Speciale - ZWP online

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Speciale - ZWP online
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Anno VII n. 7+8
Luglio-Agosto 2011
Studi & Ricerche
I DENTI NELLA RICERCA
ANTROPO -PALEOPATOLOGICA
Con questo servizio prende
il via una serie di articoli di
paleoanatomopatologia odontostomatologica a cura di Ezio
Fulcheri, docente a Genova e
Torino.
> pagina 6
Fuori dall’Aio il socio che fa
una pubblicità disdicevole
In una lettera inviata ai
colleghi, il presidente Aio
Delogu “prende di petto”,
per così dire, il grave problema della (brutta) pubblicità
odontoiatrica.
Dopo aver premesso che “la
possibilità per i professionisti
di divulgare le proprie capa-
cità attraverso la pubblicità
non implica la libertà di arrecare un danno irreparabile
all’immagine della categoria
e al futuro della professione” e di ritenere “rischioso per l’intera categoria
DT
pagina 2
Andi denuncia all’Antitrust
Groupon Italia
A giudicare dalle tante mail giunte in redazione ed all’indirizzo del Presidente Nazionale Andi Gianfranco Prada, la notizia
data nel numero scorso di ANDI Informa on-line della volontà
di Andi di intraprendere azioni legali a tutela della professione
contro i dentisti che sviliscono la professione attraverso messaggi pubblicitari non è passata certamente inosservata.
DT
pagina 2
Al San Raffaele di Milano
un nuovo Corso di Laurea
Presso l’Università VitaSalute San Raffaele di Milano,
è stato istituito il nuovo Corso
di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria,
articolato in 6 anni.
DT
pagina 7
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TRATTAMENTO PARODONTALE
IL GIUSTO MODO DI COMUNICARE
CON IL LASER A DIODI
CON IL PAZIENTE
Il concetto dell’utilizzo dei laser
dentali per il trattamento della
malattia parodontale suscita
forti reazioni nella comunità
scientifica. Il punto della situazione in questo articolo.
> pagina 9
Per instaurare un dialogo vero
e proprio, anche in Odontoiatria
bisogna tener conto di una serie
di questioni che, per quanto semplici possano sembrare, sono molto importanti.
> pagina 23
Una professione odontoiatrica compatta
rafforza l’Ente di Previdenza (Enpam)
“L’Enpam, casa di tutti i
medici e odontoiatri italiani”,
per dirla con Eolo Parodi, suo
Presidente, ha una mission
previdenziale che va difesa
contro qualsiasi attacco strumentale volto a minacciarne
ingiustamente l’immagine e la
credibilità. Il previsto rispetto
dell’orizzonte temporale trentennale per l’equilibrio dei
bilanci deve necessariamente
trovare la gradualità applicativa, ai fini del rispetto dell’equità intergenerazionale”.
Parla chiaro Giuseppe Renzo,
Presidente CAO, Commissione
Albo Odontoiatri della FNOMCeO, al termine dell’incontro
dei Presidenti CAO all’Enpam
(Roma, 10-11 giugno). “Non è
casuale che questa riunione si
svolga qui. Anzi, la presenza in
questa sede – ha detto Renzo
– è significativa perché testimonia ed esalta il ruolo degli
odontoiatri nella Fondazione
previdenziale”.
All’incontro, oltre a Parodi, hanno preso parte anche il
Vice-Presidente vicario Alberto Oliveti, il Vice-Presidente
Giampiero Malagnino, odontoiatra, il direttore generale
Alberto Volponi in una due
giorni intensa per interventi e contenuti, a segnare un
“momento storico”, come l’ha
definita Salvatore Rampulla,
presidente CAO di Bolzano,
nonché Segretario Generale
AIO. Visibilmente emozionato,
12:23
Pagina
Parodi
ha ripetuto più volte,
all’indirizzo della platea “Cari
colleghi, cari colleghi”, puntualizzando, come suo solito, la
posizione dell’Enpam rispetto
ad alcune mire non ben delineate, al momento, sul bilancio in attivo e sul patrimonio
della Fondazione: “La politica
sta cercando uno specchio per
dimostrare che esiste.
Ma noi sappiamo che dobbiamo crescere insieme: stiamo
lavorando al nuovo Statuto, ce
la mettiamo tutta per farcela,
vi verremo incontro al massi-
mo. Ci attaccano? Ho sempre
avuto paura dei fessi non degli
intelligenti. Sto sul viale del
tramonto, ma vorrei vedere
l’unità di tutti i medici e odontoiatri, l’obiettivo che mi sono
dato nella vita”.
Linee-guida per il consolidamento della Fondazione
Oltre all’equità intergenerazionale, ecco i punti fermi di
Renzo: “Ringrazio l'assemblea
dei presidenti CAO per aver
condiviso i principi.
Come per le altre Casse previdenziali dei professionisti, la
natura privatistica dell’Enpam
va riaffermata nei confronti
di qualsiasi ipotesi di rientro
nell’alveo pubblico.
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pagina 4
Giuseppe Renzo.
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News e Commenti
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Editoriale
Terapie offronsi
Italian Edition
Andi denuncia all’Antitrust Groupon Italia per
le “svendite” di prestazioni odontoiatriche offerte sul sito
a prezzi scontati
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Letto su Groupon: “Soli 39
euro invece di
120 per un’otturazione con
ricostruzione
estetica dello
stesso colore del dente. O in
alternativa, per una pulizia
dentale. Ancora: “Soli 96 euro
invece di 300 per uno sbiancamento dei denti completo con
la lampada a Led professionale. Allo studio del dottor X
(seguono nome e indirizzo) il
sorriso è di moda…”.
Per colpa di una legge interpretata disinvoltamente,
complice la sindrome della
poltrona vuota che aleggia
come un fantasma in molti
Studi, i messaggi pubblicitari dei dentisti hanno ormai
raggiunto una varietà e fantasia di contenuti e numero,
da far invidia ai pubblicitari
di professione. È grazie anche
al proliferare del fenomeno
che l’Aio, come si legge nelle
pagg. 1 e 3, ha deciso di prendere fermamente le distanze
da quei soci che vanno oltre
la deontologia e il buon gusto,
ricorrendo a forme di pubblicità disdicevoli per attirare o
mantenere pazienti.
Al di là degli anatemi e delle
diffide di Ordini e Sindacati,
al di là delle sentenze, forse
l’osservazione più convincente deriva dal confronto tra
quello che succederebbe se
altre specialità mediche imboccassero la strada percorsa
da ormai molti odontoiatri,
ossia la pubblicità delle loro
prestazioni. È pur vero che il
medico dentista, lo si è detto e
lo si continua a ripetere in varie circostanze, è il titolare di
una microimpresa (lo Studio
odontoiatrico), e che quindi
deve saper pensare da imprenditore, altrimenti rischia
di fare una brutta fine economicamente parlando. Ma è
pur vero che anche altre specialità sono caratterizzate da
fior di Studi, con fior di costose
attrezzature (basta pensare
ad un oculista) e personale.
Ma vi immaginate il dermatologo promettere suadente due
ispezioni dettagliate dell’epidermide al costo di una, il
cardiologo proporre l’affare di
un elettrocardiogramma al 50
per cento, un ginecologo effettuare “in offerta” uno striscio
vaginale o l’oculista ispezionare due retine al prezzo di
una? Detto così, mi rendo conto, appare paradossale, considerazioni da fantamedicina,
ma anche in altre discipline,
può esserci, se non la sindrome della poltrona, quella
della sala di aspetto, vuota.
Per fortuna stanno prendendo piede forme pubblicitarie
indirette che non presentano
particolari problemi deontologici, in quanto l’aspetto propagandistico, per così dire, si
fonde fino a venirne nobilitato
con quello della comunicazione medico-paziente.
Massimo Boccaletti
pagina 1
Una presa di posizione che la categoria aspettava da tempo,
stanca di essere penalizzata da chi pensando di rispettare la legge non rispetta quanto deontologia ma soprattutto etica professionale impongono. “È ora di finirla”, aveva dichiarato il Presidente
Nazionale Andi Gianfranco Prada dopo aver visto le ultime proposte commerciali di dentisti attraverso il sito di offerte Groupon.
“Se la legge permette ai dentisti italiani di pubblicizzare le proprie
prestazioni come vendessero zucchine – aveva commentato Prada
– la nostra etica e deontologia medica non lo ammette. Le nostre
cure non possono essere pubblicizzate con strumenti e messaggi che
vanno bene per vendere uno yogurt, un televisore, una cena al ristorante. Messaggi che sminuiscono la nostra professione oltre a dare
spesso informazioni inesatte ai cittadini”.
L’impegno di Andi verso i dentisti italiani era stato quello di coinvolgere il proprio ufficio legale per valutare quali azioni si potevano
mettere in campo per tutelarli.
Ufficio legale che ha confermato la possibilità di denunciare i colleghi per concorrenza sleale e sviamento di clientela ma ha anche
consigliato di intervenire sull’Antitrust oltre a diffidare la Groupon
nel pubblicare le offerte dei dentisti. Sul fronte diplomatico poi l’Associazione tenterà anche di sensibilizzare le associazioni dei consumatori, anche se schierate con il sito, informandoli sui rischi per la
salute dei cittadini che ottengono uno sbiancamento a 30 euro e sul
come sia impossibile per i pazienti verificare che quanto proposto
dal dentista sul sito sia poi realmente eseguito.
Andi invierà una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato verso Groupon Italia per abuso di posizione
dominante e pubblicità ingannevole chiedendo all’Autorità di intervenire al fine di ripristinare il corretto “gioco delle concorrenza e
legittima informazione al cittadino paziente”.
Comunicato Stampa Andi
Fuori dall’Aio il socio che fa una pubblicità disdicevole
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pagina 1
che alcuni colleghi pubblicizzino l’attività tramite spot radio
e tv, volantinaggio, e-mail,
banner, cartelloni pubblicitari
al pari dei più comuni prodotti
commerciali (detersivi, pizze,
autovetture, bevande)”, Delogu
afferma che “l’Aio non si riconosce in questo tipo di forme pubblicitarie e stigmatizza con forza
tali comportamenti”, ricordando
che “i servizi da noi erogati sono
prestazioni d’opera intellettuale
e che non possono essere sottoposti alle leggi del mercato e
della concorrenza”.
Una riabilitazione odontoiatrica – tuona – non può essere
venduta al dettaglio come si fa
con dei prodotti commerciali”,
pena la mercificazione della
professione, che “diventerà sempre meno libera ed a fronte di
maggiori competenze e responsabilità, sempre più povera”.
Di conseguenza, afferma il
presidente, “è giunto il momento della responsabilità e di comportarci come una categoria
unita e lungimirante che non
guarda al guadagno nell’immediato, ma alla tutela del proprio futuro. Per questo motivo
– continua – con l’approvazione
dell’Assemblea dei soci, Aio pone
un vincolo di rispetto del decoro nel messaggio informativo ai
pazienti, come valore aggiunto del socio Aio. Chiunque non
rispetti tali principi può ritenersi non più appartenente alla
Associazione”. Premesso che essa
non intende sostituirsi agli organismi istituzionali di controllo e
disciplina, ma dare con forza il
buon esempio, “il nostro sindacato non fornirà più la sua assistenza e non accetterà più come
soci i colleghi che inseriscono
pubblicità sanitaria in network
che promuovono un messaggio
in piattaforme di compravendita e che offrono ai ‘pazienti’ la
possibilità di ‘acquistare’ una
‘terapia’ a prezzi promozionali
scontati all’inverosimile”.
La lettera conclude con l’invito ai colleghi a segnalare i casi
di abuso “in quanto l’Aio può
fungere da tramite nell’informare gli organi competenti, allo
scopo di tutelare la categoria”.
Comunicato Stampa Aio
Contributo a fondo perduto
Anche per genitori medici e odontoiatri
libero-professionisti
Sei un/una libera professionista, una/un lavoratore
autonomo o un/una titolare di
impresa individuale e collettiva e desideri un miglior equilibrio tra vita privata e vita
professionale? La Commissione Pari Opportunità dell’OMCEO di Torino rende noto che,
grazie alla Legge 8 marzo
2000, n. 53 (Disposizioni per
il sostegno della maternità e
della paternità, per il diritto
alla cura e alla formazione e
per il coordinamento dei tempi delle città) si può ottenere
un contributo a fondo perduto fino a max 35.000 euro per
l’inserimento di una figura di
sostituzione parziale o totale per un periodo di 12 mesi,
eventualmente frazionabili
su un arco temporale di 24.
DT
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International Imprint
Licensing by Dental Tribune International
Publisher
Group Editor
Managing Editor
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Editors
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Editorial Assistant
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Dr Karl Behr, Germany – Endodontics
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Dr Ziv Mazor, Israel – Implantology
Prof Dr Georg Meyer, Germany – Restorative
Prof Dr Rudolph Slavicek, Austria – Function
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Anno VII Numero 7+8, Luglio-Agosto 2011
Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005
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Sabattini, Gianni Maria Gaeta, Giancarlo Barbon, Paolo
Zampetti, Georgios E. Romanos, Marco Morra, Arnaldo
Castellucci, Alessandra Majorana, Giuseppe Bruzzone
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Franco Romeo, Marisa Roncati, Randal Rowland, Franco Tosco,
Anita Trisoglio, Roly Kornblit
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E. Fulcheri, A.M. Genovesi, A. Giacalone, F. Goldberg, D. Izquierdo
Hänni, A. Lofano, L.A. Marino, G.M. Nardi, O. Notaristefano, A.
Polimeni, E. Polizzi, R. Rizzo, S. Sabatini, G.Sorgente, D. Zimmermann
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Grafica e impaginazione
Angiolina Puglia
Hanno collaborato
Enrica Casalegno, Stefania Dibitonto, Alessia Murari, Francesco
Pesce, Carla Ragni, Chiara Siccardi
Traduzioni scientifiche
Cristina M. Rodighiero
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News e Commenti
Italian Edition
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Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
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È prevista la richiesta di un contributo per la sostituzione del titolare d’impresa (individuale e collettiva) del libero professionista e del lavoratore autonomo con
esigenze di cura di figli minori (fino a 18 anni), attraverso l’instaurazione di un
rapporto di lavoro autonomo e/o dipendente. La sostituzione può comportare l’introduzione di una nuova risorsa oppure l’incremento dell’impegno orario di un dipen-
dente assunto a tempo parziale. È previsto un punteggio addizionale in presenza di
figli fino 3 anni, come pure in presenza di particolari carichi di cura.
Tra i soggetti finanziabili soddisfatti in via prioritaria coloro la cui media del
reddito imponibile, dichiarato negli ultimi due anni antecedenti la domanda, non
sia superiore a 70 mila euro. Il bando è in scadenza il 13 luglio 2011.
Riportiamo il caso, conclusosi con successo, di una mamma odontoiatra che ha
beneficiato dell’applicazione della Legge 53.
Una favola a lieto fine
Il progetto “mamma odontoiatra”
C’era una volta…
la bella odontoiatra nel bosco,
che piange perché costretta
a lasciare soli i suoi bambini
mentre si inoltra nella
boscaglia per trovare di che
sfamarli. Ma la fata turchina
con la bacchetta magica fa
arrivare un’altra odontoiatra
per aiutarla e così vissero
tutti felici e contente!
Non è una favola,
ma una storia vera.
Informata da Sabina Rosso
– titolare dell’Agenzia “About
Job” (che da circa 10 anni si
occupa di consulenza e fattibilità di progetti oltreché dell’individuazione del migliore profilo
per sostituzioni totali o parziali)
–, Nadia Casciano, odontoiatraimprenditrice e anche madre,
ha stipulato nell’ottobre 2008 un
accordo con l’Ordine dei Medici
di Torino per il progetto “Una
mamma odontoiatra”. Grazie
alla mediazione di Bartolomeo
Griffa, Presidente CAO, e di
Patrizia Biancucci, in qualità
di Coordinatrice Commissione
Pari Opportunità, il Presidente dell’Ordine Amedeo Bianco
aveva infatti accolto di buon
grado la richiesta della Casciano, preliminare alla richiesta di
finanziamento. Citiamo uno dei
passi più significativi dell’accordo: “[…] Convengono che il
progetto presentato da Nadia
Casciano ha valenza di azione
positiva di flessibilità e favorisce
la conciliazione lavoro-famiglia.
L’Ordine dei Medici Chirurgi e
degli Odontoiatri della Provincia di Torino dà quindi pieno
appoggio alla realizzazione del
progetto affinché l’esperienza costituisca un precedente
incoraggiante per altri Dottori
iscritti all’Ordine con le medesime esigenze di conciliazione”.
Avviato il 23 novembre del 2009
e terminato il 22 gennaio 2011,
l’accordo ha dato un doppio risultato: ha consentito alla Casciano
di dedicare più tempo alle figlie
Assia e Alessia, mentre la sostituta, Savio, ha avuto modo di
acquisire maggior autonomia
nell’ambito della propria crescita professionale come risulta
dalla relazione finale pervenuta
all’Ordine di Torino.
Per informazioni:
Patrizia Biancucci - Coordinatrice
Commissione Pari Opportunità
omceoto.pariopportunita@
torinomedica.com
Componente Commissione Albo
Odontoiatri; Ordine dei Medici
e degli Odontoiatri di Torino
Sabina Rosso - About Job
C.so Tassoni 79/4 - 10143 Torino
Tel.: 011.7497572 - Fax: 011.7506343
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brushless due tecnologie - un dispositivo unico.
Orvieto - 30 settembre 2011
Corso:
“La Chirurgia piezoelettrica:
indicazioni e limiti in odontoiatria”
Relatori:
Prof. Sergio Corbi; Dott. Marco Gradi;
Dott. Giacomo Tarquini
MARZIANI
DEGLI ULTRASUONI
I
ESACROM SRL - Imola - Italy - Phone: +39 0542643527
E-mail: [email protected] - Website: www.esacrom.com
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Associazioni di Categoria
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Italian Edition
Una professione odontoiatrica compatta
rafforza l’Ente di Previdenza (Enpam)
DT
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Il pieno riconoscimento di
una formale rappresentanza
della professione odontoiatrica
nel quadro della riforma dello Statuto avviata congiuntamente e proficuamente con la
professione medica è un altro
obiettivo, a portata di mano,
assieme al riconoscimento,
attraverso il completamento
del percorso parlamentare per
la riforma dell’ordinamento
professionale, delle peculiari funzioni delle professioni
medica e odontoiatrica”. Come
dire? Linee-guida per il consolidamento dell’Enpam. Secondo Renzo “ci sono le condizioni
perché il nuovo Statuto rispetti
le due componenti che versano
contributi, i medici e gli odontoiatri.
Abbiamo riscontrato molta
correttezza dell’Enpam nell’informazione sulla reale situazione finanziaria e immobiliare.
Apprezzata, inoltre, la espressa volontà di esercitare tutti
i livelli di controllo e verifica degli atti anche attraverso
organi terzi.
Così come è condivisa la
volontà di perseguire in termini legali chiunque abbia provocato o provocherà nocumento
all'Ente e porrà a rischio i diritti dei medici ed odontoiatri”.
Oliveti e Malagnino: la crisi
finanziaria mondiale ci ha
solo sfiorato
Informazione e trasparenza anche nelle relazioni di
Oliveti e Malagnino, molto
dettagliate, esaustive data la
natura specialistica e tecnica dei bilanci e della finanza.
“Ma sulla trasparenza occorre
stare attenti – ha precisato Oliveti – perché non può diventare un mito. Se dobbiamo fare
un’operazione finanziaria come
Fondazione, non possiamo
sbandierare ai quattro venti le
nostre intenzioni, ci renderebbe più deboli”. Oliveti ha dato
indicazioni precise sull’Asset
Location Strategy dell’Enpam:
Previdenza e dintorni
Gianfranco Prada.
Da più parti mi è stato chiesto il pensiero in merito alle
attuali vicende relative all’ENPAM. Ho preferito attendere
di partecipare alla riunione
convocata lo scorso venerdì
mattina nella sede del nostro
Ente previdenziale con la partecipazione di tutti i rappresentanti dei sindacati medici
ed odontoiatrici per meglio
comprendere alcune posizioni
e tematiche in essere.
In primo luogo deve essere chiaro che il principale
interesse dell’Associazione è
la difesa del patrimonio che
ognuno di noi ha versato in
ENPAM, non si può scherzare
quando in ballo ci sono i nostri
soldi e il nostro futuro.
Non possiamo quindi prestarci a fare cassa di risonanza
a comunicati o prese di posizione infondate che gettano
in cattiva luce il nostro Ente
previdenziale e favoriscono il
gioco di chi ha mire e disegni
politici che poi accennerò.
Questo non vuol però dire
che non sia necessaria la massima trasparenza e che debbano essere chiariti le eventuali
responsabilità e tutti gli episodi poco trasparenti accaduti in passato ed elencati in un
esposto presentato anche alla
magistratura
(investimenti
in prodotti a rischio, conflitti
di interesse di chi proponeva
tali investimenti, commissioni
eccessive versate per l’acquisto
di taluni strumenti finanziari,…): su questo aspetto ANDI
sarà inflessibile e la stessa ENPAM ha nominato un
comitato di verifica al quale
partecipa un Magistrato della
Corte dei Conti.
Detto ciò analizziamo in
modo un poco più approfondito quanto sta avvenendo:
- i rendimenti degli investimenti fatti da ENPAM ed
i bilanci complessivi degli
ultimi anni approvati quasi sempre all’unanimità
dai Presidenti di Ordine
(attualmente i decisori e
coloro che nominano il
Consiglio di Amministrazione di ENPAM), sono
oggettivamente positivi
e migliori di quanto prodotto da tante altre Casse:
questo fatto ci deve certamente confortare;
- una legge dello stato (la
Finanziaria 2007) ed i successivi decreti ministeriali
attuativi impongono a tutte
le Casse pensionistiche di
portare entro il 31.12.2012
l’equilibrio attuariale (cioè
il periodo in cui si garantisce nel futuro il pagamento
delle pensioni) dagli attuali quindici anni a trenta
anni: il principio è di per
sé corretto vista la prospet-
“La situazione è solida, niente
conti in rosso, l’ammanco di un
miliardo è una panzana. Invece il bilancio consuntivo è buono, come lo sono stati i bilanci
dal 1999 in poi, nonostante la
crisi finanziaria degli anni
2007-2008.
Abbiamo effettuato investimenti oculati, in una situazione
nella quale banche e agenzie di
rating hanno avuto problemi.
Il nostro motto e modo di agire
è: prima la previdenza, poi gli
investimenti.
Comunque, il problema dei
problemi è la rimodulazione
dell’equilibrio finanziario sui
30 anni, prima era di 15. Ma
anche qui, la politica non può
cambiare le regole del gioco
quando è in corso”.
Per Malagnino “era necessario parlare e spiegare la
necessità della riforma dello Statuto, dei regolamenti e
della rappresentanza in seno
alla Fondazione”. Ha ripreso
il tema della sostenibilità a 30
anni: “Ci dobbiamo rendere
conto che, dal 2000 al 2011, il
mondo è cambiato e dobbiamo
fare i conti con la nuova realtà.
L’Enpam ha un patrimonio da
11 miliardi con la possibilità di
investire 1,5 miliardi.
A chi fa gola il nostro ‘tesoretto’? Non solo al Governo, ma
anche a privati che han bisogno
di liquidità o di soldi da investire. Ma la nostra attenzione
è alta”. Con questi numeri, è
evidente che lo tsunami che
ha investito l’economia, ma
soprattutto la finanza a livello
internazionale, ha solo sfiorato
l’Enpam, solido nei bilanci e
negli investimenti.
Un tappa importante nella
lunga marcia degli odontoiatri
Al termine delle due giornate Renzo, ha così sintetizzato la
lunga marcia degli odontoiatri
per il riconoscimento del ruolo,
l’autonomia e la rappresentanza: “Siamo qui per rafforzare
l’Enpam. La professione odontoiatrica, relativamente gio-
Giuseppe Renzo, presidente CAO
nazionale.
vane, avrà tanti pensionati tra
venti-trent’anni: vogliamo tutelare questi colleghi. La nostra
battaglia per l’autonomia non
significa Ordine separato, ma
riconoscimento di ruoli e funzioni dell’odontoiatra. Noi qui
difendiamo pensioni e soldi dei
colleghi e l’Enpam è il nostro
ente di previdenza.La nostra
azione non è basata sui posti,
sulla divisione delle cariche.
Affermo con forza che le CAO
sono la legittima rappresentanza della categoria. Le associazioni e sindacati sono altre realtà,
altrettanto legittime, ma con
ruoli diversi e non sovrapponibili al nostro. Continueremo a
praticare la scelta del dialogo
con tutti. Dopo quest’assemblea
ci sentiamo ancora più forti. Per
andare avanti".
Orfeo Notaristefano
Fonte: portale.fnomceo.it
Sindacati medici e odontoiatri
all’incontro con l’Enpam
Pierluigi Delogu.
In un comunicato a firma
di Giuseppe Badia, Segretario Culturale Aio, è stata data
notizia dell’incontro svoltosi
tra Enpam e Sindacati medici e
odontoiatri, in seguito alla comparsa sulla stampa di numerosi
articoli dal tono allarmistico
riguardanti la situazione economica dell’Ente. Presenti per
l’Aio il Presidente Delogu e il
Segretario Badia.
Il Vice Presidente vicario
Enpam, Oliveti, ha fornito ampie delucidazioni sugli
elementi in discussione e nel
sottolineare il danno di immagine per l’Ente, ha preannunciato l’avvio di azioni legali a
tutela. Nella discussione che è
seguita si è auspicata una mag-
tiva economica del Paese e
la necessità di distribuire
su più generazioni il carico pensionistico. I dirigenti ENPAM venerdì hanno
dichiarato che ciò comporterà notevoli sacrifici per
gli Iscritti, a meno di avere
più tempo disponibile per
rivedere la riforma. È la
prima volta che sento questa affermazione e il fatto
mi preoccupa perché allora
si sarebbero dovuti ascoltare coloro che da tempo
sostenevano la necessità di
provvedere in tal senso;
- l’immenso
patrimonio
ENPAM (i nostri soldi versati e investiti e gli immobili posseduti) e quello di
tutte le Casse privatizzate
fa molta gola alle casse
statali e alla politica in
un momento dove la ricerca di denaro per trovare
l’equilibrio del bilancio
statale è spasmodica ed
anche solo poter indirizzare le scelte di investimento
può ingenerare ritorni di
potere determinanti (non
per niente si pensa di istituire un controllo da parte della COVIP anche su
questo aspetto ora lasciato
alla libertà degli Enti). C’è
quindi in atto una forte
azione politica per “mettere le mani” sulle Casse
privatizzate.
Quali allora le risposte da
dare: ho provveduto a convocare un Consiglio Nazionale
ANDI per sabato 16 luglio p.v.,
in quella circostanza analizzeremo ed approfondiremo tutta
la tematica previdenziale.
Nel mio intervento in
ENPAM venerdì scorso ho
anticipato alcune proposte:
non dobbiamo restare (medici ed odontoiatri) isolati nella
difesa del nostro Ente, l’attac-
gior trasparenza nella gestione
dell’Ente. Delogu ha sottolineato l’importanza di successive,
periodiche, riunioni per rendere partecipi le organizzazioni sindacali delle strategie di
investimento e della conduzione amministrativa dell’Ente. Il
presidente Enpam, Parodi ha
chiuso la riunione promettendosi di convocare nuovamente
le organizzazioni sindacali per
informarle sugli sviluppi della
situazione.
co politico è generale e vanno
quindi coinvolte nella difesa
tutte le altre Casse previdenziali e tutti i professionisti
italiani, sono necessarie proposte eque e sostenibili per la
riforma dei regolamenti per i
calcoli pensionistici (su questo aspetto un apposito gruppo
di lavoro ANDI ha già elaborato le proposte associative),
bisogna pensare a rivedere la
governance di ENPAM, superando almeno in parte la sola
“mediazione ordinistica”, affidando anche agli altri soggetti
attori della professione come i
sindacati e ANDI in particolare un ruolo adeguato nelle
definizione e attuazione delle scelte, per ridare interesse
diretto alla gestione da parte
chi versa i propri denari e vuole quindi tutelarli e garantirseli per il futuro.
Gianfranco Prada,
Presidente Nazionale Andi
6
Studi & Ricerche
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Italian Edition
I denti nella ricerca antropologica e paleopatologica
Un insostituibile archivio biologico di informazioni
Con questo servizio prende il via una serie di articoli di paleoanatomopatologia odontostomatologica a cura di Ezio Fulcheri,
docente nelle Università di Genova e Torino.
L’Antropologia studia l’Uomo
nella sua natura di specie zoologica, riservando molta attenzione
alla descrizione delle caratteristiche genetiche e fisiche proprie
della specie umana e delle specie filogeneticamente più vicine.
Lo scopo è quello di giungere
ad una sintesi naturalistica dei
dati utile per definire la posizione dell’Uomo nella sistematica
zoologica e descrivere i processi
macro e micro evolutivi alla base
dell’evoluzione umana; l’approccio naturalistico allo studio della
nostra specie permette, inoltre,
di delineare il profilo biologico e culturale delle popolazioni
attuali e del passato, in relazione
all’adattamento all’ambiente, sia
esso naturale che artificiale.
Ai fini della ricostruzione
globale della storia biologica dell’Uomo, l’Antropologia si
avvale anche della paleopatologia, scienza che studia le malat-
tie del passato attraverso l’esame
dei resti umani antichi. Tale
disciplina, mantenendo strette
relazioni culturali con la storia
della medicina e con l’archeologia ha nel tempo assunto una
propria identità come disciplina
di sintesi tra gli aspetti naturalistici e medici.
Tra gli elementi che vengono
presi in considerazione nello studio della storia naturale dell’Uomo, i denti sono considerati un
insostituibile archivio biologico
di informazioni sulle abitudini
di vita, strategie di sussistenza,
stato di salute/malattia, tratti
culturali, oltre che sugli aspetti ereditari ed evolutivi in senso stretto. I motivi del notevole
interesse antropologico e paleopatologico dei denti sono molteplici. Innanzitutto, composti
per la massima parte da tessuto mineralizzato, i denti sono
la porzione dello scheletro che
meglio resiste al tempo, anche
a distanza di milioni di anni.
Questa peculiarità permette di
affrontare lo studio antropologico in senso diacronico e, quindi,
di trarre informazioni utili sia
dall’analisi dei resti scheletrici
provenienti da scavi archeologici
di epoche preistoriche, protostoriche e storiche, sia dallo studio
dei fossili dei nostri più lontani
antenati. Inoltre, poiché i tempi
e le sequenze di calcificazione
ed eruzione dei denti, pur con
un certo margine di variabilità,
sono rimasti sufficientemente
costanti dalla comparsa dell’Homo sapiens ad oggi, è possibile
fornire valutazioni paleodemografiche (età biologica alla morte) dall’analisi dei resti dentari di
soggetti giovanili e infantili provenienti da scavi archeologici.
Un altro aspetto che sottolinea
l’interesse antropologico e paleopatologico dei denti è che la loro
CORSO
TEORICO-PRATICO
AVANZATO
CON LIVE-SURGERY
E WORKSHOP
SU TESTA DI MAIALE
20 OTTOBRE SESSIONE TEORICO-PRATICA 8.30-18.30
Focus su carico immediato
Parte teorica 8.30-13.00
• basi scientifiche del carico immediato;
• studio del caso clinico;
• indagini radiografiche;
• ausilio del software per la pianificazione chirurgica;
• dima diagnostica/chirurgica.
Parte pratica 14.00-18.30
• tecnica chirurgica;
• tecniche protesiche:
il carico immediato nel dente singolo;
il carico immediato nelle edentulie parziali;
il carico immediato nelle edentulie totali;
• live-surgery su paziente;
realizzazione e messa in opera della protesi provvisoria.
Corso su carico immediato
e tecniche rigenerative
per l’ottimizzazione dell’aspetto
estetico delle riabilitazioni
implantoprotesiche.
21 OTTOBRE SESSIONE TEORICA 8.30-18.00
Opzioni di trattamento nelle zone estetiche:
• concetti per una estetica ottimale;
• difetti ossei nelle zone estetiche;
• deficit ossei e loro classificazione;
• predicibilità delle procedure di aumento;
• il ruolo dell’osso autologo nelle procedure di aumento;
• il ruolo dei tessuti molli nelle procedure di aumento;
• il ruolo delle membrane nelle procedure di aumento.
Classificazione delle opzioni di trattamento:
cosa scegliere in base al caso:
• inserimento implantare immediato;
• inserimento implantare differito;
• inserimento implantare tardivo;
• utilizzo di procedure di aumento prima o in concomitanza dell’inserimento implantare;
• procedura in un’unica fase o approccio in più tempi.
Trattamento dei tessuti molli durante la fase di riabilitazione protesica:
• seconda fase - trattamento dei tessuti molli;
• trattamento dei tessuti molli con i provvisori e con i definitivi;
• protesi definitiva;
• cenni sulla chirurgia piezoelettrica.
22 OTTOBRE SESSIONE PRATICA 8.30-14.00
Workshop su testa di maiale:
• inserimento implantare immediato in alveolo postestrattivo o in
presenza di difetto osseo;
• utilizzo e applicazione di osso e/o materiali osteosostitutivi,
fissaggio di membrane;
• incremento/miglioramento della situazione tramite innesti di
tessuto molle;
• utilizzo dello strumento piezoelettrico in chirurgia rigenerativa
endorale.
QUALITY. SERVICE. CONTINUOUS EDUCATION.
Dr. Alfonso Baruffaldi
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Piacenza, 20-22 ottobre 2011
Segreteria Organizzativa:
Arseducandi Srl
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Guido Savoia Tel. 320/1799838.
Fig. 1 - Alba (AT), Cattedrale.
Epoca Medioevale. Ottimo stato di
conservazione e completezza.
Cranio visto di norma laterale destra.
L’emiarcata dentaria superiore ed
inferiore sono ben conservate. Si
reperta una perdita in tra vitam del
primo molare superiore con discreto
riassorbimento osseo e la perdita
post mortem dei due incisi inferiori.
Discreto e diffuso deposito di tartaro
e reazione ossea al colletto indicativa
di paraodontopatia cronica.
morfologia è determinata geneticamente e, al termine dell’odontogenesi, non cambia più nel
corso della vita dell’individuo,
se non relativamente all’altezza
delle corone, che si abbassano
con l’usura. I denti, quindi, sono
uno strumento valido per stabilire relazioni di tipo sistematico e filogenetico tra le diverse
specie di Primati e, nell’ambito
della stessa specie, tra le diverse
popolazioni. In quanto elementi
attivi della masticazione, i denti
presentano inoltre marcatori ben
definiti (carie, tartaro, usura alimentare) che assumono un ruolo
importante nella ricostruzione
delle abitudini alimentari. A tal
riguardo, sono oggetto di grande
interesse le relazioni tra usura
dentaria e alimentazione. In particolare, sono in continuo sviluppo
gli studi sulle microconfigurazioni di usura (abrasioni, solchi,
cavità) in relazione al tipo di dieta “dura” o “morbida” e al consumo di cibi animali o vegetali.
Infine, i patterns di usura indotti
dall’uso non alimentare dei denti, come per esempio l’abitudine
a trattenere con i denti utensili
o altri oggetti di uso quotidiano,
forniscono indicazioni sulle attività funzionali e lavorative (confezione di canestri, reti da pesca,
cordami e trattamento di pelli
animali). Anche le modificazioni intenzionali con significato
rituale o estetico, come la limatura, la scalfittura, la decorazione, la mutilazione o l’avulsione
sono tra le pratiche intenzionali
meglio note a livello etnologico.
In generale, i caratteri in grado di fornire informazioni utili
sono: la morfologia della corona
(numero, disposizione e sviluppo
delle cuspidi) e della parte radicale; le anomalie di numero, forma, posizione, volume; il grado
e il tipo di usura e microusura;
le alterazioni di sviluppo dello
smalto (ipoplasia); le agenesie
e altre anomalie congenite; le
patologie acquisite a carico dei
denti e dell’osso (carie, parodontopatie, osteiti, perdite intravitam, riassorbimenti e retrazioni
Fig. 2 - Cranio visto di norma laterale
sinistra. L’emiarcata dentaria
superiore ed inferiore sono ben
conservate. Si reperta una vistosa
retrazione alveolare a carico del
secondo e terzo molare superiore cui è
contigua una perforazione ossea della
porzione alveolare del mascellare in
corrispondenza dell’apice della radice
del primo molare superiore esito di
un granuloma. Si noti la perdita post
mortem del canino inferiore e la netta
usura armonica dei molari inferiori.
Analogamente a quanto osservato
a carico dell’emiarcata destra, è
presente discreto e diffuso deposito
di tartaro e reazione ossea al colletto
indicativa di paraodontopatia cronica.
alveolari); la presenza di depositi
mineralizzati (tartaro); le lesioni
patologiche dell’apparato masticatorio (malocclusioni, artropatie
condilo-mandibolari).
I metodi di studio sono vari
e comprendono osservazioni macroscopiche, condotte in
modo diretto o con l’ausilio di
strumentazioni in uso in diagnostica medica (RX, CT scan),
osservazioni microscopiche (stereo microscopio, microscopio
ottico ed elettronico) e analisi
molecolari. In particolare, le più
recenti evoluzioni delle tecniche
della genetica molecolare applicate ai reperti umani antichi
permettono di isolare residui di
materiale genetico dalla camera
pulpare dove la possibilità di contaminazione con DNA moderno
è estremamente limitata.
Per concludere questo breve
excursus sull’uso dei denti nella
ricerca antropologica e paleopatologica, riteniamo importante
sottolineare l’aspetto di interdisciplinarietà che caratterizza la
ricerca. Infatti, solo una rete di
comunicazione tra diverse culture, sperimentali e umanistiche, può contribuire allo studio
dell’uomo nella sua dimensione
biologica e culturale.
Per gli aspetti paleopatologici si tratta poi non di una storia
della medicina, ma di una vera
e propria storia delle malattie
attraverso le varie epoche e nei
differenti contesti geografici. In
campo odontostomatologico cercheremo nei prossimi contributi
di presentare una galleria di quadri e di lesioni semplici ma che si
presentano con aspetti eclatanti
e morfologia pura, non modulata
o limitata da interventi di cura
o terapie.
Rosa Boano, Università
di Torino - Dipartimento
di Biologia Animale e dell’Uomo
Ezio Fulcheri, Università
di Genova - DI.SC.
Sezione di Anatomia Patologica
La bibliografia è disponibile
presso l’Editore.
Attualità
Italian Edition
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Nasce al San Raffaele di Milano un nuovo
Corso di Laurea Magistrale di Odontoiatria
DT
pagina 1
L’attività didattica avrà inizio
con l’Anno Accademico 2011-2012,
mentre la prova di ammissione
si effettuerà il 2 settembre 2011
al San Raffaele e non sarà congiunta con la prova istituita per
il Corso di Laurea in Medicina e
Chirurgia. Domanda del lettore:
“Che cosa ha spinto il San Raffaele ad attivare un nuovo Corso
di Laurea in anni di recessione
economica e crisi della professione odontoiatrica?”. La risposta si
ritrova nelle caratteristiche uniche che lo caratterizzano e che
ben si adatteranno alle richieste
di una nuova, moderna odontoiatria, collocata in un contesto
sociale in evoluzione, con cambiamenti profondi e necessità di
globalizzazione. Gli ultimi anni
sono stati caratterizzati dall’immissione nel mondo professionale di neolaureati in odontoiatria
con difficoltà, in molti casi, a
intraprendere la professione. Poco
preparati, dal punto di vista delle
capacità manageriali, gestionali
e di comunicazione, ad affrontare alcuni aspetti della moderna
realtà lavorativa, nonostante l’ottimo percorso di apprendimento
e culturale del ciclo di studi frequentato.
Il che rende il neolaureato molto spesso passivo nel confrontarsi con il “terzo pagante”, inteso
soprattutto come società di capitale e grandi network, spesso
iniziale punto di approccio alla
professione per i giovani. Molte
sono le caratteristiche innovative
del nuovo Corso, volte a preparare
un moderno odontoiatra: esperienza di discipline manageriali
quali pianificazione delle attività,
management economico, coordinamento delle risorse umane,
gestione dei percorsi di cura e
assistenziali del paziente, applicazione di nozioni di comunicazione
e prevenzione e naturalmente
metodologia della ricerca scientifica. L’insegnamento di discipline
manageriali adeguerà sempre più
il profilo professionale del laureato italiano a quello europeo. Molti
insegnamenti inizieranno con
corsi elettivi già dal primo anno,
in contemporanea con un tirocinio clinico “osservazionale”.
La presenza ormai ventennale
all’interno del San Raffaele del
Servizio di Odontoiatria, che opera costantemente con un numero
elevato di prestazioni odontoiatriche e d’eccellente standard clinico,
con impiego della sala operatoria
a cadenza settimanale per complessi interventi di chirurgia
orale, permette agli studenti di
assistere a operatività non di routine. Potranno frequentare gli
ambulatori odontoiatrici che operano in regime di solvenza e in
quelli convenzionati con il SSN,
acquisendo competenze e cognizioni che li preparino in modo
completo e particolareggiato in
tutte le discipline odontoiatriche.
Con questo proposito viene messa
in attività una moderna struttura odontoiatrica con sale operatorie dedicate, aule educational
con manichini e didattiche per
far fronte alle esigenze di eccellenza del nuovo Corso di Laurea.
7
L’obiettivo prefissato per i futuri
laureati San Raffaele sarà di avere meno esigenze di partecipazione ai corsi per l’apprendimento di
pratiche operative odontoiatriche,
pur rimanendo imprescindibile la
necessità di “tenersi al passo” con
l’aggiornamento clinico scienti-
fico alla base di ogni laureato in
ambito sanitario. L’Ateneo vanta
un corpo docenti tra i più accreditati a livello internazionale,
nei campi della medicina di base
e della ricerca. Nell’ambito dei
reclutamenti si arriverà, inoltre,
ad un completamento dell’attuale
organico, di per sé eccellente, con
un numero di docenti afferenti al
settore disciplinare specifico di
chiara fama internazionale.
Il Corso è strutturato per un
numero di studenti limitato (35
nell’anno 2011-2012), in modo che
possano essere seguiti e istruiti
ad personam da tutori qualificati durante l’attività di apprendimento, attraverso un riscontro
didattico interattivo in modo da
garantire una formazione universitaria uniformata a quella
delle migliori Università europee
e americane. Con il nuovo Corso
si cerca, quindi, non solo di essere
al passo con i tempi, ma di anticiparli con l’obiettivo che permea
l’attività odontoiatrica del San
Raffaele: la tutela della salute del
cittadino, dando eccellenza attraverso la formazione di ricercatori
moderni, indispensabile al progresso clinico-scientifico.
Attualità
8
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
In occasione del 40° congresso nazionale
i giovani dell’Aiso si interrogano a Siena sul loro futuro
Presso il Collegio dei docenti,
si è svolto a Siena il 40° congresso dell’AISO (Associazione italiana studenti di Odontoiatria)
sul tema “La formazione post
laurea del giovane odontoiatra:
situazione attuale e prospettive
future”, che ha raccolto un pubblico non solo di studenti, ma
anche docenti e professionisti.
Ad aprire il congresso Marco Ferrari, direttore del corso
di laurea in Odontoiatria della
sede ospitante, con un particolare saluto a tutti gli studenti
“Santa alleanza” a Torino tra dentisti
e specialisti del Centro Antifumo
Una “santa alleanza” è stata stipulata a Torino
tra gli odontoiatri dell’Andi, guidati dal presidente torinese Agostino Neirotti, e gli specialisti del
Centro Antifumo dell’ASL TO 2, diretto da Fabio
Beatrice, primario otorino al San Giovanni Bosco.
Per la prima volta in Italia, come sottolinea giustamente l’articolo pubblicato con gran risalto da
La Stampa di domenica 22 maggio, “gli odontoiatri vanno a lezione al Centro Antifumo per poter
insegnare ai propri pazienti come abbandonare la
sigaretta”.
Il primo incontro di formazione si è svolto sabato 21 al Centro Congressi dell’Unione Industriale,
“ma entro l’anno – annuncia l’articolo – tutti i
dentisti dell’Andi frequenteranno il corso”.
L’iniziativa colpisce giustamente per la sua novità, ma in fondo “il primo che osserva [o dovrebbe
osservare, NdR] gli effetti del tabacco molto prima che quest’abitudine diventi una vera malattia
– come spiega Neirotti – è proprio il dentista”.
Nell’articolo, Marco Accossato, giornalista de La
Stampa, esperto di problemi medici, sottolinea a
sua volta come “oltre ai rischi legati al tumore al
polmone, è dimostrato che nei fumatori l’irrorazione di sangue alla bocca diminuisce di quattro
volte, e qualsiasi banale patologia del cavo orale
per un fumatore diventa invece un grande problema”. L’osservazione e la pulizia dei denti sono i
primi passi del nuovo rapporto dentista-paziente,
che vede anche la consegna da parte del medico
di un test in grado di misurare il livello di dipendenza dalla nicotina e di un altro per valutare la
motivazione a smettere. Se, tuttavia, non bastano
la buona volontà e l’applicazione di dieci “regole
d’oro”, cui fa accenno l’articolo (come fissare, ad
esempio, una data certa per smettere e rispettarla), il dentista dovrà aiutare con i suoi consigli chi
cerca di interrompere. Sembra infatti che “il solo
fatto di parlare con il medico del problema porti
una certa percentuale di fumatori (dal 2 al 3%) a
smettere senza bisogno di grandi sforzi”.
Consigli che possono essere anche a carattere
alimentare: “Bere ad esempio un litro e mezzo
di acqua al giorno – specifica l’articolo – aiuta a
cancellare le tracce di nicotina”. Ma anche consigli sui farmaci da prendere e sullo stile di vita
da adottare: “Ogni fumatore incallito tende a bere
anche più alcool, più caffè e a nutrirsi con meno
fibre perché questo comportamenti sono spesso
associati come forme compulsive”.
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rappresentati nell’Associazione.
Dopo una breve presentazione
dei relatori, il presidente nazionale AISO, Matteo Piergentili,
ha introdotto il presidente della
tavola rotonda, Enrico Gherlone,
il quale ha parlato della situazione legislativa, di franchising
e dei problemi che gli studenti
incontreranno da laureati.
Per rispondere alle molte
domande degli studenti, soprattutto riguardanti il dottorato
di ricerca e le specializzazioni,
è intervenuta Antonella Polimeni, presidente del Collegio
Docenti che, oltre a coordinare
il nostro congresso, ha discusso
della riforma Gelmini, spiegando che solo il tempo chiarirà se
l’affiliazione degli atenei e la
valutazione dell’operato di professori e Università influiranno
positivamente sulla formazione
universitaria.
Stefano de Gregoriis, past
president AISO, ha rivolto alcune domande ai rappresentanti
delle maggiori associazioni di
categoria (AIO e ANDI, rappresentate dai rispettivi presidenti Delogu e Prada) i quali
hanno dimostrato ancora una
volta grande disponibilità verso
la “giovane” associazione degli
studenti. Prada ha chiarito l’importanza di continuare una lotta per la tutela della professione
portata avanti dall’ANDI da più
di trent’anni, sottolineando che
non sempre, e non in tutti gli
atenei, il percorso universitario
fornisce una preparazione “pratica” che consente al neolaureato di lavorare.
Delogu ha lanciato un appello agli studenti: devono essere
i primi a lottare per le problematiche della professione e della
formazione. Due giovani odontoiatri (D’Antò e Graziani) hanno parlato delle loro esperienze,
successi e problemi nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Matteo Piergentili ha illustrato un sondaggio condotto tra
i rappresentanti delle 21 università rappresentate dall’AISO
secondo cui la maggior parte
degli studenti vuole approfondire la formazione post laurea
attraverso una specializzazione,
e la branca di maggior interesse tra gli studenti attualmente è
l’implantoprotesi.
In chiusura, agli oltre 120
intervenuti è stato offerto un
ricco buffet, donato da Colgate,
che da anni sostiene l’Associazione.
ISO introduce un nuovo
standard internazionale
Il nuovo standard ISO è stato
sviluppato per incoraggiare
i produttori del medicale a
garantire che i loro prodotti non
compromettano la sicurezza del
paziente (DTI/Foto per gentile
concessione di Alex Skopje).
Oberurzwil, Svizzera/Lipsia, Germania: circa 1,5 milioni di
dispositivi diversi medici sono disponibili in tutto il mondo. Ogni
anno, migliaia di nuovi prodotti vengono lanciati sul mercato. L’International Organization for Standardization (ISO) ha introdotto un
nuovo standard internazionale, che mira a valutare la sicurezza e le
prestazioni di tali dispositivi e migliorare la sicurezza per i pazienti. ISO è una rete globale che identifica gli standard internazionali
che sono richiesti da aziende, governi e società. L’organizzazione non
governativa che sviluppa queste norme, in collaborazione con i settori che le metteranno in uso, adotta procedure trasparenti basate su
input nazionali e permette che vengano attuate a livello mondiale.
Secondo le norme ISO, il nuovo standard ISO 14155:2011 fornirà una
base tecnica per la regolamentazione e la riduzione al minimo degli
ostacoli tecnici al commercio. È stata sviluppata per incoraggiare i
produttori medicali al fine di garantire che i loro prodotti non compromettano la sicurezza del paziente.
Nel 2007, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito che
più di un milione di infortuni attribuibili a dispositivi medici ogni
anno si verificano negli Stati Uniti. Inoltre, in alcuni Paesi in via di
sviluppo, la metà delle apparecchiature mediche è risultata essere
inutilizzabile o solo parzialmente utilizzabile.
Il nuovo standard indirizza la buona pratica clinica alla progettazione, all’esecuzione, registrazione e segnalazione degli esami
clinici effettuati sugli esseri umani per valutare la sicurezza o le
prestazioni dei dispositivi medici per motivi di regolamentazione
e di altra specie. Questa norma internazionale specifica i requisiti
generali diretti a tutelare i diritti, la sicurezza e il benessere degli
esseri umani e per assicurare lo svolgimento scientifico dell’indagine clinica e la credibilità dei risultati delle indagini cliniche. I
requisiti dovrebbero anche definire le responsabilità degli sponsor
e dei ricercatori principali, nonché aiutare sponsor, sperimentatori,
comitati etici, autorità di regolamentazione e altri organismi coinvolti nella valutazione della conformità dei dispositivi medici.
“I requisiti fissati dalla norma ISO 14.155 sono un importante
passo avanti verso l’accettazione dei dati clinici a livello mondiale”,
dice Danielle Giroud, Convenor del gruppo di lavoro che ha sviluppato lo standard.
Dental Tribune
Trends
Italian Edition
9
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Laser a diodi per il trattamento parodontale:
a che punto siamo
Fay Goldberg, George Freedman
Il concetto dell’utilizzo dei laser
dentali per il trattamento della
malattia parodontale suscita forti
reazioni nella comunità scientifica. Ciascuno ha la propria opinione ed è sicuro che questa sia
quella corretta. L’unica certezza,
però, è la confusione generata e la
mancanza di chiare direttive sul
concetto di Terapia Parodontale
Laser Assistita (LAPT). Molta di
questa incertezza deriva dal fatto
di non confrontare “mele dello
stesso cesto”, in termini di tipi di
laser utilizzati, e dal modo in cui
sono strutturati gli studi. Alcuni
laser vengono usati in modo specifico per il trattamento del tessuto
molle. Tra questi vi sono i laser al
CO2, Nd:YAG e a diodi. Altri possono essere usati sia applicazioni
sul duro sia su quello molle. Questi
sono i laser Er:YAG e Er,Cr:YSGG,
e ciascuno deve essere confrontato nell’ambito della propria categoria. Molti di questi laser hanno
dimostrato di fornire vantaggi
per il trattamento parodontale.
Al fine di ottenere un elemento di
chiarezza e semplicità su questo
argomento molto complicato, il
seguente articolo tratta esclusivamente l’uso del laser a diodi per il
trattamento parodontale.
Uno strumento specifico
Il laser a diodi è diventato uno
strumento importante in ambito
dentale, grazie alla sua eccezionale facilità di impiego e al costo
abbordabile. Esso ha anche vantaggi fondamentali per quanto
riguarda il trattamento parodontale. Il laser a diodi è bene assorbito da melanina, emoglobina e
altri cromofori che sono presenti nella malattia parodontale(1).
Quindi, il diodo mira in modo
specifico i tessuti gengivali malati. L’energia laser viene trasmessa
tramite una sottile fibra che può
facilmente penetrare nelle tasche
parodontali profonde per esplicare i suoi effetti terapeutici.
La dichiarazione dell’American
Academy of Periodontology del
2002 relativa al curettaggio gengivale(2) afferma che “il curettaggio gengivale, eseguito con
qualsiasi metodo, dovrebbe essere
considerato come una procedura
che non ha alcun vantaggio addizionale al solo SRP nel trattamento della parodontite cronica”.
Afferma anche che tutti i metodi concepiti per il curettaggio
“hanno lo stesso scopo, ovvero la
completa rimozione dell’epitelio”
e che “nessuno di questi metodi
alternativi ha un vantaggio clinico o microbico rispetto alla strumentazione meccanica con una
curette”. Questa era la scienza nel
2002. Altri studi recenti hanno
dimostrato che la strumentazione dei tessuti molli parodontali
con un laser a diodi porta a una
completa rimozione dell’epitelio, mentre la strumentazione
con curette convenzionali lascia
significativi residui epiteliali(3).
Uno strumento efficace
Battericida
La malattia parodontale è una
malattia infiammatoria cronica
causata da un’infezione batteri-
ca. Quindi, l’effetto battericida
e disintossicante di un trattamento laser risulta vantaggioso
nella terapia parodontale(4). L’effettiva azione battericida del
laser a diodi è stata ampiamen-
te documentata(5-8). Inoltre, vi è
una significativa soppressione
di A. Actinomycetemcomitans,
un batterio invasivo che si associa a forme aggressive di malattia parodontale che non possono
essere trattate facilmente con il
detartraggio convenzionale e la
levigatura radicolare (SRP). L’A.
Actinomycetemcomitans
non
è presente solo sulla superficie
radicolare malata, bensì invade
anche i tessuti molli adiacenti,
rendendo difficile rimuoverlo con
la sola strumentazione parodontale meccanica(7,9,10).
DT
pagina 10
10 Trends
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
DT
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Questo necessita l’utilizzo di
una terapia antibiotica aggiuntiva(10). L’A. Actinomycetemcomitans è stato trovato anche nelle
placche aterosclerotiche(11), e vi
è stata evidenza che suggerisce
che l’A. Actinomycetemcomitans
gengivale possa essere collegato
alla malattia coronarica cardiaca(12). Questo rende ancora più
impellente il cercare un metodo
per controllare questo patogeno
aggressivo.
Guarigione della ferita
I laser a diodi sono molto efficaci in applicazioni su tessuto molle,
tra cui incisione, emostasi e coagulazione(13). I molti vantaggi del
laser rispetto alla lama del bisturi sono stati dibattuti in letteratura. Questi includono un campo
operativo senza sangue, gonfiore
e cicatrizzazione minimi e dolore post chirurgico decisamente
inferiore o nullo(14,15). Quando
vengono eseguite procedure chirurgiche con il laser, la superficie
prodotta guarisce favorevolmente come un ferita aperta, senza la
necessità di suture o medicazioni
chirurgiche(4). Alcuni studi hanno dimostrato una guarigione più
veloce e confortevole della ferita
con l’uso del laser a diodi in combinazione con il detartraggio e la
levigatura radicolare (SRP)(7).
Un’aggiunta al detartraggio
e alla levigatura radicolare
(SRP)
Nella letteratura dentale vi è
una forte evidenza che l’aggiunta di un trattamento con laser a
diodi al SRP (il gold standard nel
trattamento parodontale non chirurgico) porta a risultati significativamente superiori. Dopo il
trattamento SRP, il laser a diodi
viene usato sul lato del tessuto
molle della tasca parodontale per
asportare il tessuto molle infiammato e ridurre i patogeni(16).
La ricerca ha dimostrato una
migliore rimozione dell’epitelio
della tasca rispetto alle tecniche
tradizionali(3). Molti studi hanno
dimostrato una maggior riduzione dei batteri (soprattutto i paropatogeni specifici), quando i laser
a diodi vengono utilizzati dopo il
trattamento SRP(5,17,18). Con l’aggiunta della terapia con laser a
diodi, si ha anche il significativo
miglioramento nella decontaminazione e un trattamento efficace
della perimplantite(19).
Diversi studi hanno dimostrato
una riduzione del sanguinamento gengivale(17,20), una riduzione
dell’infiammazione e della profondità della tasca(15,17) nonché
una diminuita mobilità del dente e un minor perdita di attacco
clinico(16). Questo miglioramento
della salute gengivale rimane
più stabile rispetto al solo trat-
Fig. 1
Italian Edition
tamento convenzionale con SRP
e tende a durare più a lungo(21).
Inoltre, con l’aggiunta della terapia con laser a diodi, il comfort
del paziente è significativamente
maggiore durante la fase di guarigione postoperatoria(7).
La ricerca mostra, quindi, che
il trattamento parodontale con
il laser a diodi è una procedura
efficace e rappresenta anche una
procedura minimamente invasiva. I pazienti richiedono una
chirurgia meno invasiva e il laser
a diodi offre al dentista un eccellente strumento per eseguire il
trattamento parodontale nel proprio Studio.
base della tasca verso l’alto(24).
La punta della fibra viene pulita
spesso con una garza umida per
impedire l’accumulo di detriti.
Il sondaggio dei siti trattati non
dovrebbe essere eseguito prima
di 3 mesi dopo il trattamento
(Fig. 4), perché la guarigione inizia dalla base della tasca e il nuovo tessuto rimane fragile per tale
Uno strumento sicuro
I test istologici delle radici su
cui è stato usato il laser a diodi
dopo SRP non hanno mostrato
alcuna alterazione superficiale
visibile sulla radice o sul cemento. Non vi erano segni di effetti
termici collaterali su nessuno dei
denti trattati(22). Molti studi non
hanno specificatamente indicato
alcun effetto collaterale sul tessuto, dimostrando la sicurezza
del laser a diodi(5,8,17,23). L’azione
battericida, particolarmente efficace sui patogeni parodontali,
rende superfluo l’uso di antibiotici aggiuntivi(10). Questo elimina
il problema della resistenza batterica e degli effetti collaterali
sistemici causati dall’uso di antibiotici(6). Il laser è un trattamento
più sicuro e più efficace.
Fig. 2
Ora è il momento giusto
Ora è il momento giusto per
utilizzare il laser di routine per il
trattamento delle malattie parodontali. Il laser a diodi ha dimostrato essere efficace e sicuro a
tale scopo. Se non ora, quando?
I pazienti devono essere sottoposti a un trattamento e la terapia parodontale laser assistita
risulta non invasiva.
Con il laser a diodi vi è una
minor necessità di somministrare antimicrobici a livello locale
o sistemico, e questo significa
meno reazioni allergiche e una
minore resistenza antibiotica.
Vi è una prova significativa che
l’aggiunta della terapia parodontale laser assistita al trattamento
convenzionale con detartraggio
e levigatura radicolare migliori
i risultati. Questo è importante
soprattutto quando si considera
il particolare legame tra la salute
parodontale e quella sistematica.
È tempo di adottare la tecnologia
laser e applicare questo trattamento che rappresenta un vantaggio per i nostri pazienti.
Fig. 3
Il protocollo attuale
La summenzionata ricerca ha
dimostrato che l’uso del laser a
diodi, dopo trattamento convenzionale con detartraggio e levigatura radicolare (SRP), è superiore
al solo trattamento SRP. Sono
stati sviluppati diversi protocolli
per implementare questo trattamento nella vasta offerta di
trattamenti dello Studio odontoiatrico.
Questi protocolli possono essere eseguiti dagli odontoiatri e/o
dagli igienisti, come determinato
dalle normative locali in ambito
odontoiatrico.
I parametri individuali variano a seconda del clinico e dal particolare laser a diodi impiegato.
Però, la maggior parte dei protocolli segue una formula semplice.
Il lato duro della tasca (superficie
del dente e della radice) viene
prima trattato con uno scaler a
ultrasuoni e con strumentazione manuale (Fig. 1). Si passa poi
alla riduzione batterica e alla
coagulazione mediante laser del
lato epiteliale del tessuto molle
della tasca(1) (Figg. 2, 3). La fibra
del laser viene misurata ad una
distanza di 1 mm dalla profondità della tasca. La fibra viene
usata con un leggero contatto in
modalità sweeping, coprendo l’intero rivestimento epiteliale, dalla
periodo di tempo(1).
Le impostazioni della potenza e i parametri del tempo sono
determinati dal laser specifico
utilizzato. Il clinico che intende
utilizzare il laser a diodi deve
seguire un corso di formazione
specifico su quel tipo di laser,
così da essere perfettamente in
grado di implementare la terapia
parodontale laser assistita. Con
l’esperienza, l’utilizzatore acquisirà maggior padronanza e sarà in
grado di adattare il protocollo alle
esigenze della propria attività. In
futuro, i protocolli saranno modificati e adattati dai diversi gruppi che usano il laser dopo aver
confrontato le loro esperienze e
i risultati. Tali risultati saranno
inglobati in nuove procedure che
porteranno la terapia parodontale laser assistita a un nuovo e più
efficace livello.
Fig. 4
Bibliografia
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and importance of total pathogen burden in the Coronary
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diode laser treatment on wound healing, AADR, 2006, abs
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use of diode laser as an adjunct to traditional periodontal
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24. Pirnat, Versatility of an 810 nm diode laser in dentistry: an
overview, Journal of Laser and Health Academy, 2007, no 4.
Anno IV n. 2
Luglio-Agosto 2011
Allegato n. 1 di Dental Tribune Italian Edition
Anno VII, n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
INTERNATIONAL
STUDY GROUP
organizza per
gli igienisti dentali
dal 6 al 14 agosto 2011
nuovo sistema
antibatterico
a doppia azione
per una protezione
gengivale superiore
INDIVIDUAZIONE DEL CANCRO
ORALE: RUOLO DELL’IGIENISTA
LE OPPORTUNITÀ DELL’IGIENISTA
DENTALE
PROTOCOLLI OPERATIVI CLINICI
PER IL TRATTAMENTO DELL’ALITOSI
Per prevenire il cancro della
bocca si devono porre in essere
strategie comuni a tutto il team
odontoiatrico, rendendo consapevole il cittadino sulla gravità
della patologia.
> pagina 13
La professione dell’igienista
dentale è di ampio respiro per
lo sviluppo della prevenzione nel
nostro Paese e può essere una
concreta risorsa alla tutela della
salute pubblica.
> pagina 15
L’alitosi, o alito cattivo (bad
breath), può essere sia un’entità
parafisiologica o patologica a
se stante sia un sintomo o segno
di patologie extraorali o sistemiche.
> pagina 18
“Corso di perfezionamento
e novità in igiene dentale”
presso la Tufts
University
di Boston
Per informazioni contattare
la segreteria organizzativa al
numero 0552302434
oppure invire una email
[email protected]
A pochi mesi dal rinnovo
delle cariche del Direttivo Nazionale dell’Unid
(dicembre 2011), l’attuale
presidente ha acconsentito di buon grado a rispondere alle domande di Dental Tribune.
Dove sta andando l’igienista
dentale?
Rappresenta l’odontoiatria del
futuro, fatta di prevenzione,
mininvasività ed empowerment
del paziente, ovvero potenziamento delle capacità innate in ognuno, che ci fanno prendere cura di
noi stessi e ci rendono responsabili della nostra salute. Raffigura
l’evoluzione dei tempi, il progresso della tecnologia. In sintesi: un
nuovo modo di concepire la salute.
In un mondo dove le malattie croniche sistemiche, immunitarie e
metaboliche la fanno da padrone,
l’investimento sul nostro profilo
è una grande opportunità nella
gestione della prevenzione pubblica, privata e di comunità.
E l’Unid?
È un’associazione che ha fatto
passi da gigante. Nata da 12 soci
fondatori, che volevano fare qualcosa di innovativo, che curasse
l’aspetto sindacale e professionale e non solo l’immagine associativa a vantaggio di pochi, per
poter dare a tutti la possibilità
di esprimersi. La scelta del nome
non è stata fatta a caso. La parola “associazione” fu tolta di proposito e si propose “Unione”, che
piacque subito a tutti. L’intento
era, ed è, di unire ancor di più la
categoria, non dividerla. Per promuovere, affermare, ribadire la
grande opportunità dell’igienista
dentale, fino a qualche decennio
fa ancora sconosciuto alla maggior parte della popolazione. Si
pose così il problema di avvicinare la figura ai cittadini attraverso eventi in piazza, in centri
anziani, nelle scuole, ovunque ce
ne fosse la possibilità. Dobbiamo
molto alle pioniere che hanno
fondato le prime associazioni di
categoria e abbiamo voluto continuare con maggior forza e grande impegno la strada intrapresa
diversi anni fa dalle colleghe, per
diffondere la professione in tutta
Italia, contribuendo al raggiungimento di un’ottima professionalità, attraverso la formazione.
HT
www.semios.it
“Terzo grado” per Gianfranco Sorgente, presidente Unid
alla vigilia della scadenza del suo mandato
Igiene orale quotidiana.
pagina 12
Trattamento delle parodontiti:
nessun danno per i neonati
Le donne con
malattie gengivali in
gravidanza possono
essere sottoposte
ad un trattamento
parodontologico
non chirurgico,
senza conseguenze
per la salute del loro
bambino.
Fontana del Moro, Piazza Navona
InternatIonal expodental. tra ScIenZa e magnIfIcenZa.
Nel 2011 la più grande manifestazione del dentale in Italia cambia volto. Lasciati sorprendere dal
rivoluzionario evento: vieni nell’innovativo polo fieristico romano a toccare con mano le novità nel
campo dell’odontoiatria e dell’odontotecnica e partecipa all’Expodental Forum, luogo di incontro
e confronto per aggiornarti sulle metodologie e lo stato dell’arte della scienza. Con l’occasione
potrai scoprire la straordinaria offerta di Roma, dalla sua storia alle occasioni di entertainment.
New York, Usa/Lipsia, Germania: Le donne che in gravidanza presentano malattie gengivali possono essere sottoposte ad
un trattamento non chirurgico della parodontite, senza temere
conseguenze per la salute del bambino.
HT
tre giorni per sperimentare, aggiornarsi e divertirsi!
pagina 12
6 -7- 8 o t t o b r e 2 011 | F I E R A R O M A | pA D I G l I O n I 7- 8 -9 -10
w w w.ex p o d e nt al.it
12 Speciale
Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
Italian Edition
Trattamento delle parodontiti: nessun danno per i neonati
HT
pagina 11
In un ampio studio, che ha coinvolto 400 bambini di età compresa tra i 2 e i 3
anni seguiti da diverse cliniche pediatriche negli Stati Uniti, i medici dentali hanno
scoperto che la cura della parodontite in gravidanza non provoca effetti negativi
sull’aspetto cognitivo, motorio o sulle capacità linguistiche dei bambini durante la
loro vita. In questo studio, medici provenienti dalle Università del Minnesota, Kentucky, Mississippi e New York hanno confrontato i dati riguardanti la crescita dei
bambini nati da donne sottoposte ad una cura per malattia gengivale prima e dopo
il parto. Tuttavia, i risultati tra i gruppi di controllo e quelli sperimentali differivano solo leggermente. Sono stati osservati punteggi motori e cognitivi più alti nei
figli di donne che hanno visto migliorare la salute delle gengive.
Recenti studi hanno indicato che il trattamento gengivale può essere collegato
a diversi problemi di salute, tra cui peso alla nascita inferiore alla media, parto
prematuro e ritardi del neonato nello sviluppo a lungo termine, dal momento che
i batteri rilasciati durante il trattamento possono entrare nel sangue della madre e
danneggiare il bambino.
Secondo la ricerca, le donne incinte sono inclini a sanguinamento gengivale, causato da uno squilibrio ormonale che favorisce la crescita di alcuni batteri orali. Se è
vero quanto affermano i ricercatori, questo significa che le donne incinte negli Stati
Uniti potrebbero farsi curare le gengive sapendo che la malattia di cui sono affette
non avrà un effetto clinicamente significativo sullo sviluppo del loro bambino.
Un portavoce dell’Accademia di Parodontologia ha detto che sebbene alcuni dati
restino ancora da chiarire, l’organizzazione raccomanda alle donne, in generale, di
salvaguardare la loro salute gengivale durante la gravidanza.
Daniel Zimmermann, DTI
“Terzo grado” per Gianfranco Sorgente, presidente Unid
alla vigilia della scadenza del suo mandato
Gianfranco Sorgente.
HT
pagina 11
L’Unid è fatta di persone che ogni
giorno lavorano in silenzio, ma
con entusiasmo e competenza,
sacrificando il tempo libero per
offrire un punto di riferimento e
anche opportunità di lavoro ai soci.
Guardando oltre confi ne,
quali sono i modelli da tenere
presente?
Gli Stati Uniti, o Paesi europei
come l’Olanda, dove l’igienista
dentale ha dei percorsi formativi
strutturati e completi, oltre a una
maggiore autonomia operativa,
possono essere di orientamento
per le nostre Università nell’organizzazione della didattica e
del tirocinio, favorendo una formazione efficace. L’Università
italiana in ambito sanitario è storicamente ritenuta d’eccellenza,
ma l’eccessiva politicizzazione,
l’estrema riduzione dell’investimento nelle persone, nella qualità
dell’insegnamento e nella ricerca
l’hanno ammalata cronicamente. Occorrerebbe osservare di più
le norme etiche e deontologiche,
per restituire dignità e valore al
sistema universitario e sanitario,
affermando la tanto reclamata
“meritocrazia”, ovvero il valore
delle persone per quel che sanno
“ fare”, non per quel che sanno
“dire”. Confidiamo nel recupero
di questi presupposti poco costosi,
ma molto impegnativi nella logica di potere.
La vitalità è una delle caratteristiche più evidenti della
categoria. Quali le altre?
Gli igienisti hanno la voglia di
sperimentare e di crescere professionalmente, non si fermano
davanti a ciò che hanno appreso,
ma sono in cerca di continua definizione e miglioramento delle
tecniche, forti della passione per
la professione e dell’umanità che
li caratterizzano. Valori dimenticati, troppo spesso rinnegati,
anche se costituiscono principi
etici e deontologici di tutte le professioni sanitarie, oltre che dei
codici istitutivi degli Ordini dei
medici e degli odontoiatri. Questi, forse, non ricordano il loro
ruolo di garanti di tali principi,
che hanno profonde radici nella storia della medicina, nella
Sanità italiana e nell’evoluzione
ordinistica e giurisprudenziale
in materia.
Quali sono, oggi, gli obiettivi
più pressanti dell’Unid?
Ci premono maggiormente, in
questo momento, l’affermazione
e la concreta presenza della professione nel Servizio Sanitario
Nazionale. Solo così il cittadino
potrebbe usufruire veramente
e totalmente dei benefici della
prevenzione, e il bilancio della
Sanità ne trarrebbe sicuramente
vantaggio economico.
Sconfiggere l’abusivismo è un
altro obiettivo, un problema
soprattutto di cultura: l’Italia è
ricca di abusivismo in tutti i settori e non è certo un Ordine o un
Albo, che ancora non abbiamo,
che può risolverlo. Occorrerebbe
una politica seria da parte dello
Stato, una volontà vera di tutto
il comparto dentale, iniziando,
ognuno di noi, dal proprio orticello. Invece di utilizzare sistemi
sanzionatori si potrebbero incentivare i comportamenti corretti:
ad esempio, sgravi fiscali per lo
Studio che assume o si avvale di
un collaboratore igienista “vero”
pubblicizzandolo magari a grandi caratteri. Una proposta più che
obiettivo provocatorio: promuovere la realizzazione di registri
con i nominativi degli igienisti
professionisti in attesa dell’Albo
a tutela dei cittadini, favorendo
l’emersione dell’abusivismo.
Qualcosa di cui vantarsi?
È difficile rispondere a questa
domanda. Però una cosa posso dire con certezza ed orgoglio:
essere riuscito con tutta l’Unid a
ridare uno stimolo positivo alla
professione, creando anche una
sorta di sana competizione nel
mondo degli igienisti. Questo
ha dato crescita, visibilità e una
forza che ha fatto bene a tutto il
comparto dentale. Importante,
però, che la competizione non si
trasformi in uno strumento di
propaganda pseudo politica da
parte di associazioni che si curano più della propria egemonia
economico-politica che di mettere
in atto gli istituti della negoziazione sindacale, per promuovere
opportunità professionali alla
categoria. Questo noi lo stiamo
facendo, rinunciando a facili
editti e proclami.
… e qualcosa di cui dolersi?
Il problema più grande è il lavoro. Ancora oggi l’igienista dentale viene in alcuni casi sottopagato.
Spesso i colleghi sono costretti ad
accettare ruoli differenti a costo
di lavorare come assistente alla
poltrona: un lavoro importante e
dignitoso, ma non quello per cui
hanno studiato 3 anni impegnativi, facendo sacrifici. Una considerazione irrispettosa dei ruoli e
delle competenze.
L’altra mancanza vergognosa è
l’inserimento nel Servizio Sanitario Nazionale.
Si parla di prevenzione, di ridurre i costi della Sanità e poi non
si inserisce una figura medica
che – paradosso – viene formata
e pagata dallo Stato e non viene usata nell’organico del S.S.N.
Senza tralasciare che l’igienista
costerebbe veramente poco per i
benefici della popolazione. Come
dico spesso, in Italia la prevenzione è finta.
Non si sente a disagio in una
professione declinata comunemente al femminile?
Assolutamente no, sono sempre di
più gli uomini che intraprendono
questa professione con dedizione.
Il ruolo è nato per la donna, ma
si sta evolvendo: oggi gli igienisti
maschi sono circa il 30%. È successo il contrario per gli odontoiatri,
che in passato erano prevalentemente maschi e ora si trovano con
un’alta percentuale di colleghe,
senza problemi di professionalità
degli uni e degli altri. Superiamo
pregiudizi e luoghi comuni almeno nella professione.
Come defi nirebbe l’attuale
rapporto odontoiatra-igienista?
È determinato dalle persone che
lo gestiscono. Il rispetto deve
essere reciproco dei ruoli senza
prevaricare; anzi, integrando le
rispettive competenze si possono
raggiungere alti livelli di qualità professionale. Laddove esiste
un team affiatato e di qualità, il
risultato si vede. Come associazione forniamo costantemente linee
comportamentali e consulenza
agli associati, e spesso anche agli
odontoiatri interessati ad inserire
questo profilo nel proprio team.
Al di là delle persone, in cosa
l’Unid si differenzia dalle
altre associazioni?
La parola che mi viene è “disponibilità”, sicuramente per il modo
di stare vicino ai colleghi. Ogni
componente del direttivo è pronto
a rispondere alle diverse domande e problematiche di un igienista
dentale, anche se non socio.Nella
serietà e trasparenza, nel rispet-
to delle libertà decisionali, nella
filosofia comportamentale comune alle componenti del gruppo
associativo, nella valorizzazione
di chi lavora. Il nostro gruppo è
una grande famiglia, e non esiste
una gerarchia se non sulla carta:
chiunque può collaborare con i
direttivi, non bisogna fare gavetta
né i portaborse a nessuno.
Come vorrebbe che venisse
ricordata la sua presidenza?
Il mio mandato sta per finire: a
dicembre avremo le elezioni del
nuovo Direttivo Nazionale. Ho
dedicato molto tempo all’associazione, senza chiedere niente in
cambio. Vorrei essere ricordato
come uno che ha sempre creduto
in quello che ha fatto solo per la
professione e veder continuare
quel che si è in parte creato con
la fatica di tanti colleghi, cui va il
mio “grazie” per avermi supportato e sopportato.
Testo redatto in collaborazione con
Emanuele Quaglia e Andrea Zoltan
Corso per igienisti
all’Università di Buffalo
È nato dall’esigenza di molti professionisti di voler approfondire le conoscenze al di là dei modelli e dei protocolli utilizzati
nella prevenzione in Italia unendoli alle novità oltreoceano, il
corso che si tiene a Buffalo (New York) dal 30 luglio al 7 agosto. Diretto da Sebastian Ciancio e coordinato da Anna Maria
Genovesi e Olivia Marchisio, è rivolto ad igienisti dentali diplomati/laureati o studenti dei corsi di laurea. Si avvale della collaborazione di docenti di fama internazionale, impegnati nella
didattica e ricerca. Le lezioni sono di tipo teorico (presso la sede
centrale dell’Università di Buffalo) e teorico-pratico (presso la
Clinica per igienisti dentali, Erie Comunity College). La Clinica offre ai partecipanti la possibilità di conoscere strumenti
di avanguardia nel settore e tecniche di strumentazione avanzata. Vengono presentate nuove procedure di strumentazione
parodontale con tecniche e fulcri differenziati a seconda della
gravità di patologia parodontale e proposti nuovi protocolli per
il mantenimento del paziente parodontale. Inoltre, uso di sonde
di ultima generazione per il riconoscimento del tartaro sottogengivale. Al termine del corso viene rilasciato un “Certificate
of Attendence” da parte del Department of Maxillo-Facial Surgery della State University of New York at Buffalo.
Per informazioni:
Daniela Lazzeri - Istituto Stomatologico Tirreno
Tel.: 0584.60.59.888 - Fax 0584.60.58.716 - E-mail: [email protected]
Chiara Lorenzi - Tel. 339.3069046 | Olivia Marchisio - Tel. 335.8352217
Speciale 13
Italian Edition
Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
Il valido contributo dell’igienista dentale
nell’individuazione del cancro orale
Il cancro orale è una patologia
maligna che ha esiti rilevanti
sui pazienti affetti, sui familiari
e sulla collettività. Nel 2008 ne
sono stati diagnosticati oltre 600
mila casi nel mondo. È l’ottavo
tumore più diffuso (il 3-5% di
tutti i tumori maligni diagnosticati) e il più comune nei Paesi
in via di sviluppo. Legato probabilmente alla diversità degli stili
di vita e ai fattori predisponenti,
presenta un’incidenza più elevata
nei maschi. Di tasso variabile tra
1 e 10 casi su 100 mila abitanti, è
in progressivo aumento in molti
Paesi, in individui di età maggiore ai 40 anni, con tendenza all’abbassamento dell’età di incidenza.
Con un tasso di sopravvivenza di
circa il 46% a cinque anni (minore rispetto a tutti i principali tipi
di cancro, essendo la maggior
parte delle lesioni diagnosticate
in stadio avanzato) provoca ogni
anno la morte di oltre 120 mila
individui. In Italia i dati evidenziano circa 4000 casi l’anno, con
incidenza del 8,44 nei maschi e
2,22 nelle femmine ogni 100.000
abitanti, e un indice di mortalità
annuo rispettivamente di 2,7 e
0,62. Se intercettato precocemente, vi è una probabilità di sopravvivenza superiore rispetto ad altri
tipi di cancro, potendo la mortalità esser drasticamente ridotta
con interventi educativi e sanitari. La maggior parte degli esiti
è attribuibile a fattori di rischio
modificabili quali il tabagismo,
il consumo di alcolici e superalcolici. L’associazione tra fumo e
superalcolici aumenta il rischio
in modo esponenziale, mentre
la dismissione dal fumo riduce
significativamente il rischio dopo
un intervallo tra i 5 e 10 anni.
Un livello non ottimale d’igiene orale costituisce un fattore
importante tra i predisponenti.
Studi epidemiologici riportano
anche come un’alimentazione con
assunzione abitudinaria di frutta
e vegetali modifichi il rischio di
contrazione. Per il miglioramento
della salute orale non si può trascurare una programmazione d’assistenza a tutti i livelli e condivisa
da tutti gli operatori sanitari abilitati ad interventi di prevenzione
primaria, secondaria e terziaria.
Più frequentemente localizzato
ai bordi laterali e nella parte ventrale della lingua, al pavimento
orale e nella regione palatale.
Essendo non sempre clinicamente distinta la presentazione, l’unica opportunità è rappresentata
dalla programmazione collettiva
di una valida procedura di intercettazione e diagnosi in tutti i
pazienti che presentino una qualunque lesione delle mucose orali.
Principi fondamentali devono
condurre l’odontoiatra e l’igienista dentale all’impostazione di un
iter corretto nei pazienti che presentano alterazioni delle mucose
orali. Più frequentemente benigne esse si risolvono spontaneamente in un massimo di circa
14 giorni. L’OMS raccomanda di
considerare potenzialmente maligne, e sottoporre ad accertamento diagnostico le lesioni che non
regrediscano spontaneamente o
con la rimozione degli irritanti
locali entro tale periodo. Anche
se il paziente si rivolge all’odonto-
iatra riferendo problemi odontoiatrici, per una seduta di controllo
o per richiami d’igiene orale professionale, occorre, adottare una
metodologia di consuetudine
mediante un esame obiettivo
accurato extra ed intra-orale per
evidenziare eventuali alterazioni dei tessuti orali e provvedere
all’impostazione di un corretto
iter diagnostico.
Per prevenire il cancro della
bocca si devono porre in essere
strategie comuni a tutto il team
odontoiatrico rendendo consapevole il cittadino sulla gravità della
HT
pagina 14
14 Speciale
Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
HT
pagina 13
patologia e sui fattori di rischio correlati, noti e predisponenti. Fondamentale renderlo edotto sull’esigenza di
una intercettazione precoce di lesioni
pre-maligne e maligne.
Tutti gli operatori sanitari in veste
di educatori devono promuovere la
sua salute orale attraverso l’informazione sui rischi connessi all’uso di
tabacco e alcolici, per favorire stili di
vita corretti, sensibilizzare ad standard elevati d’igiene orale e avviare
la consuetudine di “auto-esaminarsi”. Occorre rendere consapevole il
paziente della necessità di regolari
controlli periodici per mantenere la
salute della bocca impostando un iter
diagnostico/terapeutico corretto, specie in presenza di lesioni o condizioni
delle mucose non nella norma.
Come operatore sanitario l’igienista dentale ha il dovere, nelle sedute
volte al mantenimento dello stato di
salute del paziente e al monitoraggio
di interventi di prevenzione terzia-
Italian Edition
ria, di segnalare tempestivamente
all’odontoiatra qualsiasi condizione
che non rientri nei limiti della norma. Molto importante inoltre la sua
collaborazione all’interno del team
inserito nei protocolli di sensibilizzazione ed educazione del paziente e
della comunità sul raggiungimento
di un livello di igiene domiciliare
soddisfacente, condizione effettiva in
termini di prevenzione a 360° correlata anche a patologie sistemiche.
L’igienista dentale non può formulare diagnosi. Tale sua condizione porta a dover necessariamente segnalare
all’odontoiatra di riferimento ogni
modificazione riscontrata a livello del
cavo orale di qualsivoglia natura origine. Imperativo che il paziente non
si “allarmi” e che l’igienista dentale
si riferisca all’odontoiatra, cui spetta
l’intervento diagnostico e terapeutico.
Elisabetta Polizzi,
Istituto Scientifico Universitario
San Raffaele, coordinatore di CLID,
Presidente: Prof. E. Gherlone
Giornate per la prevenzione della parodontite,
dal 6 novembre al 4 dicembre 2011
L’istituto di ricerca fiorentino Microdentistry, da sempre impegnato nella prevenzione e trattamento delle forme più aggressive
di malattia parodontale, promuove in collaborazione con Excellence Dental Network,
un’iniziativa a livello internazionale che ha
lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione della
parodontite e soprattutto sulle importanti
correlazioni di questa malattia con importanti patologie sistemiche. Tutti i sabati,
dal 6 novembre al 4 dicembre, un gruppo di
cliniche odontoiatriche in Italia e all'estero
(Firenze, Bergamo, Perugia, Ancona, Sondrio, Milano, Alessandria, Roma, Caserta,
Napoli, Salerno, Avellino, Londra, Atene,
Siviglia e Copenhagen) metterà a disposizione gratuitamente l’esperienza dei propri
operatori che dedicheranno 5 giornate alla
diagnosi clinica, radiologica, immunologica e microbiologica. L’iniziativa ha lo scopo
di intercettare in fase precoce anche le forme più subdole e pericolose di parodontite,
facendo un’accurata valutazione dei profili
individuali di rischio, soprattutto qualora vi
sia una familiarità conclamata, come spiegato dal dottor Francesco Martelli in una
recente intervista rilasciata ad Unomattina,
la nota trasmissione mattutina di Rai Uno.
Fonte:
Ufficio stampa IRF in Microdentistry
Per informazioni:
www.microdentistry.it - Numero verde: 800090106
La Sicilia inizia a investire nella cultura
della prevenzione con “Un sorriso nella scuola”
Giovedì 19 maggio a Palermo, presso il Convitto Nazionale “G.
Falcone” in piazza Sant’Angeli (istituzione che opera da più di cinquecento anni), si è svolto l’evento finale del progetto di educazione
e prevenzione alla salute orale in età evolutiva “Un sorriso nella
scuola”, seguendo le orme del progetto pilota “Giovani sorrisi di
salute”, svoltosi in Lombardia e ideato da Laura A. Marino, presente all’evento. L’organizzazione ha previsto più incontri, dal 21 marzo
al 7 aprile, coinvolgendo corpo docenti, alunni e genitori. Scopo del
progetto: alimentare la cultura alla prevenzione e alla salute orale
in ambito scolastico.
L’evento si fonda sulla totale assenza di coinvolgimenti o interessi
dei singoli, mentre il coinvolgimento del corpo docenti è considerato
il mezzo di continuità con cui motivare periodicamente alla prevenzione orale e l’inserimento di fasi pratiche.
La pianificazione degli incontri è stata faticosa per via delle
miriadi di attività svolte all’interno dell’istituto, ma una volta presi
i contatti, tutto è andato come previsto.
Ma soprattutto cosa pensano i pazienti che vogliono o devono sottoL’incontro col corpo docenti ha stabilito il primo contatto: le
porsi a un trattamento odontoiatrico che prevede l’inserzione di iminformazioni sulle strutture del cavo orale, le patologie che possono
coinvolgere la persona, le norme di pronto soccorso hanno provopianti?
cato evidente interesse dimostrato da un susseguirsi di domande e
Frequenti e numerosi i dubbi, spesso manifestati o comunque semchiarimenti.
Essendo la prima volta che il Convitto ospitava un progetto del
pre molto sentiti. Alcuni quesiti possono trovare una semplice risposta
genere, si è voluto limitarlo a 4 classi, scegliendo due fasce d’età,
come viene illustrato in questo video tutto dedicato al paziente. Il gioquali elementari e medie. Resta l’intento di espanderlo rifacendo
co dell’ironia aiuta a introdurre l’argomento in modo accattivante. Dil’esperienza, con dichiarata soddisfazione del rettore Mantione. Le
verse animazioni e molteplici disegni descrivono tecniche e protocolli
fasi frontali hanno visto toccare per tutti gli stessi argomenti, ma
chiaramente sono stati diversificati ed adattati alle varie fasce d’età
in maniera facile e chiara.
per facilitarne la comprensione.
Questo DVD può risultare, perciò, uno strumento efficace, in generale,
Dopo aver
istruito i ragazper informare i pazienti odontoiatrici sui vantaggi della terapia implanzi, attraverso
LAURA ANTONIA MARINO
tare quanto mai diffusa e praticata al giorno d’oggi, e in particolaNata a Monza il 19 dicembre 1960, sposata con due figli e residente
L AURA A NTONIA M ARINO
immagini e nel
Comune di Bergamo.
re per “educare” e rendere maggiormente consapevoli e preparati
Laurea in Igiene Dentale presso l’Università degli Studi di Milano
modelli
dimoClinica Odontoiatrica Ospedale S. Paolo di Milano.
Laurea
Magistrale presso Università degli Studi di Pavia - Clinica
all’intervento, coloro che già abbiano optato per questa soluzione
nel
strativi,
su come
Odontostomatologica Policlinico San Matteo
di Pavia.
Professore a.c. corso di Laurea in Igiene Dentale Università degli Studi
usare al meglio
proprio cavo orale. Infatti, i concetti di base relativi all’implantologia
- Medicina e Chirurgia di Pavia.
Tutor di Tirocinio Clinico del corso di Igiene Dentale - Università
degli
Studi - Medicina e Chirurgia di Pavia. il proprio
qui esposti, e che saranno approfonditi poi in modo personalizzato
International Achievement Certificate Program in Oral Hygiene –
spazzolino, siNYU
– New York -2006-2007.
Insegnare l’Igiene Orale per la salute
dal team odontoiatrico, aiutano a “dissipare ombre” e a superare
deClinical
Coordinator New York University-College of Dentistry Contiutilizzato il
nuing Dental Education- oral Hygieneè
Program.
Presidente Regionale Unione Nazionale Igienisti Dentali (UNID)
finitivamente certi comuni e diffusi timori.
rivelatore di Lombardia.
Rappresentante dell’Associazione di Categoria UNID nelle Commissioe Regione
osserni di Laurea di Igiene Dentale presso leplacca
Università della
Lombardia.
vate
le condizioMembro Esperto dalla Regione Lombardia
per la Commissione
di Valutazione Assistenti di Studio Odontoiatrico.
nie della
Responsabile del Servizio di Igiene Dentale
Prevenzionebocca,
presso Centri
Polispecialistici e strutture mono-professionali in Bergamo e Provincia.
così
Relatrice in corsi e congressi Nazionaliricavando
ed autrice di articoli pubblicati
su riviste di ambito professionale.
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preziosi. Infine,
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Speciale 15
Italian Edition
Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
“Opportunità igienista dentale”
Proposte professionali, gestionali e amministrative
re un Servizio di Prevenzione
La prevenzione troverà seme Igiene Orale autonomi, con pre più interesse e rappresentala presenza di igienisti dentali tività in questa nuova filosofia
Pochissime sono le struttu- responsabili in servizi assisten- della titolarità delle competenze
re sanitarie che hanno inseri- ziali e ambulatoriali.
professionali.
to l’igienista dentale nel team
Questo è l’ambito sul quale si
Considerazioni - L’assegnazioodontoiatrico. Solo ora, alcune giocano le sfide del futuro sulla ne della titolarità della prevenListerine_ADVProff_mm210x297+5_Listerine_ADVProff_mm210x297+5mm
12/04/11zione
12.28all’igienista
Pagina 1
Aziende
iniziano a promuove- Salute pubblica.
dentale quale
Rapporto di lavoro presso
strutture sanitarie pubbliche/
private convenzionate
La necessità di tradurre
le competenze professionali
dell’igienista dentale in proposte attuabili nel contesto odontoiatrico, induce a promuovere
una sintesi di alcune realtà presenti sul territorio Nazionale.
Al fine di rendere possibile
una corretta lettura da parte
delle Associazioni odontoiatriche (Andi e Aio) e dell’Ordine
professionale (Cao), non ancora inclini alla conoscenza della validità e vitalità di questo
nuovo profilo, potranno essere così informati e motivati a
intraprendere azioni finalizzate
al chiarimento e all’approfondimento di tali contenuti.
Avvicinare tutti all’evoluzione in atto e all’apprendimento
di una filosofia con sensibilità
e rispetto, favorendo le nuove
opportunità di lavoro.
Questi retaggi favoriscono il
pregiudizio e gli slogan demagogici di categorie, tipo: “Difendiamo gli spazi professionali”,
che inevitabilmente riducono
il processo di crescita culturale
del settore. Il mondo economico e imprenditoriale promuove
modelli di gestione, processi di
modernizzazione. Trovano spazio anche i contenuti che accolgono e favoriscono l’autonomia
professionale, lo sviluppo di
una categoria professionale in
espansione come fattore innovativo nel panorama odontoiatrico. La professione dell’igienista
dentale è di ampio respiro per lo
sviluppo della prevenzione nel
nostro Paese e può essere una
concreta risorsa alla tutela della
salute pubblica e di lavoro per le
giovani generazioni.
Si prospetta un nuovo e
moderno orizzonte professionale, al passo con i tempi. Per
meglio apprendere quest’ampia opportunità nell’attuale
contesto odontoiatrico, senza
sconfinare in una sorta di “mercato del pesce”, ma recuperando
valori quali: la qualità, rispetto per le persone, interazione e
rispetto dei ruoli, si descrivono
sinteticamente alcune realtà
individuando cinque tipologie
di opportunità che riflettono la
professionale. Ognuna di queste,
sono espresse oggettivamente
considerando orientamenti ed
elementi di criticità.
professione sanitaria, da parte
di Istituzione e Sanità pubblica
potrà favorire il raggiungimento degli obiettivi.
Scegliere un collutorio significa spesso scegliere tra una protezione efficace dello smalto ed un’adeguata riduzione della placca. Ora non più.
Il nuovo Listerine® Total Care Difesa Smalto associa 225 ppm di
Fluoruro di Sodio agli Oli Essenziali Listerine®. La sua formulazione
avanzata ha dimostrato un eccezionale assorbimento del Fluoruro
da parte della superficie dentale1 ed un rafforzamento dello smalto
comparabile ad un collutorio contenente una concentrazione doppia
di questo ingrediente2, in vitro. Questa proprietà si aggiunge alla ben
nota efficacia anti-batterica Listerine®, per contrastare l’insorgenza
della carie3,4 e ridurre la placca fino al 52% in più rispetto al solo
utilizzo dei mezzi meccanici di igiene orale domiciliare5.
Ecco perché aggiungere il nuovo Listerine® Total Care Difesa Smalto alla propria igiene orale quotidiana, può aiutare quei pazienti che hanno
bisogno di una specifica azione protettiva e/o rimineralizzante nei confronti dello smalto.
Il tuo consiglio è la miglior difesa.
HT
pagina 16
16 Speciale
Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
HT
pagina 15
Il consolidamento di un servizio dedicato alla prevenzione,
dove l’autonomia della competenza si possa manifestare con
la visita di Igiene Orale per
un programma di prevenzione
personalizzato. Dare vitalità e
dinamicità implementando la
prevenzione in tutti gli ambiti clinici (salute, età evolutiva,
malattie croniche demenza,
disabilità, anzianità) dovrebbe
essere la missione. I contratti ora
sottoscritti dagli igienisti sono di
tipo libero-professionale. I compensi sono applicati a percentuale o tariffa oraria. L’assenza di
concorsi pubblici e l’inadeguatezza dei tariffari del Sistema
Sanitario non garantiscono la
soddisfazione del rapporto qualità/prestazione, istituendo solo
un discorso di quantità/prezzo,
con il rischio di eludere i fondamenti della proposta.
Criticità - È l’assenza di una
visione d’insieme, di una pianificazione, d’interazione di più profili professionali quali elementi
di modernità e di competenza in
una condivisione degli obiettivi.
La necessità di adeguare i tariffari per una loro corretta applicazione è auspicabile.
Rapporto libero-professionale
all’interno di Studi odontoiatrici
Tipologie di prestazioni:
a)Si configura un’attività di
“mero esecutore” di prestazioni predisposte e già decise dall’odontoiatra.
Considerazioni - Le scelte
sono fatte dall’operatore in base
alle condizioni organizzative e
soprattutto economiche poste
dalla direzione dello Studio.
Criticità - Limitazione professionale dell’igienista dentale,
che non può mostrare a pieno
la propria competenza. Sviluppo della quantità rispetto alla
qualità. I contratti non trovano
grande adesione. Elevato turnover degli operatori.
b) Si propone un’attività autonoma in termini decisionali e operativi secondo il
proprio ruolo e le proprie
competenze. È assegnato un
vero incarico della gestione
della prevenzione (definizione e attuazione di protocolli
operativi). È prevista la visita di Igiene Orale e la definizione di un programma di
prevenzione personalizzato.
Gli Studi che adottano questo sistema credono molto
nel valore della competenza
dell’igienista dentale.
Considerazioni - Questa proposta valorizza le competenze
dell’igienista offrendo ampio
respiro a una moltitudine di
servizi che abbracciano tutte le
problematiche inerenti, il profilo e la competenza, responsa-
Italian Edition
bilizzando e valorizzandone la
professionalità. Si realizza, così,
una continuità di servizio all’interno dello Studio, fidelizzando
il paziente, ampliando le cure e
le possibilità terapeutiche. Tutto
finalizzato alle realtà del paziente, alle sue attese e al successo
terapeutico.
Criticità - Si possono ricondurre alla necessaria coesione d’intenti e, pertanto, all’esistenza
di una stessa filosofia di lavoro,
oltre alla capacità di integrare
competenze al di là di aspetti
strettamente economici. Tutto questo presuppone capacità
di lavoro di gruppo, di rispetto
reciproco dei ruoli e delle competenze. Questo modo non consente l’imposizione di un ordine
gerarchico legato a titoli accademici o altro. Solo gli aspetti esclusivamente economici e
amministrativi possono determinare priorità e scelte nel rapporto libero-professionale.
libero-professionale.
Studio di Igiene dentale autonomo, ubicato all’interno di una
struttura odontoiatrica
S’intende uno spazio-isola dedicato alla prevenzione, all’interno
della struttura e/o dello Studio
odontoiatrico in totale autonomia professionale, organizzativa,
strumentale e amministrativoeconomica. Accedono al servizio
d’Igiene la clientela dello Studio
di insediamento e le persone
interessate al servizio. Questa
proposta si fonda su una gestione totalmente autonoma. La
documentazione contabile viene
emessa direttamente all’igienista. Possibili sono accordi contrattuali di affitto, in comodato o
altro, con lo Studio odontoiatrico
ospitante. Sono solo alcune delle
modalità che possono regolare
tale tipo di rapporto tra igienista
dentale e odontoiatra.
Considerazioni - L’autonomia
professionale, amministrativa
contabile ed economica rende
attiva e partecipe l’attività dello
Studio d’Igiene che ha interesse
ad implementare l’attività dello
Studio. Il servizio si rivolge alla
clientela dello Studio ospitante e
di altri Studi odontoiatrici insistenti sul territorio interessati al
servizio.
Criticità - Questa soluzione evidenzia la difficoltà degli
Studi odontoiatrici ad inviare
i propri pazienti in uno Studio
d’Igiene dentale esistente in un’
larità riconosciuta all’igienista
dentale in ambito di Prevenzione della salute orale. L’igienista
dentale è l’idea vincente della
prevenzione. La prevenzione
quale opportunità di cura accessibile per competenza e qualità
del servizio. La titolarità della
prevenzione e della salute è parte fondamentale della preparazione e della formazione di tale
profilo che con la sua autonomia
professionale diventa l’elemento
innovativo e trainante nell’idea
di un vero team odontoiatrico.
Considerazioni - Difficoltosa
nella parte burocratica e tecnico-amministrativa, ma fattibile.
La proposta dovrebbe coinvolgere le realtà odontoiatriche presenti sul territorio, pubbliche e
private, le istituzioni sanitarie
e tutti quegli Studi odontoiatrici che si trovano soprattutto in
difficoltà a gestire la prevenzione, disincentivando l’abusivismo
della professione. Potrebbe essere un ottimo ambito collaborativo che avvantaggerebbe sia i
professionisti odontoiatri che
gli igienisti, offrendo un’elevata
qualità delle prestazioni con un
servizio esclusivamente dedicato
alla prevenzione. La possibilità,
inoltre, di accedere al servizio da
parte di cittadini favorirebbe lo
sviluppo di un indotto per tipologia di terapia e specializzazione. La presente proposta è valida
perché offre un servizio su base
contrattuale e convenzionale e
stitori di varia natura e appartenenti non necessariamente al
mondo del dentale. Tali strutture sono avviate prevalentemente in centri commerciali, dove è
garantita visibilità e pubblicità
e un target di consumatori poco
informati casuali.
Considerazioni - Si caratterizza per gli elevati investimenti
strutturali e pubblicitari. Presuppone ampie agevolazioni
economiche dei servizi, che
avvicinino la clientela a un’idea
di offerta vantaggiosa.
Criticità - Ha una ricaduta
negativa sull’odontoiatria e in
particolare sul profilo dell’igienista dentale, in quanto le prestazioni e la competenza sono oggetto
di messaggi pubblicitari squalificanti e, sovente, ingannevoli.
Si traduce così l’assenza di
valorizzazione della competenza
e della potenzialità preventiva e
intercettiva della professionalità
sanitaria a scapito dei cittadini.
Si sviluppa un interesse verso un
mercato di quantità, sacrificando la qualità. Proposta questa
che delinea finalità prettamente commerciali. Esige schemi
rigidi e tempistiche ridotta. È
assente una tutela del cittadino,
sotto il profilo medico-legale ed
economico. Non s’individuano
pratiche cliniche di eccellenza,
ma è attualmente è un ambito di
business per molti imprenditori.
È necessaria una sorveglianza
da parte di tutte le istituzioni
altra struttura odontoiatrica. Il
timore di perdere pazienti e la
diffidenza gravano su tale proposta. Si può ritenere che possa
essere una valida forma di collaborazione se fondata su presupposti seri. La correttezza e la
contrattualità sono alla base del
rapporto libero-professionale,
oltre che la validità dei servizi
erogati. Aspetti contabili e fiscali potrebbero essere fattori d’interesse e valutazione.
su presupposti etici professionali molto importanti. Purtroppo
il timore di perdere il controllo
sulla gestione del paziente, è il
suo limite. La scarsa conoscenza
e un aggiornamento professionale degli odontoiatri improntato
prevalentemente su metodiche
di maggiore e immediata redditività ne limitano l’inserimento.
Criticità - Determinazione del
valore dell’indotto difficoltoso.
Questo aspetto è risolvibile proponendo un coupon dei sevizi
spendibile nel tempo o secondo
programmi individuali. La difficoltà maggiore è quella comunicativa. L’informazione dovrebbe
essere continua tra i professionisti. Le criticità in questione
potranno essere affrontare correttamente istituendo programmi e protocolli standardizzati.
pubbliche e associative.
Conclusioni - Quanto descritto
ha un unico denominatore: l’affermazione di una competenza
professionale in un contesto odontoiatrico refrattario, che dovrebbe evolversi e farsi parte attiva
e promotore dell’innovazione in
un settore in crisi. Ci vogliono
determinazione e modernità da
parte delle categorie sindacali
odontoiatriche nell’accettare e
voler affrontare non come problema tale tematica, ma come
proposta innovativa ed elemento
trainante per il futuro dell’odontoiatria, ampliando l’orizzonte
professionale. È questo l’ambito
nel quale si realizzerà l’eccellenza dell’odontoiatria e della professione del futuro.
Tipologie di rapporto economico e contrattuale (a-b-c):
a)Assunzione secondo il contratto nazionale del lavoro.
Un contratto di secondo
livello del Contratto Nazionale Collettivo del Lavoro
può determinare il tipo di
rapporto. Raramente proposto, in quanto ritenuto
troppo oneroso per lo Studio
sotto il profilo economico,
previdenziale e fiscale. Poco
diffuso.
b)Trattamento
economico
libero-professionale
con
proposta di parcella secondo
prestazione.
Consente di inquadrare l’igienista dentale in
un vero rapporto liberoprofessionale a garanzia
dell’operatore e di eventuali
responsabilità professionali.
Il profilo professionale può
essere valido riferimento
nella gestione come supporto ai professionisti che
collaborano con lo Studio
e/o con la struttura. Una
garanzia dei percorsi di cura
pianificati secondo criteri
protocollari, di efficienza e
di efficacia. L’impegno economico non grava perché le
capacità della gestione, l’indotto creato, la dinamicità
dell’attività di Studio e delle cure svolte lo assorbono.
c)Trattamento
economico
libero-professionale a gettone di presenza o percentuale.
Il cambiamento del rapporto
economico riduce l’interesse
del professionista attenendosi ai criteri contrattualmente definiti. In assenza di
autonomia ci si identifica in
esecutori. Questa potrebbe
essere una fase di training
e conoscenza, per poi essere ritrattata e riformulata
in una ipotesi contrattuale
Studio di Igiene di prestazioni
di servizi
Lo Studio di Igiene Dentale è
di grande attualità. Propone sul
territorio prestazioni di servizi
alla popolazione e ai professionisti titolari degli Studi odontoiatrici, avvalendosi anche di
personale addetto alla segreteria
e all’assistenza qualificato.
Le attività odontoiatriche
accedono a tali servizi mediante
varie forme contrattuali e/o convenzionali personalizzate dove
si delineano aspetti di tipo economico che possono inficiare o
ampliare la potenzialità professionale dell’igienista dentale.
Le persone accedono al servizio di Igiene Dentale usufruendo
della professionalità e delle competenze oggetto del ruolo e tito-
Studio di Igiene Dentale in un
centro commerciale
La Promozione di uno Studio
di Igiene Dentale in un centro
commerciale si fonda su un’azione di marketing e d’indagine di
mercato. Vengono pubblicizzati
servizi preconfezionati e a basso
costo, o talvolta gratuito, per promuovere un’attività commerciale. È proposto prevalentemente
in forma societaria, con inve-
Laura Antonia Marino,
Presidente Unid
Lombardia
Speciale 17
Italian Edition
Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
Gli Studi dentistici possono contribuire
a identificare il diabete
New York, Usa: Alcuni ricercatori della Columbia University
non diagnosticata. Inoltre, quelli
College of Dental Medicine hanno scoperto che le visite odontocon pre-diabete sono più a rischio
iatriche rappresentano una possibilità di intervento in più nelper diabete di tipo 2 e anche per
la lotta contro il diabete, individuando soggetti con diabete o
malattie cardiache, ictus e altre
pre-diabete non al corrente delle loro condizioni. Lo studio ha
condizioni vascolari tipiche degli
cercato di sviluppare e valutare un protocollo di identificazione
individui con questa patologia.
attraverso alti livelli di zucchero nel sangue nei pazienti odon*Tuoer 21-04-2011 13:54 Pagina 1
Dental Tribune
toiatrici.
“La malattia parodontale è una
complicazione precoce del diabete. Circa il 70 per cento degli
adulti americani frequenta lo
studio odontoiatrico almeno una
volta all’anno”, dice Ira Lamster,
decano del Collegio di Medicina
dentale e autore di molti scritti.
“La ricerca preventiva si è concentrata sulle strategie di identificazione. Mai valutate prima le
normative sulla prevenzione della salute orale né messi alla prova prospetticamente i contributi
delle ricerche in campo orale”.
A seguito dell’indagine sostenuta da un fondo stanziato da
Colgate-Palmolive, gli studiosi
hanno sottoposto a test circa 600
persone durante le visite in una
clinica dentale a nord di Manhattan. I soggetti erano persone
di 40 anni o di più (se di razza
bianca, non ispanica) e di 30 anni
in su (ispanici o non bianchi), con
nessuna precedente diagnosi di
diabete o pre-diabete. Circa 530
pazienti, con almeno un fattore
di rischio segnalato spontaneamente (storia familiare, ipercolesterolemia, ipertensione o
sovrappeso/obesità, ecc…) hanno
ricevuto un esame parodontale,
un fingerstick e il point-of-care
dell’emoglobina (A1c test).
Perché i ricercatori confrontassero le prestazioni di diversi protocolli , i pazienti si sono
presentati per un test a digiuno
sul glucosio nel plasma, indice
di presenza di diabete. Si è scoperto che in questa popolazione
a rischio odontoiatrico, un semplice algoritmo composto soltanto di due parametri dentali
(numero di denti mancanti e
percentuale di tasche parodontali profonde) era efficace nell’identificare i pazienti con pre-diabete
non riconosciuto o con diabete.
L’aggiunta del test A1c point-ofcare è stata di notevole valore,
migliorando ulteriormente le
prestazioni dell’algoritmo.
“Il riconoscimento precoce del
diabete è stato al centro degli
sforzi di medici e colleghi della
Sanità pubblica per anni, così
come il trattamento precoce delle persone affette può limitare lo
sviluppo di molti gravi complicazioni”, spiega Evanthia Lalla,
professore associato presso il College of Dental Medicine e stimato autore.
“Un cambio di stile di vita, relativamente semplice, nei pazienti
diabetici può ostacolare la progressione verso il frack-diabete;
per questo motivo è importante
identificare questo gruppo di
individui”, ha aggiunto. “I nostri
risultati forniscono un approccio
semplice da usare facilmente in
tutte le impostazioni di cura”.
Secondo il Center for Disease
Control and Prevention, una persona su quattro affetta da diabete
di tipo 2 negli Stati Uniti rimane
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Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
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*Ricercatore Dipartimento Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali - Direttore: Prof. A. Polimeni
**Odontoiatra
L’alitosi, o alito cattivo (bad breath), è
un’affezione comune intesa come odore
sgradevole dell’aria emessa dal cavo orale.
Esistono poche ricerche epidemiologiche
riguardanti l’alitosi, ma è stato stimato
che ne soffra una percentuale della popolazione che varia dal 20 al 40%(1,2).
Nel 90% dei casi l’alito cattivo origina dalla cavità orale: uno studio
multidisciplinare ha confermato tale
risultato riportando che l’87% delle cause è di natura intraorale, l’8% di origine
otorinolaringoiatrica, l’1% attribuibile a
disturbi gastroenterici e, infine, il restante 4% riconducibile ad altri distretti o di
origine sconosciuta(3).
L’alitosi può, dunque, essere sia un’entità parafisiologica o patologica a se stante
sia un sintomo o segno di patologie extraorali o sistemiche.
Classificazione
Alitosi Transitoria o Fisiologica
L’alito cattivo è presente solo in alcuni momenti della giornata, responsivo
all’igiene orale in maniera immediata.
Non è possibile associare una patologia
specifica come causa del cattivo odore.
Esempi concreti possono essere l’alito
mattutino, così come l’alitosi che si sviluppa quando si discute per molto tempo:
situazioni che condividono la stessa eziologia, cioè la secchezza orale, fattore decisivo per l’instaurarsi del cattivo odore.
Alitosi associata ad alimenti, tabacco o
alcolici.
Alitosi correlata a prolungati periodi di
digiuno.
Alitosi correlata con patina linguale
non modificata da altre patologie.
Alitosi Patologica
L’alitosi patologica può a sua volta essere suddivisa in base all’origine in orale o
extraorale.
In entrambi i casi è possibile associare
una patologia o un’alterazione dei tessuti
come causa del cattivo odore.
L’eziologia dell’alitosi orale è da ricercare nei composti sulfurei volatili (comunemente chiamati VSC), provenienti
dalla degradazione batterica di alcune
proteine(4). I batteri gram-negativi anaerobi che metabolizzano le proteine producono composti gassosi contenenti zolfo,
che emanano odori sgradevoli anche a
basse concentrazioni; tali molecole sono
il metil-mercaptano, il dimetilsolfuro e
l’acido solfidrico. Esistono altri componenti, oltre ai VSC, contenuti nella saliva
che possono emanare cattivo odore; tra i
più importanti si possono citare le diamine (putrescina, cadaverina).
Sia le diamine sia i VSC vengono percepite in forma volatile e per questo motivo,
fino a quando rimangono disciolte nella
saliva, non sono espresse. La produzione
e la conversione di questi composti sulfurei dipendono da fattori locali multipli,
più precisamente il pH salivare, ridotto
tenore di ossigeno (proporzionato alla
quantità di saliva prodotta), il substrato
disponibile per il metabolismo batterico e, inoltre, una elevata concentrazione
batterica.
Si è osservato che la saliva dei pazienti
affetti da malattia parodontale produce VSC più velocemente e intensamente. Inoltre, i VSC prodotti dai substrati
dell’aminoacido della cisteina presentano
un’alta concentrazione di solfuro di idrogeno, mentre i VSC prodotti dai substrati
della metionina presentano un’alta concentrazione di metilmercaptano (o mercaptano metilico). È stato dimostrato che
nei soggetti affetti da parodontite i livelli
di VSC erano fino ad otto volte superiori
rispetto a soggetti sani, che la quantità
di VSC è correlata alla profondità delle
tasche parodontali e che il 60% delle VSC
origina dal dorso della lingua(5). Degno
di nota è anche il meccanismo attraverso
il quale il rapporto tra VSC e parodontite
è biunivoco; i composti solforati, infatti,
non solo sono prodotti in quantità maggiori in parodontite, ma essi stessi incidono sullo stato della malattia; le VSC
inducono la produzione di collagenasi e
di interleuchina-1 promuovendo, di fatto,
la disgregazione connettivale tipica della
parodontite(6).
Cause orali:
- Patina linguale con modificazioni
derivanti da altre patologie
- Malattia parodontale
- Xerostomia
- Gengivite necrotizzante
- Xerostomia
- Infezioni orali
- Cancro orale
- Ascessi dentali
- Lingua fissurata
- Protesi totali
- Restauri protesici incongrui
Cause extra-orali:
- Affezioni rinosinusali
- Patologie gastroenteriche
- Epatopatie
- Nefropatie
- Patologie polmonari
- Trimetilaminuria
- Farmaci: antiipertensivi, antidepressivi
- Alterazioni ormonali ed endocrine
Alitosi Immaginaria o Alitofobia
L’alitosi immaginaria sembra più
comune di quanto non appaia in letteratura, ricordando in alcuni casi la sindrome socio fobica(7).
Il gruppo di ricerca del prof. Rosenberg ha condotto un’indagine sugli
aspetti psicosomatici dell’alitosi, laddove
entrano in gioco componenti emotive e
non solo cognitive, come per ogni altro
tipo di percezione(8). Associando la valutazione parodontale a quella psicologica
mediante questionario per la rilevazione dei sintomi psicopatologici, si è visto
che nei 38 soggetti dello studio (il 66%
di sesso femminile - età media 43 anni),
la valutazione soggettiva dell’alitosi era
significativamente più grave di quanto oggettivamente rilevabile, e non si
correlava con la situazione parodontale.
Bisogna, comunque, tener presente che il
paziente è facilmente portato a sovrastimare l’entità dell’alitosi, forse a causa del
disagio che esso provoca nelle relazioni
interpersonali.
Trattando i pazienti per la cura professionale dei disturbi dell’alito, i dentisti devono essere preparati a elaborare
un’adeguata diagnosi differenziale. Visto
che esistono apparecchiature scientificamente testate per la rilevazione dei VSC,
quando questi valori non sono rilevabili
nelle soglie di trattamento siamo dinanzi
ad un problema di carattere psicologico.
Diagnosi
Un corretto e completo iter diagnostico, tenendo presente la molteplicità delle
FDI-Mexico-ADA-A4-AD.indd 1
11/04/2011 13:22:37
cause per l’alitosi, dovrebbe essere composto da:
- colloquio anamnestico: indagare
sul disturbo principale (nozione di
alitosi, caratteristiche del disturbo,
abitudini alimentari e/o voluttuarie,
igiene orale domiciliare); anamnesi
patologica medica e dentale.
- esame clinico orale: livello di igiene orale; status parodontale; fattori
locali di accumulo della placca batterica; ispezione e palpazione dei tessuti molli; valutazione della patina
linguale.
- misurazione dell’alitosi: i tre principali metodi per analizzare i livelli
dell’alitosi sono la valutazione organolettica, la gascromatografia e il
sensore di composti solforati (HalimeterTM)(9,10).
Il test organolettico si basa sulla percezione del cattivo odore del soggetto da
parte di un esaminatore. Esistono diversi
test applicabili, ma in tutti i casi l’esaminatore deve assegnare un valore al cattivo odore emesso dal paziente seguendo
delle scale di misurazione. I più comuni
test sono il “county to twenty”, il “wrick
lick test”, lo “spoon test” e infine il “floss
test”. L’Interscan ha sviluppato uno strumento clinico standard chiamato Halimeter in grado di rilevare e misurare i
VSC presenti nella bocca. Questo strumento è diventato un vero e proprio supporto diagnostico per migliaia di dentisti
e centinaia di cliniche specializzate per il
trattamento dei disturbi dell’alito, è basato su tecnologie all’avanguardia e risulta
molto affidabile. Tale apparecchio (portatile) è munito di un tubo, all’estremità
del quale si applica una cannula monouso:
se si espira l’aria all’interno della cannula, un sofisticato sensore rileva i composti
sulfurei presenti nella bocca. L’Interscan
è specializzata nel produrre strumenti di
rilevazione di gas di tutti i tipi anche per
i programmi spaziali per la NASA. Correlando bene con le valutazioni organolettiche, Halimeter permette di rilevare
i VSC in maniera molto accurata.
Halimeter offre al clinico numerosi
vantaggi, sia in fase diagnostica sia in
fase di trattamento; è di ausilio per una
valutazione oggettiva e ripetibile dei
valori dei VSC, risultando utile per formulare la diagnosi discernendo tra alitosi orale ed alitofobia, è uno strumento di
motivazione per il paziente poiché consente di monitorare i cambiamenti della
qualità dell’alito durante la terapia con
parametri oggettivi.
La valutazione va fatta con una attenta analisi medica dentale e personale per intercettare eventuali influenze
sistemiche, effetti collaterali di farmaci
che possano indurre a effetti collaterali,
tabagismo, abitudini alimentari.
HT
pagina 19
Speciale 19
Italian Edition
Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
Fig. 2 - Cavità orale all’esame clinico.
Fig. 1 - Sorriso del paziente alla prima visita.
HT
pagina 18
Si passa all’esame extraorale organolettico e ricerca
della sorgente orale, e all’esame intraorale facendo attenzione alla presenza di patina
dentale,evidenza di respirazione orale o xerostomia. L’esame
parodontale completo attraverso il sondaggio e la valutazione
dell’igiene orale precederanno
l’esame della valutazione dell’alitosi con esami strumentali. Nel
piano di cura è necessario un
controllo costante dell’efficacia
del controllo del biofilm batterico dal cavo orale e da tutti gli
eventuali presidi presenti quali
protesi mobili,fisse o impianti.
Eventuali processi cariosi vanno
riabilitati.
Caso Clinico
Giungeva una giovane donna
di 26 anni (Fig. 1) che riferiva
problemi di alitosi. Veniva preso un appuntamento e le veniva
chiesto di astenersi da pratiche
di igiene orale, dall’assunzione
di cibo, tabacco ed alcool a partire da 12 ore prima della visita.
Grande rilevanza della prima seduta è stato il colloquio
anamnestico effettuato tramite
domande sul problema specifico e rilevazione e compilazione della cartella dati secondo
il protocollo del dott. Touyz.
Dall’anamnesi emergeva che la
paziente non aveva sempre percezione del problema, che le era
stato fatto notare da una parente
stretta (la sorella); l’andamento
del fenomeno era costante, ma
con picchi; l’assenza di patologie
sistemiche, una predilezione per
la cucina etnica con assunzione
frequente di cibi alitogeni come
aglio, spezie e curry.
Si passava, poi, all’esame clinico orale (Fig. 2) tramite sondaggio parodontale, rilevazione
dell’Indice di Placca (Fig. 3) e
dell’indice di sanguinamento. Il
primo risultava negativo, tutti i
sondaggi erano nella norma; il
punteggio di placca e di sanguinamento erano rispettivamente
del 55% e del 50%, con presenza di una spessa patina linguale
(Fig. 4). Si cercava, dunque, di
incrementare la compliance del
paziente, spiegando in maniera
interattiva, con utilizzo di videocamera, l’eziologia dell’alitosi,
mostrando con l’aiuto del rivelatore alla fluoresceina, la presenza di biofilm batterico nel cavo
orale, la correlazione tra l’igiene
orale poco efficace e la patina
linguale.
Il soggetto prendeva coscienza
del problema in maniera equilibrata e si autovalutava tramite
sniff test (Fig. 5). Le si mostravano i presidi e le tecniche per
una corretta igiene domiciliare
invitandola ad usare spazzolini
elettrici (Fig. 6) che, secondo la
letteratura, mostrano risultati superiori ai manuali(11,12); un
uso delicato del netta lingua e
spazzolini interprossimali. Si
concentrava, infine, l’attenzione
sulla modifica delle abitudini
alimentari, invitandola ad evitare cibi alitogeni per due settimane. Si misurava, tramite
Halimeter, il valore dei VSC per
motivare la paziente e per avere
un dato oggettivo nella valutazione del trattamento dell’alitosi
(Fig. 7); lo strumento indicava
un valore di VSC pari a 340 ppb
come media dei tre campionamenti.
Si giungeva alla fase della
decontaminazione orale, con
deplaquing effettuato con apparecchio di profilassi ad aria e
polvere di glicina, ablatore ad
ultrasuoni e rifinitura con strumentazione manuale in alcuni
siti e le si prescriveva l’uso di
collutorio alla clorexidina allo
0,2% e gel di clorexidina allo
0,1% sulla lingua per due settimane, tempo dopo il quale fissavamo il controllo.
Al controllo, gli indici di placca
e sanguinamento – rispettivamente del 10% e 5% – dimostravano un’ottima compliance
della paziente, dato confermato
dalla rivalutazione con Halimeter, che indicava un valore di
VSC pari a 95 ppb come media
dei tre campionamenti.
L’alitosi non era più presente
e la paziente mostrava un nuovo atteggiamento contrassegnato da un approccio positivo
e propositivo alla salute orale,
un’ottima motivazione e standard migliorati di igiene orale.
Alla paziente è stato suggerito
un trattamento di sbiancamento dentale per dare completezza al significato di benessere e
bell’essere del sorriso.
La bellezza di un sorriso non
è basata solo sulla realizzazione
di una salute gengivale, paro-
Fig. 3 - Rilevazione dell’indice di placca.
Fig. 4 - Patina linguale.
Fig. 5 - Autovalutazione tramite sniff-test.
Figg. 6a, b - Istruzioni di igiene orale.
dontale e dentale, ma anche sul
controllo dell’alito, per rispondere all’esigenza di miglioramento della vita di relazione
del paziente e contribuire a una
nuova consapevolezza del sé.
Se l’essenziale è invisibile agli
occhi, fatti prendere per il naso.
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PARODONTOLOGIA
per igienisti dentali
Filippo Caruso
Gennaro Capaldo
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Sommario dei contenuti:
• Anatomia e fisiologia del parodonto
• La Malattia parodontale
• Classificazione clinica della Malattia
parodontale
• Gengiviti e parodontiti
• Aumenti di volume gengivale
• Mobilità dentaria e migrazioni dentarie
• Lesioni endo-parodontali
• Recessioni gengivali
• Esame clinico e semeiotica
parodontale
• Epidemiologia della Malattia
parodontale
• Prevenzione e trattamento della
Malattia parodontale
• Guarigione dei tessuti parodontali
• Medicina parodontale
• Cenni di terapia chirurgica parodontale
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20 Speciale
Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
Italian Edition
Nardi e Sisio: “La mia mission? Offrire agli igienisti
un punto di riferimento per l’aggiornamento”
Durante il recente Congresso Sisio, è avvenuto l’avvicendamento alla presidenza. La nuova squadra Sisio è composta dalla Presidente
Gianna Maria Nardi, Presidente eletto Consuelo Sanavia, Vice Presidente Chiara Lorenzi, Segreteria Nazionale Sonia Cosci, Tesoriere
Olivia Marchisio, Past President Annamaria Genovesi, Segreteria di Presidenza Silvia Sabatini. Alla neo presidente Dental Tribune ha
posto alcune domande.
Quale motivo, secondo lei, ha spinto
le sue colleghe ad eleggere Gianna
Maria Nardi? La sua notorietà, la sua
voglia di fare, una campagna elettorale ben congegnata, oppure i meriti del
passato?
Non c’è stata campagna elettorale. Quando il progetto è partito, abbiamo scelto gli
avvicendamenti della Società, considerando le valenze di ognuno di noi per metterle
a disposizione. In passato ho lavorato molto
acquisendo esperienza. Credo che la voglia
di fare sia una prerogativa importante in
una Società giovane. Per quanto riguarda
la notorietà, forse può servire per avvicinare i colleghi più giovani.
Non la intimorisce il confronto con
una figura carismatica come quella di
colei che l’ha preceduta?
Annamaria Genovesi non è solo il past president della Sisio o una collega qualunque.
È un’amica, una compagna di percorso
professionale. Quando l’ho conosciuta ero
già presidente di un sindacato e la nostra
conoscenza è stata una vera e propria condivisione culturale ed affettiva. Mi piace
circondarmi di persone “speciali” come
lei. Ritengo una mia prerogativa scoprire
colleghi validi, anche molto giovani, che
mi stimolano a cercare nuovi orizzonti per
la professione. Credo fermamente che l’essere autorevoli derivi dalla passione che si
dimostra di avere nel “ fare”, non certo da
un atteggiamento autoritario che ti porta
ad essere sopportato, ma non amato. Ne
abbiamo qualche esempio.
Quali saranno i punti cardine della
sua azione futura come neo presidente
Sisio?
Passione, impegno, dedizione, poter offrire agli igienisti dentali un punto di riferimento per l’aggiornamento, avente come
obiettivo il controllo di qualità della prestazione professionale. La prevenzione è
una vera terapia, una scienza dell’Igiene
orale. I dottori in Igiene orale non possono
fare riferimento esclusivamente ad esperienze della pratica clinica quotidiana,
ma seguire i canoni di scientificità dei protocolli operativi scelti. L’operatività deve
essere confrontata con le evidenze scientifiche. Un goal Sisio è poter partecipare alla
crescita culturale condividendo esperienze,
per imparare ad essere propositivi di nuovi orientamenti di intervento nella pratica
clinica e richiamare i giovani per condividere prospettive, inserendoli nel progetto
Sisio. L’energia dei giovani è vitale.
Che cosa pensa di conservare della
gestione precedente e che cosa invece
ritiene sia opportuno innovare?
Il confronto con le realtà professionali e
metodologiche vissute a livello internazionale da altri colleghi è un elemento
di scelta vincente della Sisio, a conferma
dei livelli di formazione degli igienisti
dentali italiani al passo con la professione
mondiale, ma ha anche favorito lo scambio intellettuale e scientifico di protocolli
operativi aggiornati. Sisio ha sviluppato
momenti di crescita professionale con formazione di gruppi di studio che hanno
proposto utili orientamenti per la pratica
clinica e hanno dato all’igienista dentale opportunità di sentirsi “protagonista”
nel progresso nella scienza d’Igiene orale.
È mio forte desiderio dare continuità a
quest’impegno e implementare il messaggio, dando la possibilità agli igienisti di
partecipare con gioia alla vita societaria
stimolando l’interesse nel ricercare nuovi
Dal passato al futuro prossimo
Intervista alla Past President Genovesi
Che cosa ha significato, dal
punto di vista professionale ed
umano, presiedere la Sisio?
Una bellissima esperienza che mi
ha gratificato e dato la sensazione
di lavorare per qualcosa di importante per la crescita professionale.
Come se avessi seminato idee ed
aspettassi ora il loro fiorire.
C’è una qualche iniziativa
del suo mandato che le piace
ricordare?
Certamente: l’ultimo congresso e
il suo straordinario programma
culturale. La pluralità dei contributi internazionali ne faceva
il più bel programma congressuale d’Igiene dentale mai svolto in
Italia. L’autorevolezza dei rela-
tori, riuniti in un solo congresso,
il passato, il presente e il futuro
dell’Igiene dentale internazionale, la presenza contemporanea
della Past President, della Presidente e della Incoming President
della International Federation of
Dental Hygienists…
Tutto questo credo che abbia sottolineato l’autorevolezza e la credibilità di questa nuova Società, e
l’attualità di una formula nonché
la sua proiezione verso il futuro.
Che cosa avrebbe voluto fare
durante il suo mandato senza
riuscirci?
Esiste tutta un’area della professione che ancora non ha capito la
profonda differenza fra un’associazione sindacale e una società
scientifica. Avrei voluto fare di
più per chiarire quest’aspetto, ma
come sempre, la difficoltà non sta
nelle nuove idee, ma nell’uscire
dalle vecchie. Sono tuttavia serena per il futuro, poiché la verità
è figlia del tempo e non del pregiudizio.
Come vede il futuro della
Sisio?
Credo che la nascita di Sisio abbia
realizzato qualcosa che mancava
nel panorama associativo italiano, dove le principali realtà erano
e sono realtà sindacali. Rappre-
senta quindi una novità, ma
anche un passaggio fondamentale per la crescita professionale
dell’igienista. Nell’area medica e
odontoiatrica, le Società scientifiche sono una realtà consolidata,
in qualche caso vecchia di più di
100 anni. Fatemi sognare! Spero
che un giorno lontano qualcuno
possa festeggiare il centenario
della Sisio e magari ricordarne i
fondatori.
Un consiglio che si sentirebbe
di dare a chi le subentra?
Credere in questa impresa, cogliere il nuovo che avanza, interpretare il divenire della disciplina,
costruire uno spirito critico nella professione teso al continuo
miglioramento attraverso ricerca e approfondimento culturale,
integrarsi con la realtà internazionale, con l’orgoglio di una via
italiana all’Igiene dentale, farsi
avanguardia culturale e professionale, rappresentare nel mondo un’elite che sventoli il vessillo
della piena dignità professionale
e scientifica della disciplina. In
realtà, non ho niente da suggerire
a chi mi subentra, poiché Gianna
Nardi, una donna con vitalità e
una sua storia personale, saprà
trovare la magica alchimia in
cui fondere al meglio il passato e
il futuro della professione.
orizzonti professionali.
Al di là di quello occupato da altre sigle
operanti per gli igienisti, c’è (e qual è)
uno spazio di azione per la Sisio?
Sisio è la prima società scientifica nel mondo dell’Igiene dentale in Italia, ma anche
fra le prime nel panorama internazionale.
Dunque, nelle intenzioni, momento di profonda crescita professionale, tappa fondamentale in quel complesso divenire di tutte
le figure professionali. I sindacati di categoria devono svolgere un ruolo fondamentale nella difesa della professione. È un
compito diverso, e la presenza costante agli
eventi Sisio dei presidenti dei sindacati di
categoria dimostra la maturità raggiunta
dalla categoria.
Lei è una donna notoriamente super
impegnata. Non teme di non poter
dare alla Sisio il tempo e le energie
che le occorrono?
Il ruolo universitario è impegnativo e di
grande responsabilità, ma non so resistere
a stimoli culturali che mi portano ad allargare i miei orizzonti di conoscenza. Ho un
valido Direttivo che sono certa mi sosterrà nell’operatività. Nelle società scientifiche non sono importanti i presidenti, ma
le idee che esprimono e la capacità di far
sentire quanto ogni socio, anche l’ultimo
iscritto, sia parte integrante del successo e
nei risultati perseguiti.
Al termine del mandato che cosa vorrebbe si dicesse di lei?
E anche questa volta è stato un successo. È
stato bello “crescere insieme”.
Ma la storia continua...
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Ausilio imbattibile
per sensibilizzare
il paziente all’igiene orale
La società svedese Directa
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fluorescente che sostituisce le
tradizionali pastiglie rosse o
blu. Plac-o-Tect è una pastiglia in spugna inbevuta in
una sostanza fluorescente che
si applica facilmente passando la pastiglia sui denti con
l’aiuto di una pinzetta. Dopo il
risciacquo, la colorazione gialla indica la presenza di placca ed è visibile solo se esposta
alla luce UV. Il paziente vede
chiaramente il risultato della
pulizia dei denti con l’aiuto di
uno specchio ed una lampada,
e può facilmente rimuovere la
placca visibile. La colorazione
gialla é completamente invisibile dopo la visita odontoiatrica: mai più lingue colorate!
Il sistema è induttivo e
divertente da usare, particolarmente appropriato per
insegnare l’igiene orale ai
bambini. Plac-o-Tect ha un
delicato gusto al mentolo, è
idrosolubile e non è dannoso.
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Speciale 21
Italian Edition
Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
Io, partecipante al Master sulle “Tecnologie
avanzate nelle scienze di Igiene orale”
I dottori in Igiene dentale
hanno a disposizione oggi una
vasta gamma di proposte formative post laurea, dai corsi
di aggiornamento ai congressi
di settore, dalla laurea specialistica ai master. Terminato il
percorso di studi della laurea
triennale presso “Sapienza”
Università di Roma, ho scelto di
proseguire il mio percorso formativo e professionale presso la
stessa Università iscrivendomi
al Master di I livello sulle “Tecnologie avanzate nelle scienze
di igiene orale”.
La scelta è stata dettata da tre
garanzie fondamentali: il prestigio e l’affidabilità dell’ateneo,
il rigore scientifico e l’entusiasmo del direttore del Master e
il giudizio entusiasta sull’esperienza dei colleghi che avevano
già frequentato il corso l’anno
precedente.
Nell’ambito delle lezioni ho
avuto modo di interagire con
docenti di fama nazionale e
internazionale, approfondendo la conoscenza dei protocolli
operativi utili nella pratica clinica quotidiana, con l’ausilio
delle più moderne tecnologie a
disposizione dei professionisti
della salute orale.
Tra i nuovi orizzonti aperti
per la mia professione trovano
posto la fotodinamica, il laser,
il diagnodent, i nuovi test per
la valutazione degli indici di
rischio salivari, l’halimeter, la
fotografia digitale professionale, le più moderne tecnologie di
strumentazione.
L’obiettivo del Master è fornire un apprendimento teorico-pratico per affrontare
problematiche clinico-scientifiche nell’ambito della prevenzione primaria e secondaria,
nonché formare operatori capaci
di gestire con accurata integrità qualsiasi tipologia di paziente, rispondendo alla moderna
esigenza culturale di una formazione approfondita in igiene
orale.
In accordo con la crescita
professionale dell’igienista dentale, lo sviluppo tecnologico è
in grado di fornire oggi validi
strumenti per il corretto management dei casi clinici e l’elaborazione di piani di trattamento
d’igiene orale personalizzati,
minimamente invasivi. Non
si può, quindi, restare indietro
quando la modernità ci offre
strumenti efficaci per ampliare
le possibilità professionali.
Il corso costituisce inoltre una
possibilità di aggiornamento
scientifico e addestramento clinico nell’Igiene orale professionale. L’articolazione del Master
permette di sfruttare il sistema
dei crediti didattico-formativi
con possibilità di autonomia
nell’apprendimento, ricerca di
dati bibliografici, frequenza di
eventuali corsi formativi, di
convegni nazionali ed internazionali indicati dal Consiglio
didattico-scientifico.
Dopo aver frequentato il corso
e approfondito le mie conoscenze nella tecnologia e prevenzione, sono consapevole di aver
partecipato ad un’esperienza
formativa di alto livello, dove
l’Igiene orale viene analizzata in
ogni suo aspetto, dalla diagnosi,
alla cura, al mantenimento, nel
rispetto dei protocolli scientifici. L’atmosfera che si respira è
coinvolgente e collaborativa e
crea legami professionali tra i
partecipanti
Ringrazio quindi il direttore
e i docenti per avermi dato l’opportunità di proseguire scambi
scientifico-intellettuali anche
dopo la conclusione del Master
e avermi trasmesso entusiasmo
e interesse per l’aggiornamento
costante nell’ambito di una professione in crescita costante.
Silvia Sabatini
Per informazioni:
Segreteria Organizzativa Master
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Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011
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ambulatori dentistici, pubblicate in Internet all’indirizzo
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quadranti dentali.
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« Migliore accesso interprossimale
e subgengivale » (CRA – Clinical
Research Association, USA): grazie alle sue qualit∫ e caratteristiche questo strumento ultrasonico,
divenuto ormai un’icona, ¯ adatto
al 90% di tutte le applicazioni di
rimozione del tartaro.
La punta PS della
EMS, primo strumento del suo
genere, ¯ nato
dall’esper ienza
dell’inventore del
Metodo Originale
Piezon ed ¯ tuttora
il frutto ineguagliabile di una progettazione in costante sviluppo.
Abbinato al manipolo Originale
Piezon, garantisce un trattamento
praticamente indolore.
I risultati del trattamento e lo
strumento stesso fanno la differenza: solo una superficie ultrafine
dello strumento garantisce superfici dentali ultralisce.
> Strumento a ultrasuoni generico, rispetto alla
punta PS Originale EMS
> Superficie dentale trattata con lo strumento X,
rispetto alla superficie trattata con metodo Originale
Piezon, tra cui la punta PS Originale EMS
I prodotti EMS Swiss Instruments
sono indubbiamente gli strumenti
ultrasonici più copiati al mondo –
ciò costituisce un riconoscimento
della qualit∫, ma soprattutto un
rischio. Solo l’originale mantiene
le proprie promesse: massimi risultati di trattamento e lunga durata
di vita con uno sfruttamento
ottimale del Metodo Originale
Piezon.
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gratuita della punta PS Originale EMS del valore di EUR 119.40 IVA inclusa.
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in Italia – un partecipante per ambulatorio – entro e non oltre il 30 novembre 2011.
con solo pochi clic, i partecipanti potranno ricevere per
posta uno Swiss Instrument
PS Originale in omaggio.
Il numero degli strumenti
omaggio è limitato a duemila e ad un solo partecipante per ambulatorio.
Ogni ambulatorio dentistico interessato è pertanto
invitato a collegarsi al più
presto in rete per partecipare a questa campagna che
terminerà il 30 novembre
2011.
Tramite questa iniziativa
EMS desidera dimostrare che la qualità di EMS
Swiss Instruments si distingue nettamente rispetto a
numerosi strumenti a ultrasuoni generici.
Tale superiorità non solo
è visibile, ma anche tangibile. Secondo EMS, grazie
all’eccellente interazione
della tecnologia No Pain
con le superfici ultrafini
degli strumenti EMS sarà
possibile offrire al paziente
un trattamento a ultrasuoni pressoché indolore. Molti
ambulatori dentistici lavorano già da tempo con il
Metodo Originale Piezon e
sfruttano le elevate prestazioni degli apparecchi EMS
in abbinamento ad un’ampia scelta di strumenti.
Uno degli strumenti per
detartrasi di maggiore successo è l’EMS Swiss Instrument PS che, secondo EMS,
è adatto al 90% delle applicazioni di rimozione del tartaro. Per questo EMS ritiene
che nessun altro strumento sia in grado di garantire
questo potenziale di possibilità applicative. Provate
personalmente anche voi lo
strumento PS nell’ambito di
questa iniziativa!
Comunicazione & Pazienti 23
Italian Edition
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
comunicare
communicate
Il giusto modo di comunicare con il paziente
Ogni dentista parla con i suoi
pazienti, ma stabilire un dialogo
vero è più complicato di quello
che sembra. Spesso si scontrano
due realtà, due modi di intendere le cose, senza che vi sia una
vera comprensione reciproca.
“Parlare” non significa “dialogare”, soprattutto nel caso
dell’Odontoiatria, dove il paziente è incapace di rispondere e
generalmente ha la bocca aperta
piena di tubi. Per instaurare un
dialogo vero e proprio bisogna
tener conto di una serie di questioni che, per quanto semplici
possano sembrare, sono molto
importanti. Tutti sanno che si
guida a destra, giusto? Bene,
per un terzo della popolazione
del nostro pianeta non è così:
in Inghilterra, in Australia o in
Sud Africa, ad esempio, la guida è a sinistra. Quello che per
qualcuno è scontato, per un altro
può non esserlo. Dopo un lungo
percorso di formazione professionale e anni di esperienza, il
dentista corre il rischio di considerare ovvie alcune questioni di
fronte ai suoi pazienti.
Tuttavia, esiste sempre un
divario di conoscenze tra dentisti e pazienti. Questa differenza,
chiamata nel mondo del marketing “information gap”, può
essere maggiore o minore, ma
nel 99% dei casi è reale.
Per questo motivo è necessario
accertare il livello di conoscenza
del paziente prima di iniziare
il trattamento ed essere chiari
nelle spiegazioni, tanto quanto
basta per essere capiti.
te su un’impressione? Oppure
su argomentazioni irrazionali,
come il design di un divano o il
colore di un’auto? Durante il dialogo con il paziente si deve tener
conto di questi aspetti subconsci ed emozionali. Un modo per
fare questo senza parlare delle
problematiche
attuali, è quello
ADV_Dentosan_mm210x297.eps
di evidenziare i miglioramenti
1
che il trattamento odontoiatrico apporterà. Offrire una prospettiva positiva e una visione
del futuro spesso ha effetti più
duraturi che utilizzare la tecnica
della paura o del dolore. Non si
tratta di spaventare, ma di motivare! Perché, ad esempio, non
offrire
al paziente
che decide di
16/03/11
14:44
cambiare una protesi rimovibile
una cena per due come incentivo?
Le sensazioni
Le moderne tecnologie permettono di visualizzare i problemi affinché il paziente capisca
meglio. La telecamera intraorale, per esempio, non è solo uno
strumento di lavoro per il dentista, ma anche di marketing di
Clorexidina pura.*
AMBIENTE INCONTAMINATO.
esso dei m
ig
ucc
l
ls
Da
30
Senza aggiungere altro.
La Clorexidina grazie al suo ampio spettro d’azione ed alla
sua efficacia battericida è considerata il trattamento “Gold
Standard“ nel controllo della placca batterica.1,2,3 Questa
proprietà è attribuibile alla sua sostantività, dovuta alla
struttura molecolare, che però è facilmente deteriorabile in caso
di aggiunta di altre sostanze chimiche (un esempio è la
contemporanea presenza di Fluoro e Solfati).4
Dentosan racchiude tutta l’efficacia della Clorexidina nei suoi
trattamenti, riducendo al minimo la presenza di sostanze
addizionali per preservarne al massimo l’integrità ed
assicurare un’elevata azione disinfettante ed antisettica*.
Per questo i prodotti Dentosan sono utilizzati e consigliati da
oltre 30 anni da migliaia di Odontoiatri Italiani nei trattamenti
antibatterici pre e post-operatori, in presenza di afte e
stomatiti, nei trattamenti igienizzanti antiplacca e nella
normalizzazione dei tessuti parodontali e gengivali irritati.
*Concentrazione pari a 0,20% - 0,12%; Senza Alcool e Senza Anti-pigmentanti
1 Addy M, Sharif N, Moran J. A non-staining chlorhexidine mouthwash? Probably not: a study in vitro, 2004.
2 Jones C G. Chlorhexidine: is it still the gold standard? In: Addy M, Moran JM, ed Toothpaste, Mouthrinse and
Other Topical Remedies in Periodontics. Periodontal 2000 1997; 15: 79-83
3 Addy M. The use of antiseptics in periodontal therapy. In: Lindhe J, Karring T, Lang K, ed. Clinical
Periodontology and Implant Dentistry, Chapter 22. Blackwell Munksgaard:Copenhagen. 2003; 464-493
4 Quirynen M et al. – Effect of different chlorhexidine formulations in mouthrinses. J. Clin. Perio. 2001; 28:1127-1136.
ri
io
Superare questo “information
gap” sembra facile, ma in realtà
non lo è. Disporre delle giuste
informazioni è essenziale per
prendere decisioni. Il paziente
che rifiuta il preventivo di un
trattamento non lo fa solo a causa dell’aspetto economico, ma
magari perché non ha ricevuto
informazioni sufficienti o non è
stato in grado di comprenderle.
Trasmettere le informazioni in
modo che l’interlocutore capisca,
e farlo in maniera appropriata, è
una scienza complessa.
Il dentista ha a che fare con
persone che non sanno quasi
nulla di salute orale. Pertanto,
per parlare con un paziente bisogna mettere da parte l’orgoglio
professionale, porsi alla stesso
livello del paziente e utilizzare
le conoscenze pedagogiche e psicologiche che si possiedono. Solo
così si potrà informare, insegnare, educare, convincere e motivare il paziente.
L’obbligo professionale è quello di aiutare il paziente, la persona con meno conoscenze.
Il dentista dovrebbe tradurre
i termini medici e scientifici in
un linguaggio comprensibile. Si
tratta di semplificare e spiegare
finché il paziente riesce a comprendere. I più esperti in retorica terminano questo processo
chiedendo al paziente di spiegare a parole proprie il problema o
il trattamento, per essere sicuri
che abbia capito.
Far capire le ragioni della cura
è una cosa, suscitare un consenso positivo è un’altra.
Quante decisioni sono basa-
lle radici
ni a
de
an
Tradurre la lingua del paziente
kommunizieren
prima qualità. Tuttavia, pochi
dentisti stampano l’immagine in
modo che il paziente possa portarla a casa e mostrarla alla sua
famiglia, cosa che si può rivelare
un metodo utile per coinvolgere
il paziente e il suo ambiente.
Daniel Izquierdo Hänni,
DT Latin-America
24 Speciale Meeting & Congressi
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Italian Edition
“Vogliamo che le mamme
non siano solo belle
ma sane assieme ai loro bimbi”
Due autorevoli componenti del Comitato scientifico dell’Accademia “Il Chirone”, organizzatrice del 4°
International Meeting, in programma dal 16 al 18 settembre presso il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali dell’Università di Roma “Sapienza”, esprimono alcune considerazioni
soprattutto sul tema che ispira l’incontro: “Piccoli sorrisi dalla mamma al bambino”.
Continua il percorso intrapreso dall’Accademia “Il Chirone”
sui temi della prevenzione e in
particolare sull’educazione alla
prevenzione. Dopo il tema, che
potremmo definire “di emergenza”, dei tumori orali, dopo la
sottolineatura degli stili di vita
come irrinunciabile passaggio
verso una seria prevenzione,
dopo il ruolo dei rapporti fra
cavo orale e psiche, ci è parso
ovvio rivolgere la nostra attenzione al ruolo della madre come
figura centrale di una educazione alla prevenzione o, ancor di
più, di una educazione alla salute. Una educazione che nasce fin
dal primo sorriso, primigenia
forma di comunicazione fra la
madre e il suo bambino.
Questo non è un concetto
nuovo: sfoglio uno dei primi
manuali di Igiene orale editi in
Italia. Mi riferisco al manuale
di Ludovico Coulliaux, uno dei
primi Docenti di Odontoiatria
in Italia nonché fondatore della
Clinica Odontoiatrica dell’Università di Pavia, edito da Hoepli
nel 1901 con il titolo Igiene della bocca e dei denti.
Coulliaux si rivolge, con il
linguaggio aulico dell’epoca, ad
ogni mamma, con un invito che
riporto testualmente: “Nel mentre carezzate con quell’affettuosa e tenera compiacenza che
purtroppo è ignota a noi uomini e che è divina ricompensa
ai vostri dolori, la testolina del
vostro bimbo ‘sano’ ricordate
che fino dal primo momento
di vostra maternità vi incombe un cumulo rinunciare senza
compromettere la vostra salute
avvenire e quella dei vostri figli,
in altre parole l’avvenire della
stirpe; Mamme! così soltanto
sarete donne perfette nel fisico,
angeli idealizzati nel morale”.
Riflettiamo sulla grande
attualità di queste parole. Alla
madre, la grande responsabilità di costruire la salute dei figli
con il proprio stile di vita e la
quotidiana educazione al benessere, nella più ampia accezione
del termine, e cioè al benessere
fisico e a quello psichico, da cui
scaturiscono in ultima analisi la
piena realizzazione e, se vogliamo, la felicità del nostro cammino terreno.
Alcune immagini delle precedenti edizioni del Meeting Accaedmia “Il Chirone”.
porre i presupposti per un grande passo in avanti verso la realizzazione degli obbiettivi che
“Il Chirone” si pone, in collaborazione con il Dipartimento di
Scienze Odontostomatologiche e
Maxillo Facciali dell’Università
di Roma “Sapienza”.
La canzone dice che “son tutte
belle le mamme del mondo”; noi
vogliamo che siano anche sane,
e con loro i loro bimbi.
Arrivederci a Roma!
Antonella Polimeni,
Ugo Covani
Questa è la ragione per cui
siamo orgogliosi di coinvolgere
in questo nostro prossimo convegno l’Associazione Nazionale
delle Mamme. Siamo certi con
la creazione di questa sinergia di
L’amor di mamma di Dino Buzzati
e il “ferreo rapporto” madre-figlio
Il tema ispiratore del prossimo Chirone richiama alla mente uno dei più begli inni al rapporto
madre-figlio che siano mai stati scritti. Si tratta di
un racconto dal titolo I due autisti, di cui è autore
un famoso giornalista, Dino Buzzati, grande scrittore, di cui citiamo alcuni passi.
Racconta, dunque, Buzzati che mentre in una
giornata di sole sta seguendo in autostrada il carro mortuario che trasporta la madre nell’ultimo
viaggio verso un cimitero lontano, si sorprende a
chiedersi di che cosa stiano parlando i due autisti sul furgone: “Qualunque fosse l’argomento era
l’ultimo discorso umano – osserva –, le ultime
parole di vita che mia mamma poteva udire. Che
cosa brutta, quindi, che nel mondo da lei tanto
amato le ultime voci fossero quelle di due estranei
e non quelle dei figli”.
La riflessione porta lo scrittore a ripensare a
quanto poco avesse tenuto compagnia alla mamma negli ultimi tempi: “E sentii quella punta
dolorosa nel mezzo del petto che abitualmente si
chiama rimorso”.
Uscendo come ogni mattina di casa per recarsi al
giornale, faceva due o tre passi nel corridoio, allorché lo raggiungeva la voce della mamma dal suo
letto di dolore: “Ci sei a pranzo? Quanto innocente
e grande, e nello stesso tempo piccolo, desiderio
c’era in quella domanda! – osserva lo scrittore.
Non chiedeva, non pretendeva, domandava soltanto un’informazione. Ma io avevo appuntamenti cretini, avevo ragazze che non mi volevano bene
e che in fondo se ne fregavano altamente di me.
E l’idea di tornare nella casa triste, avvelenata
dalla vecchiaia e dalla malattia, contaminata già
dalla morte, mi repelleva. Io ero il figlio, egoista
come sanno esserlo soltanto i figli. Idiota, delinquente che ero, mentre il costrutto della mia stessa
vita, il mio vero sostegno, l’unica creatura capace di
comprendermi e di amarmi, l’unico cuore capace
di sanguinare per me (e non ne avrei trovati altri
mai fossi campato trecento anni) stava morendo.
Ma nel mio egoismo di figlio mi rifiutavo di capire
quanto bene le volessi. E adesso come ultima porzione di mondo, ecco le chiacchiere, le barzellette,
le risate dei due autisti sconosciuti, l’ultimo dono
che le concedeva la vita”.
Pur nella tristezza che ispira il racconto, pur
nell’egoismo dichiarato del protagonista, non si
può non vedere lo specialissimo rapporto affettivo
che lega madre e figlio, un “legame ferreo” senza
eguali in natura.
“Il Chirone” ha giustamente scelto come partner per la quarta edizione l’Associazione Italiana
per la Mamma, che tra le varie finalità, ha quella
di “sostenere le mamme per ottenere una diffusione di valori morali garantendo ai figli una qualità di vita migliore”.
Orbene, tra i tanti valori morali che la buona mamma impartisce al figlio, è certamente il
rispetto della salute (anche orale) da cui scaturisce
una miglior qualità di vita, non solo da un punto
di vista morale, ma anche di benessere fisico.
m.boc
Nell’ambito del Congresso si svolgerà anche un percorso di prevenzione a cura dei Docenti del Dipartimento, diretto dalla Prof. Antonella
Polimeni che ospita il Congresso.
L’iscrizione online è gratuita.
Per informazioni:
www.accademiailchirone.it - [email protected]
Speciale Meeting & Congressi 25
Italian Edition
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
La Sicoi a congresso a Milano sul come
quando e perché usare una tecnica chirurgica
Alcuni mesi orsono il Presidente della Sicoi (Società
italiana di chirurgia orale e
implantare), Andrea Bianchi,
presentava il nuovo Direttivo
informando di cogliere l’occasione del 20° anniversario della
Società per dare un indirizzo
speciale alla formazione e agli
incontri 2011-2012, ovvero organizzare incontri monotematici
tipo “Consensus Conference”.
L’intento nasceva dall’esigenza
di fornire ai colleghi linee guida terapeutiche in risposta agli
interessi manifestati dai soci e
dai partecipanti agli eventi Sicoi.
Il corso di Cavaion di gennaio
sulle perimplantiti e quello di
Rimini sul trattamento implantare del paziente edentulo sono
una prima importante risposta
positiva a questa scelta.
Parlando ora del futuro prossimo, ovvero del Congresso
internazionale (Milano, Mariott Hotel, 7-8 ottobre) dal titolo
“Consensus conference sul trattamento dei siti atrofici: come,
quando e perché utilizzare una
tecnica chirurgica” si prefigura
come un modello monotematico su problematiche di ampia
diffusione, perdita dell’osso,
chirurgia perimplantare e tecniche rigenerative. Focalizzando l’attenzione sulle procedure
più indicate per ogni specifico
difetto osseo, l’argomento verrà
affrontato dai massimi esperti
nazionali e internazionali, analizzando tecniche rigenerative
mediante blocchi ossei e membrane e procedure più innovative sull’utilizzo delle staminali.
Dalla lettura dei titoli e degli
autori delle relazioni possiamo
dire che l’argomento è sviscerato in modo esaustivo. L’intento
è di fornire lo stato dell’arte o
indicazioni cliniche, quasi linee
guida, che forniscano conoscenze specifiche atte a formulare il
corretto piano di trattamento.
Dalla presentazione di Andrea
Bianchi (vedi brochure allegata e visita il sito www.sicoi.
it) si evince che le due giornate
sapranno fornire sicuramente
la necessaria conoscenza dello
state dell’arte, il bagaglio scientifico. ma soprattutto forniranno agli operatori le conoscenze
e le indicazioni necessarie per
formulare un adeguato piano di
trattamento al paziente edentulo che prima della riabilitazione
implanto-protesica necessita di
ricostruire l’osso perduto in un
tempo chirurgico, prima di procedere al posizionamento.
L’obiettivo del Congresso
internazionale di Milano è dunque di individuare e illustrare le
tecniche chirurgiche maggiormente prevedibili in relazione
alla tipologia dell’atrofia ossea,
ma anche fornire strumenti
per valutare il miglior rapporto
costi-benefici nella salvaguardia dell’interesse e della salute
del paziente che rimane il focus.
Conoscere le procedure tradizionali è inoltre fondamentale per
affrontare e decidere circa l’utilizzo di procedure innovative
quali le cellule staminali.
Le nostre testate sono promotrici di (in)formazioni per tutti
gli studi dentistici generici e
specialistici. Ci fa piacere che
Sicoi con questo Congresso rivolga l’invito a tutti i dentisti che si
interessino in primis della parte
chirurgica o che venga delegata
a collaboratori. Tra gli operatori
coinvolti ad hoc c’è la sessione
parallela dedicata agli igienisti
dentali. Anche qui il tema del
ruolo dell’igiene nella chirurgia
e nella terapia implantare è sviscerato sotto tanti punti di vista
e scuole diverse. Quant’è importante la preparazione dell’igienista per la salvaguardia e il
successo del trattamento pre e
implantare? Nell’esprimere i
nostri complimenti per il coinvolgimento di così tanti relatori
di fama mondiale, auguriamo
all’evento il meritato successo.
Patrizia Gatto
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di nuova generazione.
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predicibilità e sicurezza
del trattamento.
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26 Speciale Meeting & Congressi
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Italian Edition
I mille buoni motivi per partecipare a Liegi
al Corso di chirurgia di Grivet e Carlier
Perché organizzare un congresso e un corso di chirurgia
implantologica avanzata con
dissezione anatomica della bocca e piezochirurgia all’Istituto
di Anatomia dell’Università di
Liegi, patrocinato dall’Università di Torino e diretto da Luigi
Grivet Brancot e da Alain Carlier? Perché partecipare proprio
a “questo” corso, con la miriade
di proposte rivolte a professionisti in cerca di quel “non so che”
per rendere più efficace la pratica clinica quotidiana? Vediamo.
Liegi, capitale della Vallonia,
figlia della Mosa, terzo fiume
d’Europa cui la città deve la sua
esistenza e prosperità economica, ha uno charme tutto particolare.
Scrisse Victor Hugo: “In nessun altro luogo ho mai visto al
contempo un così originale e
tenebrosamente affascinante
splendore delle composizioni
architettoniche”.
L’evento è inserito all’interno,
nel verde di un vasto complesso
universitario di ricovero e cura;
l’Istituto di Anatomia consta di
una sala settoria attrezzata con
Veduta della città di Liegi, Belgio.
12 tavoli da dissezione e schermi
video per seguire l’intervento
eseguito dal docente e ripeterlo
dopo sul preparato anatomico.
Dove�1�0�0sta la differenza? A mio
parere nel contesto emotivo ed
esperienzale.
�9�5
Essere se stessi e sviluppare
consapevolezza
è il primo pas�7�5
so da compiere per sfruttare al
meglio le capacità. Ecco il principio che ho ricevuto dal corso.
�2�5
La qualità
della semplificazione dei casi complessi, mediante
�5
impianti
elettrosaldati fra loro,
è stata una rivelazione pari alla
�0
scoperta
di un nuovo “modus
operandi”.
Grazie, quindi, a Loris Gaspari e a Franco Olivieri. O scoprire
(grazie a Carlo Maria Soardi e a
Giampaolo Avanzino) tecniche
alternative al grande rialzo di
seno mascellare, eseguite per
via crestale. Per molti è stata la
scoperta dell’alternativa.
Abbiamo visto l’importanza
dell’occlusione e la coerenza ed
eseguibilità del carico immediato, dando un calcio alle remore
e alla paura d’insuccesso (grazie
ad Aldo Santomauro e Sergio
Scali). Abbiamo potuto scoprire (grazie a Riccardo Rizzo e a
Fulvio Garretto) che applicazioni chirurgiche innovative
nell’ambito ortodontico, quali
il movimento microchirurgicamente indotto con la tecnica
piezochirurgica, sono ancora da
considerarsi sperimentali, per
costi e benefici sui tessuti ossei e
parodontali, rispetto ai risultati
ottenibili con le tecniche ortodontiche tradizionali.
Grazie a Giampiero Cordioli
abbiamo potuto riflettere sulle
gravi atrofie ossee sulle competenze diversificate in base
alle problematiche e quindi
sviluppare più spesso un lavoro
d’équipe. Utilizzare con semplicità e rapidità (grazie a Ezio
Zandanel) gli innesti di emoderivati, il che porterà ad ottenere
una risposta biologica migliore
e un evidente risparmio in termini di costi puri, a vantaggio
dei pazienti.
Un tutor per ogni coppia di
corsisti e una postazione dotata di fisiodispenser, unità per
la piezochirurgia e saldatrice
intraorale, il tutto collocato in
�1�0�0
un’atmosfera
coinvolgente creata ad hoc da Grivet, assistito da
�9�5
Angelo
Del Pero (un veterano),
che ha fatto vivere un’esperien�7�5
za unica
(anche per chi aveva
già partecipato a corsi di anatomia chirurgica su cadavere).
La giornata full immersion
�2�5 con una lezione di Alain
inizia
Carlier, direttore dell’istituto,
�5
sull’anatomia
topografica delle
regioni della faccia e del collo,
�0
tramite
l’ausilio di un preparato
anatomico fresco.
DT
�C�R�A�N�E�X��3�D��2�1�0��x��2�9�7
�v�e�n�e�r�d� � ��6��m�a�g�g�i�o��2�0�1�1��1�6�.�2�9�.�0�1
pagina 27
Speciale Meeting & Congressi 27
Italian Edition
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Corso pratico di chirurgia avanzata e tecniche
implantari con dissezione anatomica della bocca
Riccardo Rizzo, odontoiatra partecipante al corso svoltosi dal 19
al 21 maggio all’Istituto di Anatomia di Liegi, esprime le sue
impressioni in questo breve articolo. Un primo giudizio sul Corso
di chirurgia avanzata su preparati
anatomici umani freschi, svoltosi
dal 19 al 21 maggio all’Istituto di
Anatomia di Liegi, va all’organizzazione: puntuale, animata da
rigore e stretta aderenza ai tempi
DT
pagina 26
Subito dopo si dà il via alla
pratica operatoria, con criteri di
scelta rispetto agli interventi da
eseguirsi, dettati da Grivet.
Si parte con la split crest del
mascellare superiore utilizzando sia il piezosurgery sia gli
espansori e, infine, gli impianti endossei forniti dalla ditta
sponsorizzatrice l’evento; per
proseguire con il rialzo di seno
mascellare per via crestale e
la verifica dell’integrità della membrana tramite apertura della breccia ossea laterale
e scollamento. Si continua in
mandibola con l’esposizione dei
forami mentonieri, la messa
in sicurezza del nervo, e l’applicazione di impianti inseriti
intraforamen scherzosamente
definiti “monolitici” (impianto e abutment in pezzo unico)
stabilizzati con la saldatrice
intraorale. Per molti vedere dal
vivo ciò che si è studiato solo sui
libri è stata un’occasione unica
per usufruire di siti anatomici
poco praticati nel timore di creare lesioni. Sebbene si tratti di
un corso di chirurgia avanzata,
le nozioni chirurgiche e anatomiche di base sono in grado di
far progredire anche i professionisti meno esperti. Sbalorditivo
riuscire ad ottenere innesti ossei
per compensare i deficit orizzontali e verticali direttamente dal
cavo orale, utilizzando la branca
montante della mandibola e la
sinfisi o il tuber con uso della
chirurgia piezoelettrica che rende sicuro e semplice il prelievo.
Anche esperire tecniche di
chirurgia “over size”, quali la
traslocazione dell’alveolare inferiore con esposizione del canale
dall’origine al foramen, o localizzare e scheletrizzare il nervo
e l’arteria linguale o ricercare il
punto di partenza e di arrivo dei
nervi incisali inferiori spesso
misconosciuti, non è solo pratica
“a perdere”, ma vuol dire creare
confidenza, fiducia in sé e libertà
d’azione in territori off limits.
Il giorno dopo Stefano Torti,
chirurgo maxillo-facciale, esegue una Lefort con evidenziazione del processo piriforme,
dell’arteria palatina superiore,
del forame naso-palatino, mentre gli altri colleghi continuano
a inserire impianti in siti post
estrattivi o complessi. Seguirà
la discussione dei casi esaminati con dubbi e annotazioni sulle
metodiche e nuove opportunità
di ricerca.
Amerigo Giacalone
prestabiliti (dalla sveglia mattutina alla cena serale), con spostamenti collegiali e bus riservato, di
intensità tale da sfruttare al massimo i tempi e favorire il contatto tra discenti e tutor. Di elevata
qualità, provenienti dall’Accademia e dalla clinica hanno condiviso tutta la giornata, spalla a
spalla, coi partecipanti al corso,
aiutandoli ad addentrarsi nelle
tecniche chirurgiche, mostrate
dapprima in diretta sugli schermi
video dei tavoli settori, e mettendo così a proprio agio un gruppo
all’inizio assai eterogeneo. Mentre la lezione di anatomia di Luigi
Grivet Brancot, professore a contratto dell’Università degli Studi
di Torino, è stata improntata su
quel che realmente serve alla pratica quotidiana dell’odontoiatria,
Alain Carlier, dell’Università di
Liegi, ha tenuto una magistrale
lezione di dissezione su preparato anatomico umano. Le lezioni hanno spaziato dal semplice
impianto ai rialzi di seno con le
tecniche più svariate, agli innesti
nei mascellari atrofici con tecniche di chirurgia maxillo-facciale, alla piezochirurgia estesa ai
movimenti ortodontici chirurgicamente assistiti. A conclusione
della “tre giorni di Liegi” le relazioni, da quelle più essenzialmente cliniche, di grande efficacia,
alle più argomentate dal punto di
vista teorico e pratico.
Riccardo Rizzo
28 Speciale Meeting & Congressi
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Italian Edition
A scuola
di tecnologia digitale
V Congresso
Simplant Academy
La prevenzione dell’errore chirurgico non è solo una necessità,
ma materia di interesse e approfondimento
Si è tenuta il 28 maggio a
Genova, presso la cornice prestigiosa del Centro di Biotecnologie Avanzate dell’Ospedale
San Martino della stessa città,
la V edizione del “Convegno
Nazionale Simplant Academy”.
L’evento si è concentrato sulla
prevenzione dell’errore chirurgico, argomento di rilievo e
quanto mai in primo piano in
un mondo, quello della chirurgia guidata 3D, che rappresenta
oggi una realtà affermata. Sta
crescendo, infatti, nella comunità dei SimPlant User, l’interesse ad avere accesso a tutte le
risorse possibili per raggiungere risultati di sempre maggiore
eccellenza nell’ambito chirurgico: dal software di chirurgia
guidata, alla formazione avanzata; dall’approfondimento dei
protocolli di lavoro alla condivisione delle proprie esperienze. A questo proposito sono
state presentate delle risorse
Internet a disposizione di tutti:
www.simplantacademy.org per
la condivisione delle esperienze
cliniche e www.dentalplanit.
com per l’identificazione dei
centri radiologici accreditati.
E proprio al confronto e
all’approfondimento Materialise Dental Italia ha dedicato
questa V edizione del tradizionale convegno annuale che ha
visto Presidente del Convegno
il dottor Guido Schiroli; chairman i professori Paolo Pera e
Stefano Benedicenti e in qualità di moderatori i dottori Sandro Fabbro, Corrado Gazzerro e
l’Odt. Bruno Scarfò.
Molti i temi degli interventi:
l’importanza della dima radiologica per la finalizzazione
protesica (Odt Uli Hauschild);
limiti e vantaggi di TC e Cone
Beam (Dr. Gino Carnazza); chirurgia guidata nei settori estetici (Dr. Riccardo Scaringi); il
protocollo di carico immediato con il software di chirurgia guidata (Dr. Angelo Sisti);
un’opzione “entry level” alla
chirurgia guidata attraverso
l’uso della dima monoimpianto (Dr. Armando Ponzi);l’uso
della chirurgia guidata nelle
ricostruzioni ossee (Dr. Marco
Rinaldi); l’approccio diagnostico multidisciplinare implantologo-ortodontista “Total Face
Approach™” nel paziente
edentulo (Dr.ssa Giovanna Perrotti). Per la Materialise Dental, il signor Daniele Monateri
ha presentato le caratteristiche
della nuova versione SimPlant
2011. Il Convegno si è chiuso
con la sessione orale dei Poster,
con la presentazione dei casi
di riabilitazione protesica dei
dottori Fabio Maltese, Roberto Tomezzoli, Andrea Fincato,
Edward J. Mora, Alessandro
Rossi, Manlio Curti e Gianluigi Telara. Al termine
dell’evento, Guido Schiroli ha
affermato: “Tutti i relatori
hanno presentato del materiale ottimo e da una analisi
complessiva ritengo che il partecipante possa aver tratto una
visione coesiva e concretamente formativa. La tavola rotonda
è stata realmente costruttiva
in quanto sono stati presentati
diversi spunti di riflessione”.
Tutti soddisfatti dunque, ma
Materialise Dental Italia non
si ferma qui. Sono già in programma in diverse città italiane gli “Study Club”, incontri
dedicati alla “Daily Dentistry” e aperti a tutti, sulla scia
del carattere di condivisione
e confronto che ha animato
questa edizione del Convegno.
Le città ospitanti sono Genova
(17 giugno), Roma (25 giugno),
Milano (1 luglio), Bologna (2
luglio) e Padova (8 luglio).
Per informazioni: Materialise
Dental - Tel.: 06.32803466
Anche in odontoiatria, l’utilizzo delle tecnologie digitali costituisce un indubbio
vantaggio da diversi punti di
vista.
In particolare, le tecniche
di ripresa fotografica e video,
supportate dall’analisi computerizzata, permettono di ottimizzare la fase diagnostica.
In questo ambito, il Digital
Smile Design si propone come
un nuovo protocollo diagnostico che, avvalendosi di un
esame fotografico e video del
paziente, con successiva elaborazione al computer, permette
di eseguire un’analisi estetica
e una programmazione precisa e multidisciplinare del piano di trattamento.
Il Digital Smile Design permette di interagire in modo
molto efficace con il paziente
e con tutto il team coinvolto
nel piano di trattamento. Per
approfondire le dinamiche
operative di questo nuovo protocollo, Nobel Biocare propone un corso di due giorni che
si terrà a Firenze dal 9 al 10
settembre 2011.
Con relatori il dottor Andrea
Ricci e l’architetto Livio
CORSO BASE TEORICO-PRATICO-CLINICO
DI ORTODONZIA
Date incontri
Obiettivi del Corso
I Incontro
11-12 febbraio 2012
II Incontro 9-10 marzo 2012
III Incontro 13-14 aprile 2012
IV Incontro 11-12 maggio 2012
V Incontro 8-9 giugno 2012
VI Incontro 21-22 settembre 2012
VII Incontro 26-27 ottobre 2012
VIII Incontro 23-24 novembre 2012
In questo momento di grandi
cambiamenti in Ortodonzia, un
Corso base deve partire dai concetti storici, discutendone la validità, e stimolare la partecipazione
attiva dei corsisti nella discussione e nell’impostazione del piano
terapeutico dei casi presentati
dal relatore. Inoltre, si deve dare
importanza alla parte pratica su
typodont e su paziente, per impadronirsi delle procedure manuali
necessarie al raggiungimento del
risultato atteso.
Relatore
Dr. Nunzio Cirulli
I posti a disposizione sono 15 e le domande
verranno accettate in ordine di arrivo.
SEDE DEL CORSO
Centri Odontoiatrici Specialistici
Piazza Europa, 11 - Bari
Non esitare a chiedere informazioni,
programma dettagliato, costi, crediti ECM
[email protected]
w w w.centriodontoiatrici.com
Yoshinaga, il corso approfondirà le tecniche di fotografia
e di ripresa video, descrivendo
le impostazioni e la calibrazione dei colori della macchina
fotografica e della telecamera, dalle nozioni più semplici
a quelle più sofisticate.
Inoltre, esaminerà in dettaglio le tecniche più idonee
per esami fotografici e video
di grande impatto al fine di
documentare i casi clinici in
modo completo e professionale. Parte integrante del corso
saranno anche la descrizione
del protocollo di gestione delle foto e dei video – dalla loro
acquisizione, fino all’archiviazione e backup – e l’analisi
di tutti gli strumenti dei software utilizzati per eseguire
con facilità il Digital Smile
Design.
Per le sue caratteristiche, il
corso si rivolge a tutti coloro
che desiderano approfondire
l’utilizzo delle tecnologie digitali per documentare i propri
casi in modo standardizzato
e che intendono avvalersi dei
vantaggi offerti dal protocollo
del Digital Smile Design per
la pianificazione del caso e la
sua presentazione al paziente
con una comunicazione visiva
degli obiettivi e la previsualizzazione del risultato finale.
Per informazioni e iscrizioni,
è possibile contattare la segreteria organizzativa:
Francesca Radaelli
Tel.: 039.6836263
E-mail: francesca.radaelli@
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Parco Tecnologico
ENERGY PARK
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Via Monza 7/a
20871 Vimercate (MB)
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Speciale Meeting & Congressi 29
Italian Edition
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Premium Day: dal nome di un impianto
a un congresso dall’anima duplice
Se si vuole giudicare la riuscita di un Congresso, si parla solitamente di numeri e di qualità,
circostanze sicuramente presenti
entrambe al IX Premium Day
della Sweden & Martina svoltosi
dal 9 all’11 giugno ad Abano (il
Congresso) e a Due Carrare (la
serata di gala). Il numero, innanzitutto, impressiona. Perché, dati
i tempi e visto che si tratta di un
evento pur sempre organizzato da un’Azienda privata, mille
partecipanti sono cifra che colpisce. Così come ha impressionato
vederli tutti insieme appassionatamente nella tensostruttura che
ospitava il Galà, in una serata
frizzante grazie alle delizie di
un buffet raffinato e al contagio
canterino di Umberto Smaila.
A provocare la “carica dei mille” al Teatro di Abano, dove una
trentina di relatori si sono alternati per la “tre giorni implantoprotesica” è stato il richiamo
esercitato dalla loro valentia. Ma
anche, e non poco, un’organizzazione minuziosa in un clima di
accoglienza efficiente che gratifica chi la riceve e qualifica chi la
eroga. Chi scrive ha potuto saggiare da vicino queste qualità,
perché districarsi tra tanti relatori e un migliaio di partecipanti
non è affatto facile. Due i primi
protagonisti dell’evento: Sandro
Martina, il Patron, che si muoveva compiaciuto tra i suoi mille ospiti, e Ugo Covani, ideatore
del Premium oltreché animatore
scientifico e coordinatore. Fu lui
nel 1997 a suggerirgli un evento
che qualificasse culturalmente,
e non solo produttivamente, la
Sweden, dandogli il nome di un
impianto prodotto dall’Azienda.
Sostenuta da Gianfranco Parenti, esponente di spicco della Sweden in Spagna, l’idea prese corpo
nel giugno dell’anno successivo
a Montecatini dove si svolse il
primo Premium Day presentato
dallo stesso Covani “in veste di
valletta”, come dice di sé scherzando, oltreché di coordinatore
scientifico. La formula come
noto, ha attecchito. In seguito
all’“esplosione” [Covani la definisce così, Ndr] della Sweden
nell’endodonzia, il Premium ha
assunto una frequenza alternata:
un anno implantologia, l’anno
dopo endodonzia, il cui coordinatore scientifico è Vinio Malagnino. “Le relazioni presentate, tutte
di ottimo livello e orientate solitamente alla clinica – commenta
Covani – hanno dato spunto a
un notevole arricchimento professionale”. Un ulteriore segno di
successo, se mai ce ne fosse bisogno, è l’arrivo di questa che non
è più una festa privata, se mai lo
è stata, di rappresentanze straniere, anche dall’Oriente, dove
la Sweden si sta espandendo alla
conquista di nuovi mercati.
m.boc
30 Speciale Meeting & Congressi
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Italian Edition
XIX Congresso Nazionale Aie
Il XIX Congresso Nazionale dell’Accademia Italiana
di Endodonzia (AIE) si terrà da giovedì 29 settembre
a sabato 1 ottobre al Palazzo dei Congressi di Montecatini, e quest’anno sarà focalizzato sul tema della
gestione odontoiatrica del paziente traumatizzato. Un
tema molto specifico, che verrà affrontato in ottica
multidisciplinare, fornendo ai partecipanti le indicazioni cliniche più aggiornate per il trattamento di
questi pazienti.
“La scelta di questo argomento vuole soddisfare l’esigenza del dentista generico di fare chiarezza
in merito all’approccio clinico più idoneo da tenere
quando si trovi dinnanzi a un trauma dentale, evitando errori che lo possano anche esporre a conseguenze
di tipo medico-legale”, spiega Federica Fonzar, presidente Aie.
I relatori più esperti in questo ambito affronteranno
la diagnosi e la gestione delle complicanze immediate,
come la frattura semplice o complicata della corona, la
lussazione o l’avulsione dell’elemento, per poi valutare
gli aspetti diagnostici e clinici delle complicanze tardive, come la necrosi pulpare, i riassorbimenti interni,
esterni e l’anchilosi. Ai relatori verranno poste alcune
domande per avere risposta ai quesiti più frequenti,
al fine di fare chiarezza sulla scelta terapeutica più
idonea per ogni singolo quadro clinico in relazione alle caratteristiche del paziente, inclusa l’opzione
implantare. “Spero che l’impostazione del congresso
interpreti l’esigenza della maggioranza dei partecipanti, ossia l’apprendimento di concetti clinici pratici
utili a risolvere i dubbi nel confronto quotidiano con
il paziente”, si augura Federica Fonzar.
Il Congresso godrà del patrocinio dell’Associazione
igienisti dentali italiani (Aidi), a conferma del ruolo
centrale dell’igienista nel monitoraggio del paziente e,
quindi, nella possibilità di intercettare tempestivamen-
te le complicanze tardive, come verrà spiegato in una
relazione del congresso dedicata proprio a questo tema.
I corsi precongressuali
La giornata di giovedì sarà dedicata ai corsi pratici
precongressuali.
Le emergenze mediche nello Studio odontoiatrico
saranno il tema del primo corso, che farà anzitutto
una panoramica dei dati della letteratura. “Sebbene
si tratti di eventi piuttosto rari, i numeri ci dicono
che almeno una volta nella carriera di un odontoiatra
è possibile andare incontro a un’emergenza in studio,
e saperla gestire con prontezza può fare la differenza per il paziente”, spiega la d.ssa Lugano, medico
anestesista e relatore del corso. Spesso l’emergenza è
correlabile non all’azione diretta dell’odontoiatra, ma
legata alle patologie pregresse del paziente, magari
esacerbate dallo stress legato alla procedura. Lo scopo del corso consiste allora nel fornire gli elementi
che permettano di identificare i pazienti a rischio su
semplici dati anamnestici e obiettivi, per inquadrare la gravità della situazione di emergenza e attuare
semplici linee di gestione delle più comuni emergenze
che si presentano in studio, non ultime le manovre
salvavita in caso di arresto cardiocircolatorio. Il corso
prevede una parte pratica per un numero limitato di
partecipanti sulle manovre di soccorso, incluso l’uso
di un defibrillatore.
In parallelo si terranno alcuni corsi sulla sagomatura
del canale. I corsi sulle tecniche di sagomatura dei canali radicolari con Mtwo e con i nuovi strumenti Reciproc One File Endo e Wave One prevedono una parte
teorica seguita da una parte pratica. Nella prima parte
verranno descritte le caratteristiche fisiche e meccaniche degli strumenti, le sequenze operative modulate in
funzione delle diverse morfologie canalari.
Verranno mostrati i risultati clinici e forniti i consigli pratici per il loro utilizzo. Durante il corso ai partecipanti verrà fornito il materiale utile per mettere
subito in pratica, sotto la guida del relatore, gli insegnamenti ricevuti durante la parte teorica, lavorando
su simulatori.
Per informazioni:
e20 srl
Tel.: 010.5960362 - Fax: 010.5370882
[email protected] - www.e20srl.com
www.accademiaitalianaendodonzia.it
[email protected]
Tel.: 0331.686222
XXIV Congresso AIG: “Metodiche a confronto”
L’Associazione Italiana di
Gnatologia organizza nei giorni
21-22 ottobre, presso la prestigiosa sede della Dental School
Lingotto dell’Università di Torino, il suo XXIV Congresso dal
titolo “Metodiche a confronto”.
La manifestazione è rivolta a tutti gli specialisti che si
occupano delle metodiche riabilitative in modo diretto e ai
colleghi che vogliono arricchirsi
culturalmente.
Il confronto fra le varie metodiche sarà aperto e intellettualmente onesto, tra le diverse
scuole gnatologiche, e scevro da
qualunque pregiudizio scientifico o di appartenenza dottrinale.
I vari Relatori, Odontoiatri
e Odontotecnici esporranno
le loro tecniche di riferimento, diagnostiche e riabilitative
dell’apparato stomatognatico,
confrontandosi durante le tavole rotonde che saranno allestite
nella trattazione.
I
numerosi
argomenti,
dall’Elettromiografia, all’Axiografia-Condilografia,
dalla
Pedana posturo-stabilometrica
al T-scan, dalla Cefalometria
all’Imaging radiologica, dalla
Chirurgia ortognatica-implantare strumentalmente assistita
all’Implantoprotesi guidata a
carico immediato, dai sistemi Cad/Cam agli articolatori,
soddisferanno certamente le
esigenze e gli appetiti di tutti i
partecipanti sia Odontoiatri che
Odontotecni.
Saranno presenti relatori di
fama Nazionale e Internazionale e numerosa sarà la rappresentanza della Scuola di Torino.
Il giorno precedente il Congresso (giovedì 20) si svolgerà
in altra sede, sempre a Torino,
(via Saluzzo, 59) un Corso Precongressuale monotematico che
tratterà il tema “La Progetta-
zione Gnatologica in Protesi
Totale”, sicuri di suscitare l’interesse degli Odontotecnici, ma
soprattutto dei giovani Colleghi.
Il corso sarà tenuto dai dottori
Roberto Masnata ed Eugenio
Tanteri. Sul sito web dell’AIG
(www.aignatologia.it) troverete
tutte le indicazioni per partecipare a questo importante evento
culturale.
Angelo Bracco,
Presidente AIG
Associazione Italiana Gnatologia
XXIV Congresso - Evento accreditato ECM
“Metodiche Strumentali a Confronto”
Giovedì 20 ottobre 2011: Corso precongressuale “Protesi Totale”
Venerdì 21 - Sabato 22 Ottobre: Congresso
Anticipiamo la presenza di
Prof. C. Avril, Dott. G.P.
Bianchi, Prof. S.D. Bianchi,
Prof. L. Bortolotti, Prof. P.
Bracco, Dott. A. Busato, Prof.
M. Cardonnet (Francia), Dott.
T. Castroflorio, Prof. C. Debernardi, Dott. G. Frongia, Sig.
G. Garotti, Dott. I. Lendaro,
Dott. M. Reverdito, Dott. G.
Slavicek (Austria), Dott. G.
Stefanelli, Dott. E. Tanteri,
Dott.ssa P. Toscano, Dott. E.
Zaffuto.
Argomenti trattati
Ortodonzia nei pazienti disfunzionali
Implantoprotesi guidata a carico immediato
Chirurgia ortognatica implantare strumetalmente assistita
Diagnosi ATM nelle terapie odontoiatriche
3D Imaging
Cefalometria nei disordini cranio-mandibolari
Kinesiografia
Axiografie a confronto
Metodica SAM
Condilografia: strategie diagnostiche
Nuovi trend elettromiografici
Metodica Cad/Cam
La pedana posturo-stabilometrica
Inizio lavori
Il XXIV Congresso AIG si
svolgerà presso la Dental School
Lingotto - Via Nizza, 260 Torino
Ore 9:00
Sedi delle manifestazioni
Corso precongressuale di Protesi Totale si svolgerà presso:
Deposito Dentale Giordana - Via Saluzzo, 59 - Torino
Speciale Meeting & Congressi 31
Italian Edition
Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011
Infopoint
4° INTERNATIONAL MEETING ACCADEMIA “IL CHIRONE”
Piccoli sorrisi:
dalla mamma al bambino
- Data: 16-17 settembre
- Dove: Dipartimento
di Scienze
Odontostomatologiche
e Maxillo Facciali
Università di Roma
“Sapienza” -Via Caserta 6
Roma
- Contatti: Meeting Planner srl
- Tel.: 080.9905360
- Fax: 080.2140203
- E-mail: info@
meeting-planner.it
- Web: www.meeting-planner.it
XI EDIZIONE INCONTRI
BIOPHARM
“Sindrome orale allergica”
- Data: 20 settembre - ore 20.30
- Dove: Aula Magna Clinica
del lavoro “Luigi Devoto”
V. Commenda 10 - Milano
- Contatti: Biopharm
- Tel.: 800418110
14° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI TERAPIA
IMPLANTARE BIOMET 3i
- Data: 23-25 settembre
- Dove: Palazzo della Gran
Guardia, Verona
- Contatti: Biomax spa
- Tel.: 0444.913410
- Fax: 0444.913695
- E-mail: [email protected]
XXI GIORNATE ODONTOIATRICHE DAUNE
La sopravvivenza del dente
parodontale compromesso.
I come,quando e perché nel
rispetto dei principi etici e deontologici
- Data: 30 settembre - 1 ottobre
- Dove: Foggia
- Contatti: dott.ssa Rosanna
Marella
- Tel.: 0881.718031
- Fax: 0881.718070
- E-mail: uffici.odontoiatri@
omceofg.it
CONGRESSO
FORESTADENT DI TECNICA
LINGUALE DIRETTA
- Data: 1-2 ottobre
- Dove: Desenzano del Garda
- Contatti: Foresta Dental srl
- Tel.: 800829004
- Fax: 02.96752045
- E-mail: info@
tecnica chirurgica
- Data: 7-8 ottobre
- Dove: Hotel Marriot - Milano
- Contatti: Medicina Viva
- Tel.: 0521.290191
- Fax: 0521.291314
- E-mail: [email protected]
- Web: www.mvcongressi.it
ENDO TOUR:
CORSO TEORICO-PRATICO
Nuove generazioni di strumenti
NiTi wave one
- Date e dove:
8 ottobre, Brescia
15 ottobre, Bari
15 ottobre, Torino
5 novembre, Oristano
3 dicembre, Grosseto
- Contatti: Simit Dental
- Tel.: 0376.267832
- E-mail: education@
simitdental.it
PROTOCOLLI E LEMBI PER
GLI AUMENTI DI CRESTA
VERTICALI ED ORIZZONTALI NELLA MANDIBOLA
POSTERIORE
- Data: 10 ottobre
- Dove: Strudio Dentistico Nove
Archi – V. Irnerio, 41
Bologna
- Contatti: De Ore Biomaterials
- Tel.: 045.6020924
- E-mail: info@
deorematerials.com
XXX CONGRESSO INTERNAZIONALE AIOP
Ritorno al futuro. Riscoprire
i fondamentali nell’era della
tecnologia
- Data: 18-19 novembre
- Dove: Bologna
- Contatti: Promo Leader
Service Congressi
- Tel.: 055.2462201
- Fax: 055.2462270
- E-mail: aiop@
promoleader.com
EUROPA
DENTAL – EXPO
- Data: 26-29 settembre
- Dove: Mosca (Russia)
- Contatti: Dentalexpo
Maria Savchenkova
- Tel.: +7.495.9214069
- E-mail: International@
dental-expo.com
EMAA 2011
7th European Masters in Aesthetic & Anti-Aging Medicine
- Data: 30 settembre - 1 ottobre
- Dove: Palais des Congrès de
Paris (Francia)
- Contatti: Euromedicom
- Tel.: +33.(0).1.56837800
- Fax: +33.(0).1.56837805
EAO – 20th ANNUAL
SCIENTIFIC MEETING
- Data: 12-15 ottobre
- Dove: Atene (Grecia)
- Contatti: EAO c/o Colloquium
- Tel.: + 33.(0).1.44641515
- Fax: +33.(0).1.44641516
- E-mail: eao2011@
clq-group.com
DENTAL ISTAMBUL
- Data: 22-23 ottobre
- Dove: Grand Cevahir Hotel &
Convention Center
Istanbul (Turchia)
- E-mail: info@
dentlistambul.com
- Web: www.dentalistambul.
com
XXIII CONGRESSO INTERNAZIONALE ODONTOSTOMATOLOGICO
- Data: 4-5 novembre
- Dove: Sala Conferenze
Francois Blanc
Sporting D’Hiver
Monte-Carlo
- Contatti: Centro Culturale
Odontostomatologico
- Tel.: 011.544788
- Fax: 011.545001
- E-mail: [email protected]
RESTO DEL MONDO
THE 2nd ICAD 2012
- Data: 19-21 gennaio 2012
- Dove: Bangkok (Tailandia)
- Contatti: Euromedicom
- Tel.: +33.(0).1.56837800
- Fax: +33.(0).1.56837805
- E-mail: EMC@
antiageingevents.net
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Città _______________________________________Cap __________________ Prov. _______________________________________________
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SCRIVERE IN STAMPATELLO IL TESTO SPECIFICANDO NOME E COGNOME (O NOME DELLO STUDIO), INDIRIZZO E NUMERO DI TELEFONO.
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vi do il mio consenso per il trattamento dei dati sopra riportati.
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(Peri-implant defects management: limits and treatment options)
Diego CAPRI
Gestione dei casi complessi: razionale clinico per l'ottimizzazione della stabilità
implantare in base alla morfologia implantare e alla valutazione della dinamica
della forza di inserimento
(Challenging complex cases: evaluation of a better primary implant stability according
to implant morphology and torque insertion)
Henry SALAMA
Predicibilità e risultati estetici negli aumenti di volumi dei tessuti duri e molli
(Aesthetic and long-term results in hard and soft tissue regeneration)
Pausa e visita al salone espositivo
Gilberto SAMMARTINO
La ricostruzione ossea delle zone estetiche: management dei tessuti duri e molli
(Bone augmentation in the aesthetic areas: hard and soft tissues management)
Alberto REBAUDI
La chirurgia guidata come ausilio alla diagnosi e al trattamento corretto
delle creste atrofiche posteriori
(Computerized guided surgery in the diagnosis and treatment of severe ridge atrophy)
Discussione, verifica ECM e chiusura Convegno
Sessione Igienisti - Sabato, 8 Ottobre 2011
Saluto del Presidente Eletto SICOI Antonio Barone
Moderatori: Giampietro FARRONATO, Francesco VEDOVE
Marialice BOLDI – Clelia MAZZA
La centralità del paziente nella terapia implantare
(The centrality of the patient in implant therapy)
Coffee break
Annamaria GENOVESI
Congresso Internazionale
Igiene Implantare “customized”
(“Customized” implant hygiene)
Cerimonia di apertura Congresso Internazionale
Laura Antonia MARINO
Saluto del Presidente SICOI Andrea Edoardo Bianchi e delle Autorità
Moderatori: Franco SANTORO, Ugo COVANI
Roberto BRUSATI
L’innesto di osso autologo è da considerarsi ancora il gold standard
per la normalizzazione di un sito edentulo?
(Is the autogenous bone still the gold standard in the treatment of ridge atrophy?)
Adriano PIATTELLI
L’utilizzo dei biomateriali: quali e con che indicazioni possono dare risultati
predicibili? (Biomaterials: how can we have predictable results?)
Visita al salone espositivo durante il coffee break
Carlo TINTI
Rigenerazione ossea verticale: cosa possiamo dire dopo 15 anni di esperienza clinica
(Vertical bone augmentation: 15 years of clinical experience)
Massimo SIMION
Rigenerazione ossea e biomateriali. Stato dell’arte e future prospettive
(Bone regeneration and biomaterials. State of the art and future perspectives)
Prevenzione e impianti: una filosofia o una pratica clinica quotidiana?
(Implant maintenance: a philosophical idea or a daily clinical practice?)
Discussione e sospensione dei lavori
Pausa e visita al salone espositivo
Moderatori: Alfonso CAIAZZO, Jason MOTTA JONES
Gianna Maria NARDI
Criteri di successo nella terapia chirurgica: ruolo dell’igiene domiciliare
e professionale
(Success criteria for oral surgery: importance of professional and daily oral hygiene)
Elisabetta POLIZZI
Gestione del paziente implantare riabilitato in zirconia
(Patient’s management for implant supported zirconia rehabilitations)
Discussione e chiusura dei lavori
Major Sponsor
Publishing Sponsor
Discussione e sospensione dei lavori
Assemblea Soci Attivi
Divisione Editrice
Sabato, 8 Ottobre 2011
Moderatori: Roberto WEINSTEIN, Roberto Felice GRASSI
Eduardo ANITUA
Associazione tra PRGF e impianti corti nelle atrofie estreme
(PRGF and short implants in the treatment of severe ridge atrophy)
Henry SALAMA
Gestione dei tessuti molli con innesti di osso omologo
(Bone allograft and soft tissue management)
Stephen S.WALLACE
Quale tecnica e che materiale per il rialzo del pavimento del seno mascellare?
(What surgical technique and biomaterial in maxillary sinus augmentation?)
Fouad KHOURY
Innesti di osso autologo con prelievi endorali a scopo preimplantare
(Autogenous bone graft with intra-oral harvesting technique)
Karl-Ludwig ACKERMANN
Ruolo della distrazione ossea nell'area del sorriso
(Distraction osteogenesis in the anterior zone)
Discussione e sospensione dei lavori
Moderatori: Aldo Bruno GIANNÌ, Matteo CHIAPASCO
Carlo MANGANO
Biomateriali porosi e cellule staminali nella chirurgia ossea rigenerativa
(Mesenchymal stem cells and porous biomaterials for GBR)
Daniel WISMEIJER
Nuove soluzioni digitali per il trattamento implantare nel mascellare atrofico
(New digital solutions in the implant treatment of the atrophic maxilla)
Break
www.sicoi.it
Iscrizioni ed informazioni su:
Segreteria Delegata e Organizzativa SICOI
Tel. 0521.290191 [email protected]
www.mvcongressi.it