2014.12.01 LIBERO DI LEGGERE - Domenico

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2014.12.01 LIBERO DI LEGGERE - Domenico
Libero di leggere
lunedì 1 dicembre 2014
26
di Orazio Dotta e Velia Chiesa
L’incipit
Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie. Lo so che questo una volta ti
piaceva e adesso, all’improvviso, ti dà fastidio. Lo so che fai finta che non esisto e che non sono mai
esistita perché non vuoi fare brutta figura con la gente molto colta che frequenti. Lo so che avere una
vita ordinata, doverti ritirare a casa all’ora di cena, dormire con me e non con chi ti pare, ti fa sentire
cretino.
Inferno famigliare
‘Lacci’ di Domenico Starnone
Einaudi, 133 pagine
di Orazio Dotta
Il titolo, ‘Lacci’, l’immagine di copertina, con due scarpe legate assieme, e l’incipit sono tre elementi decisamente evocativi. Assieme
annunciano l’avvio di una vicenda amara e malinconica e conducono a una bruciante considerazione, per fortuna non universale
e assoluta: il matrimonio è una
condizione precaria e fragile nel
tempo. Secondo Starnone, questa
importante istituzione ha una
durata pari all’innamoramento:
lo spazio di un mattino, poi subentra la noia, l’abitudine, il calo
d’interesse. I lacci creati da questo legame, a volte, possono essere talmente stretti da non permettere a chi lo vuole di liberarsi
per davvero. A volte si rimane invischiati nelle proprie scelte, o
nella propria codardia, per una
vita intera, e per una vita intera si
cercano le strategie migliori per
sopravvivere allo schianto.
Il libro, scritto con sapiente abilità, racconta la crisi di una famiglia costituitasi negli anni Sessanta. Il nucleo famigliare è composto da Aldo, un colto personaggio che della scrittura ha fatto la
sua professione, dalla moglie
Vanda e dai due figli Sandro e
Anna. La struttura del romanzo è
suddivisa in tre parti distinte in
cui a turno escono le verità dei
singoli componenti. Tre parti che
intersecandosi rendono al lettore
il quadro di un inferno famigliare
che obbliga i protagonisti a una
convivenza incerta.
Nel primo blocco la parola è affidata alle lettere che Vanda scrive
al marito. Scopriamo così una crisi profonda, un dolore mentale
lancinante che pervade il vissuto
della donna. Un dolore dato dal
tradimento di Aldo, invaghito
della giovane Lidia per la quale
lascia la famiglia alla ricerca di
nuovi stimoli e di nuovi orizzonti
che diano significato alla propria
esistenza. Scopriamo un uomo
egoista, insensibile ai richiami
pressanti della donna, lontano
dagli interessi dei figli, volto a
soddisfare i propri istinti di libertà dettati anche da una società e
da un periodo storico che non è
più uguale a quello da cui marito
e moglie provengono. Vanda è determinata a salvare il salvabile.
S’identifica nella famiglia, nei figli, e si rifiuta con tutte le sue forze di vederla andare in frantumi.
È una donna pronta a tutto; anche a modificare se stessa a condizione che il marito rimanga ancorato a questa istituzione.
Nel secondo blocco, quello che
forse a Starnone interessa di più,
a parlare è Aldo. Dal drammatico
passato evocato dalle lettere qui,
si passa al presente. Troviamo i
due coniugi ormai anziani che al
ritorno dalle ferie trovano la casa
PER I PIÙ GRANDI
a soqquadro. In questa sezione
del romanzo Aldo racconta la sua
versione dei fatti e così facendo
affiorano i motivi del tradimento
e del suo ritorno a casa dopo
quattro anni di vita felice e concubina. I due, dopo la tempesta,
svolgono una vita apparentemente normale ma ciò che conta
non è quest’apparente normalità,
ma ciò che sta dietro a essa. Il
caos fisico che trovano in casa, è
lo stesso caos che regna nei loro
cuori da sempre. Aldo si scopre
debole. È costretto a confrontarsi
con se stesso, a scoprire che il suo
rientro non è mai stato un vero ritorno al passato, bensì un rimpatrio dietro al quale si nasconde
una ferita mai guarita. Il suo non
è stato un tirare i remi in barca
definitivo, ma l’inizio di una nuova realtà il cui scotto da pagare è
alto, altissimo. L’uomo è diventato remissivo, attento a non dar
più dolore alla moglie, a seguirne
i capricci nascondendo alla donna la sua seconda vita. Sì, perché
Aldo ha comunque continuato ad
averne una. D’altro canto anche
Vanda è cambiata. Ha sviluppato
un carattere più duro, attento a
ogni reazione del marito che ora
comanda a bacchetta.
Nel terzo blocco sono i figli a parlare. Quei figli che hanno subito la
situazione per anni e che da essa
sono stati segnati tanto da condurre le loro vite in direzioni opposte, verso vie disordinate. In
questa fase della vita, dove i genitori sono ormai anziani e loro
sono abbastanza maturi per confrontarsi, esce la cruda verità: “Gli
unici lacci che per i nostri genitori hanno contato sono quelli con
cui si sono torturati reciprocamente per tutta la vita (…) i nostri
genitori ci hanno rovinato”.
Un romanzo spietato, specchio
di numerose realtà.
PER I PIÙ PICCOLI
Opere d’arte
da proteggere
Il giudice
corrotto
Il Robin Hood
italiano
Un volo pieno
di insidie
I libri che
ti cambiano
Me la cavo
da solo
‘La lista di Lisette’ di Susan Vreeland
Neri Pozza, 438 pp.
‘La regola dell’equilibrio’, di Gianrico
Carofiglio, Einaudi, 280 pp.
‘Ciulla, il grande malfattore’, di Dario Fo
e Piero Sciotto, Guanda, 164 pp.
‘Il volo felice della cicogna nilou’ di Guido
Conti, Rizzoli – adolescenti e adulti
‘La libraia’, di Fulvia Degl’Innocenti,
San Paolo – dai 14 anni
‘La mamma è dappertutto’, di Nathalie
Kuperman, San Paolo – dai 7 anni
1937, la giovane Lisette lascia Parigi e i suoi sogni di apprendista
in una galleria d’arte, per seguire
il marito in un paesino della Provenza. I due sono stati chiamati lì
dal vecchio nonno del marito bisognoso d’aiuto in quanto cagionevole di salute. Ben presto i due
scoprono che l’anziano è tutt’altro che malato e che lo scopo della loro venuta è un altro. Il nonno
mostra loro una serie di sette dipinti di grandi artisti; opere che
racchiudono meravigliose storie
che l’anziano vuole tramandare.
Alla sua scomparsa, Lisette si troverà sola a difendere questo patrimonio dal saccheggio nazista.
“Se un giudice mi chiama in studio – capita di rado, ma capita –
mi prende l’ansia. Ho sempre il
timore che sia successo qualcosa”. Ad avere di questi pensieri è
l’avvocato Guido Guerrieri, le cui
vicende hanno dato vita al filone
legal thriller all’italiana. Guerrieri in questo nuovo racconto, che
si svolge tra Bari e Lecce, deve difendere da una grave accusa di
corruzione in atti giudiziari Pierluigi Larocca: uno stimatissimo
giudice, suo ex compagno di università. Un caso complicato che
lo lacera e lo mette a confronto a
un concetto di moralità assai
“ballerino”.
Paolo Ciulla (1867-1931) è stato un
artista italiano, noto soprattutto
come falsario. Fo ricorda le vicende di quest’uomo, un po’ giullare,
un po’ ribelle e un po’ anarchico,
mettendo in evidenza le sue finalità di criminale benefattore in
una Sicilia sconvolta dalla repressione degli scioperi agrari. L’uomo, tra laboratori e stamperie,
banche e taverne, si trasformerà
in un difensore dei deboli messi
in ginocchio dalla crisi. Il destino
di Ciulla, che le banconote le metteva anche sotto le porte dei poveracci, culmina in un processo nel
quale sarà condannato e dal quale emerge la sua grande genialità.
Nilou è stata cresciuta, con amore e fatica, da una madre single.
Ha il nome di una principessa
orientale e la bellezza del padre
che non ha mai conosciuto, visto
che se n’è andato il giorno in cui
lei è nata. Nilou si prepara a partire per un lungo viaggio verso
un continente sconosciuto, che
la riempie di emozione ma anche di spavento: sa che potrà
contare solo sulle sue ali, anche
se ha appena imparato a usarle.
Gli ingredienti sono quelli di un
romanzo di formazione, ma ambientato fra animali che, per vizi
e virtù, assomigliano incredibilmente agli esseri umani.
Il mondo dei libri raccontato attraverso gli occhi di una ragazza
particolare. Lia ha appena chiuso la saracinesca di una piccola
libreria e si trattiene al suo interno. Passa in rassegna i suoi
libri, fino a che uno in particolare la riporta con la memoria a
quando aveva undici anni, alla
notte in cui aveva deciso di
scappare dalla casa dei genitori
affidatari.
Da qui in poi si dipana la storia
di Lia, una ragazza ribelle dalla
vita complicata.
Sarà l’incontro con una misteriosa libraia e con i libri a trasformare la sua vita…
Dalla cartella di Joseph provengono dei rumori strani. Che cosa
potrà essere? Un topo? Un mostriciattolo che vive solo nelle
cartelle dei bambini? Durante la
ricreazione decide di risolvere il
mistero. Si arma di coraggio e
apre la cartella. Nessun topo o
mostro. Rannicchiata tra i quaderni c’è la sua mamma. Joseph
non sta sognando, è tutto vero.
La mamma si presenta nelle occasioni più impensate, ora minuscola, ora gigantesca, per prevenire ogni necessità del suo
bambino. Come fare per far capire alla mamma che può cavarsela da solo?
Le scelte
della vita
La Dark Lady Viaggio
di Shakespeare di famiglia
L’apparecchio
per i denti
Lo scherzo di
Babbo Natale
Un’eccentrica
fattucchiera
‘La brutta estate’, di Enrico Ruggeri,
Mondadori, 159 pp.
‘La dama nera’, di Sally 0’Reilly,
Sonzogno, 439 pp.
‘Noi’, di David Nichols,
Neri Pozza, 431 pp.
‘L’orco e il dentista’, di Jean-François
Dumont, Clichy – dai 4 anni
‘Anche i giocattoli scrivono a Babbo
Natale’, di C. Beigel, Jaca Book – dai 4 anni
‘Viaggiando col naso’, di Denise Strudel e
Tina Besciamella, Youcanprint – dai 9 anni
Il giornalista sportivo Marco Taviani è il protagonista di questo
noir dai toni malinconici. L’uomo
apprende che l’anziana zia Elvira
è stata assassinata ed è deciso a
capire che cosa sia successo. Lascia la moglie per trasferirsi a
casa della parente. In questo luogo scopre che la donna nascondeva un grande segreto e che nel palazzo in cui viveva ne aleggiano
altri. Sui social così Ruggeri annuncia l’uscita del romanzo: “Anche stavolta ho esorcizzato i miei
incubi con passione e stupore. La
vita può essere una grande avventura: dipende dai limiti che
scegli di porti”.
La bellissima Aemilia Bassano, figlia di un musicista veneziano,
cresciuta alla corte di Elisabetta I
d’Inghilterra, fu una donna colta,
intrigante, poetessa, direttrice di
scuola per rampolli di famiglie
blasonate e amante di “parecchi
nobili” tra cui Lord Hunsdon,
protettore della compagnia teatrale di William Shakespeare. In
questo romanzo tra verità e finzione, intriso d’intrighi e avventure e immerso in un mondo confrontato da grandi lotte di potere,
si narra del suo amore per il grande drammaturgo. Un amore tormentato che si protrarrà per tutta
la vita.
Douglas, dottore in biochimica, e
Connie, dalle aspirazioni artistiche, s’incontrano negli anni 80, si
piacciono e creano una famiglia
dalla quale nasce Albie. Vent’anni
dopo, quando il figlio ormai diciassettenne sta per lasciare la
casa per i suoi studi d’arte, Connie
comunica al marito che la loro
storia è al capolinea. La donna
propone alla famiglia un ultimo
viaggio per le maggiori città d’arte europee, con lo scopo di preparare Albie alla sua nuova vita.
Douglas, che sente il peso degli
anni, non si dà per vinto e sfrutterà l’occasione per cercare di riconquistare moglie e figlio.
Un Orco, che aveva mangiato tutti i bambini del suo paese, un
giorno, mentre era in cerca di
qualche bocconcino da sgranocchiare, incrociò sul suo cammino
un dentista… che acquolina! Ma
invece di divorarlo si lasciò tentare dalla proposta del dentista: “Ti
farò un sorriso meraviglioso, con
i denti tutti allineati”. C’è un solo
inconveniente… per qualche settimana l’Orco dovrà seguire una
dieta a base di verdure. Ma questo il nostro Orco ancora non lo
sa! Un albo divertente e intelligente che, con ironia, sdrammatizza il grande problema dell'apparecchio per i denti.
In previsione di Natale tutti i giocattoli sanno da quale bambino o
bambina andare, salvo Pupazzo,
una marionetta simpatica e bizzarra ma che non si può definire
“bella”. Infatti da tutti i giocattoli è
molto derisa e tutti sono sicuri
che nessun bambino sceglierebbe di poterla ricevere. Intanto
Babbo Natale, che la sa davvero
lunga, sta meditando uno scherzetto coi fiocchi per tutti i giocattoli affidandoli ai bambini sbagliati; e per la piccola marionetta,
consapevole di non essere troppo
ricercata, riserverà una grande
sorpresa, e sarà un giorno di Natale particolarmente felice.
Spolverare la vecchia stufa, immergere due cugini nel contenuto del libro speciale, aggiungere
qualche erba e le spezie. Agitare,
frullare il tutto e fare però molta
attenzione nel momento in cui
si deve versare la malvagità di
una strega; il composto potrebbe formare grumoli di paura. Un
consiglio: per una buona riuscita, tenere a portata di mano la
pietra di luna. Aggiungere alla
fine l’esperienza di un cuoco di
altri tempi (ammesso che lo troviate! ) e il libro è pronto. Un cibo
ricco di emozioni e parole, di avventura e magia da consumare
in qualsiasi momento!