Programma del candidato alla Presidenza della FIBS

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Programma del candidato alla Presidenza della FIBS
Programma del candidato alla Presidenza della FIBS
RICCARDO FRACCARI e del Gruppo che lo sostiene
Cari amici, questo programma, per forza di cose sintetico, deriva da un confronto e da una
serie di incontri e discussioni fra tutti i componenti del gruppo che sostiene la candidatura di
Riccardo Fraccari alla Presidenza della Federazione Italiana Baseball e Softball.
Ogni singolo argomento è stato poi analizzato in maniera particolare in modo da essere già
immediatamente attuabile tramite concreti progetti specifici.
E' prassi a nostro avviso scontata che ogni candidato alla Presidenza presenti un "programma"
esponendo ciò che "intende" realizzare , e spesso ci si trova di fronte più o meno sempre agli
stessi argomenti: elenchi di cose che tutti sanno che occorre fare o elenchi di "buone
intenzioni" che poi si perdono con l'andare del tempo per le difficoltà che spesso insorgono.
Noi crediamo che qualunque candidato, come del resto ciascuno di noi, abbia in mente e
desideri le stesse cose: lo sviluppo del baseball e del softball in senso lato, un aumento delle
Società e dei praticanti, la disponibilità di Tecnici e di Arbitri, possibilmente preparati, il
funzionamento della "macchina" federale, e così via dicendo……
A chi non sta a cuore tutto questo ?? Sarebbe un folle.
Bene, noi crediamo allora che innanzi tutto quando si vogliono raggiungere concretamente
degli obiettivi e non solo fare della facile demagogia occorre
•
aver chiaro dove si vuol arrivare
•
fare una analisi della situazione di partenza
•
stabilire
strumenti
e
risorse
(sia
umane
che
economiche)
disponibili,
e
conseguentemente stabilire come e in quanto tempo, raggiungere gli obiettivi
prefissati (obiettivi a breve e a più lunga scadenza)
•
identificare e predisporre strumenti di verifica per stabilire se quello che stiamo
facendo va nella direzione giusta
Pensare ad organizzare tutte le nostre idee secondo questo schema a volte ci è sembrato un
lavoro talmente pesante e difficile da considerarlo quasi irrealizzabile, ma poi invece
riflettendo alle immense potenzialità dei nostri sport ed alle immense risorse umane dei
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nostri Dirigenti, alla passione ti tutti coloro che dedicano tempo, denaro ed energie per
vedere crescere il baseball ed il softball ci siamo convinti che lavorando diversamente
sicuramente ce la faremo.
Dove si vuole arrivare
?
Potremmo fare un elenco lunghissimo e dettagliato ma si potrebbe riassumere in:
1. Un campionato di vertice sia di baseball che di softball forte, spettacolare, che
attiri pubblico e mass-media, che sia trainante come immagine, che sia un
"prodotto" che possa essere venduto bene, e conseguentemente in grado di dare
una Nazionale competitiva.
2. Una base numerosa, con tante società, che svolgono campionati a vari livelli ed
attività giovanile, presenti su tutto il territorio nazionale
3. Organi Tecnici (Tecnici, Arbitri e Classificatori) in grado di coprire tutta questa
attività e soprattutto motivati a farlo
4. Una organizzazione Federale (sia centrale che periferica)
snella, efficiente,
vicino ed al servizio delle Società e non, come a volte troppo spesso capita, quasi
controparte poco benevola
Analisi della situazione di partenza
E' indubbio che i risultati ad oggi raggiunti ci vedono perdenti ed in grande difficoltà sotto
ogni aspetto: da quello economico a quello dei risultati tecnici, da quello dei praticanti a quello
della organizzazione federale, da quello della "visibilità" a quello della presenza sui media etc…
Non tenere conto di questo e far finta di niente sarebbe irresponsabile, così come sarebbe
estremamente facile e peraltro inutile fare una lista di lamentele che a poco servono se non a
ripetere sempre le stesse cose.
E' indubbio però che, per evitare di fare progetti realizzabili solo sulla carta, dobbiamo tener
presente che siamo pochi (Società, Atleti, Tecnici, Arbitri etc,,), che non siamo dislocati
omogeneamente su tutto il territorio nazionale (anzi con grandi sacche di vuoto), che il
pubblico è diventato una "merce rara", che la presenza sui media è ridotta a livello di un
"necrologio" e che i risultati tecnici raggiunti sono quanto meno preoccupanti : nel baseball
nessuna squadra di Club ha vinto le Coppe Europee, la nostra Nazionale Seniores è arrivata
terza dopo la Russia nel Campionato Europeo, le nostre giovanili hanno perso la leadership
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europea, tranne per fortuna la Juniores di Dave Robb; nel softball invece siamo riusciti a
vincere la Coppa dei Campioni ed il Campionato Europeo Seniores, anche se dobbiamo lavorare
ancora molto e sodo sulle giovanili, sia nel numero che sulla qualità.
In questi ultimi anni è andato scomparendo poco a poco, soprattutto nel baseball, il parco dei
giocatori che erano stati preparati in passato con la famosa operazione "Club Italia" e non è
stato fatto molto, a mio avviso, per individuare e preparare tecnicamente i nostri migliori
prospetti (non credo di scoprire niente di nuovo, basta saper ascoltare le osservazioni che
vengono da ogni parte sul problema degli oriundi etc..) mentre nessun progetto è stato
approntato per il Softball, a parte quanto pianificato ultimamente dalla Garman, che ha
indubbiamente ridato entusiasmo a molte nostre Atlete.
A tutto questo si aggiunge la grave situazione economica in cui versa il CONI, ad oggi nostra
unica (!!!) fonte di risorse, oltre a quanto prelevato dalle Società come tasse gare etc..
Risorse disponibili
A noi piace essere chiari, senza fare proclami faraonici e spesso vuoti di significato,
desideriamo che ci sia la consapevolezza in tutti su cosa abbiamo a disposizione e desideriamo
coinvolgere, far partecipare veramente tutte le componenti alla gestione della nostra
Federazione, non solamente a parole, ma con scelte consapevoli, chiare, discusse, trasparenti,
partecipate e condivise dalla maggior parte possibile di tutti coloro che fanno parte del
nostro mondo.
Per questo vogliamo partire dai dati attuali del nostro bilancio:
•
Quasi 4 miliardi (3.970 milioni) di trasferimento ordinario dal CONI, destinati a
diventare 3 miliardi nel 2002 (se va bene!!) visto che il CONI ha già annunciato tagli
che vanno intorno al 30% ma che potrebbero arrivare addirittura al 40%. Questo
significa almeno un taglio di 1 miliardo per il prossimo anno
•
Un introito di poco più di un miliardo e mezzo, derivante da tasse arbitrali ed altre
tasse versate sempre però dalle Società, e quindi nessun provento esterno
considerevole proveniente da Sponsor o da altre iniziative
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•
Un miliardo e 310 milioni, proveniente sempre dal CONI, e finalizzato alla preparazione
olimpica (da cui peraltro si devono prelevare i soldi per il Centro Federale
"Quadrifoglio" di Parma)
•
Un mutuo decennale da pagare, pari a 6 miliardi e 165 milioni, per il Centro Federale
"Quadrifoglio", che deve essere peraltro ancora ultimato ed arredato, comportando
quindi ulteriori spese, per non parlare di quanto necessario per la sua gestione e
manutenzione.
Rimane veramente ben poco: questa è la situazione sintetica, ma chiara e completa, della
nostra situazione economica !!!
Come fare per raggiungere gli obiettivi prefissati ?
E' evidente che la situazione di partenza non è certamente facile e questo impone scelte
diverse che non possono più essere solamente la semplice "gestione" di quanto sempre meno
ogni anno il CONI elargisce ma occorre una ottimizzazione ed una gestione oculata delle
risorse disponibili ma soprattutto la ricerca di proventi esterni, come del resto hanno fatto e
stanno facendo Federazioni simili alla nostra.
1) Campionati di vertice baseball / Softball e Lega delle Società
Una gestione oculata delle risorse presuppone trasparenza e partecipazione alle decisioni che
si ottiene effettuando scelte ben precise ed anche attraverso una qualificazione della spesa,
mentre la ricerca di risorse esterne necessita di figure nuove, di professionisti del settore,
che siano a supporto del movimento sportivo, per poter rendere "spendibile", verso il mondo
esterno, l'immagine del baseball e del softball, così da poter attrarre imprenditori, mass
media ma anche richiamare pubblico e giovani leve.
Per ottenere questo occorre che soprattutto il Campionato di vertice (baseball e softball)
sia veramente un campionato forte e spettacolare, e quindi, attraverso una consultazione
ampia dei diretti interessati (Federazione e Società), debbono essere studiate e messe in
atto formule che soddisfino queste esigenze, che siano costanti nel tempo e che tengano
anche conto dei problemi delle società in questo difficile momento di congiuntura che
attraversa lo sport italiano.
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Ecco allora che la Lega delle Società (baseball e softball), , diventa uno strumento
indispensabile e non in contrapposizione alla Federazione, come si è pensato nel passato.
Chi fino ad ora non ha creduto in questo strumento ha accampato motivazioni quali la
"litigiosità" delle Società, che non sanno dialogare e che guardano solamente al proprio
orticello, o il costo di una tale struttura.
Io credo che queste siano motivazioni false e pretestuose che rispondono a precise logiche di
voler controllare e determinare ogni processo decisionale.
E' qui che invece si vede la reale volontà ed il reale obiettivo di chi guida la Federazione, è
proprio questo il momento in cui si fa sentire il ruolo del Presidente Federale, il quale deve
svolgere la sua funzione di indirizzo, di mediatore, togliendo ogni elemento che divide o crea
attrito, di garante che le scelte fatte da un certo gruppo di Società siano rispettose della
volontà dei più,: non credo assolutamente che Dirigenti appassionati, quali i Presidenti di
Società, direttamente coinvolti ed anche economicamente responsabili, non siano in grado di
trovare soluzioni nell'interesse comune.
Se Lega vuol dire quindi "capacità di pensare e di proporre", da una parte, e "disponibilità ad
accettare" dall'altra, si capisce come sia anche infondata e pretestuosa la motivazione del
costo per le Società di una tale struttura, poiché "pensare e proporre" costa solo doversi
confrontare, magari anche trovando soluzioni in proposte fatte da altri.
Certo, poi, con la crescita dell'intero movimento si potrà arrivare anche ad una struttura
organizzata, che potrà, con l'utilizzo di professionisti del settore, riuscire a trovare risorse
economiche (sponsorizzazioni) che possano alleggerire i costi comuni dei campionati, essere in
parte ridistribuite fra le Società stesse, ed andare anche a beneficio della Federazione e
quindi dell'attività di base lasciando a disposizione dei Campionati minori le risorse federali.
Una riflessione attenta merita il problema delle Nazionali (baseball e softball). Occorre a
questo punto però fare una differenziazione poiché certamente le due situazioni non sono
uguali e quindi leggermente diversi saranno anche programmi e tempi di attuazione.
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Ancora una volta vogliamo essere chiari, senza mistificare la realtà: il softball con
una
squadra sostanzialmente "nostrana" al 90% (non uso il termine "italiano" per non confondere
fra chi può avere un "passaporto italiano" e chi invece è nato, vive e risiede in Italia) ha vinto
l'Europeo, dimostrando di avere ancora un valido parco di atlete, mentre il baseball,
nonostante un abbastanza nutrito numero di atleti non
"nostrani", è arrivato terzo agli
Europei, dimostrando la necessità di continuare purtroppo in un doveroso, momentaneo,
inserimento di forti atleti non "nostrani" se vogliamo tentare di qualificarci nel 2003, per le
prossime Olimpiadi di Atene,
tenendo conto che praticamente abbiamo a disposizione
solamente poco più di un anno.
Crediamo che nessuno metta in dubbio la necessità di una tale operazione pensando alle
disastrose conseguenze (economiche e non solo) che avrebbe, per l'intero movimento, una
nostra non qualificazione per le Olimpiadi 2004, che comporterebbe una inevitabile riduzione
da parte del CONI dei fondi destinati alla preparazione olimpica.
Questa urgenza non esime però da una programmazione tecnica, seria e puntuale, sui nostri
migliori atleti, anzi impone l'inizio di un lavoro immediato (Club Italia) che consolidi e
continui il miglioramento delle nostre atlete di softball e che invece ricostruisca un
numero consistente di buoni atleti di baseball : e ciò per essere realizzato comporta
conseguentemente scelte ben precise come quella di investire necessariamente la maggior
parte possibile del danaro destinato alla preparazione olimpica in preparazione vera e propria
(stages, competizioni all'estero in momenti di sosta dei campionati, borse di studio etc..)
2) Attività di base e giovanile
Questo argomento è quello che più di ogni altro ha, giustamente, attirato l'attenzione di molti
ed è stato dibattuto a lungo anche se purtroppo non è stato messo in atto ancora niente.
L'attività giovanile è sempre stata compressa, imbavagliata in regole rigide, in tempi
determinati, senza tener conto delle specifiche realtà territoriali, costringendo poi ad una
miriade di deroghe, scollegate una dall'altra, e non lasciando spazio a Tornei o alle varie
iniziative delle singole Società.
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Già la Commissione, creata in questo ultimo anno, ha affrontato questo problema ed ha
indicato una serie di ipotesi di lavoro, che forse necessita di un' ulteriore affinamento per
strutturare e rendere applicabile quanto ipotizzato, però credo che il principio base che ci
debba guidare nell'organizzazione dell'attività giovanile sia sostanzialmente quello di delegare
alle
Regioni,
nell'ambito
di
linee
guida
generali
stabilite
dal
Consiglio
Federale,
l'organizzazione e la reale gestione dell'attività di base e giovanile, togliendo tutti quei
laccioli, vincoli e balzelli che oggi irretiscono questi campionati.
Poiché tutti concordano che per i ragazzi è importante giocare il più possibile, a nostro avviso
occorre assolutamente rivedere la struttura e l’organizzazione dei Campionati nazionali a
livello Ragazzi, e forse anche Cadetti, il cui svolgimento è ingabbiato, compresso in momenti
determinati rendendo tale attività a volte quantitativamente e qualitativamente irrisoria.
Occorre andare verso Campionati organizzati territorialmente, anche in vari e diversi
momenti
dell’anno, magari contestualmente all'attività scolastica e lasciare più spazio a
Tornei, Raduni, Campus, attività delle Rappresentative Regionali ecc.. magari individuando un
breve periodo finale per effettuare concentramenti per lo svolgimento di fasi nazionali tra
rappresentative regionali, con premi in materiale che possano rappresentare un incentivo allo
sviluppo dell'attività giovanile.
Tutto questo dovrà essere delegato alle strutture territoriali avviando un vero federalismo
sportivo e ovviamente per realizzare tutto questo occorrerà rivedere il ruolo, l'organizzazione
ed i mezzi a disposizione delle strutture periferiche territoriali, le quali da passivi Organi
passa-carte debbono assumere un ruolo determinante, centrale, per lo sviluppo di tutta
l'attività. E' lì che sarà possibile studiare e trovare la soluzione ai problemi della promozione,
dell'attività di baseball e softball, e anche studiare e risolvere, alla base, e con gli organismi
tecnici interessati (CNT, CNA e CNC) i problemi riguardanti il reclutamento e la formazione di
Arbitri, Tecnici e Classificatori e non semplicisticamente addossarlo alle società, che già sono
gravate di altri numerosi problemi, a volte di sopravvivenza.
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Solamente delegando, eliminando il verticismo che fino ad ora ha caratterizzato il nostro
modo di operare, la Federazione potrà veramente rispondere alle esigenze delle varie e
diverse realtà territoriali e quindi delle Società che svolgono principalmente attività di base.
E' questo che noi intendiamo quando parliamo di "qualificazione della spesa", ecco allora che si
renderà indispensabile dotare le strutture periferiche di mezzi idonei per affrontare questo
lavoro, di risorse finanziarie che debbono essere trovate nell'ambito del bilancio federale,
spostando verso le Regioni tutti quei fondi che fino ad ora erano gestiti centralmente e che
erano indirizzati invece per tali attività: occorre insomma che le strutture territoriali
diventino protagonisti della vita federale, e la partecipazione attiva dovrà essere l'elemento
dominante della nuova Federazione.
In questo quadro allora sarà possibile, anche per le strutture periferiche territoriali, trovare
eventuali risorse esterne, autonomamente, per poter meglio sviluppare i propri programmi di
consolidamento delle realtà societarie esistenti e, successivamente, per la creazione di nuove
società là dove non esistono colmando i vuoti che oggi ci sono in tanta parte del territorio, a
vantaggio quindi di campionati sempre meno costosi.
Non si può parlare di attività giovanile se non si affronta il problema dei rapporti con il
mondo della scuola.
L’unico modo per sperare in un maggior reclutamento di giovani giocatori è realizzare una
efficace promozione dei nostri sport a livello scolastico.
Per far ciò è indispensabile agire su due piani:
a) rispondere alla domanda di aggiornamento degli operatori scolastici realizzando
corsi indirizzati agli insegnanti della scuola. In modo particolare nella scuola
elementare questi rappresenterebbero un buon veicolo di promozione dei nostri
sport che possiedono valenze educative e pedagogiche molto spendibili e che
incontrano le più moderne istanze didattiche.
b) Un’attività mirata ad un certo numero di realtà territoriali individuate utilizzando
diversi criteri rispondenti ad altrettanti obiettivi.Tale attività dovrebbe avere tre
direttive principali:
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I. la formazione degli istruttori scolastici
II. la produzione di materiale didattico e di gioco adeguato
III. il coinvolgimento delle società e/o delle strutture periferiche della FIBS
E’ necessario che il personale che dovrà operare nella scuola sia adeguatamente preparato.
Il loro obiettivo deve essere principalmente quello di interessare il maggior numero di
alunni attraverso delle attività divertenti, facilmente realizzabili dalla totalità dei
partecipanti.
Queste persone, la cui individuazione è probabilmente il passaggio più decisivo
dell’operazione, potranno essere dei tecnici, degli insegnanti, o anche dei genitori.
Attraverso appositi corsi di formazione potranno capire il contesto scolastico dove
andranno ad operare e le strategie più efficaci per conciliare gli obiettivi delle istituzioni
scolastiche con gli obiettivi della Federazione.
La Federazione dovrà fornire alle società che intendono operare nella scuola un adeguato
corredo di materiali, materiale che non necessariamente deve essere rappresentato da
mazze e guantoni, anzi in un primo momento questi giocano un ruolo secondario: manifesti,
depliants, CD–rom, cassette video, ed altri supporti sono ormai indispensabili per illustrare
qualsiasi attività.
Le società inoltre dovranno essere informate sulle normative, sulle opportunità e sui
passaggi che agenzie esterne come le società sportive debbono seguire per avere un
corretto rapporto con la scuola.
Il nodo cruciale è rappresentato dal passaggio dall’attività scolastica all’attività agonistica
federale. Nella scuola è relativamente facile raccogliere consenso ed entusiasmo da parte
di insegnanti ed alunni; più difficile è trasformare tutto ciò in squadre. Quindi Le società
dovranno essere supportate in questa difficile fase da iniziative volte ad una dispersione
sempre minore degli alunni coinvolti. Potrà risultare efficace una maggiore flessibilità
delle norme per la partecipazione ai campionati giovanili per le squadre composte da alunni
reclutati nelle scuole
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Il ruolo delle rappresentative regionali e delle nazionali di categoria
Una efficace politica di individuazione e sviluppo dei nostri talenti può essere messa in
piedi attraverso le rappresentative regionali delle categorie Ragazzi/e e Cadetti/e.
I raduni delle rappresentative debbono essere non soltanto un momento di selezione dei
migliori, ma soprattutto rappresentare una forte occasione di crescita per allenatori e
atleti.
Gli allenatori debbono essere coinvolti in stages, seminari e attività di aggiornamento; per
gli atleti l’occasione può essere sfruttata realizzando una raccolta di dati relativi alle
capacità motorie, tecniche e psicologiche degli atleti stessi attraverso adeguati test. Ciò
rappresenterebbe un’attività di ricerca e documentazione che risulta ormai fondamentale
per monitorare l’andamento del livello tecnico dei nostri giovani atleti.
Tabelle, schede, ed altri strumenti elaborati dai test, messi a disposizione degli allenatori,
costituirebbero materiale utile per una più efficace realizzazione dei piani di allenamento
delle squadre giovanili.
Le nazionali di categoria, come le rappresentative regionali, realizzerebbero le stesse
iniziative ad un livello di qualificazione maggiore; non sarebbero più considerate soltanto
punti di arrivo dei migliori giocatori italiani, ma eserciterebbero funzioni di stimolo e di
promozione.
La Federazione deve incentivare e facilitare incontri tra gli staff delle Nazionali giovanili
con gli allenatori dei club finalizzati ad uno scambio di informazioni e suggerimenti
senz’altro utili per una crescita dei tecnici. Se vogliamo tecnici che allenano i giovani più
competenti, la loro formazione non può essere limitata alla sola frequenza di un pur valido
corso o alla partecipazione alla Convention.
3) Organi Tecnici (Tecnici, Arbitri e Classificatori)
Con una impostazione delle Strutture territoriali come sopra ipotizzato si potrà riuscire
anche a contribuire, dalla base, in loco, a risolvere il problema, oggi veramente grave, del
reclutamento di arbitri, tecnici e classificatori, ma soprattutto ad avere persone motivate
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perché parte integrante di una realtà federale, di un progetto più globale ed articolato e non
sganciato o avulso dal baseball o dal softball "giocati".
Un grande aiuto alla soluzione di questo annoso problema può venire anche dal "movimento"
amatoriale che deve essere incentivato e non ignorato dalla Federazione.
Ovviamente questa nuova impostazione programmatica e gestionale della vita federale dovrà
coinvolgere anche le strutture tecniche le quali dovranno essere non più parte passiva,
erogatrice di servizi, ma una componente attiva, propulsiva, di supporto allo sviluppo
dell'intero movimento.
Questo dovrà comportare una diversa strutturazione di tali organismi i quali avranno un
duplice obiettivo: delegare alle strutture territoriali, così come abbiamo detto per la
Federazione, il reclutamento, l'istruzione e l'organizzazione, potenziando il lavoro già
intrapreso della preparazione di un corpo di "Istruttori" che possano affrontare e supportare
tutto il lavoro che dovrà essere fatto nelle varie realtà locali; ed inoltre la Struttura
Nazionale dovrà preoccuparsi di offrire opportunità di specializzazione di alto livello, anche
con collegamenti con "scuole" straniere, a coloro che intendano proseguire la loro
preparazione tecnica, per un miglioramento dei quadri tecnici societari e federali.
Un grande impulso dovrà essere dato al settore arbitrale il quale indubbiamente oggi è
attraversato da numerosi problemi che poi inevitabilmente si ripercuotono sui campi. Mentre il
problema della carenza numerica e della istruzione di base potrà essere risolto nelle "nuove"
strutture territoriali, il problema della qualificazione e della preparazione degli arbitri delle
categorie superiori dovrà essere affrontato dall'Organismo con collegamenti con scuole
straniere, si da rappresentare non solamente un momento di miglioramento delle proprie
conoscenze ma anche da essere da stimolo per la categoria arbitrale.
4) Organizzazione Federale
E' questo uno dei nodi più importanti su cui si gioca il successo o meno di ogni iniziativa. Per
questo motivo occorrerà ripensare e ristrutturare tutta la "macchina" federale, soprattutto
alla luce del nuovo ruolo che andranno a svolgere le strutture regionali e delle necessità che
ormai sono state più volte segnalate dalle Società, soprattutto quelle che svolgono attività di
base.
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Poche regole e chiare, certezza del loro rispetto, trasparenza delle decisioni, rispetto del
ruolo che ciascuno è chiamato a svolgere, sono gli ingredienti per una "burocrazia" federale
snella, vicina alle esigenze delle Società, rispettosa degli immani sforzi che ogni Dirigente di
Società e ogni tesserato in genere compie giornalmente nel portare avanti il baseball e il
softball.
E' inoltre necessaria una organizzazione federale che preveda l'uso delle moderne tecnologie
informatiche per poter rendere un servizio sempre più rapido ed efficiente alle Società e
soddisfare la necessità di informazione che oggi si richiede fra Federazione, Enti territoriali,
Organi etc..: mi pare un aspetto talmente ovvio e scontato che credo faccia parte già delle
convinzioni di ciascuno di noi.
Problema dell'immagine, comunicazione e marketing
Qualsiasi piano di comunicazione e marketing, nel suo sviluppo, deve tenere in considerazione
tre aspetti fondamentali:
1 – Analizzare l’esistente.
Elaborare un programma che consideri:
a) la forza viva della Federazione, Dirigenti, Atleti, Manifestazioni, Settore Giovanile,
pubblico, tradizione, collegamenti internazionali, stadi, città, regioni, aziende di
settore, aziende storiche che erano presenti nel baseball e softball italiano ed europeo,
internet, house organ
b) le esigenze tecnico-sportive di questa disciplina, i campionati, gli stadi con i campi
illuminati e non, Atleti non professionisti, gli Arbitri, i Tecnici, i Classificatori, i
Dirigenti, areee italiane non omogenee dove questo sport è praticato, le trasferte da e
per il continente e le isole, …
2 – Elaborare un programma globale
a) immediato
Massimo - chiaro - diretto ed immediato rapporto con le società, i Comitati Regionali e
Provinciali attraverso la disponibilità di un ufficio back office e front office con
numero verde diretto per aggiornare, informare, chiarire e agevolare.
Identificare e pianificare i principi su cui si baserà gran parte del lavoro futuro:
visibilità – giovani – baseball e softball come stile di vita, interesse sociale di/per
questo sport….
Rinfrescare l’immagine istituzionale (logo, materiale cartaceo di segreteria, materiale
di comunicazione con le società, con le scuole, con gli sponsors,
manifesti/locandine/depliants in due lingue (italiano ed inglese), progetto internet per
le esigenze organizzative ed operative delle società.
Far partire il “magazine”, la rivista che farà moda ed esalterà lo stile di vita di questo
sport (il progetto sarà completo a medio termine).
Piano format pubblicitario per la sponsorizzazione dei vari campionati.
Campagne pubblicitarie per l’inizio dei campionati, reclutamento dei giovani, sostegno
delle campagne pubblicitarie degli sponsors.
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Progetto televisioni nazionali e locali con la realizzazione di servizi speciali,
programmare l’identificazione di uno slogan e la realizzazione di un inno e della
mascotte della FIBS.
Realizzare delle promozioni per i ragazzi/e delle scuole, specialmente per le Superiori,
che giocano a baseball e softball, in collaborazione con la MLB organizzando degli
stages negli USA presso le scuole delle squadre americane per una importante
esperienza di vita
b) medio termine
Concretizzare i principi pianificati ed identificati nel termine “immediato”.
Ampliare la panoramica degli interventi che dovrà coincidere con il grande progetto che
pone il baseball e il softball italiano al centro dell’interesse americano (MLB) in Europa
attraverso un forte rapporto di interscambio e di coinvolgimento nella comunicazione,
nei rapporti di lavoro (stages, corsi informativi o di perfezionamento…)
Programmare stages di ragazzi/e americani in Italia
Baseball e softball diventano realtà piene di energia e vitalità, per questo si pianifica:
confermare i format pubblicitari, preparare commentatori radiofonici e televisivi,
identificare una festa per la scuola, far tornare questo sport nelle piazze come
esibizione spettacolo coinvolgendo le società, le Province, le Regioni, ed anche il
movimento amatoriale.
Considerare l’immagine
Evidenziare la presenza di squadre straniere durante i nostro tornei e amichevoli per
promozionale il clima, le bellezze storiche, turistiche, culturali, che la nostra Italia ci
offre al fine di favorire l’intervento con gli APT, Comuni, Province, Regioni…
b) lungo termine
Il baseball e il softball diventano valide realtà numeriche.
Tutto il movimento deve registrare dei risultati di incremento sia numerico che
qualitativo.
I principi diventano pilastri su cui lavorare per il dopo Atene
Impegni precisi per un rapporto corretto, trasparente e …...verificabile
9 15 dicembre 2001 : Riunione delle Società di Serie A1 Baseball e Softball
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per la definizione dei Campionati e Istituzione della Lega delle Società
16 dicembre 2001 : Riunione delle Società di Serie A2 Baseball e Softball
per la definizione di Campionati
16 dicembre 2001 ; Riunione del Consiglio Federale per la Definizione dei
Campionati, la costituzione della Lega delle Società, e per la nomina degli
staff delle Squadre Nazionali
Entro la fine di gennaio : definizione del Club Italia (Probabili Olimpici)
Baseball e Softball
Seconda settimana di gennaio: Convocazione dei Comitati Regionali per
avviare il progetto di “Federalismo sportivo”
Entro Marzo: attività tecnica (stages e raduni) con il Club Italia Baseball
e Softball
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9 Opening day: fra la Squadra Campione d’Italia e la squadra quinta
classificata, da effettuarsi la settimana precedente l’inizio dei campionati
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