norvegia - camperista itinerante

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norvegia - camperista itinerante
NORVEGIA
La realizzazione di questo diario di bordo è stata possibile grazie alla meticolosa e paziente
opera di trascrizione degli avvenimenti quotidiani da parte di Valentina, a cui va il
ringraziamento da parte di tutto l’equipaggio.
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1998 VIAGGIO IN NORVEGIA (I FIORDI)
via AUSTRIA - DANIMARCA - SVEZIA - GERMANIA
DIARIO DI BORDO
12/8/98 : ROMA - MONTEPULCIANO
km.(alla partenza) 35.983 - km.36186 (Km.203)
ore 20,50: si carica il camper. Partiamo equipaggiati di viveri, vestiti leggeri e invernali e con
una nuova telecamera. Con Carlotta certo la musica non manca!
ore 22,15: Sosta per pernottamento - Area di Montepulciano.
13/8/98 : MONTEPULCIANO - INNSBRUCK km.36186 - 36790 (km.604)
Rifornimento Montepulciano Km.36186; lt.41; £.55.000; £.1335/lt.
Rifornimento Km.36473; lt.36,77; £.49.100; £.1335/lt. +GPL £.8.000
Rifornimento Km.36748; lt.40; Scel.360; 8,90 Scel/lt.
Autostrada Roma-Brennero £.65.000 – Austria £.16.000
(6 scellini=1000 lire; 1 Scell.166 £.)
ore 09,30: Ci muoviamo da Montepulciano. Già il caldo si fa sentire. E' una bellissima giornata
di Agosto.
ore 13,00: Sosta per il pranzo nell'area di servizio "Po Brennero" (Mantova) e si riparte sotto un
sole bollente, passando per la Val Gardena e la Val Pusteria.
ore 18,00: Fine dell'autostrada italiana!
ore 18,30: Superiamo la frontiera (oramai inesistente…) e siamo nel Tirolo (Austria). L' aria
fresca di montagna si fa sentire e continuiamo fino ad Innsbruck, sede delle Olimpiadi invernali.
Ci fermiamo a sera in un campeggio a 3 km. dalla città. Con un autobus di linea raggiungiamo
la città per una breve visita per le vie principali. La pioggia ci coglie sprovvisti di ombrello. Ma
niente paura, tutto è emozionante!
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14/8/98: INNSBRUCK - WURSBURG km.36790 - 37259 (km.469)
Rifornimento Wursburg Km.37086; lt.39,70; M.48; 120 M/lt. (1 M=995£)
ore 11,00: Dopo i dovuti rifornimenti lasciamo il Camping (costoso -£.60.000) e ci dirigiamo
verso Norimberga. Purtroppo,dopo aver superato la frontiera, senza aver dovuto riprendere
l'autostrada (strada comunque da evitare per il futuro, per le forti pendenze delle alpi
austriache) e dopo aver pranzato in un'area di sosta immersa nel verde di una vallata, attorniati
da imponenti montagne, giunti sul suolo tedesco, veniamo fermati dal traffico nelle vicinanze di
Monaco. Il caldo è più intenso e la frescura delle montagne ci ha abbandonato. Siamo infatti
affiancati da lussureggianti colline ricche di boschi.
ore 14,30: Ci fermiamo per una sosta presso un distributore vicino a Norimberga.
ore 20,00: Siamo in prossimità di Wurzburg. Decidiamo di pernottare in questa città e usciamo
dalla autostrada.
ore 22,00: Si va a dormire (un pò stanchi) nel parcheggi del "Palazzo dei Congressi" vicino alla
Fortezza di Wurzburg, dove ci sono altri camper (due di Roma).
15/8/98: WURSBURG - PUTTGARDEN km.37259 - 37922 (km.663)
Rifornimento Km.37408; lt.32,56; M.40; 122,9 M/lt.
Rifornimento Km.37720; lt.47,07; M.55,02; 110 M/lt.
ore 10,00: Lasciamo Wurzburg riprendendo dal camper squarci di questa bella cittadina
bagnata dal Meno; vediamo la reggia e il castello fortezza, inerpicato sulla collina circostante.
ore 14,00: Ci fermiamo per il pranzo. Oggi è Ferragosto, cosicchè decidiamo di festeggiare
mangiando in un Autogrill nei pressi di Kassel, assaggiando la cucina tedesca.
ore 15,30: Ripartiamo dirigendoci verso Hannover.
ore 16,50: Ci troviamo nei pressi di Hannover; il tempo diventa tetro e ci imbattiamo nei
temporali "nordici”, dopo aver trascorso una bella giornata di sole. Superata la città tedesca,
proseguiamo in direzione Lubecca, per giungere infine a Puttgarden. Per arrivarci dobbiamo
superare un ponte poiché quest'ultima località tedesca si trova su una isoletta. Non troviamo
centri abitati, ma solo l' imbarco per i traghetti. Ci fermiamo nel parcheggio nei pressi del molo e
qui pernotteremo in compagnia di molti altri camper che aspettano l'imbarco.
16/8/98: PUTTGARDEN-COPENAGHEN-HELSINGOR-HELSINGBORG
GOTEBORG km.37922 - 38372 (km.450 + traghetto)
Rifornimento Danimarca Km.38058; lt.38; K.194,90; 5,00 K/lt.
Rifornimento Svezia Km.38319; lt.34,77; K.220,09; 6,00 K/lt.
(1 KD = 262 lire ; 1 KN = 220 lire)
ore 04,30: Circa … insonnoliti vediamo l'aurora colorare il cielo; dopo le 5.00, il sole si alza da
un mare… infreddolito. Chiamiamo anche Carlotta per assistere allo spettacolo.
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ore 06,30: Indimenticabile passeggiata all'alba sulla spiaggia e lungo il molo!
ore 08,00: Ci imbarchiamo per Rodby (Danimarca - 20 Marchi).
ore 09,00: Arriviamo dopo un'ora; il tempo è brutto e fa freddo. Ma niente paura! Riempiamo i
serbatoi dell'acqua alla prima stazione danese e ci dirigiamo verso Copenaghen.
ore 11,00: Arrivo a Copenaghen. Si torna al canale Nihavn per qualche foto. E poi andiamo a
rivedere la Sirenetta.
ore 14,00: Sosta per un gelato e un veloce pasto nei pressi di un elegante quartiere lungo la
strada per Helsingor. Seguiamo la strada lungo il mare che attraversa ricche zone residenziali e
che conduce alla città di Amleto. Qui si prende il traghetto per la Svezia (420 Korone svedesi)
che si raggiunge presto data la brevità della distanza. Qui prendiamo la E4 e arriviamo
finalmente a Goteborg verso sera.
ore 22,00: Siamo al campeggio di Liseberg, a un chilometro dalla città. E' vicino al parco dei
divertimenti della città e ricorda il Tivoli di Copenaghen (per intenderci) ed è un campeggio
veramente incantevole con "casette di Barby" come bungalows e ruscelli d'acqua (e costa circa
40.000 per tutta la famiglia e il camper!). Si va a dormire.
17/8/98 GOTEBORG- OSLO km.38372- 38690 (km.318)
ore 9,00: Sveglia! Acquisizione informazioni sul luogo alla reception. Sul tardi si riparte per
visitare Goteborg; il tempo è brutto e piove. Ci fermiamo in un parcheggio vicino al porto e
pranziamo.
Visitiamo la città sotto una discreta pioggia! Incontriamo l'edificio del Mercato del pesce, le
botteghe artigianali il palazzo dove nacque Cristiano IV, la Cattedrale protestante, il Municipio
con la piazza principale. Tornati al camper, sempre sotto la pioggia siamo nuovamente pronti a
ripartire: Oslo ci attende! Continuiamo infatti a percorrere la costa svedese, anche se non
scorgiamo il mare. Ci avviciniamo sempre più a Strymstad: "sento odore di norvegia!".
Giungiamo al confine norvegese: non c'è nessuna stazione di controllo (come avevamo
incontrato salpando in Danimarca e in Svezia); c’è invece solo un gran ponte sotto al quale
scorre il mare infilandosi tra i monti; È la nostra prima conoscenza con un fiordo!
A sera giungiamo ad Oslo : ci accolgono le leganti casette residenziali situate sulle colline della
città (pedaggio per entrare nella città -12 kr.). Passiamo per la città sconosciuta, costeggiando
la Kirke, la Galleria Nazionale e tante altre strade principali (spesso a nostra insaputa). E' tardi
e per le strade c'è poca gente. Riusciamo ad avere delle indicazioni per raggiungere un
campeggio (riuscendo perfino a farci "scortare" da una "disponibilissima" auto della polizia). Ci
troviamo al campeggio di Ekeberg, posto sulle colline che affacciano sulla Baia di Oslo. Il
campeggio non è molto bello, essendo un campeggio di transito; i mezzi sono messi un pò alla
rinfusa, ma la vista della città è spettacolare, specie ora, di notte!
18/8/98 OSLO Km.38690- 38726 (Km.36).
Rifornimento Oslo Km. 38726; lt.50; K.378; 7,50 K/lt.
(1 KN =286 lire)
ore 10,30: sveglia
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ore 11,30: decidiamo di andare in città col camper ; oggi il tempo è bello, anche se fa un pò
freddo. Parcheggiamo a ridosso della Fortezza. Pranziamo velocemente dopodichè‚ ci
mettiamo in marcia per l'esplorazione. Visitiamo la Fortezza di Akersus e i suoi interni. Questa
viene utilizzata anche oggi dal Re per feste e ricevimenti. E' posta proprio dinnanzi al mare.
All'interno vediamo grandi saloni reali, le stanze con gli arredi del tempo, la cappella la sala dei
festini,le prigioni, la tomba dell'ultimo re e quella della regina. Ascoltiamo anche un coro che
canta. Continuiamo poi per il porticciolo sul quale si affaccia il Raduset, imponente con il suo
grande orologio che accoglie le premiazioni del premio Nobel per la pace. Ci addentriamo poi
per la città e percorriamo la strada principale: Karl Joans Gate (…papà dice che questa via è
piena di "gnocche", in quanto trovasi l' Università). Qui vediamo il Teatro costruito con la morte
di Ibsen, padre del teatro Norvegese, immerso nel verde del Studenterlunden, il giardino degli
studenti, ricco di alberi, aiuole fiorite, statue e fontane. Nella parte opposta troviamo lo Storting,
il palazzo del Parlamento. Sulla piazza si affaccia anche il mitico Grand Hotel che ospita i
vincitori del premio Nobel e il Gran Caffè, frequentato dagli intellettuali di Oslo. Proseguiamo
sulla Karl Joans Gate verso il Palazzo Reale, il Kongelige Slot, dove ogni giorno, alle 13,30 si
assiste alla cerimonia del cambio della guardia. Vediamo, seguendo una via traversa alla via
principale il Konserthuset (solo esterno), palazzo per concerti che contiene il più grande organo
da concerto costruito negli ultimi decenni. Riprendiamo la Karl Joans Gate, verso la Domkirke
posta sulla Stortorvet, piazza del mercato dei fiori, alla fine della Kristian IV' sgt. La osserviamo
dall' esterno poichè‚ è chiusa (alle sue spalle si articolerebbe la galleria circolare in stile liberty
-così dice il libro guida- del Barar Allene, piena di negozietti).
Arriviamo così, sempre riprendendo la Karl Joans alla Stazione Ferroviaria Centrale. Sulla
piazza troviamo la torre d'acciaio Trafikanten, sede dell' Ufficio informazioni della città. Da qui
notiamo sulla nostra sinistra gli edifici in vetro e acciaio, come lo Shopping Centre Oslo City e
l'Oslo Spektrum (che vediamo solo da lontano).
E' sera e siamo un pò stanchi. La nostra passeggiata attraverso la Karl Joans Gate è stata
rallegrata da una bella giornata di sole e dalla moltitudine di negozi, di gente, di cantori di
strada, un pò pazzi, un pò distratti, un po’ malinconici. Torniamo al camper. Il parcheggio, la
mattina pieno di camper è ora rifugio solo delle auto. Troviamo una triste sorpresa: "Le luci
sono rimaste accese e la batteria si è scaricata!". Cerchiamo un altro camper per poter ripartire
collegando le batterie; ma i "nostri soccorritori (italiani)" non ci sono di grande aiuto poiché
sostengono che la batteria del loro mezzo non ce l'avrebbe fatta. Optiamo allora per l'
inversione delle nostre stesse due batterie. Gli altri camperisti ci consigliano, per la notte, il
parcheggio della zona dei Musei, posti sulla Penisola Bygdoy di Oslo. Così ci siamo
incamminati "ricaricandoci" e portandoci dietro un altro equipaggio di un camper spagnolo che
ci aveva chiesto informazioni su dove parcheggiare per la notte. Ci fermiamo al parcheggio del
Norsk Folkmuseum. E' ormai buio….per oggi…buona notte.
19/8/98 OSLO (Km.38892)
ore 10,30: Dal Folkmuseum (posto nel Bygdoy, penisoletta di Oslo sulla quale sono situati i
Musei e il Quartiere Residenziale estivo) ci spostiamo dirigendoci verso il Frogneepark, il Parco
più celebre della Scandinavia, concepito dallo scultore Gustav Vigeland, a partire dal 1924.
Vediamo l' entrata costituita da una cancellata con 7 portali. Poi, sul laghetto il "cerchio dei
bambini" con 8 figure bronzee di fanciulli attorno all"embrione". E ancora "il ponte" fiancheggiato
da 58 gruppi di bronzo figuranti le diverse fasi della vita dell' uomo, "la fontana", il "monolito" di
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granito e la "ruota della vita". Da qui possiamo vedere anche il trampolino situato sull'
Omenkollen, quartiere elegante sparso tra le colline, alle spalle di Oslo. Esso (altezza 56 m.) è
utilizzato per gare di salto con gli sci.
ore 13,30: Si abbandona il parco per la Nasjonalgalleriet, la principale galleria d'arte della
Norvegia, sistemata in un palazzo neorinascimentale, costruito nel 1882. Ospita una notevole
collezione di sculture e una importantissima pinacoteca. Vediamo Realisti, Impressionisti
norvegesi, la collezione delle opere di Munch, tra cui "il grido", van Dyck, David, Delacroit,
Renoir, Cezanne, Friedrich, Lessing, Manet, Gauguin, Braque, Goya, Picasso. Arriviamo verso
le 14,30, ma non entriamo subito: il camper è rimasto vicino alla fortezza e qui c'è un
parcheggio attaccato alla galleria. Valentina e papà tornano a prendere il camper; vi troveranno
un "comunicato" sul parabrezza: un norvegese dice che abbiamo graffiato la sua macchina al
parcheggio e ci lascia il suo recapito (la controversia sarà brillantemente risolta da Carlotta, che
telefonicamente appiana tutto amichevolmente grazie anche …alla sua padronanza linguistica).
Così entriamo più tardi al museo (inaspettatamente gratuito) e ne usciamo alle 18.00. Torniamo
al camper per uno spuntino e ci rincamminiamo per le vie della città alla ricerca di cartoline e
souvenirs.
ore 20,30: Prendiamo il camper e torniamo nella zona dei musei. Questa volta ci addentriamo
tra i vari musei cercando un posto più accogliente di quello della sera precedente (un pò
isolato). Così giunti al NorskSjofartsmuseum e Frammuset troviamo tanti camper in un
parcheggio di sogno posto proprio davanti alla Baia di Oslo. Di qui si può vedere il trampolino
sciistico, la Fortezza, il Municipio, le isolette; sbirciando attraverso le finestre del Museo
vediamo la " Fram" la nave che raggiunse l'Antartide e attraversò il Polo.
La giornata termina con l'emozionante spettacolo del tramonto sulla baia!
20/8/98 OSLO-DROBAK-LILLEHAMMER Km.38892-39062(Km.170)
Rifornimento Lillehammer Km.38062; lt.27,93 ; K 220,09;K/lt. 7,88
ore 10,00: Siamo pronti per affrontare una nuova giornata; "protetti" dagli edifici piramidali dei
musei durante la notte, ora ci accingiamo ad esplorarne "le viscere". Entriamo così nel Kon-Tiki
Muset che custodisce le imbarcazioni di Thor Heyerdahl, una fragilissima in legno di balza
realizzata sul modello delle imbarcazioni degli Incas, peruviani del VI sec. Heyerdahl voleva
dimostrare, sulla base delle correnti marine, che la civiltà della Polinesia era giunta dall'America
del Sud e non dall'Asia. Egli partì con la sua imbarcazione nel 1947.
Qui sono visibili anche oggetti preistorici delle isole del Pacifico e la riproduzione di uno dei
grandi "Moai" dell' isola di Pasqua. C'è anche la "Ra II", barca di papiro costruita per una
spedizione che prevedeva il raggiungimento delle Piccole Antille dal Marocco. Vediamo anche
un video della spedizione.
Entriamo poi nel "Frammuset", museo dalla caratteristica struttura a piramide contenente
"Fram", la nave delle spedizioni al Polo Nord e all'Antartide. All'esterno è visibile Gjoia, l'
imbarcazione che aveva effettuato la circumnavigazione passando a Nord Ovest.
ore 13,00: Ci dirigiamo verso Drobak, il paese di Babbo Natale, seguendo la E6 a 35 Km. a sud
di Oslo. Questa volta si pranza sulla strada, in un'area di sosta con bar- tavola calda
caratteristica: mangiamo "Brod Lomso", panino con Wuster e sfoglietta di pane tipicamente
norvegese. Seguitiamo fino a Drobak, dove visitiamo il pittoresco negozio che vende oggetti
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natalizi tutto l' anno. vicino troviamo un altro negozio che riceve le lettere indirizzate a Babbo
Natale. Passeggiamo così un pò per la cittadina fino al porticciolo.
ore 18,00: Ripartiamo sotto la pioggia verso il lago Mjosa, il lago più grande della Norvegia,
attraversando la E6. Passiamo per Hamar dove vediamo (intorpiditi dal freddo) il Palazzo dello
Sport, con la curiosa copertura a "barca rovesciata" e continuiamo verso Lillehammer, dove
troviamo un campeggio adagiato sulle rive del lago. Ci fermiamo per la notte; quì c'è un'altro
sistema di attacco elettrico (come c'era stato anche ad Oslo). Non abbiamo la spina adatta;
piove e fa freddo e tutti i campeggiatori sono nei loro mezzi. Usiamo la corrente del camper.
21/8/98 LILLEHAMMER-GJOVIK Km.39062-39125 (Km.63)
ore 09,00: ci svegliamo e dopo esserci rifocillati ci rimuoviamo solo dopo il pranzo. Il tempo
continua ad essere brutto. Ci aggiriamo per le strade di Lillehammer dirigendoci verso il museo
Sandvigske Samlinger nel Parco di Maihagen: è un grande museo all'aperto di edifici di varie
epoche. 142 case in legno (per lo più fattorie), interamente arredate, testimoniano la vita e la
cultura della valle: tra queste anche una chiesa trasportata da Lom, con transetto e fonte
battesimale in pietra.
Un' altra sezione è costituita da antiche officine artigiane del '900, tra le quali anche il modello
della stazione ferroviaria con un treno d'epoca.
ore 17,00: il museo chiude. Andando via vediamo i trampolini di sci invernale: la città ha
ospitato le Olimpiadi invernali del 1994.
ore 18,30: facciamo la spesa in un Supermercato di Lillehammer posto vicino al lago. E' tardi
quando usciamo dal Grande Magazzino: decidiamo di fermarci così ancora per una notte sul
lago Mjosa. Ci dirigiamo però questa volta verso Gjovik, dall'altra parte del lago, traversando un
ponte che riporta sulla strada principale.
A Gjiovik troviamo un campeggio bellissimo (Rodalen) proprio sulle rive del lago: la giornata è
stata fredda ed è piovuto spesso (abbiamo visitato il museo con gli ombrelli) e solo alla fine il
cielo si è un pò rischiarato.
Troviamo posto proprio su una lingua di terra che si addentra nel lago. L'erba bagnata e le
grandi pozzanghere testimoniano ancora la passata giornata piovosa; ma tuttavia il lago è
calmo, come se nulla fosse successo. Davanti a noi il sole, tanto atteso per tutta la giornata, ora
sta calando dandoci la buona notte. Intorpiditi ci rifugiamo nella nostra "baita" attendendo le
nuove avventure. Dopo una buona cenetta e uno sguardo al lago notturno si va a dormire.
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22/8/98 GJOVIK-FAGERNES-BORGUND-SONGDAL Km.39125-39414(Km.289)
Rifornimento km.39238 Fagernes; lt.21,12; k.160; 7,58 K/Lt.
ore 10,00: Ci alziamo tardi e ci spostiamo dal lago verso Fagernes seguendo la strada 33 e poi
la E16. Arriviamo alla cittadina situata sul lungo e stretto lago di Strandofjord verso l'ora di
pranzo; così parcheggiando lungo il lago nei pressi del piccolo centro faremo una breve sosta
per mangiare. Dopo aver passeggiato (col freddo) lungo la via principale lasciamo il paesino per
dirigerci verso la frazione di Borgund, seguendo la E16: qui visitiamo la Chiesa in legno meglio
conservata di tutta la Norvegia (dedicata all'Apostolo Andrea) costruita nel 1150 e che ricorda la
forma di una pagoda orientale. E' situata in una profonda gola (Sverristigen = sentiero militare
aperto dal ReSverre nel 1177).
Proseguiamo sulla E16 fino a raggiungere Fodnes, dove prendiamo il battello per Songdal,
sull'altra sponda del fiordo Sognefjorden(242 Kr.). Prima e dopo la traghettata attraversiamo
due grossi tunnel.
ore 21,00: Ci fermiamo ad un campeggio poco prima di Songdal sulle rive del fiordo. Ci
stabiliamo con estrema difficoltà data l'accidentalità del terreno reso viscido dalla pioggia. Con
l'immagine del fiordo prendiamo sonno.
23/8/98 SONGDAL-JOSTEDALBREEN-BALESTRAND Km.39414-39714(km.300)
Rifornimento km.39453; lt.21; k.171;160 7,95 K/Lt.
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ore 11,00: con un pò di ritardo ci dirigiamo verso il ghiacciaio di Jostedalbreen, il più grande
d'Europa: vediamo il Nigardsbree, parte meridionale dell'enorme massiccio glaciale. E' uno
spettacolo unico: queste vette gelate perdono ogni tipo di vegetazione. Il freddo è persistente.
La natura è sovrana: tutto si piega ai suoi piedi. Il ghiacciaio diventa azzurro e noi entriamo in
contatto con la purezza della terra. L'itinerario avrebbe previsto dopo aver sfiorato il
Jostedalsbreen e raggiunto Skei, di tornare verso il Sognefjorden per raggiungere Balestrand,
seguendo la E39. Ma si cambia rotta. Ci dirigiamo verso Anda sulla E39, per il Nordfjord, dove
partono i traghetti per la cittadina di Nrdfjordeid. Dinnanzi al nuovo fiordo pranziamo e ci
riposiamo. Proseguendo torniamo a Skei e seguitiamo verso Forde sulla E39, per poi lasciarla
per una strada provinciale che attraversa le impervie montagne norvegesi. Passiamo tra i monti
ricchi di abeti, tra pianure su cui scorrono fiumiciattoli le cui sorgenti cadono dalle falde delle
montagne lussureggianti e tra sommità di vette dove il clima duro da affrontare travolge tutto in
una calma desertica. Non più un albero, solo di tanto in tanto una piccola casa. Verso sera, tra
meravigliosi vedute del Sogefjorden, giungiamo a Balestrand. Ci fermiamo; vorremmo prendere
l'indomani mattina un battello per una gita sul fiordo, direzione Hella e ritornare indietro verso
Sogndal.
ore 20,00: a Balestrand non c'è nessun traghetto; fa freddo; prendiamo informazioni e restiamo
per la notte nella piazzetta del piccolo paese, davanti a un bel porticciolo. Papà e Valentina
fanno un giro per il piccolo centro. Si cena e poi a letto.
24/8/98 BALESTRAND-HELLA-KAUPANGER-SOGNEFJORDEN-GUDVANGEN-VOSS
Km.39714-39833(km.119)
Rifornimento km.39715; lt.33,5; k.265; 7,41 K/Lt.
ore 10,00: Carlotta chiede informazioni sulle varie possibilità di proseguimento. Le dicono che
non ci sono battelli per Halla: dobbiamo raggiungere Dragvik; lì troveremo la nave che ci porterà
ad Hella. Entriamo così, prima di lasciare la cittadina, in un negozio locale di souvenirs, la cui
proprietaria parla italiano e ci consiglia di prendere il traghetto a Kaupanger, vicino Sogndal:
questo attraversa il Sognefjord, percorrendo un braccio molto pittoresco, meta di molte crociere
fino ad arrivare a Gudvangen. Il nostro itinerario avrebbe subito però delle modifiche, poichè,
una volta raggiunto Sogndal, avremmo dovuto nuovamente sbarcare a Fadnes e proseguire
attraverso i tunnel per Flam e Gudvangen. In tal modo perdevamo la vista del braccio est della
diramazione del fiordo.Secondo le opinioni della donna, sarebbe stato molto più affascinante
prendere il traghetto che ci avrebbe fatto ammirare le bellezze di un tratto di fiordo
particolarmente attraente (altra possibilità era di scendere a Vangsnes con la nave, per arrivare
a Gudvangen con il camper e lì prendere un battello per visitare il fiordo.Abbiamo seguito i
consigli della norvegese: ne resteremo soddisfatti, sia per il consiglio che per i due caldi
maglioni norvegesi comprati lì nel frattempo.
ore 12,00: Arriviamo a Kaupaugen dopo aver preso il traghetto per Hella. Abbiamo dovuto
aspettare 4 ore poichè‚ l'imbarco era alle ore 16.00: così siamo stati sul molo ed abbiamo
pranzato .Poi ci siamo stesi sugli scogli e abbiamo rubato brevi tratti di sole per riscaldarci. Ad
un tratto ecco una nave tra le montagne "dai piedi bagnati" (immerse nell'acqua) viene a
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prenderci.ore 16,00: Paghiamo circa 150.000 lire (vedi biglietto), ma che emozioni! Il tragitto
dura circa un'ora e mezza: abbiamo visto luoghi indescrivibili che nè parola né cartolina, né
video potranno mai ricreare e riproporre fedelmente.E i nostri stati d'animo! Col cuore in gola
vedevamo la nave tagliare l'acqua, aprirsi un varco tra quelle montagne così solitarie e
silenziose da secoli. Forse qualcuno avrebbe voluto gridare e rompere quel muto vagare. Ma
silenzio; solo pronunciare una parola avrebbe voluto dire rompere quel sogno, cancellare un
ricordo. In assorta meditazione, così piccoli, dinnanzi alla grandezza infida, imponente, ignara di
noi, potevamo solo guardare a bocca aperta dinnanzi a ciò che non si può neanche
immaginare.
Abbiamo visto luoghi nascosti da sempre allo sguardo di tanti distratti, abbiamo ritrovato noi
stessi in contatto con aria, acqua, cielo e terra.
A un certo punto ha cominciato a piovere: allora tutto ‚ stato più intenso; sensazioni prima
vagamente percepite si sono tramutate in istanti di tenero piacere per la vita, per la natura che
ci fa sentire così vivi, così "grandi" dinnanzi a lei.
Una volta giunti a destinazione, ci siamo diretti verso Voss, ma nei nostri cuori qualcosa si era
scombussolato, qualcosa era cambiato ("almeno così penso"-Valentina).
ore 19,00: a Voss, arrivando al centro cerchiamo l'Ufficio Turistico e lì chiediamo dove poter
trovare le famose Cascate. Ci dicono che sono situate in tre posti diversi. Le più importanti sono
a Tvinde (vicino a Voss); ci dirigiamo lì e le troviamo. Sotto queste cè un bel campeggio e
decidiamo di fermarci per la notte.
25/8/98 VOSS-BERGEN Km.39833-39969(km.136)
ore10,30: ci svegliamo tardi; il cielo oggi è nuvoloso. Questa notte è piovuto, ma l'esperienza di
dormire ai piedi della cascata è cosa abbastanza rara. Così lo scrosciare dell'acqua sulle pietre
ricoperte di muschio che ci aveva accompagnato nel "mondo dei sogni", ci risveglia, e noi, da
"buoni compagni di stanza" prima di abbandonare il campeggio, ci sentiamo obbligati di salutare
la cascata proprio arrampicandoci tra le sue rocce.
ore 11,30: Partiamo. Facciamo una puntatina alla cittadina di Voss (piove). Parcheggiamo nella
piazza centrale e velocemente visitiamo la chiesa in stile gotico (al centro della piazza) che è
uno degli esempi di chiese in pietra meglio conservati. Il paese è molto piccolo: è situato sulla
sponda del lago di Vangsvatu, in uno splendido ambiente naturale (l'interno è a pagamento= 10
Kr).
Ripreso il camper giungiamo poi al Finnsloftet, edificio in legno della metà del XIII secolo, il più
antico della Norvegia nel suo genere e utilizzato ora per feste e banchetti.
Lasciamo velocemente Voss per dirigerci verso Bergen (in programma sosta di due giorni).
Proseguiamo quindi per la E16. L'entrata nella città è a pagamento (12 Kr) come per Oslo.
Entriamo nella città cercando un parcheggio, almeno per pranzare. E' tardi e piove. Dopo
esserci sistemati in un parcheggio affiancato alle mura della Fortezza di Bergen, la Bergenhus
Festning, ed aver mangiato, ci spostiamo perchè nel parcheggio, pur a pagamento, non
possono sostare i camper. Ci muoviamo per le vie della città. Papà e Carlotta vengono a sapere
dalle impiegate dell'Ufficio Turistico della possibilità di sostare in un'area di sosta appositamente
attrezzata per i camper, posta a poca distanza dal centro (20 minuti di strada a piedi). Vi
giungiamo senza tante difficoltà (ben diversamente dalla ricerca dell'Ufficio Turistico).
ore 16,00: Ci muoviamo subito per una breve gita per la città: passeggiamo per il canale,
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vediamo il Bryggens (la riva orientale dalle caratteristiche casette a schiera a tetti spioventi.
Decidiamo di cercare un ristorante per mangiare pesce tipico di queste parti. L'Ufficio del
turismo ci consiglia un bel ristorante davanti al mare vicino al museo Akvariet, uno degli acquari
più ampi ed interessanti di Europa. La strada da fare non è tantissima, ma il freddo è pungente.
Prendiamo dei piatti caratteristici:
papà: "zuppa di pesce casalinga", riso bianco da immergere in una zuppa bianca buonissima
nella quale c'era rana pescatrice, salmone, scampi, cozze; Carlotta: un piatto con salmone,
gamberetti, cozze, salmone ("proprio buono" il suo commento, anche quel buon pane ai
cereali!); Valentina e Mamma: gli chefs hanno portato un vassoio di cozze, scampi, granchi e
qualche tellina (alcune vuote…) e delle salse alla cipolla e all'aglio. (Totale £.250.000). Non è
stato un grande successo questo piatto. Io ho cercato di variarlo mangiando anche la salsa di
papà. Alla fine eravamo così pieni che non abbiamo neanche finito tutto! Tutto ‚ stato comunque
molto buono (tranne forse che per mamma!!!).
Siamo usciti ormai tardi immersi nella oscurità gelata e a suon di marcia siamo tornati al camper
(ovvero camminando speditamente per sentire meno il freddo).
26/8/98 BERGEN
Rifornimento km.39974 a Bergen; lt.15,90; K.120; 7,55 K/Lt.
ore10,00: ci svegliamo tardi poiché la sera prima eravamo andati tardi a letto! Ci spostiamo a
piedi per le vie della città: Ci muoviamo sulla Nye Sandviksveien fino a Mariakirken; entriamo
nella chiesa per uno sguardo generale (anche quì si paga 10 Kr). Continuiamo passando per la
Dreggsalm, fino a Bryggen (papà e Valentina mangiano il tipico pesce fritto), con le pittoresche
casette in legno dai colori vivaci, appartenute ai commercianti dell' Hansa, situate proprio a
schiera dinnanzi al Vagen; poi passiamo dalla Torget, piazza aperta sul Vagen, caratteristica
per il mercato all'aperto del pesce; qui compriamo del caratteristico pesce affumicato (proviamo
lo sgombro e vi posso assicurare che è stato veramente squisito!). Dopo esserci soffermati
molto tra le bancarelle che animano la piazza (a proposito c'era quella che vendeva la carne di
balena e quella del salame di alce e di renna, che abbiamo assaggiato) continuiamo la
passeggiata addentrandoci più all'interno: siamo arrivati così, passando per la Radstuplass,
dinnanzi al Radhus, grande costruzione moderna affacciata sulla Kaigaten. Cosìcchè
giungiamo al Lille Lungegarfsvann,un vasto parco occupato quasi interamente da questo ampio
laghetto a forma ottogonale sul quale si affacciano importanti musei.
Seguitiamo fino ad arrivare all'edificio della Grieghallen, la più grande sala da concerti di
Bergen. Vediamo poi l'esterno della Sant Pauls Kirke e la Johanneskirke, passando attraverso i
viali dell' Università. Ormai è tardi. Ci ravviciniamo al parcheggio, passando per la Vestre
Torggaten e la Torgellmenningen, il grande viale di Bergen. Ci addentriamo nella zona dove
"scorre" la Kong Oscar Gate, strada che ospita la Domkirke, la Cattedrale di Bergen. Cerchiamo
dopo averla vista dall'esterno, la Scuola della Cattedrale, antico ospedale, per poi tornare sul
Bryggen e soffermarci nei negozietti di Souvenirs.
ore 20,00: La giornata è stata a tratti piovosa ed adesso, col rispuntare del sole prima di
apprestarsi a coricasi per la notte, arriviamo alla Berghenhus Festing, la fortezza.
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27/8/98 BERGEN- STAVANGER- Km. 39969-40181 (km.212)
Rifornimento km.40181 a Stavanger; lt.33,94; K.265; 7,81 K/Lt.
ore10,00: E' mattina; dobbiamo abbandonare questa cittadina immersa nel sogno. Ripassiamo
però prima per la Torget per comprare del pesce affumicato al mercato. Il nostro pensiero è
rivolto ormai verso Stavanger.
Riprendiamo la E39 fino a Halhjem; qui un traghetto ci attende per proseguire la nostra
avventura. Possiamo scegliere se prendere quello per Vage o quello per Sandviksvag; il primo
prevede un tratto di mare più breve, un tratto di strada sulla terra e un altro tratto di traghetto
per poi ritornare sulla E39. Optiamo perciò per Sandviksvag (325 Kr) così da poter riprendere
subito la E39. Percorriamo l'Isola di Stord fino ad arrivare a Sksershoimane (198 Kr), dove
prenderemo un altro traghetto per Valevag sempre sulla E39. E' sorprendente come sia su
mare che su terra stiamo percorrendo sempre la stessa strada statale.
Da Valevag ci dirigiamo verso Haugersund, ma non la vedremo; percorreremo infatti la 134
(causa qualche errore per trovare la strada) per riprendere la E39 e giungeremo a Arsvagen. Ci
imbarchiamo su un ultimo (almeno per oggi) traghetto (310 Kr) diretto a Mortevika. Sbarchiamo
su un isolotto. Prima di imboccare una profonda galleria, incontriamo una stazione per il
pedaggio per entrare a Stavanger (90 Kr.). Percorriamo un grande ponte, sorvolando il mare
gelido che si insinua tra la terra sempre più frastagliata.
ore 19,00: E' sera, siamo un pò stanchi, ma siamo a Stavanger. Qui c'è una grande festa e non
possiamo ignorarla. Valentina e Carlotta vanno a cercare un Ufficio del Turismo. Gli hanno
detto che si trova sulla piazza dinnanzi al ricco porticciolo della cittadina. Quindi si addentrano
tra la folla in festa, mentre questa volta papà e mamma restano a guardia del camper. Trovano
tutto chiuso e tanta gente con il sorriso sul volto. Chiediamo ai passanti indicazioni per un
campeggio. Lo troviamo, però decidiamo di ritornare al centro della città per la festa. Stavanger
è un piccolo centro e c’è molto traffico per la festa. Lasciamo il camper in un parcheggio privato
per uffici non distante dal Vagen. Così percorriamo le stradine della Gamle, notando qualcosa
di particolarmente magico; l'atmosfera di calore trapassa anche dalle finestre affacciatesi sulla
via: ogni stanza col suo lumicino scalda i passi dei viandanti. solo l'indomani sapremo di esserci
trovati a camminare nella vecchia città con le sue case in legno. Giungiamo alla Strandkaien, la
sponda del Vagen: qui troviamo una gran folla. Tutto è illuminato. C'è un grande palco e una
specie di impalcatura proprio sulla Torget dinnanzi all'acqua. Proprio qui, poco dopo, tanti
musicisti "si arrampicheranno" per eseguire un concerto di musica contemporanea tra le
suggestioni di luci, del canto da sirena di una cantante dall'alto di una nave in continuo
movimento, di finti pescatori, intenti a suonare con le loro trombe immersi nella splendida notte,
tra jacth, veri appartamenti carichi di gente in festa. C'è un raduno di moto da una parte,
dall'altra una grande nave da crociera tutta illuminata per l'occasione. E' il Festival della Musica
di Stavanger.
28/8/98 STAVANGER
ore 01,00: Torniamo a casa. Papà rimette in moto e torniamo al campeggio molto felici e un pò
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stanchi.
ore 10,00: Torniamo a Stavanger dopo esserci un pò rassettati, per visitarla di giorno. Andiamo
all' Ufficio del Turismo che ci darà alcune informazioni soprattutto sul Prekestolen, il Pulpito.
Cerchiamo così una banca per prelevare dei soldi con il bancomat. Ma ahimè, iniziano i
problemi. Non riusciamo nel nostro intento in quanto c'è un' altro sistema e la nostra carta non
funziona. Andiamo perciò in un altre banche, ma niente. Anche in quelle che mostrano il
simbolo della nostra carta non riusciamo a prendere nulla. In più non ci ricordiamo bene
neppure il numero sergreto. E' proprio un dramma; abbiamo solo 600.000 lire circa; come
potremo andare avanti; come potremo tornare in Italia? Passiamo quasi tutta la mattinata
ricercando una soluzione, finchè …l'illuminazione. Arriviamo alla Norske Bank e quì una
impiegata ci dice che forse il problema è nel fatto che richiediamo un importo superiore a quello
consentito dalla nostra carta. Digitando un importo inferiore come per magia le banconote
iniziano ad uscire! Felici usciamo dalla banca e festeggiamo con una buonissima pasta alla
caramella tipicamente norvegese. Passeggiamo per la cittadina cercando di distenderci.
Stavanger è la città del petrolio norvegese, la 4^ per grandezza del Paese. Qui vengono
montate le enormi piattaforme per l'estrazione in mare e vengono costruiti i condotti. Le sedi
delle Compagnie Petrolifere coinvolte, norvegesi e straniere, si sono riunite qui, cosicchè
questa‚ diventata una città di importanza economica nevralgica.
Vediamo così il Breiavatnet, il laghetto che anima il centro della città, qui si affacciano
importanti musei. Dopo aver visto la Cattedrale, ci spostiamo diretti verso il Preikestolen.
ore 16,00: Passiamo per Sola dove ci fermiamo a vedere le "3 spade di pietra nella roccia" alte
20 metri che si stagliano davanti al mare. Proseguimo per la 509, poi per la 13 per arrivare ad
Oanes. Dobbiamo prendere il traghetto per una breve traversata.
ore 20,00: Arriviamo ai "piedi della Prekestoilletta" il sentiero che ci condurrà l'indomani sul
Pulpito.
Sostiamo in un campeggio immerso tra le montagne vicino a un ruscello, lontano da tutto.
Oggi è stata una giornata piena di sole. Speriamo per l'indomani. Dopo una bella doccia, tutti a
nanna.
29/8/98 STAVANGER- PREKESTOLEN- Km. 40181- 40262 (km.81)
ore 10,00: Il tempo oggi sembra non essere a favore della nostra prossima scalata; c'è tanta
nebbia sulle montagne e il cielo è nuvolo.
Ci vestiamo in modo da non sentire freddo e ci spostiamo dal campeggio per raggiungere in
camper il parcheggio dal quale si potrà raggiungere il percorso della Prekestoilletta. Ben due
ore e mezza di cammino tra ripide salite, fiumiciattoli, laghetti in pianure incontaminate, pendii
da scalare, tra alberi e fiori, tra rocce ed acqua. Durante la "passeggiata-scalata" incontriamo
altra gente che sale o scende come in un pellegrinaggio; tutti sanno ciò che vogliono, ognuno
nella fatica immagina la sua "preda" e ciò basta per continuare a camminare.
Per salire sul Prekestolen dobbiamo così, dopo aver superato due alture, costeggiare il fianco di
una grande montagna affacciata sul mare, cosicchè ora l'acqua è lì in fondo e davanti a noi; ad
abbassare gli occhi vengono le vertigini.
Il fiordo entra dentro questi lembi di terra, queste montagne che custodiscono nel loro segreto
un gioiello spettacolare della natura. Camminiamo ancora un pò rasenti alle rocce: da una parte
terra, dall'altra l'infinito. Dinnanzi ai nostri occhi l'orizzonte ‚ scolpito a forma di montagne
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bagnate dal mare, ma sotto i nostri piedi la roccia cade a picco per 600 metri fino a calarsi
nell'acqua. Ora fa caldo; papà tenta di sporgersi e riprendere un pò lo spettacolo con la
telecamera, mentre noi osserviamo stupite il coraggio e la spericolatezza di alcuni stranieri che
tranquillamente si siedono sul bordo del precipizio con le gambe ciondoloni come se si stessero
tranquillamente prendendo una bella "boccata d'aria pulita".
Lo spettacolo è sicuramente stupendo: ne valeva veramente la pena.
ore 19,00: E' tempo di tornare; un "faticoso" e lungo percorso ci attende !!! Siamo pronti per
ripartire. Dopo circa 2 ore siamo di ritorno ben stanchi, ma certamente fieri di noi. Si torna al
campeggio.
30/8/98 PREKESTOLEN-FARSUND-LYNGDAL Km. 40262- 40600(km.338 circa)
Rifornimento km.40481; lt.28,18; K.22,20; 5,88 K/Lt.
ore 11,00: Arriviamo al posto di blocco per tornare verso Sandness. Aspettiamo il traghetto
(Kr.101, all'andata Kr.121). Ci dirigiamo verso la parte più meridionale della Norvegia, dove la
costa non presenta più dei veri e propri fiordi, nè scogliere a picco sul mare, ma è piuttosto
dolce: spiagge di sabbia dorata, piccoli arcipelaghi di isolette, con casette in legno dipinte in
colori accesi o in bianco, che ricordano il mediterraneo. Si può dire sia la Costa Azzurra della
Scandinavia, dove il clima norvegese diventa più mite. Giungiamo a Farsund (l' idilliaca), un
tempo città corsara.
Ci fermiamo sulla piazzetta vicina al porticciolo. Il paese è molto piccolo.
Nel parcheggiare urtiamo un' auto ferma: siamo imbarazzati e perdiamo molto tempo per
metterci daccordo circa il risarcimento visto l'esiguità del danno (graffietto sulla carrozzeria e
piccola rottura del fanalino). Decidiamo col norvegese proprietario e la sua interprete per
vederci l'indomani dal carrozziere situato in un paese lì vicino (Lyngdal).
Passeggiamo così un pò nel grazioso abitato con case e villette stile Jungendstil,con un pò di
amarezza per l'imprevisto (ma sono cose che accadono a chi viaggia in camper). Rimandiamo
la tappa di Lindesnes, località marina che accoglie il faro, nel punto più meridionale della
Norvegia (2518 Km. da Capo Nord). Andiamo così al campeggio di Lyngdal (un piccolissimo
paese) che si trova proprio dinnanzi al carrozziere della Wolkswagen.
E' uno strano campeggio pieno di roulotte, ma non c'è un'anima. E' semideserto e fa freddo,
molto freddo. Non so se siamo più stanchi o tristi. Ma niente problemi, a tutto c'è rimedio!
31/8/98 LYNGDAL-FARSUND-LINDESNES-MANDAL-CRISTIANSAND
Km. 40600-40700 (km.100 circa)
ore 9,30: Velocemente andiamo all'appuntamento. Ma il carrozziere stima 2.000.000 di lire il
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danno contro le 200.000 che noi pensavamo. Lasciamo così alle assicurazioni il compito di
sistemare la faccenda. Torniamo a Farsund per visitarla col sole della mattina.
C'è il sole e facciamo la spesa in un grande supermercato realizzato in una costruzione
moderna ma con caratteristiche tipiche quali tetti spioventi e molto uso di legno. Del resto qui
tutti gli edifici sono costruiti in legno (solo nelle grandi città, in periferia, qualche volta abbiamo
trovato i grandi casermoni che infettano l'armonia dei nostri luoghi).
ore 11,00: Lasciamo la cittadina: certamente la ricorderemo sia per la sua bellezza che per la
nostra avventura. Ci dirigiamo verso Lindesnes: sulla strada passiamo per il paese di Vigeland;
sembra volere rammentarci l'inizio del nostro vagare per la Norvegia, Oslo, con il suo Parco,
con la sua arte, frenetica come le città occidentali, e la tanta strada percorsa e le miriadi di cose
viste.
Giungiamo finalmente a Lindesnes; visitiamo il faro bianco e rosso, nascosto tra le rocce, ma
tutto proteso sul mare. E' la prima volta che ci capita di salire su una "stella" tanto cara ai
marinai. Pranzeremo ai piedi del faro; c'è tanto vento, cosicchè cerchiamo un luogo riparato per
mangiare. Accanto al faro troviamo su un'altura una costruzione: era l'antico faro il cui
funzionamento era totalmente legato alla luce del fuoco alimentato al suo interno.
Andiamo poi verso Mandal. E' pomeriggio e la giornata pur essendo fredda è piena di sole.
Parcheggiamo vicino al porticciolo proprio accanto alle vie principali della città. Carlotta e papà
chiedono informazioni all'Ufficio del Turismo. Questa è la città più maridionale del paese; qui
nacque Vigeland. Qui vedremo le belle case bianche del 700, con la vecchia piazza con
l'edificio della Posta, la Chiesa in Legno più grande della Norvegia in uno strano stile
neoclassico tutta bianca. Ci spostiamo poi sulla splendida spiaggia di Sabanden di Mandal. Poi
ci rimettiamo in moto, dopo aver fatto una lunga passeggiata sul bagnasciuga . La sabbia è
finissima, il sole è al tramonto, come il nostro viaggio, il mare è calmo. Sembra che tutto sia
così perfetto, così tranquillo proprio per noi. Con tristezza lascio quei luoghi che si sono lasciati
possedere per qualche istante. Dobbiamo così raggiungere Cristiansand, da dove salperemo
diretti verso casa.
ore 19,00: Arriviamo al porto della città. Purtroppo è tutto chiuso e non possiamo avere
informazioni per le partenze e i biglietti. Ma niente problema: grazie a Carlotta che telefona per
prenotare il biglietto per l'indomani, potremo partire. E' tardi e fa un pò freddo. Ci fermiamo così
per la notte vicino all'entrata per gli imbarchi. Ci sono altri camper. Nel mare dinnanzi a noi c'è
una grande piattaforma petrolifera: chi aveva mai visto una cosa simile. Con la venuta della
notte quale spettacolo ci aspettava: eccola tutta illuminata come una navicella spaziale calata
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nel mare.
Ci divertiamo poi a parlare con una coppia di tedeschi: ecco Carlotta tenere banco, parlando in
inglese con il signore, del Viaggio in Norvegia, intercalando discorsi in italiano. Che risate!!!
Andiamo a cenare e GNN (Good Night Norwey ...for another time).
1/9/98 CRISTIANSAND-HIRTSHALS-KIEL- Km. 40700- 41155 (km.455)
Rifornimento km.40724; lt. 30,80; K. 154; 5,00 KD/Lt. Danimarca
Rifornimento km.40999; lt. 33,00; K.165; 5,00 KD/Lt. Kolding, Flensburg
ore 7,30: Ci svegliamo nel porto di Cristiansand. La Norvegia ormai si sta allontanando da noi. i
nostri pensieri sono infatti rivolti verso ciò che potremo vedere ancora. Qui ci sono due navi:
- la 1^ ci mette 4 ore per tornare e costa circa 1200 Kr.
- la 2^ci mette 2 ore circa e costa 1850 Kr.
Per caso abbiamo prenotato la 2^.
Questa nave a forma aerodinamica è interamente chiusa: incontriamo l'altra durante la
traversata (era partita prima di noi) e la superiamo. Il mare è agitato; la nave trema e intanto la
Norvegia se ne va dietro di noi. Papà inoltre ha il mal di mare. Sbarchiamo a Hirtshals in
Danimarca. E' brutto tempo. Potremo tornare a Skagen di cui conserviamo il bel ricordo
dell'anno precedente. Ma decidiamo di proseguire per vedere posti nuovi (Germania dell' est),
seguendo la strada per Alborg, Viborg, Vejle, Kolding, fino a Flensburg, confine con la
Germania. Velocemente infatti lasciamo la Danimarca per entrare in Germania. Arriviamo a
Kiel: cerchiamo un campeggio per la notte. Giriamo per la cittadina, il principale porto tedesco
nel Baltico. Da qui parte il Canale di 100 Km. scavato nel 1895 che taglia la Germania
settentrionale, congiungendo il Mar del Nord al Baltico. Chiediamo a un ragazzo la strada per
un campeggio. Questi ci guiderà con la sua auto, ma trovandoci in una strada isolata e non
fidandoci molto, decidiamo di salutarlo e cercare da soli. Cosicchè la fortuna cade dall'alto: sulla
strada vediamo un'insegna "Bella Napoli" Pizzeria e ristorante italiano. Il proprietario italiano, ci
darà la possibilità di sostare nel suo parcheggio sul retro del locale. Come potremmo cenare, se
non che con una pseudo pizza italo tedesca? Parliamo con il proprietario che ci distoglie
dall'andare a Berlino per la malavita e ci parla degli Italiani in Germania, del loro adattamento,
della poca ospitalità tedesca, della sua vita. Si va a dormire. Domani andremo (coraggiosi !) a
Berlino.
2/9/98 KIEL-BERLINO Km. 41155- 41500 (km.350)
ore 9,00: Ci muoviamo abbastanza presto dal parcheggio del proprietario della pizzeria italiana.
Siamo a 300 Km. circa da Berlino. Mangiamo lungo il tragitto Kiel-Lubecca-Berlino.
ore 15,00: Arriviamo nella grande città, tappa inclusa all'ultimo istante del nostro itinerario.
Berlino, la prima città dell'est della nostra vita, oggi alla ricerca di un equilibrio "europeo",
tornerà nel 2000 ad essere capitale della Germania. Fortunatamente arriviamo proprio nei
pressi di Charlottemburg, il palazzo reale, nella parte occidentale della città. Non abbiamo molto
materiale da consultare; ma non importa; la visita, per problemi di tempo, sarà molto breve.
Passeggiamo così lungo il grande parco alle spalle dell'edificio per poi riprendere il camper e,
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seguendo la grande strada dalla quale siamo venuti, affiancare il famoso Zoo di Berlino fino a
parcheggiare per visitare la Breitscheidplatz, che ospita le rovine della Kaiser Wilhelm Gadachtniskirche, "la chiesa del ricordo", lasciata bruciacchiata e smozzicata, come ricordo
dell'ultimo conflitto e l'edificio moderno in vetro e cemento. Che emozione entrare nell'antica
chiesa o meglio in ciò che ne rimane, decorato nei suoi interni da mosaici dorati; una
spettacolare statua di Gesù salvata dalla distruzione ‚ ancora lì a protezione della chiesa e della
città. Che emozione entrare nella chiesa nuova, una chiesa che trasporta velocemente l'animo
nella meditazione con il colore blu della luce, che dalle vetrate invade tutto e tutti. Innanzi
l'Europa Center complesso di negozi, alberghi e il Kurfurstendamm, considerato il Champs
Elyse di Berlino. Passiamo così accanto alla Philharmonie dalle formelle dorate ed arriviamo
fino ai quartieri dell'est da ricostruire, con i grandiosi cantieri che contribuiscono ad aumentare il
traffico proprio di una capitale europea. Tra gli edifici da ricostruire (secondo il progetto di
Renzo Piano) scorgiamo i resti del famoso "Muro del Dolore", ancora in piedi, quasi schiacciato
dalle grandi opere di riassetto della città. Parcheggiato il camper (con qualche preoccupazione!)
giungiamo alla Brandenburger Torv, isolata dal muro per oltre un quarto di secolo dalla città e
divenuta simbolo dell' ìunità tedesca.
Proprio intorno alla porta verranno costruiti i palazzi distrutti dalla guerra ma non con assoluta
ed inutile fedeltà. Dalla Porta parte il grande boulevard che ospita il Teatro dell' Opera più bello
di Berlino ed il Palazzo del Principe ereditario. Dinnanzi alla Porta, accanto ai giardini hanno
posto le croci commemorative delle stragi del muro, caduto nel 1989. Accanto si trova il
Reschstagsgabude, il Palazzo simbolo della storia tedesca. Sotto le sue mura combatterono gli
spartachisti e venne proclamata la repubblica e qui si morì per l'avvento di Hitler.
Qui si combattè l'ultima battaglia contro l'Armata Rossa e il muro sorse a pochi metri ed ora
dopo essere stato "impacchettato" da Christo nel 1995, l'edificio à stato profondamente
ristrutturato per accogliere il Bundestag, il Parlamento della Germania Unita. Riprendiamo il
Camper per proseguire lungo l'esteso boulevard ed arrivare dinnanzi al Teatro dell'Opera e al
Palazzo del Principe, dove parcheggiamo. Proseguiamo a piedi raggiungendo la Marx-Engels
Platz, dove sono poste le loro statue: qui sorge il Palast der Republik, un tempo simbolo del
potere della Germania comunista e di fronte il Duomo, in stile rinascimentale italiano, che è
chiuso e osserveremo solo dall'esterno. Proseguendo lungo la Karl Liebknecht Strass,
incontriamo "L'Asparago", la grande antenna radiotelevisiva tedesca e una serie di musei. Sulla
Sprea infatti tra il 1830 e il 1930 si formò la più spettacolare concentrazione di musei del
mondo. Con la guerra le raccolte furono smembrate tra le due Berlino. Si susseguono la
Nationalgalerie, dalla facciata a tempio corinzio, il Boole-Museum; la gemma dell' isola Èpero il
gigantesco Pergamonmuseum. E' tardi ormai, il sole è calato. Si cerca un campeggio. Quante
cose abbiamo visto in una sola giornata! Quanta storia si è frettolosamente ammassata
dinnanzi ai nostri occhi e tuttavia nel silenzio della notte si percepisce il senso di amarezza per
ciò che è stato e che ora la città cerca di nascondere nell'ottimismo e nell'oblio della
ricostruzione. E' certamente una visita troppo breve per poter giudicare, ma come primo impatto
quante emozioni, timori, in una città tante volte letta sui libri e tante volte immaginata.
Troviamo un campeggio nei dintorni di Berlino, fortunatamente sulla strada del ritorno (vicino al
Ring-Raccordo Berlinese-). E' notte. Troviamo posto anche se i padroni non sono molto
accoglienti.
3/9/98 BERLINO-MONACO Km. 41500 - 42174(km.674)
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Rifornimento km.41802 a Lipsia; lt. 40,91; M.47; 114 M/Lt.
Rifornimento km.42102 a Monaco; lt. 33,76; M.36; 109,9 M/Lt.
ore 10,00: Ci prepariamo per ripartire (camper compreso)
ore 11,00: Siamo di nuovo in viaggio di ritorno. Arriviamo al Ring di Berlino e prendiamo
direzione Lipsia.
ore 20,00: Siamo a Monaco; sosteremo qui la notte in un campeggio (dopo molte ricerche).
4/9/98 MONACO-LAGO GARDA-VERONA Km. 42174- 42683 (km.509)
Rifornimento km.42338; lt. 13,06; M.115; 8,82 M/Lt.
Rifornimento km.42445 Italia; lt. 29; £.39.000 £/1330Lt.
ore 9,00: Ci svegliamo e partiamo dal campeggio di Monaco. Non vediamo la città poichè il
lungo ritorno ci aspetta. Attraversiamo così il resto della Germania, tutta l'Austria (autostrada
£.16.000)e passando per il Brennero rientriamo in Italia. Dall'Autostrada usciamo a Lago di
Garda Nord (autostrada £.17.000 col Bancomat). Facciamo una puntatina a Limone sul Garda,
ma la strada è molto impervia e stretta, costeggiando il lago con molte gallerie e rocce a picco
sul mare, spesso sporgenti sulla strada. Cosicchè Limone è un paesino costruito ai piedi di una
delle montagne che si gettano nel lago. Passiamo anche per Riva del Garda per riprendere
l'autostrada e sostare in un autogrill vicino Verona.
5/9/98 VERONA-FIRENZE-ROMA Km. 42683- 43028 (km.345)
Rifornimento km.42757; lt. 36; £.48.000; £./1330Lt.
Rifornimento km.43028; lt. 22; £.30.000; £./1325Lt. a Roma
ore 10,00: Ripartiamo da Autogrill Verona.
ore 14,00: Verso l'ora di pranzo ci fermiamo a Firenze (uscita £.25.000) per un'ultima minisosta
prima del rientro a Roma (uscita £.24.000), pranzando lungo l'Arno. Com'è strana l'Italia; quante
cose a cui non facciamo l'abitudine ci saltano agli occhi dopo esserci "purificati". Certamente
l'adattamento alla "civiltà europea" è stato facilitato dal passaggio in Germania, che come un
filtro ci ha riportati gradualmente nel nostro mondo, fatto di fumo, di confusione e di rumore. E di
nuovo ci si sente padroni di tutto il caos che ci circonda e la vita ritorna ad essere "succube" del
tempo e dello spazio.
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ALCUNI
DATI
TEMPO
IMPIEGATO:
25
GIORNI
12.8.98
al N
5.9.98)
KILOMETRI
PERCORSI:
7.045
+
(da
35.983
a 43028)
PAESI TELEFONICHE
NORVEGIA
ATTRAVERSATI:
–TOTALI
ex
GERMANIA
ITALIA
EST
–(DAL
AUSTRIA
–TIM,
GERMANIA
– DANIMARCA
–GERMANIA
SVEZIA – D1
SIGLE
TELEKOM,
GERMANIA
CELLULARE
D2
PRIVAT,
:NORVEGIA
ITALIA
DANIMARCA
TELE,
NORVEGIA
DK£.262,
SONO,
N COM
CAMBI
MEDI:
SCELLINO
NORVEGESE
£.220
MARCO
TEDESCO
£.995,
KORONA
KORONA
CONSUMI
GASOLIO
£.£.166m
1.200.000;
AUTOSTRADE
E Traghetti
TRAGHETTI
£.DANESE
1.100.000
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