Comune di Anzola dell`Emilia

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Comune di Anzola dell`Emilia
COMUNE DI ANZOLA
Sabato, 26 ottobre 2013
Sabato, 26 ottobre 2013
Cronaca
Elezioni politiche e la sovranità della rete
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­26T04:27:00
«Zinco, echinacea e uncaria per alzare le difese immunitarie e...
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­26T04:27:00
LA SCHEDA
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­26T04:27:00
Basket Dnc Il Castiglione posticipa, la Bsl aspetta Piadena al PalaSavena.
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­26T04:27:00
Casadio lancia la Coveme: «Fermiamo Piacenza»
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­26T04:27:00
Congresso Pd, Tosiani parte bene Donini: "Visto? Segreteria contendibile"
Da La Repubblica (ed. Bologna) del 2013­10­26T04:11:00
LA CARPIGIANI di Anzola sbarca in Oceania.
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­26T04:27:00
TONINO Risola
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­27T09:24:00
«Fu amore a prima vista Presi al volo questo negozio e lo...
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­26T04:27:00
Riapre il centro diurno Accanto Era stato dichiarato off­limits dopo il...
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­26T04:27:00
Al Fanin il jazz di Marcello Molinari
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­26T04:27:00
Un programma 'da paura' tra cene e laboratori
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Politica locale
Partecipanza, oggi la divisione della terra
Da Il Resto del Carlino del 2013­10­26T04:27:00
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Pubblica amministrazione
Cuneo fiscale in cerca di più risorse
Da Il Sole 24 Ore del 2013­10­26T07:01:00
Derivati degli enti locali, i rischi...
Da Il Sole 24 Ore (Plus) del 2013­10­26T07:01:00
L' assimilazione vale per la seconda rata
Da Il Sole 24 Ore del 2013­10­26T07:01:00
Saldo Imu, tempi stretti per i conti
Da Il Sole 24 Ore del 2013­10­26T07:01:00
Niente sanzioni Sistri per 10 mesi
Da Il Sole 24 Ore del 2013­10­26T07:01:00
Per il welfare sociale un bilancio ancora magro
Da Il Sole 24 Ore del 2013­10­26T07:01:00
Per la Tasi ipotesi detrazione standard
Da Il Sole 24 Ore del 2013­10­26T07:01:00
Scaccabarozzi: «Restano inevase sette fatture su 10»
Da Il Sole 24 Ore del 2013­10­26T07:01:00
Spesa e consenso: sui tagli 40 anni di battaglie perse
Da Il Sole 24 Ore del 2013­10­26T07:01:00
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Cronaca
ANZOLA DELL' EMILIA.
Elezioni politiche e la sovranità della rete
?LA RETE ha piena sovranità, più delle
elezioni politiche?' è il titolo del secondo e
ultimo appuntamento con il ciclo di ?
Conferenze di Storia' del professor Mario
Trombino dedicate alla storia contemporanea
e ospitate dalla biblioteca comunale di Anzola
. Il tema affrontato quest' anno è ?Una
democrazia (molto) diretta' ed è volto a
esplorare le motivazioni e le dinamiche dei
movimenti politici che fanno della
partecipazione diretta il momento di massima
espressione. Martedì alle 20.30, nella sala
polivalente della biblioteca, Mario Trombino
parlerà di democrazia elettronica del XXI
secolo e delle istituzioni del XX secolo
domandandosi, al contempo, cosa ne direbbe
Machiavelli. Ingresso libero.
Informazioni: tel. 051.6502222, 051.6502225.
e.b.l.
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Il Resto del Carlino
Cronaca
«Zinco, echinacea e uncaria per alzare le difese
immunitarie e combattere le malattie»
«FEBBRE superiore a 38, tosse, dolori muscolari,
congestione nasale, sensazione di malessere e
debolezza sono i sintomi classici dell' influenza
stagionale», spiega Annalisa Perduca, farmacista nella
?Farmacia Barbolini' di Anzola. Il virus dell' influenza
colpisce ogni anno migliaia di persone nel periodo
compreso tra ottobre e marzo con picco a dicembre e
gennaio: «Il contagio avviene da persona a persona per
via aerea ? continua la farmacista ? il virus si diffonde
attraverso goccioline di saliva emesse con starnuti o
colpi di tosse da una persona già colpita». Il rispetto di
alcune regole può, però, ridurre le possibilità di
ammalarsi: «La vaccinazione annuale è la forma
principale di prevenzione contro l' influenza stagionale. Il
vaccino è consigliato ? precisa Perduca ? agli over 65, a
coloro che lavorano a contatto con il pubblico o in
ambienti cosiddetti a rischio come scuole, ospedali e
ambulatori e ai soggetti immunodepressi o, ancora, a
chi soffre di bronchite cronica e malattie respiratorie. Già
disponibile nelle farmacie, non è indicato per i soggetti
allergici e deve sempre essere prescritto dal medico di base tramite ricetta». È possibile anche affidarsi
anche alla prevenzione ?naturale' tramite prodotti omeopatici ed erboristici: «Zinco, echinacea e uncaria
? illustra la farmacista ? aiutano ad attivare le difese immunitarie così come la rosa canina e l' acerola
(ricche di vitamina C), mentre rame, oro e argento, sotto forma di oligoelementi, hanno una funzione
antibatterica e sono indicati per la prevenzione ma anche durante la convalescenza dei soggetti più
cagionevoli». È sempre importante seguire piccoli accorgimenti quotidiani sia per non ammalarsi sia
per evitare di diffondere il virus: «Quando possibile lavare spesso le mani altrimenti ricorrere a gel
igienizzanti, coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce ? conclude Perduca ? utilizzare
fazzoletti di carta usa e getta e, infine, evitare di toccare naso, bocca e occhi poiché il virus entra nell'
organismo attraverso le mucose, appunto, di narici, bocca e occhi».
Elisabetta Bacchi Lazzari.
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Cronaca
LA SCHEDA
La Farmacia Barbolini, attiva già nell' Ottocento come
Aromateria e Spezieria, è la più antica e storica farmacia
di Anzola dell' Emilia.
Nel 1968 è stata rilevata dalla dottoressa Maria Luisa
Barbolini che è tutt' ora alla guida della farmacia insieme
alla figlia Annalisa Perduca, farmacista dal 1987.
Oltre a farmaci e para farmaci, sono disponibili presso
la farmacia Barbolini prodotti omeopatici ed erboristici,
preparazioni galeniche magistrali, articoli sanitari ed
elettromedicali oltre a prodotti per la cura della persona
e cosmetici selezionati.
E' già disponibile in farmacia il vaccino anti influenzale,
acquistabile dietro prescrizione medica, così come i
prodotti omeopatici e gli oligoelementi per la
prevenzione cosiddetta ?naturale'. È sempre buona
cosa, come dicono dalla farmacia, comunque lavarsi
sempre bene le mani per prevenire molte malattie virali.
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Il Resto del Carlino
Cronaca
Basket Dnc Il Castiglione posticipa, la Bsl aspetta
Piadena al PalaSavena.
Bologna QUARTO CAPITOLO della saga
cestistica sui parquet di Bologna.
In Dnc il Castiglione Murri, leader del girone a
quota 6 e appaiato alla Virtus Imola, tenterà di
prolungare la serie positiva lunedì al Cierrebi
contro la Nervianese, sperando in un passo
falso degli imolesi, in campo stasera a Reggio
Emilia, per agguantare il primato solitario.
Coach Carretto dal canto suo spera nel
recupero degli acciaccati dell' ultima partita
Mazzoli e Lollini per avere la meglio sui
milanesi, dodicesimi in graduatoria. Sulla
sponda sanlazzarese la Bsl ospiterà domani
alle 18 i cremonesi di Corona Platina Piadena,
test di grande interesse per convalidare
quanto di buono visto nell' ultima gara contro
Bernareggio (83­79) che ha permesso ai
biancoverdi di guadagnare i primi 2 punti della
stagione.
In C regionale stasera alle 21 spiccano
Pontevecchio­Medicina e Granarolo­New
Flying Balls, mentre domani alle 20,30 la
capolista Castenaso sarà ospite in casa della
Ghepard, sperando nelle cadute di Faenza,
che domani alle 18 affronterà il Cvd, e di Budrio, impegnata stasera a Ferrara, per restare da sola al
comando. In D è il turno dei derby: stasera alle 21 Anzola­Veni, Olimpia Castello­Pgs Bellaria e
International­Granarolo, mentre domani alle 18 Salus­Calderara.
Giacomo Gelati.
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Il Resto del Carlino
Cronaca
Volley donne B1, domani a San Lazzaro arrivano le scudettate Secolo e Nicolini. Mt Idea a
Lurano.
Casadio lancia la Coveme: «Fermiamo Piacenza»
Bologna SIAMO SOLO alla seconda giornata,
ma per la Coveme è già tempo di esami di
maturità. La banda di coach Casadio, domani
(ore 18, palestra Kennedy), sarà chiamata all'
esordio casalingo nel campionato di B1 donne,
dopo la vittoria a Trento di una settimana fa.
Sarà chiamata a sovvertire i pronostici, perché
a San Lazzaro arriverà la Bakery Piacenza di
Secolo e Nicolini, schiacciatrice e centrale che
la scorsa stagione hanno vinto lo scudetto con
la Piacenza di Caprara.
«Speriamo di far valere la legge delle
Kennedy. Di sicuro cercheremo di mettere i
bastoni tra le ruote alle avversarie», il
commento di Casadio, che dovrà fare a meno
della centrale Spada, ritrova Focaccia e
Puglisi nella forma migliore e conta sul fattore
campo, dove la sua squadra ha perso solo tre
volte negli ultimi tre anni.
In B2, prima trasferta stagionale per l' Mt, che
il primo esame di maturità lo ha superato
sconfiggendo all' esordio Cesena, candidata
alla promozione. Taraborrelli e compagne
saranno di scena, stasera alle 21, sul campo
delle bergamasche dello Pneumax Lurano, neopromosse, sconfitte nella prima giornata da Garlasco. In
dubbio, per coach Zaccherini, l' opposto Farina, alle prese con uno stiramento alla coscia.
In serie C donne, Villanova ha sconfitto 3­0 l' Agriflor nell' anticipo della seconda giornata, prendendo la
vetta della classifica e c' è attesa per lo scontro tra Anzola e Nonantola, in programma oggi alle 20,30,
quando anche Ozzano sarà chiamata ad affrontare l' Enrico Mattei Ravenna. In campo maschile, alle
18,30, l' Atletico sarà di scena sul campo del New Volley, mentre in serie D esordio casalingo della
nuova Zinella, che alle 18,30 ospita Minerbio.
Marcello Giordano.
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La Repubblica (ed.
Bologna)
Cronaca
Congresso Pd, Tosiani parte bene Donini: "Visto?
Segreteria contendibile"
AFFLUENZA più alta del previsto e boom di
iscrizioni all' ultimo minuto. Queste, oltre alla
partenza sprint di Luigi Tosiani, sfidante del
segretario uscente Raffaele Donini, sembrano
essere le sorprese del congresso provinciale
del Pd, che si concluderà tra domani e lunedì
con l' elezione del segretario. Tanto che il
leader uscente, che risulta comunque favorito
sul risultato finale e che era in vantaggio ieri
con 154 voti contro i 103 di Tosiani,
ammette:«È un congresso contendibile.
Questa è comunque un bene. Poi vedremo
come andrà a finire».
Di certo, si sgonfia per ora l' allarme sull'
affluenza che aveva tenuto sulle spine via
Rivani. «Attualmente abbiamo circa lo stesso
numero di votanti del 2010», spiega l'
organizzatore Fabio Querci. Un risultato molto
al di sopra delle aspettative, visto che tre anni
fa il totale degli iscritti alla federazione era di
25mila, contro i circa 17mila di oggi. Se si
recasse nei circoli lo stesso numerodi votanti
della scorsa volta, circa 5800 persone, si
raggiungerebbe una percentuale di
partecipazione attorno al 30%, di molto
superiore alla soglia della soddisfazione del
20% indicata da via Rivani.
Il balzo in avanti dell' affluenzasembra partire soprattutto da chi si iscrive al momento del voto, in
provincia, dove si punta sui nuovi tesserati per conquistare il controllo del partito a livello locale, anche
in vista delle ammini­strative di primavera.
Il primo round del congresso se l' aggiudica comunque Donini, che ha l' appoggio di tutte e tre le
mozioni nazionali, ma che registra un vantaggio inferiore alle aspettative: 154 voti contro 103.
In percentuale, il leader uscente è al 60%, contro il 40% circa di Tosiani. Uno sprint, quello di Tosiani,
che ha convinto ieri alcuni big del Pd a lanciare appelli in favore di Donini. Richiami al voto sono arrivati
dai prodiani Sandra Zampa e Vittorio Prodi, dal coordinamento dei renziani guidato da Giuseppe
Paruolo e dai "civatiani": «Donini è segretario di tutti ». Lo sfidante ha comunque vinto in tre Comuni: a
Castello d' Argile, Castel di Casio (dove si è riscontrato un numero consistente di nuovi iscritti) e
Lizzano in Belvedere. Donini s' è aggiudicato al 100% il circolo di Noce Pescarola e tutti i circoli del
lavoro, oltre ad aver vinto a Crespellano e Loiano. E ieri il congresso è giunto in città, in due circoli di
Borgo Panigale, uno a Reno e uno al Porto. Nel frattempo, proseguono le assise nella provincia, con
Anzola, Calderara, Casalecchio, Castel D' Aiano, Castenaso, Gaggio Montano, Granaglione, Molinella,
Monzuno e Trebbo.
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Continua ­­>
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La Repubblica (ed.
Bologna)
Cronaca
Ma la maggioranza dei congressini sono previsti per oggi e domani: da lì si capirà se il vantaggio di
Donini e l' aumento dell' affluenza saranno confermati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
SILVIA BIGNAMI
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26 ottobre 2013
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Il Resto del Carlino
Cronaca
LA CARPIGIANI di Anzola sbarca in Oceania.
LA CARPIGIANI di Anzola sbarca in Oceania.
L' occasione è il ?Gelato word tour' che si tiene
oggi e domani a Melbourne. E l' Australia
come detto anche dalle autorità cittadine è
fiera di essere stata scelta per ospitare un
evento che ha per la prima volta oltrepassato i
confini italiani. Sotto, al cine ­ teatro Fanin si
tiene oggi alle ore 21 il concerto del celebre
musicista inglese David Jackson ­
soprannominato ?il Van Gogh del sassofono'
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27 ottobre 2013
Il Resto del Carlino
Cronaca
TONINO Risola
TONINO Risola è il conduttore del ristorante
‘Da Tonino’ a Ponte Samoggia nel fabbricato
dove c’era la più antica osteria di Anzola. I
vecchi gestori sono stati ricordati in una targa
inaugurata da Loris Ropa
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26 ottobre 2013
Pagina 129
Il Resto del Carlino
Cronaca
«Fu amore a prima vista Presi al volo questo
negozio e lo trasformai...»
L A S T O R I A d e l C e n t r o o t t i c o Anzola, divenuto
attualmente una catena di otto negozi tra Bologna e
provincia, inizia apparentemente per caso nella metà
degli anni Ottanta.
Quando un rappresentante di occhiali passando di
ritorno da un appuntamento a Modena, vide la scritta
affittasi di un locale che si affacciava sulla via Emilia. «Il
colpo di fulmine ? racconta Gian Piero Cristoni ? è
immediato, quella posizione era perfetta per aprire quel
negozio di ottica che gli frullava in testa da un po' di
tempo. Così senza rifletterci troppo, fermò la macchina,
scese e tolse il cartello. La scintilla era scoccata e non
voleva che il sogno svanisse. Il giorno successivo
telefonò immediatamente al proprietario e fissò un
appuntamento».
Lo sconcerto era tanto. Il locale era adibito a bottega del
fabbro del paese, Ugo Sghinolfi.
Il pavimento era inesistente di terra battuta ricoperta da
residui di materiale vario, i muri sporchi, rotti non
imbiancati, poca luce ma nonostante le apparenze, il
potenziale era alto.
Quello che mancava al completamento dell' impresa era l' ottico, ma già il rappresentate aveva idea di
chi voleva dietro al banco e agli strumenti. L' aveva visto lavorare già da qualche tempo nel negozio
storico di ottica di Pasquini a Bologna. Giovane, molto giovane, appena uscito dalla scuola di ottica.
Quel ragazzo lo aveva colpito per la capacità innata di relazionarsi col pubblico e per la sua grande
voglia di lavorare. Quel giovane, aveva delle grandi potenzialità ed era lui che voleva. Quel giovane era
Gian Piero Cristoni, ormai conosciuto da tutti come l' ottico di Anzola. «L' avventura poteva realmente
iniziare, il negozio aprì nell' aprile del 1986. La verve di Piero unita alla sua sempre maggiore
professionalità, l' ha fatto conoscere ben oltre i confini (i due terzi della clientela non è del paese) ed
entrare in società in una decina di negozi. La soglia del Centro ottico Anzola è stata calpestata da
migliaia di persone, il look si è modificato nel corso degli anni fino a quello più recente dello scorso
settembre realizzato in parte con una innovativa tecnica di cartone pressato.
«NEL LABORATORIO ? spiega Gian Piero Cristoni ? lavora un team che costantemente si aggiorna per
offrire professionalità e competenza e ci si avvale di strumenti all' avanguardia». Da sempre ?
personaggio storico e indispensabile' del negozio è il papà di Piero, il buon Guerrino. Che con l' abilità
delle sue mani dà vita nuova a stanghette e naselli altrimenti da buttar via. Una manualità che non andrà
perduta ma che passerà nelle mani del nipote Andrea.
Pier Luigi Trombetta.
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26 ottobre 2013
Pagina 67
Il Resto del Carlino
Cronaca
CREVALCORE IL TAGLIO DEL NASTRO QUESTA MATTINA ALLE 11.
Riapre il centro diurno Accanto Era stato dichiarato
off­limits dopo il sisma
?CREVALCORE? A UN ANNO e mezzo dal
terribile terremoto che si è abbattuto sull'
Emilia nel maggio del 2012, riapre il centro
diurno Accanto di Crevalcore, dichiarato
inagibile in seguito al sisma. In pieno centro,
tornerà in attività la struttura comunale gestita
dalla cooperativa sociale Cadiai che si rivolge
ad utenti con deficit di grave o media entità,
aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Dopo
il sisma, i 16 ospiti del centro erano stati
suddivisi in due gruppi tra Anzola dell' Emilia e
San Giovanni in Persiceto. La riapertura
rappresenta una festa per tutto il paese sia per
l' importanza che il servizio riveste, sia perché
vuole essere un segnale di rinascita e di
ritorno alla normalità per l' intera comunità.
L' inaugurazione prevista per oggi alle 11 in
via Matteotti coincide con i festeggiamenti per
il decennale della struttura che si sarebbero
dovuti svolgere proprio nel 2012 e che sono
stati rimandati a causa del sisma.
Saranno presenti Franca Guglielmetti,
presidente Cadiai, il senatore Claudio Broglia,
Rita Baraldi, vice­sindaco reggente del
comune di Crevalcore, Fausto Trevisani, direttore del Distretto Pianura Ovest dell' Ausl e Anna Cocchi,
presidente Asp Seneca.
«Siamo veramente felici che la struttura Accanto possa riaprire e tornare alla normale attività ? afferma
Franca Guglielmetti ?. In generale i centri diurni rivestono una grande importanza per gli utenti che li
frequentano e per le loro famiglie. Importanza che a Crevalcore e in tutte le zone colpite dal terremoto è
anche maggiore. La chiusura del centro ha voluto dire, infatti, il trasferimento e quindi il trasporto
quotidiano degli ospiti in due luoghi diversi. Per questo desidero ringraziare personalmente gli operatori
che per oltre un anno si sono adattati ad una diversa dislocazione e le famiglie che, pur sacrificandosi,
hanno continuato a credere nel servizio mandando i ragazzi in strutture più lontane».
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26 ottobre 2013
Pagina 142
Il Resto del Carlino
Cronaca
SAN GIOVANNI.
Al Fanin il jazz di Marcello Molinari
SERATA jazz giovedì dalle 21.15 al
CineTeatro Fanin di Persiceto con il concerto
di ?Marcello Molinari Quartet' per la rassegna
?Bologna Jazz Festival 2013' e presentato dall'
Anzola J a z z C l u b . S u l p a l c o i n s i e m e a l
talentuoso batterista e compositore anche
Andrea Ferrario ai sassofoni, Andrea Calì al
pianoforte e Giannicola Spezzigu al
contrabbasso.
Ingresso a offerta libera.
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26 ottobre 2013
Pagina 123
Il Resto del Carlino
Cronaca
Un programma 'da paura' tra cene e laboratori
È TUTTO pronto per la notte più paurosa dell'
anno. E anche i comuni di Terre d' Acqua si
stanno attrezzando per la festa di Halloween di
giovedì sera. A Persiceto la ?Quinta
passeggiata di Halloween', promossa dall'
associazione Carnevale Persiceto, con la
partecipazione del centro Maieutica, della
libreria Fare Farò e del comitato Tvb
Quaquarelli, si suddividerà in due momenti: il
primo, per i bambini fino ai 6 anni, con
partenza alle 17 davanti alla libreria Fare Farò;
il secondo, per i bambini dai 6 anni in poi, con
partenza alle 19 sempre dalla libreria Fare
Farò . Non è obbligatorio partecipare
mascherati. Il ricavato dell' iniziativa sarà
devoluto al Comitato Tvb Quaquarelli. Alle 20
alla Bocciofila, si terrà l' undicesima edizione
della Cena di Halloween. Il ricavato sarà
devoluto all' istituto Ramazzini e per l'
allestimento delle attrezzature didattiche nell'
area protetta Vasche di Tivoli. Per i bambini è
prevista l' animazione con il gruppo Wanda
Circus. Per informazioni: 051 821576. Sempre
a San Giovanni in Persiceto il ristorante Fresco
di via Bologna organizza una serata di festa con il concorso ?Tanto di cappello'. Una giuria premierà il
cappello più originale stravagante sarà premiato e si aggiudicherà la cena gratis Dalle 18 alle 19.30,
alla biblioteca di San Matteo della Decima si terrà poi, nell' ambito di Bibliopride, ?Halloween: Fatti fitti
di fate e fattucchiere', narrazioni per bambini dai 5 agli 8 anni sul tema di Halloween, a cura delle
bibliotecarie. È gradita la prenotazione allo 051.6812061. Grande animazione poi alla multisala di Sant'
Agata dove sono stati previsti momenti animazioni per i bambini già dal pomeriggio sia nell' atrio
sottostante che nel ristorante al primo piano per i più grandi.
Mentre ad Anzola , a partire dalle 19.30, nello storico bar Miki sulla via Emilia si terrà ?La festa di
Halloween', con stuzzicheria, giochi animazione e musica. A Crevalcore , infine, è in programma ?
Halloween a Crevalcore', nel pomeriggio laboratori per bimbi allestiti nei negozi e in serata la ?Gara in
maschera', tra American Bar Malpighi, Enoteca Papi, con premi per chi indosserà il costume più bello.
Pier Luigi Trombetta.
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26 ottobre 2013
Pagina 142
Il Resto del Carlino
Politica locale
Partecipanza, oggi la divisione della terra
GENTILE redazione, sono venuta ad abitare a San
Giovanni i n Persiceto da poco tempo e non conosco
molto bene questo territorio perché prima abitavo a
Bologna.
Mi ha incuriosito in questi giorni leggere sul Resto del
Carlino dell' imminente manifestazione di piazza
organizzata da un consorzio o ente, ma non ho capito
bene cosa sia. Si tratterebbe di una divisione di terreni
comuni. Sono a chiedervi perciò maggiori ragguagli
riguardo questo ente e come avviene in particolare la
divisione. Infine chiedo se è possibile fare parte del
consorzio ed eventualmente come fare per partecipare
all' estrazione di un terreno.
Grazie.
Sonia Beltrami, San Giovanni i n Persiceto. GENTILE
lettrice, l’ente è la storica Partecipanza agraria di San
Giovan­ ni. E oggi dalle 8 fino alle 20, in piazza del
Popolo, si terrà la ‘LXX divisione dei beni’, il novennale
sor­ teggio con cui la Partecipanza ridi­ stribuisce le
terre tra i partecipanti. E questo quindi un anno speciale
per la Partecipanza e la comunità persicetana nel rispetto di una tradi­ zionale cadenza novennale.
Perché si rinnova un patto stipulato tra per­ sicetani oltre sei secoli fa. È l’anno delle assegnazioni delle
terre, quel­ le strappate ai paludosi boschi della Bassa e tenacemente rese fruttifere nel tempo. Queste
terre divise ven­ nero assegnate secondo precise re­ gole agli ‘originari’ abitanti del ca­ stello di San
Giovanni in epoca rina­ scimentale, attorno al 1542, men­ tre il nome di ‘repartantes’ è già documentato
nel 1459. A oggi, ogni nove anni, le terre da essa amministrate (2.500 ettari) ven­ gono ridistribuite
tramite sorteg­ gio ai partecipanti. E sono divi­ se in 1.132 parti di cui ne benefi­ ciano 1.096 famiglie.
Ogni parte ha un’estensione media di 9 tor­ nature (2 ettari); rispetto alla precedente novena le parti
sono maggiorate di 1 tornatura circa. Le parti assegnate sono anche chiamate ‘fuochi’. L’origine del
termine deriva dal fatto che una delle condizioni necessarie per ottenere i lotti consiste nel ‘far fuoco’ a
Persiceto, cioè abitare nel comune (almeno da 3 anni).
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26 ottobre 2013
Pagina 6
Il Sole 24 Ore
Pubblica amministrazione
Le vie della ripresa LA LEGGE DI STABILITÀ.
Cuneo fiscale in cerca di più risorse
Il sottosegretario Baretta: confronto aperto in Parlamento e con le parti sociali PARTE
DILIGENTE Il ministro dell' Istruzione Carrozza ha istituito un comitato spending review
per individuare possibili tagli nel suo dicastero.
Marco Mobili ROMA Un punto della legge di
stabilità su cui il Governo a più riprese ha già
dichiarato di voler intervenire, soprattutto per
alzarne la dote, è il taglio al cuneo fiscale.
L' ultimo intervento in questa direzione è
giunto ieri dal sottosegretario all' Economia
Pier Paolo Baretta: «Sul cuneo fiscale
abbiamo iniziato un percorso triennale, che
non si esaurisce quest' anno, per aggiungere
soldi bisogna trovare ulteriori risorse. Questa è
la sfida delle prossime settimane, anche nel
rapporto con le parti sociali, con cui il
presidente Letta è aperto ad un confronto».
Confronto che non si esaurisce solo con le
parti sociali. Con i sindaci dovrà essere
avviato un «confronto pubblico con l' Anci» sul
nuovo tributo comunale così come sul
superamento del patto d i stabilità (si veda il
servizio in pagina). A precisarlo è stato
sempre Baretta, intervenendo ieri mattina a
"Prima di tutto" su Rai Radio 1 e poi alla XXX
Assemblea annuale dell' Anci i n c o r s o a
Firenze, sottolineando che «la stabilità p u ò
essere migliorata ma non cambiata».
Per entrare nel vivo del dibattito e soprattutto
dell' esame del disegno di legge bisognerà
attendere, comunque, la prima settimana di novembre. Secondo lo stesso presidente della
Commissione Bilancio, Antonio Azzollini (Pdl), «la scansione temporale dell' esame dei documenti di
bilancio sarà condizionata dal numero delle proposte emendative, il cui termine di presentazione
potrebbe essere ragionevolmente fissato nella prima settimana di novembre».
Le proposte di modifica non saranno poche, al punto da far temere un vero e proprio assalto alla
diligenza. E arrivano anche dagli stessi membri del Governo. Dopo Delrio sulla Tasi, ieri è stato il turno
del ministro dell' Ambiente Andrea Orlando che chiede, ricorrendo ai social network con un post in
ricordo dell' alluvione in Liguria del 2011, una norma ad hoc da inserire nella stabilità per sbloccare, con
una riprogrammazione mirata delle risorse, altri 600 milioni per la difesa del suolo e interventi subito
cantierabili, oltre ai 180 milioni già previsti.
C' è poi il Pdl che ha già messo nel mirino il cuneo fiscale e la tassazione immobiliare, a partire dai
terreni e dai beni rurali strumentali all' attività di impresa che dal prossimo anno perderanno l' esenzione
Imu. Mentre il Pd guarda alla detassazione dei salari, agli statali, alle pensioni e ai tagli del comparto
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26 ottobre 2013
Pagina 6
Il Sole 24 Ore
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Pubblica amministrazione
giustizia.
A smentire un possibile intervento con la legge di stabilità in materia di concessioni balneari è stato ieri
lo stesso viceministro all' Economia Stefano Fassina (Pd), con delega a seguire l' iter parlamentare del
disegno di legge, rispondendo a un' interpellanza urgente alla Camera della deputata 5 Stelle Claudia
Mannino.
Dopo le 8 norme stralciate dalla presidenza del Senato, dal Servizio bilancio del Senato arrivano altre
osservazioni al Ddl presentato dal Governo. Per la copertura degli oneri correnti i tecnici di Palazzo
Madama evidenziano che questa è fornita «esclusivamente da risorse determinate dall' articolato» e che
il Governo, in sostanza, non ha fatto ricorso al «risparmio pubblico». Dubbi invece dei tecnici su almeno
tre provvedimenti che sono stati fatti rientrare nella cosiddetta tabella C della "stabilità", cioè la tabella in
cui sono indicate le leggi da rifinanziare e i relativi stanziamenti. Per il servizio Bilancio, infatti, i tre
provvedimenti su integrazione al fondo protezione civile per le alluvioni, politiche per le pari opportunità
e rilancio del settore turistico non avrebbero i requisiti richiesti: essere già inseriti nell' elenco "chiuso"
della finanziaria per il 2000 o ancora essere inseriti nella tabella C per espresso rinvio della legislazione
al finanziamento secondo i criteri della legge di finanza pubblica (n. 196/2009).
Mentre la "stabilità" scalda i motori in Parlamento, il ministro dell' Istruzione, Maria Chiara Carrozza,
prova a smuovere subito la macchina dei tagli di spesa istituendo un comitato per la spending review,
presieduto da Daniele Checchi, che dovrà elaborare proposte per migliorare l' efficienza gestionale in
un' ottica di riorganizzazione della spesa su istruzione, ricerca e università.
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26 ottobre 2013
Pagina 13
Il Sole 24 Ore (Plus)
Pubblica amministrazione
derivati chiari.
Derivati degli enti locali, i rischi restano in campo
La legge di stabilità pone il blocco definitivo ma in realtà è soltanto un divieto formale.
Pagina a cura di Marcello Frisone Sbaglia chi
pensa che il «definitivo blocco del ricorso ai
derivati» per gli enti locali, contenuto nella
bozza della legge di stabilità, sia davvero l'
occasione per mettere al sicuro le finanze di
Comuni, Province e Regioni. Infatti le
disposizioni della Finanziaria 2014 che
modificano l' articolo 62 del Dl 112/2008
prevedono soltanto un divieto formale (non
sostanziale dunque) e non danno agli enti gli
strumenti (peraltro riconosciuti dalla
giurisprudenza, come per esempio gli scenari
probabilistici) per capire che rischi corrono
nell' affrontare questi strumenti. Ma vediamo
nel dettaglio perché questo intervento, se non
sarà modificato durante l' iter di approvazione
parlamentare, determinerà un ulteriore
pericolo per i già precari conti degli enti locali.
divieto formale I derivati non sono vietati in
assoluto perché se ne possono stipulare di
nuovi che includano un cap, cioè un tetto
massimo ai pagamenti a tasso variabile. Non
viene però affrontato il problema relativo alla
capacità dell' ente di comprendere davvero le
condizioni di effettiva equità del derivato con
cap rispetto all' alternativa senza cap. È poi
possibile l' estinzione anticipata totale dei
contratti e la cancellazione dagli accordi
esistenti della clausola di estinzione anticipata tramite il pagamento dell' eventuale mark to market
negativo; in entrambi i casi non viene però affrontato il tema dei presidi informativi in grado di verificare
la corretta quantificazione dell' importo da liquidare. ristrutturazione del derivato Viene anche stabilito
che è possibile ristrutturare il derivato (trasformandolo in un Interest rate swap) modificandone la
passività finanziaria di riferimento e mantenendo le finalità di copertura del contratto. Ancora una volta
nel provvedimento non ci sono risposte ad alcune domande: sulla base di quali informazioni l' ente
locale può capire se la ristrutturazione è migliorativa oppure no? Come fa l' ente a capire se questa
finalità di copertura viene mantenuta o meno nel nuovo contratto? A questo si aggiunge che l' intervento
del legislatore ­ dando per scontato la finalità di copertura ­ sembra ignorare che gran parte dei contratti
derivati in essere non erano realmente di copertura, come invece i numerosi attuali contenziosi
dimostrano. possibili soltanto i cap È inoltre possibile cancellare dai contratti esistenti le componenti
derivative diverse dai cap tramite il pagamento dell' eventuale mark to market negativo. Anche in questo
caso non viene però affrontato il tema dei presidi informativi in grado di verificare la corretta
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26 ottobre 2013
Pagina 13
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Il Sole 24 Ore (Plus)
Pubblica amministrazione
quantificazione dell' importo da liquidare. È infine previsto che l' ente locale alla sottoscrizione del
contratto dichiari per iscritto di aver preso conoscenza di rischi e caratteristiche del nuovo contratto e di
quello con cui esso viene modificato. Vengono quindi inserite per legge quelle dichiarazioni prive di
sostanza analoghe a quelle che gli investitori firmano in banca quando sottoscrivono investimenti e
finanziamenti e contro le quali anche la Cassazione si è più volte pronunciata. giurisprudenza non
considerata Queste disposizioni sono tanto più critiche se si considera che di recente la Corte d'
Appello civile di Milano ha sancito (si veda «Plus24» del 28 settembre) ­ facendo tesoro anche delle
risultanze di alcuni contenziosi penali, tra cui quello dei derivati stipulati dal Comune di Milano e gli
accordi contrattuali della regione Puglia ­ che un contratto derivato è nullo se non vengono illustrati gli
scenari probabilistici, i costi e il suo valore equo (queste ultime due grandezze calcolate con gli scenari
probabilistici). Il legislatore, dunque, non ha voluto far leva su questa giurisprudenza e affrontare
davvero il problema dello stato dell' arte dei derivati tossici nelle finanze locali. © RIPRODUZIONE
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26 ottobre 2013
Pagina 25
Il Sole 24 Ore
Pubblica amministrazione
Abitazione principale. Obbligo di residenza e dimora.
L' assimilazione vale per la seconda rata
LA FACOLTÀ Gli enti locali possono decidere un trattamento di favore per l' alloggio
dato in comodato ai figli (compresa la pertinenza)
Pasquale Mirto Con la conversione in legge del Dl
102/2013 il Parlamento ha introdotto, con l' articolo 2­
bis, la possibilità per i Comuni di assimilare all'
abitazione principale le abitazioni concesse in comodato
a parenti, tuttavia con alcuni paletti.
Innanzitutto, per espressa previsione normativa l'
assimilazione è limitata alla seconda rata; pertanto,
quanto pagato in acconto non è rimborsabile.
Va anche precisato che, con l' assimilazione, l'
abitazione in comodato riceve lo stesso trattamento
delle altre abitazioni principali e quindi il saldo non sarà
dovuto se sarà confermata l' esclusione anche della
seconda rata Imu delle abitazioni principali.
L' abitazione in comodato deve essere utilizzata come
abitazione principale, quindi con residenza anagrafica e
dimora, da un parente in linea retta entro il primo grado,
ovvero il comodato deve essere tra padre e figlio.
L' abitazione non deve essere classificata in quelle di
lusso (A/1, A/8 e A/9) e nel caso in cui il contribuente
abbia dato in comodato più abitazioni, l' assimilazione
opera per una sola unità immobiliare. Naturalmente il
trattamento di favore riservato all' abitazione si estende
anche alle eventuali pertinenze, pur nella misura massima di un' unità pertinenziale per ciascuna delle
categorie catastali C/6, C/2 e C/7.
L' agevolazione è subordinata a una delibera comunale, che dovrà essere adottata entro il 30 novembre
2013, ovvero entro il termine previsto per l' approvazione del bilancio di previsione 2013.
La delibera comunale dovrà essere pubblicata entro il 9 dicembre 2013 sul sito istituzionale di ciascun
comune; in caso di mancata pubblicazione entro tale data, si applicano le aliquote e i regolamenti dell'
anno precedente.
I contribuenti potrebbero avere quindi una sola settimana di tempo per capire se devono o non devono
pagare il saldo Imu in scadenza il 16 dicembre.
Occorrerà poi verificare le ulteriori condizioni disciplinate dai Comuni. La normativa prevede che
ciascun Comune definisca i criteri e le modalità per l' applicazione dell' agevolazione «ivi compreso il
limite dell' indicatore della situazione economica equivalente (Isee) al quale subordinare la fruizione del
beneficio». Ciò vuol dire che occorrerà verificare con attenzione gli ulteriori paletti eventualmente
presenti nelle delibere Comunali, come l' obbligo di presentare una comunicazione entro un determinato
termine, normalmente a pena di decadenza.
Per quanto riguarda l' Isee si ritiene che non vi sia l' obbligo per i Comuni di subordinare il beneficio ad
un determinato livello di situazione economica, anche se tale strumento, in regime di ristrettezze
economiche permette di indirizzare le poche risorse disponibili verso chi ne ha bisogno.
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26 ottobre 2013
Pagina 25
Il Sole 24 Ore
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Pubblica amministrazione
Peraltro, occorre considerare che la possibilità di assimilare all' abitazione principale quella data in
comodato a parenti è prevista anche dal disegno di legge di stabilità 2014, ma in modo diverso.
È infatti stabilito (per ora) che il Comune possa disporre l' assimilazione prevedendo che l' agevolazione
operi o limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di euro 500
oppure nel solo caso in cui il comodatario appartenga ad un nucleo familiare con Isee non superiore a
15mila euro annui.
Per la copertura del minor gettito Imu derivante dalle assimilazioni deliberate per il 2013 lo Stato ha
assicurato un contributo massimo di 18,5 milioni di euro, che dovranno essere ripartiti tra i Comuni
secondo modalità che saranno stabilite con decreto del ministero dell' Interno.
Per il 2014, invece, non è stato per ora previsto alcun contributo statale.
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26 ottobre 2013
Pagina 25
Il Sole 24 Ore
Pubblica amministrazione
Fisco e contribuenti. Il decreto legge approvato giovedì consente ai Comuni di modificare regole
e aliquote fino al 30 novembre.
Saldo Imu, tempi stretti per i conti
Delibere pubblicate sui siti istituzionali fino al 9 dicembre ­ Pagamento entro il 16 SUL
FILO DI LANA Cittadini, Caf e professionisti dovranno concentrare i calcoli e i
versamenti in sette giorni.
Maurizio Bonazzi Sette giorni di tempo. Dal 10
al 16 dicembre i contribuenti dovranno
consultare i regolamenti, individuare l' aliquota
Imu e quindi calcolare e versare, se dovuto, il
saldo.
È questa una delle conseguenze prodotte dall'
articolo 8, comma 2, del Dl 102/2013,
approvato due giorni fa dal Senato in via
definitiva e in attesa di pubblicazione sulla
«Gazzetta Ufficiale». L' articolo 8 consente ai
Comuni di adottare le delibere Imu fino al 30
novembre e di pubblicarle nei loro siti entro il 9
dicembre. Se la pubblicazione non avverrà
entro tale data si applicheranno gli atti adottati
per il 2012.
Ai contribuenti non sarà pertanto sufficiente
reperire dai siti comunali l' aliquota applicabile
agli immobili ancora tenuti al pagamento dell'
Imu: i municipi, con proprio regolamento e fino
al 30 novembre, potrebbero infatti intervenire
sulle assimilazioni all' abitazione principale
(introducendole oppure eliminandole).
Al riguardo la versione definitiva del Dl
102/2013, consente ai sindaci di assimilare all'
abitazione principale anche il fabbricato
concesso in comodato a parenti di primo grafo
(cioè figli o genitori). Il beneficio, obbligatoriamente collegato all' Isee, comporterebbe, se deliberato dai
Comuni entro il 30 novembre, lo stesso trattamento previsto per l' abitazione principale, ancorché con
effetti limitati alla sola seconda rata 2013.
Dall' anno prossimo, infatti, si dovrebbero applicare le nuove regole in tema di assimilazione previste
dalla legge di stabilità 2014 appena varata dal Governo.
Ma procediamo con ordine.
L' articolo 13, comma 13­bis, Dl 201/2011 dispone che le delibere concernenti aliquote, detrazioni e
regolamenti Imu debbano essere pubblicate sul sito del ministero dell' Economia entro il 28 ottobre di
ciascun anno (con invio telematico da parte dei comuni almeno sette giorni prima) pena l' applicazione
degli atti adottati per l' anno precedente.
Posto che il termine per l' approvazione di aliquote e regolamenti Imu coincide con quello previsto per l'
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26 ottobre 2013
Pagina 25
Il Sole 24 Ore
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Pubblica amministrazione
approvazione del bilancio del comune, il differimento di quest' ultimo termine al 30 novembre, operato
dall' articolo 8 del Dl 102/2013, ha di fatto reso inoperante la scadenza del 21 ottobre. Dato ciò, lo
stesso articolo 8 ha stabilito che, per l' anno 2013, gli atti deliberativi Imu acquistano efficacia a
decorrere dalla data di pubblicazione nel sito web del comune; tale pubblicazione deve avvenire entro il
9 dicembre e qualora ciò non si verificasse trovano applicazione gli atti adottati per il 2012. Resta
invece ferma la scadenza per il pagamento del saldo fissata al 16 dicembre.
Contribuenti, Caf, professionisti avranno così appena una settimana per predisporre con dati certi l' F24
a saldo.
Peraltro il Dl 102/2013 approvato dal Senato contiene un' ulteriore novità che potrebbe impattare sul
calcolo dell' Imu dovuta a dicembre.
Viene infatti previsto (articolo 2­bis) che per l' anno 2013, e limitatamente alla seconda rata, i comuni
possono equiparare all' abitazione principale una sola abitazione e relative pertinenze concesse in
comodato a parenti in linea retta (entro il primo grado) che le utilizzano come abitazione principale. La
novità, che esclude dalla possibile assimilazione i fabbricati di lusso (accatastati nelle categorie A/1, A/8
e A/9), demanda ai comuni la definizione dei criteri e delle modalità per l' applicazione dell'
agevolazione, ivi compreso il limite dell' Isee al quale il beneficio deve essere subordinato.
Si tratta, quindi, di un' assimilazione che si aggiunge a quelle già consentite ai comuni riguardanti
anziani, disabili e cittadini italiani residenti all' estero.
Anche per queste fattispecie i consigli comunali potrebbero intervenire fino al 30 novembre con evidenti
ripercussioni sul pagamento di dicembre. A decorrere dal 2014, la legge di stabilità licenziata dal
Governo prevede che le assimilazioni consentite ai comuni (anziani, disabili, cittadini Aire, comodati a
parenti) operino o limitatamente ai fabbricati con rendita catastale non superiore a 500 euro oppure nel
solo caso in cui il comodatario appartenga a un nucleo familiare con Isee non superiore a 15mila euro
annui.
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26 ottobre 2013
Pagina 26
Il Sole 24 Ore
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Ambiente. Penalità dal 1° agosto 2014.
Niente sanzioni Sistri per 10 mesi
Paola Ficco Le sanzioni relative al Sistri scatteranno per
tutti dal 1° agosto 2014 e non più dal prossimo 2
novembre (per i gestori) e dal 4 marzo 2014 (per i
produttori). Inoltre, dal 30 giugno 2014 è prevista una
sperimentazione per i rifiuti urbani pericolosi. Sono
queste alcune delle novità più significative apportate
dalla Camera al testo dell' articolo 11 del Dl 101/2013 in
materia di razionalizzazione della Pa che passa ora al
Senato per il voto finale.
L' articolo 11, dunque, ora presenta una struttura che,
pur modificata, riflette un quadro normativo che non
tiene in debito conto le criticità incontrate dalle imprese
in questo primo mese di operatività.
Dal 1° ottobre 2013 sono obbligati al Sistri enti o
imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali
pericolosi a titolo professionale o che recuperano e
smaltiscono, commercializzano e intermediano rifiuti
speciali pericolosi, inclusi i nuovi produttori. Sono
compresi i vettori esteri che operano in Italia e dall' Italia
verso l' estero. Dal 3 marzo 2014 partiranno i produttori
iniziali di rifiuti pericolosi nonché, per la Campania, i
Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani.
Terminalisti ferroviari e marittimi e raccomandatari marittimi in caso di trasporto intermodale tornano fra
gli obbligati. Un decreto disciplinerà le relative procedure. Nessuna semplificazione, dunque: anzi è
previsto il rientro di categorie escluse.
La norma approvata dalla Camera, inoltre, non si pone in continuità con la circolare del 30 settembre
2013 con la quale il ministero dell' Ambiente aveva escluso l' obbligo di iscrizione per i trasportatori dei
rifiuti pericolosi da sé stessi prodotti (i cosiddetti "conto proprio") e dall' altro aveva incluso le operazioni
di deposito temporaneo e di stoccaggio dei propri rifiuti effettuato all' interno del luogo di produzione. Il
che crea una situazione di ulteriore incertezza.
Entro due mesi, un decreto dell' Ambiente disciplinerà la sperimentazione per applicare il Sistri a enti o
imprese che raccolgono o trasportano rifiuti urbani pericolosi a titolo professionale (compresi i vettori
esteri in Italia e dall' Italia) nonché per gli altri gestori dall' atto del conferimento in centri di raccolta o
stoccaggio in poi. La sperimentazione decorrerà dal 30 giugno 2014.
Le sanzioni Sistri, a prescindere dalla data di partenza dell' operatività, si applicheranno dal 1° agosto
2014. Un periodo particolarmente lungo a riprova del fatto che il sistema non stia funzionando come
dovrebbe. In questi dieci mesi, i soggetti obbligati continueranno a compilare e conservare registro e
formulario. Inoltre, entro il 30 aprile 2014 dovranno inviare il Mud.
Sono state reintrodotte le sanzioni per i registri e i formulari. Il regime del doppio binario (Sistri + registri
e formulari) è decisamente oneroso per le imprese.
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26 ottobre 2013
Pagina 7
Il Sole 24 Ore
Pubblica amministrazione
INTERVENTO.
Per il welfare sociale un bilancio ancora magro
LEGGE DI STABILITÀ Non decolla il Piano nazionale contro l' esclusione. Fondi sulle
politiche sociali rifinanziati al minimo.
di Cristiano Gori N ella legge di stabilità il Governo Letta
ha confermato le scelte contro la povertà di Berlusconi e
quelle sul finanziamento ereditate da Monti. Questo è il
nocciolo delle decisioni prese per il welfare sociale, cioè
l' insieme degli interventi rivolti alle persone in povertà e
in condizioni di ridotta autonomia (principalmente
anziani non autosufficienti e individui con disabilità).
Il giudizio sulla manovra dipende dal termine di
paragone che si utilizza. I provvedimenti e le risorse per
il 2014 mantengono sostanzialmente inalterata la
situazione dell' anno in corso e, pertanto, se li si
confronta con il 2013, l' esito principale consiste nell'
assenza di tagli. Vi hanno contribuito sia la conferma
degli stanziamenti dedicati sia l' annullamento del
previsto aumento dell' Iva sui servizi sociali ed educativi
erogati dalle cooperative sociali dall' attuale 4% al 10%.
Le cooperative forniscono la maggior parte dei servizi di
welfare di titolarità dei Comuni, che ad esse li affidano. I
costi più elevati dovuti all' incremento dell' Iva sulle
cooperative, pertanto, sarebbero ricaduti sui loro
acquirenti, appunto i Comuni.
Se si allarga lo sguardo all' ultima fase storica, dal 2008
ad oggi, invece, il risultato è il radicarsi del progressivo peggioramento del settore, segnato da
sottofinanziamento e assenza di progettualità. Nel 2014 lo stanziamento del Fondo Nazionale Politiche
Sociali ammonterà a 317 milioni, un importo circa uguale ai 300 dell' anno precedente: nel 2007 erano
956. Per il Fondo Non Autosufficienza vi saranno 250 milioni, sostanzialmente in linea con i 275 del
2013: nel 2009 erano 400 (quest' ultimo importo e quello del 2007 per l' altro Fondo furono decisi dal
Governo Prodi). Peraltro, anche quando risultavano ben più cospicui di oggi, i finanziamenti nazionali
non hanno mai raggiunto ­ per giudizio unanime degli esperti ­ il livello necessario a sostenere gli Enti
Locali impegnati nel welfare sociale. D' altra parte, le scelte compiute nel periodo 2008­2013 (esecutivi
Berlusconi e Monti) hanno determinato a partire dal 2010 la riduzione della spesa pubblica dedicata, già
allora nettamente inferiore alla media europea (povertà: ­75%; servizi per anziani e persone disabili: ­
40%, fonte Eurostat, dato riferito a quell' anno). La legge di stabilità non sembra invertire la tendenza.
Per la progettualità, lo sguardo si volge, innanzitutto, alla lotta contro l' esclusione sociale.
Durante la Seconda Repubblica, in Italia non sono state compiute le riforme nazionali di consolidamento
del welfare sociale realizzate nel resto d' Europa (a cominciare da quelle per non autosufficienza e
povertà). Nei mesi scorsi sembrava stessero maturando le condizioni per partire con una di esse, cioè l'
introduzione di una misura nazionale contro la povertà assoluta (denominata "Reddito Minimo" o
"Sostegno d' Inclusione Attiva"), della quale dispongono tutti i paesi a noi simili tranne la Grecia.
Parevano spingere in tale direzione la crescente diffusione del fenomeno, che tocca oggi l' 8% delle
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26 ottobre 2013
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Il Sole 24 Ore
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persone rispetto al 4,1% di sette anni fa, la maggiore attenzione tributata da diverse forze politiche, il
consenso ormai acquisito sulla necessità di un piano pluriennale che diluisca l' incremento di spesa nel
tempo (il primo anno basterebbero 900 milioni) nonché l' orientamento dell' attuale Esecutivo. Per la
prima volta dopo 15 anni, infatti, un ministro del Welfare, Giovannini, aveva preso una decisa posizione
pubblica a favore di questa riforma. Vale la pena di sottolineare che è in povertà assoluta chi non
raggiunge «uno standard di vita minimamente accettabile», calcolato dall' Istat, legato a un'
alimentazione adeguata, a una situazione abitativa decente e ad altre spese basilari come quelle per la
salute, i vestiti e i trasporti.
Ci si aspettava, pertanto, l' avviamento di un Piano nazionale contro la povertà che introducesse
gradualmente, con un progetto pluriennale, questa misura nel nostro paese. Del Piano, però, non vi è
traccia. I 250 milioni stanziati su questo capitolo servono principalmente a mantenere in vita nel 2014 la
Social Card per acquisti di 40 euro mensili destinata a famiglie povere con membri sotto i 3 anni o
sopra i 65, introdotta da Berlusconi nel 2008, i cui fondi si erano esauriti.
Tale prestazione è stata utile come tampone ma ha molti limiti, concernenti l' importo contenuto, l'
essere destinata solo ad alcuni tra i poveri e un modello d' intervento che non prevede la decisiva
partecipazione dei Comuni e del Terzo settore nel sostegno alle persone in condizione di disagio.
Andrebbe ora inserita, pertanto, in un progetto di miglioramento, per l' appunto un Piano pluriennale che
ne riveda le caratteristiche e raggiunga progressivamente tutta la popolazione povera. Invece, in
presenza di scarsa attenzione verso il tema, le modeste risorse trovate sono state finalizzate a tutelare il
poco già presente, cioè la Card, e le famiglie che oggi la ricevono.
L' assenza di progettualità tocca, peraltro, tutte le decisioni prese. Gli stanziamenti attribuiti al Fondo
Nazionale Politica Sociale e al Fondo Non Autosufficienza, infatti, non sono definiti per un triennio ­
come in passato ­ bensì per il solo 2014. Non è dato sapere, dunque, cosa accadrà a partire dal 2015.
L' incertezza riguardante queste, pur poche, risorse renderà difficile il loro efficace impiego nei territori.
Come può, infatti, un Ente Locale utilizzarle per costruire migliori risposte, visto l' investimento
progettuale che ciò richiede, non sapendo se tra un anno potrà ancora disporne?
In sintesi: nella lotta alla povertà e nel complessivo welfare sociale la legge di stabilità difende l'
esistente. Purtroppo, però, non è rimasto molto da difendere.
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26 ottobre 2013
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Il Sole 24 Ore
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Casa e servizi locali. Obiettivo non far pagare la tassa ai 5 milioni di abitazioni prima esenti dall'
Imu perché di valore catastale medio­basso.
Per la Tasi ipotesi detrazione standard
VIA IL TETTO Tra le possibili modifiche alla manovra in Parlamento anche la
cancellazione del tetto del 2,5 per mille per l' abitazione principale.
Gianni Trovati FIRENZE. Dal nostro inviato Un ridisegno
della Tasi, il nuovo tributo sui servizi locali che potrebbe
perdere sul nascere il tetto del 2,5 per mille previsto nel
2014 sull' abitazione principale e veder però tornare una
forma di detrazione standard, per evitare di far pagare
la Tasi ai 5 milioni di case che non hanno mai pagato l'
Imu perché caratterizzate da un valore catastale medio­
basso.
Potrebbe essere questa la prospettiva parlamentare del
tributo disegnato dalla legge di stabilità, e protagonista
del confronto fra il Governo e i sindaci che hanno chiuso
ieri a Firenze la XXX assemblea annuale dell' Anci. Ieri il
sottosegretario all' Economia Pier Paolo Baretta, che sta
seguendo in prima persona la riforma del Fisco locale,
ha aperto ai «miglioramenti possibili» della Tasi,
ribadendo però il problema dell' invariabilità dei saldi
complessivi della manovra.
Il cantiere del fisco. L' apertura di Baretta va letta
insieme alla riflessione condotta dal ministro degli Affari
regionali Graziano Delrio (si veda anche il Sole 24 Ore
di ieri), che aveva espressamente ipotizzato l' addio al
tetto del 2,5 per mille, da collegare in qualche modo alla
presenza di detrazioni. «È un' ipotesi su cui lavorare ­ riconosce il presidente dell' Anci Piero Fassino ­
perché l' obiettivo della Tasi deve essere chiaro: garantire ai Comuni le stesse risorse prodotte nel 2013
da Imu e Tares, ma assicurare anche un vantaggio fiscale per il contribuente. Altrimenti non si
capirebbe perché ci si è impegnati a cancellare l' Imu». L' obiettivo indicato dal sindaco di Torino deve
però affrontare il nodo delle risorse: il miliardo compensativo messo in campo dalla legge di stabilità
secondo i sindaci non basta, e un tavolo tecnico congiunto fra Governo e amministratori locali sta per
mettere mano alle tabelle necessarie a misurare il problema. Problema che potrebbe aumentare con le
compensazioni della seconda rata Imu del 2013, ancora tutte da definire. Il Senato ha votato un ordine
del giorno che chiede di compensare il gettito ad aliquota 2013 solo ai Comuni che avessero già definito
le proprie scelte fiscali il 31 agosto, ma l' ipotesi incontra la netta opposizione dei sindaci. «Il Governo
non può scaricare sui Comuni l' abolizione dell' Imu ­ spiega il sindaco di Milano Giuliano Pisapia,
direttamente interessato perché nel capoluogo lombardo la differenza fra le aliquote 2012 e 2013 vale
oltre 100 milioni di euro ­ e l' Anci deve essere unita nel chiedere un indennizzo integrale». Una parola
d' ordine, naturalmente, subito fatta propria dal presidente Anci Fassino.
Patto e partecipate. Legge di stabilità e provvedimenti collegati interverranno comunque anche sugli
altri capitoli chiave dei bilanci locali. Sul Patto di stabilità Baretta ha assicurato che il miliardo garantito
dal ddl ai pagamenti in conto capitale vuole essere solo «un primo passo» nell' allentamento dei vincoli
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26 ottobre 2013
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Il Sole 24 Ore
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agli investimenti locali, mentre sulle partecipate il riordino è da costruire. Nel ddl di stabilità è spuntato
lo stop ai compensi nei cda delle società che si sono disinteressate degli obblighi di riordino, ma nelle
prossime settimane dovrebbe emergere un provvedimento (ci lavora il Governo insieme all' Anci) per
mettere in campo incentivi (fiscali e contabili) alle partecipate che si aggregano.
«La frammentazione delle partecipate moltiplica i costi ­ riconosce Fassino ­ ma le aggregazioni vanno
aiutate e occorre prevedere anche ammortizzatori sociali per gestire eventuali esuberi».
La riscossione. Quasi certo, poi, l' arrivo dell' ennesima proroga per la "riforma" della riscossione locale,
perché il ridisegno delle regole contenuto nella delega fiscale rimane lontanissimo dal traguardo, ed
Equitalia non può certo uscire di scena il prossimo 1 gennaio. L' esigenza di un nuovo rinvio è stata
riconosciuta anche dal direttore del dipartimento Finanze, Fabrizia Lapecorella, che ha rimandato
appunto alla delega il compito di costruire il nuovo terreno di gioco. La proroga, però, non risolve certo i
problemi delle società locali di riscossione che, accusa il presidente dell' Anacap (associazione dei
concessionari privati) Pietro Di Benedetto, «vivono una condizione di assoluta incertezza, impossibile
da gestire.
Il legislatore è attento a tutelare i 1.500 esuberi che avrebbe Equitalia, e va bene, ma si dimentica degli
oltre 6mila dipendenti delle aziende private di riscossione».
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26 ottobre 2013
Pagina 19
Il Sole 24 Ore
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Farmindustria. Allarme debiti Pa.
Scaccabarozzi: «Restano inevase sette fatture su
10»
RIDOTTO IL TETTO DI SPESA Quest' anno le aziende hanno ricevuto dallo Stato un
budget più basso del 20% Alcune dovranno ripianare tra i 40 e i 60 milioni di euro.
Franco Vergnano MONZA. Dal nostro inviato Il
tetto alla spesa farmaceutica «è nato sforato,
perché è stato tenuto basso apposta.
Quest' anno come aziende abbiamo ricevuto
dallo Stato un budget più basso del 20% del
fatturato dell' anno scorso. Ciò vuol dire che
già il 20%, rispetto a quello dell' anno scorso,
va restituito. Come fa un' impresa a
sopravvivere? Ci sono aziende che nelle
previsioni di budget dovranno arrivare a
ripianare tra i 40 e i 60 milioni di euro».
L' allarme è stato lanciato ieri da Massimo
Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, in
occasione dell' incontro sulla "Produzione di
Valore. L' industria del farmaco: un patrimonio
che l' Italia non può perdere", organizzato dalla
stessa associazione di settore a Monza.
Ma ad affliggere il settore sono, ancora, i debiti
della Pubblica amministrazione, che vedono i
tempi di rimborso andare ben oltre i 120 giorni
(si veda Il Sole 24 Ore del 23 ottobre scorso) e
soffocano il settore.
La denuncia di Scaccabarozzi è che «ben
sette fatture su dieci risultano inevase». Infatti
«solo il 10% delle fatture 2013 e già scadute ­
ha aggiunto Scaccabarozzi ­ risulta essere
stato saldato entro 60 giorni, come previsto dalla direttiva Ue, mentre il 67% o non è stato ancora
liquidato o è stato pagato dopo 120 giorni».
Nonostante questi ritardi e i tagli degli ultimi anni, l' industria gioca tutte le sue carte (come è emerso
con i casi Rottapharm, illustrato da Lucio Rovati, e Roche presentato da Maurizio de Cicco) per vincere
la scommessa della crescita.
Tuttavia, l' Italia ­ come ha ricordato Lucia Aleotti, presidente del gruppo Menarini e vicepresidente di
Farmindustria ­ è seconda, dopo la Germania (come spesso capita nella manifattura hi­tech), nella
classifica europea del valore assoluto della produzione. Anche se molti marchi del made in Italy sono
stati acquistati da colossi stranieri nei decenni passati, la manifattura resiste e, soprattutto, esporta.
Non per niente il settore è in controtendenza rispetto a uno scenario manifatturiero in contrazione,
almeno secondo la Relazione annuale 2013 della Banca d' Italia. Senza le imprese del farmaco la
produttività totale del Paese diminuirebbe infatti del 3 per cento. Tanto che il ministro per la Salute,
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26 ottobre 2013
Pagina 19
Il Sole 24 Ore
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Pubblica amministrazione
Beatrice Lorenzin, in un messaggio indirizzato al convegno, ha sottolineato come «Negli anni, troppo
spesso il comparto farmaceutico e' stato additato come una voce di costo. Mentre è volano di sviluppo
per il sistema imprenditoriale italiano».
In Lombardia sono presenti oltre un centinaio di aziende farmaceutiche e più di 30 centri di ricerca
aziendali, con 30mila addetti diretti e circa 16mila nell' indotto. La regione si piazza al primo posto per
occupati nella ricerca (2.825, circa il 50% degli addetti totali in Italia) e investimenti (400 milioni di euro,
il 33% del totale). Inoltre Milano è la prima provincia farmaceutica italiana per addetti, la seconda per
valore delle esportazioni (2,5 miliardi, 14,9% del totale). E si colloca al primo posto per gli studi clinici
(1.810, il 48% del totale).
«La Lombardia no tax area?
Sarebbe una proposta per noi molto gradita, perché oltre la metà degli investimenti è qui ­ ha concluso
Scaccabarozzi ­ L' abbiamo vista in campagna elettorale. Chiediamo quindi al governatore Roberto
Maroni cosa ne pensa».
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26 ottobre 2013
Pagina 6
Il Sole 24 Ore
Pubblica amministrazione
Spending review. Nel '71 il primo «libro bianco»
Spesa e consenso: sui tagli 40 anni di battaglie
perse
NUOVA MISSIONE Dinanzi al neo commissario Carlo Cottarelli la difficile sfida di
individuare risparmi per 10 miliardi nel triennio 2015­2017.
Dino Pesole Libri bianchi e libri verdi,
commissioni tecniche, rapporti e studi,
seminari e tavole rotonde. Al neo commissario
per la spending review, Carlo Cottarelli, non
manca certo la documentazione cui attingere.
Lo attende un compito a dir poco arduo:
individuare risparmi che, evitando clausole di
salvaguardia decisamente penalizzanti per gli
italiani (l' ennesimo ricorso alla leva fiscale),
ammontino a non meno di 10 miliardi nel
triennio 2015­2017. I risultati dell' attività di
revisione della spesa ­ promette il governo ­
«verranno destinati prioritariamente alla
riduzione della pressione fiscale».
Di spesa pubblica si discute nel nostro paese
da oltre quarant' anni. Ma i risultati di spending
review più volte annunciati paiono per la verità
alquanto scarsi. Si tratta di incidere sui
meccanismi stessi che determinano la
gestione delle risorse nel nostro paese.
Negli anni Ottanta si parlava di «ciclo
elettorale di spesa», in sostanza la prassi
politico­clientelare ad aprire i cordoni della
borsa nell' approssimarsi di importanti
appuntamenti con il voto. Nei tre mesi che
precedevano l' apertura delle urne, si
registrava un tasso di crescita tendenziale per le spese correnti del 6,9% rispetto alla media degli altri
periodi.
Per le uscite complessive, il tasso di variazione si avvicinava al 10 per cento. L' eredità di quei decenni
è in queste cifre: 1960, spesa pubblica al 29% in rapporto al Pil; 1980 al 42%; 1990 al 53,5 per cento.
All' incremento della spesa, in parte giustificato dalla necessità di finanziare le grandi riforme di quegli
anni, dalla sanità all' istruzione e alla previdenza, non si fece fronte con il contestuale aumento delle
entrate. La lunga stagione del deficit spending culmina negli anni Ottanta con il raddoppio del debito
pubblico.
Una sfida, quella con la spesa pubblica, che parte da lontano, con esiti non certo all' altezza delle
aspettative, se si considera che a tutt' oggi il totale delle spese finali al netto degli interessi ammonta a
723,6 miliardi, pari al 46,5% del Pil, per toccare quota 807,6 miliardi (il 51,9% del Pil) se si comprende
la quota annua da impegnare per finanziare il nostro debito pubblico. Cifre imponenti, ma quel che più
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26 ottobre 2013
Pagina 6
Il Sole 24 Ore
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colpisce è la distribuzione delle risorse: 162 miliardi se ne vanno per gli stipendi dei dipendenti pubblici,
129,5 miliardi per consumi intermedi, 320 miliardi per prestazioni sociali, di cui le sole pensioni coprono
ben 255 miliardi. E poi il macigno degli 80­90 miliardi l' anno di interessi passivi: una spesa certo non
produttiva ma essenziale per finanziare il debito.
Del libro bianco che il ministro del Tesoro dell' epoca, Mario Ferrari Aggradi, presentò nel gennaio 1971
si persero presto le tracce. Eppure che ci fosse necessità di porre un freno all' esplodere delle spese
statali era un' evidenza scritta dai numeri: in soli quattro anni, dal 1968 al 1972, il deficit era passato dal
2,7 al 7,4% del Pil.
In tempi più recenti, merita di essere segnalato il «Libro verde sulla spesa pubblica» presentato il 6
settembre 2007 dalla commissione tecnica insediata dall' allora ministro dell' Economia, lo scomparso
Tommaso Padoa­Schioppa.
Questa la premessa, a firma dello stesso Padoa­Schioppa: per vincere la sfida con la spesa pubblica
occorre incidere «sull' organizzazione degli uffici, sulla loro dislocazione territoriale, sulle strutture dell'
amministrazione e sulla gestione delle risorse, adeguando le strutture ai nuovi e diversi bisogni,
eliminando programmi obsoleti e funzioni anacronistiche». E dunque, non si può far altro che intervenire
«sui meccanismi profondi di generazione della spesa, rivedere le priorità in ciascun settore,
abbandonare attività ormai superflue, riconsiderare le modalità di definizione dei costi, l' organizzazione
della produzione dei servizi resi, sfruttando le possibilità offerte dalle tecnologie».
La commissione, presieduta da Gilberto Muraro, presentò la sua dettagliata ricognizione, offrendo una
panoramica di possibili interventi su cinque settori: giustizia, sanità, università, pubblico impiego, spesa
pubblica dei comuni. Il risultato? Quasi nullo. Del resto, nel successivo governo Berlusconi, Giulio
Tremonti, tornato alla guida dell' Economia, tra i suoi primi atti decise proprio la soppressione di quella
commissione. L' esplodere della «grande crisi» riportò in auge la vecchia arma dei tagli lineari, l' esatto
contrario della spending review.
Se si deve fare cassa, è improponibile attendere i tempi lunghi della «revisione strutturale» della spesa.
La palla passa a un consolidato conoscitore dei meandri della nostra finanza pubblica, Piero Giarda, a
lungo sottosegretario al Tesoro e da ultimo ministro dei Rapporti con il Parlamento del governo Monti.
Vede la luce un mega rapporto, che individua in 100 miliardi la spesa «potenzialmente aggredibile» nel
breve periodo. Se si riuscisse a risparmiare il 10% di questa imponente massa di risorse, ci si
avvicinerebbe alla "mission" di Cottarelli. In realtà, anche il governo Monti, con qualche eccezione, finì
per arrendersi alla logica dei tagli lineari, affidati alle cure del commissario Enrico Bondi. Ora tocca a
Cottarelli.
Se riuscirà nell' impresa, avrà titolo a una menzione nei libri di storia.
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