Self Report - Ipsia Cattaneo

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Self Report - Ipsia Cattaneo
Mod. PR/9 Rev. 1
Self-Report per la Revisione tra Pari
1. INFORMAZIONI1
Denominazione Istituto/CFP : IPSIA “Carlo Cattaneo”
Indirizzo completo: Lungotevere Testaccio, 32 - ROMA
Tel. 0039 06-5754927
c.a.p. 00153 Prov. (RM)
Fax. 0039 06-5754903
E-mail : [email protected]
Sito web:
www.ipsiacattaneo.it
Persone da contattare
Dirigente
Scolastico/Direttore
CFP
Cognome e Nome
Contatto
Tel: 06.5754927
Leandro Cantoni
Fax: 06.5754903
E-mail: [email protected]
Referente Istituto/CFP
Cristina Ruvo
Tel: 3387608073
Fax:
E-mail: [email protected]
Tel:
Altri responsabili
(eventuali)
Fax:____________________________
E-mail:__________________________
a) Situazione di partenza (ad esempio valutazioni precedenti, requisiti di qualità nazionali
applicabili, riferimenti normativi ecc.) e decisione di condurre una Revisione tra Pari (adottata
quando e da chi?)
1
Il self report deve essere elaborato facendo riferimento all’ultimo anno scolastico/formativo
L'Istituto Professionale per l'Industria e per l'Artigianato "CARLO CATTANEO" di Roma, nato
tra il 1918 e il 1919, forma tecnici qualificati nel settore meccanico e nel settore elettricoelettronico.
Le strategie che l’IPSIA “Cattaneo” pone in essere comprendono:
- la massima attenzione alle esigenze degli utenti mirando a superare le loro stesse
aspettative;
- il rispetto dei requisiti cogenti dei servizi offerti;
- la garanzia delle risorse necessarie per realizzare il miglioramento continuo e misurabile
delle prestazioni;
- il coinvolgimento, la motivazione e la crescita professionale delle risorse umane ai
diversi livelli.
Il grado di attuazione della politica e degli obiettivi ad essa connessi vengono verificati
nel corso dei riesami periodici, nell’ambito dei quali viene deciso l’opportuno
aggiornamento dell’una e degli altri e l’eventuale adeguamento delle risorse disponibili.
L’IPSIA “Cattaneo” è in possesso di certificazione ISO 9001:2000 settore EA 37 per la
progettazione ed erogazione di corsi di formazione continua e superiore; pertanto tutti i
servizi e le attività realizzate sono parte del Sistema di Gestione per la Qualità dell’IPSIA
“Cattaneo”.
Le diverse tipologie di servizi presentati sono volte a soddisfare le differenti esigenze di
giovani e adulti occupati, inoccupati, disoccupati, migranti e diversamente abili.
La decisione di aderire al progetto della Peer Review è stata presa dal Dirigente
scolastico che lo ha proposto al collegio dei docenti. A seguito dell’approvazione del
Collegio il Dirigente ha
individuato i quattro docenti dell’Istituto che avrebbero
partecipato al progetto. Il gruppo di lavoro ha preso parte ai momenti formativi proposti
dall’Isfol, ha preso visione dei materiali a disposizione, ha analizzato il manuale di Peer
Review in Initial VET, ed ha individuato tra le 14 aree di qualità europee le due aree
oggetto di confronto tra pari per il nostro Istituto (Area Qualità 1: Curriculum; Area Qualità
5: Contesto sociale, accesso e diversità).
b) Obiettivi e finalità della Revisione tra Pari (cosa vuoi ottenere attraverso la Revisione tra
Pari/Peer Review?)
Il Nostro Istituto intende considerare la Peer Review, non soltanto come un momento di
acquisizione di nuove metodologie di valutazione, ma come uno strumento a disposizione
del contesto scolastico per promuovere il miglioramento continuo della qualità
dell’offerta formativa e una diffusa cultura dell’innovazione e della valutazione che possa
stimolare una comune volontà di consolidare e di mettere a sistema una metodologia in
grado di assicurare la qualità nella scuola.
Il ns Istituto auspica infatti - attraverso un’autovalutazione efficace, arricchita dal
confronto di esperienze provenienti da realtà istituzionali diverse (CFP, Istituti scolastici e
Istituti di ricerca) ma di pari livello professionale - di individuare strategie atte a risolvere le
problematiche e le criticità ricorrenti nell’ambito delle due Aree Qualità prescelte, per
individuare, perfezionare e sistematizzare le metodologie e i processi di analisi qualitativa
messi in atto di volta in volta.
Dalla Revisione fra Pari ci aspettiamo:
un riscontro critico sulla qualità della formazione erogata, espresso da “esperti” nel
campo della formazione e istruzione, che sappiano andare oltre gli aspetti
puramente normativi;
l’acquisizione di consigli e l’individuazione di buone prassi nella realizzazione dei
principali processi valutativi;
la condizione di essere informati sulle prospettive esterne, favorendo la
cooperazione e la creazione di reti con altri istituti/CFP;
l’ opportunità, sulla base delle competenze acquisite con questo progetto, di
assumere in futuro un ruolo ufficiale riconosciuto di esperti (“amici critici” come
definiti nel Manuale europeo della Peer Review) per la valutazione esterna delle
strutture scolastiche e formative;
la possibilità di intervenire – sia come istituto che come singoli docenti coinvolti nel
progetto - nelle attività di pianificazione, attuazione, valutazione e revisione dei
processi formativi, per la definizione di una strategia nazionale (entro giugno 2011)
così come richiesto agli Stati membri con la Raccomandazione europea sulla
qualità dell’istruzione e formazione professionale.
c) Organizzazione interna: descrivere l’organizzazione scolastica/formativa indicando i
responsabili e i relativi compiti (es. organigramma e compiti).
L'Istituto Professionale per l'Industria e per l'Artigianato "CARLO CATTANEO" di Roma è
organizzato come segue:
Sede centrale ed operativa:
Lungotevere Testaccio, 32 - 00153 Roma
tel. 06 5746273 - 5754927
fax 06 5754903
Accoglie le classi I II III ad indirizzo Meccanico, Termico ed Elettrico, oltre al corso
pomeridiano per adulti
Succursali:
Sede EUR
Via A. Pisano, 9
00142 Roma
Tel 06 5032460
Fax 06 5043223
Accoglie le classi I II III IV V ad indirizzo Meccanico ed Elettrico
Sede Corso Vittorio
Corso Vittorio Emanuele II, 217
00186 Roma
Tel 06 68806537
Fax 06 6869015
Accoglie le classi IV e V degli indirizzi Meccanico e Termico
Sede Città dei Ragazzi
Largo Città dei Ragazzi, 1
00163 Roma
Tel 0665771253
Fax 0665771326
Accoglie le classi I II III ad indirizzo Meccanico
I compiti e le responsabilità che riguardano le figure del Dirigente scolastico, del Direttore
dei servizi generali e amministrativi, dei docenti, del personale ATA del collegio dei
Docenti, del consiglio di classe, del comitato di valutazione, del consiglio d'Istituto e della
Giunta
sono
stabiliti
e
regolati
dalla
normativa
vigente.
Nell'ambito dell'autonomia scolastica, ogni scuola deve definire le funzioni delle altre
figure che vi operano.
COMPITI E FUNZIONI:
Il collaboratore Vicario
Esegue compiti e svolge incarichi affidatigli direttamente dal Dirigente;
• sostituisce il Dirigente in caso di assenza in collaborazione con i docenti individuati dal
Dirigente per tale compito;
• cura i rapporti con le famiglie, gli studenti, con i docenti, i rapporti con la segreteria della
scuola;
• cura la gestione dei provvedimenti disciplinari relativi agli allievi;
• si occupa dell’accoglienza nuovi Docenti
Il responsabile di Sede
• per le succursali viene designato un responsabile il quale collabora con il vicario
• cura i rapporti con le famiglie, gli studenti, con i docenti, i rapporti con la segreteria della
scuola
I collaboratori del Dirigente scolastico
•
•
Coadiuvano il Vicario nella predisposizione delle sostituzioni dei colleghi assenti;
Si occupano dell’accoglienza nuovi Docenti
Funzioni strumentali al Piano dell' offerta formativa
Svolgono funzione di coordinamento nel quadro delle quattro aree previste dal CCNL e nel
quadro delle aree individuate dal Collegio dei Docenti nel predisporre il POF.
Area n. 1
Gestione del Piano dell’Offerta formativa
•
•
•
•
•
Revisione e aggiornamento del POF (nelle due forme per i docenti e per i genitori);
Raccolta dati dei progetti attivi (obiettivi/risultati) in itinere e finale;
aggiornamento tabella dei progetti presentati (attivi/ conclusi);
gestione archivio materiali dei prodotti didattici e non, elaborati dai docenti e dagli studenti;
raccolta e trasmissione modifiche POF all’ azienda di gestione del Sito Web della scuola.
Area n. 2
Didattica dell’ accoglienza, strategie metodologiche
contro la dispersione scolastica
e il disagio scolastico
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Prof.ssa Silvia Garibotti
Promuovere le esperienze di scuola-lavoro effettuate per mezzo di stages e tirocini rivolti agli studenti del II e
III anno, sia durante l’anno scolastico che nel periodo estivo;
Progettare e coordinare le relative funzioni dei tutors;
Promuovere convenzioni con le aziende dei diversi settori;
Attività di monitoraggio e di analisi delle diverse attività svolte durante l’anno scolastico;
Tenere i contatti con lo sportello tirocini del Comune di Roma e con l’Osservatorio del Mercato del Lavoro
della Provincia di Roma
Area n. 4
Progetti Europei
•
Prof.ssa Francesca Lo Faro
Organizzare e programmare le attività per una didattica dell’ accoglienza per le classi del biennio;
Individuare e organizzare attività insieme ai consigli di classe, contro la dispersione scolastica ,il disagio e il
recupero scolastico;
Attività di monitoraggio e di analisi delle diverse attività svolte durante l’anno scolastico;
Attività di monitoraggio sui servizi offerti agli studenti e alle famiglie;
Raccolta dati e documenti riguardanti alunni L2, alunni diversamente abili.
Area n. 3
Sperimentazione didattica per l’Alternanza ScuolaLavoro/ Stages e tirocini
•
Prof. ssa Stefania Franco
Prof.ssa Marzia Zabbatino
Organizzazione, coordinamento e gestione di progetti internazionali relativi sia alla mobilità formatori/
studenti che all’approfondimento di tematiche e all’innovazione didattica in partneriato con altre realtà
formativa all’estero;
Coordinamento e gestione di attività relative alla Dimensione Europea dell’Educazione;
Collaborazione all’interno della rete Deure (Dimensione Europea dell’Educazione) di cui l’Istituto è membro;
Avviamento nuovi progetti internazionali, anche con riferimento ai settori di sviluppo dell’ offerta formativa
dell’Istituto.
Rilascio certificazione Europass mobilità (quando previsto dal progetto)
Area n. 5
Progetti professionali curriculari e sperimentali
Prof. Michele Minenna
•
•
•
•
Coordinare i rapporti tra Istituto, Enti e aziende nel ricercare l’applicabilità e lo sviluppo di percorsi di Terza
Area per il corrente anno scolastico, nell’ambito delle risorse disponibili;
mettere a punto e individuandone la fattibilità in collaborazione con la FS di Area 3 e la Commissione sul
“riordino dei curricola”, i percorsi di Alternanza scuola-lavoro del IV e V anno;
interfacciare (comunicazione e raccolta dati) i vari attori dell’istituto (commissioni, gruppi di lavoro, organi
collegiali, FS Area 1 per il sito web) in relazione:
a. ai nuovi percorsi curriculari e sperimentali in atto di area tecnico-professionale
b. all’individuazione di sistemi di certificazione delle competenze intermedie acquisite dagli alunni;
Tutorare i candidati privatisti per gli esami di qualifica e di Stato
FIGURE DI COORDINAMENTO
Compiti e funzioni:
I coordinatori di classe
• Nominati dal Dirigente scolastico all'interno di ciascun consiglio di classe
• Curano la registrazione mensile delle assenze;
• mantengono rapporti con le famiglie;
• presiedono i consigli di classe in assenza del dirigente scolastico
I coordinatori dei dipartimenti disciplinari
• nominati dal Dirigente scolastico presiedono le riunioni dei dipartimenti per disciplina,
riguardanti la programmazione, la scelta dei libri di testo, di sperimentazione e ricerca;
• predispongono materiale didattico, curano la diffusione del materiale;
• raccolgono le richieste per la commissione acquisti.
I referenti di Progetto
• responsabili del progetto e delle attività ad esso collegate
• informano i consigli di classe interessati
• azione di monitoraggio finale (obiettivi/risultati)
Le commissioni
Per il funzionamento dell'Istituto, volto a ottimizzare l'organizzazione de lavoro, sono operative le
seguenti commissioni:
• Commissione orario: cura l'elaborazione dell'orario scolastico e suo funzionamento.
• Commissione formazione classi;
• Commissione Elettorale;
• Commissione attività integrative;
• Commissione POF;
• Commissione Monitoraggio;
• Commissione Sicurezza;
• Commissione acquisti e collaudi;
d) Pianificazione attività per la realizzazione della Visita di Revisione tra Pari/Peer Review:
Attività
(Auto)-valutazione
(es. modello di autovalutazione e/o report di istituto/sede,
riesame della direzione, altri strumenti di autovalutazione utilizzati, etc.)
Periodo (date/settimane di
realizzazione dell’attività)
Riunioni marzo 2010
Riunione aprile 2010
Riunione giugno 2010
Gruppi di lavoro Luglio 2010
Luglio/ agosto 2010
Self-Report
(realizzazione 1-2 mesi prima della visita e invio definitivo 1 mese prima della
Revisione tra Pari alla segreteria tecnica e ai pari)
Giugno 2010
Preparazione visita di Revisione tra Pari
(formazione interna alle risorse umane coinvolte e informazione agli intervistati
– previsto 1 o 2 mesi prima della visita di Revisione tra Pari)
Visita di Revisione tra Pari
(2,5 giorni, come concordato con la segreteria
21-22-23 settembre 2010
tecnica del progetto)
Rapporto finale visita di Revisione tra Pari
Fine ottobre 2010
(entro un mese dalla visita di revisione tra pari, responsabilità: peer coordinatore con la
collaborazione dei pari ed eventualmente del referente istituto/CFP)
Piano d’azione e miglioramenti da intraprendere
Fine novembre 2010
(entro 1 mese dal rapporto finale visita di Revisione tra Pari, responsabilità: referente
istituto/CFP)
e) Aree di qualità richieste da sottoporre a valutazione (max. 2 da Manuale Peer Review)
Area qualità 1 : Curriculum
Area Qualità 5 : Contesto sociale accesso e diversità
2.
DESCRIZIONE dell’ISTITUTO/CFP
La seguente sezione comprende:
1. una breve descrizione del tipo di offerta del CFP/istituto, una breve descrizione del contesto (situazione
socio-economica regionale/provinciale, problemi ed opportunità del contesto territoriale di riferimento,
requisiti normativi, etc);
2. la missione dell’Istituto/CFP;
3. pianificazione degli obiettivi per la qualità;
4. iniziative di sviluppo e azioni di miglioramento intraprese;
5. dati statistici (cfr. prospetto);
6. informazioni sul contesto
2.1 Descrizione dell’offerta dell’Istituto/CFP
Fino al 2010
ARTICOLAZIONE DEI CORSI
Biennio propedeutico
con l'inserimento delle seguenti innovazioni:
• revisione dei programmi delle materie tecniche di indirizzo in linea con i paesi
dell'Unione Europea
• Introduzione della nuova disciplina T.I.C Tecnologia dell'Informazione e della
Comunicazione
Codocenze per facilitare l'apprendimento di discipline fondamentali
Terzo anno
caratterizzato da:
• scuola - laboratorio, per mettere in pratica le conoscenze acquisite con lo studio delle
materie teoriche
• attivazione di Stage e tirocini aziendali
• Approfondimenti di tematiche specifiche
• Conseguimento del Diploma di Qualifica di Operatore del settore scelto (elettrico,
meccanico, termico)
Biennio post qualifica
caratterizzato da:
• Blocco tematico professionalizzante (circa 300 ore annuali) gestito in maniera
integrata con la Regione Lazio con conseguimento di qualifica di II Livello, coerente
con il settore scelto.
• Attivazione di Stage e tirocini aziendali
• Conseguimento del Diploma di Tecnico nel settore scelto (Tecnico delle Industrie
Elettriche. Tecnico delle Industrie meccaniche, Tecnico degli Impianti energetici)
PIANO DI STUDI
Il piano di studi è costituito da 3 AREE
• AREA COMUNE
Discipline comuni a tutti gli indirizzi
• AREA D'INDIRIZZO
Discipline che caratterizzano un percorso professionalizzante
• TERZA AREA (obbligatoria)
Attività ed esperienze da svolgersi in raccordo con il settore produttivo e di ricerca specializzate nel
settore professionale di indirizzo: 4° e 5° anno: P ercorsi formativi di specializzazione con stages e tirocini
formativi aziendali (400 - 600 ore ) - Attestazione dei Crediti e/o Attestato di qualifica II livello (Provincia)
I CORSI DI STUDIO
I. Operatore termico - Tecnico dei sistemi energetici
DIPLOMA DI QUALIFICA OPERATORE TERMICO
(Triennio)
PROFILO PROFESSIONALE
L'Operatore Termico con specializzazione nel Settore Automobilistico, conosce le tecniche fondamentali di
assemblaggio, lattoneria e verniciatura necessarie per intervenire sulle carrozzerie automobilistiche; è in
grado di utilizzare una corretta diagnostica sui componenti dell'autoveicolo attivando gli interventi necessari.
Specializzazione nel Settore
Autoriparatore
è in grado di utilizzare una
corretta diagnostica sui
componenti dell'autoveicolo
attivando gli interventi necessari.
Specializzazione in Carrozzeria
Specializzazione in Motori Marini
conosce le tecniche fondamentali di conosce la componentistica
assemblaggio, lattoneria e
meccanica e l’impiantistica elettrica
verniciatura necessarie per
degli impianti marini
intervenire sulle carrozzerie
automobilistiche
a
Il percorso di apprendimento si sviluppa nella didattica delle classi 2 e l percorso di apprendimento si
a
3 del nostro Istituto, integrando le discipline specifiche del settore
termico.
sviluppa nella didattica di una classe
a
3 del nostro Istituto, a partire
dall’anno scolastico 2009/2010.
DIPLOMA DI TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI
(Biennio post-qualifica)
PROFILO PROFESSIONALE
II Tecnico dei Sistemi Energetici, dopo aver acquisito i principi basilari di funzionamento dei motori termici, in
grado di rilevare e rimuovere le anomalie di funzionamento dei motori, dei sistemi frenanti, dei sistemi di
trasmissione, degli organi di direzione e dei sistemi elettronici. Il Tecnico è in grado di progettare, verificare
ed installare impianti termotecnici, organizzare e rimuovere anomalie degli impianti di riscaldamento,
condizionamento ed idrosanitari;
inoltre in grado di redigere preventivi di spesa. Nell'Area professionalizzante perfeziona lo studio delle
problematiche di funzionamento dell'autoveicolo e delle tecniche di diagnosi finalizzate a protocolli riparativi.
II: Operatore elettrico - Tecnico delle industrie elettriche
DIPLOMA DI QUALIFICA OPERATORE ELETTRICO
(Triennio)
PROFILO PROFESSIONALE
L'Operatore Elettrico possiede le conoscenze dell'elettrotecnica e dell'elettronica generale.
Egli è in grado di progettare e di eseguire impianti elettrici civili ed industriali in bassa tensione, progettare ed
eseguire impianti di illuminazione, applicare le teciche di controllo e di regolazione di automatismi industriali
mediante l'uso di controllori a logica programmabile (PLC).
DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE
(Biennio post-qualifica)
PROFILO PROFESSIONALE
II Tecnico, dopo aver acquisito lo conoscenze fondamentali delle tecnologie dell'industria elettrica, sia nel
settore impiantistico che in quello delle macchine e degli apparecchi elettrici, è in grado di studiare e di
applicare le varie tecniche di automazione dei processi produttivi, in conformità con la normativa tecnica
vigente.
CORSI DI SPECIALIZZAZIONE
Tecnico delle luci nel mondo dello
spettacolo e della cinematografia
III. Operatore
Corso CISCO SYSTEM con rilascio di certificazione (per gli alunni
del biennio post-qualifica nell'ambito dell'Area
Professionalizzante).
meccanico - Tecnico delle industrie meccaniche
DIPLOMA DI QUALIFICA OPERATORE MECCANICO
(Triennio)
PROFILO PROFESSIONALE
L'Operatore Meccanico con specializzazione CNC possiede le conoscenze della produttività e
dell'economicità delle lavorazioni.
Egli è in grado di saper leggere un disegno tecnico e trarne le informazioni necessarie per poter eseguire
lavorazioni con macchine tradizionali nonché lavorazioni con macchine a controllo numerico computerizzate
(CNC).
DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE
(Biennio post-qualifica)
PROFILO PROFESSIONALE
II Tecnico, avvalendosi delle conoscenze tecnologiche di processo e delle potenzialità delle macchine, è in
grado di eleborare programmi di lavorazione per macchine CNC, ottimizzando la produzione e l'utilizzo della
macchina.
Egli, sulla base di direttive generali, è in grado di sviluppare programmi di produzione tra loro collegati,
armonizzando le relative componenti, verificandone ed assicurando il compimento nei tempi previsti.
Sperimentazione didattica:
SPECIALIZZAZIONE DI MONTATORE E MANUTENTORE AERONAUTICO
Corsi Pomeridiani per studenti Adulti
I corsi pomeridiani per adulti comprendono i seguenti indirizzi:
• settore meccanico:
1. qualifica triennale per Operatore termico;
2. biennio post-qualifica per diploma di Tecnico dei sistemi energetici;
• settore elettrico:
1. qualifica triennale per Operatore elettrico;
2. biennio post-qualifica per diploma di Tecnico delle Industrie elettriche.
Tali corsi realizzano un progetto di educazione permanente rivolto a lavoratori e disoccupati italiani e
stranieri.
CORSI PER ESTERNI
Esperto di networking con Certificazione Cisco CCNA
Dal 2010 con la riforma della Scuola Secondaria Superiore
PROFILO
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le
competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di
diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli
sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica,
elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze
espresse dal territorio.
È in grado di:
controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro
funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia
dell’ambiente;
osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi;
organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al
funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei
processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;
gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;
reperire e interpretare documentazione tecnica;
assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;
agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome
responsabilità;
segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”
consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze.
1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.
2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e
tecnologie specifiche.
3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di
apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di
intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità
e delle procedure stabilite.
5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi
e degli impianti .
6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando
alla fase di collaudo e installazione .
7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi
efficaci e economicamente correlati alle richieste.
8. Le competenze dell’indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e integrate in
coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
2.2 Mission
L’Istituto Professionale per l'Industria e per l'Artigianato "CARLO CATTANEO" di Roma, nato
con Regio Decreto nel 1924, è impegnato a formare tecnici qualificati nel settore
meccanico. Successivamente, al settore meccanico si è affiancato il settore elettricoelettronico,. L'innovazione dei percorsi formativi e la riqualificazione dell'istruzione
professionale costituiscono presupposto per il raggiungimento di quattro macrobiettivi:
• promuovere l'acquisizione di una professionalità qualificata e corrispondente alle
richieste del mercato;
• favorire
il
successo
scolastico
e
l’inclusione
sociale
contrastando
fenomeni di disagio, demotivazione ed abbandono;
• integrare l'offerta formativa dalla formazione professionale all'Istruzione superiore;
• consentire il rientro nel circuito formativo a lavoratori e disoccupati adulti immigrati
e/o italiani, offrendo occasioni di riqualificazione e di formazione permanente;
L'azione formativa investe non solo la città di Roma ma anche la provincia.
La continua collaborazione con le istituzioni e le realtà produttive del territorio rende
l'Istituto permeabile ed aperto all'innovazione e ad esperienze sinergiche nella
convinzione che solo una scuola "aperta" può tentare di rispondere alle istanze giovanili e
può essere la "scuola di tutti". Stage ed esperienze scuola-lavoro rappresentano il
necessario corollario di una strategia tesa al rapido inserimento dei diplomati nel mondo
del lavoro.
2.3 Pianificazione obiettivi per la qualità
I servizi formativi offerti si concentrano nell’ambito dei seguenti comparti economici in
riferimento ai settori ISFOL/ORFEO previsti dal Sistema di accreditamento regionale: Servizi
Socio-educativi, Informatica, Lavori D’Ufficio, Beni Culturali, Spettacolo, Ecologia e
Ambiente, Agricoltura.
Le diverse tipologie di servizi presentati sono volte a soddisfare le differenti esigenze di
giovani e adulti occupati, inoccupati, disoccupati, migranti e diversamente abili.
Nel dettaglio, in risposta ad avvisi pubblici, l’IPSIA “Cattaneo” sviluppa per i propri
committenti le seguenti tipologie di intervento:
- riqualificazione, aggiornamento, specializzazione per adulti occupati;
- qualificazione, acquisizione competenze per adulti inoccupati;
- formazione professionale, qualificazione per giovani in cerca di prima occupazione
e/o disoccupati, finalizzate all’inserimento lavorativo;
- formazione
professionale,
acquisizione
competenze
per
gli
operatori
dell’orientamento e dei servizi per l’impiego e per le figure professionali operanti nel
lavoro sociale;
- aggiornamento per gli operatori degli enti di formazione, formatori e insegnanti
della scuola;
- acquisizione di competenze rivolta alle figure tecniche ed amministrative della
formazione, della scuola, dei Comuni;
- interventi finalizzati alla prevenzione della dispersione scolastica rivolti agli studenti,
agli insegnanti ed agli operatori dell’orientamento;
- piani indirizzati alla incentivazione della creazione d’impresa rivolti a imprese e
disoccupati;
- alta formazione;
- progetti formativi dedicati alle donne e finalizzati all’obiettivo pari opportunità;
- progetti transnazionali.
Relativamente all’area dello svantaggio l’IPSIA “Cattaneo” si impegna a strutturare
incontri periodici con i servizi di assistenza e rappresentanza che sono afferenti alla propria
rete relazionale.
Si riporta di seguito una tabella con gli Obiettivi e Standard di Qualità dell’IPSIA
“Cattaneo”, precisando che i dati si riferiscono a corsi extrascolastici. Tali parametri vanno
però tenuti in considerazione ed eventualmente replicati per la definizione di standard
qualitativi delle attività curricolari dell’istituto.
Obiettivi e Standard di Qualità dell’IPSIA “Cattaneo”
Fattori di qualità
Indicatori
Standard di qualità
75%
Verifica provenienza
utenza
75%
Confronto tra i dati
numerici dell’anno in
corso rispetto a quelli
dell’anno precedente
Rilevazione del fabbisogno rispondente
alle reali esigenze formative dell’utente
Numero utenti per
ciascun referente/su
numero utenti totali
Numero di corsi
attivati anno in corso/
numero di corsi
attivati anno
precedente
Percentuale di
risposta dell’utenza
80%
Progetti coerenti con i requisiti stabiliti dal
numero progetti
20%
Utilizzazione di dati
aggiornati forniti da
istituti di ricerca
riconosciuti.
Analisi dati annuali
Implementazione di una rete relazionale
sul territorio
Maggior numero di utenti
Strumenti di verifica
bando.
Diminuire il rischio di esclusione dalla
valutazione di merito per motivi formali
L’attivazione di tutti i corsi finanziati
Favorire l’aggiornamento e/o
l’ampliamento delle competenze di risorse
già occupate.
Favorire
l’apprendimento degli allievi
Rilevare in maniera adeguata le
aspettative e i livelli di soddisfazione delle
parti interessate
Garantire l’applicazione e il miglioramento
del sistema di gestione della qualità
Aumentare la soddisfazione dell’utente
Mantenimento della certificazione di
Qualità
Rilevare le aspettative degli Utenti ed
aumentare la loro motivazione
Raggiungere gli obiettivi prefissati
all’interno del piano di miglioramento
Perseguire la realizzazione del servizio
secondo gli standard progettuali e in
relazione alle specifiche del committente e
dell’utente (efficacia)
Perseguire livelli di efficienza nella
gestione economica dell’attività formativa
Rilevare in maniera adeguata le
aspettative e i livelli di soddisfazione delle
parti interessate
approvati / numero
progetti presentati
Numero di progetti
esclusi/ numero di
progetti presentati
Numero corsi avviati/
numero corsi
finanziati
Numero di allievi
soddisfatti
/ numero allievi
coinvolti
N. allievi qualificati /
n. allievi frequentanti
Numero questionari
compilati/ numero
questionari distribuiti
Numero di non
conformità risolte/
numero non
conformità rilevate
Partecipanti sodd./
n. partecipanti
Certificazione di
Qualità rilasciata
dall’ente di terza
parte.
n. frequentanti inizio
corso/n. frequentanti
fine corso
60%
75%
80%
75%
80%
80%
80%
100%
80%
80%
biettivi raggiunti/
Obiettivi prefissati
Utenti soddisfatti/
utenti totali
Importo rendicontato/
importo preventivato
Numero quest.
compilati/ numero
quest. distribuiti
100%
80%
80%
per rilevare
l’indicatore
Utilizzo di check-list
Analisi dati annuali
per rilevare
l’indicatore
Report di fine corso
Analisi del report di
fine corso
Sistema di
valutazione del
servizio erogato
Monitoraggio dei
processi
Riesame
Offerta formativa di
alto livello qualitativo.
Superamento
dell’audit di
sorveglianza senza
Non Conformità
Critiche
Analisi dati di report a
termine corso.
Verifica e
monitoraggio dei
processi
Verifica e
monitoraggio dei
processi
Scheda finanziaria del
progetto.
Sistema di
valutazione del
servizio erogato
2.4 Iniziative di sviluppo e azioni di miglioramento intraprese
Tutti gli obiettivi illustrati sono parte integrante del POF di Istituto fin dalla stesura del piano
triennale 2000/2003 e sono stati sempre riconfermati e integrati. Gli interventi specifici
sono stati progettati all’inizio dell’anno scolastico 2009/10 dai docenti e approvati dal
Collegio docenti che ha indicato, in base a indicatori definiti, la priorità di realizzazione
tenendo presente la realtà del territorio e i bisogni dell’utenza. La loro attivazione è stata
subordinata alla disponibilità finanziaria dell’ Istituto.
All'interno di progetti specifici l'Istituto si avvale della collaborazione continuativa o
occasionale di esperti e consulenti esterni. Fino ad oggi tali collaborazioni sono state
effettuate con Operatori e Tecnici specializzati, per la realizzazione di esercitazioni,
dimostrazioni, stages e tirocini professionalizzanti, sia nel triennio iniziale che nel biennio
postqualifica; con Mediatori Linguistici e Interculturali, per consulenze sui paesi di
provenienza degli alunni immigrati, relative alle attività di programmazione, e per
interventi specifici nello svolgimento delle attività didattiche e nella elaborazione dei
materiali didattici; Specialisti diversi, competenti nella conduzione di attività particolari (
Giornalismo - Musica - Teatro - Cinema - Fotografia, psicologi.) I collaboratori vengono
individuati sulla base dei curriculum presentati, oltre che sul bilancio delle attività già
svolte con l'Istituto.
PROGETTI AREA COMUNE
1. Progetto per favorire l'integrazione degli allievi in situazioni di disabilità
Il progetto si articola in varie attività che considerano l’alunno diversabile protagonista del suo processo
integrativo e della sua crescita culturale, sociale e professionale:
1. Laboratorio itinerante
2. Stage professionalizzanti e Tirocini mirati
3. Il menù della casa
4. Percorsi integrati
Progetto in rete sull’integrazione degli allievi in situazione di disabilità con PEI Differenziato e la
partecipazione di alunni tutor- Responsabile progetto: Prof.ri Vettuci, Lanciotti e Carlo Rossi
2. Progetto accoglienza. Orientamento, prevenzione contro la dispersione scolastica,
educazione alla legalità e per un'educazione alla Costituzione.
Obiettivi: promuovere il recupero motivazionale dei ragazzi; diminuire la dispersione scolastica;migliorare i
rapporti interpersonali; contribuire a conoscere e condividere le regole fondamentali ed i principi inderogabili
dello stare insieme
Classi I : Interventi finalizzati a favorire la conoscenza di se stessi e i rapporti interpersonali attraverso una
riflessione sulle modalità di relazione con i compagni per una migliore interazione di classe; Educazione alla
legalità: Contrastare uso e spaccio di sostanze stupefacenti e comportamenti inadeguati alla guida di
automobili e moto sotto l’effetto di alcool e sostanze stupefacenti (Sede centrale) (Arma dei Carabinieri
sede Aventino); Invito alla lettura: visite guidate ( biblioteca comunale Enzo Tortora, Fiera del libro…);
incontri con autori; conoscenza e utilizzo della biblioteca d’Istituto; Sostegno allo studio: recuperare
competenze di base al fine di ottenere un rendimento scolastico migliore (Sede centrale, Sede di Via
Pisano)
Classi II: Analisi del disagio e dell’ emarginazione, esperienza di volontariato (Sede centrale e Sede di Via
Pisano) ; Invito alla lettura: visite guidate ( biblioteca comunale Enzo Tortora, Fiera del libro…); incontri con
autori; conoscenza e utilizzo della biblioteca d’Istituto; Sostegno allo studio: recuperare competenze di
base al fine di ottenere un rendimento scolastico migliore (Sede centrale, Sede di Via Pisano)
Classi III: Invito alla lettura: Visite guidate ( biblioteca comunale Enzo Tortora, Fiera del libro), incontri con
autori. Conoscenza e utilizzo della biblioteca d’Istituto; Sostegno allo studio (Sede centrale, Sede di Via
Pisano); Somministrazione di questionari di rilevamento delle conoscenze relative a Principi, Diritti-Doveri e
Ordinamento della repubblica italiana
Classi IV: Sostegno allo studio (Sede di Via Pisano e Corso Vittorio) ;
Classi V: Sostegno allo studio (Corso Vittorio, Sede di Via Pisano)
Responsabile progetto: Prof.ri Erminia Pascale, Stefania Franco, Rosita Lanciotti, Maria Balestrino, Cristina
Ruvo, Daniela Favale,Francesca Lo Faro
Progetto ‘Don Milani’ Rete I Municipio: Obiettivo: individuare alcuni dati specifici relativi al Territorio sul
quale agisce la Rete del I Municipio ai fini di delineare la distribuzione delle competenze e delle cause di
disagio e dispersione scolastica nel passaggio tra scuola media e scuola superiore. In ordine a tale
obiettivo, è apparso necessario costruire sia azioni di continuità valutativa tra scuola media e scuola
superiore, sia azioni mirate ad una più consapevole ed orientata mobilità degli studenti accrescendo i livelli
di condivisione delle valutazioni in ingresso tra scuole superiori partecipanti alla ‘Rete I Municipio’.
Responsabile progetto: Prof. Francesca Lo Faro
3. Strumenti didattici per italiano L2 (prosecuzione di “Insegnare ed imparare in italiano L2”).
Azioni:
Interventi didattici (Corsi aggiuntivi; Lezioni specifiche; Studio assistito; ecc)
Formazione ed autoformazione degli insegnanti
Raccolta e produzione materiali didattici specifici
Corsi in periodo stivo di competenze professionali e tecniche di base
Corsi in periodo estivo di italiano come L2
Progetto in rete con SMS Manin Mandela e Istituti di Istruzione Media Superiore della rete EDA Comitato
locale 1; Centro Don Bosco; CNA, Senza Confine, Centro Astalli.
Responsabile progetto: Prof.ssa Rosaria Iarussi
4- Save the Children – III anno
Migliorare le competenze professionali dei docenti della scuola secondaria di secondo grado che riguardano
lo sviluppo attraverso le chiave di lettura fornita dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG) e l'utilizzo
delle ICT promosso da Save the Children in collaborazione con il dipartimento di Scienze dell'Educazione
dell'Università degli studi di Roma Tre e con l'Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell'Autonomia Scolastica e
co-finanziato dalla Commissione Europea.
Responsabile progetto: Prof.ssa Maria Silvia Garibotti
PROGETTI AREA INDIRIZZO
1. Sperimentazione di un modello di alternanza Scuola- Lavoro.
Da molti anni ormai la nostra scuola ha avviato il progetto di alternanza scuola-lavoro a partire dalle
seconde classi, diventando un’attività consolidata e riconosciuta da tutti i C.d.C, nonché parte integrante
del POF. E’ caratterizzata da indubbie ricadute positive tanto sugli studenti che sui docenti coinvolti in
qualità di tutor scolastici. L’Alternanza scuola-lavoro si propone di accrescere anche le competenze di tipo
trasversale, favorendo in tal modo l’orientamento professionale e la rimotivazione scolastica, contrastando
efficacemente la dispersione e l’abbandono.
Responsabile progetto: Prof.ssa Maria Silvia Garibotti, Marco Manconi
2. Corso Motorini
Pratica laboratoriale. Obiettivi: Promuovere il lavoro in team; Acquisire norme di comportamento idonee,
promuovere la cultura della sicurezza per sé e per gli altri; Interessare gli allievi nelle aree tecnicheprofessionali come strategia per diminuire l’abbandono scolastico
Responsabile progetto: Prof. Viviano Rabazzi
3. Adeguamento laboratorio multimediale
Pratica laboratoriale. Obiettivi: far partecipare gli alunni ad un vero stage di lavoro
Responsabile progetto: Roberto Cananzi
PROGETTI AREA TRASVERSALE STRATEGICA
1. Corsi pomeridiani per studenti adulti e giovani adulti
Attività di carattere sperimentale dei Corsi Pomeridiani: Strutturazione di gruppi classi (didattica modulare);
attività di sportello di ingresso; riconoscimento di crediti pregressi; certificazione delle competenze di base
acquisite nei corsi specifici, esami di qualifica e di maturità; elaborazione di Materiali didattici.
Responsabile progetto: Prof.re Vivona
2. Gestione Testing Center “VUE”
Mantenimento dell’apertura del “Testing center Pearson VUE” presso la succursale di via Pisano, 9
Il centro, aperto sia agli utenti interni che a quelli esterni, offre la possibilità di certificazione, tramite
PEARSON VUE nell’ambito dell’ITC con il rilascio di “patentino” di livello industriale. Il Testing Center si
colloca , logisticamente, in un’area a forte presenza di società di servizi e di informatica, diventando veicolo
di propaganda dell’offerta formativa dell’Istituto
Responsabile progetto: Prof.re Minenna
3. Gestione Sistema Qualità
Mantenimento del sistema di qualità ISO 9001: 2000 con ricertificazione aggiornata alla nuova ISO
9001:2008 SETTORE A 37: formazione continua e superiore.
Introduzione di alcune procedure di valutazione dei processi all'interno di alcune attività pilota dell'Istituto
Responsabile progetto: Prof.re Minenna
4. Orientamento in laboratorio
Esperienze laboratoriali, da svolgersi in orario antimeridiano con gli alunni delle classi terze delle scuole
medie inferiori.
Responsabile progetto: Prof.ssa Mirellla Scortichini
2.5 Informazioni statistiche (a.s. 2009-2010)
F
M
Totale
Numero di docenti
-
-
128
Numero di dipendenti non docenti
-
-
45
Ultimo anno
1
973
974
Anno precedente
1
984
985
-
29
29
Indirizzo: Operatore elettrico
-
94
94
Indirizzo: Operatore termico
1
526
527
Indirizzo: Tecnico dei sistemi energetici
-
181
181
Indirizzo: Tecnico delle industrie
elettriche
-
113
113
Numero di iscritti
Numero studenti/allievi, per indirizzo di studio (specificare)
Indirizzo: Operatore meccanico
Indirizzo:Tecnico delle industrie
meccaniche
30
Rapporto Studenti/Docenti
30
7,60
Abbandoni
Anno
N. Abbandoni
2009/2010
2008/2009
2007/2008
180
Percentuale rispetto agli
iscritti
18%
Si precisa che per “abbandoni” intendiamo qui “interruzione di frequenza degli alunni in corso d’anno non
comunicate alla segreteria del nostro istituto”
Esiti post qualifica o postdiploma (ad un anno dal conseguimento del titolo di studio)
Non abbiamo dati certi
Percentuali di (indicare la condizione prevalente):
Occupati a tempo pieno
Occupati a tempo parziale
In cerca di occupazione
Studenti
Altro
-
Totale
2.6 Informazioni sul contesto
Se possibile, fornire informazioni quantitative o qualitative sulle voci seguenti:
Contesto socio-economico, caratteristico della regione
Grado di istruzione dei genitori
Professione dei genitori
Percentuale di studenti con background migratorio
Percentuale di studenti con bisogni speciali (disabilità fisica, psicologica, di apprendimento)
Se non sono disponibili dati statistici, descrivere verbalmente il contesto nel quale viene offerta Istruzione e
Formazione Professionale nella vostra scuola/centro (background socio-economico/educativo degli studenti,
situazione socio-economica nella regione, eccetera):
Forniamo di seguito alcuni dati che integrano i valori statistici già riportati al precedente
punto 2.5.
Gli studenti con disabilità presenti sono in totale 53 di cui 51 psicofisici e 2 non udenti. Le classi che
accolgono studenti con disabilità sono 29 su un totale di 44 classi.
STUDENTI CON DISABILITA’
1° ANNO
TOTALE
26
CLASSI
2° ANNO
11
3° ANNO
9
4° ANNO
4
5° ANNO
3
TOTALE
53
STUDENTI L2 CON CITTADINANZA NON ITALIANA (scrutinati)
1° ANNO
2° ANNO
3° ANNO
4° ANNO
STUDENTI
86
47
30
29
5° ANNO
3
TOTALE
195
5° ANNO
5
TOTALE
180
ABBANDONI SCOLASTICI (Interruzioni non comunicate alla scuola)
STUDENTI
1° ANNO
54
2° ANNO
21
3° ANNO
69
4° ANNO
31
Per le informazioni sugli allievi e sul contesto (sociale, lavorativo ed economico) di
riferimento del nostro istituto, si rimanda al:
-
Documento ufficiale per la rilevazione dati del Ministero della Pubblica istruzione
relativo all’esito finale degli scrutini anno scolastico 2009/2010 dell’istituto Cattaneo,
pubblicato nell’area riservata del sito del Ministero (sezione “Rilevazioni
integrative”)
-
Relazione sulle caratteristiche dell’utenza dell’istituto “Carlo Cattaneo” per l’anno
scolastico 2009/2010
-
Relazione sull’attività di analisi e definizione dei fabbisogni: Documento di
osservazione periodica del contesto di riferimento
I tre documenti, insieme ad altro materiale integrativo, sono disponibili sul sito dell’istituto
(www.ipsiacattaneo.it) e saranno consultabili durante la visita del gruppo dei pari presso il
nostro istituto
3.
PROCEDURE DI AUTOVALUTAZIONE
3.1 Valutazione complessiva della qualità dell’offerta dell’Istituto/CFP
L’IPSIA Cattaneo è certificato secondo le norme UNI EN ISO 9001: 2000 dall’ente di
certificazione DASA Raegister SpA Cod. EA-37 Progettazione ed erogazione di corsi di
formazione continua e superiore. Come già detto si specifica che non possiamo far
riferimento a tale report se non in modo marginale, in quanto la certificazione di qualità è
solo per i corsi esterni, a pagamento o finanziati.
Nell’ultimo riesame della direzione eseguito emerge quanto segue: tra le azioni avviate
nei precedenti riesami si segnala l'ottenimento dell'accreditamento regionale secondo la
nuova direttiva avvenuto in febbraio di quest'anno in seguito all' audit da parte della
Regione. Il raggiungimento di quest'obiettivo costituisce un nuovo importante punto di
partenza per lo sviluppo delle attività della sede operativa.
E' stato revisionato anche il manuale per la qualità adeguandolo alla norma ISO
9001:2008.
L’istituto, essendo una scuola pubblica, sia per gli approvvigionamenti che per tutte le fasi
di erogazione del servizio si avvale delle norme e leggi che regolamentano le attività di
istruzione pubblica.
Altro dato fondamentale è il tasso d’abbandono che rimane sempre al di sotto dei
massimi previsti dai vincoli dell’ente finanziatore (30%) nelle prime annualità, per le quali si
verifica la casistica di maggiore abbandono, e si mantiene al di sotto del 10% nelle
annualità seconde e terze.
Anche il tasso di presenza effettiva si mantiene al di sopra dei minimi stabiliti dalla regione
su base triennale (70%) superando in pochi casi il 15% di assenza. Tutti questi dati sono
mantenuti e gestiti all’interno di una base dati informatizzata e gestita direttamente dal
coordinamento didattico.
Sono, infine, molto incoraggianti i dati sull’occupazione degli allievi che vengono rilevati a
sei e dodici mesi dalla conclusione dei percorsi formativi che si mantengono
rispettivamente sull’84% a sei mesi e sull’81% ad un anno.
3.2 Riflessione complessiva
Complessivamente le attività del nostro istituto si mantengono sui parametri standard
fissati nel Sistema di Qualità, garantendo dei servizi di qualità per gli allievi e le loro
famiglie.
Il percorso di innovazione che coinvolge tutta l’istruzione e in particolare la formazione
professionale, ci impone di rivedere costantemente i processi e di fissare standard
adeguati alle richieste che ci vengono sia dalle Istituzioni che dalle famiglie e dal mondo
del lavoro.
Trovare una sintesi efficace ed efficiente dei bisogni e delle richieste dei principali
stakeholder, rappresenta per noi un impegno prioritario, finalizzato a preservare
comunque una nostra identità, che da oltre cinquantanni ci caratterizza come uno dei
più importanti istituti superiori statali per la formazione professionale nel Lazio.
Per mantenere standard elevati ci misuriamo spesso con altre realtà di eccellenza in un
confronto costruttivo, da cui ricavare indicazioni e spunti utili da adattare alle nostre
esigenze, in un’ottica di miglioramento continuo.
Nel prossimo futuro, oltre ad interventi specifici su singole aree di qualità e particolari
procedure come ad esempio la valutazione o il processo di approvvigionamento, ci
impegneremo in una profonda revisione del nostro manuale di qualità, in modo che ci sia
sinergia e una visione unitaria fra il sistema di qualità e il sistema di accreditamento.
3.3 Azioni realizzate dopo l’autovalutazione dell’Istituto/CFP
Per il 2009/10 il nostro istituto si propone il consolidamento dei risultati ottenuti sul piano del
gradimento, dell’accoglienza e dell’efficienza operativa.
Sul piano della gestione l’obiettivo è invece di riesaminare l’architettura dei processi e
indicatori, affinché si adattino maggiormente alla realtà di fatto che in questi anni ha
visto, a causa spesso dei vincoli normativi e burocratici imposti dallo Stato, alcune
variazioni che non sempre trovano riscontro sul sistema qualità causando talvolta delle
forti contraddizioni.
Sul piano dei processi interni, infine, si propone il consolidamento della procedura di
approvvigionamento che è ancora in fase di collaudo con un certo ritardo rispetto alle
aspettative proposte nello scorso riesame.
4.
VALUTAZIONE delle AREE QUALITA’ (max. 3 aree del Manuale Peer Review)
4.1 Area qualità 1 : CURRICULUM
Punti di forza e aree di miglioramento, ordinati per criterio (incluse le evidenze oggettive)
Criterio 1. Concetto di valutazione
La valutazione non è solo, semplicemente, il processo attraverso il quale si attribuiscono
voti e giudizi.
E’ un’attività molto complessa, ma anche una dimensione strategica per la qualità dei
processi di insegnamento e di apprendimento. Vi è un legame molto stretto fra l’azione
didattica e l’azione valutativa nel senso che l’una influenza l’altra e ne è influenzata. La
valutazione in questa prospettiva diviene uno strumento pedagogico molto potente in
chiave orientativa e formativa di promozione di tutta la persona e di sostegno del
processo di apprendimento. All’interno di questo doppia prospettiva, il sistema di
valutazione adottato dall’istituto si basa, sempre più, sull’analisi di due elementi
fondamentali:
a) le competenze intese come saper operare correttamente in relazione alle
conoscenze acquisite nei vari curricola;
b) la capacità di interagire con un gruppo di lavoro
Il sistema di valutazione così definito risente, tuttavia, ancora molto del backgroud
culturale e professionale di ciascun docente e risulta difficoltoso rendere omogeneo
l’approccio e la valutazione stessa
Criterio 2. Funzione della valutazione nei processi di apprendimento ed insegnamento
L’attività didattica è strutturata, in termini temporali, in quadrimestri (I quadrimestre:
settembre – gennaio;
II quadrimestre: febbraio-giugno). A metà del secondo
quadrimestre è prevista la compilazione e consegna del pagellino, mentre il piano degli
studi prevede discipline obbligatorie annuali ed una facoltativa (religione).
In base alla scansione temporale dell’attività didattica si articola la tempistica valutativa
che è sommativa di varie verifiche, in un numero “congruo”, effettuate nel periodo.
Accanto a questa attività “curricolare” vengono realizzate azioni di recupero in orario di
insegnamento “in itinere” o, laddove è previsto, fuori dell’orario curricolare (in particolare
a fine anno scolastico, le azioni di recupero del debito). Tutte queste attività terminano
con delle prove ( scritte ed orali o solo orali) che determinano la verifica del grado di
preparazione necessario ad affrontare i livelli successivi.
In questi ultimi anni si sta facendo molta pressione sull’accettazione da parte degli
studenti e dei docenti del cosiddetto “patto formativo” in cui vengono elencati i saperi e
le competenze che saranno apprese durante l’anno scolastico, le modalità di
svolgimento e le modalità di verifica.
Fino all’anno scolastico 2009/10 dopo i primi tre anni di corso e dopo un esame previsto
dalle norme allo studente viene rilasciato un attestato di qualifica; l termaine del V anno,
se ammesso e dopo il superamento dell’Esame di Stato, viene rilasciato il Diploma di Stato
nell’indirizzo prescelto.
Come ultimo processo, ma non meno importante, è da segnalare l’attività di alternanza
scuola-lavoro nei primi due anni e un’attività di alternanza lavoro più codificata (Terza
Area) al IV e V anno.
In entrambe le attività l’aspetto formativo e orientativo della valutazione delle azioni
svolte diventa quanto mai importante sia per i Consigli di Classe che per gli alunni stessi, in
quanto al modulo didattico precostituito dalle norme e dal Consiglio di Classe viene
sostituita l’azione formativa su iniziativa dello studente e delle famiglie che diventano, nel
tempo e non solo all’inizio del percorso di studi , attori della propria scelta formativa e, in
generale, della scelta dei luoghi di interazione lavorativa. Per la prima volta lo studente si
misura con una realtà, pur nei limiti delle convenzioni sottoscritte tra istituto e aziende, non
precostituita e forse sempre uguale a se stessa.
Secondo la prassi comune l’azione valutativa viene così articolata:
-
la valutazione iniziale, con funzione diagnostica e prognostica;
la valutazione in itinere, con funzione regolativa e formativa, finalizzata ad adattare
l’azione dell’insegnante alle esigenze dell’allievo, ed eventualmente attivare azioni
di personalizzazione (recupero, specializzazione, ...). La valutazione in itinere
impiega prove di verifica degli apprendimenti sia qualitative (intervista, colloquio
-
aperto, osservazione in situazioni naturali, dinamiche di gruppo, studio di caso), sia
quantitative (prove strutturate e semi strutturate);
la valutazione finale, con funzione sommativa e certificativa.
Gli strumenti utilizzati per la valutazione e la certificazione delle competenze durante
l’intero percorso formativo sono:
-
-
La scheda di valutazione periodica (pagella e pagellino intermedio)
L’incontro con le famiglie, convocate presso l’istituto per ricevere e commentare
con i docenti la scheda di valutazione almeno al termine del primo quadrimestre
(febbraio) e al termine dell’anno (giugno). Gli incontri di novembre/dicembre e di
aprile (pagellino), favoriscono un maggior dialogo e coinvolgimento delle famiglie
e un’azione di recupero più tempestiva sulle carenze nell’apprendimento degli
allievi.
L’attestato di qualifica, il documento attraverso il quale è certificato il risultato
finale riguardo alla qualifica professionale, rilasciato da una commissione d’esame
dopo il superamento di specifiche prove.
Criterio 3. Assegnazione dei voti
Il sistema prevede l’adozione della tradizionale scala in decimi per le valutazioni
giornaliere conseguite dagli alunni per l’attività didattica svolta in aula (interrogazioni,
prove scritte di verifica scritte, test, ecc.), per la pagella del I quadrimestre e per il
pagellino (dove sono ammesse anche le frazioni di voto: ad esempio 5,5).
L’esame di qualifica prevede invece una valutazione finale in 100esimi, come risultante di
un sistema più complesso di medie ottenute dalla somma dei crediti pregressi, del voto di
profitto dell’intero anno scolastico e dalla votazione conseguita nella prova d’esame.
Non abbiamo ancora definito delle procedure standard orientate ad assicurare la
trasparenza nell’assegnazione dei voti, nè delle procedure condivise che monitorizzino la
percezione di equità nella valutazione della performance da parte degli allievi.
Criterio 4. Esame finale
Come già detto, fino all’anno scolastico 2009/10 dopo i primi tre anni di corso l’alunno
deve superare una prova di ammissione all’esame (per ciascuna materia) e poi sostenere
l’esame di qualifica previsto dalle norme. Conseguito un esito positivo, allo studente
viene rilasciato un attestato di qualifica.
Al termine del V anno, se l’alunno è ammesso agli esami e supera l’Esame di Stato, gli
viene rilasciato il Diploma di Stato nell’indirizzo prescelto.
Per entrambi gli esami si seguono le tradizionali procedure previste dalle direttive
ministeriali, a garanzia di trasparenza e uniformità nell’esecuzione delle prove.
Gli allievi e le loro famiglie sono regolarmente informati attraverso la segnalazione
tempestiva del rendimento di ciascun ragazzo per un eventuale fallimento all’esame
finale. Ciò spesso non permette comunque di recuperare situazioni difficili.
Valutazione complessiva dell’area qualità
L’area “Curriculum” è complessivamente presidiata dalla direzione e viene svolta
seguendo standard che seguono le norme e le leggi vigenti. Tuttavia, con l’introduzione
dell’autonomia scolastica, i percorsi formativi sono stati costantemente finalizzati alle
richiesta del mondo del lavoro e laddove il piano di studi tradizionale non raggiungeva
determinati obiettivi specifici si sono attivati progetti che andassero incontro alla richiesta
del mercato del lavoro e alla domanda formativa degli utenti stessi.
Proprio in queste attività si è sentita l’esigenza di realizzare un monitoraggio che da un
lato avallasse la bontà dell’azione intrapresa dall’altra fornisse una forma di feedback per
gli anni successivi.
Criticità dell’area
Un aspetto critico di quest’area è rappresentato, nell’ambito dei progetti “integrativi” al
percorso curricolare, da una mancata omogeneità delle prassi, dei criteri di monitoraggio
e valutazione e degli indicatori stessi. Si segnala anche la relativa mancanza di
comunicazione tra le varie aree dell’istituto e spesso la mancanza di conoscenza e
consapevolezza da parte di tutte le componenti dell’istituto delle attività intraprese.
A ciò si aggiunge una percentuale molto elevata di allievi con valutazioni insufficienti o
gravemente insufficienti, fin dal primo quadrimestre per uno stesso modulo formativo e ciò
pregiudica una partecipazione ampia degli alunni alle attività previste. Questa situazione
è generalizzata per tutti i percorsi formativi.
Misure di miglioramento intraprese
Avendo a disposizione per un’area specifica (la A 37) la certificazione di qualità ISO
9001:2008, si sta tentando di “attingere” dalle procedure e dai criteri valutativi della
qualità i concetti e le azioni da introdurre sia nel percorso curricolare, che in quello
integrativo al curricolare. Ciò consentirà di ottenere trasparenza nelle azioni intraprese,
omogeneità di comportamento e valutazione tra i vari settori dell’istituto e tra i vari
dipartimenti disciplinari.
Infine, anche se con maggior difficoltà, si cerca di migliorare il rapporto di collaborazione
e condivisione delle attività formative con le aziende con particolare riferimento a quelle
associazioni o realtà produttive rappresentative sul territorio della nostra vocazione
formativa (meccanica, termica, carrozzeria, meccanica di produzione industriale,
elettrica, elettronica e informatica)
Domande di valutazione per i pari (facoltative)
•
In che modo l’istituto si sta preparando all’applicazione del nuovo ordinamento
scolastico ?
•
Quali strategie si adottano per incentivare e ottimizzare il rapporto con gli
stakeholders, il contesto territoriale e il mondo del lavoro?
4.2 Area qualità 5 : CONTESTO SOCIALE, ACCESSO E DIVERSITA’
Punti di forza e aree di miglioramento, ordinati per criterio (incluse le evidenze oggettive)
Criterio 1. Contesto sociale
La Regione Lazio si configura come un sistema gravitazionale con al centro Roma che
rappresenta il motore economico regionale: la popolazione si concentra per il 72,5% nella
provincia di Roma, dove le unità di lavoro standard totali rappresentano il 75,8% e il valore
aggiunto il 78,1%. Il prodotto per abitante oscilla tra i 14.100 euro della provincia di
Viterbo e i 21.431 euro della provincia di Roma orientata per l’81,8% nelle branche del
settore terziario e con un peso dell’apparato industriale – in termini di prodotto –
contenuto (circa il 14,4%) e difforme da tutte le province del Centro-Nord (attorno al 29%).
Nel corso del quinquennio passato,l’incremento dei livelli d’istruzione più elevati (dal
diploma di laurea al dottorato) che ha riguardato l’offerta di lavoro è avvenuto nel Lazio
secondo una dinamica media annua analoga a quella osservata su base nazionale
(+5,6%); il ritmo è apparso lievemente inferiore se posto a confronto con quanto avvenuto
nelle regioni del Centro-Nord (+6,1%). Nel contempo, sono aumentati più della media
nazionale le forze di lavoro regionali che posseggono un diploma di scuola secondaria
(+3,1%), mentre l’arretramento dell’offerta di lavoro con livelli d’istruzione bassi (licenza
media e licenza elementare) è risultato più robusto (-9% circa la riduzione della forza
lavoro con la sola licenza elementare) rispetto alle tendenze che hanno caratterizzato sia
il Centro-Nord (-7,4%) sia l’Italia (-6,7%).
La discreta situazione esistente nel Lazio rispetto all’Italia si è tradotta in una migliore
posizione, per quanto concerne la scolarità e il successo scolastico, nel raggiungimento
degli altri target (oltre alla formazione permanente) scelti dall’Unione Europea come
benchmark della strategia di Lisbona. Gli abbandoni scolastici prematuri, ossia la quota di
giovani dai 18 e 24 anni in possesso al massimo della licenza media e non inseriti in alcun
canale educativo e formativo (Isced2), si attestano al 14,3%, un risultato incoraggiante se
confrontato con il 22,1% dell’Italia, ma distante dall’obiettivo del 10% fissato per il 2010. La
minore quota di dispersione rende ragionevole ipotizzare per il 2010 il raggiungimento da
parte della regione dell’obiettivo inerente il successo formativo per il quale si richiede che
l’85% di coloro che hanno 22 anni riesca a concludere positivamente almeno la scuola
secondaria superiore. Attualmente il tasso è pari all’80,3%.
(per un analisi più dettagliata sui fabbisogni si rimanda al “Documento di osservazione
periodica del contesto di riferimento” elaborato dal nostro Istituto).
Criterio 2. Accesso e diversità: politiche e procedure di ammissione
Gli studenti che frequentano il nostro Istituto, unico professionale nel suo genere nella
provincia di Roma, provengono da diversi quartieri di Roma e anche dal suo hinterland.
Sono presenti allievi che esprimono bisogni educativi e formativi specifici che richiedono
la realizzazione di iniziative e sostegno adeguato in termini didattici ed emotivi.
L'Istituto Carlo Cattaneo si prefigge di formulare programmazioni condivise dall'intero
Istituto che sappiano tener conto della reale preparazione pregressa degli alunni, dei loro
bisogni formativi e dei loro interessi socio-culturali.
Fase di orientamento scolastico: prevede una serie di incontri presso le scuole medie per
presentare il nostro istituto e successive visite alla nostra struttura e ai laboratori da parte
degli alunni interessati alla nostra offerta formativa.
Fase di accoglienza: prevede una serie di proposte ed attività finalizzate a favorire un
buon inserimento delle classi prime nella scuola superiore. Si parte dalla constatazione
che l’attenzione particolare al momento d'ingresso in una nuova scuola e la costruzione
del gruppo classe sono elementi importanti per favorire l'attività didattica in un clima
sereno e collaborativo.
La scuola si propone di favorire tale inserimento nella nuova realtà con un atteggiamento
di disponibilità, ascolto, apertura, accettazione, che contribuisca a trasmettere il senso di
appartenenza all’istituzione.
Dalla reciproca conoscenza nasce un clima di fiducia che è alla base di un rapporto
costruttivo tra alunni, docenti e genitori, ciascuno con la propria specificità e il proprio
ruolo.
Programmazione aree di insegnamento: comune a tutte le classi (dello stesso anno e
dello stesso indirizzo) si prefigge una organizzazione temporale delle attività didattiche
nelle diverse fasi dell'anno scolastico; una conoscenza da parte del gruppo-classe del
programma e degli obiettivi didattici, affinché l'attività didattica si fondi sulla cultura e
sulla pratica del patto formativo e consenta poi, in sede di valutazione, di fare riferimento
a criteri comuni, conosciuti fin dall'inizio dell'anno dagli alunni e dai loro genitori.
Tutti gli aspetti della programmazione, quindi, devono essere oggetto di comunicazione
chiara ed esplicita:
•
Definizione, in Consiglio di classe, dell'azione didattica da svolgere nella classe,
all'interno dell'offerta formativa complessiva dell'Istituto;
•
Progettazione e realizzazione di progetti specifici funzionali, ad esempio, alla
realizzazione del diritto allo studio, alla integrazione di diverse culture, alla
prevenzione della dispersione scolastica, all'inserimento precoce nel mondo del
lavoro, ecc.;
•
Organizzazione dell'attività didattica in percorsi individualizzati;
•
Assunzione di metodologie di insegnamento adeguate agli obiettivi, allestimento
dei materiali e degli strumenti necessari, con particolare riguardo all'utilizzo di
tecnologie multimediali;
•
Promozione di esperienze di scuola-lavoro (stages - tirocini - introduzione
all'apprendistato - introduzione al lavoro in alternanza, ecc.), in Italia e all'estero,
nell'ambito delle attività curricolari, delle sperimentazioni specifiche
•
Corsi Professionalizzanti di Post Qualifica e di Post Diploma e dei progetti Terza Area.
Interventi finalizzati alla prevenzione dei fenomeni di Abbandono Scolastico: si pongono
l’obiettivo di
favorire la socializzazione, la conoscenza reciproca e la conoscenza del territorio
attraverso visite didattiche, partecipazioni a spettacoli teatrali e cinematografici;
favorire la crescita dell’autostima e la partecipazione alla vita scolastica attraverso
l’attivazione di una serie di progetti – colloqui individuali con i counselor - gruppo
sportivo – attività di apprendimento della lingua italiana per studenti stranieri –
attivazione di laboratori di lettura-scrittura per il recupero delle competenze
linguistiche di base – consolidare le tecniche di studio;
orientare e ri-orientare l’alunno in relazione alla scelta effettuata suggerendo
nuove ipotesi di percorsi scolastici sia all’interno dell’istituto che verso altri istituti –
attraverso l’osservazione e l’attivazione di colloqui con i docenti dell discipline di
indirizzo e con la figura dell’orientatore;
Interventi per una Integrazione preventiva degli alunni in situazione di disabilità: Per
quanto riguarda gli allievi in situazione di disabilità, attraverso interventi di integrazione
preventiva, si cerca di mantenere la continuità (didattico-educativa )tra la scuola media
di primo grado e il nostro istituto con le seguenti modalità:
•
pianificare l’ingresso degli allievi nel Istituto attraverso la conoscenza degli alunni,
delle famiglie, della storia familiare e scolastica, stabilire rapporti tra i docenti, con
gli operatori delle A.S.L. , partecipazione ai G.L.H. operativi delle scuole Medie di
provenienza. (vedi modelli)
•
realizzare incontri nei laboratori dell'Istituto per la conoscenza delle attività tecnicopratiche. (vedi progetti)
Nell’ambito del progetto educativo, il gruppo Tecnico di sostegno in accordo con il
Collegio dei docenti, elabora progetti e laboratori , con l’obiettivo di realizzare una
integrazione secondo i bisogni reali degli allievi.
Interventi di integrazione per gli alunni stranieri L2: L’alto numero di studenti stranieri ha
fatto dell’IPSIA Cattaneo una importante sede di riferimento territoriale per le pari
opportunità di istruzione e formazione professionale dei migranti, con le conseguenti
responsabilità di programmazione radicalmente innovativa della didattica.
L’asse portante di tutti gli interventi didattici è la realizzazione dei Corsi specifici di Italiano
L2 [= Italiano Lingua Straniera]. Di ciò si occupa il Gruppo di Lavoro per l’apprendimento
e l’insegnamento in Italiano L2, che si avvale anche della collaborazione e consulenza di
esperti esterni.
Vengono quindi svolti corsi “Soglia” [Lessico di base e Alfabetizzazione] per gli studenti
appena giunti in Italia e, per chi possiede già competenze linguistiche, Corsi di Livelli
differenziati [A1, A1> A2, A2 , A2 > B1, B1] con l’obiettivo di far acquisire – all’interno del
percorso scolastico complessivo – almeno il Livello B1 a tutti gli studenti di lingua madre
diversa dall’Italiano. Infine l’Istituto ha elaborato una scheda di valutazione delle
competenze linguistiche (correlata agli indicatori QCR), che è stata adottata dai consigli
di classe negli scrutini finali. La valutazione in “Italiano L2” è quindi inserita ufficialmente
nelle Pagelle.
Corsi Pomeridiani per studenti Adulti: realizzati in via sperimentale dall’a.s. 1998/1999,
sono stati
“messi a sistema” con uno specifico progetto approvato nell’ambito
dell’autonomia scolastica dall’a.s. 2000 / 2001. Da allora sono stabilmente inseriti tra le
offerte formative dell’Istituto. In questi anni l’IPSIA Cattaneo, in linea con le direttive del
Consiglio Europeo di Lisbona, ha consolidato e articolato le attività di formazione
continua con iniziative e interventi qualificati a livello cittadino e regionale:
Criterio 3. Accesso e diversità: risultati
Nell’anno scolastico 2009/2010, gli studenti scrutinati risultano essere 872 di cui 5
femmine.
Nel corso dell' anno risultano aver interrotto la frequenza 260 alunni di cui 80 in
abbandono (interruzioni non comunicate alla scuola).
Il numero di studenti certificati(con disabilità) sono in totale 53 di cui 51 psicofisici e 2 non
udenti.
Gli studenti migranti maschi sono 230 (pari al 23,6 % del totale degli alunni) provenienti da
40 paesi stranieri, parlanti 50 lingue differenti e con 7 alfabeti diversi.
Le comunità di studenti migranti maggiormente rappresentate nell’Istituto sono: romena
(57 alunni); afghana (29 alunni); marocchina (15 alunni); peruviana (14 alunni); albanese
(12 alunni); ecuadoregna (11 alunni); moldava (10 alunni).
Nell’anno scolastico 2009-2010, gli studenti con cittadinanza non italiana sono 230. Di
questi, i ripetenti (non ammessi all’anno successivo al termine dell’anno scolastico
2008/09) sono 29. (Dati MIUR esito finale scrutini 2009/10- dati elaborati F.S. dispersione e
disagio scolastico)
Valutazione complessiva dell’area qualità
Come si può rilevare dai criteri sopra descritti, il nostro istituto ha elaborato un piano
formativo il più possibile rispondente alle esigenze dei nostri alunni in termini di contenuti,
ma con una particolare attenzione alle problematicità che caratterizzano la nostra
utenza. Sono stati previsti interventi finalizzati ad un buon dialogo scolastico e ad una
efficace sinergia tra docenti, allievi e famiglie, senza tralasciare azioni volte a stimolare la
motivazione e/o rimotivazione verso lo studio per un progetto personale di vita.
Il nostro istituto può dunque vantare un buon livello di progettualità, la realizzazione di
interventi mirati (affidati per lo più alla buona volontà di alcuni docenti), a cui però non
corrisponde sempre una chiara valutazione dei risultati conseguiti, perché carenti di
strumenti di monitoraggio e di momenti di riflessione.
Criticità dell’area
A seguito della valutazione complessiva su esposta, possiamo individuare come criticità
dell’area sia aspetti relativi all’istituzione scolastica e alla sua organizzazione, sia la
difficoltà ad intervenire in maniera efficace sulle problematiche personali degli alunni.
Per quanto riguarda le carenze legate all’istituzione scolastica dobbiamo rilevare: la
difficoltà di comunicazione all’interno del collegio docenti, la frequente non condivisione
di azioni nei consigli di classe, l’incapacità di lavorare in gruppo e di attenersi a procedure
già definite, che spesso ci costringe a operare in situazioni “di emergenza”.
In sintesi dobbiamo rilevare la difficoltà nel “mettere a sistema” le azioni e gli interventi
programmati e la carenza di un metodo di analisi costante per monitorare (attraverso
azioni iniziali, in itinere e finali) il lavoro svolto e i risultati conseguiti.
A ciò si aggiunge la difficoltà (derivante dal poco tempo a disposizione dei docenti per
momenti più “teorici” e dall’assenza di incentivi economici) a svolgere ricerche e indagini
statistiche sugli interventi attuati, a confrontarsi con figure extra-scolastiche, ad elaborare
un’analisi finale che consenta di individuare punti di forza e punti di debolezza, al fine di
migliorare il percorso intrapreso.
Va anche detto che spesso il nostro istituto pur riuscendo ad individuare delle possibili
soluzioni, si trova nell’impossibilità di sviluppare interventi e progetti mirati, perché limitato
dalla mancanza di fondi e dalle difficoltà burocratiche.
Per quanto concerne invece la difficoltà nel rapporto con gli alunni si riscontra che le
problematiche più frequenti tra i ragazzi, riguardano un disagio individuale (fragilità
emotiva, disagi comportamentali, difficoltà di relazione con l’altro, difficoltà sul piano
cognitivo) e familiare, che richiede di essere affrontato, continuamente ed in modo
sistematico da personale specializzato, attraverso azioni di sostegno del ragazzo (ascolto
e supporto psicologico) e di ascolto e sostegno alla famiglia, nell’orientarla ed indirizzarla
verso un “adeguato” approccio educativo con i figli, spesso disorganizzato, disorientante
e, a volte, carente.
Misure di miglioramento intraprese
Migliorare l'informazione e la comunicazione tra Dirigenza, docenti, personale ATA,
studenti e famiglie, attraverso il sito della scuola (aggiornato di recente), che deve
diventare uno strumento interattivo e non solo informativo.
Coinvolgere in maniera più ampia
i docenti attraverso momenti di
informazione/formazione, occasioni di confronto attraverso focus group finalizzati a
risolvere anche disagi individuali (demotivazione, burn-out, inadeguatezza al ruolo).
Intensificare le azioni ,già messe in atto, finalizzate a risolvere negli alunni le problematiche
relative alle difficoltà di “orientarsi” rispetto alla scelta della scuola ed un’assente o
scarsa motivazione allo studio. Per questo aspetto diventa prezioso, accanto al supporto
psicologico, un intervento di orientamento, che aiuti l’alunno ad individuare e a
sviluppare una certa consapevolezza di sé rispetto alle proprie capacità ed abilità.
Domande di valutazione per i pari (facoltative)
•
Quali sono nello specifico le criticità che abbiamo individuato?
•
Quali azioni sono state sperimentate per sollecitare un maggior coinvolgimento dei
docenti?
•
In che modo è possibile attivare un monitoraggio funzionale?
5.
ESPERIENZE/BUONE PRASSI DA INSERIRE NELLA COMUNITA’ DI PRATICHE
DEL PROGETTO
Descrizione e azioni:
In merito alle buone prassi il nostro istituto ha sviluppato diverse esperienze:
Una serie di Progetti Europei, sia come capofila che come partner, rivolti sia agli
allievi (per esperienze di viaggi di istruzione, stage all’estero, tirocini, ecc.) sia ai
docenti come formazione ai formatori (citiamo l’ultimo progetto europeo
“Leonardo – Formatori” che ha previsto il soggiorno a Copenhagen di due docenti
della nostra scuola, per visite e scambi culturali con i docenti di un istituto
professionale danese analogo per tipologia al nostro istituto.
Il progetto “Sperimentazione di un modello di alternanza Scuola – Lavoro”,
finalizzato a favorire l’orientamento professionale e la rimotivazione scolastica, contrastando
efficacemente la dispersione e l’abbandono, con indubbie ricadute positive sia sugli alunni
che sui docenti tutor.
il progetto “Strumenti didattici per italiano L2”, che costituisce la prosecuzione del
progetto “Insegnare ed imparare in Italiano L2” destinato ai numerosi alunni
stranieri presenti nel nostro istituto, specie nel corso pomeridiano.
II progetto prevede interventi didattici (Corsi aggiuntivi; Corsi estivi; Lezioni specifiche; Studio
assistito; ecc) e formazione/autoformazione degli insegnanti
il progetto per “Favorire l'integrazione degli allievi in situazioni di disabilità”, che tra
le varie azioni prevede un Laboratorio Itinerante (con una serie di pubblicazioni
della Provincia di Roma) e il progetto “Storie del Mondo” per l’accoglienza e
l’emarginazione, realizzato in collaborazione con la biblioteca Enzo Tortora.
Processo/area qualità di appartenenza:
Le attività sopra descritte possono rientrare nelle seguenti aree qualità: Area 1
(Curriculum); Area 2 (Apprendimento ed insegnamento); Area 5 (Contesto sociale,
accesso e diversità); Area 11 (Relazioni esterne ed internazionali).
Nome file:
Anche in questo caso si rimanda al sito dell’istituto: www.ipsiacattaneo.it
Firme
Cognome e nome referente:
Luogo: Roma
Data: 30 agosto 2010
Cristina Ruvo