arlecchino servo di due padroni - Campus
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ARLECCHINO SERVO DI DUE PADRONI audio VIDEO audio video 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 ESERCIZI 38 39 40 esercizi Narratore – Un giorno il conte Anselmo espresse il desiderio di possedere un esemplare di “lampada eterna”: di quegli oggetti che gli antichi mettevano nelle tombe dei loro cari. Brighella allora corse all’osteria e cercò il suo amico Arlecchino. Brighella – Tu devi vestirti da armeno e poi verrai con me in casa del mio padrone con la vecchia lampada che ti detti l’altro giorno. Ci faremo dare diversi zecchini e ci spartiremo la somma… Bada però che dovrai parlare come un armeno. Arlecchino – Come faccio a parlare armeno se sono di Bergamo? Brighella – Attacca a tutte le parole un “ara” o un “ira”, e tutto andrà bene. Narratore – E così il giorno seguente, Arlecchino, col turbante, si presenta al conte, portando in mano la vecchia lampada arrugginita e ammaccata. Brighella – Signor conte, eccovi l’armeno. Arlecchino – Saludara, padrugna cara. Conte – Che cos’è che avete in mano? Arlecchino – Stara lampada eterna, trovata in Palamida de Gitto, in sepolcro Bartolomeo. Conte – Che diavolo dice? Io non lo capisco. Brighella – Aspettate: io capisco un po’ l’armeno. Dice che è una lampada eterna, trovata nelle Piramidi d’Egitto, nel sepolcro di Tolomeo. Conte – Ho capito… Quanto volete? Arlecchino – Vinta zecchina. Conte – Oh! È troppo. Se me la deste per dieci, forse la prenderei. Arlecchino – Non podira, non podira. Conte – Dopo tutto non è di una grande rarità… (Tra sé) La voglio, la voglio. Brighella – Volete che m’arrangi io? Lamacà, voleních, calabà? Conte (tra sé) – Che lingua curiosa! E Brighella la capisce… Brighella – Signor conte, l’affare è fatto. Quattordici zecchini. Conte (tra sé) – La prendo. (Forte) Galantuomo, quattordici zecchini? Se avete altra… rara… Arlecchino – Sì, portara, vegnira, imbrogliara. Conte – Che vuol dire imbrogliara? Brighella – Vuol i miei rispetti. SCHEDE Strumenti appdire: 1 Conte – Benissimo. Se ti imbrogliara mi, mi imbrogliara ti. Arlecchino – Mi imbrogliara ti, ma ti no imbrogliara mi. Saludara, padrugna cara.app 1 schede strumenti Carlo Goldoni, La bottega dell’antiquario, Signorelli 172 AUDIO pp. 172-173 audio video esercizi schede strumenti app 1 © Mondadori Education