Il Cammino di Francesco e Tommaso

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Il Cammino di Francesco e Tommaso
Francesco e Tommaso
in cammino nella Terra dei Conti dei Marsi
Saint Francis and Friar Thomas
Walking on the Counts of Marsi’s land
Sacro Convento di Assisi
The sacred convent of Assisi
(Assisi - PG)
Città di Celano
City of Celano (AQ)
Monastero
Santa Filippa Mareri
Monastery of Santa
Filippa Mareri
(Borgo S. Pietro - RI)
Castelvecchio
Subequo
Castelvecchio
Subequo
(AQ)
Il Logo, ideato da Cesare Paris,
ritrae in forma stilizzata una felice
sintesi religiosa e naturalistica
legata alle figure di San Francesco
e Fra’ Tommaso da Celano.
Mostra, infatti, il TAU (simbolo del
Santo di Assisi) che racchiude a sé
una piuma (simbolo di Tommaso,
primo agiografo del Santo), intenta
a “scrivere” un nuovo cammino
che attraversa verdi vallate e
montagne innevate, ambienti che
rappresentano le quattro tappe
fondamentali dell’itinerario (Assisi-Borgo San Pietro-Celano-Castelvecchio Subequo). Alle spalle
di questi elementi “Fratello Sole”,
che sta ad indicare la bellezza del
creato di Dio.
ASSISI (PG)
Spello
Trevi
Spoleto
Romita di Cesi
Collescipoli
Stroncone
Santuario di Greccio
Rieti
Santuario di Poggio Bustone
SANTUARIO DI SANTA MARIA APPARÌ
Cittaducale
BORGO SAN PIETRO (RI)
Fiamignano
Borgorose
CORVARO
Magliano dei Marsi
The Logo, designed by Cesare
Paris, depicts in a stylised from a
harmonious joining of a religious
and naturalistic synthesis tied to
Saint Francis and friar Thomas of
Celano. It shows the TAU (symbol
of the Saint from Assisi) that
includes a feather (symbol of friar
Thomas, first angiographer of the
Saint), with the intention of writing
a new route that passes through
green valleys and snow covered
mountains, landscapes that
represent the four fundamental
stages of the itinerary (Assisi
– Borgo San Pietro – Celano –
Castelvecchio Subequo). Behind
these elements “Fratello Sole”,
that suggests the beauty of God’s
creation.
SANT’ANATOLIA
ABBAZIA DI SANTA MARIA IN VALLE PORCLANITA
Massa d’Albe
SANTA IONA
CASTELVECCHIO
SUBEQUO (AQ)
CELANO (AQ)
AREA ARCHEOLOGICA DI ALBA FUCENS
GAGLIANO
ATERNO
Francesco e Tommaso
in cammino nella Terra dei Conti dei Marsi
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Il saluto dell’Amministrazione The welcome greeting from the
Comunale di Celano
city administration of Celano
Cari pellegrini, la presenza di beni culturali e paesaggistici, retaggio di civiltà del passato o della
creatività contemporanea, conferisce dignità e
orgoglio alla Città di Celano. Lo scopo dell’Amministrazione Comunale, Ente promotore del
progetto, è invitarvi a fruire del ricco patrimonio
artistico, culturale ed ambientale di Celano e dei
Comuni partner del progetto. Vogliamo rivolgervi uno sguardo attento, tenendo in grande considerazione le vostre esigenze, promuovendo un
turismo di qualità che contempli diversi settori,
dal museale all’archeologico, dal bibliotecario
all’architettonico, dal religioso all’enogastronomico. Proponiamo il nostro territorio come un
suggestivo laboratorio per itinerari eco-turistici,
certi di poter destare in voi la consapevolezza
dell’elevato valore di cui siete custodi e primi
beneficiari.
Dear pilgrims, the presence of cultural and
natural heritage, the remnant of civilisations past
or the creativity of today, gives both dignity and
pride to the city of Celano. The aim of the city’s
administration, as promoter of the project, is to
invite you to enjoy the rich artistic, cultural and
natural heritage of Celano and its partners in the
project. We will pay close attention and consider
all your needs, promoting quality tourism
covering diverse sectors from archaeological
museums to, from libraries to architectures and
from religion to a rich gastronomy. We offer our
territory as a suggestive laboratory for ecotourism itineraries, able to give you a heightened
knowledge of which you are custodian and first
beneficiaries.
Il Sindaco: Ing. Settimio Santilli
L’Assessore alla Cultura: Prof.ssa Eliana Morgante
The mayor: Ing. Settimio Santilli
Councillor for culture: Prof.ssa Eliana Morgante
Premessa
Introduction
In occasione del Giubileo della Misericordia indetto l’11 aprile 2015 da Papa Francesco, la Città di Celano (AQ), il Sacro Convento di Assisi,
il Comune di Castelvecchio Subequo (AQ) ed il
Monastero di S. Filippa Mareri in Borgo S. Pietro
(RI) propongono un cammino giubilare e francescano legato alle figure di San Francesco e Fra’
Tommaso da Celano, primo agiografo del Santo,
denominato “Cammino di Francesco e Tommaso”.
Un itinerario di duecentotrenta chilometri che
attraversa Umbria, Lazio e Abruzzo ripercorrendo nelle sue tappe i luoghi del Santo e del frate
On the occasion of the Jubilee of Mercy, announced
on the eleventh of April 2015 by Pope Francis, the
city of Celano (in the province of l’Aquila), the Sacred
convent of Assisi, the district of Castelvecchio
Subequo (in the province of l’Aquila) and the
monastery of Santa Filippa Mareri in Borgo San
Pietro (in the province of Rieti) propose a Jubilee
and Franciscan journey connected to the figure
of Saint Francis and Friar Thomas from Celano,
first hagiographer of the Saint, called “The journey
of Francesco and Tommaso”. A journey of two
hundred and thirty kilometres that takes you across
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Monumento a San Francesco d’Assisi - Celano
dove la religiosità francescana è ancora oggi
molto sentita, dalle colline di Assisi fino alla Valle Subequana, passando per la Valle Santa Reatina e la Marsica. Il percorso, che riscopre antichi
sentieri tracciandone di nuovi, ha una matrice
ambivalente in quanto può iniziare sia da Assisi
che da Castelvecchio Subequo e può interagire
con altri cammini di fede che coinvolgono Assisi.
Mira alla (ri)scoperta ed alla valorizzazione del
patrimonio storico, religioso, culturale, naturalistico e gastronomico dei vari luoghi, attraverso il
passaggio dei pellegrini e l’incremento dei flussi
turistici.
Umbria, Lazio and Abruzzo, retracing its steps, the
places where the Saint and the monk where the
Franciscan religiousness is still felt strongly. From
the hills of Assisi to the Subequana valleys, passing
through the Santa Reatina valley and Marsica.
The journey, which rediscovers ancient pathways
and tracing new ones, can start from either Assisi
or from Castelvecchio Subequo, and the possibility
to mix other walks regarding Assisi and its faith.
Aimed at rediscovering and the promotion of the
historic, religious, cultural, environmental and
local gastronomy of the different places, along the
pilgrims’ passage and the increase of the tourism.
La Statio Peregrinorum
The Statio Peregrinorum
Il cammino può iniziare sia dal Sacro Convento
di Assisi sia da Castelvecchio Subequo, facendo
riferimento alla “Statio Peregrinorum”, struttura
francescana che accoglierà i pellegrini donandogli la “Carta del Pellegrino” ed indirizzandoli verso
le tappe successive. Per dare valenza al cammino
il pellegrino riceverà le cosiddette “credenziali”
sotto forma di timbratura, necessarie per certificare l’avvenuto compimento dell’intero cammino, in
modo da beneficiare dell’indulgenza papale.
The route can start from both the Sacred
Convent of Assisi and from Castelvecchio
Subequo, referring to the “Statio Peregrinorum”,
a Franciscan building that welcomes pilgrims,
giving them the “Pilgrims card” informing them
of the next stage. To give value to the route,
the pilgrims receive the so-called “Credential”
in the form of stamp, necessary to certify the
conclusion of the entire route, away to benefit
the papal indulgence.
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San Francesco e Fra’ Tommaso Saint Francis
da Celano
and Friar Thomas from Celano
Francesco, religioso e poeta nato e morto ad
Assisi tra il 1181 ed il 1226, era il rampollo di una
famiglia agiata. Trascorse la sua giovinezza nella
bottega del padre, mercante di stoffe, ma scoppiata la guerra tra Perugia ed Assisi partecipò al
conflitto e dopo la cattura iniziò la sua conversione. Francesco fondò la sua matrice religiosa e
spirituale sulla preghiera e sulla povertà e scrisse
la straordinaria opera religiosa il “Cantico delle
Creature”, lode a Dio e al suo creato. A lui si deve
l’origine del “primo presepe” della storia realizzato a Greccio (RI). Morto nel 1226 e canonizzato
nel 1228, la sua tomba è custodita nell’omonima
Basilica inferiore di Assisi, ed è meta di continui
pellegrinaggi. Fra’ Tommaso da Celano nacque
intorno al 1185 probabilmente da una famiglia povera e conobbe Francesco dopo aver maturato
una formazione classica ed ecclesiastica che gli
permise di diventare storico, poeta e frate. Amico e primo agiografo del Santo, scrisse in latino il
“Dies Irae”, capolavoro funebre della lirica religiosa. Dopo il 1228 fu chiamato da Papa Gregorio IX
a scrivere la vita ed i miracoli del Santo. Tommaso scrisse anche la “Vita di S. Chiara” (1256) e le
due visite di Francesco a Celano, una delle quali
raffigurata nel dipinto di Giotto “Morte del Cavaliere di Celano”, opera entrata a far parte di diritto
nell’arte pittorica italiana e conservata nella Basilica Superiore di Assisi. Tommaso morì nel 1260 in
mistica solitudine presso il monastero delle Clarisse di Val de’ Varri, vicino Tagliacozzo e le sue
opere latine hanno un’importanza fondamentale
sia per i francescani che per storici e studiosi del
medioevo.
Francis, a religious man and poet, was born and
died in Assisi between 1181 and 1226. He was the
descendant of a noble family. He passed his youth in
his father’s workshop, a textile merchant, but when the
war between Perugia and Assisi broke out, he took
part in the conflict and, after his capture, he started
his conversion. Francis established his religious and
spiritual matrix based on praying and on poverty, he
also wrote the extraordinary religious work “Cantico
delle Creature”, dedicated to God and his creations.
He was responsible for the origin of the “first nativity”
shown in Greccio (in the province of Rieti). After
dying in 1226 he was canonized in 1228, his tomb is
guarded in the homonymous lower basilica in Assisi,
and is destination of continuous pilgrimages. Fr.
Thomas of Celano was born around 1185, probably
from a poor family and he met Francis after maturing
a classic and ecclesiastic education that allows him
to become historian, poet and monk. Friend and first
hagiographer of the Saint, he wrote “Dies Irae” in
Latin, an outstanding funeral piece in religious way.
After 1228 he was called upon to write, by the Pope
Gregorio IX, the life and the miracles of the Saint.
Tommaso also wrote the “Vita di Santa Chiara” (The
life of Saint Chiara) (1256) and the two visits of Saint
Francis in Celano, one of which is reenacted in the
painting by Giotto “Morte del Cavaliere di Celano”,
a work of art entered into the Italian pictorial art
history and preserved in the upper basilica in Assisi.
Tommaso died in loneliness in 1260 at the monastery
of the Clarisse order of Val dè Varri, near Tagliacozzo
and His latin works have a fundamental relevance
for both Franciscan and historians and researches
studying the middle ages.
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Sacro Convento di Assisi
Sacred Convent of Assisi
Basilica superiore di San Francesco
TAPPA 1
Sacro Convento di Assisi
Il circuito di mura medievale
racchiude tutta la storia di Assisi, storia che si lega indissolubilmente con la chiesa cattolica attraverso le figure di S.
Francesco e S. Chiara, che in
questa città vissero e morirono. Le chiese cittadine infatti
sono considerate un qualcosa
di più di semplici luoghi di culto, sono infatti luoghi intimi e
sacri dove respirare lo spirito
religioso più sublime. All’interno delle mura medievali della
città esplode tutta la bellezza
del patrimonio storico, artistico e religioso. Le mura si dividono in due parti, la cerchia
muraria antica realizzata prima del 1200 e quella esterna
costruita subito dopo. L’ingresso nel centro storico della città invece non può che
avvenire tramite alcune porte di accesso. Delle moltissime presenti in passato
ne sono rimaste solo dieci, tra cui: Porta di S. Francesco e Porta di S. Pietro.
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The surrounding medieval wall encaptured the whole story of Assisi, story
undoubtedlyly linked to the Catholic church through the figure of Saint Francis
and Santa Chiara, whom both lived and died in this city. The churches of the city
are considered more than just a simple places of worship, but are in fact intimate and
sacred places where you can breathe the religious atmosphere at its most sublime.
Inside the medieval walls of the city you will find an explosion of all the beauty of
the historical, artistic and religious heritage. The walls is divided into two parts, the
ancient surrounding wall built before 1200s and the external one almost immediately
after. The entrance to the historical center of the city can only take place through
certain access doors. Of the many both from the past and the present, only ten remain,
among which: Porta di San Francesco and Porta di San Pietro.
Sacro Convento di Assisi e Basilica di San Francesco
Il Sacro Convento di Assisi è uno dei luoghi di culto più importanti d’Italia. Visitato
ogni anno da milioni di fedeli, pellegrini e turisti, fa parte del complesso religioso
che comprende anche la Basilica superiore di S. Francesco e quella inferiore, dove
è conservata la tomba del Santo. L’intero complesso è stato dichiarato Patrimonio
Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Sacred Convent of Assisi and Basilica of Saint Francis
The Sacred convent of Assisi is one of the most culturally important places in Italy.
Visited by milions of faithful, pilgrims and tourists every year, it belongs to the
religious complex that includes upper basilica of Saint Francis and the lower, where
the tomb of the Saint is preserved. The whole complex has been declared as a
UNESCO world heritage site.
Sacro Convento
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Il Sacro Convento è senza ombra di dubbio la
costruzione religiosa principale di tutta la città,
luogo di culto realizzato nel 1228, quando Francesco venne dichiarato Santo da Papa Gregorio
IX. La struttura presenta due edifici, uno superiore
e l’altro inferiore. Il primo ha un’impronta gotica
slanciata e piena di luce, abbellita dal ciclo degli
affreschi di Giotto sulla vita di Francesco. Tramite
un portale si accede al secondo, caratterizzato
da un’atmosfera austera, meta dei tanti pellegrini
che ogni anno vengono a venerare la tomba del
Santo qui custodita. Affreschi sulle volte e sulle
navate di alcuni dei più grandi artisti italiani come
Cimabue e Giotto completano l’enorme valore religioso, architettonico e artistico dell’edificio. Pregevoli il ciclo pittorico delle “Storie di San Francesco” composto da 28 opere, ed i cicli del Nuovo
e Antico Testamento firmati da celebri artisti. Nel
1997 un forte terremoto fece crollare una parte
del soffitto della Basilica Superiore distruggendo
alcuni importanti affreschi, ma grazie ai lavori di
recupero effettuati da veri e propri professionisti
l’edificio è stato rimesso in sicurezza e riportato
allo splendore originale.
Tomba di San Francesco – Basilica inferiore
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The Sacred Convent is without of a shadow of
doubt the most principal religious construction
in the city, place of worship built in 1228, when
Francis was declared a Saint by the Pope Gregorio
IX. The structure has two buildings, the upper
and the lower. The first has a Gothic mark full of
light, adorned by Giotto frescoes about the life of
Saint Francis. Through a gate, you will access the
second, characterized by a sharp atmosphere,
every year destination of many pilgrims that come
to worship the tomb of the Saint preserved here.
Frescoes of some of the most important Italian
artists like Cimabue and Giotto on the vault and
on the naves complete the religious, architectural
and artistic value of the building. The pictorial
cycle of the “Stories di San Francesco” is fine and
it is composed of 28 works, and the cycle of the
new Testament also painted by famous artists. In
1997 a part of the ceiling fell down after a strong
earthquake, destroying various important works
of art, but thanks to restoration effects by real
professionals, the building was made safe and
then restored to its original splendid state.
Borgo San Pietro
Suore di Santa Filippa Mareri,
il culto, la santità, la tradizione!
Chiesa
Monastero di Santa Filippa Mareri
La congregazione deriva dalla comunità fondata nel
1228 a Borgo S. Pietro (Fraz. di Petrella Salto - RI) da
Filippa Mareri. Dopo aver incontrato Francesco tra il
1221 e il 1222, Filippa fu attratta dall’ideale di vita di
Chiara d’Assisi. Nel 1228 il fratello le donò la Chiesa
di S. Pietro e l’attigua abitazione, che divenne sede
della comunità. Con lettera apostolica di Papa Gregorio IX datata 21 luglio 1231, l’edificio fu
posto sotto la protezione della Santa Sede.
Il 16 febbraio 1236 Filippa morì e le sue
spoglie furono conservate nell’omonima
cappella, mentre il 27 giugno 1247 fu proclamata Santa. Le religiose adottarono la
regola, approvata da Papa Urbano IV il 18
settembre 1263, per le monache clarisse.
Santa Filippa Mareri
The nuns of Santa Filippa Mareri, the
cult, the sanctity and the traditions!
Antico portale
Monastero di Santa Filippa Mareri
The congregation derives from the community founded in
Borgo San Pietro (community of Petrella Salto in the province
of Rieti) by Filippa Mareri in 1228. After the meeting with
Francis between 1221 and 1222, Filippa became attracted to
the ideals of the life of Chiara from Assisi. In 1228 her brother
gave her the church of San Pietro and the annex house,
that became the principal seat of the community. With an
apostolic letter of Pope Gregorio IX dated the 21st of July
1231, the building was placed under the protection of the
Vatican. The 16th of February 1236 Filippa died and her
remains were preserved in the homonymous chapel, while
on the 27th of June 1247 she was proclaimed Saint. The
religious chose the rule, approved by Pope Urbano IV in the
18th of September 1263, for the nuns of the Clarisse order.
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Il vecchio ed il nuovo Monastero di Santa Filippa Mareri
Nel 1228 Filippa Mareri ottenne dai fratelli il lascito della Chiesa di S. Pietro de Molito con la Villa
di Casardita, ed è proprio qui che farà nascere il suo monastero francescano. Filippa iniziò così una
vita severa ed austera e con il moltiplicarsi delle clarisse sentì l’esigenza di allargare le mura del
monastero e di restaurare la chiesa ed altri edifici necessari alla vita claustrale. La chiesa venne
consacrata nel 1231 dal Vescovo di Rieti Rainaldo e Papa Gregorio IX accolse il monastero sotto la
sua protezione. Il vecchio Monastero di Santa Filippa, insieme ad alcuni paesi limitrofi, fu sommerso tra il 1936 ed il ’41 per formare il Lago del Salto, bacino artificiale per la produzione di energia
elettrica, ma il 4 novembre 1940 le suore riuscirono a traslare le spoglie della Santa, conservate
all’interno dell’omonima cappella, nel nuovo monastero.
TAPPA 2
Monastero di Santa Filippa Mareri
a Borgo San Pietro
Cappella di Santa Filippa Mareri
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The old and the new monastery
of Saint Filippa Mareri
In 1228 Filippa Mareri obtained custody of San
Pietro de Molito church by the brothers together
with the Villa di Casardita, and here her Franciscan
monastery was born. So Filippa began a life of
severity and strictness, with an increase of nuns, she
felt the need to widen the walls of the monastery and
to restore the church and other buildings necessary
for the cloister life. The church was consecrated
by the bishop of Rieti Rainaldo in 1231 and Pope
Gregorio IX took the monastery under his protection.
Between 1936 and 1941 the ancient Monastery of
Santa Filippa, together with other places nearby, was
submerged to create the artificial lake del Salto, to
produce electric energy, but on the 4th of November
1940 the nuns managed to move the remains of the
Saint, and conserved them inside the homonymous
chapel, on the new monastery.
De Chirico - Museo del Monastero
Cappella
di Santa Filippa Mareri
The chapel
of Santa Filippa Mareri
La Cappella di S. Filippa Mareri si trova nel
cuore del Monastero di Borgo S. Pietro. Un
tempo custodita all’interno dell’antico monastero venne smontata e rimontata, pietra
su pietra, nella chiesa parrocchiale per disposizione della Soprintendenza delle Belle Arti. Fu salvato così un prezioso tesoro di
devozione e di arte insieme agli affreschi di
scuola giottesca e rinascimentale. Al centro della cappella, sull’altare, spicca l’urna
dorata che racchiude il corpo di S. Filippa,
accanto al reliquiario d’argento con il suo
cuore rimasto prodigiosamente integro, ed
alla ciocca di capelli di S. Francesco.
The chapel of Santa Filippa Mareri can
be found in the heart of the monastery in
Borgo San Pietro. Once kept inside the
ancient monastery, it was taken apart and
rebuilt, stone by stone, in the parish church
for the exhibition of the Superintendence
of Fine Arts. In this way a treasure of
devotion and art was saved together with
frescoes in a giottesco and Renaissance
style. At the center of the chapel, on the
altar, you will find the golden urn that
holds the body of Santa Filippa, next to
the silver reliquary with her heart perfectly
intact, and a lock of hair of Saint Francis.
Il museo
The museum
Il Museo del Monastero di S. Filippa
Mareri conserva documenti e reperti
dell’antico complesso religioso fondato nel 1228. Realizzato ed inaugurato
nel 1977, ed ampliato nel 2000, il percorso museale rievoca nel visitatore
l’architettura dell’antico monastero di
S. Pietro de Molito attraverso immagini e frammenti decorativi di capitelli,
stemmi e campane risalenti ai secoli
XII-XVIII. Pregevole il portone ligneo
a formelle realizzato nel 1511 dal Maestro Giacomo di Bernardino, che invita
simbolicamente al viaggio indietro nel
tempo e nella memoria, alla scoperta della vita di preghiera e di lavoro
nell’antico monastero. Notevoli gli
oggetti sacri della Chiesa di S. Pietro
de Molito, tra cui la statua della Santa
risalente al XV secolo e la croce astile
del 1550. Una sezione del museo è dedicata alla vita domestica e lavorativa
della tessitura e filatura. Preziosi i testi
di liturgia, medicina e scienze da ammirare nella biblioteca monastica; oltre ad antiche pergamene, bolli papali
e manoscritti del XII sec. conservate
nell’archivio. Da non perdere le opere
di G. De Chirico, uno dei più grandi pittore surrealisti italiani, tra le quali spicca “La Crocifissione”.
The museum of the monastery of Santa
Filippa Mareri conserves documents and
finds of the ancient religious complex
founded in 1228. Built and inaugurated
in 1977 and made bigger in 2000, the
journey of the museum takes to visitors
through the architecture of the ancient
monastery of San Pietro de Molito through
images and decorative fragments of
capitals, symbols and bells belonging to
the twelfth and seventeenth centuries.
The precious wooden main door built
by the master Giacomo di Bernardino in
1511, that invites a symbolic voyage back
in time and memories, to the discovery
of life of prayer and work in the ancient
monastery. The notably sacred objects
in the church of San Pietro de Molito, of
which the fifteenth-century statue of the
Saint and the cross of the 1550. A part of
the museum is dedicated to the domestic
and working life of weaving and spinning.
The valuable books on liturgy, medicine
and natural science to admire in the
monastery’s library; aside the ancient
parchments, papal bulls and manuscripts
belonging to the twelfth century, preserved
in the archive. The works of G. De Chirico,
one the most important surrealistic Italian
painters, are not to be missed, among
which “La Crocifissione” stands out.
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Il sentiero del pellegrino, un cammino di fede,
penitenza e speranza.
Statua di
Santa Filippa Mareri
Un suggestivo percorso di montagna (1200 metri) conduce al Santuario
Rupestre della “Grotta di Santa Filippa”, luogo del suo eremitaggio a
Borgo S. Pietro. Il percorso si snoda su un sentiero naturale lontano
dal turismo di massa. A piedi, a cavallo o in mountain bike si procede
verso luoghi circondati dagli alberi e dalle acque del Lago del Salto,
connubio tra religiosità ed ambiente per riaffermare la filosofia francescana. Il cammino rivive idealmente il percorso umano e spirituale fatto
da S. Filippa. La Grotta di S. Filippa, incavata nella roccia, è costituita
da un ingresso naturale principale e da un ingresso laterale; la zona
antistante l’ingresso principale costituisce l’area presbiteriale dove si
trova un piccolo altare in marmo.
The pilgrims path, a walk of faith, penitence
and hope
An attractive mountain route (1200 meters) takes you to the rocky shrine
of the “Grotta di Santa Filippa”, place of her hermitage at Borgo San
Pietro. The itinerary follows a natural path away from mass tourism. By
foot, by horseback or mountain bike you can proceed towards places
surrounded by trees and the waters lake del Salto, combining with
religion and the environment reaffirming the Franciscan philosophy.
The walk that ideally relives the human and spiritual path of Santa
Filippa. The cave of Santa Filippa, dug from the rocks, is composed
of two main natural entrances and of a lateral entrance; the area in
front of the main entrance is the presbytery where you can find a little
marble altar.
LE TAPPE DEL PERCORSO
TAPPA 1 - Borgo S. Pietro - Peschito (1^ sosta): lunghezza km 1,400; tempo di percorrenza min.30 - percorso facile a piedi e a cavallo;
TAPPA 2 - Peschito - Ara Pacili (2^ sosta): lunghezza km 0,600; tempo di percorrenza min.20 - percorso impegnativo a piedi e a cavallo;
TAPPA 3 - Ara Pacili - Mareri (3^ sosta): lunghezza km 1,200; tempo di percorrenza min.20; percorso facile a piedi e a cavallo; visita
al borgo, alla Chiesa di S. Eustachio, al Palazzo Maoli e alla Rocca;
TAPPA 4 - Mareri - Pian de Ricci (4^ sosta): lunghezza km 2,500; tempo di percorrenza min.50; percorso facile a piedi e a cavallo;
TAPPA 5 - Pian de Ricci Grotta (5^ sosta): lunghezza km 0,600; tempo di percorrenza min.30; media difficoltà, da percorrere a piedi.
RITORNO - La Grotta - Borgo San Pietro: tempo di percorrenza 110 min.; percorso facile a piedi e a cavallo.
THE STAGES OF THE JOURNEY
1° STAGE - Borgo San Pietro – Peschito (first stop): length 1,400 kilometers; travel time 30 minutes – difficulty easy by foot or horseback;
2° STAGE - Peschito – Ara Pacili (second stop): length 0,600 kilometers; travel time 20 minutes – difficulty medium by foot or horseback;
3° STAGE - Ara Pacili – Mareri (third stop): length 1,200 kilometers; travel time 20 minutes; difficulty easy by foot or horseback; visit to
the village, the church of Sant’Eustachio, the Palazzo Maoli and the Rocca;
4° STAGE - Mareri – Pian de Ricci (fourth stop): length 2,500 kilometers, travel time 50 minutes; difficulty easy by foot or horseback
5° STAGE - Pian de Ricci (fifth stop): length 0,600 kilometers in length; travel time 30 minutes; difficulty medium by foot
RETURN JOURNEY – The cavern – Borgo San Pietro: travel time 110 minutes; difficulty easy by foot or horseback
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GASTRONOMIA
Trattoria Pizzeria Il Pescatore
Lago del Salto
Borgo San Pietro
+39 0746 558254
ACCOGLIENZA
Agriturismo I Due Regni
di Desideri Giuseppina
Oiano di Petrella Salto
+39 0746 558342
+39 320 6807383
www.agriturismoidueregni.it
Trattoria Chalet Altobelli
Lago del Salto
Borgo San Pietro
+39 0746 558088
Bed & Breakfast Belsito
Via Belsito
Fiumata di Petrella Salto
+39 0746 558220
+39 333 3220812
Trattoria D’Angeli Pierino
Fiumata di Petrella Salto
+39 0746 558167
Monastero Santa Filippa Mareri
Borgo San Pietro
+39 0746 558134
Casa vacanza Country House
Staffoli di Petrella Salto
+39 347 8456084
+39 347 1810171
www.staffoli.org
Ristorante Pizzeria Miralago
Lago del salto
Borgo San Pietro
+39 0746 558062
www.ristorantemiralago.it
[email protected]
Trattoria e Pizzeria di Giglio Mauro
Fiumata di Petrella Salto
+39 0746 558366
Agriturismo I Due Regni
di Desideri Giuseppina
Oiano di Petrella Salto
+39 0746 558342
+39 320 6807383
www.agriturismoidueregni.it
BORGO SAN PIETRO
Peschito
Ara Pacili
Mareri
Pian
de Ricci
GROTTA DI SANTA
FILIPPA MARERI
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Città di Celano
TAPPA 3
Città di Celano
Patria di Fra Tommaso
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Dall’alto dei suoi 860 m Celano domina quasi per intero la circostante Piana del Fucino e da qui risulta ancora più evidente
la posizione strategica dell’antico centro storico, il quale mantiene ancora inalterato l’aspetto medievale interrotto solo da
qualche costruzione recente. L’antico territorio, che dominava il Lago del Fucino oggi prosciugato, era già frequentato
sin da prima dell’età del paleolitico, le origini infatti sono
così remote che la suggestione maggiore dell’antica cultura preistorica è oggi offerta dal Museo Paludi, che conserva
Le Gole
Grand Canyon
testimonianze e reperti risalenti a più di 18.000 anni. Anche
dell’Appennino Centrale
i Romani ne intuirono la posizione strategica facendovi passare, nel III secolo a.C. la via Valeria, prolungamento della più antica via Tiburtina che
portava fino all’Adriatico. Distrutta dall’impeCastello di Celano
ratore Federico II nel 1224 e rifondata dallo
stesso ai piedi dell’attiguo Monte Tino o Serra di Celano visse un periodo di grande floridezza politica ed economica. Città ambita
dai sogni di potenza feudale di alcune delle
più potenti famiglie nobiliari dell’età medievale e tardo-medievale, tra i quali i Berardi,
Conti dei Marsi, ed i Piccolomini, divenne il
principale punto di riferimento storico e culturale. La Contea di Celano infatti, in questo
periodo, si estendeva a nord fino ad Ancora
e a sud fino a Capua, fino a diventare “Caput Marsorum”.
Celano fa parte del Parco Regionale Naturale Sirente-Velino e si trova a metà strada tra il litorale adriatico
e Roma. Da qui si raggiungono facilmente le riserve naturali della Marsica ed il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio
e Molise e da qui parte anche l’antico percorso della transumanza conosciuto con il nome di Tratturo Celano-Foggia. Il
centro storico è caratterizzato non solo dal Castello PiccoloChiesa
mini, ma anche da palazzi e vicoli storici, opere d’arte e mura
di San Giovanni Battista
medievali, nonché da un patrimonio religioso rappresentato
da splendide chiese come quella di San Giovanni. Il territorio
di Celano offre anche un notevole scenario naturalistico, le
Gole, splendido esempio di canyon, l’unico presente nell’Italia centrale, luogo ideale per turisti, sportivi e curiosi.
Celano ha dato i natali a molti personaggi illustri, tra cui Tommaso da Celano,
poeta e primo agiografo di San Francesco. Ovunque nel mondo, quando si
parla del Santo di Assisi si parla di Tommaso da Celano.
In una città dalla grande tradizione religiosa non poteva certo mancare la festa dei santi patroni, i cosiddetti S. Martiri, che cade il 24, 25 e 26 agosto. Molto
sentiti anche i riti pasquali e suggestiva è la Processione del Venerdì Santo.
From a height of 860 metres Celano overlooks almost the entire surrounding valley of Fucino, from here the
clever position of the ancient historical centre turns out to be more evident. It still maintains a medieval look
interrupted only by a few modern buildings. The ancient area, that dominates the now dried-up lake Fucino,
was populated even before the Palaeolithic period, in fact the origins are so remote that any suggestion of a
prehistoric culture is now demonstrated by the museum Paludi that conserves findings which are a witness
to over 18000 years of history. Even the Romans realized its potential strategic position making way for the
construction during the third century BC of the ancient road via Valeria, an extension of the via Tiburtina that
takes you to the Adriatic Sea. Destroyed by the emperor Federico II in 1224 and rebuilt on the slopes of Monte
Tino or Serra di Celano, Celano lived a period of political and economic growth. A city desired in dreams of
feudal power by some of the most powerful aristocratic families during both the middle and the late period,
including the Berardi family, the counts of Marsi, and Piccolomini family and so creating Celano as the main
point of the historical and cultural reference. In fact, during that period, the
shire of Celano extended northwards reaching Ancora and south towards
Capua then becoming “Caput Marsorum”. Celano belongs to the natural
Monumento
regional park Sirente-Velino and it is equi-distant between the Adriatic
a San Francesco d’Assisi
shore and Rome. Starting from Celano you can easily reach the nature
reserve in Marsica and the national park of Abruzzo, Lazio and Molise,
and here begin the ancient pastures known as Tratturo Celano-Foggia.
The historical centre is not only characterized by the Piccolomini castle,
but also by its buildings and historic alleyways, artworks and medieval
walls; as well as a religious heritage represented by magnificent
churches such as San Giovanni.
The area of Celano also offers a remarkable landscape, including a
magnificent example of a canyon “Gole”, the only one in central Italy,
and a perfect place for tourists, sports enthusiasts and the curious
minded. In Celano many famous people were born, like Tommaso,
the poet and the first hagiographer of Saint Francis. Everywhere in the
world when you hear them speak about the saint from Assisi, we also
hear them speak about Tommaso. In a city with some great religious traditions, the celebrations
of the patrons, cannot be missed, the so-called S. Martyrs, which falls on the 24th, 25th and 26th
of August. Also the Easter rituals are very popular in Celano such as the evocative good Friday
procession.
Cucina
Cuisine
A Celano è facile imbattersi nella storia e spesso
storia e cucina si incontrano. La memoria gastronomica locale è legata alla tradizione contadina
che rispecchia perfettamente una connotazione
tanto popolare quanto religiosa e folkloristica,
basata sui prodotti tipici del territorio. Le ottime
carni sono fornite dal bestiame allevato nei pascoli dei monti e delle distese circostanti, habitat
ideali per una produzione di qualità. La purezza
dell’aria e la fertilità della Piana del Fucino conferiscono ai prodotti della terra (verdure, ortaggi,
vino, frutta) sapori speciali. La cucina celanese è
semplice, ma allo stesso tempo abile, preparata
in modo equilibrato attraverso l’utilizzo di ingredienti freschi e genuini che trasformano piatti di
origine povera, fedelmente riportati sulle tavole
di case e ristoranti locali, in un’esperienza unica.
In Celano it is easy to bump into history and stories
of the cuisine to be found. The characteristic culinary
memories are linked to farming traditions that
reflects the perfect connotation for the popularity
of its religious and folkloristic traditions based on
typical products from this territory. The optimum
meat is provided by the animals, raised in the fields
of the mountains and in the surrounded by an ideal
habitat for quality production. The purity of the air
and the fertility of the valley of Fucino give a special
taste to all the products produced from its earth
(vegetables, wine, fruit). The cuisine of Celano is
simple, but, at the same time lively, it is prepared in a
balanced way using fresh and genuine ingredients
that transform dishes originating from poverty,
loyally taking back to the tables of homes and local
restaurants, creating a unique experience.
15
Itinerario di Celano
Itinerary of Celano
L’itinerario ha inizio dalla Chiesa di S. Maria Valleverde ubicata nell’omonima piazza, dove si
trova anche il Monumento a Fra’ Tommaso da
Celano. L’edificio è collegato con lo storico convento che conserva un’antica biblioteca. Dalla
piazza si scende per pochi metri su via Giotto
fino ad arrivare all’antico mulino con sorgente,
da qui si risale un breve tratto che porta alla
Fonte S. Francesco, situata vicino alla Chiesa di
S. Maria delle Grazie, il luogo di culto più antico
di Celano. Risalendo l’omonima via si sbuca su
via Fontegrande fino a raggiungere Piazza Aia,
culla del Monumento a S. Francesco, un trittico
bronzeo raffigurante alcuni episodi della vita del
Santo e di Fra’ Tommaso. Percorrendo via Roma
per circa 100 metri in direzione Piazza IV Novembre, si raggiunge una scalinata situata all’inizio
di via Ciavattella che conduce fino al Parco delle
Rimembranze, storico viale protetto dalle mura
del castello. Continuando sulla panoramica si
guadagna la barocca Chiesa di Sant’Angelo.
Adiacente alla chiesa svetta il Castello Piccolomini di Celano, autentico gioiello di architettura
medievale sede del Museo d’Arte Sacra della
Marsica e della Collezione Torlonia di Antichità
del Fucino.
Prendendo via Capo del Colle si raggiunge la
Chiesa di S. Giovanni Battista, edificio del XIII
sec. che conserva le reliquie dei S. Martiri, Patroni di Celano. Scendendo la scalinata di via Porta
Nuova ed oltrepassando l’omonima porta si arriva a via Luigi Giuliani, che confluisce a destra
su Piazza IV Novembre, cuore del centro storico
della città. A pochi passi è la trecentesca Chiesa di S. Francesco, ultima tappa dell’itinerario e
luogo che conserva la reliquia di Fra’ Tommaso
da Celano.
Chi volesse continuare il “Cammino di Francesco
e Tommaso” deve attraversare le Gole, il canyon
dell’Appennino Centrale, raggiungibili prendendo la direzione del casello autostradale e deviando su una stradina in località Foci.
Fondamentale anche la visita al Museo Paludi di
Celano o Musè, situato in Località Paludi e raggiungibile percorrendo la circumfucense in direzione Avezzano.
The journey starts from the church of Santa Maria
Valleverde sets in the homonymous square,
where you can also find the monument to Fr.
Thomas of Celano. The building is connected
with the convent which preserves an ancient
library. From the square you can go down along
via Giotto for a few metres until reaching the
ancient mill. From here you can head up a short
way that runs to the Fonte Saint Francis, placed
near the church of Santa Maria delle Grazie, the
most ancient place of worship in Celano. Heading
up the homonymous street, you arrive in via
Casalgrande until reaching piazza Aia, CULLA
of the Saint Francis monument, a bronze triptych
portraying a scene from the life of Saint Francis
and the Fr. Thomas. Walking along via Roma
for 100 metres, towards piazza IV Novembre,
you reach the staircase placed at the beginning
of via Ciavattella that brings to Parco delle
Rimembranze, boulevard protected by the walls
of the castle. Following the panoramic view, you
reach the baroque church of Sant’Angelo. Next
to the church the Piccolomini castle of Celano
stands out, real jewel of medieval architecture
site of the museum of Arte Sacra della Marsica
and the Torlonia collection of antiquities of
Fucino. Taking via Capo del Colle you can reach
the church of Saint John the Baptist, a thirteencentury building that preserves the relics of
Santi Martyrs, patrons of Celano. Going down
the staircase of via Porta Nuova and crossing
the homonymous door you reach via Luigi
Giuliani that ends in piazza IV Novembre, core
of the historical centre of the city. Near there
is the church of Saint Francis, the last stage of
the itinerary and the place where the relic of Fr.
Thomas from Celano is preserved.
Those who want to continue the “Cammino di
Francesco e Tommaso” must cross the “Gole”,
the canyon of the central Apennines, reachable
by heading towards the motorway tollgate
and taking a turn into a small road through the
Foci territory. The visit to the museum Paludi
of Celano or Musè is also fundamental, placed
within the Paludi territory, reaching along the
circumference towards Avezzano.
16
CHIESA DI SANTA
MARIA VALLEVERDE
Monumento a Fra’ Tommaso da Celano
Fonte S. Francesco
Chiesa della Madonna delle Grazie
Monumento a San Francesco d’Assisi
CHIESA
DI SAN FRANCESCO
Castello
Piccolomini
e Museo d’Arte
Sacra
Chiesa di San
Giovanni Battista
Chiesa di San
Michele Arcangelo
Monumento a Fra’ Tommaso da Celano
Il monumento a Fra’ Tommaso da Celano, primo agiografo di S. Francesco d’Assisi, si trova in Piazza
Santa Maria. La scultura bronzea raffigurante Tommaso, realizzata dallo scultore Pino Conte ed
inaugurata nel 1960 in occasione del VII centenario della morte del frate, presenta sul basamento
un bassorilievo raffigurante il Santo d’Assisi, S. Chiara e Fra’ Tommaso.
The monument of the monk Friar Thomas from Celano
The monument of the monk Friar Thomas from Celano, first hagiographer of Saint Francis, is found
in piazza Santa Maria. The bronze sculpture illustrating Tommaso, was created by the sculptor Pino
Conte and inaugurated in 1960 celebrating seven hundred years after the death of Friar Thomas,
which is present on the base illustrating the Saint of Assisi, Santa Chiara and Friar Thomas.
17
Chiesa e convento
di Santa Maria Valleverde
The church and the convent
of Santa Maria Valleverde
La Chiesa di S. Maria Valleverde con annesso
convento dei Riformati di San Giovanni da Capestrano, rappresenta uno dei più efficaci esempi
di stile rinascimentale francescano dell’intera
Marsica. Nato per volere dei Conti di Celano, ma
costruito da Maria d’Aragona Contessa di Amalfi
e moglie di Antonio Piccolomini, il quattrocentesco edificio è introdotto da un portale romanico ed una lunetta affrescata da una “Madonna
con Bambino tra S. Francesco e S. Giovanni da
Capestrano” e l’Agnus Dei con simbolo dei Piccolomini. L’interno a navata unica presenta tre
cappelle sul lato sinistro, una delle quali affrescata con le “Storie della Vergine” databili 1558.
Pregevole il coro ligneo e la volta firmata dallo
stemma degli Aragonesi. La cripta è affrescata
con sette scene della Passione di Cristo, una
delle quali “Cristo verso il Calvario” è attribuita
al Sodoma. Nel chiostro che porta al convento
c’è una statua di S. Francesco con delle lunette
affrescate. Notevole il refettorio, mentre nel piano superiore del convento si trova una biblioteca fornita di libri e manoscritti antichi. Nella zona
antistante la chiesa si trova un museo con arredi
e paramenti sacri.
The church of Santa Maria Valleverde annexed with
the convent of the “Riformati di San Giovanni” from
Capestrano, represents one of the most important
example of the Franciscan renaissance style of all
Marsica. Created by the request of the counts of
Celano, it was built by Maria of Aragon, the countess
of Amalfi and the wife of Antonio Piccolomini.
This fifteenth-century building is introduced by a
Romanesque portal and a lunette shaped frescoed
of “Madonna con Bambino tra St. Francesco e St.
Giovanni da Capestrano” and the Agnus Dei with the
symbol of the Piccolomini family. The interior with a
single corridor, presents three chapels on the left, one
of which is frescoed with the “Storie della Vergine”
and dates back to 1558. The wooden body and
the vault signed with the symbol of the Aragonesi
family are extremely valuable. The crypt is frescoed
with the seven scenes of the Passion of Christ, one
of which “Christ going towards Calvary” is attributed
to Sodoma. In the courtyard leading to the convent,
there is a statue of Saint Francis with some lunette
shaped frescoes. With a notable and remarkable
refectory, on the upper floor of the convent there is a
library full of books and ancient manuscripts. While in
the area to the front of the church there is a museum
with sacred furnishings and vestments.
Chiesa di Santa Maria Valleverde
18
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Chiesa di Santa Maria
delle Grazie
The church of Santa Maria
delle Grazie
Fondata con molta probabilità verso la metà del
XI secolo da Pandolfo, Vescovo dei Marsi e figlio
del Conte Berardo II, la Chiesa della Madonna
delle Grazie, ex San Giovanni Capodacqua, è
il più antico luogo di culto della città di Celano,
come testimoniano le bolle papali di Pasquale
II, dedicato al culto di S. Giovanni Evangelista.
Sulla facciata spicca lo stemma dell’Apostolo,
un’aquila aureolata che tiene tra gli artigli un
vangelo, mentre il lato sinistro è firmato dallo
stemma dei Conti Berardi. L’interno a tre navate
conserva un cinquecentesco altare ed un’acquasantiera con stemmi dei Conti di Celano. Suggestivo l’ossario situato all’interno della cappella
delle Anima Sante.
Probably founded around the middle of the eleventh
century by Pandolfo, the bishop of the Marsi and
the son of the count Berardo II. The church of the
Madonna delle Grazie, previously called San
Giovanni Capodacqua, is an ancient place of
worship in the city of Celano, as the papal bulls
from Pasquale II shows, and is dedicated to Saint
Giovanni worshipping evangelist. On the facade the
symbol of the Apostle stands out, an eagle with a
halo holding a Gospel between its claws, while on
the left side we can see the symbol of the Berardi
counts. The interior with three naves also preserves
a sixteenth-century altar and a font with the symbols
of the counts of Celano. The ossuary set in the
Chapel of the Holy Souls is evocative.
Monumento a San Francesco
Saint Francis monument
Il monumento a San Francesco si trova in Piazza
Aia e si presenta come un trittico bronzeo composto da sei facciate raffiguranti alcune scene
della vita del Santo e di Fra’ Tommaso da Celano.
The Saint Francis monument is found in piazza
Aia and it is presented as a bronze triptych made
up of six faces each portraying a scene from
the life of Saint Francis and friar Thomas from
Celano.
Chiesa di San Michele Arcangelo The church of San Michele Arcangelo
Voluta dal conte Pietro di Celano all’inizio del
1400 la Chiesa di S. Michele Arcangelo o Chiesa di
Sant’Angelo ebbe origine da una donazione fatta
nel 1392 ai Padri Celestini. Attestata come la più
antica Arciconfraternita di Celano, l’edificio ha una
facciata scandita da un quattrocentesco portale
sormontato da un rosone mutilo. Suggestiva la
targa-ricordo dell’antica bolla papale inserita sulla
porta d’ingresso.
L’interno barocco conserva l’altare di papa Celestino V, il monumento funebre di Giacomo Piccolomini, Vescovo di Teramo, la statuetta in pietra di
S. Michele Arcangelo e la statua della Madonna
Addolorata.
Commissioned by count Pietro of Celano at the
beginning of the 1400s, the church of San Michele
Arcangelo or church of Sant’Angelo originates
from a donation made to the Celestine in 1392.
It is attested as the most ancient confraternity in
Celano, the building has a facade with a fifteenthcentury portal boasting a mutilated rose on the
top. The memorial plaque of the ancient papal
bull on the front door is notably suggestive.
The baroque interior holds the altar of the Pope
Celestino V, the memorial of Giacomo Piccolomini,
the bishop of Teramo, the stone statuette of San
Michele Arcangelo and the statue of Madonna
Addolorata.
19
Castello di Celano
Portale - Chiesa di San Francesco
Castello Piccolomini di Celano Piccolomini castle of Celano
Il Castello Piccolomini di Celano è il simbolo della
città, monumento elegante ed austero che mantiene intatta l’antica architettura conferitagli nel
XIV sec. da Pietro Berardi, Conte di Celano. Dopo
il possedimento dei Piccolomini il castello passa
nelle mani di diverse famiglie nobili fino al 1938,
quando viene espropriato dallo Stato e dichiarato
Monumento Nazionale. Maniero di difesa e costruzione simbolo del potere nobiliare, presenta
un’architettura rettangolare sintesi di elementi
medioevali e rinascimentali che ne esaltano la
bellezza. Imponenti le quattro torri quadrate situate agli angoli della struttura arricchite da una
merlatura che richiama lo stile ghibellino. Le mura
di cinta esterne sono caratterizzate agli angoli da
torrioni cilindrici e nelle fasce intermedie da torri
quadrate. Due le porte d’ingresso, una pedonale
con ponte levatoio ed una carrabile. Il cortile interno è abbellito da un antico pozzo-cisterna. Attualmente il castello mescola storia, arte e cultura
creando un polo museale di alto prestigio, infatti
è sede sia del “Museo d’Arte Sacra della Marsica”
che contiene oreficerie religiose e paramenti sacri; sia della sezione archeologica costituita dalla
“Collezione Torlonia di Antichità del Fucino” con
reperti antichi tra cui 344 monete bronzee di età
romana e la testa scultorea di Afrodite risalente
al III-II sec. a. C..
20
The Piccolomini castle of Celano is the symbol of
the city, it is a refined and solemn monument that
perfectly maintains the ancient architecture from
the fourteenth century by Pietro Berardi, the count
of Celano. After the occupancy of the Piccolomini
family, the castle passed through many different
noble families up until 1938, when it was acquired
by the state and declared a national monument.
A method of defence and a symbol of aristocratic
power, it presents a rectangular architecture, the
synthesis of medieval and renaissance symbols
which intensify its beauty. The impending four
squared towers are at the corners of the buildings
and they are enriched by a battlement that reminds
us of a Ghibelline style. The surrounding walls are
characterised by the cylindrical towers at each
corner and, in the intermediate areas, by square
towers. With two entrances, one pedestrian with
a draw bridge, the other one for vehicle access.
The courtyard is also adorned by an ancient well.
Now the castle is a mix of history, art and culture
creating a museum like feel of high prestige; in fact,
it is also the seat of both the “Museo d’Arte Sacra
della Marsica”, which contains many religious
artefacts and sacred vestments, and also the seat
of an archaeological section composed by the
“Collezione Torlonia di Antichità del Fucino” with
ancient roman discoveries including 344 bronze
coins and the sculpture of Aphrodite’s head
belonging to the III-II century BC.
Chiesa di San Giovanni Battista
Edificata verso la metà del XIII sec. per volere di Ruggero I di Celano la Chiesa di S. Giovanni Battista
è sede parrocchiale ed uno dei monumenti più importanti della città. La facciata rivela l’influenza
architettonica della Basilica di S. Maria in Collemaggio a l’Aquila, visibile sia nel portale romanico
con stemmi nobiliari sia nel rosone gotico. L’interno a tre navate caratterizzate da pilastri ottagonali,
presenta stemmi dei Conti di Celano ed affreschi del quattrocento a decorazione della navata destra.
Preziose le reliquie dei S. Martiri, Patroni di Celano e l’omonimo affresco risalente al cinquecento.
Chiesa di San Francesco
La Chiesa di S. Francesco fu eretta intorno 1345 sotto il pontificato di Clemente VI, nel periodo in cui
i francescani dell’antico convento, situato sul Monte Tino, si trasferirono nel nuovo situato vicino la
cinta muraria della “Cittadella”. La facciata accoglie una lunetta con affresco della “Madonna con
Bambino fra S. Francesco e Sant’Antonio da Padova” ed un rosone, mentre l’interno conserva una
reliquia di Fra’ Tommaso da Celano.
The church of Saint John the Baptist
The church was built towards the middle of the thirteenth century commissioned by Ruggero I
of Celano, the church of Saint John the Baptist is the parish office and one of the most important
monuments of the city. The facade shows the architectonic influence of the basilica Santa Maria in
Collemaggio in l’Aquila, this is visible on its Romanesque gate, with its aristocratic emblems, and the
gothic rose. The interior, characterized by three naves with octagonal pillars, represents the symbols
of the counts of Celano. Frescoes from around 1400s decorate the right side. Also the relics of Saint
Martyrs, patrons of Celano and the homonymous sixteenth-century frescoes are of great value.
The Saint Francis church
The church of Saint Francis was built around 1345 under the Pope Clementino VI, within the period in
which the Franciscans from the ancient convent situated on the mount Tino moved to the new convent
near the city walls of “Cittadella”. The facade has a lunette shaped fresco “Madonna con S. Francesco
e Sant’Antonio da Padova” and a large rose, while inside a religious relic of Fr. Thomas of Celano is
conserved reliquia di Fr. Thomas da Celano.
Chiesa di S. Michele Arcangelo
Rosone della Chiesa
di S. Giovanni Battista
Reliquia di Fra’ Tommaso
Chiesa di San Francesco
21
La Gole - Grand Canyon
dell’Appennino Centrale
Le Gole - Grand Canyon dell’Appennino Centrale
La Gole - Grand Canyon
dell’Appennino Centrale
Le Gole sono un suggestivo canyon eroso dal logorio del tempo e dell’acqua, uno dei pochi presenti nell’intero territorio italiano. Rappresentano
uno dei più integri e singolari paesaggi d’Abruzzo.
Questo splendido paesaggio naturale meta del
turismo outdoor è percorso ogni anno da turisti
e sportivi con passeggiate a piedi o a cavallo
su sentieri segnalati dal CAI o attraverso antichi
percorsi. La cosiddetta “traversata delle Gole”
attraversa due pareti rocciose alte circa 150 m e
larghe 3, ed è arricchita dalla “Fonte degli innamorati”, sorgente che scende seguendo il profilo
delle rocce, e dai ruderi di un antico convento
celestiniano.
Le Gole are an appealing canyon, eroded by the
ravages of time and water passages, and one of the
few present within the entire country. Represents
one of the most intact and particular landscapes in
Abruzzo. Every year this wonderful natural landscape
is a destination for outdoor tourism, and is a route for
both tourists and sports enthusiast for journeys on
foot or horseback along paths indicated by the CAI
and ancient itineraries. The so-called “Trip of the
Gole” passes between two cliffs over 150 metres
high and 3 metres wide and is enriched by the “Fonte
degli Innamorati” (The fountain of Lovers), a source
that falls down and along the profile of the rocks, and
by the ruins of an ancient Celestin convent.
Musè - museum Paludi of Celano
It was built in the Paludi area, where an extremely
ancient pile-dwelling settlement dating back to
the bronze age was found, the museum Paludi of
Celano or Musè, is a museum-laboratory used as
an exhibition and as an educational centre. Inside
the museum there is the evidence of a prehistoric
period which was found in the surrounding territory
and Valleys of Fucino, area of the homonymous
lake, today dried out.
Musè - Museo Paludi di Celano
Realizzato in Località Paludi, sul luogo dove è
stato ritrovato un antichissimo insediamento palafitticolo risalente all’età del bronzo, il Museo
Paludi di Celano o Musè, è un museo-laboratorio
utilizzato sia come percorso espositivo, sia come
centro didattico. All’interno sono conservate testimonianze e reperti preistorici rinvenuti nella
Piana del Fucino, zona dell’omonimo lago, oggi
prosciugato.
22
Musè - Museo Paludi di Celano
HOTEL - ALBERGHI
Le Gole
Via Sardellino, 1
Aielli - Celano
+39 0863 7111
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Via O. Raneletti, 279
Celano
+39 0863 793656
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Aielli - Celano
+39 0863 791554
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+39 0863 791774
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Via Margine
Aielli - Celano
+39 0863 790025
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Via Oreste Raneletti
Celano
+39 0863 792625
+39 389 5503663
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Via Monte Santo 5
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+39 329 8006181
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Via O. Ranelletti, 279
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+39 0863 793656
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Via San Michele, 8
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+39 393 2849854
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Via Borgo Bussi 53
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+39 00863 790933
+39 347 6678096
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+39 0863 791774
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Via Capo del Colle
Celano
+39 328 4185101
Il Rifugio
Via Margine
Aielli - Celano
+39 0863 791554
La Fabbrica dei Sapori
Via della Fossa
Trav. Ss5 Km 126,100
Celano
+39 0863 793661
+39 3389763688
La Tana del Riccio
Via della Scarpata
Celano
+39 334 7747780
La Torretta
Via Mastro Giulio 41
Celano
+39 329 8189500
Coste Gluten Free
Via Aterno 33
Celano
+39 0863 791457
+39 0863 791148
+39 338 2626447
Il Fortino Locanda Osteria
SS 696, 14
Aielli - Celano
+39 863 790000
+39 320 3009335
BED &BREAKFAST
RISTORANTI
Linda B&B
Via Ciavatella, 22
Celano
+39 333 4788877
Guerrinuccio
Via Sardellino, 1
Aielli - Celano
+39 0863 791471
La Macina
Via Trieste 1
Celano
+39 340 9095505
Locanda dei Priori
Via Sardellino, 1
Aielli - Celano
+39 0863 711101
Il Fortino Locanda Osteria
SS 696, 14
Aielli - Celano
+39 863 790000
+39 320 3009335
Paloma
Via Borgo Strada 14
Celano
+39 0863 793221
La Cittadella
Via M. Carusi
Celano
+39 0863 791293
La Rosa dei Venti
Loc. Mazzare
Celano
+39 0863 711187
La Cantina dei Sorrisi
Via Ponte Mancino
Celano
+39 338 3611526
La Terrazza
Via Fontegrande 242
Celano
+39 347 2542600
PIZZERIE
Birr i Pizz
Via Fontanelle
Celano
+39 380 4170612
Le Foci
Loc. Le Foci
Celano
La Locanda del Castello
+39 0863 790516
Via Porta Nuova, 39
Celano
Le Mirage
+39 0863 793428
Via Ranaletti, 198
Celano
Da Rita
+39 0863 793221
Via Tiburtina Valeria
Celano
La Macina
+39 0863 792359
Piazza IV Novembre
Celano
+39 340 9095505
23
Castelvecchio Subequo
TAPPA 4
Castelvecchio Subequo
Ai piedi del Monte Sirente sorge l’abitato di Castelvecchio Subequo, l’anPanorama - Castelvecchio Subequo
tica Superequum romana di antichissime origini. Già in età preromana,
nella piana di Macrano poco distante
dall’attuale abitato, sorgeva un importante centro divenuto in seguito
municipio romano, insieme a Corfinium e Sulmo. L’area archeologica
di Macrano ha restituito importanti
vestigia di età preromana e romana.
Importante sito archeologico è poi
la catacomba del IV secolo in località Colle Morìa, una delle poche
catacombe paleocristiane, testimonia una continuità abitativa anche
nell’età tardo romana e nell’alto
medioevo. Nel XII sec. si inizia a costruire il castrum nella attuale posizione, e il centro prende il nome di
Castelvecchio, cui si aggiunge, ai
primi del XVIII sec., la dicitura “Subequo”. Feudo delle famiglie Colonna e Piccolomini, Castelvecchio
diviene, grazie alla Transumanza,
una città importante e ricca, come
testimoniano i palazzi del centro
storico e le numerose opere d’arte. Dopo i terremoti dei primi anni del XVIII sec.,
Castelvecchio conosce un nuovo impulso, testimoniato in particolare dall’edificazione della chiesa di San Giovanni, opera voluta dalla famiglia Barberini.
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At the foot of mount Sirente there is the residential area of Castelvecchio Subequo,
the roman Superequum with very ancient origins. Already in the pre-roman period
and within the Macrano valleys not far from the modern village, there was an
important centre that later became a Roman city hall with Corfinium and Sulmo. The
archaeological area of Macrano gave us back important pre-roman and existing
roman traces. An example of an important archaeological site is the fourth century
catacomb in Colle Morìa, one of the few early Christian catacombs, that shows a
continuity of population even in the late Roman age and in the upper Middle ages.
In the twelfth century the “castrum” started to be built in its current position, and was
named Catelvecchio, of which the name “Subequo” was added at the beginning of the
eighteenth century. A Feud of the Colonna and Piccolomini families, Castelvecchio
became, thanks to the pastures, an important and prosperous city, as the buildings
of the historical centre and the numerous works of art testify. After the earthquake at
the beginning of the eighteenth century, Castelvecchio passed through a new cycle
of development, in particular with the construction of the church of Saint Giovanni,
commissioned by the Barberini family.
Chiesa e Convento di San Francesco
The church and the convent of Saint Francis
Secondo la tradizione Francesco, ospite dei
Conti di Celano nell’anno 1216, avrebbe ricevuto
in dono la chiesetta di Santa Maria in Castelvecchio per fondarvi un suo convento: dall’ampliamento dell’antico edificio, nasce la chiesa di San
Francesco, consacrata nel 1288 dal Cardinale
Gerardo di Parma, legato di Carlo II d’Angiò, Re
di Napoli. Inizialmente la chiesa venne edificata
ad aula unica, come da tradizione per le chiese
francescane: meravigliosa testimonianza di questa prima fase è la cappella con affreschi raffiguranti le storie di San Francesco di scuola giottesca realizzati nel 1392 per volere di Ruggero II
Conte di Celano. La cappella, tuttora visitabile,
conserva al suo interno la reliquia del sangue di
San Francesco. Alla metà del XVI sec. la chiesa viene rimaneggiata, acquisendo l’attuale impianto a tre navate con facciata a salienti, realizzata nel 1647. All’interno della chiesa si possono
ammirare opere uniche, tra le quali il raffinato
altare maggiore in legno scolpito ed intagliato;
sugli altari laterali ci sono importanti dipinti, tra
i quali spicca quello della Madonna del Soccorso, sulla destra dell’altare maggiore.
Cappella di San Francesco
According to tradition St Francis, a guest at the
time of the counts of Celano in 1216, received the
little church of Santa Maria in Castelvecchioas as
a donation allowing him to establish a convent
and by expanding the ancient building, the
church of St Francis was born and consecrated in
1288 by the cardinal Gerardo Chiaraluce a close
advisor of Carlo d’Angiò, king of Naples. Initially
the church was built with a single hall, according
to a Franciscan tradition: the chapel is a perfect
example of this first period presenting frescoes in
giottesco style that illustrate stories of St Francis
created in 1392 by the commission of Ruggero
II, count of Celano. The chapel, still visible,
preserves the relic holding the blood of St Francis.
In the middle of the sixteenth century the church
was modified, acquiring the current structure with
three naves with a salient façade built in 1647.
Inside the church we can admire unique works
of art, one of which being the refined principal
altar in detailed and sculptured wood and on the
lateral altars there are important paintings. One
of the most captivating paintings would be the
Madonna del Soccorso to the right of the main
Reliquia del sangue di San Francesco
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Nel 1294 Pietro da Morrone, percorrendo la
strada che da Sulmona lo porta all’Aquila per
divenire Papa Celestino V, si ferma a Castelvecchio appositamente per visitare la chiesa di San
Francesco. Nel XV secolo fiorisce presso il convento una scuola filosofica e teologica di grande prestigio. Attiguo alla chiesa è il chiostro ed
il convento, il cui impianto viene trasformato a
partire dal 1530. Nel convento ha sede il Museo
di Arte Sacra, che conserva opere di pregio, tra
cui i reliquiari di bottega sulmonese e gli argenti
di bottega abruzzese e napoletana.
altar. In 1294 Pietro da Morrone, travelling along
the road from Sulmona to l’Aquila to become
the Pope Celestino V, stopped in Castelvecchio
specially to visit the church of Saint Francis. In
the fifteenth century in the convent a prestigious
philosophical and theological school was born.
Beside the church is the cloister and the convent,
whose structure was modified starting from 1530.
The convent is home to the museo di arte Sacra,
that holds prestigious works of art, some of which
hold the remains of Sulmonese workings and
silver craftwork from both Abruzzo and Naples.
Catacomba Paleocristiana
Al confine con l’area archeologica dell’antica Superequum in
località Macrano è il cimitero ipogeo di Colle Morìa: già il toponimo lascia indovinare la presenza di un’area cimiteriale con
sepolture risalenti al IV sec. d. C.. Scoperta casualmente nel
1943, la catacomba, scavata interamente nella roccia, si sviluppa su una lunghezza totale di circa 40 metri. Ai lati del corridoio
centrale, voltato a botte, sono le sepolture, indicate con graffiti
nell’intonaco. La catacomba presenta tre diverse tipologie di
sepolture: fosse a terra, arcosoli e loculi.
Catacomba paleocristiana
The early Christian catacombs
In Macrano, on the borders of the archaeological area of the
ancient Superequum, there is the underground cemetery of
“Colle Morìa”: by its name alone it provokes you to imagine the
presence of a cemetery with tombs dating back to the fourth
century A.D. Found unknowingly in 1943, the catacomb, that
is completely excavated from the rock, is almost 40 metres in
length. The sides of the central corridor, are shaped like a barrel
vault, and its tombs are indicated by markings on the plaster.
The catacomb has three different kinds of tombs: graves,
arcosolia, and burial recesses.
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La Pasquarella
Museo d’Arte Sacra
Valle Subequana
The Subequana valley
Abbracciata dal Monte Sirente e attraversata dal fiume Aterno,
la Valle Subequana mantiene intatta la sua bellezza millenaria
fatta di piccoli borghi e di verde. Punto di passaggio obbligato
sin dalle epoche più remote, presenta vestigia antichissime nei
suoi numerosi siti archeologici. Da sempre fiorente, grazie allo
sviluppo dei tratturi e della Transumanza, conserva nelle chiese
e nei centri storici opere d’arte di grande valore. Eppure il gioiello
più importante è la qualità della vita, qui davvero a contatto con
la natura e con le tradizioni.
CASTELVECCHIO SUBEQUO
SECINARO
GAGLIANO ATERNO
MOLINA ATERNO
CASTEL DI IERI
GORIANO SICOLI
Surrounded by mount Sirente and crossed by the river Aterno,
the Subequana valley is perfectly intact and demonstrates its
many thousand-year-old beauty made up of its villages and lush
green areas. A compulsory point of interest from ancient times,
presenting antique ruins from its numerous archeological sites.
With its constant richness, thanks to the development of the
“tratturi” (ancient road) and its pastures. Preserved in its churches
and historical centers we can find extremely valuable works of
art. Yet the most important jewel in its crown is its quality of life,
allowing real contact with nature and traditions.
Panorama - Valle Subequana
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Panorama - Secinaro
Secinaro
Secinaro, borgo arroccato alle pendici del Sirente,
chiude la valle verso nord, presentandosi così come
punto di passaggio obbligato per la viabilità: questo
ha da sempre garantito ricchezza agli abitanti grazie
al controllo delle risorse del territorio (legna, carbone,
ghiaccio) ed al transito delle merci e dei viaggiatori.
Secinaro is a village on the slopes of mount Sirente,
closes the valley heading north, presenting itself as
an obligatory point of passage for its accessibility:
this always guaranteed richness to its inhabitants
thanks to the control of territorial resources (wood,
coal, ice) and the transit of goods and travelers.
Castello di Gagliano Aterno
Gagliano Aterno
Gagliano Aterno è un borgo quattrocentesco, edificato nel XIV sec. e distrutto da Braccio da Montone nel
1462; dopo esser stato ricostruito diviene feudo delle
famiglie Barberini e Piccolomini. Oltre al castello, meritano una visita le chiese di San Martino e di Santa
Chiara, dove era il monastero femminile.
Gagliano Aterno is a fifteenth-century village, built at the
end of the fourteenth century and destroyed by Braccio
da Montone in 1462; after the rebuild it became an estate
of the Barberini and Piccolomini families. Apart from the
castle, the churches of San Martino and Santa Chiara
(where a convent was once held) also merit a visit.
Chiesa di San Nicola - Molina Aterno
Molina Aterno
Oltre a Gagliano Aterno, troviamo Molina Aterno,
che nel nome rievoca la presenza di mulini, mossi
dalle acque del fiume Aterno, fondamentali per il
sostentamento degli abitanti della valle.
In addition to Gagliano Aterno, we can find Molina
Aterno, by its name alone we can imagine the
presence of its mills, supplied with the water from
the river Aterno, fundamental in sustaining the
valley’s inhabitants.
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Castel di Ieri
Chiesa di Santa Maria Assunta
Castel di Ieri
Castel di Ieri è un borgo situato sulla via Tiburtina Valeria
e dominato dalla torre quadrangolare che consente di
controllare a vista tutta la vallata, in particolare il passaggio verso Roma: ed è proprio in età romana che il
centro assume grande importanza, come testimoniato
dal tempio del IV sec. a. C., poco distante dall’abitato.
Castel di Ieri is a village situated on the via Tiburtina
Valeria dominated by its quadrangular tower that allows a
panoramic view of the entire valley, particularly the passage
towards Rome: and in fact during Roman times that the center
became of great importance, as can see by the presence of
the fourth century BC. temple, not far from the village.
Goriano Sicoli
Fontana monumentale
Goriano Sicoli
Goriano Sicoli chiude la vallata a sud: anch’esso
in posizione strategica rispetto alla viabilità, è attraversato dal tratturo e conserva, nel borgo medievale pressoché intatto, opere d’arte e tradizioni
antichissime, tra le quali la devozione per Santa
Gemma.
Goriano Sicoli closes the valley in the south:
also being in a strategic position in respect of
accessibility, it is crossed by the “tratturo” (ancient
road) it conserves works of art and really ancient
traditions, one of which is the devotion to Santa
Gemma within this perfectly intact medieval town.
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B&B
Bears’n Breakfast
+39 331 9114938 - [email protected]
CASTELVECCHIO SUBEQUO
Ostello
Convento di San Francesco
+39 349 5038116
[email protected]
Case e Appartamenti Per Vacanze
Struttura Turistica Locale
Valle Subequana
+39 0864 790246
Santilli Maria +39 335 6844054
Patrizia Di Meglio +39 349 5038116
Fasciani Tina +39 334 7663209
Affittacamere
Calbi snc - Calcagni Ermelinda
+39 377 9616839
Agriturismo
Casa Sole B&B
Silveri Maria Teresa +39 368 7762557
Ristorante
B&B Antichi Sapori
(Aperto dal 1 Maggio al 30 Settembre)
Salutari Antonietta +39 392 1387140
Pizzeria al Taglio
Antonio Colangelo +39 331 8982594
Bar - Tavola Calda
Bar Komòdo
Franzese Fulvio +39 331 9638158
+39 377 6702054
[email protected]
Bar - Tavola Calda
Bar Al Khafè
Padovani Jeimy +39 349 1971415
Case e appartamenti per vacanze
Thierry Parent
+39 0864 797759 - +39 339 5342859
Bar Ristorante
Da Lisa - Carla Trinetti
+39 0864 797192 - +39 334 8772803
GAGLIANO ATERNO
Affittacamaere
La casa di Angizia - Franca Silveri
+39 349 6078577 - [email protected]
Affittacamere
Sotto il Castello - Gianna Salutari
+39 0864 797382 - +39 331 2690574
Case e appartamenti per vacanze
Santilli Giuseppe +39 338 3315222
Bar - Tavola calda
Canale Verde De Sogus Antonietta
+39 0864 790185
Case e appartamenti per vacanze
Silviotti Paolo +39 3331467557
[email protected]
SECINARO
Ristorante
Da Ada & Giovanni
Barbati Luigino +39 348 8096968
Pub - Tavola calda
“La Dolce Vita Taverna”
Dolores La Rocca +39 338 4929309
Case e appartamenti per vacanze
Dolores +39 3384929309
CASTEL DI IERI
GORIANO SICOLI
Casa Vacanze - B&B
La Ruella
+39 0864 79591 - +39 338 5218605
[email protected]
Ristorante
Il Girasole - Colella Pasquale
+39 0864 720230 - +39 334 8444514
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Case e appartamenti per vacanze
Di Simone Romoaldo +39 3385741935
MOLINA ATERNO
Trattoria Tavola calda
Bar della Stazione - Pellegrini Enza
+39 086479185 - +39 333 5307799
Affittacamere
Rosati Enza Comune di Molina Aterno
+39 0864 79141
Numeri Utili
Assisi
Comando Stazione Carabinieri
Piazza del Comune - 06081 Assisi (PG)
Telefono: +39 075 8040210
Palazzo di Città
Piazza del Comune, 10 - 06081 Assisi (PG)
Telefono: +39 075 81381
Polizia Municipale
Via Arco dei Priori 3 - 06081 Assisi (PG)
Telefono: +39 075 812820
Borgo San Pietro
Monastero di Santa Filippa Mareri
Piazza Santa Filippa, 17 - Petrella Salto (RI)
Telefono: +39 0746 558134
Fax: 0765 58367
e-mail: [email protected]
Celano
Ufficio Turistico - Comune di Celano
Largo Beato Tommaso - 67043 Celano (AQ)
Telefono: +39 0863 792184
[email protected]
Carabinieri Via Stazione, 39 - 67043 Celano (AQ)
Telefono: +39 0863 791220
[email protected]
Polizia Municipale Via Stazione, 69 - 67043 Celano (AQ)
Telefono: +39 0863 792450
Corpo Forestale dello Stato
Via Campitelli, 2 - 67043 Celano (AQ)
Telefono: +39 0863 792645
[email protected]
Associazione di Volontariato “Misericordia” P.zza Santa Maria 1/A - 67043 Celano (AQ)
Telefono: +39 0863 792279
Clinica Casa di Cura “L’immacolata”
Via Collutri, 1 - 67043 Celano (AQ)
Telefono: +39 0863 790051
Castelvecchio Subequo
Centro Turistico di Valle
Telefono: +39 0864 790246
Referente Patrizia Di Meglio: +39 349 5038116
(Comune di Petrella Salto)
Convento di San Francesco d’Assisi
Telefono: +39 0864 79135
Comando Stazione Carabinieri
Piazzale Aldo Moro, 1 - Petrella Salto (RI)
Telefono: +39 0746 521036
Comune di Castelvecchio Subequo (AQ)
Telefono: +39 0864 790246
Palazzo Comunale
Via XX Settembre, 3 - Petrella Salto (RI)
Telefono: +39 0746 521021
Carabinieri di Castelvecchio Subequo (AQ)
Telefono: +39 0864 79119
Progetto promosso dal Comune di Celano e realizzato da Comunicando Leader srl / Project promoted by the town council of Celano and developed by Comunicando Leader srl- www.comunicandoleader.it
Affittacamere
Il Girasole
Colella Fulvia +39 335 463126
31
Città
di Celano
Comune
di Castevecchio
Subequo
Monastero
di Santa Filippa
Mareri
Progetto patrocinato da:
Provincia dell’Aquila
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