settembre 2012 - Parrocchie Rivoli

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settembre 2012 - Parrocchie Rivoli
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IL VESCOVO CESARE
IN VISITA PASTORALE
A RIVOLI
SETTEMBRE 2012
EDITORIALE
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“Oggi c’è il sole, lo sento!”
RIVOLI
Parrocchie nella città
ANNO XVI - N.2
Settembre 2012
Via F.lli Piol, 44
10098 Rivoli (TO)
www.parrocchierivoli.it
[email protected]
In copertina:
Campanili di Rivoli
(Si ringrazia
Foto Bonetti - Rivoli)
Direttore responsabile:
Paolo Paccò
Vice direttore:
Lidia Cuva
Redazione:
Don Giovanni Isonni
Don Angiolino Cobelli
Don Paolo Ravarini
Don Andrea Zani
Riccardo Bona
Paola Cornaglia
Pierangelo Coscia
Silvano Giordani
Remo Lardori
Fabio Leone
Franco Rolfo
Mariangela Zamariola
Lidia Zanette
Progetto grafico:
Identità Multimediale
Torino
Impaginazione:
Fabio Leone
Stampa:
Tipografia Locatelli
Trezzano sul Naviglio (MI)
“Carissimi…
una mattina sono entrato nella casa di un cieco, di nome Bartolomeo. I familiari l’avevano messo a sedere vicino alla finestra, quando all’improvviso,
felice per tante attenzioni, ha esclamato: “Oggi c’è il sole: non lo vedo, ma
lo sento!”. Quella frase, registrata nell’archivio delle mie memorie più belle,
ve la ripropongo quale stimolo simbolico per la vostra vita di ogni giorno. Il
Signore, come il sole di Bartolomeo, è difficile vederlo; ma non è impossibile
sentirlo. E io vi auguro che ne avvertiate la presenza, oltre che nella riscoperta di un rapporto più personale con lui, anche nel calore di una solidarietà
nuova, nel fremito di speranze audaci, nel rischio di scelte coraggiose coltivate insieme. Ma soprattutto vi auguro che dalla vostra comunità si sprigioni un
tale sapore di vangelo, che ogni cieco di passaggio, poco importa se reso tale
dalle sventure o dal disinganno o dal peccato, fermandosi sui vostri limitari,
possa dire: “Il Signore, io non lo vedo; ma qui, in mezzo a voi, lo sento”.
(don Tonino Bello, Servi inutili a tempo pieno, Edizioni San Paolo, 2012)
La casa di Bartolomeo,
la nostra casa, le nostre case,
la nostra comunità…
e il miracolo si ripete!!!
Carissimi,
in questi giorni di luglio, di cieli azzurri e trasparenti, di sole grande grande,
mi piace pensare a settembre e al nuovo anno pastorale dentro il calore e la
bellezza della casa di Bartolomeo il cieco. Il racconto e l’augurio di don Tonino
sono l’icona di quanto vivremo nel nuovo anno.
LA VISITA… un raggio di sole in casa!
A settembre le sette parrocchie della nostra città
vivranno la grande esperienza della visita pastorale
del nostro vescovo Cesare. La visita pastorale è…
- un tempo di Grazia… il Signore nella persona e
nella presenza del vescovo ci fa sperimentare la sua
vicinanza, la sua attenzione, la sua cura per noi. La
visita è così una forte esperienza di fede: ognuno di
noi sarà chiamato a ritrovare le ragioni, gli impegni
e le prospettive del proprio credere.
- un’esperienza di chiesa… saremo invitati a ripensare al nostro essere chiesa, a come viviamo la
comunità cristiana, a ritrovare la nostra vocazione
ministeriale, di cristiani servi, vestiti di grembiule.
- una scommessa di missione… il vescovo starà
nella nostra città, uscirà per le strade, andrà nelle
scuole, nei luoghi di lavoro, in ospedale, nel palazzo
comunale, nelle case dei malati… perché il vangelo
è lieta notizia per tutti!
Davvero questo tempo di visita sarà tempo di sole,
il sole di Bartolomeo che a volte non riusciamo a
vedere, ma che non possiamo non sentire!
EDITORIALE
LA FEDE… la veste battesimale in fabbrica
e la tuta da lavoro in chiesa!
Il nuovo anno è stato scelto da Papa Benedetto come ANNO DELLA FEDE.
Che cosa significa per noi?
- È un forte invito a fare memoria. La nostra esperienza cristiana si inserisce
in una lunga storia e ciò che siamo oggi è anche frutto di fatiche, scommesse,
testimonianze, consegnateci da chi ci ha preceduto.
- È fermarsi per rileggere alla luce dello Spirito il nostro vissuto cristiano, lasciandoci interrogare dal nostro tempo, lasciandoci provocare dai tanti segni
che lo Spirito colloca nei nostri cammini, sforzandoci di essere nuovi e aperti al
presente con il suo carico di cose belle e di fatiche, di sofferenze e di gioie, di
attese e di speranze.
- È ritrovare il coraggio di sognare dei cristiani che vestono con gioia “la veste
battesimale” in fabbrica, per strada, nelle piazze, in ufficio, semplicemente per
dire che essere cristiani è bello, e che nello stesso tempo tornano in chiesa in
“tuta da lavoro” per celebrare all’altare la vita di ogni giorno.
LA FESTA… gratis, sempre!
A settembre ci ritroveremo anche a vivere le nostre FESTE! La festa della Stella,
della Madonna del buon rimedio, di san Bernardo e poi più tardi di san Martino e
di Maria Immacolata. È importante ritrovare la voglia di “far festa”!
Dio ci ha creati per la festa.
Gesù ha compiuto tanti gesti e miracoli perché ci vuole in festa.
Lo Spirito ci offre i suoi doni per essere gente di festa.
Festa è gratuità.
Festa è fare comunità.
“
Festa è dare spazio all’altro, perché non ci può essere festa da soli, perché la
festa è per ognuno e per tutti, per sempre!
Sento davvero che ci attende un tempo bello, di sole, di azzurro-cielo!
Mi permetto di riprendere gli auguri di don Tonino, sono così belli che val la
pena rileggerli…
“E io vi auguro che avvertiate la presenza del sole di Bartolomeo, oltre che
nella riscoperta di un rapporto più personale con lui, anche nel calore di una
solidarietà nuova, nel fremito di speranze audaci, nel rischio di scelte coraggiose coltivate insieme.
Ma soprattutto vi auguro che dalla vostra comunità si sprigioni un tale sapore
di vangelo, che ogni cieco di passaggio, poco importa se reso tale dalle sventure o dal disinganno o dal peccato, fermandosi sui vostri limitari, possa dire:
“Il Signore, io non lo vedo; ma qui, in mezzo a voi, lo sento”.
Il Signore,
io non lo vedo;
ma qui,
in mezzo a voi,
lo sento.
”
Buon anno con un Sole che si sente, qui, in
mezzo a noi!!!
don Giovanni
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SACERDOZIO
Don Paolo… sacerdote da 50 anni
Rivoli - 23 giugno 2012
50° anniversario dell’Ordinazione sacerdotale
“
Non ritengo in nessun
modo preziosa
la mia vita,
purché conduca
a termine la mia corsa
e il servizio
che mi fu affidato
dal Signore Gesù,
di dare testimonianza
al Vangelo
della grazia di Dio.
(Atti 20,24)
”
Signore, grazie del dono di don Paolo e del suo servizio alla Chiesa!
Donagli sempre serenità e gioia nell’essere dono!
È stato bello celebrare l’anniversario di ordinazione di don Paolo!
Abbiamo potuto dire grazie al Signore
per il dono dei sacerdoti!
Abbiamo potuto riflettere sul significato
della presenza e del servizio dei sacerdoti!
Abbiamo detto a don Paolo il nostro grazie
per il suo essere dono tra di noi!
SACERDOZIO
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Preghiera per i sacerdoti
Spirito del Signore,
dono del Risorto agli Apostoli del Cenacolo,
gonfia di passione la vita dei tuoi presbiteri.
Riempi di amicizie discrete la loro solitudine.
Rendili innamorati della Terra,
e capaci di misericordia per tutte le sue debolezze.
Confortali con la gratitudine della gente
e con l'olio della comunione fraterna.
Ristora la loro stanchezza,
perché non trovino appoggio più dolce per il loro riposo
se non sulla spalla del Maestro.
Liberali dalla paura di non farcela più.
Dai loro occhi partano inviti a sovrumane trasparenze.
Dal loro cuore si sprigioni audacia mista a tenerezza.
Dalle loro mani grondi il crisma
su tutto ciò che accarezzano.
Fa’ risplendere di gioia i loro corpi.
Rivesti loro di abiti nuziali e cingili con cinture di luce
perché, per essi e per tutti, lo Sposo non tarderà.
Le foto pubblicate in queste due pagine
sono di Scatti Urbani - Rivoli.
Tonino Bello
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SACERDOZIO
Giovedì 14 giugno
Talk-show
con don Paolo
Domenica
17 giugno
Pranzo
comunitario
SACERDOZIO
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Domenica 17 giugno
Messa alla Consolata
dopo il pellegrinaggio
Ma chi è il sacerdote?!?
Vive ed opera nel mondo,
ma non appartiene al mondo.
È figlio di uomini,
ma ha l'autorità di renderli figli di Dio.
È povero, ma ha il potere di comunicare ai fratelli
ricchezze infinite.
È debole, ma rende forti i deboli col pane della vita.
È servitore, ma davanti a lui si inginocchiano
gli Angeli.
È mortale,
ma ha il compito di trasmettere l'immortalità.
Cammina sulla terra,
ma i suoi occhi sono rivolti al cielo.
Collabora al benessere degli uomini,
ma non li distoglie dalla méta finale che è il Paradiso.
Può fare cose che neppure Maria e gli Angeli
possono compiere:
celebra la Messa e perdona i peccati.
Quando celebra ci sovrasta di qualche gradino,
ma la sua azione tocca il cielo.
Quando assolve rivela la potenza di Dio
che perdona i peccati e ridona la vita.
Quando insegna propone la Parola di Gesù:
«Io sono la Via, la Verità e la Vita».
Quando prega per noi il Signore lo ascolta,
perché lo ha costituito "Pontefice",
cioè ponte di collegamento fra Dio e i fratelli.
Quando lo accogliamo
diventa l'amico più sincero e fedele.
È l'uomo più amato e più incompreso;
il più cercato e a volte il più rifiutato.
È la persona spesso criticata,
perché deve confermare con il suo esempio
l'autenticità del messaggio.
È il fratello universale, il cui mandato
è solo quello di servire, senza nulla pretendere.
Se è santo, lo ignoriamo;
se è mediocre, lo disprezziamo.
Se è generoso, lo sfruttiamo;
se è "interessato", lo critichiamo.
Se siamo nel bisogno, lo assilliamo;
se vengono meno le necessità, lo dimentichiamo.
E solo quando ci sarà sottratto comprenderemo
quanto ci fosse indispensabile e caro.
don Novello Pederzini
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SACERDOZIO
TOTOPRETI…
un quiz sulla presenza dei sacerdoti nella diocesi di Torino
Vi propongo un quiz… per poter rispondere procuratevi una calcolatrice
e l’annuario della diocesi di Torino. Pronti: quanti preti con meno di 75
anni ci saranno nella diocesi di Torino da qui a quindici anni?
Qualcuno un po’ più accorto mi potrà dire che non basta l’annuario e la
calcolatrice, ma serve anche un po’ di calcolo delle probabilità, perché
alcuni dati sono delle incognite. Allora ipotizziamo 4 ordinazioni all’anno
e che nessun prete che entra in questa statistica si ammali, muoia, lasci
il ministero.
Tra quindici anni saremmo all’incirca 270 preti sotto i 75 anni… Con
2.000.000 di abitanti, 650 parrocchie, con gli ospedali, le associazioni,
le scuole, gli incarichi in curia e tutto ciò che la fantasia pastorale farà
nascere e a cui bisognerà dare un’attenzione pastorale. Davanti a queste
cifre non si può che rimanere attoniti e impauriti… credo che chiunque
non possa che accorgersi della sproporzione dei numeri e della gran mole
di lavoro che spetterà a quei 270 preti!
E allora cosa fare? Proviamo a passare dal quiz e dal calcolo statistico a
uno sguardo profetico… che è fatto di realtà, di certezza che lo Spirito
Santo non ci abbandona e che la Chiesa di Torino sia in grado di mettere
in gioco tutti i talenti di ragionamento, di riflessione e di rinnovamento
che lo Spirito le dona.
Vi (ri)propongo un quiz… quanti preti ci saranno tra quindici anni sotto
i 75 anni nella diocesi di Torino? Saranno ben 270! 270 missionari, che
testimoniano la presenza di Dio nel mondo nel suo Figlio Gesù, che sapranno camminare con tanti laici missionari, con i diaconi, con i religiosi, tutti insieme con la voglia di far conoscere la concretezza dell’amore
di Dio nel momento storico in cui si vivrà… 270 preti che incontreranno
persone, che potranno condividere responsabilità, che spinti dallo Spirito
vivranno in una chiesa attenta a tutti i carismi e a tutte i talenti. 270 preti
che cammineranno da fratelli con la responsabilità della presidenza di più
comunità.
Perché questa profezia si possa realizzare, bisognerà vivere un cammino
di conversione; una conversione che dobbiamo vivere per primi noi preti,
ma anche le comunità cristiane; una conversione che ci metta intorno a
un tavolo, che ci permetta di condividere la visione di Chiesa e del ruolo del presbitero che ci sono nell’esperienza di ogni comunità; una con-
Curiosità
Il territorio dell’Arcidiocesi di Torino si articola in 4 distretti, con l’area metropolitana torinese in posizione centrale: intorno a questo
asse ruotano tre grandi aree che si aprono seguendo i quattro punti
cardinali. Le Zone Vicariali ripartite nei Distretti sono in totale 26,
mentre le parrocchie, organizzate in 64 Unità Pastorali, raggiungono
la ragguardevole quota di 357.
Rivoli fa parte dell’Unità Pastorale 36, il cui moderatore è don Giacomo Crotti (Parrocchia San Giovanni Bosco).
La popolazione complessiva del territorio diocesano si aggira intorno
ai 2.000.000 di abitanti.
versione che ci permetta di continuare a
mettere il Signore Gesù al centro della
nostra esperienza ecclesiale, liberandoci
dei lacci che spesso ci legano.
Perché questa profezia si possa realizzare bisogna oggi iniziare nuovi modi di vivere la pastorale (come capita già da alcuni anni a Rivoli, a San Mauro Torinese,
a Bra e a Savigliano e che da settembre
incominceranno anche in altre unità pastorali della diocesi), in cui più preti condividano la responsabilità pastorale concretamente di più parrocchie, che più
comunità parrocchiali lavorino insieme
nella testimonianza del Signore Risorto,
nella convinzione che non difendendo i
diritti della propria parrocchietta si è testimoni credibili, ma nel come si è capaci
ad apprezzare e ad amare i fratelli e le
sorelle delle altre comunità parrocchiali
e da come concretamente saremmo uniti nelle città in cui viviamo.
Perché questa profezia si realizzi bisogna
oggi incominciare a pregare, pensare,
progettare, confrontare idee, esperienze, visioni per poter arrivare tra quindici
anni avendo fatto tutto ciò che ci è stato
possibile, per permettere allo Spirito di
trovare 270 preti non schiacciati dagli
impegni e dalle responsabilità, ma molti
missionari laici, preti, diaconi e religiosi
che insieme testimoniano la fede nel Signore Gesù ai 2.000.000 di abitanti della
nostra diocesi.
don Claudio Furnari
parroco a San Mauro Torinese
presso S. Maria Pulcherada e S. Anna
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GIOVANI
Giovani in partenza per Kenya, Uganda e Benin
Messa del Mandato
Domenica 24 giugno 2012,
in occasione della festa della
Madonna della Consolata, i
Missionari concelebrano alla
Stella la Santa Messa delle
ore 11, presieduta da padre
Sandro Carminati, superiore
regionale dei missionari e
viene consegnato il mandato
ai giovani in partenza verso il
Kenya, l’Uganda e il Benin.
GIOVANI
Concerto Corogiò 9 giugno 2012
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ANNO DELLA FEDE
Un anno di "fede"
per una "barca" in difficoltà
Perché un anno dedicato alla fede?
Gli obiettivi sono stati precisati dallo
stesso Papa nelle lettera di indizione
Porta Fidei: «Desideriamo che questo
Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e
con rinnovata convinzione, con fiducia
e speranza. Sarà un'occasione propizia
anche per intensificare la celebrazione
della fede nella liturgia, e in particolare
nell’Eucaristia... Nel contempo, auspichiamo che la testimonianza di vita dei
credenti cresca nella sua credibilità».
Un logo che sintetizza il programma
Il logo rappresenta una barca, immagine
della Chiesa, in navigazione sui flutti. L’albero maestro è una croce che issa le vele
le quali, con segni dinamici, realizzano il
trigramma di Cristo (IHS)1. Sullo sfondo
delle vele è rappresentato il sole che, associato al trigramma, rimanda all’Eucaristia2.
Urgenza della missione
È ormai evidente per tutti che la fede è
in crisi: siamo passati da "credenti poco
praticanti" ai "praticanti poco credenti". Ridotti al "resto d'Israele", i cristiani
sono una minoranza sempre più sottile
che continua a "praticare" una fede ormai lontana, rituale, insignificante… incapace di diventare senape che smuove
le montagne, lievito che aiuta a dare un
senso alla vita.
NOTE
1. JHS. Interpretazione più diffusa:
"Gesù Salvatore degli Uomini".
2. Per ogni informazione è già disponibile il sito Internet www.annusfidei.va, multilingue e consultabile da tutti i dispositivi mobili.
A settembre uscirà nelle diverse
lingue il sussidio pastorale Vivere
l’Anno della fede, preparato per
accompagnare, in primo luogo, la
comunità parrocchiale, e quanti
vorranno inserirsi nell’intelligenza
dei contenuti del Credo.
Confronto con la modernità
Un cristianesimo "stanco" definisce bene
la situazione di un percorso di fede che
via via è stato emarginato dalla modernità (ideologia e fede essa stessa!). Sembra
che non ci sia spazio per la fede cristiana
in questo mondo che corre non si sa perché, né verso dove. La fede sembra un
intralcio in questo spericolato e costante rincorrere una felicità fatta di cose ed
eventi, di ricorrenze e feste; sembra incapace di intercettare questa rincorsa affannosa, sintomo di una diffusa insicurezza,
con la proposta gioiosa ed esaltante di una
fede giovane e viva, forte e "moderna".
Un ritorno alle origini
Da sempre, nella storia, si ricorre agli inizi per rinverdire la speranza originale.
Anche per la fede bisogna ritornare alla
"Pentecoste", a quell'evento che ha
"messo a fuoco" la realtà del Dio fatto
uomo, la verità di un Dio che diventa ragione profonda di vita per ciascuno e per
il mondo.
Non serve il rimpianto per il tempo passato o il desiderio di ripercorrere strade
già frequentate… è necessario rimettere al centro l'essenziale del messaggio
evangelico: Dio ti ama veramente e Gesù
lo ha testimoniato per le strade della Palestina.
Testimoni che testimoniano
Noi siamo chiamati a continuare questa
strada: il testimone della fede che abbiamo ricevuto, dobbiamo consegnarlo ad
altri che proseguano la corsa.
Una corsa difficile e impegnativa, ma
come ogni gara con le sue soddisfazioni:
la fatica sarà ripagata!
Silvano Giordani
ANNO DELLA FEDE
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NOTE
Scheda delle celebrazioni
L'Anno della fede indetto dal Papa per celebrare i 50 anni del Concilio Vaticano
II e i 20 del Catechismo della Chiesa Cattolica, sarà scandito da numerosi eventi,
presieduti dallo stesso Benedetto XVI. L'arcivescovo Rino Fisichella, presidente del
Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, responsabile degli eventi, li ha
presentati ufficialmente.
Giovedì 11 ottobre 2012 (50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II3)
Solenne Apertura dell'Anno della fede in piazza san Pietro.
Domenica 21 ottobre 2012
Canonizzazione di 6 martiri e confessori della fede4, in piazza San Pietro.
Venerdì 25 gennaio 2013
Tradizionale celebrazione ecumenica nella Basilica di San Paolo fuori le Mura
con un carattere ecumenico più solenne5.
Sabato 2 febbraio 2013
Celebrazione per tutte le persone consacrate nella Basilica di San Pietro6.
Domenica 24 marzo 2013 (Domenica delle Palme)
Dedicata ai giovani che si preparano alla Giornata Mondiale della Gioventù. Domenica 28 aprile 2013
Dedicata ai giovani che hanno ricevuto il sacramento della Confermazione.
Domenica 5 maggio 2013
Dedicata alla celebrazione della fede, alla pietà popolare, alla forma peculiare di
fede di popolo delle Confraternite.
Sabato 18 maggio 2013 (Vigilia di Pentecoste)
Dedicata a tutti i Movimenti.
Domenica 2 giugno 2013 (Festa del Corpus Domini)
Tradizionale processione eucaristica, seguita da una Solenne Adorazione in piazza
Santa Maria Maggiore (in contemporanea in tutto il mondo a livello locale)7.
Domenica 16 giugno 2013
Dedicata alla testimonianza del Vangelo della vita: dignità e promozione della vita,
comunque, in ogni condizione.
Domenica 7 luglio 2013
In piazza San Pietro, conclusione del pellegrinaggio di seminaristi, novizi e novizie,
e quanti sono in cammino vocazionale.
Da Mercoledì 23 a Domenica 28 luglio 2013
Tre grandi celebrazioni in Brasile in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro.
Domenica 29 settembre 2013
A Roma celebrazione speciale per i Catechisti8.
Domenica 13 ottobre 2013
con tutte le realtà mariane per evidenziare in Maria, Madre di Dio, l'icona della
fede di ogni credente.
Domenica 24 novembre 2013
Giornata conclusiva dell'Anno della Fede, presieduta dal Papa.
3. Solenne celebrazione eucaristica con tutti i Padri Sinodali, i
presidenti delle Conferenze Episcopali e i Padri conciliari ancora
viventi.
4. Jacques Barthieu sacerdote
gesuita, martire missionario in
Madagascar (1896); Pietro Calungsod laico catechista, martire
nelle Filippine (1672); Giovanni
Battista Piamarta, sacerdote testimone della fede nell'educazione alla gioventù (1913); Madre
Marianne (Barbara Cope) testimone della fede nel lebbrosario di Molokai (1918); Maria del
Monte Carmelo, religiosa in Spagna (1911), Caterina Tekakwitha,
laica indiana convertita alla fede
cattolica (1680), e Anna Schaffer,
laica bavarese, testimone dell'amore di Cristo dal letto di sofferenza (1925)
5. Una preghiera perché con la
comune professione del Simbolo
i cristiani che hanno ricevuto lo
stesso battesimo non dimentichino la via dell'unità come segno
visibile da offrire al mondo.
6. La fede richiede anche segni
concreti che orientano a mantenere viva l'attesa del Signore che
ritorna.
7. Nella cattedrale e in ogni chiesa dove sarà possibile si realizzerà il silenzio della contemplazione
a testimonianza della fede che
contempla il mistero del Dio vivo
e presente in mezzo a noi con il
suo Corpo e il suo Sangue.
8. Importanza della catechesi
nell'intelligenza e nella crescita
della fede per la vita personale e
comunitaria. Occasione per ricordare anche il ventesimo anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.
PASTORALE BATTESIMALE
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Pastorale Battesimale
Risonanze dall’Assemblea Diocesana (1-8 giugno 2012)
Il nostro Arcivescovo, monsignor Cesare
Nosiglia, nella sua Lettera Pastorale “Sulla tua Parola getterò le reti” di settembre
2011 ha invitato a sostare e a riflettere, in
questi primi due anni del Piano Pastorale
Diocesano, sul sacramento del Battesimo,
in quanto merita un'attenzione centrale,
nuova e creativa. L'obiettivo del lavoro è
di promuovere un itinerario di Pastorale
Battesimale concorde nei tempi e nei contenuti, con grande qualità di impostazione e di svolgimento, capace di esprimere l'autenticità e la forza
della nostra fede in chiave missionaria. Anche il Santo Padre Benedetto
XVI, nella Lettera apostolica “Porta Fidei”, indica il Battesimo come “porta della fede”, che introduce alla vita di comunione con Dio e permette
l'ingresso nella Chiesa. Attraversare quella porta implica immettersi in un
cammino che dura tutta la vita. Occorre, scrive il Papa, una nuova evangelizzazione per trasmettere la fede cristiana, perché essa non è più un
presupposto ovvio del vivere comune. L’Assemblea Diocesana di quest’anno ha dunque avuto per titolo: “Il Battesimo, porta della fede e della vita
cristiana”.
Ma che cosa si intende per Pastorale Battesimale?
Lo ha spiegato bene monsignor Giuseppe Cavallotto, vescovo di Cuneo e
di Fossano, nella serata del 1° giugno al Santo Volto: è la prima parte del
percorso d’iniziazione cristiana in stile catecumenale, che va dall’attesa
del figlio al suo ingresso nella scuola primaria. Si svolge attraverso l’accoglienza, l’annuncio, l’accompagnamento e l’educazione alla vita di fede
delle giovani famiglie.
L’itinerario catechistico può essere suddiviso in tre fasi:
1. La prima fase inizia con l’attesa in gravidanza, l’accoglienza della coppia,
la nascita, la preparazione al sacramento e si conclude con la celebrazione
del Battesimo, verso i 5 o 6 mesi di vita del bambino;
2. La seconda fase va dalla celebrazione del sacramento ai tre anni, vuole
sviluppare il senso religioso del bambino e ravvivare la fede di genitori,
padrini e madrine;
3. La terza fase va da quattro a sei anni, è il tempo della pre-catechesi vera
e propria di tutta la famiglia, per aiutarla ad incarnare la presenza di Gesù
Cristo nel quotidiano, dandole vita e significato.
Il cammino continuerà poi dai 6 ai 14 anni per il fanciullo e la sua famiglia,
raccordandosi a quello che tradizionalmente viene chiamato “il catechismo”.
La famiglia sta al centro di tutto il percorso d’iniziazione cristiana.
Infatti, è il grembo materno che genera alla vita, si prende cura dei figli
e ha una primaria missione di educazione e di trasmissione della fede; la
comunità ecclesiale non deve sostituirsi alla famiglia, ma deve sostenerla
e fortificarla nel suo ruolo. La promozione della pastorale battesimale è
una specifica scelta di evangelizzazione delle famiglie, occasione di crescita della fede e di inserimento nella comunità cristiana.
Nell’Arcidiocesi di Torino e nelle nostre
Parrocchie esistono diverse esperienze
di itinerari battesimali.
Si tratta di percorsi che non si limitano
a una semplice preparazione al rito del
Battesimo e che sono stati registrati nelle assemblee svolte nei Distretti (Torino
città, Ovest, Sud-est, Nord), coordinate
dai Vicari episcopali territoriali. Da parte
di operatori pastorali, sacerdoti e famiglie sono emerse risorse, proposte e difficoltà, poi sintetizzate da don Michele
Roselli, direttore dell’Ufficio Catechistico
Diocesano, nella serata conclusiva al Santo Volto. Se quasi tutti segnalano la scarsa
motivazione di fede delle famiglie che domandano il Battesimo, tutti riconoscono
che occorre non scoraggiarsi, ma essere
stimolati a rinnovare le ragioni dell’annuncio del Vangelo.
Tra le proposte concrete: la valorizzazione del periodo della gravidanza, la visita
delle coppie a casa, il coinvolgimento della comunità durante la celebrazione del
sacramento, l’aggancio delle famiglie nel
dopo Battesimo anche attraverso le scuole materne, il coinvolgimento di padrini,
madrine e nonni. Si auspicano la formazione di équipe di catechisti-accompagnatori, la condivisione di energie e risorse a livello di Unità Pastorale, il cambio di
mentalità in senso missionario da parte
della Comunità cristiana.
Gli operatori hanno evidenziato che è
necessaria un’integrazione delle diverse
dimensioni della pastorale, che colleghi i
corsi di preparazione al matrimonio alla
pastorale battesimale e questa alla catechesi dei bambini e dei ragazzi, fino ai
cammini di pastorale giovanile.
PASTORALE DELLA FAMIGLIA
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Passi condivisi
per il nuovo anno pastorale
Nel suo intervento finale, il Vescovo Cesare ha raccolto l’ampio materiale, le proposte
e i suggerimenti dell’assemblea, che si è svolta in modo sinodale (ovvero con ampia
partecipazione di sacerdoti, laici, religiosi/e, diaconi), per operare un discernimento e
scrivere, durante i mesi estivi, la nuova Lettera Pastorale per l’anno 2012/13.
L’Arcivescovo ha posto la famiglia
come soggetto dell’iniziazione cristiana.
La famiglia è la prima responsabile della
propria crescita, non solo al suo interno,
ma anche nei confronti delle altre famiglie e dell’intera Comunità.
La Parrocchia, famiglia di famiglie, deve
andare a cercare sul territorio le famiglie in modo missionario, gratuito e
amichevole, creando intorno a loro un
ambiente accogliente, sereno e fraterno, dove al centro sono le persone, il
dialogo e le relazioni prima delle proposte e dei programmi.
Ha suggerito alcuni passi da condividere nell’anno pastorale che sta
iniziando, ripresi e approfonditi nella Lettera Pastorale:
• promuovere itinerari di fede e di vita
cristiana, che si sviluppino nel tempo
necessario, in cui esplicitare l’annuncio
pasquale, proporre alcuni brani biblici,
spiegare i segni del Battesimo, riflettere
sulle motivazioni che hanno condotto a
chiedere il sacramento, dialogare sugli
impegni per l’educazione cristiana dei
bambini in casa
• tracciare un percorso di riferimento
con caratteristica catecumenale:
1. incontri nelle case e in Parrocchia prima del Battesimo, con presentazione
alla Comunità di genitori e bambini nella messa domenicale
2. celebrazione del sacramento aperta
alla Comunità, con valorizzazione del
Battistero (che deve essere un vero fonte battesimale e non una “ bacinella”!)
3. periodo di mistagogia (ripresa del significato dei segni e del sacramento nella vita quotidiana) nei mesi successivi,
in modo che il Battesimo stia al centro
di questa prima parte dell’itinerario
4. accompagnamento di genitori e bimbi nei primi 3 anni di vita, con incontri
sporadici e celebrazioni connesse a feste significative.
5. da 3 a 6 anni programmare incontri
mensili, in cui siano protagonisti i bambini, i genitori e i nonni
• formare coppie e catechisti della famiglia, con appositi Corsi promossi
dall’Ufficio Catechistico nei Distretti e
nelle Unità Pastorali della Diocesi
• utilizzare come sussidio il libro di catechismo “Lasciate che i bambini vengano a me”
• collegare la pastorale battesimale
all’Anno della Fede, indetto dal Papa
per il 2012/13
Il Vescovo Cesare ci invita a una
conversione pastorale e di mentalità, da promuovere in modo coraggioso tra tutti noi.
È terminato il tempo di una Parrocchia
che si reputa autosufficiente e autoreferenziale e si va in modo irreversibile
verso una Parrocchia che opera in stretta correlazione e sinergia con le altre
Comunità e realtà del territorio, in una
prospettiva ampia di ecclesialità. Monsignor Nosiglia ci sprona caldamente a
scommettere di più sulle famiglie, a favorire la responsabilità dei laici, a operare insieme tra Parrocchie e nell’Unità
Pastorale.
La Madonna della Stella, che festeggiamo quale Patrona della nostra Città di
Rivoli, ci guidi e ci sostenga in questo
cambiamento!
Raffaella Priasco
“
La famiglia è la prima
responsabile della propria crescita, non solo
al suo interno, ma anche nei confronti delle
altre famiglie e dell’intera Comunità. La Parrocchia deve andare a
cercare sul territorio
le famiglie in modo
missionario, gratuito
e amichevole, creando
intorno a loro un ambiente accogliente, sereno e fraterno.
”
14
INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE
Settimo Incontro Mondiale delle Famiglie a Milano
Benedetto XVI e la tutela della Famiglia, cuore di tutto
Da venerdì 1 a domenica 3 giugno Benedetto XVI ha partecipato alle fasi finali del VII
Incontro Mondiale delle Famiglie. Molti gli incontri, molte le sue sollecitazioni a tutti i
settori della società civile affinché tutelino con forza la famiglia.
Festa delle Testimonianze
Nella serata di sabato 2 giugno quasi mezzo milione di persone hanno partecipato
alla Festa delle Testimonianze nell’ambito del VII Incontro Mondiale delle Famiglie, nel Parco Bresso di Milano. Alle
20.30 è giunto il Santo Padre che ha partecipato alla Festa e ha risposto
alle domande, formulate da alcune famiglie presenti, intervallate da canzoni e musica. La crisi economica, la situazione dei divorziati nella Chiesa
e l’indissolubilità del matrimonio sono stati alcuni dei temi affrontati. Benedetto XVI ha ricordato anche la sua infanzia in famiglia.
Una coppia di fidanzati del Madagascar che segue gli studi universitari
in Italia, ha espresso il suo timore alla prospettiva del “per sempre”
che implica il matrimonio.
Il Papa ha risposto che l’innamoramento, come sentimento, non è forse
sempre perpetuo. “Il sentimento dall’amore deve essere purificato, deve
andare in un cammino di discernimento, cioè devono entrare anche la
ragione e la volontà. Nel Rito del Matrimonio, la Chiesa non dice: ‘Sei innamorato?’, ma ‘Vuoi’, ‘Sei deciso’. Cioè l’innamoramento deve divenire vero
amore coinvolgendo la volontà e la ragione in un cammino, che è quello
del fidanzamento, di purificazione, di più grande profondità, così che realmente tutto l’uomo, con tutte le sue capacità, con il discernimento della
ragione, la forza di volontà, dice: ‘Sì, questa è la mia vita’. E qui è importante che sia coinvolta anche la comunità della parrocchia, la Chiesa, gli
amici”, la fede, Dio stesso.
Una famiglia brasiliana ha presentato
il problema dei divorziati risposati che
vorrebbero riavvicinarsi alla Chiesa, ma
che non possono accedere ai sacramenti.
Benedetto XVI ha detto: “Questo problema dei divorziati risposati è una delle
grandi sofferenze della Chiesa di oggi. E
non abbiamo semplici ricette. Molto importante sarebbe, naturalmente, la prevenzione, cioè approfondire fin dall’inizio
l’innamoramento in una decisione profonda, maturata; inoltre, l’accompagnamento nel loro cammino. E poi, quanto
a queste persone, dobbiamo dire - come
lei mi ha detto - che la Chiesa le ama,
ma esse devono vedere e sentire questo
amore”. Le parrocchie e altre comunità
cattoliche devono “fare realmente il possibile perché esse sentano di essere amate, accettate, che non sono ‘fuori’ anche
se non possono ricevere l’assoluzione e
l’Eucaristia: devono sentire che realmente entrano in comunione con il Corpo di
Cristo se l’Eucaristia è vera e partecipata.
Anche senza la ricezione ‘corporale’ del
Sacramento, possiamo essere spiritualmente uniti a Cristo nel suo Corpo. È importante che realmente trovino la possibilità di vivere una vita di fede e possano
vedere che la loro sofferenza è un dono
per la Chiesa, perché servono così a tutti anche per difendere la stabilità dell’amore, del Matrimonio: è un soffrire nella
comunità della Chiesa per i grandi valori
della nostra fede”.
Una famiglia greca ha domandato al Santo Padre ciò che le famiglie possono fare
di fronte alla crisi, per non perdere la
speranza.
“Le parole sono insufficienti - ha risposto
Benedetto XVI - Dovremmo fare qualcosa
di concreto e tutti soffriamo del fatto che
siamo incapaci di fare qualcosa di concreto. Parliamo prima della politica: mi sem-
INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE
bra che dovrebbe crescere il senso della
responsabilità in tutti i partiti, che non
promettano cose che non possono realizzare, che non cerchino solo voti per sé,
ma siano responsabili per il bene di tutti e
che si capisca che politica è sempre anche
responsabilità umana, morale davanti a
Dio e agli uomini. Cerchiamo che ognuno
faccia il suo possibile, pensi a sé, alla famiglia, agli altri con grande senso di responsabilità, sapendo che i sacrifici sono
necessari per andare avanti. Io penso che
forse gemellaggi tra città, tra famiglie, tra
parrocchie, potrebbero aiutare.
Così anche le parrocchie, le città: che realmente assumano responsabilità, aiutino in senso concreto. E siate sicuri: io
e tanti altri preghiamo per voi, e questo
pregare non è solo dire parole, ma apre il
cuore a Dio”.
Cat Tien, una bambina vietnamita di
sette anni ha chiesto al Santo Padre di
raccontare qualcosa della sua famiglia e
della sua infanzia.
Benedetto XVI ha ricordato che: “Il punto essenziale era per noi sempre la domenica, ma la domenica cominciava già
il sabato pomeriggio. Il padre ci diceva le
letture, le letture della domenica. Entravamo già nella liturgia, in atmosfera di
gioia. Il giorno dopo andavamo a Messa.
Io sono di casa vicino a Salisburgo, quindi abbiamo avuto molta musica - Mozart,
Schubert, Haydn - e quando cominciava
il Kyrie era come se si aprisse il cielo.
Eravamo un cuore e un’anima sola, con
tante esperienze comuni, anche in tempi
molto difficili, perché era il tempo della
guerra, prima della dittatura, poi della
povertà. Ma questo amore reciproco che
c’era tra di noi, questa gioia anche per
cose semplici era forte e così si potevano superare e sopportare anche queste
cose.
E così siamo cresciuti nella certezza che
è buono essere un uomo, perché vedevamo che la bontà di Dio si rifletteva
nei genitori e nei fratelli. Così, in questo
contesto di fiducia, di gioia e di amore
eravamo felici e penso che in Paradiso
dovrebbe essere simile a come era nella mia gioventù. In questo senso spero
di andare ‘a casa’, andando verso l’altra
parte del mondo”.
15
Cari sposi,
diventate Vangelo vivo
Cari sposi, nel vivere il matrimonio voi non vi donate qualche cosa o
qualche attività, ma la vita intera. E il vostro amore è fecondo innanzitutto per voi stessi, perché desiderate e realizzate il bene l’uno dell’altro, sperimentando la gioia del ricevere e del dare. È fecondo poi nella
procreazione, generosa e responsabile, dei figli, nella cura premurosa per
essi e nell’educazione attenta e sapiente. È fecondo infine per la società,
perché il vissuto familiare è la prima e insostituibile scuola delle virtù sociali, come il rispetto delle persone, la gratuità, la fiducia, la responsabilità,
la solidarietà, la cooperazione. Cari sposi, abbiate cura dei vostri figli e, in
un mondo dominato dalla tecnica, trasmettete loro, con serenità e fiducia, le ragioni del vivere, la forza della fede, prospettando loro mete alte e
sostenendoli nelle fragilità.
Ma anche voi figli, sappiate mantenere sempre un rapporto di profondo
affetto e di premurosa cura verso i vostri genitori, e anche le relazioni tra
fratelli e sorelle siano opportunità per crescere nell’amore.
Il progetto di Dio sulla coppia umana trova la sua pienezza in Gesù Cristo,
che ha elevato il matrimonio a Sacramento. Cari sposi, con uno speciale
dono dello Spirito Santo, Cristo vi fa partecipare al suo amore sponsale,
rendendovi segno del suo amore per la Chiesa: un amore fedele e totale.
Care famiglie, chiedete spesso, nella preghiera, l’aiuto della Vergine Maria
e di san Giuseppe, perché vi insegnino ad accogliere l’amore di Dio come
essi lo hanno accolto.
La vostra vocazione non è facile da vivere, specialmente oggi, ma quella
dell’amore è una realtà meravigliosa, è l’unica forza che può veramente trasformare il mondo. Davanti a voi avete la testimonianza di tante
famiglie, che indicano le vie per crescere
nell’amore: mantenere un costante rapporto con Dio e partecipare alla vita ecclesiale, coltivare il dialogo, rispettare il
punto di vista dell’altro, essere pronti al
servizio, essere pazienti con i difetti altrui, saper perdonare e chiedere perdo-
16
INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE
no, superare con intelligenza e umiltà gli
eventuali conflitti, concordare gli orientamenti educativi, essere aperti alle altre
famiglie, attenti ai poveri, responsabili
nella società civile. Sono tutti elementi
che costruiscono la famiglia. Viveteli con
coraggio, certi che, nella misura in cui,
con il sostegno della grazia divina, vivrete l’amore reciproco e verso tutti, diventerete un Vangelo vivo, una vera Chiesa
domestica.
Una parola vorrei dedicarla anche ai fedeli che, pur condividendo gli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia, sono
segnati da esperienze dolorose di fallimento e di separazione. Sappiate che il
Papa e la Chiesa vi sostengono nella vostra fatica. Vi incoraggio a rimanere uniti
alle vostre comunità, mentre auspico che
le diocesi realizzino adeguate iniziative di
accoglienza e vicinanza.
Nel libro della Genesi, Dio affida alla coppia umana la sua creazione, perché la
custodisca, la coltivi, la indirizzi secondo
il suo progetto. L’uomo e la donna sono
immagine di Dio anche in questa opera
preziosa, che devono compiere con lo
stesso amore del Creatore. Il progetto di
Dio e la stessa esperienza mostrano che
non è la logica unilaterale dell’utile proprio e del massimo profitto quella che
può concorrere ad uno sviluppo armonico, al bene della famiglia e ad edificare
una società più giusta, perché porta con
sé concorrenza esasperata, forti disuguaglianze, degrado dell’ambiente, corsa ai
consumi, disagio nelle famiglie. Anzi, la
mentalità utilitaristica tende ad estendersi anche alle relazioni interpersonali e
familiari, riducendole a convergenze precarie di interessi individuali e minando la
solidità del tessuto sociale.
Un ultimo elemento. L’uomo, in quanto
immagine di Dio, è chiamato anche al
riposo e alla festa. Il racconto della creazione si conclude con queste parole: «Dio,
nel settimo giorno, portò a compimento
il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva
fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo
consacrò» (Gen 2,2-3). Per noi cristiani, il
giorno di festa è la Domenica, giorno del
Signore, Pasqua settimanale. È il giorno
della Chiesa, assemblea convocata dal
Signore attorno alla mensa della Parola
e del Sacrificio Eucaristico, per nutrirci di
Lui, entrare nel suo amore e vivere del suo
amore. È il giorno dell’uomo e dei suoi valori: convivialità, amicizia, solidarietà, cultura, contatto con la natura, gioco, sport.
È il giorno della famiglia, nel quale vivere
assieme il senso della festa, dell’incontro,
della condivisione, anche nella partecipazione alla Santa Messa. Care famiglie, pur
nei ritmi serrati della nostra epoca, non
perdete il senso del giorno del Signore! È
come l’oasi in cui fermarsi per assaporare
la gioia dell’incontro e dissetare la nostra
sete di Dio.
Famiglia, lavoro, festa: tre doni di Dio,
tre dimensioni della nostra esistenza
che devono trovare un armonico equilibrio. Armonizzare i tempi del lavoro e le
esigenze della famiglia, la professione e
la maternità, il lavoro e la festa, è importante per costruire società dal volto umano. In questo privilegiate sempre la logica
dell’essere rispetto a quella dell’avere: la
prima costruisce, la seconda finisce per
distruggere. Occorre educarsi a credere,
prima di tutto in famiglia, nell’amore autentico, quello che viene da Dio e ci unisce
a Lui e proprio per questo «ci trasforma in
un Noi, che supera le nostre divisioni e ci
fa diventare una cosa sola, fino a che, alla
fine, Dio sia “tutto in tutti”».
(Dal discorso di Benedetto XVI,
domenica 3 giugno a Bresso,
davanti a 350 mila fedeli)
VISITA PASTORALE
17
visita pastorale
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IL NOSTRO VESCOVO CESARE
VIENE A TROVARCI
La visita pastorale alle parrocchie di Rivoli
“Nessuno si senta escluso o estraneo a questa visita, ma tutti possano
godere di un segno di attenzione, di accoglienza”. Con queste parole la
preghiera esprime il carattere della visita pastorale del Vescovo di Torino,
Cesare Nosiglia, alle nostre parrocchie. La visita pastorale è il periodo durante il quale il “pastore”, il Vescovo, non facile ad essere raggiunto, sarà
nelle nostre parrocchie. Chiunque potrà accostarlo, parlargli, far sentire,
se necessario, le proprie rimostranze, pregare e riflettere con lui. Non sarà
un periodo breve: il Vescovo sarà nelle sette parrocchie dell’Unità pastorale di Rivoli dal 15 settembre al 21 ottobre. L’inizio coinciderà con la ricorrenza della Madonna della Stella, festa patronale della città. La visita avrà
momenti diversi: quelli burocratici e formali durante i quali il Vescovo si
occuperà dell’aspetto liturgico e canonico delle parrocchie, delle chiese,
degli arredi sacri, degli archivi, della situazione economica-amministrativa;
e quelli essenzialmente pastorali, di contatto con tutte le realtà umane ed
ecclesiali della città. Incontrerà i sacerdoti, i diaconi, le comunità religiose,
i consigli pastorali ed economici, i giovani, gli ammalati. Avrà contatti con il
consiglio comunale, con la giunta, le scuole, l’ospedale. È previsto l’incontro “con fratelli e sorelle di altre confessioni cristiane e di altre religioni”.
Di là da questi incontri organizzati, il Vescovo sarà disponibile per chiunque
abbia bisogno di parlargli. Ma perché questi incontri? Per conoscere la realtà viva di ogni parrocchia, per sapere che cosa di fatto accade, in quale
modo si vive la fede in Cristo, per ripartire poi con passo nuovo e diverso
se necessario. La visita canonica non è cosa nuova, è una forma collaudata
dall’esperienza dei secoli, ma in questo momento assume una caratteristi-
PREGHIERA PER LA VISITA PASTORALE
Signore, aumenta la nostra fede.
Fa’ che in mezzo alle intemperie del male che affliggono questo mondo, non
perdiamo mai la fiducia in Te, che sei Salvatore potente. Guarda la nostra
comunità diocesana e parrocchiale che si affida al tuo amore di Padre, e
chiede l’aiuto del tuo Spirito, per seguire Cristo tuo Figlio sulla via della verità
e dell’amore.
Benedici la visita pastorale del Vescovo Cesare e rendici aperti e disponibili
a cogliere in essa i segni del tuo passaggio pasquale di speranza. Le nostre
comunità riunite attorno al loro Pastore, celebrino con gioia l’Eucaristia per
rinsaldare la loro unità, e vivere la carità, superando divisioni e indifferenza.
Alle famiglie, ai piccoli, ai giovani, agli anziani, ai malati e ai poveri, giunga
la buona novella del Vangelo, e sia portatrice di pace, di coraggio e di vita
nuova. Nessuno si senta escluso o estraneo a questa visita, ma tutti possano
godere di un segno di attenzione, di accoglienza e di misericordia. Si rinsaldi
nel cuore di ogni credente la convinzione che si è chiamati ad essere missionari diventando cristiani ogni giorno di più mediante l’ascolto della Parola di
Dio e la testimonianza della carità, verso i poveri e sofferenti. In tutti rinasca
la gioia e il coraggio di annunciare Cristo, in famiglia, nella comunità, e in
ogni ambiente di vita e di lavoro.
O Maria Santissima, Vergine Consolata patrona della Diocesi, e Ausiliatrice,
guida i nostri passi dietro il tuo Figlio Gesù, e mostraci in Lui la meta della
nostra speranza, per la vita eterna. Amen.
Il Vescovo Cesare
VISITA PASTORALE
ca eccezionale: è un’occasione unica per
richiamare tutti, sacerdoti e fedeli, al rinnovamento della propria vita cristiana, a
un’azione apostolica e missionaria più intensa. La fede cristiana sta passando uno
dei momenti forse più difficili della sua
storia. L’indifferenza religiosa è altissima:
non si è contro Dio, ma non ci si interessa
assolutamente di Lui.
Poche sono le persone che frequentano
in modo convinto la Messa domenicale o
gli incontri di formazione e di approfondimento della fede. Il numero dei sacerdoti
diminuisce in modo vistoso, l’incontro con
uno di loro è sempre più difficile, le parrocchie devono essere accorpate. I giovani sembrano scomparsi dalle nostre chiese, molte famiglie si formano al di fuori
dell’insegnamento e del clima cristiano,
le separazioni e i divorzi aumentano. La
presenza di altre religioni, in particolare
dell’Islam, pone problemi culturali, religiosi e pratici non indifferenti. “La società
in cui viviamo - aggiunge il Vescovo nella
lettera di indizione della visita - è meno
attenta ai valori dello Spirito e distratta da
tanti messaggi contraddittori che inducono atteggiamenti e comportamenti lontani dalla tradizione cristiana; dense nubi
sembrano addensarsi sul mondo e sull’umanità suscitando timori e paure che ci
fanno guardare al futuro con comprensibile preoccupazione”.
In questa visione negativa della realtà religiosa il Vescovo fa entrare con forza lo
spirito di Cristo: in noi credenti risuona
le fede di Pietro che accoglie l’invito di
Gesù a gettare le reti in mare, anche se
ha pescato tutta la notte e non ha preso
niente. Per questo pregheremo insieme,
rifletteremo insieme, ascolteremo insieme la parola di Dio e insieme decideremo
i passi da fare per dare alla comunità una
salutare scossa missionaria.
“Vorrei che la mia visita fosse come quella
di Giovanni Battista che a tutti proclamava: in mezzo a voi c’è uno che non conoscete; è Lui l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, accoglietelo e seguitelo”.
Questa è la visita canonica: un incontro
nuovo con Cristo, guidati dall’incoraggiamento e dalla parola del nostro Vescovo.
Fondamentale la nostra presenza.
Remo Lardori
PROGRAMMA VISITA PASTORALE
Gli eventi stampati in blu sono quelli dell’Unità Pastorale (per tutte le sette parrocchie insieme)
Sabato 15
Domenica 16
Giovedì 20
Venerdì 21
Sabato 22
Domenica 23
Venerdì 28
Sabato 29
Domenica 30 OTTOBRE
18.00 Stella
21.00 Stella
09.00 San Paolo
11.00 Tetti Neirotti
17.00
21.00 Teatro Borgonuovo
15.00 Ospedale Rivoli
21.00 Stella
15-17 San Bernardo 17.00 San Bernardo
21.00 San Martino
09.15 San Martino
10.00 San Martino
11.15 M.I.A. 16-19 Stella 21.00 S. Giovanni Bosco
09-12 San Giovanni Bosco 12.30 Missionari Consolata
16-18 San Giovanni Bosco
10.00 Stella
11.00 Stella
Giovedì 4
mattino
17.00 San Martino
21.00
Venerdì 5
07.30 Monastero S.Croce
mattino
15-18 San Martino
21.00 Stella
Sabato 6
09-12 S. Bernardo
15.30 Oratorio don Bosco
17.00 S. Giovanni Bosco 18.00 S. Giovanni Bosco 20.45 Teatro don Bosco Domenica 7 09.15 San Giovanni Bosco
10.00 San Giovanni Bosco
11.15 Maria Ausiliatrice
Giovedì 11
mattino
15.00 San Martino
17.00 Stella
21.00 San Giovanni Bosco
mattino
Venerdì 12
15-17 San Paolo (C.ne Vica)
Sabato 13
16.00 San Giovanni Bosco
18.00 San Francesco
Domenica 14 10.00 San Bernardo
11.00 San Bernardo
Giovedì 18
mattino
15.00 Tetti Neirotti
17.00 Tetti Neirotti
Venerdì 19
mattino
15-19 San Bartolomeo
21.00 Teatro Don Bosco
Domenica 21 09.00 San Bartolomeo
Santa Messa di apertura della Visita Pastorale
Processione cittadina
Santa Messa
Santa Messa
Incontro con tutti i Diaconi
Incontro CPP, CPAE, équipe U.P. 36
Visita
Gruppi Caritativi
Colloqui personali
Incontro bimbi catechismo
Incontro dei Giovani Sposi delle 4 parrocchie di Rivoli centro
Confessioni
Santa Messa
Santa Messa
Visita malati
Incontro “ristretto” per i Giovani
Colloqui personali con fedeli (Viale Carrù 9)
Pranzo
Visita malati
Confessioni
Santa Messa
visita pastorale
SETTEMBRE
19
Visita ad alcune realtà produttive (industrie, aziende…)
Incontro bimbi catechismo
Incontro con l’Amministrazione comunale
Santa Messa (Via Querro)
Scuole: “San Giuseppe” e “Salotto e Fiorito”
Malati, comunità psich. e anziani
Incontro Catechisti
Visita malati + casa di riposo “Villa Elena”
Ragazzi del catechismo
Animatori e giovani
Gruppi famiglia
Inaugurazione del nuovo impianto di proiezione “don Bosco digital”
Confessioni
Santa Messa (Viale Carrù 9)
Santa Messa (Via Stupinigi, 1)
Scuole: “Direzione Didattica III Circolo” Primaria Freinet-Rosselli
Incontro con i dirigenti scolastici di Rivoli
Scuola Media Levi
Incontro Gruppi Anziani
Incontro bambini catechismo
Associazioni e movimenti ecclesiali (Viale Carrù)
Scuole superiori statali: “Natta”, “Darwin” e “Romero”
Malati, Monastero, Catechismo bimbi
Cresimandi 2012/13 dell’U.P. 36
Santa Messa
Confessioni
Santa Messa
Scuole I circolo: primaria e infanzia - Scuola media “Gobetti”
Casa del sole (primaria e infanzia) - D.D. IV Circolo
Visita malati
Incontro bimbicatechismo
Scuole: IC “Matteotti” (Infanzia, primaria e media)
Visita malati e incontro bimbi catechismo
Incontro giovani
Santa Messa
20
MISSIONE GIOVANI
MISSIONE GIOVANI…
per mettere in circolo il “Suo” amore
il progetto
Dalla Prima Lettera di Giovanni 1,1-4
“Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello
che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e
che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si
manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi
annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò
a noi - , quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche
a voi, perché anche voi siate in comunione con noi.
E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.
Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena”.
Io GIOVANE, quale esperienza non posso più tacere? Quale esperienza di Fede ho da raccontare? Cosa ho visto? Cosa ho toccato?
Cosa è passato attraverso la mia persona da essere testimoniato?
Il nostro corpo è l'unico strumento che abbiamo per rendere visibile l'esperienza dell'Amore! L'esperienza della Fede non passa per
forza attraverso l'esplicitazione della morte e resurrezione di Gesù
Cristo, ma passa anche attraverso la nostra esperienza di vita. È
Gesù che si incarna in ciascuno di noi! Da lì nasce l'Annuncio della
gioia data dall'esperienza realmente vissuta.
OBIETTIVO: Annunciare il Vangelo ai giovani da parte di altri giovani che
hanno UDITO, VEDUTO, CONTEMPLATO, TOCCATO Cristo. E dopo averlo
incontrato, non potranno non farlo conoscere. I giovani per i giovani! Raccontare l’amore e l’amicizia per arrivare a Gesù.
MISSIONARI (Religiosi e giovani forensi):
- Padri Oblati di Maria Immacolata di Vercelli e Suore Operaie di Brescia
(Zona Rivoli centro)
- Frati Francescani di Torino (Zona San Paolo e Tetti Neirotti)
- Comunità Cenacolo di Saluzzo (Zona don Bosco)
- Giovani dell'Unità Pastorale che riceveranno il mandato
DOVE: Città di Rivoli "Terra di Missione"
TEMPI:
- Fase progettuale e di programamzione: Ottobre 2010 - Marzo 2012
- Evento Missionario: dal 23 Marzo al 1° Aprile 2012. È la fase culminante
della Missione. È il momento della manifestazione pubblica, dell’andare
a cercare i giovani nei luoghi nei quali abitano. È il momento dell’invito a
unirsi alla Festa. Tutto questo con il linguaggio dei giovani e per il protagonismo degli stessi.
DESTINATARI: Giovani dai 16 ai 25 anni, ma sono coinvolti anche i bambini, i ragazzi e gli adulti. I destinatari diretti della Missione Giovani sono
potenzialmente 1.200 adolescenti tra i 16 e i 18 anni (triennio delle Scuole
Superiori) e 2.800 Giovani tra i 19 e i 25 anni.
Obiettivi della Missione giovani
• Coinvolgere i giovani del territorio
rendendoli protagonisti attraverso la
partecipazione attiva;
• Promuovere il linguaggio dei giovani;
• Formare e auto-formare i giovani sensibilizzandoli ad avere desideri alti, lungimiranti e possibili;
• Formare Comunità: aiutare i giovani
che già vivono un'esperienza all'interno
delle strutture di volontariato del territorio (oratori, gruppi, associazioni, movimenti) a intessere uno stile di vita comunitario, ad attivarsi a beneficio della
stessa e dei suoi abitanti;
• "Andare" - Giovani per i Giovani:
formare animatori del territorio che
promuovono il coinvolgimento di altri
giovani all'interno dell'oratorio e del
territorio cittadino. I giovani sono chiamati a entrare in un dialogo con i loro
coetanei nei luoghi della quotidianità.
Formati, quindi, a essere animatori del
territorio, promuovono il coinvolgimento di altri giovani all'interno del territorio stesso;
• Promuovere attività culturali e del
tempo libero;
• Prevenire e contrastare fenomeni di
emarginazione sociale,;
• Aiutare tutta la comunità a entrare in
dialogo con il mondo dei giovani, prendendo su di sé la responsabilità educativa e sociale della loro crescita;
• Far crescere la qualità della vita dei
giovani all'interno del loro territorio di
riferimento.
MISSIONE GIOVANI
21
il programma
Visita ai giovani
I figli: dono di Dio
Incontro dei genitori di figli
adolescenti con Padre Saverio
(29 marzo 2012)
• Nascono con le ali.
A noi il compito di farli volare.
• Fin dalla nascita, il figlio
non ci appartiene ma è dono di Dio.
• Sviluppare il rispetto profondo
della dignità personale.
• Imparare a dialogare in maniera autentica.
• Esercitare l’autorevolezza
e non l’autoritarismo.
• Trovare un giusto equilibrio
tra libertà e disciplina.
• Introdurre i figli alla comunità
e al rapporto con Dio.
La Missione vuole incontrare ogni giovane. Per questo sono necessarie, oltre ai momenti assembleari e di gruppo, anche occasioni di contatto più "personale" e capillare. Con la visita si desidera raggiungere
personalmente ogni giovane, fermarsi con lui, ascoltarlo, se possibile, invitarlo alle iniziative che la Missione propone. È importante che
questo incontro avvenga nei luoghi di vita dei giovani, in particolare:
- A casa: incontro "porta a porta" con ciascun giovane del territorio
da parte di altri giovani
- A scuola: i giovani, a due a due, incontreranno i giovani nel momento del gruppo classe, attraverso un momento di condivisione presenteranno la loro esperienza di vita, si confronteranno, saranno da
stimolo al prendere in mano ed in modo decisionale e consapevole
la propria vita e la propria progettualità. Saranno da stimolo all'inserimento come protagonisti in attività proprie della cittadinanza attiva
a beneficio del territorio e della collettività.
- Nei luoghi di ritrovo: attraverso la mappatura dei luoghi di ritrovo
(locali, pub, parchi, biblioteche, fermate dei pullman, piazze...) i giovani cercheranno di incontrare gli altri giovani per cercare con loro
uno scambio ed un confronto.
Questo incontro è il momento dell'annuncio diretto senza artifici e
forzature. Esso permetterà altresì di conoscere da vicino i bisogni e
le necessità spirituali e materiali di tanti giovani a cui va offerta la parola della speranza e la propria vita come testimonianza. Da parte del
giovane che riceve la visita è un segno vedere altri giovani che vengono a bussare alla sua porta per fermarsi qualche minuto con Lui.
Workshop
Preghiera dei genitori
"O Signore, che non ci accada mai più
che i nostri figli
ci chiedano vicinanza e diamo loro giocattoli
ci chiedano ascolto e accendiamo la TV
ci chiedano speranza e mostriamo rassegnazione
ci chiedano tempo e abbiamo l'agenda piena
ci chiedano esempi e diamo loro parole
ci chiedano sentimenti e nascondiamo il cuore
ci chiedano valori e diamo loro cose
ci chiedano libertà e suscitiamo rimorsi
ci chiedano pareri e imponiamo ricette
ci chiedano sogni e li invitiamo a svegliarsi
ci chiedano stima e ricevano accuse
ci chiedano virtù e li esponiamo a vizi
ci chiedano tenerezza e proviamo imbarazzo
ci chiedano luce e oscuriamo Dio.
Che non ci accada mai più".
T. Solarino - R. Perricone
La parola workshop significa letteralmente "luogo di lavoro". Sono
dei laboratori di lavoro dove ci si mette insieme per interessi con lo
scopo di preparare una festa della Missione, ma anche di fare un'esperienza diretta di un nuovo stile di relazioni fraterne dove non è
importante l'efficienza, ma l'amicizia e l'accoglienza reciproca.
Focus
Momenti di incontro e formazione su tematiche specifiche di interesse dei giovani es. affettività, volontariato, mondo del lavoro, perché
credere,... Sono serate a tema tenute da esperti nel quale il giovane
viene coinvolto sia sul piano umano che evangelico.
Gesti di carità
Proporre "gesti concreti di carità" in aiuto delle comunità terapeutiche, delle case di riposo, del carcere o di altre strutture che hanno a
che a fare con la povertà. È l'amore concreto ai poveri dai molteplici
volti di oggi, in modo particolare i giovani loro coetanei.
Incontragiovani
L'Incontragiovani è un piccolo gruppo di giovani che si ritrova insieme attorno alla persona e alla parola di Gesù per scoprire o riscoprire
il messaggio cristiano in stretto rapporto con la vita.
22
L’esperienza nelle scuole
Contatto Giovani è opportunità di incontro nei luoghi abitualmente
frequentati dai giovani: piazze, strade, pub e anche scuole.
Queste ultime sono state occasioni davvero importanti in quanto ci
hanno permesso di conoscere molti ragazzi rivolesi e di confrontarci
con loro. Le diverse équipe, formate da giovani delle quattro parrocchie e da religiosi missionari, hanno incontrato gli studenti del Salotto
e Fiorito, dell’Istituto Oscar Romero e del Liceo San Giuseppe.
Durante queste ore nelle classi, dopo un primo momento di gioco
per rompere il ghiaccio, i gruppi hanno condiviso la loro esperienza
di vita e di fede. Sia studenti che giovani missionari hanno superato
l’imbarazzo iniziale lasciandosi coinvolgere da un dialogo tanto semplice quanto inusuale. Un aiuto per approfondire questi temi è arrivato dalla curiosità dei ragazzi verso i religiosi, ossia nello scoprire sotto
un abito così poco comune e “datato”, giovani con pochi anni in più di
loro che avevano già compiuto una scelta di vita tanto grande.
In queste chiacchierate noi abbiamo portato la nostra piccola testimonianza, riflesso di una scelta di fede apparentemente inconsapevole,
ma che, proprio per la sua semplicità, ha permesso ai ragazzi di vedere
Gesù come una possibilità alla portata di tutti. Tutto questo ha contribuito a creare un clima di scambio e confronto molto profondo e
ha spinto gli studenti a un interesse che molte volte ha superato l’ora
concessaci dalle scuole ed è sfociato in successivi incontri a tu per tu.
È così che questi incontri sono stati la prova ulteriore della presenza
di Qualcuno più grande di noi: eravamo partiti scettici e poco fiduciosi
e ci siamo dovuti meravigliosamente ricredere, trovando un po’ del
volto di Dio negli occhi di ciascuno dei ragazzi.
Batta e Irene
Aver fede: appoggiarsi
sulla fede dei tuoi fratelli
Aver fede significa appoggiarsi sulla fede
dei tuoi fratelli, e che la tua fede serva
allo stesso modo da appoggio per quella
degli altri. Vi chiedo, cari amici, di amare la Chiesa, che vi ha generati alla fede,
che vi ha aiutato a conoscere meglio Cristo, che vi ha fatto scoprire la bellezza del
suo amore. Per la crescita della vostra
amicizia con Cristo è fondamentale riconoscere l’importanza del vostro gioioso
inserimento nelle parrocchie, comunità
e movimenti, così come la partecipazione all’Eucarestia di ogni domenica, il
frequente accostarsi al sacramento della
riconciliazione e il coltivare la preghiera e
la meditazione della Parola di Dio.
Da questa amicizia con Gesù nascerà anche la spinta che conduce a dare testimonianza della fede negli ambienti più diversi, incluso dove vi è rifiuto o indifferenza.
Non è possibile incontrare Cristo e non
farlo conoscere agli altri.
Quindi, non conservate Cristo per voi
stessi! Comunicate agli altri la gioia della
vostra fede. Il mondo ha bisogno della testimonianza della vostra fede, ha bisogno
certamente di Dio. Penso che la vostra
presenza qui, giovani venuti dai cinque
continenti, sia una meravigliosa prova
della fecondità del mandato di Cristo alla
Chiesa: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura» (Mc
16,15). Anche a voi spetta lo straordinario
compito di essere discepoli e missionari di
Cristo in altre terre e paesi dove vi è una
moltitudine di giovani che aspirano a cose
più grandi e, scorgendo nei propri cuori
la possibilità di valori più autentici, non si
lasciano sedurre dalle false promesse di
uno stile di vita senza Dio.
Dall’omelia di Benedetto XVI
durante la Celebrazione Eucaristica
con i giovani a Madrid
(GMG 21 agosto 2011)
MISSIONE GIOVANI
23
Gli adulti
e la Missione Giovani
ANNUNCIO NELLA NOTTE
DI NICODEMO…
È stata davvero una bella esperienza di
condivisione nel servizio. Si è lavorato
con gioia e impegno superando quelle piccole difficoltà dovute alla non conoscenza
più che alla diffidenza. Molte delle persone coinvolte ringraziano ancora adesso e
altre si son fatte coinvolgere nella preparazione dei pasti per l'estate ragazzi.
Tante famiglie hanno partecipato donando qualcosa... il tempo, gli alimenti, qualcuno ha anche fatto delle offerte, forse
poche, ma tutti in qualche modo hanno
contribuito.
Ed è questo il miglior segno di accoglienza: la "gioia nel servire".
Appartenere a una comunità parrocchiale vuol dire appartenere a tutta la chiesa,
senza distinzioni.
Alle mie consorelle una di quelle sere ho
detto di amarle, perché vederle così laboriose e allegre insieme mi ha davvero colmata di gioia.
Lo stesso è accaduto nella possibilità che
ci è stata data di conoscere i missionari
e le suore. Io ero al settimo cielo! Ricordo con commozione quando in chiesa in
piazza Cavallero c'erano le suore Salesiane... vedere i giovani in quei giorni, felici
di tutto ciò che si stava facendo, davvero
mi ha stupita e commossa.
Fiorenza
La Piazza è il palcoscenico della vita di una Comunità. La piazza è il luogo
d’incontro, è un punto di riferimento, la piazza è il luogo in cui sosti per
rifocillarti alla fontana, la piazza è il luogo da cui, prima o poi, nella tua
quotidianità, passi di sicuro.
Ecco perché, durante la Missione Giovani, abbiamo deciso di “piazzarci”
le tende nella nostra Piazza. Qui, con la preghiera del mattino, sono iniziate tutte le giornate della Missione giovani; sempre qui si è conclusa
una delle serate più importanti della missione: la Notte di Nicodemo
guidata dalla Comunità Cenacolo.
In quella notte, in quella tenda, in quella piazza… è avvenuto un incontro
speciale: tra noi e Dio, che non era solo il Santissimo esposto dinanzi ai
fedeli in preghiera; egli era nel canto incessante e soave dei giovani del
Cenacolo; era nei tanti volti in preghiera, volti disperati, volti speranzosi,
volti stanchi, volti pieni di gioia, volti pensierosi, volti curiosi, anche nei
volti dubbiosi ma coinvolti e affascinati.
La presenza dello Spirito aleggiava nella nostra Piazza, tra i tanti giovani
che si confessavano con un Padre Missionario seduto sulla panchina e
pronto ad accoglierti. Abbiamo vissuto questa veglia non
da semplici spettatori, ma da
testimoni.
Sarebbe impossibile e riduttivo pretendere di descrivere
tutte le emozioni che abbiamo provato quella sera della
missione, ma possiamo testimoniare di aver visto la grande sete di Dio che c’è tra la
gente. Una sete, di cui forse
le persone si vergognano o
forse non sanno neppure di
avere, ma chissà, forse, per
poche ore in quella piazza,
una fontana, ben più grande è stata capace di dar da
bere a una piccola parte di
questo grande popolo di assetati.
Giuseppe & Elena
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MISSIONE GIOVANI
"La Missione è l'occasione
per far risuonare con maggior forza
tra i giovani il messaggio del Vangelo"
entrando in dialogo con loro
e annunciando Cristo.
alcuni elementi per una verifica da continuare
- I missionari ospitati nelle nostre parrocchie sono stati: 8 padri oblati,
6 suore operaie, 4 suore di Ravasco, 2 postulanti e 2 aspiranti delle
suore operaie, 8 giovani provenienti da Vercelli, Roma e Firenze. La
Parrocchia San Giovanni Bosco ha ospitato un gruppo di giovani della
Comunità Cenacolo di Saluzzo. La Parrocchia San Paolo ha ospitato alcuni frati e suore francescani e alcuni giovani di Gioventù Francescana.
Per alcuni incontri sono state presenti anche le Sentinelle del Mattino.
- Durante la Missione alcuni giovani delle nostre parrocchie hanno vissuto a stretto contatto con i missionari, preparando concretamente
con loro i vari incontri, andando con loro (nelle scuole, nei pub, per
strada, nelle piazze) e testimoniando la propria esperienza di fede.
- La comunicazione dell'evento prima e durante la missione è avvenuta per mezzo di facebook, internet, 500 manifesti (70x100), 5000
cartoline, 5000 depliant, bollettino e "face to face" in tutte le possibili
occasioni.
- La Missione è stata caratterizzata da due azioni: l'invito rivolto ai giovani a venire per partecipare ad alcuni incontri (preghiera del mattino,
formazione focus e centri di ascolto, aggregazione musica e sport) e
l'andare ad incontrare i giovani nei loro luoghi di vita (scuola, casa, strada, piazza, pub).
- A tutti i giovani contattati è stato lasciato il braccialetto con la scritta
"Metti in circolo il Suo amore", spiegandone nel limite del possibile il
significato.
- La Missione, pur essendo una proposta rivolta ai giovani, ha coinvolto anche gli adulti: ospitalità, preparazione dei pranzi e delle cene,
preghiera del mattino, celebrazioni varie (messa quotidiana, mandato,
vescovo, finale), incontri per i genitori.
- I missionari, alla fine della Missione, hanno lasciato all'unità pastorale
quattro elementi sui quali continuare a lavorare:
1. la formazione a un'intensa vita spirituale;
2. crescere nella comunione tra le Parrocchie;
3. i giovani siano testimoni di Gesù;
4. crescere nella comunione tra giovani e adulti.
- La Missione Giovani non deve restare un'esperienza conclusa: la comunità cristiana è chiamata ad annunciare sempre e a tutti Gesù e il
suo Vangelo.
Se vuoi guardare i video della Missione Giovani: www.parrocchierivoli.it
25
CORO POLIFONICO
Per accendere i cuori:
da semplice cd a “Messa” partecipata!
Domenica 22 aprile presso la chiesa di
Santa Maria della Stella è avvenuta la
“trasformazione”. I canti composti da
Andrea Piccirillo, arrangiati dall’equipe
dell’Associazione Eirene e interpretati dai
ragazzi dei cori delle quattro parrocchie
del centro storico di Rivoli sono diventati una “Messa partecipata”. è stata una
grande soddisfazione aver completato un
lavoro durato anni, ma ancor più grande
l’emozione che il Coro Polifonico ha provato nell’eseguire quei brani; l’intensità
dell’esecuzione da parte del coro è stata favorita dall’atmosfera di profonda e
partecipata spiritualità che don Guido,
Monsignor Fiandino, amico caro e prezioso, nel presiedere la S. Messa ha saputo
creare. Ringraziamo don Guido per la sua
autorevole presenza e per le parole che
ci ha regalato che, come sempre, hanno
davvero “acceso i cuori” di tutta la gente
che ha letteralmente riempito la Stella. Il Coro Polifonico cercherà ora di
far conoscere questi brani il più possibile presso le varie comunità rivolesi
e non solo, sia per appoggiare il progetto voluto da don Giovanni, sia anche, soprattutto, per proseguire quel cammino comune iniziato tre anni
fa. Pubblicheremo sui foglietti settimanali le date degli incontri del coro
Polifonico, per consentire a tutti coloro che ne hanno voglia, di unirsi a
cantare e pregare insieme a noi. Vi aspettiamo con gioia.
Il cd “Per accendere i cuori” del Coro Polifonico Interparrocchiale nasce dal cammino compiuto dai cori
delle nostre Parrocchie per perseguire un obiettivo
comune. Il disco, che contiene una Messa Cantata,
sostiene un progetto di solidarietà: aiutare il Gruppo
Abele di don Luigi Ciotti.
Il Cd è disponibile presso:
Parrocchia Santa Maria della Stella
Parrocchia San Bartolomeo
Parrocchia San Bernardo
Parrocchia San Martino
Associazione Culturale Eirene Onlus
Coro “La Stella”
Buon Ascolto!
VILLA MATER
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È stata chiusa Villa Mater
“Ho 97 anni e sono qui da nove! Ed ora mi vogliono mandare via, da un’altra parte! Io non me ne vado…”. Così,
tenendosi appena in equilibrio con un girello e quasi piangendo, un ospite della casa di riposo Villa Mater di Rivoli ai
giornalisti, a febbraio, dopo la notizia che la casa avrebbe
chiuso entro il 31 luglio. Toccante la rabbia, la ribellione di
quest’anziano a una notizia che mai avrebbe dovuto essere data, per la sofferenza ed i problemi che ha portato con
sé. Era proprio così mal ridotta questa casa da dover dire:
chiudiamo, ma state tranquilli, un posto lo troveremo?
Villa Mater si trova in Via Rosta a Rivoli, di fronte alla chiesa di San Bartolomeo. È una costruzione antica, una villa
ottocentesca, donata all’Ufficio Pio della Compagnia di
San Paolo “a favore di persone anziane e meritevoli di aiu-
Villa Mater: scorcio del parco
to e di soccorso”. Utilizzata dal 1994 come residenza per
anziani, ha chiuso a luglio in modo definitivo, dopo aver
sistemato in qualche modo gli ospiti.
È difficile parlare della sofferenza degli anziani: la si riconosce nei loro gesti anche se non esprimono i loro sentimenti o tentano di nasconderli. La vita di una persona di
una certa età fuori dell’ambiente familiare, in qualunque
posto, non è mai facile. La casa di riposo è sempre una sofferenza, un’accettazione obbligata. Anche i parenti lo sanno e arrivano a questa decisione, perché la considerano il
minor male. Ma Villa Mater aveva qualcosa di diverso, lo
si scopriva a poco a poco. Gli anziani vi si inserivano con
discreta facilità, vedevano e capivano di essere seguiti ed
amati, si sentivano in “casa propria”, per il clima familiare che il personale aveva saputo creare. Il cambiamento
forzato è stato per loro un colpo notevole dal quale non
sarà facile riprendersi. Una ventina di ospiti di Villa Mater,
con una parte del personale, ha trovato posto presso la
“Residenza al Castello” ad Alpignano, una nuova e grandiosa costruzione di proprietà dei Missionari della Con-
Villa Mater: interno
solata. È considerata una delle case più belle e attrezzate
della zona, ma gli anziani vi si trovano dispersi, chiusi nella
strettoia di una necessaria organizzazione che non può facilmente offrire un clima familiare. Si adatteranno? C’è da
augurarselo!...
Alla scelta non facile di questa nuova residenza si è arrivati con fatica dopo non poche polemiche. Non sono mancate trattative e insistenze da parte dell’Ufficio Pio e dei
sindacati per trovare prima una sistemazione in altre nuove residenze, sempre rifiutate dai parenti perché lontane
o scomode e con difficoltà ad accogliere il personale. Alla
fine un accordo, anche se non per tutti soddisfacente, con
la casa di riposo dei Missionari della Consolata ha fatto
rivolgere lo sguardo verso Alpignano.
Ma alcune domande sono rimaste sospese lasciando l’amaro in bocca: perché Villa Mater, una struttura buona,
accettabile nelle sue condizioni, ha chiuso? E perché così
all’improvviso?
Forse qualcosa d’altro si poteva ancora fare se l’anziano,
silenzioso e sofferente, fiosse stato messo al primo posto.
Mariangela Zamariola
Residenza Al Castello - Alpignano
ORATORIO
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Il Papa: gli oratori, un grande dono.
Oratori, palestre di vita
Benedetto XVI all’incontro mondiale delle famiglie saluta
i giovani degli oratori “Luogo privilegiato della crescita umana”
Il 2 giugno, di fronte a 60.000 giovani e famiglie, il tradizionale incontro con
tutti i giovani cresimandi della diocesi di Milano si è trasformato in un evento
che ha visto abbracciarsi, in una moltitudine di colori, il Santo Padre e i ragazzi
degli oratori milanesi, ai quali Benedetto XVI ha riservato parole profonde e
di speranza, soprattutto per l’importante funzione sociale che ricoprono nella
nostra società.
“Questi sono solo una piccola parte di tutti i ragazzi che trovano nei nostri
oratori il luogo privilegiato per la crescita umana e cristiana”, aveva spiegato al
Papa don Samuele Marelli, presidente della FOM, Fondazione Oratori Milanesi,
all’inizio dell’incontro.
Rivolto ai ragazzi il Papa ha ricordato: “Voi siete fortunati perché nelle vostre parrocchie ci sono gli oratori. L’oratorio è un luogo dove si prega, ma anche dove si sta
insieme nella gioia della fede. Siate frequentatori assidui del vostro oratorio, per
maturare sempre più nella conoscenza e nella sequela del Signore!”.
Gli oratori, in tutta Italia, restano una realtà consolidata, palestre di vita che, nella
crescita umana e cristiana, danno speranza alle presenti e future generazioni. In
conclusione, e in vista dell’inizio delle vacanze, il Santo Padre ha così voluto incitare: “Non siate pigri ma ragazzi e giovani impegnati, in particolare nello studio:
è il vostro dovere quotidiano e una grande opportunità che avete per crescere”.
Prandelli, Cassano, Balotelli… cosa c’entrano con l’oratorio?
Con quella faccia un po' così... da brava persona che non diffida di chi la faccia ce l'ha da bullo... giusto quel che
succede ogni giorno in qualunque oratorio. Ci fa piacere poter dire che Cesare Prandelli, ha la faccia che tutti,
ma proprio tutti, dalla casalinga al manager, definirebbero della "brava persona".
Sì, è vero, in Italia di solito non è un gran complimento. Anzi, suona spesso come una velata critica. Ma Prandelli
ha indubitabilmente quella faccia lì, quella faccia un po' così, la faccia di uno che conosce bene il meccanismo e
intanto evita con eleganza e senza supponenza di prendersi addosso gli schizzi d'olio.
Prandelli ha stile, è compassato, non alza la voce in pubblico, non dice cose retoriche, fa scelte complicate
senza menarla tanto. Prandelli ha rinunciato a grossi ingaggi per star vicino alla moglie malata. Prandelli sta
bene con tutti, dal vecchio tanguero (con l'accento sulla "e", cioè ballerino di tango) del centrocampo Pirlo
agli apprendisti Ogbonna, Borini e Giaccherini.
Prandelli, però, ha un'altra qualità. È un italiano senza pregiudizi, uno
con la faccia da brava persona che non diffida di chi la faccia ce l'ha
da bullo. Perché questa Nazionale, sarà la squadra delle due facce da
teppa Cassano e Balotelli messe in riga, sportivamente parlando, da un
allenatore con la faccia da brava persona. Che a pensarci bene, è giusto
quel che succede ogni giorno in qualunque oratorio.
Fulvio Scaglione
(da un articolo del 30 giugno 2012
pubblicato su Famiglia Cristiana)
28
ORATORIO STELLA
NUOVO ORATORIO STELLA:
finalmente si parte!
Il Comune di Rivoli ha concesso, a tempo di record,
il permesso di costruire il
nuovo ORATORIO STELLA
sul progetto presentato dai
nostri Progettisti Architetti
Roberto CALAUTTI e Antonio
CAPOZZI. Alla Commissione
Edilizia e ai professionisti un
caloroso grazie. In attesa del
permesso per costruire è stata effettuata la gara tra le Imprese edili. Alla gara hanno
partecipato quattordici imprese e l’appalto è stato assegnato alla EDIL.GA.MA srl di
Torino che ha fatto la migliore offerta per la Parrocchia.
Alla EDIL.GA.MA. facciamo i
nostri migliori auguri, sicuri
che costruirà con passione
e bene il nostro nuovo ORATORIO STELLA. Ringraziamo
tutte le altre Imprese partecipanti alla gara non risultate vincitrici dell’appalto che
sono, in ordine alfabetico:
•ASFALT – CCP;
•CNEP UNO srl GRUPPO PIOTTO;
•EDILSERVICE srl;
•FARM sas;
•GFB srl;
•IMMOBILIARE DEA srl;
•IMPRE.GE.CO srl;
•MACCHIA srl;
•OLIMPYA COSTRUZIONI srl;
•ORTONCELLI srl;
•PALUMBO srl;
•SANT’ANGELO srl;
•S.R. COSTRUZIONI srl.
Fotocronaca di una
giornata particolare
18 Giugno 2012
Ore 9,16: arrivo dell’autogru con
braccio da 70 metri per il sollevamento e montaggio della gru di
cantiere.
Ore 10,20: arrivo dei
bilici con i primi componenti della gru di
cantiere.
29
ORATORIO STELLA
Programma
dei lavori
Ore 10,30: la base della gru è già posizionata sul basamento in cemento armato
Ore 13,30: montaggio
dell’ultimo pezzo verticale.
Ore 18,40: gru montata
e ultime verifiche tecniche
Tra la seconda e la
terza settimana di
luglio (finita estate
ragazzi) recinzione
dell’area, sistemazione baracche e
attrezzature di cantiere;
Nel mese di luglio
demolizione
del
vecchio fabbricato
e sgombero delle
macerie.
Nel mese di settembre scavi e fondazioni.
Un po’ di tristezza
per il passato di molti...
ma una speranza
per il futuro di moltissimi.
Paola Sacchi e Giacomino Chiomento
30
FESTA DI SANTA MARIA DELLA STELLA
“
La luce aumentava ed
io incominciai a socchiudere le palpebre
che avevo chiuso per
non restare abbacinata. Ero contenta di
lasciarmi riempire di
quella luce. Mi pareva
il segno della presenza
di Dio che mi avvolgeva come un manto.
”
Comunità in festa…
al centro Maria!
Il nostro anno pastorale inizia con le feste patronali della città e di alcune delle nostre
parrocchie ed ecco che al centro c’è Maria… la nostra Stella. Mi piace condividere questo testo, bello e delicato, come riflessione in preparazione alle nostre feste. A tutti
BUONA FESTA!!! Ogni giorno sia davvero festa!
don Giovanni
Ave Maria
“Beata te che hai creduto” - Carlo Carretto
Una sera tentai il discorso con Maria.
Mi era così facile! Le volevo così bene!
Maria, dimmi come è andata? Raccontalo a me come l'hai raccontato a Luca
l'evangelista.
Tu lo sai, mi disse, perché conosci il Vangelo. È stato tutto molto bello! Io vivevo
a Nazaret in Galilea e la mia vita era la
vita di tutte le ragazze del popolo: lavoro, preghiera, povertà, molta povertà,
gioia di vivere e soprattutto speranza nelle sorti di Israele. Abitavo con
Anna, mia madre, in una casetta molto
semplice che aveva un cortile davanti
ed un gran muro di cinta fatto apposta perché noi donne ci sentissimo in
libertà ed intimità.
Lì sostavo sovente per lavorare e pregare. In me l'una e l'altra cosa si mescolavanoed ero piena di pace e di gioia.
Quel giorno ero sola nel piccolo cortile e
una gran luce mi avvolgeva.
Pregavo, seduta su uno sgabello. Tenevo gli occhi socchiusi e sentivo una gioia
invadermi tutta. La luce aumentava ed
io incominciai a socchiudere le palpebre
che avevo chiuso per non restare abbacinata. Ero contenta di lasciarmi riempire di quella luce. Mi pareva il segno
della presenza di Dio che mi avvolgeva
come un manto. Ad un tratto quella luce
prese l'aspetto di un angelo. Ho sempre
pensato agli angeli così come lo vidi in
quel momento. Tu sai com'è la questione della fede. Non sai mai se la visione
è dentro o fuori. È certamente dentro
perché se fosse solo fuori potresti dubitare come fosse un'illusione. Ma dentro
l'illusione non c'è, è così, sai che è così:
ne è testimone Dio. Io stavo molto ferma
per paura che tutto scomparisse. E invece l'Angelo parlò. Anche qui: non sai mai
se la voce la senti nell'orecchio o più in
profondo. Certamente in profondo perché se fosse solo nell'orecchio potresti
illuderti. La voce la senti là dove lo stesso Dio è il testimone.
E che ti disse?
Mi disse: Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
E tu che provasti?
È evidente che ne fui turbata. Era come
se fossi visitata da cose troppo grandi per me e per la mia dimensione così
piccola. Tu puoi pensare alle cose di Dio
con immenso desiderio ma quando ti
toccano non puoi non spaventarti. Difatti mi disse subito: «Non temere, Maria»
(Luca 1,30).
Mi feci coraggio perché la stessa frase
l'avevo sentita alla Sinagoga quando si
leggeva la storia di Abramo. «Non temere, Abramo. lo sono il tuo scudo» (Genesi 15, 1). Poi l'Angelo mi diede l'annuncio della maternità con poche parole
ma così chiare che avevo l'impressione
mi stessero nascendo dentro. Non mi
era mai capitato di sentire parole come
fossero avvenimenti.
Dimmi, Maria, sei stata colta di sorpresa? Non avevi mai pensato prima che
tu... proprio tu...
Oh sì! Ci avevo pensato. Noi ragazze
ebree non pensavamo ad altro. Sentivamo che i tempi erano quelli e quando
pregavamo nella Sinagoga, l'aria era satura di attesa del Messia.
Che hai capito quando l'angelo ti disse
31
FESTA DI SANTA MARIA DELLA STELLA
che eri tu la scelta e che il Messia sarebbe nato da te?
Capii esattamente cosa voleva dirmi, e
rimasi soltanto stupita della straordinarietà della cosa. Com'era possibile se io
ero vergine? L'Angelo mi spiegò le cose e
mi fu facile accettarle perché mi sentivo
immersa in Dio come in quella luce vivissima del mezzogiorno. Confusamente
capii anche che pasticci ce ne sarebbero
stati, che non sarei riuscita a spiegarmi
con mia madre, specialmente col mio fidanzato Giuseppe, ma non avrei potuto
fermarmi tanta era forte la presa di Dio
su di me e tanta era la certezza che mi
veniva dalle parole dell'Angelo.
«Nulla è impossibile a Dio
nulla è impossibile a Dio
nulla è impossibile a Dio» (Luca 1,37).
Adagio, adagio la luce diminuì e non
vidi più l'Angelo. Vidi mia madre Anna
attraversare il cortile e mi venne voglia
di parlarle, ma non ne fui capace perché
non trovai le parole adatte. Capii subito
che non c'erano parole con cui potevo
spiegare le cose. Così nei giorni che seguirono, anzi, più andavo avanti e più
diventavo silenziosa. Fu più difficile il discorso con Giuseppe, mio fidanzato. Tu
sai come avvenivano le cose nelle nostre
tribù. La sposa veniva promessa molto
presto. Era come un patto tra famiglie.
Ma essendo così giovane la futura sposa
continuava a vivere in famiglia in attesa
della maturità.
Allora con grande festa, di notte, si compiva lo sposalizio e lo sposo accompagnato dai suoi amici veniva con tante luci
e canti e gioia a prendere la sua sposa ed
a condurla a casa. Da quel momento si
era veramente sposati.
Quando l'Angelo mi apparve per annunciarmi la maternità, io ero ancora in
casa. Ero stata promessa a Giuseppe ma
non ero ancora andata ad abitare con lui.
Bastarono pochi mesi perché tutto divenisse complicato agli occhi degli uomini.
Io non potevo nascondere la mia maternità e il mio ventre mi denunciava. Capii
allora cos' era la fede oscura, dolorosa.
Come potevo spiegarmi con mia madre?
Come potevo discutere col mio fidanzato Giuseppe? Vissi tempi veramente
dolorosi e l'unico conforto mi veniva nel
ripetere: «Tutto è possibile a Dio, tutto è
possibile a Dio».
Toccava a Lui spiegarsi ed io avevo tanta
confidenza. Ma ciò non toglieva la mia
sofferenza che in certi momenti mi straziava l'anima. Come potevo trovare le
parole per dire che quel bimbo che portavo in seno era il figlio dell'Altissimo?
Intanto non osavo più uscire di casa ed
una volta vidi una vicina guardarmi da
sopra il muro del cortile con evidente attenzione puritana.
Ci furono dei momenti terribili ed io
tremai al pensiero di essere denunziata come adultera. Ci voleva così poco.
Bastava che Giuseppe andasse alla Sinagoga a spiegare la cosa e non gli sarebbero mancati gli zelanti che l'avrebbero
seguito con le pietre per lapidarmi. Non
era la prima volta che a Nazaret veniva
uccisa un'adultera. Ma è vero: «Dio può
tutto». E si spiegò Lui. Si spiegò con Giuseppe per primo che mi disse di avere
avuto un sogno veramente straordinario
e che non aveva perduto la confidenza in
me e che mi avrebbe sposata lo stesso.
Che gioia quando me lo disse! Ma che
paura avevo provato! Che oscurità! Sì,
il fatto mi aveva spiegato che la fede è di
quella natura e che dobbiamo abituarci
a vivere nell'oscurità. Ci fu anche un fatto straordinario che alleviò le mie pene
in quei mesi.
Tu sai che l'Angelo mi aveva dato un
segno per aiutare la mia debolezza.
Mi aveva detto che mia cugina Elisabetta
“
Mi aveva detto che
mia cugina Elisabetta
era al sesto mese di
una maternità straordinaria perché tutti noi
della famiglia sapevamo che era sterile. Dovevo andare a trovarla
in Giudea ad Ain-Karim
dove abitava. Non mi
feci pregare a partire.
”
32
FESTA DI SANTA MARIA DELLA STELLA
“
Si mise a cantare per la
gioia ed io cantavo con
lei. Sembravamo due
pazze, ma pazze di amore. E c’era un terzo che
sembrava impazzito di
gioia. Era il piccolino, il
futuro Giovanni che danzava nel ventre di Elisabetta come per fare festa
a Gesù che era nel mio.
”
era al sesto mese di una maternità straordinaria perché tutti noi della famiglia
sapevamo che era sterile. Dovevo andare a trovarla in Giudea ad Ain-Karim
dove abitava.
Non mi feci pregare a partire.
L'idea venne a mia madre perché era
preoccupata che la gente del paese mi
vedesse con quel ventre grosso e non
voleva dicerie.
Partii di notte, ma così contenta di allontanarmi da Nazaret dove c'erano troppi
occhi indiscreti e non potevo raccontare
a tutti le mie faccende.
Trovai mia cugina già vicina al parto e
così felice, poverina! Aveva aspettato
tanto un figlio!
Il Signore si era spiegato anche perché
quando giunsi fu come se sapesse
tutto!
tutto!
tutto!
Si mise a cantare per la gioia ed io cantavo con lei. Sembravamo due pazze,
ma pazze di amore. E c'era un terzo che
sembrava impazzito di gioia. Era il piccolino, il futuro Giovanni che danzava nel
ventre di Elisabetta come per fare festa
a Gesù che era nel mio. Furono giorni
indimenticabili. Ma Elisabetta, che se ne
intendeva di fede e di fede oscura e che
aveva tanto sofferto nella vita, mi disse
una cosa che mi fece piacere e che fu
come il premio a tutta la mia solitudine
di quei mesi.
«Beata te che hai creduto» (Luca 1,44).
E me lo ripeteva tutte le volte che mi
incontrava e mi toccava il ventre, come
per toccare Gesù, il nuovo Mosè che stava per venire al mondo.
Il fuoco con cui avevo cotto il pane si stava spegnendo. La notte era già alta e mi
sentii solo. La presenza di Maria ora era
nel rosario che avevo in mano e che mi
invitava a pregare. Sentivo freddo e mi
avvolsi nel «bournous» (mantello arabo di lana di pecora) che avevo con me.
L'oscurità divenne totale ma non avevo
nessuna voglia di addormentarmi.
Volevo gustare la meditazione che Maria mi aveva regalato. Soprattutto volevo entrare con dolcezza e forza nel mi-
stero della fede, la vera, quella dolorosa,
oscura, arida. Oh no! Non è facile credere, è più facile ragionare. Non è facile
accettare il mistero che ti supera sempre
e che ti allarga sempre i limiti della tua
povertà. Povera Maria!
Dover credere che quel bimbo che
portava in seno era figlio dell'Altissimo. Sì, è stato semplice concepirlo
nella carne, estremamente più impegnativo concepirlo nella fede! Quale
cammino! Eppure non ne esiste un altro. Non c'è altra scelta. Vuoi tu, Maria, spaventata dal credere, tornare
indietro, pensare che non è vero, che
è inutile tentare, che è una illusione
quella di un Dio che si fa uomo, che
non c'è Messia di salvezza, che tutto
è un caos, che sul mondo domina l'irrazionale, che sarà la morte a vincere
sul traguardo e non la vita? No!
Se credere è difficile, non credere è morte certa.
Se sperare contro ogni speranza è eroico, il non sperare è angoscia mortale.
Se amare ti costa il sangue, non amare
è inferno.
Credo, Signore!
Credo perché voglio vivere.
Credo perché voglio salvare qualcuno
che affoga: il mio popolo.
Credo perché quella del credere è l'unica risposta degna di te che sei il Trascendente, l'Infinito, il Creatore, la Salvezza,
la Vita, la Luce, l'Amore, il Tutto.
Che cosa strana per non dire meravigliosa: appena ho detto con tutte le viscere
la parola «credo» ho visto la notte farsi
chiara.
Ora chiudo gli occhi perché è proprio lei
la notte che mi abbaglia con la sua luce
al di là di ogni luce. Sì, nulla è più chiaro
di questa notte oscura, nulla è più visibile dell'invisibile Dio, nulla è più vicino
di questo infinitamente lontano, nulla è
più piccolo di questo infinito Iddio.
Difatti è riuscito a stare nel tuo piccolo
seno di donna, Maria, e tu l'hai potuto
scaldare col tuo corpicino bello. Maria!
Sorella mia! Beata te che hai creduto,
ti dico stasera con entusiasmo, come te
lo disse tua cugina Elisabetta, in quel vespero caldo ad AinKarim.
FESTA DI SANTA MARIA DELLA STELLA
33
E34se volessi partecipare
a qualche incontro di formazione?
FORMAZIONE
Proposte di Catechesi per adulti
Quali sono le proposte presenti sul territorio della nostra Unità Pastorale? Sicuramente le proposte più strutturate sono sviluppate all’interno dei movimenti e delle associazioni, mentre nelle parrocchie esse sembrano essere più legate a precisi
momenti dell’anno o a temi specifici. Ecco alcune tra le proposte dei Movimenti
ecclesiali presenti sul territorio:
Rinnovamento nello Spirito
È presente a Rivoli con tre comunità: San Bernardo, San Martino e Stella. Centrale
è l’esperienza di preghiera che agisce e spinge i fratelli. Il percorso di formazione
pensato è su differenti livelli per chi vuole fare esperienza personale di Gesù e
continuare a vivere la Pentecoste all’interno della Chiesa. È strutturato attraverso
un progetto unitario di formazione (P.U.F.). Un grande progetto per il movimento
riguarda i Seminari di vita nuova che si vorrebbe inserire nelle parrocchie. Si tratta
di un corso proposto ai nuovi fratelli che vogliono mettersi alla sequela di Gesù
riscoprendo le meraviglie della grazia battesimale.
Per saperne di più: www.parrocchierivoli.it
MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani)
È presente con due comunità: San Martino e Stella. L’obiettivo principale è l’educazione degli adulti che è proposta con un percorso a 360°. All’interno di questa
proposta non può mancare la formazione e la crescita nella fede che avviene attraverso momenti specifici (Campi Bibbia a livello nazionale, Giornata dello Spirito
a livello regionale, riflessioni e momenti di incontro comunitari), attraverso una
catechesi occasionata (riscoprire nei momenti della vita il messaggio di Dio) e
testimoniata attraverso l’impegno quotidiano ed il servizio.
Per saperne di più: www.mascipiemonte.it
Movimento dei Focolari
La formazione alla vita evangelica è permanente. Ci si trova in piccoli gruppi, di
norma nella casa dell'uno o dell'altro con periodicità diversa secondo l'adesione
al Movimento: con frequenza settimanale o mensile. Come membri del Movimento ci si trova bimestralmente per area (es. Rivoli). Uno strumento particolare
di formazione è l'Università Popolare Mariana con corsi sull'ecclesiologia, sulla
Dottrina Sociale della Chiesa e su punti della spiritualità cristiana, seguiti tramite
dispense preparate da docenti universitari esperti. Un momento sia di formazione sia di presentazione della spiritualità del Movimento è la Mariapoli, convegno
annuale di alcuni giorni aperto a tutti.
Per saperne di più: www.focolare.org
Volontariato Vincenziano
Sono presenti tre gruppi (San Bernardo, San Martino /Stella, Suor Annunziata).
La formazione degli adulti è ritenuta importante e mensilmente, ogni secondo
venerdì dalle 17 alle 18,30, c'è un incontro dei tre gruppi vincenziani a cui si unisce
anche il gruppo San Giovanni Bosco. La formazione è legata a una programmazione
nazionale, dopodiché tutti i gruppi cercano di approfondirla nel proprio interno.
Per saperne di più: www.gvvpiemonte.org - www.parrocchierivoli.it
Centro di Ascolto
Sono proposti momenti di formazione in alcune giornate durante l'anno: prima
di tutto la giornata annuale, poi alcuni "mini-ritiri", due o tre nel corso dell'anno,
che si svolgono dalle 17 alle 21,30 circa, con momento di preghiera, relazione su
tema attinente al servizio specifico, interventi e cena comunitaria. Singolarmente
si partecipa a momenti formativi organizzati dalla Caritas diocesana, che si tengono di solito in autunno. Negli incontri di formazione c’è molto spazio dedicato alla
catechesi attraverso la Lectio Divina.
Per saperne di più: [email protected]
Le singole parrocchie presentano percorsi più occasionali se si eccettua la parrocchia di San Paolo che da sette anni propone i centri di ascolto, momenti di
meditazione della Parola di Dio e sua attualizzazione. Questi momenti si svolgono
presso famiglie ospiti.
Incontri
2012-2013
Si vuole porre una particolare attenzione alle
famiglie giovani dei bimbi battezzati per alcune
proposte. Nei momenti forti dell’anno (Avvento, Quaresima) tutte le parrocchie propongono
occasioni di formazione e di approfondimento.
Tra questi si possono indicare il Vangelo nelle
case, le preghiere delle famiglie, esercizi spirituali, le veglie, l’Adorazione Eucaristica…
Sono proposti, a livello interparrocchiale momenti di formazione strutturati e specifici
quali incontri per ministri straordinari della
Comunione, per gli animatori liturgici o la
Lectio Divina.
Vanno poi indicati come momenti specifici di
formazione alcuni gruppi spontanei come
il gruppo con Suor Enedina, che da anni si
incontra ogni mercoledì dalle 20,30 alle 23
circa, alla Stella, per riflettere sulla Parola di
Dio della domenica.
Nelle parrocchie sono presenti gruppi rivolti
agli anziani (Ore Serene, Età d’oro, Nonni e
Nonne, Amicizia) che svolgono un loro percorso di formazione e proposta di fede, anche
con uscite, feste e pellegrinaggi.
Appare evidente come gli adulti che, in qualche modo fanno riferimento a gruppi, movimenti o associazioni più o meno strutturate
sono, a differenti livelli, coinvolti in una proposta di catechesi per adulti. Un certo numero di persone può essere coinvolto in momenti specifici dell’anno o in occasioni particolari
(es. funerali). Si tratta però di una catechesi
occasionale e non strutturata. Si sta pensando
a un progetto di educazione alla fede, rivolta
soprattutto a chi è sulle soglie delle nostre
chiese (es. ricomincianti, separati, divorziati,
persone in ricerca), ma il percorso deve ancora essere definito in modo più organico.
SCOUT
35
Avanti… per riprendere la strada
I 90 anni del Rivoli 1
Ogni gruppo scout resti in contatto con i suoi ex-membri quando essi entrano nella vita
e si scelgono la professione. Si chiede a questi “adulti scout” di continuare a interessarsi
alle unità e li si invitano a presenziare ai raduni, attività sportive, feste ecc.. Il valore del
Movimento è che i ragazzi presentemente e nelle unità sono incoraggiati dall’interessamento che per loro mostrano i predecessori. Si stabilisce una tradizione e gli anziani
danno l’esempio ai fratelli più giovani. Distribuiti tra la popolazione essi formano un
lievito di simpatizzanti comprensivi e fedeli sostenitori dello scautismo.
Il legame degli adulti scout con l’organizzazione attuale ha anche valore per il Movimento in un altro modo in quanto, come scopriamo in pratica, molti di loro, dopo essere
stati per un periodo lontani dallo scautismo, tornano ad esso con rinnovato fervore e
sono lieti di riprendere servizio come capi per contribuire ad un suo più ampio sviluppo.
Gli stessi adulti non possono mancare di trarre giovamento da questa ripresa di contatto personale con lo scautismo, che li conduce a rivivere la propria gioventù tra i ragazzi,
e al tempo stesso fissa per essi una linea di condotta nella vita tramite una rinnovata
osservanza dello spirito della Legge scout nel loro agire quotidiano. Così in ogni Paese
si costituisce un solido gruppo di uomini sicuri di notoria lealtà e buona volontà.
Per il singolo, quindi, per ciascun Paese e per il Movimento il mantenere gli adulti scout
come associati ha molti vantaggi: ma al di là di tutto ciò vi è un valore ancor più grande,
cioè quello della fraternità internazionale. In quasi ogni Paese vi sono non solo migliaia,
ma – in alcuni – milioni di antichi scouts e guide tra la popolazione, formati ad essere
cittadini leali e servizievoli, e buoni amici e compagni con i loro fratelli scout e sorelle
guide di altre nazioni.
Nella nostra fraternità di adulti scout in ogni Paese abbiamo già il nucleo di tale disposizione d’animo. Se questa fraternità fosse
organizzata più compiutamente, sia nel
Movimento maschile che in quello femminile, essa, col numero sempre crescente
dei suoi membri, diverrebbe, ben più che
un semplice nucleo, una lega mondiale
di popoli, dotati di menti sane o solide,
impegnati a risolvere le difficoltà con accomodamenti amichevoli anziché darsi
ad una corsa folle agli armamenti o anche compiacersi in diverbi politici. Avanti,
quindi, per utilizzare più pienamente la
posizione unica che il nostro Movimento
occupa, e per svilupparla a gloria di Dio e
per la promozione della buona volontà e
della pace nel mondo.
Queste sono parole scritte
per il Jamboree del 1937 ma
vanno bene anche per noi
nel 2012, che nell’occasione
dei novant’anni del Rivoli 1
vorremmo con voi fare Memoria/Festa per…
riprendere la strada!
Appuntamenti
di settembre 2012
Venerdì 28: veglia
Sabato 29: festa
Seguirà
programma dettagliato.
APPUNTAMENTI
36
Cammino
verso la Cresima
per Giovani
e Adulti
Ogni lunedì alla Stella
dal 7 gennaio al 5 aprile
2013
dalle ore 21 alle 22.30
Celebrazione alla Stella:
7 aprile 2013 - ore 11
Per cominciare il percorso
basta iscriversi telefonando
in ufficio (011.9586479)
dal lunedì al sabato
dalle ore 9 alle 12.
La pastorale
del lutto
Incontri
a Gesù Salvatore
ore 21.00
Giovedì
18 ottobre 2012
Giovedì
25 ottobre 2012
Clicca sul nostro sito:
parrocchierivoli.it
Puoi visitarlo,
iscriverti, scrivere
e darci un aiuto
per arricchirlo
e migliorarlo.
Itinerari di fede per fidanzati
a Santa Maria della Stella
L'esperienza d'amore che una coppia sta vivendo, per la comunità cristiana e, senza dubbio, anche per la comunità civile, è un valore inestimabile.
Inoltre per la Chiesa, attraverso l'amore pienamente umano, si rende visibile l'amore di Dio.
Per aiutare le coppie a valorizzare la loro scelta di amarsi per tutta la vita,
le Parrocchie vogliono offrire, tramite l'itinerario che si percorrerà insieme,
l'occasione per rafforzare le convinzioni della coppia e scoprire nella sua
esperienza di amore se è Dio che la chiama ad essere coppia.
Durante gli incontri sarà data alla coppia la possibilità di confrontarsi attraverso l'esperienza del dialogo: speriamo aperto, attento e disponibile
all'ascolto.
Ad accompagnare il cammino che si farà durante l'itinerario, saranno presenti alcune coppie di sposi e un sacerdote. Sono persone che stanno facendo la stessa esperienza e partecipando all'itinerario di fede vogliono
condividere l'esperienza di coppia e di vita cristiana. Si chiede alla coppia di
partecipare attivamente a tutti gli incontri con puntualità e assiduità, con
spirito costruttivo e sincerità per realizzare pienamente le attese comuni.
Per qualsiasi difficoltà personale o chiarimento la coppia si può rivolgere
liberamente ai sacerdoti delle nostre comunità parrocchiali. Vi auguriamo
un buon cammino.
L'équipe prematrimoniale
Incontri primo turno (ore 19.00)
Ottobre: 14, 21, 28.
Novembre: 4 (Ritiro), 11, 18, 25.
Incontri secondo turno (ore 21.00)
Gennaio: 10, 17, 24, 27 (Ritiro), 31.
Febbraio: 7, 14
Incontri terzo turno (ore 19,00)
Aprile: 7, 14, 21, 28 (Ritiro).
Maggio: 5, 12, 19.
Anno della fede
e celebrazione eucaristica
Incontri a San Bernardo, ore 21.00
Giovedì 15 novembre
“Confesso...” - L’atto penitenziale
Giovedì 22 novembre
“Credo...” - La professione di fede
Giovedì 29 novembre
“Beati gli invitati...” - La Comunione eucaristica
APPUNTAMENTI
CARITAS zonale
Unità Pastorale 36 – Rivoli
Calendario 2012-2013
Inizio anno pastorale e 20° Anniversario apertura Centro di Ascolto
Lunedì 17 settembre 2012 - ore 21 - Sala Beato Antonio Neyrot
“VIVERE OGGI LA CARITA’…”, incontro e riflessione con PIERLUIGI DOVIS
Direttore della CARITAS DIOCESANA della DIOCESI di TORINO.
Venerdì 21 settembre 2012 – ore 21 - Santa Maria della Stella
Incontro del Vescovo Cesare con tutti i volontari dei gruppi caritativi
Domenica 23 settembre 2012 - ore 11 - Gesù Salvatore
S.Messa e benedizione della nuova sede del C.d.A. in Via Cavour 40. Visita
ai nuovi locali del C.A.V.; pranzo e presentazione del libro sui 20 anni di attività del centro e recital con testi di Mario Soldati “le due città”.
Mercoledì 26 settembre 2012 - ore 21 - Gesù Salvatore
Serata di spiritualità alla scuola di San Vincenzo de’ Paoli (vigilia della sua
festa).
30 e 31 ottobre, 1 e 2 novembre 2012
Colletta al camposanto
Domenica 2 dicembre 2012 (1^ di Avvento)
Giornata del pane - iniziativa di carità e di solidarietà
Domenica 27 gennaio 2013 - San Martino
“Alla sorgente della carità…” - giornata di spiritualità
Sabato 18 maggio 2013 - San Bernardo
Incontro e festa degli anziani (con il pranzo)
Ri-cominciamo…
Cammino nella fede per ADULTI
Vespri con don Paolo
dal 7 ottobre 2012 tutte le domeniche dalle 16.30 alle 17.30 alla Stella
con lettura commentata di un breve testo
tratto dal Catechismo degli Adulti
Incontri con don Giovanni
Lunedì 8 e 22 ottobre 2012, 5 novembre 2012, 3 dicembre 2012
dalle 21 alle 22,30 nella chiesa di Gesù Salvatore
Serate dalle 21 alle 22.30 - Gesù Salvatore
Lunedì 19 novembre 2012 - “Il Concilio Vaticano II” con don Roberto Repole
Lunedì 17 dicembre 2012 - “La famiglia” con don Alessandro Marino
37
GIOVANI
38
Proposte 2012 / 2013
per gli amici
“diversamente giovani”
GRUPPI
Lunedì: AMICIZIA - San Bernardo dalle 15 alle 18
Martedì: ORE SERENE - Stella dalle 14.30 alle 18
Mercoledì: NONNI E NONNE - San Bartolomeo dalle 15,30 (Messa) alle 18
Giovedì: ETÀ D’ORO - San Martino dalle 14.30 alle 18
FESTE
7 ottobre 2012 - Stella - Festa dei nonni nella festa degli Angeli custodi
Ore 11: S. Messa. Ore 12,30 Pranzo
18 maggio 2013 - San Bernardo - Festa di fine anno
con la CARITAS zonale e i Volontari don Bosco
Preghiera dell'anziano
O Dio, nostro Padre
che ti definisci amante della vita
donami la grazia di una perenne
giovinezza dello Spirito,
per restare sempre sereno
anche nei momenti più difficili.
Ti chiedo il dono dell'amicizia:
le persone care che mi hai donato
e mi hai fatto incontrare,
sappiano rimanermi vicine.
Ti chiedo che il cammino
della mia anima verso l'immortalità
non sia barcollante
come quello del mio corpo.
Aiutami a saper comprendere,
più che giudicare
a saper apprezzare,
più che condannare,
ad essere per gli altri un modello,
più che un consigliere.
PELLEGRINAGGI
1 - 2 - 3 ottobre – Lourdes (in aereo)
23 ottobre 2012 – Santuario della Consolata di Torino
23 maggio 2013 – Santuario di Vicoforte (Mondovì)
MOMENTI DI SPIRITUALITà
25 settembre 2012 - ore 15,30
Visita guidata alla Collegiata Alta
14 settembre (Stella) e 8 novembre (S. Martino) - ore 15.30
S. Messa con l’Unzione degli infermi
11 ottobre - San Martino - ore 15.00
Visita pastorale del Vescovo Cesare. Partenza da piazza Martiri con trenino.
12 dicembre 2012 - M.I.A. - dalle ore 15.30 alle 17.30
Preghiera in preparazione al Natale nel periodo dell’Avvento
12 marzo 2013 - Stella - ore 16.00
Via Crucis e riflessione con esposizione della via Crucis di San Rocco
del pittore Gonin
22 maggio 2013 - Santa Croce - ore 11.00 - Festa di S.Rita
Visita alla Chiesa, preghiera, benedizione delle rose.
Vi aspettiamo!
Aiutami a non prendermi troppo sul serio:
a sorridere dei miei successi,
come dei miei sbagli.
ti prego di conservarmi il gusto delle cose:
di farmi sopportare
il chiasso naturale dei bambini,
l'evolversi di un mondo
che gradualmente non sarà più mio.
Ti prego di farmi capire che, anche per me,
la vita ricomincia sempre nuova
e diversa ogni giorno.
Tu che hai allietato la mia giovinezza,
rendi forte e dignitosa questa mia età,
perché anch'io possa lasciare ai miei figli
e ai figli dei miei figli,
un messaggio di fiducia e di pace.
Ti chiedo infine, con umiltà e speranza,
di conservarmi quel posto,
che il Tuo Figlio Gesù è venuto a preparare
per me nella tua casa,
in modo che possa godere
la giovinezza eterna.
Amen
ANAGRAFE
al 30 Giugno 2012
San Bartolomeo: Sinico Matilde, Steven Marvellous Onyekaki Aisosa Gabriele.
San Bernardo: Comelli Luca, Caccavo Serena, D’Alessio Samuele, Riso Gabriele, Spinnato Emma, Tessari
Alessandro, Zampirolli Greta, Casella Luca, Lamarca Edoardo, Bellone Gabriele, Bongiovanni Andrea, Chiara Lorenzo, Gambera Edoardo, Mura Andrea, Simone Gaia, Zecchin Giorgia.
San Martino: Nivoli Mattia, Fabbrini Martina, Di Lorenzo Mattia, Attilio Asia, Oliva Leonardo, Giacomini
Miriam, Esposito Gioele, Princi Federico, Zingarello Vittoria, Sponda Andrea Mario, Picco Giorgia, Caraccio
Rossella, Trevisiol Alessandro, Capello Serena, Castelli Samuele, Gagliardi Greta, Macchi Gregorio, Boccuto
Rachele, Concu Linda, Dabeni Isabel, Tempesta Emanuele, Pugliese Camilla Maria, Petracca Amor, Ferreri
Riccardo, Ferreri Elisabetta, Urso Aurora Maria Rita, Polliotto Martina, Piazzano Federica Maria.
Santa Maria della Stella: Bruno Nicolas, Sacco Cristel, Ledda Elisa, La Versa Edoardo, Santovito Giada, Selvaggio Diletta Laura, Sicurello Matilde, Ferreri Diego, Ferreri Fabio, Guttà Edoardo, Amadei Serena, Benente
Rebecca, Gueli Nicolò, Negro Mattia, Trovato Michael, Blandino Matteo, Marra Agnese, Vigna Alessandro,
Bar Beatrice, Dellacroce Giacomo, Giampà Gabriele, Alternino Benedicta, Tranaso Mayla, Gambalunga Aurora, Cascio Noah, Cascio Omar, Boggio Gabriele, Mazzolla Manuel, Cirillo Arianna, Iachino Edoardo Carlo
Leopoldo, Pellì Valentina, Ursan Aidan Marian, Ursan Katyusha Isabella, Virgara Gabriele Rosario.
SPOSI
San Bernardo: Pecoraro Giuseppe e Pingitore Elena, Carlone Sabino e Barone Emanuela.
San Martino: Todisco Michele e Maselli Sara, Zingarello Giovanni e Di Martino Elena, D’Elicio Andrea e Vitanza Mariacristina, Tempesta Donato e Congiusti Vittoria, Pugliese Giancarlo e Stantero Silvia, Cioffi Stefano e
Iatrino Emanuela, Perri Tommaso e Trombin Sara, Barattero Luca e Giuffrida Noemi Vittoria.
Santa Maria della Stella: Durante Alessandro e Simon Gabriela, Condipodaro Marchetta Diego e Pintau
Azzurra, Mazzurco Masi Morris e Delrio Federica, Arinelli Eduardo Alessio e Surian Cristina, Chiaramonte
Alessandro e Gamber Nicole Barbara, Biancofiore Roberto e La Manna Alessandra.
MORTI
San Bartolomeo: Acca Francesca (79), Malandrin Lidia (86), Traversa Teresa (81), Goitre Mario (88), Girodo
Alcide Giovanni (82), Giliberto Piero (72), Vacchiero Pierino (77), Sina Lorenzo (74), Terzolo Irene (85) Giardino Margherita (95), Candrilli Giovanni (74), Baltrocco Aldo (76), Tarquino Dario (90), Deninotti Paolina
Maria (83).
San Bernardo: Brusciano Carmen Anna in Durante (60), Schellino Andrea (74), Reguzzoni Evaldo (91), Gavinelli
Giovanna ved. Pluviano (76), Merlo Piera ved. Neirotti (73), Bellocci Domenico (51), Cima Nicoletta in Scansetti
(56), Mazzilli Ettore (96), Gallo Maria Grazia ved. Sciré (91), Selmi Edoardo (86), Vicario Aurelio (86), Saligoi
Matilde ved. Garbaz (85), Sciorsci Antonia in Rossi (75), Cantore Marisa ved. Dolfi (77), Centofanti Jara (35).
San Martino: Manara Albino (82), Carossa Ernesto (82), Rabino Giovanni Felice (80), Gaspari Giuseppina
(91), Solitro Luca (95), Lucco Borlera Giulio (85), Gurlino Maria Caterina (95), Bergero Renato Eugenio (63),
D’Agostino Anna (86), Rabbia Graziella (66), Diotti Emilia (85), Perotti Maria (95).
Santa Maria della Stella: Prunello Gino (79), Bertolo Osvalda Emma in Natta (89), Glionna Michelina ved.
Luddi (88), Lussiatti Ivana in Vinai (75), Vendramini Manilo (48), Roggero Giovanni (65), Peruch Cesira in Bergamo (88), Soffietti Maria Rosina ved. Giorda (84), Mangiardi Ada ved. Goitre (86), Muccilli Lucia ved. Carlone
(91), Giordanino Rosa ved. Casciotti (91), Caruso Felicia in Maglio (93), Monagheddu Diego (74), Monticone
Giovanni (73), Lionello Oriella (66), Gamo Palmina Rosa (86), Barocco Anna ved. Todesco (86), Gottardi Giorgio
(60), Pezzolato Rina ved. Pregnolato (79), Bellucci Alceste (68), Malnato Paola ved. Bellettati (99), Vottero Fin
Caterina Maria ved. Ru (95), Gamo Maria in Nocera (79), Liuni Giovanni (84), Zanellato Patrizia in Penazzi (54),
Berri Michele (81), Baravalle Laura ved. Veltri (62), Manzoni Gabriele (79), Autretto Francesco (71), Ducco Teresa ved. Grasso (91), Gallo Andrea (79), Ceccato Emilia (92), Cravanzola Maggiorino (97), Sossella Arnalda in
Console (76), Franco Anna Maria ved. Talò (87), Mori Alfeo (79), Petrolino Francesca in De Natale (76), Guida
Donato (57), Bellardi Teresa Luigia ved. Capello (88), Moretto Erminio (81), Taglia Giuseppina ved. Bertolotti
(92), Donadio Natalina ved. Chiappa (93), Perino Giuseppe Vittorio (63), Gherardini Fulvio (59), Cataldi Lucia
ved. Mara (66), Senneca Flavia ved. Squeglia (64), Dana Borga Margherita (98), Pisano Domenico (56), Pinto Emanuela ved. Roja (84), Salvatico Doriano (62), Beltrame Giannino (67), Perino Domenico Antonio (97),
Maschio Vincenzo (94), Ruocco Giulia, Broglio Olga ved. Cravero (90), Sipala Erminia ved. Sandri (76), Gulino
Stefano (78), Granzotto Maria Iole ved. Perretti (84), Perkovic Emilio (76).
ANAGRAFE PARROCCHIALE
BATTEZZATI
39
S e40 g r e t e r i e
p a r r o c c h i a l i
San Bartolomeo apostolo
Santa Maria della Stella
Via Fratelli Piol, 44
tel. 011.9586479 - fax 011.9516291
Orari: da lun. a sab. ore 8.30-12;
da mar. a ven. anche 15-17.30
Succursale:
Gesù Salvatore - Via Cavour, 40
Via Roma, 149 - tel. e fax 011.9580245
Orari: lun.-sab. 9.30-12; mar.-ven. 9-12;
mer. 16.30-19; gio. 16-20.
Succursale: S.Francesco - Via Adamello, 6
San Bernardo Abate
Via Beltramo, 2 - tel. 011.9584950
Orari: da mar. a ven. ore 10-11
San Martino Vescovo
Via San Martino, 3 - tel. e fax 011.9587910
Orari: mar. ore 9-12; mer. ore 16-18;
gio. 9.30-11; sab. 9-11.
Succursali:
San Rocco - Piazza San Rocco
M.I.A. - Piazza Cavallero
Messe - Orario settimanale
Sacerdoti
don Giovanni Isonni
339.6604141
[email protected]
don Andrea Zani
347.8437134
[email protected]
don Angiolino Cobelli
338.6841684
[email protected]
don Paolo Ravarini
347.2390527
[email protected]
don Mauro Petrarulo
328.546.69.34
Diaconi
Bruno Zanini (San Martino)
349.2304161
Lorenzo Cuccotti (San Bernardo)
011.9585914
Giuseppe Peca (San Bartolomeo)
327.0598222
Religiosi e religiose
Missionari della Consolata
Via 1° Maggio 3 - 011.9586791
[email protected]
padre Giordano Rigamonti
333.3339205
[email protected]
Padri Giuseppini del Murialdo
Corso Francia, 15 - 011.9503666
[email protected]
Figlie della Carità S.Vincenzo De’ Paoli
Via Grandi, 5 - 011.9561715
[email protected]
Canonichesse Lateranensi S.Croce
(regolari di S.Agostino)
Via Querro, 52 - 011.9586296
Lunedì
06.30 - Monastero Via Querro
Sabato
06.30 - Monastero Via Querro
17.00 - San Martino
18.00 - Santa Maria della Stella
18.00 - San Bernardo
18.00 - San Francesco
18.30 - M.I.A.
Martedì
06.30 - Monastero Via Querro
09.00 - San Bartolomeo
09.00 - M.I.A.
18.00 - Santa Maria della Stella
18.00 - San Bernardo
Domenica
07.30 - Monastero Via Querro
08.00 - Santa Maria della Stella
09.00 - San Bartolomeo
09.00 - San Bernardo
09.30 - Gesù Salvatore
10.00 - San Martino
10.30 - San Francesco
11.00 - Santa Maria della Stella
11.00 - San Bernardo
11.15 - M.I.A.
15.00 - Ospedale
18.00 - Santa Maria della Stella
19.00 - San Rocco
Mercoledì
06.30 - Monastero Via Querro
08.00 - San Rocco
15.30 - San Francesco
18.00 - Santa Maria della Stella
18.00 - San Bernardo
Giovedì
06.30 - Monastero Via Querro
08.30 - San Bernardo
09.00 - San Bartolomeo
09.00 - San Martino
18.00 - Santa Maria della Stella
Venerdì
06.30 - Monastero Via Querro
09.00 - San Bartolomeo
09.00 - Gesù Salvatore
18.00 - San Bernardo
20.30 - Santa Maria della Stella
Messe - Chiese
SS.MESSE
Chiese / Orario
San Bartolomeo
San Francesco
San Bernardo
San Martino
San Rocco
M.I.A.
Santa Maria della Stella
Gesù Salvatore
Ospedale
Monastero Via Querro
LUN
FERIALI
MAR MER GIO
VEN
09.00
09.00
09.00
FESTIVE
SAB
DOM
15.30
18.00 18.00 08.30
18.00
18.00 18.00
09.00
17.00
09.00
18.00 18.00 18.00
18.30
20.30 18.00
08.00
09.00
06.30 06.30 06.30 06.30
06.30 06.30
09.00
10.30
09.00
11.00
10.00
19.00
11.15
08.00
11.00
18.00
09.30
15.00
07.30