Informazioni al paziente sull`intervento di: SETTOPLASTICA

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Informazioni al paziente sull`intervento di: SETTOPLASTICA
OTORINOLARINGOIATRIA
VIA CAVOUR, 87 - 9100 PRATO
TEL. 0574 434292
FAX 0574 434756
Informazioni al paziente sull’intervento di:
SETTOPLASTICA (associata o meno a riduzione dei TURBINATI INFERIORI)
CHE COS’È E A COSA SERVE
La setto plastica è un intervento chirurgico al setto nasale nei pazienti che presentano ostruzione nasale dovuta a
deviazione o anomalia del setto nasale (struttura interna al naso) su base congenita (non successiva a traumatismi
del naso).
Quest’intervento consente anche di ricanalizzare (permettere la respirazione nasale) nel paziente che respirava
regolarmente con il naso e che, successivamente ad un evento traumatico del naso, ha perso questa capacità per
sovvertimento della struttura del setto nasale.
La settoplastica è un intervento funzionale e non deve in alcun modo essere considerato un intervento di natura
estetica.
L’intervento può in alcuni casi essere associato a riduzione dei turbinati inferiori e cioè alla riduzione della struttura
formata da lamine ossee ricoperte da mucosa, poste nel naso, che in alcuni casi che in alcuni casi possono essere
abnormemente ingrossate.
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COME SI ESEGUE
• L’intervento viene svolto quasi sempre in anestesia generale.
• Se l’intervento viene svolto al mattino il regime di ricovero salvo complicanze è il Day Hospital. Se viene svolto di
pomeriggio e sempre salvo complicanze necessiterà per motivi anestesiologici di una notte di ricovero presso la
Week Surgery.
• L’intervento viene eseguito senza incisioni esterne e cioè sulla pelle. Una volta addormentato il paziente, il
chirurgo accede alle cavità nasali attraverso le narici.
• Il chirurgo incide la mucosa e rimodella o asporta le parti eccedenti che impediscono la respirazione: cartilagini
del setto nasale (setto cartilagineo) dopo aver modellato il dorso ed il setto nasale attraverso osteotomie (fratture
del setto osseo).
• La riduzione dei turbinati inferiori può avvenire con numerose tecniche, la causticazione (bruciatura) mucosa o
sottomucosa, il laser, la radio-frequenza o a lama fredda. La tecnica più adatta viene decisa spesso nel corso
dell’intervento. Frequentemente la tecnica di elezione in anestesia generale è la causticazione sotto-mucosa.
• Al termine dell’intervento si posizionano lastrine (e cioè piccole placche) in silicone, tenute insieme da un punto
di sutura posto a tutto spessore nel neo-setto nasale, che permetteranno comunque seppur parzialmente una
respirazione con il naso. A volte vengono posizionate due piccole garzine (una per narice) imbevute in una
soluzione specifica (in genere con azione di vasocostrittore, e cioè volta a ridurre il sanguinamento da naso) che
verranno rimosse prima della dimissione. Solo in casi rari si procede con un tamponamento nasale al termine
dell’intervento.
Post-Operatorio:
• Verrà consigliata una terapia anti-dolorifica specifica in relazione alle eventuali allergie e al dettaglio
dell’intervento stesso.
• Al paziente con tamponamento nasale verrà prescritta una terapia antibiotica specifica.
• In alcuni casi sarà consigliata una terapia antiedemigena (contro il gonfiore residuo) o anti-infiammatoria (contro
l’infiammazione delle strutture cutanee e cartilaginee)
• Verranno specificate alcune indicazioni da seguire nel post-operatorio, quali il riposo, il vitto non caldo, ecc..
comunque segnalati al momento della dimissione.
• Il paziente non deve subire traumatismi nasali anche accidentali nel periodo post-operatorio fino ad un tempo di
3 mesi circa.
• Dopo la rimozione dei tamponi verranno fornite altre indicazioni specifiche quali l’astensione dal soffiarsi il naso e
verrà prescritta una terapia topica endonasale (applicazione di prodotti specifici).
• Dopo la rimozione della medicazione e del gesso potrebbero essere fornite alcune ulteriori indicazioni quali ad
esempio evitare occhiali troppo pesanti e potrebbe essere prescritta un’ulteriore terapia specifica.
RISCHI E POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI
Il sanguinamento profuso dal naso (epistassi) al momento della riduzione dei tamponi con la necessità di posizionare
un nuovo tampone nasale.
L’edema (e cioè il gonfiore) e l’ematoma (e cioè lo stravaso di sangue a livello del sottocute e cioè della pelle) della
piramide nasale, della regione periorbitaria (intorno agli occhi), zigomatica, geniena (delle guancie) fino anche alla
mandibola e al collo. L’edema e l’ematoma sono temporanei.
La possibilità che la cicatrizzazione dell’osso, delle cartilagini e della cute possa presentare della anomalie
successive anche tardive.
La possibilità soprattutto nel naso traumatizzato di una infezione delle strutture residue con esiti di tipo estetici e
funzionali quali la retrazione cutanea o la perforazione del setto
Alcuni esiti di settorinoplastica funzionale necessitano di una revisione chirurgica.
CONSEGUENZE DEL RIFIUTO
Decidere di operarsi è una scelta del paziente. Se il paziente decide di non operarsi non si potranno risolvere le
cause dei suoi disturbi.
ALTERNATIVE
Non ci sono alternative non chirurgiche.
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