tempo di foulard
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tempo di foulard
C MODA tempo di F ulard al collo, in testa, annodato alla borsa o alla vita Eleonora Garufi C on un’estate dal sapore autunnale e un inizio autunno dai toni estivi, non si è mai al riparo da sbalzi di temperatura e correnti improvvise. Il dilemma del “Come mi vesto?” attanaglia tutti. Abbigliarsi “a cipolla” (a strati) è un'ottima soluzione. Ma c’è qualcosa che da tempi remoti ci aiuta a prevenire mal di gola, mal di collo e malesseri di stagione. Da sempre presente nella Moda stiamo parlando del Foulard divenuto sinonimo di eleganza e perfezione. Le tracce di questo pezzo di stoffa legato al collo risalgono a tempi remoti: in Oriente mille anni prima di Cristo e in Occidente nel secondo secolo d.C.. Indumento dei soldati su i campi di guerra, si ritrova poi nei campi contadini, usato dalle donne per proteggersi dal sole. Con il tempo questo accessorio d’abbigliamento diviene un pezzo da coordinare all’abito, un accessorio particolare, ricercato, sinonimo di pudore, eleganza e raffinatezza. Pensiamo per esempio alle donne che, apprestandosi ad andare in Chiesa, si coprivano scolli e decoltè con foulard meravigliosamente abbinati alla mise domenicale. Il foulard come lo intendiamo e lo conosciamo oggi nasce nel ‘900. Il suo nome ha origine dalla lingua francese della Provenza. Un capo prezioso, che deve essere leggero, morbido, brillante e colorato. Tra i personaggi portatori sani di HERMERS SCARF CARDS 82 foulard, non possiamo mancare dal citare la mitica Audrey Hepburn, che ricordiamo con un foulard annodato intorno al viso, abbinato a grandi occhiali neri; poi c’è Isadora Duncan, celebre danzatrice, vittima del suo fascino: morì nel 1927 a causa del suo vezzo di portare una lunga sciarpa. Il suo foulard si incastrò nelle ruote dell’automobile sulla quale era appena salita, uccidendola. Ma bando ai macabri ricordi. Il foulard diventa accessorio del mondo della moda grazie ad Hermes che nel 1937 lo commercializza, nella sua complessa tramatura di lana, seta, o cotone. La sua casa di moda diventata l’icona del foulard e propone 36 modi diversi di indossar- lo: un quadrato di novanta centimetri intessuto con quattro chilometri di fil di seta. Ma altre sono le misure e tantissime le maison che ne hanno fatto un’arte: Dior, Chanel, Givenchy, SaintLaurent e Louis Vuitton, in Francia. In Italia Roberta di Camerino, Gucci, Valentino e Ferragamo. Al collo, in testa, annodato alla borsetta o alla vita, simbolo di lusso, di eleganza, di femminilità ma anche di praticità e comodità. Il foulard e la sua fantasia, il modo in cui lo si indossa, esprimono qualcosa di quel che siamo e che ci differenzia dagli altri. L’ennesimo modo per essere al passo con la moda. E tu? Che tipo di foulard porti? 83