Cultura - Casa d`aste
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Cultura - Casa d`aste
Cultura All’asta dei tesori di Angelini il giallo del Guttuso sparito CARLO ALBERTO BUCCI La rubrica La parola STORIE DA RAGAZZI COMMEMORÀRE PIERDOMENICO BACCALARIO a cura di ZANICHELLI SERA 2 agosto 2013 Cultura All’asta dei tesori di Angelini il giallo del Guttuso sparito CARLO ALBERTO BUCCI TESORI Periferia (1920 circa) di Mario Sironi. In copertina, Piscina Mediterranea di Renato Guttuso (1977) fu acquistata all’asta nel 2007 ed è sparita dal garage in cui le opere erano conservate SERA 2 agosto 2013 anca solo un quadro di Ottaviano Del Turco, l’uomo che Vincenzo Maria Angelini accusa di aver corrotto con 15 milioni di euro. Ma, per il resto, l’arte italiana del Novecento c’è (quasi) tutta nella collezione dell’ex patron della casa di cura Villa Pini. O meglio, c’era. Perché una parte del tesoro, a lungo ammucchiato in un garage di via della Liberazione, a Chieti, è scomparso prima che i responsabili della casa d’aste Gioielli di Carta potessero organizzare la vendita disposta dal tribunale del capoluogo abruzzese. E così uno dei più importanti incanti giudiziari di arte del XX M Cultura SORVEGLIATO SPECIALE Qui Concetto Spaziale Teatrino (1965) di Lucio Fontana. L’opera è stimata dai 100mila ai 150mila euro SERA 2 agosto 2013 secolo si tinge di giallo, con un gigantesco quadro di Renato Guttuso, La piscina mediterranea, imboscato in chissà quale caveau segreto. Mentre più di 1600 lavoratori aspettano che dalle opere d’arte vendute arrivino i soldi per i loro stipendi perduti. Tra il 18 e il 25 ottobre il martelletto del battitore scenderà per aggiudicare gli ultimi pezzi rimasti - un’ottantatina sono stati già acquistati - della collezione appartenuta al bancarottiere di Chieti. Intanto sia Del Turco, ex governatore dell’Abruzzo, pitto- Cultura CHAGALL Deux Personnages (1960) del principe del surrealismo Marc Chagall. Nella collezione di Angelini c’è anche Le Pont en Bleu. Valore: da 200 a 300mila euro SERA 2 agosto 2013 re dilettante di buon livello, sia Angelini, il suo accusatore e corruttore, sono stati condannati in primo grado il mese scorso a Pescara. Ma l’incanto di 340 lotti appartenuti ad Angelini e alla sua famiglia non è direttamente connesso con il processo per la Sanitopoli abruzzese. I 137 lavori, tra dipinti e grafiche, più 186 pezzi di alto antiquariato, sono frutto del sequestro deciso dai giudici dopo il fallimento di Villa Pini del 17 febbraio 2010. Passa meno di un mese, e la collezione è al centro di un primo tentativo di auto-furto. È il 3 marzo quando di notte i carabinieri, richiamati dal trambusto, arrivano in Cultura BOTTEGA D’ARTE Ritratto di gentiluomo della bottega di Tiziano Vecellio. Vale dagli 80mila ai 120mila euro SERA 2 agosto 2013 via della Liberazione e bloccano il trasloco delle opere che, come scoprono i finanzieri giunti immediatamente dopo, erano ammucchiate in un vecchio garage della Fiat. A chiamare i facchini era stato lo stesso Angelini, che abita pochi metri più in là, al sesto piano di una palazzina di viale Europa dove si trovavano anche uffici della sua impresa. Ma lo spostamento viene stoppato. Passano tre anni e giungono gli esperti della casa d’aste. «Lo scorso aprile - racconta Matteo Smolizza, di Gioielli di Carta, responsabile della vendita - siamo arrivati con due Cultura squadre di trasportatori. E abbiamo scoperto che una parte delle opere era stata rubata». Un bottino del valore «di circa un milione e mezzo di euro, soprattutto mobili e preziosi orologi da tavolo». L’odissea della raccolta d’arte non finisce qui. La collezione, che intanto è pazientemente studiata, catalogata e valutata dagli esperti per un’asta giudiziaria di assoluta trasparenza (i cataloghi sono online su www.gioiellidicarta.it), viene spostata in un altro deposito. Al sicuro dai ladri. Ma non dall’acqua. «Alcune opere sono state rovinate nel corso di uno strano allagamento ...» rivela Smolizza. «Le abbiamo quindi portate in un altro magazzino a Vicenza e qui, altro allegamento, fortunatamente senza danni». Ora Le Pont en Bleu (1978) di Marc Chagall, stimato tra i 200 e i 300mila euro, i Cavalli del 1930 circa di De Chirico (150-200mila euro) e un Concetto spaziale di Lucio Fontana, acquistabile partendo da 100mila euro, sono al sicuro in un bunker di 10mila metri quadri che si trova oltre i tre metri e mezzo della cancellata di via Vecchia Ferriera, nel Centro Orafo di Vicenza. Come gioielli sotto chiave, i quadri e i mobili un tempo a casa Angelini vengono guardati da 80 telecamere e da una squadra di guardie armate. I collezionisti interessati all’asta possono venire a vederli su appuntamento, sette giorni su sette. «Possono inoltre aggiunge Smolizza - fare un’offerta per un importo che sia almeno il doppio della stima minima. E così portarsi a casa l’opera prima del 13 settembre, quando inizieremo a ricevere le offerte in vista delle aste ordinarie del 18 e del 25 ottobre». Ha già preso la strada di un nuovo salotto, dopo quello di Angelini, Alle Zattere, veduta veneziana del 1897 di Giacomo Favretto aggiudicata per 200mila euro, mentre a un altro collezionista sono bastati 45mila euro per aggiudicarsi, nella pre-asta, un mobile del Settecento riproducente il Teatro Olimpico di Palladio a Vicenza. Invece, il SERA 2 agosto 2013 Cultura compratore che si era fatto sotto con il desiderio di raddoppiare i 25mila euro della stima minima di una Periferia, olio su carta intelata, di Mario Sironi del 1920 circa, ha deciso di tornare ad ottobre per provare a prenderla pagandola un po’ meno. Non solo Novecento nella pinacoteca chietina di Vincenzo Angelini, della moglie e delle loro due figlie. La raccolta contempla anche un bel Ritratto di gentiluomo della bottega di Tiziano (80-120mila euro) e un San Pietro attribuito a Jusepe de Ribera (40-50mila euro). Ma non ci sono solo opere di primissima fascia qual è, invece, la Natura morta di Giorgio Morandi (350-500mila euro): la litografia di Mirò è infatti un pezzo da 500-700 euro e, così, bastano 4mila euro per portarsi a casa un non irresistibile San Francesco a olio del 1950 di Remo Brindisi. Siamo lontani, insomma, dai maestri dell’impressionismo acquistati e inutilmene imboscati dal bancarottiere Callisto Tanzi per evitare che i finanzieri glieli sequestrassero. I ben 14 Mario Schifano - pittore dalla produzione sterminata e spesso inquinata dai falsi - danno l’impressione di aquisti “un tanto al chilo” da parte di Angelini. Che ha, tuttavia, dimostrato un certo gusto collezionistico (l’arte italiana, tra avanguardia e ritorno all’ordine) e uno spiccato attaccamento alla sua terra. Ha acquistato ben 4 dipinti del pescarese Michele Cascella (tra cui una bella veduta del porto del 1939, 8-12mila euro la stima) e cinque lavori di Francesco Paolo Michetti, il pittore del Conventino di Francavilla al Mare dove Angelini attualmente risiede nella sua spoglia villa-bunker. La collezione a Chieti era, in parte, stipata nel garage sotto casa. In parte doveva decorare il salotto di viale Europa. Dai trasportatori, Smolizza dice di essere venuto a sapere che «proprio dall’appartamento a Chieti di Angelini veniva la Piscina mediterranea di Guttuso, poi rubata dal deposito e attualmente irreperibile». Si tratta di un olio su carta SERA 2 agosto 2013 Cultura del 1977, un pezzo da museo, grande 240 centimetri per 300. Era stato comprato all’asta di Farsetti Arte del 28 maggio 2005. L’aquirente di allora - quasi certamente lo stesso Angelini, cliente abituale di Farsetti - pagò per quell’incanto di corpi e colori 140mila euro, il minimo di una stima che arrivava a 180mila. Fece un affare che si poté godere, alla luce del sole, solo per pochi anni. Il quadro, se verrà ritrovato dalle forze dell’ordine, potrà in parte risarcire le migliaia di creditori dell’ex ras della sanità abruzzese. SERA 2 agosto 2013 Cultura Commemoràre LA PAROLA a cura di ZANICHELLI SERA 2 agosto 2013 COMMEMORÀRE [vc. dotta, lat. commemorare, comp. di cu(m ‘con’ e memora-re ‘memorare’ 1308] v. tr. (io commèmoro) ricordare in pubblico e con solennità qlcu. o qlco.: commemorare i caduti delle due guerre, l’anniversario della Liberazione, della Repubblica