Vegani, vegetariani, onnivori A ognuno il meglio
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Vegani, vegetariani, onnivori A ognuno il meglio
MOUNTAIN RESORT HOTEL Posta Zirm Hotel, Corvara (BZ) Vegani, vegetariani, onnivori A ognuno il meglio Quattro generazioni come albergatori, Silvia e Franz Kostner hanno affiancato i genitori nel 2000, hanno assunto la gestione dell’albergo nel 2005. Giovani, laureati, cosmopoliti, i fratelli Kostner hanno realizzato una Wellness Farm di quasi 1000 metri quadrati ispirata alla filosofia del Feng Shui. Innovazione e tradizione sulle orme delle precedenti generazioni proiettati verso il mondo globale del nuovo millennio. Diventati vegani, Silvia e Franz propongono tre menù: quello ladino, quello internazionale/mediterraneo, quello vegano S Renato Andreoletti ilvia e Franz Kostner rappresentano la quarta generazione di albergatori che operano a Corvara, in Alta Badia, nell’albergo di famiglia, il Posta Zirm Hotel. Hanno affiancato i genitori nel 2000, hanno rilevato le redini dell’hotel nel 2005. I genitori continuano a lavorare nella struttura ma al momento del compimento dei 60 anni hanno deciso che era giunto il turno della nuova generazione e hanno compiuto uno splendido quanto saggio passo indietro. La loro esperienza è sempre a disposizione, le scelte però è giusto che competano a chi ha assunto la responsabilità dell’azienda a tempo pieno. Silvia Kostner, classe 1975, è laureata in giurisprudenza; il fratello Franz, classe 1970, è laureato in economia e commercio e ha vissuto all’estero per tre anni per accumulare esperienza nel mondo alberghiero. Silvia ha vissuto a Londra per tre anni. Giovani, cosmopoliti (Silvia si è sposata con un americano), Silvia e Franz hanno modificato progressivamente l’albergo, da un lato mantenendo con cura la sua aria ladina di montagna, soprattutto nella scelta dei materiali (il legno di cirmolo in primo luogo), dall’altro effettuando scelte coraggiose. La famiglia Kostner con Franz sulla sinistra, Silvia al centro e mamma e papà Kostner sulla destra 58 HOTEL DOMANI o t t o b r e 2 0 1 5 La storia del Posta Zirm Hotel affonda le radici nel tempo e si intreccia strettamente con la storia di Corvara VEGANI, VEGETARIANI, ONNIVORI SCHEDA ALBERGO “È stato Franz il primo a diventare vegano in famiglia” spiega Silvia Kostner. “Era il 2011. Lo è diventato assieme alla sua fidanzata Helga. Si sono documentati molto bene. Tempo cinque mesi e tutta la famiglia Kostner, compresi i miei genitori, è diventata vegana. All’inizio ero scettica. Soffro di una malattia autoimmune da cinque anni. La dieta vegana mi ha aiutato a tenerla sotto controllo molto meglio di prima. Questo è stato l’elemento che mi ha convinta. Da vegani si sta meglio. Si è più sani. Questo per quel che riguarda le nostre scelte private. In realtà ci siamo resi conto che ci sono sempre più persone sensibili a questi temi e non solo coloro che soffrono di allergie. La maggior parte di chi decide di diventare vegetariano o vegano lo fa per una scelta etica, culturale. È un segmento di mercato in continua crescita. Da qui la scelta di proporre in albergo anche un menù vegano che affiancasse il menù tradizionale ladino e quello internazionale con forte caratterizzazione mediterranea. Non è stato affatto semplice. Lo chef Edgar Pescollderung lavora con noi da una trentina di anni. Non è stato facile convincerlo a elaborare un menù fatto su misura per i vegani che fosse ideato e realizzato secondo i principi dell’equilibro e della bontà di ciò che offriamo a tavola. La cucina vegana è antica, articolata, buona. Tre esempi tratti dai nostri menù: zuppa di verdure di stagione con dadolata di pomodoro e julienne di basilico come entrée, involtini primavera su crema alle lenticchie rosse e germogli di verdura come primo, peperone ripieno di tofu con verdure di stagione su salsa di melanzane per secondo, fragole con zucchero di canna e aceto balsamico stravecchio per dessert; oppure vellutata ai semi di farro con timo fresco e olio alle rape rosse co- Posta Zirm Hotel Strada Col Alt, 95 39033 Corvara (BZ) Tel. 0471836175 Fax 0471836580 [email protected] www.postazirm.com Proprietà e gestione: Famiglia Kostner Camere: 69 Ristorante Bar Taverna Wellness Farm & Piscina Parcheggio: esterno custodito e garage me entrée, stringoli in salsa ai pomodori secchi, zucchine, basilico, e pinoli tostati come primo, polpette di lenticchie di montagna con verdure su spinaci novelli passati e insalata di rape bianche, carote e lattuga per secondo, strudel di pere con sciroppo di acero e salsa di pistacchi come dessert oppure brodo vegetale con gnocchi di polenta alle erbe e verdure julienne come entrée, fusilli alla farina di farro con punte d’asparagi, patate e pesto all’erba orsina come primo, quenelle di tartare vegana condite con patate saltate e porri stufati come secondo, yogurt di soia alla vaniglia composta di mirtilli neri e amaranto soffiato come dessert il tutto accompagnato 59 HOTEL DOMANI o t t o b r e 2 0 1 5 MOUNTAIN RESORT HOTEL Il nuovo ristorante, interamente rivestito in legno di cirmolo da una ricca scelta d’insalate dal nostro buffet. Questo per i vegani, per gli onnivori il buffet è davvero ricco e sostanzioso, con formaggi e affettati, i menù sono più classici e contengono anche piatti di carne e pesce. Edgar si è appassionato alla cucina vegana, aiutato anche dai suoi giovani collaboratori, ha studiato, si è confrontato con altri colleghi, ha elaborato un menù davvero ricco e articolato dove la qualità delle materie prime si sposa con il gusto al palato dei piatti proposti senza venir meno neppure per una virgola all’eccellenza dei piatti tradizionali che lo hanno reso famoso. C’è voluto un anno per- ché arrivassimo a proporre in albergo il menù vegano, che abbiamo proposto nel 2014. Il secondo ostacolo è stato convincere la clientela che all’inizio si è sentita come defraudata del fatto che proponendo un menù vegano oltre a quello ladino e internazionale era come se riducessimo di un terzo l’offerta di piatti. In realtà, già il ricco buffet consente di togliersi la voglia di carne (soprattutto affettati) e formaggi oltre a quella dei dolci, delle uova, degli yogurt, del miele per la colazione del primo mattino. Molti erano prevenuti nei confronti della parola vegano. Li spaventava. Probabilmente pensavano fosse una scelta di tipo religioso, da integralisti laici. È stato solo un problema di tempo. Passata la prima stagione, la clientela si è abituata alla presenza del menù vegano, incrocia i piatti a seconda delle curiosità, molti fanno l’esperimento dei piatti vegani, si rendono conto che oltre che buoni sono più digeribili e ripetono l’esperimento. Gli esseri umani sono pragmatici: sperimentano e accolgono solo ciò che si dimostra realmente buono e salutare. Siamo l’unico albergo del Sud Tirolo che ha un vero menù vegano, ideato e studiato secondo i migliori criteri vegani. È un di più di cui stiamo raccogliendo i risultati.” UNA SPA FENG SHUI “Quando abbiamo realizzato la Spa su due piani, di 980 metri quadrati, molti sono rimasti perplessi” racconta Silvia Kostner. “Non si trattava della solita Spa in stile tirolese o comunque montanaro. Era un qualcosa che in montagna non si era ancora visto: una Spa ispirata alla filosofia cinese del Feng Shui. Per noi si è trattato anche di una sorta di omaggio al nostro bisnonno Franz, guida alpina che era stato in Himalaya. Il Feng Shui è un’antica filosofia orientale che trae origine dall’attenta osservazione mista a rispetto e considerazio- Il Posta Zirm ha scelto di arricchire la sua proposta gastronomica con un menù vegano 60 HOTEL DOMANI o t t o b r e 2 0 1 5 Eleganza, armonia, sapore di montagna per la nuova sala da pranzo dell’albergo 61 HOTEL DOMANI o t t o b r e 2 0 1 5 MOUNTAIN RESORT HOTEL Le 69 camere sono suddivise tra il corpo centrale dell’albergo e la vicina dependance, collegata all’edificio principale con passaggi interni ne della natura e dell’ambiente, in questo assai simile alla filosofia di chi vive in montagna basti pensare alle origini della parola Zirm, cirmolo, del nostro albergo. Abbiamo sviluppato il reparto benessere sulla base dei cinque aspetti ciclici dell’energia: fuoco, acqua, legno, metallo e terra. Ogni ambiente di applicazione e le sale relax identificano uno di questi elementi nei quali l’ospite, attraverso precisi percorsi e tempi di trattamento, può godere dei benefici fisici e psichici che ne derivano con la possibilità ulteriore di personalizzare il tutto. Feng Shui per noi si traduce anche in intimità, pace, calore, benessere in un luogo idoneo a soddisfarli.” Marco Sommavilla è l’architetto che ha progettato e realizzato il Wellness Farm dell’albergo. Non ci sono spigoli, angoli e scalini ma solo linee curve. I materiali sono naturali e provengono dal Nord Italia. Il legno è il cirmolo, le pietre vengono dal greto del Piave. Il metallo svolge una funzione di riequilibrio dell’organismo umano. L’ambiente è molto raccolto, quasi buio. Ciò induce le persone a parlare sottovoce, a concentrarsi sulle proprie sensazioni. L’accesso alle saune e ai bagni turchi è consigliato sulla base delle singole esigenze della singola persona. “Si entra nudi, avvolti nei teli sterilizzati che offre il nostro personale” spiega Silvia Kostner. “Non ci deve essere alcuna contaminazione dell’ambiente da parte di materiali sintetici come i costumi da bagno. La fase della reazione dopo la sauna o il bagno turco avviene davanti a un camino acceso su poltrone di ceramica riscaldate. La fase del relax avviene su poltrone di vimini immersi in un tono di luce caldo e ovattato. Il piano superiore è riservato ai camerini per i trattamenti che vanno dal bagno di fie62 HOTEL DOMANI o t t o b r e 2 0 1 5 63 HOTEL DOMANI o t t o b r e 2 0 1 5 MOUNTAIN RESORT HOTEL Gli italiani rappresentano il 65 per cento della clientela dell’hotel, seguono inglesi e tedeschi no, tipico delle nostre montagne, al bagno al cirmolo, al bagno alle mele, ad altri dieci tipi diversi di bagni. Questi trattamenti vengono accompagnati con sedute di massaggi anch’essi diversi e articolati a seconda delle persone. Le proposte come le opportunità sono davvero numerose. Infine si arriva ai trattamenti cosmetici, che integrano i primi, affinché la vacanza in montagna riesca a potenziare la salute che deriva dall’attività fisica all’aria aperta attraverso una vera e propria rigenerazione guidata delle attività del nostro corpo. In una società occidentale che ha sconfitto la gran parte delle malat- tie e delle pandemie tradizionali, ancora presenti fino alla seconda guerra mondiale, l’attenzione delle persone è sempre più focalizzata sulle patologie della società del benessere: l’ansia, la nevrosi, l’inquinamento. La montagna costituisce l’habitat ideale per aiutare le persone a ritrovare il proprio equilibrio e ad accumulare un carico vitale ed energetico indispensabile per misurarsi nel resto dell’anno con la vita frenetica delle nostre città.” Le altre novità che Franz e Silvia hanno introdotto riguardano la nuova sala da pranzo panoramica completamente fasciata e pavimentata con legno di cirmolo, la nuova taverna sulla fronte esterna dell’albergo trasformata in grill, ristorante e pizzeria che lavora soprattutto con i locali oltre che con i turisti. “Ciò ci ha convinto a restare aperti tutto l’anno visto che oltre alla clientela dell’albergo adesso il grill si avvale di una clientela locale fidelizzata” spiega ancora Silvia Kostner. L’HOTEL POSTA ZIRM La storia del Posta Zirm Hotel affonda le radici nel tempo e si intreccia strettamente con la storia di Corvara, piccolo villaggio rurale ladino dell’impero asburgico, isolato durante la stagione invernale dalla sua collocazione al centro di una conca valliva posta a 1568 metri di quota interamente circondata dalle Dolomiti attraverso i cui passi a oltre 2000 metri di quota - Campolongo, Gardena, Falzarego - poteva comunicare con il mondo esterno. Isolato ma anche baricentrico per i traffici di merci e di persone che da primavera ad autunno transitavano per la valle. “All’inizio c’era una locanda a un centinaio di metri dalla biforcazione della strada che scende dal passo di Campolongo e prosegue verso Brunico nel fondovalle o sale verso il Passo di Falzarego per raggiungere Cortina (anch’essa parte dell’impero asburgico fino al 1918), l’altro ramo della biforcazione sale verso il Passo di Gardena per poi scendere in Val Badia raggiungendo la pianura vicino a Bressanone” racconta Silvia Kostner. “La locanda offriva anche servizio di posta, spaccio alimentare, taverna e alcune 64 HOTEL DOMANI o t t o b r e 2 0 1 5 camere al piano superiore. Il nome Zirm deriva dal ladino Cirmolo, il legno con cui venivano realizzate una volta le baite, un legno che ha la proprietà di equilibrare la pressione. La bioarchitettura non è un’invenzione recente…” Nel 1908 Franz Kostner acquistò la locanda di Corvara. Franz non era un albergatore, era una guida alpina assai originale quanto lungimirante, dotata di orizzonti culturali assai ampi: fu perfino guida sull’Himalaya dove andò con una spedizione cartografica patrocinata dall’impero austroungarico. Negli anni Venti Franz, assieme ai figli Franz ed Erich, creò la prima ditta di trasporti della valle. Con un camion riadattato per il trasporto, con sedie di legno inchiodate sul fondo, si recava fino a Brunico e a Innsbruck per portare a Corvara i primi turisti. Tedeschi, svizzeri e inglesi furono i primi scopritori degli sport invernali nel Sud Tirolo. Nel 1930 Corvara fu la prima destinazione turistica in Italia a dotarsi di un impianto di risalita sul Col Alto, a opera del secondogenito di Franz, Erich. Era un impianto rudimentale se comparato a quelli esistenti oggi: la forza motrice era fornita da un motore navale collegato a un argano che trascinava una slitta di legno da otto posti. I turni per salire erano di 45 minuti. Gli sciatori utilizzavano la tecnica del telemark, l’unica che consentiva di sciare su neve fresca con sci di legno come pure di legno erano i bastoncini utilizzati. Il turismo di massa arriva solo dopo la seconda guerra mondiale. Franz Kostner e i figli Franz ed Erich sono pronti e sperimentati. È nel nome della famiglia Kostner che Corvara diventerà una delle destinazioni turistiche più note dell’intero Sud Tirolo. Il figlio Franz sarà sindaco di Corvara per una ventina di anni, gli succederà il nipote Heinz che reggerà le redini del municipio di Corvara dal 1974 al 2005. Il bisnipote Franz ha ora le redini dell’albergo assieme alla sorella Silvia. “La famiglia Kostner in realtà è sempre stata una famiglia matriarcale” racconta Silvia Kostner. “Cherubina, la moglie di mio nonno Franz, il figlio del mitico Franz, proveniva da una famiglia di albergatori che gestivano l’Hotel Dolomiti a La Villa, un borgo distante una decina di chilometri da Corvara. Il marito è stato sindaco di Corvara per vent’anni, l’albergatrice è stata lei. Furono anni importanti i loro: la locanda diventò albergo con l’aggiunta di due piani e la realizzazione della taverna, che è stato il primo locale après ski di Corvara. Mio padre Heinz Kostner, classe 1941, ha sposato mia madre Elsa che è stata la vera albergatrice. Mia madre da giovane è vissuta a Londra, poi è tornata e ha conosciuto mio padre. L’esperienza londinese le è servita non poco per allargare i suoi orizzonti culturali e umani indispensabili, credo, per esercitare al meglio la nostra professione, che è una professione assolutamente cosmopolita. Grazie all’impegno della moglie in albergo, Heinz ha potuto sostituire il padre Franz come sindaco e ha retto le sorti di Corvara dal 1975 al 2005. Anche i miei genitori hanno ampliato l’albergo con la costruzione di una dependance di due piani e la realizzazione della nuova piscina.” Il Posta Zirm Hotel ha 69 camere, una ventina nel corpo centrale dell’albergo, quello storico, le altre nella vicina dependance, collegata al corpo centrale con passaggi interni. Inoltre ci sono anche una decina di appartamenti per i clienti che vogliano una sistemazione più indipendente. A pieno regime, gli ospiti dell’albergo possono arrivare a quota 190. I dipendenti del Posta Zirm Hotel di Corvara sono 90, un rapporto importante considerato il numero delle camere. “Gli italiani rappresentano la nostra clientela migliore: sono il 65 per cento dei nostri ospiti. Sono diventati molto importanti gli inglesi. Stanno tornando anche i tedeschi. D’estate stanno crescendo gli americani, che amano camminare e hanno scoperto le Dolomiti. Stiamo cercando di proporre nuovi prodotti turistici come le settimane dei parchi naturali delle Dolomiti, dei segreti nascosti delle Dolomiti, delle escursioni alternate con le ferrate sulle Dolomiti, le settimane natura, movimento, gourmet e relax. Guido personalmente i nostri ospiti nelle escursioni in montagna.” ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA 65 HOTEL DOMANI o t t o b r e 2 0 1 5 La Spa si ispira al Feng Shui e occupa uno spazio di 980 mq, articolato su due piani