disc. n. 7986 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
ADUNANZA DELL’8 LUGLIO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico
Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 15 pareri su note di onorari:
(omissis)
Visita del Dott. Luca Palamara,
Presidente dell’Associazione Nazionale
Magistrati e del Dott. Marco Mancinetti,
Presidente dell’Associazione Nazionale
Magistrati – Sezione di Roma
ADUNANZA DEL 6 LUGLIO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto,
Cristiana Arditi di Castelvetere.
- Il Presidente comunica che il Dott. Luca
Palamara, oggi invitato a presenziare all’adunanza, unitamente al Dott. Marco Mancinetti, ha comunicato di essere ancora impegnato
in una seduta dell’Associazione Nazionale
Magistrati e che, quindi, potrà arrivare solo
dopo le ore 19.00, ovvero che è disponibile per
un’altra data del corrente mese.
Il Consiglio delibera di rinviare l’incontro
a data da destinare ma, comunque, entro il
corrente mese.
Proc. disc.
(omissis)
Proc. disc.
(omissis)
Proc. disc.
(omissis)
Proc. disc.
(omissis)
Proc. disc.
(omissis)
Proc. disc.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente comunica di aver provveduto, giusta delibera assunta dal Consiglio in
data 3 giugno 2010, a inoltrare formale disdetta alla Cassa Forense per il contratto di locazione della sede secondaria. A questo punto,
fermo restando l’invito rivolto a tutti i Consiglieri di collaborare con il Consigliere Tesoriere, impegna quest’ultimo a:
a) provvedere a organizzare per tempo il
trasloco del mobilio, degli arredi, dei volumi e
n. 8077 nei confronti dell’Avv.
n. 8118 nei confronti dell’Avv.
n. 8061 nei confronti dell’Avv.
n. 8119 nei confronti dell’Avv.
n. 8063 nei confronti dell’Avv.
n. 8094 nei confronti dell’Avv.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
dei fascicoli ivi presenti;
b) provvedere a reperire spazi alternativi
al fine di consentire lo svolgimento delle riunioni delle Commissioni e dei relativi eventi
formativi che, di norma, si tengono in Via
Valadier.
Il Consiglio ne prende atto e si associa.
Proc. disc. n. 8089 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sull’istanza per la
nomina del terzo arbitro, con funzioni di
Presidente, presentata dall’Avv. Alfredo Vasta, difensore della Società Ciciani Costruzioni S.r.l., pervenuta in data 6 luglio 2010, per
dirimere la controversia insorta tra quest’ultima e la Soc. New Veco S.r.l.
Il Presidente propone di nominare l’Avv.
Rosario Carmine Rao, con studio a Roma, in
Via Fasana n. 16.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Giuseppe Sileci, Presidente dell’Associazione
Nazionale Giovani Avvocati, pervenuta in data
25 giugno 2010, con la quale chiede di condividere la loro iniziativa di raccolta firme, al
fine di richiedere la modifica dell’art. 2703
c.c., volta ad ottenere l’estensione agli avvocati del potere di autenticazione delle sottoscrizioni in calce alle scritture private.
Il Consiglio esprime condivisione di massima per l’iniziativa e si associa alla medesima.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Funzionario del Consiglio Armando Pulcini, Responsabile del Dipartimento Biblioteca - Centro Studi, pervenuta in data 22 giugno 2010,
con la quale chiede di aumentare da 240 a 300
le prenotazioni per la partecipazione ai convegni che si svolgono nell’Aula consiliare, in
quanto -pur contenendo l’Aula solo 240 postila partecipazione degli avvocati non copre mai
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la disponibilità dell’Aula.
Il Consiglio approva la proposta.
- Il Presidente comunica che è pervenuta il
7 luglio 2010 dalla Sig.ra Laura De Gennaro,
dipendente del Consiglio, la notizia della nascita della figlia Veronica in data 25 giugno u.s.
Il Consiglio ne prende atto ed esprime alla
dipendente le più vive felicitazioni e congratulazioni, da estendersi al papà e all’intera famiglia.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Ufficio del Consegnatario della Corte di Appello
di Roma, pervenuta in data 7 luglio 2010,
accompagnatoria della convocazione della
Commissione di Manutenzione degli Uffici
Giudiziari di Roma per il 15 luglio 2010 alle
ore 10.30.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Cipollone a partecipare.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 22
giugno 2010, avente a oggetto i provvedimenti
relativi all’attuazione del Decreto delegato e ai
Decreti ministeriali in materia di mediazione/
conciliazione.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente comunica che in data odierna l’Avv. Prof. Antonio Masi e l’Avv. Paolo
Berruti, quali difensori del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, nominati con
delibera nell’adunanza del 25 marzo 2010,
hanno predisposto il ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica contro la Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari di Roma, in persona del suo Presidente e
nei confronti dell’Agenzia del Demanio, in
persona del Direttore pro-tempore, per l’annullamento, previa sospensione cautelare dell’efficacia, della deliberazione assunta nella
riunione della Commissione di Manutenzio-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ne del 23 febbraio 2010 con la quale si è
deliberato di ritenere idonei ad essere utilizzati, previa ristrutturazione a cura del Ministero
della Giustizia, come sede del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, i locali indicati dall’Agenzia del Demanio siti in Roma, tra
Viale Angelico n. 19 e Via Simone de Saint
Bon n. 30; nonchè di ogni altro atto a quello
su indicato comunque connesso, anteriore o
conseguente.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i due
illustri difensori per l’attività sin qui svolta.
- Il Presidente e il Consigliere Segretario
riferiscono in ordine al comunicato del Consiglio Nazionale Forense pubblicato sul proprio sito istituzionale, in merito al dissenso
manifestato dal Prof. Avv. Piero Guido Alpa,
Presidente del Consiglio Nazionale Forense, il
quale critica fermamente l’emendamento del
Governo sul Processo Civile che introduce la
figura dell’Ausiliario del Giudice.
Il Consiglio si associa al dissenso manifestato dal Presidente del Consiglio Nazionale
Forense, ritenendo improvvida e inopportuna
l’iniziativa governativa.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario riferisce di aver
provveduto a sollecitare più volte le Organizzazioni Sindacali al fine di addivenire alla
stipula del contratto integrativo di Ente. Dopo
un primo incontro avvenuto a maggio le
OO.SS., impegnatesi a redigere una bozza di
accordo, non hanno più dato seguito alle
trattative, e un incontro informale che si sarebbe dovuto svolgere ieri, 7 luglio, è stato rinviato a data da destinare per indisponibilità di un
rappresentante delle stesse OO.SS.
Il Consiglio, preso atto, visti i solleciti
inoltrati, delibera di assegnare un termine perentorio alle tre organizzazioni sindacali che
hanno preso parte al primo incontro, stabilito
nel giorno 19 luglio 2010, per la sottoscrizione
del contratto integrativo di Ente, mandando al
Consigliere Segretario di inoltrare la presente
delibera (dotata di immediata esecutività), con
la precisazione che in difetto di collaborazione la contrattazione verrà interrotta e le disposizioni integrative saranno stabilite unilateralmente dal Consiglio stesso.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Sabrina Battista, Claudio Danese, Mario De Marco, Maria Simona
De Medici, Massimo Del Lama, Elisabetta
Lanzetta, Massimiliano Morelli, Enrico Mormino, Piera Palmiero, Luca Rossi, Sabina Tonelli, Valentina Triunveri, Valeria Zappulla,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Segreteria
Aut. alle notifiche dirette n. 13
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Marco Ubertini, Presidente della
Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza
Forense, pervenuta in data 2 luglio 2010, accompagnatoria della delibera approvata dal
Comitato dei Delegati il 25 giugno 2010 nella
quale si riafferma l’autonomia organizzativa,
gestionale e contabile della Cassa e del suo
patrimonio a seguito della manovra correttiva
del Governo che accomuna la Cassa agli Enti
Pubblici.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 2 luglio 2010, accompagnatoria degli emendamenti presentati dal
Sen. Azzollini alla manovra economica in fase
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
di approvazione al Senato.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 2 luglio 2010, avente ad oggetto la
risoluzione in tema di vigilanza da parte dei
Consigli Giudiziari approvata dal Consiglio
Superiore della Magistratura il 1° luglio scorso.
Il Consiglio, al fine di riferire più approfonditamente, delega i Consiglieri Cipollone
e Cerè.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulle
note del Consiglio Nazionale Forense, pervenute in data 1° luglio 2010, con le quali si
precisa che l’attività svolta e debitamente documentata dai Componenti delle Commissioni e i gruppi di lavoro specialisti del C.C.B.E.
rientra nelle Commissioni istituite da Organismi nazionali e internazionali e pertanto il
parteciparvi integra l’assolvimento degli obblighi di formazione e consente il conseguimento di crediti formativi.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sull’istanza del (omissis), pervenuta in data 5 luglio
2010 con la quale, in relazione al procedimento disciplinare nei suoi confronti trattato il 1°
luglio scorso, chiede di essere rimesso in termini dal momento che, per gravi problemi di
salute, non era potuto comparire innanzi il
Consiglio.
Il Consiglio, ritenuto che il procedimento
disciplinare è stato già trattato alla scorsa adunanza con trattenimento in decisione e lettura
del relativo dispositivo, reputa tardiva l’istanza e la dichiara inammissibile.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota
dell’Avv. Alessandra Stella, Segretario dell’Unione Triveneta, accompagnatoria della delibera
con la quale viene sollecitato il Consiglio Nazionale Forense ad assumere iniziative per la
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ripresa dell’iter parlamentare della Riforma della Legge Professionale forense.
Il Consiglio ne prende atto rilevando di
aver già adottato, nella precedente adunanza,
una propria delibera in analogia.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulle
note del Comitato Organizzatore del XXX
Congresso Nazionale Forense, che si svolgerà
a Genova dal 25 al 27 novembre prossimi,
pervenute in data 30 giugno 2010, con la quale
vengono comunicate la fissazione di due riunioni del Comitato stesso per i giorni 3 e 10
luglio prossimi, in ordine alla trattazione dei
problemi logistici e finanziari e la costituzione
dei gruppi di lavoro.
Il Consiglio delibera di partecipare attivamente all’organizzazione dei gruppi di lavoro
per il prossimo Congresso Nazionale Forense
e indica i seguenti Consiglieri:
- Riforma Professione: Consiglieri Murra,
Nesta, Rossi e Vaglio;
- Giovani Avvocati: Consiglieri Arditi di
Castelvetere e Graziani;
- Mediazione e Arbitrato: Consiglieri Condello, Cerè e Di Tosto;
- Riforma della Giustizia: Consigliere Fasciotti.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Corrado Carrubba, pervenuta
in data 30 giugno 2010, con la quale segnala un
messaggio pubblicitario divulgato dalla CEPU
-a suo dire disdicevole per la classe forenserelativo all’iscrizione nell’Albo degli Avvocati
mediante il titolo conseguito in Spagna.
Il Consiglio delega per l’istruttoria il Consigliere Condello.
- Il Consigliere Segretario riferisce di aver
partecipato al Convegno organizzato dalla
Scuola Superiore dell’Avvocatura e dall’Associazione Avvocati dell’INAIL sul tema “La
salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro: diritti
e obblighi alla luce del d.lgs. n. 81/2008”,
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svoltosi il 7 luglio scorso presso la sede di
Piazza delle Cinque Giornate.
Il Consigliere Segretario ha portato i saluti
del Consiglio intero, associandosi a quelli
rivolti dal Collega Alarico Mariani Marini,
Vice Presidente della Scuola Superiore, esprimendo il compiacimento dell’Ordine forense
di Roma per aver organizzato un evento formativo e di aggiornamento di così elevato
spessore culturale anche per la presenza di
molti relatori di chiara fama ed esperienza
nella materia specifica.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il
Consigliere Segretario.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta, Coordinatori della Commissione di
Diritto Amministrativo comunicano di aver
inserito nella predetta Commissione gli Avvocati Alberto Giovanniello e Michele Rosario
Luca Lioi.
Il Consiglio ne prende atto e approva,
mandando al Centro Studi di curare l’integrazione dell’elenco della Commissione in modo
tale da tener conto, per le convocazioni a
venire, di tutti i membri effettivi sino ad ora
nominati.
- Il Consigliere Condello informa il Consiglio che i Colleghi Francesco Caroleo, Anna
Maria Magna, Antonella Mineri, Marco Moretti e Angela Soccio, hanno comunicato la
disponibilità a far parte della Commissione
Mediazione finalizzata alla conciliazione.
Il Consigliere Condello comunica inoltre
che sono stati indicati quali Coordinatori vicari i Colleghi Antonio Iannella e Filippo Bove
per l’Organismo di Mediazione e i Colleghi
Francesco Caroleo e Andrea Melucco per l’Ente
di Formazione.
Il Consiglio approva le nomine proposte e
formula ai relativi Colleghi i migliori auguri di
buon lavoro.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono riguardo all’incontro ultimativo tenuto
con la Dirigenza dell’Ufficio Notificazioni,
Esecuzioni e Protesti di Roma per portare a
compimento il progetto di visualizzazione,
via internet, degli atti disponibili agli sportelli
di restituzione dopo la notificazione. Nel corso dell’incontro è emerso che la realizzazione
tecnica comporterà un costo preventivato di
euro 4.800,00 (IVA inclusa). Pur essendo l’implementazione tecnicamente possibile, a causa della perdurante carenza di fondi disponibili, la Dirigenza dell’UNEP di Roma ha, però,
significato di poter commissionare la modifica
soltanto se giungerà un intervento economico
a sostegno dell’iniziativa in misura, non inferiore, al 50% del costo preventivato (euro
2.400,00).
I Consiglieri Condello e Graziani chiedono che il Consiglio deliberi la spesa, in considerazione del fatto che l’innovazione riguarderà una moderna risorsa la cui utilità potrà
essere fruita da tutti i Colleghi.
Il Consigliere Vaglio comunica che è in
atto la stesura di un progetto più ampio, che
riguarda l’intera gestione delle procedure di
notificazione, che comporterebbe un maggior
impegno economico del Consiglio. Suggerisce di convocare i Responsabili dell’Associazione “Giustizia Roma”, ideatori del progetto,
formata da avvocati e da ufficiali giudiziari. Il
Consigliere Vaglio ha preso parte (non in veste
di rappresentante del Consiglio) ad alcune
riunioni svolte dall’Associazione (al cui Consiglio direttivo egli appartiene) anche alla presenza del Presidente della Corte d’Appello di
Roma.
Il Consigliere Graziani si dichiara contrario, posto che in primo luogo l’UNEP desidera
interfacciarsi solo con le Istituzioni e, in secondo luogo, che al momento è sufficiente,
con poche risorse, assicurare il servizio di
accertamento on line dell’esistenza dell’atto
ritornato dalla notificazione effettuata. Peraltro, la Commissione Informatica (che è orga-
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no istituzionale e non associativo) sta studiando anche il problema della prenotazione (o
pre-iscrizione) delle notifiche di cui al progetto menzionato dal Collega Vaglio. Osserva,
poi, che l’intervento delle Associazioni in questi
ambiti rischia di far lievitare i costi.
Il Consigliere Segretario si dichiara favorevole all’iniziativa proposta nella comunicazione, che contribuisce a migliorare uno degli
aspetti pratici più avvertiti dalla categoria e
oggetto non tanto di “file” quotidiane, quanto
dell’onere di recarsi di persona a Via Lepanto
per verificare un evento che ben può essere
controllato da remoto.
Il Consigliere Cipollone ritiene che debba
essere l’Amministrazione della Giustizia a farsi carico delle spese di finanziamento del progetto.
Il Consigliere Condello ritiene che sia
opportuno che il Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma solleciti le Autorità del
mondo della Giustizia a far capo, per progetti
che riguardano le attività giudiziarie, al Consiglio dell’Ordine, come Ente esponenziale della categoria forense, e non solo alle Associazioni.
Il Consigliere Vaglio sottolinea che vi sono
delle Associazioni che svolgono attività meritoria e alle quali il Consiglio conferisce il
proprio aiuto.
Il Consigliere Di Tosto invita a guardare
all’utilità dei progetti e non alla paternità degli
stessi e chiede quali siano i tempi di realizzazione di quello oggetto della comunicazione.
Il Consigliere Graziani risponde che il termine dichiarato per la messa in funzione è la
fine del mese di settembre. Aggiunge che questa soluzione consentirà di integrare il servizio
che oggi viene prestato unicamente attraverso
i c.d. totem, i quali sono certamente soggetti a
usura con conseguenti costi a carico dell’Ordine.
Il Consigliere Fasciotti approva quanto
proposto nella comunicazione.
Il Consiglio approva la proposta e limita il
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proprio impegno a euro 2.400,00. L’erogazione del contributo è subordinata all’effettiva
consegna del progetto.
Approvazione dei verbali nn. 30 e 31
delle adunanze del 1° e del 6 luglio 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva i
verbali nn. 30 e 31 delle adunanze del 1° e del
6 luglio 2010.
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Proc. disc. n. 8075 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue:
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n. 19)
Passaggi dall’Albo ordinario all’Elenco
speciale “Professori Universitari” (n. 1)
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
(n. 2)
Passaggi dalla Sez.Spec. n.96/2001
all’Albo Ordinario
(n. 2)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Passaggi dall’Albo ordinario all’Elenco
speciale
(n. 1)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n. 4)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n. 7)
Cancellazione dall’Albo per
trasferimento
(n. 2)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n. 1)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
Abilitazioni
(n. 9)
(n. 10)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n. 2)
Revoche abilitazioni a domanda
(n. 1)
l’inizio dell’adunanza e non più durante il
corso dei lavori.
Il Consigliere Segretario comunica che si
farà portavoce presso i Responsabili dei servizi
onde evitare che la produzione di documenti
ed atti avvenga nel corso dei lavori consiliari.
Il Consiglio ne prende atto.
– Il Consiglio, avendo designato il Consigliere Barbantini a partecipare ai lavori del
Congresso l’Union Internationale des Avocats che si terrà a Istanbul, manda all’Ufficio
Amministrazione di provvedere immediatamente all’iscrizione del predetto Consigliere,
stante la prossima scadenza del termine.
Proc. disc. n. 8091 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8048 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Audizione Avv. (omissis) - irreperibilità
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n. 2)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n. 3)
Nulla-osta al trasferimento di Praticanti
Avvocati
(n. 1)
Certificati di compimento della
pratica forense
(n. 24)
Varie ed eventuali
- Il Consigliere Cerè, preso atto che durante i lavori di Aula i dipendenti addetti continuano a portare i provvedimenti (ora sono
stati consegnati quelli in materia di disciplina),
e considerato che la continua produzione di
atti e documenti, durante l’adunanza, rischia
di non consentire il doveroso e scrupoloso
esame degli stessi, chiede che il Consigliere
Segretario dia adeguate disposizioni affinchè i
documenti siano distribuiti solo prima del-
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono state distribuite a tutti i Consiglieri le
bozze dei provvedimenti di archiviazione e di
apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza.
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 64 pareri su note di onorari:
(omissis)
ADUNANZA DEL 15 LUGLIO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Gra-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Audizione Avv. (omissis) - parere n. 921/
2010
Proc. disc. n. 8104 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8076 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Lucio Valerio Moscarini, anche a nome
dell’Avv. Prof. Renato Marini, pervenuta in
data 6 luglio 2010 con la quale, come difensori
del Consiglio e con riferimento al giudizio di
appello promosso dall’Avv. (omissis) nei confronti del Consiglio stesso, avverso la sentenza
del Tribunale Civile di Roma n. (omissis),
comunicano l’intenzione della controparte,
difesa dall’Avv. (omissis), di addivenire a una
definizione bonaria della vertenza consistente, da una parte nell’abbandono definitivo
della pretesa del ricorrente a fronte di una
compensazione totale delle spese di lite e,
dall’altra, alla rinuncia alle spese già liquidate
dal Tribunale in favore del Consiglio.
Riferiscono, inoltre, che tale soluzione sembra meritevole di essere condivisa e restano in
attesa delle decisioni del Consiglio anche in
merito al contenuto della bozza di transazione
che trasmettono.
Il Consiglio approva con l’astensione dei
Consiglieri Barbantini e Rossi e, dunque, delibera l’abbandono della causa senza richiesta
di refusione di spese di lite.
- Il Presidente riferisce sulla nota della
Sig.ra Davina Leonzi, dell’Ufficio Progetti
dell’Associazione Umanitaria Emergency, pervenuta in data 9 luglio 2010, con la quale
trasmette la lettera di ringraziamento per la
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donazione ricevuta in memoria dell’Avv. Rino
Nigro che sarà destinata al Centro Salam di
cardiochirurgia di Khartoum, in Sudan.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Enrico Gabrielli, pervenuta in data 8 luglio
2010, con la quale trasmette il dispositivo del
favorevole esito della causa promossa dall’Avv. (omissis) nei confronti del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma avanti il
Tribunale Civile di Roma, Sezione II, R.G.
(omissis).
Il Consiglio ne prende atto e incarica il
difensore di procedere al recupero delle spese
processuali di cui alla sentenza.
- Il Presidente e il Consigliere Segretario
riferiscono sulle note dell’Avv. Claudia Morelli, Responsabile Comunicazione e Media
del Consiglio Nazionale Forense, pervenute
in data 9 e 12 luglio 2010, sulla nota dell’Avv.
Francesco Caia, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, pervenuta
in data 12 luglio 2010, sulle varie note dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenute in data 9 luglio 2010, sulla nota dell’Associazione Nazionale Forense, pervenuta in
data 9 luglio 2010, con le quali esprimono
dissenso all’emendamento del Governo nella
parte in cui introduce la figura dell’ausiliario
del giudice per ridurre il contenzioso civile.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Anna Maria Barbante, Coordinatore dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, pervenuta in
data 9 luglio 2010, con la quale trasmette la
delibera assunta lo scorso 26 giugno nell’adunanza generale degli Ordini Forensi del Lazio
sulla Media-conciliazione.
Il Consiglio ne prende atto e sollecita i
Consiglieri delegati a redigere il protocollo
d’intesa che dovrà essere siglato con l’Unione
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
degli Ordini Forensi del Lazio.
- Il Presidente e il Consigliere Segretario
riferiscono sulla nota del Consiglio Nazionale
Forense, pervenuta in data 12 luglio 2010, con
la quale il Presidente Alpa comunica che è
stato ritirato l’emendamento governativo in
materia di processo civile.
Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 13 luglio 2010, con la quale, in relazione alla tematica sulla Media-conciliazione,
invita tutte le componenti dell’Avvocatura, a
partecipare all’Assemblea dell’OUA, che si
terrà venerdì 16 luglio presso la Cassa Forense
– Sala Seminari, alle ore 11.00.
Il Consiglio ne prende atto.
Approvazione del verbale n. 32 dell’adunanza dell’8 luglio 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 32 dell’adunanza dell’8 luglio 2010.
Proc. disc. n. 8056 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8045 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Graziani segnala di avere
partecipato alla riunione tenutasi sabato 10
luglio u.s. presso il Consiglio Nazionale Forense relativa all’organizzazione del XXX Congresso Nazionale Forense che si terrà a Genova. Nell’occasione, è stato ufficializzato che,
per incentivare la partecipazione di giovani (di
età inferiore a 32 anni) al Congresso, l’organizzazione ha previsto n. 165 “pacchetti soggiorno” da 300,00 euro ciascuno (100,00 euro per
iscrizione al Congresso e 200,00 euro per
alloggio in camera doppia). Tenuto conto del
fatto che gli effetti deleteri dell’attuale congiuntura economica, generano effetti che si
ripercuotono maggiormente sui Colleghi più
giovani, al fine di sostenere la massima opportunità di aggiornamento alle giovani leve dell’Avvocatura romana, il Consigliere Graziani
chiede che il Consiglio acquisti almeno “un
pacchetto soggiorno” da destinare ad un giovane Avvocato del Foro di Roma.
Il Consiglio approva la proposta, fermo
restando che l’individuazione del giovane collega beneficiario dovrà essere poi individuato
collegialmente.
- Il Consigliere Graziani riferisce in ordine
alla comunicazione pervenuta mercoledì 23
giugno 2010 al Consiglio, con la quale il Dott.
Carmelo Asaro (Coordinatore del gruppo di
sperimentazione e referente informatico distrettuale della Corte di Appello di Roma, area
Penale Giudicante) sollecita la messa a disposizione del Tribunale Ordinario di Roma Sezione Terza Penale Riesame- di un collegamento dinamico base di dati relativo all’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e di
fax degli avvocati iscritti nell’Albo tenuto da
questo Consiglio. In sostanza, la comunicazione fa riferimento alle iniziative condotte,
durante la precedente consiliatura, da un insieme di identità (tra le quali esponenti del
Consiglio dell’Ordine e della Camera Penale
di Roma) deputate -sulla base di un cosiddetto
“protocollo Alfano-Brunetta”- a promuovere
l’entrata in funzione di un moderno sistema di
trasmissione di atti del Tribunale del Riesame
basato sull’utilizzo di PEC e fax per le comunicazioni di cancelleria dirette ai difensori. La
sollecitazione pervenuta a seguito delle doglianze manifestate dal Ministero della Giustizia in ordine al fatto che, nonostante l’Ufficio
Giudiziario romano abbia affrontato investimenti per mettere a punto la struttura di
comunicazione telematica, tale risorsa stenta a
produrre gli effetti desiderati a motivo della
mancata messa a disposizione -da parte di
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
questo Consiglio- di un’aggiornata base dati
contenente PEC e fax degli iscritti. Per ovviare
a tale situazione, necessiterebbe, quindi, che il
Consiglio deliberi responsabilmente se prestare il richiesto supporto all’iniziativa e, nel
caso, metta a disposizione la struttura tecnica
di trasmissione degli indirizzi PEC e fax degli
Avvocati iscritti nell’Albo di propria tenuta. A
tale riguardo, il Consigliere Graziani rileva che
la procedura di comunicazione telematica (per
via alternativa alla consueta notificazione) già
può essere autonomamente disposta dal Tribunale del Riesame, in applicazione del disposto dell’art. 150 c.p.p., anche limitatamente
alle sole comunicazioni dirette ai difensori e
per i soli riti penali camerali. Ove, quindi, il
Consiglio rilevi l’opportunità di prestare la
massima collaborazione all’iniziativa e di promuovere, quindi, l’utilizzo di questo moderno strumento di comunicazione ai difensori,
al fine di coniugare l’utilità per i Colleghi con
le esigenze dell’Ufficio Giudiziario, sarebbe
conveniente addivenire alla stipula di un protocollo che determini l’utilizzo di tali tipologie di comunicazioni (via PEC o fax) esclusivamente per i riti penali camerali del Tribunale
del Riesame e con impegno dell’Ufficio Giudiziario stesso, in un’ottica di massima collaborazione tra le Istituzioni, a consentire l’apertura –presso il Tribunale di Piazzale Clodio- di
uno sportello informativo (del genere di quelli
già aperti nelle sedi di Viale Giulio Cesare e di
Via Lepanto, per coadiuvare l’avvio del processo civile telematico) che possa prestare l’indispensabile assistenza ai Colleghi per il migliore uso della PEC e delle moderne tecnologie in ambito forense.
Il Consigliere Tesoriere ritiene inopportuno, allo stato, iniziare la sperimentazione con
la Cancelleria del Tribunale del Riesame.
Il Consigliere Rossi rileva che, l’avvocato
che non ha la dimestichezza con il computer,
e quindi con la PEC, avrà difficoltà al riguardo. Si associa così a quanto osservato dal
Consigliere Tesoriere.
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Il Consigliere Vaglio fa presente che quando partecipò il 21 dicembre 2009 alla c.d.
“Commissione Brunetta”, ed ivi si deliberò al
riguardo, era delegato appositamente dal Consiglio. Peraltro, egli rileva che v’è il dovere del
Consiglio di comunicare alla Pubblica Amministrazione l’elenco degli indirizzi di posta
certificata.
Il Consiglio delega i Consiglieri Condello,
Graziani e Rossi ad approfondire la questione e
a preparare una proposta di delibera, che tenga
conto di quanto osservato nel dibattito odierno.
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati che
hanno conseguito l’iscrizione in Spagna
- Il Presidente invita i Consiglieri delegati
sulla questione a produrre un documento che
approfondisca la materia per riferire nella prossima adunanza.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che è
necessario porre all’ordine del giorno della
prossima adunanza, a norma del combinato
disposto di cui agli artt. 13 e 18 del D. Lgs. Lgt.
23 novembre 1944 n. 382, la nomina del
componente al Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio delibera di porre all’ordine del
giorno della prossima adunanza la questione,
con la previsione che in essa si dovrà procedere
alla nomina.
- Il Consigliere Segretario comunica che è
necessario prevedere il termine per la presentazione delle candidature quale delegati al prossimo Congresso Nazionale Forense di Genova.
Ricorda che l’Assemblea per dibattere sui
temi Congressuali ed eleggere i delegati effettivi e supplenti è fissata per il 22 settembre
2010: propone di fissare, pertanto, il termine
per la presentazione delle candidature per le
ore 13.00 del 10 settembre 2010.
Il Consiglio approva la proposta e fissa il
termine al 10 settembre p.v. ore 13.00.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario, come avviene
ormai da anni, propone di chiudere gli Uffici
del Consiglio nei pomeriggi dei giovedì del
mese di agosto.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Segretario comunica che
sabato 9 luglio ha preso parte presso il Consiglio Nazionale Forense ai lavori di messa a
punto delle operazioni di organizzazione del
Congresso Nazionale Forense che si terrà a
Genova nel prossimo mese di novembre.
Durante la seduta, presieduta dal Prof.
Avv. Piero Guido Alpa e dall’Avv. Maurizio de
Tilla, e alla quale hanno preso parte numerosi
esponenti di Ordini e di Associazioni forensi,
si è approvato il verbale definitivo del Congresso e definite una serie di questioni di tipo
logistico e organizzativo, oltre che stabilire la
composizione dei gruppi di lavoro.
In rappresentanza dell’Ordine di Roma
erano presenti anche i Consiglieri Graziani e
Vaglio.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
missiva ricevuta il 13 luglio scorso dal Funzionario di Segreteria Sig. Fausto Lanzidei il quale, a proposito della comunicazione resa nella
scorsa adunanza dal Consigliere Cerè circa la
distribuzione intempestiva, in quanto tardiva,
delle bozze di provvedimenti disciplinari, spiega che la critica è assolutamente ingiustificata
giacchè tali bozze sono consegnate il giovedi
per essere studiate dai Consiglieri durante i
giorni seguenti e poter essere così assennatamente deliberate nell’adunanza successiva. La
prova di ciò, prosegue il Funzionario, è data
anche e soprattutto da un lato dalla dicitura
della prima pagina del blocco dei provvedimenti (ove è riportata la data dell’adunanza
successiva alla sua distribuzione, come data di
effettiva deliberazione) e, dall’altro, dal fatto
che nel verbale dell’adunanza in cui è avvenu-
ta la consegna si precisa che “si dà atto che nel
corso della seduta sono state distribuite a tutti
i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di
archiviazione e di apertura di procedimento
disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza”. Il Funzionario, nella sua nota,
ha richiesto espressamente che il Consigliere
Cerè fosse resa edotta delle procedure seguite
da svariati anni dal Consiglio sul deposito dei
provvedimenti disciplinari, ovvero che si invitasse la stessa a non coinvolgere i dipendenti
dell’Ordine in vicende nelle quali detto personale non c’entra.
Il Consigliere Segretario rileva che la notazione contenuta nella missiva del Sig. Lanzidei è assolutamente corretta e dimostra che,
talvolta, anche taluni Consiglieri che si dichiarano più esperti disconoscono le procedure
amministrative pur rodate da anni; ciò non
toglie, tuttavia, sul piano dello svolgimento
dei lavori consiliari, che i continui accessi del
personale amministrativo in Aula possano distogliere l’attenzione di parte dei componenti
il Consiglio. Provvederà a raccomandare, quindi, soprattutto all’Ufficio Disciplina, di fare in
modo che i Consiglieri trovino la bozza dei
provvedimenti nelle rispettive cartelline ad
inizio adunanza, senza ridursi all’ultimo momento e costringere alla distribuzione nel
mezzo dei lavori consiliari.
Il Consigliere Segretario dà, infine, conto
della richiesta, contenuta sempre nella missiva
di cui in narrativa, per la quale sarebbe opportuno che il Consiglio rivolga un plauso al
personale che si prodiga giornalmente per
assicurare il corretto svolgimento delle attività
consiliari, evitando –specie da parte di chi
frequenta gli Uffici nella sola giornata del
giovedi– critiche ingiuste e ingrate.
Il Consiglio ne prende atto, esprimendo
rammarico per quegli isolati tentativi di colleghi che assumono improvvide posizioni sul
lavoro amministrativo, invitandoli a parlare
solo dopo aver acquisito le dovute informazioni, e ritiene di formulare le proprie attesta-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
zioni di stima nei riguardi di quel personale
che il giovedì si prodiga nell’assistere i lavori
consiliari al fine di farli svolgere al meglio.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Annarosa Chiriatti, Gianmichele Cortese, Antonia Di Maggio, Linda
Maria Di Rico, Carmine Di Zenzo, Luisa Di
Zenzo, Elisabetta Girardi, Raffaele Gnazzi,
Marco Leopizzi, Chiara Loiacono, Federica
Percoco, Domenico Plateroti, Riccardo Rampioni, Patrizio Rubechini, Michelina Stefania,
Massimo Troili,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Segreteria
Aut. alle notifiche dirette n. 16
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 6 luglio 2010, accompagnatoria dei testi di legge approvati dall’Assemblea Nazionale francese sulla “modernizzazione delle professioni forensi”, che introducono -tra l’altro- nel codice civile l’atto
autenticato dall’avvocato e la negoziazione
assistita dall’avvocato.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 2 luglio 2010, con la
quale trasmette il testo integrale della risoluzione assunta dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura in tema di vigilanza da
parte dei Consigli Giudiziari.
Il Consiglio ne prende atto.
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- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 7 luglio 2010,
con la quale chiede l’elenco dei Delegati eletti
per il XXX Congresso Nazionale Forense.
Il Consiglio differisce la risposta alla luce
della decisione di svolgere le relative elezioni
il 22 settembre 2010 e lo spoglio il giorno
successivo.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Milena Pini, Presidente dell’Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia e
i Minori, pervenuta in data 7 luglio 2010, con
la quale trasmette le proprie proposte per un
miglior funzionamento delle Giustizia civile e
dei procedimenti di famiglia.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Arditi di Castelvetere all’esame
approfondito delle proposte.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Vincenzo Busa, Direttore Centrale Affari Legali e Contenzioso dell’Agenzia
delle Entrate di Roma, pervenuta in data 7
luglio 2010, accompagnatoria della circolare
sulla rappresentanza e difesa in giudizio e sulle
notifiche degli atti processuali.
Il Consiglio, vista anche la richiesta contenuta nella lettera che trasmette la circolare e
ritenuta l’importanza generale dei relativi contenuti, ne delibera la pubblicazione sul proprio sito internet.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Tommaso Marvasi, Vicario della
Commissione consiliare di Diritto Fallimentare, pervenuta in data 13 luglio 2010, con la
quale trasmette il Protocollo di Intesa tra il
Tribunale Civile di Roma -Sezione Fallimentare- e i Consigli dell’Ordine degli Avvocati di
Roma e dei Dottori Commercialisti ed Esperti
Contabili della Provincia di Roma, sottoscritto dai rispettivi Presidenti il 9 luglio scorso.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Tale documento sancisce la costante ricerca di
cooperazione tra le varie Istituzioni e costituisce un importante ausilio per i Colleghi al fine
di velocizzare la definizione di eventuali procedure fallimentari vetuste.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 7 luglio 2010, accompagnatoria del documento con il quale l’Organismo ha preso una precisa posizione sulle
circoscrizioni giudiziarie, in aperto contrasto
con Consiglio Superiore della Magistratura e
l’Associazione Nazionale Magistrati.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 8 luglio 2010, con la
quale trasmette copia della sua intervista del 5
luglio precedente dal titolo “La riforma dev’essere bi-partisan”, pubblicato sul quotidiano
“La Repubblica”.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente
della Corte di Appello di Roma, pervenuta in
data 8 luglio 2010, con la quale comunica gli
orari di accettazione degli atti nel mese di
agosto 2010 presso l’Ufficio Unico Notifiche.
Il Consiglio visto l’interesse generale alla
conoscibilità del provvedimento, ne delibera
la sua pubblicazione sul sito internet.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone,
pervenuta in data 12 luglio 2010, con la quale
protesta contro l’iniziativa annunciata dal
Ministro della Giustizia Alfano di attribuire ai
notai la competenza nella composizione dei
conflitti tra i coniugi e nella redazione, in
luogo del Giudice, dei verbali di separazione
consensuale.
Il Consiglio, rammentato che sul punto ha
già preso decisa posizione, ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 12 luglio 2010, con la
quale segnala l’esigenza di vigilare sull’eventuale riproposizione in un maxi-emendamento del Governo nel quale rientrerebbero i
patrimoni delle Casse Previdenziali Professionali.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Nicola Ianniello, pervenuta in
data 12 luglio 2010, difensore del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma nella causa promossa dal Sig. (omissis), accompagnatoria di una lettera scritta da quest’ultimo che
potrebbe avere rilevanza penale.
Il Consiglio, dato atto, viste la gravi allusioni cui si fa cenno nel documento, delibera
di sporgere querela per diffamazione nei confronti del Sig. (omissis) dando, a tal fine,
mandato all’Avv. Gianluca Tognozzi per la
predisposizione e la presentazione.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota degli Avv.ti Americo Montera e Gaetano
Paolino, rispettivamente Presidente e Consigliere Segretario dell’Ordine degli Avvocati di
Salerno, pervenuta in data 9 luglio 2010, accompagnatoria della delibera del 18 giugno
2010 relativa al “decreto legislativo recante il
Codice della Giustizia Amministrativa e sulla
norma che incide sui ricorsi pendenti, onerando gli avvocati di responsabilità assolutamente gravose e non giustificabili”.
Il Consiglio, rammentato che sul punto ha
adottato già una deliberazione recependo il
testo di un contributo di studio svolto dalla
propria Commissione di Diritto Amministra-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
tivo, ne prende atto.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce che la c.d. “Commissione Brunetta” si riunirà il 22 p.v.
Il Consiglio delega i Consiglieri Condello
e Graziani a partecipare in rappresentanza del
Consiglio.
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n. 18)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
(n. 3)
Abilitazioni
(n. 7)
- Il Presidente comunica che il Presidente
del Tribunale del Riesame ha messo a disposizione del Consiglio una sala per gli avvocati
presso il Tribunale del Riesame che, per essere
agibile, necessita di una pulizia e di sistemazione, con una spesa massima di euro 1.000,00.
Il Consiglio approva la spesa.
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n. 6)
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Barbantini e Rossi comunicano di aver letto sul quotidiano “Il Giornale”
un articolo a pagamento attribuito alla paternità dell’Avv. (omissis) che contiene espressioni offensive e denigratorie nei confronti del
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Il Consiglio delibera di proporre denuncia-querela e nomina, all’uopo, l’Avv. Gianluca Tognozzi.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n. 1)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n. 1)
Nulla-osta al trasferimento di Praticanti
Avvocati
(n. 1)
Certificati di compimento della
pratica forense
(n. 28)
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue:
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n. 12)
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza si
è proceduto all’esame collegiale di 47 proposte di archiviazione e di 4 aperture di procedimento disciplinare.
(omissis)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n. 7)
Cancellazione dall’Albo per
trasferimento
(n. 1)
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 200 pareri su note di onorari:
(omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ADUNANZA DEL 20 LUGLIO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro
Fasciotti, Paolo Nesta, Alessandro Graziani,
Mauro Vaglio, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. 8103 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Varie ed eventuali
- Il Consigliere Nesta riferisce su due questioni relative all’utilizzo degli indirizzi di posta
elettronica, tratti dall’Albo, da parte di colleghi candidati in competizioni elettorali.
Il Consiglio, rilevato che le informazioni
oggetto di mail non hanno carattere commerciale o pubblicitario ma solo messaggi di natura elettorale, ritiene allo stato lecito l’utilizzo
della posta elettronica.
- Il Consigliere Nesta riferisce sulla doglianza proveniente dall’Avv. (omissis) circa i
ritardi con i quali la Banca d’Italia onora,
come terzo pignorato, le ordinanze di assegnazione dei crediti in sede esecutiva.
Il Consiglio delibera di porre agli atti la
segnalazione, non vertendo su questioni di
propria specifica competenza.
Proc. disc. n. 8037 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8086 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8050 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8041 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. 8039 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Varie ed eventuali
- Il Consigliere Di Tosto riferisce sulla
pratica aperta a seguito della segnalazione del
Signor (omissis) rilevando che in essa si chiede
la nomina di un avvocato, come tale inammissibile, non rientrando nelle competenze consiliari.
Il Consiglio ne prende atto e dispone che
l’istanza venga posta agli atti.
- Il Consigliere Di Tosto riferisce sulla nota
della Dr.ssa (omissis), Giudice di Pace di Roma,
pervenuta il 24 giugno scorso con la quale
segnala il comportamento, a suo avviso non
del tutto urbano, posto in essere da due colleghi in occasione di altrettante udienze. Siccome la segnalazione, che appare più il frutto di
un risentimento personale che non un esposto
disciplinare, non appare sollevare profili deontologici di rilevanza, propone che la nota
venga posta agli atti.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Proc. disc. n. 8098 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
ADUNANZA DEL 22 LUGLIO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Audizione Avv. (omissis) - parere n. 1432/
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
2010
Proc. disc. n. 7957 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente comunica che il 15 luglio
scorso, accompagnato dal Consigliere Segretario e dal Consigliere Graziani, si è recato ad
assistere al quadrangolare di calcio a otto organizzato per fini di beneficienza dall’Associazione romana per la Pace e dall’Associazione
Magistrati romani. La manifestazione, che si
deve alla mirabile intuizione del Collega Andrea De Petris con l’ausilio organizzativo dei
Colleghi Simona De Petris e Marco Ieradi, è
stata indetta per contribuire ad aiutare la realizzazione del progetto “Grajau”, che deriva
dal nome dell’insediamento abitativo nella
periferia di San Paolo in Brasile, dove ha sede
il Centro educativo “Santa Dorotea”. Il progetto mira a togliere i bambini dalla strada,
consentendo loro di frequentare un oratorio,
sopiti appunto delle suore dorotee. La manifestazione è stata presentata dal giornalista Rai
Iacopo Volpi ed è stata impreziosita dalla
partecipazione di calciatori di fama. Le Associazioni organizzatrici hanno ringraziato il
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
per il sostegno ottenuto.
Il Presidente riferisce, inoltre, che la somma raccolta è stata di euro 19.000,00.
Il Consiglio ne prende ne atto e ringrazia.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 14
luglio 2010, con la quale fissata per il 30 luglio
prossimo, alle ore 10.30 presso la sede di Via
del Governo Vecchio, l’incontro del gruppo di
lavoro sui Consigli Giudiziari e chiede di confermare la presenza dei Consiglieri designati.
Il Consiglio invita i Consiglieri Cipollone
e Cerè a prendere parte all’incontro.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
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Bruno Piacci, Consigliere Segretario dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, pervenuta in
data 14 luglio 2010, accompagnatoria della
delibera del 6 luglio 2010 con la quale esprime
dissenso alla proposta del Ministro della Giustizia Alfano di assegnare nuove competenze
ai notai in materia di separazioni coniugali.
Il Consiglio delega i Consiglieri Arditi di
Castelvetere e Fasciotti a predisporre un’ulteriore delibera, rispetto a quella già adottata,
che stigmatizzi il tentativo di introdurre la
norma contestata.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di
Appello di Roma, pervenuta in data 16 luglio
2010, con la quale comunica l’orario di apertura al pubblico delle Cancellerie della Corte
per il periodo feriale 2010, a partire dal 23
luglio 2010.
Il Consiglio ne prende atto e delibera la
pubblicazione sul sito istituzionale.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di
Appello di Roma, pervenuta in data 14 luglio
2010, con la quale trasmette il verbale della
riunione della Commissione di Manutenzione della Corte di Appello di Roma del 18
giugno 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 14
luglio 2010, con la quale sollecita l’invio delle
osservazioni sulla bozza di regolamento sulle
specializzazioni forensi.
Il Consiglio delega il Consigliere Segretario allo studio della bozza di regolamento.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Anna Maria Barbante, Coordinatore dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, accompagnatoria del verbale della riunione tenutasi lo
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
scorso 15 luglio presso la Cassa Nazionale
Forense per programmare eventi in materia di
previdenza e assistenza da diffondere presso
gli Ordini distrettuali.
Il Consiglio reitera il proprio invito a riallacciare rapporti istituzionali corretti con
l’Unione Distrettuale del Lazio e delega i
Consiglieri Barbantini, Condello e Fasciotti a
curare la predisposizione del protocollo d’intesa con l’Unione stessa.
- Il Presidente, con riferimento alla questione del rilascio dei locali della sede secondaria del Consiglio di Via Valadier, reitera l’invito a tutti i Consiglieri ad attivarsi al fine di
proporre soluzioni alternative.
- Il Presidente e il Consigliere Condello
comunicano che hanno inserito nella Commissione di Diritto Fallimentare e Procedure
Concorsuali gli Avv.ti Marco Lucente e Carlo
Priolo.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che il
Presidente della Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha
invitato caldamente l’Ordine degli Avvocati
di Roma a farsi parte diligente con i propri
iscritti i quali, per le udienze di discussione del
merito dei ricorsi, pur essendo udienze pubbliche, non usano indossare la Toga. I colleghi
interessati hanno replicato che sarebbe opportuno che il Consiglio mettesse a disposizione
della Sezione, che poi provvederebbe alla relativa custodia, almeno due toghe, atteso che gli
avvocati amministrativisti, di norma, non usano portare con sè la Toga da studio e non
essendoci, al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, un servizio di noleggio di
Toghe.
Il Consigliere Segretario ha potuto constatare che le due Toghe ora presenti nella Sezione, messe a disposizione molti anni fa dalla
Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti, sono logore e strappate, comunque indegne alla funzione. Propone, dunque, che il
Consiglio consegni al Presidente della Sezione
due Toghe di ex Consiglieri, come recentemente fatto per la Sezione Societaria del Tribunale Civile di Roma.
Il Consiglio autorizza il Consigliere Segretario a reperire due Toghe tra quelle in disuso
e, in difetto, ad acquistarne di nuove per la
consegna alla Seconda Sezione del Tribunale
Amministrativo Regionale per il Lazio.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Francesco Angelini,
Massimo Angelini, Enrico Anzidei, Ferdinando Barucco, Francesco Barucco, Tommaso
Berardi, Valeria Calviello, Giampaolo D’Angelo, Eugenio Della Valle, Raffaele Gullo,
Maria Moccia, Daniela Orlandi, Virginia M.
De Los A. Pellegrini, Roberto Scambelluri,
Francesca Veroli,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Segreteria
Aut. alle notifiche dirette n. 15
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 15 luglio 2010, accompagnatoria dei risultati della valutazione dei
sistemi giudiziari europei promossa dalla “The
European Commission for the Efficiency of
Justice (C.E.P.E.J.) nel periodo 2004-2008.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 15 luglio 2010, con la
quale trasmette le osservazioni dell’Associazione Nazionale Forense alla bozza di regolamento sulle specializzazioni forensi.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Francesca Mesiti del Consiglio
Nazionale Forense, pervenuta in data 15 luglio 2010, accompagnatoria del verbale della
riunione del 10 luglio scorso del Comitato
Organizzatore del XXX Congresso Nazionale
Forense di Genova. Rileva che anche i Consiglieri Vaglio e Di Tosto, inseriti in un primo
elenco fatto circolare alla riunione del 10
luglio come designati dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana in alcune Commissioni congressuali di studio, sono stati poi
inseriti nell’elenco definitivo come designati
dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma, come del resto gli altri Consiglieri
dell’Ordine.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulle
note dell’Avv. Ester Perifano, Segretario Generale dell’Associazione Nazionale Forense,
pervenute in data 16 e 19 luglio 2010, con le
quali chiarisce la posizione dell’Associazione
in merito alle opinioni espresse sulla bozza del
regolamento sulle specializzazioni forensi trasmessa dal Presidente del Consiglio Nazionale
Forense il 25 giugno scorso.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 15 luglio 2010
con la quale, per sollecitare i nodi irrisolti della
manovra economica e del processo civile,
nonchè della riforma forense e mediaconciliazione, comunica lo stato di agitazione e l’assemblea per il giorno 23 luglio 2010 e una
settimana di protesta dall’11 al 16 ottobre
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2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Frosinone, pervenuta in data 15 luglio 2010,
con la quale trasmette la delibera assunta il 13
luglio 2010 sui criteri di designazione dei delegati al Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Sig.ra Maria Luisa Carucci, titolare
della Sala Avvocati ubicata presso le Sezioni
Civili della Corte di Appello di Roma, con la
quale comunica l’interruzione del servizio per
ferie dal 2 al 31 agosto 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota delle Signore Laura Di Cesare e Simona
Giobbi, titolari della Sala Avvocati ubicata
nell’Edificio B della Città Giudiziaria di P.le
Clodio, con la quale comunicano l’interruzione del servizio per ferie dal 1° al 31 agosto
2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul controricorso per Cassazione presentato innanzi
alle Sezioni Unite Civili dall’Avv. (omissis),
notificato il 14 luglio 2010, contro il Consiglio
Nazionale Forense e la Equitalia Gerit S.p.A.,
nonchè nei confronti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, per resistere al
ricorso notificato il 16 giugno 2010 con il
quale è stato chiesto il regolamento di giurisdizione in relazione alla controversia pendente
fra le stesse parti dinanzi all’Ufficio del Giudice di Pace di Roma.
Il Consiglio ne prende atto, rinviando ogni
decisione sul problema del contributo dovuto
al Consiglio Nazionale Forense, dai colleghi
non cassazionisti, all’esito del relativo giudizio.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Michele Proietti, Vice Direttore
Generale della Cassa Nazionale di Previdenza
e Assistenza Forense, pervenuta in data 20
luglio 2010, con la quale comunica di aver reso
disponibile nel sito internet, nella Sezione
Area Riservata ai Consigli dell’Ordine, la funzione per comunicare i dati relativi ad avvocati
iscritti ma non ancora conosciuti dalla Cassa.
Tale funzione affianca ma non sostituisce la
comunicazione di nuove iscrizioni, cancellazioni o variazioni tra gli Ordini forensi e la
Cassa di Previdenza.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per l’utilizzo di detta funzione.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Prof. Giuseppe Iannello, Presidente dell’Unione degli Ordini Forensi della
Calabria, pervenuta in data 20 luglio 2010,
accompagnatoria della delibera con la quale
esprime ferma e vibrata protesta alla manovra
del Governo nella parte in cui istituisce la
figura dell’ausiliario del Giudice nel processo
civile.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Marco Ubertini, Presidente della
Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza
Forense, pervenuta in data 19 luglio 2010, con
la quale informa di aver sottoscritto una convenzione con la Banca Popolare di Sondrio
per la concessione di prestiti a tassi agevolati a
favore degli avvocati iscritti alla Cassa e chiede
che la notizia venga pubblicata sul sito.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 19 luglio 2010, con la quale
comunica la proroga del termine al 6 settembre 2010 per l’invio di osservazioni alla bozza
di regolamento sulle specializzazioni forensi
la cui presentazione avverrà durante l’assemblea indetta per il 18 settembre prossimo.
Il Consiglio ne prende atto.
Approvazione dei verbali nn. 33 e 34
delle adunanze del 15 e del 20 luglio 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva i
verbali nn. 33 e 34 delle adunanze del 15 e del
20 luglio 2010.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue:
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.13)
Variazioni Elenco speciale
(n.2)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.6)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.1)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.13)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
(n.1)
Abilitazioni
(n.7)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.4)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.1)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Nulla-osta al trasferimento di Praticanti
Avvocati
(n. 3)
Certificati di compimento della
pratica forense
(n.17)
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti comunicano che l’Avv. Nicolò Grisolia
ha fatto richiesta per essere inserito nella Commissione Famiglia, Minori e Immigrazione ed
essere escluso dalla Commissione Diritto Fallimentare e Procedure Concorsuali.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- I Consiglieri Cerè e Cipollone riferiscono
sulla seduta di ieri del Consiglio Giudiziario
dove si è trattato, tra l’altro, della drammatica
situazione della Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma. Nell’approfondire
la problematica il Presidente del Tribunale,
nel ringraziare l’Ordine di Roma per aver
contribuito a sollevare la questione, ha comunicato di aver deciso di assegnare due magistrati alla predetta Sezione già assegnati alla
Quinta Sezione Civile, con conseguente variazione tabellare.
Inoltre, il Consiglio Giudiziario ha deciso
di rimettere l’esame delle problematiche, oggetto di specifica doglianza, direttamente al
Ministro della Giustizia. I relatori si impegnano a riferire, nel prossimo mese di settembre,
gli esiti di un monitoraggio che eseguiranno
sulle eventuali ulteriori disfunzioni riscontrate, invitando i colleghi a segnalare eventuali
disorganizzazioni al riguardo.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono che, con decorrenza dal 15 luglio 2010,
sono state apportate le variazioni grafiche del
sito internet istituzionale deliberate dal Consiglio in una precedente adunanza.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i due
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Consiglieri delegati.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono di avere comunicato alla Dirigenza dell’Ufficio Notificazioni Esecuzioni Protesti di
Roma l’approvazione della messa a disposizione di un contributo economico deliberato
dal Consiglio per portare a compimento il
progetto di visualizzazione via internet degli
atti disponibili agli sportelli di restituzione
dopo la notificazione. E’ stato, altresì, acquisita la rappresentazione schematica di un progetto predisposto da un’azienda fornitrice
dell’U.N.E.P. di Roma per il settore informatico, riguardante le ipotesi di implementazioni
apportabili alle strutture informatiche del servizio notificazioni atti civili. Al fine di approfondire i dettagli di tale progetto, è stato fissato
uno specifico incontro per il giorno 28 luglio
2010, presso la Dirigenza dell’U.N.E.P. di
Roma, in concomitanza con l’annunziata venuta a Roma del Responsabile della predetta
azienda.
I Consiglieri Condello e Graziani provvederanno, quindi, a relazionare al Consiglio
riguardo a quanto emergerà in occasione di
tale incontro.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono dell’incontro avuto nella giornata del
16 luglio scorso con il Dott. Sergio Auriemma,
Magistrato incaricato dal Procuratore Generale presso la Procura Generale della Corte dei
Conti di confrontarsi per individuare una
modalità di interazione con gli avvocati tramite la posta elettronica certificata. Nel corso
dell’incontro è emersa la grande disponibilità
dell’Ufficio Giudiziario al riguardo, accompagnata dalla volontà di addivenire a un libero
scambio di informazioni (tra Procura e difensori) tramite PEC, iniziando dagli avvisi inerenti gli atti più consueti (depositi, conclusioni, pareri, memorie, ecc.) sulla base della libera
adesione degli avvocati a tale iniziativa. Al fine
di meglio seguire le finalità sottese a tale pro-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
getto, è stata, quindi, rappresentata l’idea di
addivenire alla stipula di un protocollo tra la
Procura Generale presso la Corte dei Conti e
il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma.
Il Consiglio ne prende atto invitando i due
Consiglieri delegati a visionare in anteprima il
testo dell’eventuale protocollo di intesa e di
voler previamente riferire al Consiglio.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono del grande apprezzamento mostrato dai
colleghi per i sei eventi formativi in tema di
Posta Elettronica Certificata e Processo Civile
Telematico, tenutisi nelle giornate del 12 e 26
maggio, 9 e 23 giugno, 14 e 21 luglio 2010, tutti
presso la Sala Conferenze del Centro Studi del
Consiglio. L’esperienza di tali seminari ha
dimostrato che gli avvocati hanno partecipato
alle sessioni con grande partecipazione, apprendendo le nozioni basilari per l’utilizzo dei
nuovi strumenti tecnologici e ponendo quesiti (in appositi momenti di dialogo) cui è stata
data immediata risposta, con beneficio di apprendimento di tutti i presenti. Tali considerazioni e le numerose richieste sopraggiunte ai
Componenti della Commissione Informatica
da parte dei colleghi, hanno indotto i Consiglieri Condello e Graziani a organizzare ulteriori seminari formativi in tema di Posta Elettronica Certificata e Processo Civile Telematico, da tenersi presso la Sala Conferenze del
Centro Studi del Consiglio, nelle giornate di
mercoledì 29 settembre, 13 e 27 ottobre, 10 e
24 novembre, dalle ore 12.30 alle ore 14.30,
con attribuzione di n. 2 crediti formativi ai
partecipanti. Relatori saranno sempre i Componenti della Commissione Informatica.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Graziani riferisce in ordine
alla richiesta del Centro Elaborazione Dati
della Corte di Appello di Roma (Presidente
Dott. Mauro Lambertucci) che, con comunicazione del 6 luglio 2010, chiedeva l’elenco
dei recapiti di posta elettronica certificata e di
fax degli avvocati iscritti nell’Albo tenuto da
questo Consiglio.
Il Consigliere Graziani rileva che, riguardo
al fax, la normativa nulla dispone. In ordine
alle PEC dei colleghi, la legge professionale
forense (R.D.L. n.1578/33) in vigore così dispone: “Nell’albo è indicato, oltre al codice fiscale,
l’indirizzo di posta elettronica certificata comunicato ai sensi dell’art. 16, comma 7, del decreto-legge 29
novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. Gli indirizzi di posta elettronica certificata ed i codici fiscali,
aggiornati con cadenza giornaliera, sono resi disponibili per via telematica al Consiglio nazionale
forense ed al Ministero della giustizia nelle forme
previste dalle regole tecniche per l’adozione nel processo civile e nel processo penale delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione”.
Trattandosi, quindi, di dati pubblici, il
Consigliere Graziani suggerisce che alla richiesta del Centro Elaborazione Dati della Corte
di Appello di Roma sia dato positivo riscontro, nello spirito di massima collaborazione
tra le Istituzioni.
Il Consiglio approva e manda l’Ufficio
Affari Generali per riscontrare la richiesta, in
ciò coaudivato dal Consigliere Graziani.
- Il Consigliere Graziani comunica di avere
chiamato a fare parte della Commissione Giovani e Sportello, gli Avv.ti Walter Mastropasqua e Giuseppe Mazzuti.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Graziani rileva che, sovente, le richieste di pareri di congruità avanzate
al Consiglio dai colleghi sono strutturate secondo criteri individuali, che non consentono
di acquisire un’immediata percezione dello
svolgimento delle attività per le quali si chiede
l’intervento del Consiglio. Anche in previsione di acquisire dati su supporto informatico,
appare invece opportuno invitare i colleghi a
fornire al Consiglio dati strutturati, onde faci-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
litare l’evasione del lavoro. Per fare ciò, appare
attualmente sufficiente che la presentazione
della richiesta di parere sia accompagnata da
un modulo riassuntivo compilato a cura della
parte istante.
Il Consiglio delibera di porre all’ordine del
giorno della prossima adunanza la discussione
sull’approvazione di una scheda standard per
la richiesta di rilascio dei pareri di congruità su
note di onorari.
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Proc. disc. n. 8044 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Designazione componente al Consiglio
Nazionale Forense
- Il Consigliere Cipollone chiede di anticipare il punto 18 dell’ordine del giorno sull’elezione del Consigliere Nazionale Forense in
quanto deve allontanarsi per motivi familiari.
A questo punto prende la parola il Presidente il quale esprime al Consiglio una dichiarazione di voto.
Il Presidente ricorda che, negli ultimi anni,
tale nomina –così come venne gestita- suscitò
una pletora di sgradevoli polemiche, anche
aspre e, tra rifiuti, rinunzie, sostituzioni e
altro, l’immagine dell’Ordine forense romano
ha subìto grave nocumento.
Viceversa, quando il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, nello scorso biennio, espresse la nomina di un Collega di spessore, di riconosciute qualità e di grandissima
esperienza politico/forense, l’Avv. Paolo Berruti, si è tornati ai fasti e al valore che tale
incarico ha sempre ricoperto nella storia del-
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l’Ordine di Roma. Vieppiù, l’Avv. Paolo Berruti, in questo periodo, ha dato prova di grande capacità tale da ottenere riconoscimenti da
tutti i Consiglieri Nazionali forensi.
Per questi motivi, anche alla luce dell’esigenza che Roma possa auspicare di avere un
Consigliere Nazionale che rivesta una carica
in seno al Consiglio Nazionale Forense –cosa
che non avviene dai lontani primi anni ’90ripropone la candidatura dell’Avv. Paolo Berruti, auspicando che si possa ambire, stavolta,
a un voto unanime evitando candidature strumentali ma dando, così, un’immagine di coesione dell’Istituzione.
Il Consigliere Barbantini condivide pienamente le opinioni del Presidente e ha avuto
conferma direttamente dal Prof. Avv. Piero
Guido Alpa della bravura del Collega Berruti
e si associa alla proposta del Presidente.
Il Consigliere Segretario, il Consigliere
Tesoriere e i Consiglieri Arditi di Castelvetere,
Cipollone, Condello, Fasciotti, Graziani e
Rossi condividono appieno la proposta del
Presidente chiedendo allo stesso di procedere
alle operazioni di voto.
Il Consigliere Cerè, preso atto della proposta da parte della maggioranza consiliare di
eleggere nuovamente l’Avv. Paolo Berruti, nulla
obiettando sulle qualità dell’ottimo Collega e
sul lavoro che egli ha svolto nell’interesse
dell’Avvocatura, porta a conoscenza del Consiglio la certa disponibilità del Prof. Avv. Carmine Punzi, che si è già detto onorato della sua
candidatura a rappresentare l’Avvocatura romana e dell’intero Distretto del Lazio, certamente pronto a convergere su una così prestigiosa rappresentanza in seno al Consiglio
Nazionale Forense, soprattutto in tempi di
severe e contestate riforme processuali. Rappresentanza che sarebbe offerta da un Professore Emerito di diritto processuale civile che
ha da poco concluso la sua carriera didattica
presso l’Università degli Studi di Roma “La
Sapienza” ma non certo quella scientifica,
avendo da pochissimo pubblicato la seconda
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
edizione del suo Manuale di Diritto Processuale Civile, aggiornato sulle riforme, ed essendo fondatore e Presidente dell’Istituto Superiore di Studi sull’Arbitrato (I.S.S.A.), con
grandissima esperienza sul tema della mediazione-conciliazione. Ricorda anche, essa Consigliere Cerè, che il Prof. Avv. Carmine Punzi
è più volte intervenuto, su invito del Consigliere Segretario Murra e di tutto il Consiglio,
a svolgere nella nostra Aula Avvocati la sua
Lectio Magistralis che tanto ha affascinato
centinaia di colleghi intervenuti. Rileva, inoltre, che la nomina del Prof. Avv. Carmine
Punzi, come rappresentante del Lazio, sarebbe veramente gradita a tutto il Distretto che
ha, invece, manifestato il suo scontento per
non aver trovato unitariamente e concordemente con il Consiglio di Roma accordo sul
nominativo. Invita, pertanto, i Consiglieri a
esprimere il loro voto per il Prof. Avv. Carmine Punzi, per la sua indiscussa fama accademica ma, anche e soprattutto, in considerazione
della sua prestigiosa carriera forense e dell’impegno già dimostrato in seno al Consiglio
Giudiziario e al Consiglio dell’Ordine capitolino.
Il Consigliere Cipollone, dichiara di non
aver nulla in contrario alla candidatura del
Prof. Avv. Carmine Punzi, che è eminente
giurista, ma anche l’Avv. Paolo Berruti, oltre a
meriti scientifici, ha ottenuto sul campo più di
una medaglia e ha in più occasioni dimostrato
il suo valore, il che è la migliore prova di
attitudine a svolgere la funzione.
Il Consigliere Segretario si dice onorato
che il Prof. Avv. Carmine Punzi abbia manifestato al Consigliere Cerè (che non ricorda,
peraltro, presente, alla menzionata Lectio
Magistralis) la propria disponibilità a ricoprire
la carica in oggetto e non può che associarsi
alle espressioni di grande stima che sono state
poco fa riferite sull’insigne Giurista (del quale,
peraltro, egli Segretario è un allievo e collaboratore sul piano scientifico da venti anni).
Tuttavia tale disponibilità, riferita solo oggi
dal Consigliere Cerè, giorno della nomina, è
piuttosto intempestiva, stante il fatto che la
maggioranza dei Consiglieri si era da tempo
mostrata incline all’ipotesi di rinnovo del
Collega Avv. Paolo Berruti.
Il Consigliere Fasciotti si associa a quanto
detto dal Consigliere Segretario.
Il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Graziani e Rossi esprimono le stesse perplessità
rilevate dal Consigliere Segretario e insistono
perchè si voti così come indicato dal Presidente.
Il Consigliere Vaglio, aggiunge che un personaggio della levatura del Prof. Avv. Carmine
Punzi potrebbe far ambire al delegato del
distretto laziale l’attribuzione di una carica in
seno al Consiglio Nazionale Forense.
Il Presidente è costretto a smentire tale
assunto, meravigliandosi che il Consigliere
Vaglio non conosca le procedure del Consiglio Nazionale Forense, atteso che il neo eletto
al Consiglio Nazionale Forense non può aver,
per prassi ultradecennale, attribuita alcuna
carica.
Il Consigliere Vaglio prende atto.
Aggiunge, infine, il Presidente che la candidatura del Prof. Avv. Carmine Punzi gli
giunge come una vera e propria novità, avendo veduto il prestigiosissimo Accademico in
un recente incontro conviviale e avendo con
lo stesso un rapporto personale di legame di
sincera amicizia, si meraviglia che nulla sia
trapelato anticipatamente nè a se stesso nè al
Consigliere Segretario che anch’esso ha consolidati rapporti di stima e di accademia con
l’insigne Giurista.
Il Presidente si chiede, senza alcuno spirito
polemico, se l’iniziativa del Consigliere Cerè
sia stata preventivamente rappresentata al Prof.
Avv. Carmine Punzi oppure si sia trattato di
un’iniziativa personale dell’ultim’ora.
Il Consigliere Segretario si associa a quanto espresso dal Presidente.
Si procede a votazione mediante scheda
segreta distribuita a tutti i Consiglieri presenti.
Indi si effettua lo scrutinio.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Lo scrutinio dà il seguente risultato:
- Avv. Paolo Berruti voti 11;
- Prof. Avv. Carmine Punzi voti 3.
Il Consiglio, dato atto, designa quale Componente del Consiglio Nazionale Forense del
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
l’Avv. Paolo Berruti, mandando all’Ufficio di
comunicare la presente delibera, che dichiara
immediatamente esecutiva, al Consiglio Nazionale Forense.
Proc. disc. n. 8119 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Audizione Avv. (omissis) - parere n. 832/
2010
Proc. disc. n. 7746 nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi n.64 pareri su note di onorari:
(omissis)
ADUNANZA DEL 29 LUGLIO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente propone di svolgere un’ultima adunanza consiliare prima delle sosta estiva mercoledì 4 agosto p.v. alle ore 12.00 per
svolgere le funzioni ordinarie.
Il Consiglio ne prende atto e delibera di
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fissare la prossima adunanza per il giorno 4
agosto 2010 alle ore 12.00.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Associazione Nazionale Magistrati Amministrativi
- A.N.M.A., pervenuta in data 26 luglio 2010,
diretta al Presidente del Consiglio dei Ministri,
On. Berlusconi e a molte altre Personalità
politiche, con la quale comunica di proseguire
lo “sciopero bianco” per protestare contro
l’imposizione delle misure contenute nella
manovra economica in corso di esame presso
la Camera dei Deputati, contro l’entrata in
vigore del D. Lgs. n. 53/2010, contenente
misure per il miglioramento dell’efficacia delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici e contro l’approvazione del nuovo codice del processo amministrativo.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Rosa Valentino, Presidente dell’Associazione
Donne Giuriste Italia - Sezione Roma, accompagnatoria del programma provvisorio del
convengo che si terrà il prossimo 27 ottobre
sul tema “Riforma dell’Ordinamento Professionale, la donna madre nelle professioni giuridiche. “Figlio che nasce, lavoro che lasci?”.
Il Consiglio delega a partecipare i Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
(omissis), pervenuta in data 22 luglio 2010,
con la quale si dichiara disponibile ad accogliere presso il suo studio i volumi di Storia e
di Diritto Romano della Biblioteca del Consiglio, provvedendo a proprie spese al loro trasferimento, in previsione della prossima chiusura della sede di Via Valadier.
Il Consiglio, allo stato, sospende l’esame
dell’istanza.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Paolo De Fiore, Presidente del Tribunale Ordi-
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nario di Roma, pervenuta in data 19 luglio
2010, accompagnatoria del provvedimento
relativo alle modalità per la convalida degli
arresti e giudizi per direttissima della Sezione
distaccata di Ostia dal 23 luglio al 15 settembre
2010.
Il Consiglio ne prende atto.
Cancellazioni dall’Albo per decesso
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.1)
(n.2)
Cancellazione dall’Albo per
trasferimento
(n.2)
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio De Tilla, Presidente dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 20 luglio 2010, con la quale sollecita il
versamento della quota associativa annuale
dell’Ordine forense romano.
Il Consiglio delega all’esame i Consiglieri
Di Tosto e Vaglio, pregandoli di riferire alla
prima adunanza successiva alla ripresa dopo la
pausa estiva.
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.22)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
(n.1)
Abilitazioni
(n.7)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.4)
- Il Presidente propone che ogni qualvolta
si conferisce un incarico professionale, defensionale o consulenziale a un collega per rappresentare il Consiglio, l’Ordine si impegni a
effettuare un regalo (una penna, un piatto
d’argento, et similia) che rammenti l’impegno
profuso gratuitamente dal proprio difensore.
Con ciò riconoscendo anche l’opera svolta di
recente dai Colleghi Paolo Berruti, Piero
d’Amelio, Antonio Masi e Giovanni Crisostomo Sciacca.
Il Consiglio approva e delega per l’incombente il Consigliere Tesoriere.
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.1)
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue:
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n. 24)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.3)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.4)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.23)
Audizione Dott. (omissis) - iscrizione Albo
Avvocati - art. 30 L.P.
- Il Consigliere Barbantini riferisce sull’istanza di iscrizione nell’Albo degli Avvocati, ex art. 30 L.P., del Dott. (omissis), convocato per l’odierna adunanza, alle ore 15.30. Il
Consigliere Barbantini riferisce che il Dott.
(omissis) non è presente.
Il Consiglio, dopo ampia discussione, alla
luce delle perplessità manifestate da vari Consiglieri, delibera di richiedere un apposito parere sulla questione al Consiglio Nazionale
Forense.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che
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sono in avanzato stato le trattative con le
Organizzazioni Sindacali dei Dipendenti, i
cui rappresentanti sono stati incontrati anche
il 26 luglio u.s., per la stipula del primo contratto decentrato di Ente. L’attuale sistema del
trattamento economico accessorio deve essere
interamente rivisto giacchè è oramai chiaramente fuori norma e, risalendo al gennaio
2005, dovrà essere aggiornato. In particolare
sono contemplati incentivi “a pioggia” (indennità di presenza, premio di produttività, ecc.)
sostanzialmente eguali per tutti, ciò è ormai in
contrasto con la normativa di rango primario
e con il Contratto Nazionale di Lavoro. Quindi occorrerà rimodulare il fondo per il trattamento incentivante in modo da essere coerenti con le norme cogenti in materia. Oltre a ciò
il Consigliere Segretario, in ciò assistito anche
dal consulente del lavoro del Consiglio, prevede un incremento per l’indennità di cassa, una
disciplina per la formazione, un ritocco alle
indennità di posizione organizzativa e, soprattutto, un graduale scorrimento nelle aree e tra
le aree, in modo da continuare a garantire un
futuro di carriera al personale più meritevole.
Il Consiglio, dato atto, autorizza il Consigliere Segretario a proseguire nelle trattative e
a siglare lo schema di contratto decentrato.
- Il Consigliere Segretario comunica che
una volta sottoscritto il contratto di lavoro per
i dipendenti occorrerà procedere da subito a
svolgere un corso di formazione per consentire la partecipazione alle selezioni interne del
predetto personale, sulle materie del procedimento amministrativo e del testo unico sul
pubblico impiego. Mentre, con riferimento
alla prima materia, egli si impegna a svolgere in
prima persona i corsi, ovviamente gratuitamente, per la seconda occorrerà individuare
un formatore esperto, cui corrispondere un
compenso massimo, per l’intero corso sul T.U.
n. 165/2001, di Euro 500,00.
Il Consiglio, dato atto, approva e delega il
Consigliere Segretario all’individuazione del-
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l’altro docente e alla stesura del programma
dei corsi.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Andrea Beato, Paola Cimei, Monica Consalvi, Vito Cozzoli, Federico
D’Aiuto, Filippo Garroni, Fabio Fava, Brando
Matteo Fiori, Vittorio Davide Flumeri, Francesco Lanatà, Roberto Marraffa, Viviana Ricci, Andrea Rosito,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Segreteria
Aut. alle notifiche dirette n. 13
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa dell’Organismo Unitario
dell’Avvocatura Italiana, pervenuto in data 22
luglio 2010, relativo all’eliminazione dell’autonomia della casse professionali intervenuta
con la manovra economica approvata dal Senato.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul ricorso proposto dai Signori (omissis) avanti il
Tribunale Amministrativo Regionale per il
Lazio contro il Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma e l’Avv. (omissis), pervenuto in data 24 luglio 2010, per l’annullamento
-previa idonea misura cautelare- del parere di
congruità su note di onorari n. 371/2010 emesso in data 8 aprile 2010.
Il Consiglio delibera di costituirsi in giudizio al fine di sollevare il difetto di giurisdizione
e nomina quale difensore l’Avv. Federico Tedeschini presso lo studio del quale elegge
domicilio, in Roma, Largo Messico n. 7.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della BC Congressi S.r.l., Società organizzatrice del XXX Congresso Nazionale Forense di Genova, pervenuta in data 26 luglio
2010, accompagnatoria della comunicazione
del Segretario Generale del Congresso, Avv.
Stefano Savi, del programma preliminare dei
lavori e della scheda di registrazione e informazioni generali.
Si apre la discussione alla quale intervengono il Consigliere Condello, il Consigliere
Di Tosto, il Consigliere Segretario, il Consigliere Tesoriere, il Consigliere Vaglio, il Presidente e il Consigliere Rossi.
Il Consigliere Condello, in particolare,
opina che sarebbe il caso di modificare la
delibera assunta sul regime delle spese di partecipazione al Congresso, imputando al Consiglio anche quelle del pernottamento, così
come previsto e attuato da tutti gli Ordini
d’Italia.
Il Consigliere Di Tosto si dichiara contrario e propone che intanto si debbano prenotare le cabine, provvedendo il Consiglio ad
anticipare le spese per i delegati, fermo restando che questi una volta eletti dovranno restituire la quota del pernottamento anticipata
dall’Ordine.
Il Consigliere Segretario ritiene inopportuno modificare la precedente delibera e si mostra d’accordo con quanto sostenuto dal Consigliere Di Tosto.
Il Consigliere Tesoriere richiama l’attenzione di tutti che la contrazione delle spese per
il Congresso è stata considerata una sorta di
atto di responsabilità da parte del Consiglio,
nel cui bilancio al momento non esistono
fondi a sufficienza per pagare, oltre alle quote
di iscrizione, anche quelle delle cabine, per cui
sarà necessario effettuare una variazione.
Il Consigliere Vaglio sostiene che sia indispensabile prenotare sin da subito le cabine,
atteso che egli –avendo partecipato alle sessioni preparatorie dell’organizzazione del Congresso presso il Consiglio Nazionale Forense–
sa per certo che le cabine del pacchetto low
cost sono talmente poche (una trentina) che si
esauriranno prestissimo. Le altre, un po’ più
costose, potranno essere prenotate dai congressisti non delegati e quindi non essere più
disponibili a breve. Si dichiara contrario alla
modifica della delibera già presa sul carico
delle spese.
Il Presidente sostiene che si potrebbe pensare ad una soluzione per la quale i Consiglieri
sostengano in proprio le spese di pernottamento, mentre ai delegati queste siano versate
dall’Ordine.
Il Consigliere Rossi per coerenza esprime
la propria posizione contraria alla modifica
della precedente deliberazione sul riparto delle spese, pur osservando che non vi sarebbe
nulla di male, visto che tutti gli Ordini pagano
per i propri delegati, che il Consiglio assuma
gli oneri anche dei pernottamenti.
Il Consigliere Nesta fa presente che sin
dall’inizio aveva manifestato la propria opinione favorevole all’accollo delle spese da
parte del Consiglio, per le ragioni abbondantemente riferite nell’adunanza del 1° luglio
scorso dove fu assunta la deliberazione che
oggi si propone di modificare.
Il Consiglio, considerato che occorre prenotare tempestivamente le cabine sulla nave
Costa e che se si tenesse fede alla precedente
decisione -secondo la quale le spese che debbono essere sostenute dall’Ordine per i delegati sono limitate alla sola quota di iscrizione
escluse quelle di pernottamento- si determinerebbero problemi logistici (legati all’impossibilità di prenotare le cabine prima dell’esito
delle votazioni fissate al 22 settembre 2010)
delibera, con il voto contrario del Consigliere
Segretario, del Consigliere Tesoriere e dei
Consiglieri Cassiani, Graziani, Di Tosto, Rossi e Vaglio, di modificare la propria decisione
del 1° luglio 2010. In questo senso dispone che
il Consiglio assuma le spese non solo di iscrizione ma anche di pernottamento (pacchetto
low cost) per tutti i delegati, escluse le spese di
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viaggio ed eventuali integrazioni di soggiorno
(a carico del delegati). Ove il delegato eletto
che non intendesse più (o non potesse) partecipare al Congresso è tenuto a inviare la propria formale rinuncia entro 5 giorni prima
dell’inizio del Congresso: in difetto, non consentendo ad alcun altro di partecipare, dovrà
rimborsare al Consiglio la quota di iscrizione
e di pernottamento. Dà mandato all’Ufficio
Amministrazione di effettuare le iscrizioni e le
prenotazioni per i delegati e per i Consiglieri.
Il personale amministrativo consiliare che assisterà i delegati è fissato in due unità.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Francesco Figliomeni, Presidente dell’Associazione di Solidarietà Planet
Onlus, pervenuta in data odierna, con la quale
chiede il patrocinio morale per il progetto di
acquisto di una apparecchiatura sanitaria da
donare al Dipartimento di Scienze Ginecologico-Ostetriche e Scienze Urologiche dell’Università La Sapienza di Roma e un contributo
economico per la realizzazione del progetto
stesso. Riferisce che l’inziativa verrà presentata nel corso di una conferenza stampa il 1°
ottobre p.v., mentre la donazione dell’apparecchiatura avverrà dopo qualche settimana
nel corso di una serata conviviale alla quale
chiede di partecipare numerosi.
Il Consiglio concede il patrocinio morale
all’iniziativa e, motu proprio, viste le altissime
finalità rappresentate, delibera di concedere
un contributo economico di euro 1.500,00 a
favore dell’Associazione organizzatrice.
Visita squadra over 35 che ha partecipato alla XV Edizione “Mundiavocat” in
rappresentanza dell’Ordine di Roma
- Alle ore 16.00 vengono ammessi in Aula
gli Avvocati Maurizio D’Agosto, Saverio Menniti, Paolo Morganti, Stefano Pantalani e
Gianluca Tognozzi in rappresentanza della
squadra che ha partecipato al recente Mundiavocat.
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Il Presidente rievoca le gesta della squadra
romana che nel Torneo, svoltosi in Turchia (la
manifestazione calcistica più importante del
mondo che è riservata agli avvocati, arrivata
alla XV edizione, salvo per la versione Master,
over 40, che è giunta alla II), si è particolarmente distinta.
Prende la parola, a nome della squadra,
l’Avv. Tognozzi, il quale ringrazia per l’invito
e per il contributo consiliare che è servito per
l’iscrizione. Racconta l’esperienza svolta i
Turchia (la squadra è stata eliminata ai rigori
agli ottavi di finale, giungendo dodicesima su
trentadue compagini) e dona al Consiglio un
quadro dove sono inserite le maglie e i gagliardetti delle squadre avversarie incontrate. Ringrazia l’Avv. Luca Montanari, allenatore della
squadra, che oggi non ha potuto partecipare.
Il Consigliere Cipollone ricorda, a questo
punto, il suo primo Mundiavocat svoltosi nel
1982 in Marocco, raccontando qualche simpatico aneddoto.
Il Consiglio ringrazia vivamente i simpatici Colleghi calciatori.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Graziani riferisce in ordine
alla richiesta del Consiglio Nazionale Forense
di disporre per via telematica dell’Albo degli
Avvocati con gli indirizzi di P.E.C. e i codici
fiscali.
L’articolo 4 comma 3 della legge n. 24 del
22 febbraio 2010 (di conversione del Decretolegge n. 193 recante Misure urgenti per la
digitalizzazione della Giustizia), dopo aver
sancito che le notificazioni e le comunicazioni
processuali relative alle procedure concorsuali
e quelle al consulente saranno effettuate a
mezzo Posta Elettronica Certificata (PEC),
sostituisce il secondo comma dell’articolo 16
del Regio Decreto-legge 27 novembre 1933,
n.1578, convertito con modificazioni, dalla
legge 22 gennaio 1934, introdotto dal comma
5 dell’art.51 della legge 6 agosto 2008, n.133.
La norma, inoltre, prevede che i Consigli
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dell’Ordine forense oltre ad aggiornare gli Albi
con gli indirizzi di PEC e i codici fiscali degli
iscritti, li rendano “disponibili per via telematica al Consiglio Nazionale Forense e al Ministero della Giustizia nelle forme previste dalle
regole tecniche” per l’adozione nel processo
telematico “delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
Per le operazioni di comunicazione dei
dati, il Consiglio Nazionale Forense ha stabilito
una procedura di trasmissione a mezzo P.E.C.
dell’Albo tramite un file firmato digitalmente
alla casella P.E.C. [email protected].
Per snellire le operazioni, appare opportuno che il Presidente del Consiglio (legalmente
unico legittimato ad apporre la firma digitale
al file contenente l’Albo da trasmettersi) provveda a indicare la casella P.E.C. del Consiglio
dalla quale verrà effettuato l’invio, nonchè
deleghi altri (dipendenti o Consiglieri dell’Ordine) che provvedano in sua vece all’adempimento di apposizione della firma digitale.
Suggerisce, pertanto, che vengano a ciò delegati il Consigliere Segretario e il Funzionario
gerarchicamente preposto al personale del
Consiglio, oltre eventuali altre identità di personale di fiducia del Presidente stesso. Parimenti, indica l’esigenza di dotare tali delegati
di strumento per apposizione di firma digitale,
ove non ne siano già muniti.
Il Consiglio delibera di approvare la proposta, mandando all’Ufficio Affari Generali,
sotto il coordinamento del Consigliere Graziani, di curare gli incombenti relativi.
- Il Consigliere Graziani riferisce che, d’intesa con i Componenti della Commissione
Giovani e Sportello, ha organizzato un convegno (in tema di ordinamento forense, finalizzato ad illustrare le figure e le attività del
Consiglio Nazionale Forense e dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, in vista del
XXX Congresso Nazionale Forense di Genova
e in relazione ai giovani avvocati. Per tali fini,
il Consigliere Graziani chiede la concessione
della Aula consiliare per mercoledì 15 settembre 2010, dalle 14.00 alle 16.00 e la concessione di 2 crediti formativi per la partecipazione
al convegno (della prevista durata di 2 ore).
Il Consigliere Graziani riferisce, altresì,
che ravvisato il successo degli altri convegni
organizzati dalla Commissione Giovani e Sportello in tema di previdenza e di ordinamento
forense, verranno organizzati nuovi eventi
formativi della durata di 2 ore ciascuno nelle
successive date del 20 ottobre (in tema di
previdenza forense) e 17 novembre (in tema di
ordinamento forense), della prevista durata di
2 ore ciascuno.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Rossi comunica di avere
integrato i Componenti della Commissione
Formazione e Crediti Formativi con l’Avv.
Paola Chiovelli.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Iscrizione nell’Albo in custodia
dell’Ordine di Roma degli Avvocati che
hanno conseguito l’iscrizione in Spagna
- Il Consigliere Vaglio, sulla questione delle lauree ottenute in Spagna da Praticanti
italiani e sui cd. “Avvocati stabiliti”, ricorda
che il Consiglio dell’Ordine nell’adunanza del
30 luglio 2009 aveva deliberato quanto segue:
«Il Consigliere Vaglio, riprendendo un tema
precedentemente affrontato dal Presidente
Cassiani, riferisce che alcuni Avvocati romani
hanno segnalato la continua campagna pubblicitaria della Cepu che invita, dietro compenso per la prestazione dei propri “servizi
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didattici e burocratici”, i laureati in giurisprudenza a far “omologare” la laurea italiana a
quella spagnola e, conseguentemente, ad ottenere l’abilitazione alla professione forense in
tale Paese europeo, nel quale fino al 30 ottobre
2011 non è necessario superare alcun esame
per essere iscritto nell’Albo degli Avvocati.
Infatti, in forza del D. Lgs. n. 96/01 che ha
recepito la Direttiva 89/48/CEE (oggi 2005/
36), chi è abilitato ad esercitare la professione
di avvocato in uno degli Stati membri dell’Unione Europea, può iscriversi nell’Albo italiano come avvocato “stabilito” ed esercitare
la professione per tre anni, per poi essere
regolarmente integrato nell’Albo professionale senza sostenere alcuna prova d’esame.
Sul punto si è pronunciata in data 25
giugno 2009 la Commissione Consultiva del
Consiglio Nazionale Forense, che ha ritenuto
applicabili anche per l’iscrizione nell’Albo degli
Avvocati i principi stabiliti dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea 29
gennaio 2009, C/311/06, e più precisamente:
1) non vi è il diritto al riconoscimento dei
diplomi di cui alla direttiva 89/48/CEE quando l’interessato non ha sostenuto nello Stato
di rilascio del titolo alcun esame nè ha acquisito alcuna esperienza professionale;
2) è da escludere la possibilità di iscrivere
negli Albi professionali soggetti i quali, nel
corso di una duplice procedura di riconoscimento di titoli di studio e titoli professionali,
non abbiano acquisito esperienza nello svolgimento di attività professionale all’estero;
3) la domanda di riconoscimento di un
titolo professionale, al quale però non corrisponda alcuna effettiva esperienza concreta
da riconoscersi, mina il diritto degli Stati a
prevedere forme di particolare qualificazione
per l’accesso alle attività professionali e, quindi, dà luogo ad un abuso di diritto;
4) è possibile rifiutare l’iscrizione nell’Albo qualora sia accertato il carattere artificioso
del percorso che ha portato l’istante alla relativa richiesta.
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Il Consigliere Vaglio ritiene che il Consiglio dell’Ordine debba prendere una decisa
posizione sul fenomeno e rendere pubblico
che non iscriverà nell’Albo degli Avvocati di
Roma alcun italiano che abbia ottenuto la
laurea in Spagna o in Paesi europei per i quali
non è previsto un esame di abilitazione per lo
svolgimento della professione se, a seguito di
una approfondita istruttoria, emerga il carattere artificioso del percorso che ha portato alla
richiesta di iscrizione. Questa scelta costituisce una tutela di tutti gli iscritti, che hanno
superato in Italia l’esame di abilitazione e che
non possono essere equiparati a chi utilizza
tali scorretti sotterfugi per aggirare i requisiti di
accesso alla professione richiesti nel nostro
Paese.
Il Consigliere Cipollone fa presente che
analogo provvedimento è stato assunto dal
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino che ha basato la delibera proprio sull’”abuso
di diritto”, commesso dai richiedenti.
Prende la parola il Consigliere Segretario
Conte il quale rileva che tale argomento è ora
che venga affrontato con risoluta efficacia e
determinata severità dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Propone ai Consiglieri presenti di deliberare che tale percorso
venga considerato inammissibile e/o ostativo
all’iscrizione nell’Albo degli Avvocati di Roma.
I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Nesta
precisano che oltretutto la possibilità di far
iscrivere nell’Albo degli Avvocati coloro che
hanno ottenuto la laurea in questo modo,
determina una disparità di trattamento tra chi
può e chi non può permettersi le spese necessarie a tale scopo e, pertanto, esortano il Consiglio ad assumere una ferma posizione contro
questo abuso di diritto.
Il Presidente Cassiani e i Consiglieri Arditi
di Castelvetere e Murra suggeriscono di inserire la presente delibera sul sito web dell’Ordine
e di comunicarla a tutti gi altri Consigli dell’Ordine affinchè possano decidere se adeguarsi o meno alla posizione del Consiglio
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
I Consiglieri presenti si associano.
Il Consiglio delibera di considerare inammissibile l’iscrizione nell’Albo degli Avvocati
di laureati italiani che abbiano ottenuto la
laurea in Spagna -e siano conseguentemente
abilitati in tale Paese all’esercizio della professione di avvocato- ove venga accertato il carattere artificioso del percorso che ha portato
l’istante alla relativa richiesta poiché questo
integrerebbe un abuso di diritto».
Detta delibera, prosegue il Cons. Vaglio,
non è mai stata revocata e, quindi, non è
necessario nessun altro provvedimento sul
punto.
Il Consigliere Vaglio ritiene che il Consiglio si dovrebbe far chiarire dal Consigliere
Barbantini, Responsabile dell’Ufficio Iscrizioni, le modalità con cui ha applicato tale delibera e svolto fino a oggi l’attività istruttoria per
ciascuna iscrizione (come Avvocati stabiliti)
dei praticanti possessori dei titoli conseguiti in
Spagna, anche tenuto conto che il Consiglio
ha provveduto alle iscrizioni, accogliendo le
sue proposte e confidando ogni volta sulla sua
preventiva accurata valutazione.
Il Consigliere Barbantini riferisce che la
sua posizione è ferma a quella contenuta nella
propria relazione presentata venti giorni fa.
Il Consigliere Vaglio ricorda ancora il contenuto della delibera consiliare già adottata
nel luglio del 2009, che non è stata mai modificata.
Il Consigliere Condello chiede di sapere
quanti sono gli avvocati, che hanno conseguito il titolo in Spagna, iscritti a Roma.
Il Consigliere Barbantini risponde che il
numero si aggira intorno alle 90 unità.
Il Presidente chiede di sapere quali sono le
ragioni per le quali non si debba procedere
all’iscrizione.
Il Consigliere Condello si appella alla circostanza che debba essere fatta un’istruttoria
rigorosa sull’accertamento dell’effettivo svolgimento della professione forense in Spagna
(sul punto richiama vari pareri di alcuni Consigli degli Ordini forensi, del Consiglio Nazionale Forense, una decisione della Corte di
Giustizia che ha effetto erga omnes, essendo
interpretativa). Chiede, quindi, che intanto si
proceda alla sospensione delle iscrizioni e precisa che, comunque, secondo la Corte di cassazione, è ben possibile procedere alla revoca
delle iscrizioni effettuate.
Il Consigliere Barbantini rileva che se un
Paese membro non richiede il superamento di
un esame di Stato e rilascia un titolo abilitativo, che è valido sull’intero territorio europeo,
non si può poi impedire l’iscrizione all’Albo.
Il Consigliere Condello osserva che a prescindere dal titolo abilitativo occorre comunque verificare se si è svolta effettivamente
l’attività di avvocato in Spagna.
Il Consigliere Nesta richiama le conclusioni che il Collega Izzo ha rassegnato nel proprio
parere reso al Consiglio Nazionale Forense.
Non può essere cioè un “escamotage” la normativa europea per essere esonerati, i candidati, dal dover sostenere l’esame abilitativo.
Il Consiglio, dato atto, delibera:
a) di sospendere le iscrizioni per iniziare a
eseguire le istruttorie necessarie;
b) di convocare coloro i quali sono stati
iscritti sino a ora ex art. 6 D. L.vo n. 96 del 2001
delegando il Consigliere Barbantini a predisporre una lista che verrà suddivisa equamente
tra tutti i Consiglieri i quali provvederanno
alle audizioni personali degli iscritti ed alla
conseguente istruttoria entro trenta giorni dalla
prima adunanza ordinaria di settembre;
c) di prevedere che i criteri guida che
ispireranno le audizioni citate dovranno essere preventivamente predisposti dai Consiglieri
Barbantini e Condello, e approvati nell’adunanza del 9 settembre 2010, in una con la
delibera complessiva sulla materia;
d) delega il Consigliere Segretario a predisporre un comunicato stampa da rimettere alle
maggiori agenzie nel quale viene messo in
evidenza quanto sopra deliberato.
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Relazione sulle richieste dei pareri di
congruità su note di onorari dal n. 2529
al n. 2535 richieste dall’Avv. (omissis)
- Il Consigliere Nesta fa presente che dalla
relazione presentata dalla Collega Cerè, peraltro incompleta nella parte del dispositivo, si
evincerebbe la proposta di rigettare in toto la
richiesta di parere a firma dell’Avv. (omissis).
Trattasi di soluzione oggettivamente poco
comprensibile, giacchè semmai si dovrebbe
arrivare a una decurtazione ma non certo a una
reiezione integrale della richiesta.
Il Presidente, condividendo le considerazioni del Consigliere Nesta, osserva che non è
certo la prima volta che il Consigliere Cerè
assume un atteggiamento, con riferimento alle
pratiche di opinamento sulle parcelle, singolare e ingiustificato; così come del resto è avvenuto nell’adunanza scorsa, nella quale si è
fatta trovare colpevolmente e gravemente impreparata, esponendo l’intero Consiglio, davanti al richiedente, visibilmente accortosi del
fatto, a una figura squalificante, neppure degna di commento. A tal proposito egli ha
ricevuto dal Consigliere Segretario una lettera
riservata, diretta in primis alla stessa Consigliere Cerè, con la quale si stigmatizza, giustamente, tale episodio, della quale lettera oggi –per
rispetto della medesima Collega Cerè (che è
assente dall’adunanza senza neppure aver avvisato di tale sua mancata presenza, come
invece sarebbe sempre buona regola che ella
facesse)– non si dà lettura.
Il Consigliere Segretario non solo condivide le perplessità manifestate dal Collega Nesta, ma fa rilevare ai Consiglieri che detta
relazione del Consigliere Cerè, con riguardo al
“numero” degli atti defensionali allegati dall’Avv. (omissis) alla propria istanza di parere,
non si danno mai certezze, in relazione alla
esatta quantità di detti atti, ma solo ipotesi e
presunzioni (il concetto di “sembra” ricorre
infatti a ogni piè sospinto; “la memoria sembra essere una”; “la difesa sembra essere affida-
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ta solo ad un atto” e così discorrendo). Dunque: delle due l’una: o il relatore ha esaminato
le carte oppure no (ed i molti “sembra” utilizzati deporrerebbero per la seconda ipotesi).
Ma, in ogni caso, egli deve pervenire a un
giudizio, quanto meno sul “numero” degli atti
defensionali esistenti nel carteggio, che non
lasci spazio a condizionali, supposizioni, congetture, verosimiglianze. Se il ricorso è uno,
“è” (non “sembra”) uno.
Il Consiglio, dato atto, delibera che il
Consigliere Cerè riesamini l’intero carteggio e
presenti una relazione degna di tale nome.
Incarico ad avvocati per la correzione degli
elaborati della Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando”: proposta di compenso
- Il Consigliere Rossi rileva l’ennesima strumentale scorrettezza posta in essere dal Consigliere Vaglio attraverso l’invio di e-mail a
tutti i colleghi. Questi i fatti:
Nella scorsa adunanza del 22 luglio il Consigliere Condello –con l’adesione della stessa
Consigliere Rossi- ha proposto di prevedere
un gettone di presenza per i colleghi che
svolgeranno le operazioni di correzione dei
numerosi elaborati frutto delle prove scritte
sostenute dai discenti della Scuola Forense
“Vittorio Emanuele Orlando”. Si tratterebbe
di una somma modesta, a puro titolo di rimborso spese, in considerazione dell’elevato
numero di prove scritte previste nel semestre e
dell’impegno derivante dalle centinaia di elaborati da correggere.
In ogni caso si è soprasseduto sull’argomento rinviandolo all’ordine del giorno dell’adunanza del 29 luglio 2010.
Domenica 25 luglio molti colleghi hanno
ricevuto una e-mail del Consigliere Vaglio
che, nel riferire la circostanza, affermava che
“prestare la propria opera gratuitamente in
favore del Consiglio dell’Ordine deve essere considerata da ciascun iscritto un onore”
oltre che “un arricchimento personale e che
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arricchisce il proprio curriculum”.
In virtù di ciò, dicendosi convinto della
disponibilità di molti colleghi a “svolgere il
servizio gratuitamente e con entusiasmo”
invitava coloro che siano “in possesso della
necessaria competenza e spirito di servizio”
a farsi avanti, onde poter comunicare i nominativi dei volontari al Consiglio nell’odierna
adunanza.
Questa ormai ricorrente “politica del doppio binario” (Consigliere da una parte, istigatore delle folle contro il Consiglio dall’altra) va
decisamente condannata.
Non è ammissibile che qualunque comunicazione, anche semplicemente informativa,
venga divulgata strumentalmente per mettere
in cattiva luce l’operato del Consiglio. Nè,
tanto meno, è ammissibile gettare ombre sull’operato dei colleghi che da anni si prodigano
per l’Istituzione.
E’ altamente scorretto che un Consigliere,
al termine dei lavori del giovedì, si precipiti a
invadere le caselle di posta elettronica dei
colleghi divulgando in maniera distorta notizie peraltro riservate perchè oggetto di verbali
non ancora approvati.
E’ un volgare malvezzo che tenta di riproporre, nella politica forense, l’attuale malcostume della politica “vera”, con la differenza
che l’Ordine non è il Parlamento, che non ci
sono partiti e che non si può nè si deve
ragionare costantemente ed esclusivamente in
chiave di ritorno elettorale.
Quanto al merito, che è oggetto di separata
discussione all’ordine del giorno, la comunicazione in questione evidenzia tutte le lacune
di conoscenza che è lecito aspettarsi da chi tale
settore non conosce, non pratica e non coordina permettendosi indebite intromissioni nel
lavoro altrui.
Il Consigliere Rossi chiede che venga posta
all’ordine del giorno apposita discussione concernente i doveri dei Consiglieri in ordine alla
riservatezza delle sedute consiliari e alle modalità di comunicazione dei lavori del Consiglio
onde stroncare, una volta per tutte, l’atteggiamento di chi, evidentemente insoddisfatto del
ruolo marginale che si è autoimposto, non
perde occasione per screditare quella stessa
Istituzione di cui è espressione.
I Consiglieri Condello e Rossi informano
il Consiglio che sono stati effettuati i primi
due moduli del primo semestre della Scuola
Forense. Hanno partecipato a ogni lezione
250 praticanti e hanno eseguito e consegnato
l’elaborato 130 per il primo modulo di diritto
civile e 137 per il modulo di diritto penale.
Gli elaborati in civile sono stati distribuiti
ad alcuni colleghi componenti del Comitato
scientifico e sono in fase di correzione anche
con l’attiva partecipazione dell’Avv. Costanza
Acciai. Tutti i colleghi stanno svolgendo, come
hanno già fatto negli anni precedenti, l’attività
a titolo gratuito.
Con riferimento alla correzione dei compiti e stata predisposta una scheda per la valutazione dell’elaborato. Ogni compito dovrà
essere esaminato e corretto secondo i seguenti
criteri: - corretta comprensione della traccia adeguata esposizione della fattispecie - individuazione dell’argomento centrale; (0-1-2- Scarso, 3-4 Insufficiente, 5-6 Sufficiente, 7-8 Buono, 9 Ottimo) - corretta impostazione degli
elementi di diritto e giurisprudenziali; - capacità espositive - corretta forma sintattico linguistica - capacità argomentative - corretta
esposizione logico lessicale - attenzione per
l’interlocutore - coerenza - corretta impostazione delle conclusioni. Voto complessivo.
Informazione per il candidato. Capacità di
analisi e comprensione del testo. Preparazione
teorica. Capacità di ricerca. Sintesi argomentativa fra fatto e diritto. Capacità espositive
(chiarezza, sintesi, forma, italiano). Abilità
argomentative (connessioni logico lessicali,
pertinenza, coerenza). Altro.
E’ possibile ipotizzare, per gli altri 10 moduli, la consegna e la conseguente correzione
di altri 1.500 compiti o, addirittura un numero
superiore di elaborati con una conseguente
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enorme attività da svolgere per la correzione e
l’elaborazione delle schede di valutazione.
I Consiglieri Condello e Rossi ripropongono al Consiglio quanto già fatto nella precedente adunanza ed oggi all’ordine del giorno,
e cioè di selezionare 10 colleghi, scegliendoli
tra i vincitori della Conferenza dei Giovani
Avvocati degli ultimi anni, per far svolgere
detta gravosa e qualificata attività, riconoscendo un rimborso spese di euro 1.000,00. La
spesa totale di euro 10.000,00 sarà prelevata
dalla voce prevista nel bilancio per la Scuola
Forense.
I Consiglieri Condello e Rossi evidenziano che nessun’altra spesa è posta a carico del
Consiglio e che i componenti del Comitato
scientifico, i tutor e i collaboratori della Scuola
hanno svolto e svolgeranno le attività di docenza e di supporto a titolo gratuito.
I Consiglieri Condello e Rossi evidenziano due fatti:
a) il verbale dell’adunanza del 22 luglio
2010, riguardante la comunicazione fatta al
Consiglio, è del seguente preciso tenore: “I
Consiglieri Condello e Rossi informano il
Consiglio che la Scuola Forense “Vittorio
Emanuele Orlando” ha già svolto il primo
modulo. Hanno partecipato in media oltre
200 praticanti e alla prova scritta hanno consegnato 130 elaborati. Gli elaborati devono essere corretti con uno schema di criteri uniformi
e con una relazione informativa per ogni candidato. Considerando i 12 moduli relativi al
primo semestre, si può ipotizzare la correzione di un migliaio di elaborati. Questa attività
non può essere svolta dai docenti perchè già
impegnati nella preparazione delle lezioni e
appare necessario individuare un gruppo di
colleghi per lo svolgimento di detta attività,
riconoscendo loro un gettone”;
b)a seguito di detto verbale, che si sarebbe
dovuto sottoporre ad approvazione oggi, il
Consigliere Vaglio ha inviato il 25 luglio una
comunicazione a mezzo mail agli avvocati romani, dal seguente preciso tenore: “Cari Colle-
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ghi, la ‘Scuola Forense’ del Consiglio dell’Ordine ha meritoriamente organizzato un programma didattico di preparazione all’esame di abilitazione 2010 per circa 200 praticanti, suddiviso
in due fasi di preparazione, rispettivamente per
l’esame scritto (con 10 prove) e per quello orale.
Il Comitato ‘Scientifico-Docenti’ è composto
da oltre 50 membri.
Fin qui l’iniziativa merita il plauso di tutti
noi. Tuttavia, sento il dovere di informare Voi
tutti che nell’adunanza di giovedì scorso i
Consiglieri Condello e Rossi, Coordinatori
della Scuola, hanno richiesto che il Consiglio stanzi una somma di 1.000,00 euro per
ciascuno dei colleghi deputati alla correzione dei compiti.
Pur essendo convinto, in generale, che i
denari spesi in favore della categoria siano
benedetti, in questo caso si corre il rischio di
abbandonare una consuetudine preziosa. Infatti, prestare la propria opera gratuitamente
in favore del Consiglio dell’Ordine deve
essere considerato da ciascun iscritto un
onore, oltre che un privilegio. Nel caso specifico, poi, essere chiamati a correggere le prove
scritte, determina un accrescimento personale
ed arricchisce il proprio curriculum.
Sono convinto che vi siano decine di Colleghi romani disponibili a svolgere questa attività gratuitamente e con entusiasmo.
Perciò attendo la comunicazione di disponibilità ad accettare l’incarico da parte di chi
sia in possesso della necessaria competenza
e spirito di servizio, in modo da proporne i
nominativi alla prossima adunanza del Consiglio di giovedì 29 luglio.
Grazie per l’impegno che vorrete dedicare
in favore di tutti noi. Esso sarà un esempio
contagioso e, contemporaneamente, un preciso messaggio a chi amministra i nostri soldi.
Con l’occasione Vi auguro buone vacanze
anche se l’invio delle newsletter non si interromperà del tutto.
Mauro Vaglio”.
Da ciò emerge in modo incontestabile che
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il Consigliere Vaglio:
1) ha violato il dovere di segretezza che
caratterizza le adunanze consiliari;
2) ha trasmesso informazioni distorte al
solo fine di crearsi un consenso elettorale;
3) ha tentato di danneggiare l’immagine
dei Consiglieri Condello e Rossi e di tutta la
Scuola Forense;
4) ha creato tra i destinatari della email
l’idea che i Componenti del direttivo della
Scuola Forense e i collaboratori avrebbero
avuto un compenso e che tutto ciò avrebbe
determinato una spesa di oltre 50.000,00 euro
a carico del Consiglio, in assoluto contrasto
con il principio noto che l’attività di docenza
e supporto che viene prestato alla Scuola Forense è a titolo gratuito.
I Consiglieri Condello e Rossi invitano
formalmente il Consigliere Vaglio a inviare
agli avvocati romani una e-mail di rettifica,
precisando l’esatta portata della comunicazione fatta all’adunanza del 22 luglio 2010, che è
ancor oggi priva di formale approvazione.
Il Consigliere Rossi fa rilevare che il punto
di partenza dal quale muove il Consigliere
Vaglio è distorto, nel senso che egli strumentalmente presume che vi sia un tentativo di
cooptazione di docenti dall’esterno per beneficiare, mediante corresponsione di compensi,
colleghi arbitrariamente selezionati.
Il Consigliere Vaglio, senza accettare alcuna provocazione sul punto, ribadisce la propria contrarietà allo stanziamento di un contributo in denaro per chi effettuerà la correzione delle prove scritte per la Scuola Forense
poichè prestare la propria opera in favore del
Consiglio dell’Ordine deve essere considerato
da ciascun iscritto un onore, oltre che un
privilegio. Nel caso specifico, poi, essere chiamati a correggere le prove scritte determina un
accrescimento personale e arricchisce il proprio curriculum. Alla scorsa adunanza il Consigliere Condello aveva espressamente chiesto
agli altri Consiglieri di indicare dei nominativi
di colleghi disponibili a correggere i compiti a
pagamento. Al contrario, in questi giorni, si
sono offerti per assumere tale incarico gratuitamente numerosissimi colleghi, tra cui alcuni
che hanno già svolto le funzioni di commissario d’esame, professori universitari e colleghi
con esperienza ultra ventennale. Tra i seguenti
nominativi, ove il Consiglio lo ritenesse necessario, l’Ufficio di Segreteria potrà verificare il
curriculum di ciascuno e sceglierne un numero
sufficiente per una correzione veloce ed efficace: Mario Albano, Marcello Anastasio Pugliese,
Giovanni Angeloni, Giacomo Augenti, Giovanni Barone, Stefano Briotti, Maurizio Brizzolari, Simone Bulgarelli, Ademo Buzzi, Gian
Roberto Caldara, Olga Campli, Pier Paolo Carbone, Massimo Carcione, Oreste Carracino,
Maria Carsana, Francesco Catarci, Anna Laura
Cavalsassi, Ivano Cimatti, Andrea Ciocca, Eugenio Cipolla, Emanuele Coglitore, Cristian
Conti, Irma Conti, Simone Cruciani, Pancrazio Cutellè, Marco Di Lotti, Andrea Falcetta,
Ione Ferranti, Fabrizio Forcinella, Monica Frediani, Michele Gabriele, Carlo Giacchetti, Alessia Giordano, Cinzia Giordano, Massimo Gruarin, Giuseppe Gugliuzza, Valentina Guzzanti,
Gianfranco Liuzzi, Marco Longari, Fabio Giuseppe Lucchesi, Mario Lupis, Alfredo Marino,
Antonio Marino, Roberto Mariotta, Roberto
Maria Meola, Mauro Monaco, Chiara Moraschi, Enrico Morigi, Carmela Musolino, Aldo
Napoletano, Giuseppe Natale, Francesco Notari, Paola Ottaviani, Claudia Pacini, Vieri Paoletti, Anna Patania, Patrizia Pavone, Stefano
Pellegrini, Francesco Pisenti, Mariateresa Elena
Povia, Antonio Maria Quaranta, Barbara Rauccio, Riccardo Riva, Francesca Sesti, Luca Roberto Sevardi, Valeria Silla, Giulio Simeone,
Susanna Spafford, Isidoro Sperti, Mario Stagliano, Andrea Sticca, Antonella Tassi, Paolo
Todaro, Caterina Tosatti, Riccardo Tuccini,
Paolo Voltaggio, Andrea Zanello, Massimiliano Zuccaro.
Il Consigliere Vaglio auspica, in ogni caso,
che i predetti colleghi vengano ringraziati dal
Consiglio per la loro disponibilità a impegnar-
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si in favore dell’Avvocatura Romana.
I Consiglieri Condello e Rossi prendono
atto che il Consigliere Vaglio non intende
rettificare le distorte informazioni inviate ed
evidenziano al Consigliere Vaglio che su analoga questione è intervenuto il Consiglio Nazionale Forense con la decisione n. 16/1987
precisando: “Le sedute del Consiglio dell’Ordine non sono pubbliche: vige quindi il principio della segretezza e della riservatezza. E’
anche meglio che non siano rivelati il contenuto delle disamine, i voti dei componenti o
come si sia giunti alla maggioranza che ha
assunto la deliberazione. Costituisce quindi
illecito disciplinare esternare i presunti orientamenti degli altri consiglieri durante le sedute
del Consiglio, con valutazioni oltretutto offensive per i singoli, non veritiere e con disdoro per l’intero Ordine” (cfr. C.N.F. 21 febbraio
1987 n. 16).
Il Consigliere Tesoriere dichiara di sposare
in pieno le considerazioni del Consigliere Rossi
e stigmatizza il continuo, perenne e sprezzante atteggiamento del Consigliere Vaglio, il
quale continua a violare i segreti dell’adunanza, prima che i verbali siano approvati.
Il Consigliere Vaglio specifica che, senza la
sua comunicazione all’Avvocatura romana,
oggi si sarebbe deliberato di concedere il contributo ai correttori dei compiti della Scuola
Forense. Il Consigliere Vaglio, anche solo per
il fatto di aver sventato questa possibilità,
dichiara di essere estremamente soddisfatto
della propria scelta e che sarà valsa la pena
ancora una volta di ricevere un esposto disciplinare a Perugia.
Il Consigliere Rossi reagisce con veemenza, insieme al Presidente e ad altri Consiglieri,
alle illazioni del Consigliere Vaglio, il quale è
in palese malafede quando asserisce che oggi,
grazie alla sua comunicazione, si sarebbe sventato un abuso, continuando in un atteggiamento di falso vittimismo che ovviamente egli
spenderà al di fuori dell’Aula nelle sua oramai
solite comunicazioni via mail.
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Il Consigliere Rossi, visibilmente alterata,
alle ore 17.30 esce dall’Aula.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere contesta il contegno visibilmente sfrontato del Consigliere Vaglio.
Il Consigliere Fasciotti contesta la veridicità dei fatti riportati dal Consigliere Vaglio
atteso che il Consiglio non aveva assolutamente ancora preso alcuna decisione al riguardo nè deciso alcuna spesa.
Il Consigliere Di Tosto contesta che debba
essere una squadra predeterminata a correggere i compiti della Scuola Forense, osservando
che è la prima volta che si prevede uno stanziamento economico per i colleghi che correggeranno i compiti.
Il Consigliere Condello rileva che se questa è la prima volta è solo perchè prima d’ora
non si correggevano i compiti scritti, che come
detto sono migliaia.
Il Consigliere Segretario è profondamente
dispiaciuto del contegno assunto in questo
biennio dal Consigliere Vaglio con il quale,
nel biennio precedente, ha condiviso una comunione di intenti anche perchè egli aveva un
atteggiamento assolutamente diverso, in Aula,
critico ma leale. Dal 19 febbraio scorso, invece, il Consigliere Vaglio, durante i lavori consiliari, è praticamente silente, avulso dal dibattito, non partecipa quasi mai alle discussioni
limitandosi a formulare espressioni di voto,
salvo poi a utilizzare i giorni infrasettimanali
per fornire agli iscritti informazioni di parte e
certamente distorte, il cui filo rosso conduttore è quello del personale vittimismo (dimenticando che, nel marzo scorso, quando si dovevano distribuire le cariche e i Coordinamenti
delle Commissioni egli era deliberatamente
assente dal Consiglio, per unilaterale decisione di autosospensione). Invita il Consigliere
Vaglio ad accantonare per qualche mese i
propri interessi personali, a essere propositivo
e ad astenersi dall’apparire un martire (immagine, peraltro, cui nessuno crede di certo,
neppure i destinatari delle sue comunicazio-
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ni), atteso che il Consiglio ha bisogno dell’apporto collaborativo di tutti e non di Componenti desiderosi di fare delle imboscate a danno della stessa Istituzione.
Il Presidente, seppur con amarezza, condivide in pieno quanto osservato dal Consigliere
Segretario.
Il Consiglio, sospesa ogni decisione sul
merito della vicenda della correzione degli
elaborati scritti dei partecipanti alla Scuola
Forense “Vittorio Emanuele Orlando”, (omissis).
Approvazione del verbale n. 35 dell’adunanza del 22 luglio 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 35 dell’adunanze del 22 luglio 2010.
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono state distribuite a tutti i Consiglieri le
bozze dei provvedimenti di archiviazione e di
apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza.
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi n. 19 pareri su note di
onorari:
(omissis)
ADUNANZA DEL 4 AGOSTO 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente ringrazia i Consiglieri Mur-
ra, Arditi di Castelvetere, Barbantini, Cipollone, Condello, Fasciotti e Graziani per aver
assicurato la loro presenza che consente l’espletamento dell’odierna adunanza e che permetterà, non solo le attività ordinarie ma, soprattutto, di non far trovare un carico di lavoro
onerosissimo alla ripresa post feriale.
- Il Presidente propone al Consiglio di
deliberare la stampa di un manifesto sulla
questione dei laureati in giurisprudenza che
acquisiscono il titolo di “abogado” in Spagna,
nel quale inserire anche la notizia dell’apertura di una pratica presso il Consiglio Nazionale
Forense nei riguardi della pubblicità ingannevole della Società Cepu.
Il Consiglio approva la stampa del manifesto da affiggere a settembre.
- Il Presidente comunica di aver predisposto un proprio editoriale che verrà ospitato,
come di consueto, nel Foro Romano. Distribuisce detto documento ai presenti, anche al
fine di acquisire il parere sull’opportunità di
trasmetterlo via mail ai colleghi iscritti alla
ripresa delle attività.
Il Consiglio approva la proposta.
- Il Presidente comunica di aver scritto una
lettera di congratulazioni al nuovo Primo Presidente della Corte di Cassazione e comunica
che intende, a settembre, invitarlo in una
adunanza del Consiglio.
Il Consiglio ne prende atto e si associa.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per
il trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue:
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Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.5)
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.4)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.6)
Abilitazioni
(n.3)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.2)
Certificati di compimento della
pratica forense
(n.16)
Approvazione del verbale nn. 36 dell’adunanza del 29 luglio 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 36 dell’adunanza del 29 luglio 2010.
recuperi, sulla formazione ecc.
Tale contratto presuppone che a settembre, anche a seguito della definizione di nuovi
incombenti assegnati all’Ordine degli Avvocati (si pensi a quelli sulla mediazione), si dovrà
procedere ad una revisione della dotazione
organica, in grado di permettere la copertura
dei posti vacanti, residuati dalle procedure di
avanzamento di aree riservate al personale
interno, mediante concorsi pubblici. Solo allora il percorso di riqualificazione potrà dirsi
completato.
Il Consiglio ne prende atto, approva e
ringrazia il Consigliere Segretario.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Francesca Andracchio,
Caterina Gambioli, Pietro Pulcini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
Varie ed eventuali
- Il Consiglio delega i Consiglieri Condello
e Rossi a disporre la convocazione dei Colleghi indicati nella lista di cui alla comunicazione del Consigliere Vaglio della precedente
adunanza al fine di consegnare loro gli elaborati scritti, presentati dai frequentanti la Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando”, per
la correzione che detti Colleghi si sono dichiarati pronti a svolgere.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica di aver
siglato, il 3 agosto 2010, il contratto decentrato
di lavoro per il personale del Consiglio. Si tratta
di un passaggio storico per i dipendenti, che
sino a ora non avevano dettate le regole, previste dal Contratto Nazionale di categoria, sugli
avanzamenti, sul trattamento accessorio, sui
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- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente
della Corte di Appello di Roma, pervenuta in
data 29 luglio 2010, accompagnatoria del verbale della Commissione di Manutenzione del
15 luglio nel quale si dà atto che il Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma ha chiesto
la revoca dell’assegnazione dei locali di Viale
Angelico.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario, in qualità di
coordinatore della Commissione Enti pubblici, comunica di aver organizzato per la mattina
del 23 settembre p.v., presso la Sala Conferenze
del TAR del Lazio, un convegno sulla Class
Action contro la P.A. (nel quale si tratterà anche
il tema del ruolo dell’avvocato): sono previste le
relazioni di un magistrato del TAR, di un pro-
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fessore ordinario di diritto amministrativo, di
un collega del libero Foro e di due avvocati
dell’elenco speciale. Chiede, quindi, l’autorizzazione alla stampa dei rituali manifesti.
Il Consiglio ne prende atto e autorizza la
stampa.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Condello comunica che è
stata depositata la domanda di accreditamento sia dell’Ente di Formazione che dell’Organismo di Mediazione all’Ufficio Libere Professioni del Ministero della Giustizia.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Graziani segnala che, in
data 28 luglio 2010, il Consiglio Nazionale
Forense ha presentato un esposto all’Autorità
Antitrust chiedendo di sospendere, già in via
cautelare, il messaggio pubblicitario “diventa
avvocato senza esame di abilitazione”, diffuso dal
noto operatore CEPU. L’iniziativa è stata presa per far valere il divieto delle pratiche commerciali scorrette in quanto ingannevoli (articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo). Il
messaggio risulta ingannevole perchè: 1) non
è veritiero (riporta l’offerta di un servizio inesistente nel mentre promette l’automatica acquisizione della qualifica professionale); 2)
omette informazioni fondamentali che al consumatore utente dovrebbero essere portate a
conoscenza; 3) omette di riferire le conseguenze giuridiche dell’attività proposta.
Il Consigliere Graziani propone che il
Consiglio sostenga l’iniziativa del Consiglio
Nazionale Forense.
Il Consiglio delibera di inserire l’iniziativa
del Consiglio Nazionale Forense nel manifesto la cui stampa è stata suggerita dal Presidente ed è stata deliberata poc’anzi.
- Il Consigliere Graziani segnala che al
Consiglio è stata recapitata l’offerta economica per la gestione digitale e informatica delle
operazioni di voto e scrutinio elettorale. La
soluzione proposta tramite la tecnologia Anoto “Pen & Paper” (basata su utilizzo di penne
digitali da usarsi su carta, consente il mantenimento del cartaceo, manifesta estrema semplicità d’uso (gli utilizzatori continuano ad usare
carta e penna) e comporta la drastica riduzione
del training agli utilizzatori. Il sistema è stato
utilizzato in elezioni amministrative nazionali
(Comune di Spoleto e Provincia di Brescia), è
stato presentato presso il FORUMPA 2010,
mostrato presso il Consiglio in specifica occasione e gestito a livello amministrativo dalla
Società Lextel, già fornitore del Consiglio.
Stante l’imminenza delle elezioni e l’elevata complessità delle operazioni elettorali che
dovranno essere affrontate, appare necessario
decidere sul da farsi e prenotare il sistema per
consentire al fornitore di attrezzarsi per tempo, stante il fatto che le elezioni saranno il 22
settembre 2010 e che il fornitore ha sempre
rappresentato l’esigenza di essere incaricato
con anticipo di almeno 30 giorni.
Il Consiglio, pur apprezzando l’innovazione proposta, ritiene che non vi siano i
tempi tecnici per poter varare l’iniziativa in
occasione delle prossime elezioni dei delegati
al Congresso Nazionale Forense di Genova.
Ribadisce che le elezioni stesse, vista la loro
peculiarità, avverranno tutte con sistema manuale.
- Il Consigliere Graziani segnala di avere
appreso che, il 28 luglio 2010, il Ministro della
Giustizia Avv. Angelino Alfano ha incontrato
il Presidente della Corte di Appello di Roma,
Dott. Giorgio Santacroce. Nel corso dell’incontro, il Dott. Santacroce ha illustrato al
Ministro Alfano le emergenze degli Uffici
Giudiziari del distretto e, in particolare, la
situazione in cui versa la Corte di Appello
della Capitale. Nella stessa occasione, il Presidente ha consegnato al Ministro un documento nel quale sono indicate le principali problematiche. Il Ministro ha garantito il massimo
impegno per la risoluzione concreta -nel limi-
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te imposto dalle proprie competenze- dei problemi così evidenziati e ha programmato, a
settembre, un altro incontro operativo nel
corso del quale si definirà un piano straordinario d’intervento.
Il Consigliere Graziani suggerisce che il
Consiglio manifesti alle suddette Autorità la
propria volontà di contribuire alla soluzione
dei tanti problemi attualmente esistenti, suggerendo l’opportunità di creare di un “tavolo
di lavoro” in cui tutte le componenti del
contesto giudiziario (Avvocatura inclusa) possano conferire il proprio apporto in modo
coordinato, così come già avvenuto in altre
realtà locali del Paese.
Il Consiglio delibera di trasmettere la comunicazione di cui sopra al Ministro della
Giustizia e al Presidente della Corte di Appello
di Roma, con la precisazione che è intenzione
dell’Avvocatura romana poter contribuire alla
risoluzione di problemi la cui esistenza, peraltro, produce pregiudizio in primis alla categoria forense.
il Consiglio) gli avvocati di un punto di riferimento per l’utilizzo di risorse informatiche e
telematiche applicate alla professione forense.
I Consiglieri Condello e Graziani suggeriscono che il Consiglio avanzi istanza alla competente Autorità perchè sia autorizzato il mantenimento della risorsa, in un momento in cui –
anche a livello governativo- tanto si investe
per incrementare l’utilizzo di tali moderne
risorse.
Il Consiglio delibera in conformità alla
proposta.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano di avere portato a compimento le procedure relative alla scadenza dell’autorizzazione concessa dal Presidente del Tribunale di
Roma (inizialmente, sino al 30 luglio 2010) per
l’apertura dello sportello informativo (ingresso di Via Lepanto 4) sulle nuove tecnologie
applicate alla professione forense. L’iniziativa,
condotta d’intesa con le competenti strutture
del Tribunale e resasi opportuna dopo l’avvio
del Processo Civile Telematico a valore legale
presso la Sezione Esecuzioni Immobiliari, ha
incontrato grande consenso da parte dei Colleghi, consentendo di dotare (senza oneri per
Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato
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Formazione elenco di difensori per il
patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi
e negli affari di volontaria giurisdizione
- Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il
patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi.
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti.
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza si
è proceduto all’esame collegiale delle singole
proposte di archiviazione (n.87) e di apertura
di procedimento disciplinare (n.8).
a cura di Rodolfo Murra
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FORMAZIONE CONTINUA
Formazione professionale continua:
accreditamento di eventi/attività formative
Il Consiglio, nell'adunanza del 6 maggio 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 15 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'adunanza del 13 maggio 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 26 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'adunanza del 20 maggio 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 37 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'adunanza del 27 maggio 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 17 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'adunanza del 3 giugno 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede
all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 18
vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'adunanza del 10 giugno 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 28 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'adunanza del 17 giugno 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 14 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'adunanza del 24 giugno 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 45 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'adunanza del 1° luglio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede
all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 12
vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
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FORMAZIONE CONTINUA
REGOLAMENTO SULLA FORMAZIONE CONTINUA: EVENTUALI MODIFICHE
I Consiglieri Di Tosto e Vaglio insistono nella propria proposta, presentata già nelle
adunanze del 6, 13, 20, 27 maggio e 3, 10, 17 e 24 giugno 2010, di modificare la delibera del
24 aprile 2008 nel modo che segue:
«Art. 4 primo comma del Regolamento per la formazione permanente: “La programmazione di un numero di eventi formativi che non consenta la formazione gratuita a tutti gli
iscritti costituisce motivo di improcedibilità dell’azione disciplinare nei confronti dell’iscritto che, pur avendone fatto richiesta periodicamente e per almeno 6 volte nel corso di ciascun
anno, non abbia potuto partecipare gratuitamente ai corsi di formazione”. L’impossibilità
della partecipazione ai corsi gratuiti deve risultare attraverso la produzione del diniego di
ammissione; a tal fine si stabilisce che il programma di prenotazione tramite il sito
dell’Ordine rimanga aperto fino al giorno precedente alla data dell’evento ed invii a chi non
riesce a prenotarsi la comunicazione di diniego».
I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, inoltre, chiedono:
- che il Consiglio disponga una sanatoria totale per il passato e stabilisca per il periodo
1° maggio/31 dicembre 2010 l’obbligo di un massimo di n. 8 crediti formativi generici e n.
2 crediti formativi deontologici e previdenziali;
- che il Consiglio specifichi in modo chiaro e preciso le modalità con cui dovranno essere
inseriti nel programma gestionale i crediti formativi acquisiti attraverso la partecipazione a
Convegni, Seminari, Conferenze e corsi tenuti dalle Associazioni o dalle società private o
da altri enti;
- che venga posto fine all’indecoroso fenomeno di rilascio dei crediti formativi ad un
numero superiore a quello della capienza delle sale utilizzate per i Convegni (ad esempio,
risulterebbe che alcune associazioni attestino la presenza di circa 450 partecipanti ad eventi
tenuti nei locali della Cassa Forense, che invece dispone di massimo 250/300 posti);
- che il Consiglio deliberi immediatamente dei criteri rigidi per l’apertura delle pratiche
disciplinari e per i conseguenti procedimenti disciplinari, affinchè sia esclusa qualsiasi
possibile discrezionalità da parte del Consiglio e dei suoi singoli componenti.
Il Consigliere Cerè chiede che non si parli di sanatoria ma di “rimodulazione” e si associa
nel resto alla proposta dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio.
Il Consigliere Rossi stigmatizza il perdurare di atteggiamenti strumentali e demagogici
da parte di taluni Consiglieri i quali, evidentemente non soddisfatti dell’esito elettorale da
cui è conseguito il rinnovo del Consiglio, lungi dal contribuire costruttivamente all’attività
dell’Istituzione nell’interesse della categoria, danno sfogo a frustrazioni mal riposte propinando ai colleghi una costante disinformazione (attuata attraverso mezzi di comunicazione
privati) in ordine alle attività del Consiglio e alle finalità delle attività stesse.
Esempio di ciò è costituito da quanto si vagheggia all’esito della recente delibera con la
quale è stato approvato l’acquisto di un software di gestione dei crediti formativi.
Va, innanzitutto, premesso che il Regolamento in tema di formazione permanente è
entrato in vigore da ormai quasi tre anni.
Per giurisprudenza costante della Suprema Corte di cassazione, al Consiglio Nazionale
Forense -piaccia o no– è attribuito il potere di determinare i principi e i precetti in materia
deontologica che, la stessa giurisprudenza delle Sezioni Unite della Cassazione, considera
norme giuridiche. L’art. 12 e l’art. 13 del Codice Deontologico Forense sanciscono,
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FORMAZIONE CONTINUA
rispettivamente, il dovere di competenza e quello di aggiornamento professionale principi,
dunque, su cui lo stesso Consiglio Nazionale Forense ha pieno potere di legiferare. Ne
consegue che il Regolamento emanato nel 2007 ha forza imperativa sia rispetto agli Ordini
territoriali –che ne devono garantire le condizioni per l’attuazione– sia rispetto ai singoli
iscritti che a tale normativa si devono attenere.
Prima di essere Consiglieri occorre ricordare di essere Avvocati, ovvero appartenenti a
una categoria che più di ogni altra è consapevole, o dovrebbe esserlo, che le leggi –anche
quelle non gradite–vanno rispettate e, nel caso dell’Istituzione, applicate con senso di
responsabilità.
Non a caso tutti gli Ordini d’Italia si sono adeguati al vigente Regolamento in tema di
formazione permanente la cui osservanza è, tra l’altro, necessaria ai fini dell’indicazione del
settore di attività prevalente, informazione che ogni iscritto ha interesse a trasferire al
potenziale cliente.
Ma, al di là delle suesposte considerazioni di elementare comprensione, va osservato
come il tema dell’aggiornamento professionale sia stato affrontato da tutte le categorie
professionali con l’introduzione del relativo obbligo, ciò anche in ossequio a direttive
comunitarie tendenti a favorire un adeguato bagaglio di conoscenze, anche a carattere
specialistico, che tanto più si impongono in una professione di rilevanza costituzionale
come quella forense.
Ciò premesso la strumentale, ripetuta mistificazione degli intenti del Consiglio rispetto
alla delibera di cui sopra è di lampante evidenza.
La gestione dei crediti attraverso un adeguato sistema software è il minimo che ci si possa
aspettare da un Ente Pubblico che annovera oltre 22.000 iscritti nell’Albo degli Avvocati e
circa 3.000 iscritti nel Registro dei Praticanti Avvocati abilitati. Stupisce che proprio chi ha
fatto della tecnologia informatica la propria bandiera, non colga la necessità e l’importanza
dell’iniziativa propendendo invece per il mantenimento dell’inadeguato e anacronistico
sistema finora vigente.
Si tratta di un servizio per l’avvocato, non di uno strumento repressivo. Consentirà a ogni
singolo iscritto di scaricare direttamente tutti i dati relativi al conseguimento dei crediti senza
preoccuparsi di “tenere il conto” o accumulare attestati, renderà agevole il servizio di
prenotazione e disdetta della partecipazione evitando così il fenomeno dell’assenteismo
dell’ultimo momento e favorendo la partecipazione agli eventi di colleghi originariamente
rimasti esclusi. Consentirà a ogni iscritto di avere sempre sotto controllo la propria posizione
e all’Ufficio di inserire in tempo reale i dati relativi agli eventi formativi.
Far passare l’iniziativa come una sorta di “schedatura” finalizzata alla repressione dei
contravventori è una falsa informazione finalizzata esclusivamente e deliberatamente a
sobillare i colleghi, già esacerbati dalle tante disfunzioni del pianeta Giustizia, nello sterile
quanto strumentale tentativo di contrabbandarsi quali strenui paladini della categoria.
Anche perchè, se intento persecutorio vi fosse, sarebbe facilmente realizzabile con il
semplice sistema dei controlli a campione, non necessitando certo, l’espletamento dell’incombente, dell’acquisto di un software.
Altrettanto demagogiche, nonchè prive di alcuna utilità e/o rilevanza sostanziale
appaiono le modifiche del Regolamento proposte dai Consiglieri Di Tosto e Vaglio.
Risibile, in particolare, quella relativa alla scelta dei “rigidi” criteri per l’apertura delle
pratiche disciplinari e per lo svolgimento dei relativi procedimenti, la cui regolamentazione
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FORMAZIONE CONTINUA
–al pari, ovviamente, di qualunque altra pratica disciplinare- è dettata dalla legge professionale e dal Regolamento del Consiglio dell’Ordine rimanendo preclusa –come appare di
lapalissiana quanto elementare evidenza– ogni forma di personale arbitrio.
Oltre a ciò il Consigliere Rossi comunica che la Commissione Formazione sta lavorando
per predisporre una rivisitazione di alcune parti del Regolamento che, probabilmente,
necessitano di una migliore messa a punto, alla luce dell’esperienza acquisita e del software
acquistato per la gestione dei crediti.
Il Consigliere Segretario osserva che quello della riduzione del numero dei tentativi di
prenotazione è oggi un falso problema, posto che –guardando proprio il sito internet
consiliare di oggi– le prossime iniziative convegnistiche (del 1° e del 5 luglio p.v.) vedono
scarse iscrizioni e moltissimi posti ancora disponibili. Invita i Consiglieri Vaglio e Di Tosto
a verificare di persona sul monitor. Si tratta, allora - dati (e non chiacchiere) alla mano - di
una proposta in parte decisamente demagogica, che se fatta passare verrebbe poi spesa solo
per motivi politici. Si dichiara, comunque, contrario al fenomeno della “sanatoria” che
andrebbe a penalizzare quella moltitudine di colleghi che sino a oggi si sono attenuti al
Regolamento vigente, non essendo oggettivamente giusto in un certo senso premiare,
invece, gli iscritti che hanno unilateralmente ritenuto di essere esonerati. Pur continuando
a ritenere che il Consiglio Nazionale Forense debba differenziare le varie realtà forensi in
considerazione del numero degli iscritti, quanto alla gestione della formazione continua,
considera errato far credere ai colleghi che si possa ricorrere a colpi di spugna che finiscono
per avvantaggiare solo e sempre chi ha considerato legittimo sottrarsi al dovere di aggiornamento che, ora, costituisce comunque patrimonio culturale comune della stragrande
maggioranza degli iscritti. Evidentemente, il Consiglio dovrebbe proporre un progetto di
modifica organica e sistematica del Regolamento vigente, non certo assumere interventi “a
spot” di chiarissimo sapore clientelare.
Il Consigliere Condello rileva che l’aggiornamento professionale oggi è più che mai
necessario alla luce dei 240.000 iscritti negli Albi, molti dei quali esercitano la professione
part-time, come lavoro occasionale e in mancanza di altre attività, e che pertanto non
attivano gli aggiornamenti. Egli evidenzia che la proposta dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio
è in assoluto contrasto con quanto previsto dal disegno di legge sull’ordinamento professionale in discussione al Senato e non tiene conto dei principi fissati dal Regolamento del
Consiglio Nazionale Forense sulla formazione obbligatoria.
Ricorda che detto Regolamento è passato al vaglio del Tribunale Amministrativo
Regionale per il Lazio, si basa sulla direttiva comunitaria ed è stato oggetto di esame della
Corte di cassazione e che la modifica dell’art. 4 comma 1, come proposta dai Consiglieri Di
Tosto e Vaglio, vanificherebbe tutto il sistema dei crediti formativi.
Ritiene che detta proposta è formulata ai soli fini di demagogia elettorale per accattivarsi
la simpatia dei colleghi che non intendono adempiere all’aggiornamento professionale.
Il Consigliere Condello invita il Consiglio ad aumentare il numero degli eventi gratuiti
per consentire a tutti gli avvocati di partecipare ai corsi e ricorda che è attiva la piattaforma
gratuita di e-learning e che, pertanto, tutti gli avvocati romani hanno la possibilità di svolgere
l’aggiornamento professionale gratuitamente. Egli, dunque, preso atto che nella fase iniziale
non erano stati attivati convegni a sufficienza, non si oppone alla concessione di un ulteriore
periodo di due o tre anni, per consentire agli avvocati che non hanno completato
l’aggiornamento professionale di recuperare i crediti formativi mancanti.
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FORMAZIONE CONTINUA
Il Consigliere Tesoriere si associa a quanto espresso dal Consigliere Segretario e dai
Consiglieri Condello e Rossi e sottolinea che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma è l’unico che fa della formazione gratuita il proprio vessillo.
Il Consigliere Fasciotti si associa a quanto detto poc’anzi dal Consigliere Tesoriere.
Il Consigliere Nesta, nel ribadire la necessità dell’aggiornamento professionale al fine di
elevare sempre di più la qualità delle prestazioni rese dagli avvocati, rileva l’opportunità che
si proceda a un riesame organico e sistematico del Regolamento sulla formazione continua,
attualmente in vigore, che tenga conto delle esperienze maturate nel decorso triennio.
Propone, pertanto, che la Commissione consiliare, preposta alla formazione continua,
predisponga, recependo le eventuali indicazioni dei Consiglieri, una nuova bozza di
Regolamento da sottoporre all’esame del Consiglio.
Il Consigliere Cipollone approva le argomentazioni del Consigliere Segretario, del
Consigliere Tesoriere e del Consigliere Rossi. Ritiene la formazione e l’aggiornamento, pure
con modalità diverse da quelle dei tempi in cui egli era un giovane di studio, siano elementi
assolutamente indispensabili, anche se va combattuta ogni forma di speculazione.
Il Consigliere Di Tosto osserva, in replica al Consigliere Rossi, che la sua comunicazione
tratta non del programma di gestione dei crediti, ma solo di alcune modifiche regolamentari.
Insiste sull’opportunità che si abbassi al numero di sei i tentativi di prenotazione agli eventi
formativi e che si dettino criteri rigidi sull’apertura dei procedimenti disciplinari, in quanto
è necessario informare che dal mancato rispetto dell’acquisizione dei crediti si determina
l’apertura del procedimento.
Il Consigliere Rossi si limita a rilevare che l’apertura del procedimento disciplinare è
operazione prevista dal Regolamento del Consiglio Nazionale Forense.
Il Consigliere Vaglio precisa che aveva ritenuto ormai superata la questione della
“schedatura” posta ormai più di due mesi or sono e, pertanto, avrebbe preferito sentire dal
Consigliere Rossi solo le sue considerazioni, condivisibili o meno, sulle richieste di
modifiche al Regolamento, evitando sterili polemiche su argomenti che, invece, hanno
l’unico scopo di agevolare i colleghi in una situazione difficile come quella di Roma che con
i suoi 22.000 iscritti, oltre ai praticanti abilitati, è indubbiamente differente dagli altri Ordini.
Conferma, altresì, che si impegnerà, anche con il Consigliere Segretario, per ottenere dal
Consiglio Nazionale Forense un Regolamento che tenga nella giusta considerazione la realtà
del nostro Ordine.
Il Consigliere Cerè stigmatizza quanto detto dal Consigliere Rossi circa l’affermata
perenne campagna elettorale di alcuni Consiglieri. Invero, tali richieste sono state formulate,
invece, proprio in favore della sola Avvocatura romana che in qualche modo ha pagato il
ritardo consiliare nell’esecuzione e attuazione di un’efficace gestione dei crediti formativi.
Infatti, basti pensare che l’acquisto del software è giunto solo dopo due anni e mezzo
dall’entrata in vigore. Pertanto, nell’applicazione delle sanzioni disciplinari, il Consiglio
dovrà tenere conto di tutte le disfunzioni patite dagli avvocati romani.
Il Consigliere Cassiani concorda sull’importanza della formazione di cui è sempre stato
un fautore. Ritiene, però, che il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense abbia
determinato evidenti difficoltà agli Ordini come quello di Roma, con un numero eccezionale di iscritti. La conseguenza indiscutibile è che molti colleghi sono rimasti esclusi dai
convegni per difficoltà logistiche e non per loro volontà. Auspica l’entrata in funzione
dell’aggiornamento telematico che a suo avviso risolverà radicalmente il problema. Chiede
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FORMAZIONE CONTINUA
che l’apertura degli eventuali procedimenti disciplinari tenga conto di queste difficoltà che
nella fase iniziale il Consiglio ha incontrato e non possono ricadere sui Colleghi. Non tenere
conto di questa realtà sarebbe ingiusto e farebbe correre al Consiglio il rischio di diventare
una fabbrica di procedimenti disciplinari.
Consiglia di esaminare ogni singola posizione evitando l’applicazione di regole rigide e,
perciò, ingiuste.
Il Consigliere Tesoriere e il Consigliere Fasciotti chiedono che la trascrizione della
comunicazione del Consigliere Rossi sia pubblicata per intero sul sito dell’Ordine e
ribadiscono il loro apprezzamento per la delucidazione esaustiva dalla stessa illustrata a
fronte della proposta di modifica, esperita dai Consiglieri Di Tosto e Vaglio, che appare
palesemente demagogica e populista ma del tutto inattuabile. Il Consigliere Tesoriere
ribadisce, altresì, ancora una volta, il proprio disappunto per la circostanza che alcuni
Consiglieri credano di essere in campagna elettorale perenne, dimenticando che le elezioni
sono finite quattro mesi.
Prende la parola il Presidente il quale non intende aggiungere alcunchè, considerando la
disamina del Consigliere Rossi assolutamente esauriente, circostanziata, competente e
autorevole e, comunque, tale da far comprendere al Consiglio e a tutti i Colleghi la pletorica
finalità della proposta di modifica così come indicata.
Il Presidente invita il Consiglio a votare sul punto.
Il Consiglio delibera di respingere la proposta di modifica, siccome emergente dalla
comunicazione dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, con il solo voto contrario dei Consiglieri
Cerè, Di Tosto e Vaglio.
*
*
*
Il Consiglio, nell'adunanza dell’8 luglio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede
all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 39
vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'adunanza del 15 luglio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede
all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 27
vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'dunanza del 22 luglio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede
all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 59
vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell'adunanza del 29 luglio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede
all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 37
vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
a cura di Livia Rossi
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PARERI DEONTOLOGICI
Adunanza del 6 maggio 2010
Pratica n. 1683/09 S - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis), con mail del 2 ottobre 2009, premette di svolgere attività legale di
volontariato completamente libero e gratuito per un’associazione che si occupa di tutela dei
diritti dei migranti.
La stessa chiede un parere in materia deontologica al fine di conoscere se può svolgere,
per detta associazione, l’attività legale di avvocato (compresa assistenza extragiudiziale e
giudiziale) senza ricevere alcun compenso e non incorrere in provvedimenti disciplinari e/
o fiscali.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica;
osserva
che il contratto di mandato, così come disciplinato dall’art. 1709 c.c. è solo presuntivamente
oneroso.
Tuttavia, l’avvocato nel rispetto del mandato conferitogli ha non solo il preciso dovere
di avviare azioni giudiziarie previa corresponsione di un adeguato anticipo (così l’art. 2234
che stabilisce a carico del cliente l’obbligo di anticipare le spese e corrispondere gli acconti
sul compenso), ma anche il preciso dovere deontologico di mantenere nello svolgimento del
suo incarico una condotta conforme a correttezza e a tutela del decoro della professione
forense, (così come indicato dall’art. 5 del Codice Deontologico Forense).
Nell’ambito dell’applicazione della professione forense è importante osservare, inoltre,
anche la norma citata dall’art. 19 del Codice Deontologico Forense e cioè quella relativa alla
violazione del divieto di accaparramento della clientela, per la quale, “è vietata ogni condotta
diretta all’acquisizione di rapporti di clientela a mezzo di agenzie o procacciatori o con modi
non conformi alla correttezza e decoro”.
Vi è da precisare che, con riferimento alla determinazione del compenso per la
prestazione professionale dell’avvocato, la materia è attualmente regolata dal Decreto del
Ministero della Giustizia 8 aprile 2004, n. 127, “Regolamento recante approvazione della
delibera del Consiglio Nazionale Forense in data 20 settembre 2002, che stabilisce i criteri
per la determinazione degli onorari, dei diritti e delle indennità spettanti agli avvocati per
le prestazioni giudiziali, in materia civile, penale, amministrativa, tributaria e stragiudiziale”.
Il D.M. n. 127/04 deve, tuttavia, essere riletto alla luce delle rilevanti modifiche in
materia di tariffe professionali introdotte dal Decreto Bersani, con particolare riferimento
all’art. 2, comma I, lettera a) del D.L. n. 223/06 che ha abrogato, tra l’altro, le disposizioni
che prevedono l’obbligatorietà di tariffe fisse o minime e quelle che vietano di pattuire
compensi parametrati a raggiungimento degli obiettivi perseguiti.
L’abolizione dell’obbligatorietà di tariffe fisse o minimi e del divieto di pattuire
compensi rapportati agli obiettivi perseguiti, ha richiesto, quindi, un adeguamento del
Codice Deontologico Forense.
In particolare, nella versione attualmente vigente, che recepisce le modifiche apportate
da ultimo dal Consiglio Nazionale Forense con la delibera del 12 giugno 2008, il Codice
Deontologico Forense prevede, all’art. 45, che l’avvocato possa “pattuire con il cliente
compensi parametrati a raggiungimento degli obiettivi perseguiti, fermo il divieto dell’art.
1261 c.c. e sempre che i compensi siano proporzionati all’attività svolta, fermo il principio
disposto dall’art. 2233 del c.c.”.
FORO ROMANO 3-4/2010
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PARERI DEONTOLOGICI
Tanto premesso il Consiglio,
ritiene
che secondo giurisprudenza consolidata di questo Consiglio non è possibile esprimere pareri
preventivi in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in essere dai propri
Iscritti posto che, detti comportamenti, potrebbero formare oggetto di esposto su cui il
Consiglio sarebbe chiamato a pronunciarsi.
Infine, non essendo l’argomento prospettato solo di competenza della Commissione
Deontologica, si rimanda il quesito alle norme generali di materia civile già richiamate oltre
che a quelle tributarie e fiscali sempre, comunque, esortando il professionista ad osservare
il generale dovere di probità, dignità e decoro, lealtà e correttezza (così come disciplinato
dall’art. 5 e 6 del Codice Deontologico Forense).
Pratica n.338/10 S - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 1° marzo
2010, in merito al seguente quesito: se sia “corretto, legittimo ed equo il comportamento
dell’avvocato che in materia di separazione consensuale ove entrambi i coniugi siano assistiti
da un unico avvocato, ma solo uno dei due coniugi venga ammesso al gratuito patrocinio,
chiedere metà degli onorari, competenze e spese al coniuge non ammesso al gratuito
patrocinio, e presentare istanza di liquidazione onorari al giudice procedente relativamente
al coniuge ammesso al gratuito patrocinio per la metà degli onorari, competenze ed onorari.
In caso contrario si chiede, altresì, quale sia il comportamento da adottarsi.”
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica;
premesso
che l’istituto del patrocinio dei non abbienti trova applicazione ai sensi dell’art. 75, comma
2, T.U. sulle spese di giustizia, approvato con D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115,
osserva
che l’avvocato iscritto nell’elenco dei difensori ammessi al gratuito patrocinio debba
tassativamente non avanzare “richiesta all’assistito di un compenso per le prestazioni di tale
attività”, come sancito dal II canone deontologico dell’art. 11 (Consiglio Nazionale Forense
10 dicembre 2007, n. 187 e 16 giugno 2003, n. 162), il cui rigore trova il suo fondamento
nella particolarità del dovere violato in vulnerazione dell’ufficio obbligatorio della classe
forense in favore dei non abbienti;
ritiene
che la soluzione del quesito formulato trovi adeguata e satisfattiva risposta alla luce di quanto
sopra rappresentato.
Pratica n. 554/10 S – Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 7 aprile
2010, in merito ai seguenti quesiti:
1) se può ravvisarsi incompatibilità tra la carica di Presidente di un’associazione
culturale senza finalità di lucro, denominata ADEO (Associazione delle Energie Olistiche)
e l’iscrizione all’Albo degli Avvocati;
2) se può ravvisarsi l’esistenza di una violazione al Codice Deontologico Forense:
a) l’apertura e gestione, da parte dell’Associazione, di sportelli di ascolto, totalmente
gratuita, posti all’interno di Comuni e/o Circoscrizioni/ Municipi e/o Parrocchie;
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PARERI DEONTOLOGICI
b) con riferimento agli artt. 17 e 19 del Codice Deontologico Forense, offrire la propria
opera di consulenza, in modo totalmente gratuito, in una struttura di carattere associativo,
senza scopo di lucro; si precisa altresì che l’attività professionale, prestata dall’avvocato e
svolta all’interno dei locali appositamente messi a disposizione da Comuni e/o Circoscrizioni/ Municipi e/o Parrocchie, sarà di consulenza verso gli utenti che, nelle ore di sportello,
ne facciano apposita richiesta recandosi personalmente in loco;
c) attribuire una stanza del proprio Studio Legale a sede dell’Associazione, specificando
che tutte le attività istituzionali di cui all’oggetto sociale dell’Associazione stessa, avverranno
in luoghi appositamente predisposti, esterni alla sede legale (esempio: sale conferenze,
auditorium, ecc.) e ciò anche per motivi logistici, occupandosi l’Associazione in questione,
essenzialmente di corsi di formazione e attività divulgative oltre che della gestione di
sportelli di ascolto.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica;
premesso
- che l’atto costitutivo dell’Associazione delle Energie Olistiche, trasmesso in allegato alla
richiesta di parere, prevede che la stessa:
-sub art 1) è “ senza fini di lucro”;
-sub art. 20) “è obbligata ad impegnare gli utili e gli avanzi di gestione per la realizzazione
della attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse”;
- che lo statuto della citata Associazione, ugualmente trasmesso in allegato alla richiesta
di parere, sancisce che:
-sub art.1) la relativa costituzione ha natura “non lucrativa”;
-sub art.4) l’Associazione “non persegue finalità di lucro ed intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale”;
-sub art.17) “Il patrimonio sociale è indivisibile ed è costituito dalle quote associative, dai
contributi dei soci, contributi dei privati, contributi dello Stato, di Enti e di Istituzioni
pubbliche, contributi di organismi internazionali, dai lasciti testamentari, dalle donazioni,
dalle risorse ricavate dalla produzione di servizi, da introiti derivanti da convenzioni, rendite
di beni mobili ed immobili pervenuti all’Associazione a qualunque titolo, avanzi di gestione
risultanti dalle attività dell’Associazione a qualunque titolo, promozione di eventi di sinergia
con Enti pubblici e privati finalizzati alla raccolta di fondi da destinare alle attività
associative, eventuali diritti di autore e da ogni altra entrata o base accettata dal Presidente
o dal Vice-Presidente”;
ritiene,
con riferimento al primo quesito, che:
1) nulla dice la Legge Professionale a proposito della partecipazione di un avvocato ad
organismi associativi di carattere non lucrativo con finalità come sopra indicate, nè l’art. 16
del Codice Deontologico Forense il quale si limita a stabilire nella regola deontologica che
“E’ dovere dell’avvocato evitare situazioni di incompatibilità ostative alla permanenza
all’albo ...”, nè dottrina nè giurisprudenza, infine, hanno avuto modo, a quanto sembra, di
interessarsi del caso in argomento. Il primo canone complementare di detto articolo
prescrive che “ L’avvocato non deve porre in essere attività commerciale o di mediazione”,
in linea con la disposizione dell’art. 3 della stessa Legge Professionale che recita: “L’esercizio
della professione di avvocato è incompatibile ... con l’esercizio del commercio in nome
proprio o in nome altrui ...”. La ratio di tale disposizione risiede nella necessità di evitare che
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i principi della concorrenza commerciale tra i professionisti possano inficiare la rispettabilità
degli stessi, perdendo la propria autonomia e indipendenza. In conclusione, non sussistono
particolari motivi deontologici nè legislativi per ravvisare alcuna causa di incompatibilità
come delineata in argomento, atteso anche il rispetto di un rapporto professionale
autonomo, senza pattuizioni o intese con l’Associazione, limitatrici della libertà di esercizio,
concetto contemplato dall’art. 10 del Codice Deontologico Forense che stabilisce: “Nell’esercizio dell’attività professionale l’avvocato ha il dovere di conservare la propria
indipendenza e difendere la propria libertà da pressioni o condizionamenti esterni”;
evidenzia
i pronunciamenti giurisprudenziali, riguardo ai successivi quesiti, del Consiglio Nazionale
Forense:
2) a) il Codice Deontologico Forense configura i principi e le modalità di esercizio
dell’Avvocatura, a partire dalla tutela dei “diritti e [degli] interessi della persona, assicurando
la conoscenza delle leggi e contribuendo in tal modo all’attuazione dell’ordinamento per i
fini della giustizia” (Preambolo al Codice Deontologico Forense). Pertanto, è ovvio che
organismi estranei all’Avvocatura non possano risultare soggetti all’osservanza delle norme
deontologiche forensi;
b) “la gratuità delle prestazioni rese [dall’avvocato] non determina alcuna lesione ove sia
determinata e ispirata da motivi esclusivamente etici e sociali, nè viola il diritto di
accaparramento di clientela” ex art. 19 Codice Deontologico Forense (Consiglio Nazionale
Forense, 28 dicembre 2005, n. 217); viceversa, quando “in concreto riveste il carattere della
gratuità, così assumendo un chiaro sapore accaparratorio di clientela lesivo del prestigio e
del decoro della classe forense” (Consiglio Nazionale Forense 19 dicembre 2008, n. 169);
c) non sono riscontrabili nel Codice Deontologico Forense motivi ostativi all’attuazione
della volontà come espressa nel quesito in esame. La stessa giurisprudenza del Consiglio
Nazionale Forense offre motivazioni indirette dalle quali si può evincere l’attribuzione di
una stanza di uno studio legale a una associazione: “L’avvocato che ospiti nel suo studio
gratuitamente la sede del Codacons locale, consentendo ad un responsabile di detta
associazione di ricevere clienti e fornendo allo stesso pareri scritti su questioni di carattere
legale, pone in essere un comportamento lesivo del dovere di probità proprio della classe
forense, configurando tale comportamento una ipotesi di accaparramento di clientela”
(Consiglio Nazionale Forense 8 marzo 2001, n. 39), il tutto con l’accortezza che venga
evitata qualsiasi attività gestoria di carattere commerciale, altrimenti rientrando tale previsione in quanto sopra.
Adunanza del 20 maggio 2010
Pratica n. 416/10 S - Avv. (omissis)
- Vista l’istanza dell’8 marzo 2010 a firma dell’Avv. (omissis) con la quale lo stesso
chiedeva un “... parere sulla correttezza, sul piano deontologico, dell’operato di un collega
...”, in un procedimento di separazione giudiziale di coniugi, specificando:
a) che, alcuni mesi prima, la sua attuale cliente e il marito, avevano ricevuto assistenza
professionale da un altro avvocato, in un procedimento di separazione consensuale, non
portato a conclusione per mancato accordo tra le parti;
b) che il marito aveva pagato il compenso richiesto, pretendendo il rimborso della metà
dalla moglie;
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c) che successivamente il marito aveva officiato lo stesso avvocato della sua difesa nel
procedimento di separazione giudiziale contro la moglie, nonostante l’espresso divieto
previsto dall’art. 51 L.P.;
d) che altro avvocato, facente parte dello stesso Studio Associato e, quindi, socio del
primo, aveva assistito, e tuttora assiste entrambi i coniugi in relazione a questioni giuridiche
attinenti una società della quale i medesimi sono soci al 50% ciascuno, nonchè amministratori in carica, oggetto di controversia anche nel giudizio di separazione attualmente in corso;
e) che sussisterebbe quindi conflitto di interessi, attesa la circostanza che il primo
avvocato è in possesso di informazioni sulla attuale cliente dell’istante ricevute in virtù
dell’originario mandato ricevuto da entrambi i coniugi e ha assunto la difesa di uno di essi
contro l’altro, e il secondo, collega nello Studio Associato con il primo, del pari è a
conoscenza di vicende personali e patrimoniali della moglie comunque influenti sul
giudizio di separazione;
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica;
rilevato
che, secondo giurisprudenza di questo Consiglio, non è possibile esprimere pareri preventivi
in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in essere dai propri Iscritti
posto che, detti comportamenti, potrebbero formare oggetto di esposto su cui il Consiglio
sarebbe chiamato a pronunciarsi
dichiara
inammissibile la richiesta.
Adunanza del 24 giugno 2010
Pratica n. 409/10 S – Avv.ti (omissis) e (omissis)
- Gli Avvocati (omissis) e (omissis) hanno formulato richiesta di parere deontologico “in
ordine alla corretta interpretazione del combinato disposto di cui agli artt. 42 del Codice
Deontologico Forense e 2961 del Codice Civile con particolare riferimento ai seguenti
quesiti:
1- sino a quando può ritenersi sussistente il dovere dell’avvocato di conservare la
documentazione relativa a pratiche ormai esaurite;
2- l’avvocato che intende inviare al macero i documenti, gli incartamenti e i fascicoli
relativi a giudizi conclusi da oltre tre anni, ha l’onere di informare di ciò il proprio cliente
e di mettere a sua disposizione tale documentazione prima della sua distruzione;
3- quali obblighi deontologici e professionali incombono all’avvocato che intende
inviare al macero i documenti, gli incartamenti e i fascicoli relativi a giudizi e incarichi
conclusi da oltre tre anni.”
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso
- che la regola deontologica dell’art. 42 “Restituzione di documenti” recita: “L’avvocato
è in ogni caso obbligato a restituire alla parte assistita la documentazione dalla stessa ricevuta
per l’espletamento del mandato quando questa ne faccia richiesta”;
- che il I canone complementare di tale articolo recita: “L’avvocato può trattenere copia
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della documentazione, senza il consenso della parte assistita, solo quando ciò sia necessario
ai fini della liquidazione del compenso e non oltre l’avvenuto pagamento”;
- che l’art. 2235 c.c. “Divieto di ritenzione” recita:
“ [I]. Il prestatore d’opera non può ritenere le cose e i documenti ricevuti, se non per il
periodo strettamente necessario alla tutela dei propri diritti secondo le leggi professionali”.
L’obbligazione di restituire i documenti si prescrive in dieci anni, ma occorre fare
riferimento all’esistenza della prescrizione presuntiva limitata a tre anni: infatti l’art. 2961
c.c. “Restituzione di documenti” recita: “[1]. I cancellieri, gli arbitri, gli avvocati, i
procuratori e i patrocinatori legali sono esonerati dal rendere conto degli incartamenti
relativi alle liti dopo tre anni da che queste sono state decise o sono altrimenti terminate.”
[omissis];
[III]. “Anche alle persone designate in questo articolo può essere deferito il giuramento
perchè dichiarino o sanno dove si trovano gli atti o le carte.”;
[IV], “Si applica in questo caso il disposto dell’art. 2959.”;
- che l’art. 66 del R.D.L. 27 novembre 1938, n. 1578 “Ordinamento della professione
forense” recita: “Gli avvocati non possono ritenere gli atti della causa e le scritture ricevute
dai clienti, per il mancato pagamento degli onorari e dei diritti loro dovuti o per il mancato
rimborso delle spese da essi anticipate.” [omissis];
Si veda anche l’art. 73 del R.D.L. 22 gennaio 1934, n. 37 “Norme integrative sull’ordinamento della professione”;
- che “l’art. 42 del Codice Deontologico Forense fa obbligo all’avvocato di restituire
senza ritardo alla parte assistita che gliene faccia richiesta tutta la documentazione che ha
ricevuto per l’espletamento del mandato. Ai fini della sussistenza di tale obbligo, se è del
tutto irrilevante che la documentazione sia costituita da originali o semplici fotocopie, è
altresì evidente che il diritto del cliente non è condizionato all’indicazione delle ragioni della
propria richiesta di restituzione, nè circoscritto alla richiesta di pratiche in corso o recenti,
potendo invece essere sempre esercitato nei limiti temporali in cui possa ragionevolmente
ritenersi sussistente il dovere del professionista di conservare la documentazione relativa a
pratiche ormai esaurite.
Secondo un principio pacificamente affermato in giurisprudenza, la restituzione al
cliente della documentazione ricevuta per l’espletamento del mandato non può essere
subordinata al pagamento delle spettanze professionali, essendo estremamente disdicevole
e lesivo della reputazione e dignità dell’Ordine forense condizionare la restituzione di atti
e documenti al pagamento di sia pur dovute spettanze professionali, in quanto l’ordinamento della professione forense non prevede un diritto di ritenzione.
Il ritardo nella restituzione dei documenti richiesti dalla parte assistita non può essere
giustificato dal professionista con la necessità di tali documenti ai fini della predisposizione
delle proprie note. Per costante giurisprudenza, invero, deve ritenersi censurabile il comportamento dell’avvocato che ometta di restituire i fascicoli relativi a questioni da lui trattate
condizionando tale restituzione al preventivo saldo delle proprie spettanze professionali,
atteso che egli può estrarre copia di quanto a lui necessario per la predisposizione e
documentazione delle notule e, in seguito, ove il cliente rimanga inadempiente, avvalersi di
tutti i mezzi previsti dalla legge e dall’ordinamento professionale per il soddisfacimento del
proprio credito.” (C.N.F. 22 aprile 2008, n. 20);
- che “mentre l’obbligo del professionista di restituire alla parte assistita la documentazione ricevuta per l’espletamento del mandato, quando sia stata fatta richiesta, va contem-
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perato con il diritto del primo di trattenere la documentazione per il tempo necessario alla
tutela del suo diritto di compenso, il ritardo nella restituzione, al fine di poter integrare un
illecito disciplinare, deve essere di entità apprezzabile e, in ogni caso, non giustificato. Deve
pertanto ritenersi censurabile il comportamento del professionista che non ottemperi alla
richiesta di restituzione se non con notevole ritardo, considerato anche il tempo occorrente
alla tutela dei suoi diritti, o che disattenda l’ordine di deposito dell’Ordine territoriale.”;
- che “la parte assistita cha abbia revocato il mandato al difensore ha interesse a disporre
di tutto quanto rileva ai fini di una eventuale prosecuzione del giudizio o per la proposizione
eventuale di impugnazioni, ovvero, in ogni caso, a conservare i documenti relativi alle
questioni controverse per eventuali future necessità. Siffatto interesse è tutelato dalla norma
deontologica di cui all’art. 42 Codice Deontologico Forense che, senza consentire distinzione tra atti, documenti e fascicoli ai fini della sua applicazione, non è posta a tutela
dell’avvocato, ma della parte assistita, che in caso di cessazione del rapporto professionale
versa in una condizione caratterizzata dalle c.d. “asimmetrie informative” e non è in grado
di dare informazioni specifiche relative agli atti e documenti del giudizio compiuto dei quali,
generalmente, non ha precisa conoscenza.” (C.N.F. 27 ottobre 2008, n. 135);
osserva
che mentre le disposizioni sopra richiamate confermano che non sussiste un diritto di
ritenzione degli atti e documenti di causa, nel caso in cui la parte assistita ne faccia richiesta,
la stessa può essere disattesa se i documenti siano stati depositati “in via fiduciaria”, con
mandato di custodia riservata, anche nell’interesse di terzi, i quali dovranno esprimere il loro
consenso all’uopo;
ritiene
che alla luce di quanto sopra rappresentato, gli Avvocati (omissis) e (omissis) possano trovare
adeguata e satisfattiva risposta in merito ai quesiti formulati.
Pratica n. 456/10 S – Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) riferisce di un diverbio avuto nei locali del Tribunale di Roma, presso
la sala informatica della Cancelleria delle Esecuzioni Mobiliari, con una persona dallo stesso
definita inizialmente “un signore”, poi, “sedicente avvocato” e, infine, “avvocato” di cui
dichiara di ignorare le generalità.
Il diverbio avrebbe tratto origine, secondo quanto dallo stesso riferito, dalla cancellazione del nominativo dell’Avv. (omissis) dalla lista di prenotazione per accedere alla predetta
sala informatica, stante la sua assenza nel momento in cui era arrivato il suo turno, e
dall’impedimento frapposto da detto “signore” al “recupero della precedente posizione”
richiesto dall’Avv. (omissis).
L’Avv. (omissis) riferisce, altresì, di aver esposto il “caso” alla Dott.ssa (omissis), Dirigente
di Sezione, la quale si sarebbe resa disponibile a confermare le udite lamentele nelle
opportune sedi.
Ciò premesso, l’Avv. (omissis) chiede al Consiglio dell’Ordine di formulare un parere
deontologico sul comportamento descritto ravvisando la violazione degli artt. 5 e 22 del
Codice Deontologico Forense.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
considerato
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che l’Avv. (omissis) potrebbe presentare un esposto di carattere disciplinare qualora venga
accertata la qualità di avvocato e le generalità della persona con cui ha avuto il diverbio,
all’uopo indicando il nominativo del Funzionario resosi disponibile a rendere testimonianza dell’accaduto,
dichiara
inammissibile la richiesta di parere potendo lo stesso costituire anticipazioni del giudicato
che diverrebbe incompatibile con una successiva decisione disciplinare.
Pratica n. 588/10 S – Avv. (omissis)
- La pratica in oggetto, a causa delle recenti votazioni del nuovo Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma e del ricorso presentato sulla contestata elezione di un Consigliere
che di fatto ha ritardato la formazione delle Commissioni e il normale funzionamento delle
stesse, è stata assegnata alla riunione del 4 maggio 2010.
Detta data è posteriore a quella che interessava al Collega, il 23 marzo 2010, giorno in
cui lo stesso era stato invitato (n.b. con raccomandata del 10 marzo 2010 ricevuta dal Collega
il 16 marzo c.s.) a testimoniare presso il Tribunale di Breno, Sezione distaccata del Tribunale
di Brescia, e su cui era richiesto parere.
Ciononostante, la Commissione ha deciso di pronunciarsi, nel caso vi fosse stato un
rinvio dell’udienza, assegnando la pratica.
Il quesito deontologico attiene alla possibilità o meno di testimoniare in un giudizio in
cui un assistito del Collega, nella fase stragiudiziale antecedente al giudizio, sia parte in causa.
Il Collega precisa che la richiesta testimonianza verte anche in merito a comunicazioni
espressamente qualificate: “riservate, non producibili in giudizio” dal legale di controparte.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
considerato
- che la regola deontologica dell’art. 58 del Codice Deontologico Forense “La testimonianza dell’Avvocato” reciti: “Per quanto possibile l’Avvocato deve astenersi dal deporre
come testimonio su circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale ed
attinenti al mandato ricevuto”;
- che detta regola generale si riferisce sia ai processi penali (art. 200 c.p.p., co. I, lett. b)
sia a quelli civili (art. 249 c.p.c. che rinvia alla predetta norma processuale penale) che ai
giudizi di “qualunque specie” (art. 13 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578);
- che la regola generale deontologica dell’art. 9 “Dovere di segretezza e riservatezza”
recita: “E’ dovere, oltre che diritto, primario e fondamentale dell’avvocato mantenere il
segreto sull’attività prestata e su tutte le informazioni che siano a lui fornite dalla parte
assistita o di cui sia venuto a conoscenza in dipendenza del mandato”;
- che il canone IV delinei eccezioni alla regola generale: “nei casi in cui la divulgazione
di alcune informazioni relative alla parte assistita sia necessaria: a) per lo svolgimento delle
attività di difesa, b) al fine di impedire la commissione da parte dello stesso assistito di un
reato di particolare gravità, c) al fine di allegare circostanze di fatto in una controversia tra
avvocato e assistito, d) in un procedimento concernente le modalità della difesa degli
interessi dell’assistito.
In ogni caso la divulgazione dovrà essere limitata a quanto strettamente necessario per
il fine tutelato”;
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- il segreto professionale è tutelato dall’art. 622 c.p. che punisce: “Chiunque, avendo
notizia, per ragioni del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un
segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, se dal fatto
può derivare nocumento”;
- l’avvocato è tenuto ai predetti doveri anche nei confronti degli ex clienti e non soltanto
per l’attività giudiziale ma anche stragiudiziale. Detto principio, più volte affermato dalla
giurisprudenza, è stato, anche recepito dall’art. 7 della legge n. 31 del 9 febbraio 1982, sulla
libera prestazione dei servizi da parte degli avvocati cittadini degli Stati membri della
Comunità Europea;
- la Corte Costituzionale, nella sentenza n. 87 del 25 marzo-8 aprile del 1997, ha statuito
che: “La facoltà di astenersi dal deporre in giudizio su quanto conosciuto in ragione
dell’esercizio professionale non è diretta ad assicurare una condizione di privilegio personale
a chi eserciti una determinata professione ma, invece, è destinata a garantire la piena
esplicazione del diritto di difesa, la protezione del segreto –riferita a quanto conosciuto in
ragione dell’attività forense svolta da chi sia legittimato a compiere atti propri di tale
professione- assume carattere oggettivo (...) le finalità che caratterizzano l’esclusione
dell’obbligo di deporre, corrisponde ai criteri di bilanciamento, operato dal legislatore, tra
dovere di testimoniare in giudizio e dovere di rispetto del segreto professionale da parte di
chi adempie al ministero forense”;
- il segreto professionale è il cardine dell’intero sistema difensivo che vede nella fiducia
tra parte assistita e patrono un valore essenziale per la stessa realizzazione del diritto di difesa
costituzionalmente garantito;
- tali considerazioni tendono a tutelare lo stesso spirito che governa l’attività professionale forense, posto che l’eventuale dichiarazione testimoniale, in un comportamento che
appaia sostanzialmente contrario alla legge, comporterebbe un danno di qualsiasi natura al
cliente e conseguenze disciplinari nei confronti dell’avvocato, a discapito soprattutto della
reputazione e della onorabilità della professione;
- da ultimo, il Collega pone in rilievo il fatto che la testimonianza richiesta verta anche
su comunicazioni espressamente qualificate: “riservate, non producibili in giudizio” dal
legale di controparte,
ritiene
che, secondo quanto sopra riportato, il Collega richiedente abbia il dovere di astenersi dal
deporre in merito alle circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale
e inerenti al mandato ricevuto, salvo, lo stesso ravvisi –secondo la propria valutazione- la
presenza di talune delle eccezioni alla regola generale riportate nel canone IV dell’art. 9 del
Codice Deontologico Forense; in tal caso, nella testimonianza resa, dovrà attenersi alle
modalità limitative circa il riferimento a quanto strettamente necessario per il fine tutelato.
Si fa presente che recente giurisprudenza (cfr. Cass. Pen., IV, sent. n. 9866 dell’11
febbraio 2009) ha stabilito che la presenza del segreto professionale non possa essere rilevato
direttamente dal giudice, ma debba essere eccepito dallo stesso soggetto chiamato a deporre,
per cui il Collega deve recarsi presso il Tribunale di Breno, Sezione distaccata del Tribunale
di Brescia, eccepire la presenza del segreto professionale e astenersi, conseguentemente, dal
deporre (salvo quanto anzidetto riguardo il canone IV dell’art. 9).
Pratica n. 701/10 S - Avv. (omissis)
- Vista la richiesta formulata dall’Avv. (omissis), con istanza pervenuta in data 12 maggio
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2010,
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica;
- Vista la richiesta di parere formulata in ordine all’eventuale incompatibilità tra
l’esercizio della professione forense e l’attività indicata nel contratto di collaborazione
allegato all’istanza, quale parte integrante, e la richiesta di indicazioni al fine di evitare
pregiudizi all’attività professionale al fine di poter sottoscrivere il contratto di collaborazione
prodotto;
premesso
- che, a norma dell’art. 3 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578 – Legge Professionale,
l’esercizio della professione di avvocato è incompatibile con l’esercizio del commercio in
nome proprio o altrui ... (omissis) ... con ogni altro impiego retribuito, anche se consistente
nella prestazione di opera di assistenza o consulenza legale, che non abbia carattere
scientifico o letterario;
- che l’art. 10 canone I del Codice Deontologico Forense recita che nell’esercizio
dell’attività professionale l’avvocato ha il dovere di conservare la propria indipendenza e
difendere la propria libertà da pressioni o condizionamenti esterni;
- che, ai sensi dell’art. 16 del Codice Deontologico Forense, è dovere dell’avvocato evitare
situazioni di incompatibilità ostative alla permanenza nell’Albo;
- che, ai sensi dell’art. 36 del Codice Deontologico Forense, l’avvocato ha l’obbligo di
difendere gli interessi della parte assistita nel miglior modo possibile nei limiti del mandato
e nell’osservanza della legge e dei principi deontologici;
- che l’art. 19 canone I del Codice Deontologico Forense vieta ogni condotta diretta
all’acquisizione di rapporti di clientela a mezzo di agenzie o procacciatori o con modi non
conformi alla correttezza e decoro e il canone III vieta offrire, sia direttamente che per
interposta persona, le proprie prestazioni professionali al domicilio degli utenti, nei luoghi
di lavoro, di riposo, di svago e, in generale in luoghi pubblici o aperti al pubblico;
osservato
a) che, il contratto di collaborazione allegato all’istanza, nelle premesse primo alinea
indica che la società svolge attività di servizi per la gestione dei sinistri per conto delle
Compagnie di assicurazioni;
b) che, l’art. 3 del contratto stabilisce (i) al comma 31 che il Consulente si impegna a
svolgere la propria attività durante l’orario di apertura al pubblico della società in armonia
e nel rispetto delle strutture tecniche ed operative e secondo le esigenze del sistema
organizzativo interno; (ii) al comma 3.2 è previsto il coordinamento con la società
dell’attività professionale del Consulente il quale dovrà attenersi scrupolosamente alle
procedure emanate dalla società e delle compagnie per le quali viene gestito il sinistro;
c) che, l’art. 5 alla lettera a) indica quale attività del Consulente quella di istruire il sinistro
(gestione corrispondenza, controllo perizie, incarichi a fiduciari) nonchè di liquidazione del
sinistro nei limiti indicati dalla società; lo stesso art. 5 alla lettera c) prescrive che il
Consulente si impegna ad utilizzare i sistemi e/o programmi informatici forniti o indicati
dalla società, e alla lettera d) si prevede che l’attività del Consulente è regolamentata dai
manuali operativi, dalle disposizioni interne e dalle procedure, di volta in volta, promulgate
dalla società e dalle compagnie assicuratrici;
d) che, il contratto allegato all’istanza, come indicato dall’art. 9 dello stesso, risulta
regolato dalle istruzioni diramate dalla società o dalle compagnie assicuratrici;
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e) che, l’art. 4 dell’allegato n. 3 al contratto prevede, nel caso di violazione delle
disposizioni, l’esercizio di azioni di rivalsa e risarcimento danni,
ritenuto
che, nel contratto allegato all’istanza sono rinvenibili violazioni a molte delle disposizioni
del Codice Deontologico Forense e delle norme che regolano la professione forense e, in
particolare, quelle indicate nelle premesse,
esprime
parere nel senso di ravvisare elementi ostativi alla sottoscrizione del contratto di consulenza
allegato all’istanza, non senza evidenziare che il Consiglio è deputato a dare pareri circa
l’esistenza o meno di incompatibilità con l’esercizio della professione forense, ma non anche
a fornire consulenze per eliminare le eventuali cause di incompatibilità.
Pratica n. 719/10 S – Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 21 maggio
2010, in merito al seguente quesito: “A seguito della recente modifica dell’art. 30 del nostro
Codice Deontologico, qualora il credito del difensore nominato sostituto processuale sia
sorto prima di tale modifica e in caso di mancato pagamento degli onorari da parte del
dominus del processo, a tale fattispecie si applica la formulazione precedente o quella
successiva? Si può affermare che, stante il carattere permanente dell’illecito disciplinare
relativo al mancato pagamento degli onorari da parte del dominus del processo, fino alla data
di entrata in vigore del nuovo art. 30 del Codice Deontologico si applica la vecchia disciplina
e successivamente si applica quella nuova?”
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso
- che la vigente formulazione dell’art. 30 del Codice Deontologico Forense “Obbligo di
soddisfare le prestazioni affidate ad altro collega” recita: “L’avvocato che scelga e incarichi
direttamente altro collega di esercitare le funzioni di rappresentanza o assistenza deve
provvedere a retribuirlo, ove non adempia la parte assistita, tranne che dimostri di essersi
inutilmente attivato, anche postergando il proprio credito, per ottenere l’adempimento”
(articolo modificato dal Consiglio Nazionale Forense con delibera del 27 gennaio 2006);
- che la precedente formulazione recitava: “Salva diversa pattuizione, [frase introdotta
con delibera del Consiglio Nazionale Forense del 16 ottobre 1999] l’avvocato che scelga e
incarichi direttamente altro collega di esercitare le funzioni di rappresentanza o di assistenza
deve provvedere a retribuirlo, ove non adempia la parte assistita”;
- che l’ancora precedente formulazione recitava “L’avvocato che scelga e incarichi
direttamente altro collega di esercitare le funzioni procuratorie deve provvedere a retribuirlo,
ove non adempia la parte assistita”;
osserva
- che, atteso l’effetto abrogativo portante alla eliminazione ex nunc dell’efficacia di una
legge (o di sue singole disposizioni) per opera di legge posteriore, deve farsi riferimento, per
l’esatta applicazione della regola deontologica più volte modificata, al momento della
conclusione del contratto riferentesi alle obbligazioni del mandante (art. 1710 c.c.) e
all’esecuzione dell’opera (art. 2232 c.c.);
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- che, sotto il profilo disciplinare, è rilevante il fatto che l’avvocato corrispondente riceve
l’incarico da un collega e non ha la necessità o possibilità di sindacare la solvibilità del cliente,
in quanto il rapporto si svolge essenzialmente con il dominus verso il quale si dirige
l’affidamento del corrispondente stesso per la corretta e utile gestione della controversia;
- che, nel vigore della vecchia formulazione, l’avvocato, dominus della pratica, non aveva
alcuna possibilità di evitare di pagare in proprio le spettanze del collega, in caso di relativa
inadempienza del cliente;
- che con la successiva modificazione del 16 ottobre 1999 è stata confermata la regola con
l’aggiunta della sola premessa “salvo diversa pattuizione”;
- che con la nuova formulazione permane l’obbligo in capo all’avvocato di pagare quanto
dovuto al collega, sempre in caso di inadempienza del cliente, ma lo stesso obbligo resta
escluso dalla dimostrazione, da parte del dominus, di essersi fattivamente attivato “anche
postergando il proprio credito per ottenere il pagamento”;
- che in tale disposizione può configurarsi il dovere di colleganza che deve permeare i
rapporti tra avvocati ex art. 23 del Codice Deontologico Forense, atteso, nel caso specifico,
il fine del legislatore mirante ad evitare una sperequazione riflettentesi nell’onere del
pagamento, da parte del dominus, della parcella del collega, dominus che avrà dovuto
rinunciare al recupero del proprio credito professionale per l’imperseguibilità del cliente,
ritiene
che, alla luce di quanto sopra rappresentato, l’Avv. (omissis) possa trovare adeguata e
satisfattiva risposta in merito al quesito formulato.
Pratica n. 765/10 S - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 1° giugno
2010, in ordine alla possibilità di riassumere “l’eventuale nuova e definitiva assunzione […]
dell’incarico difensivo del Signor R.D.” senza che ciò possa costituire un comportamento
professionale “deontologicamente non corretto”.
I fatti che precedono tale richiesta si riassumono nelle seguenti fasi:
1) conoscenza, da parte dell’Avv. (omissis), del Signor R.D. “da circa cinque anni”, dal
medesimo professionista “assistito in questioni di diritto civile, sia in relazione a problemi
personali, sia in problemi legati all’azienda dallo stesso amministrata […], recentemente
dichiarata fallita, nonchè in un processo in cui […] è chiamato a rispondere dei reati
contestati ad altri imputati”;[…] sospettata esistenza di “gravi indizi di colpevolezza nella
consumazione del reato di sequestro di persona in danno del cittadino statunitense A.S.”;
2) fermo del Signor R.D. presso lo studio dell’Avv. (omissis), in quel momento assente,
e conduzione dello stesso presso la Squadra Mobile di Roma - Sezione Sesta, ove gli veniva
contestato l’arresto e associato alla Casa Circondariale di Regina Coeli;
3) incontro nell’abitazione del citato Professionista con il funzionario partecipante
all’operazione sub 2) il quale nell’occasione invitava, ricevendo assenso, il Legale a recarsi
presso detta Squadra Mobile; l’Avv. (omissis) non trovando la richiesta “fuor di luogo” nè
rinunciando “a rispondere, opponendo il segreto professionale all’unica domanda posta:
“Conosce il Signor R.D.? Conosce il Signor A.S.?” sottoscriveva “le dichiarazioni rese”;
4) comunicazione telefonica di una ispettrice al suddetto Professionista, con la quale
veniva data conferma dell’avvenuto arresto, nonchè sua nomina a difensore;
5) nomina dell’Avv. (omissis), codifensore, su mandato del Signor R.D.;
6) rimessione del mandato di difensore dell’Avv. (omissis) -con riserva di proporre
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idoneo e relativo quesito al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma- ancorchè, come
dal medesimo ritenuto, non ci fosse “alcuna incompatibilità” di cui all’art. 197 c.p.p.:
“Incompatibilità con l’ufficio di testimone”.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso
- che la verbalizzazione e la conseguente sottoscrizione delle dichiarazioni rese presso la
Questura di Roma, Sezione Sesta, non può non configurare la tipica circostanza di
assunzione di informazioni dal teste, le quali sono utilizzabili in dibattimento, ragione per
la quale ne deriva la inerente e conseguente rinuncia al mandato di difesa, ormai non più
riassumibile;
- che ai sensi della regola deontologica dell’art. 58 “[…] è rimessa al prudente apprezzamento dell’avvocato la scelta di assumere o meno la veste di testimone in un giudizio […]
i cui fatti gli siano noti, con l’obbligo, in caso positivo, di rinunciare al mandato difensivo
senza più poterlo riassumere e curando di evitare che oggetto della testimonianza siano
circostanze di fatto ed elementi di difesa da considerarsi coperti dal dovere di segretezza, in
guisa che non venga arrecato pregiudizio alla parte rappresentata.”(C.N.F., 27 aprile 2006,
n. 15);
- che, infatti, nel caso specifico, è di tutta evidenza la conseguenza del comportamento
dell’Avv. (omissis) in ordine alla inosservanza della regola deontologica del citato articolo,
il quale recita: “Per quanto possibile, l’avvocato deve astenersi dal deporre come testimone
su circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale e inerenti al mandato
ricevuto”, inosservanza che ha appunto determinato direttamente la preclusione alla scelta
in argomento, sottraendola quindi alla propria intenzione, come enunciato dal II canone
complementare del suddetto articolo: “Qualora l’avvocato intenda presentarsi come testimone dovrà rinunciare al mandato e non potrà riassumerlo”;
osserva
per completezza della materia in argomento,
- che la Corte di Cassazione, sezione II, con sentenza del 21 novembre 1990-25 febbraio
1991, n. 6394, in riferimento all’art. 197 c.p.p., ha affermato il principio secondo cui “tra le
persone che possono essere assunte a sommarie informazioni dalla Polizia Giudiziaria
devono annoverarsi anche quelle nei cui riguardi vi è incompatibilità con l’ufficio di
testimone e quelle che hanno facoltà di astenersi dal deporre ex art. 197 e 199 c.p.p.; le
dichiarazioni rese alla Polizia Giudiziaria sono pertanto utilizzabili nel procedimento”;
- che la Corte Costituzionale, con ordinanza pronunciata il 21 dicembre 2001, n. 433,
ha dichiarato la manifesta infondatezza delle questioni di legittimità costituzionale dell’art.
197, comma 1, lettera d), del codice di procedura penale sollevate in riferimento agli artt. 3,
24 comma 2, e 111 comma 1, della Costituzione, “nella parte in cui non prevede
l’incompatibilità con l’ufficio di testimone del difensore che svolga o abbia svolto le proprie
funzioni nel medesimo procedimento e, in subordine, dell’art. 36 del R.D.L. 27 novembre
1933, n. 1578 (Ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore), convertito con
modificazioni nella legge 22 gennaio 1934, n. 36, nella parte in cui non prevede l’obbligo
di astensione della difesa del legale che nel medesimo procedimento si trovi a cumulare le
dette funzioni, ovvero la facoltà dell’Autorità Giudiziaria procedente di rilevare l’incompatibilità con modalità analoghe a quelle previste dall’art. 106, commi 2 e 3 c.p.p. (la Corte,
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nel richiamare la propria giurisprudenza, ha ribadito che “il problema dei rapporti tra il ruolo
del difensore e l’ufficio del testimone trova la sua naturale collocazione nella sfera delle
regole deontologiche, alle quali, per la loro stessa struttura e funzione, spetta di individuare,
a seconda delle varie concrete situazioni, in quali casi il munus difensivo non possa
conciliarsi con l’ufficio di testimone; tale impostazione non è contraddetta dalla nuova
causa di incompatibilità con l’ufficio di testimone introdotta dall’art. 3 della legge 7
dicembre 2000, n. 397, nell’art. 197 comma 1, lettera d) c.p.p., posto che l’incompatibilità
è limitata all’ipotesi in cui il difensore abbia svolto attività di investigazione difensiva);
- che il segreto professionale è tutelato dall’art. 622 c.p. “Rivelazione di segreto
professionale” che punisce “chiunque, avendo notizia per ragioni del proprio stato o ufficio,
o della professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a
proprio o altrui profitto, se dal fatto può derivare nocumento (...)”;
- che l’art. 200 c.p.p. “Segreto professionale” afferma sostanzialmente lo stesso principio,
stabilendo sub b) che gli avvocati e altri professionisti “non possono essere obbligati a
deporre su quanto hanno conosciuto per ragioni del proprio ministero” e lo stesso articolo
è poi richiamato dall’art. 249 c.p.c. per l’astensione dal rendere testimonianza in materia
civile. Oltre che previsione di una specifica norma penale, il segreto professionale è un diritto
e una difesa per la parte assistita; è un dovere di prestazione per l’avvocato che fonda su di
esso la ragione stessa del proprio ministero. Tale dovere è stato espressamente recepito
dall’art. 9 del Codice Deontologico Forense che, nella sua regola, stabilisce: “E’ dovere,
oltrechè diritto, primario e fondamentale dell’avvocato, mantenere il segreto sull’attività
prestata e su tutte le informazioni che siano a lui fornite dalla parte assistita o di cui sia venuto
a conoscenza in dipendenza del mandato”. La tutela del segreto non conosce limiti, nè
soggettivi, nè oggettivi, nè temporali; infatti l’avvocato è tenuto al dovere di segretezza e
riservatezza anche nei confronti degli ex clienti e non soltanto per l’attività giudiziale ma
anche per quella stragiudiziale. Tale ultimo principio, oltre ad essere stato più volte
affermato dalla giurisprudenza, è stato altresì recepito dall’art. 7 legge 9 febbraio 1982, n. 31,
sulla libera prestazione dei servizi da parte degli avvocati cittadini degli Stati membri della
Comunità Europea. Di fatto, quindi, la facoltà di astensione dal rendere testimonianza non
costituisce una eccezione alla regola dell’obbligo di rendere testimonianze, ma è espressione
del diverso principio di tutela del segreto professionale: “Il legislatore, disciplinando la
facoltà di astensione degli avvocati, ha operato, nel processo, un bilanciamento tra il dovere
rendere testimonianza e il dovere di mantenere il segreto su quanto appreso in ragione del
compimento di attività proprie della professione. L’ampiezza della facoltà di astensione dei
testimoni deve essere interpretata nell’ambito delle finalità proprie di tale bilanciamento”.
(Corte Costituzionale 8 aprile 1997, n. 87). Tali considerazioni tendono a tutelare lo stesso
spirito che governa l’attività professionale forense, posto che l’eventuale dichiarazione
testimoniale potrebbe comportare un danno di qualsiasi natura al cliente e conseguenze
disciplinari nei confronti dell’avvocato. E’ da notare, infine, che tutto ciò va anche e
soprattutto a discapito della reputazione e della onorabilità della professione;
ritiene
che, alla luce di quanto sopra rappresentato, l’Avv. (omissis) possa trovare adeguata e
satisfattiva risposta in merito al quesito formulato.
a cura di Livia Rossi
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IL NOSTRO MONDO
Dal verbale n. 18 dell’adunanza del 6 maggio 2010
VISITA DEL DOTT. GIORGIO SANTACROCE PRESIDENTE
DELLA CORTE DI APPELLO DI ROMA
- Viene ammesso in Aula, in graditissima visita, il Dott. Giorgio Santacroce,
Presidente della Corte di Appello di Roma.
Il Presidente Conte esprime profonda gratitudine al Presidente Santacroce per
aver accettato l’invito e quest’ultimo ringrazia per le cortesi espressioni rivoltegli.
Il Presidente Conte espone sinteticamente i temi che in questo incontro sarebbe
bene che fossero trattati.
Il Presidente Santacroce esordisce affermandosi orgoglioso di aver mantenuto
negli anni un ottimo rapporto personale con gli avvocati, sin da quando era
Sostituto Procuratore della Repubblica. Egli ha accolto con piacere l’invito a
partecipare alla presente adunanza anche perchè vi sono un paio di questioni che
voleva esporre, confrontandosi con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma (in primis l’operatività concreta della convenzione per la quale i Praticanti
Avvocati possono svolgere il tirocinio presso gli Uffici Giudiziari, che egli reputa
essere una iniziativa assai positiva, così come è stata da anni accolta in Francia e in
Germania; la seconda è quella di pervenire ad una informatizzazione dell’Ufficio
Unico Notificazioni, con l’apporto del Coordinatore dell’Ufficio stesso).
Sul tema della mediazione, al quale ha fatto un cenno preliminare il Presidente
Conte, il Dott. Santacroce comunica che la Corte sta svolgendo, anche grazie al
contributo di molti studiosi, una serie di seminari di studio e di approfondimento.
Egli ritiene che il Decreto Legislativo del marzo scorso lasci molti spazi aperti che
l’Avvocatura e la Magistratura sono chiamati a colmare insieme. Il primo problema
è quello del reperimento di spazi presso il Tribunale –che allo stato non ci sono–
mentre altra questione è quella del finanziamento dei corsi di formazione.
Il Presidente Conte condivide le perplessità del Presidente Santacroce sull’istituto della mediazione obbligatoria e passa la parola ai Consiglieri che intendono
intervenire e proporre domande al Presidente stesso.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere solleva il problema della Sezione Famiglia
con riferimento agli incombenti di Cancelleria, con particolare riguardo alla
richiesta di copie. Il Presidente Santacroce risponde comunicando che proprio
domani in Cassazione si terrà un Seminario sul tema dei diritti che concernono la
materia della famiglia. Per passare al profilo pratico, osserva che nell’ultima sua
seduta, il Consiglio Giudiziario ha espresso critiche all’attuale situazione della
Sezione Famiglia del Tribunale, proponendo alcune soluzioni alternative anche
con riguardo alle problematiche burocratiche. E, quindi, tra poco qualcosa
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IL NOSTRO MONDO
cambierà in ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio Giudiziario.
In Corte di Appello la situazione è aggravata da una serie di contenziosi
numericamente cospicui in tema di giurisdizione volontaria. Vi sono state riunioni
con i Presidenti delle Sezioni Civili al fine di valutare eventuali spostamenti di
competenze. Comunica poi che vi è un Magistrato della Sezione Famiglia che nei
prossimi mesi sarà collocato a riposo mentre un altro, promosso, non potrà
rimanere in quella stessa posizione; infine, altro Magistrato sarà trasferito, fra breve,
presso la Corte di Cassazione. Ciò comporta una stasi momentanea dovuta,
quindi, alla carenza di Magistrati. Ciò non toglie che egli stia comunque maturando
idee in grado di far ottenere qualche beneficio per l’efficienza dei servizi.
Il Consigliere Tesoriere, dopo aver ringraziato il Presidente della Corte di
Appello di Roma, che è sempre stato vicino alla categoria forense, ha da chiedere
due cose sulle quali i Colleghi attendono risposte: a) lo scaglionamento delle
udienze penali (che iniziano con estrema puntualità alle ore 9 ma poi vanno avanti
ad oltranza senza fasce orarie); b)la gestione degli spazi presso il Tribunale (si pensi
a quello destinato al supermercato e al vecchio bar), eventualmente da recuperare
dai morosi.
Il Dott. Santacroce rileva che quello delle fasce orarie è problema antico ed è
risolvibile però solo in parte (affrontato recentemente con il Procuratore Generale
e che sarà approfondito nei prossimi giorni in un incontro istituzionale in cui
saranno presenti anche alcuni Consiglieri dell’Ordine). Peraltro il problema
esposto è aggravato dalla circostanza che tutte le Sezioni non trattano, salvo
qualche eccezione, ogni tipo di materia e di reati (elemento che ha, peraltro, portato
significativi miglioramenti). Anche la chiamata delle udienze mediante altoparlante (inizialmente non gradito da qualche Presidente) è stata una novità che ha
contribuito, a suo giudizio, a rendere più efficiente il servizio di udienze (sopperendo, in parte, al problema della gravissima carenza, oggi salita a 102 vacanze, degli
Ufficiali Giudiziari). Tale pratica della chiamata con altoparlante, purtroppo, non
si è potuta attuare anche in Tribunale, dove è oggettivamente più difficile. Auspica
che a tal fine si potranno utilizzare i 12 Cassaintegrati, di cui all’accordo con la
Provincia, di prossima chiamata. Egli ricorda, peraltro, un’altra sua iniziativa che
è stata quella di ridurre i ruoli di udienza (non più di 25 cause per ogni ruolo).
Comunque l’idea dei protocolli di udienza verrà coltivata anche nel futuro.
Sul problema degli spazi, il Presidente Santacroce si limita a ricordare che ai
concessionari morosi di spazi, è stata revocata la concessione. Anche al Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma, com’è noto, sono stati ridotti spazi atteso che
alcuni di questi erano diventati veri e propri spacci di tipo commerciale.
Prende poi la parola il Consigliere Barbantini, il quale si associa ai ringraziamenti, osserva che è un onore per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma avere
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ospite il Primo Presidente della Corte di Appello di Roma e fa presente che è rimasto
molto colpito dalle affermazioni sul tirocinio da svolgere presso gli Uffici Giudiziari e chiede invece di sapere il numero dei giovani che, a tal fine, sono segnalati
dalle Università.
Il Presidente Santacroce comunica che questi sono circa 70-80 all’anno (la prima
convenzione fu con la “LUISS”, seguita, poi, da quelle di “Tor Vergata” e de “La
Sapienza”).
Il Consigliere Vaglio ringrazia il Presidente Santacroce per la questione che è
stata risolta in questi giorni, che è quella della velocizzazione delle operazioni di
iscrizioni a ruolo con il codice a barre in Corte d’Appello.
Il Consigliere Di Tosto chiede al Presidente Santacroce se è previsto a breve un
aumento dei Magistrati in Corte di Appello, vista la drammatica situazione di
carenza.
Il Presidente Santacroce ribadisce quanto poc’anzi riferito, e cioè che è dispiaciuto di fornire cattive notizie in proposito ma comunica di essere stato recentemente sia al Ministero della Giustizia e sia al Consiglio Superiore della Magistratura, dove non gli sono stati dati affidamenti in questo senso. Egli rammenta,
peraltro, che presso altre sedi giudiziarie (come a Velletri e a Latina) la situazione
è ancora più drammatica.
Termina il Presidente Conte non formulando una domanda, ma permettendosi
di chiedere un parere, in ordine alla situazione legata al c.d. “sfratto” della sede
storica del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Il Presidente Santacroce, a titolo personale, muove innanzitutto dalla decisione
del Consiglio di Stato, che è divenuta esecutiva, e che egli deve, ovviamente,
rispettare, come Magistrato. D’altro canto egli osserva che a favore del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma c’è il principio secondo il quale fino a che non
si trova, di comune accordo, un’intesa su una sede alternativa, il Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma potrà opporre il proprio diritto di stabilimento
a Piazza Cavour.
Al termine dell’incontro, alle ore 15.00, il Consiglio offre al Presidente Santacroce una coppa di champagne. Gli astanti brindano insieme e si congratulano
vicendevolmente.
Dal verbale n. 21 dell’adunanza del 20 maggio 2010
- Il Consigliere Nesta riferisce in merito alle doglianze, fondatamente avanzate
dall’Avv. (omissis) anche a nome di numerosi Colleghi, in merito alla grave
situazione che spesso si verifica all’Ufficio Notifiche, allorquando (quasi tutti i
giorni) la Cassa 1, riservata alle agenzie, è chiusa.
Infatti, in tal caso, secondo le disposizioni vigenti, peraltro riportate in cartello
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affisso in loco, “quando è aperta una cassa sola le agenzie passati 5 atti devono
rimettersi in fila”, determina che i numerosi addetti delle agenzie, ciascuno in fila
con 5 atti, creano una situazione tale che l’avvocato, o un suo incaricato, magari
per richiedere la notifica di un solo atto, è costretto a stare in fila anche per tre ore,
prima che venga il suo turno.
Ovviamente, tale insostenibile situazione, contribuisce a creare malumori e
diverbi, anche accesi tra le persone in fila, che non degenerano in qualcosa di più
grave grazie alla proverbiale pazienza e spirito di sopportazione degli avvocati.
Il Consigliere Nesta, pertanto, chiede l’immediato intervento del Consiglio che,
tramite i Consiglieri incaricati dei rapporti con l’Ufficio Notifiche, dovrà effettuare
ogni opportuno intervento, finalizzato a ovviare all’increscioso e non più tollerabile problema venutosi a creare.
Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti ad adottare concrete iniziative ed a
prendere contatti con il Dirigente UNEP per risolvere le problematiche esposte.
Dal verbale n. 26 dell’adunanza del 10 giugno 2010
COMUNICAZIONI DEI CONSIGLIERI
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere Fasciotti, facendo seguito alla
comunicazione e alla delibera del 3 giugno 2010, comunicano che in data 7 giugno
2010 sono stati consegnati al Consiglio dell’Ordine per il tramite del Consigliere
Fasciotti, la copia del verbale del Consiglio Giudiziario e il verbale della Commissione flussi, relativi al progetto di modifica tabellare relativo alle Sezione Prima e
Prima Bis Civile, unitamente alle osservazioni dei Magistrati della Sezione Prima
Bis, così come inviate al Presidente del Tribunale Ordinario di Roma e allo stesso
Consiglio Giudiziario.
Il Consiglio dell’Ordine è stato ritenuto, quale interlocutore istituzionale in
merito alla materia tabellare, legittimo destinatario delle questioni che vengono
diffusamente illustrate nel documento sottoscritto dai Magistrati della Sezione
Prima Bis Civile e che non erano evincibili dall’originario progetto tabellare
depositato dal Presidente del Tribunale, che prevedeva solo l’aumento di due posti
in organico presso la Sezione Prima Civile.
La Segreteria del Presidente Dott. de Fiore è stata contattata in data 8 giugno
2010 per un incontro urgente con il Presidente, onde sensibilizzarlo sui temi
oggetto dell’istanza medesima.
Il Consiglio ne prende atto, approva e delibera che il Consigliere Segretario e il
Consigliere Fasciotti incontrino urgentemente il Presidente del Tribunale Ordinario di Roma per discutere sui temi oggetto dell’istanza del 7 giugno 2010.
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IL NOSTRO MONDO
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che è stato inaugurato il portale
web http://pct.tribunale.roma.it/, interamente dedicato al Processo Civile Telematico e al suo sviluppo presso il Tribunale di Roma. Su tale portale web, di libera
consultazione, verranno raccolti documenti, esperienze, materiali e risorse utili per
lo sviluppo della informatizzazione delle attività forensi e per l’utilizzo della
metodologia telematica nell’ambito giudiziario romano.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che è stato esteso al Consiglio
Nazionale Forense il protocollo d’intesa siglato il 23 dicembre 2009 tra il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Consiglio di
Presidenza della Giustizia Tributaria, l’Agenzia delle Entrate e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili per la sperimentazione
del Processo Tributario telematico presso la Commissione Tributaria Provinciale
e quella Regionale del Lazio. La partecipazione degli avvocati tributaristi nella
sperimentazione del Processo Telematico Tributario produrrà effetti positivi sia
nella fase applicativa, incrementando il flusso dei documenti informatici inviati
nell’applicativo telematico, sia nella fase di studio delle necessarie modifiche alla
normativa vigente.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Graziani riferisce in ordine al progetto “Fascicoli sicuri”, in vista
della sua attuazione sperimentale presso la Tredicesima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma. Il progetto si propone di assicurare il lodevole obiettivo
di evitare la dispersione (per sottrazione o smarrimento) di atti e/o fascicoli
processuali per il tramite di un controllo elettronico basato su sistemi tecnologici
avanzati. Grazie anche all’ausilio di componenti della Commissione Informatica,
è stata predisposta una relazione illustrativa su molti profili del progetto che
sollevano perplessità, soprattutto in ordine all’impatto operativo (costi, accessi,
distribuzione di tessere, ecc.) sull’attività degli avvocati. Deve essere sottolineato
l’indubbio effetto di deterrenza che un eventuale sistema del genere avrebbe su
eventuali malintenzionati. Tuttavia, si deve parimenti segnalare che analoghi effetti
dissuasivi verrebbero –a minor costo- conseguiti laddove i locali venissero muniti
di sistemi di videosorveglianza.
Il Consigliere Graziani propone, quindi, che il Consiglio deliberi se aderire o
meno all’iniziativa o se subordinare la propria valutazione all’acquisizione di
chiarimenti sugli interrogativi sollevati nella relazione medesima.
Il Consiglio ringrazia il Consigliere Graziani e lo incarica di acquisire i
chiarimenti da lui stesso ritenuti opportuni.
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IL NOSTRO MONDO
Dal verbale n. 27 dell’adunanza del 17 giugno 2010
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla,
Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 14
giugno 2010, con la quale trasmette il comunicato stampa nel quale esprime la
solidarietà dell’Avvocatura italiana ai magistrati e al personale degli Uffici Giudiziari per le decisioni prese dal Parlamento sui tagli alla Giustizia nella recentissima
manovra economica.
Il Consiglio prende atto.
Dal verbale n. 29 dell’adunanza del 24 giugno 2010
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi comunicano che è pervenuta una
e-mail della Dott.ssa Anna Medina –del Municipio XI– con la quale si rende edotto
il Consiglio della costituzione della Consulta Femminile del predetto Municipio
che ha per oggetto una indagine sulle donne avvocato che esercitano la professione
forense nel territorio municipale. In allegato alla predetta mail viene trasmessa la
presentazione dell’iniziativa e uno strumento di indagine (questionario) appositamente predisposto.
Viene richiesto il sostegno del Consiglio all’iniziativa al fine di assicurarne il
buon esito.
A tal fine i Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi propongono che il
documento di presentazione dell’iniziativa e il questionario vengano pubblicati sul
sito con invito alle Colleghe alla compilazione e all’invio telematico presso il
predetto Municipio.
Il Consiglio approva la pubblicazione sul sito istituzionale.
- Il Consigliere Condello informa il Consiglio di aver partecipato, quale
Coordinatore della Commissione Procedure Concorsuali, alla riunione organizzativa della fase sperimentale di avvio del processo telematico fallimentare indetta dal
Cons. Ruggero, Giudice delegato alla Sezione Fallimentare e designato dal Presidente della Sezione Fallimentare per attivare la sperimentazione.
Tutte le procedure fallimentari, nuovo rito, assegnate al Cons. Ruggeri verranno
trattate anche on line con l’utilizzazione del programma software fornito dalla
Società Zucchetti.
Questo sistema consentirà ai Giudici, ai Curatori e alla cancelleria di gestire le
procedure anche in formato digitale e con collegamenti e trasferimenti degli atti on
line utilizzando la posta elettronica certificata.
Successivamente, dopo la fase di sperimentazione, il sistema verrà utilizzato in
tutta la Sezione Fallimentare di Roma.
Il Consiglio ne prende atto.
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IL NOSTRO MONDO
- Il Consigliere Condello informa il Consiglio di aver incontrato, unitamente
al Consigliere Barbantini e alla presenza, nella prima fase, del Presidente, il
Coordinatore dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, Avv. Anna Maria
Barbante, il Presidente dell’Ordine di Latina, Avv. Giovanni Malinconico e il
Presidente dell’Ordine di Frosinone, Avv. Davide Calabrò.
Nella riunione si è discusso dei problemi relativi alla costituzione dell’Unione
del Distretto del Lazio a seguito dell’approvazione dello Statuto e della delibera del
27 maggio 2010 della stessa Unione nell’adunanza dei Presidenti tenutasi a
Civitavecchia il giorno 27 maggio 2010.
Della predetta delibera si trascrive un passo che riguarda, in particolare, l’Ordine
di Roma:
“- preso atto della disponibilità recentemente manifestata dal C.d.O. di Roma
di intrattenere rapporti con l’Unione e di verificare percorsi finalizzati alla
unificazione di tutti gli Ordini del distretto.
- considerato che è interesse dell’Unione individuare le possibili convergenze di tutti i
Consiglieri dell’Ordine del distretto compatibili con i principi generali che hanno il vigente
statuto,
DELIBERA
di delegare il coordinatore, unitamente agli Avv.ti Giovanni Malinconico e Davide
Calabrò a prendere contatti con il C.d.O. di Roma al fine di concordare le concrete
modalità di attuazione delle reciproche disponibilità.”
Il Consigliere Condello, dopo aver esaminato lo Statuto dell’Unione, ha
proposto le seguenti modifiche: 1) all’art. 2 inserire la frase “nel rispetto dell’autonomia e competenza istituzionale nei singoli Consigli”; 2) all’art. 4) inserire la frase
“o da un Consigliere delegato dal Presidente”; 3) l’eliminazione dell’art. 7; 4) la
modifica dell’art. 6.
In particolare con riferimento all’art. 6 è stata proposta la seguente modifica: “le
delibere del Comitato dei Presidenti sono assunte a maggioranza semplice dei voti espressi in
forma palese e comunque con il voto favorevole di almeno la metà più uno dei Consigli
aderenti. Non sono ammesse deleghe tra componenti di Ordini diversi. Ad ogni Consiglio
dell’Ordine spetta il numero di voti in proporzione al numeri degli iscritti individuando
secondo i criteri di cui all’art. 11 del D.lgs. 23 novembre 1944 n. 382.”
Il Consigliere Condello ha evidenziato che lo Statuto, così come elaborato dagli
altri Ordini, determina una evidente posizione anomala del Consiglio dell’Ordine
romano rispetto agli altri Consigli del Distretto. La modifica proposta, che prevede
l’eliminazione dell’attribuzione di voti limitati in contrasto con la normativa
vigente e l’utilizzazione della clausola prevista (“in aggiunta del voto favorevole di
almeno la metà dei Consigli aderenti”), determina una posizione di equilibrio tra
l’Ordine romano con gli altri Ordini.
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IL NOSTRO MONDO
I Rappresentanti dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio hanno evidenziato
che lo Statuto, cosi come da loro approvato, non può essere modificato poichè, in
caso contrario, verrebbero vanificati i principi ispiratori dello stesso cosi come a suo
tempo individuati dagli altri Ordini nel Lazio.
I Rappresentanti dell’Unione, comunque, hanno ribadito l’invito al Consiglio
di Roma di partecipare, con propri rappresentanti, all’Assemblea Generale del 26
giugno p.v. e agli altri eventi che verranno organizzati lasciando inalterate, in questa
prima fase, le disposizioni previste nello Statuto.
Il Consigliere Condello ritiene che il Consiglio dell’Ordine di Roma non possa
non partecipare alle attività dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, istituzione
prevista in tutti i Distretti delle Corti d’Appello d’Italia e riconosciuta dal Consiglio
Nazionale Forense poichè l’assenza potrebbe determinare gravi danni dall’Avvocatura romana, sia con riferimento al nuovo Ordinamento Professionale in
discussione al Senato, sia con riferimento a tutte le attività istituzionali che
vengono decise negli Organi rappresentativi dell’Avvocatura ma rileva, comunque,
che lo Statuto deve essere adeguato alle richieste formulate.
Il Consiglio ne prende atto, ma invita il Presidente a prendere parte all’Assemblea del 25 p.v. al fine di spiegare approfonditamente le ragioni dell’Ordine di
Roma.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine agli sviluppi degli
incontri avuti con i responsabili dell’Ufficio UNEP in ordine alla prospettiva di
implementare i servizi fruibili dagli Avvocati attraverso l’utilizzo delle moderne
tecnologie. Allo stato, l’Ufficio UNEP è dotato di tre distinti applicativi (uno per
il Settore Esecuzioni, uno per il Settore Notificazioni Civili e uno per il Settore
Notificazioni Lavoro) che non sono immediatamente in grado di dialogare tra loro
e convergere su un’unica piattaforma. L’Ufficio UNEP ha tuttavia indicato che, in
futuro, ma con tempi non prevedibili, opererà nel senso di consentire il dialogo tra
questi applicativi. Al momento, appare tuttavia possibile sviluppare una piattaforma software attraverso la quale consentire agli Avvocati di visualizzare on-line la
situazione degli atti consegnati per la notifica e la loro disponibilità agli sportelli
di restituzione. Per fare ciò, sono coinvolte sia le responsabilità dell’Ufficio UNEP
che della Presidenza della Corte di Appello di Roma nonchè le strutture tecniche
della Corte di Appello stessa e dell’azienda fornitrice del supporto software
dell’Ufficio UNEP. Ogni riscontro attuale ha già dato esiti positivi e, conseguentemente, si prevede che il risultato perseguito possa essere raggiunto in tempi
quanto mai brevi.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia.
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IL NOSTRO MONDO
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine al progetto di munire
di accesso ad internet wi-fi le sedi giudiziarie romane. In data 21 giugno 2010 hanno
partecipato a una riunione con i responsabili dell’Ufficio dei Referenti Informatici
Distrettuali della Corte di Appello di Roma, Dott. Mauro Lambertucci, Dott.
Carmelo Asaro e Dott. Giuseppe Corasaniti, alla presenza del Dirigente della
Provincia di Roma Dott. Francesco Loriga e di altri responsabili delle strutture
giudiziarie coinvolte dal progetto. All’esito della riunione, sono stati fatti i
sopralluoghi per individuare le quattro aree da dotare di punti di accesso wi-fi nella
fase sperimentale del progetto (gli edifici A e B della Città Giudiziaria di Piazzale
Clodio nonchè il nuovo palazzo della Corte di Appello, il palazzo di Via Lepanto
4 e il palazzo di viale Giulio Cesare n.54/B). A seguito di tale sopralluogo, verranno
quanto prima richieste dalla Provincia di Roma le autorizzazioni necessarie,
affinchè siano rese dalle Presidenze della Corte di Appello di Roma e del Tribunale
Ordinario di Roma, anche previa acquisizione del pronunciamento da parte della
Commissione di Manutenzione competente.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia per l’ottima notizia.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine all’incontro tenuto il
21 giugno 2010 per rilevare l’andamento dell’attuazione del Processo Civile
Telematico presso il Tribunale di Roma –Settore Esecuzioni Immobiliari. In tale
occasione, il Dott. Francesco Cottone (Magistrato addetto alla direzione del
“Gruppo Guida” incaricato di definire le prassi operative del PCT) ha confermato
le difficoltà di procedere a “bonificare” le anagrafiche degli avvocati coinvolti nei
processi esecutivi immobiliari, specialmente nella funzione di ausiliari del giudice.
Il medesimo Dott. Francesco Cottone ha indicato che le anagrafiche da “bonificare” saranno circa 3.500, di cui il 65% circa riguardanti avvocati. Per questo motivo,
è stata richiesta una disponibilità di massima del Consiglio di mettere a disposizione una unità lavorativa che provveda (previa convenzione autorizzata dal Presidente del Tribunale) ad operare gli inserimenti. Analoga richiesta verrà avanzata al
Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
I Consiglieri Condello e Graziani propongono di esprimere una adesione di
massima alla richiesta, dal momento che la “bonifica” delle anagrafiche consentirà
un migliore utilizzo del Processo Civile Telematico da parte degli Avvocati romani.
Il Consiglio ne prende atto ed esprime un consenso di massima all’iniziativa,
riservandosi successive considerazioni al riguardo e sottolineando, tuttavia, che
l’invio di personale interinale dovrà essere compatibile, comunque, con le risorse
economiche del Consiglio.
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IL NOSTRO MONDO
Dal verbale n. 30 dell’adunanza del 1° luglio 2010
- Il Presidente riferisce -unitamente al Consigliere Condello delegato con lui alla
Commissione Procedure Concorsuali- in ordine alla bozza del Protocollo d’intesa
tra la Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili di Roma, che si trascrive integralmente:
PROTOCOLLO DI INTESA
tra
Tribunale Ordinario di Roma – Sezione Fallimentare
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili di Roma
per l’individuazione e la chiusura di procedure concorsuali vetuste
1. Presupposti e finalità
Il presente Protocollo –che consiste nell’adozione di un progetto comune per
l’individuazione e l’accelerazione delle operazioni di chiusura di procedure concorsuali vetuste– si inserisce nel Programma di Collaborazione tra Tribunale
Ordinario di Roma -Sezione Fallimentare, e Ordini professionali degli Avvocati di
Roma e dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma (di seguito,
per brevità, anche “Ordini” o “i due Ordini”).
I presupposti del progetto derivano da una serie di constatazioni di fatto del
Tribunale Ordinario di Roma, che i due Ordini condividono, in quanto individuanti dati oggettivi.
Tali presupposti possono così, sinteticamente riassumersi:
i) il gran numero di procedure fallimentari pendenti, alcune risalenti anche a
oltre venti anni addietro;
ii) la constatazione che molte di dette procedure possono essere definite in
maniera alquanto celere, avendo esaurito quanto meno le fondamentali attività di
realizzazione dell’attivo;
iii) l’iscrizione nell’elenco dei professionisti (Avvocati e Commercialisti) che
offrono la loro disponibilità ad accettare incarichi di curatele fallimentari di oltre
1.500 soggetti;
iv) la presa d’atto statistica che a fronte di ciò la Sezione Fallimentare del
Tribunale Ordinario di Roma dichiara circa 450/500 fallimenti all’anno.
Da qui la condivisa necessità da parte dei due Ordini di adoperarsi per accelerare
le attività per la chiusura delle procedure risalenti nel tempo e di assicurare alla
Sezione Fallimentare, sia pure nella parità di condizione di tutti gli iscritti ai due
Ordini, la collaborazione di professionisti disponibili ad assumere l’incarico di
Curatore fallimentare, che –specie in relazione all’alto grado di autonomia e di
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IL NOSTRO MONDO
responsabilità a questi richiesta dalla vigente legge fallimentare– offrano un elevato
grado di specializzazione, sia con riguardo alle procedure già seguite (per premiare
l’esperienza, assicurando così una continuità professionale a chi si è dedicato da
sempre al settore), sia facendo riferimento al conseguimento di titoli e alla proficua
frequentazione di corsi di specializzazione (per consentire il ricambio con professionisti qualificati, anche se privi di significativa esperienza concreta).
Sono così state assunte nell’ambito del Programma di Collaborazione, alcune
iniziative con la Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma per
collaborare alla formazione di tale professionista specializzato, fermo restando che
la designazione e la scelta del Curatore e degli altri ausiliari del Giudice, rimane un
imprescindibile e non sindacabile compito del Tribunale, che vi provvederà
secondo criteri dallo stesso Tribunale autonomamente stabiliti.
Nell’ambito di detto Programma di Collaborazione i due Ordini –preso atto
della giustificata esigenza della Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di
Roma di procedere alla chiusura del maggior numero possibile di vecchie procedure e constatato che molte procedure risultano ancora aperte per comportamenti
che, sia pure fino a oggi consentiti, vengono reputati non opportuni, volendo dare
un impulso moderno alle procedure concorsuali, in linea con lo spirito della
Riforma (e tenuto anche conto degli effetti della c.d. Legge Pinto), e favorire in
maniera veloce la definizione delle vicende dell’impresa fallita– hanno concordato
con la Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma di contribuire alla
soluzione del problema più contingente, relativo alla chiusura del massimo
numero possibile di procedure.
2. Destinatari del presente Protocollo e stato della procedura.
Destinatari del presente Protocollo sono tutti i Curatori che si trovino in
difficoltà per qualche passaggio problematico –sia dal punto di vista sostanziale,
che da quello formale– che impedisce loro di procedere rapidamente all’avvio delle
operazioni di chiusura del Fallimento e che ritengano, in maniera discreta e senza
che ciò comporti per loro alcun pregiudizio, di potere avere necessità di un’assistenza qualificata conseguendo, nello stesso tempo, una “moratoria” circa l’utilizzo da
parte del Tribunale dello strumento della revoca ex art. 37 L.F.
Si tratta, ovviamente, di difficoltà che non dipendono da comportamenti
dolosi, che rimangono esclusi da qualsiasi possibilità di assistenza e collaborazione
e che –se realmente sussistenti– daranno, invece, luogo anche alle sanzioni
disciplinari previste dai Regolamenti disciplinari dei due Consigli dell’Ordine.
La procedura, peraltro, deve essere giunta al punto tale che, le questioni da
definire siano effettivamente risolvibili nello spazio di novanta giorni e che, entro
detto termine, si possa ipotizzare di essere pronti a presentare, nei trenta giorni
successivi, il rendiconto.
La finalità del presente Protocollo, difatti, non è quella di offrire assistenza
indiscriminata, ma di offrire un ausilio soltanto ai professionisti che lo richiedano
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con la finalità di pervenire alla veloce chiusura delle singole procedure.
3. La creazione di una “task-force” da parte dei due Consigli dell’Ordine e le
modalità di assistenza al Curatore.
I due Consigli dell’Ordine individueranno tra i propri iscritti professionisti
qualificati disposti a prestare volontariamente e gratuitamente l’assistenza richiesta.
Il Curatore rimane, comunque, l’unico responsabile della procedura a lui affidata
e la scelta di attuare o meno i consigli forniti costituirà una sua prerogativa che in
nessun caso potrà coinvolgere i professionisti prestanti l’assistenza, stante la natura
gratuita e volontaria e il carattere non vincolante e di mero “indirizzo” della soluzione
proposta non in base ad un completo esame dell’intera procedura ma, unicamente,
sulla base dell’aspetto particolare e parziale prospettato dal Curatore stesso.
L’assistenza consisterà, infatti, nell’analisi delle problematiche evidenziate dal
Curatore, nella verifica che sussistano soluzioni per la definizione della procedura
nella tempistica (di carattere ordinatorio) evidenziata al precedente paragrafo e nel
tracciare, assieme al medesimo Curatore e al Giudice Delegato, un programma per
il perseguimento degli obiettivi così individuati.
Nella sostanza, su richiesta anche informale del Curatore al proprio Consiglio
dell’Ordine, le problematiche evidenziate saranno esaminate congiuntamente da un
Avvocato e da un Commercialista designato dai rispettivi Ordini di appartenenza.
Costoro verificheranno la possibilità di soluzione e un “Programma” per
addivenire alla chiusura della procedura concorsuale in tempi ragionevoli.
Il Curatore, se condividerà le indicazioni fornitegli, lo farà proprio detto
“programma” e lo esporrà in un’informativa al Giudice Delegato.
Il Giudice Delegato –esercitando anche i poteri di direzione della procedura,
tipici del suo ruolo e della sua funzione in relazione ai fallimenti “pre-riforma” cui
è riservato il presente progetto– approva, anche con modificazioni, il programma
di chiusura di quella procedura sottopostogli dal Curatore.
L’attuazione concreta del programma così definito, competerà poi concretamente al Curatore, sempre sotto la direzione del Giudice Delegato e con l’assistenza dei due professionisti designati dagli Ordini.
4. La “moratoria”.
La presentazione e la conseguente approvazione del “Programma” di definizione della procedura concorsuale, comporterà una sorta di moratoria, nel senso che
il Giudice Delegato, nel tempo occorrente per l’attuazione del programma dallo
stesso contribuito a realizzare e approvato (salvo che emergano ipotesi dolose e
fermo restando che il programma venga realizzato con le tempistiche stabilite), non
avrà alcuna ragione per esercitare il potere di proposta di revoca del Curatore, di cui
all’art. 37 L.F. (testo pre-riforma).
5. Riservatezza e non pregiudizialità.
Il “Programma”, conseguente alla richiesta di assistenza ai due Consigli degli
Ordini da parte del Curatore, anche se dovesse essere trasfuso in un verbale o in
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IL NOSTRO MONDO
istanze, rimarrà riservato, così come riservata e non divulgabile pubblicamente
rimarrà la richiesta di intervento.
In nessun caso verrà consentita a terzi la richiesta di copie del “Programma” e
il Giudice Delegato darà alla Cancelleria le opportune istruzioni per garantire detta
riservatezza.
La richiesta di intervento non comporterà di per sè alcun pregiudizio al Curatore
richiedente, ritenendosi che la particolare contingenza che ha richiesto l’ausilio dei
due Consigli dell’Ordine sia stata determinata da fattori e situazioni che non ne
intaccano la professionalità.
6. Adozione e approvazione del presente progetto.
Il progetto, come delineato nei precedenti paragrafi, è stato esaminato da
ciascuna delle parti firmatarie il presente Protocollo, sia in maniera autonoma, che
in sedute congiunte ed è stato ritenuto idoneo a soddisfare un interesse comune,
sia della Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma, sia del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che del Consiglio dell’Ordine dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma.
Con la sottoscrizione del presente Protocollo, il progetto è adottato e reso
immediatamente operativo e di esso verrà data pubblicità nelle forme opportune.
Con comunicazione congiunta dei due Consigli dell’Ordine, da inviarsi anche
a mezzo e-mail, tutti i professionisti che hanno in corso procedure concorsuali
saranno informati dell’opportunità derivante dalla sottoscrizione e applicazione
del presente Protocollo.
Roma, lì ..............
Tribunale Ordinario di Roma
Sezione Fallimentare
Il Presidente
(Dott. Ciro Monsurrò)
Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma
Il Presidente
(Avv. Antonio Conte)
Consiglio dell’Ordine dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti
Contabili di Roma
Il Presidente
(Dott. Gerardo Longobardi)
Il Consiglio ne prende atto, approva la bozza rinviando alla prossima adunanza
per eventuali osservazioni da inserire considerato che la firma del Protocollo
avverrà in data 9 luglio 2010.
Dal verbale n. 32 dell’adunanza dell’8 luglio 2010
- Il Consigliere Segretario riferisce dell’avvenuta presentazione di un disegno di
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legge, di cui è stata data ampia diffusione dalla stampa quotidiana in questi giorni,
secondo il quale oltre al giudice anche il notaio potrà emettere il decreto di
omologazione della separazione consensuale in assenza di figli minori. E’ quanto
prevede il disegno di legge presentato lo scorso 12 novembre al Senato e in attesa
di essere assegnato alle Commissioni competenti per l’esame. Il provvedimento,
che aggiunge al Codice Civile l’art. 158-bis, e che sembrerebbe essere stato suggerito
dal Consiglio Nazionale del Notariato, risponderebbe, come si legge nella relazione parlamentare, alle esigenze di semplificare la forma e accelerare i tempi delle
separazioni consensuali quando non ci sono minori con il duplice effetto di
diminuire i costi e di snellire l’attività dei Tribunali.
Il Consigliere Segretario rileva che, in disparte la logica che mira a favorire una
continua riduzione di spazi professionali a danno sempre e soltanto della categoria
forense (mentre quella notarile insorse quando si profilò la possibilità di attribuire
agli avvocati il potere di rogitare atti di trasferimento di immobili con valore
inferiore a centomila euro), questa idea costituisce un ennesimo tentativo di svilire
l’apporto che l’avvocato insostituibile, sul piano tecnico-professionale, reca nella
composizione del conflitto familiare, rendendo sostanzialmente un fatto privato
la separazione coniugale e abbracciando una logica del mercato che non è quella
della famiglia.
Il Consiglio esprime fermo risentimento al contenuto del disegno di legge,
rispetto al quale manifesta, per le ragioni esposte nella comunicazione sopra
riferita, la propria severa critica, atteso che la proposta contribuisce a ridurre gli
spazi professionali della categoria forense e svilisce l’insostituibile contributo, che
l’Avvocatura e la stessa Magistratura, storicamente apportano alla materia delle
separazioni coniugali incidendo, peraltro, su prerogative costituzionali.
Decide che la presente delibera sia pubblicata sul sito istituzionale, sia inviata
al Ministro della Giustizia e sia oggetto di un comunicato stampa da inviare alle
maggiori Agenzie.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce in ordine alle proposte di agevolazione e/o
convenzione da parte di alcune aziende pervenute al Consiglio a favore degli
Avvocati romani.
Il Consigliere Cerè ricorda che l’Ordine è un Ente Pubblico non Economico e
che la proposta del Consigliere Tesoriere non la convince. Ritiene che la materia
delle convenzioni debba essere riservata alla Cassa di Previdenza e che è inopportuno che siano appannaggio anche del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma.
Il Consigliere Nesta apprezza l’iniziativa ma ritiene che le proposte che vaglia
il Consigliere Tesoriere siano poi deliberate dal Consiglio.
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IL NOSTRO MONDO
Il Consigliere Rossi si associa e, per replicare al Consigliere Cerè, ritiene che la
questione delle convenzioni non è più rinviabile atteso che tutti i maggiori Ordini
professionali svolgono questo servizio a favore degli iscritti. Comprende talune
perplessità che, però, oramai non appaiono essere più al passo con i tempi.
Il Consigliere Graziani ritiene che si debba certamente effettuare un filtro per
accertare la serietà delle proposte delle aziende, in particolare di quelle che offrono
servizi specifici agli avvocati che poi sono quelle oggetto della proposta di delibera
oggi in discussione. Aggiunge che, di fatto, le convenzioni esistono (si pensi alla
fornitura della smart card, della PEC, ecc.) e, quindi, è necessario approvare quanto
prima un regolamento che disciplini la materia.
Il Consigliere Barbantini si dichiara contrario alla proposta perchè ritiene che,
pur essendo la società civile cambiata, tra i compiti dell’Ordine non rientri quello
di effettuare agevolazioni di tipo commerciale per gli iscritti, il che svilirebbe ancor
più la professione.
Il Consigliere Tesoriere chiarisce che le convenzioni di cui si tratta non sono
quelle di tipo commerciale (ristoranti, agenzie di viaggio, pneumatici, ecc.) ma
l’obiettivo è quello di garantire trattamenti privilegiati in termini di servizi riservati
alla categoria nei limiti dell’attività professionale.
Il Consigliere Segretario ritiene che le proposte dovranno essere valutate volta
per volta con il buon senso, poichè discernere le convenzioni che offrono servizi
tipicamente legati allo svolgimento dell’attività forense e quelle che invece offrono
servizi diversi, comunque utili (tipo quelli sanitari e diagnostici) è assai arduo, in
astratto.
Il Consigliere Condello non ha pregiudizi sulla questione delle convenzioni e,
quindi, sul merito, ma ha perplessità sul metodo. Ritiene che non sia opportuno
operare una selezione previa delle proposte di convenzioni, posto che un filtro, che
non sia legato al solo aspetto del decoro, potrebbe essere arbitrario.
Il Consigliere Fasciotti rileva che il filtro costituisce una mera selezione basata
sulla concreta agevolazione in favore degli iscritti.
Il Consigliere Tesoriere osserva, a ulteriore chiarimento, che se dovesse pervenire una proposta ad esempio da parte di un Centro massaggi, è evidente che
l’Ordine non possa ritenerla meritevole.
Il Consigliere Di Tosto comunica che qui il problema si riduce a quello di
consentire sconti in favore della categoria. Se egli in linea di principio è d’accordo
con l’iniziativa, suggerisce di iniziare una prima fase sperimentale con case editrici,
assicurazioni, istituti di credito, case di cura, ecc., dando un input salvo verifiche
in itinere.
Il Consigliere Nesta sottolinea che non deve essere il Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma a sollecitare proposte di convenzione ma si deve limitare
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IL NOSTRO MONDO
a effettuare una selezione di effettiva meritevolezza, di serietà della proposta, di
vantaggio concreto.
Il Consiglio
- Considerato l’attuale stato in cui versa l’Avvocatura romana;
- Rilevata la necessità che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
prenda una posizione in favore degli Avvocati romani e intervenga affinchè gli
stessi abbiano delle agevolazioni e dei rapporti privilegiati con delle aziende che
forniscono servizi collegati all’attività professionale, ovvero con aziende con cui gli
avvocati intrattengono quotidianamente rapporti legati alla propria professione;
- Considerato che pervengono al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
numerose proposte di convenzione, ovvero di agevolazione legate all’attività
professionale;
- Rilevato, inoltre, che tali proposte di agevolazione o di convenzione non
risultano in contrasto con il vigente Codice Deontologico e che, anzi, sono da
considerarsi di aiuto nell’esercizio della professione forense,
delibera
di formare un apposito elenco, diviso per categorie e con almeno due aziende per
“settore merceologico”, sul quale verranno annotate tutte le società che propongono servizi in favore degli Avvocati, ovvero che propongono delle tariffe agevolate
agli Avvocati stessi;
delibera
inoltre, di istituire un’apposita Commissione presieduta dal Consigliere Tesoriere,
coadiuvato da un avvocato del Foro di Roma, esperto in marketing aziendale e
individuato a sua cura, per verificare l’effettività delle agevolazioni proposte
nonchè che le stesse siano consone all’attività della professione forense e non
creino disdoro alla Categoria;
- All’esito dell’esame della Commissione, le agevolazioni proposte verranno
sottoposte all’esame del Consiglio che dovrà deliberarne l’iscrizione nell’apposito
elenco;
delibera
infine, che detto elenco venga pubblicato sul sito istituzionale.
Il Consiglio approva.
- I Consiglieri Condello e Graziani segnalano che il Consiglio è in condizione
di offrire ai propri iscritti un aggiornamento sintetico e immediato circa gli sviluppi
delle nuove tecnologie applicate alla professione forense. Tale risorsa può essere
offerta -gratuitamente e con diffusione cadenzata- a tutti gli iscritti tramite internet
e/o e-mail, grazie all’apporto di redazione costituita da parte dei Componenti della
Commissione Informatica. Trattandosi di un’iniziativa che costituisce considere-
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IL NOSTRO MONDO
vole opportunità di aggiornamento in un momento in cui le nuove tecnologie
(posta elettronica certificata, processo civile telematico, software e applicativi vari,
ecc.) impattano considerevolmente con la professione forense e tenuto conto delle
sollecitazioni rappresentate dai Colleghi, i Consiglieri Condello e Graziani chiedono che il Consiglio approvi l’iniziativa, quanto meno per un limitato periodo
trimestrale di sperimentazione.
Il Consiglio approva l’iniziativa in via sperimentale per il periodo luglio-ottobre
2010, salve proroghe successive.
Dal verbale n. 33 dell’adunanza del 15 luglio 2010
- Il Consigliere Tesoriere, con riferimento alla delibera assunta dal Consiglio
nella scorsa adunanza, comunica di aver individuato nell’Avv. Nicola Colavita il
Collega esperto in marketing aziendale, che potrebbe coadiuvarlo per la verifica
delle proposte di agevolazioni che pervengono al Consiglio a favore degli avvocati
del Foro di Roma.
Il Consiglio ne prende atto e nomina quale coadiutore per l’esame delle
proposte di convenzioni l’Avv. Nicola Colavita.
Dal verbale n. 35 dell’adunanza del 22 luglio 2010
- Il Consigliere Segretario comunica che ha in animo di indire l’organizzazione
di un Tavolo di concertazione con le Associazioni forensi maggiormente rappresentative su Roma, allo scopo di unire idee e progetti che possano servire in
concreto alla soluzione di problematiche che assillano, sotto il profilo burocratico
e amministrativo, la vita quotidiana della categoria forense. Il tavolo, che sarà
operativo a settembre, non avrà alcuna rappresentanza esterna di tipo politico, ma
costituirà solo l’occasione di studio e di riflessione su progetti presentati dai
partecipanti, che intendano farli esaminare dalle Autorità competenti per il tramite
di un Ente istituzionale qual’è il Consiglio dell’Ordine. Ovviamente, i lavori
dell’organismo saranno sottoposti previamente al Consiglio nella sua collegialità.
Propone che ogni Associazione nomini un solo rappresentante e un supplente, allo
scopo di consentire al Tavolo lo svolgimento di lavori il più possibile partecipati
e condivisi, nell’ottica di un’idea che faccia dell’Ordine un Ente produttivo e attivo.
Il Consiglio approva e delega il Consigliere Segretario ad assolvere agli incombenti del caso.
- I Consiglieri Fasciotti e Graziani si sono recati in data 16 luglio 2010 con l’Avv.
Rossella Minio presso il Tribunale per i Minorenni di Roma ove, a seguito di
appuntamento concordato con il Presidente Dott.ssa Cavallo, hanno:
- indicato, trasmettendone copie delle richieste, i praticanti avvocati che hanno
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fatto istanza di svolgimento della pratica forense presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, a seguito della comunicazione intervenuta nel mese di marzo tra il
Presidente dell’Ufficio Giudiziario e il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di
Roma;
- preso atto della messa a disposizione degli avvocati di una Sala al piano terra
delle dimensioni di 2,4 mt. per 4,5 mt. per la quale, il Presidente del Tribunale ha
chiesto al Consiglio la dotazione in comodato di due computers il cui collegamento sarà verificato nella fattibilità dal Consigliere Graziani e dal tecnico dello stesso
Tribunale, Sig. Marco Petritti;
- preso atto della messa a disposizione di uno spazio, posto al primo piano, alla
destra del locale ove si richiedono le copie e si ricevono le informazioni, per la
rivendita dei valori bollati e previa verifica da parte del Presidente del Tribunale per
i Minorenni di Roma se lo spazio debba essere oggetto di formale concessione da
parte dell’Ufficio del Demanio;
- evidenziato degli ostacoli di natura processuale frapposti non correttamente
alle parti e ai difensori dal personale di Cancelleria nei procedimenti di volontaria
giurisdizione.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Dal verbale n. 36 dell’adunanza del 29 luglio 2010
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della
Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 22 luglio 2010, con la quale comunica
che con D.M. del 13 luglio 2010 è stata indetta la sessione d’esame 2010 per
l’abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato. Il Presidente Santacroce
chiede che venga data la massima pubblicità alla notizia.
Il Consiglio, in attesa di designare il Presidente della Prima Sottocommissione
e i Commissari d’esame, delibera che per poter essere chiamati a rivestire la qualità
di Commissario nell’esame per il conseguimento del titolo di avvocato, occorre
regolamentare la procedura di nomina, evitando di designare colleghi che hanno
recentemente ricoperto l’incarico.
Il Consiglio reputa opportuno limitare, con effetto anche retroattivo, a tre anni,
il periodo di incompatibilità e si impegna, quindi, a nominare, a settembre,
Commissari che non versino nella predetta situazione (aver cioè svolto compiti di
Commissario nelle ultime tre sessioni di esami).
- Il Presidente e il Consigliere Segretario comunicano di aver incontrato, il 27
luglio scorso, alla presenza del Presidente del Tribunale di Roma, il Dirigente della
Sezione Decreti Ingiuntivi Dott. Vassallo, al fine di chiedere chiarimenti sulle
lamentele che il Consiglio ha ricevuto in ordine allo smaltimento delle file che si
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formano in detto Ufficio per il disbrigo delle relative pratiche. Il Dott. Vassallo ha
fatto presente che l’Ufficio, nel 2009, ha ricevuto una mole non comune di istanze
per il rilascio dei provvedimenti monitori il che ha fatto formare un enorme
arretrato. Egli sostiene di aver affrontato detta emergenza con il massimo impegno
intendendo voler esaurire l’arretrato entro il mese di agosto 2010. Il che ha
comportato qualche disservizio e, probabilmente, qualche malumore, ma il
numero dei decreti emessi nel primo semestre del 2010 (pari a 17.000) non ha eguali
nel passato. Il Dott. Vassallo, assai disponibile con gli interlocutori, ha ammesso
di aver probabilmente fatto il passo più lungo della gamba, prefiggendosi l’azzeramento totale dell’arretrato ma tale ambizioso progetto può oramai dirsi arrivato a
conclusione. Ha spiegato, altresì, che i tempi tra il deposito del ricorso e il rilascio
del titolo sono ormai di circa un mese e a settembre conterà di attestarli intorno ai
30 giorni. Ha fatto, infine, presente che l’Ufficio rilascia le copie oramai il giorno
dopo l’avvenuta apposizione della clausola di provvisoria esecuzione, il che
rappresenta un vero e proprio record. Si è complimentato con il Consiglio
dell’Ordine per aver avviato al lavoro un dipendente a tempo determinato che si
è rivelato particolarmente rapido ed efficiente.
Il Presidente e il Consigliere Segretario hanno ringraziato il Dott. Vassallo
spronandolo a voler continuare sulla strada dell’efficienza e del colloquio con
l’Ente esponenziale della categoria forense.
Il Presidente De Fiore si è associato.
Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine all’incontro avuto il
giorno 28 luglio 2010, presso la Dirigenza dell’Ufficio Notificazioni Esecuzioni
Protesti di Roma, con il responsabile della “Studio Domino”, società fornitrice di
supporto informatico dell’U.N.E.P. di Roma.
Nel corso di tale incontro è stata mostrata una panoramica delle implementazioni apportabili alle strutture informatiche del servizio notificazioni atti civili,
prevalentemente imperniata su di un sistema di acquisizione dei dati (relativi agli
atti da notificarsi) in termini analoghi a quelli di una “pre-iscrizione”.
Pur essendo il sistema illustrato estremamente accattivante sotto il profilo
tecnico e operativo, nella riunione sono immediatamente emerse perplessità circa
gli oneri che l’iniziativa comporterebbe. Difatti, si sono evidenziati interrogativi in
ordine alla possibilità che la piattaforma software da realizzarsi possa operare in
ambiente RUG (Rete Unitaria Giustizia). Inoltre, è emerso che l’applicativo
proposto necessiterebbe di lavorare su hardware dell’U.N.E.P. di Roma, di cui tale
Ufficio non è in grado di garantire nè l’interoperabilità, nè la sostituzione in
alternativa a quello attuale (ove inadatto). Per il resto, nella riunione sono state
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evidenziate anche altre criticità tecniche (ipotizzabilmente superabili all’esito di
una più approfondita analisi e con l’adozione di adeguate soluzioni) e sono stati
esposti sia i tempi di prevedibile realizzazione (4 o 5 mesi), sia i previsti costi di
massima (dagli euro 80.000,00 agli euro 100.000,00, oltre IVA) per la realizzazione
del progetto e la gestione dell’applicativo nella prima annualità.
Da tali ipotizzati costi risulta essere stato espressamente escluso ogni eventuale
onere di formazione destinato a consentire la preparazione dell’utenza all’utilizzo
del sistema.
Appare, quindi, opportuno continuare a interagire con l’U.N.E.P. di Roma per
individuare soluzioni di più immediata realizzazione e –soprattutto- di minor
costo, quali quelle già varate dal Consiglio.
Il Consiglio approva i suggerimenti proposti dai due relatori ritenendo, allo
stato, non percorribile la strada della c.d. pre-iscrizione, eccessivamente costosa e
ancora non sicura.
- I Consiglieri Condello e Graziani informano il Consiglio che la seconda fase
di sistemazione del sito web riguarderà la pubblicazione in modalità giornalistica
(foto, testata, massima e testo integrale del documento) di tutta la documentazione
elaborata dal Consigliere Cipollone, Coordinatore della redazione del Foro
Romano e Temi Romana. La redazione di Temi Romana dovrebbe però occuparsi
della raccolta di giurisprudenza di merito emessa dagli Uffici Giudiziari della Corte
di Appello di Roma al fine di rendere un servizio unico e innovativo agli avvocati
romani.
Un’altra funzionalità, in fase di elaborazione informatica, prevede che i
documenti che verranno pubblicati nelle sezioni delle Commissioni e i documenti
collegati al Foro Romano e alla Temi Romana verranno automaticamente inviati
anche alla pagina centrale tra le news per creare un sistema informativo dinamico
e aggiornato in tempo reale.
Il Consigliere Cipollone precisa che il prossimo numero del Foro Romano vedrà
la luce a metà settembre. Spera che la divulgazione di tale rivista raggiunga tutti gli
iscritti all’Albo e possa felicemente realizzarsi.
Il Consiglio ne prende atto.
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LA RIFORMA DELLA LIBERTÀ
DI STAMPA DEL PROCESSO PENALE
Il concetto come si sa è una costruzione logica intesa a definire l’esistenza delle
cose. Molti istituti giuridici derivano da concetti tradotti in norme di legge. Il diritto
asseconda l’assolutezza connaturata alla figura del concetto poiché in relazione al
valore considerato è in grado di modulare la propria produzione precettiva
comprendendovi ogni profilo, il più e il meno, il nero e il bianco, il genere e la
specie, sicché si può dire che tra tutte le categorie dello spirito il diritto è quella che
meglio attualizza la sfera dei principi.
Prendiamo il cosiddetto garantismo, ovverosia la concezione concernente il
sistema delle garanzie individuali nei confronti del “potere”: esso designa il giusto
equilibrio tra interesse particolare ed interesse generale, fra il singolo e lo Stato, e
ripone nella tutela e nel rispetto dei diritti della persona, la quintessenza della
società moderna e dello sviluppo e il logo di una legislazione assoluta. Nella
dialettica politica il garantismo è diventato il discriminante tra progresso e
conservazione e, pur tra contraddizioni talora plateali, rappresenta il passaggio più
cruciale dell’ordinamento.
Qui l’assolutezza del concetto nella sua transizione verso il reale, mostra
qualche crepa, nel senso che, dietro lo schermo di alcune pur necessarie normative
d’eccezione, il confine tra l’interventismo del “potere” e i diritti dell’individuo si
va dissolvendo, tanto che il reticolo delle garanzie, faticosamente costruito in
decenni di elaborazione della dottrina e della giurisprudenza, si fa di giorno in
giorno più fragile fino a svanire.
E’ il caso della libertà della stampa nel processo penale in Italia, che ormai di
fatto sovrabbonda a detrimento della dignità e dei diritti delle persone ad opera di
media sempre più disposti a rovistare dappertutto nella ricerca di notizie originali
a tutti i costi, molto spesso al limite, sia della decenza, che soprattutto, della qualità
dell’informazione.
Di qui la sensazione, ma anche la certezza, che molti siano favorevoli ad un
cambiamento radicale della normativa che impunemente permette a giornali e
settimanali la pubblicazione continua di paginate anche di intercettazioni telefoniche, contenenti “gossip” e pettegolezzi sulla vita privata delle persone, intercettazioni che occupano chi le esegue ventiquattro ore su ventiquattro ed impegnano
al contempo, notevoli stanziamenti da fondi da parte dello Stato.
Tuttavia, malgrado tutto, dovrebbe andare in porto il progetto di legge sull’argomento, l’ultimo della serie, che il governo discute ormai inutilmente da anni,
limandolo, modificandolo e restringendolo per il muro contro muro delle opposizioni, in nome di una libertà astratta quanto ingiusta, in una materia che non
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ammette troppe libertà: quella del processo penale.
Il vaglio finale della Commissione Giustizia prevede il divieto di pubblicazione
anche in forma riassuntiva di qualsiasi atto di un procedimento giudiziario fino al
termine dell’udienza preliminare, anche se non più coperto dal segreto istruttorio.
E non sarà neppure possibile pubblicare tutte quelle intercettazioni di cui sia
stata ordinata la distruzione, perché magari qualcuna potrebbe riguardare fatti,
circostanze e nomi di persone estranee alle indagini.
Sarebbero solo pubblicabili le cosiddette ordinanze di custodia cautelare, i
vecchi mandati di cattura, per intenderci, ma soltanto dopo che l’indagato o il suo
difensore ne siano stati informati.
Inoltre, per far scattare l’autorizzazione agli ascolti delle telefonate, ci vorrà la
decisione di un Giudice Collegiale: e soprattutto si tornerebbe al presupposto degli
indizi “gravi” di reato; e non sarà, quindi, più valida la formula precedentemente
adottata, degli “evidenti indizi di colpevolezza”, che poteva ingenerare non poche
confusioni ed abusi.
Vi dovrà tuttavia essere, sempre un riferimento tra il reato e il soggetto da
intercettare, che dovrà essere, ovviamente un indagato; e tutto questo non varrà per
le indagini sui reati di mafia e di terrorismo.
Se il progetto passasse sarebbe un altro passo avanti sulla strada lunga e tortuosa
della tutela dei diritti umani nella difficile e delicata materia delle intercettazioni
telefoniche nel nostro Paese, dove ogni accusa pubblicata dai media nei confronti
di una persona, conduce, quasi come un’equazione ad un giudizio negativo di
colpevolezza, immediato e senza appello, tanto più grave se si considera che
statisticamente le sentenze di assoluzione sono di gran lunga superiori a quelle di
condanna, sia pure dopo anni di estenuante attesa.
Dobbiamo tutti perciò evitare facili teoremi astenendoci da quei toni maliziosi
di giuristi improvvisati, assumendo specie nel conversare con gli altri, un atteggiamento di prudenza, intesa proprio come virtù cristiana, di rispetto e comprensione
per chiunque si trova a vivere il dramma di un processo penale.
Se dunque cessassero le pubblicazioni sensazionalistiche di questi ultimi anni,
fondate sul “gossip”, sicuramente chi è indagato potrebbe più degnamente sopportare nell’ambito privato e familiare, come il decorso di una grave malattia, il
succedersi dei tempi processuali, difendendosi nel rispetto dei propri e degli altrui
diritti, senza le conseguenze sulla sua psiche delle assurde violazioni più elementari
della “privacy” e della Convenzione Internazionale dei diritti della persona.
L’attuazione della Convenzione che risale agli anni cinquanta, ha durato fatica
a realizzarsi nel nostro Paese, riuscendo a modificare, solo di quando in quando
alcune norme processuali, da sempre ritenute incostituzionali: da quelle sull’obbligo del contraddittorio tra accusato ed accusatore, a quella fondamentale del giusto
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processo, che ha modificato l’art. 111 della Costituzione, tra la fine degli anni
novanta e l’inizio del nuovo secolo. E’ stata questa la rivincita del cosiddetto
garantismo, che ha inserito nel nostro codice, principi sacrosanti sui diritti della
difesa e delle persone, già esistenti nel diritto romano e da secoli approdate persino
nel processo inglese.
Al contrario, in un campo così delicato quale quello della stampa degli atti di
un processo penale, è stata sempre data la precedenza alla pretesa di taluni di voler
conoscere tutto e di più, in nome delle esasperate ed irrinunciabili esigenze di
cronaca dei media, anche di fronte al dolore e alle lacrime di persone innocenti,
lambite o addirittura travolte dall’ondata scandalistica della carta stampata o della
TV; esigenze per le quali non hanno mai valso altri diritti, divenuti nella pratica,
quasi dei diritti secondari ed affievoliti, come il diritto alla riservatezza e quelli della
dignità e dell’immagine delle persone.
L’ago della bilancia della nuova normativa dovrà, con equilibrio, evitare tutto
questo e nel contempo salvaguardare il normale diritto di cronaca, nei tempi
scanditi dal buon senso, dall’utilità, dalla decenza e dalla sicurezza di tutti.
Luigi Favino
<<Ti dirò chiaramente
tutto ciò che desideri sapere,
senza intrecciare enigmi
bensì con discorso schietto,
come è giusto aprire la bocca
di fronte agli amici>>
[ESCHILO, Prometeo, tr. it. di G. Galli,
in La sapienza greca, Adelphi-Milano, 1977].
L’AVVOCATO TRA VERITÀ E SEGRETO (*))
di Roberto G. Aloisio
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*
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1. Come debba atteggiarsi l’avvocato dinanzi alla verità 1 e al segreto è cosa che
tenterò di spiegare più oltre, pregiudiziale essendo, ai fini del discorso che si fa qui,
un’ actio finium regundorum tra queste due categorie (dello spirito).
Franco Cipriani 2 chiude le sue pagine con una frase di Capograssi; io, molto più
sommessamente, le vorrei aprire, riportandone un’altra, tratta dal medesimo
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saggio3: “quando sentiamo la parola verità noi moderni non sappiamo più
esattamente di che si tratta […omissis…]. Del resto sempre di fronte alla verità,
l’animo che non ama la verità, fa subito la questione astratta: quid est veritas? In
astratto si può dire così per nascondere il proprio disprezzo per la verità. Ma in
concreto quando nascono le crisi, la spontaneità della vita, quasi si direbbe l’istinto
della vita, non vede che una via e un principio, riconosce quello che è, le cose come
sono andate, la legge come esiste e quello che vuole […omissis…].
Per gli uomini […omissis…] questa è la certezza suprema che la verità deve
essere riconosciuta e che la verità, per usare le belle parole di un vecchio maestro,
il Gravina, è la madre della giustizia”.
Nelle parole di Giuseppe Capograssi si scorgono tutte le difficoltà per andare
incontro alla verità, trattandosi di un percorso ove giuocano un ruolo decisivo
l’intuito e il pensiero che pensa nella ricerca di superare i molti errori che si
frappongono sul cammino della verità. Così Benedetto Croce ci spiega che “dal
circolo infernale dell’errore non vi ha uscita graduale, e salvarsi da esso non si può
se non entrando di un tratto nel circolo celestiale della verità, nel quale la mente
gioisce come in sua patria. Lo spirito e r r a n t e e rifuggente dalla luce, deve
convertirsi in spirito r i c e r c a n t e e bramoso di luce, cedere il posto all’umiltà
[…omissis…]. La verità è, nella ricerca, a capo della scala degli errori […omissis…].
Ricercare vale, insomma, percorrere la scala degli errori”.4
Le elevate menti che ho dovuto qui disturbare,5 per avere una bussola lungo il
camminamento di questo scritto, fanno cogliere un concetto semplicissimo, che
cioè la verità suppone (alle sue spalle) una buona volontà – umile, ma non pigra –
che nella sua laboriosa operosità voglia approssimarsi alla conoscenza del dato nella
sua umanità fenomenica.
Questa è in definitiva la metodica conoscitiva che utilizza gran parte dell’Avvocatura nel condurre le battaglie nel e del processo (civile, penale e amministrativo):
“non è perciò un caso” – scrive Franco Cipriani – “se il processo civile sia stato
paragonato ad una gara, più precisamente ad una ‘gara di abilità’, nella quale lungi
dall’essere consentito barare, è necessario essere probi e leali (art. 88 c.p.c.), ma è
pur sempre permesso battersi con tutte le proprie forze, ivi compreso il bluff, per
vincere”6. Si bluffa ad esempio nel processo civile, quando si fa finta di prendere
sul serio la linea difensiva avversaria per dimostrarne l’infondatezza, glissando sulla
debolezza (in fatto e/o in diritto) della propria tesi. Il buon avvocato – che voglia
essere più astuto dei furbi – “avrà come evidente finalità quella di sembrare il più
sciocco degli sciocchi e di deformare con la semplicità ogni groviglio, facendo le
mosse di volerlo dipanare, ma ponendo attente trappole lungo il percorso del filo
di Arianna”. 7
2. Orbene tutto questo impegnativo discorso (almeno per chi esercita cotidie la
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professione forense e non fa speculazione filosofica) tende molto più pedestremente a dire che l’avvocato ha in sé tutti gli strumenti per conoscere la verità dei fatti
e, se studia, per raggiungere la correttezza della soluzione della quaestio iuris.8
Ma è questo l’obiettivo cui deve tendere il difensore?
Non credo proprio, perché sta scritto, in ogni dove, che il difendere o l’assistere
non è ricerca della verità, ma (molto più elevatamente) tutela degli interessi e dei
diritti (qualche volta anche fondamentali) del cittadino, in ragione della faziosità
istituzionale, anzi costituzionale (art. 24 Cost.), che è propria dell’avvocato.
In tal senso, sono eloquenti – oltre le norme fondamentali della Costituzione
e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della Convenzione per
la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali – due dati
normativi domestici:
a) il Preambolo, in esordio, del Codice Deontologico Forense secondo il quale
“l’avvocato esercita la propria attività in piena libertà, autonomia e indipendenza,
per tutelare i diritti e gli interessi della persona […omissis…] per i fini della
giustizia”9;
b) il Preambolo del Codice Deontologico degli Avvocati Europei nella parte in
cui afferma che “in uno stato di diritto l’avvocato è indispensabile alla giustizia e
a coloro di cui deve difendere i diritti e le libertà”
Non parla invece dei diritti del cittadino, e li sostituisce con “l’interesse superiore
della Nazione”, l’art. 12 del R.d.l. 27 novembre 1933 n. 1578, ma si tratta di norma
che è reperto storico, caduto con l’avvento dell’ordinamento repubblicano.
3. Il problema della verità (e della sua dicibilità) si porrebbe per l’avvocato in
tutta la sua portata (almeno) teorica se noi fossimo sicuri di essere in presenza di
un valore 10 (incondizionato), ma così non è perché la verità è null’altro che un dato
reale al quale si approda traverso un processo conoscitivo.
Un’altra semplice intuizione ci aiuta a comprendere che non siamo in presenza
di un valore, quella secondo la quale la verità è un mezzo, non un fine. E che si tratti
di un mezzo lo si comprende agevolmente – senza fare ricorso ad esibizionismi
filosofici - prestando l’orecchio alla saggezza popolare o, se preferite, al comune
modo di dire, che ci fa cogliere come lo strumento della verità possa addirittura
approdare a scopi perversi: così, si afferma che la verità (a) è come l’arsenico che
esige una lenta somministrazione, a piccole dosi, (b) può essere un mezzo per
uccidere, (c) va rivelata solo ai moribondi, perché essi sono depurati dai sentimenti
dell’umana specie (la vergogna, l’invidia, la passione, l’odio etc.), (d) è un modo
persino per mentire.11
La verità, ancora, può assumere connotazioni rivoluzionarie12: quanti di noi
sono disposti a declamare pubblicamente la verità sulle proprie e sulle altrui
malefatte? quanti di noi sarebbero disposti ad osare di denunciare quel presidente
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o quell’amministratore (pubblico o privato) come incallito lestofante che utilizza
gli interessi altrui per soddisfare i propri?
In definitiva non si può avere un atteggiamento feticistico verso la verità né
cadere (come qualcuno cade) in fanatismi ideologici, che sono funesti e sciagurati:
la verità, dunque, non è un valore, né assoluto né relativo; è semplicemente uno
strumento che va usato con prudenza, perché chi lo impugna può infliggere ferite
agli altri, ma non rimane mai indenne da gravide ripercussioni negative e, in
proposito, Jorge Luis Borges ci invita a “non esagerare il culto della verità: non c’è
uomo che alla fine d’una giornata non abbia mentito, a ragione, molte volte”. 13
4. Qui – il dato è di evidenza, ma devo enunciarlo e poi giustificarlo – non ho
voluto compiere questo sforzo (per me inusuale) per preparare la tessitura dell’elogio della menzogna e far dire – a qualche maligno (e ce ne sono) – che gli avvocati
rivendicano il privilegio di mentire (quale diritto soggettivo promanante da uno
status).
Sbarro perciò la strada all’ambiguità, rilevando innanzi tutto che l’avvocatomentitore è colui che falsifica e immuta i fatti (non è tale colui che sostiene le tesi
giuridiche più ardite, anche quelle estreme, balorde o bislacche). Ecco, all’avvocato
è fatto divieto di alterare la verità fattuale e ciò è detto a chiare lettere da Franco
Cipriani 14:”non par dubbio che, per gli avvocati, ‘imbrogliare’ le carte non significa
e non può significare barare o mentire, bensì, più semplicemente, metterle in un
ordine che possa tornare utile al proprio cliente. Infatti, che gli avvocati non
abbiano alcun diritto di mentire e/o di imbrogliare le carte, è stato sempre affermato
sia dal Consiglio nazionale forense in sede giurisdizionale, sia dai vari Consigli
dell’ordine in sede disciplinare”.
Al di là poi della categoricità del comando deontologico (“non mentire”), la
menzogna non è strategicamente utile al buon avvocato, perché essa è segno
(quando viene colta dall’avversario o dal giudice) di debolezza. Descartes lo
declama nella Quarta meditazione: “sebbene sembri che poter ingannare sia un segno di
sottigliezza, o di potenza, tuttavia voler ingannare testimonia, senza dubbio, debolezza” 15.
La menzogna, forza dei deboli, è eloquente/buona parlatrice/convincente16,
destinata a rendere verosimile il vero17.
5. Orbene, come devono atteggiarsi i giuristi dinanzi alla verità?
Fornisco qui le mie convinzioni, che sottopongo alla riflessione critica del
lettore:
a) il giudice – che rappresenta il logos nel processo – è colui che deve accertare
la verità dei fatti e affermare la soluzione giuridica corretta, attuare cioè l’ordinamento, per usare l’arcinota espressione icastica di Salvatore Satta.
Sorvolo per un attimo sulla postulazione del diritto, spendendo poche parole
sul fatto, per accertare il quale il giudice non deve né può andare alla ricerca
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autonoma della verità, non fosse altro perché egli è terzo (imparziale) e non parte.
La falsificazione del fatto o il piegamento del diritto in favore (illecito) di una
parte è per il giudice la più ignobile delle condotte che, al di là delle sanzioni
primarie e di quelle secondarie, è punita con la disistima dell’ambiente professionale (gli avvocati e i giudici onesti) ed è esposta all’anatema di Matteo: “sarete
giudicati con il metro con cui avete reso giustizia”.18
Il giudice, dunque, da un lato ricerca la verità nel laboratorio del processo e nel
rispetto dei principi che lo governano (disponibilità delle prove, contraddittorio e
difesa), dall’altro elabora ed afferma – con l’ausilio della dialettica contrapposta dei
difensori – la soluzione giuridica corretta, quindi vera e pertanto giusta;19
b) il professore universitario – credo – ricerca la “verità” del diritto nell’asetticità del laboratorio dell’Accademia, individuando le soluzioni corrette e coerenti
con il sistema. Su questa figura di giurista non posso però soffermarmi oltre perché,
come diceva Antonio De Curtis, “io non m’intendo di teoria, mi aiuto un po’ con
la pratica”20;
c) l’avvocato, attingendo all’esperienza comune, è sciolto dall’obbligo di verità,
perché il giuramento che egli presta (con formula di rito) è quello di esercitare i
doveri professionali con lealtà, onestà e decoro nell’interesse della giustizia (pur
nell’ottica della parzialità della parte). Per gli avvocati – diciamolo pure - la
riflessione sulla verità risulta un po’ noiosa, perché essi raramente si confrontano
(con) e si dibattono (nel) dilemma della verità, essendo ben più impegnati e
sovrastati da quell’obbligo di cui sempre più di rado si sente parlare: l’obbligo del
segreto, che è un caposaldo della nostra professione e deve essere qualificato come
valore.21
6. Perché l’avvocato non soggiace al dogma della verità?
La risposta è agevole, perché gli avvocati hanno il dovere di rispettare il segreto, che
è un cerchio più vasto al cui interno – ove si collocano le verità – non è dato
accedere.
Osare di affermare oggi questo dogma significa votarsi all’impopolarità, perché
è diffuso, nei più, l’odio verso il segreto e sarebbe lungo raccontare perché tutto
ciò accade nel mondo mondano: ciascun avvocato ha la nitida percezione di questo
odio verso il segreto, dato che oggi tutti hanno la pretesa di accedere a qualsiasi
verità.
Il segreto è un valore-dovere (forense) che non andrebbe considerato (né dai
magistrati né dal potere né dai comuni cittadini) come un privilegio di una
minoranza; esso è un peso onerosissimo che grava sull’Avvocatura e serve a
proteggere il bene più alto della persona, il valore della libertà di coscienza, la
libertà cioè di pensare di sé e delle proprie azioni ciò che la coscienza suggerisce, propone ed
impone: in ciò si risolve il mistero della confessione.
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7. Ecco allora come si possa affermare la sacralità e l’insindacabilità della scelta
di un avvocato di non fare emergere sua sponte nel processo (e fuori da esso) la verità.
La norma deontologica contenuta nell’art. 14 del Codice Deontologico (obbligo di verità) contiene una regola estetica, che non impone il dovere incondizionato
di svelare la verità (al giudice o ai terzi); è regola di forma e di stile, tesa ad impedire
che siano contraddetti dati oggettivi evidenti. Il canone di cui art. 14 C.D. non è
di verità, ma di dignità, di correttezza, di lealtà, perché - non smentendo i fatti
obiettivi ed osteggiando la tentazione di introdurre prove false - gli avvocati
tutelano la loro dignità e, in ultima istanza, perseguono l’interesse superiore della
giustizia.
8. La verità semmai ha un altro ruolo nella vita degli attori del processo. In effetti,
avvocati e giudici sono sottoposti, nella loro quotidiana opera, al giudizio di verità
che un tribunale superiore applica in ogni istante della loro vita: è il tribunale
silente della coscienza, che, quando si attiva, è inesorabilmente giusto e crudele
nel suo giudizio.
NOTE
*
In memoria di Franco Cipriani. L’argomento trattato è stato suggerito dal Direttore
della Rivista Avv. Dario Donella.
1
Al tema della verità è stato dedicato un volumetto, denso di approfondite riflessioni, dal titolo
Processo e verità, a cura di A. Mariani Marini. Da tale volume ho tratto più di uno spunto, con
particolare riferimento alla Presentazione di Alpa (pp. 7-9), a Verità e interpretazione di Vattimo (pp.
11-15) e a Probabilmente vero: avvocato, giudice e verità (pp. 17-30) di Mariani Marini.
2
L’Avvocato e la Verità, in questa Rivista, 2003, n. 3, p. 224.
3
G. CAPOGRASSI, Giudizio processo scienza e verità, in Opere, vol. V, Milano-Giuffrè, 1959,
p. 73.
4
B. CROCE, Logica come scienza del concetto puro, Bari-Laterza, 1981, pp. 275-278.
5
Rifugiarsi nella filosofia per attingere conoscenza è anche consigliato da GADAMER, Verità e
metodo, Bompiani-Milano, 1983, che rileva quanto segue (p. 19): “Una delle esperienze più
elementari del filosofare è costituita dal fatto che i classici del pensiero filosofico, quando ci sforziamo
di capirli, ci si impongono con una forza di verità che la coscienza odierna non può respingere né
superare”.
6
CIPRIANI, op. cit., p. 224, ivi puntuali e importanti riferimenti in nota, tra gli altri a
CALAMANDREI, Il processo come giuoco.
7
S. Andreani in M. PALOMBARA, La Bugia. Da un Codice Reginense del sec. XVII, a cura di
Anna Maria Partini, Edizioni Mediterranee-Roma, 1983, p. 9.
Dell’avvocato e del modo di proiettarsi sulla scena del diritto si dice giustamente che “il suo
linguaggio dev’essere più che mai <<tutto cose>>, egli deve parlare <<per dire>> come ammoniva
già tanti anni addietro Enrico De Nicola. Il suo vero carisma risiederà allora, per clienti, colleghi e
giudici, non nelle parole incomprensibili o alate che egli pronuncerà ma solo nella preparazione, nel
talento, nell
’onestà delle proposizioni e del comportamento e nella sua superiore capacità di associazione di
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idee”. (F. GRANDE STEVENS, Vita d’un avvocato, Cedam-Padova, 2000, p. 15).
8
Parla di “verità fattuale” e di “verità giuridica” FERRAJOLI, Principia iuris, 1, Teoria del diritto,
Laterza-Bari, 2007, p. 71 nota 15. L’Opus di Ferrajoli (in tre volumi) può definirsi (ciceroniamente
parlando) un monstrum culturale ed in esso un avvocato (quale che sia la branca elettiva del diritto
in cui opera) può trovare ogni “ben di dio” dello scibile giuridico.
9
“La scoperta delle regole sul diritto– o ‘leggi delle leggi’, o, senz’altro, giustizia
– è il risultato più alto della scienza. Esse permangono, mentre il diritto è provvisorio e caduco; e si
fanno giudici del legislatore, mentre dal legislatore noi siamo giudicati”, N. IRTI, La <<metodologia
del diritto>> di Francesco Carnelutti, p. XVIII, in F. CARNELUTTI, Metodologia del diritto,
Cedam-Padova, 1990.
10
Il termine valore qui viene utilizzato nell’accezione più impegnativa, quella filosofica, come
“principio o idea di validità universale (i supremi v. dello spirito) o come principio, soprattutto di vita
morale, dipendente da una valutazione soggettiva e pratica”. Anche in chiave sociologica cioè dal
punto di vista dei comportamenti sociali si considera valore “ogni condizione o stato che l’individuo
o più spesso una collettività reputa desiderabile, attribuendogli in genere significato e importanza
particolari e assumendolo a criterio di valutazione di azioni e comportamenti: i v. della giustizia, della
lealtà, del bene ecc.” (lemma “Valore“, in Il vocabolario Treccani, vol. V, Enc. It. Treccani-Milano,
1997, p. 795). Per valore Cicerone intende “ciò che è conforme alla natura o ciò che è degno di scelta
(selectione dignum) (De Fin., III, 6, 20). Per dirla in termini concettuali valore è l’a priori
trascendentale di kantiana memoria; ma il valore, aggiungo, non si lascia catturare dalla ragione; è
più figlio dell’intuizione, che si radica nel sentimento, che è “una forma di esperienza i cuioggetti
sono completamente inaccessibili all’ intelletto, che è cieco nei loro riguardi come l’orecchio e l’udito
nei riguardi dei colori“ (SCHELER, Der Formalismus in der Ethik, 3a ediz., 1927, p. 262). Ritiene,
invece, che i valori sono “costruiti dalla volontà, la quale innalza un proprio contenuto e lo riempie
della propria energia “ IRTI, Il diritto nell’età della tecnica, Editoriale Scientifica-Napoli, 2007, pp.
62-63. Sui grandi temi assiologici, non si può non richiamare, nel nostro campo, quello giuridico,
A. FALZEA, Introduzione alle scienze giuridiche (il concetto del diritto), Giuffrè-Milano, 1975, pp.
35-197; l’Autore aveva già scritto, sul tema dell’assiologismo giuridico, le magistrali pagine della voce
Efficacia giuridica, in Enc. dir, Giuffrè-Milano, 1965, vol. XIV, spec. pp. 438-454).
11
Lo afferma Stepan Trofimoviè in DOSTOEVSKIJ, I demoni, Einaudi-Torino, 1994, III, 7, 2.
12
E di rivoluzione parla Francesco Galgano a proposito delle ‘parole’, “che possono assumere la
consistenza del più temprato degli acciai e rendersi taglienti come la più affilata delle spade, o come
la lama della ghigliottina. La Rivoluzione Francese offre l’esempio lampante di una simile capacità
di materializzazione. Molti pensano, ingenuamente, che a decapitare la nobiltà francese sia stata la
ghigliottina del ’92. Ingenuità davvero colombina: l’invenzione del dott. Guillotin servì solo a
tagliare la testa di alcune migliaia di aristocratici, non certo a stroncare l’aristocrazia. Il vero patibolo
fu eretto nel 1804, occultato sotto le cartacee sembianze del code Napoléon. La sentenza di morte
fu eseguita senza rullar di tamburi, da queste dieci parole dell’art. 742: <<l’eredità si divide in parti
uguali fra i discendenti>>” (F. GALGANO, Il diritto e le altre arti (Una sfida alla divisione fra le
culture), Editrice Compositori-Bologna, 2009, pp. 16-17).
13
J.L. BORGES, Elogio dell’ombra, Einaudi-Torino, 1998, p. 101 (da Frammenti di un Vangelo
apocrifo).
14
Op. cit., p. 223.
15
R. DESCARTES, Meditazioni metafisiche, tr. it., in Opere filosofiche, Roma-Bari, 1986, vol.
2, p. 81.
16
H. DE BALZAC, Il colonnello Chabert, tr. it., Rizzoli-Milano, 1996.
17
F. DOSTOEVSKIJ, I demoni, cit., II, 1,2. A proposto delle menzogne, Franzo Grande Stevens,
nel dare i suoi “Consigli ad un giovane avvocato“, dice così: “Giovane Amico, non scegliere questa
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professione se non bruci di curiosità intellettuale, […omissis…], non sceglierla se non vorrai mettere
al bando le furberie e rispettare, e consigliare di rispettare, le leggi anche morali. Un grande banchiere
israelita scrisse al figlio nel testamento <<Se non per vocazione, sii onesto per convenienza>>”, in
F. GALGANO – F. GRANDE STEVENS, Manualetto Forense, Cedam – Padova, 1996, pp.75-76.
18
“Se la storia delle pene è una storia di orrori, la storia dei giudizi è una storia di errori“, afferma
FERRAJOLI, Diritto e Ragione (Teoria del garantismo penale), Laterza-Bari, 1996, pp. 619-641.
19
“Veritas non auctoritas facit indicium“, FERRAJOLI, Principia iuris, cit., p. 876. Sulla verità,
quale valore del processo, v. il fondamentale contributo di M. TARUFFO, La semplice verità (Il
giudice e la costruzione dei fatti), Laterza-Bari, spec. pp. 74-134 e pp. 193-245; v. anche la recensione
di S. CHIARLONI, La verità presa sul serio, in Riv. trim. dir. proc. civ., 2010, n. 2, pp. 695-706. Non
persegue lo scopo di verità e ancor meno il fine di giustizia il giudice che si lasci affliggere
dall’arroganza: sugli effetti nefasti di questo vizio v. L. ZOJA, Storia dell’arroganza (Psicologia e limiti
dello sviluppo), Moretti & Vitali-Bergamo, 2003, che a pag 47, a proposito della civiltà greca (IV-V
sec. a.C.), rileva terapeuticamente che “chi cadeva in emozioni non controllate, si sentiva tragicamente escluso dalla comunità, poiché l’autocontrollo e la moderazione erano fra le prime necessità
evidenti in un popolo giunto da poco alla vita civile”. Sulla creatività della giurisprudenza e sui limiti
della discrezionalità del giudice, v. ALPA, L’arte di giudicare, Laterza-Bari, 1996, pp. 3-40, 41-51.
20
M. AMOROSI (a cura di), Totò (parli come badi), La Stampa-Torino, 2004. Siccome dalle
Università vengono fuori quasi sempre contributi scientifici di alto livello e solo qualche volta opere
buffe, per queste ultime è acconcio il detto, sempre di Antonio De Curtis, che “a volte, anche un
cretino ha un’idea” (AMOROSI, cit., p. 64). Per secernere il miele dal prodotto fornito dall’Accademia e forse anche per scegliere le api produttrici del miele migliore mi pare eccellente la lente che ci
fornisce S. SATTA (Soliloqui e colloqui di un giurista, Cedam-Padova, 1968, ora riedito nella bella
veste grafica sarda Ilisso Edizioni-Nuoro, 2004, p. 158): per studiare a un degno livello scientifico il
diritto “ci vuole del genio, il famoso genio fatto di pazienza. Le fonti sono come gli spiriti: hanno
bisogno di essere evocati, e solo una forza medianica sa farli parlare. La grandezza del giurista dipende
dal grado che ha di questa forza, ed è per essa che egli, scoprendo il diritto, si pone a sua volta come
fonte del diritto. E’ difficile avere questo genio perché è difficile avere pazienza: ma se uno riesce ad
averla riceve un premio che era follia sperare, perché vede veramente nel diritto la vita, acquista vere
non false certezze, si mette in comunione con gli altri, al di là del tempo e dello spazio“.
21
Il segreto come valore trae fondamento dalla tradizione dell’avvocatura, nazionale e internazionale, che dà conforto all’affermazione, quasi un’assioma, contenuta nel testo. Inducono alla
riflessione del dubbio le pagine di IRTI, Il diritto nell’età della tecnica, op. loc. cit.
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TORNEI JUSTITIA
L’intervento del Cons. Cipollone
che ha premiato le squadre partecipanti ai due tornei
“Justitia” e “Justitia Over 40”
Mercoledì 30 giugno 2010 presso lo Stadio Flaminio di Roma si sono svolte le finali dei
due tornei.
Nel torneo principale è risultata vincitrice la forte e quotata squadra denominata “Atlex”
che ha battuto in finale la simpatica squadra “Amici Miei” per 3 a 0.
Nel torneo “Justitia Over 40” è risultata vincitrice la squadra “Corte dei Conti” che ha
battuto in finale la squadra “Avvocatinweb” per 2 a 1.
Ecco i punti salienti dell’intervento del Cons. Giovanni Cipollone:
“E’ questo il momento più importante della manifestazione. Alla gioia dei vincitori,
contrassegnata dall’aureola del successo e a quella altrettanto gratificante che riguarda la
premiazione delle altre squadre partecipanti e dei singoli giocatori, fa eco la soddisfazione
del Comitato Organizzatore e dell’amico Nicolò Schillaci che hanno profuso tante energie
per la buona riuscita dei due tornei.
Un ringraziamento va agli arbitri ai quali devono essere rivolte anche le scuse, per qualche
epiteto poco lusinghiero in campo da parte di qualche giocatore deluso.
La nostra è pura passione e ricchezza di ideali che risalgono alla prima infanzia e ci ha
accompagnato fino alla non più giovane età.
E’ molto significativo che tutti noi apprezziamo il bel gioco ma, soprattutto vogliamo
essere protagonisti. E ciò è veramente di grande importanza.
Pensate: più di 65 anni fa in una stradina di periferia di una cittadina del sud, avendo
marinato la scuola noi discoli giovinetti eravamo impegnati in accanite dispute calcistiche,
utilizzando la cosiddetta ‘palla di pezza’.
Era una calza da donna sottratta in casa alla madre o alle sorelle e più volte raggomitolata,
contenente ben pressata la lana tolta dai materassi dei nostri letti.
Poi, con l’arrivo delle truppe americane, la lana fu sostituita dalla gomma piuma che era
nei sedili delle jeep, in dotazione alle truppe alleate.
Devo confessarvi che ho più volte partecipato alle spedizioni per la ricerca delle jeep poco
sorvegliate dai militari alleati.
Alla fine, subito dopo la fine della guerra incominciammo ad usare i palloni da calcio di
cuoio duro, sulla cui chiusura era localizzato il beccuccio nel punto in cui il pallone veniva
gonfiato ma che presentava un laccio intrecciato.
Se avevi la sventura di colpire di testa quel punto nodoso, oltre a sentire dolore, ti
rimaneva sulla fronte il segno del nodo…
Ora si usano palloni così leggeri, la cui maggiore caratteristica è quella di ingannare i
portieri.
Ma scusate se mi sono lasciato prendere da ricordi per me tanto graditi, ma così lontani
nel tempo.
E’ l’ora di tornare al presente e di premiare le squadre vincitrici.”
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CONVEGNI
Indirizzo di saluto dell’Avv. Giovanni Cipollone al Convegno
“100 anni di scienze forensi. Il rapporto tra scienza e diritto,
da Cesare Lombroso a Giuliano Vassalli”
Roma, Università La Sapienza – 21.22 giugno 2010
Vi porto il saluto del Presidente Antonio Conte e di tutto il Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma.
Grande è il fascino e l’importanza di questo Convegno, sia per l’argomento trattato, sia per
il ricordo di tanti insigni Maestri e dell’indimenticabile prof. Giuliano Vassalli, uno dei più
insigni giuristi del nostro tempo, sia per i nomi prestigiosi dei partecipanti al Convegno.
Non v’è dubbio che, con la nascita della scuola positiva e della scienza criminologica, si è
avuta una grande svolta.
Sosteneva il Maggiore nei suoi Principi di Diritto penale che lo sviluppo della scienza
criminologica va intesa come “una filosofia del diritto penale in atto”.
Infatti, si tratta di una scienza che si avvale di altre discipline, al fine di studiare i fenomeni
relativi ai delitti e alle pene (e qui è necessario ricordare l’appassionato studio di Giuliano
Vassalli del 1990 “Spunti di politica criminale in Cesare Beccaria”). E’ quindi una scienza con
approfondimenti sulla antropologia criminale, la psicologia criminale, la statistica criminale,
la sociologia criminale, in rapporto alla educazione e alle tendenze guida che si sono susseguite
nel tempo.
Si pensi poi agli studi sulla connessione tra delitto e pazzia e agli approfondimenti sul
cretinismo, sulla grafologia per inquadrare la personalità del delinquente e, persino sullo
spiritismo.
Con la scuola positiva si assiste alla nascita di una bambina, apparsa subito bellissima che,
però crescendo ha forse mostrato alcuni difetti ma che nel suo successivo sviluppo ha
dimostrato di essere splendida e avvincente.
Il nostro pensiero va alla teoria dell’atavismo, che spiegava la commissione del delitto come
una regressione a livelli primitivi dell’essere umano.
Sembra che la teoria del “delinquente nato” del Lombroso, a seguito delle sue ricerche
antropometriche e fisionomiche abbia avuto una appendice aneddotica molto divertente.
Si racconta che il Lombroso sia venuto in possesso di alcune fotografie di donne inviategli
dalla Francia indicate come donne criminali. Il Lombroso coscienziosamente le esaminò e
dallo studio delle fisionomie trasse argomenti per tratteggiarne la personalità sotto l’aspetto
criminale.
Dopo qualche tempo, il Lombroso ricevette una lettera da parte di un funzionario di Polizia
di Parigi il quale gli segnalò che quelle erano le foto di alcune oneste donne, intente a lavare
i panni sulla riva della Senna.
Sempre per rimanere sinteticamente nel campo dei prolegomeni, in relazione a tale
argomento, v’è da dire che Baer e Goring criticarono aspramente le teorie del Lombroso,
negando la rilevanza criminale caratterizzata da particolari segni.
Poi Hooton dell’Università di Harvard riprese tale teoria che aveva trovato quasi
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unanime approvazione, evidenziando la naturale predisposizione dei criminali a commettere illeciti e dimostrando che, in chi delinque, sono riscontrabili caratteristiche anatomiche
diverse da quelle delle persone normali.
In definitiva, non può disconoscersi che Lombroso abbia anticipato vedute e correlazioni essenziali in ambito criminologico, seppure avversato dalla famosa scuola di Lione, con
Lacassagne (1843-1924) e il famoso Franz Von Liszt (1851-1919).
Studi più recenti hanno poi messo in risalto dal punto di vista scientifico la grande
importanza in ambito criminale del connubio antropologia-psichiatria e le conseguenti
implicazioni medico-legali che ne derivano.
Forse, a questo punto, appare opportuno che smetta il mio dire, anche per evitare che
qualcuno possa erroneamente attribuirmi qualche merito nello svolgimento di questo
importante Convegno.
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NECROLOGI
IN RICORDO DI ELIO FAZZALARI
- Il Consigliere Segretario, nell'adunanza dell'8 luglio 2010, ha comunicato che è
scomparso, venerdì 2 luglio, all’età di 85 anni, il Prof. Avv. Elio Fazzalari.
Il Prof. Avv. Fazzalari è stato certamente tra i più illustri giuristi mondiali del ventesimo
secolo e, sicuramente, il più brillante tra i processualcivilisti italiani.
Giovane docente in varie facoltà giuridiche italiane, tra le quali quella di Urbino, Elio
Fazzalari è stato Ordinario di Diritto Processuale Civile all’Università “La Sapienza” di Roma
per oltre trent’anni. Grazie alla sua opera scientifica, una miriade di studiosi hanno appreso le
nozioni del processo civile e tantissimi sono stati i suoi allievi.
Elio Fazzalari è stato anche un grandissimo Avvocato, un Principe del Foro, e l’Ordine di
Roma ha avuto l’onore di averlo tra i propri Iscritti.
Il Consigliere Segretario, che ha avuto il Prof. Avv. Fazzalari quale Componente del
Collegio dei docenti del proprio ciclo di dottorato in Diritto Processuale Civile, chiede che il
Consiglio si unisca con mestizia al ricordo del grande Maestro.
Il Consiglio, dato atto, nell’unirsi al ricordo del Consigliere Segretario che ha degnamente
commemorato il Prof. Avv. Elio Fazzalari, desidera esprimere il proprio cordoglio per la
scomparsa di uno dei Padri della scienza processualcivilistica moderna e rivolge ai familiari le
più profonde condoglianze del Consiglio stesso e dell’intero Foro di Roma, al quale il Prof.
Avv. Elio Fazzalari apparteneva con orgoglio.
IN RICORDO DI GIAMPIERO ARCI
- Il Consigliere Segretario, nell'adunanza del 29 luglio 2010, ha comunicato di aver
partecipato, a nome del Consiglio, alla commemorazione religiosa in memoria del Collega
Giampiero Arci, svoltasi alla Chiesa San Marco il 21 luglio u.s., organizzata dall’Associazione
che porta il nome del Collega.
Alla cerimonia ha partecipato, ancora a nove anni dalla prematura scomparsa di Giampiero, una foltissima folla di persone, tra le quali molti politici (il Sindaco di Roma in primis). La
commemorazione finale, quest’anno, in una atmosfera davvero toccante, è spettata all’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Sergio Marchi, amico di Giampiero.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Consigliere Segretario.
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EXTRAVAGANTES
CRATINO1
(Uno dei padri della commedia greca antica)
Cratino nacque qualche anno prima della battaglia di Salamina nella quale – come è noto –
la flotta greca comandata da Temistocle sconfisse Serse, re dei persiani. La sua nascita è quindi
da collocarsi verso il 480 a.C.
Di Cratino, sono state tramandate 28 commedie, ma a noi sono pervenuti solo alcuni
frammenti.
Il primo dei suoi sei successi alle feste dionisiache, risale al 453.
Circa due anni prima della sua morte, avvenuta verso il 420, Aristofane nella parabasi dei
“Cavalieri” descrisse le qualità di Cratino, un tempo all’apice del successo, mettendo in risalto
il suo inesorabile declino, facilitato dal vizio, più volte addebitatogli, di bevitore incallito.
Aristofane così si era espresso nei suoi confronti: “un tempo Cratino tra gli applausi aveva
un incedere sicuro per distese pianure, tanto da sradicare querce, platani e avversari. Nei
simposi così grande era la sua notorietà che a lui, dai calzari di fico, si inneggiava di sovente.
Ora lo potete vedere vaneggiare. Le corde della sua lira si sono allentate e la sua musica
è stonata. Si presenta come un vecchio cadente che se ne va in giro come un conno qualsiasi,
con una corona secca in testa e, per giunta, morto di sete”.
Cratino reagì a quella descrizione provocatoria della sua persona, portando sulla scena una
nuova commedia “La Damigiana”, la cui trama (a noi pervenuta mediante lo scolio a “Cavalieri
400”), si incentrava su una trovata geniale.
Sulla scena, protagonista era lo stesso Cratino.
Con una brillante autocanzonatura egli mise in risalto le sue debolezze. Sua moglie
“Commedia” lo accusava di tradirla con la cattiva Methe “Ubriachezza” e di correre dietro ai
giovani “vinelli” (immaginati come giovani fanciulli). (NOTA 1)
Cratino, invece, esaltò le qualità della commedia, in quanto era evidente che un bevitore
d’acqua non avrebbe mai potuto creare qualcosa di bello e alla fine si riconciliò con la moglie
e cioè con la “Commedia”.
Gli ateniesi lo applaudirono calorosamente e gli assegnarono la vittoria dichiarandolo
vincitore nei confronti della famosa commedia “Le Nuvole” di Aristofane.
Fu certamente l’ultimo trionfo nella sua carriera di commediografo.
Cratino aveva uno stile aggressivo che conquistava gli spettatori, specialmente nell’ambito
della satira politica.
Nella commedia “I chironi”, mise in risalto il contrasto tra la “città felice” di Solone e
Temistocle e gli aspetti negativi della città, sconvolta e oppressa dalla ingiustizia e dalla politica
criticabile di Pericle.
Anche nell’altra commedia “Dionisalessandro”, rappresentata probabilmente durante le
feste “Lenee” del 430, il racconto mitico era un pretesto per portare un altro violento attacco nei
confronti di Pericle, presentato nelle vesti di un codardo Dioniso, travestito da Pericle.
Nella “Nemesi” è descritto il “testone Zeus-cigno” (per cui nasce Elena origine di discordia
tra gli uomini) con allusione alla figura di Pericle il quale – come attesta Plutarco – aveva una
testa di forma spropositata.
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EXTRAVAGANTES
Negli “Odissei”, nel narrare le avventure di Odisseo e dei suoi compagni nell’antro di
Polifemo, episodio che richiama un ciclo di commedie messe in scena da Epicarmo, Cratino con
sottile sarcasmo illustra la perizia culinaria di Polifemo, occupato a prepararsi un gustoso
banchetto, con arrosti affogati in salsa d’aglio, servendosi delle carni appartenenti agli sfortunati
compagni di Ulisse.
Nei “Pluti” vi è il motivo ricorrente in Cratino di rappresentare i ricchi, venuti alla ribalta a
seguito di accese lotte politiche.
Va ricordata nella Atene del V secolo a.C. la consuetudine, da parte dei detentori del potere
politico, al fine di ottenere consensi, di organizzare manifestazioni teatrali molto apprezzate dal
popolo che vi accorreva in massa (d’altronde come avviene ai nostri giorni).
Avevano così luogo agoni drammatici e agoni rapsodici, questi ultimi in occasione delle
“Panatenee”, la più importante testa della polis.
Il simposio, nato alle origini come celebrazione di un rito caratterizzato da canti che
inneggiavano agli ideali di vita, tra libagioni allegre e spensierate, era soprattutto praticato dagli
aristocratici e dagli strati sociali più elevati, che perseguivano il culto dell’eleganza e del fasto.
Gradualmente, del repertorio simposiale si appropriarono anche i ceti popolari e la copiosa
produzione letteraria che ne derivò, rielaborando i motivi della poesia lirica arcaica, dette vita
ad una fitta trama di citazioni, di allusioni che arricchirono il fortunato mondo della nascente
parodia. (NOTA 2)
La parodia invase tutti i campi dello spirito, da quello letterario a quello politico, dal
mitologico al filosofico.
Si può dire che fu l’acume e l’arguzia del pubblico ateniese a favorire la vena artistica degli
autori delle commedie.
Si creò una fluida corrente d’intesa tra gli spettatori e gli scrittori della commedia. Questi
ultimi ben percepivano gli aspetti argomentativi che suscitavano maggiore ilarità nel pubblico,
enfatizzando situazioni epiche, la esagerata solennità dei temi tragici, mitologici o filosofici,
creando situazioni comiche e spiritose, sovvertendo quindi i valori originali.
Si consideri che la satira vestendosi degli abiti dello scetticismo disincantato, creò la critica
letteraria. (NOTA 3)
Strali velenosi furono indirizzati contro le dottrine filosofiche allora in auge. Nella commedia
“Onniveggenti”, Cratino prendeva in giro l’italiota Hippon, seguace di Talete, il quale paragonava il cielo ad un forno e il corpo umano ai carboni ardenti, come ci ricorda Aristofane nelle
“Nuvole”.
Molti studiosi sostengono che a Cratino si deve la nascita della commedia politica ma è
importante rilevare che, in parte si servì dei racconti mitici, traendo dagli stessi spunti comici, per
mandare avanti il suo appassionato impegno politico, nel perenne mutamento delle situazioni
storico-sociali.
Nei “Dionisi” giunse ad affermare che la vittoria negli agoni letterari doveva essere
assegnata al poeta che era stato in grado di dare i migliori consigli alla città. (NOTA 4)
Va ricordato che sin dall’antichità i greci hanno avuto molta considerazione per il teatro
e gli spettacoli in genere.
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Basti ricordare che Pericle, alla fine del V secolo a.C. aveva fondato il “Theoricon”, ente
pubblico per l’organizzazione degli spettacoli, sia che si trattasse di tragedie, commedie o,
anche, gare sportive.
Giovanni Cipollone
1
Capitolo tratto da “La Commedia Antica“ di Giovanni Cipollone, testo in corso di pubblicazione,
a cura dell’Accademia Tiberina
NOTE CRATINO
NOTA 1 Cratino era uno dei bersagli preferiti di Aristofane. Nella festa dei boccali, ricolmi di vino,
descritta nella commedia “Acarnesi”, Aristofane lancia i suoi “sfottò” nei confronti del “concorrente”
autore commediografo, facendo pronunciare al corifeo durante l’intermezzo di detta commedia una
invettiva contro il corego Antimaco, in cui augurava ad Oreste di soffrire i più terribili malanni.
Fra l’altro, sperava che, tornando a casa febbricitante e ubriaco, dopo una cavalcata notturna, raccogliesse una pietra, per lanciarla contro Antimaco, non accorgendosi di aver raccolto un pezzo di
sterco per lanciarlo contro l’odiato Antimaco, ma sbagliando il colpo, avrebbe invece colpito il malcapitato Cratino.
Va inoltre ricordato che Cratino fu il vecchio maestro dei “nuovi” commediografi Frinico, Eupoli,
Platone (il comico) e soprattutto di Aristofane.
NOTA 2 Si ha motivo di ritenere che il “Proagone” aristofaneo fosse una parodia della cerimonia che
si svolgeva qualche giorno prima degli agoni teatrali.
NOTA 3 (Cfr. Emile Egger, “Essai sur l’Histoire de la critique chez les Grecs”, Paris 1887 pagg. 3839 e Francesco Guglielmino “La parodia nella commedia greca antica”, Catania, Studio Editoriale
Moderno, 1928).
NOTA 4 Con Cratino si ha un capovolgimento di una inveterata concezione, per cui il teatro era sempre
stato lo specchio fedele della realtà.
Con determinazione e un pizzico di presunzione, Cratino preconizzava che il commediografo, nelle sue
rappresentazioni, dovesse dare un indirizzo esemplificativo sotto il profilo politico-sociale.
La storia doveva adeguarsi alla letteratura e non il contrario! E’ forse questo il risultato finale cui doveva
pervenire la commedia, nell’evolversi geniale della creazione artistica, attraverso il tarlo logorante della
satira, l’aspide pungente della parodia e la costruttiva elaborazione della critica.
Per un approfondimento su Cratino e sulla commedia antica, fondamentali gli studi di Giuseppe
Mastromarco (cfr., fra gli altri, per ultimo di detto autore, “Commedia 1”, Utet editore 2007, pagg. 659).
Sotto il profilo filologico un’antica tradizione attribuiva a Cratino la elaborazione del suono relativo alla
vocale “ç” (eta: cioè e lunga) rispetto alla vocale “e” (epsilon: cioè e breve), così come si verifica per
la differenza di suono tra l’”o” (omicron: cioè o breve) e l’”ù” (omega: o lunga).
Ciò corrisponde al suono aperto o chiuso delle attuali predette vocali.
(In merito cfr. il rarissimo libro: “Nuovo metodo per imparare facilmente la lingua greca, tradotto
dall’idioma francese”, dedicato a Domenico Majelli, Napoli MDCCLII, pag. 5 – Stamperia di Giovanni
Di Simone, con pubblica autorità).
Nel testo viene infatti riportato quanto dichiarato da Eustazio, arcivescovo di Tessalonica, valente
grammatico, vissuto nel XII secolo, il quale, riportando un verso di Cratino, precisa che “Âç” è un suono
diversificato, assimilabile al belato delle pecorelle, rispetto al “Âe” comune.
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UN’ IPOTESI SULL’ ESCLUSIONE DELLA LINGUA ITALIANA
DAL PARLAMENTO EUROPEO
Con un colpo di mano anglo-franco-tedesco è stata cancellata la lingua italiana dal
Parlamento Europeo e con essa secoli di storia e di cultura italica ed europea.
L’elemento romano – latino, successivamente influenzato dal cristianesimo, è infatti
prevalso per secoli in tutti i campi, dal diritto all’arte e alla letteratura. Ed è proprio
nell’ambito dell’antica tradizione latina, dopo la disgregazione dell’Impero, si è avuta la
formazione dei singoli stati unitari europei.
Non si conoscono i criteri di questa esclusione e i motivi di permanenza degli altri idiomi
ammessi alla sovrana “corte”: inglese, francese e tedesco.
Certo non per la diffusione, non essendo la lingua tedesca conosciuta quanto l’italiana,
come la inglese non è la più parlata nel mondo in confronto all’ altra grande esclusa, la
spagnola, sicuramente più diffusa della francese che segna il passo nei fasti coloniali.
Più che soffermarci sulla regolarità giuridica di tale decisione, ci piace ricercare le
ragioni di fondo di questa esclusione nello scontro tra differenti civiltà, culture e religioni
di quel mondo greco – romano - latino ed anglo-sassone-franco e loro naturali eredi.
La lotta ideologica tra culture - “continentale” e “mediterranea”- di diversa concezione
romantica e storicistica del mondo, con la questione “linguistica”, ci viene riproposta in
chiave politico-economica tra il ricco e tecnologico settentrione e il più modesto ed umano
meridione europeo.
Se non si tenesse conto di queste considerazioni sarebbe davvero incomprensibile la
realtà attuale.
Si sa che la visione illuministica si colloca agli antipodi dell’ ideologia romantica che di
per sè tende a definire i valori storici della tradizione culturale esaltando il valore assoluto
delle origini concepite come un erompere delle schiette nature dei popoli .
Ancora una volta si ripresenta il vecchio motivo stoico esiodeo dell’età dell’oro, il
richiamo della natura contro la cultura, che già era stato rinnovato dall’ideologia rousseauniana e dal mito settecentesco del buon selvaggio.
Se l’estetica preromantica è la vera poesia, antitetica alla nozione di cultura, e il Vico aveva
identificato le età poetiche con le età primitive, altrettanto poetica e primitiva è anche l’età
barbarica in cui si cercarono e si identificarono, erroneamente, le origini di tutta la spiritualità
e cultura moderna.
D’altra parte la storiografia illuministica aveva aperta la strada nel rappresentare il
Medio evo come età delle tenebre. E la storiografia romantica la segue. Ma mentre per gli
illuministi, eredi del disprezzo rinascimentale verso i secoli gotici, l’aspetto barbarico è un
elemento negativo, per i romantici lo stesso aspetto è invece positivo.
I Rinascimentali – primariamente Italiani – e gli Illuministi – particolarmente francesi –
scavalcano il medio evo per ricondursi direttamente al mondo classico antico. Viceversa i
Romantici ( per non dire gli empirici Inglesi ) svalutano l’età classica per sopravvalutare
l’apporto dei barbari, molti dei quali erano di razza germanica, di quella Germania, da cui
trae origine il Romanticismo e una certa concezione di vita che vuole i Celti, i Franchi, i
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Germani più importanti , culturalmente parlando, dei Romani antichi. E in senso traslato
nel moderno vuol dire che si sentono superiori agli altri popoli europei e perciò rivendicano
quel ruolo di governo e guida dell’ Unione Europea, come del tutto evidente dalla politica
franco-anglo-tedesca e per cui trova giustificazione anche l’uso ufficiale di queste sole lingue
nel Parlamento Europeo.
Contro l’esclusivismo della tradizione umanistico-rinascimentale che esalta la classicità
ad esemplare assoluto ed eterno, ancora oggi la loro visione è una polemica romantica
anticlassicista che si manifesta come tendenza opposta e in dubbio se delivrer des Greces et des
Latins.
Come dall’Umanesimo rinascimentale è nato un rinnovamento culturale fondato sulla
humanitas e il recupero dei valori dell’antichità classica, così dal Romanticismo nasce un
sentimento opposto e scevro di quei valori, evidentemente non propri, perchè di altri popoli
culturalmente più avanzati.. Per i Romantici tedeschi, infatti, la civiltà moderna è estranea
alla classicità e viene ricondotta alle virtù delle stirpi nordiche, estranee alla tradizione grecolatina. Concezione da supporsi tuttora valida, come appare altrettanto chiaro che da questa
visione si è sviluppata l’ideologia politica del Nazionalismo, il quale all’unità del mondo
antico sostituisce e contrappone la pluralità dialettica, cioè il vichiano mondo delle nazioni,
da ritenersi tuttora imperante in una Unione che si definisce unitaria soltanto a parole e che
in concreto decide sulle dimensioni dei cetrioli in commercio, mentre omette di pronunciarsi sui principi cristiani quali propri e tradizionali dell’intera Europa .
Per i Tedeschi il trionfo dei Goti, dei Franchi e dei Vandali è il loro trionfo. Tuttora. E
per questo oggi siamo ancora su posizioni diametralmente opposte, tipiche di un passato
mai trascorso, tra quella romantica del medioevo, ritenuto centro di cultura e vera fonte di
vita, e quella ellenistica che quel medioevo scavalca come periodo di oscura barbarie.
L’Europa ha dimenticato sia la tradizione cristiana che la latina. Per questo l’esclusione
della lingua italiana dal contesto parlamentare europeo ha le sue profonde radici in quel
passato che influenza ancora le attuali decisioni.
Roma, 21 Ottobre 2010Avv. Domenico Giustiniani
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PHILOGHELOS
Invertendo l’ordine dei fattori, il risultato cambia
Si racconta che un abitante di Serifo, durante un acceso alterco con Temistocle, grande
ammiraglio della flotta greca, ebbe a dire a quest’ultimo che era divenuto famoso non per i suoi
meriti, bensì per il fatto di essere nato ad Atene.
Temistocle così rispose: “Certo, hai perfettamente ragione. Infatti, né io né te saremmo mai
diventati famosi se fossimo nati io a Serifo e tu ad Atene”.
(Da Erodoto 8, 125)
Diffidare delle imitazioni
Giunse voce che in Grecia vi era un uomo che sapeva contraffare meravigliosamente il
canto dell’usignolo, tanto che da più contrade si recavano nella località in cui il valente
imitatore viveva, per sentirlo.
Un tale voleva insistentemente portare con sé uno spartano il quale molto contrariato gli
rispose: “amico mio io ho sentito tante volte cantare l’usignolo di persona e non comprendo
quale sia la necessità di accontentarsi di una semplice imitazione”.
Meriti ereditari in competizione
Come si sa, Cornelia, madre dei Gracchi era molto orgogliosa dei suoi figli e stravedeva
per loro, tanto da mostrarli a tutti come i suoi gioielli.
Plutarco riferisce che, per incitarli a primeggiare, un giorno li apostrofò energicamente
dicendo loro: “Ditemi fino a quando dovrò essere indicata come la figlia di Scipione e quando
potrò finalmente essere chiamata la madre dei Gracchi?”.
Vale più l’odio che l’amore
Molte furono le crudeltà attribuite a Nerone.
Tra gli altri mandò a morte la sua prima moglie Ottavia, la sua nuova moglie Poppea, oltre
ai suoi precettori Seneca e Burro e il suo consigliere Petronio.
Nel suo smisurato delirio di onnipotenza soleva dire:
“I miei predecessori non hanno goduto come me i diritti del potere. Mi piace di più essere
odiato che amato, poiché l’essere amato non dipende da me solo, mentre dipende solo da me
l’essere odiato”.
Un subitaneo incidente probatorio
L’imperatore Nerva, appena eletto, assicurò che per nessun motivo o ragione avrebbe
mai consentito che fosse mandato a morte un senatore di Roma.
Avendo saputo, durante uno spettacolo in cui si affrontavano i gladiatori che erano presenti
due senatori che stavano cospirando contro di lui, si fece portare dai due gladiatori le loro
spade. C’era infatti l’usanza che l’imperatore prima dello scontro constatasse che le spade
fossero taglienti. Nerva quindi prese le due spade e le consegnò ai due senatori dicendo:
“Provate pure su di me se sono buone …”
(da Tacito)
a cura di Giovanni Cipollone
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COMUNICAZIONI E NOTIZIE
Componenti delle Commissioni
Consiliari
- Nell'adunanza del 20 maggio 2010 il
Consigliere Graziani ravvisa che, nell’individuazione dei Colleghi chiamati a fare parte di Commissioni consiliari: a) talune Commissioni hanno superato il limite (inizialmente fissato) di 25 Componenti; b) taluni
Colleghi sono stati chiamati a fare parte di
più di due Commissioni consiliari. Nell’ottica di consentire la più larga partecipazione
dei Colleghi alle attività della Commissioni
consiliari, il Consigliere Graziani propone
che il limite massimo del numero dei Componenti di Commissioni consiliari sia aumentato (in ipotesi, a 30 unità) e che sia
limitato il numero di Commissioni consiliari (in ipotesi, 2 Commissioni) alle quali
ciascun Collega possa contestualmente partecipare.
Il Consiglio ne prende atto e delibera di
elevare a 30 il numero massimo dei componenti delle Commissioni nonchè di limitare
a 3 le Commissioni a cui ogni collega possa
far parte, onde poter consentire la massima
partecipazione. I Coordinatori sono, quindi, invitati a verificare se i colleghi iscritti
nelle loro Commissioni siano stati chiamati
a prendere parte anche ad altre Commissioni e ad adeguarsi alla delibera che precede.
Adeguamento delle spese di
scritturazione e stampa
- Nell'adunanza del 20 maggio 2010 il
Consigliere Graziani segnala la necessità di
adeguare le spese di scritturazione e stampa
già deliberate in lire il 1° ottobre 2000 e
adeguate all’euro il 9 maggio 2002, integrandole con le nuove esigenze dettate dall’adozione delle tecnologie del Processo Civile
Telematico.
Il Consigliere Graziani propone di deli-
berare i seguenti importi:
a) scritturazione: (dattilografia, videoscrittura) per ogni facciata di foglio protocollo
o di carta da lettere;
- per l’originale euro 3,00
- per ciascuna copia euro 0,30
- come da relativa fattura nel caso di
utilizzo di copisteria o tipografia;
b) fotocopiatura:
- euro 0,30 per ogni facciata
- come da relativa fattura nel caso di
utilizzo dei servizi di terzi;
c) trasmissione a mezzo telefax:
- euro 3,00 per ogni facciata
- come da relativa fattura nel caso di
utilizzo dei servizi di terzi;
d) trasmissione a mezzo di e-mail:
- euro 2,00 per ogni unità (per ciascun
invio sino a 10 indirizzi)
- come da relativa fattura nel caso di
utilizzo dei servizi di terzi;
e) acquisizione a mezzo scansione digitale (scanner):
- euro 0,50 per ogni facciata
- come da relativa fattura nel caso di
utilizzo dei servizi di terzi;
f) invio telematico a mezzo redattore del
Processo Civile Telematico;
- euro 5,00 per ogni inoltro telematico
pervenuto all’Ufficio Giudiziario;
- come da relativa fattura nel caso di
utilizzo dei servizi di terzi;
g) redazione di nota di iscrizione a ruolo
con codice a barre;
- euro 5,00 per ogni nota di iscrizione
presentata all’Ufficio Giudiziario;
- come da relativa fattura nel caso di
utilizzo dei servizi di terzi.
Il Consiglio delega il Consigliere Graziani ad acquisire la deliberazione del 2000 e ad
approfondirne la tematica.
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RAPPORTI INTERNAZIONALI
AVVOCATI DI WROCLAW
(POLONIA)
- Nell'adunanza del 20 maggio 2010 i Consiglieri Barbantini e Rossi, Coordinatori della
Commissione di Diritto e Rapporti Internazionali, comunicano al Consiglio di avere
ricevuto, lunedì 17 maggio u.s., nell’Aula del Consiglio, unitamente al Consigliere Segretario e agli Avvocati Antonio Jacopo Manca Graziadei e Italo Mannucci, Componenti della
Commissione, una rappresentanza di Avvocati di Wroclaw (Polonia) in visita a Roma e che
aveva richiesto un incontro con il nostro Ordine per uno scambio di esperienze e di idee.
L’incontro è stato particolarmente utile e apprezzato, soprattutto dai Colleghi polacchi
che ci hanno rivolto numerose domande concernenti i Codici in vigore e usati in Italia, la
difesa obbligatoria o meno in giudizio, le differenze di “percorso” per gli Avvocati e per i
Magistrati, le modalità di iscrizione negli Albi e la possibilità di iscrizione per gli Avvocati
stranieri, le modalità degli esami per diventare avvocato, le differenze tra praticante e quello
abilitato e chiarimenti sulla determinazione degli onorari.
A tali richieste abbiamo dato esauriente riscontro e, a nostra volta, abbiamo chiesto, e
ricevuto, informazioni sul loro sistema codicistico (loro adottano quello francese), sulla
posizione degli Avvocati che, anche da loro, sono liberi professionisti, sulle differenze tra
Advocat, che hanno la rappresentanza innanzi i Tribunali, e i Rabtza (una sorta di praticanti
che danno pareri nel campo civilistico e societario), nonchè sul numero degli Avvocati che
sono in Polonia circa 8.000 (di cui 500 nella loro città) e dei Rabtza che sono circa 22.000.
L’incontro si è concluso con la consegna da parte del Consigliere Rossi, della medaglia
ricordo del nostro Consiglio alla Capo delegazione la quale ha ricambiato con dei libri,
invitando il Consiglio a Wroclaw.
Al termine è stato offerto agli ospiti un rinfresco.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i Consiglieri Barbantini Rossi e Murra nonchè i
Colleghi Manca Graziadei e Mannucci.
CONFERENZA INTERNAZIONALE ORGANIZZATA
DA “AVOCATS SANS FRONTIÈRES”
- Nell'adunanza del 27 maggio 2010 il Consigliere Barbantini comunica di essere
intervenuto il 21 c.m. in rappresentanza del Consiglio, alla Conferenza Internazionale
organizzata da “Avocats Sans Frontières” nell’Aula Consiliare.
Dopo il saluto iniziale e l’esposizione dei temi della Conferenza da parte dell’Avv. Paolo
Iorio, Presidente per l’Italia dell’Associazione, il Consigliere Barbantini ha rivolto il saluto
del Consiglio ai partecipanti che provenivano dal Belgio, Francia, Svizzera, Svezia, Camerun.
I lavori sono iniziati con l’intervento di alcuni Presidenti di Nazioni aderenti all’Associazione, dall’Avv. Bruno Nicolario di Bologna, in rappresentanza dell’Unione Internationale des Avocats “U.I.A.”, dal Presidente di Sezione della Corte di Cassazione, Dott. Saverio
Mannino e dal Dott. Selvaggi della Procura Generale presso la Corte di Cassazione.
Dopo una pausa per un ristoro, è seguito un interessante dibattito tra i circa 50
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RAPPORTI INTERNAZIONALI
partecipanti alla Conferenza che è terminato alle ore 17.30.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Consigliere Barbantini.
NOTA DEL PROF. AVV. AUGUSTO FANTOZZI
- Nell'adunanza del 29 luglio 2010 il Presidente riferisce sulla nota del Prof. Avv. Augusto
Fantozzi, Presidente del Comitato Organizzatore del 64° Congresso dell’International
Fiscal Association - I.F.A., che si svolgerà a Roma dal 29 agosto al 3 settembre prossimi, con
la quale invita il Presidente a partecipare alla serata inaugurale del 29 agosto.
Il Consiglio delega a partecipare i Consiglieri Barbantini e Fasciotti.
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MASSIMARIO DISCIPLINARE
MASSIMARIO DI GIURISPRUDENZA DISCIPLINARE
DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA
4 – 22 settembre 2010 – Est. Cassiani – L.S.
1. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di diligenza – Informativa fuorviante – Inerzia
nell’espletamento del mandato – Costituisce violazione deontologica.
1. – Integra responsabilità professionale il comportamento dell’avvocato che, oltre a
rimanere inerte nell’espletamento del mandato, informi in modo fuorviante la parte assistita
per tranquillizzarla sull’andamento della (inesistente) causa. (Nel caso in esame, al professionista è stata irrogata la sanzione della censura, avendo lo stesso violato i doveri di
diligenza, di probità, di adempimento del mandato e di informativa).
7 – 28 settembre 2010 – Est. Arditi di Castelvetere – R.E.
1. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di diligenza – Obbligo di informativa –
Omissione – Costituisce violazione deontologica.
1. – Costituisce mancanza disciplinare dell’avvocato, in contrasto con i principi della
deontologia forense, non fornire al cliente le necessarie informazioni sulla causa, non
provvede alla restituzione della documentazione nonché il non aver iscritto a ruolo un
ricorso per il quale la parte aveva conferito mandato.
10 – 23 settembre 2010 – Est. Vaglio – G.F.
1. – Rapporti con i magistrati – Liste dei difensori di ufficio – Cancellazione – Mancata
comunicazione al P.M. – Responsabilità – Sussiste.
1. – La cancellazione dalle liste dei difensori di ufficio non fa venir meno l’obbligo del
difensore di collaborare con la Magistratura; pertanto, è dovere deontologico del difensore
di ufficio comunicare al P.M., in tempi celeri, l’avvenuta cancellazione dalle relative liste, in
modo tale da permettere a quest’ultimo di procedere alla sua sostituzione, onde evitare
eventuali disguidi a danno della parte assistita. (Nel caso de quo la mancanza del predetto
avviso ha impedito di celebrare l’udienza dibattimentale; di conseguenza è stata ritenuta
congrua la sanzione dell’avvertimento).
13 – 22 settembre 2010 – Est. Fasciotti – M.G.C.C.
1. – Rapporti con i terzi – Avvio della procedura esecutiva – Nei confronti di un
condominio di edifici – Nonostante la comunicazione circa la raccolta delle somme
precettate – Presupposti – Responsabilità – Esclusione.
1. – Non è disciplinarmente rilevante la condotta del professionista che – quale creditore
di un condominio di edifici – fa notificare un atto di pignoramento presso terzi iscrivendo
a ruolo, dopo pochi giorni, la relativa procedura esecutiva nonostante avesse avuto
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assicurazioni scritte dal difensore del medesimo condominio sulla raccolta della somma
precettata, quando ricorrano determinati presupposti. (Nel caso concreto, dall’esame dei
documenti allegati è stata rilevata un’alta conflittualità tra gli stessi soggetti, la corretta
notifica del titolo e del precetto, la richiesta di esecuzione del pignoramento con consegna
degli atti all’ufficiale giudiziario in data antecedente all’avviso dell’Amministratore del
condominio che stava raccogliendo le somme de quibus, la buona fede del creditore a
supporto di un comportamento corretto ancorché rigido, ecc.).
14 – 28 settembre 2010 – Est. Cassiani – V.F. e P. M.
1. – Rapporti con i terzi – Art. 56 Codice deontologico – Soggetto non ancora abilitato –
Espletamento di incombenti cancelleria – Ricevimento notifiche – Non configura responsabilità deontologica.
1. – Non integra l’illecito disciplinare ex art. 56 del Codice deontologico la condotta di
chi – ancorchè non ancora iscritto all’albo degli avvocati – si sia limitato a ricevere le
notifiche ed a svolgere meri adempimenti di cancelleria.
30 – 28 settembre 2010 – Est. Cassiani – S.P.
1. – Rapporti con i terzi – Morosità del professionista – Inattività a sanare il debito –
Violazione dovere di probità e correttezza – E’ disciplinarmente rilevante.
1. – Il comportamento dell’avvocato che si rende moroso e che non provveda a sanare
la predetta morosità, costringendo il creditore ad agire giudizialmente, non è conforme ai
doveri di probità e correttezza e, pertanto, è disciplinarmente rilevante. (Nella specie, è stata
irrogata la sanzione dell’avvertimento, tenuto conto dell’incensuratezza dell’incolpato).
34 – 15 ottobre 2010 – Est. Vaglio – M.M.
1. – Rapporti con la parte assistita – Errore professionale – Non dovuto a negligenza od
incompetenza – Non integra responsabilità deontologica.
2. – Rapporti con la parte assistita – Errore professionale – Comportamento finalizzato
a nascondere l’errore – False informazioni – Raggiungimento della prova – Ai fini della
responsabilità disciplinare – Occorre.
1. – Non integra illecito disciplinare l’errore professionale non dovuto ad incompetenza
od a negligenza, potendo il danneggiato agire giudizialmente ai fini dell’ottenimento del
ristoro dei danni subiti. (Nel caso di specie l’organo deliberante ha altresì tenuto conto che
il professionista in questione, durante la sua lunga carriera, non ha mai subito un
procedimento disciplinare il che esclude una sua abituale incuria o negligenza).
2. – In caso di errore professionale da parte dell’avvocato, il nasconderlo e il fornire false
informazioni al cliente senza adoperarsi per elidere o eliminare il danno, integra la violazione
del dovere di lealtà e correttezza, determinando, dunque, una condotta deontologicamente
censurabile, sempre che sia raggiunta la prova del suddetto comportamento. (Nella specie,
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MASSIMARIO DISCIPLINARE
pur in presenza di una grave disattenzione che ha determinato la prescrizione del diritto
all’indennizzo da parte della compagnia di assicurazione in danno dei propri clienti, al
professionista non è stata irrogata nessuna sanzione, non essendo stata raggiunta alcuna
prova che l’incolpato abbia nascosto il proprio errore né che questi abbia fornito false
informazioni al riguardo).
38 – 29 settembre 2010 – Est. Arditi di Castelvetere – M.T.
1. – Rapporti con la controparte – Nuovo incarico professionale – Assunto contro un ex
cliente – Mancanza dei presupposti – Violazione dovere di lealtà e fedeltà – E’
configurabile.
1. – Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, con violazione del
dovere di lealtà e fedeltà, il professionista che assuma un incarico professionale contro un
ex cliente, quando non sia trascorso un ragionevole lasso di tempo e quando l’oggetto del
nuovo giudizio non sia del tutto estraneo a quello precedentemente espletato. (Nel caso
concreto il difensore aveva rappresentato entrambi i coniugi in sede di separazione
consensuale ed il nuovo incarico riguardava la medesima fattispecie e, peraltro, il lasso di
tempo intercorso era di appena un anno. Pertanto è stata inflitta la sanzione della censura).
42 – 22 settembre 2010 – Est. Rossi – G.D.M.
1. – Rapporti con i colleghi – Nomina di corrispondente – Smarrimento atti di causa –
Adempimento del proprio obbligo – Nessun pregiudizio alla parte assistita – Responsabilità deontologica – Non sussiste.
1. – Non sussistono elementi di rilievo deontologico nel comportamento del domiciliatario che – ancorché incauto nel non comunicare in forma scritta alla Collega di aver
smarrito degli atti di causa – abbia comunque adempiuto il proprio incarico senza cagionare
pregiudizio alcuno alla parte assistita e senza, peraltro, aver percepito alcun compenso.
(Nella specie il corrispondente aveva dato notizia dello smarrimento del titolo esecutivo e
del precetto - ritrovati solo dopo la proposizione dell’esposto in un diverso fascicolo dello
studio - per le sole vie brevi).
43 – 23 settembre 2010 – Est. Nesta – M.S.
1. – Procedimento disciplinare – Capo di incolpazione – Fatti identici a quelli del capo di
imputazione – Sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste – Art. 653 Cod. proc.
pen. – Effetto vincolante.
1. – In un giudizio disciplinare quando i fatti oggetto del procedimento disciplinare sono
identici a quelli contestati in sede penale e oggetto dei capi d’imputazione e quando è
intervenuta sentenza penale irrevocabile di assoluzione perché il fatto non sussiste, ai sensi
dell’art. 653 Cod. proc. pen., che ha sul processo disciplinare un effetto vincolante, si
impone la declaratoria di non luogo a sanzione disciplinare.
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46 – 22 settembre 2010 – Est. Cassiani – T.P.
1. – Attività defensionale – Procura - Autentica di sottoscrizione – Firma del cliente rivelatasi falsa – Conseguenze – Fattispecie.
1. - Deve escludersi la responsabilità deontologica dell’avvocato che abbia autenticato la
sottoscrizione apposta in calce ad una procura alle liti consegnatagli personalmente dal
fratello del cliente, nella convinzione che quest’ultimo l’abbia apposta di pugno, quando
risulti provato in un giudizio penale che invece la firma sia stata messa abusivamente dal
fratello medesimo, all’insaputa del cliente, in tal caso essendo stata dimostrata la buona fede
del professionista.
47 – 22 settembre 2010 – Est. Cipollone – L.B.
1. – Rapporti con la parte assistita – Somme di denaro – Trattenute ingiustificatamente
– Compensazione parziale – Fatture inevase per presunti crediti professionali – Non è
giustificabile – Fattispecie.
1. – Viene meno ai doveri di correttezza professionale l’avvocato che abbia rifiutato di
restituire una somma di denaro adducendo, a giustificazione del suo operato, di essere
creditore di importo equivalente per le sue prestazioni professionali. (Nella specie, l’incolpata ammetteva che la somma da restituire, pur tenendo conto di presunte compensazioni,
non copriva che in misura molto parziale il debito contratto, tanto da ritenere valida la
rateizzazione del suddetto debito. In questo caso è stata ritenuta congrua la sanzione della
sospensione dell’esercizio professionale per due mesi).
51 – 23 settembre 2010 – Est. Vaglio – M.A.
1. – Rapporti con la controparte – Espressioni sconvenienti ed offensive – Contenute in
una lettera diretta al proprio difensore – Avvenuta produzione in giudizio – Rilevanza
disciplinare.
1. – Non è mai giustificabile che in uno scritto prodotto in giudizio, ancorché non
tecnicamente qualificabile come difensivo, si utilizzino termini offensivi nei confronti di un
collega, atteso che ciò porta disdoro all’immagine dell’avvocato ed all’intera categoria di
fronte ad un magistrato. (Nella specie il legale, che si faceva assistere da un collega in un
procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto da un avvocato nei suoi
confronti, aveva inviato una lettera al proprio difensore descrivendo l’avversario “malefico,
dipingendolo come un soggetto caratterizzato da “famelici appetiti”, e tale missiva è stata
prodotta in giudizio. In questo caso è stato ritenuto congruo rivolgere l’avvertimento).
52 – 17 settembre 2010 – Est. Murra – D.L.C.A.
1. – Rapporti con la parte assistita – Responsabilità professionale – Invio dei dati relativi
alla polizza assicurativa – Consapevolezza della mancata copertura – Costituisce violazione deontologica.
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MASSIMARIO DISCIPLINARE
2. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di informativa – Scelte tecniche adottate – Vi
rientrano – Fattispecie.
3. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di diligenza – Obbligo di informativa costante
– Sussiste.
1. – Commette illecito deontologico l’avvocato che, per tacitare un proprio cliente che
lo accusava di inadempimento sul piano professionale, gli fornisce gli estremi della propria
polizza di assicurazione per la responsabilità civile derivante da colpa professionale, ben
sapendo della inoperatività della copertura assicurativa.
2. – E’ obbligo precipuo del professionista forense tenere informato il cliente non solo
dell’evoluzione processuale e delle ipotesi di soluzione del processo, ma anche delle proprie
scelte tecniche pure se queste possono portare alla mortificazione delle speranze dell’assistito. (Nella specie l’avvocato continuava a rassicurare il cliente sulla fondatezza di un’azione
di usucapione, che avrebbe prossimamente intentato, ma nella quale non credeva neppure
egli stesso omettendo di riferirlo alla parte assistita).
3. – L’obbligo di diligenza costituisce uno dei cardini dell’attività professionale e tale
diligenza deve estrinsecarsi non solamente nell’opera che l’avvocato svolge in difesa del
cliente, ma anche tenendo informato costui di tutti gli eventi di rilievo che si verifichino nel
corso della pratica giudiziale e stragiudiziale.
55 – 22 settembre 2010 – Est. Rossi - A.D.C.
1. – Attività defensionale – Abbandono dell’aula di udienza – Unito a comportamenti
sconvenienti – Responsabilità disciplinare – Configurabilità – Fattispecie.
1. – L’abbandono di un’aula nel corso dell’udienza, la pretesa di imporre un rinvio del
processo sulla base di futili motivi e l’attribuzione al magistrato di un epiteto, se non
offensivo, certamente sconveniente (nella specie: “antipatico”) sono comportamenti certamente non inquadrabili nel contesto di una confacente attività difensiva, al quale l’avvocato
deve invece improntare la propria condotta. (Nel caso concreto è stata inflitta la sanzione
della censura).
62 – 29 settembre 2010 – Est. Cipollone – R.D.B.
1. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di diligenza – Omessa prospettazione
opportunità dell’appello – Cliente condannato a pena detentiva – Integra responsabilità
deontologica.
1. – Integra illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, assistendo un
cliente condannato a pena detentiva, non lo rende edotto delle gravi conseguenze cui va
incontro non interponendo appello avverso la sentenza di condanna, specie considerando
il fatto che i giudici di secondo grado ben avrebbero potuto concedere la sospensione della
pena. (Nella fattispecie è stata inflitta la sanzione della censura).
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65 – 16 settembre 2010 – Est. Murra – A.N.
1. – Rapporti con i colleghi – Nomina di corrispondente – Obbligo di provvedere al
compenso – Quando grava sull’avvocato – Art. 30 Codice deontologico – Presupposto –
Fattispecie.
1. - L’art. 30 del vigente Codice deontologico forense impone all’avvocato, che abbia
scelto personalmente un altro collega incaricandolo di svolgere funzioni di rappresentanza
o di assistenza, di provvedere alla sua retribuzione ove a ciò non adempia la parte assistita:
ed il mancato assolvimento di tale obbligo comporta responsabilità disciplinare a meno che
non si dimostri di aver tentato di aver fatto tutto quanto era possibile (anche con
postergazione del proprio credito) per far soddisfare la pretesa economica del collega;
tuttavia, presupposto per l’applicazione di tale norma è che l’incarico sia stato conferito
direttamente dal professionista, che abbia individuato nel collega un proprio sostituto
ovvero un suo domiciliatario. (Nel caso di specie, però, e ciò è stato riconosciuto in modo
leale dallo stesso esponente, quest’ultimo risulta essere stato designato ad ogni effetto di
legge dalle parti direttamente, e non già dall’incolpato: di talché il Consiglio ha deliberato
non esservi luogo a sanzione).
68 – 29 settembre 2010 – Est. Rossi – G.G.
1. – Procedimento disciplinare – Capo di incolpazione – Fatti identici a quelli del capo di
imputazione – Sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste – Art. 653 Cod. proc.
pen. – Effetto vincolante.
2. – Procedimento disciplinare – Capo di incolpazione – Fatti identici a quelli del capo di
imputazione – Sentenza di improcedibilità per difetto di querela – Autonomia del
procedimento disciplinare.
1. – In un giudizio disciplinare che ha come capo di incolpazione lo stesso formulato
come capo di imputazione di un processo penale, all’assoluzione in quest’ultimo perché il
fatto non sussiste consegue, in virtù dell’applicazione dell’art. 653 Cod. proc. pen., che ha
sul processo disciplinare un effetto vincolante, la decisione di non esservi luogo a sanzione.
2. – Il procedimento disciplinare resta autonomo dall’esito di un giudizio penale, anche
se vertente sui medesimi fatti storici, se questo si sia concluso con una sentenza di
improcedibilità per mancanza di querela.
a cura di Rodolfo Murra
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BILANCIO
RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
SUL CONSUNTIVO DELL’ANNO 2009
DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI
ROMA
Egregi Colleghi,
il rendiconto finanziario/economico/patrimoniale dell’anno 2009, predisposto dal Consiglio dell’Ordine che ha anche redatto la relativa relazione, presenta
un avanzo economico di euro 488.292 a fronte di un bilancio preventivo in
pareggio. Il miglioramento è dovuto sia ad una riduzione generalizzata di costi
e sia ad incrementi di entrate. I minori costi si sono rilevati principalmente per la
categoria 4 per minori spese di “realizzazioni editoriali”, di “convegni, congressi
e celebrazioni”, “assemblee” e “cancelleria e materiale vario”. I maggiori ricavi
sono dovuti principalmente a maggiori iscrizioni di Praticanti Avvocati, contributi annuali Cassazionisti e pareri e conciliazioni.
L’avanzo di euro 488.292 sarà portato a nuovo ad incremento del patrimonio
netto.
In particolare per il rendiconto finanziario si precisa:
- le entrate finanziarie definitivamente accertate sono risultate pari a euro
6.604.611 a fronte di una previsione di euro 6.306.605;
- le uscite finanziarie definitivamente accertate sono risultate pari a euro
5.446.091 a fronte di una previsione di euro 5.379.175.
Per quanto riguarda la gestione di cassa, a fronte di previsioni di entrate per
euro 8.129.413, si rilevano riscossioni per euro 5.628.944. Il totale di residui
attivi a fine esercizio risulta di euro 2.684.501.
Per quanto invece riguarda le uscite, a fronte di previsioni per euro 8.450.413,
a consuntivo i pagamenti sono risultati di euro 5.336.799. I residui passivi totali
al termine dell’esercizio sono di euro 3.209.884.
Tra i residui passivi è incluso anche l’importo di euro 1.250.023 relativo
all’«acquisto sede» non ancora avvenuto.
Nel merito delle singole voci, non vi sono particolari osservazioni da fare
essendo sufficientemente chiara la relazione del Consiglio.
Il rendiconto finanziario è corredato dal conto economico e dalla situazione
patrimoniale al 31 dicembre 2009.
Il conto economico rileva solo le spese e le entrate di competenza dell’esercizio 2009 e, come riferito, presenta un avanzo di euro 488.292.
La situazione patrimoniale rappresenta la consistenza dell’Ordine al 31
dicembre 2009 e riporta anche i dati della situazione dell’anno precedente,
consentendo in tal modo il riscontro delle variazioni patrimoniali intervenute.
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Le attività complessive assommano a euro 6.340.365 e i beni materiali indicati
come “immobilizzazioni tecniche”, vale a dire biblioteca, mobili, macchine e
attrezzature sono esposte o a valore simbolico (biblioteca) o al costo di acquisto
integralmente ammortizzato, con apposita iscrizione al passivo di poste di pari
importo.
Le passività complessive, ivi incluso il fondo per acquisto sede, assommano a
euro 3.848.390 ed il patrimonio netto assomma a euro 2.491.975 incluso
l’avanzo dell’esercizio in esame.
Nel corso dell’anno il Collegio ha effettuato le consuete verifiche periodiche
e formulato alcune circostanziate osservazioni non rilevando, comunque, alcuna
anomalia.
Il Collegio dei Revisori, per quanto di propria competenza, invita l’Assemblea
ad approvare il consuntivo 2009 corredato dalla relazione.
Avv. Alberto Palattella
Avv. Romeo Brunetti
Avv. Vincenza Di Martino
Avv. Mario Guido
Avv. Luigi Mannucci
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BILANCIO
RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO 2009
Gentili Colleghe e cari Colleghi
Il consuntivo dell’esercizio 2009 si chiude con un avanzo economico di euro 488.292.
Il risultato positivo è stato conseguito sia per maggiori entrate principalmente per
maggiori iscrizioni di Avvocati Cassazionisti, Praticanti Abilitati e Praticanti e sia ad una
generale riduzione dei costi.
Il conto consuntivo risulta composto dai seguenti prospetti:
1) Rendiconto finanziario;
2) Situazione patrimoniale;
3) Conto economico;
4) Situazione amministrativa.
RENDICONTO FINANZIARIO
Il rendiconto finanziario tiene conto delle entrate e delle uscite distinte per titolo e
categoria.
In particolare:
ENTRATE
Il totale delle entrate accertate (riscosse e da riscuotere) risulta pari a euro 6.604.611.
Le entrate contributive Titolo I cat. 1 pari a euro 3.595.434 presentano un incremento
di euro 82.706 rispetto alle previsioni, principalmente per maggiori quote incassate dai neo
iscritti.
Le entrate contributive per il Consiglio Nazionale Forense pari a euro 216.723
presentano un decremento di euro 31.242; si precisa che tale posta non rappresenta una
entrata dell’Ordine in quanto viene trasferita al Consiglio Nazionale Forense detratto il 5%
che resta a favore del Consiglio dell’Ordine.
Le altre entrate, Titolo III, sono pari globalmente a euro 915.617 e, rispetto al preventivo
presentano maggiori entrate per euro 66.506 principalmente per maggiori iscrizioni dei
Praticanti e maggiori incassi per pareri e conciliazioni.
Le entrate per partite di giro Titolo VII pari a euro 979.724 presentano rispetto al
preventivo una differenza in meno di euro 65.419.
USCITE
Il totale delle uscite (pagate e/o impegnate) nel 2009 sono pari a euro 5.424.859 e
presentano una differenza in più di euro 168.249 rispetto alle previsioni.
In particolare per le spese correnti Titolo I si rileva:
- cat. 1 (spese per gli Organi dell’Ente) presenta rispetto alle previsioni di euro 30.000,
una differenza in meno di euro 10.238.
- cat. 2 (oneri per il personale) presenta rispetto alle previsioni di euro 1.875.000 una
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maggiore spesa di euro 21.194 considerando anche l’incremento del TFR.
- cat. 4 (spese per acquisto di beni di consumo e servizi) presenta rispetto alle previsioni
di euro 1.862.231 una minore spesa a saldo di euro 199.812 dovuta ad una generale
riduzione di tutti i capitoli di spesa ed in particolare dei capitoli relativi alla Stampa “Temi
Romana”, “Assemblee” e “Convegni, Congressi e Celebrazioni”.
- cat. 5 (prestazioni istituzionali) presenta rispetto alle previsioni di euro 80.000 una
minore spesa di euro 14.605.
- cat. 6 (trasferimenti passivi) presenta rispetto alle previsioni di euro 222.974 un
maggior trasferimento di euro 28.489.
- cat. 7 (oneri finanziari) presenta rispetto alle previsioni di euro 20.000 una minore
spesa di euro 14.449.
- cat. 8 (oneri tributari) presenta rispetto alle previsioni di euro 100.000 una maggiore
spesa per euro 7.810.
- cat. 9 (poste correttive e compensative di entrate correnti) la spesa di euro 18.576
trattasi di rimborsi diversi ad avvocati e praticanti avvocati.
- cat. 10 (spese non classificabili in altre voci) presenta rispetto alle previsioni di euro
65.944 una minore spesa di euro 44.719.
In particolare per le spese in conto capitale Titolo II si rileva:
- cat. 11 (acquisizione di beni di uso durevole) rispetto alla previsione di euro 25.000
presenta una minore spesa di euro 841.
- cat. 12 (acquisizione di immobilizzazioni tecniche) rispetto alla previsione di euro
80.000 gli impegni assunti sono risultati di euro 78.910.
- cat. 14 (concessioni di crediti e anticipazioni) presenta un esborso di euro 153.000.
- cat. 15 (indennità di anzianità al personale cessato dal servizio e anticipazioni)
presenta un esborso di 98.731 quale trattamento e anticipazioni sul TFR.
In particolare per le spese correnti Titolo IV si rileva:
- cat. 21 (partite di giro) presenta rispetto alle previsioni di euro 998.175 un maggiore
importo di euro 24.870 per maggiori ritenute erariali e previdenziali.
SITUAZIONE AMMINISTRATIVA
La situazione amministrativa evidenzia un avanzo di amministrazione di euro 2.125.551.
La situazione amministrativa evidenzia la consistenza di cassa all’inizio dell’esercizio
e alla fine nonché l’ammontare dei residui attivi e passivi riferibili al 2009 ed esercizi
precedenti. Scopo della situazione amministrativa è quello di evidenziare l’avanzo di
amministrazione utilizzabile per futuri investimenti o per coperture di disavanzi di future
gestioni.
Le disponibilità liquide alla fine del 2009 ammontano a euro 2.650.934 così come
analiticamente indicati nella situazione patrimoniale e 1.200.000 di euro sono investiti in
Titoli di Stato.
Si rammenta che tra i residui passivi è contabilizzato il Fondo acquisto sede pari a 1.250
mila euro.
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SITUAZIONE PATRIMONIALE
La situazione patrimoniale evidenzia la consistenza degli elementi patrimoniali attivi
e passivi al termine dell’esercizio; nel medesimo prospetto sono riportati anche i valori a
fine dell’esercizio 2008.
In particolare le disponibilità pari a 2.650.934 risultano superiori per euro 308.008
principalmente maggiori incassi di quote annuali a seguito delle azioni intraprese.
I residui attivi ammontano a euro 2.421.196 e presentano un incremento di euro
135.776. I residui attivi includono anche il valore della polizza INA della Soc. Assicurazioni Generali pari a euro 679.495 a copertura parziale del debito verso i dipendenti in
servizio per il TFR pari a euro 756.977. nel corso del 2010 si procederà ad integrare la
polizza INA a totale copertura del debito del TFR.
Immobilizzazioni tecniche presentano un aumento di euro 171.070 per l’acquisto di
nuovi computer ivi inclusi quelli destinati al Giudice di Pace e il nuovo elaboratore.
I residui passivi, il Fondo fine rapporto lavoro, il Fondo acquisto sede ammontano a euro
2.580.156.
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2009 è pari a euro 2.491.975 ed è costituito oltre
che dal fondo di riserva di euro 274.173, dall’avanzo degli esercizi precedenti per euro
1.729.509 e dall’avanzo dell’esercizio del 2009 pari a euro 488.292.
CONTO ECONOMICO
Il conto economico rileva esclusivamente le entrate e le uscite di competenza
dell’esercizio del 2009.
Il risultato dell’esercizio 2009, presenta un avanzo economico di euro 488.292 a fronte
di un bilancio preventivo a pareggio approvato nell’Assemblea Ordinaria del 18 marzo
2009. Il miglioramento del risultato economico è dipeso da due elementi positivi. Infatti
nell’esercizio sono state rilevate alcune entrate superiori a quelle previste nel budget quali
proventi per maggiori iscrizioni di nuovi Avvocati Cassazionisti e Praticanti e significativi
riduzioni per alcuni capitoli di spesa a seguito di una maggiore attenzione.
Il conto economico è suddiviso in due sezioni, nella prima sono rilevate le entrate e le
spese correnti che danno luogo a movimenti finanziari mentre nella seconda vengono
rilevati i componenti che non danno luogo a movimenti finanziari.
Dopo la chiusura dell’esercizio finanziario dell’anno 2009 non si sono verificati fatti
di rilievo.
Per quanto sopra vi invitiamo ad approvare il bilancio consuntivo dell’esercizio 2009
che chiude con un avanzo economico di euro 488.292 che proponiamo di riportarlo a
nuovo.
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SITUAZIONE AMMINISTRATIVA DELL'ANNO 2009
Consistenza della cassa all'inizio dell'esercizio
Riscossioni
2.342.926
in c/ competenza
4.571.007
in c/ residui
1.073.801
5.644.808
Pagamenti
in c/ competenza
in c/ residui
4.588.113
748.687
5.336.800
Consistenza della cassa alla fine dell'esercizio
Residui attivi
degli esercizi precedenti
dell'esercizio
635.035
2.049.467
Totale dei residui attivi
degli esercizi precedenti
dell'esercizio
5.336.800
2.650.934
2.684.502
Residui passivi
5.644.808
2.684.502
2.684.502
2.351.906
857.978
3.209.885
3.209.885 (1)
Totale dei residui passivi
3.209.885
Avanzo di amministrazione alla fine dell'esercizio
2.125.551
(1) detto valore include il fondo TFR al netto delle anticipazioni pari a euro 756.997, il fondo
acquisto sede per euro 1.250 mila e il fondo di riserva per euro 274 mila
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BILANCIO
RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - A) ENTRATE
Capitolo
cod. n.
denominazione
iniziali
1 2
3
4
TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE
Categoria 1 - aliquote contributive a carico degli iscritti
1 1 cassazionisti
761.235,16
2 avvocati
2.167.830,00
3 praticanti abilitati
160.930,00
4 praticanti
216.225,00
5 quote annuali nuovi iscritti
0,00
totale categoria 1 3.306.220,16
Categoria 2 - quote contributive per il Consiglio Nazionale Forense
251.778,17
2 1 cassazionisti
0,00
2 avvocati
totale categoria 2
251.778,17
totale titolo I 3.557.998,33
TITOLO III - ALTRE ENTRATE
Categoria 7 - entrate derivanti dalla prestazione di servizi
7 1 iscrizioni avvocati
200.000,00
2 iscrizioni e abilitazioni praticanti
150.000,00
3 certificati
10.000,00
4 tessere
3.000,00
5 pareri e conciliazioni
430.000,00
6 elenchi, targhettari
1.000,00
totale categoria 7
794.000,00
Categoria 8 - redditi e proventi patrimoniali
8 1 interessi c/c, depositi, prestiti
5.000,00
2 aggio Consiglio Nazionale Forense
5.111,01
3 proventi operazioni finanziarie
45.000,00
4 proventi diversi (int. Polizza INA)
0,00
totale categoria 8
55.111,01
Categoria 9 - poste correttive compensative spese correnti
9 1 recuperi e rimborsi diversi
0,00
totale categoria 9
0,00
Categoria 10 - entrate non classificabili in altre voci
10 1 contributi volontari
0,00
2 entrate eventuali
0,00
totale categoria 10
0,00
totale titolo III
849.111,01
previsioni
variazioni
in aumento in diminuzione
5 (7-4)
6 (4-7)
Gestione di competenza
somme accertate
rimaste
totali
definitive
riscosse
da riscuotere
accertati
7 (4+5-6)
8
9
10 (8+9)
differenze
rispetto alle previsioni
in più
in meno
11 (10-7)
12 (7-10)
47.226,00
128.846,00
1.884,00
28.552,00
0,00
206.508,00
0,00 808.461,16 674.733,90
0,00 2.296.676,00 1.752.125,50
0,00 162.814,00 116.675,00
0,00 244.777,00 163.960,00
0,00
0,00
0,00
0,00 3.512.728,16 2.707.494,40
186.340,16 861.074,06
532.710,00 2.284.835,50
72.150,00 188.825,00
96.740,00 260.700,00
0,00
0,00
887.940,16 3.595.434,56
52.612,90
0,00
26.011,00
15.923,00
0,00
94.546,90
0,00
11.840,50
0,00
0,00
0,00
11.840,50
0,00
0,00
0,00
206.508,00
0,00 251.778,17 151.863,80
0,00
0,00
0,00
0,00 251.778,17 151.863,80
0,00 3.764.506,33 2.859.358,20
64.859,84 216.723,64
0,00
0,00
64.859,84 216.723,64
952.800,00 3.812.158,20
0,00
0,00
0,00
94.546,90
35.054,53
0,00
35.054,53
46.895,03
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
200.000,00
150.000,00
10.000,00
3.000,00
430.000,00
1.000,00
794.000,00
186.824,07
182.817,00
9.664,60
5.577,18
453.764,33
0,00
838.647,18
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
186.824,07
182.817,00
9.664,60
5.577,18
453.764,33
0,00
838.647,18
0,00
32.817,00
0,00
2.577,18
23.764,33
0,00
59.158,51
13.175,93
0,00
335,40
0,00
0,00
1.000,00
14.511,33
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5.000,00
5.111,01
45.000,00
0,00
55.111,01
6.906,81
7.990,64
24.937,50
15.863,00
55.697,95
9.224,69
3.242,99
4.000,00
0,00
16.467,68
16.131,50
11.233,63
28.937,50
15.863,00
56.302,63
11.131,50
6.122,62
0,00
15.863,00
17.254,12
0,00
0,00
16.062,50
0,00
16.062,50
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
169,85
169,85
0,00
0,00
169,85
169,85
169,85
169,85
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
849.111,01
5.500,00
14.997,39
20.497,39
915.012,37
0,00
0,00
0,00
16.467,68
5.500,00
14.997,39
20.497,39
915.617,05
5.500,00
14.997,39
20.497,39
97.079,87
0,00
0,00
0,00
30.573,83
40.187,40
0,00
663.631,97
703.819,37
703.819,37
0,00
0,00
15.863,00
15.863,00
15.863,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
40.187,40
0,00
679.494,97
719.682,37
719.682,37
75.065,12
5.152,08
0,00
80.217,20
80.217,20
137.399,00
0,00
679.494,97
816.893,97
816.893,97
212.464,12
5.152,08
679.494,97
897.111,17
897.111,17
172.276,72
5.152,08
0,00
177.428,80
177.428,80
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
TITOLO VII - PARTITE DI GIRO
Categoria 22 - entrate aventi natura di partite di giro
22 1 ritenute erariali, regionali e comunali
300.000,00
2 ritenute previdenziali
130.000,00
3 trattenute per conto terzi
0,00
4 assistenza Cassa Nazionale Forense
543.305,44
totale categoria 22
973.305,44
totale titolo VII
973.305,44
TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE 6.084.234,15
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
222.371,00
0,00 300.000,00 329.997,19
0,00 329.997,19
0,00 130.000,00 122.108,72
0,00 122.108,72
0,00
0,00
2.313,63
0,00
2.313,63
0,00 543.305,44 262.000,00 263.305,44 525.305,44
0,00 973.305,44 716.419,54 263.305,44 979.724,98
0,00 973.305,44 716.419,54 263.305,44 979.724,98
0,00 6.306.605,15 4.571.007,31 2.049.467,09 6.604.611,40
29.997,19
0,00
2.313,63
0,00
32.310,82
32.310,82
401.366,39
0,00
7.891,28
0,00
18.000,00
25.891,28
25.891,28
103.360,14
TITOLO IV - ENTRATE PER RISCOSSIONE DI CREDITI
Categoria 14 - movimentazione crediti
14 1 riscossione di prestiti (quota capitale)
2 riscossione di crediti diversi
3 credito polizza INA
totale categoria 14
totale titolo IV
512
14_bilancio_ok.pmd
FORO ROMANO 3-4/2010
512
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - A) ENTRATE
Gestione dei residui attivi
Gestione di cassa
differenze
rispetto alle previsioni
riscossioni
in più
in meno
20 (8+14)
21 (20-19)
22 (19-20)
Totale
residui attivi
al termine
dell'esercizio
23 (9+15)
residui
all'inizio
dell'esercizio
13
riscossi
14
269.134,49
901.995,12
111.225,00
167.234,81
0,00
1.449.589,42
128.142,09
582.652,11
26.495,75
20.810,50
0,00
758.100,45
88.378,94 216.521,03
326.736,93 909.389,04
54.950,00
81.445,75
130.201,40 151.011,90
0,00
0,00
600.267,27 1.358.367,72
0,00
7.393,92
0,00
0,00
0,00
7.393,92
52.613,46 1.077.595,65 802.875,99
0,00 3.198.671,12 2.334.777,61
29.779,25 274.039,00 143.170,75
16.222,91 412.011,81 184.770,50
0,00
0,00
0,00
98.615,62 4.962.317,58 3.465.594,85
0,00 274.719,66 274.719,10
0,00 863.893,51 859.446,93
0,00 130.868,25 127.100,00
0,00 227.241,31 226.941,40
0,00
0,00
0,00
0,00 1.496.722,73 1.488.207,43
92.825,20
5.415,57
98.240,77
1.547.830,19
43.494,57
0,00
43.494,57
801.595,02
27.676,17
71.170,74
5.246,17
5.246,17
32.922,34
76.416,91
633.189,61 1.434.784,63
0,00
0,00
0,00
7.393,92
21.654,46 344.603,37 195.358,37
169,40
5.415,57
0,00
21.823,86 350.018,94 195.358,37
120.439,48 5.312.336,52 3.660.953,22
0,00 149.245,00
92.536,01
0,00
5.415,57
5.246,17
0,00 154.660,57
97.782,18
0,00 1.651.383,30 1.585.989,61
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
200.000,00
150.000,00
10.000,00
3.000,00
430.000,00
1.000,00
794.000,00
186.824,07
182.817,00
9.664,60
5.577,18
453.764,33
0,00
838.647,18
0,00
32.817,00
0,00
2.577,18
23.764,33
0,00
59.158,51
13.175,93
0,00
335,40
0,00
0,00
1.000,00
14.511,33
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5.111,01
4.900,00
0,00
10.011,01
0,00
2.338,39
4.900,00
0,00
7.238,39
0,00
1.845,09
0,00
0,00
1.845,09
0,00
4.183,48
4.900,00
0,00
9.083,48
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
927,53
0,00
0,00
927,53
5.000,00
10.222,02
49.900,00
0,00
65.122,02
6.906,81
10.329,03
29.837,50
15.863,00
47.073,34
1.906,81
107,01
0,00
15.863,00
2.013,82
0,00
0,00
20.062,50
0,00
20.062,50
9.224,69
5.088,08
4.000,00
0,00
18.312,77
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
169,85
169,85
169,85
169,85
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
10.011,01
0,00
0,00
0,00
7.238,39
0,00
0,00
0,00
1.845,09
0,00
0,00
0,00
9.083,48
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
927,53
0,00
0,00
0,00
859.122,02
5.500,00
14.997,39
20.497,39
906.387,76
5.500,00
14.997,39
20.497,39
81.839,57
0,00
0,00
0,00
34.573,83
0,00
0,00
0,00
18.312,77
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
40.187,40
0,00
679.494,97
719.682,37
719.682,37
75.065,12
5.152,08
0,00
80.217,20
80.217,20
34.877,72
5.152,08
0,00
40.029,80
40.029,80
0,00
0,00
679.494,97
679.494,97
679.494,97
137.399,00
0,00
679.494,97
816.893,97
816.893,97
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00 264.967,16
0,00 264.967,16
0,00 264.967,16
635.034,70 1.708.835,27
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
7.393,92
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
264.967,16 264.967,16
264.967,16 264.967,16
264.967,16 264.967,16
1.822.808,36 1.073.800,57
rimasti
da riscuotere
15
totali
16 (14+15)
variazioni
in più
in meno
17 (16-13)
18 (13-16)
previsioni
19 (7+13)
0,00 300.000,00 329.997,19
0,00 130.000,00 122.108,72
0,00
0,00
2.313,63
0,00 808.272,60 526.967,16
0,00 1.238.272,60 981.386,70
0,00 1.238.272,60 981.386,70
121.367,01 8.129.413,51 5.628.944,88
29.997,19
0,00
0,00
0,00
7.891,28
0,00
2.313,63
0,00
0,00
0,00 281.305,44 263.305,44
32.310,82 289.196,72 263.305,44
32.310,82 289.196,72 263.305,44
154.180,19 2.654.648,82 2.684.501,79
FORO ROMANO 3-4/2010
14_bilancio_ok.pmd
513
513
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - B) SPESE
Capitolo
cod.
1
n.
2
denominazione
3
iniziali
4
TITOLO I - SPESE CORRENTI
Categoria 1 - spese per gli organi dell'ente
1
1 rimborsi spese ai comp. del Consiglio
30.000,00
totale categoria 1
30.000,00
Categoria 2 - oneri per il personale in attività di servizio
2
1 stipendi e altri assegni fissi
900.000,00
2 lavoro straordinario e indennità
300.000,00
3 oneri previd. assist. carico Ordine
280.000,00
4 sussidi e borse di studio al personale
10.000,00
5 quota indennità fine rapporto
95.000,00
6 corsi per aggiornamento professionale
10.000,00
7 collaboratori a progetto
0,00
8 lavoro interinale
100.000,00
totale categoria 2
1.695.000,00
Categoria 4 - spese per acquisto di beni di consumo e di servizi
4
1 libri, riviste, giornali
30.000,00
2 rilegatura, allestimento volumi
15.000,00
3 cancelleria e materiali vari
90.000,00
4 rappresentanza
80.000,00
5 contrib.assoc.comm.internaz. e spese
10.000,00
6 spese per pulizia locali
90.000,00
7 manuten.riparaz.adattam.locali
35.000,00
8 manutenzione macchine di ufficio
75.000,00
9 spese postali e telegrafiche
70.000,00
10 spese telefoniche
50.000,00
11 spese per notifiche
20.000,00
12 assemblee
50.000,00
13 spese per energia elettrica
7.000,00
14 rivista Temi Romana
100.000,00
15 compensi a terzi
55.000,00
16 premi di assicurazione
9.000,00
17 fondo assistenza
160.000,00
18 spese per stampa
280.000,00
19 aggiornamento professionale
50.000,00
20 trasporti e facchinaggi
25.000,00
21 spese per concorsi
10.000,00
22 Min.Finanze occupazione locali
21.231,54
23 convegni, congressi, celebrazioni
70.000,00
24 manifestazioni sociali
80.000,00
25 modulistica, tessere
130.000,00
26 fitto locali per biblioteca e sala convegni
150.000,00
27 realiz. e gest. serviz. tramite internet
100.000,00
totale categoria 4
1.862.231,54
Categoria 5 - prestazioni istituzionali
5
1 Scuola Forense-Fond. Scuola Forense Lazio
30.000,00
2 Centro Studi
40.000,00
3 Camera di Conciliazione
10.000,00
totale categoria 6
80.000,00
Categoria 6 - trasferimenti passivi
6
1 al Consiglio Nazionale Forense
222.974,08
totale categoria 6
222.974,08
Categoria 7 - oneri finanziari
7
1 spese bancarie
20.000,00
totale categoria 7
20.000,00
Categoria 8 - oneri tributari
8
1 ritenute fiscali interessi c/c e depositi
0,00
2 imposte, tasse e tributi vari
100.000,00
totale categoria 8
100.000,00
Categoria 9 - poste correttive e compensative di entrate correnti
9
1 restituzioni e rimborsi diversi
0,00
totale categoria 9
0,00
Categoria 10 - spese non classificabili in altre voci
10 1 spese varie
144.331,00
2 fondo spese difensori ufficio
30.000,00
3 fondo di riserva
0,00
4 fondo per liti, arbitraggi, risarcimenti
15.000,00
5 fondo svalutazione crediti
0,00
totale categoria 10
189.331,00
totale titolo I
4.199.536,62
514
14_bilancio_ok.pmd
previsioni
variazioni
in aumento in diminuzione
5 (7-4)
6 (4-7)
Gestione di competenza
somme impegnate
rimaste
definitive
pagate
da pagare
7 (4+5-6)
8
9
totali
impegni
10 (8+9)
differenze
rispetto alle previsioni
in più
in meno
11 (10-7)
12 (7-10)
0,00
0,00
0,00
0,00
30.000,00
30.000,00
19.761,14
19.761,14
0,00
0,00
19.761,14
19.761,14
0,00
0,00
10.238,86
10.238,86
150.000,00
0,00
30.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
180.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.050.000,00
300.000,00
310.000,00
10.000,00
95.000,00
10.000,00
0,00
100.000,00
1.875.000,00
1.055.623,10
299.101,94
275.727,08
6.713,94
0,00
0,00
0,00
96.803,68
1.733.969,74
0,00
25.336,56
45.249,02
0,00
91.639,00
0,00
0,00
0,00
162.224,58
1.055.623,10
324.438,50
320.976,10
6.713,94
91.639,00
0,00
0,00
96.803,68
1.896.194,32
5.623,10
24.438,50
10.976,10
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
41.037,70
0,00
0,00
0,00
3.286,06
3.361,00
10.000,00
0,00
3.196,32
19.843,38
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
30.000,00
15.000,00
90.000,00
80.000,00
10.000,00
90.000,00
35.000,00
75.000,00
70.000,00
50.000,00
20.000,00
50.000,00
7.000,00
100.000,00
55.000,00
9.000,00
160.000,00
280.000,00
50.000,00
25.000,00
10.000,00
21.231,54
70.000,00
80.000,00
130.000,00
150.000,00
100.000,00
1.862.231,54
24.614,14
5.901,24
64.604,61
63.668,78
2.684,87
82.068,72
30.904,10
75.349,95
61.674,35
53.356,70
13.044,41
20.856,22
4.433,83
0,00
51.756,73
5.995,28
160.000,00
205.476,78
0,00
9.221,06
0,00
0,00
18.807,40
72.675,05
129.227,44
147.795,41
99.268,80
1.403.385,87
0,00
0,00
0,00
11.826,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
60.000,00
7.771,00
0,00
0,00
100.000,00
33.495,00
0,00
0,00
21.231,54
21.000,00
3.710,30
0,00
0,00
0,00
259.033,84
24.614,14
5.901,24
64.604,61
75.494,78
2.684,87
82.068,72
30.904,10
75.349,95
61.674,35
53.356,70
13.044,41
20.856,22
4.433,83
60.000,00
59.527,73
5.995,28
160.000,00
305.476,78
33.495,00
9.221,06
0,00
21.231,54
39.807,40
76.385,35
129.227,44
147.795,41
99.268,80
1.662.419,71
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
349,95
0,00
3.356,70
0,00
0,00
0,00
0,00
4.527,73
0,00
0,00
25.476,78
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
33.711,16
5.385,86
9.098,76
25.395,39
4.505,22
7.315,13
7.931,28
4.095,90
0,00
8.325,65
0,00
6.955,59
29.143,78
2.566,17
40.000,00
0,00
3.004,72
0,00
0,00
16.505,00
15.778,94
10.000,00
0,00
30.192,60
3.614,65
772,56
2.204,59
731,20
233.522,99
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
30.000,00
40.000,00
10.000,00
80.000,00
0,00
32.494,10
0,00
32.494,10
30.000,00
1.688,03
1.212,00
32.900,03
30.000,00
34.182,13
1.212,00
65.394,13
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5.817,87
8.788,00
14.605,87
0,00
0,00
0,00
0,00
222.974,08
222.974,08
186.603,87
186.603,87
64.859,84
64.859,84
251.463,71
251.463,71
28.489,63
28.489,63
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
20.000,00
20.000,00
5.550,30
5.550,30
0,00
0,00
5.550,30
5.550,30
0,00
0,00
14.449,70
14.449,70
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
100.000,00
100.000,00
0,00
97.803,88
97.803,88
0,00
10.007,00
10.007,00
0,00
107.810,88
107.810,88
0,00
7.810,88
7.810,88
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
18.576,38
18.576,38
0,00
0,00
18.576,38
18.576,38
18.576,38
18.576,38
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
180.000,00
78.666,80
0,00
0,00
0,00
0,00
78.666,80
78.666,80
65.664,20
30.000,00
0,00
15.000,00
0,00
110.664,20
4.300.869,82
38.157,60
23.385,00
0,00
2.601,90
0,00
64.144,50
3.562.289,78
0,00
0,00
0,00
1.800,00
0,00
1.800,00
530.825,29
38.157,60
23.385,00
0,00
4.401,90
0,00
65.944,50
4.093.115,07
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
129.625,75
27.506,60
6.615,00
0,00
10.598,10
0,00
44.719,70
337.380,50
FORO ROMANO 3-4/2010
514
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - B) SPESE
Gestione dei residui passivi
residui
all'inizio
dell'esercizio
13
pagati
14
rimasti
da pagare
15
totali
16 (14+15)
variazioni
in più
in meno
17 (16-13)
18 (13-16)
previsioni
19 (7+13)
Gestione di cassa
differenze
rispetto alle previsioni
pagamenti
in più
in meno
20 (8+14)
21 (20-19)
22 (19-20)
Totale
residui passivi
al termine
dell'esercizio
23 (9+15)
1.540,00
1.540,00
1.540,00
1.540,00
0,00
0,00
1.540,00
1.540,00
0,00
0,00
0,00
0,00
31.540,00
31.540,00
21.301,14
21.301,14
0,00
0,00
10.238,86
10.238,86
0,00
0,00
0,00
20.363,17
33.275,31
0,00
755.787,97
0,00
0,00
2.544,29
811.970,74
0,00
20.363,17
32.251,63
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
52.614,80
0,00
0,00
0,00
0,00
755.787,97
0,00
0,00
0,00
755.787,97
0,00
20.363,17
32.251,63
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
52.614,80
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.023,68
0,00
755.787,97
0,00
0,00
2.544,29
759.355,94
1.050.000,00
320.363,17
343.275,31
10.000,00
850.787,97
10.000,00
0,00
102.544,29
2.686.970,74
1.055.623,10
319.465,11
307.978,71
6.713,94
0,00
0,00
0,00
96.803,68
1.786.584,54
5.623,10
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5.623,10
0,00
898,06
35.296,60
3.286,06
850.787,97
10.000,00
0,00
5.740,61
906.009,30
0,00
25.336,56
45.249,02
0,00
847.426,97
0,00
0,00
0,00
918.012,55
569,33
0,00
18,40
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.001,04
0,00
0,00
0,00
100.000,00
10.263,29
0,00
0,00
77.762,00
11.330,00
52,00
0,00
0,00
4.812,10
12.329,70
0,00
0,00
30.000,00
248.137,86
569,33
0,00
18,40
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.001,04
0,00
0,00
0,00
28.666,80
10.263,29
0,00
0,00
77.762,00
11.330,00
52,00
0,00
0,00
4.812,10
12.329,70
0,00
0,00
30.000,00
176.804,66
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
569,33
0,00
18,40
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.001,04
0,00
0,00
0,00
28.666,80
10.263,29
0,00
0,00
77.762,00
11.330,00
52,00
0,00
0,00
4.812,10
12.329,70
0,00
0,00
30.000,00
176.804,66
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
71.333,20
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
71.333,20
30.569,33
15.000,00
90.018,40
80.000,00
10.000,00
90.000,00
35.000,00
75.000,00
70.000,00
51.001,04
20.000,00
50.000,00
7.000,00
128.666,80
65.263,29
9.000,00
160.000,00
357.762,00
61.330,00
25.052,00
10.000,00
21.231,54
74.812,10
92.329,70
130.000,00
150.000,00
130.000,00
2.039.036,20
25.183,47
5.901,24
64.623,01
63.668,78
2.684,87
82.068,72
30.904,10
75.349,95
61.674,35
54.357,74
13.044,41
20.856,22
4.433,83
28.666,80
62.020,02
5.995,28
160.000,00
283.238,78
11.330,00
9.273,06
0,00
0,00
23.619,50
85.004,75
129.227,44
147.795,41
129.268,80
1.580.190,53
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
349,95
0,00
3.356,70
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
3.706,65
5.385,86
9.098,76
25.395,39
16.331,22
7.315,13
7.931,28
4.095,90
0,00
8.325,65
0,00
6.955,59
29.143,78
2.566,17
100.000,00
3.243,27
3.004,72
0,00
74.523,22
50.000,00
15.778,94
10.000,00
21.231,54
51.192,60
7.324,95
772,56
2.204,59
731,20
462.552,32
0,00
0,00
0,00
11.826,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
60.000,00
7.771,00
0,00
0,00
100.000,00
33.495,00
0,00
0,00
21.231,54
21.000,00
3.710,30
0,00
0,00
0,00
259.033,84
15.000,00
1.688,03
0,00
16.688,03
0,00
1.688,03
0,00
1.688,03
15.000,00
0,00
0,00
15.000,00
15.000,00
1.688,03
0,00
16.688,03
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
45.000,00
41.688,03
10.000,00
96.688,03
0,00
34.182,13
0,00
34.182,13
0,00
0,00
0,00
0,00
45.000,00
7.505,90
10.000,00
62.505,90
45.000,00
1.688,03
1.212,00
47.900,03
121.947,85
121.947,85
121.947,85
121.947,85
32.922,34
32.922,34
154.870,19
154.870,19
32.922,34
32.922,34
0,00
0,00
344.921,93
344.921,93
308.551,72
308.551,72
0,00
0,00
36.370,21
36.370,21
97.782,18
97.782,18
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
20.000,00
20.000,00
5.550,30
5.550,30
0,00
0,00
14.449,70
14.449,70
0,00
0,00
0,00
13.685,53
13.685,53
0,00
13.685,53
13.685,53
0,00
0,00
0,00
0,00
13.685,53
13.685,53
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
113.685,53
113.685,53
0,00
111.489,41
111.489,41
0,00
0,00
0,00
0,00
2.196,12
2.196,12
0,00
10.007,00
10.007,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
18.576,38
18.576,38
18.576,38
18.576,38
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
274.173,43
0,00
0,00
274.173,43
1.488.143,44
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
368.280,87
0,00
0,00
274.173,43
0,00
0,00
274.173,43
1.077.883,74
0,00
0,00
274.173,43
0,00
0,00
274.173,43
690.376,64
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
32.922,34
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
830.689,14
65.664,20
30.000,00
274.173,43
15.000,00
0,00
384.837,63
5.717.680,06
38.157,60
23.385,00
0,00
2.601,90
0,00
64.144,50
3.930.570,65
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
27.906,13
27.506,60
6.615,00
274.173,43
12.398,10
0,00
320.693,13
1.815.015,54
0,00
0,00
274.173,43
1.800,00
0,00
275.973,43
1.608.709,03
FORO ROMANO 3-4/2010
14_bilancio_ok.pmd
515
515
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
segue
- RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - B) SPESE
Capitolo
cod.
1
n.
2
denominazione
3
iniziali
4
TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE
Categoria 12 - acquisizione beni di uso durevole
11 1 acquisizione softw are
25.000,00
2 fondo acquisto sede
0,00
totale categoria 11
25.000,00
Categoria 12 - acquisizione di immobilizzazioni tecniche
12 1 acquisto mobili, macchine ufficio
80.000,00
totale categoria 12
80.000,00
Categoria 14 - concessioni di crediti ed anticipazioni
14 1 prestiti al personale in servizio
0,00
totale categoria 14
0,00
Categoria 15 - indennità di anzianità al personale cessato dal servizio
15 1 trattamento T.F.R.
0,00
2 anticipazione T.F.R.
0,00
totale categoria 15
0,00
totale titolo II
105.000,00
TITOLO IV - PARTITE DI GIRO
Categoria 21 - spese aventi natura di partite di giro
21 1 ritenute erariali, regionali e comunali
2 ritenute previdenziali e assistenziali
3 trattenute per conto terzi
4 assistenza Cassa Nazionale Forense
totale categoria 21
totale titolo IV
TOTALE GENERALE DELLE SPESE
516
14_bilancio_ok.pmd
300.000,00
130.000,00
0,00
543.305,44
973.305,44
973.305,44
5.277.842,06
previsioni
variazioni
in aumento in diminuzione
5 (7-4)
6 (4-7)
Gestione di competenza
somme impegnate
rimaste
definitive
pagate
da pagare
7 (4+5-6)
8
9
totali
impegni
10 (8+9)
differenze
rispetto alle previsioni
in più
in meno
11 (10-7)
12 (7-10)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
25.000,00
0,00
25.000,00
24.158,88
0,00
24.158,88
0,00
0,00
0,00
24.158,88
0,00
24.158,88
0,00
0,00
0,00
841,12
0,00
841,12
0,00
0,00
0,00
0,00
80.000,00
80.000,00
78.910,60
78.910,60
0,00
0,00
78.910,60
78.910,60
0,00
0,00
1.089,40
1.089,40
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
153.000,00
153.000,00
0,00
0,00
153.000,00
153.000,00
153.000,00
153.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
105.000,00
8.281,45
90.450,00
98.731,45
354.800,93
0,00
0,00
0,00
0,00
8.281,45
90.450,00
98.731,45
354.800,93
8.281,45
90.450,00
98.731,45
251.731,45
0,00
0,00
0,00
1.930,52
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
180.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
78.666,80
300.000,00
130.000,00
0,00
543.305,44
973.305,44
973.305,44
5.379.175,26
282.565,67
105.692,58
2.668,86
280.095,00
671.022,11
671.022,11
4.588.112,82
47.431,52
16.416,14
0,00
263.305,44
327.153,10
327.153,10
857.978,39
329.997,19
122.108,72
2.668,86
543.400,44
998.175,21
998.175,21
5.446.091,21
29.997,19
0,00
2.668,86
95,00
32.761,05
32.761,05
414.118,25
0,00
7.891,28
0,00
0,00
7.891,28
7.891,28
347.202,30
FORO ROMANO 3-4/2010
516
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
segue
- RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - B) SPESE
Gestione dei residui passivi
residui
all'inizio
dell'esercizio
13
pagati
14
rimasti
da pagare
15
totali
16 (14+15)
variazioni
in più
in meno
17 (16-13)
18 (13-16)
previsioni
19 (7+13)
Gestione di cassa
differenze
rispetto alle previsioni
pagamenti
in più
in meno
20 (8+14)
21 (20-19)
22 (19-20)
Totale
residui passivi
al termine
dell'esercizio
23 (9+15)
24.000,00
1.250.022,55
1.274.022,55
0,00
0,00
0,00
24.000,00
1.250.022,55
1.274.022,55
24.000,00
1.250.022,55
1.274.022,55
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
49.000,00
1.250.022,55
1.299.022,55
24.158,88
0,00
24.158,88
0,00
0,00
0,00
24.841,12
1.250.022,55
1.274.863,67
24.000,00
1.250.022,55
1.274.022,55
68.000,00
68.000,00
68.000,00
68.000,00
0,00
0,00
68.000,00
68.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
148.000,00
148.000,00
146.910,60
146.910,60
0,00
0,00
1.089,40
1.089,40
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
153.000,00
153.000,00
153.000,00
153.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.342.022,55
0,00
0,00
0,00
68.000,00
0,00
0,00
0,00
1.274.022,55
0,00
0,00
0,00
1.342.022,55
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.447.022,55
8.281,45
90.450,00
98.731,45
422.800,93
8.281,45
90.450,00
98.731,45
251.731,45
0,00
0,00
0,00
1.275.953,07
0,00
0,00
0,00
1.274.022,55
35.002,75
12.436,01
0,00
264.967,16
312.405,92
312.405,92
3.142.571,91
35.002,75
12.436,01
0,00
264.967,16
312.405,92
312.405,92
748.686,79
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2.351.906,29
35.002,75
12.436,01
0,00
264.967,16
312.405,92
312.405,92
2.344.805,11
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
32.922,34
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
830.689,14
335.002,75
142.436,01
0,00
808.272,60
1.285.711,36
1.285.711,36
8.450.413,97
317.568,42
118.128,59
2.668,86
545.062,16
983.428,03
983.428,03
5.336.799,61
0,00
0,00
2.668,86
0,00
2.668,86
2.668,86
282.306,44
17.434,33
24.307,42
0,00
263.210,44
304.952,19
304.952,19
3.395.920,80
47.431,52
16.416,14
0,00
263.305,44
327.153,10
327.153,10
3.209.884,68
FORO ROMANO 3-4/2010
14_bilancio_ok.pmd
517
517
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
SITUAZIONE PATRIMONIALE DELL'ANNO 2009
CONSISTENZE CONSISTENZE
al 31.12.2008 al 31.12.2009
ATTIVITA'
Disponibilita' liquide
Fondo cassa
Cassa
Banca di Roma c/c 400088031
Banca di Roma c/c 400242088 (Fondo Ass. Cassa Prev.)
Banca di Roma c/c 400367026 (per Ufficio Notifiche)
Banca di Roma BTP e CCT
2.066
55.297
79.108
5.218
4.437
2.196.800
Totale disponibilita' liquide
Residui attivi
Crediti polizza collettiva INA
2.342.926
Crediti verso iscritti (contributi)
Crediti verso iscritti (CNF)
Crediti per interessi da riscuotere - Titoli di Stato
Crediti verso il Consiglio Nazionale Forense
Crediti altri
Crediti dipendenti quota capitale
Totale residui attivi
CONSISTENZE CONSISTENZE
al 31.12.2008 al 31.12.2009
PASSIVITA'
Residui passivi
2.066 Debiti verso il pers. Dipen. - lavoro straor. e inden. di pres
26.050 Debiti verso enti previdenziali e erario
1.414.516 Debiti verso fornitori
5.045 Debiti verso il Consiglio Nazionale Forense
3.258 Debiti diversi
1.200.000 Debiti verso INPS
Debiti verso l'Erario
20.363
33.275
382.142
121.948
0
12.436
48.688
25.337
45.249
330.934
97.782
0
16.416
57.439
618.852
573.156
1.449.589
98.241
4.900
5.111
4.482
59.464
2.285.420
2.650.934 Totale residui passivi
Fondi di accantonamento
679.495
Fondo trattamento fine rapporto
1.488.207 Fondo per acquisto sede
97.782
13.225
5.088
0
137.399
2.421.196 Totale fondi di accantonamento
755.788
1.250.023
756.977
1.250.023
2.005.811
2.007.000
Immobilizzazioni tecniche
Biblioteca
Mobili e arredi al 31.12.2008
Mobili e arredi anno 2009
Hardware e macchine al 31.12.2008
Hardware e macchine 2009
Software al 31.12.2007
Software 2009
Totali immobilizzazioni tecniche
1
254.906
0
679.459
0
162.798
0
1.097.164
Poste rettifiche dell'attivo
1 Biblioteca
254.906 Mobili e arredi al 31.12.2008
560 Mobili e arredi anno 2009
679.459 Hardware e macchine al 31.12.2008
146.351 Hardware e macchine 2009
162.798 Software al 31.12.2007
24.159 Software 2009
1.268.234 Totale poste rettifiche dell'attivo
1
254.906
0
679.459
0
162.798
0
1.097.164
1
254.906
560
679.459
146.351
162.798
24.159
1.268.234
TOTALE ATTIVO
5.725.510
663.632
518
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6.340.365 TOTALE PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Fondo patrimoniale
Fondo di riserva
Avanzo economico esercizi precedenti
Avanzo (-disavanzo) economico dell'esercizio
Totale patrimonio netto
3.721.827
3.848.390
0
274.173
1.486.140
243.369
2.003.683
0
274.173
1.729.509
488.292
2.491.975
Totale passivo + patrimonio netto
TOTALE A PAREGGIO
5.725.510
5.725.510
6.340.365
6.340.365
FORO ROMANO 3-4/2010
518
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BILANCIO
CONTO ECONOMICO DELL'ANNO 2009
PARTE PRIMA
entrate e spese finanziarie correnti
competenza
SPESE
TITOLO I - SPESE CORRENTI
ENTRATE
TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE
Cat.1 - aliquote contributive a carico degli iscritti
Cat. 8 - aggio Consiglio nazionale Forense
totale titolo I
TITOLO III - ALTRE ENTRATE
Cat.7 - entrate derivanti da prestazione servizi
Cat.8 - redditi e proventi patrimoniali
Cat.9 - poste correttive compensative di spese correnti
Cat.10 - entrate non classificabili in altre voci
totale titolo III
competenza
3.595.435 Cat.1 - rimborsi spese ai componenti del Consiglio
11.234 Cat.2 - oneri per il personale in attività di servizio
3.606.668 Cat.4 - spese per acquisto di beni di consumo e di servizi
Cat.5 - spese per prestazioni istituzionali
Cat.7 - oneri finanziari
Cat.8 - oneri tributari
838.647 Cat.9 - poste correttive compensative di entrate correnti
45.069 Cat.10 - spese non classificabili in altre voci
170
variazioni patrimoniali
36.360
totale titolo I
920.246 TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE
Cat.11 - acquisizione software
Cat. 12 - acquisto mobili, macchine ufficio
totale titolo II
4.526.915 Totale parte prima
Totale parte prima
19.761
1.804.555
1.662.420
65.394
5.550
107.811
18.576
65.945
0
3.750.012
24.159
78.911
103.069
3.853.082
PARTE SECONDA
componenti che non danno luogo a movimenti finanziari
ENTRATE
competenza
SPESE
A) Entrate accertate in precedenti esercizi di pertinenza dell'eser.:
A) Spese di competenza, impegnate in precedenti esercizi:
B) Produzioni e movimenti internazionali:
B) Produzioni e movimenti internazioni:
C) Trasf. attivi in natura (obblig., lasciti, donaz.in nat.)
C) Trasf. passivi in natura (obblig., lasciti, donaz.in nat.)
D) Variazioni patrimoniali:
D) Ammortamenti e deperimenti
competenza
0 F) Accantonamento per oneri presunti di competenza:
E) Altre variazioni
G) Quota dell'esercizio per l'adeguamento del fondo TFR
91.638
H) Variazioni patrimoniali residui anno 2008
93.903
I) Entrate accertate nell'esercizio di pertinenza di successivi esercizi
TOTALE PARTE SECONDA
0 TOTALE PARTE SECONDA
185.541
TOTALE GENERALE (1+2)
DISAVANZO ECONOMICO
TOTALE A PAREGGIO
4.526.915 TOTALE GENERALE (1+2)
0 AVANZO ECONOMICO
4.526.915 TOTALE A PAREGGIO
4.038.623
488.292
4.526.915
FORO ROMANO 3-4/2010
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519
519
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BILANCIO
RELAZIONE AL BILANCIO PREVENTIVO PER L’ANNO 2010
Gentili Colleghe e cari Colleghi,
il conto preventivo si compone di tre prospetti e precisamente il preventivo finanziario
che riporta oltre alla previsioni del 2010 anche i dati del consuntivo del 2009, il preventivo
economico per le entrate e le spese che presuntivamente saranno accertate ed impegnate
nel 2010 e il quadro riassuntivo del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2010.
Il preventivo economico evidenzia l’equilibrio tra le entrate e le spese.
Come a Voi noto le attività istituzionali tradizionali si sono ulteriormente dilatate a
causa dell’aumento del numero degli iscritti negli ultimi anni e si sono implementate per
nuove attività quale l’organizzazione e la gestione dei crediti formativi, formazione degli
elenchi distrettuali per l’automatica comunicazione alle autorità inquirenti dei nomi dei
difensori di ufficio, per l’ammissione dei non abbienti al patrocinio a spese dello Stato.
Questi maggiori compiti hanno comportato l’incremento dell’organico con conseguenti
maggiori oneri per il personale.
BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2010 - ENTRATE
Titolo I - entrate contributive
La categoria 1 è relativa alle quote contributive per l’anno 2010: alla data del 1° gennaio
2010 risultavano iscritti: n. 5.452 (5.131 nel 2009) cassazionisti, n. 16.527 (16.058 nel
2009) avvocati, n. 2.202 (2.299 nel 2009) praticanti abilitati, n. 3.208 (2.883 nel 2009)
praticanti non abilitati (questi ultimi conteggiati a decorrere dal 1° gennaio 2003).
In ordine alla categoria 2 si rammenta che l’importo è relativo esclusivamente agli
Avvocati Cassazionisti.
Titolo III - altre entrate
Per la categoria 7 (entrate derivanti dalla prestazione di servizi), la principale voce di
questo Titolo è inerente alla voce “Pareri e Conciliazioni”.
Per la categoria 8 (redditi e proventi patrimoniali) sono relativi alle disponibilità
investite in Titoli di Stato e alle giacenze attive del conto corrente. Gli interessi sui prestiti
al personale dipendente sono determinati nella misura del tasso legale.
Titolo IV - entrate per riscossione di crediti
La voce 14/1 riguarda il totale delle rate mensili di rientro dei prestiti concessi al
personale dipendente, per quota capitale ed incassi di altri crediti.
La voce 14/3 rappresenta il credito della polizza INA presso le Assicurazioni Generali.
Titolo VII - partite di giro
Concerne le ritenute erariali, le ritenute previdenziali, le trattenute per conto terzi,
l’assistenza erogata dalla Cassa Nazionale di Previdenza Forense (v. titolo IV della parte II
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FORO ROMANO 3-4/2010
520
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BILANCIO
- spese).
BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2010 - USCITE
Titolo I - spese correnti
La categoria 1 (spese per gli organi dell’Ente) in tale categoria è previsto il rimborso delle
spese sostenute dai componenti del Consiglio per la partecipazione a manifestazioni
riconducibili all’attività istituzionale espletata dagli stessi e che si svolgono fuori sede in
ambito sia nazionale che internazionale. Per l’anno 2010 l’importo stanziato è euro 50.000.
Come per gli anni precedenti non è stato previsto alcun compenso per la carica dei
Consiglieri e del Presidente, né vi sono automezzi e personale a disposizione del Consiglio.
La categoria 2 prevede gli oneri per il personale in attività di servizio. Alla data della
stesura della presente relazione l’organico è costituito da globali 42 unità e precisamente
28 dipendenti a tempo indeterminato, 14 a tempo determinato.
La categoria 4 consta di 26 voci.
In detta categoria sono dettagliati tutti i costi previsti per lo svolgimento dell’attività
istituzionale dell’Ordine. In particolare per la voce “Stampa Riviste, manifesti e varie” è
stato previsto il costo relativo a tre Riviste; per quanto riguarda l”Aggiornamento
professionale” in considerazione dei corsi da organizzare, si è previsto un onere di euro
50.000.
La categoria 5 riguarda le spese per prestazioni istituzionali.
La voce 2 (Centro Studi) è prevista una spesa di euro 40.000.
Nulla di rilevante vi è da segnalare per quanto concerne le categorie 6 (trasferimenti
passivi), 7 (oneri finanziari), 8 (oneri tributari), 9 (poste correttive e compensative di entrate
correnti).
Quanto alla categoria 10 (spese non classificabili in altre voci), si segnalano le spese per
“difensori di ufficio” in euro 30.000. Per quanto riguarda il fondo di riserva si precisa che
non è stato incrementato in quanto l’attuale consistenza pari a euro 274.173 è gia superiore
al 3% del totale delle spese correnti previste.
Titolo II - spese in conto capitale
La categoria 11 riguarda l’acquisizione di beni di uso durevole.
Per la voce 11/1 trattasi della acquisizione di software per gli aggiornamenti dei sistemi
elettronici in dotazione al Consiglio.
La categoria 12 in tale categoria sono previste le spese per acquisto di mobili e macchine
prevalentemente destinate all’arredo e al funzionamento degli uffici.
FORO ROMANO 3-4/2010
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521
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09/11/2010, 13.55
BILANCIO
Quanto alla concessione di crediti ed anticipazioni -categoria 14-, non si è prevista
alcuna erogazione.
La categoria 15, alla voce 1 (indennità di anzianità al personale cessato dal servizio), non
è previsto nessun collocamento a riposo del personale attualmente in forza.
Titolo IV - partite di giro
Concerne le ritenute erariali, i contributi previdenziali, le trattenute per conto terzi,
l’assistenza erogata dalla Cassa Nazionale di Previdenza Forense (v. titolo VII della parte
I - entrate).
PREVENTIVO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO 2010
Tale documento, che prende in considerazione solo le entrate e le spese di competenza
dell’anno 2010, chiude in pareggio.
Il prospetto è suddiviso in due sezioni in funzione della manifestazione o meno di
movimenti finanziari. Le varie poste sono analiticamente elencate nel prospetto.
***
Non si può chiudere la presente relazione senza tener conto che il Consiglio dell’Ordine
di Roma annovera -tra avvocati, praticanti abilitati e praticanti non abilitati- ben 27.389
iscritti alla data del 1° gennaio 2010, pur limitando il conteggio dei praticanti non abilitati
a coloro che risultano iscritti a decorrere dal 1° gennaio 2003. Il bilancio deve necessariamente tener conto di questo fondamentale dato, che si riflette ovviamente sulle voci di
entrata e su quelle di spesa, contenute tutte nei limiti strettamente indispensabili.
Auspicando che la esposizione dei dati sopra riportati sia da Voi considerati esaurienti,
Vi invitiamo a darci il Vostro consenso e la Vostra approvazione.
***
522
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FORO ROMANO 3-4/2010
522
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BILANCIO
BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2010 - PARTE I - ENTRATE
Capitolo
cod. n.
1
2
denominazione
3
Residui
attivi
anno 2009
4
Avanzo di amministrazione
Fondo iniziale di cassa
Previsioni
definitive
2009
5
-----
Previsioni di competenza per l'anno 2010
in aumento
6
2.125.551
---
in diminuzione
7
0
---
somme risultanti
8
Previsioni
di cassa
anno 2010
9
0
2.125.551
---
--2.650.934
---
TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE
Categoria 1 - aliquote contributive a carico degli iscritti
1 1 cassazionisti
274.719
2 avvocati
859.447
3 praticanti abilitati
127.100
4 praticanti
226.941
5 quota annuale nuovi iscritti
0
totale categoria 1
1.488.207
808.461
2.296.676
162.814
244.777
0
3.512.728
398
0
2.336
0
205.000
207.734
0
65.531
0
20.217
0
85.748
808.859
2.231.145
165.150
224.560
205.000
3.634.714
1.083.578
3.090.592
292.250
451.501
205.000
5.122.921
Categoria 2 - quote contributive per il Consiglio Nazionale Forense
2 1 cassazionisti
92.536
2 avvocati
5.246
totale categoria 2
97.782
totale titolo I
1.585.990
251.778
0
251.778
3.764.506
15.751
0
15.751
223.485
0
0
0
85.748
267.530
0
267.530
3.902.243
360.066
5.246
365.312
5.488.233
0
0
0
0
0
0
0
200.000
150.000
10.000
3.000
430.000
1.000
794.000
0
0
0
2.000
20.000
0
22.000
50.000
80.000
4.000
0
0
1.000
135.000
150.000
70.000
6.000
5.000
450.000
0
681.000
150.000
70.000
6.000
5.000
450.000
0
681.000
9.225
5.088
4.000
0
18.313
5.000
5.111
45.000
0
55.111
0
0
0
0
0
0
23
20.000
0
20.023
5.000
5.088
25.000
0
35.088
14.225
10.176
29.000
0
53.401
Categoria 9 - poste correttive compensative spese correnti
9 1 recuperi e rimborsi diversi
0
totale categoria 9
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
TITOLO III - ALTRE ENTRATE
Categoria 7 - entrate derivanti dalla prestazione di servizi
7 1 iscrizioni avvocati
2 iscrizioni e abilitazioni praticanti
3 certificati
4 tessere
5 pareri e conciliazioni
6 elenchi, targhettari
totale categoria 7
Categoria 8 - redditi e proventi patrimoniali
8 1 interessi c/c, depositi, prestiti
2 aggio Consiglio Nazionale Forense
3 prov. operazioni finan interessi titoli
4 proventi diversi
totale categoria 8
Categoria 10 - entrate non classificabili in altre voci
10 1 contributi volontari
2 entrate eventuali
totale categoria 10
totale titolo III
0
0
0
18.313
0
0
0
849.111
0
0
0
22.000
0
0
0
155.023
0
0
0
716.088
0
0
0
734.401
TITOLO IV - ENTRATE PER RISCOSSIONE DI CREDITI
Categoria 14 - riscossione di crediti
14 1 riscossione di prestiti (quota capitale)
2 riscossione di crediti diversi
3 credito polizza INA
totale categoria 14
totale titolo IV
137.399
0
679.495
816.894
816.894
40.187
0
679.495
719.682
719.682
0
0
0
0
0
0
0
679.495
679.495
679.495
40.187
0
0
40.187
40.187
97.212
0
679.495
776.707
776.707
TITOLO VII - PARTITE DI GIRO
Categoria 22 - entrate aventi natura di partite di giro
22 1 ritenute erariali, comunali e regionali
2 ritenute previdenziali
3 trattenute per conto terzi
4 assistenza Cassa Nazionale Forense
totale categoria 22
totale titolo VII
0
0
0
263.305
263.305
263.305
300.000
130.000
0
543.305
973.305
973.305
30.000
0
0
32.127
62.127
62.127
0
0
0
0
0
0
330.000
130.000
0
575.432
1.035.432
1.035.432
330.000
130.000
0
838.738
1.298.738
1.298.738
1.585.990
18.313
816.894
263.305
2.684.502
----2.684.502
3.764.506
849.111
719.682
973.305
6.306.605
2.125.551
--8.432.156
223.485
22.000
0
62.127
307.612
0
--307.612
85.748
155.023
679.495
0
920.266
0
--920.266
3.902.243
716.088
40.187
1.035.432
5.693.951
2.125.551
--7.819.502
5.488.233
734.401
776.707
1.298.738
8.298.078
--2.650.934
10.949.012
RIEPILOGO DEI TITOLI
Titolo I
Titolo III
Titolo IV
Titolo VII
totale delle entrate
Avanzo di amministrazione
Fondo iniziale di cassa
TOTALE GENERALE
FORO ROMANO 3-4/2010
14_bilancio_ok.pmd
523
523
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2010 - PARTE II - USCITE
Capitolo
cod. n.
1 2
denominazione
3
Disavanzo di amministrazione presunto
Residui
passivi
anno 2009
4
---
TITOLO I - SPESE CORRENTI
Categoria 1- spese per gli organi dell'ente
1 1 rimborsi spese ai componenti del Consiglio
0
totale categoria 1
0
Categoria 2 - oneri per il personale in attività di servizio
2 1 stipendi e altri assegni fissi
0
2 lavoro straordinario e indennità
25.337
3 oneri previdenziali carico Consiglio
45.249
4 sussidi e borse di studio al personale
0
847.427
5 quota indennità fine rapporto
0
6 corsi per aggiornamento professionale
0
7 collaboratori a progetto
0
8 lavoro interinale
totale categoria 2
918.013
Categoria 4 - spese per acquisto di beni di consumo e di servizi
4 1 libri, riviste, editoria elettronica, giornali
0
2 rilegatura libri
0
3 cancelleria e materiali vari
0
4 rappresentanza
11.826
5 quote associazioni internaz., spese delegati
0
6 spese per pulizia locali
0
7 manutenzione, riparazione, adattam. locali
0
8 manutenzione macchine di ufficio
0
9 spese postali e telegrafiche
0
10 spese telefoniche
0
11 spese per notifiche
0
12 assemblee
0
13 spese per energia elettrica
0
14 stampa Riviste, manifesti e varie
160.000
15 compensi a terzi
7.771
16 premi di assicurazione
0
17 fondo assistenza
0
18 spese per stampa
0
19 corsi aggiornamento professionale
33.495
20 trasporti e facchinaggi
0
21 spese per concorsi
0
22 Min.Finanze occupazione locali
21.232
23 convegni, congressi, celebraz., manif. culturali
21.000
24 manifestazioni sociali
3.710
25 modulistica, tessere
0
26 fitto locali per bibl., sala convegni e oneri
0
27 realiz. e gest. serviz. tramite internet
0
totale categoria 4
259.034
Categoria 5 - spese per prestazioni istituzionali
5 1 Scuola Forense-Fond. Scuola Forense Lazio
45.000
2 Centro Studi
1.688
3 Camera di Conciliazione
1.212
totale categoria 5
47.900
Categoria 6 - trasferimenti passivi
6 1 al Consiglio Nazionale Forense
97.782
totale categoria 6
97.782
Categoria 7 - oneri finanziari
7 1 spese bancarie
0
totale categoria 7
0
Categoria 8 - oneri tributari
8 1 ritenute fiscali interessi c/c e depositi
0
2 imposte, tasse e tributi vari
10.007
totale categoria 8
10.007
Categoria 9 - poste correttive e compensative di entrate correnti
9 1 restituzioni e rimborsi diversi
0
totale categoria 9
0
524
14_bilancio_ok.pmd
Previsioni
definitive
anno 2009
5
Previsioni di competenza per l'anno 2010
in aumento
6
in diminuzione
7
Previsioni
di cassa
anno 2010
9
somme risultanti
8
0
0
0
0
---
30.000
30.000
20.000
20.000
0
0
50.000
50.000
50.000
50.000
1.050.000
300.000
310.000
10.000
95.000
10.000
0
100.000
1.875.000
50.000
30.000
5.000
0
0
0
0
0
85.000
0
0
0
0
0
0
0
100.000
100.000
1.100.000
330.000
315.000
10.000
95.000
10.000
0
0
1.860.000
1.100.000
355.337
360.249
10.000
942.427
10.000
0
0
2.778.013
30.000
15.000
90.000
80.000
10.000
90.000
35.000
75.000
70.000
50.000
20.000
50.000
7.000
380.000
55.000
9.000
160.000
0
50.000
25.000
10.000
21.232
70.000
80.000
130.000
150.000
100.000
1.862.232
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
100.000
0
0
5.000
1.000
0
0
0
0
0
0
0
10.000
0
0
0
116.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
50.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
50.000
30.000
15.000
90.000
80.000
10.000
90.000
35.000
75.000
70.000
50.000
20.000
150.000
7.000
330.000
60.000
10.000
160.000
0
50.000
25.000
10.000
21.232
70.000
90.000
130.000
150.000
100.000
1.928.232
30.000
15.000
90.000
91.826
10.000
90.000
35.000
75.000
70.000
50.000
20.000
150.000
7.000
490.000
67.771
10.000
160.000
0
83.495
25.000
10.000
42.463
91.000
93.710
130.000
150.000
100.000
2.187.265
30.000
40.000
10.000
80.000
0
0
0
0
30.000
0
0
30.000
0
40.000
10.000
50.000
45.000
41.688
11.212
97.900
222.974
222.974
0
0
0
0
222.974
222.974
320.756
320.756
20.000
20.000
0
0
0
0
20.000
20.000
20.000
20.000
0
100.000
100.000
0
15.000
15.000
0
0
0
0
115.000
115.000
0
125.007
125.007
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
FORO ROMANO 3-4/2010
524
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2010 - PARTE II - USCITE
Capitolo
cod. n.
1 2
denominazione
3
Residui
passivi
anno 2009
4
Categoria 10 - spese non classificabili in altre voci
10 1 spese varie
0
2 spese difensori di ufficio
0
3 fondo di riserva
274.173
4 spese per liti, arbitraggi, risarcimenti
1.800
5 fondo svalutazione crediti
0
totale categoria 10
275.973
totale titolo I
1.608.709
TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE
Categoria 11 - acquisizione beni di uso durevole
11 1 acquisizione software
24.000
2 acquisto sede
1.250.023
totale categoria 11
1.274.023
Categoria 12 - acquisizione di immobilizzazioni tecniche
12 1 acquisto mobili e macchine di ufficio
0
totale categoria 12
0
Categoria 14 - concessioni di crediti ed anticipazioni
14 1 prestiti al personale in servizio
0
totale categoria 14
0
Categoria 15 - indennita' di anzianita' al personale cessato dal servizio
15 1 T.F.R. liquidato
0
2 anticipazione T.F.R.
0
totale categoria 15
0
totale titolo II
1.274.023
TITOLO IV - PARTITE DI GIRO
Categoria 21 - spese aventi natura di partite di giro
21 1 ritenute erariali, comunali e regionali
47.432
2 ritenute previdenziali
16.416
3 trattenute per conto terzi
0
4 assistenza Cassa Nazionale Forense
263.305
totale categoria 21
327.153
totale titolo IV
327.153
RIEPILOGO DEI TITOLI
Titolo I
1.608.709
Titolo II
1.274.023
Titolo IV
327.153
totale delle spese
3.209.885
Disavanzo di amministrazione
--3.209.885
TOTALE GENERALE
Previsioni
definitive
anno 2009
5
Previsioni di competenza per l'anno 2010
in aumento
6
in diminuzione
7
somme risultanti
8
65.664
30.000
0
15.000
0
110.664
4.300.870
0
0
0
0
0
0
236.000
58.094
0
0
0
0
58.094
238.094
7.570
30.000
0
15.000
0
52.570
4.298.776
7.570
30.000
274.173
16.800
0
328.543
5.907.485
25.000
0
25.000
0
0
0
0
0
0
25.000
0
25.000
49.000
1.250.023
1.299.023
80.000
80.000
0
0
0
0
80.000
80.000
80.000
80.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
105.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
105.000
0
0
0
1.379.023
300.000
130.000
0
543.305
973.305
973.305
30.000
0
0
32.127
62.127
62.127
0
0
0
0
0
0
330.000
130.000
0
575.432
1.035.432
1.035.432
377.432
146.416
0
838.738
1.362.586
1.362.586
4.300.870
105.000
973.305
5.379.175
0
5.379.175
236.000
0
62.127
298.127
0
298.127
238.094
0
0
238.094
0
238.094
4.298.776
105.000
1.035.432
5.439.208
0
5.439.208
5.907.485
1.379.023
1.362.586
8.649.093
--8.649.093
FORO ROMANO 3-4/2010
14_bilancio_ok.pmd
525
Previsioni
di cassa
anno 2010
9
525
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
QUADRO RIASSUNTIVO DEL BILANCIO DI PREVISIONE
PER L'ANNO FINANZIARIO 2010
ENTRATE
competenza
cassa
TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE
SPESE
competenza
cassa
TITOLO I - SPESE CORRENTI
Cat.1 - aliquote contributive a carico degli iscritti
3.634.713,72 5.122.921,15 Cat.1 - rimborsi spese ai componenti del Consiglio
Cat.2 - quote contributive per il Consiglio Naz. Forense
267.529,64
365.311,82 Cat.2 - oneri per il personale in attività di servizio
totale titolo I 3.902.243,36 5.488.232,97 Cat.4 - spese per acquisto di beni di consumo e di servizi
Cat.5 - spese per prestazioni istituzionali
Cat.6 - trasferimenti passivi
TITOLO III - ALTRE ENTRATE
Cat.7 - oneri finanziari
Cat.7 - entrate derivanti da prestazione servizi
681.000,00
Cat.8 - redditi e proventi patrimoniali
35.088,08
681.000,00 Cat.8 - oneri tributari
50.000,00
1.860.000,00 2.778.012,55
1.928.231,54 2.187.265,38
50.000,00
97.900,03
222.974,08
320.756,26
20.000,00
20.000,00
115.000,00
125.007,00
53.400,85 Cat.9 - poste correttive compensative di entrate correnti
Cat.9 - poste correttive compensative di spese correnti
0,00
0,00 Cat.10 - spese non classificabili in altre voci
Cat.10 - entrate non classificabili in altre voci
0,00
0,00
totale titolo III 716.088,08
734.400,85
50.000,00
0,00
0,00
52.570,00
54.370,00
totale titolo I 4.298.775,62 5.633.311,22
TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE
TITOLO IV - ENTRATE PER RISCOSSIONE DI CREDITI
Cat.11 - acquisizione beni uso durevole
Cat.14 - riscossione di crediti
totale titolo IV
40.187,40
776.706,57 Cat.12 - acquisizione immobilizzazioni tecniche
40.187,40
776.706,57 Cat.14 - concessioni di crediti e anticipazioni
25.000,00
49.000,00
80.000,00
80.000,00
0,00
0,00
Cat.15 - indennità di anzianità e similari al personale
cessato dal servizio
TITOLO VII - PARTITE DI GIRO
Cat.22 - entrate aventi natura di partite di giro
0,00
0,00
totale titolo I 105.000,00
129.000,00
1.035.432,41 1.298.737,85
totale titolo VII 1.035.432,41 1.298.737,85 TITOLO IV - PARTITE DI GIRO
Cat.21 - spese aventi natura di partite di giro
1.035.432,41 1.362.585,51
totale titolo IV 1.035.432,41 1.362.585,51
5.693.951,25 8.298.078,24 Totale delle spese
Totale delle entrate
Disavanzo di amministrazione anno 2008
0,00
Fondo iniziale di cassa
---
---
5.439.208,03 7.124.896,73
Avanzo di amminis trazione anno 2008
---
2.650.934,33
TOTALE GENERALE 5.693.951,25 10.949.012,57
Risultati differenziali:
TOTALE GENERALE 5.439.208,03 7.124.896,73
Risultati differenziali:
Disavanzo di competenza previs to
0,00
Disavanzo di cassa previsto
---
---
Avanzo di competenza previsto
526
254.743,22
0,00 Avanzo di cassa previsto
Totali a pareggio 5.693.951,25 10.949.012,57
14_bilancio_ok.pmd
0,00
---
--3.824.115,84
Totali a pareggio 5.693.951,25 10.949.012,57
FORO ROMANO 3-4/2010
526
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
PREVENTIVO ECONOMICO DELL'ANNO 2010
PARTE PRIMA
ENTRATE
competenza
TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE
SPESE
competenza
TITOLO I - SPESE CORRENTI
Cat.1 - aliquote contributive a carico degli iscritti
3.634.714
aggio Consiglio Nazionale Forense
5.088
totale titolo I
3.639.802
Cat.1 - rimborsi spese ai componenti del Consiglio
50.000
Cat.2 - oneri per il personale in attività di servizio
1.860.000
Cat.4 - spese per acquisto di beni di consumo e di servizi
1.928.232
Cat.5 - spese per prestazioni istituzionali
TITOLO III - ALTRE ENTRATE
Cat.7 - entrate derivanti da prestazione servizi
681.000
Cat.8 - redditi e proventi patrimoniali
30.000
Cat.9 - poste correttive compensative di entrate correnti
0
Cat.10 - entrate non classificabili in altre voci
0
totale titolo III
50.000
Cat.7 - oneri finanziari
20.000
Cat.8 - oneri tributari
115.000
Cat.9 - poste correttive compensative di spese correnti
0
Cat.10 - spese non classificabili in altre voci
52.570
totale titolo I
4.075.802
711.000
TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE
4.350.802
Totale parte prima
Totale parte prima
4.075.802
PARTE SECONDA
ENTRATE
SPESE
A) Spese di competenza, impegnate in precedenti esercizi:
A) Entrate accertate in precedenti esercizi di pertinenza dell'eser.:
B) Produzioni e movimenti internazionali:
utilizzo avanzi economici esercizi precedenti
B) Produzioni e movimenti internazioni:
0
C) Trasf. attivi in natura (obblig., lasciti, donaz.in nat.)
C) Trasf. passivi in natura (obblig., lasciti, donaz.in nat.)
D) Variazioni patrimoniali straordinarie:
polizza Assicurazioni Generali
D) Ammortamenti e deperimenti
15.000
- Immobili
0
- Mobili, arredi e macchine
- Softw are
E) Spese impegnate di competenza di successivi esercizi
80.000
25.000
105.000
F) Accantonamento per oneri presunti di competenza:
G) Quota dell'esercizio per l'adeguam. del fondo TFR
95.000
H) Variazioni patrimoniali:
90.000
I) Entrate accert. nell'esercizio di pertin. di successivi esercizi
TOTALE PARTE SECONDA
15.000
TOTALE PARTE SECONDA
290.000
TOTALE GENERALE (1+2)
DISAVANZO ECONOMICO
TOTALE A PAREGGIO
4.365.802
0
4.365.802
TOTALE GENERALE (1+2)
AVANZO ECONOMICO
TOTALE A PAREGGIO
4.365.802
0
4.365.802
FORO ROMANO 3-4/2010
14_bilancio_ok.pmd
527
527
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 13 MAGGIO 2010
L’anno 2010, il giorno tredici del mese di maggio, nell’Aula degli Avvocati del Palazzo
di Giustizia di Piazza Cavour a Roma, si è svolta l’Assemblea Ordinaria degli Avvocati di
Roma, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
1) comunicazioni del Presidente;
2) comunicazioni del Consigliere Segretario;
3) conto consuntivo dell’anno 2009 e bilancio preventivo per l’anno 2010:
relazione del Consigliere Tesoriere, discussione e approvazione;
4) nomina dei Revisori dei Conti;
5) varie ed eventuali.
I lavori hanno inizio alle ore 12.15. Assume la Presidenza l’Avv. Antonio Conte, svolge
le funzioni di Segretario l’Avv. Rodolfo Murra.
Preliminarmente viene costituito il Consiglio di Presidenza, composto dall’Avv.
Antonio Conte, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dal
Consigliere Segretario Avv. Rodolfo Murra e dal Consigliere Tesoriere Avv. Francesco
Gianzi, al fine di regolare l’andamento dell’Assemblea.
(Testo tratto dalla registrazione)
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Iniziamo con le comunicazioni del Presidente. Debbo comunicarvi che i punti
all’ordine del giorno in realtà sono quattro e non cinque, perchè c’è stato un errore per
quanto riguarda la nomina dei Revisori dei Conti, in realtà la scadenza non ricadeva nella
data temporale, per l’appunto, di maggio 2010, bensì maggio 2011, quindi per un errore
dell’Ufficio si era ritenuto che vi fosse questo incombente in scadenza; in realtà non è così,
e quindi do’ già per registrato –e chiedo al Segretario di darne atto– che il punto 4 deve
intendersi come cancellato.
Procediamo. Chiedo al Segretario di cominciare la verbalizzazione, procediamo con
l’Assemblea Ordinaria convocata al fine di discutere e deliberare sull’o.d.g.: comunicazioni
del Presidente, comunicazioni del Consigliere Segretario, conto consuntivo dell’anno
2009, bilancio preventivo 2010, relazione del Consigliere Tesoriere, discussione e
approvazione, quindi varie ed eventuali. Questo è l’ordine del giorno.
Poichè è mia intenzione, contrariamente al passato, di dare un taglio all’Assemblea
squisitamente e asetticamente tecnico, il mio intervento è soltanto un intervento di saluto,
di riassunto dell’ordine del giorno, di precisazione sul punto 4 dell’o.d.g. e rimando
l’importanza della convocazione, degli argomenti all’ordine del giorno, a quella che è la
relazione del Tesoriere, e quindi anche perchè l’Assemblea possa procedere più spedita e
non ci siano, viceversa, come in passato, situazioni dove l’Assemblea si protraeva fino alle
ore 15.00 o alle ore 16.00, impedendo ai colleghi di potervi partecipare, perchè gli stessi
dovevano rientrare negli studi. La comunicazione del Presidente sarà, praticamente, questa
che concludo adesso. L’unica cosa che vi chiedo è: coloro i quali intendessero intervenire,
dovranno avere la gentilezza di recarsi qui dal Consigliere Segretario e prenotarsi
528
14_bilancio_ok.pmd
FORO ROMANO 3-4/2010
528
09/11/2010, 13.55
BILANCIO
sull’apposito foglio. Dico subito, proprio per dare speditezza, velocità e celerità all’Assemblea stessa, che il tempo consentito per poter parlare non dovrà superare i cinque minuti,
perchè tutti potranno avere la possibilità di esprimere il loro pensiero.
Vi prego anche di evitare al Presidente lo sgradevolissimo compito di dover togliere la
parola ai colleghi. Quindi vi prego davvero di rimanere entro i 5 minuti fissati per il rispetto
degli altri colleghi e per il rispetto dell’Assemblea tutta. Lascio, quindi, immediatamente
la parola al Consigliere Segretario.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Grazie Presidente. Il ruolo che, come sanno bene i presenti, è riservato al Segretario
dell’Assemblea, è quello sostanziale di sciorinare dei numeri, che possono essere a volte
curiosi a volte noiosi, ma ho il dovere di leggerli, e sostanziano l’attività del Consiglio durante
l’anno pregresso.
Si sono svolte nel 2009 49 adunanze. Per quanto riguarda l’Albo degli Avvocati abbiamo
iscritto 1283 colleghi, nell’elenco speciale 17, i passaggi dall’Albo Ordinario all’elenco
speciale sono stati 24, i passaggi dall’elenco speciale all’Albo Ordinario 60, la variazione per
l’elenco speciale 5, cancellati per morte 90, cancellazione a domanda 335, cancellazione per
trasferimento 71, una è stata la cancellazione per difetto di residenza, uno per incompatibilità,
una per irreperibilità e una per revoca di iscrizione, mentre 74 sono stati i nulla-osta al
trasferimento.
Per quanto riguarda il Registro dei Praticanti abbiamo iscritto 1188 giovani praticanti,
rilasciando 636 abilitazioni, abbiamo revocato 148 abilitazioni, 3 purtroppo sono state le
cancellazioni per morte, 181 a domanda, 64 per trasferimento e 11 per fine pratica, 66 nullaosta al trasferimento. Abbiamo rilasciato 1061 certificati di compiuta pratica e 67 certificati
di compiuta pratica parziale.
Abbiamo reso 3779 pareri su note di onorari e abbiamo svolto 174 conciliazioni in materia
di onorari.
4126 sono state le pratiche esaminate per l’ammissione al Patrocinio a spese dello Stato.
775 sono state le autorizzazioni alle notifiche dirette
I protocolli sono stati 24248 in entrata, in arrivo, abbiamo fatto uscire invece 6151 nuovi
protocolli, per un totale di 30399 documenti.
Nel 2009 hanno chiesto di iscriversi alla lista difensori d’ufficio 1698 colleghi, mentre alle
liste per il Patrocinio a spese dello Stato sono stati iscritti 497 avvocati, abbiamo rilasciato
842 smart card nuove e ne abbiamo rinnovate di vecchie 946.
In segreteria le pratiche instaurate sono state 588, di cui 521 “pure” di segreteria e 67 di
pareri deontologici.
In disciplina abbiamo aperto, come “pratiche” di disciplina (non come procedimenti veri
e propri), 1097 fascicoli, abbiamo trattato 690 pratiche, di cui 61 sono sfociate in aperture
di procedimenti disciplinari, 629 in proposte e delibere di archiviazione preventiva.
Le decisioni disciplinari sono state 50, un po’ poche a dir la verità, di cui 2 per
improcedibilità di azione disciplinare, 25 non luogo a sanzione disciplinare, 7 avvertimenti,
sono state irrogate 8 censure, 4 sospensioni dall’esercizio professionale, abbiamo cancellato
2 colleghi e deliberato due radiazioni.
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Il Fondo Assistenza del Consiglio ha visto l’esame di 68 domande per l’elargizione di
160 mila euro, mentre il Fondo di Cassa di Previdenza ha visto esaminate 120 domande
per 481.805 euro.
Le attività del Centro Studi sono state, ovviamente, implementate rispetto agli anni
precedenti con il problema della formazione permanente. Gli eventi sono stati 123, tra
convegni, incontri di studio, dibattiti, tavole rotonde e conferenze: tra questi 12 hanno avuto
un carattere di corso e seminari e si sono protratti per più giornate. Il totale complessivo
è stato di 200 giorni per eventi. Ci sono stati poi 13 eventi senza riconoscimento di crediti
formativi perchè hanno riguardato manifestazioni sportive, culturali e museali. La Sala
Conferenze che ha 110 posti disponibili a Via Valadier, è stata concessa per 135 eventi
organizzati da soggetti esterni, quindi associazioni forensi in gran parte, mentre è stata
autorizzata per 64 eventi direttamente organizzati dall’Ordine.
La Camera di Conciliazione, che ha un rapporto, come sapete, in convenzione con il
Comune di Roma e con l’Ordine dei medici, ha esaminato 434 istanze, 157 con esito
favorevole, 242 con esito sfavorevole, 35 sono ancora pendenti. Le udienze sono state 41,
hanno provocato 222 istanze di conciliazione. Nella biblioteca sono attivi attualmente 129
titoli di periodici giuridici, di cui 19 on line o su cd rom, per una politica di contenimento
della spesa. Nel corso del 2009 non sono state acquistate nuove monografie, però sono stati
rilegati, registrati e catalogati complessivamente 173 volumi. L’afflusso non è, presso Via
Valadier, enorme di persone perchè la media è stata di 16 utenti giornalieri per la Biblioteca,
la Scuola Forense ha raggiunto il numero di 752 praticanti iscritti e ha portato a termine
109 giornate di lezione per complessive 381 ore. I docenti chiamati a svolgere lezioni sono
stati 49. Le richieste di accredito per la formazione professionale continua che sono
pervenute sono state 1421, di queste 1383 sono state deliberate, 7 sono state denegate, 14
non deliberate per difetto di competenza, 9 accreditate con l’applicazione del silenzioassenso, 4 hanno visto la rinuncia dello stesso richiedente. Le 1383 delibere di accredito
sono così suddivise: 939 per eventi a pagamento fatti da terzi; 300 eventi gratuiti; 83 eventi
patrocinati dal Consiglio; 56 presso studi legali; 5 di enti.
Nel corso dell’anno risultano esonerati parzialmente 790 avvocati iscritti, 44 sono
professori universitari, 63 sono colleghe partorienti, 97 in maternità, 1188 componenti
delle Commissioni Consiliari. Le rimanenti esenzioni riguardano i cultori della materia,
i ricercatori, i dottori di ricerca, i dottorandi, nonchè coloro che purtroppo sono stati colpiti
da gravi malattie o che hanno trasferito la propria attività all’estero.
La relazione del Segretario si conclude con l’elencazione dei Colleghi che lo scorso
anno sono deceduti, per cui invito l’Assemblea ad alzarsi in piedi mentre leggo i nomi dei
90 colleghi scomparsi nel 2009: Antonio Arditi di Castelvetere, Giovanni Bancilhon, Carlo
Bucci, Sergio Caporaso, Emilio Cappelli, Raffaello Carbone, Federico Carella, Cristiano
Carli, Antonella Carnicella, Giovanni Cascino, Sergio Cersosimo, Giovanni Cocco,
Alessandra Colanera, Luigi Condò, Nicola D’Agostino, Giuseppe De Gori, Fulviano De
Mari, Angelo Del Vecchio, Giovanna Angela Dettori Masala, Francesco Paolo Di Pietra,
Gennaro Egidio, Osvaldo Fassari, Daniele Feliziani, Daniele Ferlito, Giuseppe Ferraro,
Luigi Flauti, Benedetto Gaetani, Edoardo Galdi, Laura Galli, Bartolo Gallitto, Paola
Gasperini, Cesare Gatti, Raffaele Genovesi, Giorgio Guerrini, Diego Gullo, Salvatore
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Iannotta, Ferdinando Izzi, Gian Piero Lais, Elisabetta Leone, Gaetano Antonio Locco, Ugo
Longo, Giovanni Lucente, Giorgio Luciani, Attilio Maccarone, Gaetano Marchi, Gaetano
Margiotta, Massimo Marinelli, Gianluigi Marrone, Carlo Milana, Antonio Modica,
Giancarlo Modenesi, Luigi Montesano, Alberto Morabito, Romano Nurra, Luigi Onesti,
Ferdinando Pace, Rosalba Panicelli, Raffaele Parisi, Ennio Parrelli, Mario Pomponi, Mario
Ponnetti, Guido Porru, Pierluigi Prete, Angela Rago, Renato Renda, Vittorio Ripa di Meana,
Federica Rocco, Remo Roscioni, Paolo Salineri, Alessandro Salustri, Giuseppe Schillaci,
Lorenzo Selli, Carlo Selvaggi, Maurizio Semeraro, Feliciano Serrao, Marzia Sodano,
Alberto Spada, Girolamo Spina, Vittorio Spinazzola, Fausto Tarsitano, Paolo Vaiano,
Raffaele Vassallo, Vincenzo Vecchioni, Angelo Vitali.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Grazie Consigliere Segretario, prego i colleghi di prendere posto. Seguendo rigorosamente l’ordine del giorno, passiamo alla relazione del Consigliere Tesoriere.
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
Gentili colleghe e gentili colleghi, io approfitterò di un minuto in più, poichè questo
è il mio primo anno da Tesoriere. Volevo ringraziare intanto il Presidente, il Consigliere
Segretario, i Consiglieri tutti, tutti gli amici che sono intervenuti, i Componenti delle
Commissioni consiliari, i Presidenti o i Rappresentanti delle Associazioni forensi più
importanti che hanno accolto il nostro invito a essere presenti in questo momento
importante di riunione che è l’approvazione del bilancio. Volevo inoltre salutare i Delegati
della Cassa, che però sono anche Consiglieri e soprattutto il nostro delegato al Consiglio
Nazionale Forense Paolo Berruti.
Un ringraziamento particolare va al Collegio dei Revisori dei Conti, all’Avv. Alberto
Palattella, all’Avv. Romeo Brunetti, all’Avv. Vincenza Di Martino, all’Avv. Mario Guido e
all’Avv. Luigi Mannucci. A loro vanno i nostri ringraziamenti perchè hanno sempre da darci
dei preziosi suggerimenti e sono sempre puntuali e attenti nello spirito di lealtà e
trasparenza nella redazione del nostro bilancio.
Un ringraziamento ancora particolare va all’Ufficio dell’Amministrazione, coordinato
dal Rag. Piero Paris e al nostro consulente amministrativo, il Dott. Antonio Spoti, che con
il loro preciso e rituale e puntuale impegno lavorativo consentono al Consiglio tutto e,
soprattutto, al Consigliere Tesoriere di amministrare e gestire le risorse economiche in
maniera chiara e trasparente.
Prima di illustrare brevemente, perchè avete avuto tutti la possibilità di guardare il
bilancio (poi chi vorrà fare gli interventi li potrà fare) volevo dire brevissimamente quali
sono le idee del Consiglio per cercare di ottimizzare ancora di più i soldi che i nostri iscritti
versano e che noi gestiamo e amministriamo per loro conto.
La prima delle novità che questo Consiglio ha intenzione di attuare nell’interesse degli
iscritti e per cercare di risparmiare ancora di più sulle somme gestite, è quello di attuare
tutta una serie di convenzioni con istituti primari, assicurazioni, banche e anche altri generi,
tipografie, tutte le società di cui l’avvocato, nel corso della professione, ha bisogno e
utilizza. Noi vogliamo fare un elenco di società che si vogliono convenzionare con noi e
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che faranno agli avvocati dei prezzi vantaggiosi con degli sconti rispetto ai listini che
applicano; o delle convenzioni con banche che applicheranno agli avvocati delle
condizioni particolari, ma particolari veramente, non quelle che si trovano normalmente
nelle banche. Ci dovranno dimostrare con fatti che, convenzionandosi con noi, l’avvocato
avrà un beneficio reale.
Altra spesa sulla quale stiamo cercando di ottimizzare le risorse è quella delle riviste.
Attualmente rappresentano una voce importante nel bilancio, arrivano quasi a 500 mila
euro di spese tra spedizione e stampa, vorremmo cercare di ottimizzare questa spesa poichè,
nella prassi, verifichiamo che sempre meno si accede al materiale cartaceo. Quindi l’idea
sarebbe quella di prevedere per tutti una distribuzione on line: diminuire, solo per chi ne
farà richiesta, la stampa cartacea e la spedizione. Anche questo dovrebbe comportare una
riduzione dei costi piuttosto importante. Proseguiremo con la formazione gratuita che
abbiamo garantito negli ultimi due anni con circa 130 eventi, 200 giornate di convegni, che
sono stati un supporto preziosissimo e un costo quasi irrisorio per il Consiglio, perchè noi,
per fortuna, disponiamo di quest’Aula dove svolgiamo e svolgeremo le nostre manifestazioni, abbiamo la possibilità di avere i migliori professori universitari, i migliori avvocati,
mi permetto di dire, d’Italia, perchè a Roma ci sono i migliori avvocati d’Italia e che,
gratuitamente, prestano il loro servizio e la loro attività per la formazione obbligatoria che
manterremo assolutamente gratuita per tutti gli iscritti.
Altro problema che cercheremo di affrontare nel corso del biennio, sempre per
ottimizzare le spese e le risorse a disposizione, vi accennava prima il Consigliere Segretario,
è la sede di via Valadier che, tutto sommato, attualmente è poco frequentata: c’è infatti una
frequenza media di circa 16 persone al giorno, rispetto a costi di gestione molto elevati.
Anche questo è un problema che cercheremo di risolvere: credo che la soluzione migliore
potrebbe essere quella di comprare, perchè come vedrete, c’è una voce importante, abbiamo
una cassa piuttosto importante o, comunque, piuttosto che affittare una sede che adesso è
poco frequentata per la biblioteca, affittare una sala convegni molto importante dove poter
garantire ancora di più la formazione continua gratuita. Spesso, soprattutto le associazioni,
ci chiedono l’Aula consiliare, spesso dobbiamo dire di no perchè è piena per eventi che
abbiamo già organizzato, con questa soluzione credo che potremmo ottimizzare quel posto
importante che oggi non viene utilizzato di Via Valadier. Queste sono le idee che in questi
mesi sono emerse all’interno del Consiglio per gestire al meglio le risorse, ma io spero che
contribuirete tutti ad avere nuove idee e nuove soluzioni per gestire al meglio i soldi che
versate annualmente.
Vengo ora al punto centrale più noioso del mio intervento per illustrare sinteticamente
il bilancio approvato dal Consiglio all’adunanza del 15 aprile 2010. Il consuntivo, come
di consueto e come d’obbligo, consta del rendiconto finanziario, della situazione
patrimoniale, del conto economico e della situazione amministrativa, tutto corredato dalla
relazione del Consigliere Tesoriere e, soprattutto, dalla relazione del Collegio dei Revisori
che ha già espresso parere favorevole alla sua approvazione.
Devo rilevare che il bilancio che oggi viene sottoposto all’approvazione di questa
Assemblea è il risultato della gestione del 2009, del precedente Consiglio ma, soprattutto,
del precedente Consigliere Tesoriere, l’Avv. Rosa Ierardi, alla quale vanno pubblicamente
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i miei ringraziamenti perchè abbiamo trovato una situazione veramente rosea. E’ stata
gestita in maniera eccezionale dall’Avv. Ierardi come Tesoriere la nostra Cassa, tanto che
il consuntivo 2009 si chiude con un avanzo economico di ben 488 mila 292 euro. L’avanzo
economico è dovuto sostanzialmente ad alcuni eventi che vado brevemente a rappresentare,
i maggiori contributi annuali per gli avvocati cassazionisti, cioè ci sono state più iscrizioni
di avvocati cassazionisti, questo perchè si alza sempre più la media dell’età nazionale e
quindi anche degli avvocati; ci sono sempre più avvocati cassazionisti iscritti, le maggiori
entrate per le iscrizioni di nuovi praticanti avvocati, sebbene la professione, con tutte le
difficoltà, attira sempre un gran numero di praticanti che poi superano l’esame, noi avevamo
stimato 1500 iscrizioni al bilancio e si sono, invece, iscritti 1820 praticanti avvocati. Le
maggiori entrate avute per i pareri e le conciliazioni, la generale riduzione delle spese, in
particolare, appunto, delle realizzazioni editoriali, non dimentichiamo che già nello scorso
biennio abbiamo teso a ridurre la stampa delle riviste, e così come ho detto proseguiremo
con questa idea spedendole solo a chi ne fa richiesta. La riduzione delle spese dei convegni,
congressi e celebrazioni, in quanto l’anno scorso non si è tenuto il congresso nazionale
forense, che si tiene ogni due anni, le assemblee, la cancelleria e materiali di consumo vari,
trasporto e facchinaggio, e aggiornamento professionale. Su queste voci abbiamo avuto
maggiori entrate e maggiori risparmi che hanno consentito, oltre ad una attenta gestione
delle spese, questo avanzo economico importante di quasi cinquecento mila euro.
Il capitolo importante, questo ci teniamo a sottolinearlo, anche se è agli occhi di tutti
e lo sapete, è il rimborso spese ai componenti del Consiglio, che ha fatto registrare anche
minori spese. Ricordo (non è necessario ricordarlo, lo rammento a me stesso) che nessun
Consigliere riceve un compenso per la carica, così come non lo riceve il Presidente, che non
vi sono automezzi a disposizione del personale, nè tantomeno dei Consiglieri, e che viene
svolta tutta l’attività, a cominciare dagli avvocati che ci patrocinano i giudizi, al Collegio
dei Revisori dei Conti, svolgono tutti, danno tutti il proprio servizio in maniera assolutamente gratuita.
Data la generale riduzione dei costi e considerato che aumenta il numero degli iscritti,
in maniera piuttosto esponenziale rispetto ai costi, cioè in realtà i costi non aumentano,
così come aumentano gli iscritti e i fondi a nostra disposizione, ciò ci consentirà di non
dover aumentare, per i prossimi anni, il contributo alla iscrizione al Consiglio per gli
avvocati. Questo sicuramente lo possiamo garantire per i prossimi anni perchè il trend
esponenziale delle iscrizioni ci garantirà di avere sempre di più una cassa a disposizione
e riuscire a gestire quei soldi che oggi vengono versati per tutte le attività del Consiglio senza
dover ricorrere a spese straordinarie e aumenti di quote di iscrizione.
La voce che più incide nel bilancio è quella del personale, poichè oltre al personale che
già avevamo presso il Consiglio si è aggiunto tutta una serie di personale che abbiamo
dovuto distaccare su richiesta del Presidente del Tribunale, soprattutto al Tribunale Civile
e all’Ufficio del Giudice di Pace. Questi costi ulteriori a quelli normalmente previsti per
l’attività istituzionale del Consiglio, hanno fatto lievitare il costo del personale che oggi
risulta una delle voci più importanti del nostro bilancio. Comunque siamo stati ben
contenti di fornire i mezzi al Tribunale, al Giudice di Pace, per consentire di meglio
espletare la nostra attività professionale.
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La situazione patrimoniale del nostro Ordine evidenzia, appunto, una forte solidità, con
patrimonio netto –ripeto, dando i dati precisi– di 2 milioni e mezzo di euro, considerando
nelle passività il fondo acquisto sede. Noi avevamo deliberato l’acquisto di una sede e
abbiamo stanziato un milione e duecentocinquantamila euro e, quindi, vuol dire che il
patrimonio netto dell’Ordine è di circa tre milioni e settecentocinquantamila euro. Quindi
questa situazione consente di programmare e affrontare eventuali futuri investimenti per lo
svolgimento delle attività istituzionali.
Veniamo adesso al bilancio preventivo 2010. Anche qua il budget è stato elaborato sulla
base dei dati consuntivi del 2009, per il 2010 è stato previsto un limitato esborso per
l’aggiornamento professionale in quanto, come ho detto prima, anche in quest’anno si
intende contenere la politica del Consiglio non spendendo soldi per la formazione ma
utilizzando gli spazi a disposizione del Consiglio, ovvero cercando di ottimizzare quella
spesa di via Valadier, che vede oggi presenti circa 16 persone al giorno, quando con una
spesa inferiore potremmo affittare giornalmente una sala convegni dando possibilità
maggiore a tutti i convegni. Io quindi passerei la parola al Presidente per il prossimo punto
all’o.d.g.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Grazie. Ringraziamo il Tesoriere per la sua esaustiva relazione. Come avrete notato,
Presidente, Segretario e Tesoriere hanno cercato, nei limiti del possibile, pur esprimendo
ed esponendo tutto quello che andava detto ed esposto, di essere esaustivi. Hanno tenuto
un ritmo serrato sintetico proprio per far sì che questa Assemblea, come dicevo all’inizio,
avesse uno svolgimento snello, rapido e asetticamente tecnico. Quindi ora, prima di passare
all’approvazione ... discussione e approvazione del bilancio, ci sono alcuni colleghi che si
sono prenotati, che sono esattamente sette, ripeto quello che ho detto poc’anzi, prego i
colleghi che si sono prenotati per parlare, specificando di intervenire in maniera assolutamente precisa su un punto, quindi quest’anno abbiamo inserito nel modulo dell’intervento
l’argomento di cui si vuole parlare per evitare divagazioni che fanno perdere tempo e,
soprattutto, costringono molti di voi che hanno sottratto tempo alla professione, agli studi
per venire qui, cercheremo di far sì che questa Assemblea si concluda in modo rapido.
Siccome ho detto poc’anzi che il tempo a disposizione di ogni collega non dovrà superare
i 5 minuti, e visto che i prenotati sono 7, se la matematica non è un’opinione, in 35 minuti
abbiamo dato corso a questo incombente. Allora, 5 minuti tassativi e perentori.
Il primo Collega che si è prenotato per intervenire è il Collega Marianello, sull’argomento “approvazione bilancio preventivo”.
AVV. MARCO MARIANELLO
Buongiorno a tutti, buongiorno ai Consiglieri, buongiorno a tutti i colleghi presenti. Un
breve intervento per quanto riguarda il bilancio preventivo e, in particolar modo, in ordine
ad alcune spese, alcune modalità di risparmio che potrebbero essere effettuate con una
gestione ancora più informatizzata dei moderni strumenti telematici, in quanto vedo che
la spesa è in diminuzione, ho visto una spesa in diminuzione rispetto all’esercizio 2009 di
50 mila euro, però effettivamente la spesa che l’Ordine sostiene per le riviste –mi riferisco,
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in particolar modo, sia a “Temi Romana” che al “Foro Romano”, e quindi ai costi
conseguenti del materiale cartaceo- perchè oggi sappiamo che i costi di una rivista sono
elevati, soprattutto i costi sia di pubblicazione della rivista che di spedizione, effettivamente potrebbero essere inviati a tutti i colleghi in formato PDF. In questa maniera i risparmi
sarebbero non dell’ordine di 50 mila euro ma sarebbero ancora superiori, in quanto chi
volesse una copia cartacea dovrebbe fare un’espressa richiesta. In questa maniera il
Consiglio dell’Ordine, con una operazione assolutamente neutrale, perchè ovviamente non
scontenterebbe nessuno, risparmierebbe in modo consistente non solo in questo esercizio
ma ovviamente in tutti i successivi esercizi. Un’altra modalità di risparmio potrebbe anche
essere quella di comunicare noi avvocati, visto che abbiamo tutti la posta elettronica
certificata, direttamente col Consiglio dell’Ordine tramite modalità informatiche, ciò
eviterebbe file allo sportello, per esempio attualmente noi dobbiamo fare la fila allo
sportello con il numeretto per richiedere certificati o tutte altre modalità burocratiche,
potrebbero essere tranquillamente espletate on line, così come anche il relativo pagamento.
Anche questo secondo me assicurerebbe non solo nell’immediato ma anche nel lungo
periodo dei risparmi consistenti di spesa. Quindi diciamo che siccome il processo
telematico diventerà una realtà ovviamente i primi a dover interloquire in via telematica
siamo anche noi avvocati con il Consiglio dell’Ordine. Io non ho altro da aggiungere, vi
ringrazio per l’attenzione.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Avvocato Marianello, grazie soprattutto per aver osservato rigorosamente 4 minuti e 10
secondi. Abbiamo il secondo intervento, l’Avv. Clemente Frascari Diotallevi, argomento:
“approvazione bilancio”. Terzo intervento l’Avvocato Galletti, stesso discorso “bilancio
preventivo 2010”.
AVV. CLEMENTE FRASCARI DIOTALLEVI
(n.d.r. rinuncia ad intervenire vista la sovrapposizione del proprio intervento con quello
che segue)
AVV. ANTONINO GALLETTI
Ringrazio ovviamente tutti e cerco di stare nei tempi europei. Non dico le cose su cui
siamo d’accordo sul bilancio che sono la maggior parte, quindi mi limito a dire soltanto
dieci punti, anzi undici punti sui quali crederemmo. A tal fine abbiamo presentato una
mozione, primo firmatario Galletti, di seguito una serie di altri colleghi, con la quale
chiederemmo una riduzione di spesa.
Vado veloce, mi scuso se non è comprensibile ma cerco di stare nei tempi.
La mozione è questa:
l’Assemblea non approva il bilancio preventivo 2010 nella versione proposta dal
Consiglio per i seguenti motivi:
- eccessività della voce di rimborsi spesa componenti del Consiglio indicata in 50 mila
euro, mentre nel conto consuntivo 2009 risulta una spesa di 19 mila euro. L’Assemblea
dispone la riduzione della voce ad euro 15.000,00;
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- inutilità della voce “corsi per aggiornamento professionale dei dipendenti” indicata in
euro 10.000,00 risultando che anche l’anno precedente era prevista una spesa che poi non
è stata effettuata e quindi si può disporre l’esclusione di questa voce;
- eccessività della voce di spesa per libri, riviste, editoria indicata in 30 mila euro, mentre
nel consuntivo 2009 risultava una spesa di 24, quindi l’Assemblea dispone una riduzione
a 20 mila;
- eccessività della voce per rilegatura libri indicata in 15 mila mentre nel consuntivo
2009 risulta una spesa di 5.900 quindi dovendosi presumere una riduzione di spesa,
l’Assemblea dispone la riduzione a 5.000;
- eccessività della voce di spesa per cancelleria e materiali vari indicata in 90 mila
mentre l’anno precedente era 64 mila, quindi disponiamo una riduzione di spesa per 60
mila;
- eccessività della voce di spesa di rappresentanza indicata in 80 mila, anche qui per i
soliti motivi di riduzione di spesa, dispone la riduzione a 50;
- eccessività della voce di spesa per manutenzione, riparazione, adattamento locali
indicati in 35 mila, tenendo conto che il Consiglio ha perso la causa contro l’Agenzia del
Demanio per la riconsegna dei locali, anche su tale evento non è prevista una riduzione
immediata, è ragionevole evitare di spendere questa cifra e quindi l’Assemblea dispone la
riduzione della voce a 5 mila;
- eccessività della voce di spesa per assemblee indicata in 150 mila euro, mentre nel
consuntivo 2009 era 20 mila, e quindi l’Assemblea dispone la riduzione a 40;
- eccessività della voce per stampa riviste e manifesti indicata in 130 mila euro, tenendo
conto anche qui dell’esigenza di ridurre le spese di stampa, come ha detto il Collega che
mi ha preceduto, sul quale siamo assolutamente d’accordo, chiediamo una riduzione a 100
mila;
- eccessività della voce compensi a terzi, indicata in 60 mila euro, e non meglio
specificata, chiediamo una riduzione a 30 mila euro;
- eccessività di manifestazioni sociali, indicata in 90 mila euro, l’Assemblea dispone
una riduzione a 40 mila euro;
in totale le riduzioni proposte, comportano un risparmio di spesa di 575 mila euro, con
il quale è possibile fare una riduzione di circa 25 euro per ciascuno degli iscritti per il
pagamento del contributo annuale.
Questo per quanto riguarda il bilancio preventivo. Non so che tempi ho, altrimenti il
resto della mozione la consegno con delle osservazioni. Grazie.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
L’Avvocato Antonio Jacopo Manca Graziadei, argomento situazione patrimoniale,
acquisto sede, bilancio preventivo, titolo spese, acquisto sede e varie informazioni.
AVV. ANTONIO JACOPO MANCA GRAZIADEI
Grazie Presidente. Sarò brevissimo, colleghe e colleghi. Io vorrei semplicemente
proporre il raddoppio del fondo acquisto sede, che attualmente è di 1.250.000 euro e vorrei
che fosse raddoppiato a 2 milioni e mezzo. Mi pare di capire che c’è un avanzo di cassa
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residuo dell’anno scorso di 2 milioni e 6, è previsto un ulteriore avanzo di cassa di 1 milione
e 2, quindi sono 3 milioni e 8 di avanzo di cassa, per cui mi pare che ci sia la capienza.
Ovviamente il motivo è che, fermo restando che siamo tutti molto favorevoli a questa
prospettiva che ci sarà data di avere una sede concessa dal Tribunale di Roma o, comunque,
dalle organizzazioni giudiziarie, tuttavia penso che potrebbe essere il momento, forse, di
attuare questo piano che fu pensato qualche anno fa, o comunque metterlo in attuazione
ed avere finalmente una sede di nostra proprietà. Grazie.
Vorrei solo ricordare, purtroppo nel 2009 è deceduto anche mio padre, l’Avv. Giovanni
Manca Graziadei.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Avvocato Manca Graziadei le chiedo scusa a nome personale di aver omesso il nome
di Suo padre, noto avvocato del foro di Roma, scomparso lo scorso anno, che non compariva
nell’elenco, quindi me ne faccio carico io anche se l’ufficio non me lo ha comunicato.
Ritengo però che l’omissione sia dipesa dalla circostanza che non vi è stata mai formale
comunicazione del decesso, di talchè non si è potuto procedere alla cancellazione.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Grazie Avvocato Manca Graziadei. Devo dire che stiamo rispettando i tempi in modo
eccellente. C’è l’avvocato Mazzoni sul solo bilancio preventivo.
AVV. MAURO MAZZONI
Innanzitutto ho visto che è stata presentata una mozione, quindi non so se su questa
mozione si possono fare interventi a favore o contrari. Visto che volevo sottolineare la
presenza di una mozione, il mio intervento, anche a nome del Direttivo dell’Agifor,
Associazione Giovanile Forense, proprio a sostegno della mozione che è stata presentata
dal Collega Galletti, che credo ci abbia dimostrato come si possa facilmente reperire
all’interno del nostro bilancio risorse da porre e da spendere per i problemi concreti
dell’Avvocatura romana.
Il bilancio preventivo che ci è stato oggi illustrato è, a mio avviso, un bilancio preventivo
vecchio, che sostanzialmente non risponde a quella che è la situazione di crisi dell’Avvocatura romana. Le voci di spesa che sono indicate nel bilancio preventivo credo che non
porteranno alcun beneficio per il miglioramento del nostro lavoro quotidiano e nessun
beneficio della nostra professione presso il Tribunale di Roma. Credo che peraltro, faccio
un inciso, ho letto un’intervista che ha rilasciato il Presidente qualche giorno fa, che è stata
distribuita presso gli Uffici Giudiziari, credo al quotidiano “Il Tempo” di Roma, in cui il
Presidente realisticamente descriveva una situazione grave con particolare riferimento a
quella che è la situazione dei giovani avvocati. Il Presidente ci diceva che molti di loro,
molti di noi non sono neppure in condizione di poter pagare la propria previdenza.
Io mi chiedo quale migliore occasione dell’approvazione di un bilancio preventivo per
individuare delle somme e dei risparmi, così come è stato indicato dall’Avvocato Galletti,
per destinare queste somme principalmente ai problemi dei giovani avvocati, ma anche per
sostenere economicamente chi tra i giovani, chi tra i meno giovani, si trova in una situazione
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di difficoltà.
Questo è un bilancio preventivo che, come abbiamo detto, non contiene, perchè è
sostanzialmente parallelo rispetto al passato, iniziative economiche volte a risolvere
concretamente i nostri problemi. Quindi io credo che oggi noi ci assumiamo una
responsabilità votando o non votando questo bilancio preventivo, votare il bilancio
preventivo vuol dire prendere atto della situazione attuale e prendere anche coscienza che
nei prossimi anni nulla cambierà nel nostro lavoro.
Io credo che individuare delle somme e destinarle alla riduzione del contributo come
è stato indicato, oppure, per esempio, al non pagamento del contributo per i giovani
avvocati per i primi tre anni, o aiutare chi intende avviare, iniziare la propria attività con
uno studio, o aiutare chi è in difficoltà a mantenere il proprio studio, credo che sia la nostra
responsabilità qui oggi.
Concludo sollecitando i colleghi a questa riflessione, oggi è un momento di svolta, se
si approva questo bilancio preventivo noi confermiamo lo stato attuale delle cose, non
votando il bilancio preventivo o quantomeno approvando quelle riforme che sono state
indicate, noi possiamo dare una svolta alla nostra professione. Grazie.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Abbiamo gli ultimi tre interventi poi risponderanno il Segretario e il Tesoriere per
quanto di competenza. Antonio Caliò punto 3 dell’o.d.g. varie ed eventuali.
AVV. ANTONIO CALIO’
Salve a tutti. Io vorrei manifestare un apprezzamento nei confronti del lavoro svolto dal
Consiglio dell’Ordine, sia vecchio che nuovo, perchè si è appena insediato, per cui abbiamo
un preventivo e un consuntivo. Il consuntivo è figlio di una vecchia amministrazione. E’
stato evidenziato chiaramente che ci sono stati dei risparmi, per cui in qualche modo
qualcosa è stato fatto. La cosa che però giuro non capisco: il preventivo prevede una spesa?
Non è che la spesa è stata effettuata, quindi stabilire di votare, per carità poi noi possiamo
votare quello che ci pare, una riduzione di spesa domani mattina aumentano i costi perchè
la tipografia li ha aumentati, abbiamo un bilancio consuntivo sbagliato l’anno prossimo.
Questo penso che stia nelle tasche di ognuno di noi quando vivendo a casa sua o nel suo
studio sa che dovrà fare delle spese e se le preventiva, poi se le realizza bene, se risparmia
ancora meglio, ma la posta non la può scartare finchè poi non ha il risultato finale, cioè
il consuntivo. Posso capire, al contrario, e questo sarebbe forse il comportamento del buon
padre di famiglia, che una volta che al bilancio consuntivo vedo degli utili, li destino in
modo differente, o faccio delle posizioni di posta.
Devo dire, non voglio nessuna polemica, forse sono stato vittima di uno scherzo. Ci sono
state delle e-mail che personalmente, da scrutatore fino a due anni fa e questore da
quest’anno, mi hanno un po’ lasciato perplesso, ma mi hanno lasciato perplesso non tanto
per il contenuto che, ripeto, spero di essere stato vittima di uno scherzo, ma per come ci
poniamo noi avvocati rispetto a noi stessi. Se noi vogliamo arrivare, chiedo scusa e chiudo
quasi subito, che gli altri ci rispettino, cominciamo a rispettarci tra di noi, cominciamo a
rispettare i nostri ruoli, cominciamo a rispettare il lavoro che ognuno di noi svolge al
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servizio degli altri. Questo fa pendant forse con quello che ha detto il Tesoriere quando dice
nessun Consigliere prende soldi. Se qualcuno ha pensato che i Consiglieri prendessero
soldi, evidentemente pensa male, evidentemente ha una visione distorta del ruolo e del
servizio che danno. Così forse anche per le vettovaglie, nei 4 giorni o otto giorni di massacro,
perchè quello è, per i candidati, per gli scrutatori e per i questori, per gli amici dei questori,
degli scrutatori e dei candidati, in quegli otto giorni. Grazie.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Avvocato Romano Cerquetti, varie ed eventuali, conto consuntivo e preventivo. Grazie.
AVV. ROMANO CERQUETTI
Grazie Presidente. Sicuramente meno di 5 minuti. Innanzitutto a costo di prendermi
rimproveri del Presidente, essendo la prima Assemblea del nuovo Consiglio, un saluto e
sicuramente vedremo gli impegni come si manifesteranno nel corso del biennio, e noi tutti
siamo molto vicini al nuovo Consiglio e pronti a sostenerlo nelle sue iniziative.
Da un punto di vista tecnico sul preventivo io volevo segnalare due o tre cose che poi
a livello tecnico il Tesoriere penserà eventualmente come inserire nelle varie voci. Ci sono
un paio di argomenti che dovremmo cominciare a pensare. Il primo riguarda la possibilità
di costituire una banca dati della giurisprudenza di merito della Corte di Appello di Roma.
Voi avrete letto che Milano sta facendo qualcosa del genere, banca dati telematica
ovviamente, e quindi pensavo che anche a Roma sarebbe utile per tutti noi e per tutti i
colleghi del distretto pensare una cosa del genere, quindi se il Consiglio e l’Assemblea lo
riterrà, si potrebbe cominciare a ragionare su questo progetto coinvolgendo ovviamente il
CED della Corte d’Appello, coinvolgendo ovviamente i Consigli distrettuali, perchè è una
cosa che riguarda tutti quanti, e io pensavo che una cosa del genere potremmo provare a
coinvolgere anche lo Jemolo, come Istituto Regionale di Studi Giuridici. Prima cosa.
Seconda cosa: qualcuno prima di me ha ricordato le difficoltà, la crisi, il periodo di
difficoltà e di crisi nel quale ci troviamo, quindi potrebbe essere interessante ragionare su
un progetto di fattorizzazione dei crediti professionali. Anche su questo alcuni Consigli
dell’Ordine in giro per l’Italia hanno ragionato, stanno ragionando su ipotesi di questo
genere, sia Milano sia Firenze, e ci sono diverse ipotesi, io non penso tanto a una ipotesi
di convenzione con banche per anticipazione su fatture, perchè è solo una partita di giro,
invece l’ipotesi più interessante potrebbe essere quella di una vera cessione di crediti prosoluto per favorire ovviamente i colleghi che hanno questo problema e lasciando
eventualmente ad altri il problema finanziario del recupero.
Ultima cosa: un problema che dovremo porre da qui alla fine dell’anno, e quindi magari
ne potremmo riparlare in prossime occasioni, è quello della conciliazione. Voi sapete che
è entrato in vigore il decreto sul tentativo di conciliazione in alcune materie diventerà
obbligatorio dal marzo del prossimo anno. Questo significa che l’organismo di conciliazione se il Consiglio dell’Ordine riterrà, come io auspico, di istituirlo o di potenziare quello
già attualmente esistente, ovviamente anche questo richiederà uno sforzo anche economico-finanziario per mettere in piedi una struttura che dovrà affrontare un carico di lavoro
molto più pesante di quello attuale. Grazie.
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PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Abbiamo l’ultimo intervento, l’avv. Scalise bilancio, rapporti tra consiglio e colleghi,
varie.
AVV. UGO SCALISE
Ringrazio per poter qui intanto esprimere il mio saluto a questo Consiglio e
all’Assemblea. E’ la prima volta e questo mi riempie di gioia e di entusiasmo, anche perchè
sono davanti a un Consiglio di cui ho apprezzato per la maggioranza il programma e del
quale apprezzo le prime mosse, che mi sembra che confermino quello che era stato
promesso a noi colleghi avvocati.
Velocemente sul bilancio, devo dire che sono pienamente d’accordo per quella che è
la mia più scarsa competenza amministrativa, e mi riporta un po’ a quello che ha detto il
Collega Caliò sul preventivo. Il preventivo è semplicemente un conto dei costi che dovremo
affrontare, che questo Consiglio dovrà affrontare, nel momento in cui ci saranno delle cose
da contestare, o da sostenere, si potrà fare tranquillamente in Consiglio.
La cosa che mi rammarica molto e che mi mette molta preoccupazione da questo punto
di vista, che se questa è la mia aspettativa, cioè di essere protetto dal Consiglio nel momento
in cui quello che è il contenuto del preventivo viene un attimino travisato, visto male o
applicato male, o comunque i conti non tornano, se devo apprezzare la forza del Consiglio
che mi deve in questo tutelare, poi è il Consiglio stesso, o perlomeno alcuni Consiglieri
stessi che poi mi sollecitano via e-mail a contestare il preventivo stesso, a contestare alcune
voci del preventivo che poi non trovano le contestazioni alcuna ragione d’essere nè nelle
carte che poi io, seppure, ripeto, con la mia scarsa esperienza amministrativa vado a rivedere,
a controllare, allora sono veramente preoccupato. Mi riferisco in maniera specifica a una
e-mail che io ho ricevuto da un Consigliere dell’Ordine, di questo Ordine nuovo e di quello
vecchio, di quello passato, che riguarda alcune contestazioni sulle voci del bilancio. Queste
cose mi mettono agitazione e preoccupazione, perchè ho la vaga sensazione che tutta la
lotta che noi abbiamo portato avanti, tutti gli avvocati di Roma per creare un gruppo che
ci sostenga, il nostro Consiglio dell’Ordine, che sostenga all’unanimità, insieme, con uno
stesso ideale, quello di far crescere il nostro gruppo, la nostra Avvocatura, verrà meno se
continuerà questa situazione Presidente. Io volevo esprimere soprattutto all’Assemblea
questo mio sentimento e un invito veramente col cuore, da avvocato di quest’Ordine che
frequenta da 28 anni, un invito a questo Consiglio di fare in modo che il Consiglio ci dia
l’esempio, insieme nella sua compattezza nei 15 elementi ma anche singolarmente. E’ un
invito espresso al Presidente e al Consiglio di far rispettare questo mio desiderio, che credo
poi sia il desiderio degli avvocati di Roma. Grazie.
CONSIGLIERE CERE’
Chiedo la parola.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Non sono previsti interventi dei Consiglieri, mi spiace. Deve replicare, sul piano
tecnico, il Segretario, poi il Tesoriere, poi votiamo e poi parlerà.
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CONSIGLIERE CERE’
... Presidente cortesemente, volevo tranquillizzare il collega ... in adunanza non per il
consuntivo.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Per rispetto dell’Assemblea, come tutti gli altri Consiglieri che non hanno aperto bocca,
dopo parlerà, è una Assemblea tecnica, deve replicare il Segretario, poi replicherà il
Tesoriere e poi Lei dirà due parole.
CONSIGLIERE CERE’
Finisco Presidente dicendo che mi dispiace, qui non doveva ....
PRESIDENTE CONTE
Consigliere Cerè non è stata neanche nominata, per cortesia, per rispetto dei colleghi
che devono andare via, la prego di tacere, grazie.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
La mia non è una replica Presidente, è un ringraziamento agli otto colleghi che hanno
fatto a mio avviso tutti ottimi interventi, anche Clemente Frascari Diotallevi che si è
soltanto associato, tutti molto puntuali, precisi, degni di essere considerati tutti.
Ho letto la mozione che firmano tanti colleghi e, quindi, per la sola parte che mi
riguarda, perchè è una mozione sul bilancio e non tolgo di certo il mestiere al Tesoriere:
però visto che c’è una voce che i firmatari della mozione reputano inutile, do’ la
giustificazione per la quale a mio avviso non è invece inutile ed è la voce relativa ai corsi
di aggiornamento per il personale dipendente del Consiglio, i trenta dipendenti. E’ una voce
di 10 mila euro che i colleghi chiedono di sopprimere, e la motivano, questa soppressione,
perchè lo scorso anno quegli stessi 10 mila non sono stati spesi. Do’ una giustificazione
da Consigliere Segretario attuale, non precedente, come quindi gestore odierno delle risorse
umane del Consiglio, del perchè non è stata spesa. La voce della formazione, che a mio
avviso è fondamentale per i nostri dipendenti, come tutti i dipendenti, anche quelli che
avete in studio voi, è una voce anche che invece dovrebbe comportare non solo non una
restrizione ma addirittura un maggiore stanziamento. Alcuni dipendenti sono qui in
servizio da dieci anni, non hanno fatto un corso nè di formazione né di aggiornamento.
Perchè non è stata spesa questa somma lo scorso anno? Perchè la formazione è legata a un
budget contrattato con i sindacati in sede di contrattazione decentrata. Il nostro Ordine di
avvocati da cinque anni attende di stipulare un contratto di categoria, decentrato rispetto
a quello nazionale. Non è stato mai fatto, io mi sono assunto il carico di questa materia
perchè i dipendenti lo chiedono; per poter fare un contratto, però, occorre intessere relazioni
sindacali corrette con le organizzazioni sindacali, che io ho incontrato 15 giorni fa.
Abbiamo cominciato a intavolare un discorso per arrivare spero, entro l’estate, al primo
contratto di lavoro di ente dei dipendenti dell’Ordine, che non sono una risorsa di secondo
livello: cioè se questo Consiglio lavora è grazie soprattutto a loro, che ci preparano il lavoro
e lo smaltiscono. Credo che sopprimere una voce di questo genere, oltre che una cattiveria,
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(adesso non so se è motivata col fatto che “siccome non sapete spendere allora li togliamo
dal prossimo anno”), sia una cattiveria nei confronti del personale. Grazie dell’attenzione.
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
Rapidamente. Per le spese libri riviste assolutamente condivisibile, lo abbiamo detto
dall’inizio, noi cercheremo di diminuire ancora una volta i costi quest’anno mandando on
line le nostre riviste, poichè molti non leggono più il cartaceo, ce ne siamo resi conto, ce
lo dicono in tanti, quello è senz’altro, è una delle prime cose che ho detto, è stato uno dei
punti cui questo Consiglio cercherà di ridurre le spese. Così come la PEC, la PEC in realtà
viene già utilizzata, io non so se molti colleghi inoltrano richieste via PEC, rispondiamo
con la PEC del Consiglio, quindi è senz’altro una proposta da accettare ma che già viene
attualmente utilizzata.
Collega Mazzoni, a me caro Mauro, farebbe piacere se non si approvasse il bilancio tu
pensi veramente che avremmo risolto tutti i problemi degli avvocati romani? Io non credo
caro Mauro, a me sembra veramente una dichiarazione populistica e qualunquistica. Il
bilancio serve a tutt’altro, noi dobbiamo pensare a cosa fare con i soldi degli iscritti.
Purtroppo noi non possiamo migliorare la qualità degli avvocati non approvando il
bilancio. Caro Mauro, mi piacerebbe tanto, sarei il primo a dire “non approviamo il bilancio
se risolviamo così i problemi degli avvocati”, ma così no è, lo sai bene.
- Rumori dall’aula.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Avvocato Mazzoni. Vi prego, non è un dibattito, avvocato Galeani la prego di
accomodarsi, cerchiamo di mantenere un rigore formalistico.
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
Il pagamento della quota di iscrizione, stiamo verificando la possibilità, qualcuno ha
chiesto la riduzione della quota di iscrizione, allo stato non lo possiamo fare, stiamo
verificando la possibilità per una serie di categorie di eliminare il contributo. Abbiamo
pensato per esempio alle donne incinte di prevedere l’esonero dal pagamento, già
sosteniamo economicamente, caro Mauro non fare finta di non saperlo, già sosteniamo
economicamente gli avvocati in difficoltà. Basta leggere il bilancio, c’è una quota prevista
per gli aiuti agli avvocati in difficoltà, e malati logicamente. Quindi nei limiti delle nostre
possibilità già aiutiamo gli avvocati in difficoltà. Vorremmo fare tutti molto di più, ma
questo è quello che ci consente il bilancio, è quello che ci consente anche il nostro ruolo.
Per ultimo poi rispondo alla mozione Galletti che è molto più articolata. L’avvocato Manca
Graziadei ha proposto un aumento per la nuova sede, non credo che lo possiamo fare oggi,
poichè dovremmo fare un’Assemblea apposta. E’ chiaro che anche per questo c’è una posta
in bilancio che non è utilizzata, dobbiamo decidere o di utilizzarla in altro modo o di
aumentarla, oppure di aumentare definitivamente questa sede, ma non sarà una cosa facile.
E’ senz’altro anche questo negli obiettivi del Consiglio.
L’avvocato Cerquetti ci propone tutta una serie di argomenti, senz’altro interessanti, che
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sono anche questi allo studio del Consiglio. La banca dati giurisprudenza di merito è un
argomento che a me personalmente sta molto a cuore, stiamo lavorando per un progetto di
co-sharing, con una importante rivista che ci ha fatto delle proposte per fare una rivista di
giurisprudenza di merito, come succede a Milano per il Foro ambrosiano, anche noi
vorremmo fare la nostra giurisprudenza di merito, e loro si riserverebbero poi, dandola
gratuitamente a tutti gli iscritti, si riserverebbero il diritto di venderla invece in tutta Italia.
Roma è il Foro più importante d’Italia, tutti gli avvocati d’Italia hanno interesse a sapere
qual è la nostra giurisprudenza di merito. E’ in corso questo progetto, speriamo di realizzarlo
dando così anche l’opportunità ai giovani di avere dei piccoli guadagni, perchè l’idea
potrebbe essere quella di dare 50-100 euro per ogni sentenza massimata che i giovani ci
portano e che potremmo poi inserire nella rivista della nostra giurisprudenza di merito.
Questo è senz’altro un lavoro che faremo e che stiamo cercando di studiare.
Così come la proposta sul factoring del credito dell’attività professionale. Questo rientra
nel progetto convenzioni, con l’avvocato Filippo Paris abbiamo giovedì un appuntamento
con una società che ci vuole proporre di stanziare una certa somma per una operazione di
factoring con i crediti da attività professionale, ci sarà la possibilità, una volta che ci sono
le convenzioni, di cedere il proprio credito derivante da attività di gratuito patrocinio,
quindi è senz’altro nelle nostre idee, nei nostri progetti. Così come già è stato fondato
l’organismo di conciliazione e di formazione. Questo è già stato fondato, vediamo quello
che succederà. Il Presidente, nell’articolo rilasciato al Corriere della Sera, ha espresso le sue
valutazioni, anche sulla conciliazione, se ci dovremo adeguare siamo pronti ad adeguarci.
Sulla parte relativa alla mozione. In realtà io volevo rappresentare che il bilancio è un
bilancio preventivo, due anni fa, l’anno scorso sono state previste delle spese, abbiamo
speso di meno. Io spero che anche quest’anno possiamo riuscire a spendere di meno, però
certo non possiamo pensare di risparmiare sul materiale di cancelleria, che vogliamo che
i nostri impiegati non scrivano più pur di risparmiare l’inchiostro delle penne, o ci vogliamo
trovare come il Tribunale che poi saremo noi a chiedere la carta al Tibunale perchè non
abbiamo più la possibilità di stampare i nostri provvedimenti disciplinari?
Io non credo che noi possiamo arrivare a una soluzione del genere, per tutta una serie
di spese. Sostanzialmente è stata chiesta una riduzione rimborsi spese dei Consiglieri. I
rimborsi spese dei Consiglieri non sono spese che prendiamo noi, sono spese che abbiamo
preventivato per partecipare, Consiglieri o non Consiglieri (la spesa è genericamente
Consiglieri) perchè noi prevediamo che debbano partecipare, il Consiglio dell’Ordine di
Roma debba partecipare, non debba essere isolato come è stato negli ultimi dieci anni da
tutto il resto d’Italia e d’Europa, ma noi dobbiamo rientrare in Europa, noi non abbiamo
bisogno di risparmiare diecimila euro da un bilancio piuttosto importante che è di circa
8 milioni, e rimanere così isolati da tutto il mondo, non pagando più le quote associative
di tutti gli organismi internazionali, noi credo dobbiamo rientrare in tutti gli organismi
internazionali da dove siamo stati esclusi, dobbiamo inviare i nostri rappresentanti in tutte
le Assemblee nazionali e internazionali, dobbiamo riprendere il ruolo che compete
all’Ordine di Roma, l’Ordine più importante d’Italia e d’Europa e riappropriarci del nostro
ruolo. Quindi, non risparmiare su queste spese ma investire in formazione in cultura, in
partecipazione ad eventi. Quindi su questa spesa non credo che si possa ... poi se riusciremo
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a farlo risparmiando ancora meglio, ma non credo che possiamo prevedere un risparmio e
rimanere ancora isolati da tutto il mondo e da tutta Europa.
Sui corsi di aggiornamento professionale ha già risposto il Segretario. Su libri riviste ed
editoriali già abbiamo previsto di non rinnovare l’anno prossimo, quest’anno abbiamo
dovuto mantenere le vecchie riviste perchè non c’era possibilità di non rinnovarle, ma
proprio in relazione a quel progetto di informatizzazione che dobbiamo necessariamente
fare, abbiamo già previsto di non riabbonarci a tutte le riviste, a tutti i libri che saranno poi
distribuiti gratuitamente a tutti gli iscritti on line. Così per quanto riguarda i libri, così per
quanto riguarda la cancelleria già ho risposto, per spese di rappresentanza, anche qua non
si intendono i pranzi dei Consiglieri, voglio che questo sia ben chiaro, ma le spese di
rappresentanza null’altro sono che convegni, assemblee, quest’anno in particolare avremo
delle spese di rappresentanza, quindi “spese di rappresentanza” io la accorperei ad
assemblee, purtroppo ogni Assemblea costa, e quest’anno spese di rappresentanza e
assemblee sono unite tra loro poichè abbiamo da affrontare il Congresso Nazionale
Forense.
In fondo a destra vedo tanti che sono venuti a spese del Consiglio, all’ultimo Congresso
Nazionale Forense, che è costato 150 mila euro, noi proporremmo quest’anno ai delegati
di partecipare a spese proprie, voglio vedere quanti di voi saranno candidati a delegarsi.
C’ero anche io, certo. Concludo gli ultimi due punti: manifesti. Abbiamo organizzato circa
200 convegni, io non credo, se vogliamo possiamo pure non mettere più i manifesti, ma
insomma, quello mi sembra veramente il minimo che possa fare il Consiglio. Ripeto, anche
qua, c’è una spesa preventiva, speriamo di risparmiare sui manifesti, speriamo che grazie
alle convenzioni ci faranno sempre prezzi migliori e riusciremo anche su questa voce a
risparmiare.
Sui compensi a terzi veramente mi viene quasi da ridere, perchè sono i professionisti
che lavorano con noi, c’è il Dottor Spoti, se gli volete chiedere una riduzione del suo
compenso professionale siete liberi di farlo. Non vi meravigliate poi quando il cliente viene
e vi chiede una riduzione sulla vostra tariffa professionale, perchè se voi siete i primi a non
tutelare la categoria non so proprio perchè ci lamentiamo quando leggiamo certi articoli
sui giornali. Io credo di aver finito i miei commenti e credo si possa passare alla votazione.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Passerei immediatamente alla votazione sull’approvazione, perchè chiaramente, se il
bilancio viene approvato la mozione di fatto è assorbita. C’era il Consigliere Segretario
Murra che doveva fare una dichiarazione integrativa, poi vi do’ il numero dei presenti.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Comunico che l’Avvocato Galletti, a nome proprio e dei firmatari della mozione
dichiara di rinunciare alla stessa limitatamente alla parte delle spese di formazione
personale alla luce del chiarimento reso dal Consigliere Segretario.
- Applausi dall’Aula
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PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Prima di passare alla votazione sull’approvazione del bilancio, una sola precisazione: ci
sono 189 presenti che sono stati tutti ritualmente registrati, tutti dovreste avere i tre cartoncini
per votare, ovviamente rosso verde e bianco, bianco astenuto, rosso contrario, verde a favore.
Mi dicono che siamo 192 perchè tre colleghi sono arrivati adesso e si sono registrati ora. Io
proverei prima a fare il voto palese, poi se ci sono contestazioni facciamo il voto nell’urna,
anche perchè il voto palese, forse anche così “de visu” potrebbe essere esplicativo. Io direi di
votare subito per l’approvazione del bilancio che diventerebbe assorbente di tutto. Prima il
consuntivo e poi il preventivo.
Votiamo prima il consuntivo. Chi vota a favore deve alzare il tagliandino verde, che mi pare
a vista ... . Lasciate su i verdi; ora giù tutti i verdi, su i rossi. Contrari? 3 contrari, astenuti 4.
Il conto consuntivo è approvato
(n.d.r. - si gira il nastro (nella pausa è intervenuto l’Avv. Sebastiano Tribulato con
intervento di carattere politico e non tecnico sul bilancio)
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
... tecnica ma politica, ha ragione l’Avv. Tribulato, di convocare al più presto l’Ordine
una Assemblea politica e non tecnica, perchè oggi è una Assemblea tecnica come
cercavamo di spiegare a qualcuno. Grazie. ... Il Consiglio si riserva di convocare al più presto
una Assemblea politica ... Procediamo ... Si voti a favore del preventivo ...
Rivediamo un attimo i verdi. Sono di meno.
A questo punto il preventivo non viene approvato ...
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
Questo comporta che spenderemo altri 50 mila euro in assemblee.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Io direi di votare la mozione a questo punto.
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
Oggi stesso non si può modificare, ci sarà un’altra Assemblea per modificare il bilancio.
Poi magari l’onere lo mettiamo a carico di chi ha proposto le modifiche, saranno così gentili
nell’interesse degli avvocati di pagare loro le spese della prossima Assemblea. Io lo chiedo,
come invito, vi invito, considerate i costi, vi invito a sostenerli voi.
- Rumori e proteste da una parte dell’Aula
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Scusate, senza scaldarsi, Avvocato Galeani se voleva aveva facoltà di parlare, non c’è
bisogno di strillare, anche perchè la sentiamo, la volontà dell’Assemblea sarà seguita, non
c’è bisogno che lei ce lo ricordi. Io direi, anche per economia di tempo, di votare, come
diceva giustamente il collega, mi sembra la ratio più rapida.
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CONSIGLIERE BARBANTINI
Io ho notato che il Collega Galletti ha dato dei numeri di riduzione senza spiegarci il
perchè; scusami Galeani io quando parlo non voglio essere interrotto, divento molto
permaloso anche, grazie. Quindi non si può fare ad esempio la cancelleria andare sotto
quella che era l’anno scorso, da 64 mila a 60 mila. Ho detto che stiamo parlando…..
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Avvocato Testa, resti al suo posto.
CONSIGLIERE BARBANTINI
Ho detto che stiamo parlando dei numeri dati per poter modificare. Quindi se ci dà una
spiegazione di questi numeri li votiamo.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Avvocato Testa, se voleva parlare si prenotava, grazie. Stiamo cercando di trovare una
soluzione procedurale, prego gli avvocati presenti che si sono alzati di mettersi seduti, ora
passeremo a votare punto per punto. Grazie. Per cortesia è un’Assemblea di avvocati ...
Concluda Consigliere Barbantini poi decidiamo la procedura.
CONSIGLIERE BARBANTINI
Mi è stato detto che è stato fatto uno studio evidentemente di questi numeri, perchè a
me sembra strano perchè sono dei numeri che non corrispondono nemmeno a quelli spesi
l’anno scorso, per cui mi sembra un po’ strano che si possa andare sotto in un clima di
recessione che abbiamo.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Il Consigliere Segretario procederà voce per voce sulla mozione e voteremo voce per
voce. Grazie.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Primo punto della mozione:
propone la riduzione da 50 mila della voce rimborsi spese componenti del Consiglio
a 15 mila. Chi è favorevole? Chi è sfavorevole? Il punto viene approvato.
Passiamo alla seconda voce: si propone la riduzione della voce di spesa per libri, riviste,
editoriale elettronica, giornali da 30 mila a 20 mila. Chi è favorevole? Chi è sfavorevole?
Approvato il punto della mozione.
Si propone una riduzione della spesa per voce cancelleria e materiali vari, da 90 mila
a 60 mila. Chi è favorevole? Chi è sfavorevole? 52. Chi è favorevole all’approvazione. 65
abbondanti. Approvata.
L’altra voce: rappresentanza. Si propone la decurtazione da 80 mila a 50 mila. Chi è
favorevole? Parliamo di spese di rappresentanza. Chi è sfavorevole, contrario? Approvata
la mozione.
Si propone una riduzione della voce spesa per manutenzione, riparazione, adattamento
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dei locali dell’ordine da 35 mila a 5 mila. Chi è favorevole?
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
Scusate, noi per la sicurezza abbiamo delle spese da affrontare sicuramente, la possiamo
ridurre pure a mille euro, bisogna comprendere quello che si vota, perchè ci sono delle spese
che non si possono ridurre.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Chiedo scusa, Consigliere Tesoriere, i colleghi sanno quello che stanno votando, quindi
votiamo, adesso abbiamo deciso di votare e si voterà.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Si propone la riduzione della spesa per manutenzione, riparazione locali dell’Ordine da
35 a 5 mila. Chi è a favore, che vuole approvare la riduzione? Chi vuole mantenere la spesa
di 50 mila?
La spesa in bilancio è 35, la proposta è di ridurla a 5 mila. Sui i cartellini….
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Questa mi sembra prevalessero i rossi. Si. Quindi è respinta. Adesso l’ultima. Si chiede
la riduzione della voce spesa per assemblee, che è un’altra cosa
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
Però vorrei dire una cosa, spesa per Assemblea, mi dovete far spiegare ...
- Proteste dall’Avv.Stefano Galeani che si alza in piedi e grida ripetutamente
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Avvocato Galeani, guardi non sta a casa sua, la prego di non sovrastare gli altri colleghi,
la prego di rispettare gli altri 190 colleghi, la prego di rispettare gli altri, ci sono 190 colleghi
che ... Si metta seduto, si metta seduto e sia rispettoso, ci sono dei colleghi che hanno chiesto
spiegazioni, e hanno diritto come lei ad averle. Grazie, si accomodi, prego.
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
Nel bilancio preventivo, tra le spese Assemblee ci sono le voci che abbiamo già speso
per l’Assemblea relativa alle elezioni che si sono tenute nel mese di febbraio dello scorso
anno, e c’è anche la spesa di questa Assemblea, ci sarà la spesa della prossima Assemblea
per l’approvazione del bilancio preventivo, quindi anche volendo non è possibile ridurla,
perchè sono costi già effettuati, quindi non possiamo ridurre un preventivo per voci ... le
elezioni, questa purtroppo è una macchina infernale e non la possiamo neanche governare,
perchè qualcuno mi chiede spiegazioni, una Assemblea, cioè le elezioni del Consiglio, noi
dobbiamo obbligatoriamente mettere prima gli annunci sul giornale, poi fare l’Assemblea,
poi pagare, qualcuno ha voluto che si votasse elettronicamente, è costato 30 mila euro. Poi
qualcuno ha ordinato giustamente, credo, per gli scrutatori da mangiare, qualcuno vorrebbe
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che non si facessero mangiare. Quindi quelle sono spese già effettuate. Per questa
Assemblea noi abbiamo messo due annunci sui giornali, e sono costati circa 15 mila euro
a volta, e altrettanto dovremo fare per la prossima Assemblea, quindi siamo obbligati, non
è una spesa, per me facciamo come vogliamo, non lo mettiamo sul giornale, ci
commissarino se questo è quello che vogliono.
- Proteste dall’Avv. Stefano Galeani che si alza di nuovo in piedi e grida ripetutamente
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Avvocato Galeani non è un problema nè politico nè di Assemblea, è un problema di
educazione, se lei non lo capisce non so che dirle. Come sapete questo, rivolgendomi a una
platea di avvocati, questo un obbligo di legge ovviamente la pubblicazione sul giornale,
non è che lo pubblichiamo sul giornale, Avvocato Galeani grazie, è un fatto di educazione.
Votiamo prego Consigliere Segretario.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
La proposta è di ridurre la voce spesa per Assemblee da 150 mila a 40 mila euro. Chi
è per l’approvazione? Chi è sfavorevole? Approvata.
Altro punto la riduzione della voce 330 mila euro per stampa di manifesti e varie,
notiziario, Temi Romana a 100 mila, riduzione della voce di spesa per stampa riviste,
manifesti e varie, quindi tutte le pubblicazioni del Consiglio da 330 mila si propone la
riduzione a 100 mila. Chi è a favore? Chi vuole rigettare la proposta?
E’ approvata la riduzione.
Compensi a terzi. Si propone la riduzione da 60 mila a 30 mila. Chi approva? Compensi
a terzi Il consulente amministrativo e il consulente del lavoro, sono 2 o 3 consulenti, a volte
c’è anche l’informatico da 60 mila a 30 mila. Chi è a favore. Chi è sfavorevole? Approvata.
Voce: manifestazioni sociali indicata in 90 mila, si propone la riduzione a 40 mila. Chi
è a favore? Chi è sfavorevole? Approvata.
Finita la mozione nei punti dispositivi, poi c’è una esortazione a non collaborare col
CNF che però è un punto che non è né oggetto di bilancio né all’ordine del giorno.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Quello verrà messo in discussione ad un’altra Assemblea. Ovviamente in questa ultima
voce c’era anche la partecipazione dei delegati al prossimo Congresso Nazionale.
L’Assemblea è chiusa, grazie, buonasera a tutti. Dobbiamo convocare un’altra Assemblea,
non è stato approvato il preventivo e quindi si deve fare una nuova Assemblea ... Per tutti
coloro che me lo domandano ovviamente verrà convocata un’altra Assemblea per
l’approvazione del bilancio preventivo per l’anno 2010.
- Voci ed applausi dall’Aula.
I lavori hanno termine alle ore 14.30.
Il Consigliere Segretario
Avv. Rodolfo Murra
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Il Presidente
Avv. Antonio Conte
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ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 10 GIUGNO 2010
L’anno 2010, il giorno dieci del mese di giugno, nell’Aula degli Avvocati del Palazzo di
Giustizia di Piazza Cavour a Roma, si è svolta l’Assemblea Ordinaria degli Avvocati di Roma,
per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
1) relazione del Collegio dei Revisori dei Conti;
2) relazione del Consigliere Tesoriere;
3) bilancio preventivo per l’Anno 2010: approvazione;
4) comunicazioni tramite “Posta Elettronica Certificata” delle prossime convocazioni
delle Assemblee ordinarie e straordinarie degli Avvocati romani al fine di evitare le
pubblicazioni di legge sui quotidiani estremamente onerose.
I lavori hanno inizio alle ore 14.35. Assume la Presidenza l’Avv. Antonio Conte, svolge
le funzioni di Segretario l’Avv. Rodolfo Murra.
Preliminarmente viene costituito il Consiglio di Presidenza, composto dall’Avv. Antonio
Conte, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dall’Avv. Rodolfo
Murra, Consigliere Segretario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e dall’Avv.
Francesco Gianzi, Consigliere Tesoriere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma,
al fine di regolare l’andamento dell’Assemblea.
(Testo tratto dalla registrazione)
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Il mio intervento sarà assolutamente sintetico, mi limito esclusivamente a rammentare a
me stesso e a tutti voi che questa Assemblea è esclusivamente riferita all’approvazione del
bilancio preventivo per l’esercizio 2010 e che si tratta di un’Assemblea assolutamente tecnica
e che, pertanto, si svolgerà secondo un ordine del giorno che adesso il Segretario vi
rappresenterà. Per quanto mi riguarda, il mio compito è cercare di svolgere questa Assemblea
come è stato fatto in quella precedente nel più breve tempo possibile. La scorsa Assemblea
riuscimmo a restare nel tempo di un’ora, e non vi fu nessun tipo di problema, se non negli
ultimi 10 minuti quando vi fu un momento di discussione aspra, ci fu qualche circostanza
davvero sparuta e secondaria di minimo caos. Ovviamente ho ricevuto proteste da molti
colleghi per la precedente Assemblea, quindi vi dico subito che qualsiasi tipo di intemperanza, protesta e irregolarità che non consente lo svolgimento dell’Assemblea, vedrà un mio
intervento che vorrei francamente evitare e, sinceramente, sono certo che tutti collaboreremo
per uno svolgimento rapido. Lo svolgimento rapido dell’ordine del giorno che vi verrà adesso
esposto in maniera altrettanto sintetica dal Consigliere Segretario Rodolfo Murra. Vi ringrazio
dell’attenzione e vi chiedo ancora scusa per la logistica, ma quello che abbiamo potuto fare,
lo sapete bene, l’Aula che abbiamo è questa e di più non è nelle nostre possibilità. Vi ringrazio.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Mi associo alle scuse del Presidente, soprattutto nei confronti dei colleghi che sono al
centro, in piedi, sopratutto ai colleghi più anziani e anche a coloro i quali sono fuori dall’Aula
che ci vedono attraverso la telecamera. Speriamo di essere brevi, per cui l’ordine del giorno
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prevede sostanzialmente la relazione del Collegio dei Revisori, chiamati a dare un giudizio
sull’ammissibilità delle poste così come emendate nella mozione presentata nell’Assemblea
del 13 maggio di cui quest’Assemblea è la prosecuzione. Ci sarà poi la relazione del
Consigliere Tesoriere e il voto, il voto che, come ha detto il Presidente, per maggiore garanzia
e trasparenza, dovrà avvenire attraverso l’inserimento del talloncino nelle urne. Io proporrei,
Presidente, poi vediamo se è d’accordo l’Aula, di portare poi, con la cortesia dei colleghi che
sono al centro, le urne proprio nell’androne, nomineremo 4 scrutatori e il voto potrà avvenire
in quella sede lì, anche per consentire ai colleghi che sono sulle tribune di scendere con calma,
di defluire, altrimenti ci potrebbero proprio essere problemi di incolumità.
Siccome c’è un altro punto all’ordine del giorno, il Presidente probabilmente lo
dimenticava, ed è la possibilità di indire le future prossime Assemblee attraverso un metodo
che non costerebbe nulla, costerebbe zero al Consiglio e garantirebbe ugualmente la certezza
della convocazione. La legge professionale prevede che la convocazione dell’Assemblea
debba avvenire con comunicazione personale, in luogo della comunicazione personale si può
pubblicare l’avviso su un quotidiano per almeno due volte, questa pubblicazione costa
parecchi soldi, anche sui quotidiani romani che tirano di meno costa tanti soldi. Si potrebbe
-questa è la decisione del Consiglio di sottoporre alla volontà Assembleare- si potrebbe
utilizzare la PEC, la Posta Elettronica Certificata, che equivale alla raccomandata, quindi alla
comunicazione personale, risparmieremmo, d’ora in poi, tutti quanti le spese, ripeto, onerose
della pubblicazione sui giornali, anche perchè poi, diciamocelo, la convocazione viene
diramata normalmente anche attraverso altre formule e quella del giornale è soltanto la
pubblicità legale che potrebbe essere sostituita con la PEC.
Con riferimento a questo secondo punto dell’ordine del giorno, non potendo fare due volte
la votazione con gli stessi cartoncini, proporrei, se l’Assemblea è d’accordo, di farla per alzata
di mano, così vedremo se c’è un consenso ampio, come primo voto faremo quello, se i
Consiglieri sono d’accordo e l’Aula pure, e poi invece passeremmo allo scrutinio, al voto,
all’espressione del voto nell’androne con il bilancio preventivo 2010, con la presenza dei 4
scrutatori che garantiscono la regolarità delle operazioni, quattro colleghi che si vogliono
proporre spontaneamente.
A questo punto la parola al Presidente del Collegio dei Revisori che illustrerà la relazione.
Se siamo d’accordo potremmo intanto votare per il punto 4) dell’ordine del giorno, cioè
la decisione di indire le future Assemblee dell’Ordine attraverso l’uso della Posta Elettronica
Certificata.
Approvato. Vi ringrazio.
(applausi)
Abbiamo distribuito, spero che ci siano fotocopie per tutti, altrimenti nella e-mail che
abbiamo mandato come cariche consiliari l’abbiamo allegata, c’è la relazione del Collegio
dei Revisori. Questo librettino non lo abbiamo stampato perchè abbiamo fotocopiato
risparmiando sulla stampa, contiene: il bilancio predisposto dal Consiglio così come era stato
portato all’Assemblea del 13 maggio, lo specchietto riassuntivo in modo che si vede in modo
chiaro, evidente, intuitivo le poste oggetto della mozione presentata l’altra volta, rispetto alle
poste che si chiedono che siano variante del bilancio, così come predisposto dal Consiglio
e, per ultimo, la relazione analitica del Collegio dei Revisori che si chiude per ogni singola
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posta emendata, per ogni singola parte di mozione con il giudizio di ammissibilità o
inammissibilità.
Il Presidente del Collegio dei Revisori, il Collega Palatella illustrerà questa relazione.
AVV. ALBERTO PALATTELLA
Buongiorno. Vi è stata già distribuita la nostra relazione, però in sintesi ritengo di doverla
ripetere. Voi sapete che con il comunicato del 14 maggio del 2010 l’esito dell’Assemblea
veniva sottoposto all’esame dei Revisori dei Conti, per le conseguenti valutazioni di ordine
tecnico-contabile e per le successive determinazioni da assumere, che a seguito di detta
mozione il Collegio dei Revisori, dopo aver proceduto ad una verifica per tutte le categorie
di spesa interessate, ritiene ammissibili solo alcune delle modifiche in questione per i motivi
illustrati qui di seguito.
Sul primo emendamento, in ordine alla voce di spesa stanziata nella categoria 1: “rimborsi
spese ai componenti del Consiglio”, la previsione dell’anno 2010 di 50 mila euro appare
congrua, in quanto parte della suddetta spesa, per l’importo di 20 mila euro, si riferisce a
rimborsi di spese per i Consiglieri che parteciperanno al prossimo Congresso dell’Avvocatura
che si terrà a Genova. Tale somma, nel bilancio del 2008, anno del precedente Congresso,
(è importante il rapporto all’anno 2008 del precedente Congresso tenutosi a Bologna) era
contenuta nella categoria 4,23, che riguardava convegni, congressi, celebrazioni, manifestazioni culturali, mentre nel bilancio di previsione del 2010 è stata inserita proprio nella
categoria 1: rimborsi di spese ai componenti del Consiglio, pertanto il Collegio ritiene di
esprimere parere non favorevole all’emendamento in questione perchè lo stesso comprometterebbe le finalità istituzionali dell’Organo consiliare.
Sul secondo emendamento in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4/1, “libri,
riviste, editoria elettronica, giornali”, la previsione per l’anno 2010 di 30 mila euro appare
congrua poichè risulta in linea con la previsione effettuata nell’anno 2009 e, comunque, non
si discosta in modo significativo rispetto all’andamento delle spese sostenute nel corso degli
anni 2005-2009. Il Collegio precisa inoltre che, trattandosi prevalentemente di abbonamenti
in corso che non possono certamente essere disdettati nel 2010, gli esborsi risultano per la
maggior parte già pagati. In ogni caso il Consiglio, nell’adunanza del 15 aprile 2010, ha
deliberato di disdettare per l’anno 2011 gli abbonamenti riguardanti tutte le riviste, stabilendo
di reinvestire la somma risparmiata in servizi informatici. Pertanto il Collegio ritiene di
esprimere parere non favorevole all’emendamento in questione, e varrebbe soltanto per il
2010 perchè per il 2011 già sono stati disdettati.
Sul terzo emendamento, in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4/2 “rilegatura
libri”, la riduzione di spesa proposta, pur non apparendo congrua in quanto nel consuntivo
dell’anno 2009 la spesa sostenuta per la rilegatura dei libri è stata pari a 5.901,00 euro, è
superiore all’importo che residuerebbe dopo la modifica, occorre però considerare che pur se
attualmente sono state sborsate circa 2.500,00 euro, tuttavia non è stato ancora assunto alcun
ulteriore impegno di spesa con il rilegatore, per cui l’unico inconveniente sarà quello della
mancanza di rilegatura per alcune riviste. Il Collegio ritiene quindi di esprimere parere
favorevole all’emendamento.
Sul quarto emendamento, in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4:
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“cancelleria e materiali vari”, la previsione per l’anno 2010 è di 90 mila euro, appare congrua
in quanto risulta in linea con l’andamento delle spese sostenute per tale voce nel corso degli
anni 2005-2009. A maggior chiarimento si precisa che nel 2009 le spese indicate nel
consuntivo di tale categoria risultano inferiori -e questo forse ha balzato un po’ all’occhiorisultano inferiori solo perchè detto esercizio ha beneficiato della restituzione di risme di carta
per circa 20 mila euro da parte del Tribunale di Roma che furono prestate nel 2007 al fine
di garantirne il funzionamento. Pertanto il Collegio ritiene di esprimere parere non favorevole
all’emendamento in questione, sono stati restituiti circa 20 mila euro di carta che noi avevamo
prestato al Tribunale, perchè era privo addirittura della materia prima.
Sul quinto emendamento, in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4,
“rappresentanza”, la previsione per l’anno 2010 di 80 mila euro si ritiene congrua in quanto
risulta in linea con l’andamento delle spese sostenute per tale voce nel corso degli anni 20052009, tenuto anche conto dell’incremento dei prezzi. Una drastica riduzione così come
proposta di 30 mila su 80 mila, comprometterebbe in modo rilevante le finalità dell’Organo
consiliare, tra cui rientrano sicuramente le funzioni di rappresentanza. Non dimentichiamo
che il Consiglio dell’Ordine di Roma, sappiamo che è il più importante di tutta Italia, quindi
in un certo senso non possiamo sottrarci a certi obblighi e oneri di rappresentanza, pertanto
il Collegio ritiene di esprimere parere non favorevole all’emendamento in questione.
Sul sesto emendamento, in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4/12
“assemblee”, la previsione per l’anno 2010 di euro 150.000 appare congrua, per questi motivi:
rispetto al consuntivo 2008 pari a 99.500 euro circa, altro anno di elezione per il rinnovo del
Consiglio, erano state spese 99.000 euro, in quanto tiene conto dell’incremento del numero
degli scrutatori e di questori stante l’aumento del numero degli iscritti del Consiglio
dell’Ordine e, infine, delle ulteriori spese pari a 18 mila euro così residuate dal maggior
impegno, pari a 43.800,00 euro ma ancora non pagate per acquisto di software per assistenza
tecnica durante la consultazione, percorsi di istruzione per presidenti di seggio e commessi,
per noleggio di attrezzature informatiche, installazioni e smontaggio delle stesse. Nonchè
9.979,00 euro per impiantistica elettrica, somma già pagata peraltro nel corso del presente
esercizio. Queste ultime due concernenti l’allestimento del voto elettronico nell’Aula degli
Avvocati, come da Assemblea Straordinaria del 26 novembre 2009. Inoltre, la frequenza delle
Assemblee e, conseguentemente, l’andamento delle spese per tali voci sostenute nel primo
semestre del 2010, fa ritenere insufficiente la previsione stanziata per l’anno in corso, anche
considerando il costo dell’Assemblea del 10 giugno 2010 non preventivata, nonchè il costo
della successiva Assemblea Straordinaria che sarà convocata nel mese di luglio 2010 per la
nomina dei delegati dell’Ordine che parteciperanno al Congresso Nazionale di Genova.
Pertanto, il Collegio ritiene esprimere parere non favorevole all’emendamento in questione.
Sul settimo emendamento: in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4/14,
“stampa riviste manifesti e vari”, la previsione dell’anno 2010 di 330 mila euro, pur
apparendo corretta in quanto risulta in linea con l’andamento delle spese sostenute per tale
voce nel corso degli anni 2005-2009, per le quali ha inciso in modo prevalente la stampa delle
riviste in formato cartaceo, appare modificabile in quanto non è emerso a tutt’oggi che la
relativa somma sia stata impegnata. Quindi potrebbe essere modificata. Appare comunque
di tutta evidenza che con tale scelta sarebbe preclusa la possibilità di stampare le Riviste del
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Consiglio in forma cartacea che potrebbero essere diffuse solo on line. Pertanto il Collegio
ritiene ammissibile l’emendamento in questione pur con le conseguenze di interrompere una
prassi da sempre consolidata, che è la pubblicazione cartacea delle riviste “Temi Romana”
e “Foro Romano”.
Sull’ottavo emendamento. In ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4/5
“compensi a terzi”, la previsione per l’anno 2010 di 60 mila euro appare congrua in quanto
risulta persino inferiore alla media, pari a 73.945 euro relativa all’andamento delle spese
sostenute per tali voci negli anni precedenti 2005-2009. Peraltro trattasi di spese necessarie,
riguardano il consulente amministrativo contabile, che abbiamo sempre avuto e che abbiamo
sempre pagato, che fornisce una collaborazione continuativa, e di questo ne sono testimone
io, è veramente essenziale il consulente amministrativo. Poi i consulenti informatici, sempre
più indispensabili stando alla continua informatizzazione diffusione e utilizzazione dei
sistemi informatici. E, infine, il consulente del lavoro, anche questo necessario, ultimo il
medico, che prima non c’era, non era previsto ma poi è stato inserito, anche il medico per la
visita di controllo a quei colleghi che vengono convocati per motivi disciplinari e non si
presentano. Pertanto, il Collegio ritiene di esprimere parere non favorevole all’emendamento
in questione.
Sul nono emendamento, in ordine alla voce di spesa collocata alla categoria 4/24
“manifestazioni sociali”. La previsione per l’anno 2010 di 90 mila euro pur apparendo
congrua in quanto risulta in linea con l’andamento delle spese sostenute per tale voce nel corso
degli anni 2005-2009, tuttavia può essere suscettibile di riduzione, salvo contrario avviso in
ordine alla prassi ormai consolidata da decenni riguardante la prestigiosa cerimonia di
premiazione degli avvocati al raggiungimento dei 50, 60 e 70 anni di svolgimento della
professione, nonchè alla premiazione dei magistrati collocati a riposo nel corso dell’anno
nonchè la cena conclusiva di gala in loro onore. Pertanto, non essendo ancora stata la somma
impegnata, il Collegio ritiene ammissibile la modifica di cui alla mozione pur con le
conseguenze anzidette e rinunciando a una tradizione ormai di decenni che ha contraddistinto
il Consiglio dell’Ordine nostro. Il Collegio, con le valutazioni tecnico-contabili che siamo
stati chiamati ad esprimere ritiene di aver esaurito il proprio compito. Vi ringrazio.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Colleghi un sentito ringraziamento da parte di tutto il Consiglio e di tutta l’Assemblea
ai Revisori dei Conti che hanno svolto questa preziosa opera e a ritmi serrati cerchiamo di
procedere velocemente verso il voto, quindi cedo immediatamente la parola al Consigliere
Tesoriere e poi la parola finale al Consigliere Segretario che darà inizio alle operazioni di voto.
Grazie.
Consigliere Di Tosto chiedo scusa, concludiamo la relazione del Consigliere Tesoriere
e poi dopo, eventualmente, se deve fare un intervento lo farà, però siccome abbiamo detto
che non ci sono interventi per andare direttamente al voto.
Consigliere Tosto, ci sono altri Consiglieri come lei che hanno chiesto la parola,
dobbiamo concludere.
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
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Gentili Colleghe e gentili Colleghi, vi chiediamo scusa perchè i soliti facinorosi tentano
di sospendere l’Assemblea, ma non cadremo nella trappola. Vi prego di fare silenzio. Io credo
di poter risparmiare la mia relazione considerato il caldo e considerata l’affluenza dei
Colleghi, credo di poter rinunciare alla mia relazione. Volevo unicamente rilevare la
strumentalità palese degli emendamenti che sono stati rappresentati alla scorsa Assemblea.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Avvocato Testa, glielo dico per l’ultima volta: se lei vuole assumersi la responsabilità, di
fronte a 600 Colleghi, sospendiamo l’Assemblea o la faccio accompagnare fuori dai
commessi. Ci sono 603 persone che stanno aspettando che questa Assemblea si concluda,
lei sta disturbando. Grazie.
INTERVENTO (FUORI MICROFONO)
Presidente, l’Assemblea è stata convocata anche per discutere ...
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
All’ordine del giorno c’è il mio intervento, dopo vediamo di cosa parliamo.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Il concetto che lui vuole parlare e chi grida di più ottiene il diritto di parlare, non mi sembra
un concetto corretto, che lui si mette qui davanti e urla più degli altri, se tutti gli altri sono
educati e aspettano, non è perchè lui urla di più, parla. Adesso concludiamo la relazione del
Tesoriere e poi dopo, eventualmente, si valuterà. Io credo che i Colleghi desiderino votare,
poi si vedrà. Grazie.
CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI
Grazie Avvocato Testa. Avete sentito dalla relazione dei Revisori dei Conti la strumentalità degli emendamenti presentati, che sono stati tutti bocciati dai nostri Revisori dei Conti.
L’abnormità degli interventi, degli emendamenti, io voglio brevemente rappresentarvi perchè
dico che sono strumentali. Perchè alcuni dei Consiglieri che oggi votano contro queste spese
di rappresentanza del Consiglio non più tardi di una settimana fa hanno speso 400 euro per
fare una trasferta a Bologna in un Congresso dove già erano presenti 3 Consiglieri, e hanno
speso 85 euro per un pranzo, questa è la strumentalità degli emendamenti che vengono
presentati. Le spese dell’Assemblea, sono enormemente lievitate perchè alcuni dei Consiglieri
che hanno approvato quelle modifiche -e mi riferisco al voto elettronico e alla necessità di
aumentare il numero degli scrutatori e di predisporre un impianto elettrico idoneo- alcuni dei
Consiglieri che hanno votato quella modifica del voto elettronico oggi votano contro quelle
spese, per questo dico che sono strumentali quegli emendamenti. Alcuni Consiglieri votano
contro le spese deliberate dal precedente Consiglio all’unanimità, e mi riferisco in particolare
alle spese necessarie per le Assemblee che si sono già tenute, quindi le spese del bilancio
preventivo si riferiscono ad Assemblee che si sono già tenute e per le quali già sono state spese
quelle somme. Qualcuno vi ha detto, qualcuno vi vorrebbe far credere che il Consiglio
restituisce 25 euro a fronte di questi risparmi. Non è vero, ve lo vuole far credere chi già una
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volta ha detto che avrebbe abolito l’IVA per gli avvocati, non so se ve lo ricordate, e ancora
oggi paghiamo tutti l’IVA, e sono le stesse persone che vi avevano detto che non avremmo
dovuto pagare il contributo del Consiglio Nazionale Forense, e quel contributo oggi vi viene
richiesto. Non credo che il problema dell’Avvocatura sia risparmiare 25 euro dalla tassa di
iscrizione, il problema degli avvocati è di essere rappresentati da un Consiglio forte che li
rappresenti con dignità in tutte le sedi istituzionali. Un’ultimissima annotazione: questo
Consiglio ha deciso di ridurre le spese, ma non in maniera fittizia e strumentale come viene
proposto, questo Consiglio ha deliberato la chiusura di Via Valadier, che comporta una spesa
annua di 250 mila euro, e questo è il nostro impegno per il biennio in corso, queste sono delle
spese che realmente potremmo portare in detrazione all’esito del bilancio consuntivo. Per
quanto riguarda le tre voci che trovano una sorta di accordo da parte dei Revisori dei Conti,
voglio ricordare che si tratterebbe, in una ipotesi, della rilegatura dei libri, il Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma non potrebbe essere in grado, secondo chi ha presentato
l’emendamento, di spendere 5.000,00 euro per rilegare i libri, questa è la spesa che si chiede
di emendare, dovremmo essere, come qualcuno ha ricordato, il Consiglio dell’Ordine più
importante d’Italia e d’Europa e non permetterci di rilegare i libri per una spesa di 5.000,00
euro. Per quanto riguarda la seconda, cioè la stampa delle Riviste, chi era presente alla scorsa
Assemblea saprà e si ricorderà che è iniziata la relazione con l’impegno da parte di questo
Consiglio di ridurre quelle spese. Infatti la stampa di “Temi Romana” e di “Foro Romano”
avevamo già previsto che sarebbe stata inviata via mail a chi ne avesse fatto richiesta oppure
in cartaceo a chi avesse preferito il cartaceo. Questo avrebbe comunque comportato questa
spesa, ma che a oggi non possiamo consentire di ridurre in quanto non esiste ancora una
delibera che ci può impegnare alla riduzione o a non stampare queste prestigiose Riviste. Per
quanto riguarda l’ultimo degli emendamenti che ha trovato parere favorevole nel Collegio dei
Revisori dei Conti, mi permetto di dire che è una vergogna, si pretende di annullare una
Cerimonia importantissima, la più importante del Consiglio, e cioè quella che premia con
una medaglia d’oro tutti gli avvocati che hanno compiuto 50, 60 e 70 anni di professione,
voglio solo dire che sarebbe una vergogna non fare più questa manifestazione che è il fiore
all’occhiello del Consiglio dell’Ordine, dove si ricordano gli avvocati che hanno prestato per
anni servizio nell’Avvocatura romana. Io credo che si possa passare al voto.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Il problema è semplicemente uno, se voi volete che io apra anche un dibattito e siamo
qui fino a mezzanotte, io mi rendo conto, qui siamo per votare un bilancio preventivo, pur
essendo un appassionato di calcio non è che possiamo fare Roma-Lazio, sicuramente dico
una cosa: adesso noi abbiamo ... se io adesso do la parola a una persona ce ne sono altre
100 che vogliono parlare, quindi io devo rispettare tutti i colleghi che lo hanno chiesto, non
è che chi strilla di più ha la possibilità di parlare. (intervento fuopri microfono incomprensibile)
... dalle spese per le Assemblee, lo aveva detto il segretario prima.
INTERVENTO (FUORI MICROFONO)
Vorrei fare una proposta: siccome le operazioni di voto dureranno parecchio, pertanto
io proporrei di nominare i 4 scrutatori, portare fuori le urne e mentre i colleghi votano
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BILANCIO
discutere ...
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Scusami, l’abbiamo già fatto, abbiamo già deciso di mettere le urne fuori ... Io più
semplicemente ... possiamo chiedere direttamente, le urne sono fuori, già lo avevamo detto
organizzativamente, quindi non ripetiamo cose già dette perdiamo solo tempo. Adesso si
tratta semplicemente di decidere se possiamo andare direttamente al voto e chiudere o ...
altrimenti aprire un dibattito. Chiedo scusa, credo sia utile anche nell’interesse dello
svolgimento regolare del voto, che si passi immediatamente al voto come ha detto il
Segretario, successivamente chi vorrà fare delle contestazioni le potrà fare. Lascio la parola
al Segretario.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
I 4 scrutatori che si vogliono proporre? Muratori, Scalise ...
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Prendiamo 5 scrutatori così acceleriamo ... Adesso procediamo, lo dico, ovviamente, per
quelli che sono al piano di sopra ...
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Prego i commessi di portare fuori il tavolino con le tre urne, i colleghi al centro si
possono accomodare.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Procediamo con il voto, vi prego di accedere.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Per la registrazione fonografica gli scrutatori sono l’avvocato Leopoldo Muratori,
l’avvocato Maria Grazia Gentile, l’avvocato Scalise, l’avvocato Roberto Meola, l’avvocato
Luigi Mannucci, l’avvocato Filippo Manca, sono 6 scrutatori.
CONSIGLIERE CERE’
Deve verbalizzare che non ci fa discutere ...
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Consigliere Cerè sta gridando da sola.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Ringrazio i colleghi per un voto ordinato, quando le operazioni di voto saranno finite
faremo lo scrutinio in Aula.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Ringrazio anzitutto tutti i colleghi per essere stati presenti, vi chiedo scusa per
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l’organizzazione, le operazioni di voto seguiranno l’iter che vi diranno i commessi, chi vuole
rimanere per lo spoglio ovviamente può rimanere. Grazie.
INTERVENTO (FUORI MICROFONO)
Perchè questo clima di scontro per forza, impedire di parlare in un’Assemblea porta allo
scontro per forza, se tu mi impedisci di parlare, e neanche metti in votazione la possibilità
di parlare ... fai un abuso.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Io non faccio nessun abuso.
INTERVENTO (FUORI MICROFONO)
Non mi permetti di parlare nella mia Assemblea.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
C’è gente che vuole votare.
CONSIGLIERE CERE’
Segretario Murra hai verbalizzato?
INTERVENTO (FUORI MICROFONO)
Colleghi siamo stati invitati per discutere.
CONSIGLIERE CERE’
Vogliamo discutere.
PRESIDENTE CONTE
Scusate la votazione si esprime inserendo ovviamente il foglietto.
***
(interruzione per la votazione)
***
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Previo ringraziamento ai Colleghi che si sono prestati a questa operazione di verifica
dei votanti, e quindi agli scrutatori, sia i sei nominati sia quelli che poi si sono aggiunti con
buona volontà, do la notizia che risultano aver votato 510 colleghi, con la certezza che una
scheda, almeno una perchè l’ho vista io, la troveremo di colore diverso nell’altra urna, ma
questo è un problema soltanto di inserimento, e con la precisazione che tre colleghi
risulterebbero aver votato sull’elenco che tenevo io e contestualmente sull’elenco della
Collega. Potrebbe essersi verificato nel tumulto di quelle operazioni che qualcuno di noi
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abbia messo la crocetta erroneamente, come potrebbe verificarsi il caso, lo dico fin d’ora
a scanso di equivoci, a urne chiuse, che potremmo anche trovare qualche scheda in più, nel
senso che io all’inizio ho visto gente che votava e scappava senza darci il nome, quindi
teniamolo in conto questo, poi ognuno trae le conseguenze ... perchè in quel momento, nel
momento in cui allestivamo l’altro seggio ho visto colleghi “io ho votato e me ne vado”.
A questo punto se il Presidente è d’accordo potremmo dichiarare chiusa ufficialmente
l’operazione di espressione del voto, prego i colleghi gentiluomini di far sparire eventuali
foglietti, schede verde, bianche o rosse che ancora dovessero girare, che magari uno se l’è
tenuta, a quel punto direi in posti separati ... gli elenchi appuntati perchè oramai, gli elenchi
sono questi, i due che io consegno nel fascicolo al funzionario della Segreteria, Lanzidei.
A questo punto direi di mettere un’urna dal lato dove stanno Graziani, Voltaggio Vannucci,
un’urna nel lato dove stanno in questo momento Vaglio, Mazzoni eccetera, e gli scrutatori
nominati, cioè Scalise, il collega Mannucci, Gentile, quelli ufficiali possono procedere allo
spoglio, sempre se siamo tutti d’accordo, i rossi da una parte e i ... Intanto mettiamola lì
l’urna, proprio separiamola fisicamente. Se volete ne possiamo fare una per volta. Si
procede, questo ai fini della verbalizzazione, apriamo una per volta. Si apre l’urna
contenente le schede bianche. Viene rinvenuta vuota, quindi nessun astenuto. Ovviamente
una delle due di bianche. La seconda, viene aperta la seconda urna contenente le schede
bianche, e vengono rinvenute due schede bianche, quindi complessivamente ci sono stati
due astenuti. Le teniamo noi perchè vengono acquisite agli atti. La verbalizzazione è questa,
è registrata, è fonoregistrata, si apre una delle due urne contenenti le schede rosse, siete voi
gli scrutatori, procedete come meglio credete, l’importante che poi alla fine me le date che
io provvedo a siglarle.
Nella prima urna contenente le schede rosse sono state rinvenute n. 86 schede rosse.
Il Consigliere Segretario ha provveduto a firmare tutte le schede rosse, anche le due
bianche, il totale delle schede rosse è 178, si può procedere ad aprire la prima urna
contenente le schede verdi, ricordando che sul mio tavolo ce ne è una verde, inserita per
errore nell’altra, che prego lo scrutatore adesso di aggiungere, di far vedere gli altri scrutatori
che viene aggiunta al gruppo di quelle precedenti
All’esito dell’apertura della prima urna vengono rinvenute schede verdi per un totale di
numero 129, che io procedo adesso a sottoscrivere, nel frattempo si può procedere
all’apertura della seconda urna.
Nell’apertura della seconda urna gli scrutatori rinvengono all’interno per errore inserite
tre schede rosse, che quindi si vanno ad aggiungere a quelle già scrutinate, il totale delle
rosse quindi diventa 181, le tre schede rosse vengono sottoscritte dal Segretario e inserite
nella busta che contiene già le altre schede scrutinate e che viene sigillata.
Si dà atto che gli scrutatori hanno rinvenuto nell’urna contenente le schede verdi
un’ulteriore scheda rossa, che il segretario provvede a siglare e a inserire nella busta che era
già sigillata ma che viene riaperta, ne viene formata un’altra, e il numero delle schede rosse
si incrementa e diventa di 182 totali.
Il totale delle schede verdi rinvenute sulla seconda urna, 220, il totale è 349. Ricordo
il numero delle schede rosse che era 182, più le 2 bianche, il totale è 533, si è verificato
quindi praticamente quello che prevedevamo, che prevedevo io stesso per aver visto le
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operazioni di voto, 510 registrati votanti, alla fine abbiamo rinvenuto 533 schede, quindi
23 schede in più di colleghi che hanno votato ma non hanno dato il nome, ma la differenza
è modesta. Quindi penso che il Presidente possa proclamare l’esito del voto.
PRESIDENTE ANTONIO CONTE
Non ripeto i numeri perchè li ha già evidenziati il Consigliere Segretario, ringrazio gli
scrutatori che sono stati così disponibili spontaneamente (sono stati quasi obbligati) e,
soprattutto, chiedo scusa, siamo rimasti in pochi, per la disorganizzazione logistica, ma
purtroppo, ripeto, l’Aula è questa. Vi ringrazio. Dichiaro approvato il bilancio preventivo
così come presentato dal Consiglio il 13 di maggio. Dichiaro comunque chiusa l’Assemblea e poi cominciamo Consiglio perchè avremmo tante cose da fare. Grazie a tutti coloro
i quali sono rimasti.
CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA
Grazie, e grazie ai Revisori dei Conti.
I lavori hanno termine alle ore 17.35.
Il Consigliere Segretario
Avv. Rodolfo Murra
Il Presidente
Avv. Antonio Conte
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AGGIORNAMENTO ALBO
NUOVE ISCRIZIONI – MAGGIO 2010
ALBO ORDINARIO
ARTESE Rosalinda
(Termoli 24.12.1967)
Via Piero Foscari, 70
tel. 06.88792075
23.07.1999
BONFANTI Beatrice
(La Spezia 11.09.1979)
Via Duilio, 7
tel. 06.32650201
20.05.2010
CALAROTA Salvatore
(Rossano 20.07.1980)
Via G. Filangieri, 4
tel. 06.32507967
13.05.2010
CALDERINI Alessia
(Roma 04.12.1973)
Via Catone, 29
tel. 06.39738175
27.05.2010
CECCHI Riccardo
(Roma 01.03.1976)
Via Fabio Massimo, 33
tel. 06.3241856
20.05.2010
CENCI Luciana
(Roma 20.01.1963)
Via Alessandro d’Aste, 18
tel. 06.5622994
13.05.2010
COLANGELO Margherita
(Roma 10.07.1979)
Viale Leonardo da Vinci, 421
27.05.2010
D’AIUTO Federico
(Napoli 11.04.1973)
Viale Giulio Cesare, 21-23
tel. 06.3759151
18.01.2000
DAMIANO Giulia
(Cosenza 20.11.1978)
Via Andrea Doria, 48
tel. 06.90282989
D’AMORE Luca
(Roma 18.03.1978)
Via Cosseria, 2
tel. 06.32600261
DE CICCO Dario
(Maddaloni 02.02.1979)
Via Giovanni Nicotera, 29
tel. 06.3218996
DELEDDA Maria Grazia
(Cuneo 16.10.1951)
Via Matteo Bartoli, 302
tel. 06.50511501
26.05.1977
DI CESARE Marco
(Napoli 01.06.1975)
Via Altavilla Irpina, 38
tel. 06.25209697
18.01.2005
DI SIMONE Andrea
(Ascoli Piceno 02.02.1974)
Via Salaria, 195
tel. 06.96843237
15.03.2005
DI VILIO Lucia
(Caserta 27.10.1981)
Via Val Favara, 112
tel. 3286154521
FELLI Fabiana
(Roma 01.12.1971)
Via Alessandro d’Aste, 18
tel. 06.5622994
21.01.1999
FIORAVANTI Laura
(Heilbronn N. 20.05.1980)
Via Ugo Balzani, 25
tel. 3935801539
27.05.2010
FIORONI Alberto
(Roma 29.08.1977)
Via Gradoli, 62
tel. 3492103287
21.11.2008
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27.05.2010
6.05.2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
FONDI Stefano
(Marino 11.01.1979)
Via Dei Gracchi, 39
tel. 3473389873
13.01.2010
GALIOTO Giorgia
(Gela 15.02.1980)
Via G.g. Belli, 60
tel. 06.32651411
16.02.2009
GALLI Gaia
(Fabriano 28.06.1977)
Via Ugo De Carolis, 74
tel. 06.35454565
18.12.2006
GALLUCCI Daniela
(Roma 29.11.1966)
P.zza S. Lorenzo in Lucina, 4
tel. 06.6878600
13.05.2010
GRANGIOTTI Alessandro
(Brescia 29.02.1976)
Via Taranto, 9
tel. 06.98260965
3.10.2005
GUERRI Anna Maria
(Roma 04.12.1966)
Viale Giulio Cesare, 118
tel. 06.3701208
1.12.1999
LO GIUDICE Adriana
(Catania 01.10.1975)
Via Capocci, 3
tel. 06.4825378
6.02.2007
MONGILLO Vincenzo
(S. Maria Capua Vetere 09.09.1974)
Via Vincenzo Brunacci, 19
21.01.2004
MORABITO DE LUCA Pierantonio
(Napoli 14.07.1976)
Via Bocca di Leone, 78
tel. 06.6976341
16.09.2003
MORANTE Davide
(Scansano 16.03.1945)
Via Crescenzio, 97
tel. 06.68307481
4.04.1973
MOSCA Carlo
(Gragnano 21.05.1943)
Via Vallemaio, 13
10.12.1973
MUSCO Ilaria
(Palermo 23.05.1978)
Via di San Sebastianello, 9
tel. 06.69667000
13.05.2010
NAPOLITANO Gabriella
(Napoli 26.01.1977)
Via Vellemaio, 13
16.01.2008
NAZZINI Renato
(Napoli 19.02.1974)
Via Edoardo Jenner, 119
tel. 06.45432645
30.11.1999
PERRI Samantha Gioia
(Roma 02.10.1972)
Via Sistina, 23
tel. 06.42015852
27.05.2010
PIAZZA Fabio
(Palermo 22.09.1981)
Via Venti Settembre, 5
tel. 06.9318271
27.05.2010
PIETROLUCCI Manuela
(Roma 15.09.1959)
Via dei Gracchi, 128
tel. 06.3242838
RICCIUTI Annalisa
(Roma 26.04.1982)
Corso Vittorio Emanuele II, 294
tel. 3356588729
13.05.2010
RUBECHINI Patrizio
(Roma 29.06.1978)
Via Pianoro, 46
tel. 06.52373410
27.05.2010
6.05.2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
SALAMONE Rosaria
(Aragona 24.01.1971)
Via di Donna Olimpia, 166
tel. 06.5373117
17.04.2008
SAUDELLA Andrea
(Roma 27.09.1975)
Viale Cortina d’Ampezzo, 204
tel. 06.3014347
27.05.2010
TSYBINA Marina
(Mosca 22.07.1978)
Corso di Francia, 197
tel. 06.45421984
3.11.2009
VERRINA Gianluca
(Cosenza 06.05.1972)
Via Tuscolana, 1390
tel. 06.7477505
13.05.2010
ELENCO SPECIALE
LORENZOTTI Fabrizio
(Camerino 07.03.1947)
Professori Universitari
20.05.2010
Via Magna Grecia, 128 - tel. 06.704513371
ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI
AI SENSI DELL’ART. 96 D.LGS 2.2.2001
ARCURI Pietro
(Milano 16.02.1981)
Via Nicastro, 11
tel. 06.77206391
27.05.2010
CANESTRARI Alessandro
(Roma 04.05.1963)
Via Ugo De Carolis, 74
tel. 06.35454565
D’ELIA Maurizio
(Salerno 28.04.1978)
Via Bergamo, 32
tel. 06.85300237
20.05.2010
DURANTI Marco
(Firenze 11.08.1978)
Viale Regina Margherita, 239
tel. 3483727883
27.05.2010
FABBRUCCI Luca
(Massa Marittima 07.01.1978)
Via del Corso, 117
tel. 06.64770053
20.05.2010
LAI Camilla
(Parma 20.03.1975)
Via Cicerone, 28
20.05.2010
VERRICO Alessandro
(Cagliari 25.07.1975)
Via Eleonora d’Arborea, 30
tel. 0773.480893
20.05.2010
VIGNOLI Thomas
(Siena 23.01.1974)
Via G. Ferrari, 4
tel. 06.32110172
27.05.2010
VIVALDI Veronica
(Pistoia 17.09.1979)
Viale Carso, 63
tel. 06.37517258
27.05.2010
6.05.2010
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
CAPPALONGA Mario (Vipiteno 19.01.1959) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
CARLI Carlo (Roma 14.02.1956) da E.N.I.
ORLANDO Emmanuel (Charleroi 02.12.1975) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
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AGGIORNAMENTO ALBO
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
IACOVONE Adriana (Roma 21.12.1974) a A.t.a.c. S.p.a.
25.03.2004
CANCELLAZIONI PER DECESSO
COLABUCCI Mario (Segni 17.09.1922) dec. 15.02.2010
D’ERCOLE Maurizio (Roma 14.03.1944) dec. 01.02.2009
FONTECEDRO Fausto (Roma 17.02.1948) dec. 22.02.2010
GIALLOMBARDO Armando (Palermo 30.01.1920) dec. 24.05.2010
GRADILONE Giulio (Roma 25.05.1926)dec. 06.05.2010
MANCA Giovanni (Genova 21.07.1924) dec. 14.06.2009
PENNICA Umberto Maria (Roma 23.02.1948) dec. 11.08.2009
RICCHIUTO Carlo (Napoli 05.05.1931) dec. 08.05.2010
06.05.2010
06.05.2010
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13.05.2010
27.05.2010
20.05.2010
13.05.2010
CANCELLAZIONI A DOMANDA
ANTICO Stefania (Melito Porto Salvo 21.02.1974)
CAMPONESCHI Paolo (Roma 18.02.1965)
CAMPONI Cristiano (Roma 14.04.1973)
CATENA Natalia (Anagni 26.09.1974)
CELLI Aldo (Mantova 16.10.1924)
CIRCO Gianfranco (Catania 04.08.1977)
DOLCETTI Giuseppe (Castellammare Stabia 28.02.1981)
FIORI Marina (Roma 12.07.1970)
FRACASSA Laura (Civitavecchia 04.03.1978)
GERLI Massimiliano (Roma 28.08.1969)
LA COGNATA Daniele (Ragusa 18.09.1973)
LA GRECA Sebastiano Vittorio (Roma 28.10.1937)
LA ROCCA Sergio (Potenza 06.06.1968)
MASTROIANNI Francesca (Roma 10.07.1964)
MEDICI Francesca (Salerno 03.04.1978)
PIERMARINI Simone (Ascoli Piceno 27.04.1973)
RICCI Alberto (Roma 22.11.1977)
ROSSI Alessandra (Roma 28.03.1970)
TRALDI Andrea (Roma 08.03.1948)
VINCELLI Maria (Campobasso 09.05.1955)
VONA Alessandra (Roma 06.01.1973)
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20.05.2010
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CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
ALESSANDRINI Francesca Romana (Marcellina 28.07.1975) trasf. Tivoli
CARUSO Anastasia Maria (Catania 14.03.1968) trasf. Velletri
DE SANTIS Alessandro (Roma 07.07.1969) trasf. Camerino
GRIO Maurizio (Roma 24.08.1958) trasf. Velletri
GUAGNANO Alessandra (Mottola 22.07.1980) trasf. Taranto
MARINELLI Vincenza Marina (Roma 10.02.1967) trasf. Torino
MARTINELLI Antonio Alberto (Taranto 18.08.1965) trasf. Taranto
MASTROGIOVANNI Silvia (Marino 09.07.1974) trasf. Velletri
NAZZARELLI Nadia (Roma 08.10.1970) trasf. Camerino
PACE Pierluigi (Roma 24.06.1973) trasf. Torino
SANSONNA Giuseppe (Roma 27.09.1955) trasf. Velletri
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AGGIORNAMENTO ALBO
NUOVE ISCRIZIONI – GIUGNO 2010
ALBO ORDINARIO
AMILCARE Sara
(Castrovillari 26.04.1981)
Via dei Casali Santovetti, 50
tel. 06.39712621
24.06.2010
ARAGONA Marina
(Roma 10.08.1978)
Via Cossignano, 3
tel. 06.88522819
24.06.2010
BASTIANELLI Tiziana
(Roma 09.08.1974)
Corso Vittorio Emanuele II, 184
tel. 06.96038100
24.06.2010
CALIGIURI Patrizio
(Roma 14.10.1978)
Viale delle Milizie, 1
tel. 06.3224099
3.06.2010
CALZOLAI Federico
(Roma 18.10.1976)
Viale G. Mazzini, 13
tel. 06.3236727
24.06.2010
COLANTONI Mauro
(Anagni 12.01.1974)
Via Bocca di Leone, 78
tel. 06.6976341
DAL CANTO Pierluca
(Roma 24.05.1974)
Via Eianina, 21
tel. 06.79787295
17.06.2010
DE GASPERIS Ilaria
(Roma 16.03.1976)
Via Umberto Biancamano, 31
tel. 06.70476878
28.10.2004
ELA OYANA Alessandro
(Roma 22.07.1975)
Piazza Barberini, 12
tel. 06.4871829
10.06.2010
FERRARO Saverina
(Catanzaro 01.10.1981)
Via Giuseppe Chiarelli, 6
tel. 0963.353461
3.06.2010
GALLUCCI Claudia
(Roma 21.06.1983)
Via Seneca, 16
tel. 06.35341801
3.06.2010
GIANNATTASIO Chiara
(San Giovanni a Piro 13.02.1972)
Via Costantino Morin, 45
tel. 06.37500510
17.06.2010
LANZIERI Chiara
(Roma 29.09.1976)
Largo Brancaccio, 63
tel. 06.4872714
10.06.2010
LATORRE Giovanni
(Bari 26.05.1973)
Via Paganini, 1
tel. 06.3728233
3.06.2010
MAGNANI AVANZINI Gianluca
(Roma 15.11.1979)
Via Fasana, 16
tel. 06.6384831
10.06.2010
MANODORI SAGREDO Francesca
(Roma 24.02.1975)
Via Adriano Mari, 53
tel. 06.87137030
17.06.2010
MARINO Alfredo
(Crotone 21.09.1967)
Via Perugia, 26
tel. 06.9388293
17.06.2010
PASCUCCI Cristiana
(Chiaravalle 29.06.1976)
Piazza S.Paolo alla Regola, 34
tel. 06.64760591
10.06.2010
570
15_albi_ok.pmd
2.12.2003
FORO ROMANO 3-4/2010
570
09/11/2010, 13.57
AGGIORNAMENTO ALBO
PELLEGRINI Raffaella
(Roma 05.03.1975)
Via A. Bafile, 5
tel. 06.37516697
10.06.2010
RONDINI Daniele
(Roma 14.02.1974)
Via del Fontanile Anagnino, 52
tel. 06.7900095
10.06.2010
RUSCICA Anna
(Catanzaro 23.04.1979)
Via Albalonga, 70
17.06.2010
RUSSO Filippo Mattia
(Caltanissetta 11.04.1981)
Via Boncompagni, 93
tel. 06.4740036
SCELZI Paola
(Policoro 07.04.1973)
Via Filippo Corridoni, 23
tel. 06.37517433
17.06.2010
SOTIRA Teresa
(Locri 22.12.1971)
Viale delle Milizie, 34
tel. 06.37513234
19.09.2001
STOJA Patrick
(Cosenza 01.09.1974)
Via Lombardia, 14
tel. 06.89717424
22.05.2002
URBANO Giuseppe
(Cosenza 27.06.1981)
Piazza di Monte Citorio, 115
tel. 06.695331
3.06.2010
ZACCO Marta
(Sapri 22.04.1982)
Via Ciampi, 17
3.06.2010
4.11.2008
ELENCO SPECIALE
ADINOLFI Lorenzo
(Roma 01.06.1978)
Sace S.p.a.
Piazza Poli, 37/42 - tel. 06.6736246
3.06.2010
DI GREGORIO Gloria
(Viterbo 09.07.1968)
Asl Rm/d
31.07.1996
Via Casal Bernocchi, Snc - tel. 3351591318
TRICARICO Laura Rosaria
(Alessandria 03.11.1979)
Sace S.p.a.
Piazza Poli, 37/42 - tel. 06.6736859
3.06.2010
ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI
AI SENSI DELL’ART. 96 D.LGS 2.2.2001
ANZILOTTI Antonio Bellisario
(Ostuni 23.06.1964)
Via Sardegna, 55
tel. 06.62298551
17.06.2010
ARNESE Nicola
(Bari 27.02.1973)
Via G. Ferrari, 4
tel. 06.32110172
10.06.2010
BARBARESCO Enrico
(Roma 11.02.1977)
Via F. Valesio, 1
tel. 06.78349274
17.06.2010
BORRANI Marco
(Roma 18.02.1969)
Via Alessandro VII, 86
tel. 06.45503453
10.06.2010
DE ROSA Gianluca
(Albenga 09.10.1978)
Via Niccolo’ l’Alunno, 5
tel. 06.916502603
571
FORO ROMANO 3-4/2010
15_albi_ok.pmd
571
3.06.2010
09/11/2010, 13.57
AGGIORNAMENTO ALBO
ERRICO Giuseppe
(Roma 24.07.1982)
Viale dei Salesiani, 4
tel. 06.71585475
17.06.2010
FICORELLA Giuseppina
(Palestrina 06.09.1976)
Via Carlo Della Rocca, 57
tel. 06.2412021
17.06.2010
GIUNTINI Giovanni
(Perugia 13.05.1978)
Via Cesare Massini, 69
tel. 06.62288373
GOTTARDELLI Sebastiano
(Isola della Scala 03.10.1980)
Via Suvereto, 250
tel. 06.8813544
24.06.2010
GRECO Alberto
(Milano 07.11.1980)
Via Morlupo, 15
tel. 06.3339343
3.06.2010
LANZA Maria
(Terranova di Pollino 04.06.19
Viale Pasteur, 49
tel. 06.32090012
24.06.2010
MARINI Giulio
(Ascoli Piceno 12.01.1973)
Viale Gorgia di Leontini, 330
tel. 06.5053624
24.06.2010
MASSANO Luca
(Torino 26.09.1975)
Via Emilio de’ Cavalieri, 11
tel. 06.85301786
3.06.2010
MEAZZI Andrea
(Milano 06.10.1980)
Piazza Sabazio, 31
tel. 06.8543815
17.06.2010
PORCASI Daniele
(Roma 03.06.1974)
Via A. Cadlolo, 21
tel. 06.87903360
17.06.2010
SARTORIO Antonio
(Oria 14.02.1971)
Via Muzio Clementi, 18
tel. 06.62298551
SCERRATO Augusto
(Alatri 12.09.1980)
Via Panaro, 11
tel. 06.86217331
TAMPONI Tommaso
Via Attilio Friggeri, 106
(Roma 15.05.1981)
TRABALZA Nicola
(Foligno 27.09.1974)
Via S. Girolamo Emiliani, 19
tel. 06.5826928
3.06.2010
3.06.2010
17.06.2010
3.06.2010
tel. 06.35346922
17.06.2010
CANCELLAZIONI PER DECESSO
COCOZZA Gino (Roma 04.08.1935) dec. 16.06.2010
COLOMBARI Fulvio (Ischia Di Castro 16.01.1919) dec. 26.05.2007
CORREALE Giulio (Nocera Inferiore 16.05.1932) dec. 31.03.2010
CRETA Aldo (Roma 29.07.1933) dec. 08.05.2010
DI ROCCO Maria Gabriella (Roma 13.07.1943) dec. 04.01.2008
MARTINI Leone (Roma 15.02.1919) dec. 14,06,2010
24.06.2010
17.06.2010
24.06.2010
03.06.2010
17.06.2010
24.06.2010
CANCELLAZIONI A DOMANDA
AMBROSINI Marco (Roma 13.10.1960)
ANDREINI Angela (Roma 08.11.1951)
BESSANT Anna Alexandra (Littlehampton 13.12.1970)
572
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24.06.2010
10.06.2010
24.06.2010
FORO ROMANO 3-4/2010
572
09/11/2010, 13.57
AGGIORNAMENTO ALBO
BRUZZONE Alberto (Messina 08.06.1971)
CAIAZZO Giulio (Castellammare Stabia 05.10.1923)
CIANI Maria (Manfredonia 24.02.1971)
COLONNELLO Roberto (Roma 21.10.1979)
D’ALESSANDRO Maria Cristina (Roma 27.10.1951)
D’AMICO Susanna (Roma 01.01.1976)
DE VITO Enrico (Roma 03.02.1979)
DEL BUFALO Pietro (Roma 02.01.1976)
FANELLI ZUGARO Paola (Roma 13.04.1948)
FORGIONE Massimo (Roma 08.12.1950)
FULIO BRAGONI Andrea (Roma 04.06.1979)
GIASI Valentina (Matera 24.06.1979)
GICCA PALLI Stelio (Roma 29.10.1946)
MARULLO Maria (Messina 14.11.1948)
NAPOLITANO Giuseppe (Umbriatico 08.01.1940)
PAPALIA Maria (Messina 13.09.1972)
PASCA Fernanda Antonia (Nardo’ 13.04.1960)
POLLICITA Giuseppa (Catania 28.07.1920)
ROBERTO Elodia (Roma 24.01.1952)
RODRIGUEZ Pia Maria (Roma 01.01.1952)
TITOMANLIO Loredana (Benevento 08.07.1961)
VAIRA Michela (Vieste 11.06.1977)
VALCHERA Pierandrea (Roma 15.07.1978)
VIGORITA Nicoletta (Roma 28.04.1969)
24.06.2010
10.06.2010
17.06.2010
03.06.2010
10.06.2010
10.06.2010
03.06.2010
03.06.2010
03.06.2010
10.06.2010
24.06.2010
03.06.2010
17.06.2010
10.06.2010
17.06.2010
10.06.2010
17.06.2010
24.06.2010
03.06.2010
17.06.2010
10.06.2010
03.06.2010
24.06.2010
10.06.2010
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
BROCCOLI Giuseppe (Roma 25.02.1968) trasf. Milano
FYRIGOS Alessandro (Roma 27.08.1973) trasf. Viterbo
GALLETTI Margherita (Pietrasanta 16.10.1979) Ttrasf. Milano
SGARRINO Fabio Massimo (Policoro 05.12.1977) trasf. Macerata
17.06.2010
03.06.2010
10.06.2010
24.06.2010
NUOVE ISCRIZIONI – LUGLIO 2010
ALBO ORDINARIO
ALTERA Annamaria
(Roma 23.11.1981)
Via della Giuliana, 58
tel. 3281320415
2.02.2010
BALDI Francesco
(Rieti 27.01.1977)
Via Fucino, 6
tel. 06.85305584
13.02.2009
BATTISTELLI Barbara
(Roma 19.07.1970)
Via Cecilio Stazio, 21
tel. 06.35496641
30.01.1999
BENIGNETTI Marina
(Roma 28.09.1960)
Via Achille Mauri, 14/c
tel. 06.3386470
1.07.2010
BERTUCCELLI Claudio
(Roma 04.08.1955)
Viale G. Mazzini, 114/a
tel. 06.3725422
29.07.2010
BETTONI Alessandra
(Roma 11.11.1968)
Via Dardanelli, 37
tel. 06.37517971
13.02.1997
BRUFANI Osvaldo
(Assisi 23.09.1915)
Via Marco Besso, 11
tel. 3385627870
30.08.1948
573
FORO ROMANO 3-4/2010
15_albi_ok.pmd
573
09/11/2010, 13.57
AGGIORNAMENTO ALBO
CARACCIOLO Maria Cristina
(Reggio Calabria 30.07.1978)
Via Marianna Dionigi, 57
tel. 06.36010433
CARPANI Christian Federico
(Lecco 19.10.1976)
Via Monte Zebio, 28
tel. 06.3225826
6.04.2006
CARRANO Francesca
(Taurianova 25.09.1975)
Viale Eritrea, 20
tel. 3496724389
1.07.2010
CAVALLI Marta
(Rieti 15.03.1981)
Circonvallazione Clodia, 163
tel. 06.3720524
CHIUDIONI Marco
(Roma 21.10.1969)
Via Dei Traghetti, 129
tel. 06.5612274
8.07.2010
D’ALBERTI Marco
(Roma 10.08.1948)
Via G. Mercalli, 13
tel. 06.8091811
1.07.2010
DE FILIPPIS Paola
(Campi Salentina 28.07.1976)
Via Taro, 35
tel. 06.8530691
22.07.2010
DE PETRILLO ROMANELLI Giovanna
(Roma 21.07.1968)
Via Elvia Recina, 6
tel. 06.70453747
25.11.1999
DI PIETRO Antonio
(Montenero Di Bisaccia 02.10.1
Via Emilio Faa’ di Bruno, 4
tel. 06.3723102
25.03.1997
DI TOMASO Enrico
(Finale Ligure 20.02.1981)
Via G.B. De Rossi, 30
tel. 06.45206220
22.07.2010
D’OSTUNI Ludovica
(Lecce 28.08.1973)
Via Oslavia, 30
tel. 06.37517266
15.11.2000
ELEFANTE Fabio
(Salerno 26.03.1974)
Piazza Euclide, 47
tel. 3398601694
22.07.2010
FERMARIELLO Carla Consuelo
(Roma 26.11.1975)
Viale Liegi, 7
tel. 06.45495531
8.07.2010
FERRIGNI Valentina
(Bari 09.04.1976)
Vicolo di Sant’Agata, 15
tel. 06.5899599
20.02.2004
FIORE Tiziana
(Catanzaro 23.08.1976)
Via Raffaele Calzini, 14
tel. 3927920179
5.02.2008
FIORITO Antonio
(Benevento 28.03.1960)
Via di Porta Castello, 25
tel. 06.45503739
1.07.2010
GARGANO Claudia
(Castel Di Sangro 28.04.1981)
Via Arezzo, 29
tel. 3492556820
15.07.2010
GREGORIO Maria Sofia
(Roma 06.08.1977)
Via Corinna, 66
tel. 3492548743
22.07.2010
GRIMALDI Alessandro
(Roma 27.04.1981)
Piazza Antonio Baldini, 41
tel. 06.8272867
29.07.2010
574
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29.07.2010
23.12.2009
FORO ROMANO 3-4/2010
574
09/11/2010, 13.57
AGGIORNAMENTO ALBO
LIBERATI Paolo
(Camerino 09.07.1975)
Via Valadier, 39
tel. 06.3221082
10.12.2002
LILLO Rossana
(Taranto 07.06.1978)
Via Flaminia, 109
tel. 06.3611677
22.07.2010
LODIA Giuseppe
(Cerignola 12.11.1974)
Via A. Bolognetti, 11
tel. 3331905271
28.04.2008
MARRUCCELLI Rossella
(Caserta 28.05.1977)
Via Ajaccio, 14
tel. 06.3224262
29.07.2010
MASSIMO Livia
(Roma 14.11.1981)
Via A. Riboty, 28
tel. 06.39730795
1.07.2010
NICOLO’ Andrea
(Roma 21.12.1972)
Via A. Riboty, 23
tel. 06.39744869
29.07.2010
OTTONI Maria Stefania
(Fabriano 13.05.1976)
Via Ugo De Carolis, 74
tel. 06.35454565
12.01.2004
PALATUCCI Pierfrancesco
(Napoli 07.07.1964)
Via P. Leonardi Cattolica, 3
tel. 06.39724170
PAU Maria Silvia
(Roma 07.11.1979)
Via Lucrino, 41
tel. 06.86215593
29.07.2010
RANA Nicola
(Minervino Murge 01.02.1934)
Via R. Giovagnoli, 25/b
tel. 06.5891307
10.03.1977
SABATINO Aniello
(Gragnano 21.11.1975)
Via delle Quattro Fontane, 10
tel. 06.42012618
25.01.2005
SAGGESE Patrizia
(Taranto 17.03.1969)
Via Vittorio Veneto, 146/3
tel. 06.42020905
4.11.2002
SCIALOIA Gian Luigi
(Napoli 15.05.1976)
Via Val di Chienzi, 30
8.07.2010
TORREGROSSA Carla
(San Cataldo 14.12.1978)
Corso Vittorio Emanuele II,294
tel. 06.68135603
6.03.2008
TURCHIANO Angela
(Foggia 29.08.1979)
Via Damaso Cerquetti, 34
tel. 06.5599236
4.03.1997
17.01.2009
ELENCO SPECIALE
AMATUCCI Alessandra
(Avellino 27.02.1972)
Rai Way S.p.a.
Via Teulada, 66 - tel. 06.36863019
BIANCO Giancarlo
(Roma 07.01.1971)
Finmeccanica S.p.a.
Piazza Monte Grappa, 4 - tel. 06.32473364
CALABRESI Paolo Augusto
(Sezze 27.05.1969)
Finmeccanica S.p.a.
22.07.2010
Piazza Monte Grappa, 4 - tel. 06.32473444
575
3.03.2005
575
FORO ROMANO 3-4/2010
15_albi_ok.pmd
14.04.2000
09/11/2010, 13.57
AGGIORNAMENTO ALBO
NARDONE Claudio
(Roma 29.10.1966)
Camera Dei Deputati
15.03.1995
P.zza in Campo Marzio, 42 - tel. 06.67604691
RAVI’ Alessia
(Roma 18.08.1971)
Azienda Sanitaria Locale Rm/c
Via Primo Carnera, 1 - tel. 06.51004774
29.07.2010
ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI
AI SENSI DELL’ART. 96 D.LGS 2.2.2001
BECCACECI Libero
(Roma 27.12.1981)
Via Antonio Vivaldi, 15
tel. 06.86202998
15.07.2010
BERNARDINI Nicoletta
(Roma 05.04.1975)
Via del Tritone, 102
tel. 06.42012084
29.07.2010
BISCONTI Antonio
(Monteroni 13.08.1962)
Viale dell’Universita’, 11
tel. 06.4441061
BRODOLONI Duilio
(Foligno 07.12.1942)
Via Crescenzio, 20
tel. 06.6892469
CAPUANO Luca
(Roma 28.11.1977)
Viale Delle Milizie, 22
tel. 06.3200137
1.07.2010
CERVINO Teresa
(Chiaromonte 05.06.1977)
Via Emanuele Gianturco, 11
tel. 06.3210968
8.07.2010
COLETTI Emanuele
(Voghiera 23.06.1961)
Viale Liegi, 16
tel. 06.8841325
22.07.2010
DE FILIPPI Emanuela
(Carpi 08.10.1977)
Via F.S. Nitti, 11
tel. 06.36381000
29.07.2010
FISCHER Antje Elisabeth
(Dresden 06.02.1973)
Piazza dell’Orologio, 7
tel. 06.42011868
1.07.2010
GELLI Christian
(Prato 30.09.1976)
Via Faleria, 20
tel. 06.7009900
8.07.2010
GINALDI Carlo Lanfranco Silvio
(Milano 03.10.1978)
Via Leone IV, 38
tel. 02.48707337
29.07.2010
GRAUSO Giuseppe
(Roma 04.01.1985)
Viale Regina Margherita, 290
tel. 3200862114
29.07.2010
GRAUSO Maria Pasqualina
(Roma 20.11.1983)
Viale Regina Margherita, 290
tel. 3286930265
29.07.2010
GULLIA Francesco
(Assisi 02.04.1980)
Via Asiago, 2
tel. 06.3725127
29.07.2010
IACOLINA Luca
(Roma 27.06.1978)
Via Isola del Giglio, 3
tel. 06.54218049
15.07.2010
MANOLITSAKI Evangelia
(Roma 17.04.1979)
Via Cicerone, 49
tel. 06.3207318
15.07.2010
576
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8.07.2010
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FORO ROMANO 3-4/2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
MARRAS Claudia
(Oristano 26.03.1980)
Via Giacomo Giri, 3
tel. 3477520845
22.07.2010
MICHELETTI Cesare
(Lucca 11.03.1975)
Via F. Valesio, 1
tel. 06.78349274
22.07.2010
MINARDO Mariacristina
(Modica 21.05.1982)
Lungotevere dei Mellini, 44
tel. 3208385663
8.07.2010
MUSACCHIA Tiziana Caterina
(Montelepre 20.01.1962)
Lungotevere delle Navi, 30
tel. 06.3201828
29.07.2010
NAVARRA Antonio
(Palermo 13.07.1973)
Via del Corso, 117
tel. 06.64770053
OTTONI Ermete
(Fabriano 24.05.1981)
Via Ugo De Carolis, 74
tel. 06.35454565
PAOLETTI Francesco
(Firenze 13.03.1976)
Via Morlupo, 15
tel. 06.3330343
8.07.2010
PESI Lara
(Pescia 01.01.1974)
Via A. del Peschiera, 160
tel. 06.3200736
8.07.2010
PUGA VILLARINO Eloy
(Carballino 07.10.1966)
Via Machiavelli, 25
tel. 06.77590616
15.07.2010
REINA Maurizio
(Roma 28.04.1978)
Corso Vittorio Emanuele II, 142
tel. 06.68801390
29.07.2010
ROBERTI Giulio
(Lucca 28.03.1974)
Via A. Bertoloni, 1/e
tel. 06.8076611
22.07.2010
ROCCHETTI Giordano
(Civitavecchia 14.07.1977)
Via Otranto, 47
tel. 06.37512328
15.07.2010
ROMAGNOLI Laura
(Milano 13.02.1979)
Via Leone IV, 38
tel. 06.4384628
8.07.2010
SCALISE Fabio
(Prato 21.04.1975)
Via degli Scipioni, 8
tel. 06.39730877
8.07.2010
SIMONOT Chiara
(Genova 18.10.1980)
Via G. de Vecchi Pieralice, 44
tel. 06.45503453
SOLDI Tommaso
(Firenze 26.08.1977)
Via degli Scipioni, 8
tel. 06.64521769
VANNUCCI Stefano
(Roma 17.05.1971)
Via Collina, 24
tel. 06.4883493
29.07.2010
VIDEIRA LOPES Joao
(Mangualde 25.02.1978)
Via Giovanni Barraco, 2
tel. 06.82003568
29.07.2010
8.07.2010
29.07.2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
CAPRODOSSI Carlo (Roma 19.10.1947) da Banca Nazionale Lavoro
MERICO Stefano (Roma 15.02.1974) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
ROMANI Luca (Teramo 25.05.1974) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
VILLANI Roberto (Torino 06.08.1946) da Ater Comune di Roma
7.03.1974
5.07.2007
5.07.2007
22.06.1972
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
CARTA Mario (Napoli 30.01.1966) a Professori Universitari
PITZURRA Lucia (Taranto 22.04.1969) a Acea S.p.a.
SCARCHILLO Gianluca (Sezze 17.05.1973) a Professori Universitari
11.01.1996
26.09.1996
9.03.2006
VARIAZIONI ELENCO SPECIALE
MAGGIORE Enrico (Roma 09.05.1970) da Asl RM/C a Avvocatura Comune di Roma
30.12.1999
CANCELLAZIONI PER DECESSO
CERRUTI Guido (Roma 23.02.1944) dec. 06.07.2010
FAZZALARI Elio (Napoli 01.01.1925) dec. 01.07.2010
PIERSANTI Maurizio (Roma 31.05.1948) dec. 19.06.2010
RICCIO Enzo (Cinisi 03.06.1943) dec. 02.07.2010
08.07.2010
08.07.2010
22.07.2010
08.07.2010
CANCELLAZIONI A DOMANDA
AVARELLI Walter (Roma 17.02.1976)
BELICCHI Raffaele (Roma 18.06.1978)
CAMPIONI Celestino (Roma 28.10.1972)
CIANFARRA Stefania (Lama dei Peligni 16.02.1974)
CIUFFETTI Carla (Roma 31.03.1962)
CORVARO Cinzia (Roma 12.11.1975)
D’ATTI Paolo (Roma 14.06.1974)
DE SANTIS Antonella (Tivoli 09.07.1967)
DE SANTIS Flaviano (Civitella S. Paolo 18.11.1930)
DEL SOLE Vanessa (Viterbo 08.08.1972)
DI GIAMBATTISTA Alberto (Rodi 20.09.1947)
FANILE Antonina (Vibo Valentia 04.06.1949)
FIGUS Massimo (Cagliari 05.12.1973)
FUSCA Michelina (Vibo Valentia 24.09.1973)
GARBERINI Rita (Marcellina 26.12.1926)
MAZZUCA Fernando (Udine 11.09.1949)
MONTENOVESI Gian Domenico (Roma 05.04.1939)
MULA Alberto (Taranto 04.02.1977)
NICOSIA Riccardo (Carbonia 25.11.1980)
NOTARANTONIO Angela (Roma 22.07.1964)
OLIVIERI Eros (Bari 13.08.1948)
PETRONE Giovanni (Salerno 01.01.1942)
PETRONZI Alessandro (Roma 12.09.1980)
PIRAINO Valentina (Roma 01.06.1980)
PIZZOLI Alessandro (Roma 22.09.1967)
POLICICCHIO Domenico (Catanzaro 21.06.1974)
PONTE Raffaele Luca (Bergamo 11.05.1971)
ROSSI Letizia (Avellino 18.08.1976)
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FORO ROMANO 3-4/2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
SCICLI Rosario (Valguarnera 04.07.1928)
TALONE Elisabetta (Roma 21.09.1956)
VALLORANI Claudio (Roma 19.03.1969)
VITALE Ruggero (Portici 02.02.1934)
29.07.2010
01.07.2010
15.07.2010
08.07.2010
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
CAPPA Lorenzo (L’Aquila 09.09.1980) trasf. L’Aquila
DE SANTIS Francesca (Roma 10.09.1976) trasf. Civitavecchia
DIONISI Vincenzo (Bolsena 09.06.1964) trasf. Viterbo
REBONATO Lucia (Pontecorvo 19.03.1976) trasf. Milano
TOMA Roberta (Napoli 11.05.1964) trasf. Perugia
VIGLIANO Franco (Livorno 29.01.1956) trasf. Milano
VILLA Eugenio (Roma 13.09.1956) trasf. Civitavecchia
15.07.2010
08.07.2010
29.07.2010
01.07.2010
01.07.2010
29.07.2010
08.07.2010
NUOVE ISCRIZIONI – AGOSTO 2010
ALBO ORDINARIO
ANGELO Maurizio
(Roma 18.12.1940)
Via Pietro Borsieri, 12
tel. 06.37511241
CARIATI Rosa Damiana
(Longobucco 31.03.1971)
Piazza Istria, 20
tel. 3476355210
IARUSSI Chiara
(Castel di Sangro 15.12.1981)
Via Venti Settembre, 1
tel. 06.474831
INTRECCIALAGLI Danilo
(Grottaferrata 28.05.1948)
Via Montello, 30
tel. 06.9459424
SILVESTRI Serena
(Pisa 03.03.1978)
Via Lago di Lesina, 35
tel. 06.86328700
4.08.2010
16.01.2002
4.08.2010
10.06.1976
4.08.2010
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
SCOGNAMIGLIO Giuliana (Napoli 19.06.1957) da Professori Universitari
04.08.2010
CANCELLAZIONI A DOMANDA
ANTONICA Maria Concetta (Galatina 18.08.1975)
BALA Rozemaria (Shijak 16.06.1981)
DI NICOLA Simona (Pescara 17.10.1975)
FILIPPELLI Serafina (Rossano 29.01.1978)
04.08.2010
04.08.2010
04.08.2010
04.08.2010
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