RASSEGNA STAMPA CISL del 19 luglio 2013
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RASSEGNA STAMPA CISL del 19 luglio 2013
UST SALERNO RASSEGNA STAMPA 19 LUGLIO 2013 A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE 24 Cilento - Diano - Bussento Metropolis Venerdì 19 Luglio 2013 Corisa/4. Gli addetti, che vantano 13 mensilità arretrate, chiedono le dimissioni di Del Gaudio Vallo della Lucania. I lavoratori del Consorzio Smaltimento Rifiuti Salerno/4, ormai da undici giorni incatenati al monumento ai Caduti in piazza Vittorio Veneto a Vallo della Lucania, tornano a chiedere l’allontanamento del Commissario Liquidatore Domenico Del Gaudio. “Non è giusto - spiegano gli operai del Corisa/4 che noi dobbiamo stare in strada, lontani dalle nostra famiglie, giorni e giorni per vederci destinato un misero acconto di 3mila euro sui 14 stipendi arretrati che non sono stati pagati, mentre il Commissario riceve 6.500 euro al mese senza compiere a fondo il suo dovere”. L’attacco al massimo vertice del Consorzio questa volta è particolareggiato perché gli operai chiedono le dimissioni del Commissario in quanto “… nonostante i vari creditori andavano a pignorare i beni essenziali per la sopravvivenza del Consorzio, mai si è adoperato per fermare un tale scippo che si è andato a riversare direttamente sull’operato di noi lavoratori che non abbiamo più potuto svolgere il nostro impiego con regolarità”. Intanto al presidio degli operai è arrivata anche l’indiscrezione che entro pochi giorni si dovrebbe venire a conoscenza dell’esatto importo della Operai contro il Commissario: “Guadagna 6.500 euro al mese” Monitoraggio tra i Comuni per recuperare le somme dovute Il vescovo Miniero: “Spero che la vertenza sia presto risolta” cifra che i Comuni morosi andranno a versare per rientrare dalla massa debitoria, anche se già numerosi enti stanno provvedendo a creare liquidità visto che attualmente si parla di oltre 700mila depositati in banca. “Quello che ci lascia perplessi - aggiungono gli operai - è che nessun primo cittadino, tranne quello SALA CONSILINA Intesa fra Comune e Inps a favore degli anziani non autosufficienti Sala Consilina. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, il Piano di Zona S10, ex s4, con comune capofila Sala Consilina, aderisce ad “Home Care Premium”, progetto finanziato dall’Inps Gestione Dipendenti Pubblici. Si tratta di un’iniziativa progettuale di assistenza domiciliare della quale, nel territorio di competenza dell’Ambito S10 ex S4, n beneficeranno i pensionati Inpdap non autosufficienti residenti in uno dei 19 comuni del Vallo di Diano e del Tanagro. Ad Home Care Premium hanno aderito anche altri Piani di Zona salernitani, ovvero quelli degli Ambiti S1, S2, S3 ed S8. E questa mattina, alle 10.30, presso il comune di Cava de’ Tirreni, si tiene la presentazione dell’iniziativa. All’incontro parteciperanno i sindaci dei comuni capofila dei Piani di Zona aderenti ed in particolare, per il Piano di Zona S10 ex S4, il sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, per l’Ambito S1, e per l’Ambito S8 ex S7 l’assessore alle politiche Sociali del comune di Castellabate, Umberto Giannella, delegato del Sindaco del Comune Capofila Costabile Spinelli. MONTE SAN GIACOMO di Vallo della Lucania con cui c’è stato pure un piccolo screzio, è venuto per dimostrare la propria solidarietà alla vertenza. Speriamo che i rappresentati istituzionali più vicini alle problematiche territoriali si facciano presto vivi così da poter interloquire da vicino”. Nel frattempo arriva la solidarietà alla protesta da parte del massimo espo- nente della Diocesi di Vallo della Lucania, il vescovo Ciro Miniero, che nel corso della cerimonia di intronizzazione della statua del Santo Patrono ha dedicato un pensiero ai lavoratori in piazza. “La festa di San Pantaleone il prossimo 27 luglio deve essere un momento di concordia e di gioia, anche se la mente non può essere distolta da coloro che da diversi giorni sono piazza a protestare per ottenere quanto loro dovuto. Sono vicino ai lavoratori del Corisa/4 e spero che la vertenza venga presto a soluzione”, ha sottolineato il vescovo Miniero. Nicola Salati © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Furti in locali pubblici: arrestati due cugini Traditi dal bancomat Camerota. I Carabinieri della stazione di Marina di Camerota, comandati dal luogotenente Massimo Di Franco, hanno tratto in arresto M.D.I., 31enne del posto, e suo cugino A.D.I., appena ventenne, responsabili dei reati, commessi in concorso, di furto aggravato e continuato e furto in abitazione. I fatti risalgono alla notte tra il 9 ed il 10 aprile, quando a Marina di Camerota furono commessi alcuni furti. In particolare il primo venne perpetrato nel bar “Negroni”, dove fu asportata la carta bancomat del titolare. Il secondo colpì la sala giochi “Zancale”: nell’occasione i ladri entrarono anche all’interno dell’abitazione del titolare per asportare circa 500 Euro in contanti. Ma i malviventi commisero un errore. Infatti nella stessa nottata, con la carta bancomat asportata, venne prelevata la somma di 750 euro da uno sportello bancario. E proprio da questo importante indizio sono state avviate le indagini che hanno portato a visionare i sistemi di videosorveglianza della banca, a riconoscere i soggetti e ad effettuare numerose perquisizioni, rinvenendo la refurtiva e tracce utili della commissione dei furti. Il gip del Tribunale di Vallo della Lucania ha emesso le ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei due giovani, che sono agli arresti domiciliari. Dissequestrato l’impianto dei Bertolini Ascea. Padre e figlia, ai domiciliari per bancarotta, hanno chiesto la libertà Ascea/Casal Velino. Dissequestrato ieri l’impianto di betonaggio di proprietà della famiglia Bertolini situato a Castelnuovo Cilento, sulla sponda destra del fiume Palistro, al confine con Ascea, e costituito da beni mobili ed immobili, attrezzature ed automezzi per un valore di circa un milione e duecentomila euro. La decisione è stata assunta dal tribunale di Vallo della Lucania, in particolare dal sostituto Alfredo Greco, per evitare di deprezzare il valore dell’azienda e per tutelare i livelli occupazionali rappresentati da 10 dipendenti. La Guardia di finanza di Vallo della Lucania aveva eseguito lo scorso 5 luglio un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip Elisabetta Garzo, in seguito all’arresto di Giuseppe e Marianna L’impianto di betonaggio dissequestrato Bertolini, padre e figlia, per bancarotta fraudolenta e false comunicazioni sociali. L’mpianto di betonaggio insiste su un’area di circa 30.800 metri quadrati, unitamente a 19 unità immobiliari. L’operazione era stata portata a termine dalle Fiamme Gialle di Vallo della Lucania gli ordini del tenente Giovanni Statello, coordinate personalmente dal sostituto procuratore Alfredo Greco. Secondo l’accusa gli imprenditori avrebbero causato il dissesto della società, operante nella gestione del calcestruzzo, distraendo dal bilancio circa un milione e mezzo di euro. Giuseppe Bertolini, 63 anni e amministratore della Beton Bert, e la figlia Marianna Bertolini, 33enne amministratrice della Calcestruzzo Bertolini, sono in attesa di conoscere l’esito dell’istanza presentata dal loro avvocato Angelo Segreto relativamente alla reimmissione in libertà considerato che entrambi sono agli arresti domiciliari. a.b. POLLA Una strada ed un busto Ospedale, 9 reparti in meno. Polemiche con Sapri per Antonio Nicodemo Monte San Giacomo. Prima l’inaugurazione di una strada dedicata ad Antonio Nicodemo; poi un convegno che ripercorre la vita, l’impegno, le opere ed anche la tragica morte del sindaco Nicodemo avvenuta proprio sugli scranni della casa comunale. Ed infine un busto all’ingresso dell’asilo che prenderà il suo nome. Tutto in un giorno solo, a circa 53 anni dalla sua dipartita. L’appuntamento è per domani alle ore diciotto presso il municipio a Monte San Giacomo. Un evento organizzato dall’Associazione Libertas Antonio Nicodemo, presieduta da Gerardo Marotta che ha trovato piena adesione da parte del comune. Antonio Nicodemo ha donato tutta la sua esistenza alla crescita della comunità, nel lungo e difficile periodo post bellico. CAMEROTA Polla/Sapri. Perde nove reparti, sugli attuali diciannove, l’ospedale di Polla. E’ quanto prevede il Piano aziendale dell’Asl Salerno redatto dal direttore generale Antonio Squillante. Monta la protesta nel Vallo di Diano anche in considerazione del fatto che ad essere cancellati saranno reparti di eccellenza quali quelli di oculistica, neurologia, nefrologia, fisiopatologia respiratoria, otorino e pediatria. Strutture per l’assistenza sanitaria invidiate anche in altre realtà territoriali unitamente a quelle del centro trasfusionale e di radiologia. Magra consolazione per le popolazioni locali come per gli stessi operatori sanitari il fatto che all’ospedale di Polla sono stati assegnati 228 posti letto. Così monta la protesta nei riguardi dei ver- tici dell’Asl salerno pure in considerazione del fatto che l’ospedale di Sapri, a cui i posti assegnati sono 120 posti, sono state confermate le attuali 8 unità complesse. Due in meno rispetto all’ospedale di Polla che, però, ha cento posti-letto in più. In base alla soppressione dei nove reparti presso l’ospedale di Polla ecco che gli attuali primari, ma anche parte del personale infermieristico, sono destinati ad essere trasferiti altrove. Inoltre saranno cancellati anche i reparti di dermatologia e la reumatologia che registrano centinaia di interventi all’anno. Il tutto si consuma tra il silenzio dei rappresentanti istituzionali e con le organizzazioni sindacali che non riescono a contrastare le decisioni assunte dall’Azienda Sanitaria Locale Salerno. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web TEGGIANO Due furti in abitazioni nelle case a Corticato Teggiano. Due furti all’interno di abitazioni in Via Provinciale del Corticato, lungo il rettilineo Pantano-Silla. Il primo si è verificato, in pieno giorno, in un ufficio. I ladri hanno portato via un iPad e documenti conservati in una custodia. L’iPad è stato successivamente ritrovato sul ciglio della strada a poche centinaia di metri di distanza. Nella notte, invece, i malviventi si sono introdotti in una casa non abitata, entrando dalla finestra. Messe a soqquadro diverse stanze: bottino magro, un televisore. Indagano i carabinieri della locale stazione. www.metropolisweb.it Capaccio - Agropoli Metropolis Venerdì 19 Luglio 2013 Il nosocomio napoletano con decreto reinserito nella rete di emergenza Agropoli. “Modificare il decreto 49 e reinserire l’ospedale civile di Agropoli nella rete dell’emergenza”. E’ questa la richiesta che giunge dai cittadini di Agropoli e dell’intero comprensorio dopo che hanno appreso come l’ospedale di Casoria, in provincia di Napoli, sia stato reinserito nella rete di emergenza proprio dopo una modifica al decreto 49 approvata lo scorso 20 giugno. “Evidentemente, prevalgono le valutazioni di carattere politico e di collocazione geografica. Infatti, con Decreto Commissariale n. 72 del 20/06/2013, il Presidio ospedaliero S. Maria della Pietà di Casoria è stato inserito nel II livello della rete dell’emergenza. - sottolinea in una nota il Consigliere Regionale del Pd Donato Pica - A questo punto, sarebbe interessante conoscere il parere del Ministero della Salute che su Il Pdl agropolese invoca l’intervento dei rappresentanti istituzionali precedenti analoghi casi non ha interferito e che invece farebbe bene ad avviare una verifica generale sullo stato di attuazione del Piano di rientro in Regione Campania. Come opposizione ribadiamo con forza la richiesta di una seduta Salvato l’ospedale di Casoria Monta la protesta ad Agropoli Chiesta una seduta monotematica del Consiglio regionale monotematica del Consiglio Regionale sulle effettive modifiche da apportare al Decreto n. 49/2010 che a tre anni dalla sua emanazione non corrisponde più alla realtà dei fatti ed alle necessità assistenziali dei cittadini. Sono comunque evidenti- conclude- le disparità di trattamento, nel momento in cui non si riesce ad avere un riscontro alle segnalazioni riguardanti la Provincia di Salerno ed alla rete dell’emergenza con particolare riferimento agli ospedali di Agropoli, Roccadaspide e Scafati ed al presidio della Costiera Amalfitana”. Intanto il dirigente agropolese del Pdl Emilio Malandrino chiede la convocazione di una apposita seduta di Consiglio regionale per affrontare la vicenda legata all’operatività dell’ospedale di Agropoli. In una nota, inviata al presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro, all’on. Schiano di Visconti (presidente del- Ferma opposizione contro la chiusura dell’ospedale di Agropoli la commissione sanità), ai consiglieri regionali Giovanni Baldi, Monica Paolino e Giovanni Fortunato e al manager dell’Asl Salerno Antonio Squillante, scirive: “relativamente alle proprie competenze, volersi attivare per una convocazione ad hoc del Consiglio Regionale, unico organo sovrano a legiferare in tale direzione, che possa finalmente e definitivamente riportare in discussione e, se opportuno, rivisitare e/o rimodulare il “decreto 49” e la conseguenziale attuazione del piano aziendale che prevede tra le azioni poste in essere il provvedimento di dismissione dell’Ospedale di Agropoli, mortificando in maniera irriguardosa, irrispettosa, e probabilmente ai limiti della responsabilità oggettiva, una così vasta Comunità”. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Sversamento rifiuti tossici, sigilli lungo il fiume Sele 23 Agropoli Investe un operaio con il suo scooter : entrambi ricoverati Agropoli. Il diciassettenne G.F. ha investito con il proprio scooter alle tre della notte tra mercoledì ed ieri un addetto alla raccolta dei rifiuti costretto al ricovero presso l’ospedale di Vallo della Lucania per una frattura scomposta alal spalla. L’incidente stradale, sulle cui modalità stanno indagano i carabinieri della compagnia di Agropoli per appurare eventuali responsabilità, si è registrato sulla collina San Marco di Agropoli, nei pressi del residence Le Terrazze. Secondo le testimoninazie di entrambi gli involontari protagonisti coinvolti nel sinistro ecco che il giovane, ricoverato presso l’ospedale di Battipaglia per contusioni alle gambe e alle braccia, a bordo dello scooter ha investito l’operatore ecologico che lavorava sul posto dopo aver perso il controllo del mezzo. Entrambi sono stati soccorsi da un’ambulanza dell’Humanitas di Santa Venere. Gioi Capaccio. Sequestrata dai vigili urbani un’area di mille metri quadrati a Gromola Il postino ha ripreso a consegnare la corrispondenza Capaccio. Sversamento abusivo di rifiuti, forse tossici, lungo la riva del fiume Sele: sequestrata a Gromola un’area di mille metri quadrati in località Brecciale. Sono stati i vigili urbani del comune di Capaccio a porre in essere il sequestro doppo un sopralluogo effettuato da Natale Carotenuto che coordina il Comando di polizia municipale. Gli stessi vigili urbani hanno redatto un accurato dossier, inviato alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Salerno, in cui vengono segnalati gli sversamenti abusivi registrati. Una accurata nota è stata inviata anche all’Agenzia Gioi. Ritorna alla normalità il servizio di consegna della corrispondenza nei paesi a nord di Vallo della Lucania. Ad annunciarlo il primo cittadino di Gioi, Andrea Salati, che ha appreso la buona notizia dal consigliere regionale Gianfranco Valiante. “Si riprende - fa sapere Salati - con la postina Antonietta Ruggiero che era stata trasferita con una decisione cervellotica a Vallo della Lucania. Inoltre, in maniera temporanea, sarà affiancata da un altro portalettere così da smaltire nel più breve tempo possibile tutto l’arretrato”. Regionale per la Protezione Ambientale per cercare di individuare la natura degli scarichi e del materiale rinvenuto nel terreno al limite tra il corso del fiume sele ed i terreni coltivati. L’attività di polizia giudiziaria del comando dei vigili urbani è stata avviata di iniziativa dopo i riscontri derivanti dalle denunce di alcuni agricoltori che coltivano i terreni in prossimità dell’area oggetto del sequestro. Sono stati rinvenuti contenitori in plastica di diserbanti nocivi e fertilizzanti inquinanti, pneumatici bruciati, eternit, tubi e lamiere calcinacci. Ora toccherà alla L’area lungo il corso del fiume Sele sequestrata dai vigili urbani Procura di Salerno decidere su quali azioni intraprende- re per la eventuale bonifica dell’area e soprattutto per accertare le eventuali responsabilità oltre di chi ha permesso che si consumasse tale scempio anche di quanti non hanno vigilato per far rispettare le normative. Una situazione che ha destato notevole sconcerto tra i residenti ed in particolare fra quanti hanno a cuore la tutela dell’ambiente oltre che dell’habitat naturale lungo il corso del fiume Sele. E dopo quello effettuato a Gromola ecco che altre ispezioni per evitare lo smaltimento illecito di rifiuti riguarderanno diverse aree presenti sul territorio del comune di Capaccio “Forze occulte temono la ricognizione nella zona 220” Capaccio. Denuncia dell’ex sindaco Enzo Sica dopo il finanziamento perso di 880mila euro Capaccio.”Forze occulte non hanno interesse al monitoraggio dell’area della 220”. E’ questo, in sintesi, il pensiero dell’ex sindaco di capaccio, Enzo Sica, all’indomani della richiesta al Comune di Capaccio, da parte della Ragioneria dello Stato, di restituire la somma di 880mila euro per la mancata rendicontazione ed esecuzione di opere inerenti la riqualificazione del territorio compreso tra l’area archeologica di Paestum, Licinella, Torre di Mare. “Voglio sperare in margini di recupero ancora percorribili. Tutto nasce da un programma condiviso fra l’allora on. Fasolino e l’Amministrazione che ho avuto l’onore di presiedere come Sindaco. - scrive in una nota Enzo Sica - Eravamo preoccupati di dover reiterare anche nel nuovo Puc, già allora in fase di studio, il ‘buco nero totale’ nell’ambito delle azioni di programmazione territoriale per Paestum e dintorni. - scrive in una nota Enzo Sica - a dire il vero non comprendo le ragioni che hanno condotto ad un epilogo sembra inglorioso. Metto a disposizione dunque del Consiglio comunale tutto il programma di pianificazione. Ma sono fortemente preoccupato piuttosto per una ipotesi di depistamento da parte di probabili ‘forze occulte’ che avrebbero da temere dai risultati di un’attività di ricognizione che, in forma di lente di ingrandimento sull’intera area della 220, possa mettere in luce ‘fenomeni eccessivamente discutibili”. CASTELLABATE Notte Bianca, oggi la decima edizione Musica, cabaret e anche degustazioni Castellabate “Dieci anni in una notte bianca”: il titolo non è scelto a caso: quest’anno, infatti, Castellabate festeggerà la sua decima Notte Bianca. A partire dalle 21 di oggi sarà possibile fare shopping fino a tardi e assistere agli spettacoli di musica e cabaret che si terranno in vari punti di Santa Maria. Nello slargo di Villa Matarazzo si esibiranno i beta Centauri, il gruppo itinerante Brasilian Band si muoverà da Corso Matarazzo fino a Marina Piccola, l’animazione in Piazza Lucia sarà affidata alle scuole di ballo Esam e Progetto Danza mentre presso il Bar Emma ci sarà Giovanna Germanò in concerto. Sul palco di Marina Piccola è previsto il musical a cura di A.S. Life Fitness e la Disco Music dei dj Fonzi A e Angel. Prevista una degustazione in piazza di fritto di paranza a cura dell’Associazione Punta Tresino. www.metropolisweb.it Battipaglia Metropolis Venerdì 19 Luglio 2013 21 Il commissario Mario Ruffo: «Ripristinare la legalità, anche gli assegnatari hanno diritti e problemi» Via Manfredi, sgomberi a fine mese GIOVANNI VASSO BATTIPAGLIA «E’ una questione di giustizia: entro l’inizio di agosto daremo il via alle esecuzione delle ordinanze di sgombero recapitate agli occupanti dello stabile di via Manfredi». Il commissario prefettizio Mario Rosario Ruffo esprime e comunica le decisioni assunte dopo l’incontro in Prefettura, al comitato ordine e sicurezza presieduto dal Prefetto Gerarda Maria Pantalone, sulla spinosa questione relativa agli alloggi ‘occupati’: «E’ una questione di bilanciamento del diritto e di ripristino della legalità, entro fine mese, al più tardi all’inizio di agosto, daremo il via alle ordinanze di sgombero. Facciamo appello ai cittadini, agli occupanti ed ai loro stessi amici e parenti. Non vogliamo lasciar solo nessuno, però aiutateci a fare ciò che la legge ci impone». Ruffo spiega inoltre i motivi alla base dell’ingrato compito che, come la questione relativa al predissesto delle casse comunali, gli ha ‘lasciato’ la politica travolta dall’affaire Santomauro: «Gli assegnatari, come gli occupanti, sono in precarie situazioni economiche. Anche loro hanno sfratti , anziani a carico, minori e congiunti con handicap, dato che il loro nome è nelle graduatorie, dobbiamo, a parità di condizioni, procedere con gli sgomberi e la consegna di quelle case a chi, secondo le ‘classifiche’ ne ha diritto». Ruffo aggiunge: «Cercheremo di non lasciare nessuno da solo. Facciamo appello alla rete parentale e degli amici di chi subirà lo sgombero, aiutateci ed aiutateli. Per quanto possibile cerche- L’appello : «Non vogliamo sfrattare nessuno ma aiutateci a non lasciarli soli» Il fatto Dia al Comune, Pastina: «Chiedo scusa per non essermi accorto di nulla» «Concordato prefallimentare» Sul piano di riequilibrio pluriennale per le casse del Comune, Ruffo spiega: «E’ un atto assimilabile al concordato prefallimentare. Tasse al top solo per i fondi». remo, per chi ne avesse bisogno, la collocazione in strutture d’accoglienza per chi dovesse avere problemi di sorta che gestiremo insieme ai servizi sociali. Noi non vogliamo sfrattare nessuno». Il commissario aggiunge: «Non ho potuto ancora incontrare la signora Concetta Caprio - cioè la portavoce degli occupanti di via Manfredi - in due occasioni, per motivi di lavoro, è saltato l’appuntamento. Io comunque, come sempre, sono qui al Comune disponibile ad incontrare lei e chiunque altro ritenga di volermi parlare». C’è una soluzione di compromesso per i mobili: «Saranno inventariati e custoditi presso una struttura comunale», dicono Ruffo ed il comandante della polizia locale Giorgio Cerruti. C’è spazio, inoltre, anche per la questione inerente i problemi di carattere economico e finanziario del Comune: «Si tratta di un atto paragonabile ad un concordato prefallimentare quello del riequilibrio pluriennale che sarà spalmato su dieci anni. Le tasse al top? E’ la garanzia per accedere al fondo di rotazione, nulla vieta, se gli esiti della procedura saranno positivi, l’abbassamento delle tasse qualora il Comune riuscisse a rientrare dal suo stato di deficiti». Battipaglia. Rompe il silenzio della politica, Orlando Pastina e, affidandosi ai social netowrk chiede scusa alla città: «Credo sia giunto il momento di interrompere il silenzio e di dover esprimere quello che ho nell’ animo in merito al terremoto politico che ha colpito la mia amata città - scrive l’ex consigliere comunale -. Sono profondamente rammaricato e chiedo scusa a tutti se nello svolgere il ruolo di consigliere comunale non sono stato in grado di accorgermi di cosa stesse accadendo. Con umiltà rivolgo un appello ai politici chiedendo loro di non fare passi in avanti ma di riflettere sugli errori commessi (passati e presenti) e di attendere in un rispettoso silenzio la decisione della Commissione Prefettizia». Pastina aggiunge: «Allo stesso tempo rivolgo un appello a tutti gli addetti ai lavori a stilare una lettera aperta a Sua Eccellenza il Prefetto Ruffo chiedendogli di far valer sui tavoli di concertazione il giusto peso che la nostra comunità merita e di intercedere sulla Commissione al fine di impiegare quanto meno tempo possibile per sciogliere questo nodo, perché la nostra città merita al più presto di poter decidere, in modo democratico, da chi essere Governata. Battipaglia con umiltà e dignità ti chiedo ancora scusa». L’iniziativa di Pastina ha provocato diverse reazioni sul web e tra i partiti cittadini ancora ‘muti’ dopo il terremoto ‘Alma’. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Il caso Turismo in crisi, gli operatori: «Basta tasse, con poche presenze siamo in stato di crisi» L’allarme Il Consorzio turistico Costa del Sele lancia l’allarme: «Il calo delle presenze sulle nostre spiagge è pari al 50%. Aiutateci a non morire». Battipaglia. Vandalismo, incuria, mare inquinato: gli operatori turistici della costa battipagliese sono pronti a chiedere lo stato di crisi. In un lungo documento, redatto al termine dell’assemblea del consorzio turistico Costa del Sele che si è tenuta il 15 luglio ha deliberato di chiedere alle Istituzioni preposte lo stato di crisi del comparto balneare e ricettivo del litorale di Battipaglia sulla base delle seguenti constatazioni. Le considerazioni degli operatori dipingono a tinte fosche il quadro delle condizioni in cui gli operatori si trovano ad affrontare la stagione estiva: «A maggio e giugno si è registrato un forte calo di presenze negli stabilimenti balneari, le presenze sono concentrate solo nei giorni di venerdì, sabato e domenica, mentre nei giorni feriali i lidi rimangono quasi vuoti anche se si è costretti a tenere in funzione tutta l’organizzazione ricettiva. Il calo delle presenze registrate negli stabilimenti balneari nei primi due mesi e mezzo della stagione estiva 2013 vanno fino al 40- 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». Ma non è tutto: «Ad aggravare ancor più la situazione di crisi sono i deludenti risultati delle analisi marine effettuate dall’Arpac che ogni anno costringono l’amministrazione comunale ad interdire la balneazione per centinaia di metri di spiaggia. In più le istituzioni ancora non sbloccano i fondi per le grandi opere (depuratori e frangiflutti) né prendono iniziative per ‘decamionizzare’ la strada della Litoranea nè per potenziare la viabilità dell’area a ridosso del mare». La richiesta è netta: «Il Consorzio chiede il blocco, ancorchè temporaneo dell’aumento del canone Tarsu o l’allungamento delle rateizzazioni, la revisione partecipata ed il riallineamento amministrativo e legislativo del Piano spiaggia e la ripresa della discussione democratica sulla riqualificazione nell’ambito del Puc. Alla Regione - prosegue la nota - chiediamo lo sgravio dei tributi, la sospensione temporanea del versamento dei canoni demaniali con riconoscimento del pagamento del solo canone di occupazione; sospesione degli studi di settore; l’istituzione di un credito d’imposta finalizzato agli investimenti per l’ammodernamento delle strutture degli stabilimenti balneari». © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Cava de’ Tirreni Metropolis Venerdì 19 luglio 2013 Un impianto ad hoc sorgerà alle spalle della curva Nord dello stadio ‘Lamberti’ VALENTINO DI DOMENICO CAVA DE’ TIRRENI Una tensostruttura alle spalle della curva nord dello stadio “Simonetta Lamberti” per ospitare i “rumorosi” allenamenti dei gruppi Trombonieri e Sbandieratori di Cava de’ Tirreni. E’ quanto annunciato dal primo cittadino metelliano Marco Galdi nel suo consueto videomessaggio periodico postato su Youtube. Infatti, nel rispondere ad uno dei tanti quesiti rivoltogli dai cittadini cavesi, Galdi si è soffermato sulla domanda con la quale gli è stata manifestata la necessità di trovare un luogo adotto dove i numerosi gruppi di sbandieratori e trombonieri presenti nella città metelliani possano allenarsi senza arrecare enormi disagi a coloro che vivono nelle vicinanze. Caso trombonieri, Galdi dice sì alla tensostruttura «Accolgo la proposta fatta da un imprenditore cavese» Mazzeo e Sabato: «Mai più un evento agli organizzatori di Città Fedelissima» “Qualche settimana fa ci è arrivata una proposta di un nostro concittadino, un imprenditore cavese proprietario di una grande tensostruttura. Gli uffici comunali preposti- ha dichiarato il sindaco Marco Galdi- stanno vagliando in queste settimana la possibilità di allocare questa mega tensostruttura alle spalle della curva Nord dello Stadio “Simonetta Lamberti”, dal momento che si tratta di una zona poco abitata nei dintorni. Inoltre, se per una parte dell’anno questo grande tendone verrà utilizzato per gli allenamenti dei nostri gruppi, deve esserci l’impegno che esso debba essere utilizzato anche per altre attività di spettacolo. con l’impegno che per una parte dell’anno questo grande tendone sia utilizzato per le prove ma anche per attività di spettacolo. Se questa operazione riesce, e l’indirizzo di questa amministrazione va in senso positivo- ha aggiunto Galdiin tempi brevi dovremmo riuscire a dare alla città un luogo dove i gruppi folkloristici possano provare ed allenarsi tranquillamente senza arrecare troppi disagi alla quiete di chi abita nelle vicinanze. Questo tipo di struttura, infine- serve anche ad ammortizzare i rumori, poiché, essendo elastica e non rigida, tende ad assorbire le onde sonore e quindi ne evitano il propagarsi intenso all’esterno” . L’idea, però, al momento sembrerebbe poco concretizzabile poiché pregiudicherebbe l’utilizzo della Curva Nord dello stadio “Lamberti”e soprattutto dell’area di parcheggio, a meno che non venga trova- to un altro spazio adeguato su cui allocare questa tensostruttura. Restando in ambito folkloristico, non si placano le polemiche su quanto successo in occasione del trofeo “Città Fedelissima”, durante la Settimana Rinascimentale. Con un ordine del giorno ad hoc che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale, Michele Mazzeo e Sabato Sorrentino hanno chiesto l’esclusione degli organizzatori della manifestazione da ogni futuro evento del Comune.“Incapacità, man- canza di professionalità, irresponsabilità, approssimazione: sono solo alcuni dei termini che vengono in mente a commento di quanto è avvenuto in piazza Amabile in occasione della manifestazione “Città fedelissima”. Il fallimento della manifestazione stessa, che è stata interrotta per motivi di sicurezza e di ordine pubblico- tuonano Mazzeo e Sorrentino- ha stigmatizzato senza ombra di dubbio e senza appello la responsabilità oggettiva dell’amministrazione che affida l’organizzazione di eventi così importanti a persone che forse potrebbero al massimo organizzare un torneo di briscola. Il fatto che, soltanto per buona sorte, non ci siano stati danni alle persone non può non destare apprensione e preoccupazione per ciò che oggettivamente si è rischiato”. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Usura ed estorsione, scarcerato Zullo Il Gip Di Florio ha accolto l’istanza presentata dal legale di ‘Dantuccio’ Cava de’ Tirreni. E’ stato scarcerato per scadenza termini, Dante Zullo, alias Dantuccio, il noto pregiudicato cavese arrestato lo scorso anno per usura e estorsione. L’istanza di scarcerazione del suo difensore, Teresa Sorrentino, è stata accolta dal Gip Vincenzo Di Florio. Il tribunale del Riesame aveva escluso l’aggravante mafiosa, per il 51enne, che esattamente un anno fa fu arrestato su richiesta della Dda di Salerno con l’accusa di usura e estorsione. Zullo è indagato, nell’inchiesta che è ancora in fase di indagini, insieme al figlio Vincenzo, a Michele Prisco di Palma Campania e all’imprenditore di Battipaglia, Renato Santese. I quattro furono destinatari di un fermo che fu confermato solo per Dante Zullo. Secondo l’accu- sa, avevano messo sotto torchio un commerciante cavese al quale Zullo avrebbe prestato nel giro di qualche anno circa 220mila euro, l’uomo era stato ridotto sul lastrico da interessi usurai. Zullo, oltre ai pagamenti in danaro, avrebbe anche prelevato dall’azienda della sua vittima casse di vino, champagne, succhi di frutta e bibite, per un valore di circa 20mila euro, senza pagare. Dopo le scarcerazioni iniziali di Santese, Prisco e Vincenzo Zullo, era rimasto in carcere solo Dante Zullo - nel frattempo rimane detenuto per altre condanne - che ieri è stato scarcerato per l’arresto dell’anno scorso. Richiesta di scarcerazione accolta dal Gip © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Dom Giordano Rota, dalla Badia ‘Nonno Vigile’, Aumento tariffe per gli impianti di Cava a nuovo Abate di Pontida gli attestati 2012 sportivi, monito di Enzo Criscuolo Cava de’ Tirreni. Dopo aver terminato il mandato di Amministratore Apostolico dell’Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Cava de’Tirreni lo scorso 30 giugno, Dom Giordano Rota è stato eletto Abate del monastero di San Giacomo Maggiore di Pontida, suo paese natale in provincia di Bergamo. L’elezione è avvenuta nella mattinata di lunedì scorso, quando i monaci, sotto la presidenza dell’Abate visitatore della Provincia Italiana della Congregazione Sublacense Cassinese, Dom Donato Ogliari di Noci, si sono riuniti nella sala capitolare del monastero lombardo per eleggere, all’unanimità, il loro nuovo superiore, al termine del mandato decennale dell’Abate Francesco Monti. Viva soddisfazione per l’elezione di Dom Giordano Rota è stata espressa anche dalla comunità monastica della Badia di Cava, guidata dal suo successore, Don Leone Morinelli. Nei quasi tre anni in cui è stato chiamato a reggere le sorti del monastero cavense, Rota si è fatto apprezzare dai cavesi proprio per la forte “apertura” al territorio dell’abbazia, richiamando, attraverso una serie di manifestazioni organizzate ad hoc, centinaia di giovani alla riscoperta dei valori benedettini. (valdido) Cava de’ Tirreni. Si è concluso con grande successo il progetto “Nonno Vigile” a Cava de’ Tirreni: ieri mattina sono stati consegnati dal sindaco Marco Galdi, alla presenza dell’assessore alla Sicurezza Vincenzo Lamberti e del vicecomandante del Corpo di Polizia Locale, Giuseppe Ferrara, gli attestati di partecipazione ai nonni protagonisti del progetto, partito lo scorso ottobre 2012 e realizzato al fine di garantire maggiore sicurezza per i bambini all’ingresso e all’uscita delle scuole cavesi. Dal sindaco un “grazie” sincero per l’entusiasmo dei suoi nonnini. (g.f.) Cava de’ Tirreni. A una settimana dall’annuncio del più 30% sulle tariffe relative all’utilizzo degli impianti sportivi di Cava de’ Tirreni, deciso dall’amministrazione retta dal primo cittadino Marco Galdi, si scatena la reazione di Città Democratica: a farsi avanti è Vincenzo Criscuolo, animatore del gruppo di lavoro sullo sport. «Un rincaro così improvviso e soprattutto cospicuo non può e non deve passare inosservato – ha dichiarato Criscuolo – Se le strutture risultano essere fatiscenti e vetuste, non è colpa degli utenti. La nostra “piccola svizzera” è stata ed è tuttora, con mille difficoltà, fucina di campioni nello sport (Paolo Trapanese nella pallanuoto, Antonietta Di Martino nell’atletica leggera, il mister Rino Santin della Cavese d’oro, Schiavi, Rispoli e tanti altri nel calcio), ma le speranze di veder crescere ed affermarsi altri personaggi nel mondo sportivo, si riducono al lumicino. Purtroppo se l’indirizzo della politica locale nello sport rimane questo, ovvero far cassa gravando sui nostri sportivi, i talenti nostrani dovranno cercar fortuna altrove, non potendo fruire delle nostre strutture sportive, che nel corso degli anni diventeranno sempre più templi nel deserto». Giuseppe Ferrara 19 Lo scontro Piano urbanistico, nuovi affondi di Pd e Città Democratica Cava de’ Tirreni. Prosegue a suon di comunicati stampa lo scontro sul Puc. Dopo la conferenza stampa di lunedì mattina in cui chiedevano all’amministrazione Galdi di riavviare la discussione sull’importante strumento urbanistico, Rossana Lamberti e Michele Longobardi di Città Democratica controbattono alle dichiarazioni di ieri dell’assessore all’urbanistica Carmine Salsano. “Ci si rende conto che l’avvicendarsi di ben tre assessori al Settore Urbanistica abbia creato qualche problema in merito alla chiarezza, all’analisi delle responsabilità, ma affermano gli esponenti di Cd - preme ricordare all’odierno assessore Salsano, contraddicendo in maniera ferma le sue affermazioni, che i parametri per la residenza e per il terziario che lui vanta di aver approvato sono gli stessi di quelli che individuò l’amministrazione Gravagnuolo”. Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale del Pd, Vincenzo Servalli. “Al di là dei soliti balletti sulle responsabilità, l’appello dei due rappresentanti di Città Democratica vada accolto nella sostanza, per verificare se, intorno alla discussione sulle eventuali modifiche che l’attuale amministrazione a più volte detto di voler introdurre, insieme ad un altro paio di argomenti rilevanti per la città (mobilità, sviluppo sostenibile, sviluppo economico ed occupazionale) si riesce ad uscire dalla palude politica -amministrativa in cui siamo caduti. Galdi se ancora c’è, batta un colpo altrimenti meglio le elezioni subito”. (vdd) Movida sicura Riparte da domani il progetto ‘Insieme per la Sicurezza’ Cava de’ Tirreni. Attivato anche quest’anno il progetto “Insieme per la Sicurezza”. In seguito al notevole riscontro della scorsa edizione, Rosa Maria Zampetti, responsabile dell’Unità Organizzativa “Servizio Adolescenti” dell’Asl di Salerno, ha voluto ripetere l’iniziativa anche questa volta. Scopo del progetto è diffondere la cultura della sicurezza alla guida e sensibilizzare i giovani rispetto conseguenze dell’assunzione di alcool e droghe sul proprio stato piscofisco. Il tutto in un’ottica di prevenzione degli incidenti automobilistici legati alle famigerate “stragi del sabato sera”. Sotto il profilo operativo la collaborazione richiesta con il Comando di polizia locale si esplicherà in termini di ausilio e supporto logistico nel corso di due interventi notturni in prossimità dei luoghi cittadini maggiormente frequentati dalla popolazione giovanile previsti per domani, a partire dalle 23 e per sabato 17 settembre. gi.fe. www.metropolisweb.it 12 Salerno Metropolis Venerdì 19 Luglio 2013 Deciso il sindaco De Luca: “Alla seconda sanzione chiuderemo i locali. Sono metodi che andavano bene nella Salerno di un tempo” Pugno duro sulla movida fracassona L’assessore Picarone: “Travisato il senso della delibera, non si attirano i clienti col rumore” Insomma, qui andiamo a discutere le modalità di trasmissione della musica che non lo stesso orario. Bisogna avere rispetto anche dei cittadini in quello che deve sempre essere un convivere civile”. Attenzione, dunque, che diventa massimale da Palazzo di Città, con la task force che è pronta ad attivarsi già dal prossimo fine settimana. Tempi duri, dunque, con la movida chiamata ad autoregolamentarsi in poco tempo, visto anche i precedenti che non preannunciano proprio nulla di buono. ANTONIO ROMA SALERNO L’anatema di De Luca si abbatte sulla “movida fracassona”, con il vice ministro e sindaco che è pronto al pugno duro contro i trasgressori. Adesso, chi sarà sorpreso a trasgredire rischierà anche la chiusura del locale. La minaccia è chiara e decisa, con De Luca che la pronuncia in ocacsione del suo intervento settimanale radiofonica. “La mia idea, sostiene De Luca, è di portare in Consiglio una modifica del Regolamento con la precisione della chiusura del locale a cui è stato comminato il secondo verbale”, afferma il sindaco e vice ministro che continua nei confronti dei gestori dei locali del Centro Storico che trasformano i locali in enormi discoteche. “Altro che cafoni, sono dei delinquenti. - riprende il sindaco De Luca - Personaggi squallidi che pensano di attirare i clienti con metodiche che andavano bene nella Salerno di ieri, quella delle Chiancarelle e delle discariche a cielo aperto e non nella Salerno europea che stiamo costruendo”. Pugno di ferro, dunque, dell’amministrazione comunale che è pronta a scherare in piazza una task-force composta da vigili urbani in ronda ben oltre la mezzanotte. Una ipotesi possibile, grazie anche all’integrazione delle forze preesistenti con altri 20 vigili urbani ausiliari, che dovrebbero essere richiamati ins ervizio già nei prossimi giorni. Da qui la minaccia del primo cittadino: “Chiuderemo i locali sorpresi alla seconda sanzione”. Una minaccia che è largamente condivisa da Palazzo di Città. Sulla stessa linea, infatti, c’è anche l’assessore all’Annona, Franco Picarone, a conferma del pugno duro che l’amministrazione comunale . “Città europea non significa cafoneria rumorosa. - afferma l’assessore Picarone. Quanto accaduto l’altra sera in piazza Flavio Gioia e qualcosa di insopportabile. Non si può pensare di guadagnare l’attenzione con il fracasso, per attirare clienti”. Insomma, non è bastato spostare di 30’ lo stop consentito per la musica nei locali, visto che i verbali sono continuati a fioccare, anche di una certa entità economica. “Val la pena ricordare il senso della delibera approvata in Giunta. - riprende Picarone - I 30’ supplementari oltre il consueto orario di chiusura era riferito all’ascolto della musica senza altoparlanti supplementari esterni e, nel possibile, con la stessa musica che doveva essere diffusa all’interno del locale. Il tutto nei limiti della tolleranza acustica dei decibel permessi: Soprattutto in linea con la tolleranza minima prevista di inquinamento acustico. Porta Ovest, incontro oggi con Annunziata e Gallozzi Cittadella giudiziaria, pronti a sbloccarsi fondi per 10 milioni © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web I lavoratori del Ced al centro dei rilievi della Corte dei Conti per A rischio mobilità i 9 dipendenti Salerno. L’amministrazione comunale sembra intenzionata a mettere in mobilità i nove dipendenti del Centro Elaborazione Dati del Comune di Salerno riammessi al lavoro con la sopensiva del Tar di Salerno. In parole povere, potrebbe giungere il licenziamento per i dipendenti stabilizzati nel lontano 2008, con il provvedimento fortemente contestato dalla Corte dei Conti, con un provvedimento che ha portato al blocco, per due volte di fila, dei beni mobili ed immobili degli assessori che firmarono la delibera di Giunta. Una ipotesi che è diventata sempre più corposa, soprattutto dopo l’improvvisa convocazione nell’ufficio del sindaco di lunedì mattina. Un colloquio deciso che potrebbe sfociare nei prossimi giorni con il licenziamento dei 9 dipendenti al centro della querelle con la Corte dei Conti. Tra l’altro, gli stessi dipendenti furono reintegrati al lavoro con sospensiva del Tar, poi confermata, con la stessa che sarebbe dovuta durare almeno fino al termine della verifica contabile della Ragioneria di Stato. Viceversa, da Palazzo di Città resta l’esigenza di mantenere una gestione tutelare dello steso Ente, anche in relazione alle indicazioni della stessa Corte dei Conti. Dovesse essere confermata l’ipotesi circolante nei corridoi di Palazzo di Città, per i nove dipendenti del Ced, ci sarebbe solo da aprire un contenzioso lavorativo con lo stesso Ente di via Roma. (re.cro.) Il blitz Condono edilizio al collasso, diecimila pratiche inevase negli uffici comunali Salerno. Nei meandri di Palazzo di Città giacciono migliaia di pratiche insolute di condono edilizio, frutto di tre leggi, 47/85, 724/94 e 326/93. Sarebbero circa diecimila, di certo superiori alle 9300, le pratiche di condono edilizio dei salernitani che restano inevase, riferenti a piccoli lavori con le sanzioni che vanno dai 300 a qualche migliaio d’euro. Se vogliamo una sorta di tesoretto, che di questi tempi non è assolutamente disprezzabile, che l’amministrazione comunale non riesce ad incassare. Il problema è tutto nell’ufficio comunale che vanta all’attivo appena cinque dipendenti che, in un anno, possono disbrigare ad un massimo di 250 pratiche. In pratica, una goccia nel mare, col grosso che resta insoluto e con molti cittadini, che hanno fatto la domanda nei tempi prestabiliti, che attendono con non celata impazienza. Sanzioni non riscosse, che si ripercuotono anche sui bilanci comunali, visto che potrebbero permettere un gettito diretto d’indiscussa importanza oltre che per lo stesso bilancio comunale. Una problematica che si ripresenta ancora a Palazzo di Città, con la commissione Urba- nistica, presieduta da Domenico Galdi, che ieri si è riunita su sollecitazione del consigliere Horace Carlo. In audizione il dirigente Davide Pelosio, nel tentativo di trovare una soluzione ad una problematica che qualche mese fa sollevò anche il consigliere Antonio Cammarota. L’indirizzo della Commissione è stato quello di avviare una sorta di conversione della pianta organica con integrazione dei cinque dipendenti attualmente di ruolo. Un aumento di personale degli uffici, dunque, potrebbe servire a risolvere la problematica ma anche ad avviare quel piano di riscossione dei crediti da parte dell’amministrazione comunale. Una votazione all’unanimità, dunque, con l’argomento che potrebbe anche sfociare in Consiglio comunale, con la proposta che è stata integrata dal suggerimento del consigliere Di Carlo, di prevedere anche un piccolo incentivo economico, presente fino allo scorso anno, per gli stessi dipendenti compatibilmente alla disponibilità dello stesso Ente. (re.cro.) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Salerno. Arriva, forse, una prima fumat bianca sul fronte della Cittadella Giudiziaria. Il Provveditorato alle Opere Pubbliche ha dato un primo assenso alla copertra finanziaria di alemno una decina di milioni di euro, che servirebbe al completamento ed alla messa in funzione di due palazzine della Cittadella Giudiziaria. Una disponibilità che è giunta ieri sera, nel corso di un incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, su iniziativa del vice ministro De Luca. All’incontro hanno partecipato Alfonso Malato, Direttore Generale Risorse materiali, dei beni e dei servizi del Ministero della Giustizia, Giovanni Guglielmi, Provveditore alle Opere Pubbliche della Campania, ed Ercole Incalza, Responsabile della Struttura Tecnica di Missione del Mit. “Nel corso dell’incontro - ha affermato il vice ministro De Luca - abbiamo approfondito le ipotesi per individuare la copertura finanziaria (32 milioni di euro) necessaria al completamento della Cittadella Giudiziaria. Si sta lavorando in due direzioni: o un emendamento al decreto del fare per destinare risorse alle strutture giudiziarie che subiranno un sovraccarico di lavoro per l’accorpamento dei tribunali; o un impegno diretto del Provveditorato alle Opere Pubbliche sui fondi del Mit. Da questa prima verifica è stata comunicata una prima disponibilità del Provveditorato per un importo di 10 milioni di euro. Ci si incontrerà la prossima settimana per una verifica definitiva, anche in relazione all’iter parlamentare del decreto del fare”. Nell’agenda del sindacoe vice ministro c’è anche altro, come i lavori di Pirta Ovest che, al momento, restano al palo. Sul tavolo della discussione informale di questa mattina, infatti, il punto di snodo commerciale delle merci verso il Porto senza interessare la viabilità urbano. Lo stato dei lavori nel punto più alto della città, in una delle famose porte d’ingresso, sarà al centro della discussione a tre prevista questa mattina in via del tutto informale nell’ufficio del primo cittadino. Di buon mattino, infatti, attorno al tavolo saranno chiamati a sedersi il sindaco e vice ministro De Luca, ma anche il presidente dell’Autorità Portuale nonché stazione appaltante dei lavori, Andrea Annunziata e Agostino Gallozzi, presidente della Sct. Sarà necessario fare il punto della situazione sui lavori, in particolare sul lotto più importante, il secondo lotto per intenderci, con un investimento di circa 142 milioni d’euro. Lavori, al momento, in incredibile ritardo rispetto ai tempi previsti, con il secondo lotto affidato alla ditta “Tecnis Spa”, società di Engineering, procurement and construction, che opera nel settore delle grandi infrastrutture a livello nazionale ed internazionale, che ancora non ha avviato il cantiere. Anche per il primo cantiere, quello riguardante la galleria di raccordo del seminario, con la ditta aggiudicatrice dei lavori che è la Ritonnaro, il cantiere si ritrova in situazione di staticità. Insomma, cantieri che non sono operativi, nonostante la stessa opera debba concludersi entro la primavera 2015, pena la revoca dei finanziamenti dei fondi dell’Unione Europea. In definitiva, dunque, lo stato di ritardo dei lavori a Porta Ovest, sarà al centro della discussione di questa mattina nell’ufficio del sindaco De Luca. Sarà effettuata una valutazione a largo raggio per quella che è considerata oltre che un’opera di fondamentale importanza per il traffico veicolare in entrata in città, anche per lo stesso traffico veicolare delle merci che avrebbe fatto di Salerno uno dei punti di riferimento per il Mezzogiorno. (re.cro.) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Salerno Metropolis Venerdì 19 Luglio 2013 11 In quattro hanno sfidato tutti votando contro l’incompatibilità di De Luca che ora rischia di non esistere più La vittoria dei “mister no” del Consiglio ANTONIO ROMA SALERNO Alla fine, forse, hanno avuto ragione loro. I quattro consiglieri che nella seduta consiliare dell’8 luglio scorso hanno votato contro l’incompatibilità, anche se il dubbio regnava sovrano con lo stesso Cammarota dell’opposizione, in un suo intervento, a rimarcare l’esistenza di un “vuoto normativo”. Una problematica che era stata riscontrata, tra l’altro, da tutti gli avvocati “prestati” al Consiglio comunale, con l’imbarazzo che era evidente. La mancanza di un anello di congiunzione, di una novella nel quadro normativo era stata evidenziata da tutti, anche da qui con la Legge ha pochi confronti quotidiani. Un’ala di dissidenti che si era ingrossata addirittura ad una “sporca dozzina” fino a diminuire a soltanto a quattro consiglieri: Luciano Provenza, Nino Criscuolo, Salvatore Telese e Raffaele Della Valle. “Mi auguro che questo emendamento trovi sua attuazione. - afferma Luciano Provenza - Il che significa rimediare ad una grave offesa del diritto dell’elettorato attivo. In realtà, tale emendamento si rende necessario in quanto sono molti i parlamentari e non solo il vice ministro De Luca, che sarebbero incompatibili. Come affermato in Consiglio il principio “tempus regit actum” costituisce il cardine di un sistema giuridico e non si può lasciare la Legislatore ordinario la facoltà discrezionale di cambiare le regole del gioco a proprio piacimento. Resto con i piedi per terra perchè tutto può accadere. Sono, però, veramente sbigottito dalla reazione d’alcuni nostri concittadini, anche politici, che invece di compiacersi per la grande opportunità che si offre a Salerno, continuano a comportarsi come veri nemici della nostra città e addirittura chiedono le dimissioni del primo cittadino. Pur di andare contro De Luca si va contro Salerno”. Nino Criscuolo è stato sempre fra coloro che erano scettici sulla reale incompatibilità di De Luca. “Finalmente una Oggi il vice ministro incontra i lavoratori di Salerno Energia E’ prevista per questa mattina la visita del sindaco De Luca al nuovo amministratore Unco della Salerno Energia Holding, Ferraro. Un incontro che sarà esteso anche agli stessi dipendenti della partecipata comunale, con la visita che dovrebbe avvenire intorno alle 12,45. L’occasione, forse, sarà quella giusta per valutare la possibilità di una prossima alienazione della municipalizzata. La Salerno Energia, infatti, nel piano di vendita comunale, sarebbe la seconda in graduatoria dopo la Centrale del Latte. Provenza: “Così si rimedia ad una grave offesa del diritto dell’elettorato attivo”. Criscuolo: “E’ una perla di saggezza” i protagonisti Luciano Provenza, Nino Criscuolo, Salvatore Telese, Raffaele Della Valle perla di saggezza, che porta ad un approfondimento dell’argomento così come abbiamo fatto noi. C’erano i dubbi, i vuoti normativi che riscontravamo durante il confronto in commissione con la necessità di un’integrazione valida e decisiva. Anche in questo caso, credo che come Consiglio comunale abbiamo dimostrato d’essere poco avventati, che ogni passo è sempre giustificato”. Salvatore Telese, invece, si affida al Tuel. “In quanto amministratori è il nostro codice di riferimento. – afferma – la per- La pubblicazione Pubblicata da ieri sul sito istituzionale del Comune la delibera sull’incompatibilità approvata l’8 luglio scorso. Dopo la notifica scattano i 10 giorni prima delle controdeduzioni del sindaco Salerno. L’hanno subito “battezzato” l’emendamento salva De Luca che, inserito nel “Decreto del Fare”, rendere compatibile il sindaco di Salerno con la carica di vice ministro. Proprio mentre sarebbe in allestimento un contro emendamento che di fatti riporterebbe tutto all’origine, con lo stesso che andrebbe ad investire una fascia meno corposa, quasi nulla, d’incompatibili. Perché oltre De Luca ci sarebbero altri 18 parlamentari nella delicata questione spinosa del doppio incarico, con plessità persiste ma credo che sia necessario prima mettere ordine nello stesso Tuel, cosa che non hanno fatto le leggi successive. Nel Testo Unico, infatti, bisogna tener presente l’articolo 1 comma 3 che né il decreto 39 e nemmeno la Legge 148 o successive hanno variato. Da qui l’impossibilità, per noi amministratori, di applicare la Legge”. “Verrebbe voglia di affermare ve l’avevo detto e non sarebbe piacevole. - afferma Raffaele Della Valle, uno dei convinti della prima ora - Una Legge non può essere applicativa su una volontà popolare manifestatasi precedentemente alla Legge. Qui non si tratta di mero trattenimento della poltrona, della conservazione di un posto: ma di una convinzione che c’era un vuoto. Anzi, a coloro che chiedono ancora le dimissioni di De Luca vorrei affermare che farebbero bene a pungolarlo sulle cose da fare che augurarsi una sua caduta”. Una difficoltà intepretativa sulla normativa vigente che ha colpito davvero tutti, anche lo stesso Salvatore Memoli che sulla sua pagina ufficiale di Facebook si lasciava andare ad un commento che la dice tutta. “Sono convinto che non sia stata fatta una corretta interpretazione della legge n. 148 del 14 settembre 2011 nella parte in cui nella parte in cui recita: “la carica di Parlamentare è incompatibile con qualsiasi altra carica pubblica elettiva”. De Luca non è Parlamentare”. Insomma, i dubbi restano ancora. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Deciso affondo contro l’emendamento inserito nel “decreto del fare” Il Pdl salernitano attacca il sindaco Fasano: “Ora rassegni le dimissioni” la soluzione interpretativa che non è ancora chiara per nessuno. La possibilità che De Luca possa mantenere entrambi gli incarichi sembra più che palpabile, anche se i componenti dello stesso staff del sindaco mantengono la calma evitando ogni possibile dichiarazione, anche interna. Ma proprio l’alleato di Governo, una fronda del Pdl quello salernitano per intenderci, continua a chiedere a gran voce il passaggio di mano al primo cittadino. “Il viceministro-sindaco De Luca non si azzardi ad approfittare di surrettizi, quanto indecenti, emendamenti presentati in Parlamento per conservare entrambe le cariche. - afferma il senatore Pdl, Vincenzo Fasano - Il sindaco di Salerno, così come nel suo stile, non adotti soluzioni ipocrite e si dimetta immediatamente senza tergiversare ulteriormente. Anch’io, come l’onorevole Carfagna, voterò no a questa legge che sembra avere l’unico scopo di salvaguardare le cariche di De Luca. Sono costretto a ricordare che solo in Campania si sono dimessi dalla carica di presidente di provincia gli onorevoli Cesaro, Cirielli e Sibilia. Appare evidente che non accetteremo due pesi e due misure”. Del resto nessuno ha costretto il sindaco De Luca a fare il ministro”. Intanto da ieri è in pubblicazione sul sito istituzionale del Comune di Salerno la delibera sull’incompatibilità di De Luca, approvata in Consiglio. In pratica sta per iniziare il conto alla rovescia per le controdeduzioni di rito, se ve ne saranno, del primo cittadino (re.cro). © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Da settembre al via la nuova stagione teatrale del “Ghirelli” Dodici gli spettacoli, apertura con “Giorni Felici” di Beckett Salerno. Partirà da Settembre la nuova stagione 2013-2014 del Teatro Stabile d’innovazione Antonio Ghirelli, a presentarla ieri al palazzo di Città c’erano il presidente della fondazione Salerno Contemporanea Antonio Bottiglieri, il Direttore Artistico Igina Di Napoli, la professoressa Maria galante dell’università di salerno, l’assessore alla cultura e Ermanno Guerra e a dimostrazione di una comunione di intenti, concretizzatasi con il progetto del Teatro Stabile d’innovazione, con il Comune di Napoli, ha preso eccezionalmente parte all’evento l’Assessore alla cultura del Comune di Napoli, Gaetano Daniele. sono dodici gli spettacoli proposti al pubblico, tra Ottobre e Aprile prossimi, al Teatro Antonio Ghirelli di Salerno e alla sala Assoli di Napoli, sei titoli sono comuni a entrambe le programmazioni, sei titoli sono esclusivi della sala salernitana e altri sei di quella partenopea. La stagione si aprirà a Salerno con la rap- presentazione “Giorni Felici” di Beckett e si concluderà con “La madre” di Brecht. Sono parole di orgoglio quelle dell’ assessore Guerra in merito alla nuova stagione teatrale ma più in generale rispetto all’esperienza tutta del teatro stabile d’innovazione. Attivo soltanto da un anno nella zona dell’ex Salid, il teatro ha dato prova della qualità della proposta avendo anche buoni riscontri di pubblico. e ancora le parole di apprezzamento dell’assessore sono chiare: ”neppure nei tempi dei maggiori fasti dell’amministrazione è stata messa in piedi un’iniziativa così, l’auspicio è che si possa apprezzare e riconoscere lo sforzo fatto dall’amministrazione e dalla fondazione per offrire alla cittadinanza e soprattutto ai giovani qualcosa di nuovo e positivo”. La vocazione giovanile del teatro è messa in evidenza dalla stretta collaborazione con l’Università di Fisciano, collaborazione che si concretizza sia nell’organizzazione stessa della stagione teatrale che nella ricerca di un’accostamento sempre più forte dell’attività performativa a quella formativa mediante incontri dibattito tra autori protagonisti di attività teatrali e studenti. Roberta Marchesano © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it 10 Salerno Metropolis Venerdì 19 Luglio 2013 Attivata una polizza assicurativa nel caso in cui l’ente venisse condannato a risarcire i 100 salernitani raggirati Salerno. Scandalo al cimitero, ancora un rinvio. Intanto, ieri mattina, l’avvocato Giancarlo Mariniello, che difenderà il Comune di Salerno, si è costituito nel processo che vede l’Ente di via Roma come responsabile civile (in caso di condanna degli imputati l’amministrazione potrebbe essere costretta a pagare i danni): attivata una polizza assicurativa nel caso in cui l’amministrazione dovesse davvero risarcire i salernitani raggirati. Il Comune è costituito anche parte civile e quindi potrebbe chiedere i danni ai comunali coinvolti nella vicenda. Il processo è stato rinviato per dare la possibilità ad un altro cittadino salernitano, raggirato per un loculo al cimitero, di citare proprio Palazzo di Città. Il prossimo 25 novembre il processo potrebbe finalmente iniziare con l’ammissione delle prove ed eventuali eccezioni dei difensori dei tre imputati. Il processo per lo scandalo al cimitero vede in qualità di imputati il dipendente comunale Luigi Criscuolo e i due impresari di pompe funebri, Alfonso D’Avino e Aniello Rizzo. I giudici del Tribunale di Salerno avevano accolto la richiesta delle oltre cento parti civili che hanno chiesto di citare come ‘responsabile civile’ il Comune. L’amministrazione, in questo procedimento, vestirà la doppia veste di parte civile e di responsabile Scandalo al Cimitero il Comune si cautela La decisione Truffa del grano: Antonio Amato è stato archiviato Vicenda loculi, processo per dipendenti e impresari di pompe funebri civile. E alla fine, in caso di condanna, potrebbe trovarsi a dover risarcire i danni ai cittadini che furono vittime dell’ex direttore del cimitero, Massimo Romaniello, dei dipendenti infedeli e degli impresari di pompe funebri. I giudici, dopo aver sciolto la riserva, avevano rinviato per consentire al Comune di Salerno di nominare un legale che difenda l’Ente nel processo, e alle parti ci- vili di inoltre le citazioni. Il processo continuerà con la testimonianza dei primi testi, citati dalla Procura, nel procedimento assurto agli onori della cronaca con l’arresto dell’ex direttore del cimitero Romaniello, dei dipendenti e di alcuni degli impresari di pompe funebri coinvolti nell’inchiesta. Secondo l’accusa, i dipendenti dell’ufficio servizi cimiteriali - in concorso con gli impresari funebri - lucravano sul trasporto funebre, utilizzando falsi bollettini di pagamento per attestare il versamento all’ente della tassa di trasferimento. Ma non solo Romaniello, uno dei protagonisti dell’inchiesta avrebbe anche truffato decine di persone promettendo la vendita di loculi in realtà inestistenti. L’ex responsabile del cimitero ha poi scelto di patteggiare all’udienza preliminare, insieme ad altri coimputati, e dunque è uscito dal procedimento in corso ora dinanzi ai giudici del tribunale di Salerno (re.giu). Salerno. Archiviato il procedimento penale per Antonio Amato, amministratore dell’ex pastificio, che lo vedeva indagato per truffa insieme a Giuseppe Amato junior e Franco Del Mese. La vicenda riguardava assegni con cui la Amato spa aveva pagato una fornitura di grano, assegni poi risultati scoperti. La società fornitrice aveva denunciato i rappresentanti della società e Franco Del Mese, all’epoca dei fatti contestati responsabile degli acquisti materie prime. Secondo le accuse l’emissione degli assegni sarebbe stata il frutto di un disegno truffaldino che già prevedeva la mancata copertura dei titoli. I giudici, su richiesta del pubblico ministero hanno però ritenuto che non ci fossero gli estremi per il capo d’imputazione (re.giu). E’ accusato per il decesso del cancelliere del Tribunale Ermenegildo Dell’Anno Insufficienza di prove per il neuropsichiatra infantile salernitano Salerno. Dovrà comparire davanti al giudice monocratico Pietro Giocoli del Tribunale di Nocera il prossimo 29 novembre per difendersi dall’accusa di omcidio colposo, il dottore Umberto Angora di Portici e medico del reparto di Chirurgia d’Urgenza dell’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Secondo l’accusa avrebbe causato con la sua condotta “negligente” la morte di Ermenegildo Dell’Anno noto cancelliere del Tribunale di Salerno e residente a Mercato San Severino. I fatti si verificarono nel periodo di Ferragosto del 2011. Il cancelliere in seguito ad un violento incidente stradale che si era verificato il pomeriggio del 13 agosto lungo la strada che collega Nocera Inferiore a Castel San Giorgio, fu ricoverato in gravi condizioni all’ospedale nocerino. All’Umberto I gli avevano riscontrato traumi in varie parti del corpo che avevano portato la vittima in prognosi riservata. Ma la sera del giorno seguente morì a causa di una grave insufficieneza respiratoria post traumatica lasciando amici e parenti nel totale sconforto. La famiglia della vittima assistita dall’avvocato Gianluca Iaione, responsabile del Tribunale dei diritti el Malato, si è costituita parte civile ed ha chiamato a processo anche il legale rappresentante dell’Asl Sa2, Gaetano Squillante, in qualità di responsabile civile. Secondo il capo di imputazione Pagani/Salerno. E’ stato assolto per ‘insufficienza’ di prove il noto medico neuropsichiatra infantile, Giangennaro Coppola, 62enne di Salerno. Era accusato di omicidio colposo per la morte di un bambino di Pagani, Mario Eduardo Belli, affetto da gravi disturbi e al quale, nel corso di svariati controlli, aveva prescritto farmaci che ne avrebbero aggravato lo stato di salute. Ieri pomeriggio, il giudice monocratico Donnarumma ha assolto il professionista, per il quale il pubblico ministero d’udienza Rossella Buonavita aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione. Richiesta alla quale si erano associati gli avvocati di parte civile, Silverio Sica e Bonaventura Carrara. Eduardo Mario Belli, figlio di un vigile urbano di Pagani, morì all’ospedale Cardarelli di Napoli il 21 maggio del 2006 per un edema celebrale a seguito di una grave insufficienza epatica. Proprio i familiari, in primis i genitori e il fratello del bambino morto, in preda al dolore per la morte del piccolo Mario Eduardo Belli, avevano decidere di formulare denuncia contro il medico salernitano che avrebbe prescritto farmaci nocivi per la sua salute. Infatti, secondo l’accusa, sostenuta originariamente dal pubblico ministero Sabrina Serrelli, Giangennaro Coppola aveva prescritto al piccolo paziente - affetto Morì all’ospedale di Nocera: Bimbo morto al ‘Cardarelli’: a giudizio il dottore Angora assolto Giangennaro Coppola il dottor Filippo Angora avrebbe causato la morte del cancelliere per non aver effettuato in maniera tempestiva una serie di esami clinici presso il nosocomio nocerino. E tra questi delle normalissime trasfusioni di sangue, necessarie per il calo di emoglobine come si evinceva dalla lettura dei primi esami clicini oppure un follow up toracico che serviva ad evidenziare di un emopneumotorace. Secondo l’accusa queste negligenze si verificarono nell’immediatezza del ricovero del cancelliere La sera del giorno seguente le condizioni di Ermenegildo Dell’Anno peggiorarono ulteriormente e nessuno si accorse che era in corso un efisema sottocutaneo al torace e al collo. Anche in questo caso non furono effettuate ne trasfusioni ne un drenaggio che avrebbe allieviato i problemi respiratori dell’uomo. Solo intorno alle 21 quando il quadro clinico era ormai irrimediabilmente compromesso fu portato in rianimazione. Ma era troppo tardi perchè dopo un’ora il cuore del cancelliere salernitano cessò di battere. Per questi motivi secondo l’accusa il dottore Filippo Angora dovrà rispondere del reato di omicidio colposo (ro.fe). © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web da epilessia, disturbi nel comportamento e ritardi cognitivi - farmaci che avevano causato nel bimbo, del peso di 20 chili circa, l’insorgenza di una insufficienza epatica. In brevissimo tempo,insorsero delle necrosi al fegato. Il bambino vomitava di continuo e questo contribuì ad aggravare il quadro generale di malnutrizione. Inoltre, al piccolo furono prescritti farmaci al paracetamolo che aggravarono ancor più la sua situazione. Fino a che, viste le condizioni, il paziente fu ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli dove morì presso l’Unità Fegato-centro trapianti, il 21 maggio del 2006. Secondo l’accusa, a causare il decesso furono quelle medicine prescritte da Giangennaro Coppola dall’ottobre del 2005 al maggio del 2006. Un’accusa che secondo il giudice monocratico Donnarumma non è stata sufficientemente provata dalle prove emerse in dibattimento, per cui ha assolto il professionista salernitano: per il noto medico specializzatao in neuropsichiatria infantile, infatti, è stata dichiarata l’insufficienza di prove Si erano costituiti parte civile i genitori e il fratello del paziente deceduto (ro.fe). © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Salerno Metropolis Venerdì 19 Luglio 2013 Scandalo Ior La prova decisiva per i movimenti di denaro Del tesoro del Vaticano all’estero e dei conti correnti aveva parlato per primo Massimiliano Marcianò, amico personale di don Nunzio Aperto uno squarcio nell’inchiesta sui capitali del Vaticano 9 Papa Francesco aspetta gli sviluppi dell’inchiesta interna commissionata Scarano consegna l’archivio segreto ROSARIA FEDERICO ROMA/SALERNO Il dossier sull’Apsa è nelle mani dei pubblici ministeri romani. Quel famoso archivio segreto che don Nunzio Scarano conservava nella sua casa romana è stato depositato, ieri mattina, al pubblico ministero Stefano Pesci. Chiuso in busta chiusa, così come era stato conservato dal prelato salernitano, è stato recuperato dai difensori Silverio Sica e Francesco Caroleo Grimaldi per essere consegnato alla Procura. Di quei documenti aveva parlato prima Massimiliano Marcianò, l’organizzatore di eventi grande amico di don Nunzio, nel suo interrogatorio ai finanzieri di Salerno e successivamente dallo stesso monsignor Scarano, detenuto nel carcere di Regina Coeli per corruzione e calunnia. Potrebbe essere la prova decisiva della sua collaborazione con i magistrati romani che hanno chiesto al prete notizie sui movimenti di danaro effettuati sia presso lo Ior che l’Apsa, l’amministrazione del patrimonio della Sede apostolica. Don Nunzio Scarano aveva detto ai magistrati romani ‘L’Apsa si comporta come una vera e propria banca’, elencando una serie di operazione per diverse centinaia di milioni di euro fatte attraverso l’organismo che si occupa della gestione del patrimonio della Santa sede. E quelle operazioni, con le quali furono trasferiti ingenti capitali in paradisi fiscali e nel Regno unito furono registrate dall’ex contabile dell’organismo, sospeso tre mesi fa dalla Santa Sede. Una prova del riciclaggio di capitali che sarebbero stati effettuati attraverso l’Apsa e lo Ior (Istituto opere religiose), la banca vaticana che opera attraverso altri istituti di credito. Ma cosa conservava in quella busta sigillata don Nunzio Scarano? Quali segreti ora ha trasmesso ai magistrati romani che indagano sulle attività di riciclaggio fatte attraverso la Santa Sede? Questi documenti di cui ha parlato don Nunzio sarebbero ‘esplosivi’, lo aveva annunciato nel suo interrogatorio - poi secretato - dell’8 luglio scorso, il prelato mettendosi a disposizione dei magistrati per qualsiasi chiarimento. Il dossier sull’Apsa è nelle mani dei pubblici ministeri romani Pronto un nuovo interrogatorio dell’alto prelato salernitano Non è escluso che dopo la visione di ‘estratti conto’, trasferimenti, annotazioni di nomi, di funzionari, i magistrati romani chiedano a don Nunzio ulteriori informazioni e spiegazioni. Sulla consegna del Depositato in busta chiusa E’ stato consegnato alla Procura così come era stato conservato da don Scarano, il famoso archivio segreto conservato nella sua casa romana dossier, il prelato potrebbe giocarsi la richiesta di scarcerazione o di attenuazione della misura degli arresti in carcere, dopo il rigetto del Tribunale del Riesame dell’istanza di libertà. Ma grosse novità potrebbero arrivare da Roma, oggi, anche per le posizioni di Giovanni Maria Zito e Giovanni Carenzio, l’ex 007 dei servizi segreti italiani che ha ricevuto da don Nunzio una mazzetta di 400mila euro, e il broker napoletano che avrebbe dovuto far rientrare in Italia, sui conti Ior, 20 milioni di euro riconducibili agli imprenditori D’Amico. Tutti e tre sono stati arrestati il 28 giugno scorso per concorso in corruzione. Un episodio circoscritto, quello avvenuto a luglio scorso, nel quale i tre protagonisti tentarono di portare in Italia il tesoretto depositato su una banca svizzera e poi sparito nel nulla. Con la consegna del dossier sull’Apsa si apre uno squarcio nell’inchiesta sui capitali del Vaticano che cammina di pari passo all’inchiesta interna disposta da Papa Francesco, con l’istituzione di una commissione ad hoc. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Il caso Aser, continua il calvario La denuncia dei sindacati: “Operai esclusi dalle attività” Vertenza Cstp Summit tra Pasquino e Cuozzo L’ultimatum:“Voltiamopagina” Salerno. E’ stato un incontro cordiale, quello di ieri in Provincia, tra Raimondo Pasquino, nelle vesti di commissario giudiziale del Cstp, Mario Santocchio, il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone e l’assessore provinciale ai Trasporti, Michele Cuozzo. Primo appuntamento da neo commissario giudiziale del Cstp per l’ormai ex rettore dell’Università degli Studi di Salerno, con la Provincia che impone l’aut-aut: “O si volta pagina o noi non ci stiamo”, ha affermato Cuozzo. “Ho ribadito che non ho condiviso l’operato del Ministero, per opportunita’ e metodo, pur stimando la sua persona”, ha detto Iannone, marcando le ‘volontà’ dell’amministrazione provinciale sul futuro dell’azienda. All’indomani dell’elezione del suo successore all’Ateneo salernitano, Aurelio Tommasetti, Raimondo Pasquino ha iniziato ad occuparsi del possibile risanamento dell’azienda salernitana dei trasporti. In attesa dell’assemblea della prossima settimana, prevista per il 23 luglio, Pasquino dovrebbe incontrare i soci del consorzio di piazza Matteo Luciani, e forse anche un incontro con il personale non è da escludere prima di questa data. Il compito del rettore uscente non sarà facile, salvare l’azienda dal tracollo e garantire i lavoratori impegnerà Pasquino non poco, il quale ha accettato una sfida di non facile risoluzione. Dalla Provincia di Salerno, l’assessore al ramo dei trasporti Michele Cuozzo ha posto i paletti oltre i quali l’Ente di via Roma non intende chiudere gli occhi. Un autaut da non sottovalutare, essendo palazzo Sant’Agostino uno dei soci del consorzio di maggio peso.Cuozzo ha ribadito la linea dura delle aspettative dell’Ente provinciale sul futuro piano industriale che Pasquino dovrà redigere entro il 16 agosto. “Deve avere la forza di cambiare pagina”, ha spiegato Cuozzo, “se si pensa di tornare al passato noi non siamo d’accordo. Se si mantengono i privilegi e le situazioni anomale, noi non ci stiamo”. Cuozzo detta le linee: stop agli stipendi a cinque stelle per il direttore generale, figura da eliminare e da sostituire con quella del direttore di servizio, con una retribuzione di circa 60mila euro all’anno a fronte degli oltre 150mila attuali, e nessun taglio al personale o indiscriminato. Luca Marrazzo © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Salerno. Continua il calvario dei dipendenti della Spa Aser, il tutto nel silenzio assoluto delle istituzioni. Ieri l’ennesima denuncia dei sindacati: “Come ultimo affronto veniamo a conoscenza che la Ecoambiente Salerno, attraverso una cooperativa che opera all’interno dello Stir di Battipaglia, starebbe assumendo lavoratori in somministrazione per coprire i periodi di ferie dei dipendenti, e creando nel contempo delle false aspettative”, hanno affermato i sindacalisti di categoria di Cgil e Cisl, Leonardo Tortora e Antonio De Michele. “Come fra l’altro ha fatto il Consorzio di Bacino Salerno 2 che, in questi ultimi 3 anni, invece di utilizzare i lavoratori ex Aser, anche con la formula del distacco non l’ha fatto e, comunque, questi operai devono essere ricollocati nel ciclo integrato dei rifiuti”. Per questo, vista la totale chiusura sia del Consorzio di Bacino Salerno 2, che della Ecoambiente Salerno nei confronti di questi lavoratori, le organizzazioni sindacali hanno chiesto al presidente della Provincia, Antonio Iannone, proprietario pubblico della Ecoambiente ed Ente che ha nominato il commissario liquidatore del Consorzio di Bacino Salerno 2, un incontro urgente. “Si deve organizzare questo summit al fine di dare delle risposte sacrosante nei confronti di dipendenti che non dovevano, per diritto, uscire dal ciclo integrato dei rifiuti e che ancora aspettano spettanze arretrate dal 2010”, hanno concluso Tortora e De Michele. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.12.63 Venerdì 19 luglio 2013 41 Angri/Scafati Il Mattino Scafati Notte di paura alla Romano Sarno Rogo doloso nell’industria conserviera Scade il piano di fabbricazione Mancusi corre ai ripari minuti, hanno travolto tutto ciò che era depositato, fino a lambire anche un’aladitrepianidell’edificio,adibitaasedeamministrativa.Ingentissimi i danni che, secondo una prima stima, ammonterebbero a diverse centinaia di migliaia di euro. Il fuoDaniela Faiella co, divampato con una violenza impressionante,hadistruttounmigliaSCAFATI. Ci sono pochi dubbi sulla natura dolosa dell’incendio che, io di vecchi e grossi contenitori in mercoledìnotte,haparzialmentedi- plastica usati per il trasporto dei postrutto l’industria conserviera «Ro- modori ed un centinaio di pedane mano Luigi srl», in via Nuova San in legno. Il materiale era depositato Marzano.Chi,trairesidentidellazo- lungo il cancello dello spiazzale e na, ha lanciato l’allarme non appe- sembra,che proprio in quel punto si na si è sviluppato il rogo ha riferito siaoriginatoilrogo.Chisièintrodotagli inquirenti di aver sentito un in- to nella ditta «Romano», accedendo tenso odore di benzina levarsi pro- dal terreno agricolo confinante, priodall’areaesternadelladittacon- avrebbe quindi appiccato il fuoco serviera, non più attiva da qualche propriodoveeranoaccatastatelepitempo.Chesiastatautilizzatabenzi- le di bidoni in plastica e le pedane in na, o altro liquidoinfiammabile, per legno. Le fiamme si sono propagate appiccare il fuoco nel cortile dell’in- velocemente investendo anche un’ala di tre piani dello dustrianonèpossibilestastabilimento dove erano bilirlo,almenoperora.Biospitati gli uffici amminisognerà attendere la det- La vittima strativi della ditta. tagliata relazione del so- Il titolare Non ha saputo fornire pralluogoe dell’intervenspiegazioni agli inquirento dei vigili del fuoco dei sorpreso ti l’amministratore unico distaccamenti di Nocera nega di aver della «Romano Luigi srl», Inferiore e Salerno che mai ricevuto FeliceRomano,chehaashanno impiegato alcune minacce sicurato di non aver motiore per spegnere le fiamvi per ritenere fondata meerimetterel’areainsi- o richieste l’ipotesidell’attentato,agcurezza. Un dato, però, è estorsive giungendo di non aver ricerto: i carabinieri hanno cevutominaccenérichietrovatoimprontesulterreno di un campo adiacente alla ditta. steestorsive.Eppure,secondoquanSegni inequivocabili del passaggio toemergedaiprimirilieviedallepridiqualcunoche,utilizzandounape- me indagini, qualcuno avrebbe di danadi legno,avrebbe poiscavalca- proposito appiccato l’incendio tolarecinzionedell’industriaperac- nell’industriadi via NuovaSanMarcedere all’area antistante l’azienda. zano con il preciso intento di far Proprio dal piazzale esterno dello giungereunsegnaleallafamigliaRostabilimento si sarebbero levate le mano. lunghe lingue di fuoco che, in pochi © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagani Lite alla partita arrestato l’accoltellatore I carabinieri hanno arrestato il giovane che l’11 luglio scorso avrebbe accoltellato un uomo per un litigio durante una partita di calcetto. Si tratta di Raffaele Manzo, 20 anni, di Pagani. Il giovane è accusato di tentato omicidio; porto di strumenti atti ad offendere. Dopo le formalità di rito il Manzo è stato trasferito alla casa circondariale di Salerno. Odore di benzina nell’aria avvertito dai residenti e tracce nei campi vicini Angri Gestiva il centro scommesse, preso con la coca della sua auto. Durante la perquisizione del veicolo i militari hanno trovato, nascosti nel portabagagli della vettura, circa dieci grammi di cocaina. De Sio non ha saputo fornire spiegazioni ai carabinieri rispetto a quella droga trovata nella sua auto. La sua posizione si è ulteriormente aggravata quando, poco dopo, i carabinieri hanno eseguito SARNO. Il piano di fabbricazione è in scadenza e l’amministrazione tenta l’accelerata. Mancano pochi mesi ed è una corsa contro il tempo anche dopo l’ultimatum arrivato dalla Provincia di Salerno. Il termine, fissato al gennaio 2014, sta mettendo con le spalle al muro il governo comunale del sindaco Mancusi che finora ha temporeggiato. La città non è ancora dotata di nuove regole in materiaurbanistica;aSarnovigeancoraunpianodatato1972edaallora sonostatiben7itentativiperunnuovo Puc, tutti puntualmente caduti nelvuoto.Ilconsiglierediopposizione, Enrico Squillante, espressione di«SarnoRinasceLibera»,esaminai ritardi accumulati e gli errori di una velocizzazioneinextremis.«Nonsonostatisufficienti, inquattrodecenni - spiega - •setteproposte di piano ed altrettanti incarichi tecnici a professionisti di elevato•prestigio,ma è bastato che la Provincia stabilisse la scadenza per indurre l’amministrazione a correre ai ripari, accelerandodicolposulleproceduredaattiva- La procedura Ultimatum della Provincia si rischiano restrizioni al settore edilizio L’incendio Vigili del fuoco in azione per neutralizzare le fiamme Gestore di un centro scommesse arrestato per droga. In manette è finito Matteo De Sio, 24 anni, residente ad Angri, gestore del centro scommesse «Marasio» di via Murelle. I carabinieri lo hanno fermato, mercoledì notte, per un controllo ad un posto di blocco. Era poco dopo mezzanotte ed il 24enne stava rientrando a casa, alla guida Rossella Liguori un’altra perquisizione nei locali del centro scommesse di via Murelle. Nascosti in tre distinti involucri di cellophane gli uomini del luogotenente Egidio Valcaccia hanno trovato altri undici grammi di polvere bianca. Insieme alla droga i militari hanno rinvenuto e sequestrato materiale vario per il confezionamento della droga. re per ottenere una bozza di piano entro la fine di quest’anno. Le motivazioni per imprimere tali rapidità sono giustificate dal fatto che senza l’approvazionedelPucdecadeilpiano di fabbricazione tuttora vigente•con conseguente restrizione di potenziali economie edilizie. È importanteeprioritario,però,concentrare le attenzioni soprattutto sugli aspetti generali di viabilità, servizi, opere pubbliche e salvaguardia dell’ambiente. Tutti aspetti che si rischia ora di trascurare». © RIPRODUZIONE RISERVATA Nocera Inferiore Nocera Inferiore La decisione dell’amministrazione di evitare colate di cemento Nocera Superiore Zone agricole da salvare, ricorso al Tar Troppo gravi le ferite alla testa è morto il piccolo Gerardo Secono alcuni cittadini il provvedimento è illegittimo senza l’adozione del Puc Giovanna Fasanino Nicola Sorrentino NOCERA INFERIORE. Cinque proprietari terrieri fanno ricorso al Tar per annullare la delibera del Comune che ad aprile sospese le pratiche edilizie sino alla formazione e approvazione del Puc.Secondogliinteressati,assistiti dall’avvocato Gianluca Perna, l’ente avrebbe «paralizzato» l’attività edilizia in zona agricola, applicando «illegittimamente» una misura di salvaguardia inassenzadelrelativopresupposto e cioè l’adozione di un nuovo strumento urbanistico. Una decisione che il Comuneall’epocaavevapresoperevitare«una inaccettabile compromissione dell’attività di pianificazione» ma che tante polemiche suscitò nel consiglio comunale convocato per l’occasione. Nelricorsosileggeche«IlComune di Nocera Inferiore, in assenza di una nuova disciplina urbanistica relativa alle zone agricole,haintesoparalizzareindiscriminatamente tutta l’attività edilizia in zona E, attraverso una semplice modifica del regolamento edilizio, in luogo del ben più complesso iter per l’adozione di un nuovo strumento urbanistico». A quanto si legge, il Comuneavrebbeagito«maldestramente» ed «eludendo» il dato normativo che impone che le La delibera Solo manutenzioni e restauri La delibera oggetto dei cinque ricorsi al Tar è la numero 5 del 24 aprile scorso. Il provvedimento fu condiviso dall’intera maggioranza consiliare. In merito alle zone agricole fu deciso che non solo non dovessero essere consentiti interventi di nuova costruzione sino alla formazione e definitiva approvazione del Puc, ma che le stesse aree agricole dovessero essere destinate esclusivamente alla coltivazione. Per gli edifici esistenti invece e sempre sino alla formazione del Puc, furono ammessi solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre che interventi di restauro, risanamento costruttivo, insieme ad interventi di ristrutturazione edilizia. La scelta Ciro Amato assessore all’urbanistica scelte in ordine alla destinazione da imprimere siano effettuateesclusivamenteinsededipianificazione urbanistica. «Una grave offesa al diritto di proprietàcheprecludeognipossibilitàperiricorrentidiesercitare lo «jus aedificandi» (diritto ad edificare). Tale offesa risulta maggiormente grave se si considera che la stessa amministrazione,vigente la medesima normativa urbanistica, ha rilasciato tra il 2012 e il 2013 ben 32 permessidicostruireinzonaagricola. È evidente - si conclude - la disparitàditrattamentoelacontrarietà con precedenti manifestazioni». La parola spetta ora al Tar che deciderà se accogliere o meno i cinque ricorsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA NOCERA SUPERIORE. È morto nel primo pomeriggio di ieri il piccolo Gerardo De Angelis, dieci anni appena compiuti, investito davanti alla sua casa in via Federico Ricco aNocera Superiore tre giorni fa. Le feriteallatestariportatenellacaduta conseguente all’urto con l’auto che l’ha investito non gli hanno lasciatoscampoe dopoduegiornidi lotta e di speranza per i suoi familiari, Gerardo si è spento. A nulla sono valse le cure e l’intervento di riduzione della brutta frattura alla testachepocheoredopol’incidenteglierastatopraticatoall’ospedaleSantobonodiNapoli.Intornoalle quindici di ieri, il piccolo è morto,lasciandonellapiùprofondadisperazione i suoi giovani genitori, papàRaimondo,giovanerestauratore,elamammaAnnalucia,giovane casalinga originaria di Roccapiemonte, insiemealla sorellinadi poco più grande. Decine di volte, negliultimimesi,avevaattraversatoviaFedericoRicco,ilpiccoloGerardo,perraggiungereisuoipiccoliamicinellapiazzettadiMaterdominionelgiardinodellesuoredella scuola che frequentava. Da quando aveva compiuto dieci annisisentiva«grande»eavevatanto insistito per guadagnare quel briciolo di libertà che, attraversando una sola strada, gli consentiva di arrivare dai suoi amici. Ma in quel tragitto di pochi metriha trovato la morte, incrociando un giovane neopatentato che probabilmente Composite IL_MATTINO - SALERNO - 41 - 19/07/13 ---- Time: 18/07/13 23:10 non si è accorto della sua presenza finchè non lo ha colpito. Chi ha assistito all’incidente ha riferito di averevistoilpiccoloGerardoesitare prima di attraversare: voleva esserecertodipassareinunmomentoincuifossesicuro.Lasuavalutazione è stata drammaticamente sbagliata: il giovane rocchese frescodipatenteabordodella suaCitroen C3 lo ha preso in pieno, facendolo cadere sull’asfalto rovente dove ha battuto la testa. Mentre si preparano i funerali del piccolo Gerardo,chesiterrannoquestopomeriggiopressoilsantuariodiMaterdomini alle 17, per il giovane conducente della vettura che lo ha investito si aprirà l’indagine per l’accusa di omicidio colposo. Una storiapurtroppogiàregistrataproprio al quartiere Materdomini di Nocera Superiore, dove i residenti da sempre lamentano la scarsa sicurezzadella provincialeche lo attraversa. © RIPRODUZIONE RISERVATA user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.12.63 40 Venerdì 19 luglio 2013 Cava de’ Tirreni/Costiera Il Mattino Positano La tragedia sulla nave crociera Cava de’ Tirreni Addio a Titti luci spente in costiera Alcol e guida un camper per evitare inutili tragedie unaletteraallaloro dolcesorella,scrittacontuttoil rimpiantoperaverla persa, ma anche densa di riconoscenza: «Noi vogliamo ringraziarti, Titti, perchècilascitanto:amicizia,bontà,amore. Sentimenti che ci accompagneranno sempre, come se tu fossi ancora POSITANO. Il suo sorriso, tra i fiori bianchi che ne riflettono lo splendore. Una con noi». Chiuse tutte le boutique, luce, sul feretro di Titti La Camera, tra- chiusal’edicoladeigenitori,nellacensferito nel primo pomeriggio di ieri, trale piazza dei Mulini. «È un dolore perifunerali,dallaparrocchiadelSan- indescrivibile - tutti la conoscevamo, tissimo Rosario, dove la salma era sta- era una ragazza meravigliosa, sempre ta vegliata, alla chiesa madre dell’As- allegra», ricorda Anna Passerotti sunta, dove ad attendere la splendida dell’omonima boutique. Luci spente sull’allegra Positano, solo la melodia e solare ragazza c’era tutta Positano. In migliaia, giunti anche dai paesi del mare ha accompagnato le note vicini, hanno voluto stringersi al dolo- dell’organo, mentre la bara coperta di re della famiglia, colpita da una trage- fiori bianchi usciva dalla chiesa portadia che ha sconvolto l’intero paese. A ta a spalla da parenti e amici. Che hanconfortare i genitori, l’imprenditore no continuato, nelle ore successive, a Nino La Camera e la moglie, Angela inondare la sua bacheca facebook di Collina, anche il parroco di Praiano, pensieri. «Il tuo sorriso contagioso ci donLuigiAmendola, ediecipreti della guiderà per la vita», hanno scritto in tanti.Perchèeranostatil’otdiocesi. timismo,latenacia,eun’al«Titti aveva 26 anni, ma legria interiore, a guidare fin da piccola ha fatto parte I fratelli Titti nella sua troppo breve dei giovani cattolici - ha ri- Marco e Toti esistenza. Aveva sofferto cordatoilparroco,donGiulio Caldiero - una presenza le hanno letto tanto, ma superato con l’aiuto di Dio un male che costante. Una ragazza che una lettera sembrava incurabile. Moshaconosciuto lavera fedee dall’altare sa dall’entusiasmo, si era ne ha saputo trasmettere il «Grazie laurata all’Orientale di Namessaggio». Tanti ricordi, poli.Poil’escalation:erastaaneddoti,sensazioni vissu- per averci ta scelta, per quattro mesi, te insieme al gruppo dei ra- dato tanto» all’ambasciata di Madrid, gazzi che frequenta la chieriuscendo infine a immersa. Don Giulio ha voluto raccontare a tutti il volto sorridente di gersinellasospirataavventurasullenaTitti, la sua gioia di vivere, oltre vi Msc, in giro per il mondo, solcando l’imprevedibilità del destino che nel quel mare che amava tanto. Ma non tardo pomeriggio di lunedì scorso le aveva mai dimenticato la sua Positahastroncatolavita,all’internodellaca- no.Lachiesa,gliamicidell’associaziobinadellanavecrocieraMsc,dovepre- ne cattolica, il calore della famiglia, il rispetto per gli altri e per la vita. Ora è stava servizio. Nel silenzio della chiesa i fratelli, volata al cielo, ed è un angelo tra gli Marco e Toti, hanno letto dall’altare angeli. Positano l’amerà sempre. Il ricordo Amava i colori e gli accessori originali Alla boutique Mastro, il ricordo di Titti è quello di una ragazza allegra e brillante. «Era simpatica e riusciva a coinvolgere tutti in un sano ottimismo, non l’ho mai vista triste o risentita. Amava il mare e i colori, quando era a Positano si fermava spesso a curiosare nelle boutique, alla ricerca di abiti e accessori colorati e originali. Positano è sconvolta, sembra tutto assurdo». In chiesa tutto il paese l’omelia di don Giulio «Ha vissuto la vera fede» Battipaglia Il dolore Notte di preghiera nella piccola cappella dei Mulini. La famiglia, molto grande e conosciuta, è legata ai proprietari del bar Mulino Verde, frequentato da residenti e turisti e punto d’incontro di tutto il paese. Accanto a questo spazio, dove si raggruppa la vita commerciale della famiglia, nella cappella era adagiata la salma di Titti La Camera, da mercoledì scorso, dopo il suo CAVA DE’ TIRRENI. Diminuire gli in- cidenti automobilistici riducendo icomportamentiarischio.Dalmomento che alcool e guida possono trasformarsiinuncocktailletale.È ilprogetto«Insieme perlasicurezza», in partenza domani sera alle 23 a Cava de' Tirreni. Un camper di esperti sarà infatti presente nellapiazzettaDiMauro,unodeiluoghi simbolo della movida cavese, per somministrare, ai ragazzi che lo vorranno, un apposito questionario e rilevarne, successivamente, anche il tasso alcolemico. Ilpersonalespecializzatoinsieme ai volontari delle associazioni «Mani Amiche», «Obiettivo Notte» con il supporto del nucleo di protezione civile e della dottoressa Zampetti, responsabile del servizio adolescenti dell’Asl Salerno, informeranno e sensibilizzeranno igiovanisulleconseguenzedell’assunzione di alcool sul proprio statopsicofisicoperevitarechesiguidi in condizioni non idonee. L’iniziativa,chesaràseguitadaunnuo- L’iniziativa Esperti dell’Asl e volontari spiegheranno ai giovani i rischi e come prevenirli Il dolore Tutta Positano ha portato ieri l’estremo saluto a Titti La Camera Una notte di veglia, prima del funerale, per tutta la gente di Positano, nella piccola cappella allestita all’interno della chiesa del Santissimo Rosario, a pochi passi dall’abitazione della famiglia La Camera. Papà Nino e mamma Angela sono proprietari di una boutique che funziona anche come cambio moneta, al centro della piazza Lara Adinolfi arrivo da Napoli, dove è stata eseguita l’autopsia. «Per tutta la notte c’è stato un flusso continuo di persone confida un amico della ragazza - il paese ha partecipato al dolore della famiglia con grande trasporto. Lei era una ragazza straordinaria, i suoi genitori e i fratelli, a Positano sono molto conosciuti e stimati». Battipaglia/Pontecagnano Abusivi negli alloggi popolari ok all’operazione di sgombero vo appuntamento nella città metelliana sabato 17 settembre sempre dalle 23, è stata anticipata, ieri mattina, dalla firma di una lettera d’intenti tra il distretto sanitario, il Sert, il 118, le associazioni Mani AmicheeObiettivoNotte,ilcomunedi Cavade' Tirreni,la polizia locale e la protezione civile per rendere questa modalità d'intervento unmodelloreplicabileeriproducibile come buona prassi. Un modo per ridurre le stragi del sabato sera attraverso la prevenzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pontecagnano Battipaglia Dopo la riunione in Prefettura del Comitato per la sicurezza già allertate le forze dell’ordine Stefania Battista Minacciata con un coltello e rapinata di tremila euro signora sotto choc La minacciano con un coltello e la costringono a consegnargli la borsa contenente tremila euro e un telefonino. La rapina è stata messa a segno ieri mattina in pieno centro, in via Domodossola dove due banditi con il volto coperto, in sella ad un motorino, hanno raggiunto una donna e si sono impossessati della borsa. La donna rapinata, che camminava tranquillamente per strada, prima di imbattersi nei malviventi si era recata in banca dove aveva prelevato il denaro. I banditi appena hanno messo a segno il colpo sono fuggiti via con lo scooter. La signora non ha avuto nemmeno il tempo di reagire e quando i malviventi erano ormai lontani ha chiesto aiuto ad alcuni passanti che hanno allertato i carabinieri. La malcapitata molto probabilmente è stata seguita mentre era in banca da un complice dei banditi che hanno atteso il momento propizio per entrare in azione e mettere a segno il colpo. Non è la prima volta che accadono questi episodi. Nel mirino dei malviventi sempre più spesso donne e anziani. BATTIPAGLIA. «Daremoesecuzioneall’ordinanza di sgombero a carico di ogni occupanteabusivo».Èquesto,insostanza,l’annuncio dato ieri pomeriggio dal commissario prefettizio Mario Rosario Ruffo dopo l’incontroavvenutoinPrefetturaconilComitato per l’ordine e la sicurezza. Non intende allarmare, ma solo tentare un’ultima conciliazione con i diciotto nuclei familiari che hanno occupato gli alloggi polaridellapalazzinac avialeManfredi. «Siè convenutochebisognaripristinarelalegalità - aggiunge - perché tra i legittimi assegnatari ci sono altrettante situazioni di disagio e ci chiedono solo di ristabilire un loro diritto». Prima di incontrare la stampa Ruffo ha voluto informare proprio gli assegnataridelladecisionepresainPrefettura, assicurando loro che presto potranno entrare nelle case. Ha atteso, tentato di mediare, verificato ogni singola posizione prima di giungere alla decisione di dare esecuzioneallosgombero,maormaineppure il commissario ha più alternative. «Non sono decisioni facili che si prendono a cuor leggero - commenta - ma non si possonotolleraresituazionifuoridallalegge. Il mio è un appello agli occupanti perché si preparino e lascino volontariamente gli alloggi prima dello sgombero». Uno sgombero annunciato, dunque, proprio perevitare il più possibile disordini e disa- Gli alloggi Le case popolari di via Manfredi e il commissarioMario Rosario Ruffo gi. L’azione dovrebbe avvenire tra la fine diluglioediprimidiagosto.Perovvimotivi non è stata fornita una data certa, ma si sa che già le forze dell’ordine sono state allertateecheoltrecentocelerinisarebbero pronti ad intervenire. Ma quale sarà la sortedeglisgomberati? Commissarioedirigenti comunali avvertono: «L’ente non puòsostenerefittidialloggi,néalmomento,collocazioniinalbergosenoncomeextremaratioedinviaassolutamentetemporanea».Adimpedirlosonosialecassevuote del Comune che i vincoli normativi. «Speriamo che si attivi la rete familiare» dice ancora il commissario. L'alternativa, infatti, soprattutto per le famiglie dove sonopresentianziani,disabiliominorièl’accoglienzainstrutturepubblicheoaccreditate: case famiglia, residenze per anziani e disabili, insomma. Quanto a mobili esuppellettili saranno inventariate e depositate in locali comunali gestiti da Nuova srl. Edilegittimiassegnatari,intanto,sembrano tornare a sperare. «Abbiamo dato fiduciaalcommissarioeprestopotremoentrare nelle nostre case» dicono rasserenati. © RIPRODUZIONE RISERVATA Rubava gasolio da un tir scoperto tenta la fuga inseguito e arrestato Un film d'azione in piena regola, con tanto di inseguimento rocambolesco e cattura finale. È quanto accaduto mercoledì sera sul tratto di strada che va da Pontecagnano a Bellizzi. A finire in manette Alfonso Apostolico, 48 anni di Castel San Giorgio già noto alle forze dell'ordine. Alla base dell’arresto il tentato furto di gasolio da un camion parcheggiato nei pressi di un bar nel quartiere Sant’Antonio. Ad accorgersi degli strani «movimenti» il proprietario del mezzo, un giovane di Giffoni Valle Piana, che si è precipitato fuori dal locale saltando sulla macchina del pregiudicato, datosi alla fuga dopo essersi visto scoperto. Il ragazzo è rimasto aggrappato sul tettuccio della vettura fino a Bellizzi, nonostante le manovre per farlo cadere da parte del fuggitivo. La corsa si è interrotta grazie all'intervento di alcuni automobilisti e della pattuglia dei carabinieri di Pontecagnano. Per il coraggioso inseguitore otto giorni di prognosi dovuti alle escoriazioni riscontrate su tutto il corpo. Arresto immediato, invece, per Alfonso Apostolico tradotto presso la casa circondariale di Fuorni. Composite IL_MATTINO - SALERNO - 40 - 19/07/13 ---- Time: 18/07/13 23:10 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.12.63 38 Salerno Cronaca Venerdì 19 luglio 2013 Il Mattino La scuola I risultati degli esami negli istituti secondari. Massimo dei voti a 164 studenti, per 19 arriva anche la lode Maturità, al Da Procida il record dei 100 Al top 56 alunni dello scientifico al secondo posto il Severi Il Tasso in terza posizione I risultati Gianluca Sollazzo Zaino in spalla, ma solo per fare tappa al mare. Pratica esame maturità archiviata anche per gli studenti salernitani. E se l’esito degli scrutini di fine anno era stato inclemente con un boom di non ammissioni degli aspiranti alla maturità (28 le bocciatureregistratein15scuolesuperiori del capoluogo, 15 solo all’Itis Focaccia di via Monticelli), al termine degli esami di stato gli studenti si sono ampiamente riscattati. A Salerno, su 2644 studenti esaminati in sede di commissione d’esame, solo per tre aspiranti alla maturità (iscritti ailicei Regina Margherita, Menna e all’Itc Amendola)ildiplomaèdiventatounachimeraacausadellamancatapartecipazione alle prove d’esame. Il bilancio delle prove di stato premia gli studenti del liceo scientifico Da Procida,checonquistailprimatodell’eccellenza alla maturità 2012; allo storico liceo di viaManganario si registra unboomsenza precedenti di centisti: dagli scrutini finali diramati dalle 13 commissioni risultano 48 i candidati (33 l’anno scorso) premiati col 100 ai quadri. Il 6,2% degli studenti del capoluogo si è diplomato col 100, riconosciuto a ben 164 studenti. Nellaspecialegraduatoriadeimaturati col massimo dei voti nel capoluogo seguealungadistanzaunaltroliceoscientifico, il Severi di Torrione, che porta a casa 29 centisti in 9 commissioni d’esame. Sul podiodeimassimiriconoscimentiattribuiti agli studenti troviamo il liceo classico Tasso (18 cento in 5 commissioni) e il liceoclassicoDeSanctis(12centoin6commissioni), seguono il liceo artistico Menna(12 in9 commissioni),ilicei sperimentali Regina Margherita (8 in 6 commissioni) e Alfano I (7 in 9 commissioni), l’Itis Focaccia (6 in 13 commissioni), il liceo scientifico Da Vinci (5 in 3 commissioni), l’Itas Santa Caterina (4 in 4 commissioni), l’Itc Amendola (3 in 7 commissioni), l’IpsarVirtuoso(3in7commissioni),l’ItisGalilei (2 in 6 commissioni), l’Ipia Trani (2 in 5 commissioni). Non mancano le delusioni nel bilancio di fine maturità. All’istituto professionale nautico Giovanni XXIII nessuno studente ha conquistato il 100, molti però hanno sfiorato il massimo risultato portando a casa voti compresi tra il 90 e il 96. Per un soffio il 100 non è toccato a 3 studenti del liceo artistico Menna e a unodelprofessionale Trani usciti dalla maturitàcolvotodel 99chelascianonpoco amaro in bocca. AncheilsuperprimaI dati to dei «secchioni» che hanno ottenuto Maglia nera lalodesulrendimenal Nautico toviene assegnato al Giovanni XXIII liceoDaProcida,doNessuno ve 8 studenti si sono diplomati col 100 e studente lode.Nelrestodelcaraggiunge poluogo le lodi sono il massimo andati a 19 candidaticonunapercentualedello0,7%sultotaledeimaturati:agli8diplomatidelDaProcida che conquistano il massimo riconoscimento, seguono i 6 studenti del liceo classico Tasso, i 2 del liceo sperimentale Alfano I, uno del liceo sperimentale ReginaMargherita,unodelliceoartisticoMenna, uno dell’Itis Focaccia. Per i presidi è stata una maturità con tante luci e poche ombre. Non può che esprimere soddisfazione per il risultato conquistato dai suoi studenti la preside delliceoscientificoDaProcida,AnnaLaura Giannantonio. «Sono senza dubbio orgogliosa–dichiaraladirigente–èunborsinostraordinariocheciriempiedimotivazione in vista del prossimo anno scolastico,maivotideidiplomisonosuffragatida un altro risultato, forse più importante, che è rappresentato dal numero degli accessi alle università: abbiamo una grossa percentualedistudentichehannosuperato i test di accesso a Politecnico di Milano e Bocconi». Sorride anche la preside del liceo Severi, Caterina Cimino: «Il trionfo è meritodellavorosinergicodialunnieprofessori, questa è la scuola che funziona». © RIPRODUZIONE RISERVATA I bocciati Cartellino rosso per 3 studenti Solo lo 0,1% degli studenti salernitani ammessi alla maturità non ha superato o portato a termine le prove di stato. Nel capoluogo sono tre le bocciature per mancata presenza agli appuntamenti dei test in calendario, i casi si sono registrati all’Itc Amendola, al liceo artistico Menna e al liceo sperimentale Regina Margherita. Alla maturità dell’anno scorso furono 4 i candidati che non riuscirono a diplomarsi (due per mancata presentazione alle prove). Per i tre bocciati di quest’anno dalle commissioni toccherà ripetere l’anno scolastico. Stessa sorte toccherà ai 28 studenti del capoluogo respinti in sede di scrutinio finale alle ammissioni dell’esame di stato. Per non farsi trovare impreparati all’appuntamento dell’anno prossimo, bocciati e non ammessi dovranno rimboccarsi le maniche e raddoppiare le ore di studio, magari anche nel corso delle vacanze estive prima della vigilia di un nuovo anno di fatiche. La vertenza Ata, scatta la scure Liceo scientifico Da Procida Liceo scientifico Severi Liceo scientifico Da Vinci Liceo sperimentale Regina Margherita Liceo sperimentale Alfano I Liceo classico De Sanctis Liceo classico Tasso ITIS Focaccia ITC Amendola ITIS Galilei Itas Santa Caterina Istituto nautico Giovanni XXIII Ipsar Virtuoso Liceo artistico Menna Istituto professionale Trani VOTO 100 VOTO 100 CON LODE 48 29 5 8 7 12 18 8 6 2 4 nessuno 3 12 2 8 nessuno nessuno 1 2 nessuno 6 1 nessuno nessuno nessuno TOTALE Studenti con voto 100 164 Studenti con voto 100 con lode 19 nessuno 1 nessuno Scuola in agitazione, scoppia la vertenza degli Ata e dei docenti inidonei. Secondo una circolare della direzione regionale scolastica, solo tra collaboratori scolastici e assistenti amministrativi, la rete scolastica di Salerno e provincia dovrà rinunciare a 89 unità organiche. Il taglio di posti è conseguente alla riduzione di plessi varata dalla Regione nei mesi scorsi. Agli 89 posti di bidelli e assistenti scolastici cancellati da settembre, si aggiunge l’esubero di 16 profili di Dsga, i direttori dei servizi amministrativi, Sanità, Caldoro lancia l’allarme: rischio caos con i pignoramenti Il caso Affondo del governatore dopo la sentenza della Consulta che ha bocciato la legge Paolo Mainiero La sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge che blocca i pignoramenti rischia di sprofondare la sanità nel caos. È l’allarme del presidente dellaRegioneStefanoCaldorochetemepesantiripercussionisulsistemaperchèicreditoripotrannoavviareazionilegalieaggredireipatrimoni e i conti correnti delle aziende ospedaliere e sanitarie. Per la sanità sarebbe una botta tremenda, con il rischio di vedersi vanificati gli sforzi fatti per risanare i conti. «Da domani - dice il governatore in un’intervista all’emittente televisiva napoletana Canale 8 potrebbe riproporsi la brutta e vecchia abitudine, per molti aspettiopaca,oscura,diprocedure messe in campo sulle nuove azioni esecutive che potrebbero riportare il sistema indietro e bloccare il recupero nei ritardi dei pagamenti». Unpassoindietro,èilragionamento di Caldoro, che avrebbe il sapore della beffa dopo che la CgiadiMestreha riconosciutoalla Campania il merito di aver recuperato nel ritardo dei pagamenti ai creditori, risultato ottenuto proprio grazie alla legge sui pignoramentibocciata dallaCorte. «Non discuto la sentenza nella sua legittimità - mette in chiaro il governatore - però nessuno può essere fuori dal contesto, che è più complesso dalla acquisizione di un riconoscimento di diritto o di incostituzionalità di una nor- Monito Uffici di un’Asl; sotto, il governatore Stefano Caldoro ” La polemica «Vanificati gli sforzi per rimettere in regola il sistema di assistenza sanitaria» colpiti anche loro dal piano di razionalizzazione. Sullo sfondo il rebus dei 65 docenti inidonei e dei 2 docenti tecnico pratici destinati all’assorbimento nel personale Ata: secondo il decreto legislativo numero 95 del 2012, dovranno transitare nei ruoli del personale tecnico-amministrativo delle scuole. Oggi alle 16,30 è stata fissata presso la sede della Flc Cgil un’assemblea del personale Ata e di insegnamento per affrontare le due vertenze che caratterizzano la vigilia dell’anno scolastico. ma». La preoccupazione circa le conseguenze che la bocciatura della legge potrebbe determinare è stata segnalata dai direttori delleAslche,fasapereilpresidente della Regione, «non potranno completare i pagamenti proprio per la sentenza della Consulta». In sostanza autorizzare oggi i privati a pignorare i beni delle Asl e degli ospedali significa togliere ossigeno alle aziende che tornerebbero ad arrancare. Caldoro ricorda che proprio per dar respiro alle Regioni alle prese con i piani di rientro dal debito il Parlamento approvò la legge che vietava i pignoramentiebloccavaleprocedure esecutive. «Unalegge-aggiunge ilgovernatore - che ci ha permesso di rimettere tutto in regola. Con il blocco dei pignoramenti abbiamo risolto il problema per più del 50percentodelfondocomplessivo e ridotto i tempi di pagamento». Caldoro è intenzionato a chiedere al Parlamento un intervento con «procedure che prevedano unsistemaincuiidirittideicreditorinonsianocontroglistessicreditori e non si blocchi un sistema di finanziamento che ha prodotto effetti positivi riconosciuti da tutti». La soluzione immaginata e della quale Caldoro ha già parlatoconilministrodellaSaluteBeatrice Lorenzin tocca il decreto per ilpagamentodeidebitidellapubblica amministrazione. In particolare, il governatore campano propone che al criterio dell’ordine cronologico se ne aggiunga un secondo, e cioè che nella fase di pagamento sia privilegiato chi è titolare di una azione esecutiva. Il debito verso i creditori è di 3,7 miliardi di euro e gli accordi transattivi riguardano solo 2 miliardi.A ciò si aggiunga che relativamente agli anni precedenti si è dovuto svolgere un certosino lavoro di controllo di circa 26mila carte contabili non regolarizzate, un lavoro dal quale è emerso che indiversi casi erano stati effettuati doppi pagamenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 38 - 19/07/13 ---- Time: 18/07/13 23:07 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.12.63 Primo piano Salerno 37 Venerdì 19 luglio 2013 Il Mattino La politica, la polemica «Doppio incarico, la norma esclude De Luca» Abrignani (Pdl) firmatario dell’emendamento: compatibili solo i sindaci di città fino a 15mila abitanti Umberto Adinolfi «Il sindaco Vincenzo De Luca resta incompatibile e non potrà beneficiare di questo emendamento interpretativodella legge148del2011».Dopo 48oredicaospoliticoattornoallanotizia del possibile mantenimento del doppio incarico per il primo cittadino di Salerno, il deputato del Pdl Ignazio Abrignani - primo firmatario dell'emendamento «incriminato» spegneognientusiasmodeifedelissimi deluchiani. In pratica, l'incompatibilità di De Luca è venuta meno solo grazie ad un errore di trascrizione del testo autentico dell'emendamento, proposto - oltre che da Abrignani - anche da Nicola Stumpo del Pd e da Martina Nardi di Sel. «Vorrei essere chiaro - esordisce Abrignani - e partire dalla ratio che ci ha spinti a formulare in commissioneunsimileemendamento. Nella mia carriera politica mi sonosempreispirato adun principiodi diritto, ossia la irretroattività delle norme. Se mi candido alle elezioni amministrative e le vinco, è assurdo che il giorno dopo, con una norma approvata successivamente alle elezioni, io possa essere dichiarato incompatibile. Le regole si fanno prima». Una ratio ed un principio che peròdovrebberoriguardaretuttiisindaci eletti prima dell'entrata in vigoredellalegge148 del2011. Cosìcome Viceministro Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e vice di Lupi al ministero per le infrastrutture; sotto, Ignazio Abrignani del Pdl recitava il testo dell'emendamento.Mainrealtàl'illupeto che il sindaco De Lusoria ipotesi di una norma ca non ne potrà usufruire «salva De Luca» si fondava in quanto Salerno è una esclusivamentesudi«unregrandecittà.Unacosaèfafuso di stampa». «Abbiamo re il sindaco di un piccolo ricevuto la segnalazione di centro, altra cosa è dirigeun certo numero di sindaci re una città capoluogo co- aggiunge ancora l'espomeSalerno.Nonèpossibinente di centro destra - ma leavereunsindacoamezsolo per cinque di loro scat- Mistake zo servizio». Dunque De talapossibilitàdibeneficia- «Un errore Luca è diventato all'imsuccessivi commenti, sia di espoLe reazioni rediquesto emendamento. provviso compatibile solo nentidelPdlchedelPd,sembraproSi tratta di quattro sindaci nella stesura per un errore di stampa, prio una tempesta in un bicchiere del Pd e di uno del Pdl. Tutti del testo che verrà risolto quando Valiante jr: giusto che De Luca d'acqua.Èundibattitomaldestrosu a scadenza di mandato da arriverà lunedìmattinailtestocorun emendamento che non modifiporti a termine il mandato sindaconel2015.Nelloscri- corretto retto sarà portato in aula ca la realtà, ma che se visto con ocdi primo cittadino verematerialmentel'emenper la votazione. «Più che chi provinciali, scatena il chiacchiedamento, ci siamo resi con- al dibattito un refuso di stampa - ha riccio. Da quanto ho capito si tratta to che nella prima versione dell’aula» aggiunto ulteriormente diunanorma interpretativacheva a erasaltataun'importateanAbrignani-ritengosiastaIlsindacoeviceministroDeLucare- regolare casi analoghi a quello del notazione, ossia che tale into un refuso di fretta. C'è sta incompatibile e il Pd salernitano sindacoDeLuca,manonlasuapositerpretazionesullanonincompatibi- anche da dire che in Italia abbiamo sispacca.Comesenonbastasserole zione.Bisognaanchericordareatutlità riguarda tutti i sindaci dei comu- dellesituazioniassurde,direischizoreazionipolitichedelPdl,diSeledel ti che tale emendamento è partito ni con popolazionesuperiore ai 5mi- freniche,comeidiversisistemielettoMovimento Cinque Stelle, i demo- dal centro destra e non dal Pd». laabitanti,mentreinrealtàèdestina- rali per i vari enti locali». Nonostante Dall'analisi dei fatti al contrattac- L’affondo crat di Salerno si dividono anche su ta ai comuni con popolazione com- il chiarimento dell'esponente del questoargomento,cheavevariacce- co politico, Landolfi chiama in cau- Il segretario pd presa tra 5 e 15mila abitanti. Dunque Pdl, infine, in città qualcuno ancora sonelleultimeorelapolemicapoliti- sa tutti i protagonisti del casus belli: Landolfi il sindaco De Luca non può benefi- immagina che De Luca possa prose«Noi della segreteria provinciale del «Carfagna? ca in città. ciarne». guire il suo impegno da sindaco fino Il primo a intervenire è stato il se- Pd dovremmo chiedere i danni per Altro elemento di dubbio era la al 2016. Ed anche su questo, il comgretario provinciale del Pd Nicola questo inutile dibattito. Vincenzo È vittima possibile estensione analogica della mento di Abrignani non lascia spaLandolfi, che ha così replicato alle DeLucaèlavittimaditalechiacchie- di un’ossessione norma dai parlamentari agli espo- zio a dubbi interpretativi: «Un'evenaffermazionidelparlamentareAbri- riccio,edanchelepolemichecheso- nei confronti nentidigoverno.Maancheinquesto tualeulterioremodificanondipende gnani, autore dell'emendamento nonate,sonoassolutamenteridico- del viceministro» caso, Abrignani non lascia aperta al- piùdame,madairelatoriSistoeBocche di fatto non «salva» il sindaco le,comeledichiarazionidell'onorecuna porta: «I sindaci coinvolti cia,cheporterannoinaulal'emendaDe Luca dalla incompatibilità del vole Mara Carfagna. Evidentemennell'emendamento sono tutti parl- mento. Se domani dovessi trovare suo doppio incarico. «Devo essere te c'è un'ossessione nei confronti di mentari. In linea di principio astrat- cambiato il senso dell'emendamensincero - ha commentato Landolfi - DeLuca, alquale tra pocoaddebiteto, la norma potrebbe anche riguar- to, ne sarei davvero sorpreso». amequestodibattitochesiègenera- ranno anche l'estinzione della foca dare esponenti dell'esecutivo, ma rito in città sull'emendamento ed i monaca.Michiedoinoltredovefos© RIPRODUZIONE RISERVATA «Regola legittima anche per Salerno ma sarà molto difficile modificarla» ” I trasporti, il Cstp La Provincia avverte Pasquino: taglio netto con il passato Il presidente Iannone: il neo commissario rispetti le nostre indicazioni Diletta Turco Ricapitalizzazionedelle casse societarie e contratti di servizio. Sono queste, perRaimondoPasquino,neocommissario giudiziale del Cstp, le leve su cui agire immediatamente per evitare che l'azienda fallisca. «Sono due esigenze imprenscindibili», puntualizza Pasquino. «Sulla questione dei contratti, poi, si affacciano anche problemi di natura giuridica, perchè ora l'obiettivo deve essere quello di avere contratti che siano sufficienti a coprire i costi di gestione, alla luce dei tagli arrivatisulsettore,siaalivellonazionalechelocale».Aduegiornidallanomina da parte del tribunale fallimentare, ilrettoreuscentedell'ateneosalernita- nohagià•iniziatounaseriediincontri tecnici con i vertici dell'azienda e con i soci.Ierimattinaèstatounlungocolloquio con il presidente della Provincia, Antonio Iannone, e l'assessore ai Trasporti, Michele Cuozzo, che non avevanonascostoi lorodubbisull'indicazione ministeriale di Pasquino a commissario giudiziale del Cstp. «È stato un incontro cordiale», sottolinea Iannone «Nel quale ho ribadito al professore Pasquino che non ho condiviso l'operato del Ministero, per opportunità•e metodo, pur stimando la sua persona. Continueremo a fare responsabilmente la nostra parte per assicurare una nuova prospettiva che portifuoril'aziendadaldisastrocausatodall'allegragestioneantecedentealla presidenza di Santocchio. Mi attendo grande rispetto e considerazione perleindicazionidellaProvincia:riduzione dei costi della dirigenza e serietà•di tuttigli entipossono ancora La polemica L’assessore Cuozzo: azzerare subito i troppi privilegi concessi nella gestione pre-Santocchio Commissario Raimondo Pasquino, commissario giudiziale del Cstp salvare l'azienda». Il primo incontro ufficiale nella sede dell'azienda, si avrà• in occasione dell'assemblea, in programmaa metà•settimanaprossima. I soci saranno chiamati a discutere non solo sullo stato dell'arte della ricapitalizzazionemaanchesulledecisioni del tribunale fallimentare e sull'eventuale riduzione dello stipendiodeldirettoregeneraledelCstp,Antonio Barbarino.«Ci attendiamo passi concreti da parte del commissario Pasquino-aggiungeMicheleCuozzo,assessore ai Trasporti a Palazzo Sant'Agostino - Il nostro auspicio è che non intenda resuscitare coloro che sono stati la causa o la concausa dello sfascio di questa azienda. Attendiamo comunque il piano di risanamento. Noi abbiamo dato la nostra piena disponibilità• a collaborare nell'ottica della salvezza del Cstp, ma ci attendiamo una radicale rottura con il passato. Ci vedremo in assem- L'emendamento originale sero tutti questi moralizzatori e cultoridell'eticaquando,neglianniaddietro, c'erano - come ci sono ancora - situazioni di incompatibilità vere,tracuiricordoquelladell'assessoreregionale GiovanniRomano, episodio che grida ancora vendetta». Sul fronte opposto del partito, il neo parlamentare Simone Valiante non ritiene maldestro il dibattito, anzi si schiera apertamente con De Luca, ribadendoche quell'emendamento dovevariguardareancheilprimocittadinodiSalerno.«Altrochedibattito inutile. C'è da fare una semplice considerazione - ha commentato Valiante-ossiacheilsindacoDeLuca è stato eletto nel 2011, prima dell'approvazione della legge 148 e solo due anni dopo tale elezioni è stato chiamato al governo. De Luca non poteva certo sapere che sarebbediventatoviceministroquando si candidò al Comune nel 2011. Dunque è legittimo invocare che anche lui possa portare a compimento il suo mandato elettorale, per una questionediprincipiodidiritto.Credo comunque che non ci sia più alcunospaziopermodificareulteriormente l'emendamento, che sarà portato così in aulae votato. Difficilmenteuntestovienemodificatodurante le fasi di votazione, il tutto si decide in commissione». umb. ad. © RIPRODUZIONE RISERVATA bleaesitirerannoleprimesomme:vedremo se l'azienda ha intenzione di dare un bel taglio al passato mantenendoiprivilegiperalcuni.Sel'assemblea dovesse restare a guardare noi ci regoleremo di conseguenza». Il nuovopianoindustriale,afirmadiPasquino, dovrà• avere, infatti, anche il placet dell'assemblea dei soci, prima di essereinviato,perl'okdefinitivoalministero e al tribunale stesso, che poi avrà•ilcompitodidecretaresel'aziendarientrerà•omenonell'amministrazione controllata. Proprio ieri i vertici del Cstp, come scritto nella sentenza di insolvenza, hannodepositato in tribunale tutti i libri contabili e i bilanci degli ultimi anni. «Dobbiamo rapidamente tradurre questa opportunità• che ha dato il tribunaleperavviareun'attività•giuridicamente ineccepibile - aggiunge Pasquino - sia per quello che riguarda l'aziendachelatuteladeipostidilavoro.Oramainonèpiùprioritarialaquestioneconicreditori,contuttoilrispettoper chi rientra tra di essi, ma l'obiettivo deve essere il risanamento dell'azienda». Composite IL_MATTINO - SALERNO - 37 - 19/07/13 ---- Time: 18/07/13 23:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.12.63 36 Salerno Primo piano Venerdì 19 luglio 2013 Il Mattino L’interdittiva Il Comune Esa, oggi la decisione del Tar Condono edilizio ecco il tesoretto da dieci milioni L’esito della Camera di consiglio dei giudici del Tar sulla richiesta di sospensiva dell’interdittiva antimafia nei confronti della Esa Costruzioni, si conoscerà nella giornata di oggi. Ieri il legale della società, l’avvocato Bifolco, ha discusso chiedendo una sospensione in quanto non ci sarebbero più le condizioni per l’interdittiva in quanto sarebbero venute a cadere alcuni elementi che avrebbero condizionato la decisione della Prefettura. Oltre diecimila pratiche «congelate» task force per accelerare le procedure Recuperate oltre 10mila pratiche di al momento risulta essere sottodicondono edilizio ferme negli uffici di mensionatadalpuntodivistadelperPalazzo di Città: il Comune pensa ad sonale».Attualmente,infatti,ilpersouna«taskforce»ditecnicipervelociz- naleadisposizionedell’ufficiocondozare l’iter amministrativo e incassare ni edilizi è pari a cinque unità. A questoelementosiaggiungeanchelaciruna cifra vicina ai 10 milioni di euro. Unveroeproprio«tesoretto»quel- costanza che mentre prima esisteva lo ritrovato all’interno degli scaffali un incentivo in busta paga per il nudell’ufficio condono edilizio del Co- mero di pratiche lavorate, da poco mune di Salerno, che l’amministra- tempo questo bonus economico non zioneintendemonetizzaresiaperda- viene più riconosciuto dal Comune. rerisposteaicittadini,siaperintroita- In tutto ciò, la media di pratiche lavore liquidi in un momento di grande rateinunannoèparia350,unnumesofferenzaperlecassepubbliche.Ieri ro assolutamente esiguo rispetto alla mattina, si è tenuta la riunione della mole di fascicoli che supera le 10mila CommissioneUrbanistica,presiedu- unità. Con tale media, occorrerebbeta dal consigliere Mimmo Galdi, nel ro quasi 30 anni per lavorarle tutte. corsodellaqualegliufficitecnicihan- EccoperchèincommissioneUrbaninopresentatounarelazionedettaglia- sticasièdecisodiproporreun’azione ta su quello che è il carico di pratiche concreta,cheèstataadottataall’unadicondonoedilizio,avviateemaipor- nimità dei presenti. «In pratica - ha aggiunto ancora il tate a conclusione nel corso degli anpresidente Galdi - abbiamo deciso di ni. «La situazione è abbastanza com- proporre,nelcorsodelprossimoconplessa - ha esordito il presidente di sigliocomunale,unadeliberacherafforziilnumerodidipendencommissioneGaldi-eduntidell’ufficiocondonoedilique necessita di un interzio, in modo da innalzare il vento risolutivo da parte Il piano dell’amministrazione. In Il presidente numero di pratiche evase». Una vera e propria task forpratica, secondo i dati che ce che l’amministrazione ci sono stati forniti, ci sono Galdi: comunale dovrà reperire oltre10milapraticheferme «Potenziare daglialtriufficipubblici,esnegli uffici competenti, per il servizio unaseriedimotivi,chevan- per garantire sendo i concorsi bloccati e azzerate le convenzioni no dalle inadempienze deesterne.Noncisonodatiufglistessicittadinirichieden- il recupero ficiali sul valore economico ti ai ritardi accumulati dal- di risorse» delle pratiche arretrate, ma la struttura comunale, che Risorse Patrimonio edilizio di Salerno; procedure sprint per il condono i bene informati parlano di una cifra vicina ai 10 milioni di euro. Si tratta nellamaggioranzadeicasi-dicondoniedilizidipiccolaemediaentità,cometerrazzi,verande,balconate,locali terranei, anche se non mancano le praticheperfabbricatiagricolidiventati ville lussuose, come nel caso di diverse abitazioni individuate nella zona delle frazioni collinari di Salerno. Inoltre, sempre all’unanimità dei presenti,sièproposto-qualoracifosserorisorsedisponibiliinbilancio-di ripristinareilbonuseconomicopreesistente,inmododaincentivaremaggiormente i tecnici ed i dirigenti preposti a tale incarico. Tre sono le leggi inmateriadicondonoedilizio,cuibisogna fare riferimento per le pratiche inoltratealComunediSalerno:lalegge47/85«normedicontrollosull’attività urbanistica e relative sanzioni amministrative e penali», la legge 724/94 «misure di razionalizzazione dellafinanzapubblica–Art.39definizione agevolata delle violazioni edilizie» e la legge 326/03 (convers in lex delD.lgs269/03)«disposizioniurgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione conti pubblici – Art. 32. Misure di riqualificazione urbanistica, ambientale e paesaggistica per l’incentivazionedell’attivitàdirepressione abusivismo edilizio e la definizione degli illeciti edilizi ed occupazione aree demaniali». u.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA Presidente Antonio Lombardi, leader dell’Ance salernitana I costruttori Moneta urbanistica patto dell’Ance sullo sviluppo green Un piano per la riqualificazione del patrimoniourbanisticoesistenteintrecciato ad innovazioni con materiali abasso impatto ambientale ed impoegodiimpiantiperl’energiaalternativa. Sono gli obiettivi del piano «Moneta urbanistica» e del «Patto per lo sviluppo dell'edilizia green» lanciato dal’Ance di Salerno. «Per fare ripartire il settore delle costruzioni - sostiene il presdiente dell’Associazione Antonio Lombardi-lostrumentochepuò certamente attrarre investimenti privati è quello della moneta urbanistica. Prevedere,cioè,premialitàvolumetriche per le imprese che decidono di intervenire, per esempio, abbattendoericostruendoedifici,rendendoli efficienti e innovativi dal punto di vista energetico oppure ristrutturandoli con materiali eco-compatibili», ricorrendo a materiali a basso impattoambientale,energiadafonti alternative, verde attrezzato ed architettura di qualità. «Se si prevedono per le imprese aumentidivolumetriaocambididestinazione d'uso di immobili - spieganoicostruttori-gliEntiLocali potranno ottenere in cambio non solo flussi finanziari in entrata, ma anche la realizzazione di opere di rilevanza pubblica: aree a verde attrezzato come parchi o giardini pubblici,urbanizzazioneeservizinelsottosuolo. Composite IL_MATTINO - SALERNO - 36 - 19/07/13 ---- Time: 18/07/13 23:07 LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Agropoli-Capaccio 31 ■ e-mail: [email protected] » AGROPOLI SCUOLE “FANTASMA” capaccio Morte a Galliani, stamane l’autopsia Sarà l’autopsia, che dovrebbe tenersi nella giornata di oggi all’ospedale di Agropoli, a chiarire le cause del decesso di Antonio Ghiano, 45 anni. L’uomo è stato trovato morto mercoledì mattina, intorno alle 7, davanti all’abitazione del fratello in località Galliani. Dai primi accertamenti effettuati dal medico legale, il 45enne sarebbe stato colpito da un edema polmonare. Quello che resta da chiarire è che cosa ha causato questa patologia considerata anche la giovane età della vittima. Da qui la decisione della Procura di disporre l’esame autoptico. La tragedia si è consumata in località Galliani un’area collinare antistante il lungomare San Marco. Da una prima ricostruzione degli inquirenti, Antonio Ghiano si sarebbe recato in visita dal fratello e, proprio quando è giunto davanti l’abitazione, ha accusato un malore che non gli ha lasciato scampo. Nessuno si è accorto di lui fino a l’altro ieri mattina alle 7 quando il fratello, che non sarebbe uscito di casa per tutta la giornata di martedì, ha rinvenuto il corpo ormai senza vita del suo congiunto nei pressi della sua autovettura. A quel punto, non ha potuto far altro che avvisare i carabinieri della locale compagnia, guidati dal capitano Raffaele Annicchiarico. Effettuati gli accertamenti di rito, la salma del 45enne è stata trasportata alla morgue del presidio ospedaliero di Agropoli a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dopo l’autopsia sarà consegnata ai familiari per la celebrazione dei funerali. Regione ferma piano di messa in sicurezza della cava di Petrale La cava in località Petrale Un’aula del Palazzo di Giustizia di Salerno Niente sconti ai Vissicchio I fratelli ancora agli arresti Il Riesame ha respinto la richiesta di annullamento della misura cautelare Nei giorni scorsi “sigilli” ad una fiammante Audi 6 intestata ad Alfredo ◗ AGROPOLI Scuole fantasma: il tribunale del Riesame rigetta la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per i fratelli Mario e Alfredo Vissicchio, sebbene non riconosca per alcune dei reati ipotizzati le esigenze cautelari riscontrare dal gip. Le complesse indagini condotte dalla guardia di finanza della compagnia di Agropoli, agli ordini del capitano Fabio Antonacchio, nell’ambito dell’operazione “Scuole fantasma” su tutto il territorio nazionale, aveva portato alla notifica dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i fratelli Vissicchio, titolari di istituti scolastici paritari a Laureana Cilento e Cera- so (già sequestrati nel 2012), all’obbligo di firma per altri sette tra coordinatori didattici, assistenti amministrativi e “procacciatori” di nuovi studenti, e 132 denunce. Gli indagati, sottoposti all’obbligo della firma erano stati Renato D’Ambrosi, 74anni di Salerno; Elio Gonnella, 70 anni di Eboli; Stefania Cucco, 29 anni di Agropoli; Filippo Antonio Migliaro, 35 anni, di Agropoli; Genni Grambone, 36 anni, di Ceraso; Giuseppe Gambardella, 48 anni, di Potenza; Nicola Amoroso D’Aragona. Le persone denunciate avevano falsamente attestato di risiedere presso indirizzi di comodo nel Salernitano, ma sono risultati residenti ed impiegati in Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Lazio, Calabria, Puglia e Basilicata. Dagli accertamenti è emerso che gli iscritti in cambio di somme tra i 2.500 ed i 5.000 euro, riuscivano ad ottenere un diploma da geometra o ragioniere senza frequentare le lezioni presso le due scuole. I fratelli Vissicchio, difesi dagli avvocati Lorenzo Margiotta e Ennio Bonadies, sono stati interessati anche da una misura di prevenzione patrimoniale ai fini della confisca, che aveva riguardato 59 immobili conferiti in un fondo patrimoniale alla fine del 2012, ubicati ad Agropoli, Laureana Cilento, Torchiara e Ceraso, tra cui tre lussuose ville con piscina e numerosi appartamenti, cinque veicoli e disponibilità finanzia- rie per 1,7 milioni di euro depositate sui conti oppure investiti in polizze assicurative, di cui 240.000 euro posti a garanzia per l’acquisto in leasing, al prezzo di 2,5 milioni di euro, di un noto albergo di Agropoli, in ristrutturazione, che ospita un istituto alberghiero paritario parimenti gestito dai fratelli. Il tribunale di Salerno non ha però confermato il sequestro di buona parte dei beni dei Vissicchio. Il dissequestro ha riguardato gli immobili, un’auto e 5000 euro. Un nuovo sequestro è invece scattato in questi giorni per un’auto, un’Audi A6, intestata ad Alfredo e poi reintestata ad una familiare dello stesso. Angela Sabetta ©RIPRODUZIONE RISERVATA ◗ CAPACCIO Messa in sicurezza della cava di pietre in località Vuccolo Maiorano: la Giunta regionale rigetta l’istanza presentata dalla ditta proprietaria. A determinare il mancato accoglimento del progetto, l’assenza dei pareri necessari per gli interventi. Parere negativo infatti, è stato espresso dal settore tutela dell’ambiente su conforme parere della commissione Via (valutazione di impatto ambientale), e l’Ente parco ha rigettato la domanda di nullaosta. Inoltre, nessuna osservazione è stata prodotta inerente il rigetto. Pertanto, la cava esaurita ormai da tempo e chiusa a qualsiasi tipo di attività estrattiva, non sarà interessata da alcuna opera di riqualificazione. Un deserto in pietra, situato a pochi passi dall’antico santuario della Madonna del Granato, che ha trafitto il cuore del monte Calpazio creando una voragine scavata nella roccia. Quel che è peggio, è che la situazione a vista peggiora con il trascorrere del tempo. Anche perché, sebbene la cava sia sotto sequestro, la conformazione morfologica della montagna continua a mutare. Il sospetto è che l’attività estrattiva continui ad essere effettuata. Un lungo iter giudi- ziario ha caratterizzato la cava situata in località Petrale, che va avanti dal il 1998 tra sequestri della Forestale e sospensioni delle attività estrattive. L’area, come stabilito dal Genio civile, avrebbe dovuto essere recuperata con un intervento di risanamento. Di fatto, il monte Calpazio è stato interessato da azioni di deturpamento con il prelievo di materiali e la voragine si allarga sempre di più. Dall’area non si potrebbe prelevare nulla, nemmeno un modesto quantitativo di ghiaietto. Così come rilevato in una nota dalla Soprintendenza Baaa di Salerno, con la quale riteneva indispensabile un’opera di riqualificazione ambientale, respingendo la richiesta di un’eventuale prosecuzione dell’attività d’estrazione. Se la coltivazione della cava, effettivamente continuasse, c’è il rischio reale di un grave dissesto idrogeologico, creato dal mutamento dell’assetto territoriale, del monte Calpazio al di sopra del quale si trova il santuario della Madonna del Granato e numerose abitazioni. È stata infatti, accertata la presenza nella parete del fronte cava di un’apertura, e di fessure createsi sul piano del ciglio superiore, che potrebbero essere il segnale dell’instabilità del sito. (a.s.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ospedale, Pica contro Caldoro agropoli «Casoria meglio di Agropoli?» Netturbino investito da scooter mentre raccoglie rifiuti ◗ AGROPOLI Anche il consigliere regionale del Pd, Donato Pica, interviene sulla vicenda dell’ospedale di Agropoli. «Caldoro continua ad intervenire a stralcio, modificando il Decreto n. 49/2010 a proprio piacimento al di fuori di un discorso organico e complessivo e non tenendo in alcun conto le effettive esigenze degli altri territori». Evidentemente, dice Pica, «prevalgono le valutazioni di carattere politico e di collocazione geografica». E cita l’esempio del Presidio ospedaliero S. Maria della Pietà di Casoria inserito nel II livello della rete dell’emergenza. «A questo punto - dice Pica - sarebbe interessante conoscere il parere del Ministero che su precedenti analoghi casi non ha interferito e che invece farebbe bene ad avviare una verifica generale sullo stato di attuazione del Piano di rientro in Regione Campania». «Sono evidenti conclude-Pica - le disparità di trattamento, nel momento in cui non si riesce ad avere un riscontro alle segnalazioni riguardanti la provincia di Salerno ed alla rete dell’emergenza con particolare riferimento agli ospedali di Agropoli, Roccadaspide e Scafati ed al presidio della Costiera Amalfitana». ◗ AGROPOLI Un’ambulanza Humanitas Incidente stradale la notte scorsa a San Marco di Agropoli. Il sinistro è avvenuto intorno alle 2.15, nei pressi del residence Le Terrazze. Il conducente di uno scooter, un 17enne del posto, ha investito R. A., 60 anni circa, originario di Lustra, operaio addetto alla raccolta dei rifiuti per la società Yele Spa. Secondo le prime ricostruzioni pare che l’operaio stesse attraversando la strada per raccogliere le buste di rifiuti quando sarebbe stato investito dal ciclomotore. Il guidatore dello scooter ha perso improvvisa- mente il controllo del mezzo, andando a finire dritto sull’uomo. Entrambi sono finiti a terra. A chiamare i soccorsi è stato l’autista che conduceva il camion della raccolta differenziata. Sul posto sono giunte un' ambulanza di tipo B dell’Humanitas di Agropoli e l'unità rianimativa dell'Humanitas di Santa Venere. I sanitari hanno prestato le prime cure ai feriti conducendoli poi in due ospedali diversi. Il giovane agropolese, che ha riportato diverse ferite e una frattura ad una spalla e una gamba, è stato condotto presso il nosocomio di Battipaglia. L’operatore eco- logico, trasportato in un primo momento presso l’ospedale civile di Agropoli, è stato poi portato all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Dopo accertamenti i medici hanno riscontrato una frattura scomposta alla tibia. In questo caso è stato necessario intervenire chirurgicamente. Per entrambi i coinvolti nell’incidente potevano esserci conseguenze ben più gravi. Fortunatamente il conducente del ciclomotore procedeva a velocità contenuta per cui quando si è accorto dell’operaio in strada è riuscito a frenare contenendo la violenza dell’impatto. Andrea Passaro 30 Cilento ❖ Diano ❖ Alburni LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Montecorice, lunedì Sbancamento sospetto l’abbattimento sulla spiaggia di Lentiscelle degli “ecomostri” Camerota, i lavori hanno distrutto parte della duna dove fiorisce il giglio marino Si vuole realizzare una pista per elicotteri vicino ai bagnanti. Indaga la Forestale ◗ CAMEROTA Un mezzo meccanico ha sbancato parte della duna in località Lentiscelle a Marina di Camerota, dove fiorisce il giglio marino. E’ stata distrutta parte della vegetazione e al posto della duna ore c’è uno spianamento. Fortunatamente niente cemento, solo delle pietre scaricate sulla sabbia e poi immediatamente rimosse. I lavori sono stati effettuati durante la notte. Sulla vicenda stanno indagando gli uomini della Capitaneria di Porto di Marina di Camerota agli ordini del maresciallo Amleto Tarani e gli agenti del Corpo Forestale dello Stato diretti dal vicequestore Ferdinando Sileo. Sul posto sono ancora ben visibili le tracce inconfondibili del mezzo gommato. E, naturalmente, è rimasto anche lo scempio. Gli inquirenti stanno indagando contro ignoti per i reati di deturpamento del cordone dunale, danneggiamento di bellezze naturali in zone di massima protezione. «Dalle prime indagini – spiegano dal comando della Forestale – Sbancamento sospetto sulla spiaggia di Marina di Camerota sembrerebbe che si tratti di lavori per la realizzazione di una base di atterraggio per elicotteri». L’avvocato Adolfo Scarano, nonché membro del direttivo della Pro Loco di Camerota, ha presentato una denuncia. «Si tratta di lavori abusivi – sant’arsenio spiega Scarano – che hanno danneggiato una parte della duna di Lentiscelle dove cresce il giglio marino. Fortunatamente al momento i lavori sono fermi. Non è possibile che vengano effettuati tali scempi in una località che vive di turi- smo grazie alle bellezze ambientali. Se l’intenzione era quella di realizzare un’area per l’atterraggio di elicotteri non hanno tenuto conto del rischio per le strutture balneari adiacenti e naturalmente dei bagnanti». «Peraltro a Camerota capoluogo, a circa sette minuti dalla frazione Marina – aggiunge Valter Ciociano, presidente dell’associazione di protezione civile “Cilento Emergenza” - c’è già un’elisuperficie autorizzata e riconosciuta per questi tipi di interventi. Considerato che l’elicottero del 118 più vicino si trova a Pontecagnano, a circa venti minuti di volo l’ambulanza ha tutto il tempo per trasferire il paziente dalla frazione Marina nell’eliporto di Camerota. Se è vero che lo sbancamento doveva servire per la realizzazione di un’elisuperficie è stato fatto un grosso errore anche perché le vie di comunicazione per quell’area non sono delle migliori: il traffico è notevole durante l’estate e un tratto di strada è formato da una sola carreggiata». (re.pro,) ©RIPRODUZIONERISERVATA ◗ MONTECORICE Inizieranno lunedì le operazioni di abbattimento dei quattro “ecomostri” che dominano la pineta di Ripe Rosse. A darne notizia è il sindaco Pierpaolo Piccirilli. «Finalmente – spiega Piccirilli – la prossima settimana si procederà alla demolizione dei manufatti abusivi in località Pennino. A farsi carico delle operazioni sarà Angelo Russo, il costruttore che negli anni Ottanta aveva iniziato l'edificazione dei quattro manufatti abusivi». «Il ministero dell'Ambiente – precisa – aveva già stanziato a suo tempo circa 270mila euro da utilizzare per l'abbattimento delle strutture per poi agire in danno nei confronti del proprietario, che ha deciso invece di occuparsi direttamente della demolizione». «A seguito delle operazioni di abbattimento e ripulitura – conclude – abbiamo intenzione di operare una ripiantumazione di pini d'Aleppo e macchia mediterranea in genere». Le ruspe entreranno in azione dopo una trafila giudiziaria durata oltre 30 anni. Nelle scorse settimane c’è stato il via libera da parte della commis- sione edilizia, del Parco del Cilento e della Soprintendenza. Il Comune ha emanato il relativo provvedimento amministrativo affinché Russo ottemperi alla sentenza del 20 dicembre 2012 con la quale il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità dell'ordinanza di demolizione dei manufatti emessa negli anni scorsi dal Comune di Montecorice, riscontrando una «violazione di norme edilizie di natura amministrativa» operata dal costruttore a cui ha respinto perciò «i cinque appelli» proposti. Già una sentenza del Tar di Salerno nel 2010 aveva dato il via libera all'abbattimento. La vicenda inizia nel lontano 4 marzo ‘81 quando il costruttore Russo aveva ottenuto la concessione edilizia per la costruzione di ville plurifamiliari, in località Pennino di Montecorice, su una superficie di 4.355 metri quadrati. Le opere furono sospese e sequestrate dal pretore di Agropoli per la prima volta il 4 settembre 1982, sul presupposto che l’area interessata sarebbe stata percorsa da incendi, e, come tale, sarebbe divenuta inedificabile. Tra pochi giorni verrà scritta finalmente la parola fine. (a.p.) Furti a Camerota, cugini nei guai Hospice, tagliato il personale per l’assistenza domiciliare Erano specializzati nei colpi nei negozi. Traditi dal prelievo con un bancomat ◗ SANT’ARSENIO Naufraga il progetto di assistenza domiciliare che doveva essere attivato dall’hospice di Sant’Arsenio. Sembrava cosa fatta visto che una settimana fa c’è stato un incontro al quale hanno preso parte il direttore del distretto sanitario di Sala Consilina – Polla, il sindaco di Sant’Arsenio, i rappresentanti di un’associazione di assistenza ai malati oncologici e dei rappresentanti sindacali. La necessità di avviare l’assistenza domiciliare è scaturita anche dalle pressioni arrivate dai vertici della sanità Campana visto che tutte le volte che l’hospice inviava i moduli con i dati delle prestazioni effettuate, alla voce “prestazioni sul territorio” veniva sempre scritto il numero zero. Nel corso dell’incontro il direttore sanitario del distretto ha dato la sua disponibilità ad avviare da subito il servizio grazie anche alla messa a disposizione da parte di un’associazione del territorio di un’autovettura per poter raggiungere le persone da assistere presso la propria abitazione. La direzione sanitaria aveva preso l’impegno di mandare altre due unità infermieristiche all’hospice (il personale paramedico sarebbe passato così da 10 a 12 unità). Nei giorni scorsi però il colpo di scena, non solo i due infermieri non sono arrivati ma all’hospice è arrivato un ordine di servizio con il quale una delle dieci infermiere è stata spostata dal reparto destinato ai malati oncologici ad un al- tro reparto. In questo modo l’hospice si ritroverà con nove paramedici invece di dieci e a pagarne le conseguenze saranno soprattutto i degenti visto che nel periodo estivo parte del personale è in ferie. C’è il rischio che a fare il turno possa esserci un solo infermiere che si troverebbe a dover prestare assistenza, da solo, a sette degenti tutti allettati. In questo modo oltre a penalizzare i pazienti dell’hospice di fatto diventa impossibile anche avviare l’assistenza domiciliare visto che il personale infermieristico a stento è sufficiente per gestire il lavoro ordinario del reparto. Erminio Cioffi “Zancale”, il terzo all’interno dell'abitazione del titolare della sala giochi. I ladri portarono via circa 500 euro in contanti. E come se non bastasse utilizzarono il bancomat rubato per un prelievo di circa 750 euro presso una banca del posto. E proprio grazie a questo prelievo i carabinieri della stazione di Marina di Camerota, agli ordini del luogotenente Massimo Di Franco, sono riusciti ad individuare i due cugini. I militari, infatti, diretti dal capitano Tamorri, hanno esaminato le riprese delle telecamere di sorveglianza della banca e sono riusciti ad identificare i soggetti. Poi, a seguito di perquisizione, i carabinieri hanno ritrova- to anche la refurtiva. All’alba di stamattina l’epilogo della vicenda. Infatti il gip del Tribunale di Vallo della Lucania, su richiesta del sostituto procuratore Renato Martuscelli che ha coordinato le indagini, ha emesso le ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei due giovani, che sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Soddisfazione è stata espressa in paese dalle vittime dei furti e dall’intera comunità locale. Ulteriori indagini sono in corso per risalire agli autori di altri furti perpetrati nella zona con lo stesso “modus operandi”. Sulla vicenda vige il massimo riserbo. aquara acciaroli corleto monforte «Fondovalle Calore, lavori subito» Festa al “Fruit” Giocata fortunata Un nuovo bar Vinti diecimila euro per chi ama i cocktail al “miliardario” ◗ CAMEROTA Due arresti eseguiti dai carabinieri Cugini e “soci” in affari. Sono finiti in manette ieri mattina a Marina di Camerota il 31enne M.D.I. e il cugino A.D.I. di venti anni. Erano diventati l’incubo dei commercianti. L’accusa è di furto aggravato e continuato in concorso. I fatti contestati risalgono ad alcuni mesi fa, precisamente alla notte tra il 9 e il 10 aprile scorso quando furono perpetrati in poche ore nella frazione Marina diversi furti. Il primo venne messo a segno nel bar “Negroni” dove venne rubato il bancomat del titolare del locale; il secondo sul lungomare, all’interno della sala giochi Chiesto un tavolo per far incontrare Provincia e Soprintendenza ◗ AQUARA Non sono ancora ripresi i lavori sulla Fondovalle-Calore nonostante il Tar si sia pronunciato, nei giorni scorsi, a favore della Provincia di Salerno. Nel ricorso della Provincia contro la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici, il Tar ha deciso infatti per l’annullamento dei pareri negativi espressi da quest'ultima. In merito alla vicenda il segretario generale della Feneal Uil, Patrizia Spinelli, lancia un appello al prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone «affin- ché possa convocare un tavolo a cui partecipino le organizzazioni sindacali, la Provincia e la Soprintendenza». L’incontro «ha lo scopo di operare un chiarimento tra i due enti interessati, affinché si eviti che la Soprintendenza, dopo la sentenza del Tar del giugno scorso, possa procedere col ricorso al Consiglio di Stato, situazione questa che costituirebbe un ulteriore perdita di tempo che non serve al territorio». «In tale incontro – spiega Spinelli – la Soprintendenza potrebbe esplicare eventuali sue prescrizioni o dubbi alla Provincia, in modo da chiarirli in sede istituzionale, senza ricorrere alle vie giudiziarie». «Chiedo quindi – conclude Spinelli – di mettere da parte le lotte ideologiche e di far andare avanti i lavori per un’opera fondamentale per il territorio, a cui mancano solo tre mesi per giungere a completamento». La soluzione dettata da Spinelli oltre a portare a compimento la strada, porterebbe alla riassunzione dei venti operai che a inizio giugno la ditta aggiudicataria dell’appalto è stata costretta a licenziare. Andrea Passaro ◗ ACCIAROLI ◗ CORLETO MONFORTE Stasera alle 21 festa d’inaugurazione di “Fruit”, un nuovo bar ubicato nei giardini di quello che è stato uno dei primi alberghi di Acciaroli, La Scogliera. Specializzato nella frutta, grazie a Massimiliano Broccoli particolare attenzione è rivolta ai cocktail caraibici. Apertura dalle 18 fino all'ultimo cliente, con la gestione di Marcel Petillo e Giancarlo Avallone. E’ il posto giusto per un brindisi, una degustazione, un dopo cena. Prenotazioni al 3203380544. La fortuna bussa al bar “90˚ Minuto”, in via Giordano 13. Un fortunato avventore ha portato a casa un discreto gruzzolo grazie a un “gratta e vinci”, un biglietto del “miliardario” di 5 euro. La vincita è stata di diecimila euro. Soddisfazione è stata espressa dal titolare Giovanni Aceto. «Sicuramente la cifra non è esorbitante - spiega il titolare Aceto - ma bisogna considerare che è stata fatta in una zona dove non ci sono mai state vincite di rilievo. Quindi siamo soddisfatti». Le opportunità non aspettano! annunci, news e strumenti per chi cerca e offre lavoro Afferrale su www.miojob.it LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Eboli 29 ■ e-mail: [email protected] » Progetto housing sociale Ultimo round in Consiglio IL CASO URBANISTICA E POLEMICHE Il parlamentino si riunisce di nuovo per approvare il progetto per 267 alloggi Anatema del Nuovo Psi: «Speculazione». Benedizione dell’Ance: «Un’occasione» L’Housing Sociale torna stasera in consiglio comunale: e mentre il dibattito politico s’infiamma, arriva il placet al progetto del presidente dell’Ance, Antonio Lombardi: «È un’opportunità economica e sociale per Eboli dove c’è un disagio abitativo evidente». Oggi pomeriggio, dunque, dalle 17, si annuncia una seduta di fuoco per i consiglieri comunali, convocati ad horas martedì sera dopo che il consiglio non si era insediato per mancanza del numero legale. Tra favorevoli e contrari l’housing approda nuovamente nell’aula Isaia Bonavoglia per ricevere la ratifica dell’accordo di programma sottoscritto con la Provincia, un accordo che non piace ai consiglieri del Nuovo Psi da sempre contrari al progetto di edilizia a Fontanelle: «È un progetto non condiviso democraticamente che interverrà su una zona agricola – dice Massimo Cariello – per questo utilizzeremo tutti gli strumenti consentiti dalla legge per evitare che il disastro ambientale e sociale dell’Housing si verifichi». Iter poco chiaro secondo i consiglieri del Nuovo Psi, con il duplice ruolo dell’imprenditore titolare del progetto che da un lato è controparte in giudizio con il Comune per la vicenda Aracne e dall’altra diventerebbe partner per l’Housing: «gli oscuri interessi sarebbero presenti perchè lo stesso soggetto fisico, anche se con due società diverse, da un lato accetta il ‘modico’ risarcimento di 1,8 milioni di euro dal Comune – incalzano Cariello ed i suoi colleghi del Nuovo Psi– e dall’altro firma il progetto». Nessuno sconto: l’Housing Sociale è per loro una semplice speculazione edilizia in zona In città nasce il Centro commerciale naturale l’iniziativa Centro commerciale naturale Nasce “consorzio” dei negozi Una riunione del Consiglio comunale agricola. Di diverso parere è il presidente dell’Ance Salerno, Antonio Lombardi, che giudica l’housing di Fontanelle come un’occasione per la città: «Dare risposta al disagio abitativo con l’edilizia residenziale è un segno di grande civiltà – esordisce Lombardi – in un momento di crisi economica, come quella che stiamo vivendo, trovare imprenditori che investono anche nell’edilizia residenziale è cosa rara. Questo è il futuro, non ci saranno più finanziamenti pubblici per alloggi popolari, saranno sempre più privati a dover dare risposta in tal senso». Guardare al futuro prossimo e non immediato, il presidente dell’An- le foto Salotto con vista sulla “monnezza” ■ ■ Rifiuti ingombranti al rione Pescara: proteste da parte dei re- sidenti. Pezzi di antiquariato, divani e tavolini disposti anche a mo’ di salotto, senza dimenticare materassi usati, passeggini, soprammobili e vecchie lampade. ce entra nei dettagli spiegando come l’Housing possa rappresentare anche un volano per l’economia di Eboli: «Le somme investite nell’edilizia si riversano triplicate nell’economia di una città – spiega – bisogna andare al di là dell’aspetto speculativo: infatti tra le varie componenti dell’Housing sociale c’è, oltre all’abbattimento del disagio abitativo, anche quello occupazionale. 267 alloggi si traducono in due anni di lavoro per circa 50 lavoratori più tutto l’indotto». Calcoli dettati dall’esperienza, quelli del presidente Lombardi, che arrivano a poche ore dal Consiglio. Angelica Tafuri ©RIPRODUZIONE RISERVATA l’evento Da stasera il via alla Festa del Pane Prenderà il via oggi per concludersi nella serata di domenica “La Festa del Pane e dei prodotti da forno”, organizzata dal Comitato di Quartiere Piazza Ferrovia e la palestra My World, con la collaborazione del Centro Elaion. Eboli, comune capofila della Piana del Sele con antica vocazione contadina, vanta antiche tradizioni nell'arte della panificazione. Nel corso della Festa sarà possibile consumare alcune delle tipicità locali. Anche in città nasce il Centro renti. E ciò soprattutto nell’otCommerciale Naturale che tica di contrastare i principali prenderà il nome “Le Vie del competitors, quali i centri Centro”. Lunedì, alle 20, la pre- commerciali generalisti e/o i sentazione del progetto presso nuovi “designer outlet”, in mol’Aula Consiliare del Comune. do da realizzare una serie di inSi tratta di un’iniziativa che ha terazioni durature e fidelizzate come finalità quella di garanti- tra i pubblici esercizi, l’amre al centro cittadino una pre- biente urbano e gli utenti dello cisa identità, con elementi e stesso, siano essi turisti o convalori capaci di promuovere e sumatori». «Da troppo tempo differenziare le attività com- ad Eboli si parla di Centro merciali, e non, aderenti al Commerciale Naturale. Penso progetto. «Si tratta di un pro- che indugiare non serva più – getto molto afferma Franambizioso, cesco Bello, Lunedì al Comune che mira alla assessore cola presentazione costituzione munale alle di un sistema de “Le Vie del Centro” Attività prointegrato di duttive e turiazioni finaliz- Astone: «Sfrutteremo smo - Dobbiazate a pro- i finanziamenti sbloccati mo, Amminimuovere la dalla Regione Campania» strazione e competitività privati, proceCreare un’alternativa commerciale dere speditae a rivitalizza- ai “megastore” mente e core il nostro gliere questa centro cittadiopportunità. no – spiega il sindaco Martino Solo con un sistema di offerta Melchionda - È una iniziativa e di promozione integrato e di davvero interessante, che ri- rete si può sopravvivere alla sponde ad una idea nuova di globalizzazione commerciacittà, da realizzare anche con le». Durante la serata saranno, la collaborazione di tutti i citta- inoltre, presenti esponenti del dini». «Frutto di un percorso Consorzio Centro Commerciaavviato 7 anni fa – sottolinea le Naturale di Cava de’ Tirreni, Attilio Astone, presidente del che illustreranno il “modello Consorzio “Le Vie del Centro” cavese” partito da più di un an- l’iniziativa trova ora attuazio- no e le varie iniziative messe in ne grazie allo sblocco dei fi- campo nella città metelliana nanziamenti da parte della Re- per consolidare gli acquirenti gione Campania e si prefigge abituali, e non, e per attirare lo scopo di “inglobare” il mag- nuovi visitatori. gior numero possibile di adeAntonio Elia 28 Pontecagnano ❖ Sele ❖ Picentini LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Rovella, chiude il tribunale Niente atti da scuola Sede giudiziaria soppressa «Un diritto negato» serre Ieri l’ultima udienza del giudice Ferraiuolo: cancelleria attiva fino a settembre Moliterno: «Sconfitta della classe politica». Sindaco a Roma per il Giudice di Pace ◗ MONTECORVINOROVELLA La cittadina Picentina dice addio al Tribunale. In attesa che il sindaco di Montecorvino Rovella, Egidio Rossomando, riesca ad avere un incontro con il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, per far slittare i tempi di chiusura anche del Giudice di Pace, ieri presso gli uffici giudiziari di viale della Repubblica si è tenuta l’ultima udienza da parte del Giudice Ferraiuolo prima della sospensione estiva e la successiva chiusura ufficiale della sede distaccata del tribunale di Salerno prevista per il 12 settembre prossimo. Termine ultimo, questo, stabilito dai decreti legislativi numero 115 e 156 di un anno fa. Decreti, questi, che prevedono la revisione geografica giudiziaria nazionale con la soppressione di 31 tribunali, 31 procure, 667 uffici di giudice di pace e 220 sezione distaccate di tribunali. La cancelleria di Rovella resterà comunque aperta per il deposito degli atti. In provincia dovrebbero chiudere i battenti le sedi di Sapri, sezione distaccata di Sala Consilina e le cinque sezioni distaccate di Salerno: Amalfi, Cava de’ Tirreni, Eboli, Mercato San Severino e Montecorvino appunto. Rovella dunque, perde lo storico tribunale ex pretura e presto, se dagli uffici ministeriali di via Arenula non arriveranno buone notizie, si dovrà dire addio anche all’ufficio del Giudice di Pace. Nei prossimi giorni, prima della pausa estiva e comunque prima di essere ricevuto dal Guardasigilli Cancellieri, il primo cittadino Rossomando terrà presso il proprio ufficio un summit coi sindaci Ernesto Sica di Pontecagnano Faiano, Pino Salvioli di Bellizzi, Domenico Di Giorgio di Montecorvino Pugliano, Vito Sansone di Acerno e Michele Volzone di Olevano Sul Tusciano, i quali già in passato si sono dichiarati disponibili di farsi carico della gestione degli uffici giudiziari. Sulla vicenda è intervenuto l’avvocato Fabio Moliterno, presidente dell’associazione Giovane avvocatura salernita- na, per il quale la chiusura della Sezione distaccata di Rovella rappresenta «una sconfitta della classe politica e di chi ha amministrato la Giustizia, ma soprattutto una grave perdita per l'intero territorio. A farne le spese - dice - ancora una volta, sono i comuni cittadini, i quali vedranno ulteriormente limitata la possibilità di far valere i propri diritti. L'avvocatura salernitana – conclude Moliterno - ha manifestato in maniera compatta in più di un'occasione - come da ultimo con l'astensione appena conclusa - contro una serie di provvedimenti voluti dal Governo (tra cui la chiusura delle sezioni distaccate), che rappresentano il colpo di grazia ad una macchina giudiziaria da rottamare». Non è escluso una pioggia di ricorsi per bloccare il procedimento di accorpamento. Roberto Di Giacomo ©RIPRODUZIONERISERVATA Il mancato recapito della corrispondenza in diversi punti di Montecorvino Pugliano non è colpa della nuova toponomastica: lo afferma in una nota il comune. Per Palazzo di Città il nuovo piano, infatti, ha posto rimedio a una condizione passata a dir poco grottesca, dove in alcuni casi si rilevava per una singola utenza l’identificazione con più indirizzi». Il nuovo Piano ha considerato un lungo procedimento di genesi: «Dapprima – prosegue la nota – il censimento dei dati relativi al Patrimonio edilizio, attraverso sopralluoghi svolti da un “La dirigente è in ferie e gli atti sono stati ritirati. Attenda il 5 agosto”. Questa è la risposta ricevuta dall’avvocato Nicola Maria Melchionda, patrocinante dei genitori di un’alunna dell’istituto comprensivo “Generale Gonzaga” di Serre. Il legale ebolitano che è ricorso al Tar di Salerno contro la bocciatura della figlia dei suoi assistiti, aveva chiesto l’accesso agli atti per integrare l’istanza che sarà discussa il prossimo 26 luglio dinanzi ai giudici del tribunale amministrativo. «Resto sbalordito per la risposta – afferma il padre della ragazzina – Ho trovato una scuola che invece di essere aperta, fa difficoltà nel far visionare gli atti». L’uomo, dopo un primo accesso che gli è stato negato per errore nella presentazione della richiesta, si è rivolto all’avvocato Melchionda per formulare l’istanza nei termini di legge. La domanda non è stata evasa perché i documenti, scrive la scuola, sarebbero stati ritira- ti dalla dirigente scolastica che rientra dalle ferie solo i primi giorni di agosto. «Sono atti pubblici e sempre ispezionabili, non è possibile che una preside li ritiri in sua assenza», dice il padre della ragazzina. La scuola, dal suo canto, sostiene di aver già consegnato la documentazione richiesta dall’avvocato Melchionda, limitandosi ai soli atti che riguardano l’alunna al centro di questa ingarbugliata vicenda amministrativa. Non quelli, a detta della controparte, che sarebbero stati richiesti: il registro di classe per visionare le assenze, i registri degli insegnanti, i verbali dei collegi e le schede di valutazione. «Ancora una volta – conclude il padre della ragazzina – un cittadino è dovuto ricorrere a un avvocato per la difesa di un diritto». Per i genitori la scuola “difetta di trasparenza” e annunciano di presentare denuncia per omissione in atti d’ufficio se la loro richiesta non sarà evasa. ©RIPRODUZIONERISERVATA bellizzi pontecagnano Spacciava cocaina davanti ad un locale notturno: preso Camionista ferma ladro di gasolio ◗ BELLIZZI Cede una dose di cocaina: arrestato il pusher. Le manette sono state strette ai polsi di Angelo Di Francesco, 27 anni, di Bellizzi. I carabinieri della locale stazione, diretta dal maresciallo Giuseppe Macrì, lo hanno arrestato davanti a un locale notturno bellizzese. Segnalato alla prefettura di Salerno il cliente che aveva appena ricevuto la droga. L’arrestato aveva con sé altre due dosi pronte per lo spaccio. Lo stupefacente è stato sequestrato. Da un po’ di tempo i carabinieri tenevano sotto controllo Di Francesco, sul quale insistevano forti sospetti che avesse un suo giro di spaccio. I carabinieri lo hanno seguito per alcuni giorni, fino all’altra notte. Il 27enne di Bellizzi è stato notato nei pressi del locale notturno, frequentato da molti giova- Pugliano, lettere a rilento “Assolta” la toponomastica ◗ MONTECORVINOPUGLIANO La sede distaccata del tribunale di Montecorvino Rovella ◗ SERRE gruppo di lavoro costituito da tecnici comunali e vigili urbani, per la definizione di dati che hanno contribuito alla stesura di un piano topografico, all'assegnazione di una numerazione civica e definizione di toponimi oltre che alla formazione di una banca dati informatizzata». Poi «si è provveduto al riversamento dei dati», con la definizione di circa 160 nuove denominazioni stradali. Dopo l'approvazione del nuovo piano di toponomastica da parte della Prefettura, «si è provveduto alla fase esecutiva, con l'affissione dei numeri civici e l'installazione delle indicazioni stradali». ni. I militari hanno notato che si intratteneva con un cliente. Nel momento dello scambio, è scattato il blitz. Al temine della perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno recuperato altre due dosi di cocaina. L’arrestato è stato accompagnato al suo domicilio, in regime di arresto, su disposizione del pm di turno alla procura di Salerno. Nelle prossime ore è atteso in tribunale per il processo con il rito del giudizio direttissimo. Domenica scorsa c’è stato l’ultimo arresto per spaccio in città. In manette finì il gestore di un chiosco nel centro cittadino. I carabinieri lo hanno fermato al rientro dopo la pausa pranzo. L’arrestato è arrivato al chiosco con la sua auto. Ha scaricato la merce per il bar (bibite e altro). Poi ha preso un pacchetto: dentro c’era la droga. Il 28enne s’è aggrappato al portapacchi dell’auto del malvivente ◗ PONTECAGNANO Si appende all’auto del ladro che lo trascina per alcuni chilometri. È accaduto l’altra sera, tra via Picentia e il confine col comune di Bellizzi. Un camionista di Giffoni Valle Piana, di 28 anni, è riuscito così a far arrestare il ladro di gasolio Alfonso Apostolico, 48 anni, di Castel San Giorgio. Il camionista ha rischiato davvero grosso aggrappato alla barra portapacchi della Opel Astra. Ad arrestarlo sono stati i carabinieri della locale stazione, diretta dal luogotenente Andrea Ciappina. Il 28enne si era fermato davanti a un bar di via Picentia per prendere un caffè. Parcheggiato il camion, era entrato nel locale. In agguato, però, c’era Apostolico che si è messo subito all’opera. Con una pompa ha cominciato a succhiare Ladro arrestato dai carabinieri il gasolio dal serbatoio riempiendo due taniche da trenta litri. Il tentativo di furto è fallito quando il camionista si è accorto della presenza sospetta vicino al suo autocarro. Si è lanciato subito contro il ladro che si è dato alla fuga con la sua auto. Nel tentare di aprirsi un varco, Aspostolico ha tentato di investire il camionista che, con impareggiabile coraggio, si è aggrappato alla vettura del malvivente. L’arrestato che procedeva a forte velocità, ha cercato con maldestre manovre a zig zag di farlo cadere. I tentativi sono andati avanti fino a Bellizzi mentre, dietro l’auto in fuga, si è formata una colonna di inseguitori: carabinieri e amici del camionista. La fuga da film di azione si è chiusa Bellizzi davanti a decine di persone incredule. Apostolico è stato arrestato e condotto al carcere di Salerno. È accusato di rapina aggravata e lesioni personali. Il malcapitato, invece, è stato medicato all’ospedale di Salerno ove gli riscontravano escoriazioni varie su tutto il corpo giudicate guaribili in otto giorni. Massimiliano Lanzotto Usura a Campagna, il giudice Bonifica discarica Parapoti libera moglie e figlia del boss Di Giorgio ringrazia Romano ◗ CAMPAGNA Dopo un anno di custodia cautelare tornano libere (col solo divieto di allontanarsi dal territorio nazionale)la moglie e la figlia di Liberato Marcantuono, il boss che secondo la Dda era il regista di un giro di usura che aveva a Campagna il suo quartier generale ma si estendeva in tutta la Piana del Sele. Il gup, accogliendo l’stanza presentata dagli avvocati Di Perna e Vauro, ha dunque rimesso in libertà la figlia di Marcantuono, Antonella, e la moglie del boss, Costanza Lidia Di Dio. Entrambe, secondo l’accusa, facevano anche loro parte dell’organizzazione tanto che tre giorni fa sono state condannate in primo grado. Ad Antonella Marcantuono sono stati inflitti tre anni e 4 mesi di reclusione, alla madre, invece, 4 anni e 4 mesi (otto mesi in più dei tre anni e mezzo chiesti dal pubblico ministero e titolare dell’inchiesta, Antonio Centore). La sentenza è stata emessa dal gup Di Florio, al termine del processo con rito abbreviato. Lo stesso gup aveva respinto i patteggiamenti per Giovanni Prisco e Angelo Di Leo di Contursi Terme, per la contestazione di una circostanza aggravante ritenuta erronea. ◗ MONTECORVINOPUGLIANO Il sindaco di Montecorvino Pugliano, Domenico Di Giorgio, ha accolto con soddisfazione lo stanziamento da parte della Regione di 6 milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza della discarica di Parapoti. Nei giorni scorsi a diffondere la notizia dell’avvenuto finanziamento da parte di Palazzo S. Agostino, il presidente della Provincia, Antonio Iannone. «Dopo infinite vicissitudini e innumerevoli incontri – dice Di Giorgio - si pone finalmente la parola fine al progetto di riqualificazione dell’area di Parapoti». «Con soddisfazione – prosegue - abbiamo rilevato le attività amministrative che porteranno ad un evento storico per l’intera comunità di Montecorvino. Il mio più vivo ringraziamento a chi ha collaborato perché tutto questo fosse possibile. In particolare – dice il sindaco - l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano e la Provincia nelle funzioni del Settore Ambiente, i quali hanno accompagnato il conseguimento di un obiettivo che assume valore simbolico, considerando che le attività di riqualificazione e bonifica metteranno la parola fine ad una vicenda che ci ha riguardato per oltre trent’anni». Le opportunità non aspettano! annunci, news e strumenti per chi cerca e offre lavoro Afferrale su www.miojob.it LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Battipaglia 27 ■ e-mail: [email protected] Spiagge deserte, sos dei balneari casalesi al comune Presenze in calo del 50%: appello a Regione e commissario per ottenere sgravi fiscali e aiuti Proroga di tre mesi per la Commissione d’accesso agli atti Poche presenze sulle spiagge ed i gestori degli stabilimenti balneari chiedono lo stato di calamità naturale «al fine di evitare la chiusura di decine di imprese nei prossimi mesi». Il consorzio turistico Costa del Sele presieduto da Luigi Farabella, che riunisce una quindicina di imprenditori che insistono sulla fascia costiera battipagliese, ha inviato una lettera al governatore Stefano Caldoro ed al commissario del Comune, Ruffo. La richiesta è di dichiarare lo stato di crisi economica per calamità naturali del comparto balneare e ricettivo del litorale battipagliese. In particolare si chiedono il blocco dell’aumento della Tarsu o l’allungamento delle rateizzazioni, un piano spiagge, la ripresa della discussione sullo sviluppo della costa, lo sgravio di tasse agli imprenditori del settore balneare oltre a defiscalizzazione degli oneri sociali, sospensione del versamento dei canoni demaniali con riconoscimento del pagamento del solo canone di occupazione, sospensione dell’applicazione degli studi di settore. Ed ancora, l’istituzione di un credito d'imposta finalizzato agli investimenti per l'ammodernamento delle strutture balneari, l’approvazione del Piano di utilizzazione aree demaniali marittime ad uso ricreativo e turistico (Puad), l’abrogazione della norma che consente ai minori di 12 anni di avere accesso gratuito alla spiaggia in concessione. «A maggio e giugno si è registrato un forte calo di presenze negli stabilimenti balneari di Battipaglia – spiega Farabella – ormai le attività si concentrano il venerdì, sabato e domenica, mentre nei giorni feriali i lidi rimangono quasi vuoti anche se si è costretti a tenere in funzione tutta l’organizzazione ricettiva. È un calo che nei primi due mesi e mezzo della stagione estiva 2013 arriva fino al 40-50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». I consorziati ricordano che giugno è stato caratterizzato da avverse condizioni atmosferiche che hanno sconsigliato i turisti a scendere in spiaggia. Resterà fino a novembre la commissione d’accesso antimafia a Battipaglia. Il pool di esperti nominato il 28 maggio dalla Prefettura su delega del Ministero dell’Interno per verificare se ci siano state o meno infiltrazioni camorristiche al Comune di Battipaglia, ha chiesto ed ottenuto dal Ministero una proroga di tre mesi, portando a sei mesi il periodo totale di permanenza a Palazzo di Città. Partendo dall’inchiesta che a maggio aveva portato al blitz della Dia con l’arresto dell’ex sindaco Giovanni Santomauro ed alcuni tecnici comunali, la commissione d’accesso sta studiando da quasi due mesi fascicoli, faldoni e documenti degli ultimi quattro anni di governo cittadino. All’interno della stanza occupata fino a qualche mese fa dalla presidenza del consiglio e negli anni scorsi sede dei sindaci di Battipaglia (fino alla rivoluzione attuata nel 2009 da Giovanni Santomauro), il presidente della commissione Rosanna Bonadies, coadiuvato dal capitano Pasquale Gallo e dall’ingegnere Marcello Romano, sta rivoltando il Comune come un calzino. La commissione ha chiarito di non voler avere alcun contatto con l’esterno e la stampa, ma potrebbe essere organizzata una conferenza con i giornalisti nei prossimi giorni per dare notizia di quanto fatto fino a quel momento. Al termine dei sei mesi di lavoro, la commissione dovrà redigere una relazione che invierà al prefetto Gerarda Maria Pantalone, il quale a sua volta dovrà preparare un’altra relazione da spedire al ministro dell’Interno previa consultazione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica integrato dal procuratore della Repubblica e dal Procuratore Distrettuale antimafia competenti per territorio. Il ministro dell'Interno in seguito potrà proporre lo scioglimento dell'ente al Presidente della Repubblica, che emetterebbe così il decreto che aprirebbe le porte ad un ulteriore periodo di commissariamento. Luigi Farabella, presidente del Consorzio turistico Costa del Sele di Battipaglia «Anche i primi 15 giorni di luglio – aggiunge Farabella – non hanno consentito un recupero rispetto al 2012 che, peraltro, non era stato particolarmente favorevole a causa di condizioni metereologiche del tutto inusuali». Ma la causa principale del flop del turismo balneare e ricettivo, secondo Co- sta del Sele, sarebbe ancora «la crisi economica che ha obbligato un italiano su tre a scegliere di non andare in vacanza. Chi lo fa preferisce le località vicino ai luoghi di residenza, e se non può rinunciare al lettino ed all’ombrellone, tutto il resto se lo porta da casa». A tutto ciò si aggiungono «ataviche inadempienze degli enti territoriali». Il consorzio ricorda anche i «deludenti risultati delle analisi marine effettuate dall’Arpac che ogni anno costringono l’amministrazione comunale ad interdire la balneazione per centinaia di metri di spiaggia». Forte l’attacco alle istituzioni: «c’è una persistente indifferenza in merito a prevenzione dell’inquinamento, revisione del sistema dei canali di scolo delle acque, potenziamento delle strade interne che collegano la litoranea al centro cittadino, delocalizzazione del traffico camionabile dalla strada litoranea, realizzazione di barriere frangiflutti». Francesco Piccolo ©RIPRODUZIONE RISERVATA Abusivi via dalle case entro luglio Ok della prefettura allo sgombero di 18 famiglie dagli alloggi di viale Manfredi Entro fine mese saranno sgomberati gli appartamenti occupati abusivamente in viale Manfredi dal marzo dello scorso anno. La decisione è stata presa ieri dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presso la Prefettura, nel corso di un incontro a cui hanno preso parte anche il commissario prefettizio del Comune, Mario Rosario Ruffo, ed il prefetto Gerarda Maria Pantalone. Mentre i 30 appartamenti delle scale A e B del complesso residenziale popolare di viale Manfredi sono stati assegnati a fine aprile, i 18 appartamenti della scala C sono ancora occupati in maniera abusiva. Per cui ci sono altrettanti assegnatari di quegli alloggi, stando alla graduatoria stilata dal Comune, che attendono da tempo di entrarne in possesso. La decisione presa in Prefet- Il commissario Ruffo tura è già stata comunicata agli assegnatari, che hanno accolto la notizia con viva soddisfazione, ieri pomeriggio al Comune, intorno alle 15. Al termine della riunione, il commissario Ruffo ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha affermato che «intendiamo ripristinare la legalità, lancio un appello agli abusivi affinché lascino da soli gli alloggi che occupano». Il reggente del Comune ha aggiunto che «vi è la necessità di risolvere la questione dell’occupazione abusiva di viale Manfredi, facendo in modo che i legittimi assegnatari possano entrarne in possesso. So che tra gli occupanti ci sono disagi familiari, disoccupati, disabili, anziani e bambini, ma anche gli assegnatari vivono situazioni simili. Il mio è un invito alla collaborazione, affinché le operazioni di sgombero possano avere luogo con la massima serenità». E quale sarà il futuro delle 18 famiglie che saranno cacciate dagli appartamenti? «Non li lasceremo soli, ma speriamo che queste persone vengano accolte da familiari ed amici. A meno di casi estremi, non daremo alloggi a queste persone ed eviteremo lunghe collocazioni in albergo a spese del Comune. Avranno l’aiuto dei servizi sociali ed eventualmente di strutture idonee». Sulla questione dei mobili e delle suppellettili, giacché molte delle case occupate sono state anche arredate con cura, Ruffo ha detto che «i mobili saranno inventariati, catalogati e sistemati in locali comunali a cura della municipalizzata Nuova Manutenzione». Il commissario ha anche precisato che «la signora Concetta Caprio (portavoce degli occupanti, ndr) ha chiesto di incontrarmi per due volte, ma in entrambe le occasioni non si è presentata, forse per motivi di lavoro». Nel pomeriggio di ieri è stato fissato un nuovo incontro tra Ruffo e Caprio per lunedì 22 luglio. (f.p.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Scafati ❖ Sarno VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 LA CITTÀ ◗ SCAFATI Fiamme nella notte nel fabbricato dell’ex azienda conserviera Romano. Un grave incendio si è sviluppato, nel corso della notte tra mercoledì e giovedì, presso l’azienda conserviera non più attiva “Romano Luigi s.r.l.”, il cui amministratore è Felice Romano, sita in via Nuova San Marzano. Era passata l’una quando, all’improvviso, si è sentito un boato ed è rapidamente andato a fuoco l’interno dello stabilimento. La brezza notturna ha alimentato velocemente il focolaio dell’incendio, che è stato ben visibile – complice l’oscurità notturna - anche a notevole distanza. Di fatto, le fiamme si sono subito propagate, avvolgendo completamente un migliaio di vecchi contenitori in plastica usati per il trasporto di pomodori, un centinaio di pedane in legno e tutto quanto era presente nello spazioso piazzale. Il rogo ha interessato anche parte della struttura in muratura circostante e danneggiato un’intera ala di tre piani allestita ad uffici. Sul posto sono intervenuti i militari della Tenenza dei Carabinieri di Scafati, sotto la guida del tenente Saverio Cappelluti per effettuare un primo sopralluogo e i successivi rilievi. Le fiamme sono state domate da due squadre dei Vigili del fuoco di Salerno e del distaccamento di Nocera Inferiore sopraggiunte sul luogo interessato. Notevole il contributo dei volontari della Protezione civi- Senza patente fugge a Sarno In manette Le fiamme distruggono ex industria conserviera parsa fin da subito dolosa. Sono ancora in corso gli accertamenti, ma è forte il sospetto che si possa trattare di un atto intimidatorio. I danni all’azienda, coperta da assicurazione, sono ancora da quantificare. Gli inquirenti valuteranno tutti gli elementi per giungere quanto prima all’accertamento della verità. Di recente incendio in una sartoria di Sarno, in via Sarno Striano. Dieci minuti prima delle 3 una telefonata ha aller- ©RIPRODUZIONE RISERVATA Inviate per errore bollette dell’Ici arretrate Sarno: i contribuenti non devono pagare nulla perché nel frattempo c’è stato il condono ◗ SARNO ◗ SARNO È stato fermato senza patente, inseguito dopo una fuga improvvisa all’alt imposto dai militari e infine preso e ammanettato dopo la caduta in curva il giovane Mario Annunziata, trentenne alla guida di uno scooter Honda. Dopo aver ignorato il segnale di stop c’è stato un inseguimento tra le strade di Sarno. Il motivo della fuga era l’assenza della patente. Annunziata era insieme ad un passeggero, anche lui coinvolto nell’episodio, con la rovinosa caduta finale arrivata dopo segnalazioni acustiche e luminose da parte della gazzella dei carabinieri: il conducente continuava a scappare collezionando infrazioni su infrazioni e mettendo in pericolo l’eventuale presenza di pedoni e altri veicoli sulla strada. Alla fine una curva presa a velocità troppo alta innescava la caduta, seguita dal blocco da parte dei militari che effettuavano il fermo. I due a bordo dello scooter, visitati dai sanitari all’ospedale sarnese, venivano refertati con due e tre giorni di guarigione per le lesioni e le escoriazioni riportate, nell’ordine dei piccoli problemi superficiali. A quel punto scattava la custodia domiciliare disposta nei confronti di Annunziata, ristretto presso la sua abitazione a Sarno in attesa del processo per direttissima previsto davanti al giudice monocratico del tribunale di Nocera Inferiore, col contestuale sequestro probatorio del motociclo impiegato nella fuga. Continua il disconnesso rapporto tra i contribuenti sarnesi e il Comune che si serve della Soget per richiedere il pagamento dell’Ici per l’anno 2005 a chi non l’ha versata. Un errore clamoroso, però, si nasconde dietro gli invii delle ingiunzioni da parte della società di riscossione. Infatti, sono state inviate circa settecento ingiunzioni ad altrettanti soggetti che avevano aderito al condono promosso dal Comune e lo avevano già pagato. Ora, l’ente dovrà procedere ad altrettanti sgravi, comunicandoli alla Soget per evitare che, oltre al danno, si vi sia anche la ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA Ritocco alla toponomastica di Sarno. Infatti, la Giunta ha deciso di intitolare due strade ad altrettanti esponenti del mondo del clero. Via Parallela Duomo, che per anni si voleva intitolare a Marco Matteucci, il vigile del fuoco morto per prestare soccorsi durante la frana del 1998, sarà intitolata a papa Giovanni Paolo II. L'arteria è quella principale che porta al Duomo, che è anche sede vescovile. L'altro ritocco riguarda la frazione di Foce. Verrà, infatti, intitolata a padre Lino la traversa che porta dal piazzale antistante la locale chiesa a via S. Maria della Foce. La richiesta è venuta da una associazione del posto e testimonia, anche in questo caso del legame che padre Lino, figura francescana del convento, ha instaurato con la frazione e il ricordo che il suo operato ha lasciato. piante calpestate - che alcuni malviventi si sono introdotti all’interno del fabbricato coinvolto nel violento incendio attraverso il campo adiacente, servendosi di una pedana in legno appoggiata al muro. Non è stato ritenuto necessario sollecitare l’intervento sul posto della squadra scientifica per procedere a rilievi più approfonditi, poiché sono state subito escluse cause dovute a corti circuiti o accidentali. La natura dell’incendio è ◗ SCAFATI tato il comando provinciale dei vigili del fuoco segnalando fiamme in un deposito di abbigliamento. I vigili hanno poi verificato che nel locale si lavorava al confezionamento dei vestiti e che l’incendio si stava propagando velocemente proprio per la presenza di stoffe. Sul posto erano state inviate una autobotte e una squadra del distaccamento di Nocera. Maria Rosaria Vitiello Sarno, cambiamento nella toponomastica le Papa Charlie di Pagani, che con i loro mezzi e l’alacre attività assicurata da due squadre e durata alcune ore, fino al mattino, hanno reso ben più celere lo spegnimento delle fiamme divampate nello stabilimento e offerto supporto per regolare la viabilità lungo tutta l’area circostante al rogo. ù Dai rilievi non sono emerse tracce di prodotti acceleranti utilizzati per appiccare il fuoco, piuttosto è stato accertato attraverso segni evidenti di Multa “fasulla” Un vigile a giudizio È stato rinviato a giudizio con l’accusa di falso materiale in concorso con l’aggravante del ruolo di pubblico ufficiale l’ex tenente dei vigili urbani di Scafati Antonio Potestà, nato a Pompei e residente a Scafati, sessantasettenne in forza al comando polizia locale. Secondo le accuse, in concorso con un beneficiaro deceduto, l’ex ufficiale dei caschi bianchi avrebbe falsificato un atto nell’esercizio delle sue funzioni in qualità di esecutore materiale del reato, istigato dal correo ora stralciato per intervenuto decesso. Praticamente il vigile alterò una contestazione, una multa verbalizzata col numero 171512, cambiando l’articolo contestato nella verifica dell’infrazione per evitare il sequestro del libretto di circolazione dell’autovettura e l’importo della sanzione. Era il cinque agosto 2006, e quella multa venne ridotta d’importo e cambiata nella sostanza, con una prassi diffusissima che in quel caso venne denunciata alla pubblica autorità con la denuncia a piede libero formalizzata nei confronti di due persone, col pubblico ufficiale complice, da un lato, e il privato cittadino, uscito dall’attuale procedimento per morte intervenuta. Scafati: nel mirino è finita la fabbrica di Romano in via Nuova San Marzano Gli inquirenti hanno pochissimi dubbi sull’origine dolosa dell’incendio Il rogo dell’altra notte (foto L. Pepe) 25 il municipio di Sarno beffa di subire eventuali e infondate procedure esecutive. L’errore è venuto fuori quando alcuni contribuenti, dopo aver ricevuto la richiesta, si sono recati negli uffici competenti per chiedere i motivi dell’invio, visto che avevano rispettato le procedure del condono e la domanda ascondeva il timore di aver versato senza esito le somme richieste dal beneficio tributario. Alla Soget sono stati passati tutti i dati, senza depurarli dei contribuenti che avevano approfittato del condono per sanare le proprie pendenze. Un ennesimo disservizio ai danni dei cittadini che, come al solito, saranno costretti a recarsi presso gli uffici del comune per chiedere conto e ragione della richiesta della Soget. Ora, anche gli uffici saranno costretti ad un superlavoro per elaborare in tempi brevi gli sgravi, bloccando, di fatto, l’attività già avviata dalla società di riscossione. Una grave carenza di coordinamento che non fa bene all’immagine che il contribuente ha del comune. La cosa più grave è che, se qualcuno non si accorge della richiesta fondata su somme condonate e già versate, rischia di pagare due volte per lo stesso titolo. La polemica, inoltre, investe la stessa attività della Soget rispetto all’appalto per il servizio affidatogli. Infatti, non sa- rebbe chiaro dal contratto se la società può procedere alla riscossione dei ruoli dell’ente prima della sua entrata in funzione. La Soget dovrebbe limitarsi ad accertare l’evasione e l’elusione dei tributi locali e non operare la riscossione dei ruoli ordinari del comune. Nel 2010, il Consiglio comunale votò di non affidare più ad Equitalia la riscossione coattiva, preferendo la riscossione diretta per avere un migliore e meno gravoso rapporto con i contribuenti. Ora, il ruolo che era di Equitalia viene esercitato da un’altra società esterna. Gaetano Ferrentino ©RIPRODUZIONERISERVATA sarno Truffa Inps, gli indagati incastrano Bello ◗ NOCERA INFERIORE Tutti contro Bello negli interrogatori di garanzia dell’operazione “Click Day”, che ha portato all’arresto di cinque persone con le accuse di truffa ai danni dello Stato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Al silenzio del grande indiziato Pasquale Bello, sessantasettenne pregiudicato residente a Pagani, nato a Torre Annunziata, si contrappongono le versioni degli altri indagati, con la moglie Oksana Smyrnova, ucraina quarantatreenne, a rigettare il proprio coinvolgimento nell’associazione a de- linquere, provato dalle intestazioni di un terreno. «Ci sto insieme da oltre dieci anni, del resto non so niente». Nunzio Sorrentino, sessantenne sarnese, ha spiegato di avergli dato un terreno in fitto e di essersi rivolto a lui perché «sapevo era attivo nel settore agricolo. Io sono un imprenditore edile e non me ne intendo». Le risposte di Antonio Borriello, quarantaduenne di Torre Del Greco, sentito su rogatoria al tribunale di Napoli, hanno messo insieme parziali ammissioni, sbagli commessi nel fidarsi di Bello, a partire dalle falsificazioni, smentendo ogni tipo di associazione a delinquere. Il gip del tribunale di Nocera Inferiore Giovanna Pacifico, in attesa di completare gli interrogatori nella giornata di oggi, aveva ordinato l’esecuzione di cinque ordinanze cautelari, due in carcere e tre ai domiciliari, oltre ai sequestri di tre terreni a Pagani, Serre e Sarno, sei macellerie, bloccando per equivalente somme di denaro per 777.468 euro a ciascuno dei cinque destinatari di misura cautelare, da ottenersi sequestrando beni mobili e immobili e otto società agroalimentari riferite a Bello e a Oksana. L’associazione a delinquere scoperta dai carabinieri di Nac Il sarnese Sorrentino dopo l’arresto e da quelli della sezione di pg della procura di Nocera nasceva per truffe ai danni dell’Inps favorendo la permanenza di stranieri extracomunitari in prevalenza nordafricani, costituendo rapporti di lavoro fitti- zi alle dipendenze delle aziende di Bello e Oksana, denunciando le false assunzioni di braccianti agricoli all’ente previdenziale. (a. t. g.) ©RIPRODUZIONERISERVATA LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Nocera 23 ■ e-mail: [email protected] Il cuore del piccolo Gerardo si è fermato Non ce l’ha fatta il ragazzino di dieci anni investito da un’auto a Materdomini di Nocera Superiore. Una terribile agonia ◗ NOCERA SUPERIORE Ha combattuto fino alla fine il piccolo Gerardo De Angelis, il bambino di 10 anni, investito a Materdomini di Nocera Superiore da una C3, lunedì pomeriggio, mentre attraversava la strada. Purtroppo Gerardo, che non aveva più ripreso conoscenza dal momento del’impatto ed è rimasto in coma per più di due giorni, è deceduto ieri. Le sue condizioni avevano mandato un segnale di speranza, quando dall’elettroencefalogramma piatto era apparso un piccolo impulso, che rappresentava una roccia cui appigliarsi per i suoi genitori, Raimondo De Angelis e Anna Lucia Maiorano. Il piccolo Gerardo era stato anche sottoposto ad un delicato intervento alla testa, al Santobono di Napoli. La dinamica dell’incidente è alquanto complessa. Di fatto, lunedì pomeriggio, Gerardo stava attraversando via Federico Ricco, dal Palazzo Ciancone, dove risiede sua nonna, al lato opposto della carreggiata. Traffico intenso e solito caos di automobili, per un incrocio che, a detta di tutti, è mortale dato il riscontro di molteplici incidenti proprio lungo il tratto di strada che congiunge Materdomini a Roccapiemonte. Non esistono strisce pedonali. C’è un impianto semaforico “a chiamata”, che non sempre è in funzione, né esistono dissuasori o apparecchiature luminose decenti che tendano a far rallentare la velocità o a regolare il traffico. È stato proprio lì, nell’incrocio della Sp4, alla fine della strada che si impenna verso Roccapiemonte, che Gerardo ha incontrato il suo destino: una macchina grigia, C3. L’autista, un giovane neopatentato di Roccapiemonte, adesso indagato come vuole prassi per omicidio colposo, non ha potuto far nulla per rallentare. Scomposta è stata la caduta del piccolo, che ha battuto violentemente la testa per terra. I primi soccorsi sono arrivati proprio dal giovane guidatore. Poi commercianti e abitanti della zona si sono riversati in strada per capire AMBIENTE Dieci “parcheggi” per le biciclette A sinistra una foto di repertorio della strada a Materdomini dove si è verificato il tragico incidente Sopra il piccolo Gerardo cosa fosse successo e hanno trovato il piccolo corpo di Gerardo a terra. Subito trasportato dalla Croce Azzura all’Umberto I di Nocera Inferiore, è in seguito stato trasferito a Napoli, al Santobono. Le ultime ore di vita, Gerardo le ha passate lì. Prima la disperazione. «Solo il miracolo della Madonna di Materdomini può salvarlo», dicevano in paese. Poi la speranza, dopo che l’elettroencefalogramma rimasto piatto fino a qualche ora prima aveva dato degli impulsi e un sospiro di sollievo era esploso in città. Poi la notizia che non c’era più nulla da fare. Gerardo lascia un fratellino e i genitori Raimondo e Anna Lucia. Entrambi molto giovani, lui falegname, restauratore, un lavoratore coraggioso che cercava di sostenere nel migliore dei modi la famiglia. Lei è dipendente presso un supermercato del territorio. Due trentenni con due figli e una tragedia sulle spalle. Gerardo aveva 10 anni e una vita intera da costruire. Adesso in molti danno la colpa a quell’incrocio e a quella strada, in balia dell’assoluto abbandono da parte delle autorità competenti. «Sono anni che vediamo incidenti sotto i nostri occhi», ha detto urlando Le persone saranno costrette a recarsi nella ingolfatissima sede di Salerno. Il presidio a Cicalesi C’erano innanzitutto i disabili infortunatisi sul lavoro al presidio di ieri pomeriggio, organizzato in piazzetta Cicalesi, per protestare contro la chiusura della sede dell’Inail di via De Filippo. La struttura serve tutti i comuni dell’Agro. Gravissime le conseguenze per quanti dovranno recarsi alla sede di Salerno. I dipendenti e gli utenti non capiscono quale risparmio economico possa portare la soppressione della sezione nocerina. Si tratta, infatti, di un Una fase della protesta fuori all’Inail Voleva fare esplodere la sua casa, ma era solo un bluff Poteva essere un giorno di ordinaria follia estiva, una di quelle perdite di lucidità destinate a far deflagrare impreviste tragedie, ma in realtà si trattava di uno sfoggio di fanfaronaggine e aggressività, risolta da un controllo attento concluso da una denuncia a piede libero con l’accusa di procurato allarme. I carabinieri della stazione di Nocera Superiore venivano allertati dai vigili del fuoco per una strana telefonata di allarme. I pompieri erano stati chiamati per una questione delicata da un uomo che an- ©RIPRODUZIONERISERVATA Dura protesta contro la chiusura dell’Inail nocera superiore ◗ NOCERA SUPERIORE una commerciante del posto. Nei prossimi giorni inizierà la raccolta di firme dei cittadini per mettere in evidenza lo stato di degrado segnaletico della via. Intanto, i genitori del piccolo avrebbero acconsentito all’espianto degli organi. Nocera Superiore, in attesa del ritorno della salma, piange un suo figlio. Davide Speranza Completata l’istallazione di dieci rastrelliere per il parcheggio delle biciclette in altrettanti punti strategici della città . Le rastrelliere sono state posizionate in: piazza Diaz (2), piazza del Corso, via Matteotti, via Libroia, via Siciliano, piazza Trieste e Trento, via Cicalesi, via Falcone e al Cimitero. «Desidero ringraziare i titolari dell’attività Vik Bike - sottolinea l’assessore alle Attività Produttive, Andrea Vagito, che ha curato l’iniziativa rispetto al reperimento delle rastrelliere - che hanno donato alla collettività questi dispositivi per la sosta. Anche il commercio nocerino si gioverà di un più largo uso della bicicletta da parte dei cittadini». Nello stessa ottica, con più ampia rilevanza e ambizione rispetto ai vantaggi per l’utenza, l’assessorato alle Politiche Ambientali sta ultimando il progetto "Bike Sharing", che nei prossimi mesi renderà disponibili decine di biciclette e parcheggi, per una svolta decisiva verso la «mobilità sostenibile a Nocera. Soddisfatto il sindaco Torquato. nunciava propositi esplosivi. “Mi faccio saltare, ho due bombole di gas pronte a fare una strage”. L’uomo, L. B. quarantaquattro anni, nato a Cava e residente a Nocera Superiore, volto noto alle forze dell’ordine, pregiudicato, nullafacente e separato dalla moglie, minacciava di far scoppiare due bombole di gas tenute all’interno del suo appartamento. Sul posto arrivano subito anche i carabinieri della stazione di Nocera Superiore, che in supporto ai pompieri predisponevano un subitaneo controllo per accertarsi dell’imminente pericolo. Per fortuna era solo un bluff, probabilmente fatto senza pensare alle conseguenze, con la leggerezza di chi non tiene conto del pericolo che scatena. Forse il pericolo era proprio l’obiettivo del reo, che incurante delle ripercussioni di quella telefonata aveva interesse a provocare e destabilizzare. Fatto sta che i carabinieri per prima cosa hanno controllato lo stato dei luoghi, introducendosi all’interno dell’appartamento del pregiudicato scoprendo l’assenza di qualunque bombola di gas. I pompieri sono andati via ma i carabinieri no: prima hanno denunciato l’uomo. ©RIPRODUZIONERISERVATA presidio senza dirigenti, quindi, senza costi ulteriori. Per di più gli uffici sono di proprietà dell’Istituto e, quindi, non comportano spese di affitto. A pagare il prezzo maggiore saranno gli utenti. I dipendenti saranno aggregati alle sedi non soppresse. Il problema è degli invalidi. «Già è difficile arrivare a Nocera – ha detto un anziano di Scafati – come faccio ad arrivare a Salerno». Un uomo di Sarno, senza un arto inferiore, ha aggiunto: «Vengo settimanalmente a No- ©RIPRODUZIONERISERVATA San Giorgio, raccolta rifiuti con buste e codici a barre ◗ CASTEL SANGIORGIO Sul posto i vigili del fuoco cera solo grazie alla bontà. Non so se saranno ugualmente disponibili ad accompagnarmi a Salerno». A sostenere i manifestanti il sindaco Manlio Torquato . «Contatterò delle persone vicine al Governo per capire cosa si può fare – ha dichiarato – fermo restando si tratti di un organismo autonomo». Vicini agli utenti anche l’associazione A.GE.V. coordinata da Nicola Molinaro. Salvatore D’Angelo «Un progetto rivoluzionario». Il sindaco Franco Longanella ha apostrofato con queste parole il progetto sull’utilizzo di buste codificate per la raccolta dei rifiuti. Ieri conferenza stampa alla quale hanno partecipato oltre che il primo cittadino, l’assessore all’Ambiente Michele Salvati, l’ingegnere Michele Perone e il vicesindaco Giuseppe Alfano. «Dopo un anno di prove – ha dichiarato Salvati – passiamo alla fase operativa. I cittadini dovranno utilizzare buste per la raccolta dei rifiuti con sopra applicato un codice a barre dal quale si potrà identificare l’utenza di provenienza. Siamo convinti che con questo sistema si incentiverà una più corretta raccolta differenziata e si potrà aumentare la percentuale della stessa». Il progetto è affiancato dal sito, www.differenziamocastelsangiorgio.it. Ogni volta che verrà conferita la spazzatura, sarà letto il codice a barre, come spiega il geometra Gerardo Menichini, responsabile della raccolta. «Avremo la certezza di come differenziano i cittadini con forme di incentivazione all’utenza virtuosa». (d. s.) ©RIPRODUZIONERISERVATA 18 Irno ❖ Costiera LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Primarie per il candidato sindaco Il centrosinistra brucia i tempi Mercato San Severino, iniziano gli incontri in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno Iannone propone un confronto aperto: «Nomi non solo della politica ma anche della società civile» ◗ MERCATO SANSEVERINO Il centrosinistra fa rotta verso le primarie per scegliere il candidato sindaco che alle elezioni amministrative del prossimo anno sfiderà il sindaco uscente di Mercato San Severino, Giovanni Romano. La decisione è stata assunta durante un incontro del Partito democratico, tenutosi nella sede del Lions Club a Mercato San Severino, al quale hanno partecipato sia i tesserati che esponenti della società civile. Tra le personalità di spicco figuravano il capogruppo della minoranza, Carmine Ansalone, e i consiglieri di opposizione Fabio Iannone, Enzo Farace e Basilio Pergamo. I vertici del Pd punteranno sul nome «di un candidato forte e di comprovata esperienza politica», come è stato detto nel corso dell’incontro, da individuare tra i personaggi che già appartengono alla coalizione del centrosinistra. Di parere opposto è invece il consigliere Fabio Iannone il quale ha proposto di promuovere le primarie aperte a tutti, La sede del municipio di Mercato San Severino anche a persone che fanno parte della società civile, «tutti uniti, però, in un unico e condiviso progetto “anti - Romano” al fine di contrastare l’attuale primo cittadino». «L’obiettivo primario – ha detto l’attuale consigliere di opposizione Fabio Iannone – Mercato san severino è quello di accogliere candidati che siano propensi a dare un contributo sostanziale per cambiare l’attuale modo di amministrare la nostra città». «Quindi - ha proseguito l’esponente politico - ho proposto all’assemblea del Pd di tenere in considerazione la possibili- tà di fare le primarie con soggetti politici che condividano un progetto anti – Romano». Possibile, dopo le eventuali primarie, che il centrosinistra possa correre anche col simbolo del Partito democratico guidato da Carmine Ansalone, già candidato sindaco alle pas- sate elezioni amministrative di San Severino e indicato dalla maggioranza dei militanti come il favorito per la sfida a Palazzo di Città. Se sul fronte del centrodestra appare abbastanza evidente la volontà di ripresentare la candidatura dell’attuale primo cittadino Giovanni Romano, su altri fronti spirano venti di rinnovamento. In primis con Carlo Guadagno: l’attuale consigliere provinciale di Centro Democratico è un nome quasi certo nella corsa alla conquista della poltrona di sindaco di Mercato San Severino. In ultimo non è da escludere la candidatura di un eventuale outsider che potrebbe ricoprire un ruolo di “disturbo” tra le figure politiche più gettonate in zona e rendere ancora più incerta e quindi combattuta la partita tra gli aspiranti sindaci. La corsa alla poltrona di sindaco della città è cominciata e con essa il toto candidature che infiammerà questo periodo estivo. Mario Rinaldi ©RIPRODUZIONERISERVATA Ha una pistola nell’auto Arrestato a Fisciano ◗ FISCIANO A Fisciano i militari dell’aliquota radiomobile, nel corso di un posto di controllo, hanno intimato l’alt ad un’autovettura condotta da Gerardo Ingenito, 37enne di Mercato San Severino, constatando, nel corso di una perquisizione, che nell’abitacolo era nascosta, all’interno di un borsello, una pistola giocattolo con evidenti modifiche sulla canna, tali da renderla perfettamente efficiente, corredata da relativo caricatore contenente alcune cartucce calibro 9. Nel borsello sono stati rinvenuti anche due bossoli della stessa specie. L’uomo è stato arrestato per porto e possesso di arma clandestina e relativo munizionamento e condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. A Roccapiemonte nel corso di un servizio antidroga eseguito dai carabinieri della stazione di Castel San Giorgio, è stato arrestato un giovane per produzione illecita di sostanze stupefacenti. Si tratta Raffaele Ruggiero 32enne, disoccupato, pregiudicato del luogo, che nel giardino della propria abitazione stava coltivando una piccola piantagione con due piante di canapa indiana. Tassisti, rivolta contro gli abusivi Scompare da casa per giorni Ritrovata al mercato di Sarno Polemiche a Maiori. «Abbiano presentato un esposto, ma nessuno ci ascolta» ◗ MERCATO SANSEVERINO Sono state ore di ansia per C.R., anziana 76enne di Mercato San Severino, della quale non si avevano più notizie da tre giorni. La donna, martedì scorso si era allontanata dalla sua abitazione, situata nei pressi del Comune lungo la strada che conduce al castello, facendo perdere ogni traccia. E’ stata ritrovata dai carabinieri nella tarda mattinata di ieri in un mercato a Sarno e riportata a casa. I familiari, preoccupati per la salute dell’anziana, che secondo alcune testimonianze avrebbe anche problemi di diabete, hanno immediatamente denunciato la scom- parsa ai carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, agli ordini del capitano Rosario Basile. I militari hanno avviato le consuete procedure che si attivano in questi casi, comunicando la notizia alla Procura della Repubblica per dare inizio alle ricerche della donna. Sono stati allertati anche gli organi dell’Epi (Emergenza Pubblica Irno), impegnati nelle operazioni di sorveglianza nella zona del Castello di Mercato San Severino. I volontari, nei primi due giorni hanno setacciato l’intera area del Parco Castello per individuare eventuali tracce lasciate dall’anziana donna. Poi il ritrovamento. (m.r.) Palazzo Murat di Positano primo tra gli hotel italiani ◗ POSITANO È Palazzo Murat di Positano il primo degli hotel italiani nella classifica degli alberghi più votati e apprezzati del mondo, secondo la classifica Insiders Select, resa nota da Expedia, azienda leader mondiale dei viaggi on-line. La struttura della Costiera amalfitana si colloca al 14.mo posto. La Campania piazza tra i primi 100 alberghi di questa classifica anche altre due strutture alberghiere: l'Hotel Eden Roc, sempre di Positano, e il Maison La Minervetta di Sorrento. «Siamo sorpresi per questo riconoscimento e siamo consapevoli di averlo ottenuto anche perché Palazzo Murat si trova in una delle mete turistiche più ambite del mondo», dice Vito Attanasio, titolare insieme alla sua famiglia dell'albergo. La struttura nacque nel 1960 grazie all'intuito dei suoi nonni che trasformarono l' antico palazzo Murat in una struttura per turisti. «Siamo un piccolo hotel a carattere a familiare, con appena 30 camere, che però mira a far vivere ai nostri clienti un'esperienza romantico-emozionale cogliendo e soddisfacendo, con la dovuta discrezione, anche i desideri più flebili della nostra clientela», ha aggiunto Attanasio. ◗ MAIORI Un tassista «Nonostante la nostra denuncia nulla è cambiato. Gli autisti abusivi continuano a fare il loro comodo e noi, di contro, lavoriamo sempre meno». E’ il grido di allarme dei tassisti di Maiori, messi con le spalle al muro da chi esercita, senza autorizzazione (e quindi senza pagare tasse) la professione. «Il nostro esposto – aggiungono – non è servito a nulla, in quanto né le forze dell’ordine e neppure le istituzioni hanno preso provvedimenti». A detta dei tassisti, infatti, non avrebbe sortito alcun effetto rivolgersi alle autorità competenti, in quanto chi avrebbe dovuto (e potuto) non sarebbe affatto intervenuto. «Oramai non ce la facciamo più – aggiungono in coro – e siamo pronti anche a clamorose forme di protesta per far valere i nostri diritti che, invece, fino ad oggi, sono stati calpestati da tutti». La situazione, dunque, è al limite e gli animi sono piuttosto esasperati, soprattutto verso chi permetterebbe questa forma di illegalità. Del resto nell’esposto, firmato da Erasmo e Filippo Amato, Luigi De Filippis, Sabato Crivelli, Maurizio Di Pino e Antonio Nuschese, erano chiaramente indicati i concorrenti sleali. A partire da quelli che «pur privi di qualsiasi autorizzazione, trasportano persone, con la complicità degli addetti del settore turistico, danneggiando in questo modo l’intera categoria». Le irregolarità messe in evidenza coinvolgevano i titolari della licenza di Ncc (noleggio con conducente) che «abusando del loro permesso, rilasciato da comuni fuori provincia, operano sul territorio di Maiori e Minori, nonostante la normativa vigente preveda che debbano avere una rimessa in loco, cosa che non avviene nel 90 per cento dei casi» e anche alcuni albergatori che utilizzerebbero «il servizio navetta, anche al di fuori del territorio comunale, nonostante ciò non sia consentito». (g.d.s.) San Severino, i volontari Epi A San Severino e Pellezzano puliscono la strada del castello la fiaccolata di Sant’Anna ◗ MERCATO SANSEVERINO La Protezione civile di Mercato San Severino ha dato, in questi mesi, un concreto contributo alla manutenzione del percorso nel costituendo parco archeologico del castello dei Sanseverino: il cammino verso il maniero della nota famiglia di origine normanna è stato ripulito, disinfestato, aggiustato in vista delle prossime escursioni in programma a settembre. Con la professionalità che li contraddistingue, i trenta volontari dell’Epi (Emergenza pubblica Irno) sono intervenuti non solo a garantire disciplina e sicurezza lungo le strade e i sentieri che accedono al parco, ma hanno anche accompagnato gli scolari che negli ultimi mesi – a partire da aprile – hanno visitato il castello. L’Epi ha attuato opere di ingegneria naturalistica, predisponendo lungo l’itinerario panche e staccionate. Il sodalizio ha inteso quindi impiantare microtelecamere per scongiurare eventuali danni vandalici. Inoltre i membri Epi, guidati da Gelsomina Greco, hanno predisposto linee tagliafuoco per impedire lo svilupparsi di incendi boschivi nell’area del castello e non solo. Anna Maria Noia ◗ MERCATO SANSEVERINO Tutto pronto, nella frazione Pandola, per la ventinovesima edizione della fiaccolata di Sant' Anna, patrona della popolosa frazione sanseverinese. Il programma prevede, per domani, la partenza per San Giovanni Rotondo, con arrivo al santuario di San Pio. Domenica mattina, i giovani pandolesi parteciperanno alla Messa, trasmessa in diretta su TelePadre Pio. Quindi, seguirà la partenza per Pellezzano, con sosta presso la locale Chiesa dedicata a Sant’Anna. Subito dopo, la fiaccolata ripartirà alla volta di Pandola, con arrrivo in Chiesa. Ad accompagnare i ragazzi, ci sarà l'assessore comunale alle politiche giovanili, Rosario Bisogno. «Ringrazio - dice Bisogno - il presidente dell'associazione pandolese, Carmine Napoli, e tutti i ragazzi che, ogni anno, danno seguito a questa bella tradizione, nel segno della devozione per la mamma della Madonna. Un grazie va anche al parroco, don Francesco Nuzzolese, che cura la formazione spirituale della parrocchia di Pandola». Il culto di Sant' Anna, patrona delle donne e, in special modo, di chi è in dolce attesa, è molto sentito a San Severino. Antonio De Pascale LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Cavade’Tirreni 17 ■ e-mail: [email protected] » Alcol, consumo in crescita «S’inizia sempre prima» IL CASO LE TENDENZE GIOVANILI Il tenente Ferrara: «A 16 anni bevono di continuo ogni giorno fino allo sballo» Campagna di Comune e Asl con un camper informativo in piazza Purgatorio Consumo di alcol in netto aumento: un ragazzo su tre beve alcolici. E’ questo il date allarmante rilevato dalla polizia locale che tiene costantemente incontri nelle scuole per invitare i ragazzi a bere con moderazione e a non mettersi alla guida se hanno consumato alcolici. Dopo gli incontri con gli studenti è nato il progetto “Insieme per la sicurezza. Alcool e guida, cocktail letale”. Prevenire le stragi sulle strade è l’obiettivo che si è prefissata l’amministrazione Galdi, aderendo alla campagna di sensibilizzazione sul consumo di alcol e sul rischio di incidenti stradali. «Il fenomeno - afferma il vice comandante della Polizia Locale Giuseppe Ferrara - è in netta espansione e la fascia d’età che consuma alcol si è abbassata. Da alcune indagini abbiamo scoperto che ragazzi di 16 anni consumano alcol in continuazione durante la giornata. Tanti piccoli bicchieri di alcolici fino allo sballo». Un campanello d’allarme che è suonato già nel corso dell’iniziativa dell’anno scorso quando un camper del Sert ha avvicinato 240 giovani della movida cavese per sottoporli all’esame dell’etilometro. Il 99 per cento, ossia, la quasi totalità dei giovani presi in esame, risultò positivo all’alcol test. In quell’occasione, il 52 per cento dei 138 giovani intervistati, dai 15 ai 36 anni, dichiarò di consumare non la semplice birra o l’aperitivo, bensì dei superalcolici. Dati allarmanti che invitano alla riflessione ma, soprattutto, a programmare iniziative che mirano a prevenire l’abuso di alcol, così come ha chiesto il presidente della commissione Sanità, Vincenzo Bove. Ed è proprio in Rifornimento di acqua da un’autobotte san giuseppe al pennino Senz’acqua da sette giorni Protesta a Palazzo di Città A secco da oltre sette giorni i residenti della località di San Giuseppe al Pennino che ieri mattina si sono recati a protestare all’ufficio tecnico comunale. In base a quanto è stato riferito alle famiglie del posto, sembra esserci una questione irrisolta tra il Comune e l’Enel visto che l’impianto elettrico è necessario per portare l’acqua nella località che è in forte pendenza. L’ira dei residenti, i quali hanno dovuto ricorrere all’acquisto di acqua e al trasporto della stessa con mezzi propri, è arrivata negli uffici di via Schreiber, dove una delegazione dei residenti di San Giuseppe al Pennino, con il consigliere di Fratelli d’Italia Clelia Aumenta il consumo di alcol tra i giovani questo senso che va il progetto “Insieme per la Sicurezza”, che vede la sinergia tra il tenente Giuseppe Senatore, la responsabile del servizio adolescenti dell’Asl Rosa Zampetti, i volontari della protezione civile con il tenente Matteo Senatore, le associazioni Mani Amiche e Obiettivo Notte oltre all’assessore alla Sicurezza, Vincenzo Lamberti. Un camper con le attrezzature per il rilevamento del tasso alcolemico e presso il quale saranno stilati anche dei questionari sulle abitudini dei giovani, stazionerà domani a partire dalle 23, alla piazzetta del Purgatorio. Sempre in tema di sicurezza sono stati premiati, ieri mattina, al Comune, i nonni vigili che hanno operato davanti alle scuole. Annalaura Ferrara ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ferrara, ha parlato con l’ingegnere Carmine Avagliano che ha promesso che già in serata si sarebbe occupato del problema ma che per sbloccare definitivamente la questione occorrono circa venti giorni. Da diversi giorni è stato necessario l’intervento dell’autobotte della protezione civile, del tenente Matteo Senatore e del vice coordinatore Felice Sorrentino, per la distribuzione d’acqua in zona. «In un periodo di calura estiva come questo - afferma il consigliere Clelia Ferrara - non si può assolutamente stare senz’acqua soprattutto in una località impervia come quella di San Giuseppe al Pennino». (a.f.) Rifiuti, caos per i colori delle buste L’amministrazione propone di apporre degli adesivi per facilitare la raccolta Buste di rifiuti case di pregiato E’ caos accanto ai cassonetti per la raccolta differenziata. Per gli operatori ecologici diventa un’impresa riconoscere le varie tipologie dei rifiuti. Dopo lo stop della distribuzione del kit di buste che il Comune dava, gratuitamente, ad ogni famiglia dietro presentazione di una card, i cittadini utilizzano buste di colore e composizione differenti, creando confusione e disorientamento negli operatori ecologici, i quali il più delle volte sono costretti ad aprirle per capire se il contenuto deve essere ritirato da- gli ex seta o dal consorzio di bacino. Ora, il Comune, anche alla luce dell’aumento della Tares del 30 per cento, vuole proporre alle famiglie degli adesivi di colori diversi e riportanti le varie tipologie dei rifiuti, di modo che i cittadini pur utilizzando buste di vario tipo, potranno apporle sopra. Una scelta che tende ad agevolare il lavori dei dipendenti ex seta e del consorzio di bacino, costretti il più delle volte a rovesciare il contenuto dei sacchetti in strada per capire cosa c’è dentro. Intanto il Comune ha promosso, per domani, dalle ore 9 alle 13, in piazza Vittorio Emanuele III una raccolta straordinaria di oli alimentari usati e di frittura. «Portare l’olio alla nostra postazione- ha sottolineato l’assessore Fortunato Palumbopermetterà di contribuire nel proprio piccolo al rispetto e alla salvaguardia del nostro ambiente e di ricevere un piccolo gadget, un imbuto che può essere avvitato sulle bottiglie di plastica dedicandole alla raccolta a casa dello stesso olio utilizzato in cucina». associazione “frida” Ascensori fermi, intesa per farli ripartire «Non cancellate i consultori familiari» «Ascensori di nuovo attivi tra due giorni». Questa la promessa fatta ai residenti delle nuove case di Pregiato che da circa venti giorni sono senza ascensori. La ditta li aveva fermati in segno di protesta per non essere stata pagata dall’impresa esecutrice dei lavori di realizzazione degli immobili. La risoluzione del problema è arrivata grazie al sindaco Marco Galdi che ieri mattina ha incontrato le parti interessate, compreso il componente della commissione sui lavori, Vito Mercurio. Pur non essendo il Comune debitore nei confronti della ditta degli ascensori, l’ente ha promesso di prele- vare dal bilancio comunale i 53 mila euro che la ditta dei lavori avrebbe dovuto dare all’impresa degli ascensori. Una somma che lo stesso Comune tratterrà quando arriveranno i soldi dalla Regione Campania. Come garanzia il sindaco Galdi ha chiesto al documentazione dei collaudi. Dopo che il sindaco entrerà in possesso della certificazione dei collaudi agli ascensori, la ditta riceverà la somma di cui è creditrice. Un sospiro di sollievo per i residenti soprattutto quelli anziani e con problemi di deambulazione come Filomena Santucci, costretta tra le mura domestiche da oltre venti giorni. Non si aspetta altro che la giornata di domani per poter riutilizzare gli ascensori a causa dei quali c’è stato anche il blocco del traffico in via Ferrara, per protesta, da parte dei residenti. Sempre, ieri mattina, l’impresa Lettieri che si sta occupando dei lavori per l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua nei primi 72 alloggi di via Ferrara a Pregiato, ha firmato il contratto per seguire lavori da 80 mila euro. Tempo fa c’è stata l’interruzione dei lavori e la conseguente protesta che portò lo scorso 27 giugno uno dei residenti a salire sul tetto. (a.f.) «Il consultorio non si tocca, lo difenderemo con la lotta». Con questa massima l’associazione “Frida”, presieduta da Alfonsina De Filippis, chiede a gran voce al direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, di restituire il consultorio familiare, a rischio chiusura, «alle donne di Cava de’ Tirreni e alle donne dell’Asl Salerno». Per raggiungere questo obiettivo è stata indirizzata una lettera al ministro della salute, Beatrice Lorenzin, al presidente della Regione, Stefano Caldoro, al presidente della quinta commissione Sanità Regione Campania, Michele Schiano Di Visconti e al sindaco, Marco Galdi. «Con vivo dispiacere - scrive l’associazione Frida - apprendiamo dalla lettura della bozza dell’atto aziendale sul sito ufficiale della Asl salerno a far data da giovedì 27 giugno e deliberato con atto deliberativo del primo luglio 2013, che i consultori familiari, e le unità operative materno infantili, sono state inserite nella stessa struttura del poliambulatorio e della medicina specialistica ambulatoriale perdendo l’autonomia gestionale e tecnico professionale». «Ciò vuol dire aggiunge l’associazione- che i consultori familiari, nati nel 1975 a difesa della salute della donna, sono stati ridotti a semplici ambulatori prestazionali, cioè erogazione di visite e non più a garanzia di presa in carico della donna e dei bambini con la logica di equipe multiprofessionali integrate composte da pediatra, ginecologo, psicologo, assistente sociale, ostetrica, infermiera pediatrica, puericultrice». L’associazione “Frida” ritiene «opportuno e necessario chiedere l’immediata correzione dell’ atto aziendale con l’inserimento della unità operativa materno – infantile che deve garantire la continuità di cura ed assistenza». 14 Salerno LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Maturità, pieno di lodi per i licei Meno positivo il bilancio del Regina Margherita e del Genovesi che abbassano la media cittadina New economy tra bio distretti ed eco-edilizia Finalmente inizia l’estate per tutti gli studenti che quest’anno si sono imbattuti nell’esame di maturità tra ansie, polemiche che come sempre non potevano mancare, speranze, delusioni e tanto studio; ma adesso è tempo di bilanci. I risultati nazionali degli esami di stato fanno emergere una situazione positiva, molto più delle aspettative e anche gli studenti di Salerno non si sono smentiti, in quanto i voti finali sono stati più alti dello scorso anno. Nonostante questo, è presente però, ancora una forte frattura tra i ragazzi neo diplomati salernitani. Analizzando gli esiti di quattro istituti della zona centrale, Liceo scientifico Giovanni Da Procida, Liceo classico Torquato Tasso, il liceo Regina Margherita e l’istituto A. Genovesi si evincono forti differenze. Nei tre licei i cento e le lodi connesse non sono mancati. Il Liceo Scientifico G. Da Procida, ha portato a casa una pioggia di cento nelle tredici sezioni che hanno sostenuto l’esame, infatti, si contano ben sette alunni che si sono diplomati con la lode e trentotto cento. Lodevoli anche gli studenti del Tasso: su centodiciannove maturandi, solo uno ha conseguito il punteggio minimo, ben diciotto i cento e cinque centini con lode. Meno positivo è il resoconto del Regina Margherita, dove su otto sezioni solo in dieci hanno E’ on line da questa mattina il nuovo numero della newsletter pubblicata ogni settimana sul blog di informazione economica www.salernoeconomy.it diretto da Ernesto Pappalardo. In uno speciale di due pagine è raccolta la sintesi del documento di analisi strategica elaborato dal Centro Studi dell’Ance Salerno che contiene le indicazioni alla base dell’indirizzo programmatico che l’associazione presieduta da Antonio Lombardi intende realizzare nel secondo semestre del 2013 e nei primi mesi del 2014. «Per fare ripartire il settore delle costruzioni - si legge nella nota analitica - non c’è altra possibilità che insistere sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, prevedendo “premialità” volumetriche per le imprese che decidono di intervenire rendendo gli edifici efficienti ed innovativi dal punto di vista energetico oppure ristrutturandoli con materiali eco-compatibili». In questo contesto appare indispensabile rendere operativo un vero e proprio “Patto per lo Sviluppo dell’Edilizia Green”. Nell’inserto “Ecobionews” (direttore editoriale Giuliano D’Antonio) spazio all’accordo siglato nei giorni scorsi a Ceraso che ha sancito la nascita del network internazionale dei “bio-distretti” attraverso l’intesa tra Cilento e BioVallèe. Studenti all’uscita di scuola a fine esame di maturità conseguito la maturità con il massimo dei voti, facendo evincere una media non molto alta tra i restanti centosessantasei diplomati, di cui solo tredici hanno portato a casa voti tra il novanta e il novantotto. Nessun cento per l’istituto tecnico Antonio Genovesi, che manca, come si capisce dal sito ufficiale dell’istituto, dall’anno 2010. I voti più alti, vanno dal novanta al novantacinque e sono solo tre, quattro i sessanta. E’ possibile constatare da tali risultati che le eccellenze salernitane, tra gli istituti osservati, non mancano e fortunatamente sono in crescita, ma è ancora troppo grande il divario tra gli studenti. Bisognerebbe capire quali possano essere le cause, l’esame di stato è il frutto di un lungo percorso che dura cinque an- Tommasetti, gli auguri di Pd e Cgil Per il sindacato: «Difendere sempre e con forza l’università pubblica e statale» Cgil e Partito democratico hanno formulato i loro auguri al neo Rettore Tommasetti. Il sindaco, in un lungo comunicato si concentra sul «momento particolarmente difficile per il mondo dell'università e della conoscenza in generale. L’azione legislativa degli ultimi anni, e in particolare dell’ultimo quinquennio - scrivono Petraglia, Tavella e Capezzuto - hanno portato all’asfissia economica degli atenei e a una impostazione sempre più privatistica della gestione universitaria. Siamo certi - aggiungono che il nuovo Rettore saprà difendere sempre e con forza l'università pubblica e stata- le», e questo per la Cgil significa «mettere al centro della propria azione di governo lo studente e accompagnarlo fino alla sua collocazione al lavoro, offrendogli una formazione di eccellenza, frutto di una ricerca che non deve mai tralasciare, assieme a quella tecnologicamente avanzata, la ricerca di base». Per queste ragioni «ci sta molto a cuore pensare all’Ateneo salernitano come volano di sviluppo di un territorio martoriato dalla crisi economica» ma, aggiungono «riteniamo inoltre indispensabile che gli organi di governo dell’Ateneo salernitano pongano come principio inalienabile il confronto con i lavoratori e con chi li rappresenta». Per queste ragioni, concludono i sindacalisti: «Siamo persuasi che il professor Tommasetti saprà rafforzare quel senso di comunità e di reciproco rispetto fra personale docente, tecnico-amministrativo e studenti che è indispensabile per lo sviluppo dell’Ateneo». Il segretario provinciale del Partito democratico, Nicola Landolfi nel salutare il nuovo Rettore «non possiamo non sentire, ancora una volta, l’obbligo di ringraziare il Rettore Pasquino per quello che ha fatto per l’ateneo salernitano, trasformandolo, da “esamificio” a campus europeo. Siamo certi che questo lavoro di eccellenza che ci ha consentito di avere rispetto in Italia e la sua caparbietà nel di un quarto rispetto al 2009 e di quasila metà rispetto a quelli del 2007. Una dinamica ancora più sfavorevole hainteressato il segmento dell’edilizia non residenziale, dove il calo nelle superfici autorizzate è stato del 38,5 per cento. Le compravendite di unità non residenziali hanno registrato una contrazione più intensa (-19,1 cento). Per non parlare della morsa creditizia che è stata oggetto di uno specifico intervento dell’Ance nel corso di una riunione che ha avuto luogo in Prefettura neigiorni scorsi. Di fronte a questo scenario devastante quale deve essere il ruolo di un’associazione di categoria del Mezzogiorno? Non ci si può limitare al momento dell’analisi e della denuncia – passaggi, si badi bene, determi- nanti e sostanziali nei processi di costruzione e di auto-tutela della democrazia – ma occorre mettersi in discussione e proporsi come agenti di sviluppo socio-economicodel territorio. Per fare ripartire il settore delle costruzioni non c’è altra possibilità che insistere sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Lo strumento che può certamente attrarre investimenti privati è quello della moneta urbanistica. Prevedere, cioè, premialità volumetriche per le imprese che decidono di intervenire – per esempio – abbattendo e ricostruendo edifici, rendendoli efficienti ed innovativi dal punto di vista energetico oppure ristrutturandoli con materiali eco-compatibili. È in questa prospettiva che Il rettore Tommasetti ni e che vede il duro lavoro di studenti e docenti al fine di permettere ai giovani di affacciarsi nel mondo universitario o del lavoro nel migliore dei modi e si può fare ancora meglio. Serena Valeriani ©RIPRODUZIONERISERVATA taccuino portare a Salerno la Facoltà di Medicina saranno il terreno su cui il nostro ateneo potrà ancora crescere nei prossimi anni». E proprio sul lavoro di Pasquino, il neo Rettore ieri spiegava che: «Pasquino ha lasciato una forte impronta nella storia del campus salernitano succedergli sarà una sfida, ma il coraggio fa parte della vita. Mi preoccupa maggiormente dare il giusto ruolo alla nostra Università, questo vuol dire valorizzare la didattica, la ricerca, il diritto allo studio e molto altro». Tra l’eredità lasciata da Pasquino rientra anche la facoltà di Medicina: «Sarà la sfida tra le sfide - ha affermato Tommasetti - ci impegneremo per far lavorare i docenti, i ricercatori e gli studenti in stretta connessione con gli ospedalieri. Bisognerà, inoltre, completare per quel che necessario il campus di Baronissi». Compleanno Lamberti Festeggia oggi il suo compleanno l’affascinante Angela Lamberti, che da anni, attraverso il suo Dibi center, dispensa bellezza e benessere. Stasera un meritato brindisi con i familiari e gli amici. Augurissimi dalla redazione del nostro quotidiano per una giornata speciale ed un prosieguo luminoso e ricco di belle sorprese. Nozze Barone-Galluzzi ©RIPRODUZIONERISERVATA Tommaso Barone e Stefania Galluzzi sono pronti, dopo dodici anni di fidanzamento, a coronare il loro sogno d’amore. Oggi pronunceranno il fatidico sì negli spazi della chiesa di Capriglia Maria delle Grazie, per poi spostarsi, insieme a parenti ed amici, nelle sale dell’hotel Cerere, dove brinderanno alzando i calici al giorno più bello della loro vita. Auguri sinceri dalla sorellina Carmen e da Vincenzo, oltre che dalla redazione tutta del nostro quotidiano. va inquadrata la proposta di Ance Salerno di rinnovare e reinventare la “filiera” allargata dell’edilizia – architetti, ingegneri, geometri, artigiani, operai specializzati, imprese di costruzioni, produttori di materiali, fornitori di servizi – che va “ri-orientata” verso la frontiera della sostenibilità ambientale . Solo così – è scritto nel documento elaborato dal nostro Centro studi –si potrà procedere alla realizzazione di un “Piano di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato”nella nostra provincia. È questa la premessa sostanziale – partendo dal basso ed interloquendo direttamente con gli Enti erogatori dei finanziamenti necessari – per dare avvio alla concretizzazione delle città intelligenti. Sulla base di tale ra- gionamento sono già in corso contatti con tutti i soggetti sopra menzionati al fine di rendere operativo e concretizzare un vero e proprio “Patto per lo sviluppodell’edilizia green”. È in questo quadro di impegno responsabile e di convinta visione civica dei problemi da affrontare che l’Ance si muove ormaida diverso tempo. Riteniamo di avere offerto il nostro contributo in termini di analisi dei problemi e di proposte per iniziare a risolverli. Confidiamo in risposte certe ed in tempi certi. È in discussione la tenuta sociale – non solo economica e produttiva – della nostra provincia. È auspicabile che arrivino segnali di responsabilità, prima ancora che di efficienzaamministrativa. * Presidente AnceSalerno l’intervento Possiamo ripartire con responsabilità dall’edilizia “green” di Antonio Lombardi* L’ edilizia in provincia di Salerno-come nelresto del Mezzogiorno e nell’intero Paese - vive una della sue crisi più drammatiche. Solo qualche numero (fonte Banca d'Italia, giugno 2013) per dare il senso di una situazione che ha già destrutturato di fatto un comparto vitale per le dinamiche di crescita economica dei sistemi di sviluppo avanzati. In base ai dati Istat, tra il 2007 e il 2011 il valore aggiunto del settore delle costruzioni in Campania è calato del 24,4 per cento in termini reali (-16,0 nella media italiana), riportandosi sul livello medio della seconda metà degli anni ’90. Secondo le stime di Prometeia, il calo è proseguito nel 2012 (- 6,9 per cento). La produzione di opere pubbliche è diminuita del 10,8 per cento a prezzi costanti (-12,6nel2011). E si prevedeun ulteriore calo nel 2013 (-10,7 per cento). I crediti commerciali nei confronti degli enti appaltanti hanno raggiunto il 60 per cento del valore della produzione (52 per cento nel 2011). Come nel resto d’Italia, in Campania l’edilizia privata ha continuatola fase recessiva; nel 2010 il numero di permessi per la costruzione di nuove abitazioni residenziali, che in media anticipa di circa un biennio la loro effettiva realizzazione, è calato Salerno VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 LA CITTÀ 13 «Crescono i poveri, servono alimenti» Chiude la mensa di Pastena: alla San Francesco aumentano le bocche da sfamare, l’appello di Mario Conte ai salernitani di Barbara Cangiano Serve carne. Scatolame. Olio. Detersivi. In una parola, serve aiuto. Perchè le bocche da sfamare, da un mese a questa parte, sono cresciute. «Da quando la mensa Gesù di Nazaret, circa un mesetto fa, ha chiuso i battenti, i suoi frequentatori abituali si sono spostati da noi. Facciamo i salti mortali per riuscire a garantire un pasto caldo a tutti, ma è davvero molto complicato». Mario Conte, anima della mensa dei poveri San Francesco è preoccupato e fa appello alla sensibilità dei salernitani affinchè aiutino i volontari a continuare nel loro lavoro: «Prima avevamo una media di duecento ospiti, oggi con la chiusura della mensa di Pastena, che da quanto sappiamo non riaprirà prima di settembre, sono saliti in alcuni giorni anche a duecentosessanta, mentre il budget di cui disponiamo a stento riesce a coprire un centinaio di coperti». Fatti salvi i contributi della Caritas e delle parrocchie, la mensa San Francesco non gode più di aiuti sufficienti per andare avanti, «in particolare dopo l’onda lunga della crisi che ha fatto aumentare il numero dei nostri clienti e diminuire drasticamente quello dei benefattori», racconta Conte che sottolinea come anche l’ultima gara di solidarietà attivata meno di un mese fa all’esterno di alcuni supermercati cittadini, non ha dato gli stessi risultati che si riuscivano ad incassare fino a un anno fa. «Molti ci portano dei pacchi di pasta, li ringraziamo di cuore, ma ci serve carne per preparare i secondi e tanti altri beni di prima necessità per riuscire a rispondere alle esigenze di un numero sempre crescente di persone senza tetto o in grosse difficoltà economiche», ha ribadito il fondatore della mensa, che invita chiunque abbia la possibilità di contribuire all’operato dei volontari, a contattarlo telefonicamente (3388478073) per evitare di acquistare alimenti di cui la struttura in questo momento non ha necessità e per concentrare invece i propri sforzi su quelle che sono ritenute le priorità. La casa di via D’Avossa non chiuderà i battenti per ferie: resterà infatti aperta tutta l’estate, domeniche escluse, anche nel mese di agosto, un periodo nel quale le mense sono gene- senzatetto Un centro di emergenza con i volontari della Caritas L’interno della mensa San Francesco ralmente molto affollate a differenza delle città che tendono a svuotarsi per ferie. A concedersi una fase di relax dopo un anno di lavoro anche moltissimi volontari, «e così siamo costretti a sforzi indicibili non solo per riuscire a cucinare qualche pasto decente, ma anche per allestire i tavoli e riuscire ad accogliere le persone che si recano presso la nostra struttura». Il momento peggiore, stando alle previsioni degli organizzatori, sarà quello a cavallo di ferragosto, quando anche quei pochissimi generosi che contribuiscono a foraggiare la mensa San Francesco andranno in vacanza, lasciando a bocca asciutta lo staff di Mario Conte ed i suoi poveri. Un motivo in più per correre ai ripari e contribuire per tempo a fronteggiare una fase di emergenza. E’ poi possibile aiutare la mensa versando 100 euro l’anno (benefattori), 50 euro (ricevendo così la tessera di sostenitori) o donando il proprio cinque per mille alla causa. ©RIPRODUZIONERISERVATA La Caritas non va in vacanza. Parola del direttore don Marco Russo che anche nel giorno di ferragosto, farà in modo da tenere aperti gli sportelli di via Bastioni ed i servizi satelliti di una struttura che può contare sull’ausilio di una solida rete di volontari. Se d’inverno l’emergenza principale è rappresentata dalla necessità di reperire nuovi posti letto per offrire un riparo dalle intemperie ai senza tetto, d’estate la priorità della Caritas è quella di riuscire a fronteggiare la calura, distribuendo ai bisognosi kit per l’igiene personale, tovagliette, abiti puliti, scatolame e acqua per sconfiggere la fame e la sete. «Resteremo operativi ventiquattro ore su ventiquattro facendo i turni - ha confermato don Marco Russo - L’estate è un periodo delicato e non possiamo lasciare i nostri poveri senza un punto di riferimento». Proprio per questo, tra i progetti ancora in cantiere, c’è quello di creare un punto di primo soccorso, nel centro cittadino, per offrire in parti- colare ai clochard la possibilità di lavarsi, cambiarsi d’abito, rifocillarsi ed eventualmente chiedere assistenza sanitaria in caso di malori dovuti alle alte temperature. Anche in questo caso, tutti gli aiuti dei salernitani sono ben graditi, anche perchè «faremo tutto da soli, con l’ausilio dei parroci che ci sostengono sempre e qualcosa che sono riuscito a risparmiare dell’otto per mille», ha ribadito il presidente della Caritas che nei giorni scorsi ha indirizzato una lettera ai poveri ed alle chiese del territorio salernitano, per creare una rete di solidarietà e di contatti volta a tamponare le emergenze che potrebbero verificarsi nel periodo clou dell’estate. Chiunque voglia contribuire ai progetti messi in campo da don Marco Russo, attraverso l’acquisto di kit per l’igiene personale, tovagliette ed abiti, può far pervenire le proprie offerte direttamente presso gli sportelli della Caritas di via Bastioni. (b.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA «Occhio a un sistema opaco nei pagamenti» Caldoro sui pignoramenti della sanità. Morlacco avvia il censimento, la Cgil chiede il conto all’Asl Il presidente Stefano Caldoro Mentre il sub commissario regionale alla Sanità Mario Morlacco si prepara a censire i pignoramenti che si stanno quotidianamente abbattendo su Aziende sanitarie ed ospedaliere, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che li ha resi attuabili anche per i beni delle strutture ricadenti nelle regioni commissariate, il presidente Stefano Caldoro lancia un allarme: «Da domani mattina potrebbe tornare una brutta, vecchia abitudine, per molti aspetti opaca, oscura, di procedure messe in campo sulle nuove azioni esecutive che potrebbero far riportare il sistema indietro» e bloccare il recupero nei ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. La «preoccupazione è stata segnalata dai nostri amministratori delle Asl» che, fa sapere il presidente della Giunta campana, «non riusciranno a completare i pagamenti» proprio per la sentenza della Consulta. La legge in questione, evidenzia Caldoro, «probabilmente in principio non era il massimo» proprio perché prevedeva il pignoramento dei beni della sanità da parte dei creditori. Un sistema che «in Campania era degenerato». «Non era un atto regolare - sottolinea - e si era creato un sistema molto strano tra chi produceva e le modalità molto parti- colari, uniche in Italia, che portava ad atti di pignoramento e nello stesso tempo un sistema finanziario e dovevi intervenire per pagare i creditori». Un sistema che «nel passato ha causato il blocco dei pagamenti e un contenzioso enorme che ha prodotto solo danni per la Campania». Con il blocco dei pignoramenti, ha continuato Caldoro, «abbiamo risolto il problema per più del 50% del fondo complessivo e ridotto i tempi di pagamento». Ora, per evitare il tracollo e forte del pareggio di bilancio, il presidente chiederà al Parlamento di «intervenire con procedure che prevedano un sistema in cui i diritti dei creditori non si- ano contro gli stessi creditori e che non blocchino un sistema di finanziamento che ha prodotto effetti positivi». Sulla questione dei pignoramenti è intervenuta anche la Cgil sanità. In una nota a firma di Margaret Cittadino, indirizzata al direttore generale Antonio Squillante, il sindacato chiede di conoscere l’esatto ammontare dei debiti Asl, compresi quelli fuori bilancio, i pignoramenti in atto, il relativo anno di riferimento e la categoria dei beni di riferimento, la metodologia finora seguita per il pagamento delle partite debitori e i provvedimenti che si intendono assumere. 12 Salerno LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Cittadella giudiziaria, in arrivo 10 milioni Per completare la cittadella giudiziaria di Salerno servono 32 milioni di euro. In attesa che l’intera somma si racimoli, presto potrebbero arrivare i primi dieci. Questa la notizia più importante emersa dall’incontro, fortemente voluto dal viceministro sindaco Vincenzo De Luca, svoltosi ieri sera presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che ha La cittadella giudiziaria avuto come tema principale il futuro dei nuovi uffici giudiziari salernitani. All’incontro hanno partecipato Alfonso Malato, direttore generale Risorse materiali dei beni e dei servizi del Ministero della Giustizia, Giovanni Guglielmi, provveditore alle Opere pubbliche della Campania, ed Ercole Incalza, responsabile della struttura tecnica di missione del Mit. «Nel corso della riunione ha dichiarato De Luca a margine dell’incontro - abbiamo approfondito le ipotesi per individuare la copertura finanziaria (32 milioni di euro) necessaria al completamento della cittadella giudiziaria. Si sta lavorando – ha spiegato il sindaco – in due direzioni: o un emendamento al “decreto del fare” per destinare risorse alle strutture giudiziarie che subiranno un sovraccarico di lavoro per l’accorpamento dei tribunali; o un impegno diretto del Provveditorato alle opere pubbliche sui fondi del Mit. Da questa prima verifica - ed ecco la buona notizia - è stata comunicata una prima disponibilità del Provveditorato per un importo di 10 milioni di euro. Ci si incontrerà la prossima settimana per una verifica definitiva, anche in relazione all’iter parlamentare del “decreto del fare”». (fi.lo.) ©RIPRODUZIONERISERVATA «Movida: locali chiusi dopo la seconda multa» De Luca sferra un nuovo attacco contro i gestori del by night: «Delinquenti» E annuncia multe fino a cinquemila euro e controlli delle forze dell’ordine di Barbara Cangiano «Delinquenti» e «personaggi squallidi». Da punire con sanzioni fino a cinquemila euro e con la chiusura del proprio locale notturno già allo scattare del secondo verbale stilato dagli agenti della polizia municipale. Dai microfoni di Radio Alfa, De Luca torna ad attaccare la «movida cafona» con i toni dello sceriffo pronto a ricorrere alle maniere forti, anzi drastiche, per riportare l’ordine nella «città europea» pena un virtuale foglio di via obbligatorio per i nostalgici della «Salerno delle chiancarelle e delle discariche». Nel mirino del primo cittadino finiscono, ancora una volta, pub e disco bar del centro storico che non solo non rispettano l’ordinanza sindacale che impone lo stop delle attività di intrattenimento musicale a mezzanotte, ma anche quei gestori che «pensano di attirare i clienti trasformando i vicoli in una discoteca a cielo aperto con gli amplificatori al massimo posizionati all’esterno delle attività». Dopo le polemiche al vetriolo registrate nelle scorse settimane dai residenti, il sindaco promette pugno duro: «E’ davvero intollerabile che certi personaggi, nell’illusione di richiamare ragazzi facendo chiasso, possano rovinare la vita a una città intera. Chiederò il sostegno delle forze dell’ordine, perché questa battaglia deve diventare una priorità». E per garantire il rispetto delle re- stazione marittima «Sbagliato licenziare gli operai» L’affondo del sindaco: «L’impresa è in una posizione di privilegio» L’ingresso del cantiere «La decisione di licenziare alcuni operai che stavano lavorando alla realizzazione della Stazione marittima è stata una scelta sgradevole e sbagliata da parte dell’impresa, alla quale è già stato comunicato che riceverà a brevissimo altri finanziamenti». Il sindaco De Luca commenta così, durante il consueto appuntamento di Radio Alfa, la scelta della Passarelli di chiudere il rapporto lavorativo con i dipendenti impegnati nel cantiere. Fermo per mancanza di fondi che l’amministrazione stessa dovrebbe versare ormai da oltre un anno. Ma il primo cittadino la vede diversamente e spiega: «Stiamo liquidando le risorse previste da un accordo per l’importo di 7-800mila euro. Stiamo facendo miracoli e l’impresa sa benissimo di essere in una condizione del tutto favorevole per quanto riguarda i pagamenti: non c’è alcuna ragione per bloccare i lavori o licenziare gli operai. Ci attendiamo che sia definito un piano di lavori serio e che si vada rapidamente alla conclusione dei lavori strutturali, che noi prevediamo entro quest’anno. Le condizioni finanziarie sono state garantite in modo certo - ha voluto rassicurare il sindaco se c’è un’impresa che ha una condizione di privilegio, è proprio quella della Stazione marittima, un cantiere al quale dedichiamo il massimo dell'atten- gole, il sindaco ha anche annunciato il ripristino del servizio di vigilanza affidato ai vigili urbani, dopo la mezzanotte, in quelle che vengono considerate le zone calde del by night. Intanto l’amministrazione è già al lavoro per modificare il regolamento che attualmente concede ai gestori il bonus di tre multe prima di arrivare alla chiusura. Di qui a breve, dopo il secondo controllo risultato irregolare, scatteranno i sigilli. ©RIPRODUZIONE RISERVATA zione per il valore dell’opera». Di tutt’altro avviso il segretario provinciale della Feneal Uil patrizia Spinelli che, nel giorno delle lettere di licenziamento inviate agli operai, denunciò senza mezzi termini che il cantiere era costretto a chiudere i battenti per un credito vantato nei confronti della pubblica amministrazione. Per ultimare la stazione marittima , che avrebbe dovuto essere consegnata nel dicembre del 2012, servono al massimo altri cinque mesi di lavoro. La struttura in cemento armato è stata ultimata, ora si tratta solo di fare le rifiniture interne, di installare gli impianti (tra cui anche il nastro trasportatore) e le grandi vetrate. Lavori il cui importo è stimato in altri cinque milioni, ma l’impresa non li inizierà se prima non incasserà i 700mila euro dal Comune per fatture emesse nel 2012. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Una immagine dall’alto dell’incrocio pericoloso via scuola eleatica Incrocio pericoloso I residenti avviano una petizione Ventidue anni fa un bambino di sei anni morì travolto da una macchina che non aveva sufficiente visibilità per evitarlo. E’ passato quasi un quarto di secolo, ma in via Scuola Eleatica nulla è cambiato. «L’incrocio è diventato un raccordo autostradale pericolosissimo - spiega Luigi Tagliamonte, lo zio della vittima - I volumi di traffico sono aumentati, le auto sfrecciano a tutta velocità, nonostante lo specchio di visione che è stato installato dopo le nostre proteste, chi è al volante non vede nulla e per di più ci sono delle strisce pedonali beffa che sono state posizionate in una curva. Insomma il massimo del rischio». La signora Giuliana Lamberti Rossi ha deciso di farsi promotrice di una petizione tra i residenti del popoloso quartiere della zona orientale, situato a pochi passi dalla chiesa di Santa Margherita. «Io sono anziana e passi se mi investono, ma perchè bisogna correre il rischio che ricapi- ti la tragedia che già è successa più di vent’anni fa? Ogni giorno sfidiamo la sorte e non passano ventiquattro ore senza un incidente». Passanti investiti, ma anche autovetture e scooter che finiscono nei giardinetti appena imboccata la rotatoria dell’incrocio, «dove purtroppo non si vede nulla - ha continuato la signora - ed a peggiorare la situazione ci si mettono anche dei grossi alberi che da più di quant’anni non vengono potati. In una parola, siamo abbandonati al nostro destino». Per i residenti, anche i dossi dissuasori si sono rivelati un rimedio inefficace per scongiurare sinistri e dunque si sono rivolti all’associazione Strade sicure onlus presieduta da Gerardo Postiglione per chiedere un intervento di rifacimento dell’area, dal manto stradale ai marciapiedi, passando per la manutenzione di un verde pubblico che rischia di rivelarsi pericoloso. (b.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA 10 Salerno LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Refuso nel “salva sindaci” De Luca è incompatibile Di Lello, che spiega: «È conosciuto come emendamento “salva De Luca”, ma dovrebbe essere ribattezzato “facciamoci del male”». Mentre sempre ieri, il comitano No Crescent aveva ribadito il principio di inconferibilità della carica di viceministro, perché «il decreto legislativo 39/2013, entrato in vigore il 5 maggio scorso, sancisce il principio di inconferibilità degli incarichi governativi (qual è quello di viceministro) a soggetti che svolgono funzioni di amministratori». Per questo motivo, il Comitato nei prossimi giorni «presenterà un esposto alla Procura della Repubblica per rappresentare come il presidente del Consiglio Letta e il Ministro Lupi non possono nominare il sindaco in carica viceministro per i motivi di forma di cui al detto decreto legislativo n. 39» aggiungendo «motivi sostanziali» tra i quali l’aver «usurpato un’area demaniale, senza nemmeno versare il prezzo al Demanio, per consentire la costruzione del Crescent». La Commissione congiunta bilancio e affari costituzionali ha approvato l’emendamento all’articolo 50 del Decreto del Fare relativo al Durt, “Documento unico di regolarità tributaria”. L’emendamento proposto dall’onorevole grillino Girolamo Pisano riguarda «è orientato a favorire un processo vero di sburocratizzazione e semplificazione, grazie alla digitalizzazione, rispetto alla responsabilit à solidale tributaria negli appalti privati relativa alle ritenute di lavoro dipendente che il subappaltatore e l’appaltatore debbono versaGirolamo re all’erario in Pisano ragione delle prestazioni realizzate». Negli appalti privati attualmente la normativa prevedeva responsabilità solidale tra committente ed appaltatore, oltre che tra appaltatore e sub appaltatore: ora, «con l’approvazione dell’emendamento, la solidarietà verrà meno grazie ad un certificato emesso dall’agenzia dell’entrate. Il Durt, se acquisito dal committente prima del pagamento del corrispettivo, verrà ad escludere la responsabilità solidale del committente dal mancato versamento all’erario delle ritenute fiscali». Dopo il dibattito di ieri sera su “Donne e violenza tra politica e società”, la seconda festa provinciale di Sel, in corso fino a domenica prossima negli spazi della villa comunale “Pio La Torre” di Castel San Giorgio", si avvia alla conclusione. Domani (ore 20), si parlerà di “Rifiuti, Ambiente, Sanità” con Paolo Cento, responsabile Ambiente di Sel, Dino Di Palma, responsabile nazionale Sanità e Territorio, Michele Ragosta, deputato e membro della presidenza nazionale di Sel, Franco Massimo Lanocita, vice sindaco di Gennaro Minori, AlfonMigliore so Schiavo, responsabile provinciale Sanità di Sel Salerno, Antonio Bianculli del comitato “No Petrolio” del Vallo di Diano e il deputato e responsabile nazionale del Pd, Simone Valiante. Domenica si chiude con il capogruppo alla Camera di Sel, Gennaro Migliore, il senatore di Sel Peppe De Cristofaro, il deputato Ragosta e tra glialtri i docenti universitari Guido D’Agostino (Università Federico II di Napoli) e Giovanni Cerchia (Università del Molise), Rosanna Lamberti, responsabile provinciale Donne Pd. ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA Nel testo dell’emendamento pare sia saltato il tetto massimo di 15mila abitanti Salvi comunque Piccone coordinatore del Pdl Abruzzo ed il leghista Marcolin di Carlo Pecoraro Un refuso e nemmeno di poco conto, cambierebbe il volto all’emendamento del decreto del fare quello immediatamente ribattezzato “salva De Luca”. Alla fine proprio il primo cittadino di Salerno potrebbe essere tra i pochi a non poterne beneficiare. A spiegare cose fosse accaduto è stato l’onorevole Maino Marchi (Pd). «Semplice - ha raccontato - nel testo è stato omesso il tetto massimo che è di 15mila abitanti ma è rimasto solo quello minimo». Questo tratto in soldoni significa che a beneficiarne saranno tutti quei sindaci eletti e che amministrano comuni che non superano i 15mila abitanti, dunque: De Luca è fuori. Questo ridurrebbe la pattuglia dei beneficiari ma salverebbe amministratori eletti in parlamento come l’onorevole e sindaco di Celano, Filippo Piccone coordinatore regionale del Pdl Abruzzo alcuni sindaci del Pd come Floriana Casellato (Maserada sul Piave); Roger De Menech (Ponte nelle Alpi), Simonetta La cerimonia di “investitura” a viceministro del sindaco De Luca Rubinato (Roncade) ed Ernesto Magorno (Diamante) mentre il nostro Simone Valiante - già dimessosi da consigliere provinciale - dovrebbe lasciare anche la poltrona di vice a Cuccaro Vetere (questo era evidente anche nella versione errata del testo, ndr). Nella lista dei beneficiari anche il sindaco Antonio Placido di Sel (Rionero in Vulture) e il leghista Marco Marcolin (Cornuda). Intanto, ancora ieri ad impallinare il primo cittadino di Salerno ci avevano pensato prima l’onorevole Enzo Fasano (Pdl) («voterò fermamente no a questa legge che sembra avere l’unico scopo di salvaguardare le cariche di De Luca e gettare ancora più il discredito sulla politica») e poi il socialista Marco Durt, passa A San Giorgio l’emendamento Sel chiude di Pisano con Migliore LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA) Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827 www.dantonioascensori.it - [email protected] ■ Salerno ■ Salerno SanLeonardo,51 ■ Centralino 089/2783111 ■ Fax 089/2783236 9 ■ Abbonamenti 089/2783235 ■ Pubblicità 089/4838911 OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA) Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827 www.dantonioascensori.it - [email protected] e-mail: [email protected] » Condoni edilizi, 10mila pratiche inevase SERVIZI AMMINISTRAZIONE LUMACA Cinque dipendenti smaltiscono un solo caso al giorno e con questo ritmo ci vorranno anni. Il Comune perde anche soldi Le richieste di condono edilizio al Comune di Salerno ingialliscono sulle scrivanie. Sono infatti 10mila le pratiche ancora aperte e i tempi per il disbrigo di tutto l’arretrato si preannunciano biblici. Infatti, l’ufficio preposto, dove lavorano cinque dipendenti, riesce a chiudere ogni anno solo 350 pratiche, vale a dire poco più di una al giorno. Con questa media diventa un’impresa davvero impossibile riuscire a smaltire tutto il lavoro. E la conseguenza di questo ritardo ha anche notevoli effetti sulle casse del Comune. In questo modo si perdono migliaia di euro che potrebbero essere invece usati dall’amministrazione per la spesa corrente. Tutto questo è stato argomento della commissione urbanistica presieduta da Domenico Galdi. «Le diecimila pratiche non ancora chiuse – ha spiegato il presidente – riguardano per la maggior parte piccoli condoni. A bloccare l’iter in alcuni casi è la mancanza di tutta la documentazione necessaria, ovvero alcuni per negligenza non hanno integrato le pratiche come richiesto. Ma per la maggior parte dei casi molto dipende dal fatto che non risultano sufficienti cinque unità per smaltire tutto». Insomma, i dipendenti non riescono a farcela da soli e in questo modo nascono questi enormi ritardi. «Abbiamo votato all’unanimità – ha continuato Galdi – la proposta di integrare il numero dei tecnici presenti nell’ufficio. Poiché sappiamo che non è possibile fare nuove assunzioni, basterebbe adottare forme di mobilità interna spostando qualche impiegato da un altro ufficio». In ogni caso, visto il ritmo di lavoro i tempi sarebbero comunque molto lunghi a meno che non si realizzi una vera e propria task-force. Ma c’è anche un altro problema che potrebbe spiegare lo scarno risultato annuale. «Fino all’anno scorso – ha detto infatti Galdi – il personale era incentivato con gli Burocrazia Ristorazione, tempi lunghi per il rilascio delle licenze Domenico Galdi ‘‘ Abbiamo chiesto il ripristino del lavoro straordinario e il trasferimento di personale da altri uffici Palazzo di Città straordinari. Ora questo incentivo è stato eliminato. Per questo motivo, il consigliere Di Carlo ha proposto di ripristinare lo straordinario e noi abbiamo votato all’unanimità questa richiesta». Un’idea in netta controtendenza con il lavoro che sta svolgendo in questi mesi l’amministrazione, che punta a eliminare tutto il superfluo per rispon- dere anche ai rilievi della Corte dei Conti. Una decisione che da tempo è oggetto di scontro con i sindacati. «Nei nostri incontri con l’amministrazione – ha detto infatti Angelo De Angelis – avevamo proposto un progetto, previsto anche dalla normativa vigente, che era quello di dar vita ad otto gruppi di lavoro composti da cinque persone che lavorassero su tutte le pratiche inevase, stabilendo anche un limite massimo di otto mesi. Tuttavia non abbiamo ricevuto risposte ed anzi rispetto agli anni scorsi l’organico oggi è addirittura ridotto». C’è poi anche un altro problema che spiegherebbe la lentezza degli impiegati a chiudere una pratica. «I cinque dipendenti non si occupano solo del condono edilizio – spiega De Angelis – ma spesso devono svolgere anche altri compiti del settore dell’urbanistica. Ecco perché diciamo da tempo che c’è bisogno di una completa riorganizzazione dei servizi. L’amministrazione però nel caso specifico non è interessata a risolvere il problema perché sempre più spesso sta affidando il disbrigo di queste pratiche ad uno studio tecnico esterno. Si punta ancora una volta ad esternalizzare nonostante qui ci siano le professionalità richieste con la conseguenza di aumentare le spese. L’ennesimo spreco». Angela Caso ©RIPRODUZIONE RISERVATA Cosa direbbe Vincenzo De Lu- Annona e Statuto, convocate ca, sostenitore della burocrazia su proposta del consigliere di zero, del fatto che proprio al “Campania Libera” Horace Di Comune di Salerno i tempi per Carlo. L’incontro è stato l’occauna pratica diventano molto sione per parlare direttamente lunghi? È ciò che accade a colo- con l’assessore all’annona, ro che vogliono aprire un’attivi- Franco Picarone, e chiedergli tà commerciale nel settore una possibile soluzione del proprincipalmente della ristorazio- blema. Secondo alcuni consine. Per ottenere tutti i permessi glieri, infatti, si potrebbe anche necessari a volte occorre aspet- decidere di far aprire le attività tare anche tre mesi. Tempi dav- sulla base di una certificazione vero troppo lunghi che rischia- rilasciata dal direttore dei lavono di far andare in fumo tanti ri e successivamente fare tutti i soldi. Per questo motivo, alcu- controlli del caso, in modo tale ni sono andati a porre il proble- da non posticipare troppo ma direttamente ai consiglieri l’apertura dell’esercizio. Natucomunali ralmente, in chiedendo di caso di inosFu istituita capire come servanze le una commissione mai ci voglia sanzioni sacosì tanto che avrebbe dovuto rebbero moltempo per to più aspre chiudere l’in- riunirsi due volte al mese delle attuali. tero iter. La per accelerare l’iter Picarone ha spiegazione è ma così non è stato preso nota e stata presto ha chiesto un data. Qualche L’assessore Picarone aggiornamenanno fa, l’am- riferisce in commissione to sull’argoministraziomento. Il prone ha istituito blema, infatti, una commissione che aveva il è molto sentito e non va sottocompito di accorciare i tempi valutato. «Ho spiegato ai consiproprio per questo tipo di pro- glieri – ha detto l’assessore – cedure. Facevano parte dell’or- che da diverso tempo i compogano i dirigenti del settore An- nenti della commissione stannona, Urbanistica, un rappre- no utilizzando la modalità di sentante della polizia munici- raccolta dei pareri attraverso la pale, un rappresentante dello posta elettronica, comprese le staff del sindaco e un dirigente cartografie. È stata una soluziodell’Asl. La commissione dove- ne adottata proprio per acceleva riunirsi con cadenza quindi- rare i tempi. Ho parlato con i dicinnale, ma qualcosa non è an- rigenti e mi hanno detto che al dato per il verso giusto. È capi- momento non è possibile fare tato sempre più spesso che di più perché sono oberati di lac’era qualche assenza che im- voro. In ogni caso mi sono fatto pediva il disbrigo delle pratiche carico di verificare se sia possiche nel tempo si sono accumu- bile migliorare ulteriormente late causando notevoli rallenta- l’iter in modo da garantire magmenti. Il problema è stato af- gior efficacia ed efficienza». frontato ieri in una riunione (a.c.) congiunta delle commissioni ©RIPRODUZIONE RISERVATA Le opportunità non aspettano! annunci, news e strumenti per chi cerca e offre lavoro Afferrale su www.miojob.it LA CITTÀ VENERDÌ 19 LUGLIO 2013 Campania 8 ■ e-mail: [email protected] » Così “Ciro” controllava la coca nel porto LA RETATA ANTIDROGA SCACCO AI CLAN I carichi in arrivo a Salerno dal Sudamerica garantiti da un parente di Arpino Tortora. Il legame d’affari con Fiorente di Tommaso Siani ◗ SALERNO saggese (Pd) il report Un carico da ordinare o chili di cocaina da far passare al porto di Salerno? Sistemava tutto “Ciro”, o meglio Arpino Tortora, 51enne di Torre Annunziata, residente a Trecase. Era lui l’anello di congiunzione tra i narcos guidati dal trafficante Pasquale Fiorente e lo scalo marittimo salernitano. Il suo fidato collaboratore altri non era che un familiare, lavoratore al porto di Salerno, che si occupava della cocaina in arriva dal Sudamerica via Spagna. A sostenerlo nell’ordinanza di custodia cautelare che quattro gironi fa ha portato in carcere 46 persone i magistrati della Dda di Napoli. Per i pm partenopei, infatti, Tortora, detto "Ciro", era uno dei principali collaboratori di Fiorente nel traffico di droga. Anzi, secondo fonti investigative era stato proprio Tortora a lanciare Fiorente nel traffico di droga, facendogli conoscere storici trafficanti di droga della zona di Torre Annunziata. I due misero su una società, ricostruiscono gli inquirenti, nella quale Fiorente si occupava principalmente di acquistare la cocaina in Spagna, mentre Tortora di distribuirla nel mercato campano. ”Ciro”, inizialmente, partecipò anche al finanziamento degli acquisti dei carichi in Spagna; poi, dopo una serie di “perdite” (arresti di corrieri con chili di cocaina), iniziò ad allontanarsi dal gruppo. Anche nell'acquisto dell'ingente carico di droga effettuato da Fiorente (oltre 70 chili di cocaina) presso i trafficanti a Santo Domingo, Tortora venne coinvolto per la sua esperienza e conoscenze nel settore. Ma anche per un altro motivo: “Tortora - osserva il gip nella sua ordinanza - aveva un parente che lavorava all'interno del porto di Salerno al quale Fiorente si rivolse per far uscire la sostanza stupefacente La Regione taglia aziende battipagliesi In Campania dilagano le zoomafie ◗ SALERNO di Ferruccio Fabrizio nel giro dei narcos di Torre Annunziata. È lo stesso Fiorente che racconta che fu Tortora a fargli conoscere Michele Sorrentino (Michele o’ chianchere, ucciso in un agguato a Mercato San Severino l’11 settembre del 2004) e Raffaele Lanzieri (Lelluccio, sparito nel nulla dall’aprile 2003), che erano talmente grandi nel settore del traffico di droga, diceva Fiorente, “che neanche il clan degli "scissionisti" di Secondigliano ha importato in Italia le tonnellate di droga che questi portavano dalla Spagna ("..era il re della roba... è nessuno ci è arrivato a quel livello..si ci stanno i scissionisti...che scendono 2000 chili...però la differenza...tra i scissionisti e lui.. e che lui è 10.000 volta più grosso degli scissionisti perchè lui faceva un viaggio a settimana di 35 chili di roba per tre anni e non ha mai avuto una perdita" , gli scissionisti per arrivare a fare i viaggi che ha fatto quello in tre anni devono faticare altri 30 anni!"). Un debito d’onore con Ciro. E di convenienza. «Con la firma di ieri si rilanciano alcune delle aree produttive strategiche della Campania che stanno soffrendo particolarmente la crisi in atto». La senatrice Angelica Saggese plaude all’accordo raggiunto tra Governo e Regione Campania ratificato ieri tra il ministro Zanonato e il presidente Caldoro che porterà al Sud 150 milioni di euro; «ma - sottolinea la Saggese - devo notare con rammarico la totale assenza di qualsiasi riferimento alle aree produttive a sud della Regione Campania e mi riferisco in particolare all’area industriale di Battipaglia ed a quelle del Cratere, anch’esse sicuramente attraversate da una forte crisi industriale». La Saggefe fa riferimento alle aziende come Cooper Standard di Battipaglia e le relative aziende dell’indotto, Alcatel, Treofan. Per questo motivo, la senatrice si auspica «che la Regione Campania ed il Ministero dello Sviluppo Economico possano rapidamente recuperare inserendo anche le aree a Sud di Salerno tra le aree produttive da rilanciare». A far parte del protocollo d’intesa infatti, soltando aziende del versante nord della provincia di Salerno. In particolare ad aziende dell’Agro e della Valle dell’Irno. Già nei prossimi giorni, il Mise, in collaborazione con la Regione, definirà i progetti su cui concentrare gli interventi e attiverà le procedure per raccogliere manifestazioni di interesse di realtà imprenditoriali intenzionate a realizzare investimenti anche a carattere innovativo nelle aree interessate. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA ne del lato mostruoso dell'uomo. Uno scenario che non sembra dare spazio alla speranza. Eppure è in queste narrazioni che emerge la figura dello scienziato-eroe. Lo scienziato con una missione civile che vuole riappropriarsi del futuro riprendendo il controllo della natura con tecnologie innovative a salvaguardiadell'esistenza umana. Un anelito religioso di redenzione che si incorpora nella figura dello scienziato, pacificando un conflittoideologicomillenario. Fin qui la fantascienza, e la realtà? Supera l'immaginario. Un quarto della regione è contaminato.Irifiutitossicisotterrati per vent'anni stanno rilasciando lentamente tutta la loro carica distruttiva.Nel triangoloNapoli, Nola, Caserta il 60% dei residentiè potenzialmentesoggetto alla formazione di neoplasie. Attenzione, non si tratta di allarmismo mediatico ma dei risultati di una ricerca di due scienziati che hanno deciso di reagire al negazionismo istituzionale (gli ultimi tre ministri della salute hanno pubblicamente minimizzatolaquestione). La negazione del problema da parte dei potenti è una costantenei filmdifantascienza, la causa che ritarda l'intervento dello scienziato che vuole impedire la catastrofe. Ma non c'è da preoccuparsi siamo in Campania "… e la Terra ha già preso fuoco". Dal Vesuviano partivano le spedizioni in Spagna per l’acquisto dello stupefacente Il mediatore incassava mille euro per ogni chilo di droga piazzata Il porto di Salerno e, in alto, Arpino “Ciro” Tortora una volta che questa fosse giunta tramite il container spedito dal Sud America”. Un legame forte quello tra Tortora e Fiorente, anche se con qualche attrito. Fiorente, nel 2007, ne parla in auto con il 46enne di Bellizzi Roberto Benicchi (anche lui arrestato nel blitz) In particolare, Benicchi, che conosceva “Ciro”, chiese quali erano i rapporti tra i due. E Fiorente gli spiegò che Tortora si occupava di procacciare i clienti a cui vendere la droga acquistata in Spagna, guadagnando mille euro per ogni chilo di coca piazzata. Poi la provvigione era stata abbassata a 300 euro per ogni chilo di droga ("....da oggi in poi se mi devi trovare i clienti lì..e me li devi portare quà e ti do 300 euro a pacco no 1000 come te li davo allora..!"). E racconta che grazie a lui nel passato Tortora aveva guadagnato molto denaro ("gli diedi 300.000 euro" , ".dissi.. statti a Napoli..tu 300.000 euro nella tua vita non l'hai mai visti."). Ma bisognava tenerselo buono proprio per i suoi agganci nel porto di Salerno. E per il contributo non indifferente che “Ciro” aveva avuto nel suo ingresso film di fantascienza; in particolare i lungometraggi che, a partire degli anni Sessanta, portano sullo schermo il terrore di un possibile cataclisma atomico. Il capostipite di questo genere è "… e la Terra prese fuoco" del 1962. L'anno di uscita non è casuale, coincide con la crisi di Cuba, apice della tensione atomica tra UsaeUrss. I successivi film saranno tutti caratterizzati da un assillo ferale: lo sterminio catastrofico dell' umanità a causa di un uso distorto della scienza (dagli esperimenti nucleari alla diffusione di pandemie, dalle mutazioni genetiche al dominio delle macchine). In ogni pellicola ci si ritrova proiettati in un mondo prossimoalla fine:laterra èarida,l'aria è irrespirabile, non esistono più forme di vita vegetali. Gli uomi- quei film anni sessanta il mio sguardo libero La catastrofe tra fantascienza e realtà di MARCELLO RAVVEDUTO L eggendo "Campania, terra di veleni" cercavo immaginichepotessero dare forma allo sfondo apocalittico descritto nel libro. Gli autori, Antonio Giordano e Giuliano Tarro, sono due medici (un oncologo e un virologo) di fama internazionale che hanno deciso di mettere al servizio dei cittadini campani, grazie anche al contributo di alcuni giornalisti coraggiosi, le loro competenze scientifiche. Le uniche immagini che si adattavano alla lettura erano i Sullo schermo portano il terrore di un possibile cataclisma atomico Qui immaginario superato ni, geneticamente mutati, cercano di sopravvivere in un contesto ostile assumendo sembianzee atteggiamentibestiali. Il cibo è quasi sempre sintetico e tutto ciò che è naturale rappresenta un lusso per pochi straricchi (nel mondo desertificato si esaltano le sperequazioni). La trama è sempre pervasa dall'angoscia di non avere futuro, unita alla paura per l'ignoto: il progresso incontrollato può arrecare distruzione ed essere fonte di alienazione, intesa come emersio- ©RIPRODUZIONERISERVATA @MarcRavv ILBLOG DI RAVVEDUTO SEGUIE COMMENTA SU WWW.LACITTADISALERNO.IT ◗ NAPOLI “Cupola del bestiame” e traffico di cani, doping e macellazione clandestina. La Campania resta una delle regioni più minacciate dalle infiltrazioni criminali nella gestione degli animali. Nel suo rapporto Zoomafia 2013, riferito all'anno 2012 ed elaborato sui dati inviati dalle procure, la Lav conferma l'aggressione malavitosa alle filiere di prodotti alimentari, carne e latticini e l'accanimento a scopo di lucro contro le bestie. Sono 340 i procedimenti segnalati dalle procure, di cui 35 a Vallo della Lucania con 24 indagati per reati che vanno dal maltrattamento di animali all'associazione per delinquere fino alla truffa aggravata alla Ue. Quest’anno nessun dato dalle procure di Salerno e Nocera, mentre tra quelle dei minori, solo Salerno ha risposto segnalando un fascicolo a carico di un ragazzo per reati venatori. Il numero dei reati registrati - sottolinea però la Lav - «rappresenta solo una parte di quelli compiuti, poiché molti, pur essendo stati commessi, restano nascosti per motivi vari». Solo a Napoli in un anno i procedimenti sono aumentati del 43 per cento e gli indagati del 120 per cento. A Vallo si registrano 14 procedimenti e 3 indagati per uccisione di animali, 11 proc. e 12 indagati per maltrattamento, 3 proc. e 1 indagati per uccisione di animale altrui, 1 proc. e 1 indagato per abbandono o detenzione in condizioni incompatibili, 5 proc. e 7 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. I fascicoli qui sono aumentati del 10 per cento (da 31 a 34) e gli indagati del 60 per cento (da 15 a 24). Più in generale, le indagini per reati da maltrattamento sono in aumento in tutte le sedi giudiziarie tranne che a Ariano Irpino dove si registra un crollo, meno 66 per cento. «Purtroppo non abbiamo i dati della procura di Salerno per il 2012 - spiega Ciro Troiano, responsabile dell' osservatorio Zoomafia della Lav Campania - ma se consideriamo quelli del 2011, c'è un aumento delle denunce rispetto all'anno precedente del 159 per cento: da 37 a 96. Gli indagati sono aumentati dell'11 per cento (da 53 a 59). Si tratta di fenomeni che possono nascondere aspetti criminali di più vasta portata e l'esistenza spesso di apparati consolidati con connivenze tra delinquenti, colletti bianchi, amministratori e funzionari pubblici». Nel mirino anche il doping, i mattatoi abusivi, la "cupola del bestiame" e il randagismo.