Un anno di Rettondini: «Le nomine? Le rifarei

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Un anno di Rettondini: «Le nomine? Le rifarei
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Sulla Fondazione
Cariverona la scelta
della terna sia fatta
a Legnago
Q
ualche nome gira, ma nulla pare sicuro. Qualcuno
parla dei soliti (Venturato,
Giarola e Adami), altri di tecnici in arrivo da Verona. Sta di
fatto che la scelta della terna da
cui, poi, il consiglio generale
della Fondazione Cariverona
sceglierà quello che sarà il rappresentante del Comune di Legnago in seno al consiglio stesso, verrà fatta nelle prossime
settimane.
Con Legnago chiamata a partecipare ad una partita forse più
grande di lei, quella lanciata
subito dopo le elezioni regionali
dalla Lega per avere le «banche
del Nord», come le ha definite
Bossi intendendo appunto di agguantare il controllo di Intesa
San Paolo a Torino, Unicredit a
Verona e Cassamarca a Treviso
passando per i consigli delle
Fondazioni che sono tra i primi
azionisti di queste banche. Alla
faccia delle legittimità, del conflitto di interessi e del rispetto
dei ruoli tra politica, economia
e società.
Sta di fatto che proprio Fondazione Cariverona è la prima, ad
ottobre, ad andare a scadenza
di mandato con il presidente
uscente Paolo Biasi che punta
alla riconferma. Ed è in questa
enorme partita che si ritrova
Legnago, chiamato a designare
la sua terna. Con il pericolo
molto forte che gli interessi dei
legnaghesi e del Basso Veronese, dove la Fondazione nel 2009
ha finanziato opere per 1,2 milioni, vengano dopo quelli della
Lega nazionale. E la terna la
decida Tosi a Verona e non Rettondini a Legnago.
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A PAGINA
IL PUNTO
7 luglio 2010 • Anno 16 - Numero 13
6
A PAGINA
13
ALLE PAGINE
7/11
Un anno di Rettondini:
«Le nomine? Le rifarei»
E sulla Folgore di Ronda avverte: «Continuerò a chiederla a Maroni»
«L
a Folgore di ronda? Continuerò a
chiederla a Maroni». É trascorso un
anno da quando la giunta guidata da
Roberto Rettondini è divenuta operativa. E
proprio dal tema sicurezza il primo cittadino
leghista parte per fare un bilancio di questo
primo anno di governo Lega-Pdl a Legnago.
«Quello dell’utilizzo della Folgore era e rimane un mio auspicio. Per questo ho scritto e
scriverò ancora al ministro Maroni perché sia
concessa la deroga all’utilizzo dell’Esercito
anche a Legnago, visto che attualmente questo
è impiegabile solo nelle città metropolitane afferma Rettondini -. Intanto, però, abbiamo
disposto l’incremento del corpo di Polizia Municipale con due nuovi agenti assunti e abbiamo introdotto il terzo turno di lavoro per i vigili, così da presidiare meglio la città».
Nell’intervista, Rettondini tocca poi tutti i
temi caldi di questi primi 12 mesi di governo:
dalla vicenda dell’aumento degli stipendi, a
quella del campus dell’India, alle nomine dei
“figli di” alla casa di riposo.
Fino al bilancio conclusivo: «Non è stato
facile prendere in mano un Comune a metà anno, con un bilancio precedentemente stabilito
da altri e che ci lasciava poco spazio di manovra. Nonostante questo siamo riusciti a reperire le risorse per fare alcune cose importanti
come ad esempio salvare il “Pollicino”, che
era destinato a cessare il servizio già dal luglio
scorso; a rimpinguare il capitolo di spesa dedicato al sociale, per il quale erano rimasti a
disposizione solo 27000 euro; e abbiamo in
cantiere una serie di progetti che hanno già copertura finanziaria».
ROBERTO RETTONDINI
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PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
Il “Cie” a Bovolone resta un incubo
IL TEMA
Sfiorata la rissa in consiglio comunale tra il sindaco Fagnani ed il Comitato di cittadini contrario alla struttura
TOMMASO BISSOLI
R
ischiata la rissa in consiglio comunale a Bovolone tra sindaco e
componenti del “Comitato
No Cie”.
È stata una seduta dai toni
forti quella di mercoledì 30
giugno a Bovolone. A surriscaldare i malumori delle
minoranze ci aveva pensato
nei giorni precedenti il sindaco Fagnani il quale, nonostante la richiesta congiunta
di Pdl e delle liste civiche
Città Futura e Bovolone Domani di convocare un consiglio con a tema il “Centro di
identificazione ed espulsione
immigrati”, ha sì convocato
la seduta, ma all’ordine del
giorno non figurava ciò che
ormai da mesi è il tema dominante nel Basso Veronese:
arriverà il Cie e dove sarà?
Ad infuocare ulteriormente la serata era presente
in sala una folta rappresentanza del “Comitato No
Cie”, sorto contro l’ipotesi di
una tale struttura nella base
da poco dismessa dell’aeronautica tra Bovolone, Oppeano ed Isola Rizza. Inoltre, come ormai da copione a
Bovolone, non è mancato lo
scambio di epiteti tra il sindaco da un lato e Costantino
Turrini e Marina Crisafulli
del Pdl dall’altro, i quali
hanno fin dall’inizio attaccato duramente Fagnani reo di
mantenere una posizione
ambigua sul Cie. A dare loro
man forte, anche se con toni
decisamente più pacati, ma
non meno concreti, Ferdinando Sortino per la lista
Città Futura e Angiolina Pasini per Bovolone Domani.
Dopo che le minoranze
hanno espresso tutto il loro
disappunto per «la passività
con la quale l’amministrazione subisce le decisioni di
Tosi e Maroni, appartenenti
allo stesso partito del sindaco, per un possibile arrivo
del Cie a Bovolone», si sono
alzate ed hanno abbandonato
l’assemblea, prima ancora di
iniziare a discutere dei punti
all’ordine del giorno, seguiti
a ruota da buona parte del
pubblico. Ed è stato proprio
in questo momento che si è
quasi arrivati allo scontro fisico tra il sindaco e alcuni
rappresentanti del Comitato
che manifestavano ad alta
voce il loro disappunto. Fagnani infatti si è diretto verso il pubblico, esortandolo
ad uscire dalla stanza dando
così la possibilità ad alcuni
cittadini di affrontarlo direttamente. Solo l’intervento di
alcuni componenti della
maggioranza e il buon senso
IL “CIE”
DI TORINO
La struttura
del Centro
per l’identificazione
ed espulsione
degli
immigraticlandestini
è in pratica
un vero
carcere
hanno evitato che la situazione degenerasse.
Al termine del consiglio,
quando minoranze e Comitato se ne erano già andati, il
sindaco ha affrontato l’argomento del Cie. Fagnani ritiene che non ci sia nulla di cui
parlare, dal momento che
nessuna decisione è stata
presa. Ha accusato i membri
del Comitato No Cie di non
essere mai andati da lui e di
fare solo propaganda, allarmando senza motivo i cittadini.
«Noi abbiamo la coscienza apposto - ha concluso -.
Abbiamo fatto tutto il possibile, presentando una mozione contro il Cie. E quando
verrà presa una decisione saremo coinvolti».
In Regione
Bonfante lancia da Venezia la sua “Legge anticricca”
onfante lancia la legge “anticricca”. A
B
definirla così è stato lo stesso vicepresidente del consiglio regionale, Franco Bon-
fante (Pd), ex sindaco di Cerea, che martedì 29 giugno ha presentato a Venezia, a
Palazzo Ferro Fini sede del consiglio regionale, il “Progetto di legge per la disciplina delle attività di relazione istituzionale”,
che lo vede come primo firmatario.
«Nellʼera delle cricche e dei gruppi di
malaffare che trovano non di rado sponda
e agganci con il mondo della politica, unʼistituzione come la Regione ha il dovere di
trovare degli accorgimenti normativi che
possano garantire la trasparenza nei rapporti tra chi agisce legittimamente in nome
di determinati gruppi di interesse e chi è
amministratore pubblico - ha esordito Bonfante -. Si tratta di introdurre un sistema di
controllo e di adottare un codice di condotta comune per tutti i lobbisti. Questo sia per
limitare i canali privilegiati di cui beneficiano spesso i gruppi più forti, sia per portare
alla luce del sole i rapporti tra questi gruppi
e le singole figure istituzionali e politiche,
dal presidente della giunta agli assessori,
dai consiglieri fino ai dirigenti».
La proposta Bonfante, sottoscritta anche dalla capogruppo del Pd, Laura Pup-
Franco
Bonfante
del Pd,
vice
presidente
del
consiglio
regionale
pato, dal vice capogruppo, Lucio Tiozzo, e
dai consiglieri democratici Bruno Pigozzo
e Roberto Fasoli, introduce i registri delle
attività di relazione, istituiti in giunta regionale e allʼufficio di presidenza del consiglio.
«Registri cui è tenuto ad iscriversi chiunque entri in relazione con le figure istituzio-
nali o con gli eletti per fare attività di
lobbying. Nei registri - prosegue lʼesponente democratico - dovranno essere annotati
gli estremi identificativi di chi svolge, e per
conto di chi, lʼattività di relazione, la descrizione dellʼattività e le finalità che si intendono perseguire».
Non possono iscriversi nei registri gli
assessori e i consiglieri regionali, i segretari e i dirigenti (fino ai due anni successivi
dalla cessazione del loro mandato), nonché i rappresentanti della Regione in enti o
società partecipate; i soggetti che abbiano
ottenuto dalla Regione incarichi professionali; i soggetti che abbiano subito nellʼultimo quinquennio condanna definitiva o che
siano stati interdetti dai pubblici uffici.
«Il rischio che la lobby diventi una cricca dʼaffari è sempre alto, come dimostrano
i processi giudiziari in corso in materia di
escavazioni. Altre due Regioni, la Toscana
e il Molise - conclude Bonfante - hanno in
questo settore leggi specifiche che, però,
regolamentano solo i rapporti tra lobbisti e
legislatori. Noi pensiamo sia utile regolarizzare anche i rapporti con i membri dellʼesecutivo, il presidente della giunta, gli assessori e i dirigenti di alto livello che hanno il
potere di orientare scelte e decisioni».
Sinistra
«No a qualsiasi Cie,
non si toglie la libertà
per un documento»
iciamo No ai Cie solo e
semplicemente per ragioni di civiltà e per il rispetto che si
deve ad ogni essere umano, anche se povero e privo di ogni altro diritto, compreso quello di vivere».
È lʼappello lanciato nei giorni scorsi da “Sinistra Ecologia
Libertà” e “Federazione della sinistra” di Verona, contrarie al progetto
di
qualsiasi
Centro
di
identificazione ed espulsione di immigrati.
«Privare
della libertà
le persone è
un atto estreGiuseppe
mo che può
Campagnari
essere giustificato solo
nei confronti di chi si è macchiato di reati gravi - afferma Giuseppe Campagnari, consigliere
provinciale per “Sinistra Ecologia Libertà” e “Federazione della Sinistra” -. Come è noto, oggi
in Italia, sentenze e condanne
definitive che infliggono fino a 2
anni di carcere non prevedono
alcun giorno di detenzione effettiva. Il Centro di identificazione
ed espulsione è un luogo ove
vengono detenuti esseri umani
che hanno il torto di non avere
documentazione
burocratica
idonea».
«Tra i clandestini cʼè chi, pur
residente regolarmente in Italia
da anni, ha perso il lavoro “regolare” - fa presente la sinistra veronese - chi è fuggito da persecuzioni, torture, guerre ed è in
attesa di asilo politico». «Tra i
clandestini cʼè anche chi delinque, ma per questi cʼè il Tribunale e cʼè il carcere - conclude
Campagnari -. Per questo chiediamo che nessun Cie sia costruito né a Verona, né in altre
parti dʼ Italia».
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PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
FEDERICO ZULIANI
«L
a Folgore di ronda
per le vie di Legnago?
Continuerò a chiederla a Maroni
perché tocca a lui decidere».
É trascorso un anno da
quando la giunta guidata dal
leghista Roberto Rettondini,
trionfatore delle elezioni comunali, è divenuta operativa. Un anno in cui affrontare
la crisi economica e il bisogno di sicurezza per cui la
Lega è stata votata in massa.
E proprio da questo tema
Rettondini parte per fare un
bilancio di questo primo anno d governo Lega-Pdl a Legnago.
Sindaco, per quanto riguarda la sicurezza, pilastro del vostro programma elettorale, s’era parlato dell’utilizzo della
Folgore?
Quello dell’utilizzo della
Folgore era e rimane un mio
auspicio. Chiaramente non
sta a me decidere, ma al Ministero. Per questo ho scritto
e scriverò ancora al ministro
Maroni perché sia concessa
la deroga all’utilizzo dell’Esercito anche a Legnago, visto che attualmente questo è
impiegabile solo nelle città
metropolitane. Però, dato
che i parà sono di stanza a
Legnago, credo sarebbe
buona cosa che difendessero
la città dove risiedono.
Intanto, però, cosa avete
fatto su questo fronte?
Abbiamo disposto l’incremento del corpo di Polizia Municipale con due nuovi agenti assunti e abbiamo
introdotto il terzo turno di
lavoro per i vigili, così da
presidiare meglio la città.
Come è stato questo suo
«Sulla Folgore di ronda non mollo»
‘‘
LEGNAGO
Bilancio del primo anno da sindaco per Roberto Rettondini: «La nuova Caserma dei Carabinieri al via entro fine anno»
‘‘
LA SICUREZZA
Assunti due nuovi vigili
ed aumentati i turni
di controllo sul territorio
Continuo a scrivere
a Maroni perchè permetta
l’uso dell’Esercito
anche se non siamo
città metropolitana
LE POLEMICHE
Sul centro indiano
non abbiamo fatto
scappare nessuno,
è l’Ikc che se n’è andato
Sugli stipendi avevamo
chiesto un parere all’Anci
E sulle nomine alla Casa
di riposo, rifarei tutto
IL SINDACO DI LEGNAGO
ROBERTO RETTONDINI
primo anno alla guida
dell’amministrazione legnaghese?
Non è facile prendere in
mano un Comune a metà anno, con un bilancio precedentemente stabilito da altri
e che ci lasciava poco spazio
di manovra. Nonostante
questo siamo riusciti a reperire le risorse per fare alcune
cose importanti come ad
esempio salvare il “Pollicino”, che era destinato a cessare il servizio già dal luglio
scorso. Abbiamo rimpinguato il capitolo di spesa dedicato al sociale, per il quale
erano rimasti a disposizione
solo 27000 euro, dopo che
nella prima metà dell’anno
da chi c’era prima ne erano
stati spesi circa 120 mila. In
questo ambito abbiamo messo un freno agli aiuti a pioggia, incontrollati, impegnandoci a verificare che chi ci
chiedesse aiuto avesse effettivamente titolo per riceverlo.
L’opposizione l’ha accusata di essere il “sindaco
del nulla”?
A parte quanto detto
poc’anzi, abbiamo iniziato
la formazione dell’edificio
per la Protezione Civile e
abbiamo in cantiere una serie di progetti che hanno già
copertura finanziaria. Si va
da nuove rotonde per aumentare la sicurezza stradale, ai lavori di riqualificazione per piazza Garibaldi,
piazza della Costituzione e
corso della Vittoria. C’è poi
la realizzazione della nuova
Caserma dei Carabinieri, resa possibile dal cospicuo finanziamento ottenuto dalla
Regione del Veneto e dalla
vendita del paraboloide
dell’area Pasqualini, per la
quale contiamo di fare la posa della prima pietra già
quest’anno. Inoltre più
avanti provvederemo a dotare anche la Polizia Municipale di una nuova sede, più
funzionale rispetto a quella
attuale.
Durante questo anno ci
sono stati anche dei casi
spinosi. Uno di questi è
stato quello riguardante
il centro di formazione
post-universitaria italoindiana.
Noi abbiamo continuato a
portare avanti il progetto in
essere, chiedendo semplicemente all’IKC del dottor
Miranda di posticipare di un
paio di mesi la concessione
dell’edificio 13. La risposta
è stata quella di andare
via…il che, sinceramente,
mi fa domandare se esistesse
davvero un progetto, dato
che si trattava solo di aspettare un po’. L’ho detto e ripetuto più volte che noi non
abbiamo fatto scappare via
nessuno. Evidentemente dovrò imparare l’indiano e dirlo in quella lingua per farlo
capire a qualcuno. Comunque l’edificio 13 manterrà la
medesima destinazione d’uso; la novità è che non sarà
più solo una porta verso
l’Europa per l’India, ma
aperta a tutto il mondo, allargando quindi l’obbiettivo.
Altro argomento di scontro è stato quello dell’aumento delle indennità
della giunta.
Per fare il sindaco a tempo pieno io ho dovuto chiudere la mia ventennale attività di professionista privato, per dedicare tutto il tempo di cui questa città ha bisogno. E quando terminerò
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Chiudiamo col “caso”
più recente, le nomine
per il Cda della Casa di
Riposo, che ha creato
qualche fibrillazione anche tra i vostri alleati.
Sono ben contento delle
nomine che ho fatto, e le rifarei. Il lavoro delle persone
va valutato per quello che
faranno, non per il cognome
che portano. É molto più
grave utilizzare il 40bis
(l’articolo del regolamento
comunale che permette ai
consiglieri di ricoprire anche
cariche in enti, Ndr) per dare
careghe, altro che scandalizzarsi per i figli di qualcuno
che ricopre altre cariche. É
troppo comodo fare come il
consigliere Claudio Marconi, che in consiglio comunale ha obiettato che non tutti,
nell’allora maggioranza,
erano d’accordo sull’utilizzo
del 40bis. E quando lo usavano dov’era? Perché non
ha protestato? Prima ha
sfruttato la situazione favorevole, e poi cerca di lavarsene le mani.
DIOCESI / Alla guida della parrocchia da settembre don Giuseppe Andriolo
Formazione
Il vescovo chiama monsignor Silvano a Verona
«Ricorderò lo spessore morale dei legnaghesi»
Intitolato all’opera
culturale di Coltro
il centro dell’Enaip
ambia la guida spirituaC
le di Legnago. Dopo
otto anni di carismatica
SABATO 24 LUGLIO
il mio mandato, non troverò
il mio posto in aspettativa.
Per questo è stato richiesto il
parere dell’Anci Veneto,
della quale in quel periodo
era ancora vice presidente
Silvio Gandini. per sapere
cosa spettasse alle amministrazioni con un numero di
abitanti equivalente a Legnago. Poi c’è stato il parere
della Corte dei Conti che ha
dato la risposta che ha dato
ed è finita lì. Certo che io
non prendo i settemila Euro
che è arrivato, legittimamente, per carità a prendere
il mio predecessore.
guida e pastore della comunità legnaghese, monsignor
Silvano Mantovani lascia
la città del Salieri per raggiungere Verona, chiamato
dal vescovo monsignor
Giuseppe Zenti.
«Ripensando a questi otto anni trascorsi nella capitale della Bassa - spiega
monsignor Mantovani fioriscono in me sentimenti
di simpatia e stima per tutto quello che i legnaghesi
hanno lasciato nel mio cuore: Legnago mi ha dato
molto, e mi ha profondamente colpito lo spessore
morale e la profondità religiosa dei suoi cittadini.
Gente solidale, disponibile
e calorosa che vuole sincero bene ai preti ed alla
chiesa».
Dunque, a fine settembre, poco prima dell'inizio
dell’anno pastorale, monsignore Silvano lascerà l'impegnativo incarico di guida
spirituale e morale della
principale diocesi della
provincia veronese per trasferirsi, con il titolo di Arciprete della basilica, nella
parrocchia di Sant'Anastasia a Verona. Questo è
quello che è stato stabilito
dal vescovo Zenti, ed annunciato dallo stesso monsignor Mantovani nella
messa di domenica 4 luglio.
Un ruolo, quello attribuito dal vescovo, blasona-
DON SILVANO MANTOVANI
Dopo otto anni alla guida della parrocchia di Legnago, il monsignor
da settembre sarà arciprete della chiesa di Sant’Anastasia a Verona
to e prestigioso tanto che
monsignor Mantovani sarà
altresì il rappresentante
personale di Zenti verso il
mondo delle istituzioni militari della Provincia di Verona.
«Ho accettato questo
nuovo compito che mi è
stato affidato - continua
monsignore - con lo spirito
grato e di una serena obbedienza, pur non dimenticando il bagaglio morale e
valoriale che questa cittadina mi ha donato in questi
anni di attività sacerdotale».
Tanti, troppi, sono gli
eventi che hanno segnato la
permanenza a Legnago del
sacerdote veneto, due su
tutti li ricorda lo stesso
monsignore: «la settimana
vocazionale celebrata nel
marzo 2009, che ha portato
a Legnago la presenza dei
150 seminaristi della Diocesi veronese, vissuta con
profondo ardore da centinaia di giovani e famiglie;
e l'illustre presenza del cardinale Attilio Nicora alla
chiusura dell'anno rievocativo dei 120 anni di presenza delle Canossiane a Legnago nell'ottobre del
2008».
Successore di monsignor Mantovani alla guida
del Duomo legnaghese sarà
don Giuseppe Andriolo,
classe 1958, dal 2000 parroco di Caldiero. (P.C.)
Enaip ha
Lʼ
intitolato
a Dino Coltro
la sua sede
di Verona. «Il
poeta e scrittore di Coriano Veronese, scomparso giusto un
anno fa a luglio - ha ricordato il direttore provinciale
dellʼEnaip,
Alfredo Forlin aprendo
lunedì 5 luglio la cerimonia - ha ricoperto un ruolo importante
nella realizzazione del centro di formazione professionale dellʼEnaip, lʼente non
profit creato dalle Acli nel
1951 per lʼorientamento
scolastico, la formazione al
lavoro e lʼintegrazione sociale. Coltro, che nella sua
lunga carriera professionale
è stato anche direttore didattico, era non solo un mirabile portavoce dei valori
cristiani, contadini e del lavoro sui quali si fonda lʼEnaip, ma si è anche impegnato personalmente nello
sviluppo dellʼattività delle
Acli, di cui era un profondo
sostenitore».
Parole poi riprese dai relatori intervenuti al convegno che ha fatto seguito allʼintitolazione del centro, in
via Bencivenga Biondani,
con la scopertura di un busto in pietra di Coltro dello
scultore albanese Mico
Monè. Il convegno, sempre
dedicato alla figura di Coltro, ha visto prima il ricordo
del figlio di Dino, Stefano
Coltro; e quindi gli interventi
di Giuseppe Andreis, ex dirigente nazionale delle Acli,
che ha parlato del libro di
Dino Coltro «Sessantʼanni
di solidarietà», dove lo scrittore racconta “dal basso” il
mondo aclista; e quindi di
Mario Gecchele, docente di
Storia della Pedagogia allʼUniversità di Verona, che
ha ricordato lʼimpegno educativo di Coltro dallʼesperienza di Rivalunga al ruolo
di direttore didattico.
5
PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
LEGNAGO
FEDERICO ZULIANI
Pdl bloccato in attesa del congresso
Slitta il vertice chiesto dai giovani che protestano per alcune nomine. Il 9 luglio arriva il responsabile organizzativo Raffaele Bonizzato
T
re coordinatori, litigi
tra correnti e vertici
per tentare di appianare i contrasti. No, non stiamo parlando del Pdl nazionale, ma di quello legnaghese, che lo rispecchia in
miniatura. Continua infatti
più o meno sottotraccia la
lotta interna tra le fila dei
berlusconiani. In vista soprattutto di un congresso locale del partito che, atteso
oramai da due anni, dovrebbe finalmente decidere il
nuovo segretario locale, al
posto delle triade Groppello, Persona, Rossini che oggi guida il partito a Legnago. Congresso che si dovrebbe tenere tra ottobre e
novembre, sempre che a livello nazionale non cambi
tutto.
A Legnago, intanto, dopo le dichiarazioni al calor
bianco di Roland Tedesco,
responsabile dei giovani del
Pdl, che contestano alcune
nomine (in particolare quella del figlio del presidente
del consiglio, Maurizio Raganà, alla casa di riposo) e
la gestione del partito, il
subbuglio si è fatto ancora
maggiore, anche se ufficialmente non vi è stata alcuna
presa di posizione. La paventata riunione che doveva
portare al chiarimento e
aveva fatto mettere in
stand-by la protesta di Giovane Italia non si è, infatti,
ancora tenuta, per la rabbia
di più di qualche esponente,
non solo tra i giovani.
Pare che sia stata posticipata in attesa che scenda a
Legnago il responsabile organizzativo provinciale del
partito, Raffaele Bonizzato,
atteso per venerdì 9 luglio.
Alla sua presenza si cercherà di trovare una difficile quadra, dato che oltre ad
altre nomine, a partire da
quella ambitissima nella
Fondazione Cariverona, ore
c’è in gioco anche l’agone
congressuale. Fonti attendibili interne al partito sostengono infatti che dopo l’estate si andrà alla conta, per
cui i vari “capibastone”, da
Massimo Venturato per l’ala che da sempre fa riferimento al consigliere regionale Giancarlo Conta, ad
Agostino Rossini, per quella brancheriana, a Roberto
Groppello per gli ex di An,
stanno tessendo la loro tela
con l’obbiettivo di conquistare la guida del partito.
Un partito dove è generale il richiamo all’unità,
ma dove contrasti e dispetti
non si arrestano. Tanto che
dall’interno, in cambio dell’anonimato, si fa sapere
che un personaggio “di peso” abbia minacciato di
passare armi e bagagli in
qualche altra forza politica
(leggi Lega Nord), con la
promessa di portare con sé
pure qualcun altro.
In questa situazione, i
giovani guidati da Tedesco
Da sinistra i tre attuali coordinatori del Pdl: Roberto Groppello, Claudio Persona e Agostino Rossini
sono pronti a farsi sentire
rumorosamente, avendo incassato diversi attestati di
stima e solidarietà soprattutto tra la gente comune.
Come preannunciato dallo
stesso Tedesco, anche loro
scenderanno metaforicamente in campo per la battaglia congressuale, dove
puntano a far eleggere un
candidato giovane e sul
quale possano convergere
tutti coloro che non vogliono più i soliti noti o loro dirette emanazioni. Al momento bocche cucite sul nome, ma l’identikit è abbastanza chiaro.
Il capogruppo del Popolo delle Libertà
«Serve una segreteria forte per farsi valere in Comune»
n merito alle ultime vicende politiche che
Ilʼattenzione
hanno portato lʼattuale maggioranza aldi tutte le famiglie legnaghesi,
anche il sottoscritto, in qualità di capogruppo consiliare del Pdl, intende fare alcune considerazioni. Innanzitutto ritengo
fuori luogo, e una mancanza di rispetto
nei nostri confronti, coloro che continuano
a definire un monocolore leghista lʼattuale
maggioranza, rappresentata qualitativamente e professionalmente, anche da
amici del Pdl, preposti, con il coinvolgimento dei consiglieri, a soddisfare le
aspettative di quanti hanno riposto in noi
la loro fiducia, e dei legnaghesi tutti.
Lʼimpegno da noi profuso finora, e lʼintendimento di proseguirlo negli anni seguenti, è quello di far crescere qualitativamente Legnago e il suo territorio, al di
fuori di sterili polemiche, spesso al vetriolo come verificatosi nei giorni scorsi. E
agli amici della Lega suggerirei di fare altrettanto, e di non cadere nelle provocazioni della minoranza, non ancora rassegnata alla bocciatura dei cittadini.
È chiaro che certe scelte non soddisfano tutti, ma sono il risultato di una collaborazione non certamente scelte personali del sindaco. Anchʼio ritengo che gli incarichi dati a famigliari possano allontanare i cittadini dalla politica attiva. Ma
questo non giustifica lʼaccanimento scatenatosi. Siamo stati definiti “ectoplasmi”.
Alessandro
Rettondini
Non penso sia giusto visto lʼimpegno che
abbiamo messo a disposizione quotidianamente con il cuore, nella speranza di risolvere questa e quella problematica che
attanaglia il vivere di ogni giorno.
Voglio a tal proposito ringraziare pubblicamente il sindaco, che ha permesso a
tutti noi consiglieri di partecipare a tutte le
decisioni amministrative nella pregiunta
settimanale, luogo di confronto fra tutta
lʼamministrazione in carica.
Sì, forse noi del Pdl stiamo agendo
nellʼombra, ma posso assicurare tutti che
le decisioni sono sempre anticipate dal
confronto, anche per la reciproca considerazione che fino ad oggi ha contraddistinto il rapporto Lega-Pdl. Di certo noi
abbiamo bisogno di essere maggiormente propositivi, con scelte politiche, che
possano coinvolgere maggiormente attività economiche e fasce più deboli, che
oggi soffrono di più il momento di crisi
economica. Allo stesso modo si dovrà lavorare cercando di mantenere quellʼequilibrio che per mentalità politica ci contraddistingue da sempre, consolidando nel
tempo la fiducia che i nostri elettori ci
hanno dimostrato.
Tutto questo sarà maggiormente possibile se alle nostre spalle ci sarà una segreteria forte e propositiva, in grado di
coinvolgere tutti gli associati, che ora si
sentono naufraghi ed abbandonati. Solo
così avremmo la possibilità di battere
quei colpi che saranno lustro negli anni a
questʼamministrazione.
Alessandro Rettondini
Capogruppo del Pdl
in consiglio comunale a Legnago
OPERE E SPORT / Mentre la formazione cambia allenatore e giocatori si lavora per sistemare le tribune
Squadra e “casa” nuova per il neopromosso Salus
egnago Salus: squadra e casa tutti
L
nuovi. È da poco passata l’euforia
per l’entusiasmante cavalcata dell’ultimo torneo, con primato in classifica e
promozione conquistata all’ultima giornata, che il Legnago Salus è già proiettato verso la nuova stagione, che segnerà il ritorno dei biancazzurri nel
Campionato Nazionale Dilettanti, ossia
la massima categoria del calcio non
professionistico.
Grazie alle risorse investite dalla
proprietà che fa capo a Pierluigi Bertelli
e all’abilità sul mercato del direttore generale Mario Preto, il Legnago ha già
portato a segno alcuni colpi di calciomercato per rinforzare la squadra e puntare alla fascia medio-alta della classifica, nonostante sia una neopromossa.
Tanti volti nuovi, dunque, al raduno del
21 luglio, e nuovo anche l’allenatore,
dopo l’addio per impegni professionali
del mister della promozione, Roberto
Maschi.
Il nuovo
mister
Andrea
Orecchia
Si tratta di Andrea Orecchia, allenatore romagnolo che la scorsa stagione
allenava il Russi, sempre in Serie D. Al
suo seguito è arrivato al Salus anche il
centrocampista Matteo Guardigli, che
della squadra romagnola era anche il
capitano. Oltre a quest’ultimo, il Le-
gnago ha inserito in rosa gli attaccanti
Gianluca Correzzola e Lorenzo Zerbato, il difensore Dario Giacomazzi, il
giovane portiere Davide Bersan (formatosi nel vivaio della gloriosa Spal) ed il
fantasista Matteo Deinite, con esperienze tra i professionisti in Prima e Seconda Divisione.
L’altra grande novità riguarda invece
lo stadio “Mario Sandrini”. Da cinque
anni, infatti, risulta inagibile la Tribuna
Est, divenuta però indispensabile perché il campo sia omologato per la Serie
D. Sono in pieno svolgimento, nonostante l’arsura di questi giorni, i lavori
per la ristrutturazione che l’assessore ai
lavori pubblici, il pidiellino Paolo Longhi, ha assicurato saranno portati a termine entro l’inizio del campionato. Va
ricordato che sulla questione è stata anche intentata una causa per inadempienza alla ditta che aveva realizzato originariamente i lavori alla tribuna, scopertasi poi per l’appunto inagibile. (F.Z.)
L’intervento
Tedesco: «Va fatta
una profonda analisi
dopo la condanna
per mafia di Dell’Ultri»
llʼinterno del Pdl va
«A
avviata una profonda
riflessione dopo la condan-
na del Senatore Marcello
DellʼUtri a sette anni di carcere per concorso esterno
in associazione mafiosa.
Riflessione che necessariamente deve partire dal
movimento giovanile che
non può esimersi dal prendere una netta posizione
su fatti come questa condanna la quale, seppure
non definitiva, rimane gravissima».
A chiederlo, con un comunicato, è Roland Tedesco, presidente dei giovani
del Pdl di Legnago. «Il
coordinatore
Nazionale di
Giovane Italia Francesco
Pasquali ha
dichiarato
che “il virus
del giustizialismo
più
scontato pare
essersi insinuato allʼinterno del movimento giovanile, e che
eventuali dichiarazioni
contro il senatore DellʼUtri dovrebbero essere
Roland Tedesco
espresse
senza appropriarsi del nome di Giovane Italia perché
infantili e demagogiche” riprende Tedesco -. Se per
giustizialismo si intende seguire convintamente gli insegnamenti di Borsellino
sulla lotta contro lʼinfiltrazione mafiosa nei partiti e
nelle istituzioni piuttosto
che affermare con orgoglio
lʼinfinita ammirazione per
un eroe vero come Falcone
e il totale disprezzo per
mafiosi come Mangano, allora certo, siamo tanti giustizialisti periferici. Se essere giustizialisti significa
chiedere con forza che nello statuto del Pdl venga inserita una norma che preveda lʼespulsione per chi è
stato condannato in via definitiva per mafia e corruzione, allora in tanti ci dovremmo riconoscere in
questa corrente di pensiero».
«Probabilmente è il
coordinatore nazionale Pasquali che dovrebbe astenersi dallʼaffiancare il nome
di Giovane Italia quando intende assumere certe posizioni - conclude Tedesco -.
Il nostro movimento giovanile, in una fase delicata
come quella attuale per la
politica, dovrebbe piuttosto
intraprendere una battaglia
generazionale per far in
modo che i giovani possano finalmente essere messi
in prima fila dai vertici del
nostro partito. E non mi riferisco a veline o soubrette
ma ai tanti militanti idealisti
puri e coerenti che sacrificano quotidianamente il loro tempo libero in nome di
unʼidea e di una passione».
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6
PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
Una strage nella Valle del Brusà
CEREA
SANDRO MELOTTO
Il Menago, inquinato da criminali ancora senza nome, ha scaricato la morte nell’oasi naturale, uccidendo pesci, rane, perfino farfalle
Luoghi da riscoprire
I
l Menago porta la morte
nel Brusà. Per due giorni,
il 26 e 27 giugno scorsi, il
fiume Menago, anziché portare la vita nell’oasi naturale
del Brusà, come fa dalla notte dei tempi, ha portato la
morte. Un inquinamento di
grosse proporzioni causato
da ignoti ha trasformato la
sua corrente in un nastro
portatore di una quantità incalcolabile di pesci morti,
anche di grossa taglia, falcidiati da una misteriosa sostanza tossica che qualche
criminale ha riversato nel
suo alveo.
Una peste sotto forma di
schiuma biancastra, subito
scambiata per qualcosa di innocuo, ha seminato la morte
lungo il fiume che tiene in
vita la palude del Brusà.
I primi testimoni parlano
di uno spettacolo terrificante: sabato 26 mattina il primo allarme lanciato dai volontari dell’“Associazione
naturalistica Valle Brusà” e
da qualche pescatore. Migliaia di carcasse di pesci, di
ogni dimensione e specie,
galleggiavano sulla superficie dell’acqua e andavano a
ostruire le paratoie che consentono di regolarne il flusso
che viene deviato verso la
palude. Sembra che l’inquinamento scendesse da nord
di Cerea, forse dalla zona di
Bovolone, ma nessuno sa dare informazioni più precise.
L’unica certezza è il danno
incalcolabile che è stato inferto dai soliti ignoti non solo al fiume ma anche alla palude.
Sarebbero bastati una più
attenta vigilanza e un puntuale sistema di allarme, per
chiudere le paratoie e salvare
almeno l’oasi. Invece, quando i volontari se ne sono accorti ormai era troppo tardi e
il danno era consumato.
Flavia De Paoli, presidente dell’Associazione, ha
mandato subito un fax al-
Visite per tutto luglio al tempio di S. Vito
cende in campo anche il Centro turistico giovanile di Verona per teneS
re aperto, durante le quattro domeniche di luglio, lʼantico tempio della
parrocchia di San Vito, dove sarebbero conservate, secondo la tradizio-
La valle del Brusà
l’Arpav, ai vigili urbani di
Cerea e ai carabinieri, ma è
molto scettica su quello che
succederà. «Ogni volta che
abbiamo denunciato episodi
di inquinamento - commenta
amaramente - non abbiamo
mai saputo come è andata a
finire. Questo fa perdere fiducia nelle istituzioni».
Rosetta Salmaso, assessore all’ambiente del comune
ne, le spoglie dei santi Vito, Modesto e Crescenzia. Dopo la costruzione
della nuova chiesa, inaugurata nel 2000, lo storico santuario ha rischiato
di essere dimenticato. Grazie allʼiniziativa di un gruppo di volontari della
parrocchia, è stato possibile riaprire le porte della chiesa ogni mercoledì e
sabato pomeriggio. Adesso, con la mobilitazione del Ctg, nellʼambito dellʼoperazione “Chiese aperte”, si potranno effettuare visite guidate gratuite
con esperti di storia locale. «Devozione e cultura a chilometri zero - commenta lʼiniziativa Marilena Malachini, una delle volontarie più impegnate per far sapere che, a volte, abbiamo dei luoghi di valore sacro e culturale
sotto casa e magari non lo sappiamo. Ora poi sarà più facile trovarci perché il Comune ha installato lʼapposita segnaletica turistica». (S.M.)
di Cerea, si limita a dire che
«il responsabile dell’ufficio
è in ferie e quindi stiamo ancora valutando che cosa fare,
magari in collaborazione con
il Consorzio Valli Grandi».
Questo non è il primo episodio di inquinamento del
Menago, ma certamente è il
più grave fra quanti se ne ricordino. «Abbiamo passato
la domenica mattina del 27
Edilizia residenziale
Presentato il progetto degli alloggi Ater a Pelaloca: è rivolta
Pelaloca lʼAter costruirà un condominio da 18
A
alloggi nellʼarea a verde attrezzata di via Monte Stelvio. Così pare abbia deciso lʼamministra-
zione comunale dopo un lungo braccio di ferro
con i residenti che si oppongono allʼinserimento di
altri condomini in una zona che è già abbondantemente satura sul piano urbanistico.
Giovedì 1° luglio, nellʼauditorium di via Battisti, il clima era surriscaldato. Da una parte la giunta al completo (mancava solo il sindaco per motivi
di salute), dallʼaltra una quarantina di cittadini imbufaliti che si sentivano «presi in giro» dagli amministratori i quali, invece di gettare acqua sul fuoco della protesta, non hanno trovato di meglio che
presentarsi allʼincontro con due tecnici dellʼAter
che hanno illustrato il progetto dei 28 nuovi alloggi
di edilizia convenzionata.
I cittadini volevano sentirsi dire che la giunta
aveva cambiato idea, che si era accorta che effettivamente privare un intero quartiere dellʼunica
zona verde disponibile ricoprendola con unʼaltra
colata di cemento, non era proprio una bella prospettiva per chi, a suo tempo, ha impegnato i propri risparmi per farsi la casa in un certo contesto
urbanistico e adesso se lo ritrova stravolto. Le oltre 300 firme raccolte contro la scelta del Comune
dimostrano quanto la situazione sia tesa.
Invece, la giunta non ha fatto il tanto auspica-
Il vicesindaco
Vittorio
Facchinetti
to passo indietro e i cittadini, alcuni dei quali hanno fatto volare parole grosse in lʼassemblea, ora
non escludono un possibile ricorso al Tar. Il tema
approderà in consiglio comunale giovedì 8 luglio
insieme alla discussione sulle osservazioni al Piano degli interventi. Cʼè da scommettere che sarà
scontro duro con gli interessati e con la minoranza che ha più volte contestato la scelta.
Ma lʼamministrazione non poteva fare altrimenti perché la scelta di cedere allʼAter i 3000
metri quadrati di via Monte Stelvio fa parte di un
più ampio accordo che la giunta Marconcini ha firmato con lʼAzienda per mettere fine al decennale
contenzioso legale sullʼex macello comunale il cui
terreno risultò inquinato da idrocarburi subito dopo la vendita allʼAter stessa per ricavarne alloggi
popolari.
La convenzione con lʼAter prevede che il Comune si riprenda lʼarea inquinata dellʼex macello e
la bonifichi a proprie spese. In cambio lʼAzienda si
è impegnata ad acquistare le ex Cipolline, ma siccome, per ovvi motivi urbanistici, non potrà sfruttare tutti i 13.000 metri di cubatura esistenti, il Comune ha individuato i 4300 rimanenti nellʼarea
verde di Pelaloca dove verranno costruiti 18 alloggi. Altri 27 saranno ricavati nelle ex Cipolline
per la cui ristrutturazione lʼAter ha già stanziato 1
milione di euro solo per far partire i lavori.
La bonifica dellʼex macello costerà 1,5 milioni:
la Regione ha concesso 709.000 euro con un fondo rotazione da restituire senza interessi, più un
contributo di 500.000. Il vicesindaco Vittorio Facchinetti è fiducioso che i lavori di risanamento dellʼex macello possano partire e concludersi al più
presto. A quel punto lʼarea potrebbe ridiventare
appetibile per lʼAter e quindi costituire unʼalternativa a Pelaloca. Ma nessuno ci crede. (S.M.)
giugno - racconta il naturalista Roberto Pollo - a pulire il
fiume nei pressi delle paratoie e a raccogliere i pesci
morti che ostruivano le chiuse. C’era una puzza terribile.
Abbiamo pescato siluri anche di un metro e mezzo, il
che dà l’idea dell’entità dell’inquinamento perché si
tratta di specie molto resistenti. Ma abbiamo raccolto
anche lucci e persici trota (i
comuni branzini). Essendo
dei predatori, costituiscono
le specie più importanti della
catena alimentare e quindi
dell’intero ecosistema. Poi
venivano le specie più comuni come cavedani, alborelle, scardole e carpe».
Non basta. Per farsi un’idea della potenza dell’inquinamento, si pensi che anche
le specie di insetti che vivono lungo le rive del fiume,
come le libellule e le farfalle,
«erano morti o intontiti».
Questi i danni più macroscopici. Poi vengono quelli
meno evidenti ma non per
questo meno gravi: come le
larve di coleotteri o di libellula oppure gli organismi bivalvi che vivono sul fondo
del fiume ma che sono essenziali per il mantenimento
dell’ecosistema. Per non parlare degli anfibi, come la rana di Lataste (che è specie
protetta) e la rana verde.
«Danni agli uccelli finora
non ne abbiamo notato - avverte fiducioso Pollo - i volatili giravano intorno alle
carogne dei pesci ma non se
ne cibavano. Però ci sono
specie come il martin pescatore, la cui dieta è esclusivamente fatta di pesce. Non mi
stupirei se nei prossimi giorni ne trovassimo in fin di vita».
Insomma un disastro. Ma
quello che più spaventa è
che, quasi certamente, anche
questa volta, non pagherà
nessuno per il danno fatto ed
il gesto criminale.
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PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
APPUNTAMENTI
Luglio
Giovedì 8 luglio. Cerea. Parco
Viale Libertà (ore 21) la Nuova
Compagnia Teatrale Enzo Rapisarda presenta i Nipoti del Sindaco. Ingresso euro 7/5.
Giovedì 8 luglio. Bovolone. In
centro paese “Bovolone in
piazza” (ore 21). Ingresso libero.
Giovedì 8 luglio. Legnago. Alle
21 nella chiesa dell’Assunta
Festival di Canto Corale. Ingresso libero.
Giovedì 8 luglio. Legnago. Per
le vie del centro cittadino tradizionale Festa del Ponte con
stand enogastronomici, artisti
in piazza e spettacolo pirotecnico finale.
Giovedì 8 luglio. Legnago. A
partire dalle 20 la città del Salieri accende le sue luci per vivere la magia della notte con
locali e negozi aperti.
Giovedì 8 luglio. Salizzole. In
corte Castello (ore 21) cinema
sotto le stelle. Ingresso 4 euro.
Giovedì 8 luglio. Sanguinetto.
Per la serie del “Giovedì letterario” incontro in sala civica
(ore 21). Ingresso gratuito.
Venerdì 9 luglio. Bovolone. In
contrada Casella via alla 28.ma
edizione della Festa di Bacco.
Da venerdì 9 al 12 luglio. Gazzo Veronese. Nel centro della
frazione di Correzzo via alla festa “In campo per la vita”. Tutte le sere musica e speciali
stand enogastronomici.
Venerdì 9 luglio. Legnago. Al
giardino estivo del Centro archeologico ambientale di via
Enrico Fermi (ore 21.30) concerto di Claudio Bertolin Blues
Band.
Da venerdì 9 al 13 luglio. Roverchiaretta. Festa della Madonna del Carmine, sagra paesana con stand gastronomici,
serate musicali, spettacoli
danzanti e intrattenimenti per
bambini.
Venerdì 9 luglio. Salizzole. Per
la rassegna Teatro in Corte
“Nautilus Teatro” presenta in
corte Castello “Cena di Famiglia”(ore 21).
Venerdì 9 luglio. Terrazzo.
Concerto di Massimo Bubola
al parco comunale (ore 21). Ingresso da definire.
Da venerdì 9 all’11 luglio. Terrazzo. Festa d’estate con ricchi
stand enogastronomici ed intrattenimenti per festeggiare la
bella stagione.
Venerdì 9 luglio. Villa Bartolomea. A partire dalle ore 21 nel
piazzale Scuole Concorso Giovani band. Ingresso libero.
Sabato 10 luglio. Casaleone. A
Corte Castellazzo di Sustinenza
la Compagnia dell’Arca presenta la commedia musicale
“Anfitrione” di Plauto. Ingresso 5 euro.
Sabato 10 luglio. Isola della
Scala. A partire dalle 21 Notte
Bianca in piazza del paese con
Rockabilly. Ingresso libero.
Sabato 10 luglio. Legnago. Al
giardino estivo del Centro archeologico ambientale di via
SPECIALE
E S TAT E
Verona Folk, a Zevio
Mannoia canta gratis
S
e l’antipasto si chiama
Malika Ayane e il dessert Ginevra di Marco, allora vale veramente
la pena mettersi a “tavola”
e assaggiare questo menù
degustazione chiamato Verona Folk. Una kermesse
tutta musicale, di grande
prestigio, giunta alla sesta
edizione e realizzata dall’assessorato alla cultura e
all’identità veneta della
Provincia, in collaborazione con la Regione e la
Fondazione Atlantide con
l’organizzazione e direzione artistica di Box Office
Live ed Eventi.
Ve r o n a
Folk 2010
Decollata al Teatro Romano
ha aperto
con un tut- con il tutto esaurito di Malika,
to esaurito la rassegna, che toccherà tanti
al Teatro angoli della provincia, chiuderà
Romano lo
a Nogara con il concerto
scorso 27
giugno. Sul di Ginevra Di Marco, vincitrice
palco lei,
dell’ultima Targa Tenco
Malika Ayane, con la
sua raffinata voce capace Hinson, rivelazione mondi passare dal jazz alla can- diale del neo folk.
Sabato 17 luglio “Verozone d’autore, dal rock al
na Folk” presenta ben due
pop-lounge.
L’8 luglio ci si sposta proposte: Fiorella Mannoia
nella piazza centrale di Va- a Zevio, nella piazza cenleggio sul Mincio; ad atten- trale, per un concerto gradere il pubblico Alice, can- tuito, l’unico a ingresso litante romagnola che si bero di tutta la rassegna e
esibirà accompagnata al i mitici Tambours du
pianoforte dal maestro Al- Bronx al Castello Scaligeberto Tafuri per un exur- ro di Villafranca.
La Mannoia con questo
sus musicale sulle sue interpretazioni che privile- tour estivo presenta il suo
nuovo spettacolo: una segiano testi poetici.
Il 16 luglio l’appunta- rie di canzoni nuove e
mento è alla villa Vescovile vecchie, riadattate per
di Bovolone con il cantau- quartetto d’archi e gruppo
tore americano Micah P. pop/bossanova.
Il 23 luglio agli impianti
sportivi di San Giovanni
Lupatoto ritorna protagonista di Verona Folk la stella della musica balcanica
Goran Bregovic (nella foto) che si esibirà in un
nuovissimo spettacolo
centrato sulla sua ultima
produzione discografica
“Alkhol”, una vera e propria festa di musica e allegria.
Il 30 luglio, invece, agli
impianti sportivi di Sommacampagna suonerà Davide Van De Sfroos, cantautore comasco che ha
riscosso successo con i
suoi brani in dialetto laghèe.
A chiudere la rassegna,
il 29 agosto al Parco di Villa Raimondi a Nogara il
concerto di Ginevra Di
Marco (nella foto), voce
femminile dei C.S.I. e successivamente dei P.G.R.
vincitrice dell’ultima Targa
Tengo. L’artista presenterà
i brani del suo più recente
lavoro, “Donna Ginevra”.
Prevendite: Verona Box
Office, Unicredit Banca.
Info: 045/8011154.
7
APPUNTAMENTI
Luglio
Enrico Fermi la Piccola Bottega Baltazar ed Emilio Franzina,
docente di storia contemporanea all’Università di Verona
raccontano Luigi Meneghello
con letture, recitazione e la loro musica originale. Durante la
serata verrà presentato il nuovo album “Ladro di rose”.
Sabato 10 luglio. Salizzole.
Nell’ambito della rassegna
“Luoghi di Confine” alle 21,30 a
Villa Rolandi Monga località
Gabbia concerto di Paolo Ghidoni, violini, ed Eva Perfetti, arpa. Alle 20,30 visita guidata alla
villa. Ingresso libero.
Da sabato 10 al 13 luglio. Bonavicina. Sagra dei tre campanili nel piazzale degli Alpini,
tradizionale festa paesana con
stand enogastronomici, luna
park, serate danzanti e mostre
di pittura e di fotografia.
Domenica 11 luglio. Boschi
Sant’Anna. Alle 20,30 alla chiesa San Marco “Musifestival
Pianura Veneta 2010”. Musiche di Vivaldi, Mozart, Verdi,
Donizetti e Bellini. Ingresso
gratuito.
Domenica 11 luglio. Legnago.
Concerto di “Liberi Carcerati”
(inizio ore 21.30) al giardino
estivo del Centro archeologico
ambientale di via Enrico Fermi.
Martedì 13 luglio. Bonavicina.
Nel piazzale degli Alpini (ore
21) La Barcaccia di Puliero
presenta la straordinaria commedia “Quando in paese mezogiorno sona”. Ingresso da
definire.
Mercoledì 14 luglio. Legnago.
Alle ore 21.30 al giardino estivo
del Centro archeologico ambientale di via Enrico Fermi
proiezione del film “Good morning Aman”. Ingresso libero.
Giovedì 15 luglio. Bovolone. In
centro paese “Bovolone in
piazza” (ore21). Ingresso libero.
Giovedì 15 luglio. Cerea. Al
Parco Viale della Libertà (ore
21) l’Estravagario Teatro allestirà l’esilarante commedia
“Arsenico e vecchi merletti”.
Ingresso euro 7/5.
Da giovedì 15 al 18 luglio. Cerea. Festa del Quartiere San Vito, tradizionale evento rionale
con stand enogastonomici,
musica e balli.
Giovedì 15 luglio. Legnago.
“Legnago sotto le stelle”. A
partire dalle 20 locali e negozi
aperti e tanti eventi musicali e
di spettacolo.
Giovedì 15 luglio. Legnago. In
piazza Garibaldi (ore 21) Serata
Rockabilly Show. Ingresso libero.
Giovedì 15 luglio. Legnago. A
partire dalle 21 nella Chiesa
dell’Assunta Festival di Canto
Corale, tappa a Legnago del festival "Verona-Garda Estate".
Ingresso Libero.
Giovedì 15 luglio. Salizzole. In
corte Castello (ore 21,15) cinema sotto le stelle. Ingresso libero.
8
PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
S P E C I A L E
APPUNTAMENTI
Luglio
Venerdì 16 luglio. Bovolone.
Nell’ambito della rassegna Verona Folk, Alle 21,30 nel parco
Villa Vescovile concerto del
cantautore Micah P. Hinson.
Ingresso 10 euro (esclusi diritti
di prevendita).
Venerdì 16 luglio. Isola della
Scala. Nell’ambito della rassegna “Luoghi di Confine” alle
21,30 a Villa Boschi concerto di
chitarra classica di Adriano
del Sal. Alle 20,30 visita guidata
alla villa. Ingresso libero.
Venerdì 16 luglio. Legnago. Alle ore 21.30 al giardino estivo
del Centro archeologico ambientale di via Enrico Fermi
concerto di Popezo Blues
Band. Il repertorio è costituito
da classici del soul-blues, rivisitati e arrangiati.
Da venerdì 16 al 20 luglio. Nogara. Sagra patronale in centro paese, con stand enogastronomici, musica, serate
danzanti e una ricca tombola.
Venerdì 16 luglio. Nogara. Per
la rassegna Musica in movimento nel parco di Villa Raimondi, alle 21,30, concerto dei
Calibro 35. Ingresso gratuito.
Venerdì 16 luglio. Salizzole.
per la rassegna Teatro in Corte
in corte Castello (ore 21) il Teatro dei pazzi allestisce la commedia “Un curioso accidente”.
Ingresso libero.
Sabato 17 luglio. Legnago.
Concerto di Angelo “Leadbelly” Rossi & Old Time Tuba
String Band al giardino del
Centro archeologico.
Sabato 17 luglio. Nogara. Per
la rassegna Musica in Movimento nel parco di Villa Raimondi, alle 21,30, concerto dei
Blues Willies. Ingresso gratuito.
Sabato 17 luglio. Salizzole. In
piazza Castello (ore 21) serata
rock con la Zero45 band. Ingresso libero.
Da sabato 17 al 18 luglio. Sanguinetto. A partire dalle 17 agli
impianti sportivi Festa dei giovani con tornei sportivi, stand
gastronomici e musica
Sabato 17 luglio. San Pietro di
Morubio. Alle 21 in località
Borgo serata cultural-gastronomica con il Carri dei Comici.
Degustazione di prodotti e sapori del paese. Ingresso libero.
Sabato 17 luglio. Zevio. Per la
rassegna Verona Folk in piazza
Toscana a partire dalle 22 concerto di Fiorella Mannoia. Ingresso gratuito.
Domenica 18 luglio. Legnago.
Al giardino del Centro archeologico Nuovo Cielo Teatro presenta: “Uno degli onesti”, atto
unico di Roberto Bracco. Libero adattamento e regia di Corrado Fraccaro, con Alberto
Facchin, Cinzia Rossato, Marco Zanardi, Stella Merlin.
Domenica 18 luglio. Nogara.
Per la rassegna Musica in Movimento nel parco di Villa Rai-
A P P U N T A M E
Note classiche in ville
e chiese della Pianura
na nota classica nell’estate 2010 della
Pianura Veronese. Ritornano anche quest’anno i
tradizionali appuntamenti
di “Luoghi di confine Classica”, rassegna inserita all’interno di “Provincia in
Festival”. La manifestazione
è una esperienza culturale
che affronta per la diciassettesima volta il progetto
di valorizzare il Basso Veronese con l’incontro tra musica, architettura e ospitalità. Un "confine" che è
contemporaneamente luogo di incontro e scambio di
culture.
Gli spettacoli musicali
sono tutti gratuiti e si tengono con ogni condizione
di tempo (in caso di pioggia
vengono spostati all’interno delle ville).
Si parte sabato 10 luglio
a Villa alla Gabbia a Salizzole (ore 21,30) con l’esibizione del Duo Paolo Ghidoni (violino) ed Eva Perfetti (arpa).
Venerdì 16 luglio ci si
sposta a Villa Boschi di Isola della Scala (ore 21,30) e
la scena è per Adriano Del
Sal (nella foto), uno dei più
importanti artisti di chitarra classica degli ultimi anni.
U
LUOGHI
DI CONFINE
CLASSICA
è la rassegna
inserita
all’interno
di Provincia
in Festival che
si tiene in ville
e chiese
della Pianura
Veronese
L’eccezionale talento musicale e la profonda sensibilità artistica, così come il
totale dominio tecnico dello strumento, rendono le
sue interpretazioni davvero
indimenticabili. Un vero
virtuoso della musica. Nato
nel 1977, inizia a 12 anni lo
studio della chitarra sotto
la guida di Stefano Viola al
Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine dove si
diploma nel 1999 con Guido Fichtner conseguendo il
massimo dei voti e la lode.
Sabato 24 luglio alla
Chiesa romanica di San Salvaro di Legnago (ore
21,30) tocca a Corrado
Rojac, considerato uno dei
fisarmonicisti italiani più
importanti; ha suonato per
le istituzioni musicali italiane più prestigiose, e contribuito in maniera decisiva a
diffondere l’immagine della
fisarmonica legata alla musica contemporanea seria.
Venerdì 30 luglio appuntamento da non perdere
all’Arena Verde di Treven-
zuolo (ore 21,30) dove ad
esibirsi saranno Franca Masu, una delle voci più affascinanti del Mediterraneo e
massima esponente della
cultura catalana di Sardegna, reduce dal Festival Jazz
del Canada e Salvatore
Maltana.
Ad aprire i concerti di
agosto, venerdì 6 (ore
21,15), a Villa Trivelli-Parodi
di Concamarise sarà il duo
russo-coreano Konstantin
Manaev ed Hae Song Jang
che eseguirà musiche di
Beethoven, Schumann e
Rachmaninov .
Luoghi di Confine 2010
chiuderà la rassegna a Bovolone, alla chiesa romanica di San Zuane, venerdì 13
agosto (ore 21,15). Ad esibirsi il Brodowsky Quartet,
quartetto d’archi (Regno
Unito).
Tutti i concerti saranno
preceduti alle 20,30 da visite guidate curate da Katia
Galvetto e dall’Associazione Strada del Riso Vialone
Nano Veronese. L’ideazione
dell’evento è a cura dell’Associazione Luoghi di
Confini presieduta da Luciano Mirandola. Al termine di ogni serata agli ospiti
verrà offerto un brindisi.
La Strada del Riso propone in otto paesi incontri cultural-gastronomici e spettacoli con cantastorie
Tanto Riso con il Carro dei comici
M
etti un carro pieno di riso e altre prelibatezze e
fallo girare per i paesi
del Basso Veronese con al seguito un cantastorie e comici.
Si chiama “Riso&Riso", la singolare iniziativa, giunta alla seconda edizione, che dall’8 luglio
al 1° agosto allieterà le serate
dei cittadini di Palù, Trevenzuolo, San Pietro di Morubio, Roverchiara, Pampuro di Sorgà,Vallese di Oppeano, Casaleone e
Bionde di Salizzole.
Inserito nella programmazione di Provincia in Festival
2010, “Riso & Riso” è un percorso cultural-gastronomico,
promosso dalla Strada del Riso
Vialone Nano Veronese Igp che
si snoda in diversi luoghi e paesi
della stessa, creando dei momenti di intrattenimento e di
svago per il pubblico di ogni età.
Il progetto unisce alla valorizzazione delle tipicità produttive, quella del folklore e della
tradizione locali. Il Carro dei
Comici arriva nei paesi risve-
gliando l’atmosfera gioiosa dello
stare insieme per trascorrere
una serata di ricreazione e di divertimento con storie da ascoltare e da raccontare e con la
possibilità di degustare i prodotti tipici di ciascuna località
coinvolta. Tutti gli spettacoli,
adatti ad un pubblico di famiglie,
sono ad ingresso libero e sono
proposti dalla compagnia Viva
Opera CIrcus con il capocomico Gianni Franceschini (nella foto) accompagnato dalla musica
di Marco Remondini.
Questo il programma completo delle tappe: giovedì 8 luglio, ore 21, Palù; venerdì 9 luglio, ore 21, Trevenzuolo;
martedì 20 luglio, ore 21, San
Pietro di Morubio; venerdì 23
luglio, ore 21, Roverchiara, Villa
Fiumi; sabato 24 luglio, ore 21,
Sorgà; giovedì 29 luglio, ore 19
Vallese di Oppeano, Casetta
delle Associazioni; venerdì 30
luglio, Casaleone, Piastra Polivalente “Loris Romano”; domenica 1 agosto, ore 21, Bionde di
Salizzole.
ll sistema bibliotecario della Provincia
di Verona (SBPvr): servizi
alla portata di tutti i cittadini
D
al 2004 la Provincia ha realizzato il Sistema bibliotecario (SBPvr), mettendo in rete
le biblioteche del territorio provinciale.
Ad oggi il sistema comprende 64
biblioteche civiche, 1 biblioteca di Fondazione, 25 biblioteche scolastiche e 2 stazioni di
autoprestito, presso le sedi provinciali.
Le 64 biblioteche civiche corrispondono ad altrettanti Comuni
che coprono tutte le zone del nostro territorio.
I servizi offerti gratuitamente,
agli utenti e alle biblioteche, sono
molteplici e vanno dal catalogo
bibliografico disponibile online,
all’iscrizione degli utenti online,
al prestito locale ed interbibliotecario (con consegna dei libri alle
biblioteche, a mezzo bibliobus), al
coordinamento dei nuovi acquisti
e all’assistenza in tempo reale.
Alcuni dati di sintesi indicano lo
sviluppo che ha avuto il sistema in
questi anni e le potenzialità che
ancora si prospettano per il nostro territorio:
1. Documenti catalogati: da
226.000 del 2004 a 677.000 nel
2009;
2. Utenti iscritti: da 5.550 del
2004 a 62.848 nel 2009;
3. Prestito locale: 151.400 nel
2005, 406.361 nel 2009;
4. Prestito interbibliotecario:
7.700 del 2005, 120.458 nel 2009.
Gli elementi che maggiormente
caratterizzano il sistema riguardano l’integrazione dei diversi servizi e la semplificazione, sia per gli
utenti che per i bibliotecari, delle
operazioni di prenotazione, ritiro
e consegna dei documenti (libri,
DVD, CD musicali, ecc.).
In buona sostanza, attraverso il sistema, è stato attuata l’idea di
“biblioteca diffusa”, in cui l’utente non è più solo un fruitore di
questa o quella biblioteca, ma
piuttosto un “utente del SBPvr”,
abilitato ad accedere ai servizi di
una qualsiasi delle biblioteche collegate in rete.
APPUNTAMENTI
9
PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
N T I
APPUNTAMENTI
Luglio
Luglio
mondi, alle 21,30, concerto de
”La fame di Camilla”. Ingresso
gratuito.
Lunedì 19 luglio. Nogara. Per
la rassegna Musica in Movimento nel parco di Villa Raimondi, alle 21,30, concerto con
”The Toaster”. Ingresso gratuito.
Martedì 20 luglio. Nogara. Per
la rassegna Teatro in Corte “La
Trappola” allestisce a Villa Raimondi “Tango, Monsieur?”(ore
21). Ingresso da definire.
Mercoledì 21 luglio. Legnago.
Alle ore 21.30 al giardino estivo
del Centro archeologico ambientale di via Enrico Fermi
proiezione del film “I gatti persiani”. Ingresso libero.
Mercoledì 21 luglio. Nogara.
“Il Laboratorio” presenta a Villa Raimondi lo spettacolo di
danza “Peace, Love & Happiness” (ore 21,30). Ingresso libero.
Giovedì 22 luglio. Bovolone. In
centro paese “Bovolone in
piazza” (ore21). Ingresso libero.
Giovedì 22 luglio. Cerea. Al
Parco Viale della Libertà (ore
21) la Compagnia Teatrale Castelrotto sarà impegnata in
“L’Affare Kubinski” Ingresso
euro 7/5.
Giovedì 22 luglio. Legnago.
“Legnago sotto le stelle”. A
partire dalle 20 locali e negozi
aperti e tanti eventi musicali e
di spettacolo.
Giovedì 22 luglio. Salizzole. In
corte Castello (ore 21) cinema
sotto le stelle. Ingresso libero.
Da venerdì 23 al 27 luglio. Boschi S. Anna. Tradizionale sagra paesana con stand enogastronomici, musica ed intrattenimenti.
Venerdì 23 luglio. Casaleone.
A partire dalle 21 al Parco
Unità e della Pace “Noche latina” con Rockabilly. Ingresso libero.
Da venerdì 23 al 27 luglio. Isola della Scala. Sagra di San
Giacomo e S. Anna, con stand
enogastronomici, musica, luna
park per bambini e fuochi d’artificio.
Venerdì 23 luglio. Legnago.
“Luca Donini Quartet” in concerto (ore 21.30) al Centro archeologico di via Fermi. Ingresso libero.
Venerdì 23 luglio. Roverchiara.
Alle 21 nel cortile di Villa Fiumi
serata cultural-gastronomica
con il Carri dei Comici nell’ambito della rassegna “Riso e Riso”. Degustazione di lombata
nostrana. Ingresso libero.
Venerdì 23 luglio. Salizzole.
Alle 21,15 per la rassegna Teatro in Corte “Il Teatro Immagine” propone in piazza Castello
“Il barbiere di Siviglia”. Ingresso libero.
Da venerdì 23 al 25 luglio. Terrazzo. Festa d’estate con musica e stand gastronomici.
Sabato 24 luglio. Bionde di Salizzole. A partire dalle 21,15 a
Villa Chiaramonte l’associazione Neverland propone la commedia “Il Clan delle vedove”.
Ingresso libero.
Sabato 24 luglio. Bovolone. In
Piazza XXVI Aprile a partire
dalle 21 galà lirico con il Coro
Lirico Marcello e Accademia
delle Muse. Ingresso libero.
Sabato 24 luglio. Legnago.
Nell’ambito della rassegna
“Luoghi di Confine” alle 21,30
nella chiesa romanica di San
Salvaro concerto di Corrado
Rojac, fisarmonica. Ingresso libero.
Sabato 24 luglio. Legnago. Al
Centro archeologico (ore
21.30) convegno-dibattito sulla
situazione dei rapporti tra i
paesi africani e quelli europei
a 50 anni dall’indipendenza. Al
termine degustazione di piatti
e bevande tipici africani ed europei, musica tradizionale del
Marocco, sfilata di abiti tradizionali africani e balli con dj
Chaleur. Ingresso libero.
Sabato 24 luglio. Cerea. Notte
bianca per le vie del paese.
Domenica 25 luglio. Isola Rizza. Alle 21 al Parco Comunale
la compagnia “Allegro Variabile” metterà in scema la commedia “Busia”. Ingresso libero.
Domenica 25 luglio. Legnago.
In piazza Garibaldi (ore 18)
sbarca dalla famosa Ape Piaggio la truppa di Apeteatro che
intratterrà bambini e ragazzi.
Ingresso libero.
Domenica 25 luglio. Legnago.
Alle 21,15 in Piazza Matteotti
debutto della terza edizione del
Festival Veneto, con uno spettacolo teatrale messo in scena
dalla compagnia Teatro Scientifico costituito da scene tratte
da “Storie de ‘na olta” e dalla
"Commedia dell’arte", con la
speciale partecipazione di Jana Balkan e Isabella Caserta.
PUBBLIREDAZIONALE
FEASR
E S T I V I
S P E C I A L E
Il giardino del museo
ci dice da dove veniamo
n giardino dove ascoltare buona musica, vedere
un film sotto le stelle, ridere per una commedia teatrale, riflettere per una buona
poesia. È decollata e proseguirà fino a settembre la rassegna allestita anche quest’anno
dall’Arci all’interno del giardino del Centro ambientale archeologico di Legnago.
«Il filo conduttore sarà il Veneto come terra di relazioni spiega il presidente dell’Arci ,
Simone Pernechele - perché
crediamo che la cultura veneta
sia aperta al confronto, allo
scambio, ai rapporti multiculturali. La chiusura gretta verso
ogni forma di diversità culturale ed etnica non appartiene alla
storia della Serenissima. Il Veneto ha dato al mondo artisti,
intellettuali e letterati di respiro cosmopolita, aperti ad istanze che vanno ben al di là di una
visione del cosiddetto nordest chiuso e materialista. Per
questo - conclude Pernechele andremo a valorizzare e dare
spazio a tanti attori, musicisti,
scrittori veneti che hanno saputo e che sanno portare la
nostra cultura anche oltre la
regione».
Tre mesi di spettacoli e momenti di scambio che rinfrescheranno le calde serate dell’estate legnaghese, quindi. La
manifestazione vede il patrocinio del Comune di Legnago, e
gode della collaborazione di
Salieri Jazz Club, “Fic Cineforum Legnago”, “Doc Live”,
Compagnia di prosa del Teatro
Salieri.
U
IL CENTRO
AMBIENTALE
ARCHEOLOGICO
ospita per tre mesi
diversi eventi di musica,
poesia, teatro e cinema
sotto le stelle.
La manifestazione
è curata anche
quest’anno dall’Arci
Legnago e vede
il contributo
del Comune.
Ricco carnet di appuntamenti per la rinnovata edizione di “Legnago negozi sotto le stelle”
Legnago accende le luci il giovedì
uci sempre accese al gioLin versione
vedì a Legnago. Tornano,
ampliata e rinno-
vata, i “Giovedì di Luglio”
della rassegna “Legnago negozi sotto le stelle”, con un
carnet ricco di appuntamenti da non perdere. Oltre alle
belle vetrine dei negozi,
aperti fino a mezzanotte, saranno proposti momenti
musicali, esibizioni di danza
e mostre di pittura. Non
mancheranno degustazioni,
esposizioni di auto e moto
d’epoca, mercatini dell’antiquariato e del collezionismo.
Le serate saranno animate da nomi noti: uno tra tutti
“Rockabilly” che ha inserito
Legnago nella rassegna “Provincia in Festival”.
Da non dimenticare, poi,
lo spettacolo pirotecnico
del 15 luglio, offerto da
“Crediveneto. E il 15 luglio
anche Porto è in festa: animazione musicale, balli e
gran degustazione di risotto
in lungadige Scrami.
Sebbene i nuclei dei principali eventi siano tre, e cioè
piazza Garibaldi, via Matteotti e piazza Libertà, quest’anno si è cercato di coinvolgere
un
numero
maggiore di vie, dando la
possibilità ai negozianti di
essere protagonisti in prima
persona». Il percorso del divertimento si snoderà così
anche lungo le vie Marsala,
Matteotti, Minghetti, Galleria Risorgimento, viale dei
Tigli, viale dei Caduti e corso della Vittoria. Questi i
prossimi appuntamenti: giovedì 8, 15, 22 e 29 luglio.
APPUNTAMENTI
Luglio
Ingresso libero.
Domenica 25 luglio. Maccacari. Alle 21,15 a Corte Cavalli Michele Fenati in concerto con le
“Canzoni del Sole”, uno speciale tributo a Lucio Battisti. Ingresso libero.
Domenica 25 luglio. Minerbe.
Per la rassegna Teatro in Corte
in Piazza IV novembre la compagnia Teatro Prova interpreta
“La sbetega sorada” (ore 21).
Ingresso da definire.
Lunedì 26 luglio. Isola della
Scala. Alle 21 in piazza torna
Rockabilly con “Noche Latina”. Ingresso libero.
Martedì 27 luglio. Isola della
Scala. Alle 21 sempre in piazza
Rockabilly Show. Ingresso libero.
Mercoledì 28 luglio. Legnago.
Alle 21.30 al Centro archeologico proiezione del film “Cosmonauta”. Ingresso libero.
Giovedì 29 luglio. Cerea. Per la
rassegna Teatro in Corte alle
21 a Villa Ambrosini serata di
teatro con il Piccolo Teatro del
Garda che porta in scena la
commedia “El moroso de la nona”. Ingresso 7/5 euro.
Giovedì 29 luglio. Bovolone. In
centro paese “Bovolone in
piazza” (ore 21). Ingresso libero.
Giovedì 29 luglio. Cologna Veneta. Alle 21 a Palazzo Capitaniato serata musicale con il
concerto del Duo Zadory Dombrovska. Ingresso libero.
Giovedì 29 luglio. Legnago.
“Legnago sotto le stelle”. A
partire dalle 20 locali e negozi
aperti e tanti eventi musicali e
di spettacolo.
Giovedì 29 luglio. Vallese di
Oppeano. A partire dalle 19 alla
Casetta delle Associazioni serata cultural-gastronomica con
il Carri dei Comici nell’ambito
della rassegna “Riso e Riso”.
Degustazione di risotto alla
vallesana. Ingresso libero.
10
PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
S P E C I A L E
APPUNTAMENTI
Luglio/Agosto
Da venerdì 30 luglio al 2 agosto. Angiari. A partire dalle 20
in piazzale San Michele festa
del pesce e della birra con
stand enogastronomici ed intrattenimenti per tutti.
Venerdì 30 luglio. Casaleone.
Alle 21 alla piastra polivalente
Loris Romano serata culturalgastronomica con il Carri dei
Comici nell’ambito della rassegna “Riso e Riso”. Degustazione di riso con il barbo. Ingresso
libero.
Venerdì 30 luglio. Isola della
Scala. Alle 21 nel cortile canonica “cortesela” spettacolo
teatrale "L’anello magico" messo in scena dalla compagnia
"L’aquilone".
Venerdì 30 luglio. Legnago. Al
giardino del Centro archeologico (ore 21.309 concerto di
“Cocco e Little Paul”. Ingresso
libero.
Venerdì 30 luglio. Salizzole. Alle 21 serata rock in Nuova Piazza. Ingresso libero.
Sabato 31 luglio. Bovolone. In
centro paese si celebra la notte Bianca.
Sabato 31 luglio. Legnago.
Concerto di “Una Vez” al Centro archeologico (ore 21.30). Il
duo è formato da Simone Valbusa autore dei testi voce e
chitarra e Fabio Vidali polistrumentista istrionico e storico
della tradizione popolare italiana, alterna percussioni, sax, fisarmonica, e cori. Ingresso libero.
Sabato 31 luglio. Salizzole. Al
centro civico di Valmorsel la
compagnia “Tri Brazi un Franco” presenta alle 21 “Na sera
dopo zena”. Ingresso libero.
Domenica 1 agosto. Legnago.
Alle 21.30 nel giardino del Centro archeologico si parla di
“Goldoni illuminista: il 1700 a
Venezia. La borghesia nuova
classe dirigente”. La Compagnia di Prosa del Teatro Salieri
presenta alcune scene da diverse commedie del grande veneziano.
Domenica 1° agosto. Salizzole.
Alle 21 in località Bionde serata
cultural-gastronomica con il
Carri dei Comici nell’ambito
della rassegna “Riso e Riso”.
Degustazioni di risotto e altri
prodotto tipici del territorio. Ingresso libero.
Mercoledì 4 agosto. Legnago.
Alle 21.15 al Centro archeologico proiezione del film "Primo
Amore” di Matteo Garrone. Ingresso libero.
Giovedì 5 agosto. Bovolone. In
centro paese “Bovolone in
piazza” (ore 21). Ingresso libero.
Venerdì 6 agosto. Concamarise. Nell’ambito della rassegna
“Luoghi di Confine” alle 21,30 a
Villa Trivelli Pompei - Parodi
concerto musicale con Victor
Garcia Sierra, basso-baritono,
Marino Nicolini , Pf, Elena Ros-
A P P U N T A M E
Dagli anni ’70 dei Blues Willies
al ritmo Ska-revival dei Toaster
wing, blues, rock, ska.
Tanti generi per un
unico contenitore: Musica in Movimento 2010
che per il sesto anno consecutivo alzerà il proprio
sipario a Nogara, il paese
che le ha dato i natali. Un
festival, unico nel veronese, che ogni anno richiama
migliaia di appassionati, ma
soprattutto porta in scena
artisti di fama nazionale ed
internazionale.
Quest’anno i concerti
saranno quattro per un
unico palcoscenico, quello
di Villa Raimondi (fino alla
scorsa edizione venivano
allesti due palchi rispettivamente al parco di Villa Raimondi e nella Piazzetta del
Municipio dove si esibivano quasi in contemporanea due band).
A tagliare simbolicamente il nastro venerdì 16
luglio saranno i Calibro 35,
band che interpreta il repertorio delle soundtracks
italiane cercando di farle
proprie ma al contempo
rimanendo fedele all’opera
dei grandi maestri come
Ennio Morricone, Piccioni
S
MUSICA
IN MOVIMENTO
decollerà a
Nogara il 16
luglio e vedrà
per quattro
sere l’esibizione
di 4 gruppi:
Calibro 35,
Blues Willies,
La fame
di Camilla
e The Toaster
e Umiliani. Musica strumentale dunque, ma ad altissimo impatto rock: loro
infatti si definiscono una
Italian jam band performing golden age soundtracks and original compositions.
Si cambia registro sabato 17 luglio e a Nogara si
respirerà un’atmosfera vintage. A far rivivere gli anni
70 con abiti gessati e tanta
brillantina sui capelli ci
penseranno i Blues Willies,
gruppo musicale a sfondo
ironico formato dal cantante, chitarrista, attore e
fumettista Claudio Gregori
e da Max Paiella, attore comico ed imitatore. Il gruppo suona canzoni di genere Blues, Jive, Swing ed
R’n’B, alternando a riedizioni di celebri pezzi musicali del passato, quali quelli
di Louis Prima, Louis Jordan, Blues Brothers, Frank
Sinatra, brani originali; le
loro canzoni sono in ogni
caso caratterizzate da testi
spiccatamente umoristici.
Domenica 18 dalla Puglia arriverà una delle più
fulgide promesse dell’idie
Rock, “La fame di Camilla”,
già presente nella sezione
“Nuova generazione” dell’ultimo Festival di Sanremo.
A chiudere la rassegna,
lunedì 19 luglio, direttamente da New York ci
penseranno “The Toaster”.
Nati nel 1981 sono i pionieri dello Ska-Revival made in Usa. Sono entrati nelle case degli americani grazie alle musiche per gli
spot di colossi come Coca
Cola e Aol.
Tutti i concerti inizieranno alle 21,30 e saranno
ad ingresso gratuito. La
manifestazione è organizzata dal’assessorato alla
cultura di Nogara, e Provincia in Festival, con la
collaborazione dell’Associazione Culturale Musica
in Movimento e Blitz Studio.
GAZZO VERONESE / A Corte Cavalli il 25 luglio concerto del cantautore romagnolo dal titolo “Le canzoni del Sole”
Tributo a Lucio Battisti, canta Fenati
un concerto da non perdeÈ
re quello proposto per domenica 25 luglio alle 21,15 a
Corte Cavalli di Maccacari all’interno del cartellone “Gazzo Veronese cultura, musica,
teatro 2010”. Si esibirà, infatti,
il cantautore romagnolo Michele Fenati in un concerto
per voce, pianoforte, violino,
violoncello dal titolo “Le canzoni del Sole”.
Si tratta di un tributo a Lucio Battisti. Nell’ultimo tour,
Michele Fenati, è sempre stato
accompagnato da Vincenzo
Fabbri al pianoforte, da Stefano Martini al violino e da Giulia Costa al violoncello, con
special guest Nicoletta Bassetti alla viola e Matteo Penazzi al
violino.
«Posso dire che è la prima
volta che si riesce a dar vita ad
un cartellone unico, capace di
riunire in una sola proposta le
iniziative e gli eventi non solo
dell’estate ma dell’intero anno
a Gazzo Veronese - sottolinea
l’assessore alla cultura del Comune di Gazzo, Daniele Cottarelli -. Questa per noi è una
grande soddisfazione, anche
perché nel cartellone convivono sagre, fiere, appuntamenti
di musica come quello di Fenati e teatro, che spesso interagiscono tra di loro. Per
esempio i vari comitati che
organizzano sagre nelle frazioni del paese si sono dati da fare per gestire risottate e
stand gastronomici in occasione dei vari eventi».
Per i mesi estivi il programma degli eventi prevede, oltre
al concerto di Fenati, dal 9 al
12 luglio il torneo di calcio “In
campo per la vita” a Correzzo; dal 16 al 17 luglio il “Motoraduno New Rebel” a Correzzo; dal 12 al 16 agosto la “Festa dell’Assunta e sagra del
Ceson” a S. Pietro in Valle; dal
27 al 31 agosto al “Festa d’Estate” a Roncanova.
MICHELE
FENATI
sarà a Corte
Maccacari
il 25 luglio.
Si esibirà in
un concerto
per voce,
pianoforte,
violino,
violoncello
dal titolo “Le
canzoni
del Sole”.
«Il cartellone - conclude
Cottarelli - è stato organizzato in accordo con al Pro loco
che gestisce in prima persona
molti appuntamenti. Come
amministrazione abbiamo cercato di sviluppare appuntamenti in tutte le frazioni del
paese. L’impegno finanziario
per il Comune, per l’intero
cartellone annuale, si aggira
sui 15 mila euro che sono il
contributo assegnato alla Pro
loco per la gestione di tutti gli
eventi del cartellone».
APPUNTAMENTI
11
PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
N T I
APPUNTAMENTI
Agosto
Agosto/Settembre
si, soprano. Alle 19,30 visita
guidata alla villa. Ingresso libero. Ingresso libero.
Venerdì 6 agosto. Legnago. Alle
21.30 al Centro archeologico
concerto di Shaker Trio & Max
Negri.
Sabato 7 agosto. Legnago.
Grande concerto (ore 21.30) nel
giardino del Centro archeologico di “Farebrutto” che presentano “Estremoriente Mediocre
Occidente”, un album carico di
grandi temi sociali e di una miscela esplosiva di rock, progressive e jazz. Ingresso libero.
Domenica 8 agosto. Legnago.
Al Centro archeologico (ore
21.30) L’inquisitore di Fedor Dostoevskij. Fabrizio Rinaldi, accompagnato alle percussioni
da Nelide Bandello, presenta
una delle pagine più impressionanti dell’autore russo Dostoevskij. Ingresso libero.
Lunedì 9 agosto. Isola della
Scala. Alle 21 la compagnia
teatrale El Gavetin proporrà l’esilarante commedia “Fiòle da
maridàr òssi da ròsegar”.
Martedì 10 agosto. Legnago. Al
Centro archeologico a partire
dalle 21.30 serata dedicata a
San Lorenzo con poesie sulle
stelle. Recita Fabrizio Rinaldi.
Alla chitarra Federico Mosconi.
Ingresso libero.
Mercoledì 11 agosto. Nogara.
Alle 21 la compagnia teatrale El
Gavetin metterà in scena “Fiòle
da maridàr òssi da ròsegar”.
Giovedì 12 agosto. Bovolone.
In centro paese “Bovolone in
piazza” (ore 21). Ingresso libero.
Da giovedì 12 al 16 agosto.
Gazzo Veronese. “Festa dell’Assunta e sagra del Ceson” a
S. Pietro in Valle.
Giovedì 12 agosto. Legnago. Al
centro archeologico serata di
degustazione di vini e piatti tipici del Triveneto con accompagnamento musicale del Solid
Jazz Trio. Cena su prenotazione.
Venerdì 13 agosto. Bovolone.
Nell’ambito della rassegna
“Luoghi di Confine” alle 21,30
alla Chiesa romanica di San
Zuane concerto di Brodowsky
Quartett Archi. Ore 20,30 visita
guidata. Ingresso libero.
Venerdì 13 agosto. Salizzole. Al
centro civico di Engazzà alle
21,15 “I Brataci” allestiranno la
commedia “Na note un temporal”. Ingresso libero.
Giovedì 19 agosto. Bovolone.
In centro paese “Bovolone in
piazza” (ore 21). Ingresso libero.
Giovedì 19 agosto. Legnago. Al
centro archeologico serata di
degustazione di vini e piatti tipici del Triveneto con accompagnamento musicale del Solid
Jazz Trio. Cena su prenotazione.
Sabato 21 agosto. Legnago.
Concerto nel giardino del centro archeologico (ore 21.30) dei
Teaspoon Quartet. Ingresso
gratuito.
Domenica 22 agosto. Legnago.
Al Centro archeologico (ore
21.30) Massimo Totola recita i
versi di alcuni dei grandi poeti
veneti (Luigi Meneghello, Ernesto Calzavara, Andrea Zanzotto,
Biagio Marin, Giani Stuparich,
Goffredo Parise, Massimo
Donà, Mauro Covacich). Ingresso gratuito.
Martedì 24 agosto. Legnago. A
partire dalle 21.30 al Centro archeologico si celebra Dino Coltro, il cantore del mondo contadino. Ingresso gratuito.
Giovedì 26 agosto. Bovolone. In
centro paese “Bovolone in
piazza” (ore 21). Ingresso libero.
Da venerdì 27 al 31 agosto. Gazzo Veronese. “Festa d’Estate” a
Roncanova.
Venerdì 27 agosto. Legnago.
Concerto di Igor Palmieri Jazz
Quartet al Centro archeologico
(ore 21.30). Ingresso gratuito.
Sabato 28 agosto. Legnago. Alle
21.30 al Centro archeologico
serata musicale con "O’Ciucciariello”. Ingresso gratuito.
Domenica 29 agosto. Legnago.
Alle 21.30 al Centro archeologico Massimo Totola (voce, chitarra, tastiera), Fernando Bustaggi (chitarre), Giambattista
Bodei (basso), Luca Zevio (batteria) presentano “Mi me ricordo” testi e canzoni popolari degli anni ‘70 del repertorio Veneto. Ingresso gratuito.
Domenica 29 agosto. Nogara.
Nell’ambito della rassegna Verona Folk concerto di Ginevra di
Marco al parco di Villa Raimondi (ore 21). Ingresso da definire.
Martedì 31 agosto. Cologna Veneta. Per la rassegna Teatro in
Corte in Piazza Corte Palazzo
commedia teatrale ”L’anatra all’arancio” proposta da Theama
Teatro (ore 21). Ingresso da definire.
Domenica 31 agosto. Legnago.
Serata di musica e versi di
grandi poeti e musicisti come
Goethe e Mozart dal titolo “Veneto, terra d’ispirazione per gli
artisti stranieri”. L’evento si tiene al Centro archeologico (ore
21.30). Ingresso gratuito.
Mercoledì 1° settembre. Cologna Veneta. In piazza Duomo
concerto tributo a Vasco Rossi
di Vr Band (ore 21). Ingresso libero.
Giovedì 2 settembre. Cologna
Veneta. In piazza Duomo concerto in piazza dal titolo “360° in
Musica” (ore 21). Ingresso libero.
Giovedì 2 settembre. Legnago.
Al Centro archeologico (ore
21.30) alla scoperta del Veneto
di Dino Buzzati attraverso musica e poesia.
Giovedì 2 settembre. Legnago.
Alle 20 in Piazza Garibaldi si alza il sipario sul primo concorso
canoro dal titolo “Stella per una
notte”. Ingresso libero.
Venerdì 3 settembre. Casaleone. L’Orchestra Sinfonica Montemezzi (ore 21) terrà un concerto su “Vivaldi ed il suo tempo”. Ingresso gratuito.
Venerdì 3 settembre. Cologna
Veneta. In piazza Duomo concerto in piazza dei “Talent
Show” (ore 21). Ingresso libero.
Venerdì 3 settembre. Legnago.
Alle 20 in Piazza Garibaldi seconda serata del concorso canoro dal titolo “Stella per una
notte”. Ingresso libero.
Da venerdì 3 al 4 settembre. Legnago. Cooperative in festa al
Centro archeologico per due
giornate: si parlerà di cooperazione attraverso dibattiti, esposizioni, musica e degustazioni
enogastronomiche nel segno
del rispetto dell’ambiente, del
lavoro e del sociale. Venerdì 3
settembre alle 22 concerto dei
60’S 4ever, sabato 4 sempre alle
22 si esibiranno invece i Radiofiera. Ingresso gratuito.
Venerdì 3 settembre. Minerbe.
Alle 21 la compagnia Teatro
Scientifico sarà impegnata a
raccontare al pubblico “Storie
de ‘na olta - ( i Pitochi)”. Venerdì 3 settembre. Roverchiara.
Alle 21 a Villa Fiumi il Coro delle
Fontanelle presenterà “Quando
Erimo Pitochi”. Ingresso libero.
Sabato 4 settembre. Cologna
Veneta. In piazza Duomo concerto in piazza con Don Backy e
E S T I V I
S P E C I A L E
In Lessinia tra gli alberi
come Tarzan e Jane
è un angolo in Lessinia tutto da vivere. Un modo nuovo, divertente ed emozionante di scoprire la montagna. A Bosco Chiesanuova,
in uno splendido bosco di
faggi, carpini e abeti si trova
Parco Avventura Boscopark, una struttura di 6.000
metri quadrati con oltre 70
passaggi attrezzati ad altezze che variano da 1 a 15
metri, una vasta area picnic con tavole, una reception con servizio ristoro e
molto altro ancora.
È adatto anche a coloro
che non hanno particolari
esperienze con imbragatura e moschettoni, perfetto
per mettere alla prova il
proprio coraggio e vincere
le proprie paure.
Attraverso cavi e piattaforme installate sugli alberi, Boscopark si sviluppa
su 6 percorsi di diverso livello che si adattano a persone di tutte le età ed a
tutti i livelli di agilità: ponti
tibetani, carrucole, passerelle sui tronchi, tunnel sospesi, liane, sono solo alcuni dei passaggi mozzafiato a
disposizione dei temerari
più o meno giovani. Tutto
ciò avviene nella massima
sicurezza, attrezzati con casco e imbragatura forniti
all’ingresso del Parco e seguiti passo per passo da
C’
PARCO AVVENTURA
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È adatto anche a coloro
che non hanno
particolari esperienze
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perfetto per mettere
alla prova il proprio
coraggio e vincere
le proprie paure.
personale competente.
Il percorso verde (Baby)
è dedicato ai bambini più
piccoli, di statura minima
80 cm e prevede una serie
di passaggi ad 1 metro da
terra che consentono ai
genitori di controllare e assistere i piccoli durante
l’avventura, i due percorsi
blu (Marmotta e Scoiattolo) sono invece più impegnativi e pensati per bambini e ragazzi di almeno
120 cm di altezza, con passaggi sospesi ad altezze che
variano dai 2 ai 6 metri. Per
gli adulti e i ragazzi di alme-
no 140 cm sono invece a
disposizione i due percorsi
rossi (Adventure e Adrealina) con passerelle, ponti
mozzafiato e lunghe teleferiche sospese nel bosco.
Solo per gli adulti più
“coraggiosi” è a disposizione anche il percorso nero
(Tarzan), un’emozionante
serie di passaggi tra i 5 e i
14 metri di altezza, che richiede una buona dose di
forza fisica.
Bosco Park organizza
anche attività didattiche
per scuole e gruppi, centri
vacanze, team building
aziendali, giornate ludiche,
feste private, campi estivi,
proposte per associazioni
sportive e operatori turistici.
Il Parco è aperto tutti i
giorni nei mesi di luglio ed
agosto dalle ore 10 alle 19
(ultimo ingresso ai percorsi
60 min. prima della chiusura). A settembre e ottobre
sarà invece garantita l’apertura tutte le domeniche ed
i giorni festivi. Ulteriori
informazioni sono disponibili sul sito www.boscopark.it, oppure chiamando
il numero 3488984881.
APPUNTAMENTI
Settembre
Band e Formula 3 (ore 21). Ingresso libero.
Sabato 4 settembre. Isola Rizza.
A partire dalle 18,30 al parco
comunale serata musicale
“Rock Island”. Ingresso libero.
Sabato 4 settembre. Legnago.
Alle 20 in Piazza Garibaldi serata conclusiva del concorso canoro dal titolo “Stella per una
notte”. Ingresso libero.
Domenica 5 settembre. Cologna Veneta. In piazza Duomo
serata di balli latino americani
con Diego Mass Loco & His
Dancers (ore 21). Ingresso libero.
Domenica 5 settembre. Legnago. Al Centro archeologico a
partire dalle ore 14 esibizione
do 11 band di cui 10 provenienti
dal territorio nazionale e 1 very
special guest di fama internazionale. Destroy the museum è
il primo festival metal - hardcore di Legnago ed è un progettomanifestazione organizzato e
appoggiato da Verona Hardcore per tutti gli appassionati di
questo genere. Ingresso gratuito.
Lunedì 6 settembre. Cologna
Veneta. In piazza Duomo serata
con Michele & Michele from
Parioli disco (ore 21). Ingresso
libero.
Martedì 7 settembre. Cologna
Veneta. In piazza Duomo serata
con l’Orchestra spettacolo (ore
21). Ingresso libero.
Mercoledì 8 settembre. Cologna Veneta. In piazza Duomo
serata teatrale (ore 21). Alle
23,15 spettacolo piromusicale.
Ingresso libero.
Giovedì 9 settembre. Legnago.
Al Centro archeologico (ore
21.30) commedia teatrale dal titolo “Una busia Veneta” presentata dalla compagnia “Allegro variabile” di Casaleone. Ingresso gratuito.
Venerdì 10 settembre Casaleone. In piazza del Popolo la compagnia Allegro Variabile porta
in scena “Busia”. Ingresso libero con brindisi finale.
ROVERCHIARA / La tradizionale sagra ospita dal 9 luglio una mostra sul mondo del cinematografo negli anni ‘60
Alla Festa del Carmine
si va al cinema con 70 lire
DA 9 AL
13 LUGLIO
la tradizionale
Festa
del Carmine
di Roverchiaretta,
ospiterà
un’interessante
mostra sul cinema
degli anni ’60:
saranno esposte
oltre cento
locandine,
raccolte
da Giuseppe
Franchini.
U
n tuffo all’indietro di
cinquant’anni. Per vivere attraverso una
mostra i mitici anni ‘60
quando un biglietto al cinema costava 70 lire. A fare salire simbolicamente il pubblico sulla macchina del
tempo ci pensa quest’anno
il Comitato Festeggiamenti
di Roverchiaretta che in occasione della tradizionalissima sagra, che ogni anno richiama migliaia di persone,
ha allestito dal 9 al 13 luglio
una bellissima mostra dedicata agli anni ‘60.
Si potrà rivivere o vivere
per la prima volta il tempo
nel quale il parroco di allora, don Bruno Moserle, con
l’aiuto di un gruppetto di ragazzi, costruì sala, palco e
platea facendo nascere il
teatro e il cinema. All’interno del teatro si tenevano
concorsi musicali, si mettevano in scena commedie,
ma soprattutto venivano
proiettati i film. Secondo i
ricordi di ha vissuto quei
momenti, i film proiettati
maggiormente furono “Ercole”, “Via col vento” e “I
dieci comandamenti” (questi ultimi due erano film così
lunghi da essere composti
da sei bobine l’uno). Inoltre
venivano proiettati tutti i
film western dell’epoca. E il
costo del biglietto per entrare al cinematografo era
di 70 lire. Da questi ricordi
prenderà il via la mostra organizzata nell’ex asilo durante i giorni della sagra che
per 5 giorni offrirà balli in
piazza, il luna park, la pesca
di beneficenza, e tante specialità gastronomiche come
la faraona nostrana allo
spiedo, la supercostina, il ri-
sotto al tastatale e amarone.
Ma il passaggio obbligato
sarà appunto visitare la mostra dove centinaia di locandine frutto della passione di
Giuseppe Franchini di San
Michele faranno calare i visitatori in un’atmosfera retrò,
dove i ricordi avranno il sopravvento. Franchini, oggi
pensionato, è sempre stato
un appassionato di cinema.
La sua passione nasce da
bambino, quando per caso
comincia a togliere qualche
locandina affissa sui muri.
Raccoglie affissioni di film di
tutte le epoche, arrivando
ad accumularne circa trentamila e ad accatastarle nel
garage della sua casa. Smette solo quando l’era moderna sostituisce i dipinti che
raffigurano le scene del film
con foto fin troppo perfette, togliendo, secondo lui, fascino alla locandina. La sua
collezione comprende locandine del cinema italiano,
americano, inglese, francese.
Franchini possiede inoltre
tutte le affissioni dei film del
suo idolo, il re del rock’n
roll, Elvis Presley.
La mostra si completa
con gli apparecchi da presa
e da riproduzione della collezione privata di Alessandro Nordera, già noto espositore della festa. Completano la rassegna la macchina
“elettronica” del vecchio cinema del paese con a fianco
i proiettori, funzionanti, dai
quali si potranno gustare
spezzoni di vecchie comiche, conservati da don Mario, ex parroco di Roverchiaretta.
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MARTEDÌ CHIUSO
12
PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
BOVOLONE / Ad un anno dall’insediamento il primo cittadino leghista traccia un bilancio dell’attività svolta
TOMMASO BISSOLI
«D
opo due commissari ed un’amministrazione durata
un solo anno bisognava essere matti a voler amministrare Bovolone, Ma noi garantiremo cinque anni di governo al paese che permetteranno di ripartire con progettualità e iniziative».
Parte da qui Riccardo Fagnani, ad un anno giusto
dall’insediamento come sindaco di Bovolone alla guida
di una giunta leghista, nel
tracciare un bilancio di questo primi 12 mesi di governo
del paese.
Come vede la situazione
sindaco Fagnani?
«La crisi come tutti possono vedere è diventata più
dura con la ferma totale dell’edilizia che solitamente sostiene le casse comunali e il
Patto di Stabilità diminuisce
le possibilità di spesa sempre di più. Nonostante ciò e
con gli strumenti finanziari
ridotti all’osso si è lavorato
molto per impostare una gestione corretta delle risorse
comunali, affrontare i problemi più urgenti e ricostruire la presenza di Bovolone
su tutti i tavoli istituzionali.
L’opposizione, nonostante
conosca la situazione anche
dal punto di vista tecnico,
dirà sicuramente che non abbiamo fatto nulla e quello
che abbiamo fatto lo abbiamo fatto male: detto da coloro che sono stati in amministrazione per anni e in anni
ricchi, che non hanno lasciato tracce positive o che hanno regalato a Bovolone un
commissario, è una beffa».
In questo primo anno che
bilancio tira?
«Elenco alcune cose tangibili che comunque sono
state fatte: messa in sicurezza della pista ciclabile nel
sottopasso di San Pierino, rifacimento della rotonda di
Malpasso. Entro l’estate
verrà riasfaltata tutta via
Madonna compresa la sistemazione dei marciapiedi. Si
sono chiesti finanziamenti
per esempio per la scuola
materna da fare alle Crosare,
la ciclabile a Villafontana e
la piscina coperta. Si sono
portati avanti gli studi per il
nuovo piano regolatore, per
rinnovare il centro storico, il
mercato settimanale, il Parco Valle e la Casa di Riposo.
Abbiamo istituito subito il
Fagnani: «Lasciateci lavorare
Qui siamo partiti da “sottozero”»
«Bisognava esser pazzi per voler governare un paese che in tre anni ha visto due commissari»
Mercato Km 0 per la vendita
diretta dei prodotti agricoli.
Si aprirà entro fine anno la
nuova farmacia comunale.
Per la sicurezza abbiamo assunto un nuovo vigile, acquistato una stazione mobile
e migliorato il sistema delle
telecamere. Con Bovolone
Attiva si passerà alla raccolta rifiuti porta a porta e si faranno accordi con le aziende
più grandi che porteranno
alla stabilità delle tariffe sui
rifiuti e probabilmente alla
soluzione definitiva del problema ambientale della ex
Fazioni».
E sul sociale, come avete
tenuto davanti alla crisi
ed alle richieste della gen-
Il sindaco
di
Bovolone,
Riccardo
Fagnani
(Lega
Nord)
agnani ha deluso to«F
talmente le grandi
aspettative che i bovolone-
te?
«Abbiamo lavorato molto
per mantenere il livello precedente di servizi scolastici,
sociali e dello sport in un periodo in cui invece sarebbe
più facile tagliare: un solo
esempio il contributo dato a
tutte le attività estive per
bambini come i grest. Continueremo a prodigarci per
migliorare i servizi già attivi
e magari a fornirne anche di
nuovi creando le condizioni
economiche per poterli supportare. Giustamente molti
cittadini vorrebbero di più e
più in fretta, ma devono
pensare che stiamo comunque dando seguito a quanto
dichiarato in campagna elet-
LE OPPOSIZIONI
si avevano alimentato nei
suoi confronti. Doveva collegarci più strettamente
con il governo regionale,
gestito ora dalla Lega, ed
invece per colpa dei suoi litigi infantili ci troviamo politicamente isolati. Ciò vuol
dire che i prossimi quattro
anni, senza contributi economici dalla Regione, saranno come il primo: una
tristissima amministrazione ordinaria senza alcuna
significativa opera pubblica».
Questa la “sentenza” di
Osvaldo Richelli, della lista
civica Bovolone Domani,
sul primo anno di amministrazione Fagnani. «Ma la
cosa peggiore - avverte
sempre Richelli - è che,
per mancanza di conoscenza diretta della realtà
sociale di Bovolone, sta rovinando con il suo autocompiaciuto cesarismo la
cosa più bella della nostra
città e cioè quel grande
tessuto umano creato dalle associazioni di
volontariato».
Usa toni forti anche Costantino Turrini
del Pdl: «Purtroppo per i nostri cittadini il bilancio dopo un anno di questa amministrazione è veramente deludente per il ”nulla”
che è stato fatto. Il Pdl nei primi mesi di insediamento ha cercato di porsi in maniera
positiva e propositiva nei confronti di questa amministrazione, la quale non si è resa
disponibile a confrontarsi sulle questioni
che interessano maggiormente i cittadini di
Bovolone e lo si è visto escludendo le mi-
torale per i cinque anni di
mandato ed essendo solo all’inizio siamo fiduciosi di
poter far bene, anche a dispetto della crisi economica
e della propaganda».
Come risponde alle critiche dell’opposizione che
l’accusa di non fare nulla?
«Si è detto che bisognava
essere matti a voler amministrare Bovolone in periodo
di crisi e dopo tre anni dove
si sono succeduti due commissari e una amministrazione che è durata solo un
anno. Ricordiamoci sempre
di ringraziare chi, questi
commissari, li ha fatti arrivare nella nostra città visto
che ciò ha significato trovarsi Bovolone senza progetti e
senza opere pubbliche. Ci
siamo assunti, sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza, questo onere con
senso di responsabilità e dedizione partendo da sotto zero».
rio il Centro per lʼidentificazione ed espulsione degli
immigrati, il sindaco e la
sua maggioranza non hanno risposto. Un silenzio
che preoccupa tutti».
Bilancio negativo anche per la civica “Città Futura” di Sortino e Lovato
che così descrivono la situazione di Bovolone: «Un
anno di vuoto, di immobilità, di contraddizioni, un
anno di inefficienze, di
contrasti e grossolani errori: un anno perso, insomma. Così possiamo sintetizzare gli oltre 365 giorni
di amministrazione Fagnani a Bovolone. Lʼelenco deDa
gli insuccessi di questa
sinistra,
maggioranza è imbarazOsvaldo
zante: solo per citarne alRichelli,
cuni si va dal flop della lotConstantino teria
comunale
alla
disdetta della convenzione
Turrini,
per
i
soggiorni
estivi
degli
Ferdinando
anziani, dal fallimento delSortino
la “Sagra delle Fiere” allʼine Luigi
felice esperimento della
chiusura del centro storiLovato
co, per non parlare dellʼarbitraria rimozione dei vertici della casa di Riposo, decisione annullata
dal Tribunale amministrativo del Veneto,
della pessima figura rimediata con il Comune “gemello” di Stadecken-Elsheim,
dellʼassoluta latitanza del sindaco di fronte
al tema del possibile insediamento di un
Cie sul nostro territorio. E la seduta del
consiglio del 30 giugno non è stata che lʼultimo atto di questa debacle annunciata. Il
nostro gruppo consigliare non starà guardare e continuerà a battersi perché Bovolone non sprofondi nel baratro in cui questa
amministrazione la sta trascinando».
Richelli: «Stanno rovinando anche il volontariato»
Turrini: «Tasse aumentate». Sortino: «Un anno perso»
noranze dalla Consulta Anticrisi e da quella
del Sociale. La crisi che attanaglia le famiglie e le imprese chiede interventi importanti e urgenti, cosa che questa amministrazione fino ad oggi non è stata
assolutamente in grado di fare. Se non investire quelle poche risorse disponibili nelle casse del Comune per finanziare lotterie, acquistare tabelloni luminosi, tagliare
piante come le circa 120 in zona Aie, creare nuovi regolamenti comunali ingessando
le attività sociali, che nessun beneficio
hanno portato alla comunità. Da ricordare
anche lʼaumento di circa il 20% in più delle
tassa sui rifiuti alle imprese e di circa il 16%
in più alle famiglie, assieme allʼaumento
per lʼacquisto del terreno in zona industriale, che di fatto scoraggiano quelle poche
aziende che ancora intendono investire sul
nostro territorio».
«Il confronto democratico in consiglio
comunale si è praticamente ridotto a ”zero”
e la questione del Cie ne è un esempio
lampante - continua Turrini -. Ad oggi alla
domanda legittima dei cittadini che si chiedono, se arriverà o meno sul nostro territo-
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
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V.le del Progresso, 15
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È allarme ozono: valori a 207 mg/mc
quando il limite di guardia è 180
llarme ozono a Bovolone.
A
Sono bastati pochi giorni di
caldo infatti per far schizzare le
Studio di fattibilità
Progetto esecutivo e computo elettrico
Pratiche permessi burocratici
Installazione
Assistenza finanziaria
Vendita prodotti
Formazione
www.puntofotovoltaico.it
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centraline che misurano il gas
nocivo che ogni estate viene a
farci compagnia. Complice la
circolazione atmosferica di tipo
estivo, lʼinquinamento della
Pianura Padana migra verso
sud: e così giovedì 1° luglio a
vedersela peggio sono stati gli
abitanti di Bovolone dove le
analisi dellʼArpa hanno registrato una concentrazione di
ozono di 207 mg/mc, ben oltre
la soglia di attenzione di 180
mg/mc. Superato solo da San
Bonifacio con 223 mg/mc. A
denunciarlo, venerdì 2 luglio, è
stata Legambiente Verona con
un comunicato nel quale ha reso noti i valori dellʼozono e lanciato lʼallarme.
« Per la nostra regione pare
non esserci via di uscita: in inverno il PM10 ammorba lʼaria,
in estate è lʼozono ad insidiare
le vie respiratorie - avverte Michele Bertucco, presidente Veneto di Legambiente -. I prossimi giorni, secondo le previsioni
dellʼAgenzia regionale per la
protezione dellʼambiente, la situazione sembra destinata a
peggiorare: mentre già nelle
scorse giornate sono scattati i
primi sforamenti della soglia di
attenzione, potrebbe essere
valicata anche la soglia di allarme fissata a 240 microgrammi per metrocubo, con caldo e
afa che aggraveranno il disagio per le vie respiratorie».
Sono complessi i meccanismi di fisica atmosferica e di
trasporto di inquinanti alla base della ricorrente emergenza
ozono, ma le cause primarie
restano legate allʼinquinamen-
Michele Bertucco
«La causa sono i gas di scarico
di auto, tir ed aerei. A rischio
di malattie respiratorie
bimbi, anziani e sportivi»,
avverte Bertucco (Legambiente)
to da traffico: sono infatti le
concentrazioni atmosferiche di
idrocarburi incombusti (Cov) e
di ossidi di azoto (Nox) dei gas
di scarico di auto, tir e aeroplani che, in presenza di forte irraggiamento solare, innescano
le reazioni fotochimiche il cui
prodotto finale è lʼozono, gas
estremamente dannoso per le
vie respiratorie. Da qui lʼaumento di casi di asma e di patologie bronchiali croniche, soprattutto nelle fasce più a rischio: bambini, anziani e sportivi. Così, anche chi pensa di
tenersi in forma praticando
sport allʼaria aperta si espone
a seri rischi respiratori.
«Tutto questo ci ricorda, ancora una volta, la necessità di
azioni strutturali per ridurre il
traffico stradale - dichiara Bertucco -. Fintanto che la politica
infrastrutturale della Regione
continuerà a produrre progetti
di nuove strade, non potrà esservi alcun miglioramento. E
viene da chiedersi se i pedaggi
delle autostrade regionali basteranno a pagare le cure a
bronchi e polmoni dei cittadini
veneti».
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13
PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
SANGUINETTO / Presentato al Teatro Zinetti dal patron della Technika il progetto di una centrale a biomasse di cellulosa
Ed ora spunta la bioraffineria
L’impianto lavorerebbe a 45°C, non produrrebbe odori nauseanti e l’acqua verrebbe riciclata di continuo
La bioraffineria proposta da
Technika segue un procedimento
che si sviluppa in più fasi: dapprima
la biomassa viene sminuzzata,
poi suddivisa, in seguito avviene
una trasformazione in zucchero,
per terminare il processo con la
prefermentazione e la fermentazione. I prodotti sfornati si risolvono
in lignina, da potersi utilizzare
come fonte di riscaldamento:
pellet, bioetanolo, carburante
RICCARDO GUERRA
T
eatro Zinetti, Sanguinetto, interno Castello. È il 30 giugno,
ore 21. Sala pressoché
vuota, circa trenta-quaranta pavidi cittadini. È l’occasione buona per presentare un nuovo progetto di
centrale da costruirsi sempre nei territori del Comune.
Il palcoscenico ospita il
titolare dell’azienda Technika, Luciano Patorno, reduce da frequenti collaborazioni all’estero, ed un
collaboratore, l’agronomo
Marco Bertelli. Non c’è
traccia alcuna di politici,
né di una controparte (leggi Comitato anti centrale).
Ragion per cui la conferenza si riduce a presentazione di un progetto alternativo, sempre correlato a
doppio filo con quello della centrale di vecchia data.
Orientandosi tra gli innumerevoli dati consegnati
alla platea, la tecnologia
dell’azienda, realizzata in
collaborazione con un’università americana, verrebbe declinata come bioconvertitore o bioraffineria,
struttura all’interno della
quale potrebbero essere lavorate, per via enzimatica,
biomasse di cellulosa: a
detta dei progettisti, residuali di sfalcio, potatura
(vigne, olivi, verde di casa), ramaglie e residuale
agricolo.
La bioraffineria proposta da Technika segue un
procedimento che si frammenta in più fasi: dapprima la biomassa viene sminuzzata, poi suddivisa negli elementi costituenti
(cellulosa, emicellulosa e
lignina) per via termica ed
enzimatica, in seguito avviene una trasformazione
in zucchero, per terminare
il processo con la prefermentazione e la fermentazione. I prodotti sfornati si
risolvono in lignina, da potersi utilizzare come fonte
di riscaldamento - pellet -,
bioetanolo, carburante che
possiede un potere calori-
Il piano comunque
rimane solo sulla carta,
perché al momento
si cercando soci disposti
a finanziare l’opera
fero maggiore rispetto alla
benzina e che può essere
sfruttato sino al 20% in
miscela con la stessa, senza modifica alcuna ai propulsori odierni, e CO2, o
anidride carbonica.
L’impianto lavorerebbe
a 45°C, non produrrebbe
odori nauseanti e l’acqua
necessaria per le fasi della
lavorazione verrebbe rici-
clata di continuo: fattori da
considerare se sull’altro
piatto della bilancia gravano gli 8 milioni di euro necessari per avere la tecnologia chiavi in mano. Conteggiando anche le 10.000
tonnellate di biomassa necessarie annualmente (per
cui servono 250 ettari circa all’anno, ipotizzando la
produzione
apposita),
l’ammortamento si prolungherebbe per un lustro.
Costi destinati ad un lieve
rialzo, computando all’incirca una decina di posti di
lavoro e due autoarticolati
al giorno per 330 giorni.
Tuttavia, traspare, durante la conferenza sapida
di scienze e biologia, la
possibilità che lo stabilimento possa digerire an-
che rifiuti solidi urbani,
anche se non si comprende
se questa scelta rientri nella politica del gruppo né
come, quanto, quando e
perché l’alimento della
bioraffineria possa divenire da verde frasca a grigia
plastica.
Ma l’aspetto che più rumorosamente disubbidisce
a questa “catarsi” del progetto di una Centrale a
Sanguinetto è il fatto che
non si delinei un gruppo di
industriali decisi all’offerta: Technika Srl propone la
candidatura per una frazione del possesso, il Comune
per un’altra, ma ancora
mancano soci a coprire le
altre quote di investimento. E per ora si ventila soltanto la possibilità che gli
agricoltori si raggruppino
ed acquistino partecipazioni economico-industriali.
Insomma, per realizzare la
“bioraffineria” cercasi imprenditori danarosi. E il
sospetto è che alla fine la
presentazione del progetto
servisse proprio a questo.
Opere pubbliche
Centro giovanile, c’è il progetto
epopea della ristruttuL’
razione del Centro
giovanile di via Amendola,
in Zai a Casaleone, - che si
era spiaggiata qui e lì - pare
avere, oggi, un seguito felice: non è ancora il momento che Ulisse abbracci la
sua Penelope, visto che i lavori ristagnano in un nulla
di visibile, tuttavia le notizie burocratiche puliscono
il futuro torbido.
Dopo che la Regione Veneto aveva concesso un finanziamento di 20.000 euro al Comune di Casaleone,
nel 2005, in vista di una
«ristrutturazione interna
per realizzazione di bagni a
norma per disabili e sistemazioni esterne per supera-
mento barriere architettoniche», l’opera è stata stoppata da numerose traversie.
Il nuovo pacchetto di
aiuti avrebbe dovuto consistere nel passaggio, brevi
manu, dalla Regione all’amministrazione,
di
53.000 euro nell’ottica di
una spesa complessiva di
132.550 euro. Neppure tanto brevi manu: per ottenere
i contributi, è necessario
che venga approvato un
progetto esecutivo. Ora,
pur avendo avuto il consenso del finanziamento nel dicembre del 2007, senza la
previa presentazione del
piano di ristrutturazione pratica inusuale, nell’iter
della Regione -, la giunta
ha rinviato le attività, svirgolando a più riprese la
questione: in soldoni, per
sei volte da Casaleone sono
state richieste proroghe sino al 29 aprile scorso,
quando il progetto definitivo esecutivo è stato approvato.
Più nello specifico, ora
che l’attività - burocratica,
s’intende - ha ripreso a navigare, è possibile che entro il 2012 la seconda parte
degli interventi previsti per
il Centro Giovanile (sistemazione del piano superiore e realizzazione del cappotto e di una scala esterni)
vada a buon fine. (R.G.)
Il municipio di Casaleone
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Salizzole
Compie 20 anni
il premio letterario
riservato a over 60
“Il Tempo
e la Memoria”
ompie 20 anni il concorC
so letterario per ultrasessantenni “Il Tempo e la
Memoria”. È stata presentata il 24 giugno, in Provincia a Verona dallʼassessore
provinciale alla cultura,
Marco Ambrosini, la XX
edizione del concorso letterario regionale “Il Tempo e
la Memoria” che si tiene a
Salizzole. La kermesse,
dedicata agli ultrasessantenni e realizzata dalla Biblioteca comunale “professor Gino Beltramini” e dallʼassessorato alla cultura
del Comune di Salizzole.
con il sostegno e patrocinio
della Provincia di Verona,
della Regione del Veneto e
della Cassa di Risparmio
del Veneto, festeggia con
lʼedizione 2010 ventʼanni di
vita. Istituito nel 1990 con
lʼintento di recuperare e
conservare il bagaglio di ricordi personali e collettivi
di Salizzole, il concorso
avrà questʼanno come tema “Sorrisi”.
Il premio è
aperto a tutti
i residenti
nella Regione Veneto di
età non inferiore ai 60
anni, compiuti entro il
31 agosto
2010
A presentare lʼevento
in Provincia
sono stati il
sindaco di
Salizzole
Mirko Corrà,
la presidentessa della
commissio- La presidente
ne giudica- del premio
trice e figlia Silvana
di Gino Bel- Beltramini
tramini a cui
è intitolato il
premio principale, Silvana Beltramini,
i componenti della commissione
giudicatrice:
Glauco Pretto, Claudia
Ferrarini, Armando Lenotti
e una rappresentante dellʼUniversità del tempo libero, Licia Grigolin.
Il premio si articola in
due sezioni distinte a scelta: prosa o poesia in lingua veneta oppure prosa
o poesia in lingua italiana.
Ogni concorrente dovrà
inviare alla Biblioteca una
sola ed unica opera, inedita e mai premiata in altri
concorsi, entro il 31 agosto.
“Il Tempo e la Memoria” nasce nel 1990 come
concorso letterario locale,
indirizzato ai residenti di
Salizzole, ma grazie allʼimpegno dellʼamministrazione comunale, nel 2000
il concorso estende la partecipazione a concorrenti
di tutta la provincia di Verona. Da una quindicina di
scrittori locali si passò a
una settantina di concorrenti, provenienti da associazioni culturali, case di
riposo e università del
tempo libero del territorio
provinciale. Grazie a consensi e partecipazioni
sempre più numerosi nel
2008, con la XVIII edizione, il concorso si apre ed
estende alla Regione Veneto, con lʼintento di innestare in tutta la regione i
racconti e le memorie di
un vissuto che appartiene
a tutti.
Ogni edizione conserva le proprie opere in un
volume e i temi del concorso sono sempre incentrati sulla narrazione di
episodi legati alla vita personale o sociale dei protagonisti.
I premi, su giudizio insindacabile della commissione sono: 1° premio assoluto di 700 euro allʼopera migliore tra tutte le sezioni; premio di 400 euro
ai primi classificati di ogni
sezione; premio di 400 euro ai residenti Comune di
Salizzole. Lʼamministrazione comunale si riserva
di aggiudicare eventuali
ulteriori premi.
14
PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
ROVEREDO DI GUÀ / Un convegno ha inaugurato la 14. Fiera dedicata al tubero lanciando un nuovo progetto di coltivazione
Il futuro è la “Patata Iodata”
L’esperto: «Oggi in tutte le diete alimentari c’è carenza di iodio e 100 grammi di questo prodotto apportano il 30% del fabbisogno quotidiano»
VIVIANA MARCATI
PERCHÉ È VINCENTE
R
overedo di Guà scommette sempre più sulla
patata. Quello che già
da anni è il prodotto principe
dell’agricoltura locale, assieme al radicchio rosso con
marchio europeo, oggi incontra l’innovazione: quella
della patata iodata. Di questa
novità si è discusso domenica 4 luglio, in una tavola rotonda che ha accompagnato
l’inaugurazione della 14.
edizione della Fiera della
Patata di Rovereto di Guà.
Amministratori pubblici, locali e provinciali, rappresentanti di Coldiretti e di altri
enti del settore e agricoltori
si sono confrontati sul tema
con la “Pizzoli Spa”, l’azienda bolognese che dopo aver
inventato la patata “snella”
ora punta, con il marchio
“Iodì”, su quella arricchita di
iodio.
Il momento potrebbe essere proprio quello giusto
perché, dopo i risultati negativi dello scorso anno, per la
patata veronese e per quella
nazionale le prospettive
sembrano migliori. «Qualità
e prezzo sembrano andare
bene - dice il sindaco di Roveredo, Claudio Cioetto -. Si
sta muovendo qualcosa e bisogna investire sul territorio
e migliorare la redditività».
Della stessa idea anche
Antonio Pastorello, ex sindaco di Roveredo e oggi presidente del consiglio provinciale, che parla di «filiera per
dare forza al territorio», cui
fa eco l’assessore provinciale all’agricoltura Luigi Frigotto: «Stiamo puntando
sulla valorizzazione dei nostri prodotti di qualità, e il
territorio ne è un vero giacimento. E bisogna guardare
al mercato di prossimità,
evitando di far viaggiare
troppo i prodotti».
Il settore agricolo, e quello specifico della patata non
fa differenza, oggi paga uno
sfruttamento eccessivo dei
passaggi di intermediazione.
Fatto 100 il prezzo finale,
solo 17 resta all’agricoltore:
«Si deve ridurre questa forbice, soprattutto nei prodotti
di qualità - avverte Claudio
Valente, vicepresidente di
Veronafiere -. Oggi il made
in Italy, all’estero, è soprat-
I POLITICI
Dal sindaco Cioetto, all’assessore provinciale
all’agricoltura Frigotto, al
presidente del consiglio
provinciale, Pastorello,
al vicepresidente di VeronaFiere, Valente, hanno affermato l’esigenza
di puntare sulla qualità
per aumentare il reddito
degli agricoltori
IL MANAGER
È una scommessa da fare anche per mantenere
alta l’attenzione del consumatore sul prodotto
“patata”. Per renderla
iodata basta una semplice concimazione, ma
fatta secondo regole e
crismi stabiliti dall’Unione Europea
IL MONDO AGRICOLO
Il responsabile della Coldiretti ha evidenziato la
bontà del progetto e la
forza che può avere la filiera nel realizzare l’operazione, ma anche le reazioni dei commercianti
come accaduto con l’esperienza dei mercati a
chilometri zero
I relatori al convegno sulla Patata Iodata: da sinistra
Claudio Valente, Luigi Frigotto, Antonio Pastorello,
Claudio Cioetto, Sergio Barbieri e Filippo Moroni
tutto cibo e vino, e su questo
dobbiamo puntare. E ci vuole un’etichettatura chiara
che dica all’acquirente cosa
va ad acquistare».
La stessa chiarezza che
cerca, e trova, sul mercato la
patata iodata inventata dalla
bolognese Pizzoli, che nel
frattempo si è lanciata anche
su pomodorini e carote allo
iodio. «Spazi e opportunità
sono tanti - spiega Sergio
Barbieri, manager della Pizzoli - ma bisogna fare una
scommessa per mantenere
l’attenzione sul prodotto patata, cogliendo proprio questa opportunità. L’importante è lavorare aggregati e
organizzati, con visibilità
per iniziative, incontri, borse
di studio; anche Bologna in
questi anni soffre, pur con un
prodotto ottimo e tutti abbiamo capito che si deve lavo-
rare in rete: non c’è zona pataticola che possa farcela da
sola e la qualità si fa con la
territorialità. Qui da voi non
è difficile fare una patata
buona, ora cogliete la sfida
in un discorso più globale».
E la sfida si chiama dunque patata allo iodio, che si
ottiene, spiega l’esperto, con
una semplice concimazione
foliare. «Ma sia il prodotto
che il procedimento sono
molto seri - dice Barbieri perché il tutto è regolato da
una normativa europea».
Alla base c’è la consapevolezza che a livello mondiale c’è carenza di iodio in
ogni tipo di dieta (con conseguenti problemi per metabolismo, crescita e mente) e se
fino a ieri la soluzione era
quella del sale marino iodato, oggi con la patata e altre
verdure si può ottenere molto: 100 grammi di patate iodate apportano infatti il 30%
del fabbisogno quotidiano,
che in un adulto è di 150 microgrammi, il tutto senza alterare gusto e qualità e senza
incorrere nei problemi di un
uso eccessivo di sale.
Le prospettive positive ci
sono, una volta compreso il
prodotto e attivata la produzione locale. «Ma senza le
reazioni negative che spesso
si vedono - avverte Filippo
Moroni, dell’ufficio economico della Coldiretti -. Sta
accadendo con i mercati a
km zero, che non piacciono
ai negozianti e speriamo non
accada qui: con questo gruppo va costruita una collaborazione. Basterebbe anche
un centesimo in più di guadagno per chi è coinvolto
nella filiera, sarebbe già un
risultato positivo».
Cologna Veneta
Primi fuochi da campagna elettorale
Nasce il gruppo “La Cologna che vorrei”
è del movimento sulla scena politica
Cʼ
di Cologna Veneta, in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. In
attesa della conferma di una ricandidatura
del sindaco uscente Silvano Seghetto, è il
gruppo civico “La Cologna che vorrei” a
uscire allo scoperto con portavoce Giuseppe Tuzzolo, ex segretario della Margherita
colognese, e che ora farebbe gruppo con
ex esponenti della Margherita e della Lega
Nord.
«Al momento siamo un gruppo di lavoro che si sta confrontando sulle esigenze
del paese - si presenta Tuzzolo - Da settembre faremo i primi passi ufficiali, andando ad incontrare la gente e a presentare il nostro programma».
Obiettivo primario, dice Tuzzolo è quello di ritrovare «i vecchi fasti di Cologna».
«Abito in questo paese da 35 anni e per-
tanto mi considero colognese a tutti gli effetti. Nel gruppo porto la mia esperienza e
anche un mio vecchio pallino, che già avevo ai tempi della lista civica di Damiano
Vedovato: portare lavoro a Cologna - dice
-. Bisogna coinvolgere le aziende, soprattutto quelle legate alla trasformazione dei
prodotti locali. Io allora avevo proposto di
vendere loro i lotti ad un prezzo simbolico
di un euro al metro quadro e poi di vincolarle con delle convenzioni, per garantire
posti di lavoro ai colognesi».
Quellʼidea è rimasta al top delle proposte del nuovo gruppo civico, anche se oggi
cʼè da fare i conti con una crisi ben più pesante di allora, ma la parola dʼordine per
Tuzzolo è una sola: tentare. «Tra le priorità
abbiamo anche la questione ambiente e il
problema rifiuti: per noi il discorso del cogeneratore non è ancora chiuso. Poi ci in-
teressano le infrastrutture, magari andando a ripristinare la vecchia ferrovia, lavorando in accordo con il gruppo che la vuole valorizzare dal punto di vista storico: si
potrebbe farne unʼoperazione storico culturale ma anche economica».
Tuzzolo non ha dubbi sullʼimpostazione
del lavoro che attende il suo gruppo.
«Niente opere faraoniche, il paese non ne
ha bisogno. E neanche utopie: lʼospedale
ormai è morto, non lo si potrà risuscitare,
si può invece potenziare la lungodegenza.
E pensiamo anche allʼistruzione e alla
scuola: un territorio come il nostro non doveva perdere una scuola agraria come era
la Dal Zotto, è stato un pugno nello stomaco. Bisogna porsi lʼobiettivo di riportare un
istituto agrario a Cologna Veneta». (V.M.)
Il municipio di Cologna Veneta.
Tra un anno si vota per il
rinnovo del consiglio comunale
“Crescere Insieme”, autonomia e lavoro contro l’handicap
n luogo dove anche i ragazzi meno
fortunati possono imparare a crescere insieme, a conquistare la loro
autonomia a imparare ed acquisire un
mestiere. È quanto rappresenta oggi
“Crescere Insieme”, la cooperativa sociale con sede a Montagnana e attività a
Pressana che è nata nel 1999 per promuovere il sostegno ed il consolidamento di percorsi di autonomia personale e
di recupero funzionale di ragazzi disabili e
svantaggiati. Oggi, tra Montagnana e Pressana, sono 24 i ragazzi seguiti dalla cooperativa.
«“Crescere insieme” è una struttura
socio-assistenziale diurna con una finalità
formativa che si esplica attraverso due
diversi percorsi, il centro educativo occupazionale diurno ed il centro di lavoro
guidato - spiega Massimiliano Cavriani, direttore di “Crescere Insieme” -. Il primo
è un servizio rivolto a persone diversamente abili, in età giovane e adulta, che
abbiano assolto l’obbligo scolastico, le cui
verificate potenzialità residue non consentano altre forme di integrazione sociale e lavorativa. Mentre il secondo è un
servizio a carattere diurno rivolto a persone diversamente abili che non sono dichiarati idonei a conseguire una qualifica
professionale e richiedono per lo sviluppo delle loro abilità un contesto protetto. Le attività svolte sono orientate al lavoro per far acquisire un mestiere a queste persone. Dal 2002, quando è iniziata
U
l’attività dopo la costituzione della cooperativa nel 1999, sono tre le persone integrate con occupazione stabile».
“Crescere Insieme” è nata dall’intuizione di padre Vitale Vitali, del Centro Pavoniano di Montagnana, che da direttore
della scuola media ha avvertito l’esigenza
di offrire una risposta educativa a giovani
svantaggiati e disabili che non riuscivano
a trovare un’adeguata soddisfazione alle
loro esigenze nel normale percorso di
formazione professionale. «Stiamo parlando di ragazzi con situazioni difficili ma
anche con potenzialità da scoprire e valorizzare ai fini dell’inserimento lavorativo futuro o per la piena realizzazione della loro autonomia - sottolinea Paola Pasqualin, presidente della cooperativa -.
Nell'adempimento della sua mission
“Crescere Insieme” utilizza percorsi e
strumenti diversificati e personalizzati
per il raggiungimento degli obiettivi di
crescita e piena valorizzazione della persona disabile».
Nel 2002 è stato così aperto il centro
di Crosare di Pressana, realizzato recuperando la vecchia scuola elementare concessa in comodato d’uso dal Comune,
dove inizia l’attività vera e propria. Oggi,
“Crescere Insieme” opera su Pressana,
dove vengono seguiti una decina di ragazzi con problemi di autonomia e di relazione, e nella sede di Montagnana, un
“centro diurno con progetto di lavoro
guidato”, dove si fa formazione e accom-
pagnamento al lavoro per una quindicina
di persone che hanno già dimostrato
potenzialità e capacità autonome.
«Stiamo poi portando avanti dei corsi aggiuntivi all’attività diurna della cooperativa, organizzati assieme al “Saiss” il
“Servizio attività di integrazione scolastica e sociale” della Provincia di Padova
e finanziati grazie a contributi del Centro servizi volontariato della Provincia di
Padova e del Comitato di Gestione della
Provincia di Vicenza, che vanno dall’attività in piscina all’ìppoterapia, dai corsi
per i genitori a quelli di formazione per
operatori volontari, alle gite anche di più
giorni - conclude il presidente Cavriani . Abbiamo poi pronti due progetti per
proseguire la nostra attività. Uno è un
vero sogno, nato però da quelle che sono le reali esigenze del territorio: dar vita ad un progetto di residenzialità, con
appartamenti protetti, per quelle persone assistite che hanno acquisito autonomia. Abbiamo alcuni ragazzi che oramai
sono adulti e con genitori molto anziani
per cui è necessario iniziare a pensare a
quello che viene definito il “Dopo di
noi”, cioè cosa sarà di loro alla morte
dei genitori. L’altro progetto è la creazione di un terzo centro a Montagnana.
Su entrambi, abbiamo
idee e progetti, mancano per ora le risorse,
ma confidiamo nella
Provvidenza».
per il sociale
La sede
della comunità
Crescere Insieme
e, a sinistra, ragazzi
in piscina
e., sopra, al lavoro
15
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PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
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17
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Questo numero di Primo Giornale è stato chiuso in redazione il 6/7/2010 alle ore 12. Il prossimo numero sarà distribuito a partire dal 7/9/2010.
PRIMO
GIORNALE
35.000 COPIE
Direttore responsabile
Massimo Rossignati
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IN REDAZIONE: LAURA VIGHINI, MIRCO VENTURINI
COLLABORATORI:
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ELISA BERNARDELLO, SIMONE BELLINI, STEFANO BELLINI,
EMMANUELE BIROLI, TOMMASO BISSOLI, PAOLO CECCO,
GIAMPAOLO DONINI, EMANEULA FASOLI, RICCARDO GUERRA,
VIVIANA MARCATI, SANDRO MELOTTO, LIDIA MORELLATO,
VALERIA MOSCHETTA, ANNA TAROCCO, GIANLUCA VIGHINI,
ILARIA ZANETTI, FEDERICO ZULIANI
FOTO: JOLLY FOTO - DENNER DOMINIQUE/FOTO DANTE
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PRIMO GIORNALE - 7 LUGLIO 2010
ECONOMIA
& AGRICOLTURA
PRODOTTI DA VALORIZZARE / L’assessore all’agricoltura e presidente della Coldiretti di Casaleone alla testa dell’organismo di tutela
Allevamento
Il Consorzio del Radicchio sceglie Ambrosi
Galan: «Le multe
delle quote latte
vanno pagate»
coordinazione e cooperazione».
Inoltre, il presidente Ambrosi ha sottolineato come
«il Consorzio del Radicchio
di Verona Igp si ponga, oggi,
come organo primario di
salvaguardia di quelle aziende del territorio impegnate
nello sviluppo geo-agricolo
e nella produzione dell'ortaggio, in ossequio ad una
migliore e maggiore valorizzazione su un mercato concorrenziale e ancora scosso
dalla recessione. In questo il
Consorzio può e deve giocare la sua partita, a partire
proprio della prossime settimane, nel momento dell'imminenza della semina del
Radicchio di Verona Igp».
e multe per le quote
«L
latte non rispettate
vanno pagate».
RICCARDO GUERRA
I
l casaleonese Lorenzo
Ambrosi alla guida del
Consorzio del Radicchio.
Il ricambio all'apice del
Consorzio del Radicchio di
Verona Igp, che ha sede in
viale del Lavoro 52 a Verona, è avvenuto in seguito alle dimissioni rassegnate dal
presidente, Guido Albarello.
Lo scorso 31 maggio, il consiglio d'amministrazione si è
riunito per decretare il successore. Il tavolo di lavoro,
composto da Lucio Cogo,
Giorgio Sambugaro, Guido
Albarello, Luca Guerra,
Graziano Morando e Gianni
Meneghelli, ha scelto, come
successore del rinunciatario
e come nuova guida del
Consorzio, Lorenzo Ambrosi, già presidente della Coldiretti di Casaleone e, nello
stesso Comune, assessore
all'agricoltura.
Ambrosi, che rimarrà sullo scranno di presidente del
Consorzio del Radicchio per
tre anni, anche se non ha
escluso una rivisitazione
dello Statuto regolatore del
Consorzio, ha subito posto
in evidenza l'importanza
dell'attività svolta dei predecessori, da Guido Albarello
a Alberto Rossini, a Oscar
Sambugaro, ma, in special
modo, del responsabile dell'aggregazione del gruppo,
nel 1997, e dell'iter di raggiungimento dell'Identificazione geografica protetta,
Giorgio Sambugaro.
«Il valore dell'organizzazione, che oggi unisce circa
ottanta associati, e cioè ancora appena il 25% dei quattrocento produttori della coltura del Radicchio di Verona
Igp, computando aziende
agricole e realtà commercianti, la maggior parte dei
quali della zona di Cologna
Veneta, è innegabile - ha
Radicchio di Verona in mostra alla tradizionale fiera di Casaleone
A sinistra, Lorenzo Ambrosi eletto presidente del Consorzio dell’Igp
detto il nuovo presidente
Ambrosi -. C'è ovviamente
la necessità di aumentare gli
associati ed arrivare ad un
grosso numero di soci-produttori. Nel desiderio di una
prospettiva futura di lavoro
congiunto unitamente ai
propri soci, con il progetto
da concretizzare già all'interno di questo mandato, di
migliorare qualità, promo-
zione e valore sul mercato
del prodotto. In un certo
senso, va superata la tendenza di un'agricoltura solitaria,
isolata ed unilaterale, per
raggiungere una maggiore
ASSEMBLEA CONFCOMMERCIO
Arena: «Contro la crisi preservare i negozi storici»
onfcommercio fa il punto
C
sulla crisi nellʼassemblea
generale annuale dei soci, che
si è svolta giovedì 29 giugno
nella sede di Confcommercio
Verona-Imprese per lʼItalia in
via Sommacampagna al Quadrante Europa.
I lavori sono stati aperti dalla relazione del presidente provinciale, Paolo Arena, che ha
toccato tutti i temi dellʼeconomia, dalla crisi alla formazione,
dallʼattività sindacale al rapporto con gli enti locali. Arena ha ricordato i suoi primi sette mesi
al vertice della Confcommercio
scaligera caratterizzati da unʼintensa attività, dal recente incontro con il Procuratore aggiunto della Repubblica
Angela Barbaglio per approfondire il tema dellʼusura, alla costituzione del Gruppo Grandi Imprese con il leader confederale Carlo Sangalli.
«Con Confcommercio Veneto - ha detto Arena - stiamo lavorando per arrivare al mantenimento dello “status quo” delle grandi strutture di
vendita. È indispensabile tutelare il tessuto distributivo esistente valorizzando i negozi di vici-
nato. Per rivitalizzare i “centri commerciali naturali”, straordinario mix di commercio, arte e cultura - ha proseguito il presidente di Confcommercio - servirebbero infrastrutture, parcheggi,
mezzi pubblici affidabili e frequenti: un mix di ingredienti che raramente riscontriamo nei nostri
paesi».
Il presidente Arena non si è sottratto al tema
della difficoltà di accesso al credito da parte del-
le aziende in questo momento
di crisi, auspicando che «le
banche non valutino le aziende
solo dai loro bilanci, ma dalla
storia, dal vissuto dell'imprendiL’assemblea
tore, dai valori etici e sociali che
annuale
esprimono», ed ha ricordato lʼedi Confcomsito dellʼassemblea del consormercio
zio di garanzia per il credito
Verona
Confidi Veneto dello scorso 28
aprile che ha sancito di fatto
che ha
lʼingresso della stessa Confidi
approvato
in Confcommercio Verona, «la
il bilancio
quale migliorerà così il servizio
2009 ed il
di finanziamento e consulenza
preventivo
finanziaria ai soci».
Sono poi intervenuti lʼasses2010
sore alle attività produttive del
Comune di Verona Enrico Corsi; il presidente di Veronafiere Ettore Riello; il
presidente di Confartigianato Upa Ferdinando
Albini e quello di Confesercenti Silvano Meneguzzo, per la prima volta presente a unʼassemblea di Confcommercio. Lʼassemblea si è chiusa
con la consegna del Premio Fedeltà agli associati con venti anni di iscrizione e lʼapprovazione,
avvenuta allʼunanimità, del conto consuntivo
2009 e del bilancio preventivo 2010.
Lo ha detto mercoledì
30 giugno il Ministro delle
politiche agricole alimentari
e forestali, Giancarlo Galan, durante lʼaudizione alla
Commissione Agricoltura della Camera
dei Deputati, affondando un
tema che
resta caldissimo. E
che da anni vede i
Comitati
spontanei
del latte, i
cosiddetti
Il ministro
“Milk WarGiancarlo
riors”, tra i
Galan
quali quello veronese guidato
da Wilmare Giacomazzi,
battersi per la revisione
completa del sistema delle
quote latte. Con azioni anche legali come la recente
denuncia alla Procura nei
confronti dellʼAvepa, lʼAgenzia veneta dei pagamenti in agricoltura, con
lʼoccupazione anche della
sede di Padova di Avepa.
«Mi dispiace di dover
togliere qualsiasi illusione.
Le sanzioni vanno pagate
rispettando totalmente lʼaccordo con lʼUnione Europea. La questione quote
latte è stata chiusa con la
legge 33 perché dopo lʼapprofondimento fatto su mio
incarico da Agea non è
emerso nessun elemento
oggettivo che permetta di
concludere che siano stati
fatti errori nel calcolo delle
multe. Né è possibile pensare a rinvii del pagamento
della prima rata della rateizzazione prevista dalla
legge 9 aprile 2009, n. 33 o
dalla stessa rata delle legge n. 119».
«Il problema - conclude
Galan - è che cʼè stato chi
ha illuso gli allevatori».