LE RAGIONI DI UN ANNIVERSARIO
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LE RAGIONI DI UN ANNIVERSARIO
LE RAGIONI DI UN ANNIVERSARIO Quest’anno, il 3 dicembre, Medici con l’Africa Cuamm giunge ai 60 anni di attività. Trovarsi al compimento di sei interi, avventurosi decenni rende più forti attese e speranze. Forse perché, misurare il tempo in cifre tonde e simboliche fa percepire con maggiore intensità i traguardi raggiunti e le svolte da imprimere ancora al corso della storia. Davvero il 2010 può rappresentare un anno di straordinario rafforzamento. Nella consapevolezza di un passato ricco di esperienza e professionalità, e forti delle capacità programmatiche, gestionali e finanziarie cresciute negli ultimi anni, la ricorrenza del 60° anniversario potrà essere un grande stimolo per perseguire gli obiettivi di crescita e rilancio programmatico e di un reale e definitivo riconoscimento nazionale e internazionale. Queste alcune delle dimensioni trasversali alle diverse tappe dell’anno: 1. La ricostruzione della memoria, di una identità Vorremmo che i 60 anni fossero un momento speciale per affermare le nostre radici, la nostra identità. Pensiamo che l’identità di una persona come di un organismo, non è uguaglianza, non è fissità, non è mancanza di crescita. È svilupparsi nella propria individualità distinta, senza mutare i geni, senza staccarsi dalle radici, senza perdere le caratteristiche originali, pur variando nel tempo, adattando e aggiornando, alcuni attributi e modalità di espressione, per non diventare insignificanti e sterili. È una grande sfida per ogni istituzione. È la sfida che Medici con l'Africa Cuamm ha accettato e vive da 60 anni e non intende tradire per il futuro. 2. Il rilancio sul presente e il futuro di impegno Ricostruire tanti anni di cammino, i valori e le motivazioni che li hanno alimentati, è prezioso per guardare avanti, al futuro della nostra attività programmatica. Noi continuiamo a misurare in Africa, nei nostri paesi di intervento, una mortalità materna e infantile fra le peggiori al mondo. Troppe mamme, ancora, continuano a morire di parto in Africa e troppi bambini, se riescono a nascere, non sopravvivono. Per questo vogliamo che il traguardo dei 60 anni sia speso con ancora maggiore energia per il diritto che una mamma ha di far nascere il proprio figlio senza morirne e per quello di un bambino a nascere e a vivere sano. C'è bisogno di personale preparato, farmaci e strumenti di intervento, mezzi di comunicazione e trasporto, reti sanitarie collegate. Insomma un sistema sanitario che funzioni. 3. Perché: Mio fratello è africano Il filo conduttore di questa storia è l’impegno in prima persona a prendersi cura dell’Africa, ognuno secondo il suo particolare ingegno, chi in Africa e chi in Italia, nel proprio ambito di vita e di lavoro. Perché tutti, possiamo prenderci cura di quello che stiamo facendo nel pieno senso del termine, cioè attraverso le azioni necessarie per arrivare alla soluzione/guarigione dei problemi che ognuno è chiamato ad affrontare nel proprio ambito quotidiano. Rifiutiamo la tendenza a pensare che la cura sia sempre e solo responsabilità di qualcun altro (il medico/il superiore/i capi del mondo). Prendersi cura di quello che facciamo o non facciamo dipende prima di tutto da noi. In particolare, vogliamo si rafforzi l'impegno di Medici con l'Africa Cuamm nel campo dell'insegnamento e della promozione della salute globale, affinché gli operatori sanitari presenti e futuri possano assumere un approccio globale alla salute, sviluppare le competenze e abilità necessarie ad affrontare le sfide imposte dal mondo globalizzato, e svolgere l’importante funzione di moltiplicatori di informazione e di "avvocati per il diritto alla salute globale", in considerazione del loro ruolo professionale e sociale. Tale è la speciale possibilità data a chi è stato in Africa un giorno, un mese o alcuni anni o a chi per essa si impegna nelle retrovie: di avvicinare, chi lo circonda all’Africa e ai suoi popoli, attraverso una testimonianza che è quasi un dovere. 4. Dedicato ai giovani: Pensiamo talvolta ai giovani come a generazioni «che verranno»: esse in realtà sono già in mezzo a noi e da noi attendono segni di un passato verso il quale essere grati, di un presente aperto al domani, di un futuro possibile e che valga la pena di essere vissuto, a partire da qui e ora. Per questo dopo 60 anni di presenza in Africa, il messaggio deve arrivare ai giovani che ancora con forza, coraggio e abnegazione possono far proprio il motto: “Euntes curate infirmos” che animò la nascita di Medici con l’Africa Cuamm. È il desiderio di essere ancora capaci di coniugare tale spirito con l’accurata preparazione e l’alta professionalità che sono necessarie e indispensabili per poter veramente affermare di essere con l’Africa. LE TAPPE DELL’ANNO Questo cammino è insieme una promessa di impegno e a un'assunzione di responsabilità per un futuro carico di aspettative di miglioramento, soprattutto là dove la speranza è negata e non è in gioco solo il mero interesse personale, ma il futuro di intere generazioni. Un impegno che si gioca, concretamente, nel nostro presente di attivazione: 1. Mobilitazione per l’African Day, 25-30 maggio Nel 1960 17 colonie africane ottennero l’indipendenza, in un movimento di liberazione che in poco tempo, il 25 maggio 1963, portò alla creazione dell’organizzazione dell’Unità africana, cui aderirono 31 Stati. La data evoca questo processo, carico di speranze e di promesse, spesso non mantenute, ma su cui portare attenzione e impegno a favore dell’Africa, continente amico e forte quanto più saprà parlare con una voce sola. Azioni proposte : 30 maggio, mobilitazione nelle piazze e adesione alla campagna “Mio fratello è africano”. 25 maggio: Padova, Conferenza stampa di lancio Obiettivi: mettersi in gioco in modo coordinato per avere più forza nell’affrontare un clima sociale ostile all’Africa e condividere l’idea di una comune umanità al di là del colore della pelle. Target: mobilitazione della Rete di Medici con l’Africa Cuamm e dell’opinione pubblica italiana. 2. Festa dei volontari di Medici con l’Africa Cuamm in Italia e in Africa La vita di Medici con l’Africa Cuamm è resa possibile dal convergere di tante storie personali in una missione comune e condivisa. Il luogo di questo convenire è per tutti Padova, sede di Medici con l’Africa Cuamm, appuntamento dei tradizionali incontri di preparazione alla partenza e di formazione di quanti si abilitano a un impegno speciale per l’Africa. Azione: 20 giugno, incontro a Padova di tutti i volontari di Medici con l’Africa Cuamm, aperto alla città. Obiettivi: riconfermare le motivazioni di una magnifica avventura personale e comune e del lavoro attuale e futuro per l’Africa. Target: mobilitazione della Rete di Medici con l’Africa Cuamm e dell’opinione pubblica italiana. 3. L’affermazione del nostro impegno Radicato nella nostra storia, affermare il diritto alla salute di donne e bambini in Africa è l’obiettivo prioritario e strategico di Medici con l’Africa Cuamm e il suo attivo contributo al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Azione: 25-29 ottobre, settimana con i Rappresentanti paese 30 ottobre, speciale Assemblea dei membri effettivi “con l’Africa” e con la Chiesa padovana ottobre, Padova, Veglia dell’invio (da definire) Obiettivi: condividere e rilanciare l’impegno del Piano strategico a favore di donne e bambini Target: interno, programmatico e nazionale, con particolare attenzione al legame con la diocesi di Padova. 4. L’anniversario della fondazione Riscoprire le radici di una storia e valorizzare le realizzazioni di tanti che l’hanno resa possibile, spesso in modo silenzioso, lontano dai riflettori. Per affermare uno stile, un’identità e rilanciare ai giovani il testimone del futuro. Azione: 4 dicembre, presentazione del libro e inaugurazione della mostra dedicati ai 60 anni, Padova Aula Magna del Bo Obiettivi: evento di visibilità nazionale per affermare un’identità e rilanciare sul futuro della nostra mission. Target: la rete di Medici con l’Africa Cuamm, la città di Padova e l’opinione pubblica italiana. Le tappe dei 60 anni sono occasione di uno speciale piano di comunicazione. Stiamo approntando alcune media partnership su scala nazionale. In particolare, sono già definite quelle con il Segretariato sociale Rai per la realizzazione di un DVD e con Sat 2000 (TV2000) per una serie di 6 puntate, in programmazione da ottobre a dicembre. Sono aperti altri contatti con Famiglia Cristiana e Repubblica. Su tutte queste collaborazioni poteremo i necessari aggiornamenti.