Cibo per corpo e anima. Il Cimitero Monumentale di Torino tra

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Cibo per corpo e anima. Il Cimitero Monumentale di Torino tra
Cibo per corpo e anima. Il Cimitero Monumentale di Torino tra simboli e cultura
funeraria
Il percorso si snoda all’interno dell’area primitiva del Cimitero Monumentale di Torino e prende in
considerazione la simbologia funeraria correlata al cibo come nutrimento del corpo e dell’anima.
Molti fregi in gesso, marmo, legno, bronzo, ecc. raffigurano varie tipologie di vegetali come piante
da frutto e altri alimenti correlati alla cultura funeraria cristiana: dall’albero della vita alla vite, il
melograno e il melo. E ancora: palma, ulivo, frumento, fiori allegorici, poi altre simbologie prese
dal mondo animale quali pesci, ovini, bovini e infine le api. Esamineremo la trasformazione dei
frutti di queste piante in vino e pane nell’Eucarestia.
Le raffigurazioni dell’Ultima Cena, le rappresentazioni della moltiplicazione dei pani e dei pesci, la
trasformazione dell’acqua in vino sono soltanto alcune delle icone presenti su numerose tombe
del nostro Monumentale che rimandano alle Sacre Scritture. La visita è occasione anche per
esaminare come gli artisti hanno saputo interpretare usi e costumi del mondo biblico.
Il cibo per molte culture rappresenta ancora oggi un’importante rito da consumare attorno al
feretro o lasciarne parte all’interno della tomba. Un’usanza antichissima e ancora in vigore è
quella di lasciare accanto alla tomba del proprio caro, corone o cuscini di fiori e frutti che
accompagnino nel viaggio dell’aldilà il caro estinto.
E’ infatti dall’epoca degli egizi, l’Ade per i greci, i Campi Elisi per i Romani, i vivi lasciavano nella
tomba il cibo per la vita nell’oltretomba.
Oltre che bevanda, l’acqua era usata per la purificazione del corpo per simboleggiare la
purificazione dell’anima ( statue di San Giovanni Battista nell’atto di battezzare Gesù ). L’acqua
benedetta si ottiene immettendovi un pizzico di sale. Il sale era ed è usato contro la corruzione
della carne. Quest’acqua benedetta si trova anche in alcune acquasantiere presenti all’interno di
molte edicole funerarie.
Sulle tombe, il grano simboleggia il pane dell’Eucarestia, alimento dell’anima. E’ raffigurato in due
forme diverse: la spiga e l’osta. L’ostia nel Vangelo è il corpo di Cristo e viene mangiata come
alimento della vita spirituale e garanzia della vita eterna.
L’uva, trasformata in vino, non è solo bevanda e alimento umano ma rimanda al sangue
dell’Eucarestia. Tra l’altro il vino, trasformato in aceto, viene rappresentato sulle formelle della
Passione quando il legionario lo offre al Crocefisso con un spugna sulla canna. L’aceto oltre ad
avere una funzione aromatizzante è un sostituto del sale per la conservazione degli alimenti.
Dall’oliva si ricava l’olio. Nella Bibbia esso aveva numerose funzioni: come medicamento per il
corpo e come unguento per i defunti, come unzione di re, sacerdoti e profeti e nel mondo cristiano
come unzione del malato. Evidentemente l’olio serviva non solo come alimento ma anche per
accendere le lampade sia nell’uso quotidiano che per riti funerari.
La fiammella che da arde raffigura la luce che illumina le tenebre della morte.
Il melograno, in epoca pagana, raffigurava fortuna e danaro, mentre in epoca cristiana allude alla
ricchezza spirituale.
L’albero della vita allude alla croce, alla salvezza, al Paradiso.
Dalla palma si ricavava l’alimento principe dei popoli del Mediterraneo: i datteri. Le sue foglie
(insieme ai rami d’ulivo) venivano agitate in segno di festa, vedi l’entrata del Nazzareno in
Gerusalemme. Esse sono presenti su numerose lapidi del monumentale.
Una particolare attenzione verrà data alla visita dei grandi pionieri dell’industria alimentare sepolti
al Monumentale che hanno contribuito a far conoscere al mondo la qualità e la bontà dei prodotti
piemontesi: cioccolata, caffè, vermouth, liquori, sciroppi vari, conserve alimentari, ecc.
Le edicole che visiteremo saranno quelle di Silvano Venchi ( fondatore della famosa industria del
cioccolato e caramelle Venchi Unica), Francesco Cirio (fondatore della più grande azienda
conserviera italiana), Pier Paul Caffarel e Arturo Streglio ( fondatori rispettivamente di piccole ma
prestigiose fabbriche di cioccolato), Lavazza ( un ramo della prestigiosa famiglia che hanno
costruito l’impero del caffè), Teofilo Sola ( co-fondatore con Alessandro Martini della maggiore
industria del vermouth Martini & Rossi), Amilcare Mulassano ( industriale delle distillerie Sacco e
del caffè).
Itinerario a cura di C.A.U.S. - Centro Arti Umoristiche e Satiriche
[email protected] - www.caus.it