La storia della strada e delle alternative
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La storia della strada e delle alternative
La nuova strada di S. Ilario dagli anni ‘60 dello scorso secolo ad oggi Per risolvere il problema della viabilità di S. Ilario esistono diverse soluzioni, già studiate in passato, ma il Comune porta avanti un progetto che, oltre a lasciare senza strada la maggior parte degli abitanti, è quello a maggior impatto paesaggistico ed ambientale. 1882 Viene realizzata una strada carrabile da Nervi a S. Ilario, grazie all’impegno politico ed economico di Bernardo Marsano, che contribuisce personalmente a finanziare la realizzazione della strada. Bernardo Marsano era “uomo politico attento e ricettivo alle emergenti istanze sociali della sua regione. Lo interessarono tre grandi problemi: l’istruzione dei contadini, la costruzione di una strada carrabile da Nervi a S. Ilario e l’acquedotto per portare l’acqua dal Monte Cordona, bosco della Fontanassa, fino alle <<fasce>> di Sant’Ilario. Tre obiettivi che riuscì a portare a pieno compimento prima di morire. ” (L. Viacava, G. Roberto, 1982) Anni ’60-70 A S. Ilario i coltivatori e i floricoltori, avvertendo l’esigenza di una viabilità che consenta il trasporto dei materiali con un trattore o con una motocarrozzetta ai terreni non serviti dalla strada costruita nel 1882, propongono di prolungare la strada che proviene da Sessarego (Bogliasco) per servire tutto il paese, che si sviluppa a NordOvest dell’Istituto Agrario “B. Marsano”. Non c’è alcuno che diventi promotore di questa idea. 1980 Ottantotto coltivatori (48 coltivatori diretti e 40 coltivatori part time) di S. Ilario , assistiti dal Consorzio Agricolo Zona 1 di Genova, chiedono il miglioramento della viabilità: “ I coltivatori diretti della parte alta di S. Ilario, nell’intendimento di migliorare le condizioni di viabilità e soprattutto di lavoro, chiedono di rendere agibili con mezzi agricoli gli itinerari segnati rendendo così più agibili gli accessi ai terreni situati in scomode posizioni, oggi a malapena accessibili pedonalmente e con faticosi trasporti a spalle di materiali e concimi. Gli itinerari stessi aiuterebbero gli agricoltori a salvaguardare il patrimonio di muri a secco e fasce olivicole…” 1981 (Soluzione A) Gli ingegneri Dapelo, Di Sefano, Mazzone , dello studio Mazzone Urgeghe, ingegneri associati, progettano una strada che segue il tracciato delle mulattiere esistenti. All’Istituto Marsano di S. Ilario perviene una richiesta di cessione di piccole aree ai confini delle proprietà dell’Istituto per consentire l’attuazione del progetto. Nel Verbale n. 87 del Consiglio d’Istituto dell’Istituto Marsano del 20 febbraio 1981 si legge: “Adattamento delle strade pedonali: Via della Fossa dei Carboni, Via dei Tasso, Via superiore dei Penchi, Via Ravano, Via Poggetto di Sopra, Via della Serra di Musanega, Via Poggetto, Via Pianello, Via dei Gerolami, Via Lastrego.”… “Parere favorevole e trasmissione di tutti gli atti al Ministero competente per la ratifica della delibera”. Il progetto non viene mai realizzato. 1993 (Soluzione B) Viene messo a punto un nuovo progetto di viabilità, che, anche in questo caso, prevede l’adattamento di percorsi esistenti. Nuovamente perviene all’Istituto la richiesta di piccole aree ai confini delle proprietà lasciate alla Scuola da Bernardo Marsano nel 1882. Nel verbale n. 259 del Consiglio d’Istituto dell’Istituto Marsano del 28 gennaio 1993 si legge: “Parere favorevole all’unanimità e trasmissione al superiore Ministero degli atti necessari all’ottenimento dell’autorizzazione alla cessione delle aree interessate.” Il progetto non viene mai realizzato 1993-1997 Viene effettuato durante l’amministrazione Sansa uno studio di fattibilità per la realizzazione di 8 cremagliere. Le cremagliere non vengono realizzate 2005 L’amministrazione Comunale esprime parere favorevole per la realizzazione di un impianto meccanizzato di risalita a S. Ilario da Via alla Strada della Scuola d’Agricoltura a Via dei Tasso. 2007-2008 Viene realizzata una strada che soddisfa l’esigenza di un esiguo numero di abitanti di S. Ilario, nella zona di S. Rocco, mentre il grosso nucleo del paese continua a vivere nel disagio di non avere una viabilità adeguata. 2008 (Soluzione C) All’ Istituto per l’Agricoltura “B. Marsano” perviene il progetto di una strada diretta a Sud Est dell’Istituto ( il paese è a Nord Ovest), che potrebbe servire pochissime famiglie e che taglierebbe in due lo storico podere Costigliolo dove sorge la Scuola Agraria fondata da Bernardo Marsano nel 1882. La strada verrebbe realizzata con i Fondi di Sviluppo Rurale e danneggerebbe l’unica realtà rurale di rilievo dell’area interessata. Il Consiglio d’Istituto chiede di prendere in esame un tracciato che, pur rispondendo alla legittima esigenza di una viabilità adeguata, non danneggi un bene che per il suo valore paesaggistico, (storico, culturale, agricolo, naturalistico, ecologico), rappresenta una risorsa preziosa per tutta la Comunità. Vengono perciò indicate alcune alternative con la disponibilità, già dimostrata in passato, a cedere quelle piccole superfici di terreno, al confine della proprietà, necessarie ad ampliare i percorsi già esistenti che seguono le curve di livello e che risponderebbero finalmente al bisogno più volte manifestato dagli abitanti di una viabilità adeguata. 2009 Il nuovo progetto che perviene all’Istituto con la minaccia di un esproprio, manifestata dal Sindaco Marta Vincenzi durante un’assemblea pubblica, ricalca il progetto del 2008, con notevole danno al patrimonio paesaggistico dell’area. Gli organi collegiali dell’Istituto per l’Agricoltura e l’Ambiente “B. Marsano”, consapevoli della responsabilità morale nella tutela di un patrimonio che appartiene alla Comunità, si preoccupano di diffondere la conoscenza delle caratteristiche pregevoli del bene che verrebbe irrimediabilmente danneggiato. Nella notte tra il 14 e il 15 luglio ignoti tagliano 18 piante di vecchie cultivar locali liguri a rischio di estinzione, raccolte e propagate con un paziente lavoro iniziato da più di dieci anni in collaborazione con agricoltori e vivaisti, in linea con la Convenzione Internazionale di Rio de Janeiro del 1992 per la conservazione della biodiversità, proprio nel Campo Catalogo dove l’ultimo progetto prevede il passaggio della strada.