Indicazioni per la predisposizione del Piano di Gestione dei Rifiuti di

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Indicazioni per la predisposizione del Piano di Gestione dei Rifiuti di
Indicazioni per la predisposizione del Piano di Gestione dei Rifiuti di Estrazione PGRE
Il Piano di Gestione dei Rifiuti di Estrazione (PGRE), che costituirà l’All. n. 5 o successivi, al
provvedimento di autorizzazione, dovrà essere elaborato con l’obiettivo di individuare e definire tutte le
misure, procedure ed azioni finalizzate alla prevenzione e riduzione di eventuali effetti negativi per
l’ambiente, nonché per la salute umana, conseguenti alla gestione dei rifiuti prodotti dall’attività
estrattiva e per il sicuro smaltimento sia nel breve che lungo termine degli scarti di lavorazione.
Il titolare/operatore congiuntamente con il direttore responsabile dei lavori presentano il PGRE ai
sensi dell'art. 5 del D.Lgs. n. 117/2008 sviluppando almeno i seguenti punti:
Scheda riepilogativa di sintesi da compilare in ogni sua parte;
Premessa: inquadramento dell'attività nell'ambito del Piano Cave, indicazione dei provvedimenti
autorizzativi, motivazioni per le quali si presenta il Piano di Gestione dei Rifiuti di Estrazione;
Descrizione del ciclo produttivo e delle operazioni che producono rifiuti di estrazione (descrizione
impianti di lavorazione e trattamento, schema a blocchi del ciclo produttivo, tipologie macchine
e potenzialità impianti):
•
•
Attività di estrazione e lavorazione di inerti naturali estratti dal giacimento locale;
Attività, se presenti, di gestione e lavorazione di materiali provenienti dall'esterno.
Caratteristiche e quantitativi delle tipologie di materiali lavorati e utilizzati
• Inerti di cava estratti in sito (volume utile e movimentato);
• Terre non inquinata (D.Lgs. n. 117/08 art. 3, c.1 lett. e): Terreno vegetale, cappellaccio;
• Residui limoso – argillosi provenienti dalla lavorazione del materiale estratto in sito;
• Terre e rocce da scavo provenienti dall'esterno;
• Residui limoso – argillosi provenienti dalla lavorazione del materiale proveniente
dall'esterno;
• Residui limoso – argillosi provenienti da impianti esterni al sito.
Ciclo delle acque di lavaggio, comprensivo di punto di prelievo e scarico
• Descrizione del ciclo delle acque di lavaggio inerti con indicazione dei principali elementi
costitutivi nonché dei titoli autorizzativi al prelievo e scarico, stime volumetriche di
prelievo e di scarico, caratteristiche tecniche degli impianti...;
• Schema cartografico del ciclo delle acque sopra descritto (con indicazione di tutti gli
elementi del ciclo delle acque, dal punto di prelievo al punto di scarico).
• Impianto di trattamento acque di lavaggio (dimensionamento vasche, scarichi acque,
controllo dei processi di consolidamento fanghi, stabilità pareti vasche e sicurezza
operatori, gestione materiali consolidati nelle vasche, manutenzione e ripristino vasche,
eventuale uso di flocculanti e additivi vari, gestione stoccaggi relativamente alla
previsione di aree ampie, alla prevenzione del dilavamento e trasporto solido e alla
mitigazione della diffusione delle polveri):
• Ciclo con vasche di sedimentazione: descrizione del processo di sedimentazione delle
acque torbide in vasche di decantazione e analisi delle eventuali problematiche;
•
Ciclo con filtropressa: descrizione del processo di chiarificazione delle acque torbide
e disidratazione del fango tramite impianto di filtropressa e analisi delle eventuali
problematiche.
Strutture di deposito
•
Descrizione delle caratteristiche geologiche e idrogeologiche dell'area che ospita le
strutture di deposito;
•
Descrizione delle strutture di deposito presenti: vasche di decantazione e/o cumuli;
•
Caratteristiche costruttive delle strutture di deposito, cumuli inclusi;
•
Classificazione delle strutture di deposito, cumuli inclusi, con le indicazione delle
motivazioni, ex allegato II del D.lgs. n. 117/2008;
•
Verifica delle eventuali interferenze delle vasche con la falda freatica;
•
•
•
•
•
Descrizione sull'efficacia della decantazione;
Verifica di stabilità fisico-chimica a breve e lungo termine, valutazione dei rischi (es. crolli
e liquefazione);
Programma di controllo-ispezione, monitoraggio e manutenzione delle strutture di
deposito;
Procedure d'intervento al verificarsi di episodi di sversamento di sostanze pericolose in
prossimità delle vasche;
Piano di ripristino e chiusura delle strutture di deposito e monitoraggio post chiusura.
Tipologie dei materiali presenti
Terra non inquinata ex art. 3 comma 1 lett. e) del D.Lgs. n. 117/08 (es. terreno vegetale, scotico,...)
•
Gestione e qualifica delle terre non inquinate;
•
Descrizione delle strutture di deposito che le ospitano (gli accumuli di terreno superficiale
accantonato per periodi superiori a 3 anni e destinato al recupero ambientale,
costituiscono “strutture di deposito” temporanee e devono essere previste nel Piano di
gestione dei rifiuti di estrazione;
•
Indicazioni relative al riutilizzo/destinazione.
Rifiuti
•
•
•
di estrazione ex art. 3 comma 1 lett. d) del D.Lgs. n.117/08 (es. cappellaccio, frazioni limose,...)
Gestione e qualifica dei rifiuti di estrazione ex art. 3 comma 1 lett. r) del D.Lgs. 117/08;
Descrizione delle strutture di deposito che li ospitano;
Registro operazioni di gestione dei rifiuti di estrazione ex art. 11 comma 4 del D.lgs. n.
117/2008;
•
Caratterizzazione chimico-fisica ex allegato I e III-bis del D.lgs. n. 117/08 (eventualmente
estesa alla verifica del parametro acrilammide in caso di uso di flocculanti);
•
Indicazioni relative al riutilizzo/destinazione.
Sottoprodotti (che non costituiscono rifiuti di estrazione)
•
Qualifica dei sottoprodotti ai sensi della normativa vigente (es. frazioni limoso-argillosi
derivanti dalla lavorazione negli impianti di cava di materiali provenienti dall'esterno,
residui limoso-argillosi provenienti da altri siti estrattivi, …);
•
Gestione dei sottoprodotti (es. verifica accettabilità, tenuta registri,...);
•
Descrizione delle strutture di deposito che li ospitano;
•
Caratterizzazione chimica D.Lgs. 152/06 (eventualmente estesa alla verifica del
parametro acrilammide in caso di uso di flocculanti) e Test di cessione (DM 186/2006;
•
Indicazioni relative al riutilizzo/destinazione (es. impiegati per il recupero ambientale e/o
commercializzati per utilizzi esterni al sito estrattivo fatto salvo il rispetto dei requisiti di
qualità ambientale).
Valutazione degli impatti ambientali, paesaggistici e di sicurezza
•
Descrizione dei possibili effetti negativi sull'ambiente (inquinamento matrici ambientali) e
sulla salute a seguito del deposito dei rifiuti di estrazione;
•
Valutazione dell'impatto paesaggistico e descrizione delle misure di mitigazione delle
strutture di deposito;
•
Valutazioni delle condizioni di sicurezza, misure preventive e definizione di misure per la
sicurezza degli operatori.
Piano di monitoraggio e controllo
•
Monitoraggio acque sotterranee e superficiali (art. 24 N.T. Piano Cave);
•
Monitoraggio scarichi idrici (come da provvedimento di autorizzazione allo scarico);
•
Monitoraggio rifiuti di estrazione provenienti da altro sito estrattivo: caratterizzazione
chimica (D.Lgs. 152/06) e Test di cessione (DM 186/2006);
•
Monitoraggio sottoprodotti: caratterizzazione chimica (D.Lgs. 152/06) e Test di cessione
(DM 186/2006);
•
Monitoraggio polveri relativamente alla presenza di cumuli;
•
Programma di manutenzione, ispezione e monitoraggio strutture di deposito e relativo
registro;
•
Rilievo topografico di controllo dei cumuli e dei limi all'interno delle vasche;
Attività produttive eventualmente presenti all'interno dell'ATE
Descrizione delle attività diverse dalle attività di lavorazione materiale di cava soggette a
specifiche norme di settore (ad esempio attività di produzione calcestruzzi, conglomerati
bituminosi, recupero rifiuti non pericolosi quali inerti da demolizione, con indicazione delle
rispettive aree di pertinenza).
Allegati cartografici al PGRE
Tavola 1 “Planimetria dello stato di fatto con individuazione fasi di scavo”;
La tavola deve evidenziare il ciclo delle acque di lavaggio, i cumuli di tutto il materiale presente
e l'individuazione univoca di tutte le attività produttive presenti nell'ambito, gli impianti e
relative pertinenze, con particolare riferimento alla precisa perimetrazione cartografica delle
aree di rispettiva competenza.
Tavola 2 “Planimetria di dettaglio dell'area impianti e strutture di deposito”.
La tavola deve evidenziare in dettaglio il ciclo delle acque di lavaggio dei materiali, inclusi il
punto di prelievo e il punto di scarico, nonché gli elementi costitutivi le diverse fasi di lavorazione
(es. vasche di raccolta , filtropressa,...).
Documenti da produrre
- Analisi granulometrica sul tout-venant di cava;
- Analisi chimiche di caratterizzazione (eventualmente esteso alla verifica del parametro
acrilammide in caso di uso di flocculanti) e test di cessione effettuati sui sottoprodotti;
- Analisi chimiche delle acque sotterranee e delle acque di scarico;
- Esiti del monitoraggio relativo alle concentrazioni di PM10;
- Scheda tecnica e di sicurezza del flocculante eventualmente impiegato;
Tali documenti sono anche da conservare in sito unitamente al Piano di gestione dei rifiuti.
Sintesi degli adempimenti
- Trasmissione della dichiarazione in merito all'obbligo di PGRE (Modulo n.1);
- Predisposizione e aggiornamento del registro delle operazioni di gestione dei rifiuti di
estrazione ai sensi dell'art. 11, comma 4 del D.Lgs. 117/2008 (Modulo n.2);
- Comunicazione del cambio operatore all'Ente ex art. 11, comma 5 del D.Lgs. 117/2008;
- Trasmissione annuale dell'attestazione dell'efficienza e sicurezza delle strutture di deposito ai
sensi dell'art. 11, comma 2 del D.Lgs. 117/2008;
- Comunicazione agli Enti di ogni variazione intervenuta nella gestione dei rifiuti di estrazione;
- Predisposizione e aggiornamento del registro dei sottoprodotti in uscita dal sito estrattivo in
conformità alle normative vigenti (Modulo n.3);
- Predisposizione e aggiornamento del registro dei materiali in entrata nel sito estrattivo in
conformità alle normative vigenti (Modulo n.4);
- Trasmissione annuale della relazione tecnica di monitoraggio ai sensi dell'art. 11, comma 7 del
D.Lgs. 117/2008;
INDICAZIONI SEMPLIFICATE NON ESAUSTIVE
Modulo n.1
Dichiarazione in merito alla sussistenza dell'obbligo
di adempimento alle prescrizioni dell'art. 5 del D.Lgs. n. 117/2008
PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI DI ESTRAZIONE
RICOGNIZIONE E INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE
VERIFICA DELL’ ESISTENZA, CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI DI ESTRAZIONE
Il sottoscritto___________________________________________________________________
in qualità di titolare della Ditta _____________________________________________________
operante presso l'Ambito Territoriale Estrattivo denominato_______________________________
sito in località___________________________ Comune/i _______________________________
Bacino ______________________________Provincia di_________________________________
per attività di
COLTIVAZIONE DI CAVA IN FALDA
COLTIVAZIONE DI CAVA A SECCO
per la quale sono individuati anche i seguenti soggetti
Operatore (se diverso dal titolare) ex art. 3, comma 1, lettera dd) D.Lgs. 117/2008:
______________________________________________________________________________
Direttore responsabile ex D.P.R. 128/1959:
______________________________________________________________________________
con riferimento alle statuizioni del D.Lgs. 117/2008 in materia di rifiuti di estrazione ed in merito ai
lavori di coltivazione/ricerca sopra indicata PREMESSO e VISTO quanto stabilito dalle vigenti
norme e direttive di settore il sottoscritto titolare e/o operatore
DICHIARA:
Attività di
MATERIALI PRINCIPALI
descrizione:
il materiale di cava autorizzato alla coltivazione in via principale sarà
interamente commercializzato:
se NO indicare altri utilizzi/destinazioni:
SI  - NO 
MATERIALI SECONDARI (es. terre di scopertura,...):
SI  - NO 
descrizione:
Il TERRENO VEGETALE sarà interamente impiegato per il ripristino del
sito:
SI  - NO 
Se NO indicare altri utilizzi/destinazioni:
Se SI inserire nella relazione tecnica una descrizione dei quantitativi presunti, delle modalità di
stoccaggio e gestione e delle strutture di deposito previste.
Sono previste strutture di deposito del terreno vegetale
SI  - NO 
(cumuli con permanenza superiore ai tre anni):
Il CAPPELLACCIO sarà interamente impiegate per il ripristino del sito:
SI  - NO 
Se NO indicare altri utilizzi/destinazioni:
Se SI inserire nella relazione tecnica una descrizione dei quantitativi presunti, delle modalità di
stoccaggio e gestione e delle strutture di deposito previste.
Sono previste strutture di deposito del cappellaccio
SI  - NO 
(cumuli con permanenza superiore ai tre anni):
E’ previsto l’utilizzo di MATERIALI PROVENIENTI DALL’ESTERNO
per il recupero del sito:
SI  - NO 
se SI inserire nella relazione tecnica una descrizione di quantitativi presunti, modalità di gestione
e stoccaggio
Sono previsti o presenti IMPIANTI DI LAVORAZIONE fissi/mobili:
SI  - NO 
se SI fornire breve descrizione
E' previsto l’utilizzo di FLOCCULANTI/ADDITIVI negli impianti di SI  - NO 
lavorazione:
E’ previsto l’utilizzo di MATERIALI PROVENIENTI DALL’ESTERNO negli SI  - NO 
impianti di lavorazione:
Le attività di coltivazione originano RIFIUTI DI ESTRAZIONE:
SI  - NO 
se NO
con la presente la Società attesta che ai sensi della normativa vigente non è soggetta all'obbligo di
redigere il Piano di gestione dei rifiuti di estrazione.
se SI
- che con la presente la Società si impegna a redigere
 nuovo piano di gestione dei rifiuti di estrazione, ovvero
 variante al precedente piano di gestione approvato con ____________________________
- che trattasi delle seguenti tipologie di rifiuti:
 rifiuti inerti
 rifiuti non inerti e non pericolosi
 rifiuti non inerti e pericolosi
- che sono previste strutture di deposito di rifiuti di estrazione:
 SI
 NO
e se SI che tali strutture sono classificate come
 struttura di NON CAT. A
 struttura di CAT. A
- che i rifiuti di estrazione:
 saranno utilizzati tal quali per il recupero ambientale del sito
 saranno classificati come sottoprodotti per la commercializzazione.
- che sarà assicurato l'adempimento di cui al comma 2 dell’art. 11 del D.Lgs. 624/1996 relativo
all'ATTESTAZIONE ANNUALE in cui si certifica che la STRUTTURA DI DEPOSITO è
progettata, utilizzata e mantenuta in efficienza in modo sicuro e che è stata implementata una
politica di prevenzione degli incidenti ed adottato un sistema di gestione della sicurezza tali da
garantire che i rischi per la salute umana e per l’ambiente siano stati eliminati e ridotti al minimo
accettabile e adeguatamente tenuti sotto controllo.
- che è a conoscenza degli obblighi di legge che prevedono
per i RIFIUTI INERTI in applicazione all’art. 2, c.3 del D.Lgs. n. 117/08 che non venga richiesta
l’autorizzazione di cui all’art.7 per la prevista struttura di deposito, ma solo l’approvazione del presente
piano di gestione, ai sensi dell’art. 5, c.6 del D.Lgs. n. 117/08;
per i RIFIUTI NON INERTI E PERICOLOSI la necessità di strutture di deposito di tale tipologia di rifiuti
di estrazione ai sensi dell’art. 5, c.6 del D.Lgs. n. 117/08, l’obbligo di approvazione del piano di gestione
dei rifiuti nonché la necessità dell'istanza di Autorizzazione di cui all’art. 7 del D.Lgs. n. 117/08.
- che è a conoscenza degli obblighi di legge che prevedono all’art. 5, c.4 del D.Lgs. n. 117/08 che il Piano
di Gestione dei Rifiuti di Estrazione è modificato se subentrano modifiche sostanziali alla struttura di
deposito dei rifiuti di estrazione o nel tipo di rifiuti di estrazione depositati ed è comunque riesaminato
ogni 5 anni. Le eventuali modifiche sono notificate all'autorità competente.
DATI RELATIVI AD EVENTUALI ATTIVITA’ NON SOGGETTE AL PRESENTE PGRE
Nel ricordare che sono esclusi dal piano di gestione dei rifiuti di estrazione gli impianti, le strutture
e le aree pertinenziali alle medesime, utilizzate per le attività diverse dalle attività di lavorazione
degli inerti eventualmente presenti all'interno del sito estrattivo (es: impianti trattamento rifiuti
inerti, impianti di betonaggio che non costituiscono impianti di prima lavorazione o pertinenze) e
che tali impianti e strutture soggiaciono alle specifiche norme di settore anche in materia di
sicurezza, ancorché ubicate all’interno del sito estrattivo, si riporta di seguito una breve descrizione
delle attività in essere diverse dall’attività di coltivazione:
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
Data__________________________
Firma Titolare_______________________________
SCHEMA SEMPLIFICATO NON ESAUSTIVO
Modulo n. 2
Ditta __________ ATE _____ Registro della gestione dei rifiuti di estrazione e lavorazione degli aggregati inerti naturali – Aut. Dir. n. _____ D.Lgs. n. 117/08
N. di
registrazione
Data
Tipologia di
materiale
Operazione
Qualifica del
materiale
Quantità
(mc)
Eventuale
caratterizzazione
del materiale
□ produzione e
stoccaggio nella
vasca di
sedimentazione
□ asportazione
dalla vasca di
decantazione
Frazioni limoso
argillosi
□ asportazione
dalla vasca di
essiccazione e
messa a cumulo
□ messa a
cumulo dopo
filtropressa
001/2014
Utilizzo/avvio a
destinazione del
materiale
□ opere di recupero
ambientale
all'interno del sito
□ rifiuto di
estrazione
(D.Lgs. 117/08)
□ caratterizzazione
chimica
2500
□ test di cessione
□ sottoprodotto
(art. 184bis
D.Lgs.152/06)
□
commercializzazione
/utilizzo in qualità
di sottoprodotti
□ altro_______
□ utilizzo/avvio
a destinazione
01/01/2014
Cappellaccio
Terreno vegetale
□ utilizzo/avvio
a destinazione
□ rifiuto di
estrazione
(D.Lgs. 117/08)
□ messa a
cumulo
□ sottoprodotto
(art. 184bis
D.Lgs.152/06)
□ utilizzo/avvio
a destinazione
□ rifiuto di
estrazione
(D.Lgs. 117/08)
□ messa a
cumulo
□ sottoprodotto
(art. 184bis
D.Lgs.152/06)
□ opere di recupero
ambientale
all'interno del sito
100
/
□
commercializzazione
/utilizzo in qualità
di sottoprodotti
□ opere di recupero
ambientale
all'interno del sito
100
SCHEMA SEMPLIFICATO NON ESAUSTIVO
/
□
commercializzazione
/utilizzo in qualità
di sottoprodotti
Modalità di
utilizzo/avvio a
destinazione
Modulo n. 3
REGISTRO SOTTOPRODOTTI IN USCITA DALLA CAVA
documento di trasporto
num
progr.
quantità
descrizione
luogo di destinazione
data
Tipologia utilizzo
[mc]/[ton]
SCHEMA SEMPLIFICATO NON ESAUSTIVO
Modulo n. 4
REGISTRO MATERIALE IN ENTRATA NELLA CAVA
documento di trasporto
tipo
(1)
n progr.
data
materiale
luogo di provenienza
tipologia
(2)
descrizione
Tipo di utilizzo (3)
quantità
[mc]/[ton]
1
DOCUMENTAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO DEI MATERIALI (Firmata da cedente e ricevente) DA CONSERVARE
DDT Documento di trasporto di cui al DPR 472/1996 696/1996 in relazione a prodotti o sottoprodotti
- Altra documentazione comprovante la provenienza dei materiali
2
TIPOLOGIA DI MATERIALE
1 Terre e rocce da scavo
2 Sottoprodotto di lavorazione di materiali di cava
3
UTILIZZO NELLA CAVA
a lavorazione
b Recupero ambientale
SCHEMA SEMPLIFICATO NON ESAUSTIVO