el bati marso deluxe
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el bati marso deluxe
Comune di Limena Assessorato all’Agricoltura e all’Identità Veneta Presentano EL BATI MARSO DELUXE DA UN’ANTICA TRADIZIONE CONTADINA REGIONALE Limena (PD) Domenica 4 marzo 2012 - orario 14.30/20.00 Evento patrocinato dalla Provincia di Padova EL BATI MARSO. CENNI STORICI OTTAVO MIGLIO. IL NOSTRO PENSIERO Nelle regioni temperato-fredde era naturale associare la ruota della vita a quella delle stagioni. Il periodo invernale, talvolta lungo e freddo, con poca luce, era un tempo di attesa, rintanati nelle casupole, o possibilmente nelle stalle, a “far filò”. La vegetazione sembrava morta e induceva una profonda malinconia negli animi, particolarmente in novembre, segnato dal “giorno di morti”; ma alla fine di dicembre si era nell’attesa della rinascita, e nei giorni che seguivano il solstizio d’inverno si percepiva l’aumento progressivo della luce.Il desiderio del tepore era tale, da indurre a formulare previsioni contrastanti: “Sant’ Antonio, se no gh’è el giazzo el lo fa, se el gh’è el lo desfa” (S. Antonio Abate – 17 gennaio); “San Sebastian co la viola n man” (20 gennaio); “Per San Paolo, el giasso va al diavolo” (Conversione di S. Paolo – 25 gennaio); “Candelora nuvolora, de l’inverno semo fora” (S. Maria V. della Ceriola – 2 febbraio), e di questo tono diversi detti. È proprio negli ultimi due giorni di febbraio e nel primo marzo che il desiderio si trasforma in attesa della buona stagione. La vegetazione sta per risvegliarsi; si vorrebbe quasi aiutarla e si scatena così il batimarso, segnato dal baccano prodotto con la percussione di lamiere, bidoni, pignatte e ogni genere di oggetti metallici, ritmato con filastrocche su marzo, usuali di ogni luogo, da parte dei giovanotti del paese. Esso era praticato in quasi tutto il Veneto (particolarmente nella fascia montana,ove poteva attardarsi anche all’ultimo di marzo, a causa del freddo e della neve) nel Trentino, in Friuli e in alcune altre località del nord Italia, con indicazioni diverse: osade de marso, ciamare marso, tratomarso, batar marso, batar l’erba, criar marso, incontrar marso, movar incontro a marso, brusamarso, Kalendimarso, batare i pulzi ecc. L’Associazione Ottavo Miglio attraverso questa iniziativa vuole riportare un’antica tradizione veneta e Limenese, per sottolineare l’importanza della natura e delle tradizioni legate ad essa. Documentandoci attraverso testi e soprattutto grazie a diverse testimonianze dei cittadini limenesi riguardanti questa tradizione, il nostro intento è quello di articolare la manifestazione in determinati punti fermi: anzitutto iniziare con una sfilata di carri itinerante per gran parte del territorio, addobbati in stile carnevalesco riprendenti però le antiche colture e gli antichi mestieri della cultura contadina. Il carro principale che guiderà la parata sarà affidato a dei percussionisti che eseguiranno “el batti marso”, proponendo pezzi e ritmi “studiati” utilizzando anziché le classiche percussioni, bidoni e tecie. A loro seguirà il resto dei carri. Giunti in serata al punto di “ristoro” presso l’Azienda Bettella, prima di continuare coi festeggiamenti verrà piantato un albero, come gesto simbolico di interesse, rispetto e salvaguardia della natura, successivamente si procederà col bruciare delle fascine e delle frasche, proprio come tradizione vuole. La festa si concluderà con un momento di condivisione, sarà infatti presente un banchetto a base di piatti tipici casalinghi, in cui verranno raccolte delle offerte libere, che saranno poi devolute in beneficenza. Concludiamo il nostro intervento ringraziando l’Assessore Michele Corso per aver dato a noi giovani la possibilità di ripromuovere quest’antica tradizione e la Provincia per aver dato il patrocinio all’evento. “...par svejar fora i spirìti de la tera e farghe corajo a la rinàssita de la natura, cantando e sonando, so ‘l finir de febraro che xe in ùltima l’inverno.... ...vegnì fora gente, vegnì in strada a far casoto, a bàtare marso co’ racole, sbàtole, ranéle, bandòti, cerci, tece e pegnate....vegnì, gente...” Foto tratte del libro ”La memoria ritrovata” di Renato Martinello PROGRAMMA RITROVO ORE 14:30 Via Sabbadin (lato Taggì), Partenza ore 15 in direzione Limena. Passaggio in Via Matteotti ore 15:40, Passaggio in Via Verdi ore 15:50 proseguimento in via F.lli Cervi, Passaggio in Via Roma ore 16:30 , Passaggio in Quartiere Arcobaleno ore 17:15 ARRIVO ORE 18:15 Presso Azienda Agricola Bettella per Festa finale, Rinfresco “femane de na volta” e Concerto musicale Djolibe Djembe. *i bambini al nostro passaggio dovranno farsi sentire battendo pentole e quanto riescono a procurarsi!!! Gli orari sono indicativi! RINGRAZIAMENTI: Azienda Agricola Bettella, Macelleria F.lli Golin, Protezione Civile Sez. Limena, Comando Polizia Municipale di Limena.