Il mio Natale lo voglio così - Bollettini Parrocchiali di Salce

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Il mio Natale lo voglio così - Bollettini Parrocchiali di Salce
Natale 2007 - LXXIX- n. 2
Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB BL
Ca 'Voce A.mica
Periodico della parrocchia di
Salce - Belluno
Il mio Natale lo voglio così
Non ho grandi motivi per far
salti di gioia, se guardo con un
occhio umano la realtà che mi
circonda . Non v oglio neppure
tentare di fare un elenco di triste zze e dev ia zioni che affli ggono l'uomo di oggi: le conosciamo tutti . E ma g ari
diciamo anche "che tempi, che
tempi! " .
Il fa tto è che io v ivo oggi, non
ieri, non d omani (che forse non
sarà p er m e). Viv o oggi e l'oggi
è questo, carico di tensioni, ma
an ch e di speranze.
E dico : "sp eranze" ed anche
" cer tez z e " d i un domani
"rinato" a nuova vita.
È che un giorno, un lontano
giorno di oltre 2000 anni fa, è
s u ccesso qualche cosa di
enorme:
Dio è venuto a trovarci,
s'è fatto come me, come te,
s' è fatto uno di noi.
È qui l'inizio della mia fede:
un Dio che mi ama così, fino a
quel punto ... e poi lo farà
ancora , sempre, fino al calvario, fino a risorgere da morte,
per coinvolgerci tutti in questo
cammino dalla morte alla vita.
Qui è la mia fede.
Un Dio che ama così non può
abbandonare l'uomo amato
così, ciascuno di noi, tutti tutti,
amati così. Qualche cosa (e
"cosa" lo sa solo Lui!) la farà
p erché tutti siamo travolti nella
sua salvezza.
Tutto qui? Tutto gratis, tutto
senza che io faccia nulla?
Eh, no!
È qui che scatta una fede
vera, operosa, attiva, autenticamente cristiana: se sono
amato così, gratuitamente, così
gratuitamente devo amare
anch ' io : amare Lui, e in Lui
ogni persona, tutte, senza
escluderne una sola.
È questo il mio Natale. È così
che io nasco veramente erinasco continuamente.
Si parla molto oggi, forse
troppo, di "scontro di civiltà",
di incomprensione, quando
non è conflitto, tra cristiani e
musulmani. Eppure hanno
tutti la stessa fede nel Dio
wùco, quello di Abramo, anche
se non per tutti Gesù è il Figlio
unigenito del Padre. Ma dovrà
essere in tutti la convinzione di
essere " ama ti da Dio" . Egli non
fa differenze, ci ama tutti,
poiché ci ha creati e ci ha redenti. Non fa neppure distinzione tra buoni e cattivi, poiché
ha detto di non essere venuto a
salvare i giusti, ma i peccatori.
Questo do v rebbe essere lo
spirito del nostro Natale :
amare tutti senza distinzione
come Dio ama ciascuno di noi.
Cristo non è un'idea o un mito,
ma, come ama ripetere l'evangelista Luca, è al centro del
tempo, è coinvolto n ei nos_tri
giorni e nel nostro spazio. E il
mistero dell'Incarnazione: il
Figlio di Dio è anche vero
uomo. Tutto è avvenuto a
Natale in un anno e in un
giorno della storia ben precisi,
anche se non corrisponde,
come è noto, al nostro 25 dicembre. "Un decreto di Cesare
A ugusto ordinò che si faces se il
censim ento di tutta la terra.
Questo primo censimento fu fatto
quando era governatore de/In Siria
Qui rin io. Andavano tutti a farsi
registrare, ciasc uno nella sua
città".
Io non devo, non posso, non
voglio far e del mio Natale
un'idea, un mito. Devo farne
un'esperienza vitale.
E nonostante gli attentati del
consumismo e del secolarismo,
il N a tale del Signore continua a
mantenere il fascino della fede
• segue a pagina 2
2
e d e ll a tr ad iz io n e. Spec ia lm ente q uell a d e ll a m ezza no tte
continu a ad esse re la Messa più
fr equ entata, pe r eccell enza. Ma
an c h e q ues to è ni e nte se n o n
coin volge la mi a vita, se no n la
im p eg na a far e d e l N ata le ne l
mi o Sig no re, un dono vero d i
a m o re, di pe rd o n o , di acco g li e nza d i ogni pross imo. Tutto
iI res to viene dopo.
nicordo il "d o tto re sa nto"
G iuseppe Moscatid i apo li,di
cui è s ta ta offerta una fi cti o n a bbasta n za romanzata al la tv nel
se tte mbre scorso.
· n a ute nti co "fr utt o" d e l
ata le, un " nata le" lui s tesso
pe r tutti, s pec ia lme nte p e r g li
a mm a la ti , e p e r g li a mm a la ti
p iù pove ri a i qua li, co n la r ice tta, a ll egava a nche i soldi pe r
le m e di c in e, n eg li an ni '20
qua n do tu tto s i d oveva o
pa g are o morire ... Ha da to tutto
fino a consum a re i s uo i be ni , la
s u a casa , la s ua v ita. o n p e r
ni e nte G iova nni Paolo Il lo ha
d ichi a ra to sa n to il 25 o ttobre di
20 a nni fa.
«La Voce Amica»
Ma io? lo, proprio niente?
So n o div e rso d a G iusepp e
Mo sc a ti , è vero . H o un impegno dive rso, no n posso far e
" quello " c h e I u i ha fatto , m a
"come" lui l' ha fatt o, questo sì:
a mare fin o a dare la vi ta p e r
ogni p ross imo che mi passa acca nto.
Q u es to vog li o . È imp eg nati vo anche di fr onte a lla mia
comunità che mi conosce econosce a nche i mi e i lim iti e fa llimenti . Ma qu esto voglio che sia
il mi o vero Na ta le 2007.
È co m e vo rre i ch e fosse il
Na ta le 2007 a n che pe r te, che
av rai av uto il co ra gg io d i
legge re fin o in fo nd o ques ta
mia con fessione.
È con questo animo
che ti dico:
Buon N atale, fratello
Buon Natale, sorella
Buon Natale a tutti voi elle il Signore mi Ila affidato e m essi accanto sulla strada
della mia vita.
d. Tarcisio
Calendario natalizio
dell'anno 2007
17 dicembre - lunedì
Ore I 4.30: Piccolo ritiro e Confession i ragazzi di I ' Media.
18 dicembre - martedì
Vi sita ad anzian i e malati.
19 dicembre - mercoledì - Visita ad anziani e malati
Ore I 4 .30: Piccolo ritiro e confessi oni per i ragazzi di 5' elementare e 2' media.
Ore 20.30: Ritiro Ad ulti e Giovani, dettato da don Francesco De
Luca - Confessioni.
21 dicembre - venerdì
Ore 14.30: Piccolo ritiro e confessioni per i ragazzi della 3'
media.
23 dicembre - domenica: orario festivo normale
24 dicembre - lunedì: vigilia di Natale
Nel pomeriggio: Confessioni (c hi amare in canonica) .
Ore 24.00: S. Mess a di mezzanotte, preceduta da un a bre ve
veg lia di preghiere e canti .
25 dicembre - martedì - Natale del Signore
Ore 8.00: Prima S. Messa.
Ore 9.00: S. Messa a San Fermo.
Ore I 0.00: S. Messa solenne della Nati vi tà.
26 dicembre - mercoledì di Santo Stefano
Ore
9.00: Santa Messa
30 dicembre- domenica della S. Famiglia di Nazareth
orario festivo normale
31 dicembre - lunedì - ultimo
giorno dell'anno
Ore 18.00: S. Messa di ringraziamento
a fine anno, con canto del Te
Deum.
...,_
1° gennaio 2008 - martedì - Maria
Madredi Dio
Giornata per la Pace
Ore 9.00: S. Messa a San Fermo.
Ore 10.00: S. Messa solenne con canto del
Veni Creator Spiritus.
6 gennaio 2008 - domenica - EPIFANIA del Signore
Ore
9.00: S. Messa a San Fermo
Ore 10 .00: S. Messa - Festa dell a F a miglia.
Ore 14.00: Benedizione dei Bambini e poi (all ' as ilo) Befana
degli Alpini .
Domenica 13 gennaio 2008 Battesimo di Gesù
Orario festivo normale
Finisce il T empo di Natale
ORARIO PER LE CONFESSIONI
- Lun edì 17 dicembre ore 14.30: ra gazzi
dell a l' media
- Mercoledì 19 ore 14.30: ragazzi de lla 5'
elem. e 2' media
ore 20.30: ritiro adulti e giovani, con don
Francesco De Luca
Ve nerdì 2 1 ore 14. 30: ragazzi della 3'
media
Sabato 22 . dalle ore 15 in poi . per tutti
Domenica 23 dicembre: tutto il pomeriggio, per chi lo desidera-chiamare in ca'
noni ca.
- Lunedì 24 dicembre: tutto il giorno - chiamare in canonica.
Nelle Chiese della città, parrocchiali e 11011, ci sono a disposizione sacerdoti per il ministero della riconciliazione.
Essendo vicini alla città, abbiamo anche maggiori opportunità
per provvedere a questa esigenza di vita cristiana. Approfittiamone.
«La Voce Ami ca»
3
Vita parrocchiale in questi mesi
Il 4° incontro di
formazione per
animatori del Sinodo
Il quarto ed ultimo incontro
di forma zion~ di qu es to programma si è svolto proprio nel
salone della nostra scuola materna. Era ven erdì 20 aprile
scorso ed aveva per titolo: Giuseppe: la speranza cristiana".
Sul bollettino della Pasqua
scorsa, in quinta pagina c'è una
colonna con questo titolo: Incontri formati vi alla luce del
sinodo. ·
A quell'epoca, tre dei
quattro incontri sinodali programmati dal consiglio pastorale foraniale di Belluno
erano già avvenuti. Il primo intitolato "La fede di Abramo: un
uomo alla ricerca di Dio " era
stato tenuto a Cavarzano la
sera del 19 gennaio. Il secondo
"Elia, la vocazione della Chiesa",
aveva trovato ospitalità nella
Chiesa dei Cappuccini a
Mussoi, mentre il terzo dal
titolo: "Geremia, il profeta della
città degli uomini" ci aveva
trovati uniti nella sala parrocchiale di Loreto a Belluno.
Ad animarlo è stato
chiamato don Rinaldo Ottone:
originalissimo e creativo, ci ha
affascinato presentandoci la
figura di Giuseppe l'Ebreo
come un "profeta" della speranza per i nostri tempi.
Come negli altri precedenti
incontri, anche in quello di
Salce, il messaggio dei profeti
dell 'antico testamento è stato
vivificato dall'esperienza concreta di una persona delle
nostre comunità. A Salce ha
portato la sua esperienza Francesca Tomasella, della parrocchia di Levego-Sagrogna,
28 anni, operaia alla Luxottica,
ma ammalata di sclerosi multipla. Coinvolgente la sua esperienza di ammalata nel rapporto con la famiglia,
compagni di lavoro e amici .
Cogli come il dolore vissuto
alla luce di Dio non solo non diventa disperante, ma può convivere con la pace del cuore, la
serenità dell'animo, la gioia di
vivere e di farsi dono agli altri.
Grazie, Francesca! Ci hai
aiutato tutti a vivere meglio lo
spirito del sinodo diocesano,
che continua il suo cammino
per una maturazione umana e
cristiana della nostra gente.
Domenica 15 aprile
il nostro vescovo Giuseppe
Andrich ha conferito la
santa Cresima ad 11 ragazzi
della nostra comunità.
Eccoli in ordine da sinistra a
destra:
Marco Capraro, Andrea
Crapanzano, Anna Laura
Il consiglio pastorale parrocchiale
aMonteortone (PD)
Era sabato 12 maggio .
Quasi tutti noi, membri del
nostro consiglio pastorale
parrocchiale, ci siamo recati
al santuario della Madonna a
Monteortone, dove esercita il
compito di rettore don Giulio
T rette!, di nostra conoscenza.
Ci ha accolti a braccia aperte e
ci ha riempito l'anima e la
mente alla luce dell'esperi en za di Maria Santissima,
patrona di quel bellissimo
santuario.
Al di là, però, di tante cose
belle viste o sentite, ci resta
dentro la gioia di aver
passato insieme una giornata
in amicizia e serenità.
E il consiglio pastorale parrocchial e que s to dovrebb e
essere prima di tutto, e noi
abbiamo cercato di farne
esperienza.
Canova, Martina Barbi,
Niccolò Arrigoni, Federica
D'Incà, Jessica Bettiol, Valeria Deanna, Laura Calò,
Marianna De Biasi, Nicole .
De Polo.
Alle due estremità le catechiste Dina Fistarol
Fontana e Gioia D'lncà.
«La Voce Ami ca»
4
Prima Comunione 2007
Domenica 6 maggio
s i sono accos ta ti p er la prima
vo lta a ll 'E ucari s tia Federico
Da ll e Grave, Car lo tta De
Ba rb a, A lb e rto D e ll'Eva,
A lessa ndro e d A ndrea
Mares, Fra ncesca Mazzucco,
A lessa nd ra
Mo nta g uti,
Tutti pronti ?
A nch e quest 'a nno s i ricomincia.
Domenica 28ottobre la Santa
Messa ne ll a chi esa p a rro cch ia le ha dato il via all 'a1rno cate chistico. La mu s ica d e i
o- iovan i ha acco mp ag nato
bambini e ragazzi alla soglia di
questo nuovo anno, piccolo ma
Pra nde viaggio per ognuno di
loro.
E, co m e se mpre, m a co n
Pellegrinaggio a Praglia
7 ottobre 2007
Prima domenica di ottobre:
da oltre l O ann i per i parrocchiani di Salce questo giorno sig nifica pellegrinaggio .
Il 7 ottobre , infatti , circa 70
pellegrini salcesi sono partiti di
buonora al la volta di Padova, per
visitare labbazia benedettina di
Pragli a. Que st' a nn o anche il
meteo ci ha dato una mano, e già
, dall a partenz a si capiva che il
sole ci avrebbe fatto compagnia.
Dopo la consueta sosta in autogrill , verso le 9 abbiamo ragg iunto la meta del nostro pellegrinaggio , dove un monaco ci
A less ia Padoin, Mattia aspettava per farci visitare il loro
monastero; abbiamo così potuto
Ro nch, A less io e Luc a Taammirare
i bell iss imi chiostri ,
g li e tti .
Li potete riconos cere in alcuni dipinti prese nti all ' inquesta fotografia, con a lato le terno delle sale e una biblioteca
du e catechiste: a sinistra contenente importanti manoCarmen Di Be lla e a d es tra scritti e volumi. Dopo la visita al
mon astero , abbiamo potuto asA nna D 'Incà Dal Pont.
sistere alla Santa Me ssa celebrata dai mon ac i benedettini : è
sta ta una celebrazione a cui i
nostri parrocchiani hanno parte-
cipato con particolare de vozione e preghiera, no.nostante la
Messa sia durata ben il doppio di
quanto siamo abituati a Salce ...
Terminata la Santa Messa,
l'ormai consueto pullman a due
piani è ripartito ala volta dei
Colli Euganei, e in questo caso
dobbiamo dir bravo al nostro auti sta che è riuscito a guidare su
strade non proprio larghi ssime e
nemmeno dritte ... Una volta arrivati. abbiamo pranzato, vuoi al
ristorante vuoi al sacco, in
mezzo al verde delle colline padovane in un paesag gio a di r
poco merav iglioso , e qualche
giovane ha anche tro vato il
tempo per far du e tiri a pa llavolo, giusto per digerire i
panini appena mangi ati'
Dopo pranzo , via di nuovo
alla volta di Piazzola sul Brenta,
do ve una guida ci aspettava per
farci vi sitare la famosa e bel li ssi ma Vill a Contarini. Lì abbi amo potuto , con la sapi e nte
segue a pagina 5
sempre nuova energia, le catechiste ham10 stretto nelle loro
forti mani quelle dei bambini,
n e ll a convinzione del loro
mandato.
Anche fra loro qualche faccia
nuova , a pp e na cresimata,
pronta a impegnarsi in questo
cammino.
Un augurio a tutti , per
passare un a ltro anno impara ndo e di vertendosi!
Paolo Sovilla
Il coro parrocchiale in trasferta a Cavarzano
presso la Casa di riposo
Domenica 11 novembre 2007 in corrispondenza della festività del patrono San
Martino, il coro parrocchiale è stato invitato ad
animare la Santa Messa
presso la Casa di soggiorno "Gaggia Lante"
di Cavarzano.
Grande
soddisfazione è stata espressa dai
volontari in servizio
presso la Casa di riposo e
dal cappellano della
stessa, don Ivano Brambilla che ha celebrato la
solennità, i quali hanno
rim1ovato il loro invito e
quindi ci aspettano
molto presto per ripetere questa bella esperienza.
Molto sentita e partecipata la Santa Messa
alla quale hanno preso
parte molti anziani e
tra questi anche alcuni
originari della parrocchia di Salce.
A loro e a tutti gli anziani che soggiornano
presso le strutture
della Casa di riposo rivolgiamo il nostro
saluto e le nostre preghiere e sicuramente
un arrive d erci a
presto!
Paolo Sovilla
«La Voce Amica»
5
da pag ina 4
gu ida del dotto r Fa bi o Mo sca
esperto dell a materia, ammirare
il g ia rd ino co n i v ia li e uli
specc hi d 'acq ua che accompagnavano 1 momenti di relax deuli
abita nt i de ll a v ill a ; qui ndi°c i
siamo spos ta ti all ' intern o de ll' edificio e abbi amo visitato le
be ll issi m e sa le ri c ch e di affresc hi e dipinti .
Pe r alcuni di no i e s pe rti di
music a ha destato particolare interesse la sala ali ' ultimo pi ano,
che ricord a un a c hi tarra ro ve-
sciata e c he , graz ie a ll a sua
ottima acustica, fa venir vogli a
di farsi una cantata (e chi vi di ce
che qualcuno non si sia messo a
cantare?) .
Usc iti dall a vill a, il so le ini zia va orm ai a t ramo nt are, e
dunque abbiamo deciso di intraprende re la strada del ritorn o,
da ndoci app unt a mento all a
prim a dome nica di ottobre del
pross imo anno per trascorrere
un ' altra bell a giorn ata come
questa.
SINODO DIOCESANO
·
Il cammino
è solo all'inizio
Gli anni di lavoro dedicati
alla preparazione del sinodo
diocesano avevano fatto
capire che un sinodo non è
solo un "evento" che s.i apre e
si chiude.
L'Assemblea sinodale ,
riunita a Borea di Cadore nel
novembre 2005, a veva
toccato con mano quanto è
vasto l'orizzonte di un tale
impegno e due mesi dopo ,
nella riunione conclusiva
tenuta a Belluno, aveva sostenuto a larghissima maggioranza la necessità di prevedere
qualche
appuntamento di verifica
negli anni a venire, perché il
cammino iniziato potesse
essere sostenuto e rivitalizzato.
La prima verifica del
cammino post-sinodale si è
t enuta a Belluno sabato 27
ottobre, a poco più di un anno
dalla consegna del libro sinodale (Feltre , 15 giugno
2006).
L'appuntamento è stato
preceduto da alcuni mesi di
lavoro svolto a livello foraniale: rappresentanti delle
diverse parrocchie , coor-
dinati da un animatore (nel
nostro caso don Mario Doriguzzi) hanno cercato insieme
di verificare se e cosa fo sse
"passato" della ventata sinodal e nelle proprie comunità, concludendo l'analisi
con valutazioni critiche, propost e e sugge rimenti . Tali
contributi si sono uniti a quelli
dati da a ltri gruppi , parrocchie o persone singole che
hanno r iflettuto sul tema,
guidati da una apposita
scheda distribuita in diocesi.
La sintesi è stata presenta ta da don Giulio Antonio} nella prima parte dell'incontro di sabato 27 ottobre.
Il bilancio di questo primo
anno - se misurato sulla
quantità, sui numeri, sul successo - è deludente. In alcune
realtà della nostra diocesi il
messaggio sinodale non è mai
entrato. Ma anche là dove se
ne è parlato tanto , la sensazione più diffusa è che si stia
brancolando, soprattutto sul
versante del "fare ": e adesso
cosa facciamo ?p erché non ci
dicono cosa dobbiamo fare?
Grazie a don Giulio alcuni
punti sono stati inquadrati
meglio: «Si tratta di passare
dalla metodologia tradizionale allo stile del primo annuncio, quello della "semina".
Chiunque può annunciare!
Non è necessario stravolgere le
nostre abitudini; basta aprire
gli occhi e il cuore. Chiediamo
che vengano formati non predi catori o catechisti, ma
persone capaci di relazione,
capaci di accogliere, di condividere ... C'è un modello di
chiesa che sta morendo, un
altro che nasce ... ; chi tiene il
libro sinodale chiuso, da che
parte andrà ?».
Per don Luigi Del Favero,
che ha proposto una riflessione sulle prospettive future,
il punto chi a ve per sostenere il
cammino indicato dal sinodo è
la formazione. Anche questa
non necessaliamente attuata
con iniziative nuove, ma ot-
La sala teatro del Centro Giovanni XXIll, a Belluno che ha ospitato
la prima parte dell ' assemblea di verifica.
tenuta "impastando" meglio
gli ingredienti che ci sono:
«comunichiamo, parliamo,
fa cciamo circolare esperienze e proposte, utiliz ziamo le risorse che ci sono!».
Una formazione, quindi, che
nasce dalla condivisione
della vita e dell'esperienza:
«fare d egli altri la nos tra
preoccupazione», questa è la
Ìnissionarietà alla quale
siamo tutti chiamati.
Lo stile missionario del
cammino diocesano è stato
poi approfondito da don
Luigi Canal, che nel suo intervento ha indagato possibili ambiti concreti di missionarietà: «Non aspettiamo
che la gente riconosca e aderisca sempre alle nostre
strutture: bisogna uscire al
loro incontro». Però tutto sta
in piedi solo se è fondato su
contemplazione e preghiera:
«La missione è la naturale
conseguenz a di una esperienza autentica di fede, un
incontro con una persona,
Gesù, che dà senso alla vita».
Insomma la prima verifica sembra aver lanciato
un invito ben fondato. Sappiamo che sinodo significa
"camminare insieme". Se ci
siamo un po' spaventati o
persi perché non sappiamo
"camminare" (quali passi
facciamo?) , proviamo a ricominciare da quel "insieme" ... Il "cosa fare " nascerà da sé.
Antonio Genuin
Sempre il sabato 27 ottobre.
durante la liturgia celebrata per
tutti nel Duomo di Belluno.
ogni zona pastorale ha presentato un simbolo del
cammino sinodale fatto finora
e da fare nei prossimi anni.
La zona pastorale di Belluno
ha presentato come simbolo un
vaso sostenuto da du e ma ni.
Nella sua struttura materiale è
stato realizzato e donato alla forania dall'artista bellunese
Luisa D'Alberto Case. Il vaso significa la nostra comunità: argilla sempre docile nelle mani
del vasaio . Le mani che lo sostengono sono le mani del
vasaio che è il Dio di Gesù
Cristo . Per costruire la sua
Chiesa. Dio usa le nostre mani.
Ogni mano: un possibile co-
segue a pagina 6
6
«La Voce Am ica»
Lavori in corso oin progetto
Oltre che il restauro del- 1
l'organo della chiesa parrocchiale e l a ti nteggiatura
della chiesetta di Sant'Antoni o di Giamosa, di cui si
parla in altra parte di questo
notiziario, in questi mesi in
parrocchia si sono dovuti affrontare altri impegni più o
meno gravosi.
Eccone alcuni.
A San Fer1110
struttore di comunità. 0 1J ni
mano : una ori lJ inalità . 0 1Jni
mano: un carisma con la vocazione al ministero profetico. sacerdotale e relJale.
Questo simbolo passerà in
tutte le parrocchie della zona
pastorale di Belluno. Vi sosterà
una se ttimana . da una dom enica all'altra . allorché uno o
più rapprese ntanti della parrocchia dove ha sostato fino a
dome nica . lo porte ranno alla
parrocchia successiva . all'inizio della Messa o al momento
dell 'offertorio e lo conse11neranno alla nuova comunità che
a sua vo lta . la domenica successiva lo porterà alla parrocchia successiva.
Nella nostra comunità di
Sa Ice il simbo lo del vaso sostenuto da due mani sosterà da
domenica 24 febbraio 2008 a do-
me nica 27 marzo. provenie nte
da S . Gervasio pe r essere poi
conse11nato alla parrocchia di
Bes la domenica successiva.
Sarà un mom e nto di catechesi e di riflession e sul
cammino che facciamo per realizzare le indicazioni del sinodo
diocesano della nostra Chiesa.
Dopo aver con statato la • che consenta di proprecarietà dell 'impianto grammare il suono delle
delle campan e (un bat- campane n elle varie occatacchio staccato, i supporti sioni liturgiche. A richiesta
in meta llo traballanti, una di tutti gli abitanti di San
situazione di sastrosa l'ha Fermo, si è deciso pure di far
definita un tecnico), è stato installare un martello che
affi d ato a lla ditta Mario segni le ore e le mezze ore di
Vanin di Trebasel egh e di t utta l a giornata, dal
Padova l'incarico di rin- m a ttino alle 6.30 fino a lle
novare t utta l'impalcatura, 21.30. Le persone di quella
di sostituire i motori delle piccola comunità sentono il
campane, tutto l'impianto suono delle campane che li
elettrico r elativo , e un unisce fra di loro e li fa
nuovo orologio elettronico sentire più vicini a Dio.
La scalinata
d'ingresso
alla porta
principale
della chiesa
Anche questa scalinata è da rifare, perché
va a pezzi. Abbiamo da
tempo incaricato la ditta
Vardanega di Belluno,
perché appronti un progetto e ci faccia un preventivo.
Solo in questi giorni
a bbiamo visto u n incaricato prendere le misure
del manufatto da sostituire.
Quando i vari pezzi di
marmo saranno tagliati,
Mario De Luca e qualche
suo amico provvederanno alla posa in opera,
nella speranza che l'in-
Il sagrato della chiesa parrocchiale
Sono passati due a nni da
quando il 24 agosto del 2005,
abb iamo inaugurato con la
presenza del vescovo il nuovo
sagrato. Sapevamo già che il
materiale usato per le fughe
tra le pietre non avrebbe resistito, ma questo ci era stato
imposto e così abbiamo dovuto
fare . Ne abbiamo visto il risultato e in questi giorni la
ditta Ennio Da Gioz (che ha
eseguito, a suo tempo, i lavori
del sagrato), sta rifacendo con
materiale più robusto dette
fughe. Una spesa che non era
stata preventivata, ma che
non abbiamo potuto evitare.
Forse l'abbassamento del
terreno o forse altro, fatto
sta ch e il primo scalino d'ingresso alla scuola materna
era diventato pericoloso per
tutti, in particolare per gli
ospiti della scuola materna.
Anche in questa occasione
abbiamo trovato la person a
giusta che ha approntato il
progetto della nuova sca-
linata, n e h a seguito i passaggi burocratici, ha assicurato l'assisten za durante
i lavori di rifacimento della
g radinata e ... a ll a fine è
stato contento di aver fatto
un'opera buona e si è ,accontentato di un grazie. E stato
il geometra Gianni De ll'Eva.
Grazie ancora, Gianni!
«La Voce Amica»
L'asfaltatura
della rampa del
parcheggio
nella scuola materna
Anche questo un lavoro assolutamente necessario, vista la condizione deteri orata della precedente
asfaltatura, il blocco totale del deflu sso delle acq ue, per cui ad ogn i
temporale le acque penetravano
ne l garage. depo sitando se mpre
nuovo materiale di ingombro nelle
fognature. Dopo mes i (quasi un
anno a dir la verità) i lavori sono
stati eseguiti dall a d itta De Prà d i
Ponte nelle Alpi. Ci pare un lavoro
molto ben eseguito e ne siamo sodd isfatti.
S p eriamo be n e
Mi rife risco al tetto della chiesa.
Quando è avve nuto l' ulti mo tem-
parale fortissimo , in qua lch e 1
giorno di ottobre che non ricordo,
sopra l'organo appena restaurato
cadeva acqua e non poca, fino a bagnare abbondantemente il suono
della cantoria.
È stato un colpo. Ho creduto in
un primo momento che av rem mo
dov uto fi nalm ente porre mano a
tutto il so ffitto de ll a C hiesa, con
quale spesa non volevo neppure
pen sare. Po i, parland o con un
tec nico, ho potuto capire che forse
sarà possibile ovv iare ali ' inconveniente con una accurata rev isione
de ll e co nve rse att o rn o a l cam- ,
pan ile. Forse sono quelle che non
riescono a deviare l'abbondanza
del l'acq ua di un te mpora lone.
Spe ri amo be ne. La rev isione la
fare mo fare e speriamo che sia la
parola defin itiva. Speri amo bene,
veramente'
Festa di Sant'Antonio
aGiamosa
Me rcoledì 13 >Ji u >J n o . dopo
un pomeri>J>Jio piovoso ma con
una tre>Ju a serale. si è cele bra ta.
co m e da tradiz io n e. la Santa
Messa in onore d i Sa nt 'Antonio
patrono de lla fra zio ne e tito la re
del la c hi esetta d i v ia S ilva .
Come sempre no tevole è stata la
partec ipaz io n e. no n so lo di
ad ult i ma a n c h e d i mo lt i
bam bini che h an n o fat to da
coro n a sed uti ai p ie d i de>J li
al tari la tera li .
La litu r>Jia è stata a lfie ta ta da i
bellissimi c a nti d e i >Jiovan i accom p a>J n a ti dal suono del
fl au to. de lle c hita rre e da lla tastie r a. La chiese tt a era p rofum ata da i bia nchi >Ji>Jli che orna v a n o >J li a lta ri pa rt ico la rm e nte curati.
Alla fi ne de fl a S. Messa . poi. c" è
stata la cons u e ta fes ta s ul sa>Jra to per un m omento d i condiv isione a rricchito da ll e m ol te
spec ia lità preparate d a ll e fam i>Jlie di Giamosa.
Ques t" anno la rico rre n za d i
Sant"Anton io ha av uto un si>J nifica to pa rt ico la re: ne i >J io rn i
p rece d e nti la festa. infa tt i. s i
era no appena co nclus i i lavori
interni di p uli zia e d i sistemazion e c h e h a nn o ri po rt a to la
nos tra ch iesetta a fl a sua bellezza
ori>Ji nale.
I prese nti han no potuto a mmira re una c hi esa o rdin ata e
piena di luce co n . a ll 'es terno
defle due porte. de fle pietre posizio n ate pe r fac ilit arne l'accesso. Tali lavo ri d i sis te m azione del la Ch iesa sono s ta ti
poss ibili >Jraz ie a tutt e que ll e
pe rsone che . in va ri modi.
ha nno voluto contribuire.
La nos tra c h iese tt a (c h e a
de tta de>Jfi esperti ha una buo na
acustica). ha ino ltre ospita to. if 7
a>Jos to. u no de i concerti te n utisi
in occas io ne de lla mani fes tazio ne "Be flu no estate festival".
I professori S . Ba lestracc i. G.
Casse tt a . A. Pierobo n e G.
To rme n ha n no fatto suona re i
loro fla uti con m us iche d i Bach.
Bartok e Manc ini.
La chiesa e ra >Jre mi ta e i presenti hanno pot u to asco lt a re
music he e suoni d i a lto fi vefl o.
Un >J razi e a l m aes tro De li o
Casse tta per I' or>Ja n izzazione
deffa serata.
Renato Candeago
7
Il restauro dell'organo
della nostra chiesa
parrocchiale
Nel mese di settembre, dopo
un rapido sopralluogo, si è concluso il restauro dell 'organo
, della chiesa parrocchiale di
Sa Ice.
Questo strumento musicale
è stato costruito nel 1971 dalla
ditta Ruffatti di Padova sulla
cantoria della chiesa, nello
spazio compreso tra le due
porte principali di ingresso. Il
tempo , la polvere e l'umidità
hanno rovinato questo nostro
prezioso strumento musicale e
solo con una paziente opera di
restauro si è potuta ripristinare
l'intera funzionalità dello strumento. Sono state smontate e
• pulite le canne ad una ad una,
sono stati sostituiti e riattivati i
circuiti e le schede elettroniche
difettose, ed infine si è provveduto all'accordatura delle
canne .
Questo intervento finanziariamente impegnativo ha permesso di evitare dei danneg giamenti irrimediabili che
lentamente avrebbero compromesso lo strumento. Pensiamo
che la comprensione e la generosità di tutti i parrocchiani potranno aiutare ad affrontare
questa spesa di alcune migliaia
di euro per questo strumento
che oggi, se ricostruito ex novo,
costerebbe sicuramente qualche centinaio di migliaia di
euro. L'organista Mario Mares
ha sempre pazientato, ma era
ultimamente anche molto
preoccupato: che si andasse a
finire con l'avere fra le mani (letteralmente) un arnese inservibile e sempre meno ricuperabile .
L'abbiamo restaurato . E siamo
contenti di averlo potuto fare,
senza cifre impossibili.
Dati tecnici
Se siete un po' curiosi di saperne di più, possiamo darvi
alcuni ragguagli tecnici sul
nostro organo:
- è un organo a canne con trasmissione elettronica costruito nel 1971
2 tastiere da 5 ottave
circa 650 canne
davanti: false canne.
3 aggiustabili o programmi a
mano o sul pedale
3 manuali- al pedale della I tastiera
manuale al pedale della Il tastiera
unione della I con la 11 tastiera
registro forte generale , ripieno (mezzo forte , o ripianino) e cornetto graduatore a 5 spie: ogni volta
che si accende una spia
suonano più file di canne fino
al forte generale
staffa dell'espressivo: apre la
cassa acustica dell'organo.
Gabriele Lorenzon
«La Voce Am ica»
8
Un nuovo
libro di
Poesia
di Fabio De Mas
Un nuovo libro di poesie di
Fabio De Mas. Dopo "Pezzi di
vetro" (1 996), " Pioggia di
rose" ( 1999), di cui abbiamo
parlato in passato su queste
pagin e, la vena poetica di
Fabio si esprime in una nuova
raccolta: " le emozioni di un
viandanle " (200 7). La
"poesia " di Fa bio, nelle tre
raccolt e, ha rice vuto moltissimi riconoscimenti a livello
locale, nazionale ed internazionale e 1110/tedelle sue poesie
sono prese/I./ i in i111111111erevoli
antologie. L'ultimo riconosci111e1110, in ordine di tempo, l'ha
ricev11to al "IX premio lellera rio interna zionale Siracusa ", con il / premio per la
poesia singola.
0
Riportiamo, col permesso
del/ "A utore, una delle poesie
del/ 'ultimo libro. Porta per
titolo:
PACE
Pace,
ascoltare le stelle
sentire il mare
cullare la luna.
Pace,
11a1igare l'a11ima del mondo
con occhi ba111bi11i
sentire l'amore
allargarci la vita.
Pace,
regalare tramonti difiori
a cuori sconosciuti
illuminare il cielo di sorrisi.
Pace,
capire gli occhi degli altri
e gli altri abbracciare.
Ringrazia mo F abio D e
M as , ch e, pur lavo rando
nell a Ditta di fa m ig lia , ha
trovato il tempo e la vo lontà
di laurearsi in scienze politi che a ll' un iversità di Bolo g na e di preparar i ad
un'altra laurea in sociologia
all' università di Trento.
Auguri dottor Fabio!
E complimenti vivissimi.
I NOSTRI GRUPPI
GRUPPO
GIOVANISSIMI
GREST 2007
Anche q u e st'anno og n i
martedì e giove dì di luglio e
agosto dalle 15.00 a lle 18.00
u n a q u a ra nti na d i vi s p i
ba m bini con la s u pervision e
di u n a ventin a di a nimatori
del Gruppo Giovani e Giovan i ss im i h a tra s cors o p a r ecch i pomeriggi in a llegria
e d iv e rti m e nt o e co n
q u a lc h e in e v it ab il e d is sa po r e n e ll e r e l a z i oni d i
grup po.
No i abb ia m o chi a m a t o i
m om enti ini zia li "fa se d' a c- e
" ·b
b. ·
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cog l 1e n za : i a m rm a rnt t t" · ·
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va van o e u r m s reme e cr~
d ev amo le s q u adre p er i
· h . b 11 tt . d .
g10c r e a e r rgruppo
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op er az rone . a pp ar~ n ~ m e nte s emplice , ma VI assih
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cu 11am o e e trova.r e un acd
cor o co mun e imp eg n a
p a recchio !
A volt e nei p omeriggi più
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s o eggia 1' o p av a.m o pe i~
u na b r eve p asseggiata n e r
di n tor n i p e r giocare a
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t e m po l e iorze,
pr on ISSimi
per il gioco più atteso di
· 1a
t u tt o 1· 1 p om e n · ggro
P A RTITA A CAL C IO , b lu
co t . e-i ll "'
.
n 1 0 ba 1. . .
Era m e r a v iglioso ved erli
corre r e d a un a p a r te a l -
Siamo se dut i attorno a l
tavo lo : è il primo giorno di
Gruppo Giovanissimi.
Stiamo parlando di cosa potremmo fare assieme. degli argomenti ch e ci piac er e bb e
trattare ...
Sil via sta giocan do con la
gomma pan e di Anna , Marianna sta provando il suo evidenziatore ... ecco. la morale è
che non si porta mai l'astuccio
di scuola al gruppo ...
Abbiamo in mente un sacco
l' 1
d l
l d
a tra e campour a n o e di cose : la voretti pe r Na tale.
·d d ·
t
·
·
n e n o; m que s o gioco s i aiutare Fulvio ad allesti re il Prepuò t r a nquill a m e n te con- se pio . a vvicinarci a d alcuni
. .
fer m a r e ch e s i di vertono gruppi di vol o ntariato e
· ·
h
l.
·
t a nti ssimo a nc e g r a ni - a nche ... fare una gitarella. patm a t ori!!
tinare. giocare a pallavolo. orC
l
·
·
·
o n a p i oggia , ovvia - ganizzare delle feste'
· h.r srsvo
·
l gevano
Ognuno dà il suo contributo.
men t e , i· g10c
d Il' ·1
., ·
1 l
perché ognuno è bravo in qual~~ sa one e aln~
cosa ... e se si vuole ridere vera~ ~p ?ne va qu a e .et im 0
pm VIvace ... m a por or n ava mente. basta fare il solletico ad
Anna ...provare per credere!
su bito il sor r iso!
L
d. ·
d' 3 0
Vorrem m o ch e tan ti si
a se i~~ i grnve i
unissero a noi. per cui !"invito è
ago s t o , ~ i e te nuta l a fes ta • rivolto a tutti'
co nclusiva del G r est 2007
Vi aspettiamo i sabati pomep rece du ta d a ll a S. M essa,
riggio dalle 14.30 nelle sale dela ll e 19 .00, a nima t a d a i
b
b. .
.
.
l'Asilo Parrocchiale di Salce.
a m mi e ragazzi ; a segmre
Il Gruppo Giovanissimi
t
t . · h.
1
a ~e i;i a , a~ i g ioe i e r ~galim (gen t ilmente offerti )
·
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p ~r 1 pro agom st~ 1 ques a
di verte nte es p erienza, che
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a perm esso m q u es i u e
Bambù è un termine comune
· d" ·t
d }"
·
m es.i in r ov.a r e eg i spaz~ : che descrive un gruppo di larghe
e d ei m om en t i fo nda m enta li • erbe legno se (sottofamigli a
l
. d"
.,
e
p e r a .cr esciti: i t u tt1. .
i Bambusoideae , fami glia AnArn vedercr a lla prossima : dropogoneae/Poaceae).
estate '
:
Il bambù comprende 1250
·
Maika e Denise Caso!, : specie all ' interno di 75 generi
Chiara Colbertaldo : diversi, molti dei quali sono re•• lativamente veloci nell a creil!l;ii'ii'l~U'-:---~~-..~~, :
raggiungendo la loro ma••• scita,
•• turità in 5 anni, ma con fioriture
•• non freque nti . I bambù nani
• possono essere piccoli fino a 10
••• centi metri in altezza , mentre
•• quella dei giganti può arrivare a
15-20 metJ.i , e il più largo conosciuto (Dendroc alam us giganteus) cresce fino a 40 met1i
con un dia metro di 30 cm. Il
bambù è sviluppato maggiormente nei tropici, ma si a·ova natura lmente anche in zone subtropic ali e temperate di tutti i
continenti. Per la sua messa a I
dimora, vista la sua caratteri - I
stica di aggressività rispetto alla
vegetazione che lo circonda. si ,
consiglia di creare un cassonetto I
di materiale feIToso o cemento.
• per limitare la diffusione dei
fusti sotterranei. La profo ndità
dell a barriera deve esse re
almeno I metro sotto terra. per
gara nti re un· adeguata difesa al
resto del giardi no.
Fabio Mosca
\c:oy:-
Il bambù
1
1
«La Voce Amica »
legno ed una lampada di bronzo; la
chi ave del portello fu consegnata a
Bro i Elena da Baldeni ga, ed a le i
g iun gano i rin graz iamen ti de l
parroco e dei parrocchiani, perché
manti e ne il ca pite llo co l dov ut o
decoro.
Vad ano i nostri rin graziamenti
anche al sig. Lena GiuseRpe, oste, il
quale proprio in questi giorni , di sua
iniziativa ed a sue spese lo stuccò e
lo imbiancò, e scrisse sopra l' architrave a caratteri cubitali
San Fermo (sopra mare m. 404).
L'altariolo di san Fermo, eretto il
182 l co ll a facciata verso lo
"Con il capitello sta crollando
un pezzo di storia della città"
Che il capitello , s itu ato s ull a
destra nel prendere il viale verso la
chiesa di San Fermo, sia in condizioni disperate. og nuno può constatarlo. bas ta un 'occhiata.
Altra certezza: c ' è la vo lontà di
metterci mano prima che sia troppo
tardi, perché veramente "con il capitell o crollerebbe un pezzo di storia
di Belluno". Giancarlo Fant, portavoce del comitato civico di Salce,
ass icura che è stato già contattato un
progetti sta che verifichi se ci so no
vi nco li a rchitetto ni c i e s i occ upi
delle proced ure per avviare la ristru tturazione e superare eventu ali
d iffico ltà burocratiche . Sappi amo
pure che un o sponsor è da tempo alla
ricerca di qu alcuno che lo aiuti a reali zzare il suo desiderio di veder restaurato il capitello di San Fermo.
Manca niente, allora? Allo stato
attuale de lle cose , se mbra prop ri o
che manchi solo la fase operativa: un
progetto serio, il "sì" dell a Sovrintendenza. Il resto do vrebbe essere a
posto ... Speriamo.
Nota storica
Vi riportiamo qui una pagina tolta
dal libro di don Giuseppe Argenta
"Noti zie storic he su S an Fer mo e
Rustico" pubblicato come ma noscritto nel 1995, relativo a detto capitello, col titolo ...
Altariolo di San Fermo
" Questo altar iolo , prima e du rante la g uerra , si trovava in un o
stato assai deplorevole. Due grosse
pietre, che se rvi vano da fondamente
ai fianchi , erano staccate dal muro;
mancava la scalinata; il pavimento
de l!' atrio fatto di pietrame, era tutto
sco nnesso; lossatura de l co perto
guasta dalla pioggia; dentro nessuna
immagine religiosa; il Capitello era
fuori di piombo di circa 15 centimetri , e minacciava di rovesciarsi
per di dietro. Passato il lungo e disastros o temporale dell a guerra , si
pensò di a mpliarlo costruendo di
dietro nel fondo del sig. Aldo Nob.
De Bertoldi un muro con un metro di
entranza e di restaurarlo.
I lavori di ingrandimento e di restauro furono eseguiti da Bortot
Giuseppe da Salce e da altri operai ,
nell ' ottobre 192 1; e men tre si ingra ndi va la nicchia , in un se polcretto sotto la pietra che servi va da
piedistallo della statua di San Fermo
il cui busto senza capo, dalla casa di
Cervo Dome nic a si portò nell a
nuova canonica l'anno 19 14, si rinve nne un manoscritto in latino del
seguente tenore:
Federica Celato si è laureata con 110 e lode in Odontoiatria e Protesi Dentaria il 19
luglio 2007 all'Università di
Padova.
stradone, fa rag ionev olmente supporre che la strada na z ionale
Belluno - Feltre - Treviso (ideata da
Napoleone il Grande e forse anche
tracciata dai suoi ingeg neri , ecostruita dall'Austria tra il 18 16 ed il
1833, anno in cui fu inaugurata), riguardo almeno al tro nco che passa
per San Fermo, sia stata costruita tra
il 1816 ed il 18 2 1. Prima cli qu est'epoca la strada principale dicomunicazione tra Belluno e Feltre era
la strada vecc hi a, che passava per
Crepei cli Pasaneghe, per Lastine di
Col S an Michele , Chi ara macl a,
Salce ecc.".
Nicola Dallo ha conseguito
la Laurea Specialistica in Economia e Gestione dell' Ambiente e del Turismo all'Università di Trento il 27 ottobre
2007.
Chiara Isotton si è diplomata brillantemente in
canto lirico al conservatorio
Benedetto Marcello di Venezia il 28 settembre 2007.
Laus Dea semper
Ad maius devotionis incrementum erga San ctum Finnum
Marryremet Beatissimam Virginem
Mariam sub titulo Matris Spasimi,
hoc sacellwn erectum.fuit a Reverendo Josepho Zuliani, parocho
rectore huius foci, anno reparatae
salutis MDCCCXX!, ldus Octobris
Curiosa davvero: quel Capitello
fu costruito nell'ottobre 182 1 dal
parroco beneme rito di questa parrocchia Don Giuseppe Zuliani ; e ad
un secolo preci so di distanza, cioè
nell ottobre 192 1 venne ampliato e
restaurato.
I lavo ri costaro no lire 914, e per
dann o di guerra si poté avere dopo
una infinità di noi ose pratiche la
so mma di li re 300.
Dall a Chiesa parrocchi ale si portarono in quel Altari olo tre statue di
9
Eleonora Candaten si è laureata in Scienze dell' Architettura il 27 settembre 2007, a
Padova. Si congratulano i genitori ed i parenti tutti, ma
anche gli amici di sempre.
Marcello Coppari, uditore
giudiziario. Non è una notizia fresca fresca ma è pur
sempre significativa. L'amico
Marcello ha nei mesi scorsi
brillantemente superato il
concorso per uditore giudiziario, prima tappa verso la
carriera di magistrato . E
allora al dott. Coppari (per
inciso, anche avvocato) i
nostri complimenti, felicitazioni ed auguri!
Che il "tuo" sia un servizio
alla giustizia e alla verità.
Ci uniamo allefamiglie ed agli
amici nella gioia per questi importanti risultati. Che possano
mettere le conoscenzee le nozioni
acquisite al servizio del prossimo. Ricordiamo a chiunque
avesse piacere di segnalarci la
laurea di un loro caro, di comunicarlo alla redazione.
«L a Voce Ami ca »
IO
Una data da non dimenticare
Il 25 aprile 2007 è una data
che i ragazzi dell 'A.D .S. Salce
Renault Dal Pont difficilmente
potranno dimenticare . Dopo
anni di impegno e duro lavoro ,
sono riusciti a conquistare il
loro primo trofeo : la Coppa Dolomiti .
Infatti , proprio lo scorso 25
aprile , all o stadio Umberto
Orzes di Ponte nelle Alpi , si è
svolta la finale della Coppa di
Lega provinciale , riservata alle
squadre di terza categoria , che
ha visto di fronte il "nostro"
Salce contro la Rinascente
Cornei. La compagine della
nostra frazione era giunta alla
fase conclusiva dopo aver eliminato squadre più blasonate
come Lon garone , Valpadola
ed Alpina , arrivate tutte ai primi
posti in campionato e ciò ha
reso ancora più merito all 'impresa dei nostri ragazzi.
Il match contro il Cornei è
stato equilibratissimo , con
tanto gioco a metà campo e
poche occasioni da gol , tra cui
È ta ta un a gra nd e fes ta
ch e ha v is to la p a rte cip azio ne d i p iù di un mi glia io
d i per o n e qu e ll a ch e s i è
te nuta a Sa lce d o me ni ca 4
novembre in occasione d el
23° Merca tin o di Sa n
Ma rtin o, pe r la pre p a r azione del qua le tutte le associ azioni opera nti n ella p a rracchi a hanno unito le loro
fo r ze e le loro ca p a ci tà in
settimane di ferventi prepara tiv i.
Mo m ento so lenne la
Santa Messa presieduta da l
p a rroco do n Ta rcis io Pi eco lin il q ual e h a vo luto
a nche ricord are i ca duti di
tutte le g u err e d ava nti a l
m o num e nto a i ca duti s ul
sag ra to d e lla chi es a, a ll a
presenza del locale Gruppo
Alpini.
P er qu a nto ri g u a rd a il
Mer.ca tin o, grand e soddisfa z1one d a parte d egli orga ni zza to ri i qu a li h a nno
p o tuto conta r e un a presen za d i pubblico im p o-
la più nitida è capitata proprio al
Salce, ma il colpo di testa del
"bomber" Dametto ha centrato
in pieno la traversa. Così le due
squadre sono arrivate al 90°,
esattamente come avevano
iniziato, sullo 0-0 e ci sono voluti
i calci di rigore per assegnare il
trofeo . Decisiva è stata la
parata del portiere giallonero
Fregona , sul primo penalty alpagoto, mentre infallibili si sono
dimostrati tutti e cinque i rigoristi salcesi . Alzata cos ì la
coppa al cielo , da parte di capitan Roni , via ai festeggiamenti , con tutta la numerosa tifoseria: docce di rito per il
presidente Ezio Caldart e la dirigenzatuttaedovviamenteper
mister Luca Redi , artefice quanto i giocatori - di questo
prestigioso successo . E per
finire , carosello in auto , con
tanto di clacson e bandiere, per
le vie di Salce e Giamosa.
Fatemelo dire : questo dovrebbe essere lo spirito vero e
genuino del calcio e dello sport
e
in generale . Soffrire , lottare e
magari gioire, anche per i
piccoli traguardi che , magari,
non sono paragonabil i alle
grandi vittorie dei campioni di
serie A, ma sono ugualmente
indimenticabili per chi , come
me e i miei compagni , è riuscito
a raggiungerli.
Questa vittoria è stata il
degno epilogo di un biennio in
cui tutta l'A.D.S . Salce Renault
Dal Pont ha dimostrato serietà,
SaIce: Mercat'lllO d'1San Mart'lllO
impegno e spirito di sacrificio
per riuscire a portare a casa, finalmente, un risultato importante. Un risultato che , lo spevivamente , potrà
riamo
inorgoglire anche tutta la nostra
frazione e magari avvicinarla
all'attività di questa squadra
che così degnamente la rappresenta.
Il capitano dell 'A.D.S . Salce
Renault Dal Pont
Claudio Roni
artigianato e di sartoria
andati1ettera1mentearuba.
Scopo della stessa è stato
ancora una v olta unire le
forze per "fare comunità "
in solidarietà.
Ilricavatodellagiornata,
infatti, andrà ora diviso
equamente per la realizzazione di una chiesa nella
missione di don Livio Piccolina Canudos-Bahia in
Brasile, per il sostentamento della locale Scuola
Materna L.A. Carli e per il
restauro dell'organo della
chiesa parrocchiale di
Salce.
Nel pomeriggio, al
termine del pranzo, mega
cruciverba organizzato dal
Gruppo Giovani e dal
Gruppo Giovanis simi di
Salce, che hanno fornito
anche la consueta disponibilità come provetti camerieri.
n ente, con p a r e cchie cen- 1 tipici tradizionali ed altret- r
Appuntamento ora al
tinaiadipersoneospitate per tante porzioni daasp orto, cui prossimoanno.
il pranzo a d egu s tare piatti vanno aggiw1ti gli oggetti di
Gianluca Nicolai
4 novembre 2007
r
«La Voce Amica»
ASalce la solidarietà è di casa
con ben 14 gruppi o associazioni
Premiata un'associazione distintasi afavore di malati bisog~osi
Nella nostra comunità la so lidarietà è di casa: sono presenti ,
alcuni anche da vari decenni , ben
14 tra gruppi e associazioni divolontariato che prestano la loro
opera individualmente o in collaborazione quando gli obiettivi da
raggiungere sono comuni.
Ogni anno i festeggiamenti in
onore del patrono San Bartolomeo
offrono loccasione per celebrare
il lodevole p1imato, attribuendo un
riconoscimento alle realtà locali
che si so no distinte per impegno
nel soc iale .
Nell ' ultima edizione della manifestazione. durante la serata conclusiva del 26 agos to, il locale comitato civico. a nome dei gruppi
operanti in parrocchia, ha consegnato una targa ali ' A. V .A.B . (Associaz ione Volontari Assistenza
Bisognosi).
L 'associazione è nata nel 1972 e
nei suoi 35 an ni di attività si è dedicata con efficacia ed entusiasmo
ali ' assistenza gratuita dei parrocc hi a ni am mal at i, po rta nd o un a
tangibile prova di solidarie tà che
s upera gli interessi personali , le
convinzioni ideologiche e le situazioni economiche. Lo spirito dello
statuto stabilisce che eventuali offerte o contributi ricevuti debbano
essere destinati per scopi assistenziali possibilmente locali . Infatti il
sentimento che anima i nostri volontari si traduce in: "donare vuol
dire amare".
I loro fo nd a tor i so no stati
Angelo Carline Giovanni Tibolla
entrambidi Salce. Da loro è venuta
l'idea c he probabilmente è maturata con due chiacchiere scambiate in osteria. Li s ping eva e
animava un comune spirito di altruis mo , d i soc ia lit à vecc hio
stampo d e l seco lo p assato. E
sembra strano che una tale idea fila ntropi ca s ia sca turita da due
persone che per na tura erano
se mpre inclini allo sc he rzo , al
buon umore , due veri buon temponi .
Si ii volsero al parroco di allora,
don Gioacchino Belli , che spalanc ò loro le porte, incorag g ia ndoli , lodandoli e con I' agoiunt a a nche dei
s.uo i. s ug-.
a
.
gerime nti . La pnma nun10n e s1
tenne il 14 dicembre 1972 all a presenza degli aderenti ali ' iniziati v~:
fu la prima asse mblea che conto
ben 10 uomini e 18 donne e nell a
quale si stabilì la denominazione:
associaz io ne parro cc hi ale per
l'assistenza volontaria ad a mmalati bi sog no si (A .V.A.A .E .)
poi semplifi cata in A.V.A.B. D a
allora il gruppo è cresciuto . La sua
attività si è tradotta in ben 14.259
ore di assistenza, oltre a quelle prestate a favore degli anziani che
era no ospiti degli allo ggi della
scuola materna, ricevendo vari riconoscimenti: i più importanti il
"Premio di Natale 1979" consegnato dalla famiglia Arrigoni in
memori a del dott. Enri co e il
premio della bontà "PapaLuciani"
consegnato dal vescovo Maffeo
Ducoli il 6 febbraio 1983 . Ora gli
iscr itti sono 62, 4 5 donne e 17
uomini , che oltre agli scopi per i •
quali è nata l'associazione, si dedicano anche alla pulizia dei locali
delle opere pairncchiali e all 'assiste nza di persone con difficoltà
varie . L'attuale presidente Rino
Val nel suo di scorso , ha sottolineato la necessità di avere nuo vi
aderenti , vista la non pit1 giovane
età degli attuali componenti.
Renato Candeago
Gruppo Alpini di Salce
Domenica 25 novembre:
·l'annuale assemblea, preceduta dall'alza bandiera e
l'onore ai Caduti. Una particolarità di notevole interesse ha caratterizzato
l'incontro di quest'anno:
nel salone della Scuola
Materna, sabato 24 si è
tenuto un incontro pubblico incentrato sulla missione in Afganista n del 7°
Reggimento Alpini di
Belluno e sul progetto
uma nitario "Belluno Kabul", con testimonianze
illus trat e d a materia le
video.
Il progetto umanitario
cons i ste n ella r e alizza -
zione di un poliambulatorio destinato alle donne
della capitale afgana e ai
loro figli ove poter effettuare corsi di alfabetizzazione, di educazione all'igiene, di assistenza al
parto con personale
medico e paramedico italiano. L'iniziativa (che è a
buon punto di realizzazione ed è stata sponsorizzata da tutte le autorità
di Belluno, dal Vescovo al
Prefetto) è stata accolta
con favore ed entusiasmo.
Anche la nostra parrocchia si è sentita onorata
di poter dare il proprio contributo.
Il
Solidarietà
•
ericonoscenza
Riportiamo di seguito
una lettera arrivataci da
Belgrado a seguito dell'invio di una grassa rimessa di jeans (donataci
da una ditta locale) e di
una buona scorta di Nesquik, pure offerti gratuitamente da un magazzino di Belluno, ai
quali rinnoviamo il
nostro "grazie" per l'opportunità che ci hanno offerto di far felici molte
persone.
Rispondono così:
Belgradb, 22 agosto 2007
Rev.do Signore
Don TARCISIO
PICCOLIN
Parrocchia di SALCE
32100 BELLUNO
Reverendo don Tarcisio,
La ringraziamo tantissimo per i jeans nuovi
che avete preparato e soprattutto per il N esquik
che ha dato tanta gioia
sia ai bambini che agli
adulti.
Sono arrivati proprio
nel momento giusto,
prima di un incontro che
già tradizionalmente si
organizza in un monastero serbo ortodosso di
circa 150 persone per
vivere insieme cinque
giorni il dialogo della
vita . Vi sono persone
adulte, giovani e bambini, ortodossi, cattolici,
musulmani, non credenti
tra cui albanesi, serbi,
croati , sloveni, ungheresi.
La maggioranza delle
famiglie non potrebbe sopravvivere senza un
aiuto finanziario o in
natura che viene da altri
paesi, dato che tanti, se
hanno un lavoro, è solo un
lavoro temporaneo con
dei salari bassissimi (di
circa 150 euro al mese) e
spesso non ricevono la
paga per alcuni mesi.
Quindi, per quest'incontro hanno dovuto
mettere da parte spiccioli
dopo spiccioli, a costo di
sacrifici, per pagarsi il
viaggio e una quota minima al giorno per l'alloggio.
Riconoscentissimi vi
salutiamo cordialmente,
assicurando le nostre
preghiere per Lei e per
tutti i suoi collaboratori!
A nome di tutti,
Julianna Aranyos
«La Voce Amica»
12
16 MARZO 2007
Come cambiare
il mondo ...
Problema alcol: anch'io
posso fare qualcosa
"Il vino fa buon sangue ... Il vino •
aiuta a socializzare, a dimenticare i
dispiaceri ed a percepire tutto più
Una mattina Sam. un ragazzo qual- facile e leggero".
Queste espressioni fanno parte
siasi, di unpaesequalsiasi, in un giorno
qualsiasi. si alzò con in testa un chiodo della nostra quotidianità, le senfi sso: voleva cambiare il mondo. Per ti amo ripetere fin da quando
tutta la vita si ostinò a cercare di eravamo bambini , prima in fafermarelegrandi guerre elecosebrutte miglia, poi nell'ambiente di lavoro e
che accadevano ovunque. Ma più soprattutto nei luoghi di ritrovo e di
gridava di smetterla... meno lo ascol- divertimento dove l'alcol è, oramai,
tavano. Dopo qualche anno passato • compagno indispensabile per la
inuti lmente a urlare ai quattro venti sicu ra riusdta di una se rata. 11
come voleva che fosse i I mondo e consumo d1 bevande alcoliche fa
!> enza aver ottenuto alcun minimo ri- parte della nostra cultura in quanto
è un prodotto che, da secoli, è presultato, Sam cadde in una grande tri' tczza. Si sentiva un fallito, un buono a sente sulle nostre. tavol e ed in
passato ha cost1tu1to parte inienull a. e ovunque andava vedeva che
grante di una dieta molto povera.
llllla la felicità che aveva sempre soForse è proprio tale "famigliarità"
gnato per quel mondo non esisteva.
con questo prodotto a farci sottovaNon '<lpevapiùcosa fare. >i stavadirigendo verso un fiumein preda al ladisperazione. Ma fu allorachepassò da1·anti auna chiesa. Decisedi entrarvi.Dentroc ·era 1utare 1 danni che p ro~oca il
consu~o d1 sostanze alcoliche. La
un prete piccolo piccolo. ma dall' animo grande grande. Stava leggendo ad alta
soc1eta 1n cui v1v1amo.c1pmpina
rnce un brano dcl Vangelo. Sam entrò e si fermò ad ascoltare. Il prete leggeva:
cont1nuamente modelli da 1m1tare
" ... poi i discepoli di Gestì si misero a disrntere per sapere chi era rra loro pitì imper aver succes~.o nella v1ta,,ed
portante. Ges1ì si accorse dei /om ragim1wne11ti: allora prese 11n bambino, se lo
essere sempre alla moda e '
pose accanto e poi disse loro: "chi accoglie quesw bambino per amor mio acquesto vale anche per ci bo ~ becoglie me. e chi accoglie me accoglie il Padre che mi ha manda10. Infa11i. chi è il
vande . Ou.ella stessa soc1e.~a che
pitì piccolo tra 11111i roi. quello è il pitì importante' .. » .
po11nomd1sce ~ava nti alle stragi
A questo punto si fermò di scatto. accortosi della presenza di Sam. lo guardò del sabato sera , 1~c1dent1 stradali
negli occhi ecapì chequel ragazzo ave1·abisogno di qualcosa. Si diresseverso di provocati per 11 45 Yo, ?1rettamente
lui e ;cnza chiedereniente cominciò araccontare: "A/f ragile rro11co di 11n albe- o indirettamente, dal! uso d1 alcol,
rello. il giardiniere leg<Ì 1111 robusto palo difrassino che gli facesse da tutore e lo dato che dosi anche minime d1 tale
ai11111sse a crescere diritto. Quando il relllo i11ritarn alla drm:a. /'albero adole- sostanza sono in grado di alterare
scellle agitai'({ la c/1ioma sempre pitìfo lta e incominciai'({ a dondolare. e gridarn:
le capacità di guida.
.. Lasciami perfarnre... perché mi tieni così:' Guarda 11111i gli altri si lascia110
Senza contare il fatto che un
rnllare dal re/I/o. Perché solo io dern stare così rigido:'''. "Ti spe::eresti .. ri- terzo dei suicidi è correlato all'uso
petern i11jlessibile il palo. "opp11re /Hl'nderesti delle brutte posi:ioni. dirente- di alcol e purtroppo la Provincia di
re.1ti brutto e stortignaccolo 1 ". "Sei solo 1-ecchio e inridioso. lasciami. ti dico 1 ".
Belluno, risulta detenere il triplo dei
Il gim'(//1ea/berosi dirinrnlarn co11 tlllta la rna/iH:a. ma il recchio palo resistern suicidi ri spetto alla media nate11au'me111e, pitì saldo e ostilwto che mai. Una sera d'estate. w1111111ciatoda 111011i zionale. Di fronte a questi tragici
e lampi. accompag111110 da rio/ente sfe r:ate di gm11dine. 1111 uragano si abbatté eventi, specialmente se hanno per
s11/la :1111a. Ghermiw daif 11riosi tentacoli del remo./ 'a/berei/o scricchio/arn in protagonisti ragazzi in giovane età,
11111e le gi11n111re. con la chioma che a tra(ti sfìorarn la terra. Lefolate pilì fo rti tutti noi ci interroghiamo sul perché
quasi strappal'({/IOle radici dal terreno. "Ejìnita.' .. pe11sarn /'alberello. "Resisti e su cosa sia possibile fare per
amico'" gridò iln'l'Ce il recchio palo. che raccolse 1111/e le fo r:e che gli rima- • evitare che tali disgrazie si ri11ern110 e sjìdà la bl(fera. Una lotta d11ra. lunga. este1111a111e. Ma al/afi11e /'a/be- petano. Il guaio è che, spesso, rirei/o era .rnlro. Il palo inrece era morto. spe::mo i11 d11e miserabili monconi. versiamo tale stato di frustrazione
L 'a/berei/o giorane capì e allora comi11cià a piangere. "No111ni lasciare... ho e sofferenza sulle istituzioni e sulla
ancora bisogno di te 1".Non ebbe risposta. U11pe::odi palo era a11com stretto al società, ritenuta colpevole di non
giorn111' tro11co dal laccio. Come in 111111/tim o abbraccio. Oggi. i pas.rnnti fare abbastanza per evitare che ciò
g11arda110 111em rigliati q11e/ robusto alberello che. nei giorni di remo. sembra accada, senza renderci conto che
siamo noi la società e che, per poter
q11asi che stia rnllando tenerame11te un recchio pe::o di legno secco".
cambiare le cose , dobb iamo,
Detto questo il prete si alzò e uscì dalla chiesa dicendo: "Il mondo è grande ..
prima di tutto, modificare il nostro
meglio lasciarlo stare1" . Sam pensò alungoaquelleparole. si alzò etornòacasa.
comportamento.
Quella nottedormì comenon aveva mai dormito. Si sve!!liò lamattinacheaveva
Il primo passo è riuscire a sentirci
capito quello che il prete gli voleva dire. Non clovel'a ca7nbiare il mondo. ma coparte attiva della comunità in cui viminciare eia se stesso e dalle persone che aveva vicino.
viamo , dove abbiamo modo di
Dopo qualchegiorno camminando per strada videun ragazzo alto egrosso che agire e di influenzare positivasela prendeva con uno più piccolo. Volèl'a lasua merenda. Erano90chili contro i mente, anche solo con il nostro
55 scarsi del più piccolo. Conqualchesberlaquellopiù grosso ottennequelloche esempio, le persone con cui vevoleva ese neandò. Samsi avl'icino allora al piccoloragazzoesi fece direil nome niamo a contatto; come scriveva
di quello più grosso. Dopo qualchegiorno andò da lui. Cominciò aparlargli egli Pavese "Un paese vuoi dire non
chieseiI perché loavevafatto eil perchélofaceva praticamenteogni giorno."Che esse re soli , sape re che nella
domande ... rispose lui ... perchésono il più forte'". Sam allora gli raccontò quello gente, nelle piante. nella terra c'è
chegli avevadetto un pretepiccolo piccolo. ma dall· animo grandegrande. poco qualcosa di tuo" e quindi ognuno è
tempoprima. Ealla fineaggiunse: "Se anchelapersonapiùgrande egrossa impa- responsabile non solo di se stesso
rasse aessere l'ultima. e invece cheprovare a fare il vento distruttoreprovasse a ma anche del benessere della cofare il palo di frassino, ovunquenel mondo spunterebbero fiori di felicitù'" Il ra- munità in cui vive.
gazzo grosso capì la lezionee eia quel momento non fece più lo spacconeperché
Lo Stato e i vari enti pu bblici
era il più forte come il vento. ma anzi. cominciò a comportarsi come il vecchio cercano di arginare il consumo di
palo di frassino. Samquella sera si accorseche erariuscito a cambiarequalcosa bevande alcoliche intervenendo
vicino alui. era poco. ma questo gli bastava. Il giorno dopo si svegliò. e videche con leggi e campagne di sensibilizaltrepersoneavevano fatto comelui. Dopo qualchemese il mondoera comeSam zazione e prevenzione , diffon aveva sempre sognato. La pace e la felicit:1regnavano ovunquee per chiunque. dendo inform azioni sui danni che
Ora... mi chiedo... questoSam eraun ragazzo qualsiasi. di un paese qualsiasi. in provoca l'assunzione di alcolici,
un giorno qualsiasi... unocometeinsomma! Quindi ... perché nonprendi esempio ma questo certamente non basta e
da lui ecambi il mondo vicino ale'I Scoprirai chepuoi cambiareil mondointero '! tutti noi abbiamo il dovere di impe-
gnarci per promuover.e la salute
della società, ed in particolare della
comunità in cui viviamo, inquanto è
di fondam entale importanza
essere consapevoli che il benessere collettivo parte, prima di
tutto, dal benessere personale di
ognuno di noi in modo che il nostro
esempio di uno stile di vita sano si
diffonda il più possibile, quasi per
contagio.
L'alcol ista non è un malato ma
una persona che ha adottato uno
stile di vita non sano, che ha assunto comportamenti appresi dall'ambiente in cui vive , ma che
possono essere modificati attraverso la promozione della cu ltura
del non bere nel contesto fam igliare e sociale che lo circonda.
Efficace strumento della promozione di tale comportamento è il
Club degli Alcolisti in Trattamento,
comunitàdifamigliechesisonoconosciutegrazieallacondivisionedi
un problema comune e che , una
volta superato il problema alcol ,
continuano a riunirsi una volta alla
settimana condividendo le gioie e
le difficoltà della vita quotidiana, all'insegna di valori come l'amicizia,
la solidarietà, l'amore, l'accettazione incondizionata dell'altro.
Il Club non è un'associazione
chiusa , una setta segreta ma si
propone di essere una porta aperta
per le famiglie in difficoltà e per
questo si confronta apertamerne
con la comunità in cui opera organizzando momenti di divulgazione
e di informazione e partecipa, insieme ai servizi professionali, alla
creazione di una rete territoriale
per la promozione della salute.
Nel Club è presente la figura del
"servito re insegn ante", una
persona che fung e da catalizzatore del cambiamento e del processo di crescita e maturazione
delle fami glie; il servitore insegnante non è una figu ra professionale ma un volontario che ha
partecipato ad un corso di sensibilizzazione sui problemi alcol-correlati ed ha dato la sua disponibilità
per portare avanti questo progetto
di prevenzione e promozione della
salute.
li prossimo corso di sensibilizzazione si terrà al Centro Diocesano
di Spiritualità "Papa Luciani", a Col
Cumano di Santa Giustina, dal 24
al 29 settembre 2007, è gratuito ed
aperto a tutti gli interessati: può
essere una buona occasione per
approfondi re la conoscenza dei
danni e delle problematiche legate
all'assunzione di bevande alcoliche e, per chi lo vuole, diventare
"servitore insegnante" e contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di tante famiglie che ,
grazie al Club, sono riuscite a ritrovare la serenità. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi al Servizio Tossicodipendenze ed
Alcologia di Auronzo di Cadore. te!.
0435 402596.
e-mail: [email protected]
«La Voce Amica»
13
24 agosto: San Bartolomeo, 24 ore vo ey
24 agosto : San Bartolomeo , patrono di Salce ,
tempo di sagra per l'inter a
frazione.
Anche q u est'a nn o si è
svolta, in onore del nostro
patrono, la tradizional e
festa di San Bartolomeo.
Il ricco programma di appuntamenti è ini zi ato
giovedì 23 agosto con il 1°
TrofeoRen a ultDal Pont , un
tria n gol are di calcio ch e h a
vist o di fro nte i pad r oni di
casa d e l S a lce , sot to l a
n u ova guida t ec n ica di
G i orgio C u g nach, l 'Al pes
CesioP ez, gui dato da M ich ele S chiocchet e d il Foen
di Luca Redi e ch e ha vist o
propr io qu est i ultimi aggiudicarsi la manifestazione.
L'indomani, 24 agosto, è
stata l a volta d e lla M es s a
Solenne in onore di San Bartolomeo A postolo , concelebrata da t utt i i sacerdoti
della forania di Belluno e, a
seguire, d e l tr adiz ionale
"pranzo dei n onni e degli anziani " d ella parr occhia ,
svoltosi sotto la nuova ed a ccogliente tettoia della sede
dell'ass ocia zion e "4 st elle Don G io a cchino B elli"
presso il cam po sportivo.
La sera dell o s t esso ve nerdì, poi, il classico appun tament o d e l "pia dina
part y", che quest'anno h a
permesso ai moltissimi, accorsi sotto il t endon e d el
campo s p ortivo , di gu stare
la t ipica prelibatezza r oma g n ol a, m e ntre sul palco ~ i
esibivan o "Diego & P a olo", il
noto duo ca bare tti st ico di
Zelig Off ch e per qu a.s ~ due
ore ha sottoposto tutti i presenti ad u n a raffi ca di
battute e dive rt e nti s simi
sk et ch .
Sabat o 25, poi, è stata la
v olt a dell' evento clou : l'in izio d ell'S• edizione d ell a
24 ore di pallavolo 4x4: una
m a nifestazione
organizzata dall'associazion e "4
Stell e - Don Gio a cchino
Belli" in collaborazione col
Gruppo Giovani , nota no~
solo in pr ovincia, ma ormai
in tutto il triveneto e forse
anch e oltre.
E la su a fam a è stata confer m a t a d a i n um eri , d av ver o s t ra ordinar i : 57
squad re iscritte, olt~e 38~
giocatori,
p art e ci p a nti
anche da Trentino , E milia
Romagna e Toscana.
È stato davvero un s u e-
l
cessane per u na "maraton a
non stop" con clu sasi nel pom eriggio di domenica 26 e
Vi proponiamo questo editoriale, pubblicato sulla Gàzzetta
dello Sport del 1Oottobre u.s., che fa riferimento alla partita
Pergocrema-Inter, del campionato "Pulcini" - regione Lombardia, terminata 40-0 per l'Inter.
Vi farà rifiettere su ciò che il calcio e lo sport dovrebberoessere
da vvero; soprattutto in questi giorni caratterizzati da fatti
anche tragici.
Dedicata a tutti i bambini che amano il calcio e ai loro genitori.
Claudio Roni
Lettera a un pulcino che ha perso 40 a zero
r
(di Luigi Garlando)
CaroPuJcinodelPergocrema,che
hai subito40 gol dall'Inter, è stato un
lunedì duro, a scuola?
Io sono convinto di no. Invece di
sfotterti per il risultato, i tuoi com-
pagni ti hanno chiesto com'è giocare
contro la maglia di Ibrahimovic.
Vero? E tu ti sei sentito orgoglioso di
poter rispondere e hai raccontato il
tuo pomeriggio speciale, senza nulla
di cui vergognarti. Hai fa tto benissimo. La vergogna per una sconfitta, l'interesse esclusivo per il risultato, per la classifica e per tutti
quei numeri , che già fan no venire
mal di testa nell'ora di matematica, è
roba da grandi. I grandi credono di
sapere tutto. "Quando sarai grande,
capi rai", ripetono sempre. Ma ci
sono cose che si capiscono solo restando piccoli. Per esempio, che un
partita di calcio è un giocoe che il gol,
a ben guardare, non è la parte più allegra, perché quando la palla entra in
rete, l' arbitro fi schia e intmompe il
di vertimento. Domenica l'Inter ha
interrotto per 40 volte il divertimento, il tuo Pergocrema nep pure
una. W il piccolo, grande, Pergocrema che ha giocato per lo spettacolo! E se sul 39-0, i baby-nerazzurri si sono detti: "Facciamone
ancora uno", significa che non si senti vano al sicuro . In fondo , vi temevano. Giusto?
Poi, domenica sera, magari, haiseouito Lazio-Milan in tv e hai visto il
povero Muslera, (portiere lazi ale,
n.d.r.) prendere 5 gol che gli sono
pesati come 40. Stringeva le ginocchia, come i puledri appena nati,
e la palla gli passava in mezzo alle
gambe. Una fi gura.. . Però, finita la
partita , non è scappato. Si è presentato alle interviste con uno zainetto in spalla da ragazzino e, sorridendo con i suoi denti da coniglio, ha
spiegato: "Sono giovane. Ho sbagliato. Mi spiace. Migliorerò". Non
si è vergognato neppure lui e anche
lui era or~oglioso per averp~tuto affrontare rn un grande stad10, a 22
anni, una squadra prestigiosa come il
Milan. Il portierino non è ancora ere-
sciuto abbastanza da dimenticare
che il calcio, prima di tutto, è un
gioco. Nel dopo-partita, Muslera è
stato il migliore, da applausi. Imparare a perdere è molto più difficile
di imparare a vincere. Per esempio,
ci sono portieri cresciuti troppo che,
dopo un paio di gol, fanno finta di
aver preso un pugno, per quella maledetta malattia dei grandi di pensare
solo al risultato.
Il tuo Pergocrema ha combattuto e
rispettato le regole fino al 40° gol:
questa è la vostra vittoria. E poi vedrai - presto migliorerete, come
dice Mu slera. Di venterete bravi
come il cremasco Riccardo Ferri e
l'Inter invece di venire a riempirvi la
rete di gol, magari, vi offrirà una
maglia. Ma se no n succederà, va
bene lo stesso. L'importante sarà
sempre avere a di sposizione un
pallone da rincorrere. Ovunque. Il
guaio non sono 40 palloni in rete, ma
la febbre a40che ti impedisce di allenarti o la pioggia che ti costri nge a
giocare a Scala 40 in salotto.
La gioia non viene dal risultato,
ma dalla possibilità di correre e divertirsi co n gli amici . In questi
giorni , Del Piero, potrebbe spiegartelo meglio di chiunque altro.
Magari sarà più difficile farlo capire
ai vostri papà. Il responsabile del
settore giovanile del Pergocrema lo
ha confermato: "Domenica, dopo la
partita, i genitori erano amareggiati
molto più dei ragazzi". Naturale. A
loro sfugge ciò che voi sapete a memoria: "Chi si diverte, non perde
mai". Provate a insegnarglielo. Con
molta pazienza.
Ciao Pulcino del Pergocrema e
buon calcio!
che ha fatto da prologo a ll'evento fin a le della sagra:
"F esta p e r noi , fe sta p er
tutti '', il m om ento che da
qualche anno celebra le 14
associa zioni di volontariato
della Parrocchia di Salce e
che quest'anno ha visto premia t a l'A.V.A.B . per la sua
benemerita attivit à.
E, dulcis i n fundo , l 'appre zzatissima esibizione
del Gruppo Folk di Cesiomaggiore , con cui gli organizzatori e i collaboratori
tutti (oltre un centinaio,
a nche in questa edizione! )
hanno datp l'appuntamento
al prossimo a nno per l'edizione num ero 9, targata
Salce 2008.
Sì , p erché è impor tante
che questa manifestazione
continui a crescere ed a proseguire nel t empo.
Non è facile che si creino
una coesione, uno spir ito di
collabora zi one t ra le
persone come invece ormai
da otto a nni accade per
questo evento.
Si lavor a p er m esi, a
st retto contatto, n ei r itagli
di t empo ch e il lavoro , lo
studio, gli impegni familiari
con sentono, affinché tutto in quei pochi giorni - vad a
per il verso giusto : e i risultati stanno a te stimoniare che questa è la strada
corr etta su cui proseguire.
Ormai, t r a coloro ch e organizzan o que st a manifestazione da anni , s i s ono
creati rapporti così saldi e
profondi che vanno oltre la
semplice collaborazione, fin a lizzata all'eve nto e
questo è, for se, il dato più significativo.
È per t ale motivo che è au s picabile che tutt o non
v enga las ciato solo nelle
mani degli "storici" organizza tori , ma ve nga portato
avanti anche dall'impegno e
dalla fantasia di un numero
crescente di per sone.
Salce ha r itrovato la
voglia ed il piacere di fare com unità att orno al proprio
patrono, in un modo nuovo,
festoso ed appr ezzato all'esterno.
Soprattutto, ha ancora ~ a
possibilità di cresce re m
qu es to: con l'appo r to di
tutti.
Claudio Roni
«La Voce Am ica»
14
Per il Bollettino 1/07
* Dalle fra zioni
Bettin 238,80; Ca nal 27 ,00 ;
Canza n Al to 27 ,50, Canza n •
Basso 32 ,50 ; Cas ari ne 52 ,00;
Co l di Sa lcc 12 1,00 ; Giarnosa
245 , I O: Mari siga 50 ,00: Pcrc sine 20,00; Prama gri 80,50;
Salcc 193 ,87; San Fe rm o 37,00:
Ada Dc Salvador Fant 50; Marta
D' lsep Frigimeli ca 50.
* Altre offerle
Ald o Fa nt (R oma) 20: Paola
Picco lin (T rent o) I O; Ernes ta
Va lt Ca ndeago I O: Ott orina Dc
art IO: Laura Saron idc IO: Colett i Alba e Pi erina 40: Bianca
Fcnti 20: Faghcrnzz i Margherita
IO: Ma ri a Co lbcrta ldo 5: Norma
Capraro 5: Dal Con te Zad ra
Emi li a 50: Renat a Pic co lon
(Trent o) I O: Da Rold Lui gia
(Bes) 5: Nev ia Dc Pra IO: Piccine I li Rita 20: Vi lm a Dc Bona 20:
Attili o Dc ll"Eva 20.
Spese per il Bolle11i11011. 1107
Tipog rafia
I .O 18.00
Spedizione
16.20
Per le Opere della Parrocchia
* /11 111e1110ria
- di Pietro Dcli" Eva. il Coro Parrocchi ale I 00: il frat ello Gi no
100:
- cli Mario Ce lato. la fami2 li a 20
- di Du ili o Pitto. la fami !'!l ia -iO
- cl i Leo nild a Dal Pont la fa miglia IO:
- cl i Ca rl o e Bruno Bianchct.
ivcs Bia nchct 30:
- cl i Lucia Dc Bias io Lai. il
marito 50.
- dci defunti Cari in 30:
- de ll a mog li e. Co rrado Luchct1a 20.
- dei defunti di famiglia . N.N.
30:
- di Carla Dal Farra. la famiglia
100: Orso lin a Dallo 30: N.N.
50: il Co nsigli o Pastorale. il
Coro Parrocchiale. il gruppo
Catechi ste. e famiglie Colbertaldo 377:
- cliGimanniBortot.lafamigJia
100: .N. SO: Gia mbattista
Arri go ni 50: il Coro parrocchia!~ I 00: Orso lina Dallo 50:
- cli Giuli etta Spo nga . fam.
Gu ido Sponga I 00:
- cli Carl o D"lnci1. la famiglia
200:
- dei de funti cli famiglia. Nevia
De Pr:i '.W:
- cli Mario e Ameli a Fan t. i figli
40:
- dei defunti cli famiglia.
Giorgio Marco lina 50: - cli Rina Cos tantini Muratore. il
marit o 50:
- dei cld. cli famiglia. Lina
Bianchet30:
~
- cli Walter Da Rotei. la famiglia
so.
- cl i Anna De Zan Fia ban e. il
marito 50: le nipoti Luciana
50: An na SO: Clori nda 50:
- cl i Ange lo Dalle Cort. la
mog li e IO:
Condivisione
- di Vittorio Rolcl o, Giambatti sta Arri goni 50;
- di Laura De Nard , la mamma
70:
- di Nico la Licci ardi , la nonna
Kate Zampo lli 40;
- di Ugo Dallo. la mogl ie, per
fiori , 50;
- di Tito Calclart, la moglie 20;
- ciella moglie, Renato Bo go 20;
- della moglie , Mario Bian che!
20;
- de i defunti cli fam igli a, Dino
D' Incà50:
- di Mari a Tormen, la fi gli a Ilda
Fe lt rin 100;
- de i Qe nitori , Patri zia Cariin.
- di A~nge l o Fant, moglie e figlio
50:
- di Giu seppe D" Isep. moglie e
figli a 50:
- dei defunti di fa mi 21ia-Aclaecl
Enrichetta De Sal~ador I 00.
* /11 occasio11 e
''"'' del Ba11esi1110
- di TommasoCa lclart, i ge nitori
50: nonn a Alda 50:
- di Greta e Siria De Pellegrin . i
Qe ni tori I 00: i nonni De Pelle2rin I 00:
- d(Vera Co mi ott o. i ge nit ori
40: i nonn i Totano 100:
- cli Tob ia Dal Pont, i gen itori
100: i nonni Dal Pont 100:
- di Gisele Giacomin , i genitori
I 00: la non na Colbert alclo 50:
N.N . I O: la bis non na 50 : i
nonni Giacornin I 00:
50;
- di Nicole De Polo, la famiglia
30;
- di Marco Capraro, i genitori 90
e i nonni sponga 50;
- cli Federica D' Incà, i genitori
50;
- cli Anna Laura Canova, la fam .
50;
- cli Andrea Crapanzano, la fam.
50;
- cli Laura Calò, la farn . 100;
- cli Martina Barbi. la fam. 50 e
la nonna Maria 25;
** della prima Comunione
- cli Carlotta De Barba, la farn.
70;
- di Alessia Bacloin, la fa rn. 50;
- cli Mattia Ronch , la farn. 70;
- di Fede ri co Dalle Grave. la
fa m. 60:
- cli Alberto Dell ' Eva, i nonni
Corsetti 50;
''''' della laurea
- cli Federica Celato, i ge nitori
40;
''"'' della Cresi111a
Altre offerte
Fam. Giacomin 200; N.N. 30:
N.N 450; Orsolina Dallo 20;
Maria De Menech 50 ; N.N.
(lampada del SS.) IO: N.N. 40:
Alb ert o Gi amosa (PD ) 1.000:
N.N. 200: N.N. 30: Renato Candeago 30: Sil vana Colbertalclo.
per fi ori 40: N.N. 40: Piccine Ili
Rita I 00: N.N . 50: MariaColbertaldo. per fiori 25: Giulia Carlin.
pro restauro organo 50: N.N. 30:
Lidia De Salvador. on. B.V. 20:
Ivana Selvestrel 40: Bett ina Luchett a. per lampada Santissimo
11 0: Fam. Giovanni Bo zze tto:
Emilia D"ln cà IO : Attilio
Dell' Eva 10: Fam. Ernesto Crapanza no , sec . loro intenzione.
50: Ro sa nn a e Gabriele Lorenzon 100.
- cli Valeria Deanna. la mamma
Per i lavori di tinteggiatura
''"'' del M{//ri111011io
- cli Fra ncesca Totaro e Giuli ano Comi otto. gli sposi I 00: i
Qe nitori Totaro 200:
- di Silvano e Cri sti ana Ross a.
gli sposi I 50:
- del 50" cli Matrimonio. Ciso e
Mari a Colbertalclo 90.
Mancanza di parola?
Sul bollettino del giugno
2006 , a spiegazione del
"perché" non era uscito il
numero di Pasqua , chiedevo scusa ai lettori che
avevano manifestato il loro
disappunto , promettendo
maggior fedeltà.
Un altro fallimento!
Se nell'anno scorso sono
usciti tre numeri (Pasquagiugno-Natale) , quest'anno , meno ancora: due
numeri : a Pasqua ed ora, a
Natale . ll minimo di un periodico , per non diventare
un "numero unico".
Non sto ad elencare le
cause o le scuse . Sono pa-
recchie . Mi basti dire che il
nostro notiziario esce ed
uscirà quando è frutto di impegno comune, della collaborazione di una pluralità di
"firme", di volontà comunitaria.
Saràmenofrequente, ma
probabilmente più ricco di
informazioni sulle varie
espressioni della nostra comunità di Salce.
Ringrazio tutti i collaboratori di questo foglio di
Natale e riserbo per loro un
particolare augurio di buon
Natale.
Il direi/ore responsabile
Don Tarcisio Piccolin
della chiesa di
S. Antonio a Giamosa
Oltre all e tante offe rte
anonime fatte in occas ione del
rinfresco del 13 giugno, festa del
patrono, per la tinteggiatura sono
state fatte le seguenti offerte:
Farn. Sperotto 200: Bruna De
Din 50; Fam. Torrnen 20: Ginetta
Capraro 15 ; Giulio De Menech
200; Ivan a De Nard 25; Rem igio
Piccolin IOO; Giulietta Dosso50:
Giovanni Dal Pon t 50 : Norin a
D' lncà I 00; Mario Bianche! 130:
Giuseppe Smani a 1.000; Ezio
Roni 120; Farn. Perl o 30; Liletta
Bianche! 30; Rosa Toffo li I O:
Dami ano Savi 50: Anna D' lnc à
50; d. Tarci sioP. 50: Renato Candeago 150; Enrico De Nari I00:
Lui gi Soppelsa 50; Lucia Ri ghes
15 ; Lina Da Rolt 50: fam .
Dell'E va, Col S. Marco 250: Gabriella Serafini 50: Diana Gamberlotto I 00; Ti ziana Varclanega
50.
Giusto giusto quanto necessario per coprire completamente
tulle le spese. Gra::.ie.
Per la chiesa di San Fermo:
rinnovo dell'impianto
delle campane e dell'orologio
elettronico per il suono delle
ore e delle campane
Fam. Gian carlo Fant 500:
Fam. Cesare De Zolt Sappaclina
I00: Saivalore Pangaro I O: Anna
Zanchetta I O: fa rn. Italo Nigro
100: fa m. Antonio Tamburlin
I 00: fam. Augusto Fag herazzi
40: Carlo Fiabane 5: Rino e Giova nni Pilat 100 : fam. Achille
Gaggia 1.000; Ivano Venturini
200: Paolo e Simona Pellegrini
50: N.N. 70. li costo totale cieli' opera è stato cli euro 7.500.
Per la Scuola Materna
In mem. cli Pietro Dell 'Eva. le
nipoti Don atell a, El sa. Giuse ppina e Maria I 00: N.N. 50:
Flavio Caso! 20: N.N. 50: mem .
cli Giulietta Sponga. Pierantoni o
e Valeria Sponga I 00; in mem. di
Carla Dal Fain. zia Mari a. Lui sa
e Bruna 150: fa rn. Mario Montaguti 100: occ. cre sim a cli Valeri a Dea nna, i sa ntol i Carlin
Alfio 50: in occ. della Cresima di
Federica D'Incà, i nonni D' lncà
50: in mem. cli Giovanni Bortot e
Carla Dal Farra. Cici Carlin 50:
in occ. ciel funerale di Giovanni
Bortot 11 O: Maria Cristina Zoleo
I 50: funerale di Carlo D"Jncà65:
funerale cli Primo De Din 70: in
mem. dell a nonn a Eleon ora
Guarnier Perera. le nipoti Cri sti na e Marina 160: in mem. di
Prim o De Din , la fam. 50 : i fra telli Carlin fu Giuseppe I00: Stefania Mus soi 500: An na Bortot
20; fun era le di Ann a De Zan 5:
Walter De Barba 25: Mario De
Barba (UD) 25: fun era le cli Antonietta Zennaro 18: in mem. di
Antoni etta Zennaro, la fig lia 50.
A tutti il grazie più sincero.
«La Voce Amica»
Cosa accade nella
nostra Scuola Materna
113 settembre la scuola materna "L. A. Cari i" ha riaperto i
battenti dopo i due mesi di vacanza estiva (non proprio per
tutti , dato che qualcuno ha
f requentato anche il centro
estivo nel mese di luglio).
Da subito alcune novità: è
arrivata la nuova maestra
Silvia Faustini che ha sosti~
tuito la maestra Luisa Pierobon che ha scelto di
passare alla scuola primaria.
Silvia è giovane e forse con
non molta esperienza, ma si è
subito dimostrata collaborativa, partecipe e positiva sia
nei confronti delle altre
maestre che dei genitori e soprattutto dei bambini.
Altra novità sono: la " Sezione primavera " che ha dato
la possibilità ad un gruppetto
di bambini piccoli di essere
accolti dalla nostra scuola
(per piccoli intendiamo i
bambini che hanno compiuto
i due anni entro il settembre
2007).
Le premesse ci sono tutte
perché l'anno scolastico prosegua nel migliore dei modi.
Ecco intanto alcune
tappe vissute fino ad oggi:
114ottobrei bambini si sono
recati con insegnanti e genitori allo Zoo di Cortigiano
(VI) , ammirando la varietà
e la bellezza di tanti
animali; essi hanno potuto,
come San Francesco e nel
giorno a lui dedicato, ringraziare Dio per tutto il
creato.
Nel mese di ottobre i
bambini hanno poi avuto la
grande opportunità di incontrare sei signori di Rivamonte Agordino che sono
venuti alla scuola materna
perfare una dimostrazione
di come i nostri nonni fac evano i cesti , le maschere, le gabbiette per gli
uccellini , di come impagliavano le sedie e di come
facevano i "scarpett".
- Alcuni giorni dopo hanno
potuto incontrare la si- •
gnora Anna Bortot che si è
presentata con la sua
fedele "corleta" a far
vedere come si filava la
lana.
- Un'altra iniziativa degna di
esser ricordata è l'adozione a distanza che tutte
le famiglie hanno deciso di
portare avanti su proposta
delle insegnanti. E bello far
capire ai nostri piccoli che
una nostra piccola rinuncia
può servire ad aiutare chi è
meno fortunato.
Dicono che chi ben comincia è a metà dell'opera ... e allora ... BUON
PROSEGUIMENTO!
Ed ancora vogliamo ricordare che, anche quest'anno, un volonteroso
gruppo di genitori, ha realizzato oggetti di vario
genere, che poi sono stati
venduti domenica 11 novembre in piazza a Belluno in
occasione della fiera di San
Martino. Veramente bravi.
La maestra Stefania Mussoi
e tutlo il personale
della Scuola Materna
15
Anagrafe parrocchiale
Hanno ricevuto il Battesimo nella Chiesa Cattolica
2. Tommaso Maria Caldart di
Pierpaolo e Mauriz ia
Venuda - n . il 18 o t tobre
2006 e battezzato il 22
aprile 2007 - Belluno.
7. Mattia Bianchet di Mauro e
Chiara Giacchetti- n. 28 ottobre 2004e battezzato il 30
settembre 2007 - Corte di
Giamosa.
3. Emanuele De Luca di Massimiliano e Valentina Nicolao - n. 1'8 ottobre 2006 e
ba ttezzato il 13 mag gio
2007 - Col di Salce.
8. Tobia Dal Pontdi Adriano e
Valentina Vieceli - n . il 4
agosto 2007 e battezzato il 7
ottobre2007-ViaMarisiga.
4. Greta De Pellegrin di Fabio
e Carla Fant - n. 25 febbraio
2007 e b attezzata il 14
luglio 2007 - Via Prad e.
5. e la gemella Siria De Pellegrin di Fabio e Carla Fant
- n. 25 febbraio 2007 e battezzata il 14 lug lio 2007 Via Prade.
9. Gisele Giacomin di Pie rpaolo e Carla Colbertaldo n . 1'8 m aggio 2007 e ba ttezzata il 21 ottob re 2007 Via del Boscon.
A~
/~\
10. Giosuè Gerlin di Giacomo e
Antonella Tibolla - n . il 2
febbraio 2007 e battezzata
nella chiesa di San Rocco a
Belluno il 22 settembre
2007 - Viale Europa.
Ai neo batte:a.ati, benvenuti nella
nostra comunità cristiana e
auguri alle rispettive famiglie.
:1007/~008
6. Vera Comiotto di Giuliano
e Francesca Totaro - n. il 20
luglio 2007 e battezza ta il
15 agosto 2007 - Salce.
Col pcm1csso dcli' Autorità Ecclesiastica
Iscrizione al Tribunale di Belluno n. 1111985
Sac. Tarcisio Piccolin
Direltore responsabile
Stampa Tipografia Piave Sri - Belluno
«La Voce Amica»
16
Hanno celebrato il loro Matrimonio
davanti all'altare
- Silvano Rossa e Cristiana De Mattia, il
6 o t to bre 2007,
nella chiesa di San
Ferm o.
I nostri defunti
7. Giovanni Bortot di anni 69,
Col di Salce, deceduto il 16
aprile 2007.
8. Carlo D'lncà di anni 78, Via
Marisiga, deceduto il 29
aprile 2007.
- Francesca Totaro e
Giuliano Comiotto,
il 26 m aggio 2007,
n ella ch iesa di
Salce.
FUORI PARROCCHIA
- Stefano Tormen h a
sposato Ellis Nogarè il 2 giugno 2007 a
Cadola.
Anche alle nuove famiglie,
i più cordiali auguri di vita serena e f elice.
9. Primo De Dio di anni 75,
Giamosa , deceduto il 4
maggio 2007.
10. Anna De Zan in Fiabane d i
11. Antonietta Zennaro ved .
Fonda di anni 85, Bettin,
deceduta il 7 agosto 2007.
12. Vittorio Roldo di anni 83,
Via Marisiga, d eceduto il
18 agosto 2007.
anni 87, Sa n Fermo, d e ceduta il 13 luglio 2007.
Per i nostri defunti, la preghiera della Chiesa e per ifa miliari
la nostra solidarietà ed amicizia.