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R E P A GUID E T N A N L’INSEG IN QUESTA GUIDA classe 2a Programmazione annuale di lingua, musica, arte e immagine Schede per la verifica dei prerequisiti Schede di verifica di lingua (primo quadrimestre) Schede di verifica di lingua (secondo quadrimestre) Schede di consolidamento di lingua Arte e immagine: contributi e spunti di lavoro Parole magiche per… Baffo e Coda vanno a teatro La vera storia di Babbo Natale Programmazione annuale di matematica Attività di consolidamento di matematica Schede di verifica di matematica Programmazione annuale di scienze e tecnologia, storia, geografia Schede di consolidamento di scienze e tecnologia, storia, geografia 4-8 9-10 11-15 16-20 21-28 29-34 35-42 43-46 46-63 64-74 75 76-90 classe 3a Programmazione annuale di lingua, musica, arte e immagine Schede per la verifica dei prerequisiti Schede di verifica di lingua (primo quadrimestre) Schede di verifica di lingua (secondo quadrimestre) Schede di consolidamento di lingua Arte e immagine: contributi e spunti di lavoro Parole magiche per… Baffo e Coda vanno a teatro La grotta dei cervi Programmazione annuale di matematica Attività di consolidamento di matematica Schede di verifica di matematica Programmazione annuale di scienze e tecnologia, storia, geografia Schede di consolidamento di scienze e tecnologia, storia, geografia 92-96 97-100 101-107 108-113 114-128 129-132 133-142 143-146 146-162 163-173 174-175 176-190 BAFFO E CODA classe 2a Letture e percorso nella lingua Riflessione sulla lingua Matematica, scienze e tecnologia, storia, geografia LE LETTURE LA MATEMATICA E LE DISCIPLINE LA RIFLESSIONE SULLA LINGUA LINGUA ED ESPRESSIVITÀ PROGRAMMAZIONE ANNUALE classe 2a Il percorso di consolidamento della lettura e della scrittura si articola in periodi successivi che corrispondono ad altrettante tappe della programmazione. Come anche nelle altre materie, tali periodi sono puramente indicativi: essi fanno riferimento a una scansione dei contenuti applicata alla realtà di una classe virtuale che si colloca idealmente “nella media”. 1. LETTURE 2. RIFLESSIONE SULLA LINGUA OTTOBRE - DICEMBRE SETTEMBRE OBIETTIVI • Rispondere a semplici questionari in relazione a immagini osservate. • Arricchire il proprio lessico. • Raccontare il vissuto in relazione alla scuola. • Produrre semplici testi scritti per raccontare il vissuto e per descrivere. • Comprendere semplici testi narrativi e descrittivi. • Cogliere la differenza tra racconto realistico e racconto fantastico. 3. ARTE E IMMAGINE CONTENUTI • La descrizione. • Il racconto realistico. • Il racconto fantastico. OBIETTIVI CONTENUTI • Comprendere una semplice descrizione. • Cogliere i dati sensoriali in una descrizione. • Utilizzare i cinque sensi per cogliere i diversi aspetti della realtà e produrre un testo descrittivo. • Distinguere dati visivi, uditivi, olfattivi, gustativi e tattili. • Nella descrizione di una persona distinguere le caratteristiche fisiche e quelle caratteriali. • Utilizzare paragoni per descrivere. • I dati sensoriali. • Laboratorio di lingua: la descrizione di sé stessi. • La descrizione di un giocattolo. • La descrizione di un personaggio fantastico. 4 PAGINE 6, 10 4, 5, 8, 9, 11, 14 12, 13 PAGINE 15 16, 17 18 19, 20 4. MUSICA E TEATRO TEMA La scuola. La scuola nel mondo. TEMA La descrizione. PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a OTTOBRE - DICEMBRE OBIETTIVI • Comprendere un semplice testo poetico. • Riconoscere le parole in rima. • Scoprire parole onomatopeiche. • Riconoscere il personaggio principale e i personaggi secondari in un racconto. • Descrivere un’immagine fotografica. • Risolvere semplici giochi linguistici. • Utilizzare semplici poesie per realizzare un cartellone a tema. • Comprendere un racconto realistico. • Riconoscere le strofe in una poesia. • In un racconto distinguere l’inizio, lo svolgimento dei fatti e la conclusione. • Riordinare le sequenze di un racconto. • Individuare i luoghi di un racconto. • Riconoscere i tempi di un racconto. • Comprendere un testo poetico individuandone le rime. • Comprendere un testo regolativo. • Descrivere un’immagine fotografica. • Risolvere semplici giochi linguistici. • Utilizzare semplici poesie per realizzare un biglietto di auguri. • Osservare i colori nella natura e nell’arte. • Distinguere gradazioni di colore. • Riprodurre ritmi. CONTENUTI PAGINE TEMA L’autunno. • Le rime. • I dati uditivi in una descrizione. • Il racconto fantastico. 21 22, 23 24, 31, 34, 35, 46, 47 (Inserto) L’autunno. (Inserto) L’autunno. (Inserto) L’autunno. • Il racconto realistico. 32 • Il testo poetico. 33 • Laboratorio di lingua: costruire una storia in tre sequenze. Scrivere la conclusione di una storia. Scrivere l’inizio di una storia e trovare un titolo adatto. • Le sequenze narrative. 40 - 42, 44, 45, 48, 49 • I luoghi nei racconti fantastici. 44, 45 • I tempi nei racconti fantastici. 50, 51 • Le rime. 53, 64 • Il testo regolativo: ricette. 54 Il racconto fantastico. 43 L’inverno. (Inserto) L’inverno. (Inserto) L’inverno. (Inserto) L’inverno. I colori. 38, 39 Arte e immagine. Attività teatrale e musica: La vera storia di Babbo Natale pagine 135 - 144 (in questa guida alle pagine 35 - 42). 5 LINGUA ED ESPRESSIVITÀ OBIETTIVI GENNAIO - FEBBRAIO • Individuare il personaggio estraneo a una storia. • Completare una filastrocca con le parole mancanti. • Descrivere un personaggio e un animale. • Comprendere una descrizione distinguendone le parti. • Comprendere un testo poetico. • Comprendere un semplice testo narrativo. • Comprendere una lettera. • Conoscere le parti di una lettera e distinguere destinatario e mittente. • Comprendere un testo dialogato. • Comprendere un fumetto. • Conoscere la funzione delle didascalie. • Distinguere i personaggi e i luoghi in un racconto fantastico. • Comprendere l’importanza del titolo. • Cogliere la successione dei fatti individuando le parole-chiave. • Dividere un racconto in sequenze. • Riconoscere i colori caldi e i colori freddi associando sensazioni a immagini e situazioni. CONTENUTI • I personaggi nei racconti. 61 • La filastrocca. 62 • La descrizione. 63, 65 • Il testo poetico. • La personificazione. • Il protagonista; la successione dei fatti. • La lettera informale. 68, 74, 75 69 70, 71 • Una scenetta teatrale. 76 • Il fumetto. 77 • Il racconto fantastico. 78 - 81 • Gli indicatori temporali. 82, 83 • Le sequenze. 84 • Colori caldi e freddi. 66, 67 MARZO - MAGGIO OBIETTIVI • Descrivere un’immagine fotografica. • Risolvere semplici giochi linguistici. • Comprendere testi poetici. • Memorizzare filastrocche e utilizzarle nel Gioco dell’Oca. • Descrivere l’arrivo della primavera. 6 PAGINE CONTENUTI TEMA L’inverno. 72, 73 PAGINE Arte e immagine. TEMA (Inserto) La primavera. (Inserto) La primavera. (Inserto) (Inserto) La primavera. La primavera. • La descrizione. 92, 100 PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a MARZO - MAGGIO OBIETTIVI CONTENUTI • Comprendere testi descrittivi cogliendo l’importanza degli aggettivi qualificativi all’interno di una descrizione. • Scrivere un biglietto augurale. • Distinguere le parti di un racconto individuando le sequenze dialogiche. • Riordinare le sequenze di un racconto. • Completare un racconto con le parti mancanti. • Comprendere un racconto realistico. • La descrizione. 101, 106 • Il dialogo. 93 94, 95 • Comprendere un racconto fantastico. • Completare paragoni. • Comprendere un diario. • Comprendere un testo regolativo. • Comprendere un semplice testo informativo. • Distinguere diversi tipi di linea. • Colorare un disegno secondo la tecnica “a punti”. • Descrivere un’immagine fotografica. • Risolvere semplici giochi linguistici. • Comprendere testi poetici. • Organizzare una caccia al tesoro. • Seguire istruzioni per realizzare un semplice manufatto. • Ricercare gli aggettivi qualificativi in una descrizione. • Individuare i dati sensoriali in una descrizione. • Continuare e completare un racconto realistico. • Comprendere un racconto realistico. TEMA La primavera. 96, 97 • I connettivi logici. 102, 103 • Il racconto realistico. • Il racconto fantastico. 104, 108, 110, 111, 112 109 • Il diario. • Il testo regolativo: istruzioni. 105 107 113 • Il testo informativo. 114 • La linea, il punto. 98, 99 OBIETTIVI GIUGNO PAGINE CONTENUTI PAGINE Arte e immagine. TEMA (Inserto) L’estate. (Inserto) L’estate. (Inserto) (Inserto) L’estate. L’estate. (Inserto) L’estate. • La descrizione. 121 128 • Il racconto realistico. 122 123 - 127 7 LINGUA ED ESPRESSIVITÀ GIUGNO OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE • Comprendere un racconto fantastico. • Comprendere un testo poetico. • Comprendere un testo regolativo. • Il racconto fantastico. 129 • Il testo poetico. • Il testo regolativo: consigli. 130, 134 131 • Comprendere che cos’è l’orizzonte e individuarlo in alcune immagini. • Distinguere in una immagine gli elementi in primo piano, gli elementi in secondo piano e lo sfondo. • I piani dell’immagine. 132, 133 TEMA L’estate. Arte e immagine. RIFLESSIONE SULLA LINGUA OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA • Scrivere ortograficamente. • Ripasso ortografico: suono dolce e duro di c e g, gli, gn, sce - sci, sche - schi, qu - cu, cq, consonanti doppie, mb - mp. 2 - 10 • Scrivere parole con l’apostrofo. • L’apostrofo. • C’è, c’era, c’erano. • Un po’. • Le sillabe. 11 - 13 • Scrivere parole con l’accento. • Conoscere il presente indicativo dei verbi essere e avere. • L’accento. • Il verbo essere, il verbo avere. 15 16 - 18 • Conoscere i principali segni di punteggiatura. • Il punto. • La virgola. • Il punto interrogativo e il punto esclamativo. 19 20 21 Punteggiatura. • Conoscere gli articoli determinativi e indeterminativi. • Conoscere i nomi. • Gli articoli. 22, 23 Morfologia. • Nomi comuni e nomi propri. • Il numero dei nomi. • Il genere dei nomi. • Gli aggettivi qualificativi. • I verbi. 24 25, 28 26, 27, 29 30 31, 32 • Le frasi. • Verifiche finali. 33 34, 35 • Dividere le parole in sillabe. • Riconoscere le qualità. • Riconoscere le azioni. • Intuire la struttura della frase. 8 Ortografia. 14 Sintassi. P R E R E Q U IS I T I LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... mio nonno Mio nonno era molto alto, ma non molto robusto; soltanto tutt’intorno alla vita era un po’ più grasso perché aveva una pancetta rotonda. Aveva occhi blu e riccioli bianchi pettinati con la riga nel mezzo. Anche i baffi e le sopracciglia erano bianchi. La sua pelle era scura anche d’inverno, rugosa come la carta crespa. Le sue mani erano magre, con lunghe dita sottili. Abitava sul mio stesso pianerottolo, così ogni giorno, alle otto meno venti, gli facevo la prima visita: andavo a svegliarlo. Christine Nöstlinger, Il nonno segreto, Juvenilia RISPONDI SUL QUADERNO. 1. Che corporatura aveva il nonno? 2. Di che colore aveva gli occhi? 3. Com’era pettinato? 4. Com’erano i baffi e le sopracciglia? 5. Com’erano la sua pelle e le mani? 6. Dove abitava? OB. COMPRENDERE UNA SEMPLICE DESCRIZIONE . 9 P R E R E Q U IS I T I LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... i ranocchi disubbidienti Il fresco venticello d’autunno soffiava sulla riva dello stagno. – È tempo di dormire – disse la mamma. – Venite, presto! Faremo un lungo sonno sotto il fango profondo e tiepido, sino alla prossima primavera. – Il tempo è bello e fa ancora caldo: è presto per dormire. Vogliamo restare al sole! – dissero i piccoli sei ranocchi. – Assolutamente no! – gridò la mamma. – Groà, groà – risposero i ranocchi, capricciosi e ostinati. A un certo punto una nuvola oscurò il sole. I sei ranocchi rabbrividirono e… tuf… ciac… sc… scomparvero nell’acqua, dietro alla mamma. Kathryn Jackson, Racconti d’autunno, Mondadori RISPONDI SUL QUADERNO. 1. In quale stagione si svolge la storia che hai letto? 2. Perché mamma rana chiamò i ranocchi? 3. Che cosa le risposero i ranocchi? 4. Perché, alla fine, i ranocchi cambiarono idea e ubbidirono alla mamma? 10 OB. COMPRENDERE UN SEMPLICE TESTO NARRATIVO . LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... festa di compleanno Ieri era il mio compleanno e alla mia festa ho invitato tre compagni. Il primo ad arrivare è stato Asad. Appena entrato mi ha detto: – Ciao Oscar, tanti auguri! Dallo zainetto ha tirato fuori un regalo per me. Era un bellissimo libro. Caterina è arrivata seconda, con un regalo fatto con le sue mani: una sciarpa di lana a righe verdi e blu. Beh, un po’ l’ha aiutata la mamma perché da sola non riusciva a finirla. Non è una sciarpa normale: sta arrotolata come un lungo cannolo. Per ultimo è arrivato Camillo, che mi ha portato una scatola di matite colorate. Sono ventiquattro, con tutte le sfumature. Abbiamo giocato tutto il pomeriggio e ci siamo divertiti un fracco! Anna Sarfatti, … A un compleanno finito tra le piume, EDT COME SI CHIAMANO I BAMBINI INVITATI ALLA FESTA DI COMPLEANNO DI OSCAR? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… CERCHIA I REGALI CHE OSCAR HA RICEVUTO DAI SUOI COMPAGNI. OB. COMPRENDERE UN RACCONTO . 11 S CH E D A D I V ER I F I C A LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la scuola La scuola era vecchia e molto grande. Ai bambini più piccoli era riservato il piano terreno. A quelli più grandi il primo piano. Al piano interrato era stato attrezzato un laboratorio, dove si potevano fare lavori con il legno e modellare oggetti d’argilla. Ma il posto che i bambini amavano di più era il solaio, che chiamavano «la caverna». Il solaio era pieno di coperte, cuscini, materassi, con i quali facevano finta di costruire case. Anne Carling, Una sorella è una sorella è una sorella, Fabbri SCRIVI SOTTO OGNI RIQUADRO IN QUALE AMBIENTE SI SVOLGE LA SCENETTA ILLUSTRATA. 12 …………………………………………… …………………………………………… …………………………………………… …………………………………………… OB. COMPRENDERE UNA DESCRIZIONE . S CH E D A D I V ER I F I C A LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... OSSERVA IL DISEGNO E INSERISCI LE PAROLE DELL’ELENCO AL POSTO GIUSTO NEL TESTO. un omino straordinario Entrò un omino straordinario. Aveva un ………………………………………………………………………………………… in testa. Indossava una …………………………………………………….……… di uno stupendo velluto color prugna. I pantaloni erano …………………………………… bottiglia. I …………………………………… erano grigio perla. Con una mano reggeva un bastone da passeggio con un bellissimo ……………………………………………………………………………. Gli copriva il mento una …………………………………………………… a punta. E i suoi occhi erano gli occhi più splendenti che si fossero mai visti! Continuava a fare piccoli movimenti con la ……………………………………, ora da una parte, ora dall’altra. I suoi movimenti veloci lo facevano assomigliare a uno …………………………………………………………………………… del bosco. Roald Dahl, La fabbrica di cioccolato, Salani pomello d’oro • testa • barbetta nera • scoiattolo giacca • cappello a cilindro • guanti • verde OB. COMPLETARE UNA DESCRIZIONE CON LE PAROLE ADATTE . 13 LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... l’anatroccolo pauroso NUMERA NELL’ORDINE GIUSTO LE SEQUENZE DELLA STORIA, POI RACCONTALA SUL QUADERNO CON PAROLE TUE. TI AIUTO IO! IO HO PAURA! CHE BELLO! SO NUOTARE! ANDIAMO A FARE IL BAGNO! 14 OB. RIORDINARE LE SEQUENZE DISEGNATE DI UNA STORIA . LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la cassetta che faceva qua qua C’era una volta una cassetta delle lettere. Era bellissima e teneva con cura le lettere dentro di sé fino a quando il postino andava a raccoglierle. Proprio vicino alla cassetta c’era un lampione e i due erano molto amici. Il lampione brillava nell’oscurità, così la gente poteva vedere bene la buca dove impostare le lettere. Una notte il lampione prese il raffreddore e starnutì così forte che gli si spense la luce. Nessuno sapeva più dove impostare le lettere. Ma proprio allora passò di lì un’anatra. Si chiamava Miranda e decise di fare qualcosa per risolvere il problema: si arrampicò sulla cassetta e cominciò a starnazzare. La gente, che voleva imbucare la posta ma non vedeva più la cassetta, sentiva nel buio “QUA! QUA! QUA!”. Così, seguendo il verso di Miranda, le persone riuscirono a imbucare la loro posta. Donald Bisset, Storie di ogni tempo, Armando COLORA IN ROSA LA SITUAZIONE INIZIALE, IN GIALLO LO SVOLGIMENTO E IN VERDE LA CONCLUSIONE DEL RACCONTO. OB. INDIVIDUARE LA SITUAZIONE INIZIALE, LO SVOLGIMENTO E LA CONCLUSIONE IN UN RACCONTO . 15 LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... i passeri Una mattina il passero esclamò: – Guarda quel bell’albero vicino alla cascata. Perché non facciamo lì il nostro nido? La sua compagna rispose: – Oh, sì! Avremo un bel panorama! In breve tempo i piccoli divennero grandi e iniziarono a volare come i loro genitori. Per tutto il giorno portarono con il loro becco piume e pezzetti di paglia e, arrivata la notte, il loro nido era pronto. C’era una volta una coppia di graziosi passeri dalle piccole ali grigie. In primavera si udivano i loro pigolii. Poco tempo dopo, mamma passero depose le uova e un bel giorno dai gusci uscirono gli uccellini. A turno papà e mamma catturavano moscerini e vermi per nutrire tutti i loro passerotti. da 365 granelli di sabbia, LITO LE SEQUENZE DI QUESTO RACCONTO SONO IN DISORDINE. RICOSTRUISCI L’ORDINE CORRETTO E SCRIVI I NUMERI CORRISPONDENTI NEI RIQUADRI. 16 OB. RIORDINARE LE SEQUENZE DI UN RACCONTO . LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... i topin i dei denti da latte Una volta i topi non avevano i denti. Avevano un sorriso nero che sembrava una galleria e nessuno li voleva come amici. Nessuno li invitava alle feste di compleanno: niente denti, niente dolci, niente di niente. – Così non si può andare avanti! – gridò un giorno il topo capitano. Gli era venuta un’idea. Dalle finestre aperte, dai buchi delle porte, e dei muri, i topi si infilarono nelle case dei bambini e rubarono i denti da latte a quelli che dormivano. Ma siccome erano ladri onesti, lasciavano a tutti qualche soldino sotto il cuscino. Figuratevi la gioia dei bambini! Ci presero così gusto che ogni notte lasciavano un dentino sotto il bicchiere, un altro sotto il materasso, un terzo dentro le pantofole… In poco tempo i topi collezionarono più denti di una banda di nonni con la dentiera. Emanuela Nava, E da quel giorno…, Giunti Junior RISPONDI SUL QUADERNO. 1. Chi sono i protagonisti della storia? 2. Perché non potevano mangiare i dolci? 3. Quale idea ha avuto il topo capitano? 4. Perché i bambini erano felici? 5. In quali posti i bambini lasciavano i loro dentini? OB. COMPRENDERE UN RACCONTO . 17 S CH E D A D I V ER I F I C A LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... il lampadario magico – Chiudi gli occhi e non riaprirli fin quando non te lo dico – gli aveva raccomandato il nonno una mattina sulla soglia della sua cameretta. Martino aveva ubbidito. – Ecco, ora puoi aprirli… Martino aveva avuto l’impressione che il nonno avesse imprigionato un arcobaleno sui muri. Si vedevano fasci di luce di tutti i colori. Poi si era reso conto che il nonno aveva appeso al soffitto un nuovo lampadario, una sfera bucherellata che girando lasciava filtrare sottili raggi di luce che colpivano decine e decine di cartoncini colorati, anch’essi appesi al soffitto su lunghissimi fili bianchi. Martino aveva afferrato un cartoncino: su una faccia il nonno aveva incollato un pezzo di carta stagnola dorata, sull’altra la fotografia di un albero. Ogni cartoncino era fatto allo stesso modo e l’effetto era meraviglioso. Martino abbracciò forte il nonno e gli disse: – Nonno, ma lo sai che hai proprio delle idee geniali? Alberto Melis, Alberi d’oro e d’argento, Mondadori RISPONDI SUL QUADERNO. 1. Quali sono i personaggi di questo racconto? 2. Dove si svolgono i fatti narrati? 3. In quale momento della giornata? 4. Quale sorpresa ha fatto il nonno al nipotino? 18 OB. RICONOSCERE I PERSONAGGI , I LUOGHI E I TEMPI IN UN RACCONTO . LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la partenza Intanto le mucche avevano cominciato a salire una dopo l’altra, con la solita tranquillità, il sentiero del bosco. I bambini le guardavano una per una, ormai le conoscevano tutte per nome, avevano imparato a distinguerle e a non averne paura. – Arrivederci! Arrivederci all’anno venturo! – salutarono i ragazzi. – Guardate, la vallata ci dà il suo saluto più festoso – disse zia Sofia prima di salire in auto – ed è così che ce la ricorderemo nei mesi che verranno. I bambini indossarono velocemente le pinne, la maschera e il boccaglio e si buttarono in acqua. Il mare era calmo e sotto di loro nuotavano centinaia di pesci di ogni forma e colore. Si partì una mattina presto. La giornata era bella. Le mucche erano già fuori per recarsi al pascolo. C’era un gran silenzio; le cime dei monti, rischiarate dal sole nascente, si mostravano limpide. – Proprio oggi dovevamo partire! – si lamentavano i bambini, già di cattivo umore per la levataccia mattutina. Lidia Mauri Gastaldi, Una bimba e otto nonne, Claudiana CANCELLA LA SEQUENZA INTRUSA NELLA STORIA E METTI LE SEQUENZE RIMANENTI NELL’ORDINE GIUSTO. OB. TROVARE LA SEQUENZA INTRUSA IN UN RACCONTO . 19 LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... una goccia Il signor Smilzo Tirchioni era l’uomo più tirchio della Terra. Un giorno una donna bussò alla sua porta. – Posso avere un po’ d’acqua? Ho molta sete – gli chiese. Il signor Tirchioni andò in cucina e tornò con una tazza: dentro c’era una goccia d’acqua. – Non c’è molto da bere – disse la donna. Il giorno dopo faceva molto freddo e il signor Tirchioni accese un piccolo fuoco. Ma siccome era troppo tirchio per far pulire la canna fumaria, questa s’incendiò. Il signor Tirchioni telefonò ai Vigili del Fuoco. – Presto, venite! Il mio camino ha preso fuoco! Arrivò un’autopompa con un vigile che assomigliava stranamente alla donna del giorno prima. Il vigile gettò una goccia d’acqua sull’incendio. – Una goccia! – urlò il signor Tirchioni. – Non basta! …………………………………………..…………………………………………………………………… …………………………………………..…………………………………………………………………… …………………………………………..…………………………………………………………………… …………………………………………..…………………………………………………………………… …………………………………………..…………………………………………………………………… …………………………………………..…………………………………………………………………… Georgie Adams - Selina Young, Un anno pieno di storie, Mondadori COME SI CONCLUDERÀ QUESTO RACCONTO? INVENTA TU LA CONCLUSIONE E SCRIVILA SUI PUNTINI. 20 OB. INVENTARE LA CONCLUSIONE DI UN RACCONTO . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... i due orsetti Si avvicinava l’inverno. La pelliccia degli orsetti era diventata più calda, più spessa. Anche loro erano cresciuti, erano diventati più grossi. Quando cominciò il freddo smisero di mangiare, e per due settimane raccolsero corteccia, foglie e muschio per farsi un materasso nella grotta. Le notti si allungavano e il sole non saliva oltre le cime degli alberi. …………………………………………..………………………………………………………… …………………………………………..………………………………………………………… …………………………………………..………………………………………………………… …………………………………………..………………………………………………………… …………………………………………..………………………………………………………… Ogni tanto uno si svegliava, sbadigliava, grugniva, chiamava l’altro. Poi si girava, e cadeva di nuovo nel sonno, senza aspettare una risposta. Hanna Johansen, I due orsetti, Emme Edizioni AL RACCONTO MANCA UNA SEQUENZA IMPORTANTE: SCRIVILA TU SUI PUNTINI. OB. COMPLETARE UN RACCONTO IN CUI MANCA LA PARTE CENTRALE . 21 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... il drago Il drago è una creatura di terra, aria e fuoco. Striscia sul terreno come una lucertola, vola come un uccello e sputa fiamme e fumo. I draghi hanno dimensioni variabili: ce ne sono alcuni che vivono sotto le pietre, altri sono invece mostri terribili, grandi anche quanto una casa. Alcuni si muovono su due zampe, altri su quattro e possono avere una, tre e persino sette o nove teste. Possono essere di svariati colori, ma in generale sono di un verde brillante e hanno le ali rosse. Alison Lurie, Lo zoo della fantasia, Mondadori QUALI CARATTERISTICHE HANNO I DRAGHI NEL TESTO? SEGNALE CON X. 1. Per spostarsi… strisciano sul terreno come lucertole e volano come uccelli. nuotano nel mare come pesci e si arrampicano sulle montagne. 2. I draghi… sono sempre grandi come case. possono essere anche molto piccoli. 3. I draghi possono avere… due o quattro zampe e fino a nove teste. sei o otto zampe e fino a venti teste. 4. I draghi in generale hanno… corpo rosso e ali verdi. corpo verde e ali rosse. 22 OB. COMPRENDERE UNA DESCRIZIONE . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... il topo di campagna e il topo di città Un giorno il topo di città invitò il topo di campagna a un magnifico pranzo. Sulla tavola c’erano cibi prelibati in abbondanza. Ma mentre stavano mangiando, alla porta della sala si udirono degli strani rumori. Il topo di città gridò: – Presto, scappiamo! E tutti e due fuggirono di corsa. Cessato il rumore, tornarono a tavola, ma il topo di campagna era scosso. Quello di città invece disse: – Ora possiamo finire il nostro arrosto. – Per me basta così! – disse il topo di campagna. – Domani vieni tu a casa mia. Io non potrò prepararti un festino come quello che mi hai offerto tu, ma nessuno verrà a interromperci e potremo mangiare con tranquillità. Qui la paura mi fa perdere l’appetito! Così il topo di campagna se ne tornò nella sua semplice tana nel prato. Jean de La Fontaine, Favole, LITO RISPONDI SUL QUADERNO. 1. Chi sono i protagonisti della storia ? 2. Che cosa succede mentre sono a tavola? 3. Perché il topo di campagna smette di mangiare? 4. Come finisce il racconto? OB. COMPRENDERE UN RACCONTO . 23 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la capanna nel bosco NUMERA NELL’ORDINE GIUSTO LE SEQUENZE DELLA STORIA, POI RACCONTALA SUL QUADERNO CON PAROLE TUE. 24 OB. RIORDINARE LE SEQUENZE DISEGNATE DI UNA STORIA . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la marmotta Un giorno un’aquila rapì i piccoli di una marmotta e se li mangiò. La mamma marmotta, disperata, sedette su un sasso e si mise a piangere. Passò di là un camoscio e le chiese il motivo di quelle lacrime. La marmotta gli raccontò quello che era successo e gli parlò anche del grande problema che avevano lei e le sue amiche marmotte: non riuscivano ad avvistare in tempo i predatori. Per questo erano al sicuro soltanto nei mesi invernali, quando si ritiravano nella tana a godersi il letargo. – Perché non fate come noi? – le chiese il camoscio. – E che cosa fate voi? – rispose la marmotta. Il camoscio spiegò: – Quando pascoliamo, uno di noi monta la guardia. Appena nota qualcosa che non va, lancia un fischio per avvertire gli altri di scappare. – Ma noi non sappiamo fischiare! – disse la marmotta sconsolata. Allora il camoscio, con molta pazienza, le insegnò a fischiare. Mauro Corona, Storie del bosco antico, Mondadori COME CONTINUERÀ LA STORIA? QUALE SARÀ LA CONCLUSIONE? IMMAGINA E SCRIVI SUL QUADERNO. OB. INVENTARE LA CONCLUSIONE DI UN RACCONTO . 25 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la sorpresa Al mattino, andando nell’ovile, si era accorto che il nonno faceva uscire due pecore e una la lasciava dentro. – Nonno, perché Carolina la lasci chiusa dentro? – gli chiese. – Carolina non deve stancarsi, deve solo mangiare e riposarsi – rispose il nonno. – Molto presto ti farà una bella sorpresa. Figurarsi la gioia del nipotino! Piero abbracciò il nonno e fece una carezza alla pecora e all’agnello. Aveva già deciso che nome dargli: l’avrebbe chiamato Pasqualino. Piero rimase un po’ perplesso, quale sorpresa poteva mai fargli una pecora? Comunque, la mattina di Pasqua se ne restò a letto, pensando alle sorprese delle uova di cioccolato, quando il nonno entrò in camera sorridente e gli disse: – Vieni con me! Piero era andato a trascorrere le vacanze di Pasqua dal nonno, in montagna. Piero scese veloce dal letto e in pigiama seguì il nonno fino all’ovile. Sotto la pecora Carolina c’era un batuffolo bianco che si muoveva. – Un agnellino! Era questa la sorpresa! RIORDINA LE SEQUENZE DEL RACCONTO, NUMERANDOLE DA 1 A 5. 26 OB. RIORDINARE LE SEQUENZE DI UN RACCONTO . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... OSSERVA IL DISEGNO, SCEGLI LE PAROLE NELL’ELENCO E COMPLETA LA DESCRIZIONE. la stanza d’inverno In un angolo c’è una …………………………………… con sportelli trasparenti da cui si vede il ……………………………………. Accanto alla stufa ci sono due sedie con …………………………………… intagliati sullo schienale. …………………………………………………… alla stufa c’è una …………………………………………………… bella comoda, nella quale prende posto ……………………………………. Di fianco alla poltrona c’è un vecchio …………………………………… di pelle, con ………………………………… grandi e morbidi su cui si siede la mamma. Io e mio fratello preferiamo stare accucciati sul ……………………………………………………, davanti alla stufa, perché lì il …………………………………… ci arriva dritto in faccia e vediamo anche le ……………………………………. Gary Paulsen, La stanza d’inverno, Mondadori cuori • cuscini • fiamme • pavimento • stufa • di fronte caldo • divano • il papà • poltrona • fuoco OB. COMPLETARE UNA DESCRIZIONE CON LE PAROLE ADATTE . 27 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... rex Uscendo da scuola, ho seguito un cagnolino. Siccome non aveva l’aria di voler venire con me gli ho offerto metà del mio panino al cioccolato. Il cagnolino ha mangiato il panino e si è messo ad agitare la coda in tutti i sensi e io l’ho chiamato Rex, come il cane di un film che avevo visto giovedì scorso. Dopo il panino, Rex mi ha seguito tutto contento. Ho pensato che sarebbe stata una bella sorpresa per papà e mamma. Quando sono arrivato a casa con Rex, la mamma non è stata contenta come pensavo, anzi non è stata contenta per nulla. Bisogna dire che è un po’ colpa di Rex. Appena entrato è saltato su una poltrona e ha cominciato a mordere il cuscino. Era proprio la poltrona che si usa per gli ospiti! La mamma si è messa a gridare, allora io ho preso Rex in braccio e sono uscito in giardino. Non so se Rex era triste come me: era troppo occupato a sputare i pezzettini di lana del cuscino. Sempé - Goscinny, Le petit Nicolas, Ed. Denoë SCEGLI VERO O FALSO SEGNANDO CON X. • Chi racconta i fatti è un bambino. V F • Il cane ha rubato il panino al bambino. V F • Il bambino ha portato il cane a casa sua. V F • La mamma è stata molto contenta di conoscere Rex. V F • Rex ha rosicchiato il cuscino della poltrona. V F 28 OB. COMPRENDERE UN RACCONTO . ARTE E IMMAGINE: CONTRIBUTI E SPUNTI DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO – 9/08/2007 LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri: l’arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del bello. Lo sforzo di esplorare i materiali, di interpretare e creare è un atteggiamento che si manifesta nelle prime esperienze artistiche e che può estendersi e appassionare ad altri apprendimenti. I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti. La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di sé stessi, degli altri e della realtà. L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per osservare con occhi diversi il mondo che li circonda. I diversi materiali esplorati con tutti i sensi, le tecniche sperimentate, confrontate, condivise ed esercitate, le osservazioni di quadri, sculture o architetture aiuteranno a migliorare la capacità di osservare, coltivare il piacere della fruizione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico. I bambini che si cimentano nelle diverse pratiche di pittura, manipolazione, costruzione plastica e meccanica osservano, imitano, trasformano, interpretano, inventano e raccontano. Lo studio della disciplina Arte e immagine ha la finalità di sviluppare e potenziare nell’alunno la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo, di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico. Il percorso formativo della disciplina dovrà riconoscere, valorizzare e ordinare tutte le conoscenze e le esperienze acquisite precedentemente dall’alunno nel campo espressivo. La scuola così si apre al mondo confrontandosi criticamente con la “cultura giovanile”. Attraverso il percorso formativo di tutto il primo ciclo, l’alunno impara a fruire e utilizzare il linguaggio visuale e dell’arte. Con l’educazione all’arte e all’immagine, soprattutto attraverso un approccio operativo di tipo laboratoriale, l’alunno sviluppa le capacità di osservare e descrivere, leggere e comprendere le opere d’arte. È importante che l’alunno apprenda, a partire dal primo ciclo, gli elementi di base del linguaggio delle immagini (linea, colore, superficie, forma, volume, composizione ecc.) e allo stesso tempo sperimenti differenti metodi di lettura delle opere d’arte, anche attraverso esperienze diverse sul territorio e nei musei. Le immagini e le opere d’arte sono linguaggi universali, che possono favorire e svilup- 29 ARTE E IMMAGINE pare processi di educazione interculturale, basati sulla comunicazione, la conoscenza e il confronto tra culture diverse. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA • L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere, leggere immagini statiche (opere d’arte, fotografie, manifesti) e messaggi in movimento (spot, brevi filmati, videoclip). • Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche. • Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da altri Paesi. • Conosce i principali beni artistico-culturali del territorio e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Percettivo visivi • Esplorare immagini, forme e oggetti utilizzando le capacità visive, uditive, olfattive, gestuali, tattili e cinestetiche. • Guardare con consapevolezza immagini statiche e in movimento descrivendo verbalmente le emozioni e le impressioni. Leggere • Riconoscere attraverso un approccio operativo linee, colori, forme, volume e la struttura compositiva presente nel linguaggio delle immagini e nelle opere d’arte. • Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. • Descrivere tutto ciò che vede in un’opera d’arte, dando spazio alle proprie sensazioni, emozioni, riflessioni. • Riconoscere nel proprio ambiente i principali monumenti e beni artistico-culturali. Produrre • Esprimere sensazioni, emozioni, pensieri utilizzando materiali e tecniche adeguate. A integrazione di quanto indicato nella programmazione annuale di lingua, che fa specifico riferimento al testo, articoliamo alla pagina seguente gli Obiettivi Specifici di Apprendimento indicando il livello di padronanza ottimale. A seguire, alcune proposte di attività. 30 ARTE E IMMAGINE O.S.A. • Conoscere e utilizzare i colori primari e secondari. • Riconoscere e distinguere i colori e le forme in un’immagine. • Creare ritmi e composizioni con colori e forme geometriche. • Conoscere e utilizzare strumenti diversi (pastelli, pennarelli, tempere, carte colorate…). • Conoscere e manipolare materiali diversi (pasta da modellare, pasta di sale…). • Usare alcuni materiali di recupero per realizzare semplici manufatti. • Migliorare la coordinazione (occhio, mano, dita, braccio) nelle attività di impasto, piegatura, strappo, ritaglio. • Organizzare sul foglio gli elementi che compongono un’immagine. Livello di padronanza • Utilizzare i colori per creare semplici elaborati personali. • Riconoscere somiglianze di colori e forme. • Riprodurre ritmi e crearne di nuovi. • Realizzare semplici manufatti seguendo istruzioni. • Saper ritagliare, strappare, piegare, impastare in autonomia. • Definire la posizione degli elementi di un’immagine utilizzando correttamente gli indicatori spaziali. • Rappresentare la figura umana con • Individuare nella figura umana uno schema corporeo strutturato. gli elementi essenziali: testa, tronco, arti. • Distinguere la figura dallo sfondo. • Riconoscere in un’immagine la posizione • Usare correttamente gli indicatori spaziali per definire la posizione. dei diversi elementi. • Creare semplici composizioni. • Riconoscere e usare alcuni elementi del linguaggio visivo: il punto, la linea, linee curve, spezzate, miste. • Scoprire le possibilità comunicative dei colori. • Conoscere e utilizzare i colori caldi e freddi. • Usare il colore come elemento espressivo. • Conoscere e utilizzare la linea dell’orizzonte. • Riconoscere i piani dell’immagine. • Utilizzare tecniche grafico-pittoriche; manipolare materiali plastici a fini espressivi. • Esprimere sensazioni in relazione ai colori. • Rappresentare alcuni aspetti della realtà osservata. • Utilizzare gli elementi del linguaggio visivo per stabilire relazioni tra oggetti diversi. • Distinguere primo piano, secondo piano, sfondo. • Illustrare testi narrativi. 31 ARTE E IMMAGINE PROPOSTA 1: CREA LE STAGIONI Raccogli foglie cadute dagli alberi e falle asciugare tra le pagine di un giornale. Incollale con colla vinilica su un cartoncino creando una composizione. Quando sarà ben asciutto ripassalo con un pennello intinto nella vernice trasparente. Su un cartoncino nero disegna un paesaggio con un pastello di colore bianco. Stendi la colla vinilica sul paesaggio. Lascia cadere «a pioggia» un po’ di farina bianca fatta passare attraverso un setaccio. Lascia asciugare e osserva il tuo paesaggio innevato. Su un cartoncino incolla alcuni rametti utilizzando la colla vinilica. Prepara tante palline con la plastilina di colore rosa. Ammorbidiscile con le dita fino a trasformarle in foglietti sottili (schiacciale a lungo con i polpastrelli). Arrotola ciascun foglietto su sé stesso e forma piccoli boccioli. Applicali sui rami. Allo stesso modo prepara alcune foglioline con la plastilina verde. Ritaglia pezzi di carta colorata per creare questa composizione di frutti estivi a collage. Se darai a tutti i pezzi una forma rotonda o a mezzaluna, ti sarà più facile creare i frutti che preferisci. 32 ARTE E IMMAGINE PROPOSTA 2: COSTRUISCI LA FORESTA Procurati una striscia di carta lunga 80 cm e alta 10 cm. Piegala a fisarmonica e disegna la sagoma di un albero scegliendo il modello che preferisci tra quelli riportati sotto. Ritaglia e apri la striscia: otterrai una fila di alberi che potrai utilizzare per creare la tua foresta. Puoi aggiungere altre file per arricchirla e incollarle su un cartoncino, che ti servirà come base o come sfondo. 33 ARTE E IMMAGINE Per guidare la riflessione sui colori freddi e caldi e la loro valenza emozionale, invitiamo gli alunni ad associare liberamente le sensazioni di caldo e freddo come negli esempi seguenti: Freddo come… il pavimento la neve il gelato il ghiaccio … Caldo come… il Sole una copertina di lana una tazza di tè la pentola sul fuoco … Estenderemo quindi la ricerca sul piano emozionale e affettivo: l’abbraccio della mamma è caldo o freddo? E un sorriso di benvenuto? E un rimprovero? Potremo portare alcuni esempi: un applauso “caloroso”, un’accoglienza “gelida”… Un semplice paesaggio, ridotto alle linee essenziali, potrà essere colorato da alcuni alunni utilizzando solo colori caldi, da altri solo con colori freddi in diverse tonalità. Passeremo poi al confronto tra i due gruppi di lavori realizzando un cartellone sul modello di quello riprodotto qui sotto. PROPOSTA 3: SCOPRI IL CALDO E IL FREDDO NEI COLORI Abbiamo usato questi colori: i verdi, i blu, i viola, gli azzurri, i grigi. Abbiamo immaginato una giornata d’inverno, quando fa freddo e il cielo è nuvoloso. Abbiamo usato questi colori: i gialli, i rossi, gli arancioni, i marroni. Abbiamo immaginato… 34 Parole magiche per.. . BAFFO E CODA VANNO A TEATRO giocare sognare fare amicizia cantare insieme e recitare BAFFO E CODA VANNO A TEATRO LA VERA STORIA DI BABBO NATALE LE ATTIVITÀ DI DRAMMATIZZAZIONE E CANTO SONO SUL LIBRO DELLE LETTURE ALLE PAGG. 135-144 In un paese molto lontano e sconosciuto, dove la neve cade tutto l’anno e non si scioglie mai, c’è una valle dove accadono cose molto, molto strane. In questa valle abita Babbo Natale che, come ben sapete, ogni anno con la sua slitta compie il giro del mondo per donare a tutti i bambini un po’ di felicità. Quel giorno, però, tutto taceva, c’era un gran silenzio nella valle. Solo il vento soffiava tra gli alberi muovendo le loro cime imbiancate… Come mai? Ma... ecco che improvvisamente il vento smise di soffiare e candidi fiocchi di neve caddero dal cielo: era inverno e si avvicinava il Natale! In lontananza si sentivano ovunque suoni e rumori, mentre una vocina esile esile diceva: – Sole, sole, ci vorrebbe un po’ di sole per lavorare qui! A parlare era un piccolo orsetto che girava infreddolito tra i grandi alberi del Bosco Vecchio. Il sole, sentendosi chiamare, era spuntato da dietro una nuvola e tutto il paesaggio si era inondato di luce e si era animato all’improvviso. Gli alberi scuotevano i loro rami e una musica allegra si udiva in lontananza. o Camminando per la strada giù e su e giù e su a passeggio me ne vado giù e su e giù e su. Cantia m Curiosando per le vie là e qua e là e qua a passeggio me ne vado là e qua e là e qua. Camminando per la strada giù e su e giù e su a passeggio me ne vado giù e su e giù e su. Poco più in là, nascosta tra il folto degli alberi, una piccola renna avanzava verso l’orsetto mentre un gruppo di aiutanti di Babbo Natale era indaffarato a spostare pacchi su pacchi. La slitta era quasi carica e gli aiutanti di Babbo Natale intonarono una canzone: o Il povero orsetto si aggira qua e là, fa freddo e la neve già cade dal ciel e stende sul bosco un bianco baglior che rende a noi tutti più bello il Natal. Cantia m La piccola renna incontro gli va, fa freddo e le zampe si vuole scaldar e insieme poi vanno al gran focolar che un dolce tepore infondere sa. Nel frattempo, dall’altra parte del pianeta, un gruppo di simpatici animali aveva iniziato il suo 36 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO viaggio per raggiungere il paese di Babbo Natale. Era una strana comitiva composta da un leone, un elefante, una gazzella, una zebra e una scimmietta che, insieme, volevano portare a Babbo Natale i saluti di tutta la savana africana. Avevano percorso molta strada, avevano attraversato numerosi paesi e città e a loro si erano aggiunti una tigre e un canguro che avevano avuto la stessa idea. Erano quasi arrivati a destinazione quando vennero sorpresi proprio dalla neve che, quel giorno, cadeva soffice e abbondante ricoprendo di bianco ogni cosa. Non essendo abituati a camminare nella neve, gli animali persero la direzione e si smarrirono. Erano così impauriti da mettersi tutti insieme a chiamare a gran voce: – Ehi, ehi, c’è nessuno? – ruggì il leone con la sua grossa voce. – C’è nessuno in giro da queste parti? – barrì l’elefante scuotendo la sua lunga proboscide. – Siamo qui, siamo qui! – ripeté la gazzella, tutta intirizzita dal freddo. Nel silenzio del paesaggio ricoperto di neve, una voce misteriosa rispose con le stesse parole: – Siamo qui, siamo qui, siamo qui… Stupita da quella risposta, ma per nulla intimorita, la tigre si fece avanti chiedendo: – Chi sei? Tu che ripeti le nostre parole, vuoi forse prenderti gioco di noi? – Giusto – approvò la scimmietta. – Non ci fai paura, fatti vedere, dove sei? Allora, la possente voce dell’Eco rispose così alle domande degli animali: – Sono l’Eco dei Monti di Neve e la via giusta non è quella! Seguite anche voi la strada della stella! Perché nel cielo, proprio in quel momento, era apparsa una grande stella cometa, luminosa come se dentro avesse milioni di candeline accese. Gli animali, vedendola così bella e brillante, incominciarono a chiamarla: E così, seguendo le indicazioni della stella, i nostri infreddoliti amici si inoltrarono nel Bosco Vecchio e videro che tutti gli aiutanti di Babbo Natale erano presi da una gran frenesia. Gui o Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù? Da quassù io vedo te, da quassù io vedo te. Bella stella, dimmi un po’ quale strada seguirò. Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar. Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar. Cantia da 2 Ba f fo e C oda van m o no a te at r Gli animali, tutti chiamano la stellainsieme, cometa Cantiam o C’era chi correva a destra, chi correva a sinistra, chi saltava in alto e chi si rotolava nella neve facendo mille capriole. Bella stella, dim mi tu cosa vedi da lassù? Da quassù io ved o te, da quassù io vedo te. Bella stella, dim mi un po’ quale strada seguirò. Sempre in cerc hio devi andar per tre volte e poi Sempre in cerc girar. hio devi andar per tre volte e poi girar. Questo gran movimento aveva un solo scopo: aiutare un vecchio signore dalla lunga barba bianca e dall’inconfondibile vestito rosso a caricare la sua slitta di pacchi, pacchetti, pacchettini avvolti in carte coloratissime. Ed ecco, a lavoro ultimato, apparire Babbo Natale con la sua grande slitta stracolma di doni trainata da due bellissime renne. Gli animali, per la gioia, intonarono in suo onore una canzone. Gli animali del bos in onore di Babboco intonano una canzone Natale Sai che c’è un sign ore che la barba lung a ha e il vestito tutto ross con la slitta in giro o va. Questa notte arri verà tanti doni porterà ai bambini, que lli buoni, che a letto dor mir an. Colora il ves tito di Babbo Nat ale. 137 37 o BAFFO E CODA VANNO A TEATRO Cantia m Sai che c’è un signore che la barba lunga ha e il vestito tutto rosso con la slitta in giro va. Questa notte arriverà tanti doni porterà ai bambini, quelli buoni, che a letto dormiran. Emozionati e contenti, gli animali si avvicinarono a Babbo Natale che, lieto di avere tra le sue fila degli aiutanti così insoliti, li invitò a unirsi al resto del gruppo per la consegna dei consueti doni natalizi. – Cari miei piccoli amici, venite, è arrivata la notte di Natale e i bambini in tutto il mondo ci stanno aspettando. Dobbiamo far presto! Prepariamoci a partire! – disse sorridendo. Controllò che i pacchi fossero ben sistemati, accarezzò le renne che erano agghindate a festa e infine esclamò: – Abbiamo preso tutto? Bene, allora si parteeeeeee!! In quel preciso momento, molto lontano dal bosco di Babbo Natale, in una certa casetta, un gruppo di bambini attendeva con impazienza l’arrivo del Natale ammirando le luci colorate dell’albero addobbato in salotto. Fra loro, il piccolo Marco osservava incantato le fiamme che ardevano nel camino, quando la sua sorellina Elena gli chiese: – Dimmi, tu hai mai incontrato Babbo Natale? – No, non l’ho mai visto ma so che ci porta sempre i doni e io quest’anno ho chiesto una cosa un po’ speciale – rispose Marco con aria misteriosa. – Che cosa? Dimmelo, dai... – domandò incuriosita Elena, stropicciandosi il nasino con una mano. – Gli ho chiesto una canzone, una canzone magica per far cessare tutte le guerre del mondo! – disse Marco sorridendo. La mezzanotte ormai era vicina e i bambini, colti da una grande stanchezza, si addormentarono davanti al fuoco che scoppiettava nel camino, proprio mentre in lontananza si udivano già i rintocchi delle campane. Appena scoccata la mezzanotte, ecco apparire Babbo Natale con la sua slitta, accompagnato da tutti i suoi piccoli aiutanti canterini. o Gui Cantia m Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac… L’orologio gira in tondo, le lancette fan tic tac, segna il tempo tutto il giorno, notte e giorno se ti va… Ma una cosa non ti scordare: la sua molla di ricaricar, gira la chiave, girala ancora e l’orologio non si fermerà l’orologio non si fermerà. Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac… La vera storia di Babbo Natale da 3 Gli aiutanti di Bab sulla slitta, mentre bo Natale festeggiano la mezzan otte questa si avvicina di Elena e Marco. alla casetta Tic tac, tic tac, o tac, C a n t i a m L’orologio gira in ton tic tac… Fai una X sot to l’orologio che segna la mezzanotte. 138 – Zitti, zitti, siamo arrivati! Ecco la prima tappa del nostro viaggio – disse 38 tic do, le lancette fan tic tac, segna il tempo tutto il giorno, notte e giorno se ti va… Ma una cosa non ti scordare: la sua molla di ricaricar, gira la chiave, gira la ancora e l’orologio non si fermerà l’orologio non si fermerà. Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac… BAFFO E CODA VANNO A TEATRO Babbo Natale facendo segno di scaricare i doni vicino al caminetto. Poi, tutti insieme si sedettero a riscaldarsi accanto al fuoco prima di ripartire. Nella casa tutto taceva e Babbo Natale prese dal suo sacco una letterina. – Sentite un po’ che cosa mi ha scritto Marco, il bambino che abita in questa casa... – disse. E iniziò a leggere: “Caro Babbo Natale, sono un bambino di sette anni e ti scrivo anche quest’anno per il Natale. Come stai? Spero che tu non ti debba affaticare troppo per portarci tutti i doni. Questa volta però io vorrei che, al posto dei soliti giochi, tu mi insegnassi una canzone per renderci tutti più buoni, più comprensivi: una canzone facile e bella, così la potrò insegnare ai miei amici, e che aiuti il mondo a essere migliore; una canzone che faccia cessare tutte le guerre del mondo… Ora ti lascio con un grande abbraccio sperando che questo mio desiderio si possa avverare. Tuo Marco” Son tante le cose da fare di giorno: alzarsi, giocare, mangiare, studiare. La notte invece c’è poco da fare: dormire, sognare di mondi lontani. Ma ora ti dico la cosa più bella, portare la pace su tutta la Terra… o A questo punto, Babbo Natale prese dalla sua tasca un foglio di pergamena e, come per magia, in quel preciso istante i bambini si svegliarono. Babbo Natale li chiamò vicino a sé e tutti insieme incominciarono a cantare. Cantia m – Ecco il tuo regalo, Marco! Condividilo con tutti i tuoi amici e allora ogni giorno dell’anno sarà Natale! – disse alla fine Babbo Natale stampandogli un bacione sulle guance. o Come finì la storia? Non finì, naturalmente! Gli animali, commossi, si asciugarono qualche lacrimuccia, la piccola Elena applaudì fragorosamente, le renne agitarono i loro campanellini e persino la stella cometa fece capolino dalla finestra strizzando l’occhio a Babbo Natale... insomma, quella notte fu la più strepitosa, la più memorabile, la più straordinaria che si potesse immaginare. Prima di ripartire, poi, Babbo Natale volle augurare a tutti un Natale carico di gioia e di felicità… e lo stesso facciamo noi cantando insieme a lui: Ba f fo La vera storia di Babbo Natale I bambini si svegliano, vanno vicino a Babbo Natale e cantano insieme la canzone che lui stesso ha scritto per loro. Son tante le cose da fare di giorno: alzarsi, giocare, mangiare, studiare. La notte invece c’è poco da fare: dormire, sognare di mondi lontani. Ma ora ti dico la cosa più bella, portare la pace su tutta la Terra… va nn Cantia o a te at m Babbo Natale canta la sua canzone o m o Cantia e C oda Cantia ro Gu i da 5 a tutti i bambini. Buon Natale a tutti voi, alle mamme, ai papà, alle zie, ai nipoti, nonni e nonne e poi chissà! Su, tutti insieme facciamo un coro e la festa più bella sarà! Su, tutti insieme cantiamo ancora a voi tutti un felice Natal… BUON NATALE! Buon Natale a tutti voi, alle mamme, ai papà, alle zie, ai nipoti, nonni e nonne e poi chissà! Su, tutti insieme facciamo un coro e la festa più bella sarà! Su, tutti insieme cantiamo ancora a voi tutti un felice Natal… BUON NATALE! 140 m 141 39 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO SPUNTI DI LAVORO Un po’ di movimento: giù e su e là e qua Questa canzone si presta all’esecuzione di alcuni semplici esercizi di coordinamento motorio. Invitare gli alunni a eseguire le azioni suggerite dal testo come indicato di seguito. Camminando per la strada giù e su e giù e su a passeggio me ne vado giù e su e giù e su. Camminare restando fermi sul posto alternando i passi al ritmo della musica. Piegare le ginocchia e abbassarsi fino a toccare il pavimento con la punta delle dita; rialzarsi cercando di mantenere l’equilibrio e di rispettare il ritmo. Curiosando per le vie là e qua e là e qua a passeggio me ne vado là e qua e là e qua. Distendere le braccia con i pugni chiusi e riunirle al petto senza smettere di camminare. Camminando per la strada giù e su e giù e su a passeggio me ne vado giù e su e giù e su. Piegare le ginocchia e abbassarsi fino a toccare il pavimento con la punta delle dita; rialzarsi cercando di mantenere l’equilibrio e di rispettare il ritmo. i Babbo Natale La vera storiadel dBosco Vecchio ri Tra i grandi albe una musichetta si ode in lontananza i da 1 mo Gu a Canti e giù e su la strada giù e su Camminando per e giù e su. ne vado giù e su a passeggio me qua e là e qua le vie là e Curiosando per e là e qua. ne vado là e qua a passeggio me e giù e su su e giù da la stra Camminando per e giù e su. ne vado giù e su a passeggio me o bo Natale cantan Gli aiutanti di Bab una canzone là, si aggira qua e Il povero orsetto e già cade dal ciel fa freddo e la nev un bianco baglior co bos sul de e sten Natal. tutti più bello il che rende a noi incontro gli va, La piccola renna scaldar le vuo si pe fa freddo e le zam al gran focolar no e insieme poi van infondere sa. re che un dolce tepo 136 Giocare a interpretare il testo di una canzone Diverse canzoni suggeriscono azioni e/o situazioni che possono facilmente essere animate in classe, come suggerito nell’esempio di “Bella stella”, qui sotto riportato. Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù? Da quassù io vedo te, da quassù io vedo te. Bella stella, dimmi un po’ quale strada seguirò. Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar. Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar. Proporre a un alunno di interpretare il ruolo della stella, secondo il quale dovrà rispondere alla domanda iniziale della canzone (Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù?): sceglierà quindi di cantare la risposta indicando tra i suoi compagni quello che dovrà “girare in cerchio per tre volte”. 40 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO Una canzone per riflettere Molta importanza nell’apprendimento di una canzone è data alla comprensione del testo proposto. Il testo di una canzone può essere un ottimo spunto di lettura e di analisi, oltre che di riflessione in classe, come per esempio la canzone “Son tante le cose da fare”. Son tante le cose da fare di giorno: alzarsi, giocare, mangiare, studiare. La notte invece c’è poco da fare: dormire, sognare di mondi lontani. Ma ora ti dico la cosa più bella, portare la pace su tutta la Terra… Dopo un’attenta lettura del testo e l’ascolto della canzone, invitare gli alunni a completare la tabella qui sotto riportata, integrandola con tutte le altre azioni svolte durante la loro giornata e che non sono citate nel testo della canzone. SISTEMA AL POSTO GIUSTO LE AZIONI CONTENUTE NELLA CANZONE. DI GIORNO DI NOTTE .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. E POI? CHE COS’ALTRO FAI DURANTE LA TUA GIORNATA? SECONDO LA CANZONE, QUAL È LA COSA PIÙ BELLA DA DESIDERARE? .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. SEI D’ACCORDO ANCHE TU? CHE COS’ALTRO VORRESTI CHIEDERE A BABBO NATALE? .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. .............................................................................................................. 41 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO Divisi in piccoli gruppi, gli alunni scriveranno una letterina a Babbo Natale elencando le cose “veramente importanti” che desiderano per il bene comune (Cittadinanza e Costituzione). Il Contrafactum La pratica di utilizzare melodie di canzoni già note con testi differenti era nota già in epoche passate. A partire dal primo Rinascimento, questa pratica musicale era conosciuta col nome di Contrafactum: numerosi sono gli esempi di brani sacri molto conosciuti che sono stati trasformati in brani profani utilizzando la medesima melodia e viceversa. Le due canzoni “L’orologio” e “Buon Natale” costituiscono un semplice esempio di rifacimento. Dopo un ascolto attento in classe, invitare gli alunni a cogliere le differenze tra le due versioni, negli elementi più facilmente riconoscibili (testo, strumentazione, velocità del ritmo). Gli alunni porranno infine l’attenzione sulla somiglianza melodica. La vera storia di Babbo Natale Riordina le seq uenze della sto ria numerando le da 1 a 6. Dalle sequenze al riassunto Dopo aver riordinato le sequenze della storia illustrate a pagina 142 del testo, gli alunni scriveranno sul quaderno ciò che accade in ogni sequenza rispettando l’esatta successione. Sarà semplice far loro notare che il testo riportato sul quaderno corrisponde al riassunto della storia ascoltata. 142 E dopo Natale? Lavorando individualmente o in piccoli gruppi gli alunni potranno inventare il seguito della “vera storia di Babbo Natale”: che cosa avrà fatto dopo essere ritornato nella sua casa tra le nevi del Nord? Che cosa avrà raccontato ai suoi aiutanti? Che cosa avrà deciso di fare per il prossimo anno? E se fossi tu Babbo Natale? Gli alunni racconteranno liberamente lasciando correre la fantasia e richiamando le loro conoscenze sulla tradizione popolare che caratterizza questo personaggio. 42 MATEMATICA Il percorso di questo secondo volume segue le modalità del primo e fa riferimento ai tre temi previsti dalle Indicazioni Nazionali per raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti: 1. Il numero. 2. Lo spazio e le figure. 3. Misure, relazioni, dati e previsioni. Naturalmente, come suggerito nel primo volume, non ci si limiterà all’utile presentazione finale di esercizi proposti dal libro, ma si cercherà di offrire al bambino la possibilità di raggiungere i vari obiettivi attraverso il ruolo attivo assunto in esperienze pratiche o nella fase del gioco. Nell’impostare l’azione didattica per questo secondo anno, si terrà presente che molte delle difficoltà che il bambino incontra in matematica dipendono dalla non chiara conoscenza del numero e dalla scarsa dimestichezza nel calcolo mentale. Per questo motivo anche i problemi elementari semplici (problema “elementare” = con una operazione; “semplice” = con una operazione che si esegue “a mente” senza ricorrere ad algoritmi di calcolo) diventano, per lui, complessi o irrisolvibili. Il secondo anno di scuola sarà importante proprio perché al bambino dovranno essere fornite, in merito all’addizione e alla sottrazione, chiare basi e strategie per il calcolo che consoliderà negli anni successivi e che utilizzerà, poi, per tutta la vita. Proprio per l’importanza del calcolo mentale e nel tentativo di realizzare una didattica che ritorni più volte sugli argomenti, le decine vengono presentate in modo ricorsivo ripetendo più volte esercizi e schemi di calcolo mentale (es.: 19 + 6, 29 + 6, 39 + 6, 49 + 6…). Se il bambino potrà essere in difficoltà alle prime decine, quando affronterà le ultime dimostrerà, nella maggior parte dei casi, una padronanza di calcolo sorprendente. Dimostrerà soprattutto l’utilità di certe “regole” che risultano difficili solo per gli adulti abituati a guardare con diffidenza schemi che non possiedono, ma che sono indispensabili se si vuole agevolare la costruzione del sapere matematico. Analogo discorso vale per la costruzione e la successiva memorizzazione delle tabelline. Per ogni tabellina ci sono due pagine frontali: accanto alla “costruzione” della solita tabellina della moltiplicazione, compare anche quella della divisione, da sempre demandata all’iniziativa discrezionale degli insegnanti, ma mai affrontata sui testi scolastici. Nelle tabelle delle due pagine seguenti vengono indicati: • il periodo nel quale affrontare le varie attività; • gli obiettivi da raggiungere; • i contenuti delle varie pagine del testo; • il tema a cui si riferisce il contenuto di ogni pagina. Da pagina 46, vengono esaminati alcuni esercizi proposti e vengono fornite indicazioni utili sulle loro finalità e sulle attività che possono integrarli e ampliarli. 43 MATEMATICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE Il percorso seguito nel testo fa riferimento ai tre temi delle Indicazioni Nazionali per raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti: 1. IL NUMERO 2. LO SPAZIO E LE FIGURE OBIETTIVI PRIMO PERIODO: SETTEMBRE - DICEMBRE Ripassiamo: • conoscere i numeri fino a 20; • eseguire addizioni; • eseguire sottrazioni; • risolvere problemi. 44 • Conoscere successioni di numeri entro il 50. • Comporre, scomporre e confrontare numeri entro il 50. • Apprendere strategie utili per il calcolo mentale. • Eseguire l’addizione in colonna. • Eseguire la sottrazione in colonna. • Conoscere la moltiplicazione (schieramenti, prodotto cartesiano). • Conoscere la divisione (ripartizione, contenenza). • Scoprire e memorizzare le tabelline del 2, del 3, del 4, del 5. • Conoscere le misure di valore. • Misurare lunghezze. • Conoscere linee che schematizzano la realtà. • Eseguire percorsi. • Utilizzare attributi vari nelle classificazioni. • Riconoscere e stabilire relazioni anche tra numeri. • Disegnare con Paint. CONTENUTI 3. MISURE, RELAZIONI, DATI E PREVISIONI PAGINE TEMA • I numeri fino a 20. • L’addizione. • La sottrazione. • Addizioni e sottrazioni. • Problemi. 4, 5 6 7 8 9 Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero • I numeri entro il 50. 10 - 12 Il numero • Addizioni senza cambio. • Addizioni con il cambio. • Sottrazioni senza cambio. • Sottrazioni con il cambio. • Problemi. • Verifica. • La moltiplicazione. 20 21 22 23 24, 25 26, 27 28, 29 Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero • La divisione. 30, 31 Il numero • La tabellina del 2, del 3, del 4, del 5. 32 - 39 Il numero • Misure di valore: l’euro. • Misurare lunghezze. • Le linee. 64, 65 66, 67 72, 73 Misure, relazioni… Misure, relazioni… Lo spazio e le figure • Percorsi. • Classificazioni. 74, 75 80, 81 Lo spazio e le figure Misure, relazioni… • Relazioni. 82 Misure, relazioni… • Disegnare con Paint. 90 - 95 Informatica PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a SECONDO PERIODO: GENNAIO - MARZO OBIETTIVI • Conoscere successioni di numeri entro il 90. • Comporre, scomporre e confrontare numeri entro il 90. • Apprendere strategie utili per il calcolo mentale. • Scoprire e memorizzare le tabelline del 6, del 7, dell’8, del 9. • Conoscere le misure di tempo: mesi, giorni, ore. • Riconoscere figure solide e piane che schematizzano la realtà. • Distinguere i poligoni dai non poligoni. • Disegnare figure geometriche. • Commentare situazioni dubbie con: sì, no, non so, vero, falso, forse, è sicuro, è certo, è possibile, è impossibile. TERZO PERIODO: APRILE - GIUGNO OBIETTIVI • Conoscere successioni di numeri entro il 100 e oltre. • Comporre, scomporre e confrontare numeri entro il 100 e oltre. • Apprendere strategie utili per il calcolo mentale. • Scoprire e memorizzare la tabellina del 10. • Eseguire la moltiplicazione in colonna. • Eseguire divisioni. • Operare con moltiplicazioni e divisioni come operazioni inverse. • Distinguere i numeri pari dai numeri dispari. CONTENUTI PAGINE TEMA • I numeri entro il 90. 13 - 15 Il numero • La tabellina del 6, del 7, dell’8, del 9. 40 - 47 Il numero • Misure di tempo: le ore. • Mesi e giorni. • Figure geometriche. 62 63 76 Misure, relazioni… Misure, relazioni… Lo spazio e le figure • Poligoni e non poligoni. 77 Lo spazio e le figure • Disegno di figure. • Verifica. • Forse, impossibile, sicuro… 78 79 83 - 85 Lo spazio e le figure Lo spazio e le figure Misure, relazioni… CONTENUTI PAGINE TEMA • I numeri entro il 100. • Il 100 e oltre. • La tabella dei 100 numeri. • Verifica. 16 17 18 19 Il numero Il numero Il numero Il numero • La tabellina del 10. • Verifica. • La moltiplicazione in colonna senza cambio. • La moltiplicazione in colonna con il cambio. • Divisioni esatte e non. • Moltiplicazione e divisione: operazioni inverse. 48, 49 50, 51 52 Il numero Il numero Il numero 53 Il numero 54 55 Il numero Il numero • Numeri pari e dispari. 56 Il numero 45 MATEMATICA TERZO PERIODO: APRILE - GIUGNO OBIETTIVI • Calcolare in relazione reciproca il doppio e la metà. • Eseguire problemi di moltiplicazione e di divisione. • Confrontare e ordinare pesi e capacità. • Interpretare e costruire grafici. PAGINE 4-9 CONTENUTI • Il doppio e la metà. • Problemi. • Verifica. • Confrontare pesi. • Confrontare capacità. • Verifica. • I grafici. • Verifica. PAGINE 57 58, 59 60, 61 68 69 70, 71 86, 87 88, 89 TEMA Il numero Il numero Il numero Misure, relazioni… Misure, relazioni… Misure, relazioni… Misure, relazioni… Misure, relazioni… In queste pagine compaiono esercizi e problemi simili a quelli già affrontati in prima: conoscenza, scrittura, successione e confronto di numeri entro il 20; addizione e sottrazione come operazioni inverse. I primi esercizi propongono una serie di successioni. Nell’esercizio 1 a pagina 4 il bambino deve scoprire il percorso da seguire per ottenere una ordinata successione di punti. Nell’esercizio 2 il bambino è invitato a riordinare una successione di parole con un numero progressivo di lettere per ottenere una frase. Altre frasi potrebbero essere: «A me non pare molto stanco», «A me non dice tante parole inutili», «A te non farà tanti regali costosi». Nell’esercizio 3 il bambino è invitato a completare una successione di figure. Oltre all’aspetto geometrico, questi sono esercizi finalizzati al raggiungimento di un altro obiettivo: scoprire regolarità e ritmi in successioni date di oggetti, di immagini, di suoni e, viceversa, seguire regole (proposte oralmente o per iscritto) per costruire tali successioni. 46 MATEMATICA In questa ottica vanno rivalutate, come dicevamo nella guida di classe prima, le cosiddette “cornicette” considerate come successioni di figure. Nell’esercizio 4 il bambino deve completare una successione di numeri. Anche in questo secondo anno si insisterà soprattutto su problemi elementari semplici, cioè con una sola operazione, senza bisogno di ricorrere ad algoritmi di calcolo. Partendo dall’osservazione della realtà e da “situazioni problematiche concrete”, si abituerà il bambino a formulare problemi con parole proprie e poi a descrivere le stesse situazioni con i numeri. Successivamente si passerà a immagini della realtà e a schematizzazioni più semplici. In alcune pagine del testo vengono fornite immagini che il bambino è invitato a interpretare e a descrivere non solo a parole. A pagina 9 il bambino, dopo aver evidenziato i dati del problema, deve descrivere una stessa immagine con un’addizione e una sottrazione. 47 MATEMATICA PAGINE 10-15 48 In queste pagine vengono affrontate in modo ricorsivo le varie decine: il bambino viene invitato a utilizzare una “speciale” linea numerica per completare la successione dei numeri a cominciare da quello che precede immediatamente quello già presentato; a leggere i numeri sia in cifre che a parole, a scomporli e a confrontarli. Contemporaneamente alla presentazione delle varie decine, si insisterà affinché il bambino esegua con precisione e rapidità semplici calcoli mentali di addizione e sottrazione che dovrebbe essere uno degli obiettivi fondamentali di quest’anno. Per raggiungere questo importante obiettivo è necessario fornire strategie diverse. Nell’esercizio 2 alle pagine 10 e 11 e nell’esercizio 4 alle pagine 12, 13 e 14 si affrontano situazioni in cui si opera solo con le unità (ben evidenziate). MATEMATICA Nell’esercizio 3 alle pagine 10 e 11 si abitua l’alunno a scomporre i numeri (in prima ha già incontrato i “numeri amici per fare…”), per superare soprattutto le difficoltà che si incontrano in operazioni che richiedono il passaggio della decina. A questo proposito si sono rivelati molto utili schemi simili a quelli riportati qui sotto e che verranno ripetuti numerose volte nel corso della presentazione delle varie decine. Il bambino, che per calcolare 3 + 9 scompone il 9 in 7 + 2 e calcola (3 + 7) + 2 = 12, non troverà eccessive difficoltà ad adoperare la stessa strategia anche per calcolare: 33 + 9 = (33 + 7) + 2 43 + 9 = (43 + 7) + 2 53 + 9 = (53 + 7) + 2 Anche per sottrarre mentalmente possiamo usare schemi simili. Dovendo calcolare 16 – 9, per raggiungere prima la decina, scomponiamo il 9 in 6 + 3 e calcoliamo: (16 – 6) – 3. Calcoleremo analogamente quando affronteremo esercizi con le varie decine: 26 – 9 = (26 – 6) – 3 36 – 9 = (36 – 6) – 3 86 – 9 = (86 – 6) – 3 49 MATEMATICA PAGINA 18 Un mezzo molto utile, sia per capire l’organizzazione dei numeri sia per scoprire alcune regolarità e quindi essere facilitati nel calcolo, è l’uso frequente della tabella dei cento numeri. Anzi, sarebbe utile che ogni bambino avesse sempre a disposizione una simile tabella a cui poter ricorrere in caso di necessità. Tra le varie regolarità, potrebbero essere scoperte quelle riguardanti le coppie di numeri suggerite dal gioco di Topì. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 + ....... 12 21 + ....... 23 32 NELLA TABELLA CI SONO TANTI NUMERI CURIOSI. OSSERVA TOPÌ CHE FA IL GIOCOLIERE E CAMBIA DI POSTO LE UNITÀ E LE DECINE: IL 12 DIVENTA 21, IL 32 DIVENTA 23… SCOPRI ALCUNE DI QUESTE COPPIE DI NU, MERI NELL ESERCIZIO SOTTO. CHE COSA DICONO LE FRECCE? COLORA POI NELLA TABELLA LE CASELLE DI QUESTI NUMERI. CHE COSA NOTI? + ....... 34 43 + ....... 45 54 – ....... – ....... – ....... – ....... + ....... + ....... + ....... + ....... 56 65 – ....... 50 67 76 – ....... 78 87 – ....... 89 98 – ....... MATEMATICA PAGINE 28-31 La moltiplicazione è affrontata, attraverso problemi, sia come addizione ripetuta sia come prodotto cartesiano. Quest’ultimo aspetto è utile soprattutto per chiarire il ruolo dell’1 e dello 0 nella moltiplicazione. Nell’esercizio 5 di pagina 29 il bambino constaterà che con una consonante e 5 vocali si possono formare 5 coppie di lettere, mentre con una consonante e 0 vocali non si possono formare coppie di lettere. La divisione è affrontata, attraverso problemi illustrati, sia come ripartizione sia come contenenza. 51 MATEMATICA PAGINE 32-49 52 Dopo la presentazione di ogni decina si passerà alla presentazione delle varie “tabelline”. Gli esercizi proposti saranno sempre dello stesso tipo per far sì che il bambino, dopo aver eseguito con l’aiuto dell’insegnante quelli relativi alle prime tabelline, abbia la possibilità di lavorare in seguito in modo autonomo. Per completare la successione che si ottiene, per esempio, contando per due partendo da zero, il bambino che non si sente sicuro potrà aiutarsi segnando con dei trattini i passi da fare sulla linea dei numeri (come indicato sotto) oppure contando i cuoricini che compaiono sulle carte dell’esercizio 1. Dopo aver scritto la successione dei multipli di 2 nei cerchietti, al bambino verrà fatto notare che ogni tappa è descritta da una moltiplicazione e che il secondo numero di questa operazione corrisponde al numero di frecce o al numero delle carte. Il bambino potrebbe leggere: «2 × 1 = 2. Due cuori per una volta (una carta) uguale a due». «2 × 2 = 4. Due cuori per due volte (due carte) uguale a quattro». «2 × 3 = 6. Due cuori per tre volte (tre carte) uguale a sei»… MATEMATICA Con l’esercizio 2 il bambino viene invitato a costruire in modo ordinato la tabellina del 2 osservando le carte e le corrispondenti targhette sulle quali sono riportate le addizioni ripetute o la traduzione colloquiale di queste addizioni (con l’espressione «cinque 2» si intende il 2 ripetuto cinque volte: 2 + 2 + 2 + 2 + 2, cioè 2 × 5). Nell’esercizio 3 il bambino è invitato a completare delle frasi aperte e scoprire l’operatore mancante. Nell’espressione 2 × .... = 16 (oppure 18 = 2 × ....) il bambino dovrà andare a cercare nella pagina quante frecce o quante carte ci vogliono per avere 16 o 18 cuori in tutto. Particolare attenzione si dovrà prestare all’espressione 2 × .... = 0. Il ruolo dello zero viene evidenziato meglio con il prodotto cartesiano a pagina 29. Qui ci si potrebbe limitare a procedere a ritroso sulla linea dei numeri: con 3 carte di due cuori ho 6 cuori, con 2 carte ho 4 cuori, con 1 carta ho 2 cuori, con 0 carte ho 0 cuori. 53 MATEMATICA PAGINE 32-49 La moltiplicazione per 2, abbiamo visto nella pagina precedente, viene presentata con un grafo in cui il 2 è addizionato ripetutamente; in questa pagina la divisione, considerata l’operazione inversa della moltiplicazione, viene presentata con un grafo in cui il 2 viene anche sottratto ripetutamente. Normalmente il bambino privilegia l’addizione ripetuta anche quando esegue la divisione. Per esempio, dovendo eseguire 12 : 2, calcola quante volte il 2 sta nel 12 e conta 2, 4, 6… Raramente cerca di ottenere lo stesso risultato contando quante volte può togliere il 2 dal 12. Pur lasciandolo libero di scegliere la strategia che preferisce, è utile far notare al bambino che, sia partendo da 0 e contando per 2, sia partendo da 12 e sottraendo via via il 2, otteniamo lo stesso risultato, anche se i due punti di partenza implicano due ragionamenti differenti. Per esempio, per sistemare 12 penne in scatole che contengono 2 penne ciascuna posso procedere in due modi diversi: • Da 0 a 12 con la freccia + 2. Parto da 0: non ho ancora preso nessuna penna e non ho riempito nessuna scatola. Prendo 2 penne e riempio una scatola (1 freccia). Continuo a riempire altre scatole sistemando 2 penne per volta. Con 12 penne riempio 6 scatole (6 frecce). • Da 12 a 0 con la freccia – 2: Parto dal mucchio di 12 penne da sistemare. Tolgo 2 penne e riempio una scatola (una freccia). Restano da sistemare 10 penne. Continuo a riempire altre scatole togliendo dal mucchio 2 penne per volta. Con 12 penne riempio 6 scatole (6 frecce). Il bambino sarà libero di scegliere la strategia preferita, ma in ogni caso dovrà essere impegnato ad acquisire una certa sicurezza anche nelle cosiddette “tabelline del diviso”. 54 MATEMATICA Per far sì che il bambino memorizzi anche la cosidetta “tabellina del diviso”, per ogni tabellina c’è l’esercizio 5 diviso in due parti: • A sinistra il bambino deve “costruire” la cosiddetta “tabellina del diviso”. Topì, in mezzo a dei gruppi di 2 fiori ciascuno, cerca di facilitargli il compito facendogli notare che quando, riferendoci a una certa quantità, scriviamo «: 2» intendiamo chiederci anche «Quanti gruppi di 2 in quella quantità?». Per rispondere alla domanda il bambino inizialmente non ricorrerà alla memoria, ma utilizzerà la strategia del contare per 2 nella quale si sente più sicuro (per esempio, dovendo eseguire 18 : 2, calcolerà quante volte il 2 sta nel 18 e conterà 2, 4, 6, 8, 10, 12, 14, 16, 18 e scriverà il risultato 9 che corrisponde alla targhetta “9 gruppi di 2” e a 9 carte con il 2 di cuori. • A destra il bambino viene invitato a costruire nuovamente in modo ordinato la tabellina del 2 osservando le carte e le corrispondenti targhette. Nell’esercizio 6 il bambino è invitato a risolvere problemi pratici i cui dati sono schematizzati in una tabella. Naturalmente potranno essere poste oralmente altre domande. In ogni caso è importante che il bambino abbia ben chiara la successione: 1 moto 2 ruote, 2 moto 4 ruote, 3 moto 6 ruote…; viceversa: 20 ruote 10 moto, 18 ruote 9 moto, 16 ruote 8 moto… Si tratta di abituare il bambino al pensiero proporzionale, abituarlo cioè a riflettere sulle relazioni che legano i dati dei problemi di moltiplicazione e divisione che sono relazioni di proporzionalità. 55 MATEMATICA PAGINA 57 In questa pagina vengono presentati in relazione reciproca “il doppio” e “la metà”. Per calcolare la metà di una quantità di punti messi in disordine, tra le varie strategie che possono essere adottate, si può seguire quella suggerita da Topì. PER CALCOLARE LA METÀ DEI PUNTI MESSI IN DISORDINE, FAI COSÌ: 1. UNISCI I PUNTI A DUE A DUE; 2. DA CIASCUNA COPPIA TOGLI UN PUNTO (INDICA CON X IL PUNTO CHE VUOI TOGLIERE); 3. CONTA E SCRIVI IL NUMERO DEI PUNTI RIMASTI. La metà di 14 è ..... 14: 2 = ..... La metà di 16 è ..... 16: 2 = ..... La metà di 18 è ..... 18: 2 = ..... La metà di un cerchio è mezzo cerchio. La metà di 3 cerchi è .................................................... Il doppio di mezzo cerchio è ...................................... Il doppio di un cerchio e mezzo è ............................. Per far sì che il bambino trovi comprensibili le frasi accanto alla figura dei cerchi disposti a piramide, questo esercizio dovrà essere fatto prima praticamente con dei frutti. 56 MATEMATICA PAGINE 62-63 Lo schema a spirale con le 24 ore divise in giorno e notte è utile per far capire al bambino che le 13 indicano 1 ora dopo mezzogiorno, che le 17 indicano 5 ore dopo le 12. Con lo schema riferito ai minuti il bambino conterà di 5 in 5 fino a raggiungere i 60 minuti che ci sono in un’ora. È importante abituare il bambino a scrivere sempre correttamente le date. Le norme internazionali, infatti, prescrivono che, nelle date, i numeri da 1 a 9 devono essere preceduti dallo 0. 57 MATEMATICA PAGINE 64-65 Presentando le varie decine, può essere utile l’uso dell’euro anche per completare schemi proposti in queste due pagine e che possono facilitare il calcolo mentale. 20 = ..... + 10 20 = 5 + ..... + ..... + ..... 10 = 20 – ..... 20 = 10 + ..... La metà di 20 è ..... 20 è il doppio di ..... 20 = ..... + 10 10 = ..... + 5 La metà di 20 è 30 = 10 + ..... + 15 = 30 – ..... 30 = 15 + ..... 20 10 ..... ..... 10 = 20 – ..... 20 = 10 + ..... Il doppio di 10 è ..... Il doppio di 15 è ..... Il triplo di 10 è ..... Un terzo di 30 è ..... 30 10 5 15 40 = 20 + ..... 20 = 40 – ..... La metà di 40 è 40 10 ..... 20 40 = 10 + ..... + ..... + 20 = ..... + 10 Il doppio di 20 è ..... ..... 5 50 = 25 + ..... La metà di 50 è ..... 25 5 10 58 50 25 = 50 – ..... Il doppio di 25 è ..... MATEMATICA 60 = ..... + 30 60 = 15 + ..... + ..... + La metà di 60 è ..... Il doppio di 30 è ..... La metà di 30 è ..... Il doppio di 15 è ..... 60 30 ..... 15 5 10 70 = ..... + 35 La metà di 70 è ..... Il doppio di 35 è ..... 70 35 5 5 5 5 5 5 5 20 = 10 + ..... 40 = 80 – ..... 80 = 40 + ..... 80 40 5 5 5 5 5 5 5 La metà di 80 è ..... Il doppio di 40 è ..... 20 10 90 90 90 90 30 45 = ..... x 10 = ..... x 3 = ..... x 6 = ..... x 2 = 90 : ..... = 90 : ..... 100 = ..... x 100 = ..... x 100 = ..... x 50 = 100 20 = 100 10 5 2 : ..... : ..... 10 15 45 90 90 90 90 10 30 15 45 100 50 10 20 = 90 : ..... = 90 : ..... = 90 – ..... = 45 + ..... : 10 = ..... : 3 = ..... 10 = 100 : ..... 100 = 50 + ..... 50 = 100 – ..... 100 : 2 = ..... 100 : 10 = ..... 59 MATEMATICA PAGINE 66-68 Partendo dall’osservazione delle caratteristiche fisiche degli oggetti e da esperienze che inducono a stabilire confronti tra varie grandezze, nel testo viene proposto questo itinerario possibile di lavoro per la misura: • confronto diretto o visivo, usando i termini già visti nel primo anno; • confronto indiretto, usando campioni arbitrari: per esempio, cercare 5 oggetti più corti di una spanna, di un colore… e convenzionali (righello centimetrato e millimetrato); • stima, misurazione, registrazione del risultato della misura con un numero o con un intervallo numerico. In questa pagina vengono confrontate le masse degli oggetti che normalmente si usano a tavola in casa, durante un picnic oppure a scuola. Se il bambino, nell’esercizio 1, non troverà eccessive difficoltà a dire che è più pesante un coltello di metallo di un coltello di plastica, potrebbe trovare qualche difficoltà di fronte a una situazione simile: sui due piatti ci sono due bicchieri che hanno lo stesso peso. Come possono essere? (… o tutti e due di vetro oppure tutti e due di plastica). Procedendo con le attività sulla misura, si potrà notare che i bambini, nello stimare distanze, lunghezze in genere, riescono a raggiungere una buona approssimazione. Nettamente inattendibili sono, invece, le loro stime riferite al peso di determinate masse o alla capacità di determinati recipienti. Questo perché il bambino ha scarse occasioni di usare bilance e contenitori vari per misurare. 60 MATEMATICA PAGINE 72, 78 Fin dalla prima il bambino è stato abituato a riconoscere, classificare e schematizzare le principali forme che si possono osservare nella realtà. In seconda, anche utilizzando il materiale già visto in prima, si dovrà fare in modo che il bambino non solo riconosca con sicurezza le principali figure, ma scopra anche alcune loro proprietà. Per esempio, per scoprire alcune proprietà del quadrato e del rettangolo, l’esercizio 1 di pagina 78 invita il bambino a disegnare un quadrato e un rettangolo, seguendo gli ordini schematizzati con delle frecce. Si affronteranno nuovamente i concetti di regione e di confine, dopo aver distinto le linee aperte da quelle chiuse. Si potrà così abituare il bambino anche a scrivere le lettere dell’alfabeto adoperando solo linee chiuse. 61 MATEMATICA PAGINE 75, 78 Dopo attività varie che prevedano spostamenti o la descrizione di spostamenti effettuati, per esempio, durante le attività di gioco, si potranno proporre percorsi da seguire su un foglio: • per riprodurre o completare una figura (esercizio 2 di pagina 78); • per raggiungere un determinato punto; • per decifrare un messaggio come quello proposto a pagina 75 (quando entri in classe saluta dicendo: «Buongiorno!»). Qui sotto, un nuovo messaggio di Topì per ricordare una delle regole da seguire in classe (Per capirci dobbiamo parlare uno per volta!). CHE COSA VUOLE RICORDARTI TOPÌ? PER DECIFRARE IL SUO MESSAGGIO PARTI DALLA LETTERA CERCHIATA E SEGUI IL PERCORSO SCRITTO QUI SOTTO. COMPLETA, POI, SCRIVENDO LE LETTERE CHE INCONTRI. LE PRIME TRE SONO STATE GIÀ SCRITTE. PAPOMA ERVREI P E R C A P A R L A R I P V O L E R O R A T U C M E P O N I A I B B O D P E R ! 62 MATEMATICA PAGINE 83-85 Per far sì che il bambino si esprima con correttezza sia in condizioni di certezza sia di incertezza, bisogna tener presente che non è sempre facile abituarlo ad aggiungere un terzo termine ai due antitetici che normalmente usa per commentare una situazione o una frase. Per esempio, aggiungere “non so” a “vero/falso”, “forse” a “sì/no”, “possibile” a “sicuro/impossibile”, “può essere” a “è/non è”, “può avere” a “ha/non ha”. Uno degli accorgimenti didattici che piacciono molto ai bambini sono le “storie detective” per scoprire un numero, una figura o altro, attraverso degli indizi. Il numero da scoprire nell’esercizio 7 di pagina 84 è “l’ottantasette” che ricorda un po’ la frase: «Ho una gran voglia di bere!». CODICE SEGRETO A pagina 74 di questa guida, il bambino sarà impegnato a decifrare il messaggio finale inviato da Topì, un’attività divertente anche se impegnativa. Al bambino si dirà che si tratta di un messaggio scritto con un codice segreto che richiede tempo per essere decifrato senza fretta e senza la preoccupazione di sbagliare. Il bambino non dovrebbe, quindi, essere assillato dal tempo a disposizione e soprattutto dovrebbe avere tutto l’aiuto necessario, se lo richiede. Bisogna far in modo che anche chi non è ancora in grado di eseguire le istruzioni date abbia la gioia di arrivare a scoprire che il loro amico Topì dice: «Arrivederci in terza. Ciao a tutti». 63 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... SCRIVI I NUMERI CHE MANCANO. LA FRECCIA DICE +10. 0 10 .......... .......... .......... .......... .......... .......... .......... .......... .......... 200 2 .......... .......... .......... .......... .......... .......... .......... .......... .......... 3 SCRIVI IL NUMERO PRECEDENTE E IL NUMERO SUCCESSIVO. COMPLETA CON IL SEGNO <, > OPPURE =. ....... 59 ....... ....... 80 ....... 98 ....... 89 109 ....... 116 ....... 100 ....... ....... 160 ....... 124 ....... 123 96 ....... 96 ....... 121 ....... ....... 140 ....... 184 ....... 148 141 ....... 150 4 OSSERVA L’ESEMPIO E COMPLETA. h da u centotré centoottantaquattro novantaquattro centocinquantuno centosettantotto centosessantatré 64 103 100 + 3 1 0 3 ........... ..................................... ....... ....... ....... ........... ..................................... ....... ....... ....... ........... ..................................... ....... ....... ....... ........... ..................................... ....... ....... ....... ........... ..................................... ....... ....... ....... S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... COMPLETA SCRIVENDO I NUMERI CHE MANCANO. a. 58 + 10 = ....... 83 + 10 = ....... 37 + 10 = ....... 54 + 10 = ....... 37 + 2 = ....... 15 + 4 = ....... 72 + 7= ....... 80 + 9 = ....... b. 38 – 8 = ....... 73 – 3 = ....... 46 – 6 = ....... 85 – 5 = ....... 79 – 8 = ....... 92 – 10 = ....... 87 – 5 = ....... 74 – 10 = ....... 76 + 10 = ....... 24 + 10 = ....... 45 + 10 = ....... 53 + 6 = ....... 68 + 1 = ....... 74 + 5 = ....... 64 – 4 = ....... 57 – 7 = ....... 21 – 1 = ....... 65 – 2 = ....... 76 – 10 = ....... 26 – 4 = ....... 69 + 10 = ....... 12 + 10 = ....... 91 + 8 = ....... 56 + 3 = ....... 92 – 2 = ....... 19 – 9 = ....... 68 – 10 = ....... 38 – 5 = ....... c. + 7 5 8 6 9 + 2 5 3 6 4 – 4 7 5 8 6 75 69 56 87 58 ..... ..... ..... ..... ..... 89 67 38 91 46 ..... ..... ..... ..... ..... 52 80 63 74 41 ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... d. 49 = 40 + ....... 72 = 70 + ....... 58 = 50 + ....... 83 = 80 + ....... 45 = 40 + ....... 94 = 90 + ....... 36 = 30 + ....... 67 = 60 + ....... 21 = 20 + ....... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 79 = 71 + ....... e. 75 = 80 – ....... 27 = 24 + ....... 61 = 70 – ....... 38 = 32 + ....... 54 = 60 – ....... 85 = 81 + ....... 79 = 80 – ....... 64 = 62 + ....... 47 = 50 – ....... 48 = 43 + ....... 26 = 30 – ....... 56 = 53 + ....... 83 = 90 – ....... 78 = 73 + ....... 32 = 40 – ....... 99 = 92 + ....... 18 = 20 – ....... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 69 = 69 – ....... 54 = 55 – ....... 47 = 49 – ....... 36 = 39 – ....... 95 = 99 – ....... 83 = 88 – ....... 72 = 78 – ....... 31 = 38 – ....... 18 = 19 – ....... 65 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... ESEGUI LE SEGUENTI OPERAZIONI IN COLONNA. 132 + 25 = 36 + 53 = + = 172 + 84 = + = 68 + 95 = + = 198 – 52 = 186 – 42 = 92 – 23 = + = 98 + 64 = + = – = – = 2 106 + 58 = 58 – 23 = 24 + 75 = + = + = – = 127 – 61 = 152 + 47 = + = 97 – 84 = – = 148 – 84 = – = – = 90 – 35 = – = – = COMPLETA. +2 78 +1 ...... 89 + ....... ...... 67 ...... +4 59 ...... –2 – ....... –3 – ....... +5 + ....... +2 + ....... 85 ...... –5 66 76 ...... –7 ...... 49 – ....... 43 ...... –4 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... 1 COMPLETA LE TABELLE. × 3 5 7 9 2 4 6 8 10 × 3 5 7 9 2 4 6 8 10 3 5 2 4 ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 7 9 6 8 ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 2 ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... COMPLETA SCRIVENDO I NUMERI CHE MANCANO. 9 × ....... = 90 1 × ....... = 10 5 × ....... = 35 64 = 8 × ....... 7 = 7 × ....... 28 = 4 × ....... 3 ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 5 : ....... = 5 ×3= 3 ....... × 7 = 70 ....... × 9 = 45 80 = ....... × 8 15 = ....... × 5 56 = ....... × 7 ....... :6=1 ....... : 5 = 9 ....... : 3 = 4 1 = ....... : 9 8 = ....... : 2 5 = ....... : 5 ....... 50 : ....... = 5 8 : ....... = 1 3 = 27 : ....... 7 = 14 : ....... 5 = 30 : ....... COMPLETA. : 2 : 3 : 4 : 5 : 6 : 7 : 8 : 9 2 12 8 10 4 18 6 16 20 14 ..... 27 6 12 24 30 15 3 9 21 18 ..... 4 16 12 24 32 40 36 20 28 8 ..... 30 5 20 40 10 35 45 50 15 25 ..... 18 12 54 6 36 24 30 42 60 48 ..... 21 35 7 63 28 14 56 42 70 49 ..... 16 56 24 48 80 72 64 32 40 8 ..... 18 9 36 90 72 63 27 81 45 54 ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 67 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... ESEGUI LE SEGUENTI OPERAZIONI IN COLONNA. 57 X 8 = 64 X 9 = × = × = 49 X 5 = 38 X 7 = × = 37 X 8 = × = × = 49 X 6 = × = 89 X 7 = × = × = ESEGUI LE SEGUENTI DIVISIONI COME NELL’ESEMPIO. a. 63 : 9 = 7 41 : 8 = ...... 30 : 7 = ...... 51 : 6 = ...... 24 : 5 = ...... 23 : 6 = ...... 41 : 7 = ...... 71 : 8 = ...... 68 × = 35 X 8 = 47 X 3 = × = 52 X 6 = × = × = 34 X 6 = × = 86 X 4 = 58 X 2 = × = 54 X 2 = × = × = 73 X 5 = 2 73 X 6 = r 0 r ...... r ...... r ...... r ...... r ...... r ...... r ...... b. 49 : 7 = ...... r ...... 35 : 4 = ...... r ...... 46 : 8 = ...... 29 : 3 = ...... 73 : 9 = ...... 39 : 5 = ...... 47 : 9 = ...... 33 : 4 = ...... r ...... r ...... r ...... r ...... r ...... r ...... c. 35 : 6 = ...... r ...... 19 : 2 = ...... r ...... 44 : 7 = ...... 78 : 9 = ...... 23 : 3 = ...... 42 : 8 = ...... 55 : 7 = ...... 48 : 8 = ...... r ...... r ...... r ...... r ...... r ...... r ...... MATEMATICA ALUNNO 1 S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... DESCRIVI CIÒ CHE VEDI PRIMA CON LE PAROLE E POI CON UNA DELLE OPERAZIONI POSSIBILI. ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... ...................................... 69 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... DESCRIVI I DISEGNI PRIMA CON LE PAROLE E POI CON LE OPERAZIONI INDICATE. ..... + ..... = ..... ..... – ..... = ..... ..... × ..... = ..... ..... : ..... = ..... ..... + ..... = ..... ..... – ..... = ..... ..... × ..... = ..... ..... : ..... = ..... 2 IN OGNI RIQUADRO CERCHIA L’OPERAZIONE ADATTA PER RISPONDERE ALLA DOMANDA DEL PROBLEMA. Per il suo compleanno, Matteo distribuisce 2 pasticcini a ciascuno dei suoi 23 compagni di classe. Quanti pasticcini distribuisce in tutto? Sara getta via 6 pennarelli che non scrivono più. Quanti pennarelli le restano, se la sua scatola conteneva 24 pennarelli? 2 + 23 23 – 2 2 × 23 23 : 2 24 + 6 24 – 6 24 × 6 24 : 6 Gli alunni della seconda A sono 23. Gli alunni della seconda B sono 25. Quanti sono in tutto i bambini delle due classi? Il papà ha comprato 6 quaderni per i suoi 2 figli. Quanti quaderni riceverà ciascun bambino, se ognuno riceverà un numero uguale di quaderni? 23 + 25 25 – 23 23 × 25 25 : 23 70 6+2 6–2 6×2 6:2 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... DESCRIVI I DISEGNI PRIMA CON LE PAROLE E POI CON I NUMERI IN DUE MODI DIVERSI. ..... dita in ogni mano ..... dita in tutto ..... mani ..... mani ..... dita in tutto ..... dita in ogni mano ....... × ....... = ....... ....... : ....... = ....... ..... bibite in tutto ..... bibite in bottiglia ..... bibite in lattina ..... bibite in lattina ..... bibite in bottiglia ..... bibite in tutto ....... – ....... = ....... ....... + ....... = ....... ..... palloncini in tutto ..... palloncini per ogni bambino ..... bambini ..... bambini ..... palloncini per ogni bambino ..... palloncini in tutto ....... : ....... = ....... ....... × ....... = ....... ..... bandierine triangolari ..... bandierine in tutto ..... bandierine rettangolari ..... bandierine rettangolari ..... bandierine in tutto ..... bandierine triangolari ....... + ....... = ....... ....... – ....... = ....... 71 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... SCRIVI L’ORA INDICATA DA CIASCUN OROLOGIO. ............................ ............................ ............................ ............................ 2 3 DISEGNA LE LANCETTE IN MODO CHE CIASCUN OROLOGIO INDICHI LA STESSA ORA DELL’OROLOGIO NUMERICO. COMPLETA LE SEGUENTI FRASI, SCRIVENDO I NUMERI CHE MANCANO. 1. In un giorno ci sono ....... ore. 2. In mezzo giorno ci sono ....... ore. 3. In un’ora ci sono ....... minuti. 4. In mezz’ora ci sono ....... minuti. 5. In un quarto d’ora ci sono ....... minuti. 6. Una settimana ha ....... giorni. 4 7. In un anno ci sono ....... mesi. 8. Gennaio, marzo, maggio, luglio, agosto, ottobre e dicembre hanno ....... giorni. 9. Aprile, giugno, settembre e novembre hanno ....... giorni. 10. Febbraio può avere ....... o ....... giorni. SCRIVI NELLA TABELLA LA LUNGHEZZA DI OGNI STRISCIA. cm 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 mm 10 ............. ............. ............. ............. ............. ............. 72 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... SCRIVI S SE IL PALLONE SI TROVA A SINISTRA DEL BAMBINO E D SE SI TROVA A DESTRA. ....... 2 ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... COMPLETA LE TABELLE SCRIVENDO ACCANTO A OGNI NOME IL NUMERO DELLA FIGURA CORRISPONDENTE. cubo: ........ parallelepipedo: ........ piramide: ........ cilindro: ........ cono: ........ sfera: ........ triangolo: ........ pentagono: ........ cerchio: ........ rettangolo: ........ esagono: ........ quadrato: ........ segmento verticale: ........ segmenti paralleli: ........ segmento obliquo: ........ segmenti incidenti: ........ segmento orizzontale: ........ segmenti perpendicolari: ........ 73 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA MATEMATICA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... PER FINIRE, TI MANDO QUESTO BIGLIETTO CON UN DISEGNO FORMATO DA TANTI TRIANGOLI E UN MESSAGGIO. COLORA LE REGIONI CHE VUOI CON I COLORI CHE PREFERISCI. NEL DISEGNO RIESCI A VEDERE DEI QUADRATI. QUANTI? PER SCOPRIRE CHE COSA VOGLIO DIRTI CON IL MIO MESSAGGIO, PARTI DALLA LETTERA CERCHIATA E SEGUI QUESTO PERCORSO: RISCRIVI TUTTO IL MESSAGGIO! ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 74 ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ! PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a SCIENZE E TECNOLOGIA OBIETTIVI CONTENUTI • Sviluppare curiosità verso i fenomeni naturali. • Imparare a osservare. • Effettuare semplici esperimenti. • Conoscere le piante. • L’osservazione diretta. • I cinque sensi. • Introduzione al metodo scientifico. • L’albero, le piante, le foglie, frutti e semi, dal seme alla pianta. • Materiali di origine vegetale, animale e minerale. • Come nascono, che cosa mangiano, come si muovono. • Solidi, liquidi e gas; le polveri. • Sperimentare con l’acqua; gli effetti del calore sull’acqua; il ciclo dell’acqua. • Creare la carta riciclata; lavorare con la creta. • Conoscere i materiali. • Conoscere gli animali. • Conoscere gli stati della materia. • Conoscere l’acqua. • Effettuare esperienze manipolative. STORIA OBIETTIVI CONTENUTI • Scoprire gli effetti dello scorrere del tempo. • Riconoscere la successione temporale. • Riconoscere la durata. • Conoscere i modi per misurare il tempo. • Riconoscere rapporti di causalità. • Comprendere che tutte le cose hanno una storia. • Ricostruire la storia personale. • Riconoscere l’importanza delle fonti, delle testimonianze e dei documenti. • Ricostruire il proprio albero genealogico. • Effettuare esperienze manipolative. • Le trasformazioni prodotte dallo scorrere del tempo. • Prima, dopo, infine. • Dura tanto, dura poco. • La settimana, il giorno, le ore, i minuti e l’orologio, i mesi e le stagioni, l’anno. • Causa ed effetto. • I primi orologi. • Ricostruire il passato. • Le fonti. • Le testimonianze e i documenti. • L’albero della famiglia. • Costruire un orologio. GEOGRAFIA OBIETTIVI • Riconoscere posizioni nello spazio. • Orientarsi nello spazio. • Osservare lo spazio intorno a sé. • Riconoscere elementi naturali e artificiali. • Confrontare paesaggi. • Comprendere che cos’è una pianta. • Comprendere il valore dei simboli. • Individuare posizioni sul reticolo geografico. • Conoscere la riduzione in scala. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EDUCAZIONE AMBIENTALE CONTENUTI • Punti di vista. • A sinistra di..., a destra di... . • I punti di riferimento. • Elementi fissi e mobili. • Intorno alla scuola. • Gli elementi del paesaggio. • Il paesaggio umanizzato. • Il paesaggio nel tempo. • La città. • La visione dall’alto. • La pianta, i simboli, la legenda. • Il reticolo. • Ridurre un disegno. • Le regole di sicurezza per la strada. • Impariamo a rispettare l’ambiente. 75 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO SCIENZE ALUNNO 1 (GLI ANIMALI) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... LEGGI E COMPLETA LE FRASI CON I NOMI DEGLI ANIMALI ADATTI. tacchini – api – mucche pecore – baco da seta – polli Dalle ............................................................... si ottiene il latte. Le ................................................................................. sono animali molto utili perché producono il miele. Dalle ............................................................... l’uomo ricava la lana per filare tessuti e confezionare indumenti e coperte. e ........................................................ sono animali da cortile e forniscono carne e uova. .................................................. Il bozzolo del .................................................................... è formato da sottilissimi fili dai quali si ricava un tessuto leggero e pregiato. 76 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO SCIENZE ALUNNO 1 (GLI ANIMALI) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... SCRIVI IL NOME DI UN ANIMALE CHE... • ... ha la criniera: .......................................................... • ... mangia solo erba: .................................................. • ... ha le corna: ............................................................... • ... mangia solo carne: ............................................... • ... vive nel deserto: ................................................... • ... ha le squame: ......................................................... • ... vive nel mare: ......................................................... • ... vive in montagna: ................................................... • ... è velenoso: ............................................................... • ... allatta i piccoli: ......................................................... 2 RAGGRUPPA I SEGUENTI ANIMALI NELLA TABELLA. aquila • lucertola • pipistrello • farfalla • capra aragosta • struzzo • balena • lombrico • tigre mosca • squalo • rondine • medusa • delfino VIVE NELL’ARIA VIVE SULLA TERRA VIVE NELL’ACQUA ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... 77 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO SCIENZE ALUNNO 1 (LE PIANTE) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... LEGGI IL TESTO E RISPONDI ALLE DOMANDE SUL QUADERNO. L’abete è un albero ad alto fusto, detto sempreverde perché perde le foglie gradualmente nel corso dell’anno senza mai rimanere spoglio. Cresce in montagna e ha i rami quasi orizzontali digradanti verso la cima. Il tronco è diritto, a forma di colonna e di colore argenteo; negli alberi più vecchi diventa rugoso a partire dalla base. Gli aghi (cioè le sue foglie) sono appiattiti e lunghi fino a 3 centimetri; la pagina superiore è lucida e di color verde scuro; la pagina inferiore è bianco azzurrina. Il legno del tronco è utilizzato in falegnameria e nell’industria della carta. • Com’è il fusto dell’abete? • Perché l’abete è un sempreverde? • Dove cresce l’abete? • Come sono i suoi rami? • Come sono i suoi aghi? • Per che cosa viene utilizzato il legno dell’abete? 78 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO SCIENZE ALUNNO 1 (L’ACQUA) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... LEGGI E COMPLETA SCEGLIENDO LE PAROLE ADATTE. distillata – torrenti – minerali – fiumi mare – stagni L’acqua del ................................................................. è salata. Il sale che consumiamo a tavola viene da lì! L’acqua dolce scorre nei ruscelli, nei ................................................................., nei ................................................................. e nei canali. Gli ................................................................. sono specchi d’acqua dolce, ma poco profonda. Le acque delle terme fanno bene alla salute. Tra le acque di questo genere ci sono quelle ................................................................., ricche di sali. Infine c’è l’acqua ................................................................., che si ottiene eliminando tutti i sali minerali. È usata nell’industria, ma anche in casa tua, per esempio nel ferro da stiro. 79 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO SCIENZE ALUNNO 1 (L’ACQUA) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... UNISCI I DUE PEZZI DI OGNI FRASE E SCOPRI LE «REGOLE DELL’ACQUA». Chiudi sempre Non gettare mai i rifiuti nei corsi d’acqua (come i fiumi e i torrenti) o nel mare. che fanno schiuma, perché inquinano! Non esagerare con l’uso dei prodotti il rubinetto quando hai finito di usare l’acqua. Non sprecare l’acqua perché è un bene prezioso! 2 COMPLETA TU. L’acqua mi serve per .................................................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................ 80 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO STORIA (LA LINEA DEL TEMPO - LA DURATA) ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... COLLOCA AL POSTO GIUSTO SULLA LINEA DEL TEMPO I DIVERSI MOMENTI DEL PASSATO DELLA SIGNORA LAURA, LA MAMMA DI FEDERICO. Ha compiuto 23 anni e si è laureata in biologia. Si è sposata con Michele. 1977 1987 Laura è nata a Roma. 2 2000 Ha finito a la 5 classe della Scuola Primaria. 2002 2004 È diventata mamma di Federico. METTI IN ORDINE DI TEMPO I SEGUENTI PERIODI, DA QUELLO CHE DURA DI MENO A QUELLO CHE DURA DI PIÙ. una settimana un mese un anno un secolo un’ora un minuto 81 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO STORIA ALUNNO 1 (LE MISURE DEL TEMPO) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... COMPLETA LE FRASI SCRIVENDO IN PAROLA I NUMERI GIUSTI TRA QUELLI ELENCATI. • In un anno ci sono ...................................................................................... mesi. • In una settimana ci sono ...................................................................................... giorni. • Le stagioni sono ....................................................................................... • In un’ora ci sono ...................................................................................... minuti. • In un giorno ci sono ...................................................................................... ore. 2 COMPLETA LA FILASTROCCA CON I NUMERI ESATTI. ...................................... giorni ha novembre con april, giugno e settembre, di ...................................... ce n’è uno, tutti gli altri ne han ......................................! 82 24 60 12 4 7 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO STORIA ALUNNO 1 (LE MISURE DEL TEMPO) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... USA GLI OROLOGI DISEGNATI PER CALCOLARE LO SCORRERE DEL TEMPO E RISPONDI ALLE DOMANDE. Alle ore 16 Sara ha finito di nuotare in piscina. Quante ore sono passate se adesso sono le 19 e 30? ...................................................................................... Ieri mattina alle 11 Luca è partito per le vacanze. È arrivato al mare dopo 2 ore e 30 minuti. A che ora, cioè? ...................................................................................... Sono le ore 14 e Marta è molto contenta perché fra 3 ore e mezza arriveranno la zia e il suo cuginetto. A che ora, cioè? ...................................................................................... 83 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO STORIA ALUNNO 1 (LA SUCCESSIONE TEMPORALE) .................................................................................................................................................... .......................................... LEGGI E SCRIVI CHE COSA SUCCEDE CON LO SCORRERE DEL TEMPO ALLE COSE, ALLE PERSONE E ALLE SITUAZIONI ELENCATE. Nel cortile c’è un pupazzo di neve. Giovanni è appena nato. L’albero del giardino ha tutte le foglie gialle. Sono quasi le ore 20. o alcuni Dop giorni... ...................................................................................... ...................................................................................... cuni anni. a al .. r T a un mese... Tr ...................................................................................... ...................................................................................... ...................................................................................... ...................................................................................... pochi minuti.. a . Tr È primavera! Nel prato spuntano primule e violette. cuni mesi a al ... r T La mamma sta riempiendo il carrello della spesa al supermercato. pochi minuti.. a . Tr 84 DATA ...................................................................................... ...................................................................................... ...................................................................................... ...................................................................................... ...................................................................................... ...................................................................................... SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO STORIA (IL RAPPORTO CAUSA-EFFETTO) ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... SCRIVI DUE EFFETTI POSSIBILI PER OGNI CAUSA INDICATA. Causa Effetti 1 È scoppiato il temporale. ...................................................................................... ...................................................................................... 2 ...................................................................................... ...................................................................................... 1 Marco è di cattivo umore. ...................................................................................... ...................................................................................... 2 ...................................................................................... ...................................................................................... Luisa ha attraversato la strada di corsa senza guardare. 1 ...................................................................................... ...................................................................................... 2 ...................................................................................... ...................................................................................... L’automobile della mamma è guasta. 1 ...................................................................................... ...................................................................................... 2 ...................................................................................... ...................................................................................... 1 Soffia un vento fortissimo. ...................................................................................... ...................................................................................... 2 ...................................................................................... ...................................................................................... 85 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO GEOGRAFIA ALUNNO 1 (LO SPAZIO E LE FUNZIONI) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... COLORA DI ROSSO GLI OGGETTI CHE DEVONO STARE N BAGNO, DI BLU LE COSE CHE VANNO NELL’ARMADIO, DI GIALLO GLI OGGETTI DA METTERE SULLA SCRIVANIA E POI COMPLETA. Non ho colorato .......................................................................................................................................................................... perché ................................................................................................................................................................................................ ..................................................................................................................................................................................................................... 86 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO GEOGRAFIA ALUNNO 1 (LO SPAZIO E LE FUNZIONI) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... PERCHÉ L’AULA SI PUÒ DEFINIRE UNO SPAZIO ORGANIZZATO? LEGGI E SEGNA CON X LA RISPOSTA GIUSTA. Perché ci sono alunni e insegnanti. Perché gli oggetti sono disposti in modo da poter svolgere le attività scolastiche. ELENCA GLI ALTRI SPAZI ORGANIZZATI DELLA TUA SCUOLA. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... 2 OSSERVA LO SPAZIO ORGANIZZATO DELLA CUCINA DI CASA TUA, POI RISPONDI. • Dove si trova lo scolapiatti rispetto al lavello? Perché? ..................................................................................................................................................................................................................... • Dove si trova la cappa aspirante rispetto ai fornelli? Perché? ..................................................................................................................................................................................................................... • Puoi concludere che: la posizione degli arredi dipende dallo loro funzione. la posizione degli arredi è casuale. 3 SCRIVI ALTRI ESEMPI DI SPAZIO ORGANIZZATO. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... 87 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO GEOGRAFIA ALUNNO 1 (L’AMBIENTE DI CAMPAGNA) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... LEGGI I TESTI, POI RISPONDI ALLE DOMANDE SUL QUADERNO. Giacomo dice: – I miei zii vivono in campagna e spesso la domenica vado a trovarli con la mamma e il papà. Vicino alla casa degli zii c’è anche il fienile! Osservo lo zio Gianluca mentre guida il trattore. Sull’aia razzolano le galline del pollaio. I campi attorno alla cascina sono coltivati. Il cane Bubu è un amico fedele degli zii. • Dove vivono gli zii di Giacomo? • Come sono i campi della cascina? • Chi razzola sull’aia? • Chi è l’amico fedele degli zii? 88 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO GEOGRAFIA ALUNNO 1 (L’AMBIENTE DI CITTÀ) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... LEGGI I TESTI, POI RISPONDI ALLE DOMANDE SUL QUADERNO. Paola dice: – Io abito in una grande città, al quinto piano di un palazzo dove vivono tante famiglie. Nel percorso per andare a scuola, vedo gli autobus, la fermata della metropolitana e i tram. Lungo la strada ci sono tanti negozi, molte macchine e tante persone che vanno al lavoro. Gli alberi sono pochi e sono circondati dall’asfalto! • Dove abita Paola? • Che cosa vede mentre va a scuola? • Che cosa c’è lungo la strada? • Come sono gli alberi? 89 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO GEOGRAFIA ALUNNO 1 (I SERVIZI) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... OSSERVA IL DISEGNO, LEGGI E COMPLETA CON LE PAROLE ADATTE. serbatoio – case – potabile – tubature – pompa L’acqua sotterranea, raccolta nella falda acquifera, viene anzitutto filtrata e depurata per essere resa ............................................................................................... Con l’aiuto di una ............................................................................ idraulica, viene fatta risalire fino alla cima di particolari «torri», di altezza piuttosto elevata. Lì l’acqua viene raccolta in una o più vasche che servono da .......................................................... Attraverso le , l’acqua «ridiscende» per raggiungere ...................................................... le .......................................................... È l’acqua che scorre quando apri il rubinetto in cucina o in bagno. 90 BAFFO E CODA classe 3a Letture e percorso nella lingua Riflessione sulla lingua Matematica, scienze e tecnologia, storia, geografia LE LETTURE LA MATEMATICA E LE DISCIPLINE LA RIFLESSIONE SULLA LINGUA LINGUA ED ESPRESSIVITÀ PROGRAMMAZIONE ANNUALE classe 3a Come per la classe 2a, il percorso di lingua si articola in periodi successivi che corrispondono ad altrettante tappe della programmazione. Tali periodi sono puramente indicativi: essi fanno riferimento a una scansione dei contenuti applicata alla realtà di una classe virtuale che si colloca idealmente “nella media”. 1. LETTURE 2. RIFLESSIONE SULLA LINGUA 3. ARTE 4. MUSICA E IMMAGINE E TEATRO SETTEMBRE OBIETTIVI CONTENUTI • Rispondere a semplici questionari in relazione a testi narrativi. • Raccontare il vissuto. • Produrre semplici testi scritti per raccontare il vissuto. • Cogliere la differenza tra racconto realistico, verosimile e fantastico. • Scrivere la conclusione di un racconto. • Arricchire il proprio lessico. • Conoscere il diario personale. • Comprendere e illustrare semplici poesie. • Seguire istruzioni per realizzare semplici manufatti. • Risolvere semplici giochi linguistici. • Il racconto realistico: - l’inizio, lo sviluppo e la conclusione; - i personaggi, i luoghi e i tempi; • Conoscere la tecnica del graffito. • Incisioni rupestri. • Realizzazione di un semplice graffito su carta. - l’importanza del titolo. • I racconti realistici, i racconti fantastici, realistico o fantastico? • Pagine di diario. (Inserto) 4 - 21, 24 12, 13, 14, 16, 17 6 - 9, 16, 17 24 34, 35 TEMA Le vacanze. Vita quotidiana in famiglia e scuola. La Preistoria. 31 - 33 L’autunno. Una mangiatoia per gli uccelli. Il frottage. (Inserto) (Inserto) L’autunno. L’autunno. Attività teatrale e musica: La grotta dei cervi pagine 160 - 168 (in questa guida alle pagine 133 - 142). 92 PAGINE 22, 23 Arte e immagine. a PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 3a OBIETTIVI OTTOBRE - DICEMBRE • Rispondere a semplici questionari in relazione a testi narrativi. • Raccontare il vissuto. • Produrre semplici testi scritti per raccontare il vissuto. • Cogliere la differenza tra racconto realistico, verosimile e fantastico. • Individuare le sequenze del testo. • Arricchire il proprio lessico. • Seguire istruzioni per realizzare semplici manufatti. • Conoscere il testo descrittivo. • Conoscere il fumetto. • Trasformare un fumetto in un testo narrativo. • Conoscere la fiaba. • Seguire istruzioni per realizzare semplici manufatti. • Comprendere semplici poesie. • Risolvere semplici giochi linguistici. • Comprendere una descrizione. • Seguire istruzioni per realizzare semplici manufatti. • Osservare ritratti e coglierne le caratteristiche espressive. • Comporre creativamente ritratti secondo la tecnica del collage. CONTENUTI • Il racconto fantastico: - l’inizio, lo sviluppo e la conclusione; - i personaggi, i luoghi e i tempi; - gli elementi fantastici e/o magici; - le sequenze del testo. • Uno strumento musicale. • Un drago. • La descrizione: - le parti di una descrizione; - i dati sensoriali; - l’importanza degli aggettivi qualificativi; - la descrizione di una persona, di un ambiente, di un animale, di un oggetto, di un’immagine. • I fumetti: - vignette e balloon; - didascalie e onomatopee. • Le fiabe: - protagonista, antagonista e personaggi secondari; - i luoghi e il tempo; - aiutanti e oggetti magici; - il lieto fine; - le sequenze; - il riassunto. • Un teatrino. • Un puzzle. (Inserto) (Inserto) PAGINE 36 - 38, 40, 44, 45 La fantasia. 41 39, 42, 43 12 42, 43 46 - 53 48 46, 49 47, 50 Gli animali. Le persone. Gli ambienti. Gli oggetti. 51 - 53, 56 57 - 59 I fumetti. 60 - 62, 69 - 76 Fiabe della tradizione. 62, 69 71, 74, 75 72 74 L’inverno. L’inverno. (Inserto) Il castello lampada. (Inserto) • Il ritratto. TEMA L’inverno. L’inverno. 54, 55 Arte e immagine. 93 LINGUA ED ESPRESSIVITÀ OBIETTIVI GENNAIO - FEBBRAIO • Conoscere la favola. • Seguire istruzioni per realizzare semplici manufatti. • Conoscere il mito. • Conoscere la leggenda. • Confrontare realtà e fantasia. • Raffigurare gli alberi secondo diverse tecniche espressive. PAGINE 77 - 81 • Il mito: - i personaggi; - i luoghi e gli ambienti; - i tempi; - i simboli. • La leggenda: - i personaggi; - i luoghi e gli ambienti; - i tempi; - le sequenze; - il riassunto. 82 - 86 Miti della tradizione. 87 - 95 Leggende della tradizione. • Colori a dita, pennarelli, tempere, collage. 96, 97 Arte e immagine. PAGINE • Conoscere conte e filastrocche. • Conte, filastrocche, ninnenanne: - lo scopo. • Le rime: - rima baciata e rima alternata. • Le poesie: - versi, strofe, ritmo. • La similitudine. • La personificazione. • Il calligramma. (Inserto) (Inserto) 98, 100 107 98 - 100, 110, 111 99, 108, 109, 112 113 114, 115 117 • Conoscere la lettera. • Scrivere una lettera personale. 94 Favole della tradizione. 80 CONTENUTI • Comprendere semplici poesie. • Risolvere semplici giochi linguistici. • Comprendere un testo informativo. • Seguire istruzioni per realizzare semplici manufatti. TEMA • La favola: - i personaggi; - i luoghi e il tempo; - lo scopo e la morale; - le sequenze; - il riassunto. • Un serpentello a spirale. OBIETTIVI • Conoscere testi poetici. MARZO - MAGGIO CONTENUTI TEMA Filastrocche popolari. Ricorrenze. Giochi e animali. La natura. I bambini. La primavera. La primavera. (Inserto) La primavera. Il bruco-matita. (Inserto) La primavera. • La lettera personale: - mittente, destinatario, scopo; - la compilazione della busta; - la posta elettronica; - tono formale e informale. • Le rubriche di posta. 118 - 124 120 121 122 123 124 Lettere di bambini. PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 3a MARZO - MAGGIO OBIETTIVI • Conoscere i testi informativi. CONTENUTI • Il testo informativo: - lo scopo; - fotografie, disegni e didascalie; - il titolo; - la struttura: i paragrafi e i sottotitoli; - grafici e tabelle; - le parole-chiave. GIUGNO OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA 125 - 138, 145 125 125, 128, 132, 133 127 128, 129 130 134 PAGINE TEMA • Comprendere semplici poesie. • Risolvere semplici giochi linguistici. • Comprendere una descrizione. • Seguire istruzioni per realizzare semplici manufatti. (Inserto) (Inserto) L’estate. L’estate. (Inserto) Un’acquario… all’asciutto. (Inserto) L’estate. L’estate. • Conoscere i testi argomentativi. • Le proprie opinioni e i punti di vista. • Il testo regolativo: - lo scopo; - istruzioni; - ricette; - regolamenti; - consigli; - i disegni e le fotografie. • Le fasi di un procedimento. • Conoscere i testi regolativi. 148, 149 Una visita al museo. 150 - 158 156 152 155 157, 158 154 152, 153 95 LINGUA ED ESPRESSIVITÀ RIFLESSIONE SULLA LINGUA OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA • Scrivere ortograficamente. • L’apostrofo. • L’accento. 36 37 Ortografia. • Conoscere l’ordine alfabetico. • Conoscere i sinonimi. • Conoscere gli omonimi. • Conoscere opposti e contrari. • Conoscere i più comuni prefissi. • Riconoscere famiglie di parole. • L’alfabeto. • I sinonimi. • Gli omonimi. • I contrari. • I prefissi. • Famiglie di parole. 38 - 40 41 42, 43 44 45 46 Lessico. • Classificare i nomi. • I nomi: - i nomi concreti e i nomi astratti; - i nomi composti; - i nomi collettivi; - i nomi primitivi e i nomi derivati; - i nomi alterati; - i falsi alterati. • Gli articoli determinativi e gli articoli indeterminativi. • Gli aggettivi qualificativi. • Conoscere gli articoli. • Conoscere gli aggettivi qualificativi. • Conoscere i verbi. Morfologia. 47 48 49 50 51 52 53 54, 55 • I verbi: - le tre coniugazioni; - le persone dei verbi; - il tempo dei verbi; - i tempi semplici del modo indicativo; - i tempi composti del modo indicativo; - la coniugazione dei verbi essere e avere. • Le preposizioni semplici. 56, 64 57, 63 58 59 60 • Conoscere e usare correttamente la punteggiatura nel discorso diretto. • La punteggiatura nel discorso diretto. 66 Punteggiatura. • Individuare la frase minima. • Riconoscere il predicato verbale. • Riconoscere il predicato nominale. • La frase minima. • Il predicato verbale e il predicato nominale. 67, 68 69, 70 Sintassi. • Verifiche finali. 71, 72 • Conoscere le preposizioni semplici. 96 61 62 65 P R E R E Q U IS I T I LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... una bambina in biblioteca – Per favore, dove sono i libri per bambini? – chiese Matilde. – Lì, sugli scaffali più bassi. Vuoi che ti aiuti a trovare un bel libro con tante illustrazioni? – No, grazie – disse Matilde. – Posso fare da sola. A Matilde piaceva andare in biblioteca. Tranquillamente seduta, trascorreva due ore meravigliose divorando un libro dopo l’altro. – Sai che in una biblioteca pubblica si possono prendere in prestito i libri e portarli a casa? – disse la bibliotecaria. – No, non lo sapevo – disse Matilde. – Potrei farlo anch’io? – Certo. Scegli il libro che vuoi e portamelo, in modo che possa registrarlo; puoi tenerlo per due settimane e prenderne più di uno, se vuoi. Da quel momento, Matilde andò in biblioteca solo una volta alla settimana, per prendere nuovi libri e restituire quelli già letti. La sua cameretta diventò una sala di lettura, dove passava i pomeriggi seduta a leggere. Roald Dahl, Matilde, Salani RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Quali sono i personaggi di questo racconto? 2. Chi è la protagonista? 3. Che cosa faceva la bambina quando andava in biblioteca? 4. Che cosa le spiegò la bibliotecaria? 5. Che cosa fece allora la bambina? OB. COMPRENDERE UN RACCONTO . 97 P R E R E Q U IS I T I LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... il ritorno delle cicogne – Siamo tornate a casa! – gridarono le cicogne ritrovando il loro antico nido sulla vecchia torre. – Sono tornate sulla torre! – gridarono le rane correndo a tuffarsi sotto le foglie di ninfea dello stagno. – Che bello! Sono tornate! – mormorò fra sé e sé il fringuello, continuando a portare pagliuzze al suo nido. – Sono tornate! Il mio piccolo nascerà presto! – cantò la cincia accarezzando le sue uova nel nido. E subito su un uovo si formò un piccolo buco e poco dopo ne uscì la testa di un uccellino. – Siamo tornate anche noi! – garrirono infine le rondini nel cielo. – Abbiamo riportato la primavera per tutti. Snezana Pejakovic-Kicovic, Buon compleanno, Editrice Piccoli SCEGLI VERO O FALSO SEGNANDO CON X. • Il racconto è ambientato in estate. V F • Le protagoniste sono le cicogne. V F • Le cicogne hanno il loro nido sul tetto di una casa. V F • Il piccolo della cincia nasce in autunno. V F • Anche le rondini sono tornate. V F 98 OB. COMPRENDERE UN RACCONTO . P R E R E Q U IS I T I LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... f ilastrocca dei colori Una filastrocca sui colori non c’è! Vogliamo farla io e te? Quattri versi per te, e quattro per me. È nero e bianco il pinguino. È grigio il topolino. È azzurro il cielo sereno. Ha tanti colori l’arcobaleno. È rosso Babbo Natale. È rosa il maiale. Il limone è giallo. Ha tanti colori il pappagallo. Luigi Grossi, È arrivato un bastimento carico di..., Einaudi Ragazzi RISPONDI E COMPLETA. 1. Qual è l’argomento di questa filastrocca? Gli animali. I colori. 2. Quale parola fa rima con topolino? ………………………………………………………………………………………… 3. Quale con sereno? …………………………………………………………………………………………………………………… OB. COMPRENDERE UNA FILASTROCCA . 99 P R E R E Q U IS I T I LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la stanza Era una stanza buia, lunga e stretta, con una finestruccia in fondo, le pareti dipinte a calce, grigie, sporche e scrostate. C’erano tre lettucci; un catino di ferro smaltato in un angolo, con una brocca, e un mobile con i cassetti in faccia ai letti. Una lampadina mandava una sbiadita luce giallastra. Le mosche volavano a sciami, nel caldo soffocante. Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Einaudi QUALE DEI DUE DISEGNI, ILLUSTRA LA STANZA DI CUI SI PARLA NELLA DESCRIZIONE? SEGNA CON X, POI COLORA. 100 OB. COMPRENDERE UNA DESCRIZIONE . S CH E D A D I V ER I F I C A LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la febbre Questa mattina il papà è ammalato. È a letto con la febbre. La mamma va a fare la spesa e Fiorella resta a casa per fare compagnia al papà. Appena la mamma è uscita, Fiorella prende un asciugamano bianco e lo avvolge intorno alla testa. Ora è una vera infermiera, con la cuffietta. Entra in cucina e prepara un vassoio pieno di cose buone. Con il piede apre la porta. – Ecco l’infermiera – esclama – con un sacco di cose buone, così guarisci presto! Il papà socchiude un occhio. – Non ho fame – brontola. Fiorella è molto arrabbiata, così decide di mangiare tutto quello che c’è sul vassoio. Ma quando ha finito di mangiare, comincia a sentire un po’ di nausea. Così dice al papà: – Sto male anch’io! – Allora vieni qui – bofonchia il papà nel dormiveglia. Fiorella si arrotola tra le braccia del papà. Essere ammalati insieme è proprio bello! Ed Franck, Filippo e Fiorella, Fabbri RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Chi è la protagonista del racconto? 2. Quali sono gli altri personaggi? 3. Dove si svolgono i fatti? 4. In quale parte della giornata? 5. Perché Fiorella si arrabbia con il suo papà? 6. Che cosa fa, allora? 6. Come finisce il racconto? OB. COMPRENDERE UN RACCONTO . 101 LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la prova per la recita Alle tre, le maestre Silvia e Lorenza e Eliot, il nostro maestro di inglese, ci hanno chiamato per la prova. La sala era già preparata per lo spettacolo, con tutte le sedie in fila per le nostre famiglie. Siamo saliti sul palco e quando abbiamo indossato i nostri vestiti da fantasmi, mi è sembrato tutto vero, non era una recita, perché era troppo perfetto. Alla fine eravamo tutti super agitati. Le maestre ci hanno detto che eravamo già degli attori perfetti e hanno deciso di sospendere la prova generale. Subito dopo pranzo abbiamo deciso di fare la prova generale dello spettacolo. A tavola non riuscivamo a parlare d’altro. Ripetevamo la nostra parte e non ci siamo neppure accorti di quello che stavamo mangiando. Poi la prova è cominciata. Le maestre e Eliot si sono seduti in prima fila e ci comunicavano con i gesti: – Tocca a te parlare… – Ora a te! – Vieni avanti… – Voi… zitti! Barbara Pumhösel - Anna Sarfatti, Fughe e fantasmi, EDT LEGGI E RIMETTI IN ORDINE LE SEQUENZE DEL RACCONTO NUMERANDOLE DA 1 A 4. 102 OB. RIORDINARE LE SEQUENZE DI UN RACCONTO . LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la luna nell’acqua Una sera due capretti stavano attraversando un ponte sul fiume, quando uno dei due disse: – Guarda, la luna è caduta nell’acqua! I capretti si sporsero dal ponte a guardare la luna che fluttuava nel fiume sotto di loro. Mentre la stavano osservando, Coniglio passò saltellando sul ponte. – La luna è caduta in acqua – esclamarono i capretti. – Povero me! – disse Coniglio. E se ne andò via a grandi balzi, sorridendo. Dopo un po’ Spira il serpente e Talpa attraversarono il ponte. I capretti dissero anche a loro cos’era capitato alla luna. – Oh, è cos-s-s-ì? – chiese Spira il serpente torcendosi e ridacchiando. Poi Spira e Talpa se ne andarono ridendo a più non posso. In quel momento Gufo volò da quelle parti. – Guarda – dissero i due capretti. – La luna è dentro l’acqua. Nessuno vuole crederci! Gufo sorrise. – Siete due sciocchini – rispose. – Guardate in cielo. C’è la luna lassù! Quello nel fiume è solo un riflesso! Così i capretti se ne tornarono a casa al chiaro di luna. Georgie Adams - SelinaYoung, Un anno pieno di storie, Mondadori RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Chi sono i protagonisti del racconto? 2. Quali animali incontrano i due capretti? 3. In quale momento della giornata si svolgono i fatti? 4. Perché, alla fine, Gufo dice ai capretti che sono due sciocchi? OB. COMPRENDERE UN RACCONTO . 103 S CH E D A D I V ER I F I C A LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... un signore grigio grigio Un signore leggeva un libro dalla copertina grigia. Anche il signore era grigio, con una barbetta grigia e le mani di un colore più grigio che bianco. Leggeva curvo, con occhiali dalla spessa montatura grigia, e ogni tanto metteva una mano nella tasca sinistra del vestito grigio e tirava fuori una caramella dalla carta scricchiolante. Poi piegava la carta e la infilava nella tasca destra, insieme alle carte scricchiolanti delle caramelle già mangiate. Infine riprendeva a leggere succhiando la caramella finché non si era sciolta tutta. Il signore grigio estraeva spesso fruscianti foglietti di carta e prendeva appunti. La sua penna stilografica era grigia e panciuta, e strideva e raschiava sulla carta come un cagnolino rabbioso che gratta la ghiaia. Roberto Piumini, Rumori di lettura, Editrice Bibliografica COLLEGA CON UNA FRECCIA LE ESPRESSIONI E I DATI SENSORIALI CORRISPONDENTI, COME NELL’ESEMPIO. carta scricchiolante barbetta grigia DATI VISIVI la penna raschiava sulla carta 104 fruscianti foglietti DATI UDITIVI penna stilografica panciuta il signore leggeva curvo OB. COMPRENDERE UNA DESCRIZIONE . LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... prezzemolina C’era una volta una giovane di nome Mariuzza che strappò dall’orto della sua vicina un ciuffo di prezzemolo. Non sapeva, però, che la vicina era un’Orca molto cattiva. – Te ne pentirai! – gridò l’Orca. – Quando avrai un figlio verrò a prenderlo! Dopo qualche tempo a Mariuzza nacque una bambina, con una macchia sulla fronte a forma di foglia di prezzemolo; così la chiamarono Prezzemolina. Quando compì sette anni, l’Orca la rapì, la portò via e la rinchiuse in una torre. Passarono gli anni e Prezzemolina divenne una bella fanciulla dai lunghi capelli biondi pettinati in due trecce che scendevano fino a terra. Un giorno passò di lì un Principe; vide la ragazza alla finestra e se ne innamorò. – Sono prigioniera dell’Orca! – gli disse la fanciulla. – Verrò a liberarti – promise il giovane. – Vieni questa notte. Metterò del sonnifero nel vino dell’Orca. Quando la sera l’Orca bevve il vino, si addormentò subito. Allora Prezzemolina gettò le trecce dalla finestra, il Principe salì fino alla sua stanza, la liberò e scappò con lei. Quando l’Orca si svegliò al mattino, Prezzemolina e il Principe erano ormai lontani. I due giovani si sposarono e vissero felici e contenti. Giambattista Basile, Prezzemolina, Fabbri RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Chi è la protagonista della fiaba? 2. Chi è l’antagonista? 3. Chi aiuta Prezzemolina? In che modo? 4. Come si conclude la fiaba? OB. RICONOSCERE GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DI UNA FIABA . 105 LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la gru e il pavone Una gru incontrò un pavone che avanzava dandosi un sacco di arie e battendo le ali. – Non posso fare a meno di notare – disse il pavone – che le tue penne sono proprio poco colorate. Le mie invece sì che sono belle: lascia che ti mostri! E così dicendo aprì le penne della coda a ventaglio producendo un’enorme ruota che ondeggiava e scintillava a ogni passo. – A cosa servono delle belle penne? – domandò la gru. – Le mie saranno anche poco colorate, ma, quando spiego le ali, mi alzo nel cielo e volo quasi a toccare le stelle. Le tue fanno fatica a sollevarti da terra. Le persone vanno giudicate per le loro capacità e non per l’aspetto esteriore! Jacqueline Morley, Le favole di Esopo, Edizioni San Paolo RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Quali sono i personaggi della favola? 2. Di che cosa si vantava il pavone? 3. Che cosa gli rispose la gru? 4. Che cosa vuole insegnare questa favola? SOTTOLINEA IN ROSSO LA FRASE CHE CONTIENE LA MORALE, CIOÈ L’INSEGNAMENTO NASCOSTO NELLA STORIA. 106 OB. COMPRENDERE LA MORALE DI UNA FAVOLA . S CH E D A D I V ER I F I C A LINGUA - 1° QUADRIMESTRE ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... caro diario 4 dicembre Caro Diario, piccola grande novità: quest’anno faremo teatro! Una maestra giovane che si chiama Leanna (proprio così, è la prima volta che sento questo nome) ha proposto di fare un’ora di teatro alla settimana. Lo faremo il venerdì pomeriggio, all’ultima ora, a partire da gennaio. L’idea mi è piaciuta subito. Peccato che non piaccia a Margot. Però c’è tempo fino a gennaio per formare il gruppo teatrale, che sarà di dodici bambini (possibilmente metà maschi e metà femmine, ma non è indispensabile, dice Leanna). Magari riesco a convincere Margot, prima di allora. Roberto Piumini, Molte lettere per Sei, Edizioni EL RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Qual è l’argomento di cui parla la bambina nella pagina del suo diario? 2. In quale giorno è stato scritto? 3. Chi è Leanna? 4. Chi è, invece, Margot? 5. Da quanti bambini sarà composto il gruppo teatrale? 6. Secondo te, la bambina che ha scritto il diario… è contenta di fare teatro. è arrabbiata perché il teatro non le piace. OB. COMPRENDERE IL DIARIO PERSONALE . 107 LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... nonna ragno ruba il sole Molti anni fa il popolo indiano viveva nelle tenebre. Allora Volpe narrò di un popolo che viveva dall’altra parte del mondo e che aveva tantissima luce, ma la teneva tutta per sé. Opossum si offrì di recarsi laggiù e di rubarne un po’. Partì e raggiunse l’altra parte del mondo. Raggiunse il Sole, prese un po’ di luce e la nascose nella coda. La luce era però tanto calda che in un attimo gli bruciò la pelliccia. Così, Opossum lanciò uno strillo, venne scoperto e fu cacciato. Allora partì Falco. Afferrò un raggio di Sole e se lo mise sulla testa. Ma il raggio era caldo e gli bruciò le penne: lo scoprirono e mandarono via anche lui. Nonna Ragno disse: – Lasciate fare a me! Piccola com’era, arrivò indisturbata fino al Sole, lo prese e lo infilò in una pentola di creta che aveva portato con sé. Prima ancora che la gente si accorgesse del furto, Nonna Ragno si era già arrampicata sul filo della sua ragnatela ed era tornata a casa. Così portò il Sole a tutti gli indiani e in seguito insegnò loro ad accendere il fuoco, a fabbricare i vasi e a cuocerli. da Miti e leggende di tutti i tempi, Happy Books RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Quali sono i personaggi di questo mito? 2. Qual è, secondo te, il personaggio più importante? 3. Chi partì per primo alla ricerca della luce? Chi partì poi? 4. Che cosa accadde ai due animali? 5. Il mito spiega con la fantasia… in che modo gli indiani ebbero la luce del Sole. l’origine del dì e della notte. 108 OB. COMPRENDERE UN MITO . LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... come nacque il girasole Un giorno, in un giardino, nacque un fiore strano: brutto, storto e con lo stelo sottile. Tutti gli altri fiori lo guardavano con disprezzo e non lo volevano vicino. Il povero fiore soffriva, ma non si lamentava; taceva e guardava il Sole: lo amava e ammirava la sua luce. Il Sole allora si commosse e decise di premiare il fiore: mandò i suoi raggi splendenti sulla sua corolla, circondandola di una stupenda luce d’oro. Allora il fiore crebbe e crebbe al di sopra degli altri suoi compagni, alto e sottile. – Porterai il mio nome – gli disse il Sole – e sarai il mio amico prediletto. Con i tuoi petali dorati gli uomini tingeranno d’oro i loro abiti, con i tuoi semi si nutriranno gli uccelli. Anche il tuo olio sarà utile e ricercato. Così nacque il girasole. Marina Spano, Enciclopedia della fiaba, Principato RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Secondo la leggenda, chi diede al girasole il suo nome? 2. Perché, all’inizio, i fiori del giardino lo disprezzavano? 3. Che cosa faceva, allora, il povero fiore? 4. In che modo il Sole decise di premiarlo? 5. La leggenda vuole spiegare… alcune caratteristiche del girasole. di che cosa si nutrono gli uccelli. OB. COMPRENDERE UNA LEGGENDA . 109 LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... senza braccioli Martedì, 19 gennaio Cara Simona, sono le sette e fuori è notte fonda. Ti scrivo per raccontarti che cosa mi è successo ieri. Sono andata in piscina per la mia lezione di nuoto e ho avuto una brutta sorpresa: al posto di Paola, che ha l’influenza, c’era un’altra istruttrice. Era bionda, aveva i denti come quelli di un coniglio e si chiamava Petula. Figurati che non ne ha voluto sapere di lasciarmi sguazzare nella piscina dei piccoli e mi ha costretta a tuffarmi in quella dei grandi senza braccioli e senza tavoletta. Improvvisamente, però, mi sono accorta che per stare a galla basta rilassarsi. Così ho cominciato a prenderci gusto. Mi sono messa a muovere le gambe e le braccia come dice Paola e ho visto che funzionava davvero! A presto! Camilla Stefano Bordiglioni - Manuela Badocco, Dal diario di una bambina troppo occupata, Einaudi Ragazzi SCEGLI VERO O FALSO SEGNANDO CON X. • Questo testo è una pagina di diario. V F • Simona scrive a Camilla. V F • Camilla scrive a Simona. V F • I fatti narrati sono accaduti in inverno. V F • Petula e Paola sono istruttrici di nuoto. V F 110 OB. COMPRENDERE UNA LETTERA . S CH E D A D I V ER I F I C A LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... gli alberi in città Gli alberi in città sono belli e molto utili perché producono ossigeno, cioè il gas componente dell’aria che è indispensabile per respirare. Gli alberi filtrano e cambiano l’aria inquinata dai gas di scarico delle automobili e dei camion e la arricchiscono di ossigeno, così gli abitanti delle città possono respirare meglio. In estate gli alberi fanno ombra e riparano dalla polvere e dal sole. Gli alberi assorbono e riducono anche il rumore del traffico. L’inquinamento acustico, cioè l’inquinamento provocato dal rumore, è molto dannoso per le persone. Alcuni scienziati, infatti, hanno studiato il modo migliore per diminuire il rumore del traffico con le barriere verdi, cioè con file di alberi. Gli alberi che sono più adatti a ridurre il rumore sono quelli con foglie larghe e rigide come gli aceri, i tigli, i viburni, le querce e i platani. da Due parole, Ed. Parlar Chiaro SOTTOLINEA SOLO LE INFORMAZIONI CHE PUOI RICAVARE DAL TESTO. • Gli alberi oltre che belli sono anche utili. • Gli abeti sono sempreverdi. • I larici perdono gli aghi in inverno. • Gli alberi producono ossigeno. • Gli alberi proteggono dal sole. • Gli alberi possono aiutare a ridurre il rumore. • Le barriere verdi sono file di alberi. • Tra gli alberi che possono aiutare a ridurre il rumore ci sono i pioppi. OB. COMPRENDERE UN TESTO INFORMATIVO . 111 S CH E D A D I V ER I F I C A LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... INSERISCI LE PAROLE DELL’ELENCO AL POSTO GIUSTO NEL TESTO. rane e girin i L’avventura dei girini comincia quando la rana deposita centinaia di …………………………………… sul fondo dello ……………………………………. Dopo circa dieci giorni, da ogni uovo esce un girino, dalla caratteristica forma con la grande …………………………………… e la coda allungata. Per i girini il primo periodo di vita è assai difficile, a causa dei numerosi ………………………………………………………… che si aggirano nelle acque basse. Respirano attraverso le ……………………………………………………. In breve tempo, spuntano le …………………………………… posteriori. Verso la fine della primavera salgono in superficie per …………………………………………………………………. Infatti ora si servono dei …………………………………… invece delle branchie, così devono salire a pelo d’acqua per rifornirsi d’……………………………………. Infine, dopo circa quattro mesi, perdono la coda e si trasformano in piccole ……………………………………. branchie • uova testa • zampe rane • respirare predatori • stagno polmoni • aria da Giorno per giorno, De Agostini 112 OB. COMPLETARE UN TESTO INFORMATIVO CON LE PAROLE ADATTE. LINGUA - 2° QUADRIMESTRE ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... spiedin i di frutta Occorrente: diversi tipi di frutta, spiedini di legno abbastanza lunghi. 1. Lava con cura la frutta, poi fatti aiutare da un adulto per sbucciarla. 2. Tagliala a pezzetti abbastanza grandi da poter essere infilati sullo spiedino. 3. Infila i pezzi di frutta sullo spiedino, alternando i colori. SCRIVI NEL QUADRATINO IL NUMERO DELLA FASE DELLA RICETTA A CUI SI RIFERISCE OGNI DISEGNO. QUAL È LO SCOPO DI QUESTO TESTO REGOLATIVO? SEGNA CON X. Costruire un oggetto. Dare una ricetta. Dare istruzioni per un gioco. OB. COMPRENDERE UN TESTO REGOLATIVO . 113 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... i due amici Bastò poco per diventare inseparabili. Andrea e Nico restavano in casa lo strettissimo necessario, praticamente solo per fare un po’ di compiti e quando i genitori li chiamavano a tavola. Per il resto del tempo, erano sempre fuori a giocare e chiacchierare nella campagna. Che bello correre a perdifiato nei prati, ogni volta diventava una sfida! Per la prova di resistenza, come la chiamavano loro, avevano fissato una sola regola: partire dal centro esatto dell’aia, col piede destro appoggiato ai sassi dell’aiuola, e correre a più non posso in direzione delle colline, senza fermarsi mai. La gara finiva quando uno dei due sentiva una forte fitta al fianco sinistro, segno che proprio non ne poteva più. A quel punto raggiungevano il grande faggio dove potevano riposarsi in pace. Luigi Ballerini, L’estate di Nico, Giunti Junior SCEGLI VERO O FALSO SEGNANDO CON X. • I protagonisti della storia sono Andrea e Nico. V F • Ai due bambini piaceva stare molto tempo in casa. V F • La prova di resistenza era una gara di corsa. V F • La gara finiva quando uno dei due toccava il muro della casa. V F • Dopo la fine della gara, i due bambini riposavano sotto un grande faggio. V F 114 OB. COMPRENDERE UN RACCONTO . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la caccia A un tratto il silenzio fu rotto dal grido di un cacciatore: – Laggiù… Guardate! Alcune ombre si muovevano in mezzo a un gruppo di alberi. Erano renne. Il piccolo Koor camminava orgoglioso in mezzo al gruppo: anche lui aveva scagliato la sua lancia per catturare una renna! Allora un gruppo di cacciatori si staccò dalla colonna, le armi in pugno, puntando silenziosamente verso quegli animali che significavano la sopravvivenza per l’intera tribù. La neve cadeva sempre più fitta; la colonna di uomini, donne e bambini procedeva lentamente in un bianco silenzio. Erano tutti stanchi e deboli: le riserve di carne erano ormai finite. Qualche ora dopo la caccia era finita. I cacciatori, esausti, si riunirono al resto della tribù, trascinando i corpi di otto renne. Il piccolo Koor li seguì, correndo al fianco del padre. Anche lui stringeva in mano la sua arma. Rossana Guarnieri, Koor dei mammut, Edizioni San Paolo LEGGI E RIORDINA LE SEQUENZE DEL RACCONTO NUMERANDOLE DA 1 A 6. OB. RIORDINARE LE SEQUENZE DI UN RACCONTO . 115 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... che strana nevicata! Che strana nevicata, quest’anno sulle Montagne Lontane! Perché strana? Ebbene, sulle Montagne Lontane è caduta una neve gialla come lo zafferano: le Montagne sembrano enormi mucchi d’oro. La gente va a dormire e al mattino dopo guarda di nuovo le Montagne Lontane. Per tutto l’inverno, la neve continua a cambiare colore: una volta cade verde, e sembra primavera; una volta azzurra, e sembra il mare; poi diventa viola e poi ancora arancione. È uno spettacolo magnifico. La gente si alza al mattino e si domanda: – Di che colore saranno oggi le Montagne Lontane? Però dopo un po’ la gente vuole rivedere la sua vecchia neve bianca. Ma non la rivede più perché il mattino dopo è primavera e non c’è più neve sulle Montagne Lontane, ma sole, fiori e rocce che splendono come diamanti. Gianni Rodari, Fiabe lunghe un sorriso, Editori Riuniti RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Perché le Montagne Lontane sembrano mucchi d’oro? 2. Che cosa succede per tutto l’inverno alla neve? 3. Che cosa si domanda la gente al mattino? 4. Che cosa vorrebbe, però, alla fine la gente? 5. Che cosa succede, invece? 116 OB. COMPRENDERE UN RACCONTO . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... ciccio sull’isola Questa è la storia di un gattino che viveva su una piccola isola. Il gattino si chiamava Ciccio, perché il cibo non gli mancava di certo. Tutti i giorni sbarcavano tanti turisti, si fermavano a fare un picnic, poi ripartivano subito. Quando lo vedevano, lo accarezzavano dicendo: – Che bel gattino, vieni vieni che ti do questa codina di pesce! Oppure: – Vieni, vieni che ti do questa crosticina di formaggio! Mai a nessuno veniva in mente di dirgli: – Vieni, vieni che ti do un po’ d’acqua. Ciccio provò a chiederla in tutti i modi, ma nessuno lo capiva. Capivano l’inglese, il francese, il cinese, il giapponese, lo svedese, il cingalese, persino il milanese. Ma il miagolese no. Ciccio non aveva mai fame, ma aveva sempre sete. «Perché non vivo su un’isola in mezzo a un lago, invece che in mezzo al mare?» pensava. Un giorno, però, capitò in gita sull’isola un vecchino che da giovane aveva tanto sofferto la sete nel deserto. Lui, vedendo la lingua secca del gattino, capì subito tutto. Raccolse un vassoietto di plastica, lo lavò e ci versò tutta l’acqua minerale della sua bottiglietta. Con la sua linguetta Ciccio gli leccò le mani, come per dire: «Grazie mille!». Vivian Lamarque, Storie di ragazzi, Einaudi Ragazzi COMPLETA TU LA STORIA CON UN FINALE ADATTO E SCRIVILO SUL QUADERNO. INIZIA COSÌ: Ma come per tutti i turisti, anche per il vecchino venne l’ora di ripartire. Allora… OB. COMPLETARE UN RACCONTO DEL FINALE . 117 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... il diario di letizia 12 febbraio Caro diario, oggi ho compiuto otto anni! La mamma e il papà mi hanno regalato una felpa color ciclamino, il libro «L’isola del tesoro» e un quaderno bellissimo, con la copertina rigida di tanti verdi diversi che si mescolano insieme, a strisce come il marmo. Ha anche un segnalibro, un nastrino di seta rossa che spunta dalle pagine come la linguina di un serpente. La mamma mi ha consigliato di usare il quaderno per tenere un diario. Dice che l’abitudine di scrivere pettina i pensieri, come fa il vento con l’erba. Ecco perché ho aperto il quaderno e ho cominciato a scrivere sulla prima pagina che cosa è successo oggi. Margherita Belardetti, Il diario di Letizia, Feltrinelli RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. In quale giorno ha cominciato a scrivere il suo diario la bambina? 2. Che cosa racconta nella prima pagina? SOTTOLINEA NEL TESTO LA SEQUENZA NELLA QUALE LA BAMBINA DESCRIVE IL SUO QUADERNO NUOVO. 118 OB. COMPRENDERE UN DIARIO . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la strega del f iume C’erano una volta due bambini, Olmo e Orchidea, che giocavano vicino a un fiume. Senza sapere come, ci cascarono dentro. Nel fiume abitava una vecchia strega che subito portò i bambini in una grotta scura: la sua cucina. – Adesso dovete lavorare per me, se volete mangiare – disse. Così i bambini incominciarono a lavorare. Ogni sera arrivava un vecchio fantasma, che era il servitore della strega, e i bambini lo aiutavano a rimettere ordine. Una sera il fantasma disse: – Domani mattina la strega uscirà di casa e voi potrete fuggire. Prendete questi regali. Vi serviranno. E diede ai bambini un pettine, una spazzola e uno specchio. La mattina seguente, il buon fantasma aprì un’uscita segreta e i bambini corsero via. Subito si sentì un grande urlo: era la strega che li stava inseguendo. Orchidea, allora, buttò a terra il pettine: nel punto in cui cadde, si alzò all’improvviso una montagna e la strega rimase dall’altra parte. I bambini corsero, corsero, ma di nuovo sentirono vicino il respiro della strega. Olmo buttò a terra la spazzola e lì nacque un fittissimo bosco che rallentò la corsa della strega. Ancora una volta, però, questa raggiunse i due bambini che, disperati, buttarono a terra lo specchio. In quel punto nacque un lago tutto di ghiaccio, così liscio che la strega non riuscì neppure a fare un solo passo. E i bambini giunsero a casa sani e salvi. Beatrice Garau, Ghiotti fantasmi rosa, Giunti RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Chi sono i protagonisti della fiaba? 2. Chi imprigionò Olmo e Orchidea? 3. Chi aiutò i bambini a fuggire? 4. In che cosa si trasformarono i tre oggetti magici? OB. COMPRENDERE UNA FIABA . 119 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la rana e il bue C’era una volta una rana presuntuosa che non perdeva mai occasione per far vedere alle sue compagne quanto fosse migliore di loro. Un giorno capitò nel loro stagno un grosso bue: – Ci vorrebbero cento rane come noi per fare una rana grossa come il bue! – osservarono in coro. La rana presuntuosa replicò: – Sì, è grosso, ma non mi sembra poi così tanto! Gonfiando il petto continuò: – Anch’io posso diventare grossa come il bue! Le rane scoppiarono a ridere: – Sei piccola, troppo piccola! La rana gonfiò ancora più il petto: – E ora? – Sei ancora piccola! Allora inspirò quanta più aria poteva, si gonfiò e si gonfiò finché.... BUUMMMMM!, finì per scoppiare. «Chi troppo vuole...» commentarono le rane allontanandosi. Anastasia Zanoncelli, Le favole di Fedro, Giunti RISPONDI SEGNANDO CON X. 1. La rana presuntuosa disse che… anche lei poteva diventare grossa come il bue. era contenta di essere piccola. 2. La rana presuntuosa si gonfiò per… immergersi nell’acqua. diventare grossa come il bue. 3. Questa favola insegna che… non bisogna essere presuntuosi e credersi migliori degli altri. non bisogna deridere gli altri. 120 OB. COMPRENDERE UNA FAVOLA . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... il mito di gluscap Dopo il suo arrivo sulla Terra, Gluscap girò in lungo e in largo per tutto il paese. La sua nuova terra gli piacque moltissimo. Ma in quel grande e meraviglioso paese, Gluscap si sentì presto solo ed ebbe desiderio di compagnia. Doveva perciò creare al più presto altre creature con le quali vivere e parlare. Con una manciata di terra, un po’ di polvere di stelle e un raggio di luna, Gluscap creò prima di tutto i folletti e le fate. Subito dopo Gluscap creò gli uomini. Decise di farli nascere dal legno degli alberi. Così scagliò le sue frecce nel bosco: da ogni albero colpito usciva un uomo, spaccando la corteccia. Quando gli uomini furono tanti, Gluscap li chiamò Indiani, che significa Figli del Sole. Poi Gluscap creò gli animali e li radunò nella radura del bosco. C’erano orsi bruni e bianchi, lupi, volpi, scoiattoli, cervi, conigli, castori, ranocchi, tassi… mentre si potevano vedere appollaiati sugli alberi gli uccelli: aquile, colibrì, gabbiani, gru, anitre, piccioni… da Leggende canadesi, Bulgarini RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Chi è il protagonista di questo mito? 2. Che cosa utilizzò per creare i folletti e le fate? 3. Che cosa utilizzò per creare gli uomini? 4. Che cosa creò dopo gli uomini? 5. Che cosa significa il nome Indiani, secondo il mito? OB. COMPRENDERE UN MITO . 121 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... la voce nella valle Un giorno un cacciatore che si trovava in una valle batté un ginocchio contro una pietra e per il dolore gridò. Subito sentì una voce che rispondeva. Corse nella valle ma non trovò nessuno. Tornò indietro e lanciò un altro grido e subito un grido gli rispose. Era una cosa che gli piaceva molto. Cominciò a lanciare urli lunghi, corti, alti, bassi: e la voce rispondeva sempre. Qualche giorno dopo, tornò in quel punto con un altro cacciatore e gli fece sentire quel che succedeva. Rimasero lì a lungo, divertendosi molto. Si potevano fare molti giochi: rimandare la voce uguale o diversa, mandare le voci insieme e farle incontrare e mescolare, come le acque dei fiumi, facendo nascere voci diverse. Così, senza saperlo, cominciarono a cantare, e presto a loro si aggiunsero altri uomini, perché il gioco delle voci era la cosa più divertente che si fosse sentita finora, persino più divertente che tuffarsi nel fiume e acchiappare pesci. Fu così che nacque il primo coro del mondo, e insieme al coro nacque la musica. Roberto Piumini, Storie per chi le vuole, Einaudi Ragazzi COMPLETA LE FRASI NEL MODO GIUSTO. • Il cacciatore per caso gridò nella vallata e sentì …………………………………………………………………… • Allora altre persone provarono a gridare con voci diverse e, senza saperlo, incominciarono a …………………………………………………………………………………………………………………………… • Questa leggenda vuole spiegare come nacquero ……………………………………………………………… 122 OB. COMPRENDERE UNA LEGGENDA . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... pensiero mare Mare di sale di onda e di vela mare di sole di aria e di cielo mare di scoglio di sabbia e conchiglia mare di riccio di pesce e balena mare di soffio di urlo e di suono mare di sogno di viaggio e avventura mare disteso nel mio pensiero perché ogni volta che io ti penso non mi diventi mare davvero? Pietro Formentini, Poesie di terra e di mare, Edicolors RILEGGI LA POESIA E AGGIUNGI IL TERZO ELEMENTO NOMINATO DAL POETA IN OGNI STROFA. sale …………………………………………… sole aria scoglio vela riccio ………………………………… balena …………………………………………… soffio ………………………………… suono sabbia OB. COMPRENDERE ………………………………… UN TESTO POETICO . sogno viaggio ……………………………… 123 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... voci e melodie notturne È una calda notte d’agosto. Chiaretta non riesce a prender sonno per l’afa soffocante. Così decide di stare in ascolto dei lievi suoni e rumori notturni. Ed ecco che sente il gridio stridulo della civetta; il monotono gracidio delle rane che fanno baldoria nello stagno; l’insistente abbaiare del cane dei vicini; il lieve fruscio delle foglie del pioppo. Poi ode lo scoppiettio tonfante di un motore che si allontana nella strada; e, accanto a lei, una farfallina notturna produce un ovattato sfregolio contro il paralume sul comodino. Ma, a un tratto, al di sopra di questi sommessi rumori, si alza il canto melodioso dell’usignolo. Anne-Marie Dalmais, 366… e più storie della natura, Fabbri SOTTOLINEA NEL RACCONTO TUTTI I DATI UDITIVI CHE L’AUTRICE UTILIZZA PER DESCRIVERE CIÒ CHE SENTE CHIARETTA NELLA NOTTE. 124 OB. COMPRENDERE UN TESTO DESCRITTIVO . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... caro fotis paskos Trieste, 22 gennaio Caro Fotis Paskos, il tuo nome è strano ma simpatico. La mia maestra ha detto che si scrive anche con un alfabeto diverso dal nostro. Non per offenderti, ma… che nomi e cognomi strani che avete, voi in Grecia! Io non sono juventino ma interista. La Ferrari mi piace, soprattutto quande vince il Gran Premio. Della mia città non so molte cose. Perciò dopo prenderò dalla libreria del mio papà un libro su Trieste e gli darò un’occhiata, così potrò dirti qualcosa di più. Scrivimi tu qualcosa della tua città e dimmi a che squadra tieni. Ciao Michele Luciano Comida, Da Michele Crismani-Italia a Fotis Paskos-Grecia, Edizioni EL RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. In quale giorno è stata scritta la lettera? 2. Come si chiama il bambino destinatario della lettera? 3. Dove abita il bambino mittente della lettera? 4. Come si chiama? 5. Che cosa racconta il bambino al suo amico? 6. Che cosa gli domanda alla fine? OB. COMPRENDERE UNA LETTERA . 125 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... il cuculo II cuculo è un uccello timido. È difficile riuscire a vederlo. A primavera il maschio attira la femmina col suo richiamo e scaccia tutti gli altri maschi dal suo territorio. Il cuculo, a differenza degli altri uccelli, non sa come comportarsi per poter covare nel modo giusto; non sa come deve costruire il nido, né per quanto tempo deve covare o per quanto tempo deve nutrire i piccoli. Per questo motivo va subito alla ricerca del nido di un altro uccello e depone il suo uovo in mezzo alle uova dell’altro uccello. Quando le uova si schiudono, gli uccelli adottivi non si accorgono dell’ospite clandestino e continuano a nutrire il cuculo finché questo, un bel giorno, se ne vola lontano. AA.VV., Piccole storie della fattoria, La cinciallegra RISPONDI ALLE DOMANDE. 1. Che cosa fa il maschio del cuculo a primavera? 2. Perché il cuculo depone le sue uova nel nido di un altro uccello? 3. Che cosa fanno i genitori adottivi del pulcino? 126 OB. COMPRENDERE UN TESTO INFORMATIVO . SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO LINGUA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... amici della notte Civette, gufi, allocchi e barbagianni sono tutti rapaci notturni. Sono uccelli, infatti, che amano stare svegli di notte, quando vanno a caccia di piccole prede come topi o arvicole. Per questo motivo sono dotati di un udito molto sensibile, capace di cogliere ogni minimo rumore. I rapaci notturni hanno grandi occhi, che sono cento volte più sensibili alla luce dei nostri. Per questo possono vedere anche al buio, però, a quanto sembra, non distinguono i colori. Per aumentare il campo visivo e riuscire a vedere tutto ciò che si muove nel buio anche alle loro spalle, gufi e civette riescono a ruotare la testa di ben 270 gradi! L’allocco e il barbagianni, per via del loro volo silenzioso, sono anche chiamati «spiriti della notte». Le loro penne hanno bordi sfrangiati, che tagliano l’aria senza far rumore. da Scoprire COMPLETA LO SCHEMA. DI CHE COSA SI NUTRONO: PERCHÉ BARBAGIANNI E ALLOCCHI VENGONO CHIAMATI «SPIRITI …………………………………………… DELLA NOTTE»: …………………………………………… …………………………………………… …………………………………………… COM’È LA LORO VISTA: …………………………………………… DI CHI SI PARLA: ……………………………………… ……………………………………… …………………………………………… COM’È IL LORO UDITO: …………………………………………… …………………………………………… CHE COSA FANNO PER AUMENTARE IL CAMPO VISIVO: …………………………………………… …………………………………………… OB. INDIVIDUARE LE INFORMAZIONI ESSENZIALI IN UN TESTO INFORMATIVO . 127 LINGUA ALUNNO SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... in piscina Art. 1 - È severamente vietato entrare negli spogliatoi con le scarpe. Art. 2 - In vasca è obbligatorio l’uso della cuffia. Art. 3 - È vietato circolare nella zona vasca a piedi nudi, indossando calzature che non siano zoccoli o ciabattine di gomma. Art. 4 - È vietato schiamazzare o alzare la voce. Art. 5 - È vietato tuffarsi con rincorsa e fare giochi pericolosi in acqua. Art. 6 - È vietato l’ingresso ai cani o ad altri animali anche al guinzaglio. Art. 7 - È obbligatorio indossare il casco. Art. 8 - È vietato consumare alimenti o bevande a bordo piscina. IN QUESTO REGOLAMENTO C’È UN ARTICOLO CHE NON C’ENTRA: CANCELLALO. QUAL È LO SCOPO DI QUESTO TESTO REGOLATIVO? SEGNA CON X. Dare istruzioni per costruire, montare o usare un oggetto. Dare consigli. Comunicare regole, cioè specificare obblighi e divieti. Dare istruzioni per un gioco. 128 OB. COMPRENDERE UN TESTO REGOLATIVO . ARTE E IMMAGINE: CONTRIBUTI E SPUNTI DI LAVORO O.S.A. • Consolidare la conoscenza dei colori primari e secondari. • Usare regole compositive per disegnare e dipingere (ritmi e simmetrie). • Rappresentare il proprio immaginario e le esperienze soggettive e oggettive secondo tecniche diverse. Livello di padronanza • Saper formare i colori necessari per dipingere. • Saper individuare e riprodurre ritmi e simmetrie. • Utilizzare tecniche grafico-pittoriche e manipolare materiali plastici a fini espressivi. • Esprimere sensazioni, emozioni, stati d’animo utilizzando materiali e tecniche adeguati. • Osservare consapevolmente opere d’arte • Interpretare alcune riproduzioni artistiche. ed esprimere le sensazioni che suscitano. • Descrivere un ritratto. • Riconoscere i piani dell’immagine. • Individuare primo piano, secondo piano e sfondo. • Usare alcuni materiali di recupero per realizzare semplici manufatti. • Realizzare semplici manufatti seguendo istruzioni. • Illustrare testi narrativi, descrittivi e poetici. PROPOSTA 1: RITMO E SIMMETRIA Gli alunni inventeranno alcuni motivi decorativi organizzati per moduli; l’esercizio è, infatti, un’ottima occasione per affrontare i concetti di ritmo e di simmetria. Per decorare una superficie ampia è meglio scegliere soggetti semplici, che saranno poi ripetuti più volte in senso modulare. L’ideale è poter utilizzare piccoli soggetti simmetrici in modo bilaterale o rotatorio. 129 ARTE E IMMAGINE La ripetizione potrebbe avere un ritmo uniforme o alternato. ritmo uniforme ritmo alternato All’interno dello stesso modulo i ritmi potrebbero essere crescenti, decrescenti oppure, anche in questo caso, alternati. ritmo crescente ritmo decrescente ritmo alternato Si potranno mostrare immagini come le seguenti a titolo di esempio. 130 ARTE E IMMAGINE PROPOSTA 2: RITMO E SIMMETRIA Gli allievi osserveranno immagini come quelle proposte qui sotto cercando di definire l’andamento del ritmo. Come potresti definire l’andamento del ritmo? orizzontale verticale regolare irregolare Come potresti definire l’andamento del ritmo? orizzontale verticale a spirale Come potresti definire l’andamento del ritmo? orizzontale verticale regolare irregolare E in questo caso, come definiresti l’andamento del ritmo? concentrico a spirale 131 ARTE E IMMAGINE PROPOSTA 3: RITMO E SIMMETRIA Gli allievi potranno prendere spunto dai seguenti modelli per creare semplici strutture ritmiche modulari anche variando la loro posizione sul piano. 132 Parole magiche per.. . BAFFO E CODA VANNO A TEATRO giocare sognare fare amicizia cantare insieme e recitare BAFFO E CODA VANNO A TEATRO LA GROTTA DEI CERVI LE ATTIVITÀ DI DRAMMATIZZAZIONE E CANTO SONO SUL LIBRO DELLE LETTURE ALLE PAGG. 160-168 La guida richiamò a sé il piccolo gruppo di bambini davanti all’ingresso della grotta. Erano appena scesi dal pullman che li aveva portati in visita al sito preistorico e approfittavano dell’attesa alla biglietteria per svagarsi un po’. La maestra aveva tanto raccomandato la massima attenzione alle spiegazioni della guida, perché al ritorno in classe avrebbero dovuto presentare una piccola ricerca. Markus, con il suo berrettino ben calzato in testa, era già in fila, non vedeva l’ora di entrare nella grotta. Nei giorni precedenti aveva raccolto diverse notizie su quel luogo e aveva scoperto che all’interno della grotta si trovavano numerose pitture rupestri e graffiti lasciati da uomini dell’epoca preistorica. Il resto della classe si accodò lentamente dietro la maestra e tutta la scolaresca finalmente entrò nel sito seguendo la guida. La guida spiegò come quella grotta fosse stata scoperta casualmente e come il suo ritrovamento avesse destato l’interesse degli studiosi di tutto il mondo. Markus non si perdeva una sola parola della spiegazione mentre, procedendo all’interno, osservava la volta e le pareti rocciose. L’interno era umido sebbene non si potesse dire che facesse freddo. L’inconfondibile odore di muffa e di chiuso lo assalì mentre con i compagni si addentrava sempre di più percorrendo un corridoio stretto e lungo. La guida si fermò vicino a un primo gruppo di figure rappresentanti alcuni animali stilizzati. Non era facile interpretare quei segni così antichi e misteriosi, per questo Markus si avvicinò per osservare meglio. Quel che riconosceva in modo chiaro era un gruppo di cervi disegnato in modo semplice ma efficace, due figure umane, una delle quali armata di arco, mentre l’altra sembrava essere un bambino. Più in alto c’era la figura di un animale, probabilmente un orso. In basso, invece, due macchie dai contorni sfuocati. Markus le osservò con attenzione, poi allungò una mano verso la macchia di sinistra. All’interno di essa gli parve di vedere un’ombra più scura così si avvicinò ancora di più e quello che sembrava una macchia indistinta assunse pian piano i contorni netti e chiari di una mano. Scosso dall’emozione Markus si fermò un attimo a pensare: forse stava involontariamente compiendo lo stesso gesto di appoggiare la mano in quel preciso punto della caverna, proprio come aveva fatto un bambino della Preistoria. La tentazione fu tanto forte che, malgrado la guida avesse raccomandato a tutti di non toccare assolutamente i dipinti rupestri, Markus colmò quell’ultimo tratto di distanza che lo separava dalla macchia e appoggiò con decisione il palmo della mano sulla fredda roccia. Il tempo parve fermarsi. Markus provò una strana sensa- 134 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO Che buone queste bacche e quante ce ne sono son molto colorate e molto saporite. Son gialle, blu e viola oppure rosso fuoco hanno un profumo intenso, fammele assaggiar. o zione e socchiuse gli occhi. Sentiva un brivido lungo la schiena. Quando riaprì gli occhi tutto gli parve cambiato. Si ritrovò rivestito solamente con pelli di animale, con i capelli crespi e lunghi e, ai piedi, calzari di pelliccia. Portava a tracolla una sacca e la voce inconsueta della madre gli stava facendo capire, attraverso una serie di suoni incomprensibili, che doveva recarsi a raccogliere delle bacche. Markus lasciò il piccolo accampamento e si avviò verso il bosco vicino, dove crescevano alberi altissimi: faggi e carpini. Raccolse una grande quantità di bacche, more e qualche noce, stupito dal silenzio che regnava nel bosco, rotto solo di quando in quando dal verso di qualche uccello. Cantia m Non sono fragoline, nemmeno dei mirtilli, non riesco a ricordare di averle viste mai. Mi riempio bene il sacco, faccio una bella scorta qui sono in abbondanza, conviene approfittar. Dopo aver svolto il compito che gli era stato assegnato, Markus scese lungo un declivio che portava verso un piccola radura e si mise a esplorare i dintorni. Si lasciò scivolare su un tappeto di foglie di faggio, giungendo fin dove iniziava il prato. L’erba, ancora umida per la notte, iniziava a ingiallire, segno che la stagione invernale stava avanzando. Si rialzò, scrollandosi di dosso le foglie, e vide che al centro della radura stava pascolando un gruppo di cervi. Annusò l’aria, come non aveva mai fatto, cercando di capire la direzione del vento. Poi si inginocchiò e, tenendosi sottovento, si avvicinò al branco di cervi, muovendosi lentamente, come aveva visto fare molte volte seguendo il padre nelle battute di caccia. I cervi pascolavano tranquillamente, mentre i maschi del gruppo incocciavano svogliatamente le loro lunga corna. Si fermò, ancora nascosto dall’erba alta, e si appoggiò sui gomiti per osservare meglio quel- 135 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO l’insolito spettacolo. Fu in quell’istante che dalla parte opposta del prato apparve un orso grande e imponente che si gettò correndo sul branco di cervi. Questi ultimi, avvertito il pericolo, si dispersero in tutte le direzioni disorientando l’orso, che iniziò ad avanzare nervosamente proprio nella sua direzione. Markus non fece in tempo a rendersi conto di quanto stava accadendo e si ritrovò faccia a faccia con il grosso animale. Per un istante rimasero entrambi a fissarsi negli occhi. Ormai l’orso era a poco più di una decina di metri da lui e annusava l’aria con le sue grosse narici. La bocca aperta metteva in bella mostra tutta la sua poderosa dentatura. Dapprima Markus rimase immobile poi, rapido come il vento, scattò all’improvviso, correndo verso il bosco. Il cuore gli batteva all’impazzata, mentre veloce tentava di trovare riparo fra gli alberi che risalivano il pendio della collina. Alle sue spalle avvertiva la presenza dell’animale che si era gettato al suo inseguimento, ansimando per via dell’enorme mole. Mentre correva, ben conscio del pericolo, vide un’apertura in un gruppo di massi sul pendio della collinetta e vi si infilò. Lo stretto cunicolo sfociava in una grotta oscura, forse la tana abbandonata di qualche animale. Markus rimase immobile nel buio della grotta osservando la tenue luce che filtrava dall’apertura. Sentì l’orso all’esterno che rabbiosamente cercava di allargare con gli artigli l’ingresso della grotta, scavando invano sulla roccia granitica. – Scava, scava, stupido orso – disse per farsi un po’ di coraggio. – Qui dentro sono al sicuro dai tuoi artigli e se vorrai mangiare dovrai trovarti un’altra preda. o Fai pure quel che credi, ormai sono al sicuro nascosto in questa grotta. Tu qui non riesci a entrar. L’entrata è troppo stretta per la tua grossa mole. Lo so sei affamato e che mi vuoi mangiar. Cantia m Se avessi qui il mio arco già ti farei vedere ho una buona mira e tu sei un bel bersaglio. Per cui se vuoi mangiare vai pur da un’altra parte dai retta ti conviene, vattene via di qui. Rimase in silenzio ascoltando i rumori che provenivano dall’esterno. Il tempo passava ma l’orso 136 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO non desisteva dal suo intento, ed era rimasto nei paraggi rumoreggiando di quando in quando nei pressi della grotta. «Oh sì, fai pure» pensò Markus. «Da qui io non mi muovo, il cibo non mi manca e sono sicuro che ti stancherai assai prima di me.» Aprì la sacca che aveva a tracolla e prese qualche bacca dal gusto dolciastro, raccolta poco prima nel bosco. La piccola provvista gli sarebbe bastata se non altro a calmare la fame per qualche tempo. Seduto a gambe incrociate nel cono di luce che filtrava dall’ingresso, vuotò il contenuto della sacca davanti a sé. Separò le bacche dagli steli e dai piccoli arbusti che aveva staccato durante la raccolta e con questi ultimi fece un piccolo mucchietto di legna. Raccolse qualche foglia secca e ricoprì il tutto. Poi prese due pietre appuntite che aveva nella sacca e iniziò a batterle una contro l’altra. L’attrito fra le due pietre provocò delle piccole scintille, che brillarono nel buio della grotta e, grazie a esse, il mucchietto di foglie e arbusti che aveva fatto prese fuoco. Soffiò sulla debole fiamma per ravvivarla, e non appena fu sufficientemente forte cercò qualche altro ramoscello da aggiungere al fuoco. Il calore della fiamma gli scaldava le mani e illuminava al contempo l’interno della grotta. – Ecco quel che ci voleva – si disse complimentandosi con sé stesso. – Ora va decisamente meglio… Mangiata ancora qualche bacca, rimase un po’ a scaldarsi davanti al fuoco, giocherellando con le due pietre. Il loro suono riecheggiava in tutta la grotta, sovrapponendosi al ticchettio di una goccia d’acqua che cadeva dalla volta battendo su una pietra levigatissima, alla cui base si era formata una piccola pozza. Click, click, click… A intervalli regolari la goccia cadeva per poi sospendersi in una piccola pausa e poi riprendeva. Click, click, click… A quel suono così regolare, Markus aggiunse quello sordo delle pietre che batteva con le mani e iniziò a modulare la sua voce seguendo il ritmo della goccia d’acqua. Ta ta tum Sono bloccato qui in questa caverna. Ta ta tum Cantia m Ta ta tum Batti un po’ le mani, tieni questo ritmo. Ta ta tum (onos otaccolb iuq) (ni atseuq anrevac) o Ta ta tum (ittab nu ‘op el inam) (ineit otseuq omtir) Ta ta tum Basta qualche sasso per fare del gran chiasso. (atsab ehclauq ossas) (rep eraf led narg ossaihc) Ta ta tum Ta ta tum Se non hai le pietre, (es non iah el erteip) 137 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO Ta ta tum Ta ta tum Batti con i piedi questo ritmo antico. Ta ta tum (asu el eut inam) o usa le tue mani. (ittab noc i ideip) (otseuq omtir ocitna) Cantia m Ta ta tum Battilo più forte e sarai mio amico. Ta ta tum Ta ta tum (olittab ùip etrof) (e iaras oim ocima) Batti le mani contro le cosce sbuffa col petto piega le gambe lascia che i fianchi si muovano a tempo sbatti i piedi più forte che puoi. Si fermò per ravvivare il fuoco e, attratto dal rumore della goccia d’acqua, decise di alzarsi per esplorare la grotta. Ai piedi del basamento roccioso, dove vi era una piccola pozza, si mise a giocherellare con le dita sulla superficie di quest’ultima. Sul fondo della pozza, appena visibile alla tenue luce della fiamma, si intravedeva un deposito di sedimenti fangosi misto a terriccio argilloso dal colore rossastro. Quasi senza pensarci si sporcò la punta di un dito e iniziò a disegnare sulla parete, una linea ondulata. Poi ne tracciò un’altra, seguita da un’altra ancora e pian piano quei segni presero la forma delle corna di un cervo. Markus continuò ad aggiungere linee su linee disegnando prima un cervo, poi un altro. 138 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO Poi un cacciatore con arco e frecce e un orso grande e grosso che spaventava i cervi. E infine rappresentò sé stesso. Nel frattempo, al piccolissimo insediamento dove viveva con la sua tribù, la madre, preoccupata dalla sua assenza così prolungata, aveva avvisato il padre. Un gruppo di cacciatori era partito dal villaggio seguendo le orme che il bambino aveva lasciato lungo il percorso ed era giunto fino alla grotta, dove aveva trovato l’orso. Attirato dalle urla del combattimento con l’animale, Markus si affacciò timidamente dall’apertura della grotta. Quando lo videro, tutti gli si fecero intorno contenti per il suo ritrovamento. L’orso venne legato per le zampe a un grosso tronco e portato a spalla fino al villaggio. Markus osservò attentamente il grosso animale, poi raggiunse nuovamente l’ingresso della grotta e vi rientrò come se vi avesse dimenticato qualcosa. Rapido come un gatto corse fino al disegno che aveva creato poco prima. Si chinò verso la pozza immergendo completamente la mano nell’argilla, poi con un gesto deciso stampò l’impronta della propria mano sulla parete. Fu in quel momento che Markus si destò da quel sogno, richiamato dalla voce della maestra. – Bambini, non toccate le pareti, lo sapete che è proibito! – stava dicendo con tono severo l’insegnante. Markus si voltò arrossendo, senza sapere che cosa dire. Ritrasse la mano e rimase ancora un istante di fronte al dipinto a osservare la scena raffigurata sulla parete. Aveva sognato oppure... Le voci allegre dei compagni lo stavano chiamando: era ora di tornare a scuola. Markus sorrise, strizzò l’occhio al bambino raffigurato sulla roccia e raggiunse di corsa il resto del gruppo. 139 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO SPUNTI DI LAVORO Dal suono al segno La costruzione ritmico-melodica dei brani contenuti ne “La grotta dei cervi” si basa sulla ricerca di elementi melodici e armonici facilmente riconoscoibili dai bambini e di altrettanto facile memorizzazione. La linea melodica si sviluppa sui tre gradi fondamentali dell’armonia scelta, ovvero tonica, dominante e sottodominante, che consente una quasi immediata acquisizione e memorizzazione. Ascolto delle canzoni “Che buone queste bacche” - “Fai pure quel che credi”. Successivamente gli allievi accompagnano le canzoni con il semplice battito delle mani. Spontaneamente le parole del testo suggeriscono il seguente ritmo: tre battiti di mani (pulsazioni) seguiti da una pausa, rappresentati nello schema attraverso due semplici simboli grafici. Il quadrato rappresenta il battito delle mani (o dei legnetti, delle maracas ecc.), mentre il cerchio rappresenta la pausa. Gli allievi provano più volte a eseguire lo schema ritmico sopra indicato. Colorano di rosso il cerchio e individuano quanti battiti consecutivi devono eseguire prima di fermarsi. Lo schema ritmico proposto si adatta molto bene non solo alla canzone “Che buone queste bacche” ma anche alle altre canzoni della storia “La grotta dei cervi”. Acquisita una sufficiente sicurezza nell’esecuzione del ritmo, il passo successivo è quello di trasferirlo sul pentagramma. Dominante e tonica: note contrapposte o alleate? Far eseguire lo schema ritmico mediante l’uso del flauto, utilizzando due note relativamente semplici da intonare: RE - LA. L’esempio è lo spunto per una riflessione sul mondo delle note: non tutte le note che cantiamo in un determinato tono hanno lo stesso grado di importanza. La tonica (in questo caso il RE) è la nota che dà origine al brano e serve per dare l’intonazione. La dominante è la nota che domina su tutti gli altri suoni all’interno del brano, ma non sulla tonica che resta la più importante. 140 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO Una canzone alla rovescia Nella canzone “Son bloccato qui” si propone il gioco del ribaltamento delle parole. Esempio: SONO ----> ONOS CAVERNA ---> ANREVAC Invitare gli allievi a leggere le parole al contrario e passare all’esecuzione della canzone seguendo l’ordine proposto dal testo. Far completare il testo ribaltato come nell’esempio utilizzando il libro per verificarne la correttezza. TESTO NORMALE Ta ta tum TESTO RIBALTATO Ta ta tum at at mut at at mut sono bloccato qui onos .............................................................................................. in questa caverna. ........................................................................................................ Invitare gli alunni a mimare il testo della canzone attraverso l’uso del proprio corpo (battito di mani o piedi) come suggerito dal testo stesso della canzone. Ta ta tum ta ta tum 1) accompagnare con il battito delle mani o dei piedi; 2) con strumentario ritmico; 3) con il flauto (anche su pentagramma). Movimento coordinato Il coordinamento motorio di gesti e movimenti prestabiliti costituisce un ottimo esercizio per l’assimilazione del concetto di ritmo. La “Danza dello sciamano” qui riportata può essere facilmente eseguita seguendo le indicazioni stesse del testo. Introduzione Con le mani sui fianchi dondolarsi su un piede spostando alternativamente il peso del corpo a sinistra e a destra. Batti le mani contro le cosce Battere le mani sulle cosce seguendo il ritmo della musica. sbuffa col petto Battere i pugni sul petto. piega le gambe Piegarsi leggermente sulle ginocchia ondeggiando a ritmo di musica. lascia che i fianchi si muovano a tempo Mani ai fianchi muovendosi alternativamente a destra e a sinistra. sbatti i piedi più forte che puoi. Battere alternativamente il piede destro e il piede sinistro sul pavimento tenendo il ritmo. 141 BAFFO E CODA VANNO A TEATRO Il suono e il modo di propagarsi nello spazio L’ascolto dell’ambiente circostante è il punto di partenza per condurre gli alunni alla consapevolezza uditiva del luogo in cui si trovano. Far osservare loro un minuto di silenzio assoluto per poi annotare sul quaderno qualsiasi evento sonoro ascoltato. La scheda da proporre potrebbe essere così intitolata: ASCOLTO IN SILENZIO. Suoni e rumori: non è incredibile scoprire quanti suoni e rumori si possono ascoltare in un minuto di silenzio? Gli allievi divideranno e distingueranno ciò che hanno ascoltato in base al criterio: SUONI e RUMORI. Invitare gli alunni a dare una loro definizione di rumore e di suono per poi suggerire la corretta definizione: le vibrazioni nell’aria di un corpo elastico producono un suono quando sono regolari e un rumore quando sono irregolari. La propagazione del suono Invitare gli alunni a riflettere sulla percezione acustica del suono considerando gli ambienti della scuola, per esempio la classe, l’atrio, le scale, la palestra, la mensa, per passare poi agli ambienti esterni: il cortile, la strada… Confrontando i suoni dei diversi ambienti, si arriverà alla definizione di riverbero del suono e di eco. Quando si può dire che siamo in presenza di riverbero del suono? Quando il suono si smorza subito dopo esser stato prodotto? Quando il suono viene propagato nell’aria dopo essere stato prodotto? E quando possiamo parlare di eco? Invitare gli alunni a ipotizzare l’ambiente acustico della grotta nella quale si trova Markus, prendendo spunto dal racconto: “Mangiata ancora qualche bacca, rimase un po’ a scaldarsi davanti al fuoco, giocherellando con le due pietre. Il loro suono riecheggiava in tutta la grotta, sovrapponendosi al ticchettio di una goccia d’acqua che cadeva dalla volta battendo su una pietra levigatissima, alla cui base si era formata una piccola pozza. Click, click, click… A intervalli regolari la goccia cadeva per poi sospendersi in una piccola pausa e poi riprendeva. Click, click, click… A quel suono così regolare, Markus aggiunse quello sordo delle pietre che batteva con le mani e iniziò a modulare la sua voce seguendo il ritmo della goccia d’acqua.” Per una maggior consapevolezza dell’ambiente acustico in cui l’alunno si trova, proporre alla classe questo semplice e divertente gioco: Il gioco della mascherina cieca. MATERIALE NECESSARIO: un fazzolettino, un tamburo o qualsiasi altro strumento ritmico. SCOPO DEL GIOCO: l’allievo deve individuare, pur essendo bendato, il suonatore di tamburo orientandosi nello spazio solo attraverso l’udito, mentre il resto della classe deve saper mantenere l’assoluto silenzio. 142 MATEMATICA Il percorso di questo terzo volume segue le modalità dei primi due volumi e fa riferimento ai tre temi previsti dalle Indicazioni Nazionali per raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti: 1. Il numero. 2. Lo spazio e le figure. 3. Misure, relazioni, dati e previsioni. Naturalmente, come suggerito nei volumi precedenti, non ci si limiterà all’utile presentazione finale di esercizi proposti dal libro, ma si cercherà di offrire al bambino la possibilità di raggiungere i vari obiettivi attraverso il ruolo attivo assunto in esperienze pratiche o nella fase del gioco. Anche nell’impostare l’azione didattica per questo terzo anno, si terrà presente che molte delle difficoltà che il bambino incontra in matematica dipendono dalla non chiara conoscenza del numero e dalla scarsa dimestichezza nel calcolo mentale. Si insisterà particolarmente su problemi elementari, cioè con una sola operazione. In merito alle difficoltà che, nella risoluzione dei problemi, incontrano alcuni bambini, oltre alle osservazioni fatte nei volumi precedenti, è necessario tener presente che: • la conoscenza dei concetti matematici di base (numero e operazioni) è collegata alla capacità di risolvere problemi verbali, anche se non sempre tale conoscenza è sufficiente per acquisire una buona capacità di risoluzione dei problemi; • l’uso di materiali vari, man mano che il bambino cresce, non dà più i risultati sperati; • visto che le operazioni dirette e inverse non presentano le stesse difficoltà, è più proficuo affrontare la sottrazione come operazione inversa dell’addizione e la divisione come operazione inversa della moltiplicazione; • bisogna abituare il bambino, in difficoltà di fronte a un problema, a ricorrere per analogia a un problema elementare semplice che si risolve, cioè, con un’operazione che egli riesce a padroneggiare e calcolare mentalmente e che abbia la stessa struttura di quello che non riesce a risolvere; • è utile proporre schede simili a quella di pagina 170 di questa guida, per far sì che il bambino abbia la possibilità di interpretare e prendere delle decisioni su diverse situazioni, in un tempo pari a quello che impiegherebbe per scrivere e risolvere un solo problema. Nelle tabelle delle due pagine seguenti vengono indicati: • il periodo nel quale affrontare le varie attività; • gli obiettivi da raggiungere; • i contenuti delle varie pagine del testo; • il tema a cui si riferisce il contenuto di ogni pagina. Da pagina 146 vengono esaminati alcuni esercizi proposti e vengono fornite indicazioni utili sulle loro finalità e sulle attività che possono integrarli e ampliarli. 143 MATEMATICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE Il percorso seguito nel testo fa riferimento ai tre temi delle Indicazioni Nazionali per raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti: 1. IL NUMERO 2. LO SPAZIO E LE FIGURE PRIMO PERIODO: SETTEMBRE - DICEMBRE OBIETTIVI 144 Ripassiamo: • conoscere i numeri entro il 1000; • comporre, scomporre e confrontare numeri; • applicare strategie per il calcolo mentale rapido e corretto; • risolvere problemi. • Conoscere il sistema di numerazione decimale e posizionale. • Conoscere i numeri oltre il 1000. • Composizione, scomposizione, confronto di numeri. • Successioni di numeri. • Conoscere le quattro operazioni e le loro proprietà. • Eseguire le operazioni in colonna. • Riconoscere figure solide e piane che schematizzano la realtà. • Scoprire lo sviluppo dei solidi. • Distinguere e misurare grandezze diverse. • Conoscere e lavorare con misure di lunghezza, di capacità e di massa. CONTENUTI 3. MISURE, RELAZIONI, DATI E PREVISIONI PAGINE TEMA • Il cento e oltre. • Calcolare a mente. • Problemi. • Moltiplicazione e divisione. • Problemi. 4, 5 6 7 8, 9 10 Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero • Il migliaio. • Il mille e oltre. • Successioni di numeri. • Verifica. • L’addizione. • Addizioni in colonna. • Le proprietà dell’addizione. • La sottrazione. • Sottrazioni in colonna. • La proprietà della sottrazione. • La moltiplicazione. • Le proprietà della moltiplicazione. • Moltiplicazioni in colonna. • La divisione. • La proprietà della divisione. • x 10, x 100, x 1000, : 10, : 100, : 1000. • Divisioni in colonna. • Geometria e realtà. • Lo sviluppo dei solidi. • Una scatola per un regalo. • Misurare le grandezze. • Misure di lunghezza. • Misure di capacità. • Misure di massa. 11 12, 13 14, 15 16 17 18, 19 20, 21 24 25, 26 27 32 33, 34 Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero 35 39 40 41 Il numero Il numero Il numero Il numero 42 78 79 80 64 65, 66 67, 68 69 - 71 Il numero Lo spazio e le figure Lo spazio e le figure Lo spazio e le figure Misure, relazioni… Misure, relazioni… Misure, relazioni… Misure, relazioni… TERZO PERIODO: APRILE - GIUGNO SECONDO PERIODO: GENNAIO - MARZO PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 3a OBIETTIVI CONTENUTI • Risolvere problemi di addizione e di sottrazione. • Utilizzare curiosità storiche per affinare le proprie capacità di calcolo. • Risolvere problemi di moltiplicazione e di divisione. • Conoscere le frazioni e operare con esse. • Trasformare le frazioni in numeri decimali. • Distinguere peso netto, tara, peso lordo. • Conoscere la suddivisione del tempo. • Conoscere le misure di valore. • Calcolare il costo unitario o il costo totale. • Distinguere linee aperte e chiuse, regione interna ed esterna, confine. • Distinguere i non poligoni dai poligoni con le loro caratteristiche. • Conoscere gli angoli. • Eseguire percorsi. • Disegnare con riga, squadra e compasso. • Classificare in base a una o due caratteristiche. • Riconoscere e stabilire relazioni anche tra numeri. • Addizioni e problemi. • Sottrazioni e problemi. • Verifica. • La moltiplicazione araba. • Moltiplicazioni con le dita. • Moltiplicazioni e problemi. • Divisione canadese. • Divisioni e problemi. • Verifica. • Le frazioni. • Dalle frazioni… ai decimi. • … ai centesimi…, ai millesimi. • Verifica. • Peso netto, tara, peso lordo. • Misure di tempo. • Misure di valore. • Costo unitario e costo totale. • Verifica. • Dai solidi alle figure piane. • Le linee. • Gli angoli. • Disegno con riga, squadra e compasso. • Classificazioni. • Classificazioni e relazioni. OBIETTIVI CONTENUTI • Riconoscere i numeri decimali nei valori monetari. • Addizioni e sottrazioni con numeri decimali. • Analizzare, comprendere e risolvere i problemi aritmetici. • Conoscere il perimetro e l’area dei poligoni. • Numeri decimali e monete. • Addizioni e sottrazioni con numeri decimali. • I problemi. • Verifica. • I poligoni. • Il perimetro dei poligoni. • L’area dei poligoni. PAGINE TEMA 22, 23 28, 29 30, 31 36 37 38 43 44, 45 46, 47 48, 49 50, 51 52 53 72 73 74 75 76, 77 81 82, 83 84, 85 86, 87 Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Il numero Misure, relazioni… Misure, relazioni… Misure, relazioni… Misure, relazioni… Misure, relazioni… Lo spazio e le figure Lo spazio e le figure Lo spazio e le figure Lo spazio e le figure 96, 97 98 Misure, relazioni… Misure, relazioni… PAGINE TEMA 54, 55 56, 57 Il numero Il numero 58 - 61 62, 63 88, 89 90 91 Il numero Il numero Lo spazio e le figure Lo spazio e le figure Lo spazio e le figure 145 MATEMATICA TERZO PERIODO: APRILE - GIUGNO OBIETTIVI • Comprendere il significato di simmetria. • Registrare dati. • Rispondere con chiarezza in situazioni di incertezza. • Utilizzare il computer per scrivere. CONTENUTI PAGINE TEMA • Figure simmetriche. • Verifica. • Certo, possibile e impossibile. • Rappresentare dati. • Verifica. • Scrivere un testo con il programma Word. 92, 93 94, 95 99 100 101 102 - 107 Lo spazio e le figure Lo spazio e le figure Misure, relazioni… Misure, relazioni… Misure, relazioni… Informatica PAGINE 4-10 146 Nelle pagine riservate al ripasso, si ripercorre velocemente quanto fatto in classe seconda. Il bambino viene invitato: • a utilizzare la linea numerica per completare successioni di numeri; • a usare frequentemente la tabella dei cento numeri sia per capire l’organizzazione dei numeri sia per scoprire alcune regolarità e quindi essere facilitati nel calcolo. Sarebbe utile che ogni bambino avesse sempre a disposizione una simile tabella a cui poter ricorrere in caso di necessità; • a scomporre numeri e a scriverli sia in cifre sia in parola, traducendoli in addizioni di decine e unità; • a confrontare numeri; • a eseguire semplici calcoli di addizione e sottrazione in situazioni in cui si opera solo con le unità (ben evidenziate) e in situazioni che prevedano il passaggio della decina; • a risolvere problemi elementari semplici. In questo caso accanto a ogni testo sono evidenziati i dati del problema che possono aiutare il bambino a superare le varie difficoltà. MATEMATICA PAGINE 8-9 Si insisterà affinché il bambino esegua con precisione e rapidità semplici calcoli mentali anche di moltiplicazione e divisione. Per raggiungere questo fondamentale obiettivo è necessario fornirgli strategie diverse ed esercitazioni periodiche. Dopo avergli fatto completare la tavola pitagorica di pagina 8, ampliando il discorso sull’area dei poligoni, si può presentare la seguente tavola pitagorica geometrica. Sarebbe opportuno che ne venisse costruita anche una con i quadretti di 1 cm2 da appendere sulle pareti dell’aula. COMPLETA LA TABELLA DELLA MOLTIPLICAZIONE SCRIVENDO I NUMERI CHE MANCANO. OSSERVA IL NUMERO DI QUADRATINI DI OGNI RETTAN− GOLO, CIOÈ LA SUA AREA, È UGUALE AL PRODOTTO DEI DUE FAT− TORI CHE SONO ANCHE LE SUE DIMENSIONI (A = b × h). PER OTTENERE I NUMERI QUADRATI MESSI IN EVIDENZA SU UNA DIA− GONALE DELLA TABELLA, DEVI MOLTIPLICARE UN NUMERO PER SÉ STESSO. ANCHE PER CALCOLARE L’AREA DEL QUADRATO MOLTIPLICHI LA MISURA DI UN LATO PER SÉ STESSA (A = l × l = l2). 147 MATEMATICA PAGINE 17-29 Nel presentare le quattro operazioni e in particolare l’addizione e la sottrazione, si ripercorre velocemente l’itinerario seguito nei primi due anni: il bambino viene invitato a descrivere immagini tratte dalla realtà con le parole e con i numeri; accanto a ogni illustrazione o a ogni testo sono evidenziati i dati del problema. Per far sì che il bambino esegua con precisione e rapidità semplici calcoli mentali di addizione e sottrazione, lo si abituerà a utilizzare le proprietà delle operazioni. 148 MATEMATICA PAGINE 22-23 28-29 Per far acquisire sicurezza al bambino nel passare dal linguaggio verbale al linguaggio matematico, si insiste necessariamente su problemi elementari (cioè con una sola operazione). Si propongono, quindi, in queste pagine vari tipi di problemi di addizione e sottrazione (combinazione, confronto, trasformazione); si forniscono inoltre esempi di situazioni presentate come addizioni che si risolvono con sottrazioni e viceversa. 149 MATEMATICA PAGINE 36-37 Le curiosità storiche possono offrire diverse opportunità. Per esempio, con gli schemi di moltiplicazione usati in passato si offre al bambino la possibilità di consolidare la comprensione delle proprietà distributiva e di esercitare in modo diverso le sue capacità di calcolo. Un’altra curiosità simpatica è la moltiplicazione con le dita che gli antichi usavano come una calcolatrice seguendo delle regole ben precise. 150 MATEMATICA PAGINE 38, 44-45 Nell’affrontare i problemi di moltiplicazione e di divisione, sarà bene verificare che il bambino sia in grado di comprendere successioni tipo quella presentata nel primo problema di pagina 38: in una bici 2 ruote, in due bici 4 ruote, in tre bici 6 ruote... Stabilendo rapporti tra grandezze numeriche, si deve cercare di educare il bambino al pensiero proporzionale, a intervenire con l’“analogia”, abituandolo a riflettere sulle relazioni che legano i dati dei problemi di moltiplicazione e divisione, che sono relazioni di proporzionalità. 151 MATEMATICA PAGINE 42-43 Per presentare l’algoritmo della divisione si parte da un problema, si esaminano i suoi dati da punti di vista differenti che permettono strategie di soluzioni e schemi di calcolo riassuntivi diversi. L’insegnante si soffermerà solo sullo schema che riterrà più adatto ai suoi alunni. PAGINE 48-49 Partendo da considerazioni sulla necessità dei numeri razionali, in questa prima tappa si affrontano: il concetto di frazione; frazioni per rappresentare parti di varie figure geometriche (offrendo anche l’occasione per conoscerne il nome); significato e ruolo del numeratore e del denominatore. Anagrammando “dai sale” si otterrà la risposta all’indovinello dell’esercizio 4 di pagina 49 (“la sedia”). 152 MATEMATICA PAGINE 50-52 La presentazione dei numeri misti è estremamente importante per far capire al bambino il valore e la modalità di scrittura di un numero decimale. 153 MATEMATICA PAGINE 58-61 In queste pagine si tenta di dare una risposta alle seguenti domande: • Il bambino capisce il testo di un problema? • È in grado di distinguere un dato utile da uno inutile? • È in grado di individuare il dato che manca o che è nascosto? • È in grado di distinguere tra situazioni possibili e impossibili? • In situazioni possibili, sa che cosa deve trovare, quale operazione eseguire, con quale risultato e con quale unità? 154 MATEMATICA PAGINE 64-77 Oltre agli esercizi presentati, si inviteranno i bambini a raccogliere ed esaminare contenitori che forniscano indicazioni circa la capacità (bottiglie, lattine, succhi di frutta in scatola…), il peso (confezioni di merendine, di pasta, di zucchero…) la lunghezza (confezioni di spago, nastri adesivi…). Successivamente si discuterà sulle misure scritte sui contenitori raccolti: • 1,5 l – 0,66 l – 0,5 l – 0,33 l…; • 150 cl – 66 cl – 50 cl – 33 cl…; 1 500 ml… Il confronto e la sistemazione dei contenitori in ordine crescente o decrescente potrà concludere il lavoro. Queste attività, che negli anni successivi potranno essere ampliate all’esame degli scontrini e dei volantini pubblicitari, potranno riservare delle sorprese come quella di scoprire che sulla confezione di una nota merendina viene risolto un problema tipo il seguente: • Una confezione contiene 5 merendine. Quanto pesa la confezione, se ogni merendina pesa 28 g? In terza si può cominciare ad affrontare con i bambini la distinzione tra massa e peso. Ma è bene sottolineare che nel linguaggio usato fin dai primi anni ci dovrà essere chiarezza e correttezza nei termini eventualmente usati. Ecco come può essere affrontato l’argomento: A pagina 69 si parla di misura di massa e non di peso. Sul vocabolario leggiamo che “massa” significa “quantità di materia”. Tutti gli oggetti sono formati da una “quantità di materia”, hanno quindi una “massa”. Se prendi alcuni oggetti e li lasci cadere, questi si spostano dall’alto verso il basso più o meno velocemente, perché la Terra esercita su di essi una forza di attrazione. Diciamo che questa forza è il peso degli oggetti lasciati cadere. Gli oggetti della stessa specie che hanno la stessa quantità di materia, o massa, hanno anche lo stesso peso. Se un oggetto ha una massa più grande di un altro della stessa specie, avrà anche un peso maggiore. Il peso, quindi, è una forza. Quando compriamo un chilo di pane, non è la forza con cui viene attratto verso il basso che ci interessa, ma la quantità di pane, cioè la sua massa, che viene misurata prendendo come campione la massa dell’unità di misura (chilogrammo) conservato a Sèvres vicino a Parigi. Quindi, la massa di un corpo si misura il chili. Puoi cercare di capire meglio la distinzione tra massa e peso con questo esempio. Avrai già visto che gli astronauti nello spazio, “galleggiano”. Ciò accade perché, a mano a mano che si allontanano dalla Terra, essa esercita una minore forza di attrazione. Perciò gli astronauti, pur conservando la stessa massa che avevano sulla Terra, perdono il loro peso. 155 MATEMATICA PAGINE 78-80 Cubi, parallelepipedi, piramidi, cilindri, sfere… sono le forme-modello (solidi) che usiamo per schematizzare la realtà. Tra queste forme tridimensionali, possiamo separare quelle che possono rotolare (solidi di rotazione) dalle altre (poliedri). Prima di chiedere ai bambini di costruire dei solidi geometrici con del cartoncino, sarebbe utile che essi venissero invitati a osservare le confezioni di alcuni prodotti che il più delle volte sono dei parallelepipedi. L’invito successivo sarà quello di “smontare” con cura la scatola che hanno di fronte e di “spianarla” sul tavolo ottenendo uno sviluppo che potrebbe essere riprodotto e ingrandito per la costruzione di nuove scatole oppure potrebbe essere adoperato per il “rimontaggio” della stessa scatola. 156 MATEMATICA PAGINE 81-83 Seguendo la metodologia adottata fin dal primo anno, dopo aver verbalizzato situazioni di gioco e ciò che si è osservato nella realtà, si perverrà a schematizzazioni che dovrebbero portare, via via, il bambino a distinguere: • le figure piane da quelle solide; • le linee aperte dalle linee chiuse; • tra le linee aperte, le linee rette, parallele, incidenti…; tra i “pezzi” di linea retta, i segmenti orizzontali, verticali e obliqui; • tra le linee chiuse, i poligoni e non poligoni; tra i poligoni, i poligoni con tre, quattro, cinque… lati e angoli. Ovviamente queste classificazioni verranno riprese nei prossimi anni. Fin dalla terza, comunque, è bene che il bambino abbia una visione globale e inizi a usare correttamente i termini geometrici. Particolare attenzione dovrà essere dedicata al termine “segmento”, che sovente viene impropriamente sostituito con quello di “linea”. 157 MATEMATICA PAGINE 84-85 In queste due pagine il concetto di angolo è affrontato da due punti di vista e, quindi, anche come cambiamento di direzione per evitare che il bambino faccia dipendere l’ampiezza di un angolo dalla lunghezza dei suoi lati. Il bordo dell’aiuola su cui si muove Topì può servire per anticipare la distinzione tra poligoni convessi e poligoni concavi che, nel prossimo anno, potrà essere affrontata anche da punti di vista differenti come indicato nella scheda riprodotta a pagina seguente. I concetti di concavità e di convessità sono abbastanza intuitivi. Basta pensare a una bacinella o a un bicchiere. La superficie che è capace di raccogliere e trattenere un liquido ha la caratteristica di essere concava, quella che non lo è si dice che non è concava, o, con altra espressione, che è convessa. Sarà opportuno partire da esempi pratici per spiegare il significato di concavo e convesso prima di arrivare alla definizione matematica di figura concava o convessa più precisa. A livello colloquiale, non ci si dovrà limitare ai poligoni concavi e convessi, ma si dovranno contemplare anche angoli, specchi, lenti e non poligoni concavi e convessi. In merito a questa caratteristica, il bambino nella scheda riprodotta a pagina seguente è invitato a classificare sia poligoni sia non poligoni. 158 MATEMATICA Di fronte a ciascuna delle due figure non poligonali 2 e 5 il bambino potrà chiedersi: «ha o non ha una “conca”?». La superficie ovale n. 2 è convessa come quella di un pallone, mentre la superficie n. 5 è concava come quella del vetro dei fari delle auto. 159 MATEMATICA PAGINE 86-87 Oltre che con attività di gioco e di osservazione, la trattazione degli argomenti di geometria dovrà essere accompagnata dal disegno geometrico con l’utilizzo della riga, della squadra come indicato a pagina 86. Si è rivelato molto utile nella pratica didattica l’uso del compasso con un attacco per innestare i pennarelli (pagina 87). Purtroppo, questo attacco è reperibile solo in negozi specializzati. Vale, comunque, la pena averlo in classe perché il bambino trova così più facile l’uso del compasso, in quanto la traccia del pennarello è più facilmente ottenibile ed è più visibile e colorata. Inoltre, la passione per il compasso non è più passeggera, ma dura nel tempo e permette al bambino di esplorare il piano con fantasia, ottenendo risultati, a volte, sorprendenti. 160 MATEMATICA PAGINE 92-93 In queste pagine, dopo aver invitato il bambino a osservare in un oggetto o in una figura parti simmetriche, gli si propone l’uso dello specchio per decifrare la risposta a un indovinello o messaggi come quello di pagina 173 di questa guida. Potrebbe usare lo specchio anche per verificare la presenza di assi di simmetria in una data figura, in una lettera dell’alfabeto o in una parola come negli esempi riportati in questa pagina. HO SCRITTO SU DEI FOGLI DI CARTA LE LETTERE , HO DIVISO OGNI LETTERA A METÀ DELL ALFABETO. PIEGANDO IL FOGLIO. HO MESSO IL FOGLIO, DALLA PARTE DELLA PIEGA, DAVANTI ALLO SPECCHIO. IN 16 CASI È CAPITATO CHE CON LA METÀ CHE AVEVO IN MANO E CON , L IMMAGINE DELLO SPECCHIO, HO OTTENUTO LA LETTERA COMPLETA. hanno almeno un asse di simmetria A E M V B H O W C I T X D X I U Y non hanno assi di simmetria F G J L N P Q R S Z QUALI PAROLE SONO STATE SCRITTE? PER SCOPRIRLO, APPOGGIA VERTICALMENTE UNO SPECCHIO RETTANGOLARE SUI SEGMENTI. DODICI CHIODI CHICCO IO DIECI OCHE OCCHIO CIBO CODE CIECO BOCCE BICI L’uso di griglie come quella dell’esercizio 6 di pagina 93 e quella riprodotta qui a lato vuol condurre il bambino a orientarsi in uno spazio limitato e portarlo gradualmente, attraverso la colorazione di regioni, a individuare alcune parti o moduli che ripeterà applicando, più consapevolmente nei prossimi anni, traslazioni, rotazioni, simmetrie. 161 MATEMATICA PAGINE 98, 101 162 Le pagine di logica consolidano, integrano e ordinano il lavoro svolto precedentemente. L’insegnante dovrebbe utilizzarle a mano a mano che affronta determinati argomenti. Per esempio, dopo aver presentato le figure geometriche, potrebbe utilizzare la pagina 98. Dopo aver presentato il doppio, il triplo, la metà, un terzo, potrebbe presentare alcuni esercizi simili a quelli di pagina 101. S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... ottocentoventiquattro settecentoventitré novecentosettantuno milleottantatré cinquecentotrentotto 3208 3000 + 200 + 8 h da u 3 2 0 8 ....... ....... ....... ....... ........... .................................... ....... ....... ....... ....... ........... .................................... ....... ....... ....... ....... ........... .................................... ....... ....... ....... ....... ........... .................................... ....... ....... ....... ....... 3 COMPLETA LA TABELLA. 9 10 0,9 ........................................ 5 10 ........ ........................................ k ........... .................................... nove decimi COLLEGA OGNI ESPRES− SIONE ALLA FRAZIONE E OGNI FRAZIONE AL NU− MERO DECIMALE CORRI− SPONDENTE. 3 1000 3 3 millesimi 100 17 17 centesimi 1000 17 17 millesimi 100 125 125 centesimi 1000 125 125 millesimi 100 3 centesimi ....... ....... 0,6 tre unità e otto decimi ....... ....... ........ + ....... ........................................ 2+ 1 10 ........ ........................................ 6+ 3 10 ........ ........................................ ....... ....... + ....... 4 .......................................... COMPLETA LA TABELLA. tremiladuecentootto 2 DATA 1,7 0,03 0,003 0,17 0,017 1,25 0,125 OSSERVA L’ESEMPIO E COMPLETA. 0 unità e 75 millesimi 0,75 1 decina e 4 decimi ......... 125 unità e 9 centesimi ......... 5 unità e 25 centesimi ......... 15 unità e 9 decimi ......... 9 unità e 245 millesimi ......... 163 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... 4 unità e 25 centesimi 0 unità e 90 millesimi 2 unità e 5 centesimi 50 centesimi u d c m 3 0 6 750 ....... 749 430 ....... 43 965 ....... 967 050 ....... 50 1000 ....... 999 65 ....... 605 4,60 ....... 46,0 ....... ....... ....... ....... 3,94 ....... 3,49 ....... ....... ....... ....... 14,6 ....... 14,60 ....... ....... ....... ....... 1,578 ....... 1,587 ....... ....... ....... ....... 095 ....... 95,0 6,09 ....... 5,10 ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... u 835 millesimi 0 unità e 80 millesimi 6 unità e 8 centesimi 200 centesimi 5 unità e 20 millesimi 3 d c m ....... ....... ....... ....... 3 unità e 70 centesimi COMPLETA CON IL SEGNO <, > OPPURE =. 5 ....... ....... ....... ....... 27 millesimi .......................................... 2 COMPLETA LE TABELLE. 3 unità e 65 millesimi DATA ....... ....... ....... ....... SCOMPONI COME NELL’ESEMPIO. 4 125,478 3 891,5 0,875 470,6 8 045,15 3,932 6 962,7 164 4000 + 100 + 20 + 5 + 0,4 + 0,07 + 0,008 ................................................................................................ ................................................................................................ ................................................................................................ ................................................................................................ ................................................................................................ S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... SCOPRI IL VALORE DELLE FRECCE E SCRIVI I NUMERI CHE MANCANO. 275 375 475 ......... ......... ......... ......... ......... 278 ......... ......... ......... ......... ......... ......... ......... 301 ......... ......... ......... ......... ......... ......... 1001 2 6,5 COMPLETA LE SUCCESSIONI DEI NUMERI. 7 96,5 97 3 7,5 ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... 97,5 ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... SENZA CALCOLARE IL RISULTATO, SCRIVI L’OPERAZIONE CHE DEVI ESEGUIRE PER TROVARE: la somma di 20 e 4 ......... la differenza tra 20 e 4 ......... il doppio di 20 ......... il prodotto di 20 e 4 ......... la metà di 20 ......... il quoziente tra 20 e 4 ......... 4 + 50 100 150 200 250 300 COMPLETA LA TABELLA. 50 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ 165 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... SCRIVI SOTTO OGNI FIGURA LA FRAZIONE CHE CORRISPONDE ALLA PARTE COLORATA. TI RICORDI ANCORA IL NOME DELLE OTTO FIGURE? SCRIVILO. ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ....... ............. ............. ............. ............. ............. ............. ............. ............. 2 SCRIVI IN CIASCUN DIAGRAMMA I NUMERI SCRITTI NEL RIQUADRO. 36 numeri pari 45 63 56 numeri numeri pari non pari minori di 50 minori di 50 ....... ....... ....... 3 ....... ....... ....... ....... ....... maggiori di 50 COMPLETA SCRIVENDO IL SEGNO +, x, –, : . 400 ....... 2 = 398 400 ....... 2 = 800 400 ....... 2 = 402 400 ....... 2 = 200 700 ....... 0 = 700 100 ....... 5 = 20 400 ....... 4 = 100 400 ....... 4 = 404 166 1000 ....... 1 = 1000 1000 ....... 1 = 999 1000 ....... 1 = 1001 1000 ....... 0 = 1000 1000 ....... 0 = 0 200 ....... 5 = 40 200 ....... 5 = 1000 200 ....... 5 = 195 900 ....... 250 = 650 450 ....... 200 = 650 800 ....... 800 = 1 500 ....... 10 = 50 690 ....... 190 = 500 370 ....... 130 = 500 850 ....... 350 = 500 250 ....... 250 = 500 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA .......................................... 1 COMPLETA LE MOLTIPLICAZIONI. × 5 0 2 7 3 8 6 4 9 × 1 4 8 2 5 7 6 3 10 3 5 2 4 ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 7 9 6 8 ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 45 × 10 = ....... 45 × 100 = ....... 45 × 1000 = ....... 3 × 10 = ....... 3,5 × 10 = ....... 0,25 × 10 = ....... 3 × 100 = ....... 3,5 × 100 = ....... 0,25 × 100 = ....... 3 × 1000 = ....... 3,5 × 1000 = ....... 0,25 × 1000 = ....... 2 COMPLETA LE DIVISIONI. : 2 : 3 : 4 : 5 : 6 : 7 : 8 : 9 2 12 4 14 6 16 8 18 10 20 ..... 18 3 15 30 12 27 9 24 6 21 ..... 40 20 4 24 8 28 12 32 16 36 ..... 25 50 30 5 35 10 40 15 45 20 ..... 24 54 60 30 6 36 12 42 18 48 ..... 28 63 35 70 42 7 49 14 56 21 ..... 24 64 32 72 80 40 8 48 16 56 ..... 27 72 36 81 45 90 54 9 63 18 ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 45 : 10 = ....... 3 : 10 = ....... 43,5 : 10 = ....... 1500 : 10 = ....... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 490 : 100 = ....... 70 : 100 = ....... 54,5 : 100 = ....... 1800 : 100 = ....... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... 3000 : 1000 = ....... 1500 : 1000 = ....... 950 : 1000 = ....... 2700 : 1000 = ....... 167 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... .......................................... ESEGUI LE SEGUENTI OPERAZIONI IN COLONNA. 253 + 45 a. 82 + 317 + = 959 + 36 b. 786 – 32 c. 945 – 276 – = 863 + 129 + = 72 + 954 329 + 1045 + = 891 – 134 – = 524 + 83 + = + = d. DATA + = 594 + 768 + = 1 263 – 145 – = 1 460 – 159 – = 1 430 – 750 – = 710 – 87 – = + = 306 – 148 – = – = e. 8 3 × 1 2 = 3 0 × 6 9 = 6 9 × 2 7 = 5 7 × 3 5 = f. 4 8 × 2 9 = 5 4 × 4 7 = 4 9 × 5 3 = 6 8 × 3 7 = 168 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... ESEGUI LE SEGUENTI DIVISIONI. 72 3 93 4 86 7 98 5 b. 9 3 6 6 547 3 849 7 631 4 749 5 c. 7 4 7 9 568 7 298 4 537 6 356 8 d. 6 4 2 8 353 5 424 6 635 7 816 9 e. 8 1 2 4 936 9 742 7 614 2 856 8 a. 88 6 169 MATEMATICA S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... RISOLVI I SEGUENTI PROBLEMI SUL TUO QUADERNO. SCRIVI QUI SOLO L’OPERAZIONE ADATTA PER RISOLVERLI. 1) Monica ha disegnato 4 cerchi e in ogni cerchio ha disegnato 7 quadrati. Quanti quadrati ha disegnato in tutto? 2) A Matteo hanno regalato 2 puzzle. Ogni puzzle è composto da 25 pezzi. Quanti sono in tutto i pezzi dei due puzzle? ....................................................... ....................................................... 3) Un camionista sta scaricando dal suo camion 100 casse di bibite. Finora ne ha scaricate 40. Quante casse deve ancora scaricare? 4) Massimo ha letto 100 pagine di un libro. Per finirlo, deve ancora leggere 25 pagine. Quanti sono in tutto le pagine del libro che sta leggendo Massimo? ....................................................... ....................................................... 5) Paolo ha 30 anni in meno di suo padre. Se Paolo ha 8 anni, quanti anni ha suo padre? ....................................................... 7) In un supermercato ci sono delle confezioni con 4 scatolette di carne ciascuna. Quante confezioni dovrò comperare per avere 12 scatolette di carne? 6) Nella scatola di un gioco di costruzioni ci sono 63 blocchi uguali. Con questi blocchi, Irene ha costruito 7 torri uguali. Quanti blocchi ha adoperato per ogni torre? ....................................................... 8) Simona pesa 26 kg; Sabrina pesa 31 kg. Quanti chili pesa in più Sabrina rispetto a Simona? ....................................................... ....................................................... 9) Fabio ha 35 euro nel salvadanaio. Oggi la nonna gli ha regalato € 5. Quanti euro ha ora Fabio? 10) A un torneo di pallavolo partecipano 8 squadre. Quanti sono in tutto i giocatori, se ogni squadra è composta da 6 giocatori? ....................................................... 11) Il papà acquista 12 bottiglie di aranciata contenute in 2 confezioni uguali. Quante bottiglie ci sono in ogni confezione? ....................................................... 170 ....................................................... 12) Elena ha perso 7 figurine. Questa mattina ne aveva 28. Quante figurine le restano? ....................................................... S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA ALUNNO 1 2 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... COMPLETA LE TABELLE. cubo: ........ parallelepipedo: ........ piramide: ........ cilindro: ........ cono: ........ sfera: ........ triangolo: ........ rettangolo: ........ quadrato: ........ pentagono: ........ esagono: ........ cerchio: ........ segmenti paralleli: ........ segmenti perpendicolari: ........ segmenti incidenti: ........ angoli acuti: ........ angoli ottusi: ........ ........ 3 2 3 perimetro in .... .... .... area in 4 ........ COMPLETA LA TABELLA. 2 3 ........ angoli retti: 1 1 ........ .... .... .... DISEGNA LE FIGURE SIMMETRICHE RISPETTO ALL’ASSE DI SIMMETRIA DATO. TRE DELLE SEGUENTI LETTERE HANNO UN ASSE DI SIMMETRIA ORIZZONTALE E TRE HANNO UN ASSE DI SIMMETRIA VERTICALE. TRACCIA I SEI ASSI DI SIMMETRIA. T RBMC F U E 171 S CH E D A D I V ER I F I C A MATEMATICA MATEMATICA ALUNNO 1 DATA .................................................................................................................................................... 2 COMPLETA LE TABELLE. km hm dam m 4 ........ ........ ........ ........ ........ 35 ........ ........ ........ ........ ........ m 5000 dm cm mm 9 86 ........ ........ kg ........ ........ 600 hg dag 3,5 ........ 900 hm m 2,5 kg ........ ........ ........ ........ ........ 70 l dl 1,5 cl 50 1800 g 300 6300 ........ 240 ml l cl ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ 450 5,2 ........ ........ ........ ........ ........ 1500 ........ ........ ........ g m 6 ........ ........ ........ ........ ........ 3 km 3700 200 4,2 ........ ........ 70 m mm ........ 600 banconota usata resto per pagare € 21 € 50 172 SCRIVI L’UNITÀ CHE MANCA. 8 km 4000 m 8 ........ 150 cm ........ 1300 60 mm m cm 3000 mm ........ 800 800 g 3 ........ 1500 kg ........ 750 600 g hg g 2,5 Mg ........ 400 250 g 0,6 ........ 3,5 hg ........ 150 2l 1600 ml l ml 300 l ........ 800 400 cl 6 ........ 150 dl ........ 2400 2 hl CALCOLA IL RESTO E SCRIVILO NELLA TABELLA. costo .......................................... ........ € 120 € 200 ........ € 78 € 100 ........ 4 8000 .... 4 ....... 1,5 ....... 6 ....... 3 ....... 8 ....... 1,5 ....... 6 ....... 2500 .... 2,5 ....... 350 ...... 2000 .... 1,6 ....... 3 ....... 4 ....... 15 ....... 200 ...... COMPLETA LA TABELLA. costo unitario € ........ quantità costo totale 7 € 63 € 20 3 €8 ........ € 56 3 € 120 € ........ €4 100 € € ........ ........ MATEMATICA ALUNNO S CH E D A D I V ER I F I C A .................................................................................................................................................... DATA .......................................... ECCO UN MESSAGGIO PER TE! OGNI QUADRATO CHE VI COMPARE È UNO DEI NOVE PEZZI DI QUESTA CHIAVE. I PUNTI, INVECE, INDICANO LA POSIZIONE DELLE LETTERE (O DEL PUNTO ESCLAMATIVO) NELLE VARIE PARTI: UNA , NEL MEZZO, L ALTRA A SINISTRA E LA TERZA A DESTRA. , PER LEGGERE L ULTIMA PARTE DEL MESSAGGIO CERCHIA LE LETTERE CHE HANNO ALMENO UN ASSE DI SIMMETRIA, POI LEGGI. CRINALOFA TSUFTJTPI! 173 SCIENZE E TECNOLOGIA, STORIA, GEOGRAFIA SCIENZE E TECNOLOGIA OBIETTIVI • Conoscere le diverse branche della scienza. • Conoscere il metodo sperimentale. • Conoscere le caratteristiche di solidi, liquidi, gas. • Conoscere gli effetti del calore sui solidi, sui liquidi, sui gas. • Conoscere le caratteristiche dell’aria. EDUCAZIONE AMBIENTALE • Conoscere le caratteristiche della combustione. EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA • Conoscere le piante. • Conoscere il suolo. • Conoscere gli animali. • Acquisire il concetto di catena alimentare e di rete alimentare. • Conoscere alcune strategie di difesa degli animali. • Scoprire le abitudini sociali di alcuni animali. EDUCAZIONE AMBIENTALE 174 CONTENUTI • Le scienze e il sapere scientifico. • Il metodo scientifico. • Solidi, liquidi, gas. • I solidi e il calore. • I liquidi e il calore. • I gas e il calore. • Vedere l’aria. • L’aria ha un peso. • La pressione atmosferica e il vento. • L’aria occupa uno spazio. • I gas dell’aria. • L’inquinamento dell’aria. • Il buco nell’ozono. • Proteggiamo l’ambiente. • La combustione. • Pericoli in casa. • Com’è fatta una pianta. • L’erbario. • Fusti diversi. • Le piante e l’ambiente. • Il bosco. • Il suolo. • Gli animali e l’ambiente. • Gli animali e il freddo. • Predatori e prede. • L’equilibrio dell’ambiente. • Attaccare e difendersi. • Vivere insieme. • Ambiente, natura, uomo. • Esploriamo: riserve e parchi naturali. • Scheda di rilevazione per l’ossevazione di un ambiente. PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 3a STORIA OBIETTIVI CONTENUTI • Distinguere i diversi tipi di fonte. • Comprendere il lavoro dello storico. • Che cos’è la storia. • Il lavoro dello storico, dell’archeologo, del geologo, del paleontologo e dell’antropologo. • I fossili. • Distinguere tra storia e mito. • Conoscere la storia della Terra. • Conoscere l’evoluzione della vita sulla Terra. • Dal Big Bang alla nascita della vita. • La nascita e l’evoluzione della vita (dai primi microrganismi acquatici ai mammiferi). • I dinosauri. • Dalle scimmie antropomorfe agli ominidi. • I primi uomini. • La scoperta del fuoco. • La caccia. • L’homo sapiens sapiens. • L’agricoltura. • L’allevamento degli animali. • La lavorazione dei metalli. • La nascita dei primi villaggi. • Conoscere le origini dell’uomo. • Conoscere la vita dell’uomo nel Paleolitico. • Conoscere la vita dell’uomo nel Neolitico. GEOGRAFIA OBIETTIVI • Comprendere il lavoro del geografo. • Distinguere paesaggi diversi. • Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di montagna. • Conoscere la struttura del vulcano. • Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di collina. • Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di pianura. • Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di fiume. • Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di lago. • Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di mare. • Conoscere i primi elementi di cartografia. • Comprendere l’importanza dei grafici in geografia. • Conoscere i punti cardinali e l’orientamento. CONTENUTI • Il lavoro del geografo. • Confronto di paesaggi. • La flora e la fauna della montagna. • L’uomo e la montagna. • La struttura del vulcano. • L’uomo e la collina. • La flora e la fauna della collina. • L’uomo e la pianura. • L’uomo e il fiume. • L’uomo e il lago. • La flora e la fauna. • I movimenti del mare. • La flora e la fauna del mare e delle coste. • L’uomo e il mare. • La carta geografica e la legenda. • La riduzione in scala. • Diversi tipi di carte. • I grafici. • I punti cardinali e l’orientamento. • Orientarsi senza il Sole. • La bussola. • L’orientamento delle carte geografiche. 175 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO SCIENZE ALUNNO 1 (GLI ANIMALI) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... OSSERVA E CONFRONTA LE ZAMPE DI QUESTI UCCELLI, POI COLLEGALE ALLA LORO FUNZIONE, INSERENDO NEL QUADRATINO IL NUMERO CORRISPONDENTE. 1 2 Per nuotare Per afferrare 3 Per camminare 4 Per arrampicarsi 2 SEGNA CON X SE LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F). • Osservando la dentatura di un animale si può capire il suo tipo di alimentazione. V F • Tutti gli animali usano i denti per mangiare. V F • Esistono pesci carnivori. V F • I mammiferi depongono le uova. V F • Esistono mammiferi volanti. V F • Alcuni animali si mimetizzano per ingannare la preda o i predatori. V F • I pesci respirano con i polmoni. V F • Gli animali erbivori si cibano di vegetali. V F • Esistono mammiferi acquatici. V F 176 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO SCIENZE ALUNNO 1 (GLI ANIMALI) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... LEGGI IL BRANO SEGUENTE E RISPONDI ALLE DOMANDE. Sulle spiagge rocciose, con l’alternarsi delle maree, si formano pozze più o meno grandi nelle quali la temperatura e la salinità dell’acqua variano durante il giorno. In queste pozze vivono alghe frondose, stelle marine, cozze, ricci e patelle. Le patelle sono piccoli molluschi, il cui corpo si è adattato per vivere in questa zona marina: hanno un piede piatto con il quale aderiscono alla roccia, come una ventosa. Sulla spiaggia, vicino alle pozze, costruiscono il nido le beccacce di mare, che usano il loro robusto becco per cacciare e aprire le conchiglie dei molluschi di cui si nutrono. Anche i ricci trovano rifugio tra gli scogli scavando la loro tana con le mandibole e le spine ventrali. • Quali organismi costruiscono la tana tra gli scogli? ................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................................... • Quali tecniche usano per costruirla? .......................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... • Perché le beccacce costruiscono il nido vicino alle pozze marine? ................................................ .......................................................................................................................................................................................................................... • Quale adattamento hanno sviluppato le patelle per vivere in questo ambiente? ................. .......................................................................................................................................................................................................................... 177 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO SCIENZE ALUNNO 1 (LE PIANTE) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... QUALI ORGANI SONO UTILI ALLA PIANTA PER NUTRIRSI? INDICA CON X. Tronco Semi 2 Frutto Fiore Foglie Radici SEGNA CON X SE LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F). • Le piante usano la luce per produrre i loro alimenti. V F • Solo le piante verdi realizzano la fotosintesi clorofilliana per nutrirsi. V F • La clorofilla è una sostanza che si trova negli animali e serve per trasformare sostanze semplici in sostanze complesse. V F • Alcune piante non hanno bisogno di nutrirsi. V F 3 LEGGI E COMPLETA IL TESTO CON LE PAROLE ADATTE. SCEGLI TRA LE SEGUENTI. stelo stomi acqua vapore acqueo tronco foglie radici Le piante assorbono l’................................................................ e i sali minerali presenti nel suolo attraverso le ................................................................. L’acqua passa dalle radici allo ................................................................ o al ................................................................ e tramite i rami arriva alle .................................................................. Dagli ................................................................ delle foglie, l’acqua si disperde nell’aria sotto forma di ..................................................................................................................... Questo processo è detto traspirazione. 178 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO SCIENZE (L’ACQUA) ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... elastico tappo di sughero foglio di carta spugna galleggia si imbeve d’acqua ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ PREPARA QUATTRO BICCHIERI COLMI DI ACQUA E IN OGNUNO METTI UNA SOSTANZA DIVERSA. OSSERVA E RIPORTA LE TUE CONSIDERAZIONI NELLA TABELLA. sale caffè macinato olio zucchero 3 .......................................... PRENDI UN RECIPIENTE PIUTTOSTO GRANDE E RIEMPILO PER METÀ DI ACQUA, POI PROVA A METTERE NELL’ACQUA GLI OGGETTI INDICATI E SEGNA LE TUE OSSERVAZIONI NELLA TABELLA. gomma 2 DATA si scioglie galleggia ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................ FILTRA, CON UN COLINO, IL CONTENUTO DEI BICCHIERI. QUALI SO− STANZE SONO «PASSATE» INSIEME CON L’ACQUA? PERCHÉ? Quando due sostanze si mescolano tra loro in modo da non poter più essere separate, formano una soluzione. Se, invece, si possono ancora separare formano un miscuglio. • Che cos’è acqua + sale? ................................................................................................................................................... • E acqua + olio? ............................................................................................................................................................................ 179 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO SCIENZE ALUNNO 1 (I PASSAGGI DI STATO) .................................................................................................................................................... .......................................... COMPLETA LE FRASI SEGNANDO CON X L’OPZIONE GIUSTA. • L’acqua che bolle diventa... • Il ghiaccio si forma... • Il calore trasforma la neve in... • Il vapore acqueo raffreddato... 2 DATA neve. vapore acqueo. raffreddando l’acqua. riscaldando l’acqua. ghiaccio. acqua. evapora. diventa acqua. SCRIVI LE CARATTERISTICHE DELL’ACQUA CHE RICORDI. ........................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................... 3 COMPLETA SCRIVENDO SOTTO LE FRECCE... + calore 180 oppure – calore .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO STORIA ALUNNO 1 (IL PALEOLITICO) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... LEGGI IL BRANO SEGUENTE E RISPONDI ALLE DOMANDE. Gli studiosi, dall’esame attento dei resti degli uomini del Paleolitico, sono in grado di fornirci molte informazioni sulla difficile vita di quei nostri lontanissimi antenati. Possiamo così sapere che gli uomini del Paleolitico vivevano in media 30-40 anni e che spesso la loro morte era causata dall’attacco di un animale feroce, dal morso di un serpente o, addirittura, dalla puntura di uno dei tanti insetti velenosi che vivevano in quel periodo. I nostri antenati non erano in grado di curarsi e così morivano per malattie che spesso dipendevano dalla mancanza di igiene o dalla scarsa alimentazione. Per lunghi periodi di tempo, inoltre, il clima era molto freddo; di conseguenza le piante non crescevano, gli animali da cacciare diminuivano e gli uomini soffrivano la fame. H. G. Wells, La macchina del tempo, Mursia • Quanto vivevano, in media, gli uomini del Paleolitico? ................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................................... • Da che cosa, spesso, era provocata la loro morte? ..................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... • Perché in quel periodo tutte le malattie erano molto pericolose? ................................................. .......................................................................................................................................................................................................................... • Quali erano le conseguenze di un periodo di freddo intenso? ......................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... 181 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO STORIA ALUNNO 1 (IL PALEOLITICO) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... LEGGI CON ATTENZIONE, POI RISPONDI ALLE DOMANDE. L’osso si può lavorare con finezza: piccoli uncini con pezzetti di carne in cima e un leggero laccio si sono dimostrati ottime trappole per i pesci di torrente e di lago. Come è avvenuta la scoperta? Mah... Forse un giorno sulla riva del lago, aspettando gli animali, qualcuno, gettando distrattamente nell’acqua briciole di cibo, ha visto che una trota... abboccava. «Se potessi tirarla a riva» avrà pensato. L’abilità nel lavorare l’osso si è molto raffinata nel tempo. Con le lame e i perforatori di selce si dava al materiale la forma voluta. Ed ecco l’idea di una punta con denti affilati che si piantano nel corpo del pesce senza lasciare la presa: nasce la fiocina, o arpione. È un attrezzo utilissimo e bisogna stare attenti a non perderlo. Per questo l’asta viene legata al polso con un laccio di cuoio. da C’era una volta l’uomo, De Agostini • Di che cosa erano fatti gli ami da pesca? ............................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... • Com’è fatto un arpione? ....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... • In che modo il pescatore cercava di non perderlo? ...................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... 182 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO STORIA ALUNNO (IL NEOLITICO) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... Come sai già, il periodo detto Neolitico, o Età della Pietra Nuova, ha inizio con una grande scoperta: l’agricoltura, che determinò una vera e propria rivoluzione nella vita degli uomini. 1 LEGGI LE FRASI SEGUENTI E ACCANTO A CIASCUNA SCRIVI SE CIÒ DI CUI SI PARLA È AVVENUTO PRIMA O DOPO LA RIVOLUZIONE AGRICOLA. • Gli uomini erano nomadi. ................................................................ • Gli uomini abitavano in case di argilla e di mattoni. ................................................................ • Impararono a mantenere acceso il fuoco. ................................................................ • Impararono a lavorare i metalli. ................................................................ • Impararono a scheggiare la selce per fare armi e utensili. ................................................................ • Impararono ad allevare gli animali. ................................................................ 2 INDICA CON X QUALI FONTI NON HANNO A DISPOSIZIONE GLI STU− DIOSI DELLA PREISTORIA. Le fonti materiali. Le fonti visive. 3 Le testimonianze orali. Le fonti scritte. NELLE FONTI VISIVE E NELLE FONTI MATERIALI ILLUSTRATE QUI SOTTO SEGNA CON X QUELLE LEGATE ALLA PREISTORIA. 183 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO STORIA ALUNNO 1 (I PRIMI VILLAGGI) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... LEGGI E COMPLETA IL TESTO CON LE PAROLE ADATTE. SCEGLI TRA QUELLE ELENCATE QUI SOTTO. villaggi • animali • stampi • acqua • metalli attrezzi • palafitte • sedentari Quando nacque l’agricoltura, gli uomini del Neolitico divennero ........................................................ e, abitando vicini, diedero vita ai primi ......................................................................................... Le .................................................................. erano case costruite sull’.............................................................................. per difendersi meglio dagli animali selvatici e dall’umidità. Nei villaggi si allevavano gli .............................................................................. per ricavarne cibo e pelli. Nel tempo gli uomini impararono a lavorare i .............................................................................. fondendo le pietre che li contenevano e raccogliendoli in .............................................................................. di pietra, di legno o di argilla. Lavorando i metalli ottennero .............................................................................. robusti e nuove armi. 184 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO STORIA (L’ORDINE CRONOLOGICO) ALUNNO 1 .................................................................................................................................................... DATA .......................................... METTI IN ORDINE SULLE LINEE DEL TEMPO GLI ELEMENTI INDICATI NEI RIQUADRI (UNISCI CON UNA FRECCIA). aprile marzo giugno uomo sedentario (Neolitico) uomo nomade (Paleolitico) invenzione della scrittura scoperta del fuoco invenzione del telaio nascita delle prime città homo habilis homo sapiens febbraio homo erectus scoperta dell’allevamento armi di pietra homo sapiens sapiens 185 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO GEOGRAFIA ALUNNO 1 (LA PIANTA) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... OSSERVA LA PIANTA DI UNA ZONA DI TORINO E RISPONDI. • Con quale colore vengono rappresentate le strade e le piazze? ........................................................................................... • Che cosa indicano i riquadri grigi? ........................................................................................... • Sai dire a che cosa serve la griglia formata dalle lettere A, B, C ecc. e dai numeri 1, 2, 3 ecc.? ........................................................................................... • Cerca via Rivalta: in quale quadrato si trova? ........................................................................................... 2 CERCA SULLA GUIDA «TUTTOCITTÀ» DELLA TUA ZONA. • la strada dove abiti; • la strada dov’è situata la tua scuola; • le strade dove abitano i tuoi amici; • le strade dove abitano i tuoi parenti; • la strada dove c’è il supermercato; • l’ospedale; • la piscina o la palestra; • la biblioteca pubblica; • segna, infine, il luogo in cui di solito vai a giocare. Traccia uno dei tuoi percorsi abituali per andare da casa tua a .............................................................................................................. 186 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO GEOGRAFIA ALUNNO 1 (LA MONTAGNA) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... L’ALTEZZA DI UN RILIEVO SI MISURA PARTENDO DAL LIVELLO DEL MARE; OSSERVA IL DISEGNO E RISPONDI ALLE DOMANDE. • Quanto è alto il rilievo a sinistra? ........................................................................................... m 1300 • È una montagna o una collina? ........................................................................................... • A che altezza si trova la chiesa? m 1150 ........................................................................................... • E il castello? ........................................................................................... m 900 • Il paese si trova più in alto o più in basso del castello? ........................................................................................... m 700 ........................................................................................... 2 SEGUENDO L’ESEMPIO, COLLEGA CON UNA FRECCIA GLI ELEMENTI INDICATI NEI RIQUADRI. bellezze naturali abbondanza di legname allevamento di animali boschi e foreste erba e fieno costruzione di case e alberghi prati sviluppo turistico artigianato del legno 187 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO GEOGRAFIA ALUNNO 1 (LA COLLINA E LA PIANURA) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... OSSERVA LA FOTOGRAFIA E RISPONDI ALLE DOMANDE. • Le colline si distinguono dalle montagne perché: sono coperte di fitte foreste. sono più basse e hanno la cima tondeggiante. in estate sono spesso coperte di neve. • L’ambiente collinare è favorevole alla vita dell’uomo: per le abbondanti nevicate. per il clima mite. per la vicinanza al mare. 2 OSSERVA UNA CARTA FISICA DELL’ITALIA E INDICA QUALI DI QUESTE CITTÀ SI TROVANO IN PIANURA. Milano L’Aquila 3 Bologna Alessandria Firenze Roma Bolzano Cagliari Piacenza Aosta INDICA LA RISPOSTA ESATTA E RISPONDI. • La costruzione di strade, autostrade e ferrovie è più facile: in montagna. in collina. in pianura. • Perché? ....................................................................................................................................................................................... • Le industrie, per svilupparsi, hanno bisogno di una fitta rete di vie di comunicazione: per rendere più facile il viaggio degli operai. per favorire il trasporto di materie prime e di prodotti finiti. per trasportare le macchine che producono le merci. 4 SEGNA LE CARATTERISTICHE DEL PAESAGGIO COLLINARE. Vigneti. Cime elevate. 188 Dolci pendii. Terrazzamenti. Pareti scoscese. Uliveti. SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO GEOGRAFIA ALUNNO 1 (IL FIUME) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... COLLEGA CON UNA FRECCIA L’INIZIO E LA CONCLUSIONE DELLE FRASI. Il fiume scorre verso il basso perché... scorre più veloce che vicino alla foce. Il fiume vicino alla sorgente... la sorgente è più in alto della foce. L’emissario è un fiume che... si getta in un fiume più grande. L’affluente è un fiume che... un fiume si getta nel mare. La foce è il punto in cui... esce da un lago. 2 LEGGI E COMPLETA IL TESTO CON LE PAROLE ADATTE. SCEGLI TRA LE SEGUENTI. pianura sassi corrente montagna piena argini fiumi materiali marrone In alta ........................................................................ le acque dei ........................................................................ e dei torrenti trascinano con sé ........................................................................ e rocce e li trasportano verso la . In pianura la ........................................................................ diventa meno ........................................................................ forte, e i ........................................................................ più pesanti si depositano lentamente. Durante le abbondanti piogge, quando il fiume è in ....................................................................................., l’acqua si colora di ........................................................................ perché trasporta molta terra strappata dagli ......................................................................... 189 SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO GEOGRAFIA ALUNNO 1 (IL MARE) .................................................................................................................................................... DATA .......................................... OSSERVA LE FOTOGRAFIE E RISPONDI ALLE DOMANDE. • Quale tipo di costa è rappresentata nella fotografia A? ......................................................................................................... • E nella fotografia B? ......................................................................................................... • Quale dei due tipi di costa, secondo te, è più probabile che sia abitato? A Perché? .............................................................................. ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... • Quale dei due tipi di costa, secondo te, è più facilmente coltivabile? Perché? B ......................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... 2 LEGGI E COMPLETA IL TESTO CON LE PAROLE ADATTE. SCEGLI TRA LE SEGUENTI. promontorio insenature porto costa spiaggia golfo isole In crociera La nave parte per una crociera. Si allontana dalla .................................................. bassa e uni- forme, orlata da una bella .................................................. modellata dal mare. Dopo aver superato una sporgenza montuosa, il ................................................, si avvicina a delle ...................................................... ricche di ................................................. Alla fine del suo viaggio, la nave entra nel ........................................., all’interno di un ampio ................................................... 190 BAFFO E CO D A APPUNTI .................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................. 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