abitare i margini

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abitare i margini
“Quando si avvicina uno straniero e noi lo confondiamo con un nostro fratello,
poniamo fine a ogni conflitto.
Ecco, questo è il momento in cui finisce la notte e comincia il giorno.”
Paulo Coelho
ABITARE I MARGINI
...significa stare accanto agli ultimi, cercando di pensare e realizzare, ogni giorno, una scuola che, partendo da ciascuno di
loro, sappia sostenere percorsi di liberazione e crescita civile, condivisi, per le persone e per i territori che esse vivono.
Significa contribuire a formare "cittadini responsabili", vuol dire, in maniera costante e continua, acquisire sempre nuove
competenze, conoscere e promuovere la cultura della convivenza sociale, delle regole del vivere civile, del rispetto, della
partecipazione e della responsabilità.
"INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEGLI STUDENTI STRANIERI"
Corso di formazione per insegnanti di ogni ordine di scuola
Promosso da I.I.S. "GAE AULENTI" - CARITAS - LIBERA - CISV
L'educazione interculturale
La presenza di alunni stranieri è un dato ormai strutturale del nostro sistema scolastico. La
maggior parte sono figli di immigrati (seconda generazione), ma molti sono i neo arrivati. Si
pone per tutti un problema di integrazione e inclusione: temi sui quali la scuola italiana è
attraversata da esperienze positive ma anche da preoccupazioni. Alla scuola viene richiesto,
in questi anni, uno sforzo educativo aggiuntivo, una educazione interculturale volta ad
attrezzare l'attività didattica facendo in modo che la presenza dello "straniero" diventi
un’opportunità e un’occasione di cambiamento. L'educazione interculturale, per essere tale,
non può limitarsi alla logica della semplice assimilazione, ne tanto meno coltivare solo quella
di una "chiusa convivenza" tra comunità etniche differenti, deve invece promuovere percorsi
di dialogo, confronto tra culture e apertura a tutte le differenze, favorendo strategie di
integrazione degli alunni immigrati, superando le paure e assumendo la conoscenza
"dell'altro" come "modello" educativo.
Percorsi di integrazione nella scuola
I minori stranieri, come quelli italiani, sono innanzitutto persone e in quanto tali, titolari di diritti
e doveri che prescindono dalla loro origine nazionale. L'educazione interculturale costituisce
lo sfondo da cui prende avvio la titolarità di questi diritti e di questi doveri. Di fatto la scuola è
il luogo centrale per la costruzione e condivisione di regole comuni. A scuola si esercita una
pratica educativa di vita quotidiana basata sul rispetto delle forme democratiche di convivenza
e si trasmettono i saperi indispensabili alla formazione della cittadinanza attiva.
Chi sono gli alunni di origine straniera
La presenza di alunni stranieri investe tutti i livelli del sistema scolastico. Essa ha avuto, nel
nostro Paese, una forte crescita: da 196.441 alunni nell'anno scolastico 2001/2002 agli
805.800 alunni nel 2014/2015. Rappresentano il 10% della popolazione scolastica ed il 51,7%
di loro sono nati in Italia (seconda generazione).
La distribuzione per ordine di scuola è la seguente:
10,2% - scuola dell'infanzia;
10,3% - scuola primaria;
9,6% - secondaria di primo grado;
7,0 % - secondaria di secondo grado
Gli alunni nati in Italia e i neo arrivati sono, per certi aspetti, due lati opposti del "pianeta" alunni
stranieri.
L'esperienza scolastica di uno studente che è stato scolarizzato esclusivamente nelle scuole
italiane è senza dubbio diversa da quella di chi è appena arrivato in Italia, soprattutto se
adolescente, senza conoscenza della lingua italiana, delle regole, del funzionamento delle
scuole, degli stili di insegnamento, a volte molto diversi da quelli del Paese di provenienza.
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“Quando si avvicina uno straniero e noi lo confondiamo con un nostro fratello,
poniamo fine a ogni conflitto.
Ecco, questo è il momento in cui finisce la notte e comincia il giorno.”
Paulo Coelho
Per gli studenti stranieri nati in Italia l'ostacolo linguistico, che rappresenta uno dei problemi
maggiori per l'inserimento in una classe e per il percorso di apprendimento nei primi anni, è
quasi sempre superato, anche se per diverse ragioni non assicura uno sviluppo automatico
delle competenze linguistiche necessarie al proseguimento degli studi nel secondo ciclo.
Gli studenti invisibili
Contemporaneamente l'esperienza di questi anni ha messo in evidenza la necessità di
prestare attenzione a nuove tipologie di studenti con problematiche interculturali e di
integrazione. Il quadro complessivo dei gruppi cui ci si riferisce è il seguente: alunni con
cittadinanza non italiana; alunni di seconda generazione; alunni provenienti da altri Paesi che
si trovano privi di assistenza e di genitori; alunni figli di coppie miste oppure arrivati per
adozione internazionale; alunni rom e sinti. I loro bisogni educativi e didattici sono diversi, non
considerarli vuol dire correre il rischio che essi risultino "invisibili" all'interno delle classi. Lo
segnala un elevato tasso di dispersione scolastica e di frequenza irregolare. E' risaputo che
la partecipazione degli alunni stranieri alla vita della scuola non è un fatto scontato. Non
bisogna però ritenere che questi comportamenti derivino esclusivamente da un rifiuto ad
integrarsi: accanto a fattori di oggettiva assenza di "educazione/motivazione familiare", vi è
infatti una notevole resistenza psicologica verso il processo della scolarizzazione, percepito
come "imposizione e minaccia" alla propria identità culturale.
Insegnare con alunni stranieri in classe richiede da parte del docente molta flessibilità e
disponibilità. A volte, per consolidare l'autostima e la fiducia dello studente nelle proprie
capacità di apprendimento, il docente deve impostare percorsi di apprendimento specifici e
personalizzati, che tengano conto del retroterra culturale dello studente e di eventuali
pregresse esperienze negative e di abbandono.
ASPETTI ORGANIZZATIVI
L' IIS "GAE AULENTI", CARITAS, LIBERA E CISV, per quanto sopra indicato promuovono, nei mesi
di marzo - aprile del 2017 un corso di formazione rivolto agli insegnanti di tutti gli indirizzi scolastici del
territorio biellese avvalendosi del contributo di sociologhi, ricercatori ed esperti multimediali.
ARTICOLAZIONE: quattro incontri di tre ore dalle 16,30 alle 19,30 presso Aula Magna dell'IIS "Gae
Aulenti" (Ex V. Rubens)- Viale Macallè 54 - 13900 Biella
OBBIETTIVO :
con dirigenti scolastici e insegnanti, cercheremo di riflettere insieme cercando
strumenti per favorire, in classe, l'integrazione e l'inclusione dei giovani stranieri.
CALENDARIO:
06 marzo lunedì - "Il clima di accoglienza in classe"
Prof. Domenico Chiesa - Ricercatore CIDI - Torino
14 marzo martedì - "Vivere ed educare in una società multietnica"
Prof. Aluisi Tosolini - Coordinatore della rete nazionale delle Scuole di Pace - Parma
05 aprile mercoledì - "La scuola può essere il luogo dell'integrazione"
Dott.ssa Deborah Erminio - Sociologa - referente Caritas / Migrantes - Savona
27 aprile giovedì - "Integrazione e scuola: lo sguardo critico del cinema"
Prof. Italo Spada - Docente di Scienza della Comunicazione Audiovisiva - Roma
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Comunicare l'adesione al corso entro venerdì 03 marzo 2017
con una mail a [email protected] oppure con sms a 3202375451
indicando: Nome, Cognome, Scuola di appartenenza, cell, mail.
Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione dall'I.I.S. "Gae Aulenti"
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