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GUID
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L’INSEG
IN QUESTA GUIDA
classe 2a
Programmazione annuale di lingua, musica, arte e immagine
Schede per la verifica dei prerequisiti
Schede di verifica di lingua (primo quadrimestre)
Schede di verifica di lingua (secondo quadrimestre)
Schede di consolidamento di lingua
Arte e immagine: contributi e spunti di lavoro
Parole magiche per… Baffo e Coda vanno a teatro
La vera storia di Babbo Natale
Programmazione annuale di matematica
Attività di consolidamento di matematica
Schede di verifica di matematica
Programmazione annuale di scienze e tecnologia, storia,
geografia
Schede di consolidamento di scienze e tecnologia, storia,
geografia
4-8
9-10
11-15
16-20
21-28
29-34
35-42
43-46
46-63
64-74
75
76-90
classe 3a
Programmazione annuale di lingua, musica, arte e immagine
Schede per la verifica dei prerequisiti
Schede di verifica di lingua (primo quadrimestre)
Schede di verifica di lingua (secondo quadrimestre)
Schede di consolidamento di lingua
Arte e immagine: contributi e spunti di lavoro
Parole magiche per… Baffo e Coda vanno a teatro
La grotta dei cervi
Programmazione annuale di matematica
Attività di consolidamento di matematica
Schede di verifica di matematica
Programmazione annuale di scienze e tecnologia, storia,
geografia
Schede di consolidamento di scienze e tecnologia, storia,
geografia
92-96
97-100
101-107
108-113
114-128
129-132
133-142
143-146
146-162
163-173
174-175
176-190
BAFFO E CODA
classe 2a
Letture e percorso nella lingua
Riflessione sulla lingua
Matematica, scienze e tecnologia,
storia, geografia
LE LETTURE
LA MATEMATICA
E LE DISCIPLINE
LA RIFLESSIONE
SULLA LINGUA
LINGUA ED ESPRESSIVITÀ
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
classe 2a
Il percorso di consolidamento della lettura e della scrittura si articola in periodi successivi
che corrispondono ad altrettante tappe della programmazione.
Come anche nelle altre materie, tali periodi sono puramente indicativi: essi fanno riferimento a una scansione dei contenuti applicata alla realtà di una classe virtuale che si colloca idealmente “nella media”.
1. LETTURE
2. RIFLESSIONE
SULLA LINGUA
OTTOBRE - DICEMBRE
SETTEMBRE
OBIETTIVI
• Rispondere a semplici
questionari in relazione
a immagini osservate.
• Arricchire il proprio lessico.
• Raccontare il vissuto
in relazione alla scuola.
• Produrre semplici testi scritti
per raccontare il vissuto
e per descrivere.
• Comprendere semplici testi
narrativi e descrittivi.
• Cogliere la differenza tra
racconto realistico e racconto
fantastico.
3. ARTE
E IMMAGINE
CONTENUTI
• La descrizione.
• Il racconto realistico.
• Il racconto fantastico.
OBIETTIVI
CONTENUTI
• Comprendere una semplice
descrizione.
• Cogliere i dati sensoriali
in una descrizione.
• Utilizzare i cinque sensi
per cogliere i diversi aspetti
della realtà e produrre un testo
descrittivo.
• Distinguere dati visivi, uditivi,
olfattivi, gustativi e tattili.
• Nella descrizione di una
persona distinguere le
caratteristiche fisiche e
quelle caratteriali.
• Utilizzare paragoni
per descrivere.
• I dati sensoriali.
• Laboratorio di lingua:
la descrizione di sé stessi.
• La descrizione di un giocattolo.
• La descrizione di un
personaggio fantastico.
4
PAGINE
6, 10
4, 5, 8, 9,
11, 14
12, 13
PAGINE
15
16, 17
18
19, 20
4. MUSICA
E TEATRO
TEMA
La scuola.
La scuola
nel mondo.
TEMA
La descrizione.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a
OTTOBRE - DICEMBRE
OBIETTIVI
• Comprendere un semplice
testo poetico.
• Riconoscere le parole in rima.
• Scoprire parole onomatopeiche.
• Riconoscere il personaggio
principale e i personaggi
secondari in un racconto.
• Descrivere un’immagine
fotografica.
• Risolvere semplici giochi
linguistici.
• Utilizzare semplici poesie
per realizzare un cartellone
a tema.
• Comprendere un racconto
realistico.
• Riconoscere le strofe in
una poesia.
• In un racconto distinguere
l’inizio, lo svolgimento dei fatti
e la conclusione.
• Riordinare le sequenze
di un racconto.
• Individuare i luoghi di
un racconto.
• Riconoscere i tempi di
un racconto.
• Comprendere un testo poetico
individuandone le rime.
• Comprendere un testo
regolativo.
• Descrivere un’immagine
fotografica.
• Risolvere semplici giochi
linguistici.
• Utilizzare semplici poesie
per realizzare un biglietto
di auguri.
• Osservare i colori nella natura
e nell’arte.
• Distinguere gradazioni di colore.
• Riprodurre ritmi.
CONTENUTI
PAGINE
TEMA
L’autunno.
• Le rime.
• I dati uditivi in una descrizione.
• Il racconto fantastico.
21
22, 23
24, 31,
34, 35,
46, 47
(Inserto)
L’autunno.
(Inserto)
L’autunno.
(Inserto)
L’autunno.
• Il racconto realistico.
32
• Il testo poetico.
33
• Laboratorio di lingua: costruire
una storia in tre sequenze.
Scrivere la conclusione di
una storia. Scrivere l’inizio di
una storia e trovare un titolo
adatto.
• Le sequenze narrative.
40 - 42,
44, 45,
48, 49
• I luoghi nei racconti fantastici.
44, 45
• I tempi nei racconti fantastici.
50, 51
• Le rime.
53, 64
• Il testo regolativo: ricette.
54
Il racconto
fantastico.
43
L’inverno.
(Inserto)
L’inverno.
(Inserto)
L’inverno.
(Inserto)
L’inverno.
I colori.
38, 39
Arte e immagine.
Attività teatrale e musica: La vera storia di Babbo Natale pagine 135 - 144
(in questa guida alle pagine 35 - 42).
5
LINGUA ED ESPRESSIVITÀ
OBIETTIVI
GENNAIO - FEBBRAIO
• Individuare il personaggio
estraneo a una storia.
• Completare una filastrocca
con le parole mancanti.
• Descrivere un personaggio
e un animale.
• Comprendere una descrizione
distinguendone le parti.
• Comprendere un testo poetico.
• Comprendere un semplice
testo narrativo.
• Comprendere una lettera.
• Conoscere le parti di una lettera
e distinguere destinatario
e mittente.
• Comprendere un testo
dialogato.
• Comprendere un fumetto.
• Conoscere la funzione
delle didascalie.
• Distinguere i personaggi e
i luoghi in un racconto fantastico.
• Comprendere l’importanza
del titolo.
• Cogliere la successione dei fatti
individuando le parole-chiave.
• Dividere un racconto
in sequenze.
• Riconoscere i colori caldi e
i colori freddi associando
sensazioni a immagini e
situazioni.
CONTENUTI
• I personaggi nei racconti.
61
• La filastrocca.
62
• La descrizione.
63, 65
• Il testo poetico.
• La personificazione.
• Il protagonista; la successione
dei fatti.
• La lettera informale.
68, 74, 75
69
70, 71
• Una scenetta teatrale.
76
• Il fumetto.
77
• Il racconto fantastico.
78 - 81
• Gli indicatori temporali.
82, 83
• Le sequenze.
84
• Colori caldi e freddi.
66, 67
MARZO - MAGGIO
OBIETTIVI
• Descrivere un’immagine
fotografica.
• Risolvere semplici giochi
linguistici.
• Comprendere testi poetici.
• Memorizzare filastrocche
e utilizzarle nel Gioco dell’Oca.
• Descrivere l’arrivo
della primavera.
6
PAGINE
CONTENUTI
TEMA
L’inverno.
72, 73
PAGINE
Arte e immagine.
TEMA
(Inserto)
La primavera.
(Inserto)
La primavera.
(Inserto)
(Inserto)
La primavera.
La primavera.
• La descrizione.
92, 100
PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a
MARZO - MAGGIO
OBIETTIVI
CONTENUTI
• Comprendere testi descrittivi
cogliendo l’importanza degli
aggettivi qualificativi all’interno
di una descrizione.
• Scrivere un biglietto augurale.
• Distinguere le parti di
un racconto individuando
le sequenze dialogiche.
• Riordinare le sequenze
di un racconto.
• Completare un racconto con
le parti mancanti.
• Comprendere un racconto
realistico.
• La descrizione.
101, 106
• Il dialogo.
93
94, 95
• Comprendere un racconto
fantastico.
• Completare paragoni.
• Comprendere un diario.
• Comprendere un testo
regolativo.
• Comprendere un semplice testo
informativo.
• Distinguere diversi tipi di linea.
• Colorare un disegno secondo
la tecnica “a punti”.
• Descrivere un’immagine
fotografica.
• Risolvere semplici giochi
linguistici.
• Comprendere testi poetici.
• Organizzare una caccia
al tesoro.
• Seguire istruzioni per realizzare
un semplice manufatto.
• Ricercare gli aggettivi qualificativi
in una descrizione.
• Individuare i dati sensoriali in
una descrizione.
• Continuare e completare
un racconto realistico.
• Comprendere un racconto
realistico.
TEMA
La primavera.
96, 97
• I connettivi logici.
102, 103
• Il racconto realistico.
• Il racconto fantastico.
104, 108,
110, 111,
112
109
• Il diario.
• Il testo regolativo: istruzioni.
105
107
113
• Il testo informativo.
114
• La linea, il punto.
98, 99
OBIETTIVI
GIUGNO
PAGINE
CONTENUTI
PAGINE
Arte e immagine.
TEMA
(Inserto)
L’estate.
(Inserto)
L’estate.
(Inserto)
(Inserto)
L’estate.
L’estate.
(Inserto)
L’estate.
• La descrizione.
121
128
• Il racconto realistico.
122
123 - 127
7
LINGUA ED ESPRESSIVITÀ
GIUGNO
OBIETTIVI
CONTENUTI
PAGINE
• Comprendere un racconto
fantastico.
• Comprendere un testo poetico.
• Comprendere un testo
regolativo.
• Il racconto fantastico.
129
• Il testo poetico.
• Il testo regolativo: consigli.
130, 134
131
• Comprendere che cos’è
l’orizzonte e individuarlo
in alcune immagini.
• Distinguere in una immagine
gli elementi in primo piano,
gli elementi in secondo piano e
lo sfondo.
• I piani dell’immagine.
132, 133
TEMA
L’estate.
Arte e immagine.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
OBIETTIVI
CONTENUTI
PAGINE
TEMA
• Scrivere ortograficamente.
• Ripasso ortografico:
suono dolce e duro di c e g,
gli, gn, sce - sci, sche - schi,
qu - cu, cq, consonanti doppie,
mb - mp.
2 - 10
• Scrivere parole con l’apostrofo.
• L’apostrofo.
• C’è, c’era, c’erano.
• Un po’.
• Le sillabe.
11 - 13
• Scrivere parole con l’accento.
• Conoscere il presente indicativo
dei verbi essere e avere.
• L’accento.
• Il verbo essere, il verbo avere.
15
16 - 18
• Conoscere i principali segni
di punteggiatura.
• Il punto.
• La virgola.
• Il punto interrogativo e
il punto esclamativo.
19
20
21
Punteggiatura.
• Conoscere gli articoli
determinativi e indeterminativi.
• Conoscere i nomi.
• Gli articoli.
22, 23
Morfologia.
• Nomi comuni e nomi propri.
• Il numero dei nomi.
• Il genere dei nomi.
• Gli aggettivi qualificativi.
• I verbi.
24
25, 28
26, 27, 29
30
31, 32
• Le frasi.
• Verifiche finali.
33
34, 35
• Dividere le parole in sillabe.
• Riconoscere le qualità.
• Riconoscere le azioni.
• Intuire la struttura della frase.
8
Ortografia.
14
Sintassi.
P R E R E Q U IS I T I
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
mio nonno
Mio nonno era molto alto, ma non molto robusto;
soltanto tutt’intorno alla vita era un po’ più grasso
perché aveva una pancetta rotonda.
Aveva occhi blu e riccioli bianchi pettinati
con la riga nel mezzo.
Anche i baffi e le sopracciglia erano bianchi.
La sua pelle era scura anche d’inverno, rugosa
come la carta crespa.
Le sue mani erano magre, con lunghe dita sottili.
Abitava sul mio stesso pianerottolo, così ogni
giorno, alle otto meno venti, gli facevo
la prima visita: andavo a svegliarlo.
Christine Nöstlinger, Il nonno segreto, Juvenilia
RISPONDI SUL QUADERNO.
1. Che corporatura aveva il nonno?
2. Di che colore aveva gli occhi?
3. Com’era pettinato?
4. Com’erano i baffi e le sopracciglia?
5. Com’erano la sua pelle e le mani?
6. Dove abitava?
OB. COMPRENDERE
UNA SEMPLICE DESCRIZIONE .
9
P R E R E Q U IS I T I
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
i ranocchi disubbidienti
Il fresco venticello d’autunno soffiava sulla riva
dello stagno.
– È tempo di dormire – disse la mamma. – Venite,
presto! Faremo un lungo sonno sotto il fango
profondo e tiepido, sino alla prossima primavera.
– Il tempo è bello e fa ancora caldo: è presto
per dormire. Vogliamo restare al sole! – dissero
i piccoli sei ranocchi.
– Assolutamente no! – gridò la mamma.
– Groà, groà – risposero i ranocchi, capricciosi
e ostinati.
A un certo punto una nuvola oscurò il sole.
I sei ranocchi rabbrividirono e… tuf… ciac…
sc… scomparvero nell’acqua, dietro alla mamma.
Kathryn Jackson, Racconti d’autunno, Mondadori
RISPONDI SUL QUADERNO.
1. In quale stagione si svolge la storia che hai letto?
2. Perché mamma rana chiamò i ranocchi?
3. Che cosa le risposero i ranocchi?
4. Perché, alla fine, i ranocchi cambiarono idea e ubbidirono alla mamma?
10
OB. COMPRENDERE
UN SEMPLICE TESTO NARRATIVO .
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
festa di compleanno
Ieri era il mio compleanno e alla mia festa
ho invitato tre compagni.
Il primo ad arrivare è stato Asad.
Appena entrato mi ha detto: – Ciao Oscar,
tanti auguri!
Dallo zainetto ha tirato fuori un regalo per me.
Era un bellissimo libro.
Caterina è arrivata seconda, con un regalo fatto
con le sue mani: una sciarpa di lana a righe verdi
e blu.
Beh, un po’ l’ha aiutata la mamma perché
da sola non riusciva a finirla.
Non è una sciarpa normale: sta arrotolata
come un lungo cannolo.
Per ultimo è arrivato Camillo, che mi ha portato
una scatola di matite colorate.
Sono ventiquattro, con tutte le sfumature.
Abbiamo giocato tutto il pomeriggio
e ci siamo divertiti un fracco!
Anna Sarfatti, … A un compleanno finito tra le piume, EDT
COME SI CHIAMANO I BAMBINI INVITATI ALLA FESTA DI COMPLEANNO
DI OSCAR?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
CERCHIA I REGALI CHE OSCAR HA RICEVUTO DAI SUOI COMPAGNI.
OB. COMPRENDERE
UN RACCONTO .
11
S CH E D A D I V ER I F I C A
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la scuola
La scuola era vecchia e molto grande.
Ai bambini più piccoli era riservato
il piano terreno.
A quelli più grandi il primo piano.
Al piano interrato era stato attrezzato
un laboratorio, dove si potevano fare
lavori con il legno e modellare
oggetti d’argilla.
Ma il posto che i bambini amavano
di più era il solaio, che chiamavano
«la caverna».
Il solaio era pieno di coperte, cuscini,
materassi, con i quali facevano finta
di costruire case.
Anne Carling, Una sorella è una sorella è una sorella,
Fabbri
SCRIVI SOTTO OGNI RIQUADRO IN QUALE AMBIENTE SI SVOLGE
LA SCENETTA ILLUSTRATA.
12
……………………………………………
……………………………………………
……………………………………………
……………………………………………
OB. COMPRENDERE
UNA DESCRIZIONE .
S CH E D A D I V ER I F I C A
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
OSSERVA IL DISEGNO E INSERISCI LE PAROLE DELL’ELENCO AL POSTO
GIUSTO NEL TESTO.
un omino straordinario
Entrò un omino straordinario.
Aveva un …………………………………………………………………………………………
in testa. Indossava una …………………………………………………….………
di uno stupendo velluto color prugna.
I pantaloni erano …………………………………… bottiglia.
I …………………………………… erano grigio perla.
Con una mano reggeva un bastone da passeggio
con un bellissimo …………………………………………………………………………….
Gli copriva il mento una ……………………………………………………
a punta. E i suoi occhi erano gli occhi più splendenti
che si fossero mai visti!
Continuava a fare piccoli movimenti
con la ……………………………………, ora da una parte,
ora dall’altra.
I suoi movimenti veloci lo facevano assomigliare
a uno ……………………………………………………………………………
del bosco.
Roald Dahl, La fabbrica di cioccolato, Salani
pomello d’oro • testa • barbetta nera • scoiattolo
giacca • cappello a cilindro • guanti • verde
OB. COMPLETARE
UNA DESCRIZIONE CON LE PAROLE ADATTE .
13
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
l’anatroccolo pauroso
NUMERA NELL’ORDINE GIUSTO LE SEQUENZE DELLA STORIA,
POI RACCONTALA SUL QUADERNO CON PAROLE TUE.
TI AIUTO
IO!
IO HO
PAURA!
CHE BELLO!
SO NUOTARE!
ANDIAMO A
FARE IL BAGNO!
14
OB. RIORDINARE
LE SEQUENZE DISEGNATE DI UNA STORIA .
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la cassetta che faceva qua qua
C’era una volta una cassetta delle lettere.
Era bellissima e teneva con cura le lettere
dentro di sé fino a quando il postino andava
a raccoglierle. Proprio vicino alla cassetta
c’era un lampione e i due erano molto amici.
Il lampione brillava nell’oscurità, così
la gente poteva vedere bene la buca dove
impostare le lettere.
Una notte il lampione prese il raffreddore
e starnutì così forte che gli si spense la luce.
Nessuno sapeva più dove impostare le lettere.
Ma proprio allora passò di lì un’anatra.
Si chiamava Miranda e decise di fare
qualcosa per risolvere il problema: si arrampicò
sulla cassetta e cominciò a starnazzare.
La gente, che voleva imbucare la posta ma
non vedeva più la cassetta, sentiva nel buio
“QUA! QUA! QUA!”.
Così, seguendo il verso di Miranda, le persone
riuscirono a imbucare la loro posta.
Donald Bisset, Storie di ogni tempo, Armando
COLORA IN ROSA LA SITUAZIONE INIZIALE, IN GIALLO LO SVOLGIMENTO
E IN VERDE LA CONCLUSIONE DEL RACCONTO.
OB. INDIVIDUARE LA SITUAZIONE INIZIALE, LO SVOLGIMENTO E LA CONCLUSIONE
IN UN RACCONTO .
15
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
i passeri
Una mattina il passero esclamò: – Guarda quel bell’albero vicino
alla cascata. Perché non facciamo lì il nostro nido?
La sua compagna rispose: – Oh, sì! Avremo un bel panorama!
In breve tempo i piccoli divennero grandi e iniziarono a volare
come i loro genitori.
Per tutto il giorno portarono con il loro becco piume e pezzetti
di paglia e, arrivata la notte, il loro nido era pronto.
C’era una volta una coppia di graziosi passeri dalle piccole ali
grigie. In primavera si udivano i loro pigolii.
Poco tempo dopo, mamma passero depose le uova e un bel
giorno dai gusci uscirono gli uccellini.
A turno papà e mamma catturavano moscerini e vermi
per nutrire tutti i loro passerotti.
da 365 granelli di sabbia, LITO
LE SEQUENZE DI QUESTO RACCONTO SONO IN DISORDINE.
RICOSTRUISCI L’ORDINE CORRETTO E SCRIVI I NUMERI
CORRISPONDENTI NEI RIQUADRI.
16
OB. RIORDINARE
LE SEQUENZE DI UN RACCONTO .
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
i topin i dei denti da latte
Una volta i topi non avevano i denti.
Avevano un sorriso nero che sembrava una
galleria e nessuno li voleva come amici.
Nessuno li invitava alle feste di compleanno:
niente denti, niente dolci, niente di niente.
– Così non si può andare avanti! – gridò
un giorno il topo capitano.
Gli era venuta un’idea.
Dalle finestre aperte, dai buchi delle porte,
e dei muri, i topi si infilarono nelle case
dei bambini e rubarono i denti da latte
a quelli che dormivano.
Ma siccome erano ladri onesti, lasciavano
a tutti qualche soldino sotto il cuscino.
Figuratevi la gioia dei bambini!
Ci presero così gusto che ogni notte
lasciavano un dentino sotto il bicchiere,
un altro sotto il materasso, un terzo dentro
le pantofole…
In poco tempo i topi collezionarono più denti
di una banda di nonni con la dentiera.
Emanuela Nava, E da quel giorno…, Giunti Junior
RISPONDI SUL QUADERNO.
1. Chi sono i protagonisti della storia?
2. Perché non potevano mangiare i dolci?
3. Quale idea ha avuto il topo capitano?
4. Perché i bambini erano felici?
5. In quali posti i bambini lasciavano i loro dentini?
OB. COMPRENDERE
UN RACCONTO .
17
S CH E D A D I V ER I F I C A
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
il lampadario magico
– Chiudi gli occhi e non riaprirli fin quando non
te lo dico – gli aveva raccomandato il nonno
una mattina sulla soglia della sua cameretta.
Martino aveva ubbidito.
– Ecco, ora puoi aprirli…
Martino aveva avuto l’impressione che il nonno
avesse imprigionato un arcobaleno sui muri.
Si vedevano fasci di luce di tutti i colori.
Poi si era reso conto che il nonno aveva appeso
al soffitto un nuovo lampadario, una sfera
bucherellata che girando lasciava filtrare sottili raggi
di luce che colpivano decine e decine di cartoncini
colorati, anch’essi appesi al soffitto su lunghissimi fili
bianchi. Martino aveva afferrato un cartoncino:
su una faccia il nonno aveva incollato un pezzo
di carta stagnola dorata, sull’altra la fotografia
di un albero. Ogni cartoncino era fatto allo stesso modo
e l’effetto era meraviglioso.
Martino abbracciò forte il nonno e gli disse:
– Nonno, ma lo sai che hai proprio delle idee geniali?
Alberto Melis, Alberi d’oro e d’argento, Mondadori
RISPONDI SUL QUADERNO.
1. Quali sono i personaggi di questo racconto?
2. Dove si svolgono i fatti narrati?
3. In quale momento della giornata?
4. Quale sorpresa ha fatto il nonno al nipotino?
18
OB. RICONOSCERE
I PERSONAGGI , I LUOGHI E I TEMPI IN UN RACCONTO .
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la partenza
Intanto le mucche avevano cominciato a salire
una dopo l’altra, con la solita tranquillità,
il sentiero del bosco.
I bambini le guardavano una per una, ormai
le conoscevano tutte per nome, avevano
imparato a distinguerle e a non averne paura.
– Arrivederci! Arrivederci all’anno venturo! –
salutarono i ragazzi.
– Guardate, la vallata ci dà il suo saluto
più festoso – disse zia Sofia prima di salire
in auto – ed è così che ce la ricorderemo
nei mesi che verranno.
I bambini indossarono velocemente le pinne,
la maschera e il boccaglio e si buttarono
in acqua.
Il mare era calmo e sotto di loro nuotavano
centinaia di pesci di ogni forma e colore.
Si partì una mattina presto. La giornata era bella.
Le mucche erano già fuori per recarsi al pascolo.
C’era un gran silenzio; le cime dei monti,
rischiarate dal sole nascente, si mostravano
limpide.
– Proprio oggi dovevamo partire! – si lamentavano
i bambini, già di cattivo umore per la levataccia
mattutina.
Lidia Mauri Gastaldi, Una bimba e otto nonne, Claudiana
CANCELLA LA SEQUENZA INTRUSA NELLA STORIA E
METTI LE SEQUENZE RIMANENTI NELL’ORDINE GIUSTO.
OB. TROVARE
LA SEQUENZA INTRUSA IN UN RACCONTO .
19
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
una goccia
Il signor Smilzo Tirchioni era l’uomo più tirchio
della Terra.
Un giorno una donna bussò alla sua porta.
– Posso avere un po’ d’acqua? Ho molta sete –
gli chiese.
Il signor Tirchioni andò in cucina e tornò con
una tazza: dentro c’era una goccia d’acqua.
– Non c’è molto da bere – disse la donna.
Il giorno dopo faceva molto freddo e il signor
Tirchioni accese un piccolo fuoco.
Ma siccome era troppo tirchio per far pulire
la canna fumaria, questa s’incendiò.
Il signor Tirchioni telefonò ai Vigili del Fuoco.
– Presto, venite! Il mio camino ha preso fuoco!
Arrivò un’autopompa con un vigile che
assomigliava stranamente alla donna del giorno
prima. Il vigile gettò una goccia d’acqua
sull’incendio.
– Una goccia! – urlò il signor Tirchioni. – Non basta!
…………………………………………..……………………………………………………………………
…………………………………………..……………………………………………………………………
…………………………………………..……………………………………………………………………
…………………………………………..……………………………………………………………………
…………………………………………..……………………………………………………………………
…………………………………………..……………………………………………………………………
Georgie Adams - Selina Young, Un anno pieno di storie, Mondadori
COME SI CONCLUDERÀ QUESTO RACCONTO?
INVENTA TU LA CONCLUSIONE E SCRIVILA SUI PUNTINI.
20
OB. INVENTARE
LA CONCLUSIONE DI UN RACCONTO .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
i due orsetti
Si avvicinava l’inverno.
La pelliccia degli orsetti era diventata più calda, più spessa.
Anche loro erano cresciuti, erano diventati più grossi.
Quando cominciò il freddo smisero di mangiare,
e per due settimane raccolsero corteccia, foglie
e muschio per farsi un materasso nella grotta.
Le notti si allungavano e il sole non saliva oltre
le cime degli alberi.
…………………………………………..…………………………………………………………
…………………………………………..…………………………………………………………
…………………………………………..…………………………………………………………
…………………………………………..…………………………………………………………
…………………………………………..…………………………………………………………
Ogni tanto uno si svegliava, sbadigliava, grugniva,
chiamava l’altro. Poi si girava, e cadeva di nuovo
nel sonno, senza aspettare una risposta.
Hanna Johansen, I due orsetti, Emme Edizioni
AL RACCONTO MANCA UNA SEQUENZA IMPORTANTE:
SCRIVILA TU SUI PUNTINI.
OB. COMPLETARE
UN RACCONTO IN CUI MANCA LA PARTE CENTRALE .
21
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
il drago
Il drago è una creatura di terra, aria e fuoco.
Striscia sul terreno come una lucertola, vola come
un uccello e sputa fiamme e fumo.
I draghi hanno dimensioni variabili: ce ne sono
alcuni che vivono sotto le pietre, altri sono invece
mostri terribili, grandi anche quanto una casa.
Alcuni si muovono su due zampe, altri su quattro
e possono avere una, tre e persino sette o nove teste.
Possono essere di svariati colori, ma in generale
sono di un verde brillante e hanno le ali rosse.
Alison Lurie, Lo zoo della fantasia, Mondadori
QUALI CARATTERISTICHE HANNO I DRAGHI NEL TESTO?
SEGNALE CON X.
1. Per spostarsi…
strisciano sul terreno come lucertole e volano come uccelli.
nuotano nel mare come pesci e si arrampicano sulle montagne.
2. I draghi…
sono sempre grandi come case.
possono essere anche molto piccoli.
3. I draghi possono avere…
due o quattro zampe e fino a nove teste.
sei o otto zampe e fino a venti teste.
4. I draghi in generale hanno…
corpo rosso e ali verdi.
corpo verde e ali rosse.
22
OB. COMPRENDERE
UNA DESCRIZIONE .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
il topo di campagna
e il topo di città
Un giorno il topo di città invitò il topo
di campagna a un magnifico pranzo.
Sulla tavola c’erano cibi prelibati
in abbondanza.
Ma mentre stavano mangiando, alla porta
della sala si udirono degli strani rumori.
Il topo di città gridò: – Presto, scappiamo!
E tutti e due fuggirono di corsa.
Cessato il rumore, tornarono a tavola,
ma il topo di campagna era scosso.
Quello di città invece disse: – Ora possiamo
finire il nostro arrosto.
– Per me basta così! – disse il topo di
campagna. – Domani vieni tu a casa mia.
Io non potrò prepararti un festino come
quello che mi hai offerto tu, ma nessuno
verrà a interromperci e potremo mangiare
con tranquillità. Qui la paura mi fa
perdere l’appetito!
Così il topo di campagna se ne tornò nella
sua semplice tana nel prato.
Jean de La Fontaine, Favole, LITO
RISPONDI SUL QUADERNO.
1. Chi sono i protagonisti della storia ?
2. Che cosa succede mentre sono a tavola?
3. Perché il topo di campagna smette di mangiare?
4. Come finisce il racconto?
OB. COMPRENDERE
UN RACCONTO .
23
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la capanna nel bosco
NUMERA NELL’ORDINE GIUSTO LE SEQUENZE DELLA STORIA,
POI RACCONTALA SUL QUADERNO CON PAROLE TUE.
24
OB. RIORDINARE
LE SEQUENZE DISEGNATE DI UNA STORIA .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la marmotta
Un giorno un’aquila rapì i piccoli
di una marmotta e se li mangiò.
La mamma marmotta, disperata, sedette
su un sasso e si mise a piangere.
Passò di là un camoscio e le chiese il motivo
di quelle lacrime.
La marmotta gli raccontò quello che era
successo e gli parlò anche del grande
problema che avevano lei e le sue amiche
marmotte: non riuscivano ad avvistare in
tempo i predatori. Per questo erano al sicuro
soltanto nei mesi invernali, quando
si ritiravano nella tana a godersi il letargo.
– Perché non fate come noi? – le chiese
il camoscio.
– E che cosa fate voi? – rispose la marmotta.
Il camoscio spiegò: – Quando pascoliamo,
uno di noi monta la guardia. Appena nota
qualcosa che non va, lancia un fischio
per avvertire gli altri di scappare.
– Ma noi non sappiamo fischiare! – disse la
marmotta sconsolata.
Allora il camoscio, con molta pazienza,
le insegnò a fischiare.
Mauro Corona, Storie del bosco antico, Mondadori
COME CONTINUERÀ LA STORIA? QUALE SARÀ LA CONCLUSIONE?
IMMAGINA E SCRIVI SUL QUADERNO.
OB. INVENTARE
LA CONCLUSIONE DI UN RACCONTO .
25
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la sorpresa
Al mattino, andando nell’ovile, si era
accorto che il nonno faceva uscire due
pecore e una la lasciava dentro.
– Nonno, perché Carolina la lasci
chiusa dentro? – gli chiese.
– Carolina non deve stancarsi, deve
solo mangiare e riposarsi – rispose il
nonno. – Molto presto ti farà una
bella sorpresa.
Figurarsi la gioia del nipotino!
Piero abbracciò il nonno e fece
una carezza alla pecora e all’agnello.
Aveva già deciso che nome dargli:
l’avrebbe chiamato Pasqualino.
Piero rimase un po’ perplesso, quale sorpresa
poteva mai fargli una pecora?
Comunque, la mattina di Pasqua se ne restò
a letto, pensando alle sorprese delle uova
di cioccolato, quando il nonno entrò in camera
sorridente e gli disse: – Vieni con me!
Piero era andato a trascorrere le vacanze
di Pasqua dal nonno, in montagna.
Piero scese veloce dal letto e in pigiama
seguì il nonno fino all’ovile.
Sotto la pecora Carolina c’era
un batuffolo bianco che si muoveva.
– Un agnellino! Era questa la sorpresa!
RIORDINA LE SEQUENZE DEL RACCONTO, NUMERANDOLE DA 1 A 5.
26
OB. RIORDINARE
LE SEQUENZE DI UN RACCONTO .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
OSSERVA IL DISEGNO, SCEGLI LE PAROLE NELL’ELENCO
E COMPLETA LA DESCRIZIONE.
la stanza d’inverno
In un angolo c’è una ……………………………………
con sportelli trasparenti da cui si vede
il …………………………………….
Accanto alla stufa ci sono due sedie
con …………………………………… intagliati sullo schienale.
……………………………………………………
alla stufa c’è
una …………………………………………………… bella comoda,
nella quale prende posto …………………………………….
Di fianco alla poltrona c’è un vecchio
……………………………………
di pelle, con …………………………………
grandi e morbidi su cui si siede la mamma.
Io e mio fratello preferiamo stare accucciati
sul ……………………………………………………, davanti alla stufa,
perché lì il …………………………………… ci arriva dritto
in faccia e vediamo anche le …………………………………….
Gary Paulsen, La stanza d’inverno, Mondadori
cuori • cuscini • fiamme • pavimento • stufa • di fronte
caldo • divano • il papà • poltrona • fuoco
OB. COMPLETARE
UNA DESCRIZIONE CON LE PAROLE ADATTE .
27
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
rex
Uscendo da scuola, ho seguito un cagnolino.
Siccome non aveva l’aria di voler venire con me
gli ho offerto metà del mio panino al cioccolato.
Il cagnolino ha mangiato il panino e si è messo
ad agitare la coda in tutti i sensi e io l’ho chiamato
Rex, come il cane di un film che avevo visto
giovedì scorso.
Dopo il panino, Rex mi ha seguito tutto contento.
Ho pensato che sarebbe stata una bella sorpresa
per papà e mamma.
Quando sono arrivato a casa con Rex, la mamma
non è stata contenta come pensavo, anzi non è
stata contenta per nulla.
Bisogna dire che è un po’ colpa di Rex.
Appena entrato è saltato su una poltrona
e ha cominciato a mordere il cuscino.
Era proprio la poltrona che si usa per gli ospiti!
La mamma si è messa a gridare, allora io ho
preso Rex in braccio e sono uscito in giardino.
Non so se Rex era triste come me: era troppo
occupato a sputare i pezzettini di lana
del cuscino.
Sempé - Goscinny, Le petit Nicolas, Ed. Denoë
SCEGLI VERO O FALSO SEGNANDO CON X.
• Chi racconta i fatti è un bambino.
V
F
• Il cane ha rubato il panino al bambino.
V
F
• Il bambino ha portato il cane a casa sua.
V
F
• La mamma è stata molto contenta di conoscere Rex.
V
F
• Rex ha rosicchiato il cuscino della poltrona.
V
F
28
OB. COMPRENDERE
UN RACCONTO .
ARTE E IMMAGINE:
CONTRIBUTI E SPUNTI DI LAVORO
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO – 9/08/2007
LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i
loro pensieri: l’arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del
bello.
Lo sforzo di esplorare i materiali, di interpretare e creare è un atteggiamento che si manifesta nelle prime esperienze artistiche e che può estendersi e appassionare ad altri apprendimenti.
I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti.
La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di sé stessi,
degli altri e della realtà.
L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per osservare con occhi diversi il mondo
che li circonda. I diversi materiali esplorati con tutti i sensi, le tecniche sperimentate,
confrontate, condivise ed esercitate, le osservazioni di quadri, sculture o architetture
aiuteranno a migliorare la capacità di osservare, coltivare il piacere della fruizione e ad
avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico.
I bambini che si cimentano nelle diverse pratiche di pittura, manipolazione, costruzione
plastica e meccanica osservano, imitano, trasformano, interpretano, inventano e raccontano.
Lo studio della disciplina Arte e immagine ha la finalità di sviluppare e potenziare nell’alunno la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo, di acquisire sensibilità e
consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico.
Il percorso formativo della disciplina dovrà riconoscere, valorizzare e ordinare tutte le conoscenze e le esperienze acquisite precedentemente dall’alunno nel campo espressivo. La scuola così si apre al mondo confrontandosi criticamente con la “cultura
giovanile”.
Attraverso il percorso formativo di tutto il primo ciclo, l’alunno impara a fruire e utilizzare
il linguaggio visuale e dell’arte.
Con l’educazione all’arte e all’immagine, soprattutto attraverso un approccio operativo
di tipo laboratoriale, l’alunno sviluppa le capacità di osservare e descrivere, leggere e
comprendere le opere d’arte.
È importante che l’alunno apprenda, a partire dal primo ciclo, gli elementi di base del linguaggio delle immagini (linea, colore, superficie, forma, volume, composizione ecc.) e
allo stesso tempo sperimenti differenti metodi di lettura delle opere d’arte, anche attraverso esperienze diverse sul territorio e nei musei.
Le immagini e le opere d’arte sono linguaggi universali, che possono favorire e svilup-
29
ARTE E IMMAGINE
pare processi di educazione interculturale, basati sulla comunicazione, la conoscenza
e il confronto tra culture diverse.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA AL TERMINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
• L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere, leggere immagini statiche (opere d’arte, fotografie, manifesti) e messaggi in movimento (spot, brevi filmati, videoclip).
• Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche.
• Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato
provenienti da altri Paesi.
• Conosce i principali beni artistico-culturali del territorio e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA
SCUOLA PRIMARIA
Percettivo visivi
• Esplorare immagini, forme e oggetti utilizzando le capacità visive, uditive, olfattive, gestuali, tattili e cinestetiche.
• Guardare con consapevolezza immagini statiche e in movimento descrivendo verbalmente le emozioni e le impressioni.
Leggere
• Riconoscere attraverso un approccio operativo linee, colori, forme, volume e la struttura compositiva presente nel linguaggio delle immagini e nelle opere d’arte.
• Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.
• Descrivere tutto ciò che vede in un’opera d’arte, dando spazio alle proprie sensazioni,
emozioni, riflessioni.
• Riconoscere nel proprio ambiente i principali monumenti e beni artistico-culturali.
Produrre
• Esprimere sensazioni, emozioni, pensieri utilizzando materiali e tecniche adeguate.
A integrazione di quanto indicato nella programmazione annuale di lingua, che fa specifico riferimento al testo, articoliamo alla pagina seguente gli Obiettivi Specifici di Apprendimento indicando il livello di padronanza ottimale.
A seguire, alcune proposte di attività.
30
ARTE E IMMAGINE
O.S.A.
• Conoscere e utilizzare i colori primari
e secondari.
• Riconoscere e distinguere i colori
e le forme in un’immagine.
• Creare ritmi e composizioni con colori
e forme geometriche.
• Conoscere e utilizzare strumenti diversi
(pastelli, pennarelli, tempere,
carte colorate…).
• Conoscere e manipolare materiali diversi
(pasta da modellare, pasta di sale…).
• Usare alcuni materiali di recupero
per realizzare semplici manufatti.
• Migliorare la coordinazione (occhio,
mano, dita, braccio) nelle attività
di impasto, piegatura, strappo, ritaglio.
• Organizzare sul foglio gli elementi
che compongono un’immagine.
Livello di padronanza
• Utilizzare i colori per creare semplici
elaborati personali.
• Riconoscere somiglianze di colori
e forme.
• Riprodurre ritmi e crearne di nuovi.
• Realizzare semplici manufatti seguendo
istruzioni.
• Saper ritagliare, strappare, piegare,
impastare in autonomia.
• Definire la posizione degli elementi
di un’immagine utilizzando correttamente
gli indicatori spaziali.
• Rappresentare la figura umana con
• Individuare nella figura umana
uno schema corporeo strutturato.
gli elementi essenziali: testa, tronco, arti.
• Distinguere la figura dallo sfondo.
• Riconoscere in un’immagine la posizione • Usare correttamente gli indicatori spaziali
per definire la posizione.
dei diversi elementi.
• Creare semplici composizioni.
• Riconoscere e usare alcuni elementi
del linguaggio visivo: il punto, la linea,
linee curve, spezzate, miste.
• Scoprire le possibilità comunicative
dei colori.
• Conoscere e utilizzare i colori caldi
e freddi.
• Usare il colore come elemento
espressivo.
• Conoscere e utilizzare la linea
dell’orizzonte.
• Riconoscere i piani dell’immagine.
• Utilizzare tecniche grafico-pittoriche;
manipolare materiali plastici a fini
espressivi.
• Esprimere sensazioni in relazione
ai colori.
• Rappresentare alcuni aspetti della realtà
osservata.
• Utilizzare gli elementi del linguaggio
visivo per stabilire relazioni tra oggetti
diversi.
• Distinguere primo piano, secondo piano,
sfondo.
• Illustrare testi narrativi.
31
ARTE E IMMAGINE
PROPOSTA 1: CREA LE STAGIONI
Raccogli foglie cadute dagli alberi e falle
asciugare tra le pagine di un giornale.
Incollale con colla vinilica su un cartoncino creando una composizione.
Quando sarà ben asciutto ripassalo con
un pennello intinto nella vernice trasparente.
Su un cartoncino nero disegna un paesaggio con un pastello di colore bianco.
Stendi la colla vinilica sul paesaggio.
Lascia cadere «a pioggia» un po’ di farina
bianca fatta passare attraverso un setaccio. Lascia asciugare e osserva il tuo paesaggio innevato.
Su un cartoncino incolla alcuni rametti utilizzando la colla vinilica. Prepara tante palline con la plastilina di colore rosa.
Ammorbidiscile con le dita fino a trasformarle in foglietti sottili (schiacciale a lungo
con i polpastrelli). Arrotola ciascun foglietto su sé stesso e forma piccoli boccioli. Applicali sui rami.
Allo stesso modo prepara alcune foglioline con la plastilina verde.
Ritaglia pezzi di carta colorata per creare
questa composizione di frutti estivi a collage. Se darai a tutti i pezzi una forma rotonda o a mezzaluna, ti sarà più facile
creare i frutti che preferisci.
32
ARTE E IMMAGINE
PROPOSTA 2: COSTRUISCI LA FORESTA
Procurati una striscia di carta lunga 80 cm e alta 10 cm.
Piegala a fisarmonica e disegna la sagoma di un albero scegliendo il modello che preferisci tra quelli riportati sotto.
Ritaglia e apri la striscia: otterrai una fila di alberi che potrai utilizzare per creare la tua foresta.
Puoi aggiungere altre file per arricchirla e incollarle su un cartoncino, che ti servirà come
base o come sfondo.
33
ARTE E IMMAGINE
Per guidare la riflessione sui colori freddi e caldi e la loro valenza emozionale, invitiamo
gli alunni ad associare liberamente le sensazioni di caldo e freddo come negli esempi seguenti:
Freddo come…
il pavimento
la neve
il gelato
il ghiaccio
…
Caldo come…
il Sole
una copertina di lana
una tazza di tè
la pentola sul fuoco
…
Estenderemo quindi la ricerca sul piano emozionale e affettivo: l’abbraccio della mamma
è caldo o freddo? E un sorriso di benvenuto? E un rimprovero?
Potremo portare alcuni esempi: un applauso “caloroso”, un’accoglienza “gelida”…
Un semplice paesaggio, ridotto alle linee essenziali, potrà essere colorato da alcuni alunni
utilizzando solo colori caldi, da altri solo con colori freddi in diverse tonalità. Passeremo
poi al confronto tra i due gruppi di lavori realizzando un cartellone sul modello di quello riprodotto qui sotto.
PROPOSTA 3: SCOPRI IL CALDO E IL FREDDO NEI COLORI
Abbiamo usato questi colori: i verdi, i blu, i viola, gli azzurri, i grigi.
Abbiamo immaginato una giornata d’inverno, quando fa freddo e il cielo è nuvoloso.
Abbiamo usato questi colori: i gialli, i rossi, gli arancioni, i marroni.
Abbiamo immaginato…
34
Parole magiche per..
.
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
giocare
sognare
fare amicizia
cantare insieme
e recitare
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
LA VERA STORIA
DI BABBO NATALE
LE ATTIVITÀ
DI DRAMMATIZZAZIONE E
CANTO SONO SUL LIBRO
DELLE LETTURE
ALLE PAGG. 135-144
In un paese molto lontano e sconosciuto, dove la neve cade tutto l’anno e non si scioglie mai,
c’è una valle dove accadono cose molto, molto strane.
In questa valle abita Babbo Natale che, come ben sapete, ogni anno con la sua slitta compie il
giro del mondo per donare a tutti i bambini un po’ di felicità.
Quel giorno, però, tutto taceva, c’era un gran silenzio nella valle. Solo il vento soffiava tra gli alberi muovendo le loro cime imbiancate… Come mai?
Ma... ecco che improvvisamente il vento smise di soffiare e candidi fiocchi di neve caddero dal
cielo: era inverno e si avvicinava il Natale!
In lontananza si sentivano ovunque suoni e rumori, mentre una vocina esile esile diceva:
– Sole, sole, ci vorrebbe un po’ di sole per lavorare qui!
A parlare era un piccolo orsetto che girava infreddolito tra i grandi alberi del Bosco Vecchio.
Il sole, sentendosi chiamare, era spuntato da dietro una nuvola e tutto il paesaggio si era inondato di luce e si era animato all’improvviso. Gli alberi scuotevano i loro rami e una musica allegra si udiva in lontananza.
o
Camminando per la strada giù e su e giù e su
a passeggio me ne vado giù e su e giù e su.
Cantia
m
Curiosando per le vie là e qua e là e qua
a passeggio me ne vado là e qua e là e qua.
Camminando per la strada giù e su e giù e su
a passeggio me ne vado giù e su e giù e su.
Poco più in là, nascosta tra il folto degli alberi, una piccola renna avanzava verso l’orsetto mentre un gruppo di aiutanti di Babbo Natale era indaffarato a spostare pacchi su pacchi.
La slitta era quasi carica e gli aiutanti di Babbo Natale intonarono una canzone:
o
Il povero orsetto si aggira qua e là,
fa freddo e la neve già cade dal ciel
e stende sul bosco un bianco baglior
che rende a noi tutti più bello il Natal.
Cantia
m
La piccola renna incontro gli va,
fa freddo e le zampe si vuole scaldar
e insieme poi vanno al gran focolar
che un dolce tepore infondere sa.
Nel frattempo, dall’altra parte del pianeta, un gruppo di simpatici animali aveva iniziato il suo
36
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
viaggio per raggiungere il paese di Babbo Natale.
Era una strana comitiva composta da un leone, un elefante, una gazzella, una zebra e una
scimmietta che, insieme, volevano portare a Babbo Natale i saluti di tutta la savana africana.
Avevano percorso molta strada, avevano attraversato numerosi paesi e città e a loro si erano
aggiunti una tigre e un canguro che avevano avuto la stessa idea.
Erano quasi arrivati a destinazione quando vennero sorpresi proprio dalla neve che, quel giorno,
cadeva soffice e abbondante ricoprendo di bianco ogni cosa.
Non essendo abituati a camminare nella neve, gli animali persero la direzione e si smarrirono.
Erano così impauriti da mettersi tutti insieme a chiamare a gran voce:
– Ehi, ehi, c’è nessuno? – ruggì il leone con la sua grossa voce.
– C’è nessuno in giro da queste parti? – barrì l’elefante scuotendo la sua lunga proboscide.
– Siamo qui, siamo qui! – ripeté la gazzella, tutta intirizzita dal freddo.
Nel silenzio del paesaggio ricoperto di neve, una voce misteriosa rispose con le stesse parole:
– Siamo qui, siamo qui, siamo qui…
Stupita da quella risposta, ma per nulla intimorita, la tigre si fece avanti chiedendo: – Chi sei?
Tu che ripeti le nostre parole, vuoi forse prenderti gioco di noi?
– Giusto – approvò la scimmietta. – Non ci fai paura, fatti vedere, dove sei?
Allora, la possente voce dell’Eco rispose così alle domande degli animali: – Sono l’Eco dei
Monti di Neve e la via giusta non è quella! Seguite anche voi la strada della stella!
Perché nel cielo, proprio in quel momento, era apparsa una grande stella cometa, luminosa
come se dentro avesse milioni di candeline accese. Gli animali, vedendola così bella e brillante, incominciarono a chiamarla:
E così, seguendo le indicazioni della stella, i nostri infreddoliti
amici si inoltrarono nel Bosco Vecchio e videro che tutti gli aiutanti di Babbo Natale erano presi da una gran frenesia.
Gui
o
Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù?
Da quassù io vedo te, da quassù io vedo te.
Bella stella, dimmi un po’ quale strada seguirò.
Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.
Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.
Cantia
da 2
Ba f fo e C oda
van
m
o
no a
te at r
Gli animali, tutti
chiamano la stellainsieme,
cometa
Cantiam
o
C’era chi correva a destra, chi correva a sinistra, chi saltava in
alto e chi si rotolava nella neve facendo mille capriole.
Bella stella, dim
mi tu cosa vedi
da lassù?
Da quassù io ved
o te, da quassù
io vedo te.
Bella stella, dim
mi un po’ quale
strada seguirò.
Sempre in cerc
hio devi andar
per tre volte e poi
Sempre in cerc
girar.
hio devi andar
per tre volte e poi
girar.
Questo gran movimento aveva un solo scopo: aiutare un vecchio signore dalla lunga barba bianca e dall’inconfondibile
vestito rosso a caricare la sua slitta di pacchi, pacchetti, pacchettini avvolti in carte coloratissime.
Ed ecco, a lavoro ultimato, apparire Babbo Natale con la sua
grande slitta stracolma di doni trainata da due bellissime
renne. Gli animali, per la gioia, intonarono in suo onore una
canzone.
Gli animali del bos
in onore di Babboco intonano una canzone
Natale
Sai che c’è un sign
ore
che la barba lung
a ha
e il vestito tutto
ross
con la slitta in giro o
va.
Questa notte arri
verà
tanti doni porterà
ai bambini, que
lli buoni,
che a letto dor mir
an.
Colora il ves
tito
di Babbo Nat
ale.
137
37
o
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
Cantia
m
Sai che c’è un signore
che la barba lunga ha
e il vestito tutto rosso
con la slitta in giro va.
Questa notte arriverà
tanti doni porterà
ai bambini, quelli buoni,
che a letto dormiran.
Emozionati e contenti, gli animali si avvicinarono a Babbo Natale che, lieto di avere tra le sue
fila degli aiutanti così insoliti, li invitò a unirsi al resto del gruppo per la consegna dei consueti
doni natalizi.
– Cari miei piccoli amici, venite, è arrivata la notte di Natale e i bambini in tutto il mondo ci
stanno aspettando. Dobbiamo far presto! Prepariamoci a partire! – disse sorridendo.
Controllò che i pacchi fossero ben sistemati, accarezzò le renne che erano agghindate a festa
e infine esclamò: – Abbiamo preso tutto? Bene, allora si parteeeeeee!!
In quel preciso momento, molto lontano dal bosco di Babbo Natale, in una certa casetta, un
gruppo di bambini attendeva con impazienza l’arrivo del Natale ammirando le luci colorate dell’albero addobbato in salotto. Fra loro, il piccolo Marco osservava incantato le fiamme che ardevano nel camino, quando la sua sorellina Elena gli chiese: – Dimmi, tu hai mai incontrato
Babbo Natale?
– No, non l’ho mai visto ma so che ci porta sempre i doni e io quest’anno ho chiesto una cosa
un po’ speciale – rispose Marco con aria misteriosa.
– Che cosa? Dimmelo, dai... – domandò incuriosita Elena, stropicciandosi il nasino con una
mano.
– Gli ho chiesto una canzone, una canzone magica per far cessare tutte le guerre del mondo! –
disse Marco sorridendo.
La mezzanotte ormai era vicina e i bambini, colti da una grande stanchezza, si addormentarono
davanti al fuoco che scoppiettava nel camino, proprio mentre in lontananza si udivano già i rintocchi delle campane. Appena scoccata la mezzanotte, ecco apparire Babbo Natale con la sua
slitta, accompagnato da tutti i suoi piccoli aiutanti canterini.
o
Gui
Cantia
m
Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac…
L’orologio gira in tondo,
le lancette fan tic tac,
segna il tempo tutto il giorno,
notte e giorno se ti va…
Ma una cosa non ti scordare:
la sua molla di ricaricar,
gira la chiave, girala ancora
e l’orologio non si fermerà
l’orologio non si fermerà.
Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac…
La vera storia di
Babbo Natale
da 3
Gli aiutanti di Bab
sulla slitta, mentre bo Natale festeggiano la mezzan
otte
questa si avvicina
di Elena e Marco.
alla casetta
Tic tac, tic tac,
o
tac,
C a n t i a m L’orologio gira in ton tic tac…
Fai una X sot
to l’orologio
che segna la
mezzanotte.
138
– Zitti, zitti, siamo arrivati! Ecco la prima tappa del nostro viaggio – disse
38
tic
do,
le lancette fan tic
tac,
segna il tempo
tutto il giorno,
notte e giorno se
ti va…
Ma una cosa non
ti scordare:
la sua molla di
ricaricar,
gira la chiave, gira
la ancora
e l’orologio non
si fermerà
l’orologio non si
fermerà.
Tic tac, tic tac,
tic tac, tic tac…
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
Babbo Natale facendo segno di scaricare i doni vicino al caminetto. Poi, tutti insieme si sedettero a riscaldarsi accanto al fuoco prima di ripartire.
Nella casa tutto taceva e Babbo Natale prese dal suo sacco una letterina.
– Sentite un po’ che cosa mi ha scritto Marco, il bambino che abita in questa casa... – disse.
E iniziò a leggere:
“Caro Babbo Natale, sono un bambino di sette anni e ti scrivo anche quest’anno per il Natale.
Come stai? Spero che tu non ti debba affaticare troppo per portarci tutti i doni. Questa volta però
io vorrei che, al posto dei soliti giochi, tu mi insegnassi una canzone per renderci tutti più buoni,
più comprensivi: una canzone facile e bella, così la potrò insegnare ai miei amici, e che aiuti il
mondo a essere migliore; una canzone che faccia cessare tutte le guerre del mondo…
Ora ti lascio con un grande abbraccio sperando che questo mio desiderio si possa avverare.
Tuo Marco”
Son tante le cose da fare di giorno:
alzarsi, giocare, mangiare, studiare.
La notte invece c’è poco da fare:
dormire, sognare di mondi lontani.
Ma ora ti dico la cosa più bella,
portare la pace su tutta la Terra…
o
A questo punto, Babbo Natale prese dalla sua tasca un foglio di pergamena e, come per magia,
in quel preciso istante i bambini si svegliarono. Babbo Natale li chiamò vicino a sé e tutti insieme
incominciarono a cantare.
Cantia
m
– Ecco il tuo regalo, Marco! Condividilo con tutti i tuoi amici e allora ogni giorno dell’anno sarà
Natale! – disse alla fine Babbo Natale stampandogli un bacione sulle guance.
o
Come finì la storia? Non finì, naturalmente! Gli animali, commossi, si asciugarono qualche lacrimuccia, la piccola Elena applaudì fragorosamente, le renne agitarono i loro campanellini e
persino la stella cometa fece capolino dalla finestra strizzando l’occhio a Babbo Natale... insomma, quella notte fu la più strepitosa, la più memorabile, la più straordinaria che si potesse
immaginare. Prima di ripartire, poi, Babbo Natale volle augurare a tutti
un Natale carico di gioia e di felicità… e lo stesso facciamo noi
cantando insieme a lui:
Ba f fo
La vera storia di Babbo Natale
I bambini si svegliano, vanno vicino
a Babbo Natale e cantano insieme la canzone
che lui stesso ha scritto per loro.
Son tante le cose da fare di giorno:
alzarsi, giocare, mangiare, studiare.
La notte invece c’è poco da fare:
dormire, sognare di mondi lontani.
Ma ora ti dico la cosa più bella,
portare la pace su tutta la Terra…
va nn
Cantia
o a te at
m Babbo Natale canta la sua canzone
o
m
o
Cantia
e C oda
Cantia
ro
Gu
i da 5
a tutti i bambini.
Buon Natale a tutti voi,
alle mamme, ai papà,
alle zie, ai nipoti,
nonni e nonne e poi chissà!
Su, tutti insieme facciamo un coro
e la festa più bella sarà!
Su, tutti insieme cantiamo ancora
a voi tutti un felice Natal…
BUON NATALE!
Buon Natale a tutti voi,
alle mamme, ai papà,
alle zie, ai nipoti,
nonni e nonne e poi chissà!
Su, tutti insieme facciamo un coro
e la festa più bella sarà!
Su, tutti insieme cantiamo ancora
a voi tutti un felice Natal…
BUON NATALE!
140
m
141
39
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
SPUNTI DI LAVORO
Un po’ di movimento: giù e su e là e qua
Questa canzone si presta all’esecuzione di alcuni semplici esercizi di coordinamento motorio.
Invitare gli alunni a eseguire le azioni suggerite dal testo come indicato di seguito.
Camminando per la strada giù e su e giù e su
a passeggio me ne vado giù e su e giù e su.
Camminare restando fermi sul posto alternando i passi al ritmo della musica.
Piegare le ginocchia e abbassarsi fino a
toccare il pavimento con la punta delle dita;
rialzarsi cercando di mantenere l’equilibrio
e di rispettare il ritmo.
Curiosando per le vie là e qua e là e qua
a passeggio me ne vado là e qua e là e qua.
Distendere le braccia con i pugni chiusi e
riunirle al petto senza smettere di camminare.
Camminando per la strada giù e su e giù e su
a passeggio me ne vado giù e su e giù e su.
Piegare le ginocchia e abbassarsi fino a
toccare il pavimento con la punta delle dita;
rialzarsi cercando di mantenere l’equilibrio
e di rispettare il ritmo.
i Babbo Natale
La vera storiadel dBosco Vecchio
ri
Tra i grandi albe una musichetta
si ode in lontananza
i da 1
mo
Gu
a
Canti
e giù e su
la strada giù e su
Camminando per
e giù e su.
ne vado giù e su
a passeggio me
qua
e
là
e
qua
le vie là e
Curiosando per
e là e qua.
ne vado là e qua
a passeggio me
e giù e su
su
e
giù
da
la stra
Camminando per
e giù e su.
ne vado giù e su
a passeggio me
o
bo Natale cantan
Gli aiutanti di Bab
una canzone
là,
si aggira qua e
Il povero orsetto
e già cade dal ciel
fa freddo e la nev
un bianco baglior
co
bos
sul
de
e sten
Natal.
tutti più bello il
che rende a noi
incontro gli va,
La piccola renna
scaldar
le
vuo
si
pe
fa freddo e le zam al gran focolar
no
e insieme poi van infondere sa.
re
che un dolce tepo
136
Giocare a interpretare
il testo di una canzone
Diverse canzoni suggeriscono azioni e/o situazioni che possono facilmente essere animate in classe, come suggerito
nell’esempio di “Bella stella”, qui sotto riportato.
Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù?
Da quassù io vedo te, da quassù io vedo te.
Bella stella, dimmi un po’ quale strada seguirò.
Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.
Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.
Proporre a un alunno di interpretare il ruolo della stella, secondo il quale dovrà rispondere alla
domanda iniziale della canzone (Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù?): sceglierà quindi di
cantare la risposta indicando tra i suoi compagni quello che dovrà “girare in cerchio per tre
volte”.
40
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
Una canzone per riflettere
Molta importanza nell’apprendimento di una canzone è data alla comprensione del testo proposto. Il testo di una canzone può essere un ottimo spunto di lettura e di analisi, oltre che di riflessione in classe, come per esempio la canzone “Son tante le cose da fare”.
Son tante le cose da fare di giorno:
alzarsi, giocare, mangiare, studiare.
La notte invece c’è poco da fare:
dormire, sognare di mondi lontani.
Ma ora ti dico la cosa più bella,
portare la pace su tutta la Terra…
Dopo un’attenta lettura del testo e l’ascolto della canzone, invitare gli alunni a completare la tabella qui sotto riportata, integrandola con tutte le altre azioni svolte durante la loro giornata e che
non sono citate nel testo della canzone.
SISTEMA AL POSTO GIUSTO LE AZIONI CONTENUTE NELLA CANZONE.
DI GIORNO
DI NOTTE
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
E POI? CHE COS’ALTRO FAI DURANTE
LA TUA GIORNATA?
SECONDO LA CANZONE, QUAL È LA
COSA PIÙ BELLA DA DESIDERARE?
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
SEI D’ACCORDO ANCHE TU?
CHE COS’ALTRO VORRESTI CHIEDERE
A BABBO NATALE?
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
41
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
Divisi in piccoli gruppi, gli alunni scriveranno una letterina a
Babbo Natale elencando le cose “veramente importanti” che
desiderano per il bene comune (Cittadinanza e Costituzione).
Il Contrafactum
La pratica di utilizzare melodie di canzoni già note con testi
differenti era nota già in epoche passate. A partire dal primo
Rinascimento, questa pratica musicale era conosciuta col
nome di Contrafactum: numerosi sono gli esempi di brani
sacri molto conosciuti che sono stati trasformati in brani profani utilizzando la medesima melodia e viceversa.
Le due canzoni “L’orologio” e “Buon Natale” costituiscono
un semplice esempio di rifacimento.
Dopo un ascolto attento in classe, invitare gli alunni a cogliere le differenze tra le due versioni,
negli elementi più facilmente riconoscibili (testo, strumentazione, velocità del ritmo). Gli alunni
porranno infine l’attenzione sulla somiglianza melodica.
La vera storia di
Babbo Natale
Riordina le seq
uenze della sto
ria numerando
le
da 1 a 6.
Dalle sequenze al riassunto
Dopo aver riordinato le sequenze della storia illustrate a pagina 142 del testo, gli alunni scriveranno sul quaderno ciò
che accade in ogni sequenza rispettando l’esatta successione.
Sarà semplice far loro notare che il testo riportato sul quaderno corrisponde al riassunto della storia ascoltata.
142
E dopo Natale?
Lavorando individualmente o in piccoli gruppi gli alunni potranno inventare il seguito della “vera
storia di Babbo Natale”: che cosa avrà fatto dopo essere ritornato nella sua casa tra le nevi del
Nord? Che cosa avrà raccontato ai suoi aiutanti? Che cosa avrà deciso di fare per il prossimo
anno?
E se fossi tu Babbo Natale?
Gli alunni racconteranno liberamente lasciando correre la fantasia e richiamando le loro conoscenze sulla tradizione popolare che caratterizza questo personaggio.
42
MATEMATICA
Il percorso di questo secondo volume segue
le modalità del primo e fa riferimento ai tre
temi previsti dalle Indicazioni Nazionali per
raggiungere gli obiettivi di apprendimento
previsti:
1. Il numero.
2. Lo spazio e le figure.
3. Misure, relazioni, dati e previsioni.
Naturalmente, come suggerito nel primo
volume, non ci si limiterà all’utile presentazione finale di esercizi proposti dal libro,
ma si cercherà di offrire al bambino la possibilità di raggiungere i vari obiettivi attraverso il ruolo attivo assunto in esperienze
pratiche o nella fase del gioco.
Nell’impostare l’azione didattica per questo secondo anno, si terrà
presente che molte delle difficoltà che il bambino incontra in matematica dipendono dalla
non chiara conoscenza del numero e dalla scarsa dimestichezza nel calcolo mentale.
Per questo motivo anche i problemi elementari semplici (problema “elementare” = con
una operazione; “semplice” = con una operazione che si esegue “a mente” senza ricorrere
ad algoritmi di calcolo) diventano, per lui, complessi o irrisolvibili.
Il secondo anno di scuola sarà importante proprio perché al bambino dovranno essere
fornite, in merito all’addizione e alla sottrazione, chiare basi e strategie per il calcolo che
consoliderà negli anni successivi e che utilizzerà, poi, per tutta la vita.
Proprio per l’importanza del calcolo mentale e nel tentativo di realizzare una didattica che
ritorni più volte sugli argomenti, le decine vengono presentate in modo ricorsivo ripetendo
più volte esercizi e schemi di calcolo mentale (es.: 19 + 6, 29 + 6, 39 + 6, 49 + 6…).
Se il bambino potrà essere in difficoltà alle prime decine, quando affronterà le ultime dimostrerà, nella maggior parte dei casi, una padronanza di calcolo sorprendente.
Dimostrerà soprattutto l’utilità di certe “regole” che risultano difficili solo per gli adulti abituati a guardare con diffidenza schemi che non possiedono, ma che sono indispensabili
se si vuole agevolare la costruzione del sapere matematico.
Analogo discorso vale per la costruzione e la successiva memorizzazione delle tabelline.
Per ogni tabellina ci sono due pagine frontali: accanto alla “costruzione” della solita tabellina della moltiplicazione, compare anche quella della divisione, da sempre demandata
all’iniziativa discrezionale degli insegnanti, ma mai affrontata sui testi scolastici.
Nelle tabelle delle due pagine seguenti vengono indicati:
• il periodo nel quale affrontare le varie attività;
• gli obiettivi da raggiungere;
• i contenuti delle varie pagine del testo;
• il tema a cui si riferisce il contenuto di ogni pagina.
Da pagina 46, vengono esaminati alcuni esercizi proposti e vengono fornite indicazioni
utili sulle loro finalità e sulle attività che possono integrarli e ampliarli.
43
MATEMATICA
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
Il percorso seguito nel testo fa riferimento ai tre temi delle Indicazioni Nazionali per raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti:
1. IL NUMERO
2. LO SPAZIO E LE FIGURE
OBIETTIVI
PRIMO PERIODO: SETTEMBRE - DICEMBRE
Ripassiamo:
• conoscere i numeri fino a 20;
• eseguire addizioni;
• eseguire sottrazioni;
• risolvere problemi.
44
• Conoscere successioni
di numeri entro il 50.
• Comporre, scomporre e
confrontare numeri entro il 50.
• Apprendere strategie utili per
il calcolo mentale.
• Eseguire l’addizione
in colonna.
• Eseguire la sottrazione
in colonna.
• Conoscere la moltiplicazione
(schieramenti, prodotto
cartesiano).
• Conoscere la divisione
(ripartizione, contenenza).
• Scoprire e memorizzare
le tabelline del 2, del 3,
del 4, del 5.
• Conoscere le misure di valore.
• Misurare lunghezze.
• Conoscere linee che
schematizzano la realtà.
• Eseguire percorsi.
• Utilizzare attributi vari
nelle classificazioni.
• Riconoscere e stabilire relazioni
anche tra numeri.
• Disegnare con Paint.
CONTENUTI
3. MISURE, RELAZIONI,
DATI E PREVISIONI
PAGINE
TEMA
• I numeri fino a 20.
• L’addizione.
• La sottrazione.
• Addizioni e sottrazioni.
• Problemi.
4, 5
6
7
8
9
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
• I numeri entro il 50.
10 - 12
Il numero
• Addizioni senza cambio.
• Addizioni con il cambio.
• Sottrazioni senza cambio.
• Sottrazioni con il cambio.
• Problemi.
• Verifica.
• La moltiplicazione.
20
21
22
23
24, 25
26, 27
28, 29
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
• La divisione.
30, 31
Il numero
• La tabellina del 2, del 3, del 4,
del 5.
32 - 39
Il numero
• Misure di valore: l’euro.
• Misurare lunghezze.
• Le linee.
64, 65
66, 67
72, 73
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Lo spazio e le figure
• Percorsi.
• Classificazioni.
74, 75
80, 81
Lo spazio e le figure
Misure, relazioni…
• Relazioni.
82
Misure, relazioni…
• Disegnare con Paint.
90 - 95
Informatica
PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a
SECONDO PERIODO: GENNAIO - MARZO
OBIETTIVI
• Conoscere successioni
di numeri entro il 90.
• Comporre, scomporre e
confrontare numeri entro il 90.
• Apprendere strategie utili per
il calcolo mentale.
• Scoprire e memorizzare
le tabelline del 6, del 7,
dell’8, del 9.
• Conoscere le misure di tempo:
mesi, giorni, ore.
• Riconoscere figure solide
e piane che schematizzano
la realtà.
• Distinguere i poligoni dai
non poligoni.
• Disegnare figure geometriche.
• Commentare situazioni dubbie
con: sì, no, non so, vero, falso,
forse, è sicuro, è certo,
è possibile, è impossibile.
TERZO PERIODO: APRILE - GIUGNO
OBIETTIVI
• Conoscere successioni
di numeri entro il 100 e oltre.
• Comporre, scomporre e
confrontare numeri entro il 100
e oltre.
• Apprendere strategie utili per
il calcolo mentale.
• Scoprire e memorizzare
la tabellina del 10.
• Eseguire la moltiplicazione
in colonna.
• Eseguire divisioni.
• Operare con moltiplicazioni
e divisioni come operazioni
inverse.
• Distinguere i numeri pari
dai numeri dispari.
CONTENUTI
PAGINE
TEMA
• I numeri entro il 90.
13 - 15
Il numero
• La tabellina del 6, del 7, dell’8,
del 9.
40 - 47
Il numero
• Misure di tempo: le ore.
• Mesi e giorni.
• Figure geometriche.
62
63
76
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Lo spazio e le figure
• Poligoni e non poligoni.
77
Lo spazio e le figure
• Disegno di figure.
• Verifica.
• Forse, impossibile, sicuro…
78
79
83 - 85
Lo spazio e le figure
Lo spazio e le figure
Misure, relazioni…
CONTENUTI
PAGINE
TEMA
• I numeri entro il 100.
• Il 100 e oltre.
• La tabella dei 100 numeri.
• Verifica.
16
17
18
19
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
• La tabellina del 10.
• Verifica.
• La moltiplicazione in colonna
senza cambio.
• La moltiplicazione in colonna
con il cambio.
• Divisioni esatte e non.
• Moltiplicazione e divisione:
operazioni inverse.
48, 49
50, 51
52
Il numero
Il numero
Il numero
53
Il numero
54
55
Il numero
Il numero
• Numeri pari e dispari.
56
Il numero
45
MATEMATICA
TERZO PERIODO:
APRILE - GIUGNO
OBIETTIVI
• Calcolare in relazione reciproca
il doppio e la metà.
• Eseguire problemi
di moltiplicazione e di divisione.
• Confrontare e ordinare pesi
e capacità.
• Interpretare e costruire grafici.
PAGINE
4-9
CONTENUTI
• Il doppio e la metà.
• Problemi.
• Verifica.
• Confrontare pesi.
• Confrontare capacità.
• Verifica.
• I grafici.
• Verifica.
PAGINE
57
58, 59
60, 61
68
69
70, 71
86, 87
88, 89
TEMA
Il numero
Il numero
Il numero
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
In queste pagine compaiono esercizi e problemi simili a quelli già
affrontati in prima: conoscenza, scrittura, successione e confronto di
numeri entro il 20; addizione e sottrazione come operazioni inverse.
I primi esercizi propongono una serie di successioni.
Nell’esercizio 1 a pagina 4 il bambino deve scoprire il percorso da
seguire per ottenere una ordinata successione di punti.
Nell’esercizio 2 il bambino è invitato a riordinare una successione
di parole con un numero progressivo di lettere per ottenere una frase.
Altre frasi potrebbero essere: «A me non pare molto stanco», «A me
non dice tante parole inutili», «A te non farà tanti regali costosi».
Nell’esercizio 3 il bambino è invitato a completare una successione di figure. Oltre all’aspetto geometrico, questi sono esercizi finalizzati al raggiungimento di un altro obiettivo: scoprire regolarità e
ritmi in successioni date di oggetti, di immagini, di suoni e, viceversa,
seguire regole (proposte oralmente o per iscritto) per costruire tali
successioni.
46
MATEMATICA
In questa ottica vanno rivalutate, come dicevamo nella guida di
classe prima, le cosiddette “cornicette” considerate come successioni
di figure.
Nell’esercizio 4 il bambino deve completare una successione di
numeri.
Anche in questo secondo anno si insisterà soprattutto su problemi elementari semplici, cioè
con una sola operazione, senza bisogno di ricorrere ad algoritmi di calcolo.
Partendo dall’osservazione della realtà e da
“situazioni problematiche concrete”, si abituerà
il bambino a formulare problemi con parole proprie e poi a descrivere le stesse situazioni con i
numeri. Successivamente si passerà a immagini della realtà e a schematizzazioni più semplici. In alcune pagine del testo vengono fornite
immagini che il bambino è invitato a interpretare
e a descrivere non solo a parole. A pagina 9 il
bambino, dopo aver evidenziato i dati del problema, deve descrivere una stessa immagine
con un’addizione e una sottrazione.
47
MATEMATICA
PAGINE
10-15
48
In queste pagine vengono affrontate in modo ricorsivo le varie decine: il bambino viene invitato a utilizzare una “speciale” linea numerica per completare la successione dei numeri a cominciare da quello
che precede immediatamente quello già presentato; a leggere i numeri sia in cifre che a parole, a scomporli e a confrontarli.
Contemporaneamente alla presentazione delle varie decine, si insisterà affinché il bambino esegua con precisione e rapidità semplici calcoli mentali di addizione e sottrazione che dovrebbe essere
uno degli obiettivi fondamentali di quest’anno. Per raggiungere questo importante obiettivo è necessario fornire strategie diverse.
Nell’esercizio 2 alle pagine 10 e 11 e nell’esercizio 4 alle pagine
12, 13 e 14 si affrontano situazioni in cui si opera solo con le unità
(ben evidenziate).
MATEMATICA
Nell’esercizio 3 alle pagine 10 e 11 si abitua l’alunno a scomporre
i numeri (in prima ha già incontrato i “numeri amici per fare…”), per
superare soprattutto le difficoltà che si incontrano in operazioni che richiedono il passaggio della decina.
A questo proposito si sono rivelati molto utili schemi simili a quelli
riportati qui sotto e che verranno ripetuti numerose volte nel corso
della presentazione delle varie decine. Il bambino, che per calcolare
3 + 9 scompone il 9 in 7 + 2 e calcola (3 + 7) + 2 = 12, non troverà
eccessive difficoltà ad adoperare la stessa strategia anche per calcolare:
33 + 9 = (33 + 7) + 2 43 + 9 = (43 + 7) + 2 53 + 9 = (53 + 7) + 2
Anche per sottrarre mentalmente possiamo usare schemi simili.
Dovendo calcolare 16 – 9, per raggiungere prima la decina, scomponiamo il 9 in 6 + 3 e calcoliamo: (16 – 6) – 3. Calcoleremo analogamente quando affronteremo esercizi con le varie decine:
26 – 9 = (26 – 6) – 3 36 – 9 = (36 – 6) – 3 86 – 9 = (86 – 6) – 3
49
MATEMATICA
PAGINA
18
Un mezzo molto utile, sia per capire l’organizzazione dei numeri sia per scoprire alcune regolarità e quindi essere facilitati nel calcolo, è l’uso
frequente della tabella dei cento numeri. Anzi, sarebbe utile che ogni bambino avesse sempre a
disposizione una simile tabella a cui poter ricorrere in caso di necessità.
Tra le varie regolarità, potrebbero essere scoperte quelle riguardanti le coppie di numeri suggerite dal gioco di Topì.
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
+ .......
12
21
+ .......
23
32
NELLA TABELLA CI SONO TANTI NUMERI
CURIOSI. OSSERVA TOPÌ CHE FA IL GIOCOLIERE E CAMBIA DI POSTO LE UNITÀ E LE DECINE: IL 12 DIVENTA 21, IL 32 DIVENTA 23…
SCOPRI ALCUNE DI QUESTE COPPIE DI NU,
MERI NELL ESERCIZIO SOTTO. CHE COSA DICONO LE FRECCE? COLORA POI NELLA
TABELLA LE CASELLE DI QUESTI NUMERI.
CHE COSA NOTI?
+ .......
34
43
+ .......
45
54
– .......
– .......
– .......
– .......
+ .......
+ .......
+ .......
+ .......
56
65
– .......
50
67
76
– .......
78
87
– .......
89
98
– .......
MATEMATICA
PAGINE
28-31
La moltiplicazione è affrontata, attraverso problemi, sia come addizione ripetuta sia come prodotto cartesiano. Quest’ultimo aspetto è
utile soprattutto per chiarire il ruolo dell’1 e dello 0 nella moltiplicazione. Nell’esercizio 5 di pagina 29 il bambino constaterà che con
una consonante e 5 vocali si possono formare 5 coppie di lettere,
mentre con una consonante e 0 vocali non si possono formare coppie di lettere.
La divisione è affrontata, attraverso problemi illustrati, sia come ripartizione sia come contenenza.
51
MATEMATICA
PAGINE
32-49
52
Dopo la presentazione di ogni decina si passerà alla presentazione
delle varie “tabelline”. Gli esercizi proposti saranno sempre dello
stesso tipo per far sì che il bambino, dopo aver eseguito con l’aiuto
dell’insegnante quelli relativi alle prime tabelline, abbia la possibilità
di lavorare in seguito in modo autonomo.
Per completare la successione che si ottiene, per esempio, contando per due partendo da zero, il bambino che non si sente sicuro
potrà aiutarsi segnando con dei trattini i passi da fare sulla linea dei
numeri (come indicato sotto) oppure contando i cuoricini che compaiono sulle carte dell’esercizio 1.
Dopo aver scritto la successione dei multipli di 2 nei cerchietti, al
bambino verrà fatto notare che ogni tappa è descritta da una moltiplicazione e che il secondo numero di questa operazione corrisponde
al numero di frecce o al numero delle carte.
Il bambino potrebbe leggere: «2 × 1 = 2. Due cuori per una volta (una
carta) uguale a due». «2 × 2 = 4. Due cuori per due volte (due carte)
uguale a quattro». «2 × 3 = 6. Due cuori per tre volte (tre carte) uguale
a sei»…
MATEMATICA
Con l’esercizio 2 il bambino viene invitato a costruire in modo ordinato la tabellina del 2 osservando le carte e le corrispondenti targhette sulle quali sono riportate le addizioni ripetute o la traduzione
colloquiale di queste addizioni (con l’espressione «cinque 2» si intende il 2 ripetuto cinque volte: 2 + 2 + 2 + 2 + 2, cioè 2 × 5).
Nell’esercizio 3 il bambino è invitato a completare delle frasi aperte
e scoprire l’operatore mancante.
Nell’espressione 2 × .... = 16 (oppure 18 = 2 × ....) il bambino dovrà
andare a cercare nella pagina quante frecce o quante carte ci vogliono per avere 16 o 18 cuori in tutto.
Particolare attenzione si dovrà prestare all’espressione 2 × .... = 0.
Il ruolo dello zero viene evidenziato meglio con il prodotto cartesiano
a pagina 29. Qui ci si potrebbe limitare a procedere a ritroso sulla
linea dei numeri: con 3 carte di due cuori ho 6 cuori, con 2 carte ho 4
cuori, con 1 carta ho 2 cuori, con 0 carte ho 0 cuori.
53
MATEMATICA
PAGINE
32-49
La moltiplicazione per 2, abbiamo visto nella pagina precedente,
viene presentata con un grafo in cui il 2 è addizionato ripetutamente;
in questa pagina la divisione, considerata l’operazione inversa della
moltiplicazione, viene presentata con un grafo in cui il 2 viene anche
sottratto ripetutamente. Normalmente il bambino privilegia l’addizione
ripetuta anche quando esegue la divisione. Per esempio, dovendo
eseguire 12 : 2, calcola quante volte il 2 sta nel 12 e conta 2, 4, 6…
Raramente cerca di ottenere lo stesso risultato contando quante volte
può togliere il 2 dal 12. Pur lasciandolo libero di scegliere la strategia
che preferisce, è utile far notare al bambino che, sia partendo da 0 e
contando per 2, sia partendo da 12 e sottraendo via via il 2, otteniamo
lo stesso risultato, anche se i due punti di partenza implicano due ragionamenti differenti.
Per esempio, per sistemare 12 penne in scatole che contengono 2
penne ciascuna posso procedere in due modi diversi:
• Da 0 a 12 con la freccia + 2. Parto da 0: non ho ancora preso nessuna penna e non ho riempito nessuna scatola. Prendo 2 penne e
riempio una scatola (1 freccia). Continuo a riempire altre scatole sistemando 2 penne per volta. Con 12 penne riempio 6 scatole (6
frecce).
• Da 12 a 0 con la freccia – 2: Parto dal mucchio di 12 penne da sistemare. Tolgo 2 penne e riempio una scatola (una freccia). Restano
da sistemare 10 penne. Continuo a riempire altre scatole togliendo
dal mucchio 2 penne per volta. Con 12 penne riempio 6 scatole (6
frecce).
Il bambino sarà libero di scegliere la strategia preferita, ma in ogni
caso dovrà essere impegnato ad acquisire una certa sicurezza anche
nelle cosiddette “tabelline del diviso”.
54
MATEMATICA
Per far sì che il bambino memorizzi anche la cosidetta “tabellina del
diviso”, per ogni tabellina c’è l’esercizio 5 diviso in due parti:
• A sinistra il bambino deve “costruire” la cosiddetta “tabellina del diviso”. Topì, in mezzo a dei gruppi di 2 fiori ciascuno, cerca di facilitargli
il compito facendogli notare che quando, riferendoci a una certa
quantità, scriviamo «: 2» intendiamo chiederci anche «Quanti gruppi
di 2 in quella quantità?».
Per rispondere alla domanda il bambino inizialmente non ricorrerà
alla memoria, ma utilizzerà la strategia del contare per 2 nella quale
si sente più sicuro (per esempio, dovendo eseguire 18 : 2,
calcolerà quante volte il 2 sta
nel 18 e conterà 2, 4, 6, 8, 10,
12, 14, 16, 18 e scriverà il risultato 9 che corrisponde alla
targhetta “9 gruppi di 2” e a 9
carte con il 2 di cuori.
• A destra il bambino viene invitato a costruire nuovamente
in modo ordinato la tabellina
del 2 osservando le carte e le
corrispondenti targhette.
Nell’esercizio 6 il bambino è invitato a risolvere problemi pratici i cui
dati sono schematizzati in una tabella.
Naturalmente potranno essere poste oralmente altre domande.
In ogni caso è importante che il bambino abbia ben chiara la successione: 1 moto 2 ruote, 2 moto 4 ruote, 3 moto 6 ruote…; viceversa:
20 ruote 10 moto, 18 ruote 9 moto, 16 ruote 8 moto…
Si tratta di abituare il bambino al pensiero proporzionale, abituarlo
cioè a riflettere sulle relazioni che legano i dati dei problemi di moltiplicazione e divisione che sono relazioni di proporzionalità.
55
MATEMATICA
PAGINA
57
In questa pagina vengono presentati in relazione reciproca “il
doppio” e “la metà”.
Per calcolare la metà di una
quantità di punti messi in disordine, tra le varie strategie che
possono essere adottate, si può
seguire quella suggerita da Topì.
PER CALCOLARE LA METÀ DEI PUNTI
MESSI IN DISORDINE, FAI COSÌ:
1. UNISCI I PUNTI A DUE A DUE;
2. DA CIASCUNA COPPIA TOGLI UN PUNTO
(INDICA CON X IL PUNTO CHE VUOI TOGLIERE);
3. CONTA E SCRIVI IL NUMERO DEI PUNTI RIMASTI.
La metà di 14 è .....
14: 2 = .....
La metà di 16 è .....
16: 2 = .....
La metà di 18 è .....
18: 2 = .....
La metà di un cerchio è mezzo cerchio.
La metà di 3 cerchi è
....................................................
Il doppio di mezzo cerchio è
......................................
Il doppio di un cerchio e mezzo è
.............................
Per far sì che il bambino trovi comprensibili le frasi accanto alla figura dei cerchi disposti a piramide, questo esercizio dovrà essere
fatto prima praticamente con dei frutti.
56
MATEMATICA
PAGINE
62-63
Lo schema a spirale con le 24 ore divise in giorno e notte è utile per
far capire al bambino che le 13 indicano 1 ora dopo mezzogiorno,
che le 17 indicano 5 ore dopo le 12.
Con lo schema riferito ai minuti il bambino conterà di 5 in 5 fino a
raggiungere i 60 minuti che ci sono in un’ora.
È importante abituare il bambino a scrivere sempre correttamente
le date. Le norme internazionali, infatti, prescrivono che, nelle date,
i numeri da 1 a 9 devono essere preceduti dallo 0.
57
MATEMATICA
PAGINE
64-65
Presentando le varie decine, può essere utile l’uso dell’euro anche
per completare schemi proposti in queste due pagine e che possono
facilitare il calcolo mentale.
20 = ..... + 10
20 = 5 + ..... + ..... + .....
10 = 20 – .....
20 = 10 + .....
La metà di 20 è .....
20 è il doppio di .....
20 = ..... + 10
10 = ..... + 5
La metà di 20 è
30 = 10 + ..... +
15 = 30 – .....
30 = 15 + .....
20
10
.....
.....
10 = 20 – .....
20 = 10 + .....
Il doppio di 10 è
.....
Il doppio di 15 è .....
Il triplo di 10 è .....
Un terzo di 30 è .....
30
10
5
15
40 = 20 + .....
20 = 40 – .....
La metà di 40 è
40
10
.....
20
40 = 10 + ..... + ..... +
20 = ..... + 10
Il doppio di 20 è .....
.....
5
50 = 25 + .....
La metà di 50 è
.....
25
5
10
58
50
25 = 50 – .....
Il doppio di 25 è
.....
MATEMATICA
60 = ..... + 30
60 = 15 + ..... + ..... +
La metà di 60 è .....
Il doppio di 30 è .....
La metà di 30 è .....
Il doppio di 15 è .....
60
30
.....
15
5
10
70 = ..... + 35
La metà di 70 è .....
Il doppio di 35 è .....
70
35
5 5 5 5 5 5 5
20 = 10 + .....
40 = 80 – .....
80 = 40 + .....
80
40
5 5 5 5 5 5 5
La metà di 80 è .....
Il doppio di 40 è .....
20
10
90
90
90
90
30
45
= ..... x 10
= ..... x 3
= ..... x 6
= ..... x 2
= 90 : .....
= 90 : .....
100 = ..... x
100 = ..... x
100 = ..... x
50 = 100
20 = 100
10
5
2
: .....
: .....
10
15
45
90
90
90
90
10
30
15
45
100
50
10
20
= 90 : .....
= 90 : .....
= 90 – .....
= 45 + .....
: 10 = .....
: 3 = .....
10 = 100 : .....
100 = 50 + .....
50 = 100 – .....
100 : 2 = .....
100 : 10 = .....
59
MATEMATICA
PAGINE
66-68
Partendo dall’osservazione delle caratteristiche fisiche degli oggetti
e da esperienze che inducono a stabilire confronti tra varie grandezze, nel testo viene proposto questo itinerario possibile di lavoro
per la misura:
• confronto diretto o visivo, usando i termini già visti nel primo anno;
• confronto indiretto, usando campioni arbitrari: per esempio, cercare
5 oggetti più corti di una spanna, di un colore… e convenzionali (righello centimetrato e millimetrato);
• stima, misurazione, registrazione del risultato della misura con un
numero o con un intervallo numerico.
In questa pagina vengono confrontate le masse degli oggetti
che normalmente si usano a tavola in casa, durante un picnic
oppure a scuola. Se il bambino,
nell’esercizio 1, non troverà eccessive difficoltà a dire che è più
pesante un coltello di metallo di
un coltello di plastica, potrebbe
trovare qualche difficoltà di fronte
a una situazione simile: sui due
piatti ci sono due bicchieri che
hanno lo stesso peso. Come possono essere? (… o tutti e due di
vetro oppure tutti e due di plastica).
Procedendo con le attività sulla misura, si potrà notare che i bambini, nello stimare distanze, lunghezze in genere, riescono a raggiungere una buona approssimazione. Nettamente inattendibili sono, invece, le loro stime riferite al peso di determinate masse o
alla capacità di determinati recipienti. Questo perché il bambino ha scarse occasioni di
usare bilance e contenitori vari per misurare.
60
MATEMATICA
PAGINE
72, 78
Fin dalla prima il bambino è stato abituato a riconoscere, classificare e schematizzare le principali forme che si possono osservare
nella realtà. In seconda, anche utilizzando il materiale già visto in
prima, si dovrà fare in modo che il bambino non solo riconosca con
sicurezza le principali figure, ma scopra anche alcune loro proprietà.
Per esempio, per scoprire alcune proprietà del quadrato e del rettangolo, l’esercizio 1 di pagina 78 invita il bambino a disegnare un
quadrato e un rettangolo, seguendo gli ordini schematizzati con delle
frecce.
Si affronteranno nuovamente i concetti di regione
e di confine, dopo aver distinto le linee aperte da
quelle chiuse.
Si potrà così abituare il
bambino anche a scrivere
le lettere dell’alfabeto adoperando solo linee chiuse.
61
MATEMATICA
PAGINE
75, 78
Dopo attività varie che prevedano spostamenti o la descrizione di
spostamenti effettuati, per esempio, durante le attività di gioco, si potranno proporre percorsi da seguire su un foglio:
• per riprodurre o completare una figura (esercizio 2 di pagina 78);
• per raggiungere un determinato punto;
• per decifrare un messaggio come quello proposto a pagina 75
(quando entri in classe saluta dicendo: «Buongiorno!»).
Qui sotto, un nuovo messaggio di Topì per ricordare una delle regole da
seguire in classe (Per capirci dobbiamo parlare uno per volta!).
CHE COSA VUOLE RICORDARTI TOPÌ? PER DECIFRARE IL SUO
MESSAGGIO PARTI DALLA LETTERA CERCHIATA E SEGUI IL PERCORSO
SCRITTO QUI SOTTO. COMPLETA, POI, SCRIVENDO LE LETTERE CHE
INCONTRI. LE PRIME TRE SONO STATE GIÀ SCRITTE.
PAPOMA
ERVREI
P
E
R
C
A
P
A
R
L
A
R
I
P
V
O
L
E
R
O
R
A
T
U
C
M
E
P
O
N
I
A
I
B
B
O
D
P E R
!
62
MATEMATICA
PAGINE
83-85
Per far sì che il bambino si esprima con correttezza sia in condizioni
di certezza sia di incertezza, bisogna tener presente che non è sempre facile abituarlo ad aggiungere un terzo termine ai due antitetici
che normalmente usa per commentare una situazione o una frase.
Per esempio, aggiungere “non so” a “vero/falso”, “forse” a “sì/no”,
“possibile” a “sicuro/impossibile”, “può essere” a “è/non è”, “può
avere” a “ha/non ha”.
Uno degli accorgimenti didattici che piacciono molto ai bambini
sono le “storie detective” per scoprire un numero, una figura o altro,
attraverso degli indizi. Il numero da scoprire nell’esercizio 7 di pagina
84 è “l’ottantasette” che ricorda un po’ la frase: «Ho una gran voglia
di bere!».
CODICE
SEGRETO
A pagina 74 di questa guida, il bambino sarà impegnato a decifrare il messaggio finale inviato da Topì, un’attività
divertente anche se impegnativa.
Al bambino si dirà che si tratta di un
messaggio scritto con un codice segreto
che richiede tempo per essere decifrato
senza fretta e senza la preoccupazione
di sbagliare. Il bambino non dovrebbe,
quindi, essere assillato dal tempo a disposizione e soprattutto dovrebbe avere
tutto l’aiuto necessario, se lo richiede.
Bisogna far in modo che anche chi non
è ancora in grado di eseguire le istruzioni date abbia la gioia di arrivare a
scoprire che il loro amico Topì dice: «Arrivederci in terza. Ciao a tutti».
63
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
SCRIVI I NUMERI CHE MANCANO. LA FRECCIA DICE +10.
0
10
.......... .......... .......... .......... .......... .......... .......... ..........
..........
200
2
.......... .......... .......... .......... .......... .......... .......... .......... ..........
3
SCRIVI IL NUMERO
PRECEDENTE E IL NUMERO
SUCCESSIVO.
COMPLETA CON IL SEGNO
<, > OPPURE =.
.......
59
.......
.......
80
.......
98
.......
89
109
.......
116
.......
100
.......
.......
160
.......
124
.......
123
96
.......
96
.......
121
.......
.......
140
.......
184
.......
148
141
.......
150
4
OSSERVA L’ESEMPIO E COMPLETA.
h da u
centotré
centoottantaquattro
novantaquattro
centocinquantuno
centosettantotto
centosessantatré
64
103
100 + 3
1
0
3
........... .....................................
....... ....... .......
........... .....................................
....... ....... .......
........... .....................................
....... ....... .......
........... .....................................
....... ....... .......
........... .....................................
....... ....... .......
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
COMPLETA SCRIVENDO I NUMERI CHE MANCANO.
a. 58 + 10 = .......
83 + 10 = .......
37 + 10 = .......
54 + 10 = .......
37 + 2 = .......
15 + 4 = .......
72 + 7= .......
80 + 9 = .......
b. 38 – 8 = .......
73 – 3 = .......
46 – 6 = .......
85 – 5 = .......
79 – 8 = .......
92 – 10 = .......
87 – 5 = .......
74 – 10 = .......
76 + 10 = .......
24 + 10 = .......
45 + 10 = .......
53 + 6 = .......
68 + 1 = .......
74 + 5 = .......
64 – 4 = .......
57 – 7 = .......
21 – 1 = .......
65 – 2 = .......
76 – 10 = .......
26 – 4 = .......
69 + 10 = .......
12 + 10 = .......
91 + 8 = .......
56 + 3 = .......
92 – 2 = .......
19 – 9 = .......
68 – 10 = .......
38 – 5 = .......
c.
+
7 5 8 6 9
+
2 5 3 6 4
–
4 7 5 8 6
75
69
56
87
58
..... ..... ..... ..... .....
89
67
38
91
46
..... ..... ..... ..... .....
52
80
63
74
41
..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... .....
d. 49 = 40 + .......
72 = 70 + .......
58 = 50 + .......
83 = 80 + .......
45 = 40 + .......
94 = 90 + .......
36 = 30 + .......
67 = 60 + .......
21 = 20 + .......
..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... .....
79 = 71 + ....... e. 75 = 80 – .......
27 = 24 + .......
61 = 70 – .......
38 = 32 + .......
54 = 60 – .......
85 = 81 + .......
79 = 80 – .......
64 = 62 + .......
47 = 50 – .......
48 = 43 + .......
26 = 30 – .......
56 = 53 + .......
83 = 90 – .......
78 = 73 + .......
32 = 40 – .......
99 = 92 + .......
18 = 20 – .......
..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... .....
69 = 69 – .......
54 = 55 – .......
47 = 49 – .......
36 = 39 – .......
95 = 99 – .......
83 = 88 – .......
72 = 78 – .......
31 = 38 – .......
18 = 19 – .......
65
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
ESEGUI LE SEGUENTI OPERAZIONI IN COLONNA.
132 + 25 =
36 + 53 =
+
=
172 + 84 =
+
=
68 + 95 =
+
=
198 – 52 =
186 – 42 =
92 – 23 =
+
=
98 + 64 =
+
=
–
=
–
=
2
106 + 58 =
58 – 23 =
24 + 75 =
+
=
+
=
–
=
127 – 61 =
152 + 47 =
+
=
97 – 84 =
–
=
148 – 84 =
–
=
–
=
90 – 35 =
–
=
–
=
COMPLETA.
+2
78
+1
......
89
+ .......
......
67
......
+4
59
......
–2
– .......
–3
– .......
+5
+ .......
+2
+ .......
85
......
–5
66
76
......
–7
......
49
– .......
43
......
–4
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
1
COMPLETA LE TABELLE.
×
3 5 7 9 2 4 6 8 10
×
3 5 7 9 2 4 6 8 10
3
5
2
4
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
7
9
6
8
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
2
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
COMPLETA SCRIVENDO I NUMERI CHE MANCANO.
9 × ....... = 90
1 × ....... = 10
5 × ....... = 35
64 = 8 × .......
7 = 7 × .......
28 = 4 × .......
3
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
5 : ....... = 5
×3= 3
....... × 7 = 70
....... × 9 = 45
80 = ....... × 8
15 = ....... × 5
56 = ....... × 7
.......
:6=1
....... : 5 = 9
....... : 3 = 4
1 = ....... : 9
8 = ....... : 2
5 = ....... : 5
.......
50 : ....... = 5
8 : ....... = 1
3 = 27 : .......
7 = 14 : .......
5 = 30 : .......
COMPLETA.
:
2
:
3
:
4
:
5
:
6
:
7
:
8
:
9
2
12
8
10
4
18
6
16
20
14
.....
27
6
12
24
30
15
3
9
21
18
.....
4
16
12
24
32
40
36
20
28
8
.....
30
5
20
40
10
35
45
50
15
25
.....
18
12
54
6
36
24
30
42
60
48
.....
21
35
7
63
28
14
56
42
70
49
.....
16
56
24
48
80
72
64
32
40
8
.....
18
9
36
90
72
63
27
81
45
54
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
67
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
ESEGUI LE SEGUENTI OPERAZIONI IN COLONNA.
57 X 8 =
64 X 9 =
×
=
×
=
49 X 5 =
38 X 7 =
×
=
37 X 8 =
×
=
×
=
49 X 6 =
×
=
89 X 7 =
×
=
×
=
ESEGUI LE SEGUENTI DIVISIONI COME NELL’ESEMPIO.
a. 63 : 9 = 7
41 : 8 = ......
30 : 7 = ......
51 : 6 = ......
24 : 5 = ......
23 : 6 = ......
41 : 7 = ......
71 : 8 = ......
68
×
=
35 X 8 =
47 X 3 =
×
=
52 X 6 =
×
=
×
=
34 X 6 =
×
=
86 X 4 =
58 X 2 =
×
=
54 X 2 =
×
=
×
=
73 X 5 =
2
73 X 6 =
r 0
r ......
r ......
r ......
r ......
r ......
r ......
r ......
b. 49 : 7 = ...... r ......
35 : 4 = ...... r ......
46 : 8 = ......
29 : 3 = ......
73 : 9 = ......
39 : 5 = ......
47 : 9 = ......
33 : 4 = ......
r ......
r ......
r ......
r ......
r ......
r ......
c. 35 : 6 = ...... r ......
19 : 2 = ...... r ......
44 : 7 = ......
78 : 9 = ......
23 : 3 = ......
42 : 8 = ......
55 : 7 = ......
48 : 8 = ......
r ......
r ......
r ......
r ......
r ......
r ......
MATEMATICA
ALUNNO
1
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
DESCRIVI CIÒ CHE VEDI PRIMA CON LE PAROLE E POI CON UNA
DELLE OPERAZIONI POSSIBILI.
...................................... ...................................... ......................................
...................................... ...................................... ......................................
...................................... ...................................... ......................................
...................................... ...................................... ......................................
...................................... ...................................... ......................................
69
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
DESCRIVI I DISEGNI PRIMA CON LE PAROLE E POI CON
LE OPERAZIONI INDICATE.
.....
+ ..... = .....
.....
– ..... = .....
.....
× ..... = .....
.....
: ..... = .....
.....
+ ..... = .....
.....
– ..... = .....
.....
× ..... = .....
.....
: ..... = .....
2
IN OGNI RIQUADRO CERCHIA L’OPERAZIONE ADATTA
PER RISPONDERE ALLA DOMANDA DEL PROBLEMA.
Per il suo compleanno, Matteo
distribuisce 2 pasticcini a
ciascuno dei suoi 23 compagni
di classe.
Quanti pasticcini distribuisce
in tutto?
Sara getta via 6 pennarelli che
non scrivono più.
Quanti pennarelli le restano,
se la sua scatola conteneva 24
pennarelli?
2 + 23 23 – 2 2 × 23 23 : 2
24 + 6 24 – 6 24 × 6 24 : 6
Gli alunni della seconda A sono
23. Gli alunni della seconda B
sono 25.
Quanti sono in tutto i bambini
delle due classi?
Il papà ha comprato 6 quaderni
per i suoi 2 figli.
Quanti quaderni riceverà
ciascun bambino, se ognuno
riceverà un numero uguale di
quaderni?
23 + 25 25 – 23 23 × 25 25 : 23
70
6+2 6–2 6×2 6:2
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
DESCRIVI I DISEGNI PRIMA CON LE PAROLE E POI CON I NUMERI
IN DUE MODI DIVERSI.
..... dita in ogni mano
..... dita in tutto
..... mani
..... mani
..... dita in tutto
..... dita in ogni mano
.......
×
.......
=
.......
.......
:
.......
=
.......
..... bibite in tutto
..... bibite in bottiglia
..... bibite in lattina
..... bibite in lattina
..... bibite in bottiglia
..... bibite in tutto
.......
–
.......
=
.......
.......
+
.......
=
.......
..... palloncini in tutto
..... palloncini per ogni bambino
..... bambini
..... bambini
..... palloncini per ogni bambino
..... palloncini in tutto
.......
:
.......
=
.......
.......
×
.......
=
.......
..... bandierine triangolari
..... bandierine in tutto
..... bandierine rettangolari
..... bandierine rettangolari
..... bandierine in tutto
..... bandierine triangolari
.......
+
.......
=
.......
.......
–
.......
=
.......
71
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
SCRIVI L’ORA INDICATA DA CIASCUN OROLOGIO.
............................ ............................ ............................ ............................
2
3
DISEGNA LE LANCETTE IN MODO CHE CIASCUN OROLOGIO INDICHI
LA STESSA ORA DELL’OROLOGIO NUMERICO.
COMPLETA LE SEGUENTI FRASI, SCRIVENDO I NUMERI
CHE MANCANO.
1. In un giorno ci sono ....... ore.
2. In mezzo giorno ci sono ....... ore.
3. In un’ora ci sono ....... minuti.
4. In mezz’ora ci sono ....... minuti.
5. In un quarto d’ora ci sono .......
minuti.
6. Una settimana ha ....... giorni.
4
7. In un anno ci sono ....... mesi.
8. Gennaio, marzo, maggio, luglio,
agosto, ottobre e dicembre hanno
....... giorni.
9. Aprile, giugno, settembre e
novembre hanno ....... giorni.
10. Febbraio può avere ....... o .......
giorni.
SCRIVI NELLA TABELLA LA LUNGHEZZA DI OGNI STRISCIA.
cm
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
mm
10
............. .............
............. .............
............. .............
72
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
SCRIVI S SE IL PALLONE SI TROVA A SINISTRA DEL BAMBINO
E D SE SI TROVA A DESTRA.
.......
2
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
COMPLETA LE TABELLE SCRIVENDO ACCANTO A OGNI NOME
IL NUMERO DELLA FIGURA CORRISPONDENTE.
cubo: ........
parallelepipedo: ........
piramide: ........
cilindro: ........
cono: ........
sfera: ........
triangolo: ........
pentagono: ........
cerchio: ........
rettangolo: ........
esagono: ........
quadrato: ........
segmento
verticale: ........
segmenti
paralleli: ........
segmento
obliquo: ........
segmenti
incidenti: ........
segmento
orizzontale: ........
segmenti
perpendicolari: ........
73
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
MATEMATICA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
PER FINIRE, TI MANDO QUESTO
BIGLIETTO CON UN DISEGNO
FORMATO DA TANTI TRIANGOLI
E UN MESSAGGIO.
COLORA LE REGIONI
CHE VUOI CON I COLORI
CHE PREFERISCI.
NEL DISEGNO RIESCI A
VEDERE DEI QUADRATI.
QUANTI?
PER SCOPRIRE CHE COSA VOGLIO
DIRTI CON IL MIO MESSAGGIO, PARTI
DALLA LETTERA CERCHIATA E SEGUI
QUESTO PERCORSO:
RISCRIVI TUTTO
IL MESSAGGIO!
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... .....
..... ..... ..... .....
74
..... ..... ..... ..... .....
.....
..... ..... ..... ..... .....
!
PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a
SCIENZE E TECNOLOGIA
OBIETTIVI
CONTENUTI
• Sviluppare curiosità verso i fenomeni naturali.
• Imparare a osservare.
• Effettuare semplici esperimenti.
• Conoscere le piante.
• L’osservazione diretta.
• I cinque sensi.
• Introduzione al metodo scientifico.
• L’albero, le piante, le foglie, frutti e semi, dal seme
alla pianta.
• Materiali di origine vegetale, animale e minerale.
• Come nascono, che cosa mangiano, come
si muovono.
• Solidi, liquidi e gas; le polveri.
• Sperimentare con l’acqua; gli effetti del calore
sull’acqua; il ciclo dell’acqua.
• Creare la carta riciclata; lavorare con la creta.
• Conoscere i materiali.
• Conoscere gli animali.
• Conoscere gli stati della materia.
• Conoscere l’acqua.
• Effettuare esperienze manipolative.
STORIA
OBIETTIVI
CONTENUTI
• Scoprire gli effetti dello scorrere del tempo.
• Riconoscere la successione temporale.
• Riconoscere la durata.
• Conoscere i modi per misurare il tempo.
• Riconoscere rapporti di causalità.
• Comprendere che tutte le cose hanno una storia.
• Ricostruire la storia personale.
• Riconoscere l’importanza delle fonti,
delle testimonianze e dei documenti.
• Ricostruire il proprio albero genealogico.
• Effettuare esperienze manipolative.
• Le trasformazioni prodotte dallo scorrere del tempo.
• Prima, dopo, infine.
• Dura tanto, dura poco.
• La settimana, il giorno, le ore, i minuti e l’orologio,
i mesi e le stagioni, l’anno.
• Causa ed effetto.
• I primi orologi.
• Ricostruire il passato.
• Le fonti.
• Le testimonianze e i documenti.
• L’albero della famiglia.
• Costruire un orologio.
GEOGRAFIA
OBIETTIVI
• Riconoscere posizioni nello spazio.
• Orientarsi nello spazio.
• Osservare lo spazio intorno a sé.
• Riconoscere elementi naturali e artificiali.
• Confrontare paesaggi.
• Comprendere che cos’è una pianta.
• Comprendere il valore dei simboli.
• Individuare posizioni sul reticolo geografico.
• Conoscere la riduzione in scala.
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
EDUCAZIONE AMBIENTALE
CONTENUTI
• Punti di vista. • A sinistra di..., a destra di... .
• I punti di riferimento. • Elementi fissi e mobili.
• Intorno alla scuola.
• Gli elementi del paesaggio.
• Il paesaggio umanizzato.
• Il paesaggio nel tempo.
• La città.
• La visione dall’alto.
• La pianta, i simboli, la legenda.
• Il reticolo.
• Ridurre un disegno.
• Le regole di sicurezza per la strada.
• Impariamo a rispettare l’ambiente.
75
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
SCIENZE
ALUNNO
1
(GLI ANIMALI)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
LEGGI E COMPLETA LE FRASI CON I NOMI DEGLI ANIMALI ADATTI.
tacchini – api – mucche
pecore – baco da seta – polli
Dalle ...............................................................
si ottiene il latte.
Le .................................................................................
sono animali molto utili perché
producono il miele.
Dalle ...............................................................
l’uomo ricava la lana per filare tessuti
e confezionare indumenti
e coperte.
e ........................................................
sono animali da cortile e forniscono
carne e uova.
..................................................
Il bozzolo del ....................................................................
è formato da sottilissimi fili
dai quali si ricava un tessuto
leggero e pregiato.
76
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
SCIENZE
ALUNNO
1
(GLI ANIMALI)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
SCRIVI IL NOME DI UN ANIMALE CHE...
• ... ha la criniera: .......................................................... • ... mangia solo erba: ..................................................
• ... ha le corna: ............................................................... • ... mangia solo carne: ...............................................
• ... vive nel deserto: ................................................... • ... ha le squame: .........................................................
• ... vive nel mare: ......................................................... • ... vive in montagna: ...................................................
• ... è velenoso: ............................................................... • ... allatta i piccoli: .........................................................
2
RAGGRUPPA I SEGUENTI ANIMALI NELLA TABELLA.
aquila • lucertola • pipistrello • farfalla • capra
aragosta • struzzo • balena • lombrico • tigre
mosca • squalo • rondine • medusa • delfino
VIVE NELL’ARIA
VIVE SULLA TERRA VIVE NELL’ACQUA
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
77
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
SCIENZE
ALUNNO
1
(LE PIANTE)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
LEGGI IL TESTO E RISPONDI ALLE DOMANDE SUL QUADERNO.
L’abete è un albero ad alto
fusto, detto sempreverde
perché perde le foglie
gradualmente nel corso
dell’anno senza mai
rimanere spoglio.
Cresce in montagna
e ha i rami quasi orizzontali
digradanti verso la cima.
Il tronco è diritto, a forma
di colonna e di colore
argenteo; negli alberi più
vecchi diventa rugoso
a partire dalla base.
Gli aghi (cioè le sue foglie)
sono appiattiti e lunghi fino
a 3 centimetri; la pagina
superiore è lucida e di color
verde scuro; la pagina
inferiore è bianco azzurrina.
Il legno del tronco è
utilizzato in falegnameria
e nell’industria della carta.
• Com’è il fusto dell’abete?
• Perché l’abete è un sempreverde?
• Dove cresce l’abete?
• Come sono i suoi rami?
• Come sono i suoi aghi?
• Per che cosa viene utilizzato il legno dell’abete?
78
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
SCIENZE
ALUNNO
1
(L’ACQUA)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
LEGGI E COMPLETA SCEGLIENDO LE PAROLE ADATTE.
distillata – torrenti – minerali – fiumi
mare – stagni
L’acqua del .................................................................
è salata. Il sale che consumiamo
a tavola viene da lì!
L’acqua dolce scorre nei ruscelli,
nei .................................................................,
nei .................................................................
e nei canali.
Gli ................................................................. sono specchi
d’acqua dolce, ma poco profonda.
Le acque delle terme fanno bene alla salute. Tra le acque
di questo genere ci sono quelle .................................................................,
ricche di sali.
Infine c’è l’acqua .................................................................,
che si ottiene eliminando tutti i sali minerali.
È usata nell’industria, ma anche in casa tua,
per esempio nel ferro da stiro.
79
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
SCIENZE
ALUNNO
1
(L’ACQUA)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
UNISCI I DUE PEZZI DI OGNI FRASE E SCOPRI LE «REGOLE
DELL’ACQUA».
Chiudi sempre
Non gettare mai
i rifiuti
nei corsi d’acqua (come i fiumi
e i torrenti) o nel mare.
che fanno schiuma,
perché inquinano!
Non esagerare con l’uso
dei prodotti
il rubinetto quando hai finito
di usare l’acqua.
Non sprecare
l’acqua
perché è un bene prezioso!
2
COMPLETA TU.
L’acqua mi serve per ..................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................
80
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
STORIA
(LA LINEA DEL TEMPO - LA DURATA)
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
COLLOCA AL POSTO GIUSTO SULLA LINEA DEL TEMPO
I DIVERSI MOMENTI DEL PASSATO DELLA SIGNORA LAURA,
LA MAMMA DI FEDERICO.
Ha compiuto 23 anni e
si è laureata in biologia.
Si è sposata
con Michele.
1977
1987
Laura è nata
a Roma.
2
2000
Ha finito
a
la 5 classe della
Scuola Primaria.
2002
2004
È diventata mamma
di Federico.
METTI IN ORDINE DI TEMPO I SEGUENTI PERIODI, DA QUELLO CHE
DURA DI MENO A QUELLO CHE DURA DI PIÙ.
una settimana
un mese
un anno
un secolo
un’ora
un minuto
81
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
STORIA
ALUNNO
1
(LE MISURE DEL TEMPO)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
COMPLETA LE FRASI SCRIVENDO IN PAROLA I NUMERI GIUSTI
TRA QUELLI ELENCATI.
• In un anno ci sono ...................................................................................... mesi.
• In una settimana ci sono
......................................................................................
giorni.
• Le stagioni sono .......................................................................................
• In un’ora ci sono ...................................................................................... minuti.
• In un giorno ci sono ...................................................................................... ore.
2
COMPLETA LA FILASTROCCA CON I NUMERI ESATTI.
......................................
giorni ha novembre con april,
giugno e settembre,
di ...................................... ce n’è uno,
tutti gli altri ne han ......................................!
82
24
60
12
4
7
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
STORIA
ALUNNO
1
(LE MISURE DEL TEMPO)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
USA GLI OROLOGI DISEGNATI PER CALCOLARE LO SCORRERE
DEL TEMPO E RISPONDI ALLE DOMANDE.
Alle ore 16 Sara ha finito
di nuotare in piscina.
Quante ore sono passate
se adesso sono le 19 e 30?
......................................................................................
Ieri mattina alle 11
Luca è partito per le vacanze.
È arrivato al mare
dopo 2 ore e 30 minuti.
A che ora, cioè?
......................................................................................
Sono le ore 14 e Marta è molto contenta
perché fra 3 ore e mezza arriveranno
la zia e il suo cuginetto.
A che ora, cioè?
......................................................................................
83
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
STORIA
ALUNNO
1
(LA SUCCESSIONE TEMPORALE)
....................................................................................................................................................
..........................................
LEGGI E SCRIVI CHE COSA SUCCEDE CON LO SCORRERE DEL
TEMPO ALLE COSE, ALLE PERSONE E ALLE SITUAZIONI ELENCATE.
Nel cortile c’è
un pupazzo di neve.
Giovanni
è appena nato.
L’albero del giardino
ha tutte le foglie gialle.
Sono quasi le ore 20.
o alcuni
Dop
giorni...
......................................................................................
......................................................................................
cuni anni.
a al
..
r
T
a un mese...
Tr
......................................................................................
......................................................................................
......................................................................................
......................................................................................
pochi minuti..
a
.
Tr
È primavera!
Nel prato spuntano
primule e violette.
cuni mesi
a al
...
r
T
La mamma sta riempiendo
il carrello della
spesa al supermercato.
pochi minuti..
a
.
Tr
84
DATA
......................................................................................
......................................................................................
......................................................................................
......................................................................................
......................................................................................
......................................................................................
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
STORIA
(IL RAPPORTO CAUSA-EFFETTO)
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
SCRIVI DUE EFFETTI POSSIBILI PER OGNI CAUSA INDICATA.
Causa
Effetti
1
È scoppiato il temporale.
......................................................................................
......................................................................................
2
......................................................................................
......................................................................................
1
Marco è di cattivo umore.
......................................................................................
......................................................................................
2
......................................................................................
......................................................................................
Luisa ha attraversato
la strada di corsa
senza guardare.
1
......................................................................................
......................................................................................
2
......................................................................................
......................................................................................
L’automobile
della mamma è guasta.
1
......................................................................................
......................................................................................
2
......................................................................................
......................................................................................
1
Soffia un vento fortissimo.
......................................................................................
......................................................................................
2
......................................................................................
......................................................................................
85
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
GEOGRAFIA
ALUNNO
1
(LO SPAZIO E LE FUNZIONI)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
COLORA DI ROSSO GLI OGGETTI CHE DEVONO STARE N BAGNO,
DI BLU LE COSE CHE VANNO NELL’ARMADIO, DI GIALLO
GLI OGGETTI DA METTERE SULLA SCRIVANIA E POI COMPLETA.
Non ho colorato ..........................................................................................................................................................................
perché ................................................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................................................
86
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
GEOGRAFIA
ALUNNO
1
(LO SPAZIO E LE FUNZIONI)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
PERCHÉ L’AULA SI PUÒ DEFINIRE UNO SPAZIO ORGANIZZATO?
LEGGI E SEGNA CON X LA RISPOSTA GIUSTA.
Perché ci sono alunni e insegnanti.
Perché gli oggetti sono disposti in modo da poter svolgere le attività scolastiche.
ELENCA GLI ALTRI SPAZI ORGANIZZATI DELLA TUA SCUOLA.
.....................................................................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................................................
2
OSSERVA LO SPAZIO ORGANIZZATO DELLA CUCINA DI CASA TUA,
POI RISPONDI.
• Dove si trova lo scolapiatti rispetto al lavello? Perché?
.....................................................................................................................................................................................................................
• Dove si trova la cappa aspirante rispetto ai fornelli? Perché?
.....................................................................................................................................................................................................................
• Puoi concludere che:
la posizione degli arredi dipende dallo loro funzione.
la posizione degli arredi è casuale.
3
SCRIVI ALTRI ESEMPI DI SPAZIO ORGANIZZATO.
.....................................................................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................................................
87
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
GEOGRAFIA
ALUNNO
1
(L’AMBIENTE DI CAMPAGNA)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
LEGGI I TESTI, POI RISPONDI ALLE DOMANDE SUL QUADERNO.
Giacomo dice: – I miei zii vivono in campagna e spesso
la domenica vado a trovarli con la mamma e il papà.
Vicino alla casa degli zii
c’è anche il fienile!
Osservo lo zio Gianluca
mentre guida il trattore.
Sull’aia razzolano le galline
del pollaio.
I campi attorno alla cascina
sono coltivati.
Il cane Bubu è un amico
fedele degli zii.
• Dove vivono gli zii di Giacomo?
• Come sono i campi della cascina?
• Chi razzola sull’aia?
• Chi è l’amico fedele degli zii?
88
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
GEOGRAFIA
ALUNNO
1
(L’AMBIENTE DI CITTÀ)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
LEGGI I TESTI, POI RISPONDI ALLE DOMANDE SUL QUADERNO.
Paola dice: – Io abito in
una grande città, al quinto piano
di un palazzo dove vivono tante
famiglie.
Nel percorso per andare a scuola,
vedo gli autobus, la fermata
della metropolitana e i tram.
Lungo la strada ci sono tanti
negozi, molte macchine e tante
persone che vanno al lavoro.
Gli alberi sono pochi
e sono circondati dall’asfalto!
• Dove abita Paola?
• Che cosa vede mentre va a scuola?
• Che cosa c’è lungo la strada?
• Come sono gli alberi?
89
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
GEOGRAFIA
ALUNNO
1
(I SERVIZI)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
OSSERVA IL DISEGNO, LEGGI E COMPLETA CON
LE PAROLE ADATTE.
serbatoio – case – potabile – tubature – pompa
L’acqua sotterranea, raccolta nella falda acquifera, viene anzitutto filtrata e depurata
per essere resa ...............................................................................................
Con l’aiuto di una ............................................................................ idraulica, viene fatta risalire fino
alla cima di particolari «torri», di altezza piuttosto elevata.
Lì l’acqua viene raccolta in una o più vasche che servono da ..........................................................
Attraverso le
, l’acqua «ridiscende» per raggiungere
......................................................
le ..........................................................
È l’acqua che scorre quando apri il rubinetto in cucina o in bagno.
90
BAFFO E CODA
classe 3a
Letture e percorso nella lingua
Riflessione sulla lingua
Matematica, scienze e tecnologia,
storia, geografia
LE LETTURE
LA MATEMATICA
E LE DISCIPLINE
LA RIFLESSIONE
SULLA LINGUA
LINGUA ED ESPRESSIVITÀ
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
classe 3a
Come per la classe 2a, il percorso di
lingua si articola in periodi successivi
che corrispondono ad altrettante tappe
della programmazione.
Tali periodi sono puramente indicativi:
essi fanno riferimento a una scansione
dei contenuti applicata alla realtà di
una classe virtuale che si colloca idealmente “nella media”.
1. LETTURE
2. RIFLESSIONE
SULLA LINGUA
3. ARTE
4. MUSICA
E IMMAGINE
E TEATRO
SETTEMBRE
OBIETTIVI
CONTENUTI
• Rispondere a semplici
questionari in relazione
a testi narrativi.
• Raccontare il vissuto.
• Produrre semplici testi scritti
per raccontare il vissuto.
• Cogliere la differenza tra
racconto realistico, verosimile
e fantastico.
• Scrivere la conclusione di
un racconto.
• Arricchire il proprio lessico.
• Conoscere il diario personale.
• Comprendere e illustrare
semplici poesie.
• Seguire istruzioni per realizzare
semplici manufatti.
• Risolvere semplici giochi
linguistici.
• Il racconto realistico:
- l’inizio, lo sviluppo e
la conclusione;
- i personaggi, i luoghi e i tempi;
• Conoscere la tecnica del graffito.
• Incisioni rupestri.
• Realizzazione di un semplice
graffito su carta.
- l’importanza del titolo.
• I racconti realistici, i racconti
fantastici, realistico o fantastico?
• Pagine di diario.
(Inserto)
4 - 21, 24
12, 13,
14, 16, 17
6 - 9, 16,
17
24
34, 35
TEMA
Le vacanze.
Vita quotidiana
in famiglia e
scuola.
La Preistoria.
31 - 33
L’autunno.
Una mangiatoia per gli uccelli.
Il frottage. (Inserto)
(Inserto)
L’autunno.
L’autunno.
Attività teatrale e musica: La grotta dei cervi pagine 160 - 168
(in questa guida alle pagine 133 - 142).
92
PAGINE
22, 23
Arte e immagine.
a
PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 3a
OBIETTIVI
OTTOBRE - DICEMBRE
• Rispondere a semplici
questionari in relazione
a testi narrativi.
• Raccontare il vissuto.
• Produrre semplici testi scritti
per raccontare il vissuto.
• Cogliere la differenza tra
racconto realistico, verosimile
e fantastico.
• Individuare le sequenze
del testo.
• Arricchire il proprio lessico.
• Seguire istruzioni per realizzare
semplici manufatti.
• Conoscere il testo descrittivo.
• Conoscere il fumetto.
• Trasformare un fumetto
in un testo narrativo.
• Conoscere la fiaba.
• Seguire istruzioni per realizzare
semplici manufatti.
• Comprendere semplici poesie.
• Risolvere semplici giochi
linguistici.
• Comprendere una descrizione.
• Seguire istruzioni per realizzare
semplici manufatti.
• Osservare ritratti e coglierne
le caratteristiche espressive.
• Comporre creativamente ritratti
secondo la tecnica del collage.
CONTENUTI
• Il racconto fantastico:
- l’inizio, lo sviluppo e
la conclusione;
- i personaggi, i luoghi e i tempi;
- gli elementi fantastici e/o magici;
- le sequenze del testo.
• Uno strumento musicale.
• Un drago.
• La descrizione:
- le parti di una descrizione;
- i dati sensoriali;
- l’importanza degli aggettivi
qualificativi;
- la descrizione di una persona,
di un ambiente, di un animale,
di un oggetto, di un’immagine.
• I fumetti:
- vignette e balloon;
- didascalie e onomatopee.
• Le fiabe:
- protagonista, antagonista
e personaggi secondari;
- i luoghi e il tempo;
- aiutanti e oggetti magici;
- il lieto fine;
- le sequenze;
- il riassunto.
• Un teatrino.
• Un puzzle.
(Inserto)
(Inserto)
PAGINE
36 - 38,
40, 44, 45
La fantasia.
41
39, 42, 43
12
42, 43
46 - 53
48
46, 49
47, 50
Gli animali.
Le persone.
Gli ambienti.
Gli oggetti.
51 - 53,
56
57 - 59
I fumetti.
60 - 62,
69 - 76
Fiabe della
tradizione.
62, 69 71, 74, 75
72
74
L’inverno.
L’inverno.
(Inserto)
Il castello lampada. (Inserto)
• Il ritratto.
TEMA
L’inverno.
L’inverno.
54, 55
Arte e immagine.
93
LINGUA ED ESPRESSIVITÀ
OBIETTIVI
GENNAIO - FEBBRAIO
• Conoscere la favola.
• Seguire istruzioni per realizzare
semplici manufatti.
• Conoscere il mito.
• Conoscere la leggenda.
• Confrontare realtà e fantasia.
• Raffigurare gli alberi secondo
diverse tecniche espressive.
PAGINE
77 - 81
• Il mito:
- i personaggi;
- i luoghi e gli ambienti;
- i tempi;
- i simboli.
• La leggenda:
- i personaggi;
- i luoghi e gli ambienti;
- i tempi;
- le sequenze;
- il riassunto.
82 - 86
Miti della tradizione.
87 - 95
Leggende della
tradizione.
• Colori a dita, pennarelli, tempere,
collage.
96, 97
Arte e immagine.
PAGINE
• Conoscere conte e filastrocche.
• Conte, filastrocche, ninnenanne:
- lo scopo.
• Le rime:
- rima baciata e rima alternata.
• Le poesie:
- versi, strofe, ritmo.
• La similitudine.
• La personificazione.
• Il calligramma.
(Inserto)
(Inserto)
98, 100
107
98 - 100,
110, 111
99, 108,
109, 112
113
114, 115
117
• Conoscere la lettera.
• Scrivere una lettera personale.
94
Favole della
tradizione.
80
CONTENUTI
• Comprendere semplici poesie.
• Risolvere semplici giochi
linguistici.
• Comprendere un testo
informativo.
• Seguire istruzioni per realizzare
semplici manufatti.
TEMA
• La favola:
- i personaggi;
- i luoghi e il tempo;
- lo scopo e la morale;
- le sequenze;
- il riassunto.
• Un serpentello a spirale.
OBIETTIVI
• Conoscere testi poetici.
MARZO - MAGGIO
CONTENUTI
TEMA
Filastrocche
popolari.
Ricorrenze.
Giochi e animali.
La natura.
I bambini.
La primavera.
La primavera.
(Inserto)
La primavera.
Il bruco-matita. (Inserto)
La primavera.
• La lettera personale:
- mittente, destinatario, scopo;
- la compilazione della busta;
- la posta elettronica;
- tono formale e informale.
• Le rubriche di posta.
118 - 124
120
121
122
123
124
Lettere di bambini.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 3a
MARZO - MAGGIO
OBIETTIVI
• Conoscere i testi informativi.
CONTENUTI
• Il testo informativo:
- lo scopo;
- fotografie, disegni e didascalie;
- il titolo;
- la struttura: i paragrafi e
i sottotitoli;
- grafici e tabelle;
- le parole-chiave.
GIUGNO
OBIETTIVI
CONTENUTI
PAGINE
TEMA
125 - 138,
145
125
125, 128,
132, 133
127
128, 129
130
134
PAGINE
TEMA
• Comprendere semplici poesie.
• Risolvere semplici giochi
linguistici.
• Comprendere una descrizione.
• Seguire istruzioni per realizzare
semplici manufatti.
(Inserto)
(Inserto)
L’estate.
L’estate.
(Inserto)
Un’acquario… all’asciutto.
(Inserto)
L’estate.
L’estate.
• Conoscere i testi argomentativi.
• Le proprie opinioni e
i punti di vista.
• Il testo regolativo:
- lo scopo;
- istruzioni;
- ricette;
- regolamenti;
- consigli;
- i disegni e le fotografie.
• Le fasi di un procedimento.
• Conoscere i testi regolativi.
148, 149
Una visita al museo.
150 - 158
156
152
155
157, 158
154
152, 153
95
LINGUA ED ESPRESSIVITÀ
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
OBIETTIVI
CONTENUTI
PAGINE
TEMA
• Scrivere ortograficamente.
• L’apostrofo.
• L’accento.
36
37
Ortografia.
• Conoscere l’ordine alfabetico.
• Conoscere i sinonimi.
• Conoscere gli omonimi.
• Conoscere opposti e contrari.
• Conoscere i più comuni prefissi.
• Riconoscere famiglie di parole.
• L’alfabeto.
• I sinonimi.
• Gli omonimi.
• I contrari.
• I prefissi.
• Famiglie di parole.
38 - 40
41
42, 43
44
45
46
Lessico.
• Classificare i nomi.
• I nomi:
- i nomi concreti e i nomi astratti;
- i nomi composti;
- i nomi collettivi;
- i nomi primitivi e i nomi derivati;
- i nomi alterati;
- i falsi alterati.
• Gli articoli determinativi
e gli articoli indeterminativi.
• Gli aggettivi qualificativi.
• Conoscere gli articoli.
• Conoscere gli aggettivi
qualificativi.
• Conoscere i verbi.
Morfologia.
47
48
49
50
51
52
53
54, 55
• I verbi:
- le tre coniugazioni;
- le persone dei verbi;
- il tempo dei verbi;
- i tempi semplici
del modo indicativo;
- i tempi composti
del modo indicativo;
- la coniugazione dei verbi essere
e avere.
• Le preposizioni semplici.
56, 64
57, 63
58
59
60
• Conoscere e usare
correttamente la punteggiatura
nel discorso diretto.
• La punteggiatura
nel discorso diretto.
66
Punteggiatura.
• Individuare la frase minima.
• Riconoscere il predicato verbale.
• Riconoscere il predicato
nominale.
• La frase minima.
• Il predicato verbale e il predicato
nominale.
67, 68
69, 70
Sintassi.
• Verifiche finali.
71, 72
• Conoscere le preposizioni
semplici.
96
61
62
65
P R E R E Q U IS I T I
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
una bambina in biblioteca
– Per favore, dove sono i libri per bambini? – chiese
Matilde.
– Lì, sugli scaffali più bassi. Vuoi che ti aiuti a trovare
un bel libro con tante illustrazioni?
– No, grazie – disse Matilde. – Posso fare da sola.
A Matilde piaceva andare in biblioteca.
Tranquillamente seduta, trascorreva due ore
meravigliose divorando un libro dopo l’altro.
– Sai che in una biblioteca pubblica si possono
prendere in prestito i libri e portarli a casa? – disse
la bibliotecaria.
– No, non lo sapevo – disse Matilde. – Potrei farlo
anch’io?
– Certo. Scegli il libro che vuoi e portamelo, in modo
che possa registrarlo; puoi tenerlo per due settimane
e prenderne più di uno, se vuoi.
Da quel momento, Matilde andò in biblioteca solo
una volta alla settimana, per prendere nuovi libri
e restituire quelli già letti.
La sua cameretta diventò una sala di lettura, dove
passava i pomeriggi seduta a leggere.
Roald Dahl, Matilde, Salani
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Quali sono i personaggi di questo racconto?
2. Chi è la protagonista?
3. Che cosa faceva la bambina quando andava in biblioteca?
4. Che cosa le spiegò la bibliotecaria?
5. Che cosa fece allora la bambina?
OB. COMPRENDERE
UN RACCONTO .
97
P R E R E Q U IS I T I
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
il ritorno delle cicogne
– Siamo tornate a casa! – gridarono le cicogne
ritrovando il loro antico nido sulla vecchia torre.
– Sono tornate sulla torre! – gridarono le rane
correndo a tuffarsi sotto le foglie di ninfea dello
stagno.
– Che bello! Sono tornate! – mormorò fra sé e sé
il fringuello, continuando a portare pagliuzze al
suo nido.
– Sono tornate! Il mio piccolo nascerà presto! –
cantò la cincia accarezzando le sue uova nel nido.
E subito su un uovo si formò un piccolo buco
e poco dopo ne uscì la testa di un uccellino.
– Siamo tornate anche noi! – garrirono infine
le rondini nel cielo. – Abbiamo riportato
la primavera per tutti.
Snezana Pejakovic-Kicovic, Buon compleanno, Editrice Piccoli
SCEGLI VERO O FALSO SEGNANDO CON X.
• Il racconto è ambientato in estate.
V
F
• Le protagoniste sono le cicogne.
V
F
• Le cicogne hanno il loro nido sul tetto di una casa.
V
F
• Il piccolo della cincia nasce in autunno.
V
F
• Anche le rondini sono tornate.
V
F
98
OB. COMPRENDERE
UN RACCONTO .
P R E R E Q U IS I T I
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
f ilastrocca dei colori
Una filastrocca sui colori non c’è!
Vogliamo farla io e te?
Quattri versi per te, e quattro per me.
È nero e bianco il pinguino.
È grigio il topolino.
È azzurro il cielo sereno.
Ha tanti colori l’arcobaleno.
È rosso Babbo Natale.
È rosa il maiale.
Il limone è giallo.
Ha tanti colori il pappagallo.
Luigi Grossi, È arrivato un bastimento carico di..., Einaudi Ragazzi
RISPONDI E COMPLETA.
1. Qual è l’argomento di questa filastrocca?
Gli animali.
I colori.
2.
Quale
parola
fa
rima
con
topolino?
…………………………………………………………………………………………
3. Quale con sereno? ……………………………………………………………………………………………………………………
OB. COMPRENDERE
UNA FILASTROCCA .
99
P R E R E Q U IS I T I
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la stanza
Era una stanza buia, lunga e stretta, con una finestruccia
in fondo, le pareti dipinte a calce, grigie, sporche
e scrostate. C’erano tre lettucci; un catino di ferro smaltato
in un angolo, con una brocca, e un mobile con i cassetti
in faccia ai letti.
Una lampadina mandava una sbiadita luce giallastra.
Le mosche volavano a sciami, nel caldo soffocante.
Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Einaudi
QUALE DEI DUE DISEGNI, ILLUSTRA LA STANZA DI CUI SI PARLA NELLA
DESCRIZIONE? SEGNA CON X, POI COLORA.
100
OB. COMPRENDERE
UNA DESCRIZIONE .
S CH E D A D I V ER I F I C A
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la febbre
Questa mattina il papà è ammalato.
È a letto con la febbre.
La mamma va a fare la spesa e Fiorella resta a casa
per fare compagnia al papà.
Appena la mamma è uscita, Fiorella prende
un asciugamano bianco e lo avvolge intorno alla testa.
Ora è una vera infermiera, con la cuffietta.
Entra in cucina e prepara un vassoio pieno di cose
buone.
Con il piede apre la porta.
– Ecco l’infermiera – esclama – con un sacco
di cose buone, così guarisci presto!
Il papà socchiude un occhio.
– Non ho fame – brontola.
Fiorella è molto arrabbiata, così decide di mangiare
tutto quello che c’è sul vassoio.
Ma quando ha finito di mangiare, comincia a sentire
un po’ di nausea.
Così dice al papà: – Sto male anch’io!
– Allora vieni qui – bofonchia il papà nel dormiveglia.
Fiorella si arrotola tra le braccia del papà.
Essere ammalati insieme è proprio bello!
Ed Franck, Filippo e Fiorella, Fabbri
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Chi è la protagonista del racconto?
2. Quali sono gli altri personaggi?
3. Dove si svolgono i fatti?
4. In quale parte della giornata?
5. Perché Fiorella si arrabbia con il suo papà?
6. Che cosa fa, allora?
6. Come finisce il racconto?
OB. COMPRENDERE
UN RACCONTO .
101
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la prova per la recita
Alle tre, le maestre Silvia e Lorenza e Eliot,
il nostro maestro di inglese, ci hanno
chiamato per la prova.
La sala era già preparata per lo spettacolo,
con tutte le sedie in fila per le nostre famiglie.
Siamo saliti sul palco e quando abbiamo
indossato i nostri vestiti da fantasmi,
mi è sembrato tutto vero, non era una recita,
perché era troppo perfetto.
Alla fine eravamo tutti super agitati.
Le maestre ci hanno detto che eravamo
già degli attori perfetti e hanno deciso
di sospendere la prova generale.
Subito dopo pranzo abbiamo deciso di fare
la prova generale dello spettacolo.
A tavola non riuscivamo a parlare d’altro.
Ripetevamo la nostra parte e non ci siamo
neppure accorti di quello che stavamo
mangiando.
Poi la prova è cominciata.
Le maestre e Eliot si sono seduti in prima fila
e ci comunicavano con i gesti:
– Tocca a te parlare…
– Ora a te!
– Vieni avanti…
– Voi… zitti!
Barbara Pumhösel - Anna Sarfatti, Fughe e fantasmi, EDT
LEGGI E RIMETTI IN ORDINE LE SEQUENZE DEL RACCONTO
NUMERANDOLE DA 1 A 4.
102
OB. RIORDINARE
LE SEQUENZE DI UN RACCONTO .
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la luna nell’acqua
Una sera due capretti stavano attraversando un ponte
sul fiume, quando uno dei due disse: – Guarda, la luna
è caduta nell’acqua!
I capretti si sporsero dal ponte a guardare la luna
che fluttuava nel fiume sotto di loro.
Mentre la stavano osservando, Coniglio passò
saltellando sul ponte.
– La luna è caduta in acqua – esclamarono
i capretti.
– Povero me! – disse Coniglio.
E se ne andò via a grandi balzi, sorridendo.
Dopo un po’ Spira il serpente e Talpa
attraversarono il ponte. I capretti dissero anche
a loro cos’era capitato alla luna.
– Oh, è cos-s-s-ì? – chiese Spira il serpente
torcendosi e ridacchiando.
Poi Spira e Talpa se ne andarono ridendo a più
non posso.
In quel momento Gufo volò da quelle parti.
– Guarda – dissero i due capretti. – La luna
è dentro l’acqua. Nessuno vuole crederci!
Gufo sorrise. – Siete due sciocchini – rispose.
– Guardate in cielo. C’è la luna lassù! Quello
nel fiume è solo un riflesso!
Così i capretti se ne tornarono a casa al chiaro di luna.
Georgie Adams - SelinaYoung, Un anno pieno di storie, Mondadori
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Chi sono i protagonisti del racconto?
2. Quali animali incontrano i due capretti?
3. In quale momento della giornata si svolgono i fatti?
4. Perché, alla fine, Gufo dice ai capretti che sono due sciocchi?
OB. COMPRENDERE
UN RACCONTO .
103
S CH E D A D I V ER I F I C A
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
un signore grigio grigio
Un signore leggeva un libro dalla copertina grigia.
Anche il signore era grigio, con una barbetta grigia
e le mani di un colore più grigio che bianco.
Leggeva curvo, con occhiali dalla spessa montatura
grigia, e ogni tanto metteva una mano nella tasca
sinistra del vestito grigio e tirava fuori una caramella
dalla carta scricchiolante.
Poi piegava la carta e la infilava nella tasca destra,
insieme alle carte scricchiolanti delle caramelle già
mangiate.
Infine riprendeva a leggere succhiando la caramella
finché non si era sciolta tutta.
Il signore grigio estraeva spesso fruscianti foglietti
di carta e prendeva appunti.
La sua penna stilografica era grigia e panciuta,
e strideva e raschiava sulla carta come un cagnolino
rabbioso che gratta la ghiaia.
Roberto Piumini, Rumori di lettura, Editrice Bibliografica
COLLEGA CON UNA FRECCIA LE ESPRESSIONI E I DATI SENSORIALI
CORRISPONDENTI, COME NELL’ESEMPIO.
carta scricchiolante
barbetta grigia
DATI VISIVI
la penna raschiava
sulla carta
104
fruscianti foglietti
DATI UDITIVI
penna stilografica
panciuta
il signore leggeva
curvo
OB. COMPRENDERE
UNA DESCRIZIONE .
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
prezzemolina
C’era una volta una giovane di nome Mariuzza
che strappò dall’orto della sua vicina un ciuffo
di prezzemolo. Non sapeva, però, che la vicina
era un’Orca molto cattiva.
– Te ne pentirai! – gridò l’Orca. – Quando avrai
un figlio verrò a prenderlo!
Dopo qualche tempo a Mariuzza nacque
una bambina, con una macchia sulla fronte a forma
di foglia di prezzemolo; così la chiamarono
Prezzemolina. Quando compì sette anni, l’Orca
la rapì, la portò via e la rinchiuse in una torre.
Passarono gli anni e Prezzemolina divenne una bella
fanciulla dai lunghi capelli biondi pettinati in due
trecce che scendevano fino a terra.
Un giorno passò di lì un Principe; vide la ragazza
alla finestra e se ne innamorò.
– Sono prigioniera dell’Orca! – gli disse la fanciulla.
– Verrò a liberarti – promise il giovane.
– Vieni questa notte. Metterò del sonnifero nel vino
dell’Orca.
Quando la sera l’Orca bevve il vino, si addormentò
subito. Allora Prezzemolina gettò le trecce dalla
finestra, il Principe salì fino alla sua stanza, la liberò
e scappò con lei.
Quando l’Orca si svegliò al mattino, Prezzemolina
e il Principe erano ormai lontani. I due giovani si
sposarono e vissero felici e contenti.
Giambattista Basile, Prezzemolina, Fabbri
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Chi è la protagonista della fiaba?
2. Chi è l’antagonista?
3. Chi aiuta Prezzemolina? In che modo?
4. Come si conclude la fiaba?
OB. RICONOSCERE
GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DI UNA FIABA .
105
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la gru e il pavone
Una gru incontrò un pavone che avanzava dandosi
un sacco di arie e battendo le ali.
– Non posso fare a meno di notare – disse il pavone
– che le tue penne sono proprio poco colorate. Le mie
invece sì che sono belle: lascia che ti mostri!
E così dicendo aprì le penne della coda a ventaglio
producendo un’enorme ruota che ondeggiava
e scintillava a ogni passo.
– A cosa servono delle belle penne? – domandò la gru.
– Le mie saranno anche poco colorate, ma, quando
spiego le ali, mi alzo nel cielo e volo quasi a toccare
le stelle. Le tue fanno fatica a sollevarti da terra.
Le persone vanno giudicate per le loro capacità e
non per l’aspetto esteriore!
Jacqueline Morley, Le favole di Esopo, Edizioni San Paolo
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Quali sono i personaggi della favola?
2. Di che cosa si vantava il pavone?
3. Che cosa gli rispose la gru?
4. Che cosa vuole insegnare questa favola?
SOTTOLINEA IN ROSSO LA FRASE CHE CONTIENE LA MORALE, CIOÈ
L’INSEGNAMENTO NASCOSTO NELLA STORIA.
106
OB. COMPRENDERE
LA MORALE DI UNA FAVOLA .
S CH E D A D I V ER I F I C A
LINGUA - 1° QUADRIMESTRE
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
caro diario
4 dicembre
Caro Diario,
piccola grande novità: quest’anno faremo teatro!
Una maestra giovane che si chiama Leanna (proprio
così, è la prima volta che sento questo nome)
ha proposto di fare un’ora di teatro alla settimana.
Lo faremo il venerdì pomeriggio, all’ultima ora,
a partire da gennaio. L’idea mi è piaciuta subito.
Peccato che non piaccia a Margot.
Però c’è tempo fino a gennaio per formare il gruppo
teatrale, che sarà di dodici bambini (possibilmente
metà maschi e metà femmine, ma non è
indispensabile, dice Leanna). Magari riesco
a convincere Margot, prima di allora.
Roberto Piumini, Molte lettere per Sei, Edizioni EL
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Qual è l’argomento di cui parla la bambina nella pagina del suo diario?
2. In quale giorno è stato scritto?
3. Chi è Leanna?
4. Chi è, invece, Margot?
5. Da quanti bambini sarà composto il gruppo teatrale?
6. Secondo te, la bambina che ha scritto il diario…
è contenta di fare teatro.
è arrabbiata perché il teatro non le piace.
OB. COMPRENDERE
IL DIARIO PERSONALE .
107
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
nonna ragno ruba il sole
Molti anni fa il popolo indiano viveva nelle tenebre.
Allora Volpe narrò di un popolo che viveva dall’altra
parte del mondo e che aveva tantissima luce, ma la
teneva tutta per sé.
Opossum si offrì di recarsi laggiù e di rubarne un
po’. Partì e raggiunse l’altra parte del mondo.
Raggiunse il Sole, prese un po’ di luce e la nascose
nella coda. La luce era però tanto calda che in
un attimo gli bruciò la pelliccia. Così, Opossum
lanciò uno strillo, venne scoperto e fu cacciato.
Allora partì Falco. Afferrò un raggio di Sole e se
lo mise sulla testa. Ma il raggio era caldo e gli bruciò
le penne: lo scoprirono e mandarono via anche lui.
Nonna Ragno disse: – Lasciate fare a me!
Piccola com’era, arrivò indisturbata fino al Sole,
lo prese e lo infilò in una pentola di creta che
aveva portato con sé. Prima ancora che la gente
si accorgesse del furto, Nonna Ragno si era già
arrampicata sul filo della sua ragnatela ed era
tornata a casa.
Così portò il Sole a tutti gli indiani e in seguito
insegnò loro ad accendere il fuoco, a fabbricare i vasi
e a cuocerli.
da Miti e leggende di tutti i tempi, Happy Books
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Quali sono i personaggi di questo mito?
2. Qual è, secondo te, il personaggio più importante?
3. Chi partì per primo alla ricerca della luce? Chi partì poi?
4. Che cosa accadde ai due animali?
5. Il mito spiega con la fantasia…
in che modo gli indiani ebbero la luce del Sole.
l’origine del dì e della notte.
108
OB. COMPRENDERE
UN MITO .
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
come nacque il girasole
Un giorno, in un giardino, nacque un fiore strano:
brutto, storto e con lo stelo sottile. Tutti gli altri fiori
lo guardavano con disprezzo e non lo volevano vicino.
Il povero fiore soffriva, ma non si lamentava; taceva
e guardava il Sole: lo amava e ammirava la sua luce.
Il Sole allora si commosse e decise di premiare il fiore:
mandò i suoi raggi splendenti sulla sua corolla,
circondandola di una stupenda luce d’oro.
Allora il fiore crebbe e crebbe al di sopra degli altri
suoi compagni, alto e sottile.
– Porterai il mio nome – gli disse il Sole – e sarai il mio
amico prediletto. Con i tuoi petali dorati gli uomini
tingeranno d’oro i loro abiti, con i tuoi semi
si nutriranno gli uccelli. Anche il tuo olio sarà utile
e ricercato.
Così nacque il girasole.
Marina Spano, Enciclopedia della fiaba, Principato
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Secondo la leggenda, chi diede al girasole il suo nome?
2. Perché, all’inizio, i fiori del giardino lo disprezzavano?
3. Che cosa faceva, allora, il povero fiore?
4. In che modo il Sole decise di premiarlo?
5. La leggenda vuole spiegare…
alcune caratteristiche del girasole.
di che cosa si nutrono gli uccelli.
OB. COMPRENDERE
UNA LEGGENDA .
109
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
senza braccioli
Martedì, 19 gennaio
Cara Simona,
sono le sette e fuori è notte fonda. Ti scrivo
per raccontarti che cosa mi è successo ieri.
Sono andata in piscina per la mia lezione
di nuoto e ho avuto una brutta sorpresa: al posto
di Paola, che ha l’influenza, c’era un’altra istruttrice.
Era bionda, aveva i denti come quelli di un coniglio
e si chiamava Petula.
Figurati che non ne ha voluto sapere di lasciarmi
sguazzare nella piscina dei piccoli e mi ha costretta
a tuffarmi in quella dei grandi senza braccioli
e senza tavoletta.
Improvvisamente, però, mi sono accorta che
per stare a galla basta rilassarsi. Così ho cominciato
a prenderci gusto. Mi sono messa a muovere
le gambe e le braccia come dice Paola e ho visto che
funzionava davvero!
A presto!
Camilla
Stefano Bordiglioni - Manuela Badocco,
Dal diario di una bambina troppo occupata, Einaudi Ragazzi
SCEGLI VERO O FALSO SEGNANDO CON X.
• Questo testo è una pagina di diario.
V
F
• Simona scrive a Camilla.
V
F
• Camilla scrive a Simona.
V
F
• I fatti narrati sono accaduti in inverno.
V
F
• Petula e Paola sono istruttrici di nuoto.
V
F
110
OB. COMPRENDERE
UNA LETTERA .
S CH E D A D I V ER I F I C A
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
gli alberi in città
Gli alberi in città sono belli e molto utili perché
producono ossigeno, cioè il gas componente
dell’aria che è indispensabile per respirare.
Gli alberi filtrano e cambiano l’aria inquinata
dai gas di scarico delle automobili e dei camion
e la arricchiscono di ossigeno, così gli abitanti
delle città possono respirare meglio.
In estate gli alberi fanno ombra e riparano
dalla polvere e dal sole.
Gli alberi assorbono e riducono anche il rumore
del traffico.
L’inquinamento acustico, cioè l’inquinamento
provocato dal rumore, è molto dannoso
per le persone.
Alcuni scienziati, infatti, hanno studiato il modo
migliore per diminuire il rumore del traffico
con le barriere verdi, cioè con file di alberi.
Gli alberi che sono più adatti a ridurre il rumore
sono quelli con foglie larghe e rigide come
gli aceri, i tigli, i viburni, le querce e i platani.
da Due parole, Ed. Parlar Chiaro
SOTTOLINEA SOLO LE INFORMAZIONI CHE PUOI RICAVARE DAL TESTO.
• Gli alberi oltre che belli sono anche utili.
• Gli abeti sono sempreverdi.
• I larici perdono gli aghi in inverno.
• Gli alberi producono ossigeno.
• Gli alberi proteggono dal sole.
• Gli alberi possono aiutare a ridurre il rumore.
• Le barriere verdi sono file di alberi.
• Tra gli alberi che possono aiutare a ridurre il rumore ci sono i pioppi.
OB. COMPRENDERE
UN TESTO INFORMATIVO .
111
S CH E D A D I V ER I F I C A
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
INSERISCI LE PAROLE DELL’ELENCO AL POSTO GIUSTO NEL TESTO.
rane e girin i
L’avventura dei girini comincia quando la rana
deposita centinaia di …………………………………… sul fondo
dello …………………………………….
Dopo circa dieci giorni, da ogni uovo esce
un girino, dalla caratteristica forma con la grande
……………………………………
e la coda allungata.
Per i girini il primo periodo di vita è assai difficile,
a causa dei numerosi …………………………………………………………
che si aggirano nelle acque basse.
Respirano attraverso le …………………………………………………….
In breve tempo, spuntano le ……………………………………
posteriori.
Verso la fine della primavera salgono in superficie
per ………………………………………………………………….
Infatti ora si servono dei …………………………………… invece
delle branchie, così devono salire a pelo d’acqua
per rifornirsi d’…………………………………….
Infine, dopo circa quattro mesi, perdono la coda
e si trasformano in piccole …………………………………….
branchie • uova
testa • zampe
rane • respirare
predatori • stagno
polmoni • aria
da Giorno per giorno, De Agostini
112
OB. COMPLETARE
UN TESTO INFORMATIVO CON LE PAROLE ADATTE.
LINGUA - 2° QUADRIMESTRE
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
spiedin i di frutta
Occorrente: diversi tipi di frutta, spiedini di legno abbastanza lunghi.
1. Lava con cura la frutta, poi fatti aiutare da un adulto per sbucciarla.
2. Tagliala a pezzetti abbastanza grandi da poter essere infilati
sullo spiedino.
3. Infila i pezzi di frutta sullo spiedino, alternando i colori.
SCRIVI NEL QUADRATINO IL NUMERO DELLA FASE DELLA RICETTA
A CUI SI RIFERISCE OGNI DISEGNO.
QUAL È LO SCOPO DI QUESTO TESTO REGOLATIVO? SEGNA CON X.
Costruire un oggetto.
Dare una ricetta.
Dare istruzioni per un gioco.
OB. COMPRENDERE
UN TESTO REGOLATIVO .
113
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
i due amici
Bastò poco per diventare inseparabili.
Andrea e Nico restavano in casa lo strettissimo
necessario, praticamente solo per fare un po’
di compiti e quando i genitori li chiamavano
a tavola.
Per il resto del tempo, erano sempre fuori a giocare
e chiacchierare nella campagna.
Che bello correre a perdifiato nei prati, ogni volta
diventava una sfida!
Per la prova di resistenza, come la chiamavano loro,
avevano fissato una sola regola: partire dal centro
esatto dell’aia, col piede destro appoggiato ai sassi
dell’aiuola, e correre a più non posso in direzione
delle colline, senza fermarsi mai.
La gara finiva quando uno dei due sentiva una forte
fitta al fianco sinistro, segno che proprio non ne
poteva più.
A quel punto raggiungevano il grande faggio dove
potevano riposarsi in pace.
Luigi Ballerini, L’estate di Nico, Giunti Junior
SCEGLI VERO O FALSO SEGNANDO CON X.
• I protagonisti della storia sono Andrea e Nico.
V
F
• Ai due bambini piaceva stare molto tempo in casa.
V
F
• La prova di resistenza era una gara di corsa.
V
F
• La gara finiva quando uno dei due toccava il muro
della casa.
V
F
• Dopo la fine della gara, i due bambini riposavano
sotto un grande faggio.
V
F
114
OB. COMPRENDERE
UN RACCONTO .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la caccia
A un tratto il silenzio fu rotto dal grido di un cacciatore:
– Laggiù… Guardate!
Alcune ombre si muovevano in mezzo a un gruppo di alberi.
Erano renne.
Il piccolo Koor camminava orgoglioso in mezzo al gruppo:
anche lui aveva scagliato la sua lancia per catturare una renna!
Allora un gruppo di cacciatori si staccò dalla colonna,
le armi in pugno, puntando silenziosamente verso quegli
animali che significavano la sopravvivenza per l’intera tribù.
La neve cadeva sempre più fitta; la colonna di uomini, donne
e bambini procedeva lentamente in un bianco silenzio.
Erano tutti stanchi e deboli: le riserve di carne erano ormai
finite.
Qualche ora dopo la caccia era finita.
I cacciatori, esausti, si riunirono al resto della tribù, trascinando
i corpi di otto renne.
Il piccolo Koor li seguì, correndo al fianco del padre.
Anche lui stringeva in mano la sua arma.
Rossana Guarnieri, Koor dei mammut, Edizioni San Paolo
LEGGI E RIORDINA LE SEQUENZE DEL RACCONTO
NUMERANDOLE DA 1 A 6.
OB. RIORDINARE
LE SEQUENZE DI UN RACCONTO .
115
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
che strana nevicata!
Che strana nevicata, quest’anno sulle Montagne
Lontane!
Perché strana? Ebbene, sulle Montagne Lontane
è caduta una neve gialla come lo zafferano:
le Montagne sembrano enormi mucchi d’oro.
La gente va a dormire e al mattino dopo guarda
di nuovo le Montagne Lontane.
Per tutto l’inverno, la neve continua a cambiare
colore: una volta cade verde, e sembra primavera;
una volta azzurra, e sembra il mare; poi diventa viola
e poi ancora arancione.
È uno spettacolo magnifico.
La gente si alza al mattino e si domanda: – Di che
colore saranno oggi le Montagne Lontane?
Però dopo un po’ la gente vuole rivedere
la sua vecchia neve bianca.
Ma non la rivede più perché il mattino dopo è
primavera e non c’è più neve sulle Montagne
Lontane, ma sole, fiori e rocce che splendono come
diamanti.
Gianni Rodari, Fiabe lunghe un sorriso, Editori Riuniti
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Perché le Montagne Lontane sembrano mucchi d’oro?
2. Che cosa succede per tutto l’inverno alla neve?
3. Che cosa si domanda la gente al mattino?
4. Che cosa vorrebbe, però, alla fine la gente?
5. Che cosa succede, invece?
116
OB. COMPRENDERE
UN RACCONTO .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
ciccio sull’isola
Questa è la storia di un gattino che viveva su una piccola
isola. Il gattino si chiamava Ciccio, perché il cibo non gli
mancava di certo. Tutti i giorni sbarcavano tanti turisti, si
fermavano a fare un picnic, poi ripartivano subito.
Quando lo vedevano, lo accarezzavano dicendo: – Che
bel gattino, vieni vieni che ti do questa codina di pesce!
Oppure: – Vieni, vieni che ti do questa crosticina
di formaggio!
Mai a nessuno veniva in mente di dirgli: – Vieni, vieni che
ti do un po’ d’acqua.
Ciccio provò a chiederla in tutti i modi, ma nessuno
lo capiva. Capivano l’inglese, il francese, il cinese,
il giapponese, lo svedese, il cingalese, persino il milanese.
Ma il miagolese no.
Ciccio non aveva mai fame, ma aveva sempre sete.
«Perché non vivo su un’isola in mezzo a un lago, invece
che in mezzo al mare?» pensava.
Un giorno, però, capitò in gita sull’isola un vecchino che
da giovane aveva tanto sofferto la sete nel deserto.
Lui, vedendo la lingua secca del gattino, capì subito tutto.
Raccolse un vassoietto di plastica, lo lavò e ci versò tutta
l’acqua minerale della sua bottiglietta.
Con la sua linguetta Ciccio gli leccò le mani, come per
dire: «Grazie mille!».
Vivian Lamarque, Storie di ragazzi, Einaudi Ragazzi
COMPLETA TU LA STORIA CON UN FINALE ADATTO
E SCRIVILO SUL QUADERNO. INIZIA COSÌ:
Ma come per tutti i turisti, anche per il vecchino venne l’ora di ripartire. Allora…
OB. COMPLETARE
UN RACCONTO DEL FINALE .
117
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
il diario di letizia
12 febbraio
Caro diario,
oggi ho compiuto otto anni! La mamma e il papà
mi hanno regalato una felpa color ciclamino, il libro
«L’isola del tesoro» e un quaderno bellissimo,
con la copertina rigida di tanti verdi diversi che
si mescolano insieme, a strisce come il marmo.
Ha anche un segnalibro, un nastrino di seta rossa
che spunta dalle pagine come la linguina
di un serpente.
La mamma mi ha consigliato di usare il quaderno
per tenere un diario. Dice che l’abitudine di scrivere
pettina i pensieri, come fa il vento con l’erba.
Ecco perché ho aperto il quaderno e ho cominciato
a scrivere sulla prima pagina che cosa è successo
oggi.
Margherita Belardetti, Il diario di Letizia, Feltrinelli
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. In quale giorno ha cominciato a scrivere il suo diario la bambina?
2. Che cosa racconta nella prima pagina?
SOTTOLINEA NEL TESTO LA SEQUENZA NELLA QUALE LA BAMBINA
DESCRIVE IL SUO QUADERNO NUOVO.
118
OB. COMPRENDERE
UN DIARIO .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la strega del f iume
C’erano una volta due bambini, Olmo e Orchidea,
che giocavano vicino a un fiume.
Senza sapere come, ci cascarono dentro.
Nel fiume abitava una vecchia strega che subito portò
i bambini in una grotta scura: la sua cucina.
– Adesso dovete lavorare per me, se volete mangiare –
disse. Così i bambini incominciarono a lavorare.
Ogni sera arrivava un vecchio fantasma, che era il servitore
della strega, e i bambini lo aiutavano a rimettere ordine.
Una sera il fantasma disse: – Domani mattina la strega
uscirà di casa e voi potrete fuggire. Prendete questi regali.
Vi serviranno.
E diede ai bambini un pettine, una spazzola e uno specchio.
La mattina seguente, il buon fantasma aprì un’uscita
segreta e i bambini corsero via.
Subito si sentì un grande urlo: era la strega che li stava
inseguendo. Orchidea, allora, buttò a terra il pettine:
nel punto in cui cadde, si alzò all’improvviso una
montagna e la strega rimase dall’altra parte.
I bambini corsero, corsero, ma di nuovo sentirono vicino
il respiro della strega. Olmo buttò a terra la spazzola e lì
nacque un fittissimo bosco che rallentò la corsa della strega.
Ancora una volta, però, questa raggiunse i due bambini
che, disperati, buttarono a terra lo specchio.
In quel punto nacque un lago tutto di ghiaccio, così liscio
che la strega non riuscì neppure a fare un solo passo.
E i bambini giunsero a casa sani e salvi.
Beatrice Garau, Ghiotti fantasmi rosa, Giunti
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Chi sono i protagonisti della fiaba?
2. Chi imprigionò Olmo e Orchidea?
3. Chi aiutò i bambini a fuggire?
4. In che cosa si trasformarono i tre oggetti magici?
OB. COMPRENDERE
UNA FIABA .
119
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la rana e il bue
C’era una volta una rana presuntuosa che non
perdeva mai occasione per far vedere alle sue
compagne quanto fosse migliore di loro.
Un giorno capitò nel loro stagno un grosso bue:
– Ci vorrebbero cento rane come noi per fare
una rana grossa come il bue! – osservarono in coro.
La rana presuntuosa replicò: – Sì, è grosso, ma
non mi sembra poi così tanto!
Gonfiando il petto continuò: – Anch’io posso
diventare grossa come il bue!
Le rane scoppiarono a ridere: – Sei piccola,
troppo piccola!
La rana gonfiò ancora più il petto: – E ora?
– Sei ancora piccola!
Allora inspirò quanta più aria poteva, si gonfiò
e si gonfiò finché.... BUUMMMMM!, finì
per scoppiare.
«Chi troppo vuole...» commentarono le rane
allontanandosi.
Anastasia Zanoncelli, Le favole di Fedro, Giunti
RISPONDI SEGNANDO CON X.
1. La rana presuntuosa disse che…
anche lei poteva diventare grossa come il bue.
era contenta di essere piccola.
2. La rana presuntuosa si gonfiò per…
immergersi nell’acqua.
diventare grossa come il bue.
3. Questa favola insegna che…
non bisogna essere presuntuosi e credersi migliori degli altri.
non bisogna deridere gli altri.
120
OB. COMPRENDERE
UNA FAVOLA .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
il mito di gluscap
Dopo il suo arrivo sulla Terra, Gluscap girò
in lungo e in largo per tutto il paese.
La sua nuova terra gli piacque moltissimo.
Ma in quel grande e meraviglioso paese, Gluscap
si sentì presto solo ed ebbe desiderio di compagnia.
Doveva perciò creare al più presto altre creature
con le quali vivere e parlare.
Con una manciata di terra, un po’ di polvere
di stelle e un raggio di luna, Gluscap creò prima
di tutto i folletti e le fate.
Subito dopo Gluscap creò gli uomini.
Decise di farli nascere dal legno degli alberi.
Così scagliò le sue frecce nel bosco: da ogni albero
colpito usciva un uomo, spaccando la corteccia.
Quando gli uomini furono tanti, Gluscap li chiamò
Indiani, che significa Figli del Sole.
Poi Gluscap creò gli animali e li radunò
nella radura del bosco.
C’erano orsi bruni e bianchi, lupi, volpi, scoiattoli,
cervi, conigli, castori, ranocchi, tassi… mentre
si potevano vedere appollaiati sugli alberi
gli uccelli: aquile, colibrì, gabbiani, gru, anitre,
piccioni…
da Leggende canadesi, Bulgarini
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Chi è il protagonista di questo mito?
2. Che cosa utilizzò per creare i folletti e le fate?
3. Che cosa utilizzò per creare gli uomini?
4. Che cosa creò dopo gli uomini?
5. Che cosa significa il nome Indiani, secondo il mito?
OB. COMPRENDERE
UN MITO .
121
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
la voce nella valle
Un giorno un cacciatore che si trovava in una valle
batté un ginocchio contro una pietra e per il dolore
gridò. Subito sentì una voce che rispondeva.
Corse nella valle ma non trovò nessuno. Tornò indietro
e lanciò un altro grido e subito un grido gli rispose.
Era una cosa che gli piaceva molto.
Cominciò a lanciare urli lunghi, corti, alti, bassi:
e la voce rispondeva sempre.
Qualche giorno dopo, tornò in quel punto con un altro
cacciatore e gli fece sentire quel che succedeva.
Rimasero lì a lungo, divertendosi molto.
Si potevano fare molti giochi: rimandare la voce uguale
o diversa, mandare le voci insieme e farle incontrare
e mescolare, come le acque dei fiumi, facendo nascere
voci diverse.
Così, senza saperlo, cominciarono a cantare, e presto
a loro si aggiunsero altri uomini, perché il gioco
delle voci era la cosa più divertente che si fosse sentita
finora, persino più divertente che tuffarsi nel fiume
e acchiappare pesci.
Fu così che nacque il primo coro del mondo, e insieme
al coro nacque la musica.
Roberto Piumini, Storie per chi le vuole, Einaudi Ragazzi
COMPLETA LE FRASI NEL MODO GIUSTO.
• Il cacciatore per caso gridò nella vallata e sentì ……………………………………………………………………
• Allora altre persone provarono a gridare con voci diverse e, senza saperlo,
incominciarono a ……………………………………………………………………………………………………………………………
• Questa leggenda vuole spiegare come nacquero ………………………………………………………………
122
OB. COMPRENDERE
UNA LEGGENDA .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
pensiero mare
Mare di sale
di onda e di vela
mare di sole
di aria e di cielo
mare di scoglio
di sabbia e conchiglia
mare di riccio
di pesce e balena
mare di soffio
di urlo e di suono
mare di sogno
di viaggio e avventura
mare disteso nel mio pensiero
perché ogni volta che io ti penso
non mi diventi
mare davvero?
Pietro Formentini, Poesie di terra e di mare, Edicolors
RILEGGI LA POESIA E AGGIUNGI IL TERZO ELEMENTO NOMINATO
DAL POETA IN OGNI STROFA.
sale
……………………………………………
sole
aria
scoglio
vela
riccio
…………………………………
balena
……………………………………………
soffio
…………………………………
suono
sabbia
OB. COMPRENDERE
…………………………………
UN TESTO POETICO .
sogno
viaggio
………………………………
123
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
voci e melodie notturne
È una calda notte d’agosto.
Chiaretta non riesce a prender sonno per l’afa
soffocante. Così decide di stare in ascolto dei lievi suoni
e rumori notturni. Ed ecco che sente il gridio stridulo
della civetta; il monotono gracidio delle rane che fanno
baldoria nello stagno; l’insistente abbaiare del cane
dei vicini; il lieve fruscio delle foglie del pioppo.
Poi ode lo scoppiettio tonfante di un motore
che si allontana nella strada; e, accanto a lei,
una farfallina notturna produce un ovattato sfregolio
contro il paralume sul comodino.
Ma, a un tratto, al di sopra di questi sommessi rumori,
si alza il canto melodioso dell’usignolo.
Anne-Marie Dalmais, 366… e più storie della natura, Fabbri
SOTTOLINEA NEL RACCONTO TUTTI I DATI UDITIVI CHE L’AUTRICE
UTILIZZA PER DESCRIVERE CIÒ CHE SENTE CHIARETTA NELLA NOTTE.
124
OB. COMPRENDERE
UN TESTO DESCRITTIVO .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
caro fotis paskos
Trieste, 22 gennaio
Caro Fotis Paskos,
il tuo nome è strano ma simpatico.
La mia maestra ha detto che si scrive anche con
un alfabeto diverso dal nostro.
Non per offenderti, ma… che nomi e cognomi strani
che avete, voi in Grecia!
Io non sono juventino ma interista.
La Ferrari mi piace, soprattutto quande vince
il Gran Premio.
Della mia città non so molte cose.
Perciò dopo prenderò dalla libreria del mio papà
un libro su Trieste e gli darò un’occhiata, così potrò
dirti qualcosa di più.
Scrivimi tu qualcosa della tua città e dimmi
a che squadra tieni.
Ciao
Michele
Luciano Comida, Da Michele Crismani-Italia a Fotis Paskos-Grecia, Edizioni EL
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. In quale giorno è stata scritta la lettera?
2. Come si chiama il bambino destinatario della lettera?
3. Dove abita il bambino mittente della lettera?
4. Come si chiama?
5. Che cosa racconta il bambino al suo amico?
6. Che cosa gli domanda alla fine?
OB. COMPRENDERE
UNA LETTERA .
125
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
il cuculo
II cuculo è un uccello timido. È difficile riuscire
a vederlo.
A primavera il maschio attira la femmina col suo
richiamo e scaccia tutti gli altri maschi dal suo
territorio.
Il cuculo, a differenza degli altri uccelli, non sa
come comportarsi per poter covare nel modo
giusto; non sa come deve costruire il nido, né
per quanto tempo deve covare o per quanto tempo
deve nutrire i piccoli. Per questo motivo va subito
alla ricerca del nido di un altro uccello e depone
il suo uovo in mezzo alle uova dell’altro uccello.
Quando le uova si schiudono, gli uccelli adottivi
non si accorgono dell’ospite clandestino
e continuano a nutrire il cuculo finché questo,
un bel giorno, se ne vola lontano.
AA.VV., Piccole storie della fattoria, La cinciallegra
RISPONDI ALLE DOMANDE.
1. Che cosa fa il maschio del cuculo a primavera?
2. Perché il cuculo depone le sue uova nel nido di un altro uccello?
3. Che cosa fanno i genitori adottivi del pulcino?
126
OB. COMPRENDERE
UN TESTO INFORMATIVO .
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
LINGUA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
amici della notte
Civette, gufi, allocchi e barbagianni sono tutti rapaci notturni.
Sono uccelli, infatti, che amano stare svegli di notte, quando vanno
a caccia di piccole prede come topi o arvicole.
Per questo motivo sono dotati di un udito molto sensibile, capace
di cogliere ogni minimo rumore.
I rapaci notturni hanno grandi occhi, che sono cento volte più sensibili
alla luce dei nostri. Per questo possono vedere anche al buio, però, a
quanto sembra, non distinguono i colori.
Per aumentare il campo visivo e riuscire a vedere tutto ciò che si muove
nel buio anche alle loro spalle, gufi e civette riescono a ruotare la testa
di ben 270 gradi!
L’allocco e il barbagianni, per via del loro volo silenzioso, sono anche
chiamati «spiriti della notte». Le loro penne hanno bordi sfrangiati,
che tagliano l’aria senza far rumore.
da Scoprire
COMPLETA LO SCHEMA.
DI CHE COSA SI NUTRONO:
PERCHÉ BARBAGIANNI E ALLOCCHI
VENGONO CHIAMATI «SPIRITI
……………………………………………
DELLA NOTTE»:
……………………………………………
……………………………………………
……………………………………………
COM’È LA LORO VISTA:
……………………………………………
DI CHI SI PARLA:
………………………………………
………………………………………
……………………………………………
COM’È IL LORO UDITO:
……………………………………………
……………………………………………
CHE COSA FANNO PER AUMENTARE
IL CAMPO VISIVO:
……………………………………………
……………………………………………
OB. INDIVIDUARE
LE INFORMAZIONI ESSENZIALI IN UN TESTO INFORMATIVO .
127
LINGUA
ALUNNO
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
in piscina
Art. 1 - È severamente vietato entrare negli spogliatoi con le scarpe.
Art. 2 - In vasca è obbligatorio l’uso della cuffia.
Art. 3 - È vietato circolare nella zona vasca a piedi nudi, indossando
calzature che non siano zoccoli o ciabattine di gomma.
Art. 4 - È vietato schiamazzare o alzare la voce.
Art. 5 - È vietato tuffarsi con rincorsa e fare giochi pericolosi in acqua.
Art. 6 - È vietato l’ingresso ai cani o ad altri animali anche al guinzaglio.
Art. 7 - È obbligatorio indossare il casco.
Art. 8 - È vietato consumare alimenti o bevande a bordo piscina.
IN QUESTO REGOLAMENTO C’È UN ARTICOLO CHE NON C’ENTRA:
CANCELLALO.
QUAL È LO SCOPO DI QUESTO TESTO REGOLATIVO? SEGNA CON X.
Dare istruzioni per costruire, montare o usare un oggetto.
Dare consigli.
Comunicare regole, cioè specificare obblighi e divieti.
Dare istruzioni per un gioco.
128
OB. COMPRENDERE
UN TESTO REGOLATIVO .
ARTE E IMMAGINE:
CONTRIBUTI E SPUNTI DI LAVORO
O.S.A.
• Consolidare la conoscenza dei
colori primari e secondari.
• Usare regole compositive per disegnare
e dipingere (ritmi e simmetrie).
• Rappresentare il proprio immaginario
e le esperienze soggettive e oggettive
secondo tecniche diverse.
Livello di padronanza
• Saper formare i colori necessari
per dipingere.
• Saper individuare e riprodurre ritmi
e simmetrie.
• Utilizzare tecniche grafico-pittoriche
e manipolare materiali plastici
a fini espressivi.
• Esprimere sensazioni, emozioni,
stati d’animo utilizzando materiali
e tecniche adeguati.
• Osservare consapevolmente opere d’arte • Interpretare alcune riproduzioni artistiche.
ed esprimere le sensazioni che suscitano. • Descrivere un ritratto.
• Riconoscere i piani dell’immagine.
• Individuare primo piano, secondo piano
e sfondo.
• Usare alcuni materiali di recupero
per realizzare semplici manufatti.
• Realizzare semplici manufatti seguendo
istruzioni.
• Illustrare testi narrativi, descrittivi
e poetici.
PROPOSTA 1: RITMO E SIMMETRIA
Gli alunni inventeranno alcuni motivi decorativi organizzati per moduli; l’esercizio è, infatti, un’ottima occasione per affrontare i concetti di ritmo e di simmetria.
Per decorare una superficie ampia è meglio scegliere soggetti semplici, che saranno poi
ripetuti più volte in senso modulare. L’ideale è poter utilizzare piccoli soggetti simmetrici
in modo bilaterale o rotatorio.
129
ARTE E IMMAGINE
La ripetizione potrebbe avere un ritmo uniforme o alternato.
ritmo uniforme
ritmo alternato
All’interno dello stesso modulo i ritmi potrebbero essere crescenti, decrescenti oppure,
anche in questo caso, alternati.
ritmo crescente
ritmo decrescente
ritmo alternato
Si potranno mostrare immagini come le seguenti
a titolo di esempio.
130
ARTE E IMMAGINE
PROPOSTA 2: RITMO E SIMMETRIA
Gli allievi osserveranno immagini come quelle proposte qui sotto cercando di definire
l’andamento del ritmo.
Come potresti definire l’andamento
del ritmo?
orizzontale
verticale
regolare
irregolare
Come potresti definire l’andamento
del ritmo?
orizzontale
verticale
a spirale
Come potresti definire l’andamento del ritmo?
orizzontale
verticale
regolare
irregolare
E in questo caso, come definiresti
l’andamento del ritmo?
concentrico
a spirale
131
ARTE E IMMAGINE
PROPOSTA 3: RITMO E SIMMETRIA
Gli allievi potranno prendere spunto dai seguenti modelli per creare semplici strutture ritmiche modulari anche variando la loro posizione sul piano.
132
Parole magiche per..
.
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
giocare
sognare
fare amicizia
cantare insieme
e recitare
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
LA GROTTA
DEI CERVI
LE ATTIVITÀ
DI DRAMMATIZZAZIONE E
CANTO SONO SUL LIBRO
DELLE LETTURE
ALLE PAGG. 160-168
La guida richiamò a sé il piccolo gruppo di bambini davanti all’ingresso della grotta.
Erano appena scesi dal pullman che li aveva portati in visita al sito preistorico e approfittavano
dell’attesa alla biglietteria per svagarsi un po’.
La maestra aveva tanto raccomandato la massima attenzione alle spiegazioni della guida, perché al ritorno in classe avrebbero dovuto presentare una piccola ricerca.
Markus, con il suo berrettino ben calzato in testa, era già in fila, non vedeva l’ora di entrare
nella grotta.
Nei giorni precedenti aveva raccolto diverse notizie su quel luogo e aveva scoperto che all’interno della grotta si trovavano numerose pitture rupestri e graffiti lasciati da uomini dell’epoca
preistorica.
Il resto della classe si accodò lentamente dietro la maestra e tutta la scolaresca finalmente
entrò nel sito seguendo la guida.
La guida spiegò come quella grotta fosse stata scoperta casualmente e come il suo ritrovamento avesse destato l’interesse degli studiosi di tutto il mondo.
Markus non si perdeva una sola parola della spiegazione mentre, procedendo all’interno, osservava la volta e le pareti rocciose.
L’interno era umido sebbene non si potesse dire che facesse freddo. L’inconfondibile odore di
muffa e di chiuso lo assalì mentre con i compagni si addentrava sempre di più percorrendo un
corridoio stretto e lungo.
La guida si fermò vicino a un primo gruppo di figure rappresentanti alcuni animali stilizzati.
Non era facile interpretare quei segni così antichi e misteriosi, per questo Markus si avvicinò per
osservare meglio.
Quel che riconosceva in modo chiaro era un gruppo di cervi disegnato in modo semplice ma efficace, due figure umane, una delle quali armata di arco, mentre l’altra sembrava essere un
bambino. Più in alto c’era la figura di un animale, probabilmente un orso. In basso, invece, due
macchie dai contorni sfuocati.
Markus le osservò con attenzione, poi allungò una mano verso
la macchia di sinistra. All’interno di essa gli parve di vedere
un’ombra più scura così si avvicinò ancora di più e quello che
sembrava una macchia indistinta assunse pian piano i contorni netti e chiari di una mano.
Scosso dall’emozione Markus si fermò un attimo a pensare:
forse stava involontariamente compiendo lo stesso gesto di
appoggiare la mano in quel preciso punto della caverna, proprio come aveva fatto un bambino della Preistoria.
La tentazione fu tanto forte che, malgrado la guida avesse
raccomandato a tutti di non toccare assolutamente i dipinti
rupestri, Markus colmò quell’ultimo tratto di distanza che lo
separava dalla macchia e appoggiò con decisione il palmo
della mano sulla fredda roccia.
Il tempo parve fermarsi. Markus provò una strana sensa-
134
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
Che buone queste bacche
e quante ce ne sono
son molto colorate
e molto saporite.
Son gialle, blu e viola
oppure rosso fuoco
hanno un profumo intenso,
fammele assaggiar.
o
zione e socchiuse gli occhi. Sentiva un brivido lungo la schiena.
Quando riaprì gli occhi tutto gli parve cambiato. Si ritrovò rivestito solamente con pelli di animale,
con i capelli crespi e lunghi e, ai piedi, calzari di pelliccia.
Portava a tracolla una sacca e la voce inconsueta della madre gli stava facendo capire, attraverso una serie di suoni incomprensibili, che doveva recarsi a raccogliere delle bacche.
Markus lasciò il piccolo accampamento e si avviò verso il bosco vicino, dove crescevano alberi
altissimi: faggi e carpini. Raccolse una grande quantità di bacche, more e qualche noce, stupito dal silenzio che regnava nel bosco, rotto solo di quando in quando dal verso di qualche uccello.
Cantia
m
Non sono fragoline,
nemmeno dei mirtilli,
non riesco a ricordare
di averle viste mai.
Mi riempio bene il sacco,
faccio una bella scorta
qui sono in abbondanza,
conviene approfittar.
Dopo aver svolto il compito che gli era stato assegnato, Markus scese lungo un declivio che portava verso un piccola radura e si mise a esplorare i dintorni.
Si lasciò scivolare su un tappeto di foglie di faggio, giungendo
fin dove iniziava il prato.
L’erba, ancora umida per la notte, iniziava a ingiallire, segno
che la stagione invernale stava avanzando.
Si rialzò, scrollandosi di dosso le foglie, e vide che al centro
della radura stava pascolando un gruppo di cervi. Annusò
l’aria, come non aveva mai fatto, cercando di capire la direzione del vento.
Poi si inginocchiò e, tenendosi sottovento, si avvicinò al
branco di cervi, muovendosi lentamente, come aveva visto
fare molte volte seguendo il padre nelle battute di caccia.
I cervi pascolavano tranquillamente, mentre i maschi del gruppo
incocciavano svogliatamente le loro lunga corna.
Si fermò, ancora nascosto dall’erba alta, e si appoggiò sui gomiti per osservare meglio quel-
135
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
l’insolito spettacolo.
Fu in quell’istante che dalla parte opposta del prato apparve un orso grande e imponente che
si gettò correndo sul branco di cervi.
Questi ultimi, avvertito il pericolo, si dispersero in tutte le direzioni disorientando l’orso, che iniziò ad avanzare nervosamente proprio nella sua direzione.
Markus non fece in tempo a rendersi conto di quanto stava accadendo e si ritrovò faccia a faccia con il grosso animale. Per un istante rimasero entrambi a fissarsi negli occhi. Ormai l’orso
era a poco più di una decina di metri da lui e annusava l’aria con le sue grosse narici. La bocca
aperta metteva in bella mostra tutta la sua poderosa dentatura.
Dapprima Markus rimase immobile poi, rapido come il vento, scattò all’improvviso, correndo
verso il bosco.
Il cuore gli batteva all’impazzata, mentre veloce tentava di trovare riparo fra gli alberi che risalivano il pendio della collina.
Alle sue spalle avvertiva la presenza dell’animale che si era gettato al suo inseguimento, ansimando per via dell’enorme mole.
Mentre correva, ben conscio del pericolo, vide un’apertura in un gruppo di massi sul pendio
della collinetta e vi si infilò.
Lo stretto cunicolo sfociava in una grotta oscura, forse la tana abbandonata di qualche animale.
Markus rimase immobile nel buio della grotta osservando la tenue luce che filtrava dall’apertura.
Sentì l’orso all’esterno che rabbiosamente cercava di allargare con gli artigli l’ingresso della
grotta, scavando invano sulla roccia granitica.
– Scava, scava, stupido orso – disse per farsi un po’ di coraggio. – Qui dentro sono al sicuro
dai tuoi artigli e se vorrai mangiare dovrai trovarti un’altra preda.
o
Fai pure quel che credi,
ormai sono al sicuro
nascosto in questa grotta.
Tu qui non riesci a entrar.
L’entrata è troppo stretta
per la tua grossa mole.
Lo so sei affamato
e che mi vuoi mangiar.
Cantia
m
Se avessi qui il mio arco
già ti farei vedere
ho una buona mira
e tu sei un bel bersaglio.
Per cui se vuoi mangiare
vai pur da un’altra parte
dai retta ti conviene,
vattene via di qui.
Rimase in silenzio ascoltando i rumori che provenivano dall’esterno. Il tempo passava ma l’orso
136
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
non desisteva dal suo intento, ed era rimasto nei paraggi rumoreggiando di quando in quando
nei pressi della grotta.
«Oh sì, fai pure» pensò Markus. «Da qui io non mi muovo, il cibo non mi manca e sono sicuro
che ti stancherai assai prima di me.»
Aprì la sacca che aveva a tracolla e prese qualche bacca dal gusto dolciastro, raccolta poco
prima nel bosco. La piccola provvista gli sarebbe bastata se non altro a calmare la fame per
qualche tempo.
Seduto a gambe incrociate nel cono di luce che filtrava dall’ingresso, vuotò il contenuto della
sacca davanti a sé. Separò le bacche dagli steli e dai piccoli arbusti che aveva staccato durante
la raccolta e con questi ultimi fece un piccolo mucchietto di legna.
Raccolse qualche foglia secca e ricoprì il tutto. Poi prese due pietre appuntite che aveva nella
sacca e iniziò a batterle una contro l’altra. L’attrito fra le due pietre provocò delle piccole scintille, che brillarono nel buio della grotta e, grazie a esse, il mucchietto di foglie e arbusti che
aveva fatto prese fuoco.
Soffiò sulla debole fiamma per ravvivarla, e non appena fu sufficientemente forte cercò qualche
altro ramoscello da aggiungere al fuoco. Il calore della fiamma gli scaldava le mani e illuminava
al contempo l’interno della grotta.
– Ecco quel che ci voleva – si disse complimentandosi con sé stesso. – Ora va decisamente
meglio…
Mangiata ancora qualche bacca, rimase un po’ a scaldarsi davanti al fuoco, giocherellando con
le due pietre.
Il loro suono riecheggiava in tutta la grotta, sovrapponendosi al ticchettio di una goccia d’acqua
che cadeva dalla volta battendo su una pietra levigatissima, alla cui base si era formata una piccola pozza.
Click, click, click…
A intervalli regolari la goccia cadeva per poi sospendersi in una piccola pausa e poi riprendeva.
Click, click, click…
A quel suono così regolare, Markus aggiunse quello sordo delle pietre che batteva con le mani
e iniziò a modulare la sua voce seguendo il ritmo della goccia d’acqua.
Ta ta tum
Sono bloccato qui
in questa caverna.
Ta ta tum
Cantia
m
Ta ta tum
Batti un po’ le mani,
tieni questo ritmo.
Ta ta tum
(onos otaccolb iuq)
(ni atseuq anrevac)
o
Ta ta tum
(ittab nu ‘op el inam)
(ineit otseuq omtir)
Ta ta tum
Basta qualche sasso
per fare del gran chiasso.
(atsab ehclauq ossas)
(rep eraf led narg ossaihc)
Ta ta tum Ta ta tum
Se non hai le pietre,
(es non iah el erteip)
137
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
Ta ta tum
Ta ta tum
Batti con i piedi
questo ritmo antico.
Ta ta tum
(asu el eut inam)
o
usa le tue mani.
(ittab noc i ideip)
(otseuq omtir ocitna)
Cantia
m
Ta ta tum
Battilo più forte
e sarai mio amico.
Ta ta tum Ta ta tum
(olittab ùip etrof)
(e iaras oim ocima)
Batti le mani contro le cosce
sbuffa col petto
piega le gambe
lascia che i fianchi
si muovano a tempo
sbatti i piedi più forte che puoi.
Si fermò per ravvivare il fuoco e, attratto dal rumore della goccia d’acqua, decise di alzarsi per
esplorare la grotta.
Ai piedi del basamento roccioso, dove vi era una piccola pozza, si mise a giocherellare con le
dita sulla superficie di quest’ultima.
Sul fondo della pozza, appena visibile alla tenue luce della fiamma, si intravedeva un deposito
di sedimenti fangosi misto a terriccio argilloso dal colore rossastro.
Quasi senza pensarci si sporcò la punta di un dito e iniziò a disegnare sulla parete, una linea
ondulata.
Poi ne tracciò un’altra, seguita da un’altra ancora e pian piano quei segni presero la forma delle
corna di un cervo.
Markus continuò ad aggiungere linee su linee disegnando prima un cervo, poi un altro.
138
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
Poi un cacciatore con arco e frecce e un orso grande e grosso che spaventava i cervi.
E infine rappresentò sé stesso.
Nel frattempo, al piccolissimo insediamento dove viveva con la sua tribù, la madre, preoccupata
dalla sua assenza così prolungata, aveva avvisato il padre.
Un gruppo di cacciatori era partito dal villaggio seguendo le orme che il bambino aveva lasciato
lungo il percorso ed era giunto fino alla grotta, dove aveva trovato l’orso.
Attirato dalle urla del combattimento con l’animale, Markus si affacciò timidamente dall’apertura
della grotta.
Quando lo videro, tutti gli si fecero intorno contenti per il suo ritrovamento.
L’orso venne legato per le zampe a un grosso tronco e portato a spalla fino al villaggio.
Markus osservò attentamente il grosso animale, poi raggiunse nuovamente l’ingresso della
grotta e vi rientrò come se vi avesse dimenticato qualcosa.
Rapido come un gatto corse fino al disegno che aveva creato poco prima.
Si chinò verso la pozza immergendo completamente la mano nell’argilla, poi con un gesto deciso stampò l’impronta della propria mano sulla parete.
Fu in quel momento che Markus si destò da quel sogno, richiamato dalla voce della maestra.
– Bambini, non toccate le pareti, lo sapete che è proibito! – stava dicendo con tono severo l’insegnante.
Markus si voltò arrossendo, senza sapere che cosa dire.
Ritrasse la mano e rimase ancora un istante di fronte al dipinto a osservare la scena raffigurata
sulla parete. Aveva sognato oppure...
Le voci allegre dei compagni lo stavano chiamando: era ora di tornare a scuola.
Markus sorrise, strizzò l’occhio al bambino raffigurato sulla roccia e raggiunse di corsa il resto
del gruppo.
139
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
SPUNTI DI LAVORO
Dal suono al segno
La costruzione ritmico-melodica dei brani contenuti ne “La grotta dei cervi” si basa sulla ricerca
di elementi melodici e armonici facilmente riconoscoibili dai bambini e di altrettanto facile memorizzazione.
La linea melodica si sviluppa sui tre gradi fondamentali dell’armonia scelta, ovvero tonica, dominante e sottodominante, che consente una quasi immediata acquisizione e memorizzazione.
Ascolto delle canzoni “Che buone queste bacche” - “Fai pure quel che credi”.
Successivamente gli allievi accompagnano le canzoni con il semplice battito delle mani.
Spontaneamente le parole del testo suggeriscono il seguente ritmo: tre battiti di mani (pulsazioni) seguiti da una pausa, rappresentati nello schema attraverso due semplici simboli grafici.
Il quadrato rappresenta il battito delle mani (o dei legnetti, delle maracas ecc.), mentre il cerchio rappresenta la pausa.
Gli allievi provano più volte a eseguire lo schema ritmico sopra indicato. Colorano di rosso il cerchio e individuano quanti battiti consecutivi devono eseguire prima di fermarsi.
Lo schema ritmico proposto si adatta molto bene non solo alla canzone “Che buone queste
bacche” ma anche alle altre canzoni della storia “La grotta dei cervi”.
Acquisita una sufficiente sicurezza nell’esecuzione del ritmo, il passo successivo è quello di
trasferirlo sul pentagramma.
Dominante e tonica: note contrapposte o alleate?
Far eseguire lo schema ritmico mediante l’uso del flauto, utilizzando due note relativamente
semplici da intonare: RE - LA.
L’esempio è lo spunto per una riflessione sul mondo delle note: non tutte le note che cantiamo
in un determinato tono hanno lo stesso grado di importanza.
La tonica (in questo caso il RE) è la nota che dà origine al brano e serve per dare l’intonazione.
La dominante è la nota che domina su tutti gli altri suoni all’interno del brano, ma non sulla tonica che resta la più importante.
140
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
Una canzone alla rovescia
Nella canzone “Son bloccato qui” si propone il gioco del ribaltamento delle parole.
Esempio: SONO ----> ONOS
CAVERNA ---> ANREVAC
Invitare gli allievi a leggere le parole al contrario e passare all’esecuzione della canzone seguendo l’ordine proposto dal testo. Far completare il testo ribaltato come nell’esempio utilizzando il libro per verificarne la correttezza.
TESTO NORMALE
Ta ta tum
TESTO RIBALTATO
Ta ta tum
at at mut
at at mut
sono bloccato qui
onos ..............................................................................................
in questa caverna.
........................................................................................................
Invitare gli alunni a mimare il testo della canzone attraverso l’uso del proprio corpo (battito di
mani o piedi) come suggerito dal testo stesso della canzone.
Ta ta tum ta ta tum
1) accompagnare con il battito delle mani o dei piedi;
2) con strumentario ritmico;
3) con il flauto (anche su pentagramma).
Movimento coordinato
Il coordinamento motorio di gesti e movimenti prestabiliti costituisce un ottimo esercizio per l’assimilazione del concetto di ritmo. La “Danza dello sciamano” qui riportata può essere facilmente
eseguita seguendo le indicazioni stesse del testo.
Introduzione
Con le mani sui fianchi dondolarsi su un piede spostando alternativamente il peso del corpo a sinistra e
a destra.
Batti le mani contro le cosce
Battere le mani sulle cosce seguendo il ritmo della
musica.
sbuffa col petto
Battere i pugni sul petto.
piega le gambe
Piegarsi leggermente sulle ginocchia ondeggiando a
ritmo di musica.
lascia che i fianchi
si muovano a tempo
Mani ai fianchi muovendosi alternativamente a destra
e a sinistra.
sbatti i piedi più forte che puoi.
Battere alternativamente il piede destro e il piede sinistro sul pavimento tenendo il ritmo.
141
BAFFO E CODA VANNO A TEATRO
Il suono e il modo di propagarsi nello spazio
L’ascolto dell’ambiente circostante è il punto di partenza per condurre gli alunni alla consapevolezza uditiva del luogo in cui si trovano.
Far osservare loro un minuto di silenzio assoluto per poi annotare sul quaderno qualsiasi evento
sonoro ascoltato.
La scheda da proporre potrebbe essere così intitolata: ASCOLTO IN SILENZIO.
Suoni e rumori: non è incredibile scoprire quanti suoni e rumori si possono ascoltare in un minuto di silenzio?
Gli allievi divideranno e distingueranno ciò che hanno ascoltato in base al criterio: SUONI e
RUMORI.
Invitare gli alunni a dare una loro definizione di rumore e di suono per poi suggerire la corretta
definizione: le vibrazioni nell’aria di un corpo elastico producono un suono quando sono regolari e un rumore quando sono irregolari.
La propagazione del suono
Invitare gli alunni a riflettere sulla percezione acustica del suono considerando gli ambienti della
scuola, per esempio la classe, l’atrio, le scale, la palestra, la mensa, per passare poi agli ambienti esterni: il cortile, la strada…
Confrontando i suoni dei diversi ambienti, si arriverà alla definizione di riverbero del suono e di
eco. Quando si può dire che siamo in presenza di riverbero del suono? Quando il suono si
smorza subito dopo esser stato prodotto? Quando il suono viene propagato nell’aria dopo essere stato prodotto? E quando possiamo parlare di eco?
Invitare gli alunni a ipotizzare l’ambiente acustico della grotta nella quale si trova Markus, prendendo spunto dal racconto: “Mangiata ancora qualche bacca, rimase un po’ a scaldarsi davanti
al fuoco, giocherellando con le due pietre.
Il loro suono riecheggiava in tutta la grotta, sovrapponendosi al ticchettio di una goccia d’acqua
che cadeva dalla volta battendo su una pietra levigatissima, alla cui base si era formata una piccola pozza.
Click, click, click…
A intervalli regolari la goccia cadeva per poi sospendersi in una piccola pausa e poi riprendeva.
Click, click, click…
A quel suono così regolare, Markus aggiunse quello sordo delle pietre che batteva con le mani
e iniziò a modulare la sua voce seguendo il ritmo della goccia d’acqua.”
Per una maggior consapevolezza dell’ambiente acustico in cui l’alunno si trova, proporre alla
classe questo semplice e divertente gioco: Il gioco della mascherina cieca.
MATERIALE NECESSARIO: un fazzolettino, un tamburo o qualsiasi altro strumento ritmico.
SCOPO DEL GIOCO: l’allievo deve individuare, pur essendo bendato, il suonatore di tamburo orientandosi nello spazio solo attraverso l’udito, mentre il resto della classe deve saper mantenere
l’assoluto silenzio.
142
MATEMATICA
Il percorso di questo terzo volume segue le
modalità dei primi due volumi e fa riferimento
ai tre temi previsti dalle Indicazioni Nazionali
per raggiungere gli obiettivi di apprendimento
previsti:
1. Il numero.
2. Lo spazio e le figure.
3. Misure, relazioni, dati e previsioni.
Naturalmente, come suggerito nei volumi
precedenti, non ci si limiterà all’utile presentazione finale di esercizi proposti dal
libro, ma si cercherà di offrire al bambino
la possibilità di raggiungere i vari obiettivi
attraverso il ruolo attivo assunto in esperienze pratiche o nella fase del gioco.
Anche nell’impostare l’azione didattica per questo terzo anno, si terrà
presente che molte delle difficoltà che il bambino incontra in matematica dipendono dalla
non chiara conoscenza del numero e dalla scarsa dimestichezza nel calcolo mentale.
Si insisterà particolarmente su problemi elementari, cioè con una sola operazione.
In merito alle difficoltà che, nella risoluzione dei problemi, incontrano alcuni bambini, oltre
alle osservazioni fatte nei volumi precedenti, è necessario tener presente che:
• la conoscenza dei concetti matematici di base (numero e operazioni) è collegata alla capacità di risolvere problemi verbali, anche se non sempre tale conoscenza è sufficiente
per acquisire una buona capacità di risoluzione dei problemi;
• l’uso di materiali vari, man mano che il bambino cresce, non dà più i risultati sperati;
• visto che le operazioni dirette e inverse non presentano le stesse difficoltà, è più proficuo affrontare la sottrazione come operazione inversa dell’addizione e la divisione come
operazione inversa della moltiplicazione;
• bisogna abituare il bambino, in difficoltà di fronte a un problema, a ricorrere per analogia a un problema elementare semplice che si risolve, cioè, con un’operazione che egli riesce a padroneggiare e calcolare mentalmente e che abbia la stessa struttura di quello che
non riesce a risolvere;
• è utile proporre schede simili a quella di pagina 170 di questa guida, per far sì che il
bambino abbia la possibilità di interpretare e prendere delle decisioni su diverse situazioni, in un tempo pari a quello che impiegherebbe per scrivere e risolvere un solo problema.
Nelle tabelle delle due pagine seguenti vengono indicati:
• il periodo nel quale affrontare le varie attività;
• gli obiettivi da raggiungere;
• i contenuti delle varie pagine del testo;
• il tema a cui si riferisce il contenuto di ogni pagina.
Da pagina 146 vengono esaminati alcuni esercizi proposti e vengono fornite indicazioni
utili sulle loro finalità e sulle attività che possono integrarli e ampliarli.
143
MATEMATICA
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
Il percorso seguito nel testo fa riferimento ai tre temi delle Indicazioni Nazionali per raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti:
1. IL NUMERO
2. LO SPAZIO E LE FIGURE
PRIMO PERIODO: SETTEMBRE - DICEMBRE
OBIETTIVI
144
Ripassiamo:
• conoscere i numeri entro
il 1000;
• comporre, scomporre
e confrontare numeri;
• applicare strategie per
il calcolo mentale rapido
e corretto;
• risolvere problemi.
• Conoscere il sistema
di numerazione decimale
e posizionale.
• Conoscere i numeri oltre
il 1000.
• Composizione,
scomposizione, confronto
di numeri.
• Successioni di numeri.
• Conoscere le quattro
operazioni e le loro proprietà.
• Eseguire le operazioni
in colonna.
• Riconoscere figure solide
e piane che schematizzano
la realtà.
• Scoprire lo sviluppo dei solidi.
• Distinguere e misurare
grandezze diverse.
• Conoscere e lavorare
con misure di lunghezza,
di capacità e di massa.
CONTENUTI
3. MISURE, RELAZIONI,
DATI E PREVISIONI
PAGINE
TEMA
• Il cento e oltre.
• Calcolare a mente.
• Problemi.
• Moltiplicazione e divisione.
• Problemi.
4, 5
6
7
8, 9
10
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
• Il migliaio.
• Il mille e oltre.
• Successioni di numeri.
• Verifica.
• L’addizione.
• Addizioni in colonna.
• Le proprietà dell’addizione.
• La sottrazione.
• Sottrazioni in colonna.
• La proprietà della sottrazione.
• La moltiplicazione.
• Le proprietà della
moltiplicazione.
• Moltiplicazioni in colonna.
• La divisione.
• La proprietà della divisione.
• x 10, x 100, x 1000, : 10,
: 100, : 1000.
• Divisioni in colonna.
• Geometria e realtà.
• Lo sviluppo dei solidi.
• Una scatola per un regalo.
• Misurare le grandezze.
• Misure di lunghezza.
• Misure di capacità.
• Misure di massa.
11
12, 13
14, 15
16
17
18, 19
20, 21
24
25, 26
27
32
33, 34
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
35
39
40
41
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
42
78
79
80
64
65, 66
67, 68
69 - 71
Il numero
Lo spazio e le figure
Lo spazio e le figure
Lo spazio e le figure
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
TERZO PERIODO:
APRILE - GIUGNO
SECONDO PERIODO: GENNAIO - MARZO
PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 3a
OBIETTIVI
CONTENUTI
• Risolvere problemi di addizione
e di sottrazione.
• Utilizzare curiosità storiche
per affinare le proprie capacità
di calcolo.
• Risolvere problemi
di moltiplicazione e di divisione.
• Conoscere le frazioni e operare
con esse.
• Trasformare le frazioni
in numeri decimali.
• Distinguere peso netto, tara,
peso lordo.
• Conoscere la suddivisione
del tempo.
• Conoscere le misure di valore.
• Calcolare il costo unitario
o il costo totale.
• Distinguere linee aperte
e chiuse, regione interna
ed esterna, confine.
• Distinguere i non poligoni
dai poligoni con le loro
caratteristiche.
• Conoscere gli angoli.
• Eseguire percorsi.
• Disegnare con riga, squadra
e compasso.
• Classificare in base a una
o due caratteristiche.
• Riconoscere e stabilire relazioni
anche tra numeri.
• Addizioni e problemi.
• Sottrazioni e problemi.
• Verifica.
• La moltiplicazione araba.
• Moltiplicazioni con le dita.
• Moltiplicazioni e problemi.
• Divisione canadese.
• Divisioni e problemi.
• Verifica.
• Le frazioni.
• Dalle frazioni… ai decimi.
• … ai centesimi…, ai millesimi.
• Verifica.
• Peso netto, tara, peso lordo.
• Misure di tempo.
• Misure di valore.
• Costo unitario e costo totale.
• Verifica.
• Dai solidi alle figure piane.
• Le linee.
• Gli angoli.
• Disegno con riga, squadra
e compasso.
• Classificazioni.
• Classificazioni e relazioni.
OBIETTIVI
CONTENUTI
• Riconoscere i numeri decimali
nei valori monetari.
• Addizioni e sottrazioni
con numeri decimali.
• Analizzare, comprendere
e risolvere i problemi aritmetici.
• Conoscere il perimetro e l’area
dei poligoni.
• Numeri decimali e monete.
• Addizioni e sottrazioni
con numeri decimali.
• I problemi.
• Verifica.
• I poligoni.
• Il perimetro dei poligoni.
• L’area dei poligoni.
PAGINE
TEMA
22, 23
28, 29
30, 31
36
37
38
43
44, 45
46, 47
48, 49
50, 51
52
53
72
73
74
75
76, 77
81
82, 83
84, 85
86, 87
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Il numero
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Lo spazio e le figure
Lo spazio e le figure
Lo spazio e le figure
Lo spazio e le figure
96, 97
98
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
PAGINE
TEMA
54, 55
56, 57
Il numero
Il numero
58 - 61
62, 63
88, 89
90
91
Il numero
Il numero
Lo spazio e le figure
Lo spazio e le figure
Lo spazio e le figure
145
MATEMATICA
TERZO PERIODO:
APRILE - GIUGNO
OBIETTIVI
• Comprendere il significato
di simmetria.
• Registrare dati.
• Rispondere con chiarezza
in situazioni di incertezza.
• Utilizzare il computer
per scrivere.
CONTENUTI
PAGINE
TEMA
• Figure simmetriche.
• Verifica.
• Certo, possibile e impossibile.
• Rappresentare dati.
• Verifica.
• Scrivere un testo con
il programma Word.
92, 93
94, 95
99
100
101
102 - 107
Lo spazio e le figure
Lo spazio e le figure
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Misure, relazioni…
Informatica
PAGINE
4-10
146
Nelle pagine riservate al ripasso, si ripercorre velocemente quanto
fatto in classe seconda. Il bambino viene invitato:
• a utilizzare la linea numerica per completare successioni di numeri;
• a usare frequentemente la tabella dei cento numeri sia per capire
l’organizzazione dei numeri sia per scoprire alcune regolarità e quindi
essere facilitati nel calcolo. Sarebbe utile che ogni
bambino avesse sempre a disposizione una simile
tabella a cui poter ricorrere in caso di necessità;
• a scomporre numeri e a scriverli sia in cifre sia in
parola, traducendoli in addizioni di decine e unità;
• a confrontare numeri;
• a eseguire semplici calcoli di addizione e sottrazione
in situazioni in cui si opera solo con le unità (ben evidenziate) e in situazioni che prevedano il passaggio
della decina;
• a risolvere problemi elementari semplici. In questo
caso accanto a ogni testo sono evidenziati i dati del
problema che possono aiutare il bambino a superare
le varie difficoltà.
MATEMATICA
PAGINE
8-9
Si insisterà affinché il bambino esegua con precisione e rapidità
semplici calcoli mentali anche di moltiplicazione e divisione. Per raggiungere questo fondamentale obiettivo è necessario fornirgli strategie diverse ed esercitazioni periodiche.
Dopo avergli fatto completare la tavola pitagorica di pagina 8, ampliando il discorso sull’area dei poligoni, si può presentare la seguente
tavola pitagorica geometrica. Sarebbe opportuno che ne venisse costruita anche una con i quadretti di 1 cm2 da appendere sulle pareti
dell’aula.
COMPLETA LA TABELLA DELLA MOLTIPLICAZIONE SCRIVENDO I NUMERI
CHE MANCANO. OSSERVA IL NUMERO DI QUADRATINI DI OGNI RETTAN−
GOLO, CIOÈ LA SUA AREA, È UGUALE AL PRODOTTO DEI DUE FAT−
TORI CHE SONO ANCHE LE SUE DIMENSIONI (A = b × h).
PER OTTENERE I NUMERI QUADRATI MESSI IN EVIDENZA SU UNA DIA−
GONALE DELLA TABELLA, DEVI MOLTIPLICARE UN NUMERO PER SÉ
STESSO. ANCHE PER CALCOLARE L’AREA DEL QUADRATO MOLTIPLICHI
LA MISURA DI UN LATO PER SÉ STESSA (A = l × l = l2).
147
MATEMATICA
PAGINE
17-29
Nel presentare le quattro operazioni e in particolare l’addizione e la
sottrazione, si ripercorre velocemente l’itinerario seguito nei primi due
anni: il bambino viene invitato a descrivere immagini tratte dalla realtà
con le parole e con i numeri; accanto a ogni illustrazione o a ogni
testo sono evidenziati i dati del problema.
Per far sì che il bambino esegua con precisione e rapidità semplici
calcoli mentali di addizione e sottrazione, lo si abituerà a utilizzare le
proprietà delle operazioni.
148
MATEMATICA
PAGINE
22-23
28-29
Per far acquisire sicurezza al bambino nel passare dal linguaggio
verbale al linguaggio matematico, si insiste necessariamente su problemi elementari (cioè con una sola operazione).
Si propongono, quindi, in queste pagine vari tipi di problemi di addizione e sottrazione (combinazione, confronto, trasformazione); si forniscono inoltre esempi di situazioni presentate come addizioni che si
risolvono con sottrazioni e viceversa.
149
MATEMATICA
PAGINE
36-37
Le curiosità storiche possono offrire diverse opportunità. Per esempio, con gli schemi di moltiplicazione usati in passato si offre al bambino la possibilità di consolidare la comprensione delle proprietà
distributiva e di esercitare in modo diverso le sue capacità di calcolo.
Un’altra curiosità simpatica è la moltiplicazione con le dita che gli
antichi usavano come una calcolatrice seguendo delle regole ben
precise.
150
MATEMATICA
PAGINE
38,
44-45
Nell’affrontare i problemi di moltiplicazione e di divisione, sarà bene verificare che il bambino sia in grado di
comprendere successioni tipo quella
presentata nel primo problema di pagina 38: in una bici 2 ruote, in due bici
4 ruote, in tre bici 6 ruote...
Stabilendo rapporti tra grandezze
numeriche, si deve cercare di educare il bambino al pensiero proporzionale, a intervenire con l’“analogia”,
abituandolo a riflettere sulle relazioni
che legano i dati dei problemi di moltiplicazione e divisione, che sono relazioni di proporzionalità.
151
MATEMATICA
PAGINE
42-43
Per presentare l’algoritmo della divisione si parte da un problema,
si esaminano i suoi dati da punti di vista differenti che permettono
strategie di soluzioni e schemi di calcolo riassuntivi diversi.
L’insegnante si soffermerà solo sullo schema che riterrà più adatto ai
suoi alunni.
PAGINE
48-49
Partendo da considerazioni sulla necessità dei numeri razionali, in
questa prima tappa si affrontano: il concetto di frazione; frazioni per
rappresentare parti di varie figure geometriche (offrendo anche l’occasione per conoscerne il nome); significato e ruolo del numeratore
e del denominatore.
Anagrammando “dai sale” si otterrà la risposta all’indovinello dell’esercizio 4 di pagina 49 (“la sedia”).
152
MATEMATICA
PAGINE
50-52
La presentazione dei numeri misti è estremamente importante per
far capire al bambino il valore e la modalità di scrittura di un numero
decimale.
153
MATEMATICA
PAGINE
58-61
In queste pagine si tenta di dare una risposta alle seguenti domande:
• Il bambino capisce il testo di un problema?
• È in grado di distinguere un dato utile da uno inutile?
• È in grado di individuare il dato che manca o che è nascosto?
• È in grado di distinguere tra situazioni possibili e impossibili?
• In situazioni possibili, sa che cosa deve trovare, quale operazione
eseguire, con quale risultato e con quale unità?
154
MATEMATICA
PAGINE
64-77
Oltre agli esercizi presentati, si inviteranno i bambini a raccogliere
ed esaminare contenitori che forniscano indicazioni circa la capacità
(bottiglie, lattine, succhi di frutta in scatola…), il peso (confezioni di
merendine, di pasta, di zucchero…) la lunghezza (confezioni di
spago, nastri adesivi…). Successivamente si discuterà sulle misure
scritte sui contenitori raccolti:
• 1,5 l – 0,66 l – 0,5 l – 0,33 l…;
• 150 cl – 66 cl – 50 cl – 33 cl…; 1 500 ml…
Il confronto e la sistemazione dei contenitori in ordine crescente o decrescente potrà concludere il lavoro.
Queste attività, che negli anni successivi potranno essere ampliate all’esame degli scontrini e dei volantini
pubblicitari, potranno riservare delle
sorprese come quella di scoprire che
sulla confezione di una nota merendina viene risolto un problema tipo
il seguente:
• Una confezione contiene 5 merendine.
Quanto pesa la confezione, se ogni merendina pesa 28 g?
In terza si può cominciare ad affrontare con i bambini la distinzione tra massa e peso.
Ma è bene sottolineare che nel linguaggio usato fin dai primi anni ci dovrà essere chiarezza e correttezza nei termini eventualmente usati. Ecco come può essere affrontato
l’argomento:
A pagina 69 si parla di misura di massa e non di peso. Sul vocabolario leggiamo che
“massa” significa “quantità di materia”.
Tutti gli oggetti sono formati da una “quantità di materia”, hanno quindi una “massa”.
Se prendi alcuni oggetti e li lasci cadere, questi si spostano dall’alto verso il basso più
o meno velocemente, perché la Terra esercita su di essi una forza di attrazione.
Diciamo che questa forza è il peso degli oggetti lasciati cadere.
Gli oggetti della stessa specie che hanno la stessa quantità di materia, o massa, hanno
anche lo stesso peso. Se un oggetto ha una massa più grande di un altro della stessa
specie, avrà anche un peso maggiore. Il peso, quindi, è una forza.
Quando compriamo un chilo di pane, non è la forza con cui viene attratto verso il basso
che ci interessa, ma la quantità di pane, cioè la sua massa, che viene misurata
prendendo come campione la massa dell’unità di misura (chilogrammo) conservato
a Sèvres vicino a Parigi. Quindi, la massa di un corpo si misura il chili.
Puoi cercare di capire meglio la distinzione tra massa e peso con questo esempio.
Avrai già visto che gli astronauti nello spazio, “galleggiano”. Ciò accade perché, a mano
a mano che si allontanano dalla Terra, essa esercita una minore forza di attrazione.
Perciò gli astronauti, pur conservando la stessa massa che avevano sulla Terra,
perdono il loro peso.
155
MATEMATICA
PAGINE
78-80
Cubi, parallelepipedi, piramidi, cilindri, sfere… sono le forme-modello (solidi) che usiamo per schematizzare la
realtà. Tra queste forme tridimensionali,
possiamo separare quelle che possono
rotolare (solidi di rotazione) dalle altre
(poliedri).
Prima di chiedere ai bambini di costruire
dei solidi geometrici con del cartoncino,
sarebbe utile che essi venissero invitati a
osservare le confezioni di alcuni prodotti
che il più delle volte sono dei parallelepipedi. L’invito successivo sarà quello di
“smontare” con cura la scatola che hanno
di fronte e di “spianarla” sul tavolo ottenendo uno sviluppo che
potrebbe essere riprodotto e ingrandito per la
costruzione di nuove scatole oppure potrebbe essere adoperato per il
“rimontaggio” della stessa
scatola.
156
MATEMATICA
PAGINE
81-83
Seguendo la metodologia adottata fin dal primo anno, dopo aver
verbalizzato situazioni di gioco e ciò che si è osservato nella realtà,
si perverrà a schematizzazioni che dovrebbero portare, via via, il
bambino a distinguere:
• le figure piane da quelle solide;
• le linee aperte dalle linee chiuse;
• tra le linee aperte, le linee rette, parallele, incidenti…; tra i “pezzi” di
linea retta, i segmenti orizzontali, verticali e obliqui;
• tra le linee chiuse, i poligoni e non poligoni; tra i poligoni, i poligoni
con tre, quattro, cinque… lati e angoli.
Ovviamente queste classificazioni verranno riprese nei prossimi
anni. Fin dalla terza, comunque, è bene che il bambino abbia una visione globale e inizi a usare correttamente i termini geometrici.
Particolare attenzione dovrà essere dedicata al termine “segmento”,
che sovente viene impropriamente sostituito con quello di “linea”.
157
MATEMATICA
PAGINE
84-85
In queste due pagine il concetto di angolo è affrontato da due punti
di vista e, quindi, anche come cambiamento di direzione per evitare
che il bambino faccia dipendere l’ampiezza di un angolo dalla lunghezza dei suoi lati.
Il bordo dell’aiuola su cui si muove Topì può servire per anticipare
la distinzione tra poligoni convessi e poligoni concavi che, nel prossimo anno, potrà essere affrontata anche da punti di vista differenti
come indicato nella scheda riprodotta a pagina seguente.
I concetti di concavità e di convessità sono abbastanza intuitivi.
Basta pensare a una bacinella o a un bicchiere.
La superficie che è capace di raccogliere e trattenere un liquido ha la
caratteristica di essere concava, quella che non lo è si dice che non
è concava, o, con altra espressione, che è convessa.
Sarà opportuno partire da esempi pratici per spiegare il significato di
concavo e convesso prima di arrivare alla definizione matematica di
figura concava o convessa più precisa.
A livello colloquiale, non ci si dovrà limitare ai poligoni concavi e convessi, ma si dovranno contemplare anche angoli, specchi, lenti e non
poligoni concavi e convessi.
In merito a questa caratteristica, il bambino nella scheda riprodotta a
pagina seguente è invitato a classificare sia poligoni sia non poligoni.
158
MATEMATICA
Di fronte a ciascuna delle due figure non poligonali 2 e 5 il bambino
potrà chiedersi: «ha o non ha una “conca”?».
La superficie ovale n. 2 è convessa come quella di un pallone, mentre la superficie n. 5 è concava come quella del vetro dei fari delle
auto.
159
MATEMATICA
PAGINE
86-87
Oltre che con attività di gioco e di osservazione, la trattazione degli
argomenti di geometria dovrà essere accompagnata dal disegno geometrico con l’utilizzo della riga, della squadra come indicato a pagina
86.
Si è rivelato molto utile nella pratica didattica l’uso del compasso
con un attacco per innestare i pennarelli (pagina 87). Purtroppo, questo attacco è reperibile solo in negozi specializzati. Vale, comunque,
la pena averlo in classe perché il bambino trova così più facile l’uso
del compasso, in quanto la traccia del pennarello è più facilmente ottenibile ed è più visibile e colorata.
Inoltre, la passione per il compasso non è più passeggera, ma dura
nel tempo e permette al bambino di esplorare il piano con fantasia, ottenendo risultati, a volte, sorprendenti.
160
MATEMATICA
PAGINE
92-93
In queste pagine, dopo
aver invitato il bambino a
osservare in un oggetto o
in una figura parti simmetriche, gli si propone l’uso
dello specchio per decifrare la risposta a un indovinello o messaggi come
quello di pagina 173 di
questa guida.
Potrebbe usare lo specchio anche per verificare la
presenza di assi di simmetria in una data figura, in
una lettera dell’alfabeto o
in una parola come negli
esempi riportati in questa
pagina.
HO SCRITTO SU DEI FOGLI DI CARTA LE LETTERE
,
HO DIVISO OGNI LETTERA A METÀ
DELL ALFABETO.
PIEGANDO IL FOGLIO. HO MESSO IL FOGLIO, DALLA
PARTE DELLA PIEGA, DAVANTI ALLO SPECCHIO.
IN 16 CASI È CAPITATO CHE CON LA
METÀ CHE AVEVO IN MANO E CON
,
L IMMAGINE DELLO SPECCHIO, HO
OTTENUTO LA LETTERA COMPLETA.
hanno almeno un
asse di simmetria
A
E
M
V
B
H
O
W
C
I
T
X
D
X
I
U
Y
non hanno assi di
simmetria
F G J L
N P Q R
S Z
QUALI PAROLE SONO STATE SCRITTE? PER SCOPRIRLO, APPOGGIA
VERTICALMENTE UNO SPECCHIO RETTANGOLARE SUI SEGMENTI.
DODICI CHIODI CHICCO IO
DIECI OCHE OCCHIO CIBO
CODE CIECO BOCCE BICI
L’uso di griglie come quella
dell’esercizio 6 di pagina 93 e
quella riprodotta qui a lato
vuol condurre il bambino a
orientarsi in uno spazio limitato e portarlo gradualmente,
attraverso la colorazione di
regioni, a individuare alcune
parti o moduli che ripeterà
applicando, più consapevolmente nei prossimi anni, traslazioni, rotazioni, simmetrie.
161
MATEMATICA
PAGINE
98, 101
162
Le pagine di logica consolidano, integrano e ordinano il lavoro
svolto precedentemente. L’insegnante dovrebbe utilizzarle a mano a
mano che affronta determinati argomenti.
Per esempio, dopo aver presentato le figure geometriche, potrebbe
utilizzare la pagina 98.
Dopo aver presentato il doppio, il triplo, la metà, un terzo, potrebbe
presentare alcuni esercizi simili a quelli di pagina 101.
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
ottocentoventiquattro
settecentoventitré
novecentosettantuno
milleottantatré
cinquecentotrentotto
3208
3000 + 200 + 8
h da u
3
2
0
8
....... ....... ....... .......
........... ....................................
....... ....... ....... .......
........... ....................................
....... ....... ....... .......
........... ....................................
....... ....... ....... .......
........... ....................................
....... ....... ....... .......
3
COMPLETA LA TABELLA.
9
10
0,9
........................................
5
10
........
........................................
k
........... ....................................
nove decimi
COLLEGA OGNI ESPRES−
SIONE ALLA FRAZIONE E
OGNI FRAZIONE AL NU−
MERO DECIMALE CORRI−
SPONDENTE.
3
1000
3
3 millesimi
100
17
17 centesimi
1000
17
17 millesimi
100
125
125 centesimi
1000
125
125 millesimi
100
3 centesimi
.......
.......
0,6
tre unità e otto decimi ....... ....... ........
+
.......
........................................
2+ 1
10
........
........................................
6+ 3
10
........
........................................ ....... .......
+
.......
4
..........................................
COMPLETA LA TABELLA.
tremiladuecentootto
2
DATA
1,7
0,03
0,003
0,17
0,017
1,25
0,125
OSSERVA L’ESEMPIO E COMPLETA.
0 unità e 75 millesimi
0,75
1 decina e 4 decimi
.........
125 unità e 9 centesimi
.........
5 unità e 25 centesimi
.........
15 unità e 9 decimi
.........
9 unità e 245 millesimi
.........
163
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
4 unità e 25 centesimi
0 unità e 90 millesimi
2 unità e 5 centesimi
50 centesimi
u
d
c m
3
0
6
750
.......
749
430
.......
43
965
.......
967
050
.......
50
1000
.......
999
65
.......
605
4,60
.......
46,0
....... ....... ....... .......
3,94
.......
3,49
....... ....... ....... .......
14,6
.......
14,60
....... ....... ....... .......
1,578
.......
1,587
....... ....... ....... .......
095
.......
95,0
6,09
.......
5,10
....... ....... ....... .......
....... ....... ....... .......
....... ....... ....... .......
....... ....... ....... .......
u
835 millesimi
0 unità e 80 millesimi
6 unità e 8 centesimi
200 centesimi
5 unità e 20 millesimi
3
d
c m
....... ....... ....... .......
3 unità e 70 centesimi
COMPLETA CON
IL SEGNO <, >
OPPURE =.
5
....... ....... ....... .......
27 millesimi
..........................................
2
COMPLETA LE TABELLE.
3 unità e 65 millesimi
DATA
....... ....... ....... .......
SCOMPONI COME NELL’ESEMPIO.
4 125,478
3 891,5
0,875
470,6
8 045,15
3,932
6 962,7
164
4000 + 100 + 20 + 5 + 0,4 + 0,07 + 0,008
................................................................................................
................................................................................................
................................................................................................
................................................................................................
................................................................................................
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
SCOPRI IL VALORE DELLE FRECCE E SCRIVI I NUMERI CHE
MANCANO.
275
375
475
.........
.........
.........
.........
.........
278
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
301
.........
.........
.........
.........
.........
.........
1001
2
6,5
COMPLETA LE SUCCESSIONI DEI NUMERI.
7
96,5 97
3
7,5
......
......
......
......
......
......
......
......
97,5
......
......
......
......
......
......
......
......
SENZA CALCOLARE IL RISULTATO, SCRIVI L’OPERAZIONE CHE DEVI
ESEGUIRE PER TROVARE:
la somma di 20 e 4
.........
la differenza tra 20 e 4
.........
il doppio di 20
.........
il prodotto di 20 e 4
.........
la metà di 20
.........
il quoziente tra 20 e 4
.........
4
+
50
100
150
200
250
300
COMPLETA LA TABELLA.
50
100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........
........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........
........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........
........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........
........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........
........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........ ........
165
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
SCRIVI SOTTO OGNI FIGURA LA FRAZIONE CHE CORRISPONDE
ALLA PARTE COLORATA. TI RICORDI ANCORA IL NOME DELLE
OTTO FIGURE? SCRIVILO.
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
.......
............. ............. ............. ............. ............. ............. ............. .............
2
SCRIVI IN CIASCUN DIAGRAMMA I NUMERI SCRITTI NEL RIQUADRO.
36
numeri pari
45
63
56
numeri numeri
pari non pari
minori di 50
minori
di 50
.......
.......
.......
3
.......
.......
.......
.......
.......
maggiori
di 50
COMPLETA SCRIVENDO IL SEGNO +, x, –, : .
400 ....... 2 = 398
400 ....... 2 = 800
400 ....... 2 = 402
400 ....... 2 = 200
700 ....... 0 = 700
100 ....... 5 = 20
400 ....... 4 = 100
400 ....... 4 = 404
166
1000 ....... 1 = 1000
1000 ....... 1 = 999
1000 ....... 1 = 1001
1000 ....... 0 = 1000
1000 ....... 0 =
0
200 ....... 5 = 40
200 ....... 5 = 1000
200 ....... 5 = 195
900 ....... 250 = 650
450 ....... 200 = 650
800 ....... 800 = 1
500 ....... 10 = 50
690 ....... 190 = 500
370 ....... 130 = 500
850 ....... 350 = 500
250 ....... 250 = 500
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
1
COMPLETA LE MOLTIPLICAZIONI.
×
5 0 2 7 3 8 6 4 9
×
1 4 8 2 5 7 6 3 10
3
5
2
4
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
7
9
6
8
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....
45 × 10 = .......
45 × 100 = .......
45 × 1000 = .......
3 × 10 = .......
3,5 × 10 = .......
0,25 × 10 = .......
3 × 100 = .......
3,5 × 100 = .......
0,25 × 100 = .......
3 × 1000 = .......
3,5 × 1000 = .......
0,25 × 1000 = .......
2
COMPLETA LE DIVISIONI.
:
2
:
3
:
4
:
5
:
6
:
7
:
8
:
9
2
12
4
14
6
16
8
18
10
20
.....
18
3
15
30
12
27
9
24
6
21
.....
40
20
4
24
8
28
12
32
16
36
.....
25
50
30
5
35
10
40
15
45
20
.....
24
54
60
30
6
36
12
42
18
48
.....
28
63
35
70
42
7
49
14
56
21
.....
24
64
32
72
80
40
8
48
16
56
.....
27
72
36
81
45
90
54
9
63
18
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
45 : 10 = .......
3 : 10 = .......
43,5 : 10 = .......
1500 : 10 = .......
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
490 : 100 = .......
70 : 100 = .......
54,5 : 100 = .......
1800 : 100 = .......
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
.....
3000 : 1000 = .......
1500 : 1000 = .......
950 : 1000 = .......
2700 : 1000 = .......
167
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
..........................................
ESEGUI LE SEGUENTI OPERAZIONI IN COLONNA.
253 + 45
a.
82 + 317
+
=
959 + 36
b.
786 – 32
c.
945 – 276
–
=
863 + 129
+
=
72 + 954
329 + 1045
+
=
891 – 134
–
=
524 + 83
+
=
+
=
d.
DATA
+
=
594 + 768
+
=
1 263 – 145
–
=
1 460 – 159
–
=
1 430 – 750
–
=
710 – 87
–
=
+
=
306 – 148
–
=
–
=
e.
8 3 ×
1 2 =
3 0 ×
6 9 =
6 9 ×
2 7 =
5 7 ×
3 5 =
f.
4 8 ×
2 9 =
5 4 ×
4 7 =
4 9 ×
5 3 =
6 8 ×
3 7 =
168
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
ESEGUI LE SEGUENTI DIVISIONI.
72 3
93 4
86 7
98 5
b. 9 3 6 6
547 3
849 7
631 4
749 5
c. 7 4 7 9
568 7
298 4
537 6
356 8
d. 6 4 2 8
353 5
424 6
635 7
816 9
e. 8 1 2 4
936 9
742 7
614 2
856 8
a.
88
6
169
MATEMATICA
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
RISOLVI I SEGUENTI PROBLEMI SUL TUO QUADERNO.
SCRIVI QUI SOLO L’OPERAZIONE ADATTA PER RISOLVERLI.
1) Monica ha disegnato 4 cerchi e in
ogni cerchio ha disegnato 7 quadrati. Quanti quadrati ha disegnato
in tutto?
2) A Matteo hanno regalato 2 puzzle. Ogni puzzle è composto da 25
pezzi. Quanti sono in tutto i pezzi
dei due puzzle?
.......................................................
.......................................................
3) Un camionista sta scaricando dal
suo camion 100 casse di bibite.
Finora ne ha scaricate 40. Quante
casse deve ancora scaricare?
4) Massimo ha letto 100 pagine di
un libro. Per finirlo, deve ancora leggere 25 pagine. Quanti sono in tutto
le pagine del libro che sta leggendo Massimo?
.......................................................
.......................................................
5) Paolo ha 30 anni in meno di suo
padre. Se Paolo ha 8 anni, quanti
anni ha suo padre?
.......................................................
7) In un supermercato ci sono delle
confezioni con 4 scatolette di carne
ciascuna. Quante confezioni dovrò
comperare per avere 12 scatolette
di carne?
6) Nella scatola di un gioco di costruzioni ci sono 63 blocchi uguali.
Con questi blocchi, Irene ha costruito 7 torri uguali. Quanti blocchi
ha adoperato per ogni torre?
.......................................................
8) Simona pesa 26 kg; Sabrina pesa
31 kg. Quanti chili pesa in più Sabrina rispetto a Simona?
.......................................................
.......................................................
9) Fabio ha 35 euro nel salvadanaio.
Oggi la nonna gli ha regalato € 5.
Quanti euro ha ora Fabio?
10) A un torneo di pallavolo partecipano 8 squadre. Quanti sono in
tutto i giocatori, se ogni squadra è
composta da 6 giocatori?
.......................................................
11) Il papà acquista 12 bottiglie di
aranciata contenute in 2 confezioni
uguali. Quante bottiglie ci sono in
ogni confezione?
.......................................................
170
.......................................................
12) Elena ha perso 7 figurine.
Questa mattina ne aveva 28.
Quante figurine le restano?
.......................................................
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
ALUNNO
1
2
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
COMPLETA LE TABELLE.
cubo: ........
parallelepipedo: ........
piramide: ........
cilindro: ........
cono: ........
sfera: ........
triangolo: ........
rettangolo: ........
quadrato: ........
pentagono: ........
esagono: ........
cerchio: ........
segmenti
paralleli: ........
segmenti
perpendicolari: ........
segmenti
incidenti: ........
angoli acuti:
........
angoli ottusi:
........
........
3
2
3
perimetro
in
.... .... ....
area in
4
........
COMPLETA LA TABELLA.
2
3
........
angoli retti:
1
1
........
.... .... ....
DISEGNA LE FIGURE SIMMETRICHE RISPETTO ALL’ASSE
DI SIMMETRIA DATO.
TRE DELLE SEGUENTI LETTERE HANNO UN ASSE DI SIMMETRIA
ORIZZONTALE E TRE HANNO UN ASSE DI SIMMETRIA VERTICALE.
TRACCIA I SEI ASSI DI SIMMETRIA.
T RBMC F U E
171
S CH E D A D I V ER I F I C A
MATEMATICA
MATEMATICA
ALUNNO
1
DATA
....................................................................................................................................................
2
COMPLETA LE TABELLE.
km hm dam m
4
........ ........ ........ ........
........
35
........ ........
........ ........ ........
m
5000
dm cm mm
9
86
........ ........
kg
........ ........
600
hg dag
3,5
........
900
hm
m
2,5
kg
........ ........ ........ ........
........
70
l
dl
1,5
cl
50
1800
g
300
6300
........
240
ml
l
cl
........ ........
........ ........ ........
........
........
........ ........ ........ ........
........
450
5,2
........ ........
........ ........ ........
1500
........
........ ........
g
m
6
........ ........ ........ ........
........
3
km
3700
200
4,2
........
........
70
m
mm
........
600
banconota usata
resto
per pagare
€ 21 € 50
172
SCRIVI L’UNITÀ
CHE MANCA.
8 km
4000 m
8 ........
150 cm
........ 1300
60 mm
m cm
3000 mm
........ 800
800 g
3 ........
1500 kg
........ 750
600 g
hg g
2,5 Mg
........ 400
250 g
0,6 ........
3,5 hg
........ 150
2l
1600 ml
l
ml
300 l
........ 800
400 cl
6 ........
150 dl
........ 2400
2 hl
CALCOLA IL RESTO E SCRIVILO
NELLA TABELLA.
costo
..........................................
........
€ 120 € 200
........
€ 78 € 100
........
4
8000 ....
4 .......
1,5 .......
6 .......
3 .......
8 .......
1,5 .......
6 .......
2500 ....
2,5 .......
350 ......
2000 ....
1,6 .......
3 .......
4 .......
15 .......
200 ......
COMPLETA LA TABELLA.
costo
unitario
€
........
quantità
costo
totale
7
€ 63
€ 20
3
€8
........
€ 56
3
€ 120
€
........
€4
100
€
€
........
........
MATEMATICA
ALUNNO
S CH E D A D I V ER I F I C A
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
ECCO UN MESSAGGIO PER TE! OGNI QUADRATO CHE VI
COMPARE È UNO DEI NOVE PEZZI DI QUESTA CHIAVE.
I PUNTI, INVECE, INDICANO LA POSIZIONE DELLE LETTERE
(O DEL PUNTO ESCLAMATIVO) NELLE VARIE PARTI: UNA
,
NEL MEZZO, L ALTRA A SINISTRA E LA TERZA A DESTRA.
,
PER LEGGERE L ULTIMA PARTE DEL MESSAGGIO
CERCHIA LE LETTERE CHE HANNO ALMENO UN
ASSE DI SIMMETRIA, POI LEGGI.
CRINALOFA
TSUFTJTPI!
173
SCIENZE E TECNOLOGIA, STORIA, GEOGRAFIA
SCIENZE E TECNOLOGIA
OBIETTIVI
• Conoscere le diverse branche della scienza.
• Conoscere il metodo sperimentale.
• Conoscere le caratteristiche di solidi, liquidi, gas.
• Conoscere gli effetti del calore sui solidi, sui liquidi,
sui gas.
• Conoscere le caratteristiche dell’aria.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
• Conoscere le caratteristiche della combustione.
EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
• Conoscere le piante.
• Conoscere il suolo.
• Conoscere gli animali.
• Acquisire il concetto di catena alimentare
e di rete alimentare.
• Conoscere alcune strategie di difesa degli animali.
• Scoprire le abitudini sociali di alcuni animali.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
174
CONTENUTI
• Le scienze e il sapere scientifico.
• Il metodo scientifico.
• Solidi, liquidi, gas.
• I solidi e il calore.
• I liquidi e il calore.
• I gas e il calore.
• Vedere l’aria.
• L’aria ha un peso.
• La pressione atmosferica e il vento.
• L’aria occupa uno spazio.
• I gas dell’aria.
• L’inquinamento dell’aria.
• Il buco nell’ozono.
• Proteggiamo l’ambiente.
• La combustione.
• Pericoli in casa.
• Com’è fatta una pianta.
• L’erbario.
• Fusti diversi.
• Le piante e l’ambiente.
• Il bosco.
• Il suolo.
• Gli animali e l’ambiente.
• Gli animali e il freddo.
• Predatori e prede.
• L’equilibrio dell’ambiente.
• Attaccare e difendersi.
• Vivere insieme.
• Ambiente, natura, uomo.
• Esploriamo: riserve e parchi naturali.
• Scheda di rilevazione per l’ossevazione
di un ambiente.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 3a
STORIA
OBIETTIVI
CONTENUTI
• Distinguere i diversi tipi di fonte.
• Comprendere il lavoro dello storico.
• Che cos’è la storia.
• Il lavoro dello storico, dell’archeologo, del geologo,
del paleontologo e dell’antropologo.
• I fossili.
• Distinguere tra storia e mito.
• Conoscere la storia della Terra.
• Conoscere l’evoluzione della vita sulla Terra.
• Dal Big Bang alla nascita della vita.
• La nascita e l’evoluzione della vita (dai primi
microrganismi acquatici ai mammiferi).
• I dinosauri.
• Dalle scimmie antropomorfe agli ominidi.
• I primi uomini.
• La scoperta del fuoco.
• La caccia.
• L’homo sapiens sapiens.
• L’agricoltura.
• L’allevamento degli animali.
• La lavorazione dei metalli.
• La nascita dei primi villaggi.
• Conoscere le origini dell’uomo.
• Conoscere la vita dell’uomo nel Paleolitico.
• Conoscere la vita dell’uomo nel Neolitico.
GEOGRAFIA
OBIETTIVI
• Comprendere il lavoro del geografo.
• Distinguere paesaggi diversi.
• Conoscere le caratteristiche dell’ambiente
di montagna.
• Conoscere la struttura del vulcano.
• Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di collina.
• Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di pianura.
• Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di fiume.
• Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di lago.
• Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di mare.
• Conoscere i primi elementi di cartografia.
• Comprendere l’importanza dei grafici in geografia.
• Conoscere i punti cardinali e l’orientamento.
CONTENUTI
• Il lavoro del geografo.
• Confronto di paesaggi.
• La flora e la fauna della montagna.
• L’uomo e la montagna.
• La struttura del vulcano.
• L’uomo e la collina.
• La flora e la fauna della collina.
• L’uomo e la pianura.
• L’uomo e il fiume.
• L’uomo e il lago.
• La flora e la fauna.
• I movimenti del mare.
• La flora e la fauna del mare e delle coste.
• L’uomo e il mare.
• La carta geografica e la legenda.
• La riduzione in scala.
• Diversi tipi di carte.
• I grafici.
• I punti cardinali e l’orientamento.
• Orientarsi senza il Sole.
• La bussola.
• L’orientamento delle carte geografiche.
175
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
SCIENZE
ALUNNO
1
(GLI ANIMALI)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
OSSERVA E CONFRONTA LE ZAMPE DI QUESTI UCCELLI, POI
COLLEGALE ALLA LORO FUNZIONE, INSERENDO NEL QUADRATINO
IL NUMERO CORRISPONDENTE.
1
2
Per nuotare
Per afferrare
3
Per camminare
4
Per arrampicarsi
2
SEGNA CON X SE LE SEGUENTI AFFERMAZIONI
SONO VERE (V) O FALSE (F).
• Osservando la dentatura di un animale
si può capire il suo tipo di alimentazione.
V
F
• Tutti gli animali usano i denti per mangiare.
V
F
• Esistono pesci carnivori.
V
F
• I mammiferi depongono le uova.
V
F
• Esistono mammiferi volanti.
V
F
• Alcuni animali si mimetizzano per ingannare
la preda o i predatori.
V
F
• I pesci respirano con i polmoni.
V
F
• Gli animali erbivori si cibano di vegetali.
V
F
• Esistono mammiferi acquatici.
V
F
176
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
SCIENZE
ALUNNO
1
(GLI ANIMALI)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
LEGGI IL BRANO SEGUENTE E RISPONDI ALLE DOMANDE.
Sulle spiagge rocciose,
con l’alternarsi delle maree,
si formano pozze più o
meno grandi nelle quali
la temperatura e la salinità
dell’acqua variano durante
il giorno.
In queste pozze vivono alghe
frondose, stelle marine,
cozze, ricci e patelle.
Le patelle sono piccoli
molluschi, il cui corpo si è
adattato per vivere in questa
zona marina: hanno
un piede piatto con il quale
aderiscono alla roccia, come
una ventosa.
Sulla spiaggia, vicino alle pozze, costruiscono il nido le beccacce di mare,
che usano il loro robusto becco per cacciare e aprire le conchiglie dei
molluschi di cui si nutrono. Anche i ricci trovano rifugio tra gli scogli
scavando la loro tana con le mandibole e le spine ventrali.
• Quali organismi costruiscono la tana tra gli scogli? .................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
• Quali tecniche usano per costruirla? ..........................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
• Perché le beccacce costruiscono il nido vicino alle pozze marine? ................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
• Quale adattamento hanno sviluppato le patelle per vivere in questo ambiente? .................
..........................................................................................................................................................................................................................
177
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
SCIENZE
ALUNNO
1
(LE PIANTE)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
QUALI ORGANI SONO UTILI ALLA PIANTA PER NUTRIRSI?
INDICA CON X.
Tronco
Semi
2
Frutto
Fiore
Foglie
Radici
SEGNA CON X SE LE SEGUENTI
AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F).
• Le piante usano la luce per produrre
i loro alimenti.
V
F
• Solo le piante verdi realizzano la fotosintesi
clorofilliana per nutrirsi.
V
F
• La clorofilla è una sostanza che si trova
negli animali e serve per trasformare
sostanze semplici in sostanze complesse.
V
F
• Alcune piante non hanno bisogno di nutrirsi.
V
F
3
LEGGI E COMPLETA IL TESTO CON LE PAROLE ADATTE.
SCEGLI TRA LE SEGUENTI.
stelo
stomi
acqua
vapore acqueo
tronco
foglie
radici
Le piante assorbono l’................................................................ e i sali minerali presenti nel suolo
attraverso le .................................................................
L’acqua passa dalle radici allo ................................................................ o al ................................................................
e tramite i rami arriva alle ..................................................................
Dagli ................................................................ delle foglie, l’acqua si disperde nell’aria sotto forma
di .....................................................................................................................
Questo processo è detto traspirazione.
178
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
SCIENZE
(L’ACQUA)
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
elastico
tappo di sughero
foglio di carta
spugna
galleggia
si imbeve d’acqua
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
PREPARA QUATTRO BICCHIERI COLMI DI ACQUA E IN OGNUNO
METTI UNA SOSTANZA DIVERSA. OSSERVA E RIPORTA LE TUE
CONSIDERAZIONI NELLA TABELLA.
sale
caffè macinato
olio
zucchero
3
..........................................
PRENDI UN RECIPIENTE PIUTTOSTO GRANDE E RIEMPILO
PER METÀ DI ACQUA, POI PROVA A METTERE NELL’ACQUA
GLI OGGETTI INDICATI E SEGNA LE TUE OSSERVAZIONI
NELLA TABELLA.
gomma
2
DATA
si scioglie
galleggia
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
FILTRA, CON UN COLINO, IL CONTENUTO DEI BICCHIERI. QUALI SO−
STANZE SONO «PASSATE» INSIEME CON L’ACQUA? PERCHÉ?
Quando due sostanze si mescolano tra loro in modo da non poter più essere separate, formano una soluzione.
Se, invece, si possono ancora separare formano un miscuglio.
• Che cos’è acqua + sale? ...................................................................................................................................................
• E acqua + olio? ............................................................................................................................................................................
179
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
SCIENZE
ALUNNO
1
(I PASSAGGI DI STATO)
....................................................................................................................................................
..........................................
COMPLETA LE FRASI SEGNANDO CON X L’OPZIONE GIUSTA.
• L’acqua che bolle diventa...
• Il ghiaccio si forma...
• Il calore trasforma la neve in...
• Il vapore acqueo raffreddato...
2
DATA
neve.
vapore acqueo.
raffreddando l’acqua.
riscaldando l’acqua.
ghiaccio.
acqua.
evapora.
diventa acqua.
SCRIVI LE CARATTERISTICHE DELL’ACQUA CHE RICORDI.
...........................................................................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................
3
COMPLETA SCRIVENDO SOTTO LE FRECCE...
+ calore
180
oppure
– calore
..........................................................................................
..........................................................................................
..........................................................................................
..........................................................................................
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
STORIA
ALUNNO
1
(IL PALEOLITICO)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
LEGGI IL BRANO SEGUENTE E RISPONDI ALLE DOMANDE.
Gli studiosi, dall’esame attento dei resti degli uomini del Paleolitico,
sono in grado di fornirci molte informazioni sulla difficile vita
di quei nostri lontanissimi antenati.
Possiamo così sapere che gli uomini del Paleolitico vivevano
in media 30-40 anni e che spesso la loro morte era causata
dall’attacco di un animale feroce, dal morso di un serpente o,
addirittura, dalla puntura di uno dei tanti insetti velenosi che
vivevano in quel periodo.
I nostri antenati non erano in grado di curarsi e così morivano
per malattie che spesso dipendevano
dalla mancanza di igiene o dalla scarsa
alimentazione.
Per lunghi periodi di tempo, inoltre, il clima
era molto freddo;
di conseguenza le piante
non crescevano,
gli animali da cacciare
diminuivano e gli uomini
soffrivano la fame.
H. G. Wells, La macchina del tempo, Mursia
• Quanto vivevano, in media, gli uomini del Paleolitico? ................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
• Da che cosa, spesso, era provocata la loro morte? .....................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
• Perché in quel periodo tutte le malattie erano molto pericolose? .................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
• Quali erano le conseguenze di un periodo di freddo intenso? .........................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
181
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
STORIA
ALUNNO
1
(IL PALEOLITICO)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
LEGGI CON ATTENZIONE, POI RISPONDI ALLE DOMANDE.
L’osso si può lavorare con finezza: piccoli uncini
con pezzetti di carne in cima e un leggero laccio
si sono dimostrati ottime trappole per i pesci
di torrente e di lago.
Come è avvenuta la scoperta? Mah...
Forse un giorno sulla riva del lago, aspettando
gli animali, qualcuno, gettando distrattamente
nell’acqua briciole di cibo, ha visto che una
trota... abboccava. «Se potessi tirarla a riva»
avrà pensato.
L’abilità nel lavorare l’osso si è molto raffinata nel tempo.
Con le lame e i perforatori di selce si dava al
materiale la forma voluta.
Ed ecco l’idea di una punta con denti affilati
che si piantano nel corpo del pesce senza
lasciare la presa: nasce la fiocina, o arpione.
È un attrezzo utilissimo e bisogna stare
attenti a non perderlo.
Per questo l’asta viene legata al polso con un
laccio di cuoio.
da C’era una volta l’uomo, De Agostini
• Di che cosa erano fatti gli ami da pesca? ...............................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
• Com’è fatto un arpione? .......................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
• In che modo il pescatore cercava di non perderlo? ......................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
182
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
STORIA
ALUNNO
(IL NEOLITICO)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
Come sai già, il periodo detto Neolitico, o Età della Pietra Nuova,
ha inizio con una grande scoperta: l’agricoltura, che determinò una vera
e propria rivoluzione nella vita degli uomini.
1
LEGGI LE FRASI SEGUENTI E ACCANTO A CIASCUNA SCRIVI
SE CIÒ DI CUI SI PARLA È AVVENUTO PRIMA O DOPO
LA RIVOLUZIONE AGRICOLA.
• Gli uomini erano nomadi.
................................................................
• Gli uomini abitavano in case di argilla e di mattoni.
................................................................
• Impararono a mantenere acceso il fuoco.
................................................................
• Impararono a lavorare i metalli.
................................................................
• Impararono a scheggiare la selce per fare armi e utensili.
................................................................
• Impararono ad allevare gli animali.
................................................................
2
INDICA CON X QUALI FONTI NON HANNO A DISPOSIZIONE GLI STU−
DIOSI DELLA PREISTORIA.
Le fonti materiali.
Le fonti visive.
3
Le testimonianze orali.
Le fonti scritte.
NELLE FONTI VISIVE E NELLE FONTI MATERIALI ILLUSTRATE QUI
SOTTO SEGNA CON X QUELLE LEGATE ALLA PREISTORIA.
183
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
STORIA
ALUNNO
1
(I PRIMI VILLAGGI)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
LEGGI E COMPLETA IL TESTO CON LE PAROLE ADATTE.
SCEGLI TRA QUELLE ELENCATE QUI SOTTO.
villaggi • animali • stampi • acqua • metalli
attrezzi • palafitte • sedentari
Quando nacque l’agricoltura, gli uomini del Neolitico divennero ........................................................
e, abitando vicini, diedero vita ai primi .........................................................................................
Le .................................................................. erano case costruite sull’..............................................................................
per difendersi meglio dagli animali selvatici e dall’umidità.
Nei villaggi si allevavano gli .............................................................................. per ricavarne cibo e pelli.
Nel tempo gli uomini impararono a lavorare i .............................................................................. fondendo
le pietre che li contenevano e raccogliendoli in .............................................................................. di pietra, di legno o di argilla.
Lavorando i metalli ottennero .............................................................................. robusti e nuove armi.
184
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
STORIA
(L’ORDINE CRONOLOGICO)
ALUNNO
1
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
METTI IN ORDINE SULLE LINEE DEL TEMPO GLI ELEMENTI INDICATI
NEI RIQUADRI (UNISCI CON UNA FRECCIA).
aprile
marzo
giugno
uomo sedentario
(Neolitico)
uomo nomade
(Paleolitico)
invenzione
della scrittura
scoperta
del fuoco
invenzione
del telaio
nascita delle
prime città
homo habilis
homo sapiens
febbraio
homo erectus
scoperta
dell’allevamento
armi di pietra
homo sapiens sapiens
185
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
GEOGRAFIA
ALUNNO
1
(LA PIANTA)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
OSSERVA LA PIANTA DI UNA ZONA DI TORINO E RISPONDI.
• Con quale colore vengono
rappresentate le strade e
le piazze?
...........................................................................................
• Che cosa indicano i riquadri grigi?
...........................................................................................
• Sai dire a che cosa serve la griglia
formata dalle lettere A, B, C ecc.
e dai numeri 1, 2, 3 ecc.?
...........................................................................................
• Cerca via Rivalta: in quale
quadrato si trova?
...........................................................................................
2
CERCA SULLA GUIDA «TUTTOCITTÀ» DELLA TUA ZONA.
• la strada dove abiti;
• la strada dov’è situata la tua scuola;
• le strade dove abitano i tuoi amici;
• le strade dove abitano i tuoi parenti;
• la strada dove c’è il supermercato;
• l’ospedale;
• la piscina o la palestra;
• la biblioteca pubblica;
• segna, infine, il luogo in cui di solito vai a giocare.
Traccia uno dei tuoi percorsi abituali per andare da casa
tua a ..............................................................................................................
186
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
GEOGRAFIA
ALUNNO
1
(LA MONTAGNA)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
L’ALTEZZA DI UN RILIEVO SI MISURA PARTENDO DAL LIVELLO
DEL MARE; OSSERVA IL DISEGNO E RISPONDI ALLE DOMANDE.
• Quanto è alto il rilievo a sinistra?
...........................................................................................
m 1300
• È una montagna o una collina?
...........................................................................................
• A che altezza si trova la chiesa?
m 1150
...........................................................................................
• E il castello?
...........................................................................................
m 900
• Il paese si trova più in alto o più
in basso del castello?
...........................................................................................
m 700
...........................................................................................
2
SEGUENDO L’ESEMPIO, COLLEGA CON UNA FRECCIA GLI ELEMENTI
INDICATI NEI RIQUADRI.
bellezze naturali
abbondanza
di legname
allevamento
di animali
boschi e foreste
erba e fieno
costruzione di case
e alberghi
prati
sviluppo turistico
artigianato
del legno
187
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
GEOGRAFIA
ALUNNO
1
(LA COLLINA E LA PIANURA)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
OSSERVA LA FOTOGRAFIA E RISPONDI ALLE DOMANDE.
• Le colline si distinguono dalle montagne
perché:
sono coperte di fitte foreste.
sono più basse e hanno la cima
tondeggiante.
in estate sono spesso coperte di neve.
• L’ambiente collinare è favorevole alla vita
dell’uomo:
per le abbondanti nevicate.
per il clima mite.
per la vicinanza al mare.
2
OSSERVA UNA CARTA FISICA DELL’ITALIA E INDICA QUALI
DI QUESTE CITTÀ SI TROVANO IN PIANURA.
Milano
L’Aquila
3
Bologna
Alessandria
Firenze
Roma
Bolzano
Cagliari
Piacenza
Aosta
INDICA LA RISPOSTA ESATTA E RISPONDI.
• La costruzione di strade, autostrade e ferrovie è più facile:
in montagna.
in collina.
in pianura.
• Perché? .......................................................................................................................................................................................
• Le industrie, per svilupparsi, hanno bisogno di una fitta rete di vie
di comunicazione:
per rendere più facile il viaggio degli operai.
per favorire il trasporto di materie prime e di prodotti finiti.
per trasportare le macchine che producono le merci.
4
SEGNA LE CARATTERISTICHE DEL PAESAGGIO COLLINARE.
Vigneti.
Cime elevate.
188
Dolci pendii.
Terrazzamenti.
Pareti scoscese.
Uliveti.
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
GEOGRAFIA
ALUNNO
1
(IL FIUME)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
COLLEGA CON UNA FRECCIA L’INIZIO E LA CONCLUSIONE
DELLE FRASI.
Il fiume scorre verso
il basso perché...
scorre più veloce
che vicino alla foce.
Il fiume vicino alla sorgente...
la sorgente è più in alto
della foce.
L’emissario è un fiume che...
si getta in un fiume più grande.
L’affluente è un fiume che...
un fiume si getta nel mare.
La foce è il punto in cui...
esce da un lago.
2
LEGGI E COMPLETA IL TESTO CON LE PAROLE ADATTE. SCEGLI
TRA LE SEGUENTI.
pianura
sassi
corrente
montagna
piena
argini
fiumi
materiali
marrone
In alta ........................................................................ le acque dei ........................................................................ e dei torrenti trascinano con sé ........................................................................ e rocce e li trasportano verso la
. In pianura la ........................................................................ diventa meno
........................................................................
forte, e i ........................................................................ più pesanti si depositano lentamente.
Durante le abbondanti piogge, quando il fiume è in .....................................................................................,
l’acqua si colora di ........................................................................ perché trasporta molta terra strappata dagli .........................................................................
189
SCHEDA DI CONSOLIDAMENTO
GEOGRAFIA
ALUNNO
1
(IL MARE)
....................................................................................................................................................
DATA
..........................................
OSSERVA LE FOTOGRAFIE E RISPONDI ALLE DOMANDE.
• Quale tipo di costa è rappresentata
nella fotografia A?
.........................................................................................................
• E nella fotografia B?
.........................................................................................................
• Quale dei due tipi di costa, secondo te,
è più probabile che sia abitato?
A
Perché? ..............................................................................
.........................................................................................................
.........................................................................................................
.........................................................................................................
• Quale dei due tipi di costa, secondo te,
è più facilmente coltivabile? Perché?
B
.........................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................
2
LEGGI E COMPLETA IL TESTO CON LE PAROLE ADATTE.
SCEGLI TRA LE SEGUENTI.
promontorio
insenature
porto
costa
spiaggia
golfo
isole
In crociera
La nave parte per una crociera. Si allontana dalla
..................................................
bassa e uni-
forme, orlata da una bella .................................................. modellata dal mare. Dopo aver superato
una sporgenza montuosa, il ................................................, si avvicina a delle ......................................................
ricche di ................................................. Alla fine del suo viaggio, la nave entra nel .........................................,
all’interno di un ampio ...................................................
190
BAFFO E CO D A
APPUNTI
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..................................................................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................................................................
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191
BAFFO E CO D A
APPUNTI
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192