«Addio all`ufficio la nostra vita è tra orto e cavalli»

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«Addio all`ufficio la nostra vita è tra orto e cavalli»
Provincia 35
L’ECO DI BERGAMO
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2013
a
«Addio all’ufficio
la nostra vita
è tra orto e cavalli»
Treviglio, coppia racconta il ritorno alla terra
Alla Castolda azienda agricola e allevamento
«Il lavoro è tanto, ma qui ci sentiamo liberi»
2
A
Treviglio
una roggia, è anche una fattoria
didattica dedicata ai bimbi, ai
LAURA ARNOLDI
quali propone laboratori con
Animali, stalla e campagna: Mo- percorsi «dal grano al pane». Monica ha trascorso in questo mon- nica si è inventata le settimane
do l’infanzia e la giovinezza. Poi verdi per «tuffare» i bambini nel
la sua vita ha preso un’altra dire- mondo della campagna con giorzione: gli studi l’hanno portata ad nate molto intense; in futuro un
un lavoro d’ufficio, il matrimonio progetto per un «agri-nido».
e la nascita dei figli l’hanno spinChi manda avanti la fattoria è
ta ad una vita più «normale». Fi- soprattutto Monica; Andrea conno a quando il richiamo alle ra- tinua a lavorare come ingegnere
dici è stato troppo forte. «Vive- civile in un’azienda di prefabbrivamo in un appartamento a Pa- cati: «Nel tempo libero mi occulazzago, lavoravo per
po dell’orto, del giardiRadici Group, ma ad
no e della stalla. Sono
un certo punto non ce
da zero. Come
C’è anche partito
l’ho più fatta. Ho visho fatto? Documensuto fino ai 30 anni in una fattoria tandomi in internet,
campagna» spiega la
e sbagliandidattica provando
47enne Monica Todo. Io sono di Roma,
masoni che con il macon ma i miei avevano una
rito Andrea Onorati
in campagna dolaboratori casa
ha dato vita all’azienve passavamo l’estada agricola allevadedicata te». Andrea mostra
mento di cavalli Caorgoglio il frutteai bimbi con
stolda a Treviglio.
to in cui gli innesti che
«Mio padre – spiega Tomaso- ha realizzato danno frutti. «Ho
ni – è andato in pensione smet- imparato con l’esperienza a scetendo con l’allevamento di suini gliere quali alberi piantare: con
nel 2000. La mia è una famiglia questo terreno per esempio le alcontadina: ho ripreso a fare quel- bicocche non crescono bene». In
lo che facevano i miei nonni. Ora questa nuova vita in campagna
qui mi sento libera, anche se il la- non ci sono sabati o domeniche
voro è tanto e non sempre ripa- perché gli animali e le coltivazioga economicamente». L’azienda ne richiedono cure quotidiane:
è a conduzione famigliare: nes- «Ma è un’attività che mi rilassa,
sun dipendente, ma solo Moni- mi svuota la mente».
ca, Andrea e i figli Luca, Michele
e Massimo che hanno rispettiva- Eleganti purosangue
E poi ci sono i cavalli, splendidi
mente 17, 14 e 7 anni.
arabi che si muovono nel recinUna fattoria didattica
to. Se si chiede ad Andrea e MoLa Castolda, dall’antico nome di nica come è nata questa passio-
ne, entrambi ricordano una fiera a Verona di qualche anno fa:
«Quando siamo entrati nel padiglione dei cavalli arabi ne siamo
usciti solo a fine giornata». Un
vero colpo di fulmine per questi
purosangue nervili, esuberanti,
dall’andatura elegante. «Ora ne
abbiamo nove: alcuni si sono ben
piazzati ai concorsi».
Eccoli nei recinti: Monica ed
Andrea li mostrano orgogliosi.
Tra loro Shamilah, una fattrice
che ha da poco messo al mondo
Albachiara. Mamma e puledrina
si muovono nel recinto con un
portamento elegante. Andrea
scuote un sacchetto di plastica. È
la stessa tecnica che si usa nelle
gare per far correre l’animale che
alza il collo e allunga il muso affusolato. «Sembra che sotto le
zampe abbiano delle molle»
commenta Monica. La stalla è
molto grande e vi trovano rifugio
gli altri cavalli della Castolda:
Syara, Jhon, gli stalloni Yuri e
Khamsin.
Il giovane Coco sta dando
grandi soddisfazioni: a luglio ha
vinto per la categoria puledri allo show di Tradate e ha partecipato alla Fiera di Sant’Alessandro alla gara di morfologia.
Alla fine ci si siede sotto il portico della grande casa, costruita
recuperando anche vecchi coppi
e mattoni. Il grande prato verde,
le ciliegie mature appese agli alberi, Shamilah nel suo recinto
con Albachiara: per un attimo si
coglie perché Monica e Andrea
abbiano voluto tentare questa
«impresa» chiamata Castolda. ■
a
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1) L’azienda agricola Castolda.
2) Andrea Onorati con i cavalli
3) Monica Tomasoni e il marito
Alla fiera di Sant’Alessandro
A
Il puledrino Coco
vince la medaglia d’oro
A
Coco Castolda, il puledrino di un anno dell’azienda agricola di Treviglio, è giovane, ma promette bene.
Alla recente Fiera di Sant’Alessandro, dedicata ai Purosangue Arabi,
ha conquistato il primo posto nella
categoria puledri, vincendo la medaglia d’oro e aggiudicandosi il titolo di Best in Show, per la gioia di
Monica e Andrea: «il nostro Coco ha
sbancato tutto». Una soddisfazione che ripaga una passione coltivata con determinazione nel corso
degli anni.
«Quando anni fa – scrivono nel loro sito web – abbiamo visto da vi-
Il puledro Coco Castolda
cino il primo vero cavallo purosangue arabo con il suo nobile atteggiamento, abbiamo sentito qualcosa vibrare intensamente dentro di
noi. È da allora che abbiamo fatto
entrare questo nobile animale nella nostra vita e con pazienza e passione, ne alleviamo nella nostra
Azienda Agricola esemplari selezionati». L’allevamento, così come
l’attività agricola, sono un patrimonio che viene offerto volentieri agli
sguardi dei visitatori attraverso il
progetto della Fattoria didattica.
«La fattoria – viene spiegato – diventa un "grande laboratorio all’aperto" dove è possibile abbinare
l’apprendimento teorico a quello
pratico, mettendo a confronto l’esperienza dell’agricoltore con la curiosità dei bambini, creando così
una stimolante interazione».
a
Giornata in più
per la caccia
«Grazie al Cupav»
a Giornata integrativa per
la caccia migratoria da appostamento fisso: il Cupav rivendica «almeno la metà del merito» perché
«l’assessorato è stato incalzato
dalle associazioni venatorie».
Queste le parole di Fortunato
Busana, portavoce del Coordinamento unitario provinciale
associazioni venatorie (che
comprende sei sigle).
Busana, nel confermare la
soddisfazione per il risultato
raggiunto, ha ricordato che il
fuoco alle polveri è stato appiccato dai rappresentanti dei cacciatori. «Quando è arrivato il
primo parere negativo da parte
dell’Ispra – ha ribadito – abbiamo incalzato l’assessorato provinciale alla Caccia, perché ne
chiedesse la revisione presentando ulteriori dati». Come
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Il Cupav rivendica il risultato sulla
caccia migratoria da appostamento
hanno fatto i cugini bresciani
«che avevano ottenuto una
giornata in più».
Un sollecito supportato dal
parere legale che il Cupav ha richiesto all’avvocato Franco
Bonsanto, «il maggior esperto
di legislazione venatoria in
campo nazionale», che nella
sua relazione ha ribadito che «il
parere dell’Ispra è obbligatorio
ma non vincolante – ha spiegato Busana – e che spesso viene
espresso in forma cautelativa
quando i dati del campione non
sono esaustivi».
Infatti, l’Istituto superiore
per la protezione e la ricerca
ambientale, per esprimere il
parere, utilizza i dati dell’anno
precedente. Grazie anche «l’integrazione» e alla relazione del
legale, si è riusciti a portare a
casa la vittoria. Busana ha poi
ricordato, in questo percorso, il
peso dell’interpellanza presentata da Vittorio Milesi (Lista
Bettoni). Rivendicando il proprio ruolo per l’ottenimento del
risultato favorevole, «si da atto
all’assessore Alessandro Cottini di aver fatto il suo dovere,
esaudendo le nostre richieste
incalzanti». Senza voler calcare troppo sulle note polemiche,
il portavoce Cupav ritiene però
che «se gli ulteriori dati fossero
stati forniti prima all’Ispra non
ci sarebbe stato bisogno di tutto questo. Speriamo che questa
esperienza serva per i prossimi
anni». ■
Al. Lo.
Troppa pioggia, la sgranatura
del mais in piazza slitta a ottobre
A
Treviglio
«A settembre piazza Cameroni di
Treviglio non ospiterà la tradizionale manifestazione della sgranatura
del mais»: l’ha annunciato Peppino
Fattori, vicepresidente di Fiera Agricola.
«Speriamo – prosegue Fattori –
di poterla proporre verso la metà
di ottobre. D’altro canto, con le
bizze del tempo che con le piogge della scorsa primavera hanno
condizionato i lavori nei campi e
quindi anche la semina del mais,
non c’è nulla da fare: la semina ha
subito ritardi dai 30 ai 45 giorni
e, di conseguenza, anche il raccolto paga lo scotto del maltempo.
Noi, sperando nella clemenza del
meteo, saremo in piazza con le
nostre macchine a ottobre». Da
una dozzina d’anni piazza Cameroni a Treviglio è diventata il palcoscenico di manifestazioni agricole grazie all’Ente Fiera Agrico-
La sgranatura del mais in piazza
a Treviglio slitta a ottobre
la e in special modo a Peppino
Fattori, anima delle iniziative
(dalla trebbiatura del frumento
alla sgranatura delle pannocchie
di granoturco) apprezzate non
solo dai trevigliesi. Sempre molto incuriositi i bambini, coinvolti in tentativi di panificazione
(michette e pizzette) nell’area del
mercato coperto. Non è sfuggito
agli attenti osservatori che da
quattro anni in piazza Cameroni
non si trebbia più il frumento.
«La trebbiatura del grano e la
sgranatura del mais – spiega Fattori – costituiscono interessanti
appuntamenti per mostrare dal
vivo i gesti ereditati da una civiltà
contadina alla quale ci sentiamo
tutti legati. Mentre non ci sono
problemi per la sgranatura, siamo stati costretti a rinunciare alla trebbiatura del frumento poiché muoversi sulle strade con le
vecchie e ingombranti macchine
trebbiatrici è diventato rischioso». Sul fenomeno delle piogge
intense della primavera (marzo
il mese più piovoso degli ultimi
40 anni), la Confederazione italiana agricoltori ha fatto notare
che sulle campagne del Nord Italia nei primi cinque mesi dell’anno è caduto quasi il doppio della
pioggia del 2012, con 50 giorni in
più di maltempo. ■
Saverio Volpe