Proposte di GIOCHI ACCOGLIENTI

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Proposte di GIOCHI ACCOGLIENTI
“Mi fido, mi affido, ci affidiamo: tessere fili per comunità accoglienti”
Progetto affidi – Bando Cariplo
Proposte di GIOCHI ACCOGLIENTI
SLOTMACHINE
Obiettivi: coordinazione, capacità strategica, cooperazione, presa di decisione
Numero partecipanti: 3 gruppi di uguale numero
Età minima: 7 anni
Materiale necessario: nessuno
Svolgimento: il gruppo si divide in tre sottogruppi che si dispongono su tre lati per formare un triangolo.
Tutti insieme rappresentano la slotmachine, il cui principio è fare tra figure uguali per poterla “svuotare”.
Tutto il gruppo si mette d'accordo su tre gesti da rappresentare, per esempio: mano che saluta, piede in avanti
e mani incrociate davanti al petto. Ogni gruppo si ritira per mettersi d'accordo su quale gesto presentare e poi
si mette in moto la slotmachine. A questo punto tutti i gruppi presentano il gesto scelto. Tutto il gruppo ha
vinto se tutti fanno lo stesso gesto. Altrimenti tutti si ritirano di nuovo per decidere un altro gesto da
presentare.
Suggerimenti per la discussione: come sono state prese le decisioni? c'è qualcuno nel sottogruppo che ha
suggerito? quale strategia ha operato il gruppo?
IL CANE E IL SUO PADRONE
Obiettivi: orientamento acustico, concentrazione, autocontrollo, cooperazione, fiducia, imparare a dare
indicazioni precise
Numero partecipanti: una decina di coppie
Età minima: 8 anni
Materiale necessario: una benda e un oggetto per ogni coppia di giocatori
Svolgimento: i partecipanti formano le coppie. Ogni coppia riceve un oggetto e una benda e deve decidere
chi fa il cane e chi fa il padrone. Il cane viene bendato e il padrone lancia l'oggetto davanti a sé. Ora deve
guidare il cane verbalmente senza toccarlo in modo che possa trovare e riportare l'oggetto del padrone.
Varianti: prima di proporre la versione in cui il cane è a occhi chiusi proporre una versione più facile in cui il
cane è a occhi aperti.
Osservazioni: se il moderatore si accorge che le coppie, giocando contemporaneamente, rischiano di
scontrarsi, può disporre il gruppo in cerchio e a turno ogni coppia svolge il gioco al suo interno.
Suggerimenti per la discussione: che cosa ti ha reso più facile trovare l'oggetto quando eri bendato? che cosa
ti ha messo in difficoltà? è stato facile addestrare il cane? ti piaceva di più fare il cane o l'addestratore?
IL CESTINO MAGICO
Obiettivi: esprimere le proprie opinioni, scoprire le cose in comune, imparare a trovare aspetti positivi nelle
situazioni, accettare il cambiamento di opinione
Numero partecipanti: 5-15
Età minima: 7 anni
Materiale necessario: tante foto con motivi diversi (tagliate da riviste, etc.), una scatola per contenere le foto
Svolgimento: tutti sono seduti in cerchio e in mezzo sono sparse tante foto di animali o di piante. Ogni
giocatore sceglie una foto che rappresenta per lui qualcosa di negativo o spiacevole. Dopo una piccola
riflessione, ognuno presenta la sua foto spiegando che cosa vede di negativo. Dopodiché butta la foto nel
“cestino della fata” (una scatola messa a disposizione). Seconda fase: ciascuna pesca dal cestino una foto (ma
Promotori: Ambito Territoriale n°9 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve, Sottosopra Società Cooperativa Sociale
ONLUS, Associazione Comunità del Pane, Associazione S.Vincenzo de Paoli.
Partner: Associazione Famiglie Numerose, Caritas di Clusone, Consorzio Solco del Serio, Consultorio Familiare “Beretta Molla”, Cooperativa
L'Aquilone, Gruppo Famiglia, La Casa Volante, Oratorio di Clusone, Rete Familiare “Vivere con la porta aperta”.
“Mi fido, mi affido, ci affidiamo: tessere fili per comunità accoglienti”
Progetto affidi – Bando Cariplo
non la propria) e cerca un aspetto positivo di quell'animale o di quella pianta.
Varianti: si possono usare foto di persone, bambini, di fiori o di oggetti di uso quotidiano, colori, etc.
Osservazioni: dalle motivazioni che emergono si possono trarre informazioni sulle diverse percezioni del
mondo. Ripetendo l'attività con altro materiale fotografico si potranno notare i cambiamenti dei vari punti di
vista, soprattutto riguardo la ricchezza o l'essenzialità delle osservazioni.
Suggerimenti per la discussione: è stato più facile o difficile per te trovare una cosa negativa o una cosa
positiva nella stessa foto? dopo che il gruppo ha espresso il suo parere positivo è cambiato qualcosa nella
percezione della vostra foto scartata?
GUARDA COSA SO FARE
Obiettivi: esercitare la percezione visiva e la competenza sociale, aumentare l'autostima
Numero partecipanti: 5-20
Età minima: 7 anni
Materiale necessario: nessuno
Svolgimento: tutti stanno in cerchio. Un volontario va al centro e mima cosa sa fare bene: per esempio
allacciarsi le scarpe, andare in bici, nuotare o qualsiasi altra cosa. Gli altri devono indovinare cosa sa fare il
presentatore. Chi lo indovina continua il gioco e mima a a sua volta cosa sa fare.
Varianti: si può aggiungere anche il livello verbale alla mimica
Osservazioni: l'attività può essere ripetuta due o tre volte ogni anno in modo da consolidare la percezione dei
propri cambiamenti. Si può inoltre utilizzare un quaderno dove periodicamente ciascuno appunta le nuove
competenze acquisite.
Suggerimenti per la discussione: alla fine si può fare una riflessione su quali sono le cose che sappiamo fare
meglio e sui limiti della comunicazione non verbale.
TI RICONOSCI ANCHE TU?
Obiettivi: saper riconoscere le proprie competenze e difficoltà
Numero partecipanti: massimo 25
Età minima: 6 anni
Materiale necessario: nessuno
Svolgimento: tutti stanno in cerchio e ciascuno a turno va al centro e dice: “Sono capace a...” mimandolo e il
gruppo si avvicina o si allontana se riconosce di avere le stesse capacità. Tutti tornano in cerchio tranne la
persona al centro che adesso dice: “Mi trovo in difficoltà quando...” mimandolo di nuovo e riposizionandosi
se incontrano la stessa difficoltà.
Suggerimenti per la discussione: come vi siete sentiti quando avete visto che gli altri hanno le stesse vostre
capacità o difficoltà? è stato difficile per voi esprimere le vostre capacità o difficoltà?
UNA MATITA A DUE MANI
Obiettivi: cooperazione, osservazione, coordinazione, ascolto, guidare ed essere guidato
Numero partecipanti: a coppie
Età minima: 6 anni
Materiale necessario: una matita e un foglio bianco formato A4 per ogni coppia
Svolgimento: ogni coppia è munita di un foglio e di una matita. I due partner si siedono uno accanto all'altro
e tengono la matita in mano insieme. In silenzio cominciano a fare un disegno.
Promotori: Ambito Territoriale n°9 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve, Sottosopra Società Cooperativa Sociale
ONLUS, Associazione Comunità del Pane, Associazione S.Vincenzo de Paoli.
Partner: Associazione Famiglie Numerose, Caritas di Clusone, Consorzio Solco del Serio, Consultorio Familiare “Beretta Molla”, Cooperativa
L'Aquilone, Gruppo Famiglia, La Casa Volante, Oratorio di Clusone, Rete Familiare “Vivere con la porta aperta”.
“Mi fido, mi affido, ci affidiamo: tessere fili per comunità accoglienti”
Progetto affidi – Bando Cariplo
Varianti: si può decidere il tema oppure chiedere di fare una rappresentazione astratta, interpretare il disegno
e dargli un titolo.
Suggerimenti per la discussione: era facile cooperare oppure c'era qualcuno che voleva imporsi? i due si sono
facilmente messi d'accordo senza parlare?
GUARDO O OSSERVO?
Obiettivi: osservazione, ascolto
Numero partecipanti: a coppie
Età minima: 7 anni
Materiale necessario: nessuno
Svolgimento: due giocatori si siedono uno di fronte all’altro e si osservano attentamente. Dopo venti secondi
si voltano le spalle ed elencano tutto ciò che hanno osservato nel compagno (ad esempio: colore degli occhi,
orecchini, ecc.). Se qualcuno elenca più di dieci caratteristiche ottiene un punto. Quindi si formano nuove
coppie. Alla fine chi ottiene più punti?
Variante: dopo la fase in cui si sono osservati, i giocatori restano l'uno di schiena all'altro e chi conduce il
gioco pone loro delle domande (ad esempio: di che colore ha gli occhi?) ed essi rispondono.
Suggerimenti per la discussione: cosa provavo osservando l'altro e facendomi osservare? è stato difficile
ricordare/elencare tutte le caratteristiche del compagno (osservarlo attentamente)?
LIVING THEATRE
Obiettivi: cooperazione, ascolto
Numero partecipanti: a gruppi
Età minima: 8/9 anni
Materiale necessario: nessuno
Svolgimento: un gruppo deve costruire con i propri corpi una parola o frase minima decisa autonomamente o
scelta dal conduttore, mentre l’altro gruppo deve decodificarla.
Variante: rappresentare un tema con una figura di gruppo statica (costruire una "statua") o dinamica
(costruire una "scultura").
Suggerimenti per la discussione: è stato facile trovare un accordo e una sintonia di gruppo? ogni partecipante
ha preso parte attivamente al gioco?
TUTTI SUL PODIO
Obiettivi: cooperazione, equilibrio, coordinazione
Numero partecipanti: a gruppi di 10 persone
Età minima: 7 anni
Materiale necessario: nessuno
Svolgimento: Al gruppo viene assegnato il compito di mettersi in uno spazio limitato (ad esempio la parte
superiore di un plinto). Ogni componente del gruppo deve stare in piedi su una gamba e non deve toccare
nulla (parete, sbarre, ecc.) se non la superficie del plinto. Il gruppo deve restare in questa posizione per
almeno tre secondi. Quale gruppo ci riesce con il maggior numero di componenti?
Suggerimenti per la discussione: è stato facile coordinarsi?
Promotori: Ambito Territoriale n°9 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve, Sottosopra Società Cooperativa Sociale
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Progetto affidi – Bando Cariplo
FOTO DI GRUPPO
Obiettivi: cooperazione, coordinazione
Numero partecipanti: due gruppi
Età minima: 7 anni
Materiale necessario: nessuno
Svolgimento: ricostruire la foto di gruppo fatta dalla squadra avversaria, dopo attenta osservazione dei
particolari, riproducendola con i componenti della propria squadra assumendo la medesima posizione in
gruppo.
Suggerimenti per la discussione: è stato facile trovare coordinarsi nella riproduzione della fotografia? ogni
partecipante ha preso parte attivamente al gioco?
FILMOGRAFIA SULL’AFFIDO
Il ragazzo con la bicicletta, regia di Jean-Pierre e Luc Dardenne. Belgio, Francia, Italia 2011
Genere: Drammatico
Trama: Cyril ha dodici anni, una bicicletta e un padre insensibile che non lo vuole più. ‘Parcheggiato' in un
centro di accoglienza per l'infanzia e affidato alle cure dei suoi assistenti, Cyril non ci sta e ostinato ingaggia
una battaglia personale contro il mondo e contro quel genitore immaturo che ha provato ‘a darlo via' insieme
alla sua bicicletta. Durante l'ennesima fuga incontra e ‘sceglie' per sé Samantha, una parrucchiera dolce e
sensibile che accetta di occuparsi di lui nel fine settimana. La convivenza non sarà facile, Cyril fa a botte con
i coetanei, si fa reclutare da un bullo del quartiere, finisce nei guai con la legge e ferisce nel cuore e al
braccio Samantha. Ma in sella alla bicicletta e a colpi di pedali Cyril (ri)troverà la strada di casa.
Non è ancora domani (La Pivellina), regia di Tizza Covi e Rainer Frimmel. Italia, Austria 2009
Genere: Drammatico
Trama: Patty un'artista circense che gestisce spettacoli di strada con il marito Walter un giorno, cercando il
proprio cane in un parco vicino al camper in cui vive nella zona di San Basilio a Roma, si imbatte in una
bambina di circa due anni. Asia, così si chiama, è stata lasciata lì dalla madre con indosso un biglietto in cui
la donna afferma che tornerà a prenderla. Da quel momento la donna, con l'aiuto del marito e di Tairo, un
adolescente che vive in un altro camper con la nonna, prenderà ad occuparsi della bimba senza rinunciare a
cercarne la madre.
È un film sull'attesa quello di Covi e Frimmel: l'attesa di un lieto fine che però, se visto da un'ottica diversa,
potrebbe non essere tale. Genitori si diventa. Anche quando i figli non sono stati generati da noi.
Salvatore - Questa è la vita, regia di Gian Paolo Cugno, Italia 2006
Genere: Commedia
Trama: Un giovane insegnante romano, Marco Brioni, accetta l'incarico annuale in una scuola elementare in
Sicilia. Giunto nel paesino, Marco conosce il piccolo Salvatore, un bambino rimasto orfano di entrambi i genitori, che provvede al sostentamento della nonna Maria e della sorellina Mariuccia andando a pesca e lavorando nella serra di pomodori che era di suo padre. Salvatore non ha tempo per frequentare la scuola, così
Marco decide di fargli lezione a domicilio. Col tempo i due diventano inseparabili: Salvatore vede nel maestro il padre che non ha più, mentre Marco è interessato e affascinato dalla spontaneità che il bambino conPromotori: Ambito Territoriale n°9 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve, Sottosopra Società Cooperativa Sociale
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Partner: Associazione Famiglie Numerose, Caritas di Clusone, Consorzio Solco del Serio, Consultorio Familiare “Beretta Molla”, Cooperativa
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“Mi fido, mi affido, ci affidiamo: tessere fili per comunità accoglienti”
Progetto affidi – Bando Cariplo
serva nonostante la dura realtà in cui vive. Purtroppo, il legame tra Marco e Salvatore non è ben visto dall'assistente sociale che non lo ritiene abbastanza fermo per essere un buon educatore. L'insegnante, per porre rimedio alla situazione, decide di tornare a Roma, ma il richiamo verso la piccola casa in riva al mare è sempre
molto forte...
Bambini Nascosti, regia di Catti Edfeldt e Ylva Gustavsson, Svezia 2006
Trama: Amina, nove anni, e suo nonno vivono in Svezia senza permesso di soggiorno. Sono profughi, unici
sopravvissuti del proprio nucleo familiare, provengono infatti da un Paese africano in guerra. Sono costretti a
cambiare spesso alloggio e a nascondersi, aiutati dalla solidarietà di persone disponibili. I loro tentativi di ottenere il permesso di soggiorno sono andati a vuoti. Sono legatissimi, vivono uno per l'altra. Si trasferiscono
nella casa di un musicista rock Johan che si mantiene lavorando come lavapiatti in un ristorante. Quando il
nonno viene a mancare è il giovane musicista a prendersi cura di Amina. La bambina ama la musica ed il
canto che diventa la sua valvola di sfogo. Dovrebbe trovare una famiglia che l'accolga, ma non vuole separarsi da Johan, ormai suo unico punto di riferimento e che si adopererà per diventare il suo genitore adottivo.
La guerra di Mario, regia di Antonio Captano, Italia, 2006
Genere: Drammatico
Trama: Per difenderlo da abusi e maltrattamenti, il Tribunale dei Minori sottrae alla sua famiglia Mario, un
bambino di nove anni, e lo dà in affido provvisoriamente a una coppia di quarantenni non sposati appartenenti all'alta borghesia, Giulia e Sandro, che da tempo stavano cercando di adottare un bambino difficile. Giulia
è a suo agio nella condizione di mamma, Sandro, invece, è spaventato dalla nuova situazione e dalla realtà
con cui si deve confrontare. Mario si trova improvvisamente proiettato in un mondo che non riconosce in cui
i nuovi genitori lo viziano accondiscendendo ad ogni suo desiderio. In questa gabbia dorata, Mario si sente
tanto solo ed incompreso da volersi rifugiare in una realtà immaginaria ispirata ad un videogioco e regolata
da un "codice cavalleresco". Al suo magico mondo possono accedere solo i suoi due nuovi amici: un cagnolino randagio e un compagno di scuola. Quando il primo muore investito da un auto e il secondo lascia la
scuola per trasferirsi in un'altra città, Mario diventa cupo e depresso. Giulia, che nel frattempo è rimasta incinta, continua ad assecondare ogni suo capriccio finché...
Les Choristes, regia di Christophe Barratier, Francia 2004
Genere: Drammatico
Trama: Francia, 1949. Un compositore fallito, interpretato da Gerard Juniot con la sensibilità misurata di un
grande e dignitoso perdente, viene assunto come sorvegliante in un istituto di rieducazione per minori ma,
alla severità del cinico direttore, contrappone la dolcezza delle sue lezioni di musica. L'opera prima di Christophe Barratier - nipote di Jacques Perrin, qui attore e produttore - è stata un vero e proprio fenomeno in patria: campione di incassi sia la pellicola, sia il cd della colonna sonora, è la scelta della Francia per concorrere all'Oscar.
Il film funziona nelle parti in cui emerge il legame fra il professore e i suoi allievi: nelle lezioni di armonia
musicale e umana, nell'insegnamento del rispetto, nella capacità di ascoltare canto e cuore dei bambini difficili. Emozionano le voci angeliche del coro, commuove l'orfanello che attende ogni sabato l'arrivo dei genitori, divertono i goffi ma infallibili sforzi di Juniot per conquistare la stima e la simpatia dei ragazzini.
Promotori: Ambito Territoriale n°9 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve, Sottosopra Società Cooperativa Sociale
ONLUS, Associazione Comunità del Pane, Associazione S.Vincenzo de Paoli.
Partner: Associazione Famiglie Numerose, Caritas di Clusone, Consorzio Solco del Serio, Consultorio Familiare “Beretta Molla”, Cooperativa
L'Aquilone, Gruppo Famiglia, La Casa Volante, Oratorio di Clusone, Rete Familiare “Vivere con la porta aperta”.
“Mi fido, mi affido, ci affidiamo: tessere fili per comunità accoglienti”
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Le ricamatrici, regia di Éléonore Faucher, Francia 2004
Genere: Drammatico
Trama: Claire ha diciassette anni. Quando scopre di essere incinta di cinque mesi, decide di partorire in gran
segreto. Trova rifugio dalla signora Melikian, una ricamatrice che lavora per l'alta moda. Giorno per giorno,
punto dopo punto, man mano che la pancia di Claire cresce, fra le due donne si instaura un rapporto madrefiglia.
Strepitose le interpreti (Arianne Ascaride, musa di Guediguian, triste e depressa nell'elaborazione del lutto
che l'ha colpita, ma capace d'un tratto di illuminarsi con un sorriso e Lola Neymark, dalla strepitosa chioma
rosso fuoco), e valida anche la regia della Faucher che predilige i primi piani ed i colori pastello per
raccontare una storia di ordinaria tristezza ma credibile nel suo happy end. Poche parole, mai fuori luogo, un
film finalmente non urlato, fintamente dimesso, misurato, pudico e riuscito, da vedere.
Valentin, regia di Alejandro Agresti, Argentina 2003
Genere: Drammatico
Trama: Nella Buenos Aires degli anni '60 vive un bambino di nove anni, Valentin. Sta con la nonna da
quando ne ha tre: suo padre è sempre in giro per affari e all'eterna ricerca di una fidanzata, mentre la mamma
è andata via tanto tempo prima e non se ne riesce a sapere nulla.
Valentin vuole diventare astronauta, sebbene abbia un piccolo 'problema di angolatura' alla vista e dopo la
scuola passa i pomeriggi nella sua stanza a realizzare modellini di missili e ad addestrarsi alla mancanza di
gravità camminando con dei pesi sui piedi o andandosene in giro con una tuta spaziale fatta in casa.
Come ogni bambino Valentin è un grande osservatore e attraverso i suo occhiali correttivi guarda al mondo
dei grandi con arguzia, considerando con stupore la loro assoluta incapacità ad approfittare della vita. È un
bambino molto solo e a parte un compagno di scuola, il suo più caro amico è un trentenne altrettanto solitario
che gli elargisce pillole di saggezza durante improduttive lezioni di pianoforte. Tra la preoccupazione di
sistemare sentimentalmente l'amico e l'improvvisa perdita della nonna, il piccolo Valentin finirà per arrivare
alla conclusione che a tutte le sue domande c'è sicuramente una riposta, ma che deve trovarla da solo.
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, regia di François Dupeyron, Francia 2003
Genere: Drammatico
Trama: Parigi, anni '60. Momo ha undici anni e vive solo con un padre depresso e taciturno. Il ragazzino
stringe amicizia con Ibrahim, il proprietario arabo della drogheria del quartiere ebraico. Insieme intraprendono un viaggio verso Oriente, lungo un percorso disseminato dei "fiori del Corano", le frasi che l'anziano sufita pronuncia nelle conversazioni con il suo piccolo amico. Fra i due si instaura presto un rapporto di profonda amicizia ed il confronto delle loro generazioni, culture e religioni diventa insegnamento e apprendimento
per entrambi.
L'estate di Kikujiro (Kikujiro), regia di Kitano Takeshi, Giappone, 1999
Genere: Commedia
Trama: Un rozzo delinquente adulto decide di accompagnare un introverso bambino di nove anni nel luogo
dove vivrebbe la mamma, che il piccolo non ha mai conosciuto. I due viaggiano per il Giappone, tra imprevisti e incontri bizzarri. Una lezione di vita durante l'estate, per entrambi.
Promotori: Ambito Territoriale n°9 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve, Sottosopra Società Cooperativa Sociale
ONLUS, Associazione Comunità del Pane, Associazione S.Vincenzo de Paoli.
Partner: Associazione Famiglie Numerose, Caritas di Clusone, Consorzio Solco del Serio, Consultorio Familiare “Beretta Molla”, Cooperativa
L'Aquilone, Gruppo Famiglia, La Casa Volante, Oratorio di Clusone, Rete Familiare “Vivere con la porta aperta”.
“Mi fido, mi affido, ci affidiamo: tessere fili per comunità accoglienti”
Progetto affidi – Bando Cariplo
Preferisco il rumore del mare, regia di Mimmo Calopresti, Italia, 1999
Genere: Drammatico
Trama: Tornato a Torino dopo una vacanza nella natia Calabria, Luigi, affermato dirigente d'azienda, non riesce a togliersi dalla mente Rosario, un ragazzo conosciuto al cimitero del paese: sepolta c'è la madre, vittima
di una faida, mentre il padre è in carcere. Rosario, quindici anni, è silenzioso, composto, scontroso, solitario.
Luigi, separato dalla moglie, ha un figlio coetaneo, Matteo, che, all'opposto, è svogliato, dispersivo, inconcludente e sfoga la sua insoddisfazione dipingendo e ascoltando musica. Luigi si rivolge a don Lorenzo, un
sacerdote che in città manda avanti una comunità per giovani disagiati e, con il suo aiuto, fa arrivare Rosario
a Torino. Qui il ragazzo, che ha un forte sentimento religioso, entra nella vita della comunità, lavora in biblioteca, serve la Messa. Luigi fa incontrare Rosario e Matteo. Tra i due c'è all'inizio una inevitabile distanza.
Quando qualche confidenza comincia a farsi avanti, alcuni episodi relativi a piccoli furti scavano profonde
incomprensioni. Luigi (che non riesce a gestire il rapporto d'affetto con l'amica Serena) fa di Rosario il bersaglio delle proprie difficoltà personali, lo accusa di abuso di fiducia, lo respinge. Quando arriva l'ultimo dell'anno, Rosario è in comunità con gli altri, Luigi è solo, Matteo va ad una festa ma quasi subito esce. Tornato
a casa, avverte all'improvviso un vuoto che lo porta a tentare il suicidio. Telefona a Rosario che arriva in
tempo, proprio poco prima dell'ingresso in casa anche di Luigi che soccorre il figlio e scaccia a male parole
l'altro. Per Rosario è troppo. Chiama don Lorenzo per dirgli che sta per tornare in Calabria. Don Lorenzo
parte con lui per fargli cambiare idea ma, una volta arrivati, Lorenzo dice "Preferisco il rumore del mare".
La gabbianella e il gatto, regia di Enzo D'Alò, Italia 1998
Genere: Animazione
Trama: Zorba è un gatto, attivo nella lotta contro i topi che infestano il porto della città in cui vive, in compagnia degli amici di specie che lo aiutano in questa guerra. Un giorno il destino lo fa incontrare con un uovo
di gabbiano, quest'ultimo viene deposto da una giovane gabbiana in fin di vita a causa dell'inquinamento delle acque in cui viene a trovarsi a causa della rottura di una petroliera. Prima di morire l'uccello affida a Zorba
il compito di crescere, sorvegliare ed insegnare a volare al futuro cucciolo sopravvissuto. Il gatto imparerà
così il senso dell'amicizia e della comprensione verso i diversi, coinvolgendo gli amici e il suo amore Bobulina nel compito di accudire la gabbianella, che alla fine imparerà a volare.
Central do Brasil, regia di Walter Salles, Brasile, 1998
Genere: Drammatico
Trama: Dora, ex insegnante e nubile, si è inventata un nuovo lavoro: scrive lettere per conto dei tanti analfabeti che si riversano ogni giorno nella principale stazione di Rio de Janeiro. Tra i clienti capitano la giovane
Ana e suo figlio Josuè di nove anni. Ana vuol far incontrare il figlio con il padre, che non ha mai conosciuto
e che vive in una zona sperduta del Brasile nord-orientale. Quando esce dalla stazione, Ana viene investita da
un autobus e muore. Josuè rimane solo, Dora lo avvicina e pensa di trarne profitto, vendendolo ad un mercante d'infanzia. Ma poi capisce l'errore, torna a riprenderlo e, a quel punto, decide di accompagnarlo al paese del padre. Su mezzi di trasporto precari e di fortuna, i due attraversano territori sconosciuti, fanno conoscenze, rimangono senza soldi, superano momenti di tristezza, si trovano coinvolti in riti e processioni religiose, arrivano nel paese indicato: il padre è disperso, ma al posto suo, Josuè trova due fratelli, una famiglia
nuova e, soprattutto, il valore di un'esperienza affettiva che non potrà più dimenticare.
Promotori: Ambito Territoriale n°9 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve, Sottosopra Società Cooperativa Sociale
ONLUS, Associazione Comunità del Pane, Associazione S.Vincenzo de Paoli.
Partner: Associazione Famiglie Numerose, Caritas di Clusone, Consorzio Solco del Serio, Consultorio Familiare “Beretta Molla”, Cooperativa
L'Aquilone, Gruppo Famiglia, La Casa Volante, Oratorio di Clusone, Rete Familiare “Vivere con la porta aperta”.
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Bashù e il piccolo straniero, regia di Bahram Beizai, IRAN, 1998
Genere: Drammatico
Trama: Durante la guerra Iran-Iraq (1980-88) il decenne Bashù di pelle scura che vive nell'arido Sud perde in
un bombardamento famiglia e casa e si avvia, solo, verso la regione del Gilan, nel fertile Nord dove tutto gli
è estraneo, persino il dialetto. Lo accoglie nella sua piccola fattoria, nonostante l'opposizione di parenti e vicini, Naii, madre di due bambini col marito al fronte. Nella donna Bashù trova una seconda madre e nel marito di lei, che rientra mutilato, un nuovo padre. Profondamente intrecciati, realtà e simboli si alternano in
questo nitido, complesso e coinvolgente film che ha per telaio narrativo il Mito: “... alla fine della storia i fili
avranno intrecciato l'Arazzo, la trama avrà scoperto l'Immagine.” (Emanuela Imparato). I fili della guerra e
del dolore si annodano a molti altri: la povertà, la memoria, la tendenza autodistruttiva di Bashù, la matrice
originaria della Natura e della Terra, la fiera tenacia amorosa di Naii, il ruolo delle donne indomite nell'ostinata ricerca della pace e della tolleranza. Edizione originale con sottotitoli.
Matilda sei mitica, regia di Danny De Vito, Stati Uniti d'America, 1996
Genere: Commedia
Trama: Matilda è una ragazzina dalla straordinaria intelligenza. Purtroppo i suoi genitori sono sempre distratti e assorbiti dai loro problemi per accorgersi delle qualità della figlioletta. Quando finalmente si decidono ad
iscriverla ad una scuola, scelgono Crunchem Hall, un cupo edificio di mattoni, in cui i giovani ospiti vivono
sotto il terrore di una corpulenta direttrice, Agatha Trunchbull. In questo triste ambiente, Matilda trova conforto solo nella compagnia di miss Honey, un'insegnante di prima elementare che capisce le notevoli qualità
della bambina e la aiuta a farle venire fuori. Tra queste, finisce con l'affermarsi la capacità di Matilda di mettere gli adulti di fronte alle loro responsabilità e di far loro comprendere i doveri che hanno verso i figli, soprattutto piccoli. Ma i genitori non sono più in grado di raccogliere l'appello della bambina, che alla fine viene adottata dalla maestrina che diventerà per lei la nuova famiglia.
Kolya, regia di Jan Sverak, Francia/ Gran Bretagna/Repubblica Ceca, 1996 Kolya
Genere: Drammatico
Trama: A Praga nel 1988 il violoncellista Frantisek ha avuto un alterco con un funzionario del partito comunista ed ora non lavora più, ridotto a suonare esclusivamente in occasione di funerali. Ha bisogno di soldi, e
un giorno un amico gli propone di sposare una giovane russa che ha bisogno di documenti cechi per espatriare. In cambio riceverà una buona somma di denaro. Dopo molte esitazioni, Frantisek accetta, ma poco dopo
il matrimonio, ha una sgradita sorpresa: la moglie è scappata in Germania dove c'è il suo innamorato ma ha
lasciato a Praga il figlioletto di cinque anni che viene depositato davanti alla porta di casa di Frantisek. Questi è all'inizio disperato e smarrito, il bambino parla solo russo, i due non si capiscono e lui non sa come fare
per accudirlo. La polizia lo interroga ripetutamente, ma Frantisek riesce a non cedere, tiene con sè il piccolo
e, dopo un periodo iniziale difficile, tra i due nasce un rapporto caloroso ed affettuoso. Ora Frantisek capisce
di dover pensare alla felicità e al futuro della creatura che gli è capitata, e così insieme fanno un viaggio attraverso la campagna ceca. Quando arriva il 1989, con la caduta del muro di Berlino, la mamma di Kolya
torna a Praga per riprendersi il figlio e chiedere il divorzio. Tutto va come previsto, ed anche Frantisek riprende il suo posto all'orchestra Filarmonica. Ma il ricordo di Kolya lo accompagnerà per sempre.
Promotori: Ambito Territoriale n°9 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve, Sottosopra Società Cooperativa Sociale
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“Mi fido, mi affido, ci affidiamo: tessere fili per comunità accoglienti”
Progetto affidi – Bando Cariplo
L'uomo senza volto, regia di Mel Gibson, Stati Uniti d'America, 1993
Genere: Drammatico
Trama: A Cranesport sulle coste del Maine è in vacanza Chuck Norstadt, un dodicenne non felice, orfano di
padre e per sua disgrazia appena tollerato sia da Catherine, una madre frivola alla vigilia del quinto matrimonio, sia dalle due sorellastre Gloria e Meg. Tutto preso dall'idea di tentare l'accesso all'Accademia Navale (a
suo tempo frequentata dal padre), anche se ha fallito l'esame, il ragazzo decide di riprovarci a settembre. Senza dir nulla alla madre (tanto sarebbe contraria), Chuck chiede di ricevere qualche lezione a Justin McLeod.
Costui è un ex-docente che da sette anni vive isolato tra i suoi libri e quadri in un bel cottage: un uomo misterioso ancora giovane, che la gente avversa senza conoscerlo, circondato da pettegolezzi e supposizioni
malevoli, il quale per di più ha una parte della faccia deturpata. La triste vicenda di McLeod è complicata dal
fatto che egli è stato in prigione per omicidio colposo in relazione ad un'incidente stradale. Un legame ricco
di affetto e fiducia nasce fra i due: Chuck si sente compreso ed aiutato; l'uomo avverte spezzata la sua solitudine e l'emarginazione in cui vive. Ma le corse in bicicletta al cottage sono notate dalla meschina comunità:
la madre del ragazzo intima al maestro di allontanarsi, mentre la gente insinua che senza dubbi quel "faccia
bruciata" deve covare intenzioni poco oneste. Si interessa lo sceriffo, finché vi sarà una inchiesta da parte di
una piccola commissione. McLeod ne esce indenne: la sua volontà di aiutare negli studi il giovanissimo allievo ed i mezzi pedagogici adottati con lui e per lui sono stati impeccabili. Per evitare comunque che Chuck
venga sottoposto a penosi interrogatori, il maestro si allontana da Cranesport. Frattanto Chuck supera brillantemente gli esami, il cui esito ha perfino cancellato la sorpresa e nella gioia bizze e incomprensione di madre
e sorellastre. Chuck - al quale tanto mancava la figura del padre (ha poi appreso che egli era un forte bevitore
e considerato un folle) - ha potuto cominciare il proprio cammino nella vita e, a suo tempo, nell'indipendenza, identificando in meglio nella figura e nel valore autentico di Justin McLeod senza farsi impressionare né
da un volto deturpato dalle cicatrici, né da chiacchiere malevoli, consegnandosi solo alla fiducia, che è stata
reciproca.
Il ladro di bambini, regia di Gianni Amelio, Italia, 1992
Genere: Drammatico
Trama: Rosetta, una ragazza di undici anni di origine siciliana, avviata alla prostituzione dalla madre che
vive a Milano separata dal marito, ha un fratellino disadattato, Luciano, che soffre ovviamente della situazione. L'arresto della madre e del cliente di turno fa sì che i due ragazzi vengano affidati ad un istituto per l'infanzia di Civitavecchia. Li accompagnano una coppia di carabinieri, che presto si riduce al solo Antonio, un
giovanotto calabrese semplice e di buon cuore, in quanto il collega scende a Bologna per affari privati. Il clima fra i tre è di reciproca diffidenza ed ostilità. Il bimbo non parla e ha problemi d'asma, la ragazza è diffidente e aggressiva. A Civitavecchia l'istituto rifiuta la ragazza, e così Antonio chiede ospitalità ad un collega.
I tre approdano in Calabria dove il carabiniere fa ospitare i ragazzi presso la sorella che ha un ristorante. C'è
una Prima Comunione, e Rosetta fraternizza con i coetanei mentre Luciano è affascinato da una foto di Antonio piccolo mostratagli dalla nonna di quest'ultimo. Ma il clima idilliaco è rotto bruscamente dal riconoscimento di Rosetta da parte di una giovane parente, che ha letto di lei su una rivista. Antonio tenta di consolare
la ragazza che piange disperata. Prosegue il viaggio ed i tre giungono in Sicilia, dove incontrano Nathalie e
Martine, due ragazze francesi, con cui fanno amicizia. Ma anche qui l'incanto si rompe a causa di uno scippatore che strappa la macchinetta fotografica di una delle due turiste a Rosetta che sta scattando una foto. AntoPromotori: Ambito Territoriale n°9 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve, Sottosopra Società Cooperativa Sociale
ONLUS, Associazione Comunità del Pane, Associazione S.Vincenzo de Paoli.
Partner: Associazione Famiglie Numerose, Caritas di Clusone, Consorzio Solco del Serio, Consultorio Familiare “Beretta Molla”, Cooperativa
L'Aquilone, Gruppo Famiglia, La Casa Volante, Oratorio di Clusone, Rete Familiare “Vivere con la porta aperta”.
“Mi fido, mi affido, ci affidiamo: tessere fili per comunità accoglienti”
Progetto affidi – Bando Cariplo
nio ferma il ladro e lo porta al Commissariato, ma qui si trova a dover rispondere addirittura dell'accusa di
sequestro di minori, per non aver consegnato immediatamente i bambini all'istituto siciliano. Dopo un rabbuffo il Commissario tuttavia rilascia il carabiniere che, nonostante l'affetto che lo lega ormai ai due bimbi, e
che è ricambiato, non potrà che consegnarli al loro triste destino."
La tenera canaglia, regia di John Hughes, Stati Uniti d'America, 1991
Genere: Commedia
Trama: Bill Dancer, uno stravagante vagabondo quarantenne, e la piccola Curly Sue, un'orfana di entrambi i
genitori, vivono di ingegnosi espedienti. Dopo aver stimolato un incidente facendosi investire dall'automobile di Grey Allison, una ricca avvocatessa di Chicago, Bill e la bambina vengono ospitati a casa della donna.
Ciò suscita le ire di Walker Mc Cormick, il fidanzato di Grey, che tenta, inutilmente, di convincerla ad allontanare i due intrusi. Per un insieme di circostanze e, soprattutto, per la vivacità di Curly, la donna si affeziona
alla bambina e a Bill il quale, ormai invaghitosi di Grey, è intenzionato a trovare un onesto lavoro. Deluso ed
adirato, Mc Cormick denuncia Dancer alla polizia come illegale tutore della bambina: Bill viene arrestato e
Curly viene rinchiusa in un istituto per orfani. Grey, dopo aver pagato la cauzione per liberare Bill, con uno
strategemma riesce ad ottenere l'affidamento di Curly. Questi avvenimenti hanno prodotto in Bill, Grey e
Curly un cambiamento: costoro ormai hanno formato una vera famiglia.
Verso sera, regia di Francesca Archibugi, Italia, 1990
Genere: Commedia
Trama: Un anziano vedovo, docente di letteratura russa e liberalcomunista amendoliano, si vede scaricare in
casa Pàpere, nipotina di quattro anni, nata da un immaturo accoppiamento tra il suo scompaginato figlio Oliviero e Stella, una compagna che sta inseguendo i sogni generosi e le rabbiose utopie della contestazione giovanile nel 1977. Il 2° film di F. Archibugi (e il 122° di Mastroianni) parla di politica attraverso i sentimenti e
analizza il conflitto tra due generazioni con grazia, tenerezza, lucidità critica. Qua e là un po' troppo dimostrativo. 2 David di Donatello e 2 Nastri d'argento.
Promotori: Ambito Territoriale n°9 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve, Sottosopra Società Cooperativa Sociale
ONLUS, Associazione Comunità del Pane, Associazione S.Vincenzo de Paoli.
Partner: Associazione Famiglie Numerose, Caritas di Clusone, Consorzio Solco del Serio, Consultorio Familiare “Beretta Molla”, Cooperativa
L'Aquilone, Gruppo Famiglia, La Casa Volante, Oratorio di Clusone, Rete Familiare “Vivere con la porta aperta”.