Allegato 3 - Provincia di Latina

Provincia di Latina
Settore Attività Produttive
SERVIZIO TUTELA FLORA E FAUNA, RIMBOSCHIMENTO E FORESTAZIONE, CACCIA E PESCA
Via Don Minzoni n. 9 , 04100 Latina Tel. 0773.401.341 - Fax 0773.401.349
Allegato 3
MISURA 3
CORSI PER SELECONTROLLORI
E’ istituito l’apposito registro di “ Coaudiutore nella gestione del cinghiale-Selecontrollore”.
L’iscrizione è subordinata alla frequentazione del corso e superamento dell’esame di abilitazione.
Si riporta di seguito l’articolazione del corso sulla scorta delle indicazioni provenienti dall’Ispra:
Modulo 1: Principi generali e aspetti normativi (durata: almeno 2 ore)
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Principi generali di conservazione e gestione della fauna selvatica.
Motivazioni e filosofia del controllo numerico;
Il ruolo dei coadiutore ai piani di controllo numerico;
Normativa nazionale e regionale riguardante il controllo numerico della fauna.
Modulo 2: Biologia del Cinghiale (durata: almeno 3 ore)
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Inquadramento sistematico;
Morfologia, biologia riproduttiva, dinamica di popolazione, fattori limitanti;
Ciclo biologico annuale, comportamento sociale;
Ecologia, alimentazione, preferenze ambientali;
Home range e spostamenti.
Modulo 3: Gestione del cinghiale (durata: almeno 3 ore)
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Status e problematiche di gestione della specie;
Opzioni gestionali: esperienze a confronto;
Tecniche di rilevamento della specie (metodi diretti e indiretti);
Impatti sulle biocenosi naturali;
Danni alle colture e alla pastorizia;
Tecniche di prevenzione.
Modulo 4: Riconoscimento in natura (durata: almeno 3 ore, compresa esercitazione in campo)Frequentazione obbligatoria.
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Riconoscimento dei segni di presenza;
Riconoscimento delle classi di sesso e di età: principi generali;
Riconoscimento delle classi di sesso e età: esercitazione con supporti audio-visivi.
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Modulo 5: Biometria e determinazione dell’età (durata: almeno 3 ore, compresa esercitazione
in aula o laboratorio)
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Principi generali di biometria e metodi di raccolta dei dati biometrici;
Determinazione dell’età dall’esame dell’eruzione dentaria: teoria;
Determinazione dell’età dall’esame dell’eruzione dentaria: esercitazione pratica;
Modulo 6: Tecniche di controllo I – Catture (durata: almeno 3 ore + 1 giorno di esercitazione
in campo) Frequentazione obbligatoria.
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Tipologie, materiali e funzionamento dei sistemi di cattura (corral, chiusini e trappole);
Protocollo tecnico di corretta gestione delle gabbie-trappola;
Gestione dei soggetti catturati: aspetti sanitari e pratici;
Normativa comunitaria e nazionale riguardante il trattamento dei soggetti catturati;
Prova pratica di montaggio, innesco e funzionamento di una struttura di cattura.
Modulo 7: Tecniche di controllo II – Abbattimenti ( durata: almeno 6 ore + 1 giorno di
esercitazione in campo + prova di tiro presso apposita struttura)- Frequentazione
obbligatoria.
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Nozioni fondamentali di balistica e norme di sicurezza;
Armi, munizioni e strumenti ottici;
Tiro da appostamento: caratteristiche, avvertenze e precauzioni;
Girata: caratteristiche, il limiere, avvertenze e precauzioni;
Balistica terminale, reazione al colpo e recupero dell’animale ferito;
Norme igienico-sanitarie, trattamento e trasporto degli animali abbattuti;
Dimostrazione pratica di girata (tracciatura, disposizione delle poste, realizzazione),
Dimostrazione ed esercitazione di maneggio dell’arma a canna rigata in campo;
Prova di tiro presso apposita struttura (esito positivo propedeutico all’abilitazione).
Modulo 8: Inquadramento dell’area e caratteristiche del piano di controllo (durata: almeno 2
ore)
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Inquadramento naturalistico dell’area di intervento;
Illustrazione del piano di controllo numerico (valutazione dell’opportunità dell’intervento,
obbiettivi del piano, materiali, metodi e area d’intervento, monitoraggio degli effetti del
piano).
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Modulo 9: I danni prodotti all’agricoltura: messa in opera e manutenzione dei mezzi di
prevenzione (durata: almeno 6 ore)
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I danni da cinghiale alle coltivazioni: colture sensibili, tipologia, periodi di incidenza;
i mezzi di dissuasione: mezzi fisici visivi, acustici, chimici;
Tecniche di supporto: foraggiamento dissuasivo, coltivazioni a perdere, miglioramenti
ambientali.
Ogni corso deve prevedere l’iscrizione, di norma, di non meno di 30 partecipanti.
La frequenza al corso è obbligatoria.
Possono essere ammesse assenze per non più del 20% della durata della didattica, fatte salve le
materie del corso dichiarate “obbligatorie”, la cui mancata frequentazione comporterà l’esclusione
dall’esame.
Criteri per la scelta dei docenti:
1. Il curriculum (titoli inclusi) formativo, professionale e didattico, rappresenta l’unico e
complessivo indice di valutazione per l’idoneità allo svolgimento delle singole materie,
dovendo prevalere la competenza delle professioni riconosciute dalla normativa vigente.
Formativi: titolo di studio riconosciuto o, in assenza di un titolo riconosciuto previsto
dall’ordinamento italiano, titolo rilasciato da enti ed associazioni nazionali esclusivamente
per aspetti specifici altrimenti non normati.
Didattica: esperienza didattica poliennale documentata nella specifica materia presso
l’Università, scuole secondarie superiori, centri di formazione accreditati dalle singole
Regioni, corsi di formazione per cacciatori della stessa tipologia.
Professionali specifici: specifica e qualificata esperienza professionale o competenze
previste per le figure professionali riconosciute dalla normativa vigente (almeno cinque anni
di attività, anche presso la Pubblica Amministrazione o iscrizione all’Albo Professionale),
oppure attività scientifica e/o tecnico-scientifica documentata da pubblicazioni, anche
divulgative, oppure specifica competenza riconosciuta da enti o associazioni nazionali
esclusivamente per aspetti specifici altrimenti non normati.
2. In caso di indisponibilità della figura che contempli tutti gli aspetti, o in casi particolari,
potranno essere nominati dei docenti che per particolare esperienza professionale, anche
maturata nella pubblica amministrazione, siano esperti dello specifico settore. Sono
comunque escluse tutte le qualifiche onorarie e le cariche operative (es. guardia volontaria,
selecontrollore, etc.) dovendo prevalere la maggiore qualificazione del Docente rispetto alla
figura da formare.