Ricerche Scientifiche

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Ricerche Scientifiche
EFFETTI BENEFICI
DELL’HYDRO SPORT MASSAGE
RISULATI SCIENTIFICI
Testo liberamente tratto dalla ricerca svolta presso:
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
Facoltà di Scienze Motorie
“Analisi della flussimetria agli arti inferiori in adulti sani e in
soggetti diabetici: attività motoria in acqua con hydrobike in
idromassaggio”
Dottorato di ricerca in:
Metodologie Molecolari e Morfofunzionali applicate all’esercizio fisico
A. Federici - S. Casadei
MARIMA S.R.L. Via della Giustizia 12 61032 Fano (PU)
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0. PREMESSA
Da alcuni anni la Marima collabora con istituzioni scientifiche, al fine di comprovare con dati reali ed
inconfutabili gli effetti benefici delle macchine prodotte. In Queste pagine, riassumiamo brevemente parte
dello studio pilota eseguito dal centro di ricerca della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di
Urbino, sul nostro prodotto Hydro Sport Massage, evidenziando i risultati di queste esperienze sui soggetti
sani.
I risultati conseguiti dimostrano che l’Hydro Sport Massage è una vera macchina del benessere, della
salute e della bellezza.
La macchina agendo direttamente e con elevata efficacia sul sistema cardio-circolatorio è un utilissimo
strumento per combattere e prevenire seri problemi di salute, per agire sulle cause degli inestetismi e risolverli,
per diminuire il soprappeso, per la riabilitazione motoria, per aumentare il senso di benessere generale degli
utenti.
L’Hydro Sport Massage è registrato come Dispositivo Medico presso il Ministero della Salute, quindi lo stesso
oltre ad essere un’attrezzatura professionale di sicura efficacia è anche un Dispositivo Medico di classe I
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1. INTRODUZIONE
Lo sforzo fisico in ambiente antigravitativo rende l’attività motoria in acqua una carta vincente destinata ad una crescita
sicura.
Tra le proprietà e le caratteristiche fisiche che si riconoscono all’acqua, le più importanti sono:
• Il massaggio che il liquido stesso produce su un soggetto immerso, sia esso fermo che in movimento, stimolando
beneficamente l’organismo
• La resistenza nel complesso circa sei volte superiore all’aria è determinata dai seguenti fattori:
1. densità (massa/peso) circa 700 volte maggiore dell’aria
2. stato di immobilità apparente dell’acqua
3. velocità di esecuzione dei movimenti
4. superficie d’attrito (direttamente proporzionale alla forza da applicare)
5. principio delle leve (più la leva è lunga, più è difficile il movimento da eseguire)
6. teorie dei flussi (turbolenti e lamellari, dipendono dalla velocità del movimento)
7. la scia (differenza di pressione tra la parte anteriore del corpo (maggiore) e la parte posteriore (minore))
• La viscosità, cioè la coesione che esiste tra le molecole, determina l’azione di scorrimento del liquido stesso,
influisce sulla resistenza opposta dall’acqua ai movimenti. Il segmento spostato trova una resistenza
proporzionale all’accelerazione con la quale si muove
• La pressione idrostatica che aumenta di una atmosfera ogni 10,33 metri di profondità
Nel caso di un’attività in acqua in posizione verticale, si ha una pressione
maggiore a livello delle caviglie, rispetto alla parte alta del tronco (fuori
acqua) con conseguente facilitazione del ritorno venoso a livello degli arti
inferiori.
Lo svolgimento dell’attività in acqua apporta benefici:
1. all’apparto cardio-circolatorio, con miglioramento del flusso ematico,
grazie alle differenze di temperature e di pressione, che provocano un
aumento del ritorno del sangue al cuore;
2. all’apparato uropoietico, favorendo la circolazione linfatica ed una
maggior eliminazione di tossine tramite l’incremento della diuresi, grazie
al massaggio dell’acqua sulla cute ed alla pressione idrostatica;
3. al sistema neurologico, attraverso una costante e totale stimolazione
percettiva, dato che l’attività nel liquido obbliga a riorganizzare gli
schemi motori, per adattarli alla differente risposta sensoriale
Il corpo ritrova il piacere di muoversi in modo naturale, regolando l’intensità
dello sforzo in base alle proprie caratteristiche ed esigenze.
Solo negli ultimi decenni si è cercato di valutare e sviluppare conoscenze su
come l’attività motoria in acqua possa contribuire a migliorare le condizioni
fisiologiche-funzionali per gli arti inferiori.
Aumentando la distensibilità delle arterie, che induce un incremento dell’apporto ematico, si può migliorare il ritorno
venoso e conseguentemente gli scambi a livello dei capillari.
Il filone di ricerca inerente le problematiche legate al rapporto tra attività fisica, diabete e miglioramento della
circolazione ematica agli arti inferiori è ancora poco esplorato.
Nello sviluppo di questa ricerca, che è stata condotta:
• per indagare gli aggiustamenti fisiologici (effetti in acuto) dell’esercizio fisico a moderata intensità con
l’Hydro Sport Massage attrezzatura che unisce i benefici effetti del pedalare in acqua e dell’idromassaggio,
• per verificare quindi l’efficacia della metodica nel prevenire o attenuare disturbi legati al limitato
funzionamento della circolazione agli arti inferiori,
si è favorita un’analisi sulle metodiche e sui parametri precedentemente attuati (in studi scientifici), che più si adattassero
allo scopo per il trattamento di soggetti adulti sani e con diabete.
Visti gli studi in letteratura scientifica, si è sviluppato un protocollo di ricerca che prevede il pedalare in acqua con
l’utilizzo di idromassaggio (Hydro Sport Massage) per rilevare i dati sulla perfusione ematica in soggetti adulti sani e
diabetici.
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2. SISTEMI ANATOMICI COINVOLTI
Il protocollo di ricerca esamina come l’attività motoria con Hydro Sport Massage possa produrre benefici alla
circolazione ematica degli arti inferiori specificatamente alle arterie tibiale anteriore e posteriore e all’arteria
interdigitale nel piede e quindi come una maggior perfusione ematica contribuisca a prevenire o diminuire le
principali cause di patologie agli arti inferiori.
I sistemi coinvolti nella ricerca sono il sistema venoso, il sistema arterioso ed il sistema linfatico degli arti inferiori
Il sistema venoso può perdere la sua funzionalità a causa di una scarsa attività fisica, di posizione seduta o ferma in piedi
eccessivamente prolungata. In questi casi la circolazione venosa diventa più lenta con una situazione di ristagno di
sangue (“di stasi”) che fa aumentare la pressione e conseguentemente dilata le vene delle gambe e riduce l’apporto di
ossigeno e sostanze nutritive alle pareti del vaso venoso.
Le varici (vene varicose), le teleangectasie (capillari dilatati
fonte di inestetismi), le più gravi malattie coinvolgenti le
arterie ed i vasi linfatici, le disfunzioni dell’apparato
locomotore di interesse ortopedico, gli in estetismi come la “
pennicolopatia sclero-atrofica” (cellulite), spesso si
confondono tra loro dando origine a malattie multifattoriali.
L’insufficienza venosa è spesso asintomatica per lungo tempo
ma una volta consolidatasi è una patologia seria e
difficilmente risolvibile. Quindi è importante riuscire ad
individuare i piccoli segnali che l’organismo manda allo stato
iniziale della malattia:
1. gambe stanche o pesanti
2. dolori o bruciori al polpaccio
3. gambe gonfie
4. crampi notturni agli arti inferiori
5. dolori che aumentano vicino a fonti di calore
6. dolori che regrediscono camminando
L’insufficienza venosa può favorire la comparsa di altri disturbi che portano al verificarsi di una situazione definita come
edema sub-clinico: l’insorgenza della cellulite. Studi recenti hanno evidenziato un aumento dell’insufficienza venosa nelle
giovani generazioni, forse dovuto ad uno stile di vita sedentario ed ad una maggiore tendenza all’obesità. La
microcircolazione assicura la nutrizione degli adipociti e la regolare diffusione delle molecole di grasso; se fattori diversi
interferiscono con il corretto funzionamento dell’unità costituita da circolo e tessuti, si verifica anche il peggioramento del
quadro cellulitico.
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3. LA MACCHINA
La macchina utilizzata per attuare il protocollo di ricerca è l’Hydro Sport Massage micropiscina con idromassaggio ed
hydrobike. La posizione degli idrogetti, le potenze degli impianti, la forma della micropiscina, nonché la conformazione e
la struttura dell’hydrobike, sono state appositamente studiate per il trattamento degli arti inferiori.
Rispetto ad altri esercizi, pedalare è un’attività relativamente “innocua” per il ginocchio e può contribuire a migliorarne la
mobilità e la stabilità. L’azione del pedalare è spesso utilizzata come esercizio di riabilitazione dopo la lesione del
ginocchio o il trattamento chirurgico dello stesso, così come parte della gestione di condizioni degenerative croniche
quale l’osteoartrite. La bicicletta ha una serie di caratteristiche che la rendono un attrezzo particolarmente efficace in
quanto:
• è assente il peso sull’articolazione, con minore sollecitazione all’articolazione femore-rotulea
• si usano una gamma di movimenti che sono necessari per la maggior parte delle attività quotidiane
• è un movimento controllato e simultaneo dei quadricipiti ed ischiocrurali
• ha resistenza variabile
• si ha una posizione stabile dovuta alle forze compressive
• il movimento ciclico nutre la cartilagine
• è un esercizio in catena cinetica chiusa perché i due estremi delle articolazioni sono vincolati
• l’esercizio è un’attività cardiovascolare (aerobica).
Tutti i muscoli della gamba vengono utilizzati nelle
fasi della pedalata, in particolare quelli interessati per
generare il movimento, sono quelli del gruppo del
quadricipite ed in particolare il retto anteriore nella
spinta ed il bicipite femorale nella flessione.
Durante il giro completo del pedale il ginocchio varia
da 35 a circa 110 gradi di flessione.
L’Hydro Sport Massage in cui l’idromassaggio
professionale appositamente studiato è abbinato
all’attività motoria in acqua mediante speciale
hydrobike, è stato realizzato dalla MARIMA con
l’intento di migliorare le condizioni emodinamiche
di flusso, favorendo l’implemento funzionale
ematico.
Nel settore delle patologie venose e linfatiche, infatti,
è antichissimo il semplice drenaggio linfatico
manuale per risolvere gran parte degli edemi degli
arti inferiori.
Il drenaggio tissutale che coinvolge sia quello linfatico che quello del microcircolo ematico, prevede varie metodiche tra
le quali il linfodrenaggio, che nasce dagli studi di Vodder e poi di Leduc.
Il linfodrenaggio o drenaggio linfatico manuale è una metodologia che utilizza manovre di massaggio a bassa pressione,
attraverso la compressione e trazione della cute, stimolando la circolazione linfatica. Ha la peculiarità di ridurre i ristagni
di liquidi in particolare gli accumuli di tossine, facilitandone il deflusso e rendendo quindi possibile la riduzione degli
edemi linfatici.
La nascita di questo attrezzo corrisponde a ciò che l’attualità propone, per finalità di ordine preventivo-terapeutico ed
anche estetico, ad una popolazione sempre più sensibile al benessere ed alla tutela della salute .
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4. IL PROTOCOLLO
Gli scopi che ha perseguito e sviluppato la parte operativa del protocollo sono:
1. verifica del miglioramento della circolazione locale dei distretti interessati, gamba propriamente detta e piede,
valutando la velocità di flusso ematico, che è espressa dal rapporto tra il flusso e l’area di sezione del vaso e
rappresenta la distanza percorsa da un certo volume di liquido nell’unità di tempo
2. analisi del dispendio energetico
L’indagine conoscitiva è iniziata attraverso riscontri in acuto, cioè sono stati analizzati i dati ottenuti subito dopo lo
svolgimento dell’attività pratica
I parametri tenuti sotto controllo durante l’esecuzione del lavoro sono:
1. frequenza cardiaca mantenuta costante al 70%
2. età 31-53 anni
3. sesso femminile
4. misure antropometriche altezza e peso
5. METs usati per calcolare la quantità di energia bruciata nel corso dell’attività (intensità misurata considerando il
rapporto tra dispendio energetico dell’attività fisica rispetto a quello basale)
6. temperatura dell’acqua pari a 28° (ininfluenza sull’esercizio fisico mentre se la temperatura è compresa tra i 21,1°
e 25,3° si attenua l’aumento della temperatura corporea)
I soggetti sani coinvolti sono in buono stato di salute ed hanno eseguito esercizi a diverse regolazioni del movimento
centrale con sedute standard di 20 minuti.
Prima di ogni seduta (valore basale) ed al termine di ogni esercizio, medici specializzati hanno proceduto ad effettuare i
rilevamenti flussimetrici con ecotomografo per registrare la velocità di picco sistolico, la velocità di picco diastolico e
l’indice di resistenza delle arterie interdigitale del primo dito e tibiale anteriore
I soggetti diabetici insulinodipendenti e non, hanno eseguito gli stessi tipi di esercizi con idromassaggio con una
frequenza cardiaca pari al 60% (contro il 70% dei soggetti sani) e sono stati effettuati gli stessi rilevamenti.
Gli indicatori rilevati sono:
1. velocità di picco sistolico VPS prima e dopo le sedute
2. velocità diastolica VD prima e dopo le sedute
3. indice di resistenza IR (diminuzione di resistenza ematica a valle del vaso preso in esame)
4. mets consumati dai soggetti nelle sedute
Strumenti utilizzati:
1. Hydro Sport Massage
2. cardiofrequenzimetro
3. armband (monitoraggio e registrazione parametri)
4. ecocolordoppler (esame flussimetria doppler ed ecografia)
La frequenza cardiaca di riferimento è stata individuata con la formula di Hirofumi Tanaka:
• FcMax =208-0,7 x età
Tale formula è accettata dall’American Heart Association e dall’America College of Sports Medicine
Le sedute sono state svolte al 70% per i soggetti sani della FcMax. Tale intensità di lavoro non comporta significativa
sensazione di fatica.
L’intensità della pedalata non supera le 60 pedalate al minuto regolata con cardiofrequenzimetro
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5. RISULTATI
Le rilevazioni del dispendio energetico, effettuate sui soggetti sani, hanno evidenziato i seguenti risultati:
• Consumo massimo calorie in 20 minuti 131 pari a 393 calorie/ora, con frequenza cardiaca pari al 70 % della FC
max con la formula di Tanaka
• Dispendio energetico massimo METS 6,2 con frequenza cardiaca pari al 70 % della FC max
La sensazione rilevata dagli utenti è quella di scarso affaticamento e di
attività lieve.
Le Regolazioni delle pale del movimento centrale non influenzano in modo
significativo il dispendio energetico, tali regolazioni servono a migliorare la
fluidità di pedalata in base alle esigenze dell’utente.
Le rilevazioni dei flussi ematici hanno evidenziato un miglioramento molto
significativo della dinamica flussimetrica dell’arteria interdigitale del primo
dito del piede e dell’arteria tibiale.
Per esempio, in un soggetto sano tra quelli presi in esame, dal valore basale
prima dell’esercizio di 9,7 cm/sec della velocità di picco sistolico VPS
dell’arteria interdigitale, si è passati a 38 cm/sec, dopo l’esercizio in acqua con
idromassaggio in HYDRO SPORT MASSAGE. Ciò vuol dire che la velocità
del flusso ematico dell’arteria è aumentata di quasi tre volte (incremento del
291%)
La velocità diastolica VD passa dal valore basale di 2,7 cm/sec a 10,4 cm/sec
dopo lo stesso esercizio, la velocità del flusso ematico è aumentata di quasi 4
volte (incremento del 381%)
L’indice di resistenza IR risulta diminuito da 0,80 del valore basale a 0,65
dopo la seduta con hydrobike e idromassaggio per un miglioramento dell’IR
pari al 18,75 %
Lo stesso tipo di risultati si sono
ottenuti per l’arteria tibiale anteriore.
ESEMPIO DI SOGGETTO SANO:
Il sistema arterioso
Miglioramento percentuale
(rispetto ai valori del soggetto rilevati
prima del trattamento)
Arteria interdigitale velocità di picco
sistolico VPS in cm/sec
+ 291 %
Arteria interdigitale velocità diastolica VD
in cm/sec
+ 381 %
Arteria interdigitale indice di resistenza IR
+ 19 %
Arteria tibiale velocità di picco sistolico
VPS in cm/sec
+ 113 %
Arteria tibiale velocità diastolica VD in
cm/sec
+ 413 %
Arteria tibiale indice di resistenza IR
+ 20 %
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6. CONCLUSIONI
I risultati dello studio confermano quanto riportato in letteratura sull’importanza di come una costante attività motoria
nell’arco della vita sia funzionale per il mantenimento dell’efficienza psico-fisica e per prevenire processi degenerativi
che accompagnano il passare degli anni, queste raccomandazioni sono ancor più importanti se si hanno disturbi fisici o
malattie croniche di lunga durata che con maggior facilità e velocità debilitano e portano alla non autosufficienza.
Dalla letteratura scientifica viene attestato che pedalando per 30 minuti giornalmente per otto settimane, all’intensità pari
al 50% del massimo consumo di ossigeno, soggetti sedentari diminuiscono il battito cardiaco a riposo così come la
pressione sanguigna, i livelli di ossido nitrico e la perfusione cutanea risultano incrementarsi.
Nel presente protocollo pilota su attività motoria in acqua con hydrobike in idromassaggio, viene evidenziato che la
perfusione del fluido ematico aumenta nei soggetti sani, non arteriopatici, ciò è evidenziato dal notevole abbassamento
dei valori degli indici di resistenza, sia nell’arteria interdigitale del primo dito sia nella tibiale anteriore.
Dopo le sedute, vi è stata importante implementazione della dinamica flussimetrica nelle arterie considerate.
Risultano statisticamente significativi i valori rilevati.
Dalle rilevazione emerge che dopo ogni seduta nell’Hydro Sport Massage:
1. in tutti i soggetti sani si registrano un’aumentata velocità di picco sistolico in tutti i vasi presi in esame, con
miglioramenti dal 16 % al 291 %
2. in tutti i soggetti sani si registra un’aumentata velocità diastolica in tutti i vasi presi in esame, con
miglioramenti dal 48 % al 413 %
3. in tutti i soggetti si registrano una riduzione degli Indici di Resistenza (diminuzione della resistenza ematica
a valle del vaso preso in esame) a livello delle arterie tibiali anteriori e delle interdigitali in generale,
migliora quindi il flusso diretto verso le estremità distali; con miglioramenti fino al 36,7 %
Tale studio è utile anche per il trattamento del gonfiore alle gambe (argomento medicale ed estetico), infatti aumentando
il circolo arterioso, aumenta la pompa, aumenta il ritorno venoso e le vene si “scaricano” riducendo il gonfiore.
Gli studi dimostrano come lo svolgimento dell’attività in acqua con Hydro Sport Massage apporta benefici:
• all’apparto cardio-circolatorio, con miglioramento del flusso ematico ed aumento del ritorno del sangue al cuore
e del drenaggio linfatico;
• all’apparato uropoietico, favorendo la circolazione linfatica ed una maggior eliminazione di tossine tramite
l’incremento della diuresi;
Dato che l’attività nel liquido obbliga a riorganizzare gli schemi motori, per adattarli alla differente risposta sensoriale,
anche il sistema neurologico, beneficia dell’attività in acqua, attraverso una costante e totale stimolazione percettiva,
I risultati conseguiti dimostrano come l’Hydro Sport Massage sia una vera macchina del benessere, della salute e della
bellezza, con risultati eccellenti comprovati scientificamente.
L’Hydro Sport Massage agendo direttamente e con efficacia elevata sul sistema cardio-circolatorio, usato regolarmente, è
un utilissimo strumento per combattere e prevenire seri problemi di salute agli arti inferiori, per agire efficacemente sulle
cause dei più importanti inestetismi femminili, per diminuire il sovrappeso e per aumentare il senso di benessere generale
degli utenti, legato ad una vera azione salutare ed al consumo energetico elevato senza affaticamento.
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