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CRONOLOGIA padre ANGELICO da None 1845 - 23 gen. - Candiolo. - Nascita di Pittavino Andrea, padre di P. A., nella cascina Parpaglia presso Stupinigi. È il minore di 5 fratelli. 1852 - 15 apr. - Villanova d'Asti. - Nascita di Valentino Francesca, madre di P. A., nella frazione Savi-Terrazze. 1874 - 16 mag. - None. - Nella Parrocchia il Teol. Abrate G., parroco, celebra il matrimonio tra Pittavino Andrea e Valentino Francesca, premessa la la pubblicazione con dispensa delle altre due. Sono testimoni: Pittavino Michele e Scaglia Domenico. L'INFANZIA - NONE 1875-1884 1875 - 28 mag. - None. - Nella casa sita in via Alfieri, alle ore 10 antimeridiane, nasce un bimbo di sesso maschile, figlio di Pittavino Andrea e di Valentino Francesca. 1875 - 30 mag. - None. - Nella Parrocchia riceve il Battesimo dal Teol. Abrate G., parroco, avendo a padrini Scaglia Domenico e Pittavino Agnese, nonna paterna. Gli sono imposti i nomi: MATTEO, Giovanni, Domenico, Felice, 1877 - 4 giu. - None. - Nascita della sorella Pittavino Agnese, battezzata il 5 giu. Entrerà nelle Suore Vincenzine del Cottolengo col nome di Suor Candida 1879 - 4 ago. - None. - Nascita della sorella Pittavino Maria, battezzata lo stesso giorno. Entrerà nelle Suore Vincenzine del Cottolengo col nome di Suor Delfina 1879-1881 - None. - Frequenta l'Asilo Infantile, fondato l'l1 nov. 1875, sotto la direzione di Suor Gesualda superiora dal 1877 al 1909. (Don Pittavino A. asserisce che P. A. parlava di Suor Gesualda come di una sua maestra). 1881 - 5 set. - None. - Nascita del fratello Pittavino Lorenzo, battezzato il 6 set. Sarà coniugato con Poggio Angela Maria il 27 nov. 1913. 1881-1882 - None. - Frequenta la I Elementare con il maestro Borla Lorenzo. 1882-1883 - None. - Frequenta la II Elementare con il maestro Avataneo. Quantunque assai severo, il maestro non ebbe mai a punirlo. Si usava allora far interrogare gli alunni dal ragazzo più disciplinato della scolaresca; il designato era ordinariamente Matteo. 1883 - 10 mag. - None. - Riceve il sacramento della Confermazione da S. E. Mons. Chiesa Filippo, Vescovo di Pinerolo, avendo a padrino Gruero Stefano, Sindaco di None. 1883-1884 - None. - Frequenta la III Elementare con il maestro Don Cerchio Simone. 1884 - 1° feb. - None. - Nascita della sorella Pittavino Caterina, battezzata il 2 feb.; andata sposa a Conti Clemente il 20 set. 1917. SEMINARISTA - GIAVENO 1884-1890 1884 - 7 ott. - Giaveno. - Grazie alle cure materne e all'interessamento del parroco di None, Don Moriondo Giuseppe, entra nel Seminario Minore dell'Arcidiocesi di Torino. È uno dei 260 seminaristi e paga la retta più alta. Rettore: Can. Aniceto Giuseppe, Vice-Rettore: Don Beone Stefano. 1884-1885 - Giaveno. - Data l'insufficienza dell'istruzione ricevuta in None compie la III Elementare avendo come maestro Don Girotto Francesco, poi Parroco di Revigliasco e benefattore della Missione di P. A. Esito 71/90. 1885-1886 - Giaveno. - Compie la I Ginnasiale con il prof. Don Fontana Salvino. Esito: 67/80. 1886 - 25 lug. - None. - Nascita del fratello Pittavino Giacomo, battezzato il 271ug. 1886-1887 - Giaveno. - Compie la II Ginnasiale con il prof. Don Fontana Salvino. Esito: 83/100. 1887-1888 - Giaveno. - Compie la III Ginnasiale con il prof. Don Girotto Francesco. Esito: 82/100. 1888-1889 - Giaveno. - Compie la IV Ginnasiale con il prof. Don Chiaretta Michelangelo. Esito: 81/100. In questo periodo matura la vocazione all'Ordine dei Cappuccini, determinata dalla vicinanza del Santuario della Madonna dei Laghi di Avigliana, officiato dai PP. Cappuccini, dove i seminaristi si recano a passeggio e dalle visiite fatte al Seminario da un vecchio missionario cappuccino, il P. Eutimio da Settime, durante le quali parla della sua Missione di Mesopotamia. Manifesta subito al padre questo suo desiderio, ma ne riceve un categorico rifiuto: « Prete, sì! Frate, no! » 1889 - 4 mag. - None. - Nascita del fratello Pittavino Michele, battezzato il 5 mag. 1889 - 30 dic. - None -Muore il fratello Pittavino Giacomo. 18891890 - Giaveno. - Compie la V Ginnasiale con il prof. Don Beone Stefano. Esito: 101/120. Una osservazione del Registro dice: «Veste l'abito francescano» P. A. spiegherà poi la mancata entrata nell'Ordine: «Ne feci domanda: ero quasi accettato; ma mi fu consigliato dal P. Provinciale di attendere perché guarissi da un mio difetto [fisico] » CHIERICO - CHIERI 1890-1892 1890 - 8 set. - None. - Riceve l'abito talare di chierico dalle mani del parroco Teol. Moriondo Giuseppe. 1890-1891 - Chieri. - Nel Seminario Maggiore dell'Arcidiocesi di Torino di cui è Rettore il Can. Duvina Francesco, compie il I° Corso di Filosofia e Letteratura con la media del 10. In Indole e Costumi e Studio riporta sempre 10. Durante le vacanze a None aiuta il parroco nello svolgimento delle funzioni liturgiche e nell'insegnamento della Dottrina Cristiana. 1891 - 13 feb. - None- Muore il fratello Pittavino Michele 1891-1892 - Chieri. - Compie il II° Corso di Filosofia con la media del 10 e di Letteratura con la media del 9 -h . In Indole e Costumi e Studio riporta 10. In tutti e due i Corsi risulta sempre primo assoluto tra i 55 alunni. In Indole e Costumi solo dieci riportano 10 e tra essi è il chierico Pittavino. È nominato 6° Prefetto di Camerata: il chierico distinto per bontà e diligenza, preposto alla vigilanza dei compagni del Corso inferiore. 1892 - 26 mag. - None. - Alle ore 0,10, munito dei SS. Sacramenti, muore in casa propria Pittavino Andrea, padre di P. A. Il figlio può ancora parlargli e ottenere il consenso di entrare tra i Cappuccini. Le esequie avvengono il 27 e l'inumazione il 28 1892 - 28 mag. - None. - Durante l'inumazione del padre nasce il fratello Pittavino Andrea, battezzato il 29 mag., e apparterrà al Clero Diocesano di Torino. L'indicazione della nascita e la richiesta di Battesimo è fatta dal fratello Matteo (P. A.). 1892 - 29 ago. - Chieri. - Lettera Testimoniale del Can. Duvina Francesco, Rettore del Seminario, in cui certifica che il chierico Pittavino Matteo «diede sempre ottime prove di diligenza nello studio, di buona condotta e di sincera pietà». 1892 - 11 set. - None. - Lettera Testimoniale di Pittavino Antonio, Sindaco del paese e zio paterno di P. A., in cui si dichiara che Pittavino Matteo «appartiene a famiglia onorata e che gode buona fama nel paese». 1892 - 16 set. - Torino. - Lettera Testimoniale di S. E. Mons. Riccardi Davide, Arcivescovo di Torino, sulla condotta integerrima del chierico Pittavino Matteo. NOVIZIO CAPPUCCINO - RACCONIGI 1892-1893 1892 - seconda metà di set. - Racconigi. - Accompagnato dalla madre entra nel Noviziato dei PP. Cappuccini e inizia gli Esercizi Spirituali di preparazione alla Vestizione religiosa. 1892 - 2 ott. - Racconigi. - Solennità dei SS. Angeli. È vestito dell'abito serafico dal Maestro di Noviziato, P. Giov. Grisostomo da S. Giorgio, che gli impone il nome di ANGELICO. P. Giov. Grisostomo muore il 27 gen. 1893 e gli succede nella carica di Maestro il P. Clemente da Monasterolo. Guardiano del convento è il P. Cosma da Bene. 1893 - 2 ott. - Racconigi. - Terminato l'anno di Noviziato e superata la votazione della Famiglia religiosa con 28/30, emette la Professione di voti semplici nelle mani del M. R. P. Ottavio da Saliceto, M. provinciale. STUDENTE CAPPUCCINO - BUSCA, CARAGLIO 1893-1897 1893-1895 - Busca. - Compie gli studi di Teologia Morale sotto la direzione del Lettore P. Giuseppe M. da Racconigi. 1895 - 20 apr. - Pinerolo. - Si reca al Distretto militare per il sorteggio, e poi ancora il 5 giugno per la visita militare, sempre accompagnato dallo zio Antonio, Sindaco di None. 1895-1897 - Caraglio. - Compie gli studi di Teologia Dogmatica sotto la direzione del Lettore P. Angelo Domenico da Racconigi. Nel periodo dello Studentato attende alla propria santificazione, approfondisce le opere di S. Alfonso e dei migliori Teologi e si interessa delle Missioni Cappuccine leggendo libri e riviste sull'argomento. Formula il proposito di partire Missionario appena terminati gli studi. 1896 - -16 ago. - Saluzzo. - Nella cappella dell'Episcopio riceve la Tonsura e i quattro Ordini Minori (con dispensa dagli interstizi) da S. E. Mons. Vicario Mattia, Vescovo di Saluzzo. 1896 - 2 ott. - Caraglio. - Emette la Professione di voti solenni nelle mani del P. Evaristo da None, Guardiano del Convento, in rappresentanza del M. R. P. Ottavio da Saliceto, M. Provinciale. 1896 - 11 ott. - Cuneo. - Nella cappella dell'Episcopio riceve l'Ordine del Suddiaconato (con dispensa dagli interstizi) da S. E. Mons. Fiore Andrea, Vescovo di Cuneo. 1897 - 12 giu. - Cuneo. - Nella cappella dell'Episcopio riceve l'Ordine del Diaconato (con dispensa dagli interstizi) da S. E. Mons. Fiore Andrea, Vescovo di Cuneo. LETTORE CAPPUCCINO - BUSCA, VILLAFRANCA 1897-1911 1897 - 12 ott. - Torino, Monte. - Nella Riunione intermedia è nominato (ancora Diacono) Lettore di Teologia Dogmatica nel convento di Busca. Il P. Raffaele da Valfenera così descrive il Lettorato di P. A.: «Verum non solum doctrinam tradebat discipulís, sed eos quam maxime ad virtutes sectandas stimulabat; praesertim ut ipsi magis magisque franciscanae adsuescerent disciplinati, nullam mundi rerum notitiam quaererent, eiusque eventus negligerent: et quod verbis docebat, firmabat exemplo». (In verità non solo insegnava la dottrina ai discepoli, ma li esortava il più possibile di seguire le virtù, soprattutto abituandoli allo stile francescano, cioè non cercare la conoscenza delle cose del mondo,e trascurandone gli eventi: e le parole che insegnava, le rafforzava con l'esempio) 1897 - 8 dic. - Torino. - Nella Piccola Casa della Divina Provvidenza Pittavino Agnese, sorella di P. A., fa la Vestizione religiosa tra le Suore Vincenzine del Cottolengo e assume il nome di Suor Candida. 1897 - 18 dic. - Saluzzo. - Nella cappella del Seminario Vescovile riceve l'Ordinazione Sacerdotale da S. E. Mons. Vicario Mattia, Vescovo di Saluzzo, con dispensa di 18 mesi sull'età canonica per Breve Apostolico (8 nov. 1897) e dagli interstizi. Lo stesso giorno riceve le Patenti di Confessione. 1897 - 29 dic. - Busca. - Rientra dopo avere trascorso il periodo natalizio e delle sue primizie sacerdotali a None. 1899 - 9 giu. - Racconigi. - Interviene al Capitolo Provinciale come Discreto del convento di Busca e viene nominato Lettore di Teologia Morale sempre nel convento di Busca. Durante il Capitolo serve umilmente a tavola i Novizi. 1900 - 11 ott. - Torino, Monte. - Nella Riunione intermedia è nominato anche Vicario del convento di Busca. 1902 - 22 mag. - Saluzzo. - Decreto di S. E. Mons. Vicario Mattia, Vescovo di Saluzzo, che affida interinalmente ai PP. Cappuccini la cura spirituale della Parrocchia di Busca. La cura è sostenuta da P. A. fino al 5 giu. 1902 1902 - 8 giu. - Busca. - Durante l'osservanza della sera in coro è colpito da violentissima febbre. Presto si manifesta una forma gravissima di vaiolo confluente con polmonite intercorrente, minaccia di intossicamento uremico e debolezza di funzioni cardiache, enfiagione del corpo ed eruzione di minutissime pustole. Il morbo l'aveva contratto assistendo eroicamente una donna contagiata. 1902 - 13 giu. - Busca. - È trasferito all'Ospedale civile nel reparto infetti, dove occupa il letto 22 bis, assistito volontariamente dal suo studente Fra Bernardo da Carmagnola e da Suor Enrica delle Suore della Carità. 1902 - 13 giu. - Racconigi. - Nel Capitolo Provinciale è confermato Lettore anche per la Teologia Morale e trasferito nel convento di Villafranca P. come Vicario. 1902 - 15 giu. - Busca. - Nell'Ospedale riesce ancora a raccogliersi per ricevere gli ultimi Sacramenti dal P. Eliodoro da Cossombrato, suo condiscepolo, poi giace per tre giorni in stato di vera agonia. Già si parla di onorarlo con pubblici funerali. 1902 - 19 giu. - Busca. - Vigilia della festa della Consolata: inizia il miglioramento che lo porta alla completa guarigione. 1902 – 14 lug. - Busca. - Viene dimesso dall'Ospedale clinicamente guarito. 1902 - 29 set. - Villafranca. - Riceve la Professione solenne di F. Domenico da Ovada e F. Raffaele da Valfenera e tiene il discorso di circostanza. 1903 - 26 mar. - Villafranca. - Riceve la Professione solenne di F. Anselmo da Nizza. 1903 - Quaresima - None. - Predica il quaresimale nella Parrocchia. 1903 - 11 apr. - Torino. Madonna di Campagna- S. Em. il Card. Richelmy Agostino, Arcivescovo di Torino, ordina Sacerdote P. Andrea da Fontanetto Po, studente di P. A. ottimo religioso ma affetto da sonno ipnotico. L'Ordinazione è patrocinata da P. A. che dice a S. Em.: «Prendo su di me la responsabilità di questo atto e assicuro V. Em. che le crisi non accadranno mai durante la celebrazione della Messa». Queste parole si avvereranno alla lettera. 1903 - 2 mag. - Torino. - Nella Piccola Casa della Divina Provvidenza la sorella di P. A. Pittavino Maria fa la Vestizione religiosa tra le Suore Vincenzine del Cottolengo assumendo il nome di Suor Delfina. 1903 - 15 set. - Torino. - Tiene il discorso sul Nome di Maria nella Parrocchia della Madonna di Campagna. 1903 - 8 nov. - Villafranca. - Termina l'ottavario dei Morti nella Confraternita del SS. Nome di Gesù. 1903 - 24 dic. - Villafranca. - Termina la predicazione della Novena del S. Natale nella Confraternita della SS. Annunziata. 1904 - 18 gen. - Villafranca. - Termina la predicazione dell'Avvento e Tempo Natalizio nella parrocchia di S. Stefano. 1904 - 25 nov. - Torino. - Nell'Ospedale S. Giovanni Battista muore Valentino Francesca ved. Pittavino, assistita dal figlio P. A. 1904 - 8 dic. - Abbabia Alpina. - Termina la Novena della SS. Concezione. 1904 - 29 dic. - Marene. - Termina la Novena del S. Natale e le S. Quarantore. 1905 - 23 feb. - Pianfei -Termina le S. Missioni al Popolo. 1905 - Quaresima - Marene. - Tiene la predicazione quaresimale in Parrocchia. 1905 - 13 giu. - Racconigi. - Il Capitolo Provinciale lo elegge II° Definitore Provinciale e lo conferma Lettore di Teologia Morale e Vicario del convento di Villafranca. 1905 - 8 set. - None. - Predica la Natività di Maria. 1906 – mag...ago. - Villafranca. - Restauri alla chiesa durante i quali P. A. presta la sua opera come manovale portando pesanti travi di legno. 1907 - Villafranca. - Accetta anche gli studenti del P. Ernesto da Genova che ha rinunziato alla scuola. 1907 - 8 set. - None. - Pittavino Andrea riceve la veste chiericale dal parroco Don Vassarotti Valentino. Il fratello P. A. interviene, ma solo dopo la funzione per delicatezza verso il parroco al quale spettava di imporre la talare. 1908 - Quaresima - Cercenasco. - Tiene la predicazione quaresimale nella Parrocchia MINISTRO PROVINCIALE DEL PIEMONTE 19081911 1908 - 22 lug. - Racconigi. - Capitolo Provinciale presieduto dal Rev.mo M. Generale P. Pacifico da Seggiano, durante il quale P. A. è eletto Ministro Provinciale del Piemonte nel 2° scrutinio con 15/25 P. Raffaele da Valfenera, suo Segretario, scolpisce così il Provincialato di P. A.: «Eminentiori gradu constitutus et forma gregis factus, ad meliora Fratres subditosque suos adducere continuo nisus est: saepe rogans, saepius paterne exhortans, minis numquam usus» 1908 – 24 lug. - Torino, Monte. - Stabilisce di portare con sè, al Monte di Torino, gli studenti di Teologia Morale ai quali continua a impartire lezioni. 1908 - 25-26 lug. - Accompagna il Ministro generale in visita ai conventi di Villafranca e del S. Cuore di Torino. 1908 - 1° ago. - Torino, Monte. - la Circolare (stampata). Argomenti: Umile presentazione - Richiesta di collaborazione - Augurio di pace e di concordia - Disposizioni varie. 1908 - 31 ago. - Torino. - Nella Piccola Casa della Divina Provvidenza muore Suor Candida (Pittavino Agnese) in fama di singolare virtù, assistita dal fratello P. A. 1908 - set.- Compie la Visita Canonica ai conventi. 1908 - 2 set. - Villafranca. - Circolare (manoscritta) per ciascun convento. Argomenti: Osservanza regolare - Confessione e Comunione dei religiosi - Dottrina ai Fratelli Laici - Intenzioni di Messe - Soluzione Caso di Morale - Povertà - Viaggi. 1908 - nov. - Torino, Monte. - Promulga lo Statuto per gli studi e la disciplina del Collegio Serafico di Revello. 1908-1911 - Durante il mandato, P. A. scrive un'ampia Spiegazione della Regola Francescana, che non fu stampata e il manoscritto andò smarrito. 1909 - gen. - 1912 - set. - Torino. - Collabora alla diffusione del Terz'ordine come scrittore sul periodico mensile Bollettino del Terz'ordine Francescano, diretto dai Frati Minori di Torino. 1909 - 15 gen. - Torino, Monte. - Circolare (stampata). Argomenti: Predicazione soda delle Verità eterne - Ministero delle Confessioni Condotta del Predicatore - Terz'ordine: importanza e vantaggi. 1909 - 14 apr. - Bra. - Definisce personalmente con tatto e prudenza una vertenza tra i Cappuccini e il Clero secolare. 1909 - primi di lug. - Villafranca. - Per decidere una questione delicata trascorre tutta una notte in preghiera. 1909 – lug. - Intraprende la seconda Visita Canonica ai conventi. 1909 - 12 ago. - Villafranca. - Dà l'addio al P. Eugenio da Moretta, suo condiscepolo, in partenza per la Missione del Marhanao (Brasile) e riesce a raccogliere per lui una somma cospicua Così P. A. è il primo Provinciale ad inviare i sudditi nelle Missioni ultramarine, dopo la soppressione del 1867. 1909 - 15 ago. - Torino, Monte. - Circolare (manoscritta). Argomenti: Obbedienza - Povertà - Castità - Regolare osservanza Austerità cappuccina - Carità fraterna. 1909 - autunno. - Invia a Roma p. Leone da Caluso (Mons. Ossola) per la Laurea in Diritto Canonico e Lettere. 1909 - 17 nov. - Torino, Monte. - Circolare (manoscritta) per i Missionari, dopo la Visita canonica compiuta nelle Missioni svizzere di Val Mesolcina e Calanca. 1910 - mar.-giu. - Torino. - Dibattito al Consiglio Comunale sulla sorte del convento del Monte dei Cappuccini. Si denunziano i religiosi come violatori della Legge di Soppressione. La stampa si scatena proponendo perfino la demolizione del convento. Si susseguono visite e perquisizioni e non si risparmiano insulti. P.A. sta calmo, prega il Signore, e con uno stratagemma fa naufragare tutti i progetti: sollecita dal Ministero della Pubblica Istruzione la dichiarazione che il convento e adiacenze sono zona e monumento nazionale. 1910 - 13 apr. - Torino, Monte. - Cede temporaneamente il convento di Chivasso ai religiosi della Provincia di Savoia, espulsi per decreto di Soppressione. Il convento passa agli ospiti il 15 apr. 1910 - 22 mag. - Caraglio. - Interviene alle feste centenarie della Madonna del Castello insieme all'Arcivescovo di Torino, S. Em. il Card. Richelmy A. ed altri Prelati. 1910 - 22 giu. - Torino. - Il Consiglio Comunale, riunito in Sessione plenaria, rinvia praticamente sine die la complessa questione del Monte. 1910 – 7 lug. - Torino, Monte. - Per stornare l'attenzione del Municipio di Torino dal convento del Monte, si trasferisce a Villafranca con gli Studenti di Teologia Morale ai quali continua, nonostante gli impegni del Provincialato, a tenere lezioni. 1910. - Progetta la riforma per l'aggiornamento degli Studi. 1910 - 7 set. - Villafranca. - Benedice solennemente la Cappella detta « della Madonnina » dedicata alla Natività di Maria SS. 1910 - 2 dic. - Torino. - Il Municipio notifica che la richiesta al Ministero della Pubblica Istruzione, affinchè il convento del Monte sia dichiarato Monumento Nazionale, è stata accolta. 1910 - 2 dic - Villafranca. Erige la Via Crucis in coro. 1910 - 25 dic. - Villafranca. - Un incidente, successo nella notte di Natale, che poteva avere conseguenze penose, costringe P. A. a lunghi viaggi nella neve e a infinite umiliazioni. 1911 - 12 gen. - Villafranca. - Circolare (manoscritta) per la Predicazione quaresimale. Argomenti: Professione di Fede e giuramento - Avvertimenti vari. 1911 - 26 feb. - Milano. - Nella chiesa di Monforte: Consacrazione episcopale di S. E. Mons. Carrara Camillo, nominato I Vicario Apostolico dell'Eritrea. P. A. vi interviene, come M. provinciale del Piemonte (P. Camillo da Albino era Provinciale della Lombardia); sente più viva la vocazione missionaria e prova una gioia indicibile. 1911 - 14 apr. - Torino, S. Cuore. - Erige la Via Crucis nella Chiesa parrocchiale. 1911 - 23 apr. - Torino, Monte. - Circolare (manoscritta). Argomenti: Convocazione del Capitolo Provinciale - Avvertimenti vari. 1911 - maggio - Torino. - Accetta di far parte del Comitato Promotore per le onoranze alla memoria del Can. Aniceto Giuseppe, suo Rettore ed educatore nel Seminario diocesano di Giaveno, morto il 4 mag. 1901. 1911 - 20 gíu. - Racconigi. - Nel Capitolo Provinciale rassegna i sigilli ed esce dall'Aula capitolare, poi è eletto I Custode Generale. Quando gli scrutatori vanno a richiamarlo per notificargli l'avvenuta elezione lo trovano nell'orto, intento a potare le piante. 1911 - 21 giu. - Torino, Monte. - Nella Riunione definitoriale è nominato Preside e professore del Collegio Serafico di Revello. 1911 - 18 set. - Villafranca. - Tiene il discorso di circostanza per la Professione solenne dei FF. Cassiano da Ronsecco, Massimo da Torino, Eusebio da Govone, Ilario da Castel S. Giovanni. 1912 - 16 feb. - Revello. - Erige la Via Crucis nel coro del convento. 1912 - Quaresima - Revello. - Predica il Quaresimale nella Parrocchia Collegiata. 1912 - 16 ott. - Torino, Monte. - La Riunione intercapitolare decide di trasferirlo da Revello al Monte dei Cappuccini di Torino. Qui, libero da impegni, comincia a riflettere seriamente sulla sua vocazione missionaria. Prima prega, poi chiede un segno dal Cielo: una grande grazia di cui ha bisogno. La grazia gli viene elargita abbondante. 1913 - 6 giu. - Torino, Monte. - Scrive a S. E. Mons. Carrara C., Vic. Ap. dell'Eritrea, per essere ricevuto in quella Missione e ne spiega i motivi: « Io mi metto nelle sue mani, disposto a fare quello che vorrà da me... Se io posso utilmente turare un buco, lo turo volentieri » 1913 - 11 lug. - Torino, Monte. - Chiede al P. Girolamo da Lomazzo, M. Provincíale della Lombardia, il favore di essere accolto nella Missione dell'Eritrea. 1913 - 26 lug. - Torino, Monte. - Ringrazia il M. Provinciale di Lombardia per essere stato accettato nella Missione. MISSIONARIO IN ERITREA 1914-1937 1914 - 29 gen. - Roma. - Il M. Generale dell'Ordine, Rev.mo P. Pacifico da Seggiano, firma « l'obbedienza » a P. A. per la Missione dell'Eritrea. 1914 - 31 gen. - Torino, Monte. - Nella mattina riceve l'«obbedienza» del Ministro generale. Nel pomeriggio scende in Torino per provvedersi di qualcosa per il viaggio. 1914 - 1° feb. - Torino. - Pranzo d'addio ai fratelli, sorella e parenti. Cena d'addío al convento del Monte, presenti i Guardiani e i Parroci del S. Cuore e della Madonna. P. A. risponde agli omaggi dicendo chiaro che va in Missione per fare la volontà di Dio e, prima cosa: fare il bravo frate. 1914 - 2 feb. - Torino. - Alle ore 4,30 parte per Roma con una misera valigetta, contenente un cambio di biancheria e il breviario. Al P. Michelangelo da Chivasso, suo accompagnatore, che gli domanda come spedire i bauli, risponde: «Bauli?! lo non ho mai avuto bauli... Cosa dice il Vangelo? Vadano per il mondo sine sacculo, sine pera...». La partenza di P. A. produce largo rimpianto in Piemonte. Il P. Raffaele da Valfenera, suo successore nel Provincialato, scrive: « Ejus e Provincia discessum omnes condolere: vota tamen facientes ex animo ut ipsi expetitas utílitates et gaudia sancta novum ministerium uberrime efferat ». Il Bollettino del Terz'Ordine Francescano: «Ornato di preclare virtù, d'ingegno versatile, di zelo costante, sarà certamente di grandissimo aiuto a Mons. Carrara per l'incremento della religione e della civiltà». La sera, nel. Collegio Internazionale O.F.M. Cap. di Roma, insieme al P. Celestino da Desio (Mons. Cattaneo), suo compagno di viaggio, riceve in varie lingue gli omaggi degli Studenti Cappuccini e il saluto del Rev.mo M. Generale, P. Pacifico da Seggiano, e di S. E. Mons. Tei, O.F.M. Cap., Vescovo di Pesaro. 1914 - 4 feb. - Roma. - Parte per Napoli con il P. Celestino da Desio. 1914 - 5 feb. - Napoli. - Imbarco alla volta di Alessandria d'Egitto. 1914 - 18 feb. - Massaua. - Sbarca nella Missione Eritrea, accolto dal P. Egidio da Caraglio, Superiore a Massaua. Poi sale ad Asmara. 1914 - 18 mar. - Adi-Caieh. - È la prima sua destinazione missionaria. Attende allo studio della lingua tigrignà e alla preghiera. Raccoglie fondi per la chiesetta, erigenda in sostituzione dell'angusto tucul, che pensa di dedicare alla B. V. Consolata, per tumularvi i resti mortali dei caduti nella battaglia di Adua. 1914 - 28 mag. - Auuné. - Visita il villaggio, un tempo cattolico, poi passato all'eresia copta. Vi celebra la S. Messa e conforta le 12 famiglie rimaste fedeli alla religione dei Padri. 1914 - 12 ago. - Adi-Caieh. - Ringrazia per l'offerta di paramenti sacri, ma notifica che la chiesa rimane ancora in progetto per mancanza di fondi. 1914 - 12 nov. - Adi-Caieh. - Accetta, in umile sottomissione, da S. E. Mons. Carrara C., Vic. Ap., le cariche di Rettore e Professore del Seminario Indigeno di Cheren e di Superiore del Distretto missionario. Scrive: «Io accetterò sempre qualunque osservazione riguardo non solo alla mia personale condotta, ma molto più riguardo all'andamento del Seminario... In qualunque momento crederà opportuno cambiarmi mi cambi senza alcun riguardo alla mia persona». 1914-1925 - Distretto di Cheren. - Il Distretto comprende le tribù dei Bogos o Bileni stanziate lungo le depressioni nelle quali viene a morire l'altopiano etiopico in direzione Nord e confinanti a Sud con le tribù abissine dell'altopiano, a Est con i Mensa e sugli altri lati con i Mària, i Beni-Hamer e i Baria. Il nome Bilen significa nella loro lingua: Pupilla dell'occhio: e saranno veramente la Pupilla dell'occhio di P. A. Per opera di P. A. la Missione bilena prende un decisivo avvio. Resosi conto delle condizioni della zona, inizia personalmente e con l'aiuto di sacerdoti autoctoni, di chierici del Seminario e di catechisti un efficace apostolato che porta i Bogos a migliaia in grembo al Cattolicesimo. Il movimento di conversioni, condotto da P. A., assume proporzioni che hanno dello straordinario. Egli sarà detto «l'apostolo dei Bogos» perchè nei 12 anni della sua permanenza a Cheren come Superiore della Missione, con un'attività personale instancabile e con sicura mente organizzatrice scuote veramente la regione. È l'apostolo rotto a ogni fatica e organizzatore sapiente che non conosce sosta o riposo. 1914 - 10 dic. - Cheren. - Presenta al Vic. Ap. il suo piano evangelizzatore: adibire come Catechisti alcuni ex seminaristi dando loro speranza di poter essere col tempo riammessi in Seminario. Questi Catechisti hanno un ruolo importante nella Missione bilena e danno prova di grande zelo e spirito di sacrificio a Cunné, Ascerà, Gelàs, Muscia. 1915 - 6 gen. - Cheren. - Notifica al Vic. Ap. di aver istituito la scuola di catechismo e di canto per i fanciulli in un vecchio locale della Missione dove dormono insieme al maestro. I ragazzi sono oltre 50. 1915 - 25 feb. - Cheren. - Chiede al Vic. Ap. di servirsi di un altro Seminarista per il servizio della casa e di compagno nelle sue peregrinazioni. 1915 - 15 mar. - Roptò. - Vi si reca per assistere ai lavori di restauro di quella cappella e si ferma una settimana. 1915 - 15 apr. - Cheren. - Perora presso Mons. Carrara la causa dei cristiani di Roptò ingiustamente vessati nei loro diritti. 1915 - 13 mag. - Torino. - Ordinazione Sacerdotale di Don Pittavino Andrea, fratello minore di P. A. 1915 - 20 giu. - Cheren. - Data la necessità di Preti Missionarivolanti nei villaggi, prospetta al Vic Ap. l'opportunità di ordinare due Seminaristi i quali, restando ancora in Seminario, possono prestare questo aiuto. 1915 - 15 ago. - Agarò. - Battezza i primi cattolici di quel paese. 1915 - 24 ago. - Cheren. - Prima relazione ufficiale dove fissa la norma fondamentale: «Per la conversione dei Bileni, mezzo unico ed assoluto è quello di girare spesso nei loro villaggi... Questa penetrazione intendo sia diretta dal Superiore stesso e per quanto potrò voglio andare ancor io». Infatti egli è ovunque presente per visitare, istruire, incoraggiare, curar malati, consigliar sacerdoti, controllar l'opera dei chierici, amministrare sacramenti, per studiare la possibilità di sviluppo dell'opera evangelizzatrice e rendersi personalmente conto di ogni bisogno. 1915 - 6 set. - Cheren-Distretto. - Con un seminarista inizia una settimana di visite a Boggù con i suoi 7 villaggi, ad Ascerà dove battezza parecchi bimbi, a Mansurà; ritorna ad Ascerà, a Cherenscir. Si rende conto del bisogno di cappelle stabili. 1915 - 13 dic. - Asmara. - S. E. Mons. Carrara vi ritorna dopo un mese di visita alle tribù bilene. Scrive: «Sulla groppa di un mulo ho voluto visitare tutte le capanne e ne fui contentissimo. Questa è l'ora di Dio per i poveri bileni. Vengono a noi in massa». Durante questa visita P. Angelico prospetta a Monsignore l'idea di inviare ogni domenica i Seminaristi nei loro villaggi per tenere il catechismo e dare a quelle popolazioni un'istruzione più approfondita. Sua Ecc. accoglie la proposta. Queste escursioni apostoliche dei chierici hanno luogo dal sabato, oppure dalla domenica, al lunedì mattino. Vanno a due a due nei villaggi muniti di semplici nozioni di medicina con relativi medicinali, abbinano al ministero spirituale quello umanitario e ottengono rapidamente frutti insperati. È un'autentica scuola di sacrificio e di Teologia Pastorale. (P. A. scrive che la visita fu compiuta dalla metà di nov. alla metà di dic. 1915 con 150 battesimi e 1798 cresime) 1915 - Cheren-Distretto. - Movimento conversioni: 500 battesimi di cui 250 di adulti. 1916 - Mehelab. - Il Cantibà (Capo provincia) accoglie al rullo del tamburo il P. A. e dice ai presenti: «È giunto da Cheren lo scek cattolico che curerà le piaghe gratuitamente. Col nostro permesso verrà una volta al mese. Sia da tutti rispettato come grande benefattore della tribù. Questo ordiniamo Noi, Cantibà Mohamed Bula». P. A. tornerà parecchie volte a Mehelab che dista 10-12 ore di mulo da Cheren, nelle tribù Mensa, a 2300 m. per aspri sentieri che attraversano selvagge vallate e monti dirupati; e sempre a piedi nudi, come gli etiopi! Un giorno P. A. non regge più e si abbatte sulla sabbia ardente senza più dar segni di vita. È salvato grazie al soccorso tempestivo dei Seminaristi che lo accompagnano. 1916 - lug. - Cheren-Distretto. - Introduce l'uso, efficacissimo per l'apostolato, di ambulatori medici e ne ha per due ore ogni mattina. Prima a Cheren e poi ad Hal-Hal e a Mehelab attiva alcuni importanti ambulatori dove si curano ammalati di ogni genere e si distribuiscono gratuitamente medicine. P. A. scrive: «Alla Missione accorrono i nativi per medicinali e medicazioni. Il concorso è assai frequente e numeroso». 1916 - Cheren-Distretto. - Movimento conversioni: 900 battesimi e oltre 600 nuove conquiste, cioè adulti convertiti con la loro famiglia. 1917 - 14 feb. - Asmara. - S. E. Mons. Carrara informa il P. Giuseppe M. da Racconigi, M. Provinciale del Piemonte: «Recentemente passai tre settimane con P. A., durante le quali abbiamo visitato il suo Distretto. Ritornai all'Asmara oltremodo ammirato ed edificato... P. A. si è messo coraggiosamente e risolutamente sulle orme del nostro Cardinal Massaia ». Questa escursione si svolge in gen. e Mons. ha la consolazione di amministrare 127 battesimi. (P. A. dice che la visita fu compiuta nel gen. 1917 con 200 battesimi e 607 cresime). 1917 - 12 apr. - Asmara. - Relazione di S. E. Mons. Carrara al Card. Prefetto di Propaganda Fide, nella quale loda, dopo due anni di esperimento, l'iniziativa di P. A. di trasformare in maestri e catechisti i Seminaristi di Cheren. L'iniziativa, anzichè distrarli, «eccita nei nostri Seminaristi uno zelo ed un entusiasmo affatto inconsueto nel Clero locale». 1917 - set. - Cheren. - Ordinazione Sacerdotale di Abba Desta, prete copto convertito da P. A. 1917 - nov. - Quarta visita di Mons. Carrara alle tribù bilene con 30 battesimi e 228 cresime. 1917 (1908, secondo il calendario etiopico) - Asmara. - La Tip. Francescana (Missione Cattolica) inizia la pubblicazione del periodico Nai hesbì itiopiyà uneteinà letauì («Il vero Amico del Popolo Etiopico»), fondato da P. A. È un quindicinale di informazione e istruzione religiosa i cui articoli sono stesi dallo stesso P. A. e poi tradotti in tigrino da Abba Brehané Toclù e da Abba Teclemariam Cahsai. Avrà vita fino al 1921 1918 - Mogareh. - Interviene alla solenne festa di S. Giorgio alla quale partecipano 400 uomini; distribuisce oltre 100 comunioni e battezza un'intiera famiglia di Biet-Ghebrù. 1918 - 22 set. - Cheren. - Ordinazione Sacerdotale del suo discepolo prediletto, il Servo di Dio Abba Haylemariam e di tre altri, conferita da S. E. Mons. Carrara. P. A. organizza una bella accademia per festeggiare i neomisti. Uno degli ordinati legge un indirizzo al Vic. Ap., che tra l'altro dice: « Il più bel regalo che si è degnato di farci, fu di piantare in mezzo a noi suoi allievi un mansueto Superiore, e vero Angelico Padre... Finalmente preghiamo in ginocchio verso la misteriosa stella (Mons. Carrara) che con un raggio potè tirare dall'Europa, un Angelico, vero amico dell'Etiopia » 1918 - 10 dic. - Asmara. - S. E. Mons. Carrara rientra in sede dopo aver trascorso due settimane a Cheren con P. A. e compiuto con lui un'escursione apostolica su quei monti. Scrive: «P. A. è davvero Missionario perfetto. Più lo avvicino, e più lo amo e stimo. Compie un lavoro, che tre altri appena potrebbero compiere. Sono ben riconoscente all'illustre Provincia di Torino d'avermi dato un tanto soggetto». (P. A. scrive che la quinta visita ai Bogos avvenne nel dic. 1918 con 15 battesimi e 18 cresime). 1918 - Asmara. - Dalla Tipografia Francescana (Missione Cattolica) esce il Breve Compendio di Teologia Dogmatica di P. Angelico da None, Missionario Apostolico Cappuccino. 23,5 x 16,5 cm., 268 pp. L'opera porta il nihil obstat del 6 ago. 1918 e l'imprimatur del 20 ago. 1918 Il manoscritto era già terminato nel dic. 1916 dopo due anni di lavoro, scritto spesso di notte al lume della candela. 1919-1921 - Cheren-Distretto. - Epoca detta del carbone, cioè della terribile carestia e della mortalità altissima. Comincia nel 1919 e raggiunge punte elevate nel 1920 e nel 1921, ma sull'altopiano dura meno. La popolazione del circondario, affamata e inorridita dai morti, si riversa alla Missione. P. A. si spropria di tutto, vuota il magazzino della Missione, impresta denari e lancia appelli accorati a tutto il mondo. Corre pure di persona a confortare e soccorrere i malati e gli afflitti. Con le sue stesse mani seppellisce i morti. Quando si trova a corto di mezzi umani si affida alla Provvidenza con le sue «Ore di Adorazioni» e ottiene insperati soccorsi. La popolazione, ammirata di tanto eroismo, lo proclama Keddus «il Santo dei Bogos». 1919 - 25 apr. - Asmara. - S. E. Mons. Carrara scrive alla S. C. Orientale: « Laetificat omnino visio gratiae superabundantis quam Dominus bilenis elargitur. His 4 annis... 13 novae capellae aedificatae sunt... Duo missionarii residentiae Cheren addicti, infaticabiles sunt in percurrenda tota illa regione, docendo, consolando, et remedia infirmis praestando ». Dalle statistiche fornite da Monsignore si deduce che i convertiti bileni nel quadriennio 1915-1919 superano i 6.000. 1919 - 10 ago. - Cheren. - P. A. notifica al Vic. Ap. che sta componendo una serie di Meditazioni per Sacerdoti nativi: I Preparamento e ringraziamento alla S. Messa, II Un centinaio di Meditazioni, III I canoni del Diritto Canonico che riguardano da vicino i Sacerdoti. 1919 - Asmara. - La Tipografia Francescana (Missione Cattolica) pubblica la Grammatica della Lingua tigré con annesso Vocabolario tigré-italiano e italiano-tigré. È taciuto il nome dell'Autore, che è P. A. 1920 - 6 mar. - Cheren. - Fa richiamare in Seminario da Barentù il Servo di Dio Abba Haylemariam per averlo insegnante e assistente fino all'ott. 1925. 1920 - 22 mar. - Cheren. - Muore, assistito da P. A., Abba Ghebré-Mariam, l'ultimo alunno del B. Giustino De Jacobis. 1920 - prima decade di mag. - Asmara. - Vi si reca per una visita di cortesia ai Missionari Cappuccini piemontesi: P. Camillo da Torino, Modesto da Valgrana, Cassiano da Ronsecco, giunti nella Missione. 1920 - 10 giu. - Saganeiti. - P. Cassiano da Ronsecco scrive al P. Innocenzo da Balme, M. Provinciale del Piemonte: «Una cosa veramente consolante e che fa molto onore all'amata nostra Provincia si è che in questi paesi si sente parlare, da tutti e dagli indigeni e dagli stessi Missionari, del nostro P. A. come di un santo: esso viene chiamato il 2° Massaia». 1920 - 27 giu. - Massaua. - P. Modesto da Valgrana notifica al P. Bernardino da Víllafranca che «P. A. è sempre sul lavoro, gode universale stima e dai più degli indigeni è considerato come il Padre loro mandato dalla Provvidenza». 1920 - 22 set. - Roma. - La Venerabile contessa Ledòchowska Maria Teresa comunica a P. A. un giudizio positivo sulle tre ragazze, già educande dell'Orfanotrofio di Cheren, inviate a Roma presso il Sodalizio di S. Pietro Claver per sviluppare in esse la vocazione di «Missionarie Ausiliarie dell'Africa». 1920 - 28 set. - Cheren. - P. A. scrive uno straziante appello alla Direttrice Generale del Sodalizio S. Pietro Claver, contessa Ledòchowska, chiedendo soccorsi per il Seminario e l'Orfanotrofio. Lo scritto viene pubblicato su diversi periodici. 1920 - 21 dic. - Cheren. - Manifesta il progetto di raccogliere le migliori ragazze dell'Orfanotrofio in una casa, per consacrarle al Signore: una specie di Istituto Secolare. 1921 - gen.-apr. - Cheren-Distretto. - S. E. Mons. Carrara visita interpolatamente le tribù bilene con 77 battesimi e 1323 cresime 1921 - 24 giu. - Cheren. - Ordinazione Sacerdotale di Abba Cheflé Mariam, primo Prete bileno, formato da P. A. 1921 - 26 dic. - Asmara. - S. E. Mons. Carrara scrive al P. Innocenzo da Balme, M. Provinciale del Piemonte, dei nuovi Missionari: «Sono veramente eccellenti, e ciascuno possiede attitudini particolari. Naturalmente P. A. li sorpassa tutti ed è una delle colonne della mia Missione». Notifica che la stampa della Teologia Morale di P. A. è ultimata, manca soltanto la piegatura e la cucitura. 1921 - Cheren. - P. A. scrive che «i bileni sono ormai in gran parte convertiti... Ho potuto constatare dei villaggi intieramente convertiti, o quasi, mentre pochi anni fa appena si trovava qualche cattolico». 1921 - Asmara. - La Tipografia Francescana (Missione Cattolica) pubblica il Breve Compendio di Teologia Morale di P. Angelico da None, Missionario Apostolico dell'Eritrea. 25,5 x 18 cm., [ 2 ] f. + 464 pp. L'opera porta il nihil obstat del 13 apr. 1919 e l'imprimatur del 19 mag. 1919. 1922 - Asmara. - Relazione di S. E. Mons. Camillo Carrara, Vie. Ap., a S. Em. il Card. Tacci G., Segretario della S. C. Orientale. In essa parla di P. A.: «Doctus theologicis ac philosophicis disciplinis, laudatum compendíum theologiae moralis et dogmaticae in lucem prodiit. Austeritate vitae et ardentissimo animarum zelo praeclarus omnibus admirationi est. Omnium indigenarum corda, quibuscum et vitam vivit, sibi facile devinxit... De se quam demisse sentit ac summo studio omnia devítat et fugit quae ab indigenarum cura se retrahere conatur». Parla del numero dei Seminaristi: «Antea 20, postea 32, nunc vero 45 sunt, tot scilicet quot dormitorium, cenaculum, scholarumque aulae continere possunt. 15 autem adiungendi sunt externi, qui cibum et somnum apud parentes sumunt». 1922 - inizio feb. - Hal-Hal. - P. Alfonso da Bondo, inviato da P. A., arriva nel paese, accolto da tutti con gioia. Inizia con un ambulatorio medico e con una scuola a 15 ragazzi. 1922 - 16 feb. - Asmara. - S. E. Mons. Carrara tratta con il M. provinciale di Torino del 25 0 di Sacerdozio di P. A.: «Faremo una grande festa a Cheren, e tutta la Missione vi parteciperà di gran cuore. P. A. è una colonna di questo mio Vicariato. Che questo ottimo Padre si induca a venire in Italia in simile occasione, credo non sia il caso di neppure pensarci... P. A. si trova felice a Cheren, e Cheren è felice sotto la direzione di P. A». 1922 - 3 mar. - Roma. - Nella Casa del Sodalizio di S. Pietro Claver muore Elisa, una delle tre orfanelle inviate da P. A., esclamando: «Vado a vedere Gesù!». 1922 - 1° mag. - Mehelab. - Previo accordo con il Cantibà (Capo provincia) Bula Mohamed, dietro permesso del Commissario di Cheren, conte Gallarate-Scotti e per ordine di S. E. Mons. Carrara Camillo, Vicario Apostolico, P. A. apre la nuova Stazione missionaria a Mehelab, capitale della tribù Bet-Esciakhan tra i Mensa. Inizia la costruzione di due tucul:- uno per cappella e l'altro per abitazione del Missionario. 1922 - 19 giu. - Mehelab. - Alle ore 16, sotto un terribile acquazzone tra gli el-el della popolazione, P. Angelo da Valgrana con il seminarista Derar Michele, inviati da P. A., prende possesso della nuova Stazione missionaria con l'intento di aprire una scuola per fronteggiare i protestanti svedesi di Gheleb. 1922 - lug. - Mogareh. - D'accordo con il Capo del villaggio può stabilire un Prete, aprendo così al culto il tucul di S. Giorgio. 1922 - 5 lug. - Mehelab. - L'abitazione del Missionario è incendiata. Si pensa prima a un caso fortuito, poi a un incendio doloso per le ostilità incontrate nella fondazione della Stazione missionaria. P. A. scrive al Vic. Ap.: «Noi rimarremo a Mehelab nonostante tutte le contraddizioni. Se veniamo via sarà più difficile tornare». 1922 - 6 lug. - Cheren. - P. A. parte per Mehelab per rendersi conto personalmente dell'accaduto. 1922 - ago. - Mehelab. - Dopo un'altra visita di P. A. «si fabbricano altre 5 capanne per i bisogni crescenti della Missione». 1922 - 7 ago. - Cheren. - Ragguaglia il M. Generale dell'Ordine sull'andamento delle nuove Stazioni missionarie di Hal-Hal e di Mehelab dove si stanno facendo i primi battesimi e 50 persone sono per essere battezzate. 1922 - 31 ago. - Cheren. - Scrivendo al M. -Generale parla di una famiglia protestante, molto influente, passata al cattolicesimo, e disposta a mettersi al servizio della Missione. 1922 - 1 set. - Roma. - La Rivista missionaria Il Massaia dedica un lungo articolo, a firma: P. Gian Domenico [da Milano], sul Clero Etiopico, esaltando la figura di P. A. «Dare al Seminario un Rettore saggio, esperimentato, dotto, di pietà, è assicurare a buona riuscita a tutta una lunga generazione di Clero. E Monsignore [Carrara] diede al suo Seminario il P. Angelico da None, vera anima di Cappuccino e di missionario, che, appartenendo alla provincia da cui ebbe i natali il Card Massaia, sente in sè tutta la nobile vocazione di seguitare nella formazione dei chierici l'indirizzo sapiente che il grande Apostolo dei Galla ha lasciato in eredità a tutti i Missionari del continente nero». 1922 - 20 set. - Mehelab. - Conversione del Cantibà Bula Mohamed, Capo di tutta la tribù mensa dei Bet-Esciakhan, che impressiona grandemente la popolazione. 1922 - ott. - Mehelab. - Si aggiungono alcune buone ragazze dell'orfanotrofio di Cheren per le faccende domestiche e per l'insegnamento del catechismo. 1922 - 21 nov. - Cheren. - Due nuovi Missionari vengono destinati ad aiutare P. A. costretto a fare 8 ore di scuola al giorno in Seminario, a pensare all'Orfanotrofio e all'estesissimo Distretto. 1922 - 19 dic. - Cheren. - P. A. festeggia il suo 25° di Sacerdozio. Nonostante la sua modestia industriosa sia riuscita a impedire l'intervento del Vicario Generale della Missione (Mons. Carrara è in Italia) e delle altre Autorità, la funzione risulta egualmente splendida. Celebra la Messa solenne, cantata dalle Suore di S. Anna e dagli orfanelli. Abba Ghebré ne spiega il significato ai numerosi intervenuti e ringrazia Dio per aver mandato nel P. A. un vero Padre degli Etiopi. Poi nell'interno del Seminario ha luogo l'accademia, organizzata dai chierici, dopo la quale il festeggiato ringrazia, confessando umilmente di non aver fatto niente di ciò che avrebbe dovuto fare ed esorta i Seminaristi a crescere buoni. 1923 - gen. - Mehelab. - Per evitare l'allontanamento del Missionario compera tre quarti del terreno. 1923 - 20 mar. - Roma. - Il M. generale nomina P. A. II Discreto della Missione Eritrea. 1923 - mag. - Mehelab. - Il nuovo Residente magg. De Juliis Paolo, col pretesto di un mancato regolare permesso del Governo italiano, intima lo sfratto al Missionario, che, però, non si muove e fa convocare a Cheren i Capi tribù, che si dichiarano fedeli alla Missione. 1923 - 21 lug. - Mehelab. - Il Residente, alla presenza del Cantibà Bula Mohamed e dei sottocapi, redige l'atto ufficiale e definitivo della proprietà missionaria, dopo aver ordinato che la Missione si traslochi a Ovest di Mehelab. 1923 - 26 lug. - Asmara. - S. E. Mons. Carrara offre spiritualmente ai suoi concittadini di Albino (Bergamo) il Missionario P. A. «Conservate il nome di Lui come il nome di un'anima che lavora e fatica, non solo per avvantaggiare di meriti l'anima sua, ma per arricchire degli stessi meriti l'anima di ciascuno di voi». 1923 - 14 ott. - Asmara. - L presente alla consacrazione della Cattedrale, voluta tenacemente da S. E. Mons. C. Carrara. 1923 - 7 nov. - Asmara. - Notifica al P. Innocenzo da Samarate, M. Provinciale della Lombardia, la paralisi che ha colpito S. E. Mons. Carrara il 2 nov. al Cimitero di Asmara. Dice di «star di guardia al caro infermo». 1923 - 6 dic. - Asmara. - P. Vittorino da Intimiano, Provicario, scrive alla S. C. Orientale: «Nella tribù mensa si nutre tutta la speranza che a non lungo si avranno molti cattolici... Già una quarantina di adulti, tra cui il capo tribù, hanno ricevuto il Battesimo. Il movimento di conversioni è davvero consolantissimo». 1923 - Asmara. - La Tipografia Francescana (Missione Cattolica) pubblica Nai Christòs Meberò ib baccir Kal (Breve Compendio della Dottrina Cristiana - in tigré). È taciuto il nome dell'Autore che è P. A. 1924 - 8 feb. - Cheren. - P. A. vi trasferisce dall'Asmara S. E. Mons. Carrara, infermo, per tenerselo vicino e curarlo amorevolmente. 1924 - 15 giu. - Cheren. - Nel pomeriggio, in una stanza del Seminario, S. E. Mons. Carrara Camillo, Vicario Apostolico dell'Eritrea per 13 anni, spira dolcemente tra le braccia di P. A. FERDINANDO DA MANERBIO, Elogio funebre, 17, dice: «Ciò che prima era stato scongiurato con la preghiera e, da parte di qualche Missionario, anche con l'offerta della propria vita, si avverava nel pomeriggio del 15 giugno». Pensiamo che P. A. sia proprio stato uno di quei Missionari generosi. 1924 - 15 giu.-1925 - 24 mar. - Asmara. - Dalla morte di Mons. Carrara alla elezione del successore, il governo interinale della Missione è affidato al P. Vittorino da Intimiano, come Provicario. 1924 - 30 nov. - Mehelab. - P. Vittorino da Intimiano, Provicario, benedice la nuova chiesa in muratura, costruita da Fra Gerolamo da Collepardo, dedicandola a S. Francesco e all'Immacolata Concezione. Contemporaneamente sorgono i locali per i Missionari, per la scuola e l'importante ambulatorio che attrae un numero ingente di ammalati alla Missione e ne determina molti a convertirsi. 1924 - 25 dic. - Cheren. - La Duchessa Elena d'Aosta, accompagnata dal Duca degli Abruzzi, visita con visibile commozione l'Orfanotrofio. 1925 - 24 mar. - Roma. - Con il Breve Commissum bumilitati S. S. Pio XI nomina P. Celestino Cattaneo da Desio, Vicario Apostolico della Missione Eritrea. 1925 - 18 apr. - Masbenserinch. - P. A. riceve l'ultima conversione del villaggio di 250 ab., che prima della sua attività missionaria era nella massima parte lontano dalla religione cattolica. 1925 - 19 apr. - Desio. - Consacrazione di S. E. Mons. Cattaneo Celestino per le mani del Card Tosi, Arc. di Milano. 1925 - 11 giu. - Asmara. - Il nuovo Vic. Ap. raggiunge la sua Missione. 1925 - giu. - Cheren. - Prima Visita di S. E. Mons. Cattaneo. 1925 - 16 ago. - Cheren. - P. Diego da Castel Cellesi è nominato Rettore del Seminario Indigeno in sostituzione di P. A. che viene destinato a Mehelab. Lascia il campo della fatica e della gloria «contentissimo come una pasqua». 1925 - 6 set. - Mehelab. - Prende possesso, come Superiore, di questa nuova Stazione missionaria da lui fondata. 1925 - ott. - Milano. - Il periodico Annali Francescani scrive: «Si può essere certi che P. A., così poco curante di sè, così pronto a spendersi a vantaggio delle anime - anche a costo di privazioni incredibili, di viaggi lunghi e disastrosi, di notti passate all'aperto, di catechizzazioni continuate per ore ed ore, di umiliazioni di ogni genere saprà ripetere tra i Mensa ciò che con felice successo ha già fatto tra i Bileni». 1926-1927 - Mehelab. - Costruisce l'edificio per le Ennatié o Suore native, giunte da Cheren per la scuola alle ragazze. 1926 - gen. - Cheren-Distretto. - Visita di S. E. Mons. Cattaneo ai villaggi bogos, accompagnato da P. A., che Monsignore chiama «l'apostolo dei Bileni». 1926 - 28 feb. - Roma. - S. S. Pio XI emana l'Enciclica Rerum Ecclesiae, in cui presenta l'opportunità di fondazioni monastiche in terre di Missione. L'Enciclica ispira a P. A. il progetto di costituire un Clero regolare nativo. 1926 - mar. - Mehelab. - Visita Pastorale del Vic. Ap. che segnala 80 conversioni adulte e 20 alunni dell'Internato (scuola interna per ragazzi). 1926 - 13 mar. - Roma. - Lusinghiero apprezzamento della S. C. Orientale sul sistema introdotto da P. A. di inviare i Seminaristi, come catechisti, nei vari villaggi: «opera provvidenziale, che ha contribuito assai alle consolanti, numerose conversioni, che si ebbero e che forse continuano ancora, tra i villaggi Bogos». 1926 - 18 giu. - Mehelab. - Espone a S. E. Mons. Cattaneo il suo progetto per «l'istituzione di una piccola Congregazione religiosa abissina per gli uomini. Dopo che il Papa l'ha suggerita mi pare che si potrebbe tentare... A fondare Congregazioni religiose ci vorrebbe stoffa di Santi... Ed è una presunzione ch'io mi faccia avanti. Pur tuttavia mi riterrei fortunato se l'incarico fosse affidato a me, per avere la consolazione di condurre di nuovo una vita di ritiro conventuale». 1926 - 18 ago. - Mehelab. - Comunica al Vic. A.p. le linee programmatiche generali della nuova Congregazione. «Io la vorrei formare di "vita mista", anzi più ritirata nel monastero che non data alla vita apostolica: benchè penserei che i religiosi potrebbero prestarsi a tutte le esigenze del Ministero... [ad tempus]. Sarebbe più conforme all'indole abissina». 1926-1927 - Mehelab. - Suscita una istituzione di Suore native Terziarie Francescane con voti privati, dipendenti dal Superiore della Stazione. Suor Francesca raggiunge Mehelab nel 1927 e Suor Teresa nel 1928, dopo essere state educate a Cheren. Si chiamano Ennatié. 1927 - 11 gen. - Mehelab. - Dalla Cronaca di questa Stazione missionaria P. A. risulta presente fino a questa data. 1927 - 12 gen. - Asmara. - È chiamato a prestare servizio in Parrocchia. Durante il tempo libero stende la Regola per la nuova fondazione di monaci etiopici cattolici. 1927 - 18 gen. - Asmara. - Ragguaglia il Vic. Ap. sulla situazione del Clero secolare nativo. 1927 - Visita Apostolica di S. E. Mons. Lépicier A. alla Missione Eritrea. Durante la Visita P. A. tratta con Monsignore della fondazione del monachiamo. Consegna al Segretario la Regola redatta, che, poi, gli viene restituita con raccomandazione di conservarla 1927 - 26 dic. - Massaua. - Vi risulta presente, come Superiore, fino al 19 giu. dell'anno seguente. 1928 - Mehelab. - Con l'aiuto delle Ennatié sorge l'Internato femminile con 40 alunne. 1928 - 41ug. - Adi-Ugri. - P. A. è eletto Superiore e lo stesso giorno benedice la nuova chiesa di Adi-Genù. Vi rimane fino alla seconda metà del nov. 1929 1929 - 25 mar. - Asmara. - S. E. Mons. Cattaneo C., Vic. Ap., risponde ad un quesito proposto dalla S. C. Orientale (27 feb. 1929): «Il Missionario più adatto, per iniziare gli Abissini al regime Monastico sarebbe il M. R. P. Angelico ex Rettore del Seminario di Cheren. Egli assumerebbe con entusiasmo quest'ufficio e la Missione si terrebbe onorata di cederlo...». 1929 - seconda metà di nov. - Asmara. - Vi è destinato di famiglia. Qui trascorre, a intervalli, la maggior parte del tempo che passerà in Eritrea. Il suo ministero riguarda gli Italiani, ma non può dimenticare i cari nativi ai quali cerca lavoro e sistemazione. Aiuta il Clero auctoctono nell'apostolato. Intimo del 1° Ordinario di Rito Etiopico, S. E. Mons. Chidané Mariam Cassà, dirige le prime funzioni episcopali in quel Rito, lo consiglia nella stesura di domande e di relazioni al Governo italiano e rivede insieme con Lui le risposte da dare ai singoli quesiti della S. C. Orientale, per la compilazione del Diritto Canonico Orientale. Per qualche tempo è cappellano dell'Ospedale «Regina Elena» e confessore ordinario di quella comunità di Suore. 1931 - 15 feb. - Nichelino (Torino). - Muore Pittavino Caterina, sorella di P.A. 1931 - 22 mag. - Roma. - Decreto del Rev.mo M. Generale che lo nomina II° Discreto della Missione. 1932 - dic. - Adi-Caieh. - Vi si trova temporaneamente di soccorso. 1933 - gen. - Adi-Caieh. - Vi ritorna ancora di soccorso. 1933 - 9 feb. - Adi-Caieh. - Fa presente al P. Prospero da Milano, fondatore del Clero cappuccino eritreo, alcune difficoltà specialmente in rapporto al Rito. 1934 - 10 gen. - Saganeiti. - Vi si trova temporaneamente per supplire nella scuola un Missionario assente. 1934 - 20 apr. - Roma. - Il Rev.mo M. Generale lo nomina II° Discreto della Missione. 1934 - 16 dic. - Saganeiti. - Viene eletto Superiore. P. Egidio da Triora, che era Rettore del Seminario, dice che P. A. «fu assegnato quale Padre Spirituale», non specifica, però, la data. 1935 - 16-25 dic. - Saganeiti. - Dirige le solenni funzioni della Novena in preparazione al S. Natale, lasciando in quel Rettore un ricordo incancellabile. 1936 - 29 mar. - Asmara. - Ritorna di Famiglia come suddito. 1936 - Asmara. - Durante le vacanze estive tiene lezioni private di Filosofia e Pedagogia alle Suore di S. Anna. 1936 - 8 dic. - Asmara. - Presa di possesso del nuovo'Vicario Apostolico, S. E. Mons. Marinoni Grangrisostomo. Le accoglienze sono preparate accuratamente dallo stesso P. A. il quale, per modestia, scompare dalla scena il giorno dei festeggiamenti. 1937 - 2 gen. - Cheren. - È destinato a reggere la chiesa di S. Antonio: Parrocchia per gli Italiani con 265 cattolici nazionali e le Scuole elementari dirette dalle Figlie di S. Anna. Da Cheren aiuta generosamente il Missionario di Mehelab e ricovera in Parrocchia un buon numero di giovani di questa tribù, scesi al capoluogo per lavoro. 1937 - Torino. - Dallo Stabilimento Grafico Moderno Giacinto Volante, esce Un'Ora con Gesù Sacramentato. 14 x 8,5 cm., 64 pp. Il nome dell'autore P. A. è nella Prefazione scritta dal P. Michelangelo da Chivasso, Torino 11 feb. 1937. 1937 - 19 ago. - Roma. - Relazione del Rev.mo P. Vigilio da Valstagna, M. generale dei Cappuccini, a S. E. Mons. Costantini Celso, Segretario della S. C. di Propaganda Fide, intorno a P. A. proposto nella terna degli episcopabili al Vicariato Apostolico di Harrar. Parla di «comportamento di vero religioso... profondo spirito di umiltà... copia sovrabbondante di scienza sacra... sempre accompagnato dalla stima dei suoi Confratelli per la condotta irreprensibile, per l'attaccamento all'Ordine, per lo spirito veramente serafico da cui è improntata la sua vita. In Eritrea si sa che quando un posto o un ufficio è difficile, c'è sempre P. A. che, alla voce dell'obbedienza, corre ad occuparlo... La sua pietà, il suo zelo per le anime e per la gloria di Dio oltrepassano l'ordinario: è veramente una tempra di apostolo, figlio del Massaia nello spirito, come gli è correligionario di nascita». 1937 - 10 set. - Torino. - Relazione di S. Em. il Card Fossati Maurilio, Arcivescovo di Torino, a S. Em. il Card Fumasoni Biondi Pietro, Prefetto della S. C. di Propaganda Fide, intorno a P. A. proposto al Vicariato Apostolico di Harrar. Scrive: «Assunte informazioni segrete da persone di senno che l'hanno conosciuto, sono lieto di poter riferire che le stesse sono ottime sotto tutti i riguardi... In complesso il giudizio è quanto mai favorevole, per pietà, scienza e pratica della vita missionaria, ad una sua elevazione a Vicario Apostolico». 1937 - 19 set. - Addis Abeba. - Relazione di S. E. Mons. Castellani Emidio, Delegato Apostolico dell'Etiopia, alla S. C. di Propaganda Fide intorno a P. A. proposto nella terna degli episcopabili. VICARIO GENERALE IN NARRAR 1937-1938 1937 - 27 nov. - Roma. - P. A. è trasferito ad Harrar come Vicario Generale di quel Vicariato Apostolico. 1937 - 10 dic. - Massaua. - «Chiamato in fretta» da S. E. Mons. Ossola Leone, Vicario Apostolico di Harrar, giunto dall'Italia, P. A. salpa con Monsignore sulla nave «Urania» con una misera valigetta in mano, allegro e senza rimpianti per quella terra in cui lascia tanta parte del suo cuore d'apostolo. Fino al 31 dic. trascorre un periodo in Addis Abeba con Monsignore. (Fra Maurizio da Rivoli, compagno di viaggio di Mons. Ossola, stabilisce la data al 12 dic.) 1938 - 1 gen. - Harrar. - S. E. Mons. Ossola Leone prende possesso del Vicariato Apostolico. Nel discorso paragona S. E. Mons. Jarosseau Andrea, suo Predecessore, al Padre, se stesso al Figlio e P. A., suo Vicario Generale e consigliere, allo Spirito Santo. P. A. sceglie per sua abitazione un bugigattolo a pian terreno che in quella costruzione etiopica, era riservato alla servitù del Ras, ossia agli schiavi. Oltre l'ufficio di Vicario, tiene lezioni in Seminario e aiuta il parroco della Cattedrale nel ministero sacerdotale, come Sacrestano e Ministro di Culto, pronto a tutti i servizi. È pure confessore ordinario e predicatore dei Ritiri spirituali alle Religiose della Míssione di Sofi. 1938 - 11 feb. - Roma. - Decreto del Rev.mo M. generale che lo nomina I° Discreto della Missione degli Arussi e di Addis Abeba. 1938 - Roma. - La Pia Società Figlie di S. Paolo pubblica il Breve Compendio di Filosofia, di P. Angelico da None, Miss. Cappuccino. 18,5 x 12 cm., 245 pp. + [ 1 ] f. L'opera porta scritto: Finito di stampare il 5 gen. 1939. MISSIONARIO IN ADDIS ABEBA 1938-1942 1938 - 11 nov. - Addis Abeba. - P. A. si trasferisce nella Missione affidata ai PP. Cappuccini Piemontesi. Presta la sua opera nella ProCattedrale, particolarmente nel Ministero delle Confessioni. Cerca e aiuta gli Eritrei, che affluiscono alla Capitale, per tenerli uniti alla Chiesa. Poi passa le ore in preghiera nel silenzio della cella e della chiesa. Funge da Cappellano delle suore Canossiane e tiene loro i Ritiri mensili. 1939 - feb. - Harrar. - S. E. Mons. Ossola Leone, Vic. Ap., indirizza il suo riverente saluto di commiato a P. A. dalle pagine del periodico ufficiale Vox Clamantis: «Ha lasciato Harrar dove è viva e desiderata la sua esemplarità, la sua sollecitudine paterna per il Seminario e la Cattedrale... A Lui il mio ringraziamento cordiale di figlio e di padre: mentre addito in Lui l'uomo e il religioso che ha saputo e voluto sacrificare se stesso e le sue inclinazioni al benessere e vantaggio della sua Provincia». 1939 - Asmara. - È chiamato in Eritrea da S. E. Mons. Chidané Mariam Cassà, Ordinario di Rito Etiopico, come l'unica persona adatta a comporre un vertenza sorta tra il Clero auctoctono. Vi rimane 15 giorni. 1939 - Roma. - La Scuola Tipografica Pio X pubblica la 2a edizione riveduta e aggiornata del Breve Compendio di Teologia Dogmatica di P. Angelico da None, Missionario Apostolico Cappuccino. 25,5 x 18 cm., 330 pp. + [l]f. L'opera porta il reimprimatur del 2 set. 1939. 1940 - Roma. - La Scuola Tipografica Pio X pubblica la 2a edizione riveduta e aggiornata del Breve Compendio di Teologia Morale di P. Angelico da None, Missionario Apostolico Cappuccino. 25,5 x 18 cm., 532 pp. L'opera porta il reimprimatur del 2 feb. 1940. 1941 - 6 apr. - Addis Abeba. - Le truppe britanniche occupano la Capitale. Incominciano lunghi mesi di terrore per le incursioni notturne degli Sciftà, predoni a mano armata. 1941 - 6-7 dic. - Addis Abeba. - Nella notte gli Sciftà irrompono nella cella di P. A. per depredarlo; non trovando nulla, asportano la coperta e il lenzuolo. Di questo fatto P. A. si servirà il mattino dopo, nella spiegazione dell'Omilia domenicale, per mettere in risalto 1'imprevidibiltà della morte. IL RIMPATRIO ADDIS ABEBA - ROMA 1942-1943 1942 - 10 giu. - Addis Abeba. - Su automezzo lascia la Procattedrale con gli altri confratelli e raggiunge il «Campo-alloggio». 1942 - 12 giu. - Addis Abeba. - Alle ore 13 partono in ferrovia per Harrar. 1942 - 13 giu. -:Narrar. - Vi giungono alle ore 15, dopo la fermata di un'ora ad Afden e tappa a Dire-Daua sul mezzogiorno. Sono accolti calorosamente dal Vicario Apostolico, S. E. Mons. Ossola Leone, al quale le autorità occupanti hanno concesso di ospitare tutti i Missionari. P. A. con il P. Pacifico da Caraglio e Fra Antonino da Sommariva Perno prendono residenza, fuori dell'Episcopio, nel Seminario della città indigena. 1942 - 3 lug. - Harrar. - Le autorità, insospettite dal fatto che P. A e confratelli si trovino fuori dalla linea di demarcazione stabilita, ordinano il loro trasferimento nel Campo-Liceo di Harrar in attesa di internarli in Campo di concentramento. 1942 - 9 lug. - Harrar. - Partenza definitiva per il campo di concentramento di Mandera (Somaliland) P. A. si allontana, scherzando, con il pesante saio di lana, senza casco per averlo ceduto a un povero prigioniero, portando con sè un'arancia e un pezzo di pane: tutto il cibo per un viaggio di due giorni. 1942 - 11 lug. - Mandera (Somaliland). - Giungono al Campo di concentramento in una zona deserta e torrida a 60° di calore. P. A. è il più anziano del Campo eppure corre a confortare e ad aiutare gli altri prigionieri sempre sereno e sorridente. Tutto quanto riceve da Mons. Ossola lo distribuisce ai compagni senza ritenere nulla per sé. Trascorre la giornata in continua preghiera. Si alza prestissimo, prega passeggiando per il campo, poi, quando il sole brucia e la sabbia acceca, si ritira sotto la tenda e compone poesie in lode di Dio e della Madonna che canticchia nelle ore d'insonnia. In quei cinque terribili mesi P. A. ha il dono di una pace interna eccezionale che si riverbera anche sugli altri. «Il mio spirito non godè mai tanta soavità come in quei mesi!» 1942 - 22 nov. - Mandera. - Le autorità requisiscono ogni genere di scritti in possesso dei prigionieri. P. A. aveva già consegnato i suoi a un caro giovane di Addis Abeba perché non fossero profanati. 1942 - 1 dic. - Mandera. - Giungono gli altri Missionari da Harrar. P. A. si unisce ad essi e in automezzo partono per Berbera dove arrivano sul mezzogiorno. Subito dopo, imbarco sulla nave «Vulcania» con S. E. Mons. Castellani Emidío, Delegato Apostolico. La nave salpa alle ore 16 per l'Italia iniziando il periplo dell'Africa. (P. Modesto da Valgrana, Superiore Regolare della Missione, fissa la data della partenza al 2 dic.) 1942 - 10 dic. - Port-Elizabeth. - Verso le ore 15 la nave fa tappa per rifornimenti. 1942 - 12 dic. - Port-Elizabeth. - A mezzogiorno riparte. 1942 - 23 dic. - S. Vincente (Capo Verde). - Altra fermata verso le ore 9-10. 1942 - 27 dic. - S. Vincente. - Nel pomeriggio il convoglio salpa per l'Europa. 1943 - 1° gen. - Gibilterra. - Entra in porto verso le ore 9 e riparte alle 16. 1943 - 3 gen. - Mattino: la nave si ferma in alto mare tra le isole Lipari e Messina. La sera, passa lo Stretto. 1943 - 6 gen. - Brindisí. - Approdo definitivo nella mattina, mentre lo sbarco inizia alle ore 15. Alle 20, partenza in ferrovia per Roma. 1943 - 7 gen. - Roma. - I Missionari piemontesi sono ricevuti alla stazione dal P. Evangelista da Caluso e dai confratelli di S. Lorenzo al Verano, poi prendono alloggio all'Ospizio dove sono attesi dal M. R. P. Valentino da Torino, M. Provinciale. P. A. trascorre una settimana circa nella nostra Parrocchia di S. Lorenzo al Verano. È pure presente alla Udienza pontificia accordata ai Missionari rimpatriati e S. E. Mons. Castellani Emidio lo presenta a S. S. Pio XII come «particolarmente benemerito per opere e scritti in 30 anni di vita missionaria»; il Papa lo benedice. ULTIMO PERIODO E MORTE - BRA 1943-1953 1943 - 14 gen. - Torino, Monte. - Riunione definitoriale in cui P. A. è destinato di famiglia al convento del Monte. 1943 - 7-9 mag. - Torino, Monte. - Predica le SS. Quarantore in preparazione alla commemorazione del Miracolo eucaristico del Monte. 1943 - S. Ambrogio di Susa. - Tiene le SS. Missioni al popolo con il P. Teofilo da Balme. 1943 - 7-8 ago. - Torino, Monte. - Il convento viene in parte distrutto da un'incursione aerea. P. A. rimane incolume insieme con gli altri religiosi rifugiati nei sotterranei del convento. 1943 - 17 ago. - Torino, Monte. - Nella riunione dei Superiori Provinciali P. A. è destinato al convento di S. Maria degli Angeli in Bra (Cuneo), come confessore e sacrestano, insegnante di latino e di greco nel Seminario Serafico di S. Chiara e Direttore del periodico del Terz'Ordine Francescano La Nuova Crociata Francescana, che dirige fino al 1946. 1943 - 14 nov. - Bra, S. Chiara. - Nel coro del Seminario celebra il 50° di Professione religiosa, con la S. Messa e la rinnovazione dei S. Voti. Gli rivolge la parola il M. R. P. Evangelista da Caluso, Ministro provinciale e suo discepolo. Dopo aver enumerate le benemerenze del festeggiato, l'oratore termina con l'invocazione del profeta Eliseo: «Fa, o Signore, che in noi sia il doppio del suo spirito, e questo perchè cresca nella nostra Provincia quello spirito cappuccino che ha sempre ispirato la sua vita». 1943 - 6-8 dic. - Bra, S. Chiara. - Predica i S. Spirituali Esercizi ai Fratini del Seminario. 1944 - 18 lug. - Chivasso. - Termina gli Esercizi Spirituali in preparazione alla Vestizione religiosa degli aspiranti al Noviziato. 1944 - 4-9 set. - Busca. - Predica gli Esercizi Spirituali alla comunità dello Studentato teologico dei Cappuccini. Giunge prestissimo in convento dopo un viaggio disastroso, causato da bombardamento aereo alla stazione di Cavallermaggiore, e, nonostante lo si esorti a riposarsi, celebra la S. Messa e dà subito inizio alla predicazione. 1944 - 17-23 set. - Villafranca. - Predica gli Esercizi Spirituali alla comunità dello Studentato filosofico dei Cappuccini. 1945 - 27 feb. - Torino. - Nella Piccola Casa della Divina Provvidenza muore Suor Delfina (Pittavino Maria), sorella di P. A. 1945 - 15-19 lug. - Chivasso. - Tiene gli Esercizi alla comunità religiosa e il discorso di circostanza per la Professione dei Novizi. 1946 - 9 lug. - Racconigi. - Interviene al Capitolo Provinciale in qualità di ExProvinciale e in tutte le votazioni riporta parecchi suffragi. Viene eletto II Custode Generale. 1946 - 14 lug. - Busca. - Invitato a tenere il panegirico di S. Bonaventura, patrono degli Studenti Cappuccini, viene a trovarsi nello stesso convento insieme con Mons. Ossola e gli cede la parola, solo riservandosi di parlare agli Studenti nell'aula di Studio. 1946 - 1-4 ott. - Fossano. - Predica le SS. Quarantore e il panegirico di S. Francesco nella chiesa dei Cappuccini con grande edificazione dei fedeli. 1946 - 6 ott. - Busca. - Nella chiesa del convento tiene la commemorazione per il 50° di Sacerdozio di P. Eliodoro. da Cossombrato, suo condiscepolo. La sera avanti assiste ad una rappresentazione massaiana di Studenti Cappuccini. 1947 - 27 ago. - Bra. - Riceve la visita di S. E. Mons. Chidané Mariam Cassà, I° Ordinario di Rito Etiopico, allievo e collaboratore di P. A. a Cheren. Il giorno seguente, causa una indisposizione, Monsignore è costretto al ricovero nell'Ospedale civile della città ed è assistito premurosamente da P. A. 1947 - 18 dic. - Bra, S. Maria. - Festeggia la sua Messa giubilare, ma in forma piana secondo il suo desiderio. Tuttavia intervengono discepoli e ammiratori e due Vescovi, già suoi discepoli: S. E. Mons. Lanzo Egidio, Vescovo di Saluzzo, e S. E. Mons. Ossola Leone, Vescovo di Novara, che parla ai presenti. Il M. R. P. Barnaba da Busca, M. provinciale, presiede allo svolgimento delle funzioni. Terminato il S. Rito, gli intervenuti vanno a porgergli i loro omaggi e lo trovano tutto intento a spreparare la Sacrestia, incurante del chiasso che si fa attorno alla sua persona. 1948 - giu. - Bra, S. Chiara. - Per motivi di salute cessa dall'insegnamento nel nel Seminario Serafico. 1948 - 27 dic. - Bra, S. Maria. - Durante la notte è colpito da un forte scompenso cardiaco provocato da eccessiva fatica e dal freddo nel periodo natalizio. Dopo due mesi di cura e di riposo riprende le sue occupazioni. In questa circostanza si sparge in Eritrea la falsa voce della sua morte. Viene pianto nelle chiese, nei villaggi, per lestrade con queste espressioni: « Oh, che santo Padre! Egli è stato per noi "l'Abuna Jacob" (Il Beato Giustino De Jacobis)! » 1949 - primavera - Bra, S. Maria. - Per l'amore sconfinato che porta ai giovani, richiesto dagli Studenti Cappuccini di Busca, scrive le sue Memorie: una lunga lettera di ricordi di 44 pagine. 1949 - Pasqua - Bra, S. Maria. - Sempre agli Studenti di Busca indirizza altra lettera di 8 pp. protocollo sul tema: Maria, Divina Pastora delle Anime. 1949 - 5-6 lug. - Racconigi. - Interviene al Capitolo Provinciale come Ex-Provinciale. 1951 - inizio di feb. - Bra, S. Maria. - Non gli è più possibile riposare in letto, salvo un'ora alla sera e un'altra il mezzodì. Il resto del tempo lo deve trascorrere su di un seggiolone. La sua salute si aggrava, le gambe gonfiano. Riesce ancora a sostenere le fatiche del periodo pasquale e il lavoro di sacrestia. Il Lunedì di Pasqua (26 mar.) scende ancora in chiesa, poi è costretto a lasciarsi curare. Dopo 20 giorni di riposo assoluto, può riprendere a dormire in letto e a ridiscendere in chiesa per la celebrazione della S. Messa. 1951 - 10 giu. - Bra. - P. A., che da qualche giorno torna a celebrare in chiesa, vuole recarsi a compiere il suo dovere civico presso la sede elettorale, per le Elezioni del Consiglio Provinciale e della nuova Amministrazione cittadina. 1951 - 17 ago. - Torino, Monte. - Interviene, insieme con il P. Raffaele da Valfenera, al 50° di Vestizione religiosa di S. E. Mons. Lanzo Egidio (P. Egidio da Caraglio), Vescovo di Saluzzo e suo antico discepolo. 1951 - 9 ott. - None. - Su invito del Parroco, Vigo mons. Andrea, partecipa con tutto il Clero nonese alla riunione in preparazione all'inaugurazione ufficiale dei restauri della Chiesa parrocchiale. 1952 - 10 apr. - Bra, S. Maria. - Per un nuovo attacco cardiaco è costretto a rimanere in cella e a celebrare in una stanza del dormitorio adibita per l'occasione a cappella. Prega in continuità, legge vite di Santi, riceve affabilmente i penitenti uomini, soprattutto i Sacerdoti secolari e trova ancora la forza di dare ripetizioni scolastiche ai ragazzi 1952 - 18-19 lug. - Bra, S. Maria. - È visitato dal Rev.mo P. Benigno da S. Ilario Milanese, M. Generale, venuto in Provincia per presiedere al Capitolo Provinciale. P. A. non permette che il Rev.mo salga alla sua cella e scende al piano del refettorio per ossequiarlo. 1952 - 9-12 ago. - Bra, S. Maria. - Riceve la visita di S. E. Mons. Marinoni Giangrisostomo, Vicario Apostolico dell'Eritrea, e del P. Vincenzo da Bergamo, Superiore Regolare della stessa Missione. 1952 - 14 ago. - Bra, S. Maria. - Un giovane aspirante alla vita religiosa sorprende P. A. mentre in cella canta, con fervore insolito, una lode alla Madonna. Richiesto del motivo, P. A. risponde festoso: «Domani è la festa della Madonna, nostra Mamma celeste! Due sono le donne che tu devi amare: la mamma e la Madonna. Metti nella sua mano destra la tua vocazione e nella sinistra la tua purezza». 1952 - ago. - Bra, S. Maria. - Visita di Abba Gabré Jesus Hailù, antico discepolo di P. A. a Cheren. 1952 - 30 ago. - Bra, S. Maria. - Appena terminata la celebrazione della S. Messa è colpito da una forte crisi di asma cardiaca e si abbandona quasi senza vita tra le braccia dell'inserviente, mormorando il nome di Gesù. Dietro sua richiesta gli viene amministrato l'Olio Santo dal P. Erasmo da Caraglío, Vicario del convento, in sostituzione del P. Guardiano assente. Riceve poi le visite di parecchi confratelli, tra cui il P. Vittorio da Ceva, M. provinciale. 1952 - 11 ott. - Roma. - Lettera gratulatoria del Rev.mo P. Benigno da S. Ilario Milanese, M. generale, per la fausta ricorrenza del 60° di Vestizione religiosa del P. A. In essa lo ringrazia « per quanto ha fatto per il bene della Provincia, delle Missioni, e dell'Ordine ». 1952 - 20-21 ott. - Bra, S. Maria. - 60° di Vestizione religiosa di P. A. ricordato nell'intimità della cella, presenti i confratelli e il Ministro provinciale. 1952 - 15 nov. - Bra, S. Maria. - P. A. è trasportato nella cella di P. Stefano da Cherasco, che gli funge da infermiere, dove rimane notte e giorno su di una seggiola, perchè le gambe enormemente enfiate gli impediscono di riposare in letto. Si fa collocare il Crocefisso sulla parete di fronte per averlo sempre sotto lo sguardo ed esclama: «Sono felice di morire, non nella mia cella, ma in un'altra; la mia ricchezza è lì di fronte: il Crocefisso!». 1952 - dic. - Bra, S. Maria. - Riceve la graditissima visita di P. Mario da AbiyAddì, sacerdote Cappuccino eritreo. Commosso, esclama: « Oh! ora Nunc dimittis, Domine... Il Signore non mi poteva premiare di più: mi ha dato la grazia di vedere un Sacerdote Cappuccino, figlio di quella terra che ho tanto amato ed amo, e dove avrei voluto morire! ». 1952 - dic. - Bra, S. Maria. - Ad un confratello piangente per la sua fine imminente P. A. dice: « Sta' tranquillo! Come S. Teresa del B. G. farò cadere una pioggia di grazie: troppo vi amo per lasciarvi! ». 1952 - 25 díc. - Bra, S. Maria. - Dopo la Messa di mezzanotte chiede la compagnia di un confratello. Sono momenti dolcissimi per tutti e due. 1953 - 5 gen. - Bra, S. Maria. - Si aggrava ulteriormente ed è portato in una stanza del piano inferiore che normalmente funge da coretto per i Frati. Vi si collocano due letti: per l'infermo e per il confratello che l'assiste. 1953 - 8 gen. - Bra, S. Maria. - Vuole i Fratini del Seminario Serafico accanto al letto della sua agonia. Dà loro saggi avvertimenti e li invita a cantare, anzi, intona egli stesso « La Carità » di G. Rossini. 1953 - 10 gen. - Bra, S. Maria. - Al P. Ernesto da Genova, suo ex discepolo e confidente, dice: «Siamo ormai alla fine: ancora cinque giorni e poi...». 1953 - 15 gen. - Bra, S. Maria. - Al primo albeggiare, dopo una notte agitatissima, P. A. vuole confessarsi per ricevere il S. Viatico. Poi geme e sospira tutta la mattina: «Gesù, Maria! Gesù, Maria!... Il Paradiso!... Il Paradiso! ». Di tanto in tanto, intercalate ai gemiti che gli sfuggono, mormora pie giaculatorie, pensieri di cielo e, talvolta, anche delle lepidezze. Alle ore 13,30 domanda al P. Guardiano: «Che giorno è oggi? È venerdì?». «No, Padre: è giovedì». - «Fa lo stesso, fa lo stesso: anche di giovedì si può andare: giorno dedicato al SS. Sacramento... Gesù, Maria, chiamatemi ed io verrò... Faremo una grande processione... Io porterò la croce, se volete, e canterò forte con tutta la mia voce: In Paradisum deducant me Angeli, in meo adventu suscipiant me martyres... Gesù, Maria, introducetemi nel vostro beato Regno, chè una volta entrato non ne uscirò più! ». Con un sorriso celestiale, ringrazia tutti i presenti per quanto han fatto per lui. Alle ore 14, mentre gli si recita il Proficiscere, anima christiana... chiude gli occhi per sempre. DAL SEPOLCRO ALLA GLORIA: 1953-1992 1953 - 15 gen. - Bra, S. Maria. - Nel pomeriggio la salma del grande Missionario viene composta dalle mani di due Suore Francescane addette al Seminario Serafico e la stanza, dov'è spirato, è trasformata in camera ardente. Incomincia il pio pellegrinaggio di confratelli, di sacerdoti e di fedeli che chiedono ricordi e reliquie e accostano oggetti di pietà al cadavere. La parola «santo» è sulla bocca dei presenti. In serata giunge da Saluzzo S. E. Mons. Lanzo Egidio, discepolo di P. A. e compagno di Missione. 1953 - 17 gen. - Bra, S. Maria. - Solenni funerali con la partecipazione di numerosi confratelli, parenti e compaesani. Le esequie sono ufficiate dal M. R. P. Vittorio da Ceva, Ministro provinciale, che tiene l'elogio funebre dello scomparso. La salma viene tumulata nel Cimitero comunale di Bra, nella tomba riservata ai PP. Cappuccini. Il Rev.mo P. Benigno da S. Ilario Milanese, M. Generale, telegrafa: «Esprimendo nome Ordine Missioni Eritrea Etiopia vivissime condoglianze Provincia Piemonte perdita Padre Angelico assicuriamo speciali opere suffragio additiamo virtù religiose apostoliche dotto infaticabile Missionario esempio nostra gioventù » 1953 - fine gen. - Agordat. - I nativi, oriundi di Cheren, apprendono la notizia della morte di P. A. e, a costo di sacrifici, celebrano il famoso «Testar» (pranzo funerario allestito in morte di parenti prossimi e di nobili). Vi partecipano 200 invitati che esaltano a gara la bontà del Missionario scomparso. 1953 - 14 feb. - Bra, S. Maria. - Solenne funerale di Trigesima. 1953 - 16 feb. - Milano. - Solenne funerale di Trigesima nella chiesa dei PP. Cappuccini di Monforte. 1964 - 8 feb. - Trinità di Fossano. - Muore il dr. Pittavino Lorenzo, fratello di P. A. 1965 – 5 lug. - Addis Abeba. - S. E. Mons. Testa Zenone, Vicario Apostolico dell'Eritrea trasmette al M. Provinciale del Piemonte e al Postulatore Generale dell'Ordine dei Cappuccini copia della LetteraPostulatoria sottoscritta dall'Episcopato Etiopico, riunito in Addis Abeba per la Conferenza Episcopale, e inviata a S. S. Paolo VI per chiedere 1'introduzíone della Causa di Beatificazione di P. Angelico da None. 1966 - 7 nov. - Torino. - Nella sala del palazzo arcivescovile, alle ore 10, presente S. E. Mons. Pellegrino Michele, Arcivescovo di Torino, ha luogo la Sessione di Apertura, con relativa costituzione del Tribunale ecclesiastico, del Processo Diocesano Informativo per la Causa di Beatificazione del Servo di Dio P. Angelico da None. Sono presenti il M. provinciale del Piemonte P. Cesare da Mazzé, il fratello del servo di Dio Don Pittavino Andrea, il Sindaco di None sig. Sola Pietro e il Vicario coadiutore della Parrocchia di None. 1967 - 28 mag. - None. - Inaugurazione della Lapide-Ricordo sulla casa natale di P. A.: Iniziativa promossa e sostenuta dal Comune. È pure presente il fratello di P A. Don Pittavino Andrea. Il paese gli intitolerà pure una via. 1967 - 13 settembre - Asmara - Nella sede del Vicariato Apostolico si svolge, sotto la presidenza di S. E. Mons. Testa Zenone, Vic. Ap., la costituzione del Tribunale per rogatoria, richiesta dal Tribunale ecclesiastico di Torino, per il Processo Asmarense della Causa di Beatificazione del Servo di Dio P. Angelico da None. È presente il Postulatore Generale, P. Bernardino da Siena. 1975 - 21 novembre - Roma - La Congregazione per le Cause dei Santi dispensa dal Processo sul non culto tributato al Servo di Dio. 1976 - 27 marzo - Asmara - Chiusura del Processo per rogatoria, presenti Mons. Luca Milesi, Amministratore Apostolico del Vicariato dell'Eritrea, e 1'Eparca Cattolico Mons. Abraha Fran~ois, allievo di P. A. 1976 - 9 dicembre - Torino - L'Arcivescovo Card. Michele Pellegrino chiude il Processo Ordinario Informativo. 1976 - 13 dicembre - Roma - Apertura dei Processi Informativi di Torino e di Asmara. 1977 - 27 gennaio - Roma - Nihil obstat della Congregazione per la Dottrina della Fede per il proseguimento della Causa. 1977 - 28 novembre - Roma - Giudizio positivo del 1 ° Censore Teologo sugli scritti del Servo di Dio. 1979 - 31 gennaio - Roma - Anche il 2° Censore Teologo dà il suo giudizio positivo. 1980 - 2 maggio - Roma - Nihil obstat della Congregazione per le Cause dei Santi riguardo gli scritti del Servo di Dio. 1982 - 19 giugno - Roma - Nihil obstat della stessa Congregazione per l'introduzione della Causa e la costruzione del Processo Cognizionale presso la Curia Arcivescovile di Torino. 1982 - 9 settembre - Torino - L'Arcivescovo Card. Anastasio Ballestrero decreta l'introduzione della Causa, la costruzione del Processo Cognizionale e la nomina del Tribunale competente, che emette il giuramento il 18 successivo e tre giorni dopo inizia l'ascolto del 1° teste. 1983 - 8 giugno - Torino - Chiusura del Processo Cognizionale, presenti lo stesso Arcivescovo e il P Flavio Carraro, Ministro generale dei Cappuccini. 1985 - 24 maggio - Roma - Decreto della Congregazione per le Cause dei Santi sulla validità dei Processi Ordinario Informativo e Cognizionale di Torino e Ordinario Informativo per rogatoria di Asmara. 1986 - 15 novembre - Roma - Relazione del Gesuita P. Peter Gumpel sulla Positio super Virtudibus del Servo di Dio. 1991 - 23 aprile - Roma - Congresso Peculiare unanime dei 9 Consultori Teologi per l'esame sull'eroicità delle virtù del Servo di Dio. 1992 - 21 gennaio - Roma - Congregazione Ordinaria unanime degli 11 Cardinali e Vescovi. Relatore il Cardinale Ponente Achille Silvestrini. 1992 - 7 marzo - Vaticano - Alla presenza di S.S. Giovanni Paolo II è promulgato il decreto sull'eroicità delle virtù del Servo di Dio Padre Angelico da None, qualificato "Venerabile». Tratto da: Rosso Antonino Venerabile p. Angelico da None (Pittavino Matteo) O.F.M.Cap. 1875-1953 : cronologia 1845-1992, iconografia Pinerolo, 2010 aggoprnamenti 2001 – 2 settembre. - Bra-Rocca - Inaugurazione della LapideRicordo sul piazzale antistante la Chiesa 2002 – 19 maggio – To- Madonna di Campagna – Inaugurazione in chiesa del dipinto nel trittico "Santità cappuccina piemontese nei secoli"