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STAGIONE
VEN 23 E SAB 24
MAGGIO 2014
DANZA
2013-2014
SOGNO
DI UNA NOTTE
DI MEZZA ESTATE
BALLET DU GRAND THÉÂTRE DE GENÈVE
Direttore generale: Tobias Richter
Direttore del balletto: Philippe Cohen
Partenaire del Ballet du Grand Théâtre: Vacheron Constantin
Coreografia: Michel Kelemenis
Scene e costumi: Nicolas Musin
Luci: Nicolas Musin et Jean-Marc Skatchko
Musica: Felix Mendelssohn Sogno d’una notte
di mezza estate (estratti), Ottetto per archi in
Mib maggiore op. 20, romanze senza parole (estratti)
Cupidon il re degli Elfi Joseph Aitken
La regina delle fate Yu Otagaki
Coppia di amanti in blu
Sarawanee Tanatanit / Geoffrey Van Dyck
Coppia di amanti in rosa Daniela Zaghini / Nathanaël Marie
Piramo Paul Girard
Tisbe Loris Bonani
I tre ladroni Natan Bouzy / Aurélien Dougé / Armando Gonzalez
Céline Allain, Fernanda Barbosa,
Louise Bille, Ornella Capece,
Andie Masazza, Virginie Nopper,
Angela Rebelo, Sara Shigenari,
Vladimir Ippolitov, Xavier Juyon,
Nahuel Vega
Direttore del Ballet: Philippe Cohen
Vice direttore del Ballet, direttore di scena:
Vitorio Casarin
Coordinatore amministrativo: Emilie Schaffter
Maître de ballet: Grant Aris / Grégory Deltenre
Pianista: Serafima Demianova
Direzione tecnica: Philippe Duvauchelle
Responsabili luci: Alexandre Bryand
Direzione di scena Jérôme Glorieux
Responsabile audio: Jean-Marc Pinget
Attrezzeria Vincent Bezzola
Sartoria: Julie Delieutraz
Dopo il successo di Cendrillon (2009), Michel
Kelemenis affronta per la prima volta il disordine
amoroso immaginato da Shakespeare e messo in
musica da Mendelssohn e grazie alla sua danza
cesellata e raffinata e al suo senso giocoso e vitale,
trasforma quest’opera teatrale in una sorta di
festante tourbillon. Nell’approccio di Kelemenis c’è un
qualcosa che riattualizza la fantasia Shakespeariana.
Interpretare il Sogno d’una notte di mezza estate,
significa proiettarsi nell’epoca dell’autore e tuffarsi nel
suo immaginario per trascrivere di nuovo un mito di
cui sui sente ancora l’esistenza diffusa. I bizzarri giochi
dell’amore e del caso, affidati alle disattenzioni dell’elfo
Puck e del suo fiore incantato, sono infatti la metafora
delle complesse dinamiche di un sentimento, che
conferma, come direbbe Woody Allen, quanto il cuore
sia ‘un muscoletto molto elastico’.
RACCONTA KELEMENIS:
“ Qui abbiamo il maldestro Puck che tira le fila
di un racconto semplificato ( rispetto all’originale
shakespeariano, ndr.) in cui è la danza a guidare
l’azione. Dalla sua nuvola lancia proiettili che alterano
coscienze e generano una confusione generale. Puck si
innamora di una fata e la forza a diventare la sua regina,
mentre al contempo separa due coppie di amanti. La
foresta, simbolo comune di tormenti spirituali diventa il
luogo in cui si passa dall’ordine e la convenzione sociale
alla libertà erotica e al desiderio carnale. Tutto qui
diventa chiaro e anche se poi ‘il matrimonio s’avrà da
fare’, i veri sogni e impulsi dei personaggi sono rivelati
agli spettatori ma soprattutto a loro stessi... Seppure
con alcune libertà dal testo originale, lo spirito della
commedia rimane l’elemento guida del lavoro. Grazie
ad essa la danza coinvolge una dimensione espressiva
e narrativa che si muove in parallelo con la dimensione
altrettanto narrativa della musica di Mendelssohn”.
MICHEL KELEMENIS
Tra le personalità più importanti della Nouvelle Danse
Francaise, Michel Kelemenis, dal 1983 al 1987 danza
per Dominique Bagouet. Nel 1987 fonda una propria
compagnia, con cui crea una trentina di coreografie,
alcune delle quali entrate nel repertorio del Ballet
de l’Opéra National de Paris, Ballet du Rhin, Ballet
du Nord e del Grand Théâtre de Genève. Svolge una
profiqua attività di creazione e formazione. A oggi altre
coreografie in repertorio al Grand Théâtre de Genève
sono: Tout un monde lointain, Kiki la rose, Image.,
Cendrillon.
BALLET DU GRAND THÉÂTRE DE GENEVE
Nel 1969 George Balanchine diventa il consigliere
artistico della compagnia di danza trasformandola in
una succursale europea del New York City Ballet per la
direzione ad Alfonso Cata cui succede Patricia Neary. La
partenza della stessa segna la fine dell’era Balanchine;
la guida della compagnia passa allora per due anni a
Peter van Dyk, e poi Oscar Araiz .Nel 1988 Gradimir
Pankov, ex direttore del Finnish National Ballet e del
Ballet Cullberg di Stoccolma, diventa il primo direttore
non coreografo. A lui si deve l’arrivo a Ginevra di alcuni
tra i più importanti coreografi del momento: Jiri
Kylian, Christopher Bruce, Rudi Van Dantzig, Mats Ek,
Ohad Naharin. Dopo il periodo di direzione di François
Passard e Giorgio Mancini, dal 2001 dirige la compagnia
Philippe Cohen. Il suo arrivo coincide con il lancio
di nuovi nomi quali Andonis Foniadakis, Sidi Larbi
Cherkaoui, Gilles Jobin, Benjamin Millepied, accanto
alla proposta di importanti ed affermati coreografi
quali Carolyn Carlson, Lucinda Childs, Jerome Robbins,
Saburo Teshigawara, Nacho Duato.
PROGETTO SUPPORTER DANZA
Je me souviens
coreografia: Riccardo Meneghini
musiche: Demetris Zavros
“Orfeo ed Euridice”, elaborazione musicale del brano
originale e rivisitazione coreografica prodotta da Sabrina
Massignani per la fonderia Ater Balletto nel progetto
“Danza e Letteratura” sotto la direzione artistica di
Arturo Cannistrà, propone una personale lettura del mito
orfico come il bisogno di riscatto, il tentativo di superare
e spezzare i limiti che ci costringono ad una vita amorfa.
I due giovanissimi danzatori si stanno formando nella
scuola di Venezia Balletto i cui allievi sono stati ammessi
in accademie di danza in Italia e all’estero tra cui la Scala
di Milano, la Royal Ballet School di Londra, il Rudra
di Béjart, e sono oggi dei ballerini professionisti. La
coreografa nella sua ricerca mira alla contaminazione
tra diversi stili di danza, quella accademica classica
costituisce la base fondamentale sulla quale poter
sperimentare nuovi impulsi espressivi: la sua danza
rigorosissima si sviluppa su rinnovate forme classiche
ed esuberanti geometrie, angolature e slanci, linee
nettissime e vorticose sinuosità.
L’Incontro con la Danza sarà tenuto da Franco Bolletta,
critico e studioso delle arti performative contemporanee,
consulente artistico per la danza del Teatro La Fenice di
Venezia.