Carta turistica di Lozzo di Cadore

Transcript

Carta turistica di Lozzo di Cadore
5
61
Strada del Genio
Passeggiata di Còsta
P
de
Vàl
i
ar
on
dal 01/07 al 31/08
per chi proviene da
Pian dei Buoi o Val
Longiarin
Aga
TDC
TDC
via
iM
de
e
Parco
Giochi
RIVA
70
Anello di Soracròde
(segnavia n.11)
P
PIAZE
Sentiero Attrezzato
AMALIO DA PRA’
via
P
98
99
Forcella
S. Lorenzo
Vid
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P
272
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C
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99
lini
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A. M
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ont
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78
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36
1
16
vi a R om a
FI É S
C
GRANDE GUERRA
4
Soracrépa
33
PDM
67
Tabià della Forzèla
50
Le Mandre
Casera delle
Armente
Le Sepolture
33+4
Ruderi Ricovero
Cervèra
33
33
Col Cervèra
.1739
16
33
.1793
33
Pian dela Lópa
Stazione Teleferica
268
Mizói
i
er
i
is d
B
°51
. n
S
.
S
Scala:
0
Ale
2
m
agn
verso Domegge,
Calalzo e Pieve di
Cadore
91 - Casa de chi de Bernardìn
(D2)
92 - Casa de chi de Ròche (C2)
93 - Fienile De Meio Camilla
e Zanella Piàngi (C1)
94 - Casa de chi de Titùta (D2)
95 - Casa Calligaro Ziàn (E3)
96 - Casa De Mèio Pelizèr (F3)
97 - Ambulatorio veterinario
(E5)
3
a
98 - Tabià Cielo Micelìn;
esempio di costruzione a
blockbau (C5)
99 - Tabià e stalla Zanella
Vàlis (C5)
4
me
Fi u V E
A
PI
Avvertenza che riguarda questa pianta
e le carte topografiche a lato e sotto:
nella stesura delle parole ladine, che
compaiono tutte in corsivo, si è usata
una rappresentazione fonetica
semplificata.
5
Il Parco della Memoria di Lozzo di Cadore. È una opportunità scaturita dal "Programma di
iniziativa comunitaria Interreg III Italia-Austria 2000-2006 " la cui denominazione esatta è "I
luoghi della Grande Guerra in provincia di Belluno, interventi di recupero e valorizzazione
nei territori del Parco della Memoria". La realizzazione degli interventi di recupero sono stati
affidati ai Servizi Forestali che dovrebbero completarli entro la fine dell'estate 2004. Negli
anni trascorsi il CAI-Gruppo Antichi Sentieri e la Riserva Alpina di Caccia, con il comune
scopo di valorizzare il territorio dell'altipiano, hanno svolto vari interventi di recupero sia
della viabilità sia delle postazioni di difesa che erano presenti all'epoca. Anche per il 2004
il CAI, all'interno di un più ampio progetto riguardante le "Terre Alte", indirizzerà parte
dei propri interventi a sostegno del "Parco della Memoria".
Anello dei Colli (sv.33)
Percorso principale di
visita del Parco della
Memoria.
Percorsi di visita
secondari.
Siti ed opere militari
(postazioni, trincee,
riservette ecc)
1:12.500 (approssim.)
.1491
250
54
500
m
Avvertenza n°1: questa carta riproduce una porzione ingrandita del Pian dei
Buoi e dell'Anello dei Colli (sv. 33) che rappresenta la spina dorsale dalla quale si
sviluppano i percorsi del "Parco della Memoria"; questi ultimi sono stati tracciati
in nero mentre le emergenze di carattere storico (postazioni, trincee,
riservette
Stamizói
ecc.) sono individuate da cerchietti bianco-neri fra loro concentrici. La zona di Col
Vidàl, che comprende il Forte Basso, il Forte Alto e la Batteria Corazzata, oltre
ad una serie molto articolata di vie di transito militari, è raggruppata in un unico
.1667di creare, a questa scala, un groviglio di segni).
grande cerchio (per evitare
Avvertenza n°2: i lavori per la realizzazione del "Parco della Memoria" sono
.1571
ancora in corso per cui si deve tener conto, da una parte della imprecisione
nella
localizzazione di alcune opere segnalate in questa rappresentazione cartografica
semplificata, dall'altra che le medesime possono essere non del tutto recuperate al
momento della vostra visita. L'areale del Parco, a lavori ultimati, sarà comunque
oggetto di pubblicazioni specifiche che metteremo a disposizione del visitatore.
Quoilo
Passeggiate di fondo valle - Il CamminaLozzo
Oltre agli “Anelli e Vie di Lozzo di Cadore” (56 Km), ai sentieri CAI (29 Km) e ai sentieri
minori (33 Km), l’offerta di percorsi escursionistici viene completata dalle passeggiate di
fondo valle, percorsi per famiglie, la maggior parte dei quali su strade secondarie, agevoli
e rilassanti. Il CamminaLozzo è un progetto che oltre ad interventi di manutenzione
straordinaria con azioni di recupero ambientale, prevede l' installazione, lungo i percorsi
di passeggio, di tabelle sia informative che didattiche su temi di carattere storico-naturalistico. Il progetto, al momento ancora in fase di definizione, prevede il coinvolgimento
dell'Amministrazione Comunale, del CAI-Gruppo Antichi Sentieri e della Riserva Alpina
di Caccia. L'idea è quella di far partire il CamminaLozzo da piazza IV Novembre, nelle
sue varie diramazioni, indicate da piccole e semplici tabelle direzionali contraddistinte
da un logo specifico. Sono stati individuati vari percorsi, per un totale di 18 Km, fra i
quali citiamo a titolo d'esempio la passeggiata di Còsta-Le Spesse, della Val Longiarìn,
di Loreto-Sotepiana, di Moleniés, di Fontanèle-D'Aosto, di Zeràia-Pian de Pagognèi, di
Ligònte. I percorsi citati, sfruttando in buona parte strade secondarie, sono ovviamente
già percorribili ma non risultano "attrezzati" secondo quanto esposto. Sommando le
lunghezze dei percorsi degli Anelli, dei sentieri CAI, dei sentieri minori (quelli segnati
in giallo-blu) e del CamminaLozzo si raggiungono quasi i 140 Km; possiamo ben dire
che a Lozzo di Cadore il prodotto "camminare" sia più che ben rappresentato. E questa
è anche la ragione per cui il nostro paese è conosciuto come il Paese dei Mulini e degli
Antichi Sentieri.
6
Un Parco per non dimenticare. Il dolce ondeggiante profilo dei pascoli di Pian dei Buoi, 1800 m circa, termina ad oriente con le modeste
elevazioni di Col Cervèra 1920 m e Col Vidàl 1880 m che, pur non
avendo meritato l’appellativo di “cime” risultano particolarmente panoramiche dominando le valli circostanti per tre punti cardinali: verso
nord raggiungono l’Austria, verso sud calano alla pianura veneta e verso
est controllano lo sbocco in Friuli. Per questa ragione la zona fu scelta
come componente del perimetro difensivo della Fortezza Cadore, in
previsione di quella che divenne la Grande Guerra, o per alcuni la IIIa
guerra d’indipendenza. Rispondeva alle esigenze di difesa strategica
insieme al forte eretto sul vicino, in linea d’aria, Monte
7 Tudaio e costituiva con esso un potente baluardo. Ma non sempre la Storia soddisfa
le aspettative e gli indirizzi umani, la sorte invece ha relegato i nostri
forti nell’angolo più dimesso, declassandoli a ruderi. Oggi invece, sopiti
i rancori d’un tempo, l’intera area è recuperata ed innalzata al rango
di “Parco della Memoria”, attrezzato e facilitato da un percorso che
ne permette la riscoperta. Le strutture ancora presenti sono collegate
da questo itinerario che prende spunto dalla strada di collegamento
dell’altipiano con il paese di Lozzo, anch’essa una grande opera militare e per questo ricordata come “Strada del Genio”. Provenendo dal
paese non può sfuggire la ristrutturata ex Caserma di Soracrépa 1786
m, edificio posto nelle adiacenze del bivio carrozzabile che traversa
la base dei colli. Proseguendo invece con il rettilineo al termine troviamo, sulla destra, una fontana e la tabella che annuncia l’inizio del
percorso. I facili sentieri compongono una rete di anelli che consente
il ritrovamento di varie strutture. Edifici adibiti al riposo ed al vivere
quotidiano, elementi difensivi, trincee e casermette che annunciano,
al lato estremo, l’elevazione di Col Vidàl che ospitava la Batteria Corazzata, il “cuore” del complesso. La Batteria era composta da quattro
cannoni protetti da altrettante cupole di acciaio e fu distrutta dagli
austriaci in ritirata nel 1917, i pezzi si dispersero ad ampio raggio per
tutto l’altipiano. Ma la cosa che più colpisce quassù è il silenzio, rotto
dai sibili del vento che sfiora i resti di quell’ultima guerra, combattuta
con trincee e prima linea, ma la prima ad utilizzare la chimica. Tra antico e moderno il pensiero
non può che correre ai
successivi conflitti, dove
la strategia impone i civili come obiettivo e le
divise, ironia della parola, sono tutte unite.
Una speranza porta il
vento, che presto non si
debbano più sistemare
parchi della memoria e
che un futuro tranquillo
parco prepari ad una seScorcio sull’altipiano di Pian dei Buoi da una postazione rena pace.
del "Parco della Memoria"
Prà de l’Aga
E
14 14
268
94
Strada statale o provinciale
Strada comunale
Strada comunale non asfaltata
Strada forestale (per
trattori o veicoli fuoristrada)
Divieto di transito ai veicoli
Mulattiera o sent. ampio e facile
Sentiero
Sentiero difficile (per esperti)
Anelli e Vie di Lozzo di Cadore
con segnavia relativi
Sentieri regionali CAI con
segnavia relativi
Sentieri secondari o di collegamento con relativi segnavia
Punto di partenza consigliato
per l’itinerario ad anello
Direzione di percorrenza consigliata per l’itinerario ad anello
Rifugio aperto in estate
Bivacco o ricovero (incustodito)
Tabià, fabbricato rurale
.1800 Quota topografica
P
Sorgente, Fontana
Parcheggio
Bosco
Pascolo o prato
Aree rocciose
Equidistanza tra le curve di
0
livello: 50 m
Area ideale racchiusa dall’anello
Informazioni generali.
Gli "Anelli e Vie di Lozzo di Cadore" sono evidenziati
in loco con segnavia di colore verde-bianco, mentre i
colori giallo-blu segnalano il collegamento tra gli anelli
e più in generale i sentieri minori. Ai colori rosso-bianco
corrispondono invece i sentieri CAI iscritti al Catasto
Regionale dei Sentieri. I segnavia sono costituiti, normalmente, da tre strisce orizzontali (per gli anelli si
ha quindi la sequenza verde-bianco-verde); talvolta
ci siamo limitati a due strisce (verde-bianco), in altri
casi abbiamo realizzato dei "bollini" ossia due cerchi
fra loro concentrici. I dati specifici sui singoli anelli si
5
SB
TDC
PDM
Vara Granda
o
Nariéto
.1028
S.Stefano - Comelico
Bivio di
Pontenuovo
I Ciantói 14
Pelós
P
SB+TDC
P
.826
T. Piò
va
SS 52
Ri
n
Revìs
.952
D’Aósto
Campopiano
TDC
.803
SB
Ri
.1394
Varsùre265
.997
5
Vigo
94
Chiesa di
Loréto 92
TDC
.1218
.1612
265
93
.1166
11
P
266
TDC
268
Soracròde
.1090
Prapian
Valzalìna
Sauris
Friuli
TDC: variante per oltrepassare
la frana della Ruoiba; vedi nota
nella scheda dedicata alla TDC.
La Ruóiba
.1265
Fontana
Pala Mariòla
5
SS
TDC
1b
Lorenzago - Passo Mauria - Friuli
Lozzo di Cadore
P
L. d’Aosto
Carta topografica semplificata del territorio comunale di Lozzo di Cadore ed aree limitrofe.
100
m
Ristorante “Ai Pellegrini”, via Roma
239, tel. 0435-76.754 - 76.222
.1173
Anelli e Vie di Lozzo di Cadore
B&B - Bed & Breakfast, “La Ciasa del
Bèo”, P.zza T. Vecellio 38,
tel. 0435-76.725 (E3)
Caffè- Commercio
Meublè,
P.zza IV
B&B
"Al Castel" - -via
Marmarole
Novembre,
tel. 0435-76.002 (F4)
441,
tel. 0435-76.654
Osteria “La Favorita”, Pizzeria Pensione, via Giouda 226,
tel. 0435-76.142 (E4)
Parco della Memoria
.1563
Per la simbologia principale vedi la
legenda della carta topografica 1:25.000
“Anelli e Vie di Lozzo di Cadore” (su
questo foglio, in alto a destra).
.1904
63
BELLUNO
Forte Alto
Forte Basso
Chiesetta della Madonna
del Ciareido
Ciampo
de Crós
Batteria
Somòl
IN PROVINCIA DI
PDM
.1879
(E3)
86 - Casa Da Prà Zòto (E3)
87 - Banca Intesa (E3)
88 - Unicredit Banca (E4)
89 - Farmacia (E3)
90 - Casa De Diana Uti, ora
Tremonti Aldo (D2)
50
P
8+16
La Nòva
Rio Rin
14
SP 619
Tre Ponti
Rio Cucagna
Cucagna
.1051
13
264
Pernottamento
P È RTIE
Parco della Memoria - Progetto Interreg III
Particolare tratto dalla carta topografica 1:25.000 “Anelli e Vie di Lozzo di
Cadore”, riportata a fianco, con l’aggiunta di alcuni percorsi del PDM.
4
Calligaro Vizenzìno (D3)
85 - Casa Da Prà Tèto, ex
infermeria guerra 1915-18
0
1
Cimitero
4
3
Traversata del Centro Cadore;
percorso principale
Sentiero Botanico “Tita Poa” +
TDC
variante Traversata Centro Cadore
Perón dei Forziéi
s
.1031
Polesìn
67
Crepe dele Laste
P
Quoilo
F. Piave
Pinié
Cornón
16
Pisàndol de Vialóna
Cima
Gogna
Roncade
Luzan
a
54
Le Móre
La Petorìna
Dumèle
Segnavia degli “Anelli e Vie di Lozzo
di Cadore”
268 Segnavia dei sentieri CAI
Segnavia dei sentieri comunali
264
.1212
.1523
Ristorazione
.742
74 - Casa ex Barnabò (D3)
75 - Casa e fienile Calligaro
(E2)
Scòte (E3)
76 - Casa Fùga ora Del Puppo 82 - Casa De Martin Scòla (E3)
ed altri (E3)
83 - Casa Calligaro Bèo e Da
Pra “de Néna” (E3)
77 - Casa Baldovìn Petòla e De
Martin D’Ambrós (E3)
84 - Casa Calligaro Nanèlo e
n
.1807
N
P
a
Pi
42
78 - Casa Calligaro Lè (E3)
79 - Casa Zanella Gòto (E3)
80 - Ex filanda Zanella Gòto
(fino al 1950) (E2)
81 - Fienile De Martin Scòla
Panchine (solo Strada del Genio)
PRAD È LE
e
av
Poste Italiane
39
2
P
17
a
om
32
(D4)
Pian de Formai
Ex caserma
di Soracrépa
Casera Confìn
96
Crocifissi, immagini sacre (n°7)
TDC
Stazione di Ser vizio
87
72 - Casa Zanella Fini (D3)
73 - Casa De Meio Guardia
Passeggiata di Ligonte:
al lago, palestra di roccia
naturale, variante della
Traversata del Centro
Cadore
.726
97
R
via
vi
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Banca
95
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3
43
FORAC Ò L
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BR Ó ILO
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5
Bivio
Pellegrini
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Campi: calcetto,
tennis, bocce
38
Farmacia
89
C
Corso d’acqua
Muri, scarpate
Veterinario
Borgata
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88
19
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B
Rif. Ciaréido 1969
2
Meridiane (n°3)
14
M
Chiesa parrocchiale
vecchia -Auditorium
P.za
T. Vecellio
Pian dele Aste
273
Banca
1
Col Vidal
28+4
272
no
4
268
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4
.753
40
Borgata
18
Cason de Valdazène
28
Borgata
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20
verso Domegge
1262
Chiesa
Parrocchiale
Municipio,
via
P. MAmbulatorio
Ro
4
e
M
.726 Quota topografica
Soccorso
Stradale
Autofficina
Vigili del Fuoco
Scuola
Elementare
LAG Ù NA
Parco della Memoria - Pian dei Buoi - Col Cervera - Col Vidal
28
Asilo Nido
Scuola Materna
86
zia
via
2
1
.1972
n
Ve
a
i
v
i
21 - Casa canonica, XVIII sec. 44 - Casa G. Fabbiani (F3)
(E3)
45 - Casa De Meio Ugo
22 - Casa de chi de Balduìn
Barnabò (C1)
(D3)
46 - Casa ora Da Prà Gilberto
23 - Ex Casa Zanetti (D2)
(D1)
24 - Tabià ex De Meio Siortita 47 - Casa Cèrvi (demolita nel
(D2)
1966) (D1)
25 - Ex Casa Barnabò ora De 48 - Casa de Carlòta (D1)
Meio Burighèla (D2)
49 - Casa Zanella Nàco (C2)
26 - Ex Lazzaretto per soldati
15
(1915-18), casa di riposo 50 - Casa Da Prà Pinza (C2)
51 - Casa De Mèio Siortita
per anziani fino al 1951
(C1)
detto Sior dei Siore (D2)
27 -Casa Ciamulèra, ora Da
52 - Casa ex Zanella Róso (D2)
Prà Falìse (D6)
53 - Casa de chi de Gòto (D1)
17
28 - Biblioteca (D4)
54 - Casa Catina Burighèla(D1)
29 - Parco giochi alle Astre,
55 - Casa Lucia Simón e Nani
campo di calcetto (B6)
Grandelìs Balìn (D2)
30 - Capit. della Madonnetta 56 - Casa Da Prà Titùta ex
(B7)
Sàgoma(D2)
31 - Parco giochi di Pianizòle
57 - Casa e fienile Baldovin
(A7)
Géri e Mondo Rana(D2)
32 - Fienile G. Fabbiani (F3)
58
Casa De Diana e Da Prà
33 - Cimitero, 1845 (F4)
Pinza (D2)
34 - Casa De Meio, Marta e
59 - 60 Casa de chi dela Vècia
Zanella, già trattoria “Al
(D2)
Ritiro” (B7)
61 - Case in linea Del Favero, REV Ì S
35 - Santuario della Madonna
De Diana, Zanella (D2)
di Loreto - Strada
62 - Casa Calligaro Pàule (D2)
Romana (A1)
63 - Casa Visentìn ex famiglia
36 - Paveón e Piazza P. F.
Piàza (D2)
Calvi (E3)
64 - Fienile Zanetti (D2)
37 - Piazza Da Rin o dele
65 - Casa Zanella Sperànza
Fàule (D1)
(Sópa) (D2)
38 - Campi da tennis, bocce e
TDC
66 - Casa Zanella Madèrlo (D3)
calcetto (E6)
67 - Casa Zanella Lòda (D3)
39 - Ufficio postale (F4)
68 - Casa de Furiàn (D3)
40 - Vigili del Fuoco (E4)
Riva dele Vace
41 - Casa di riposo per anziani 69 - Casa Zanella Paulìn ex
(B5 - B6)
Zanella Mòma(D3)
42 - Casa De Martin
70 - Casa ex Zanella Benéto ,
D’Ambros (F4)
Calligaro Róso, De Diana
Anello del Sole
Bóro, Zanella Madèrlo (D3) verso
43 - Centro documentazione
(segnavia n.5), Pian
sugli “Anelli e Vie”;
71 - Casa Baldovìn Stèfin (D3) de Pagognei, Domegge
bacheca C.A.I. (E4)
76
ie
Tr
e
Sorgente
7
ste
Carta realizzata da Danilo De Martin, contributo di Giuseppe Baldovin - Maggio 2004
Mu
75
8
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6
aro
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Borgata
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Pi
Fi um e PI AV E
74
5
80
Palestra
rm
gia
1 - Municipio, Ufficio
Turistico, Ambulatorio
medico (E3)
2 - Chiesa parrocchiale
Madonna del Rosario (E4)
E
3 - Piazza IV Novembre;
Monumento ai caduti (E4)
4 - Chiesa parrocchiale
vecchia S. Lorenzo Martire
e campanile (E3)
5 - Museo della Latteria Edificio della Latteria
Sociale, 1960 (E3)
6 - Asilo nido - Scuola
materna (D3)
7 - Scuola elementare, 1928,
arch. R. Alfarè (E4)
8 - Palestra (D4)
9 - Scuola Media, 1970 (D4)
10 - Chiesa di S. Rocco (C2)
11 - Centrale elettrica Leo
Baldovin Carùli (D1)
12 - Mulino Del Favero, ex
Baldovìn Stèfin, XVIII s.
anche tessitura a mano
per stoffe pesanti (caracùl)
fino al 1945 (D1)
F 13 - Mulino Da Prà e
Calligaro (D1)
14 - Mulino Da Prà Pinza e
Zanella in Lòda (D2)
15 - Ex Fucina e mulino
Baldovìn Marìn (E2)
16 - Segheria Baldovìn Carùli,
1920-1955 (F3)
17 - Casa Da Prà Fauro detta
dei cento cantoni (E2)
18 - Casa Pellegrini, ex De
Meio (E3)
19 - Casa parrocchiale, ex
Vecchia latteria sociale,
1884 (E4)
G 20 - Ex Mulino Baldovìn
Mónego (E3)
Museo della
Latteria
hi
22
R
Il paese dei Mulini e degli Antichi Sentieri
28
84
Fontane
27
lig
90
9
Biblioteca
Forzèla Basa
248
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Giòu Gran
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.1270
.1371
.1410
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Larzéde
.1351
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Pian de Masón
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Altri edifici
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Lozzo di Cadore
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Scuola Media
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Borgata
ia
Ro
.1665
Edifici istituzionali o di servizio
pubblico
Edifici architettonicamente
interessanti
Edifici legati all’uso delle rogge,
architettonicamente interessanti
Tabià, fabbricati rurali
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12
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Legenda
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45
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.1688
Fedaròla
.1491
33
Vèrtafedèra
63
.1855
Rin
94
Rif. Baión - E. Boni 1828
.791
Le Sepolture
Velèza
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Pian dela Lópa
Pian de Formai
45
Pian dei Faure
.1093
.1793
Chiesetta della Madonna
del Ciareido
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SIC - Sito di Interesse Comunitario
Marmarole, Antelao, Sorapis
Col Négro
Croda de Patèrna
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.1673
Cason de Valsàlega
1262
Cason de
Val da Rin
in
VAL
Dal 01/07 al 31/08 transito regolamentato “da”
e “verso” Pian dei Buoi in vigore dal bivio
delle Spesse: dalle ore 09.00 alle 13.00 solo salita,
dalle ore 14.00 alle 17.00 solo discesa, nelle
altre fasce orarie percorso libero in entrambi
i sensi di marcia.
B
.1421
Pomadona
Sentieri n.
70+17+11
da
.1472
Strada del Genio:
per bivio delle Spesse, Pian dei Buoi,
Col Vidal, Parco della Memoria,
Anelli 4, 8, 13, 16, 28, 33, 50, 63.
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Sentiero Botanico
“Tita Poa” e Traversata del
Centro Cadore (n.17)
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Santuario della
Madonna di Loreto
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Croda di Grazioso
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Sede corso d’acqua
Alta via delle Dolomiti (da Sesto
Pusteria a Pieve di Cadore)
Sentiero botanico “Tita Poa”
Traversata del Centro Cadore
Variante della TDC
Parco della Memoria
.936
Cascata
Limiti del SIC Marmarole,
Antelao, Sorapis (approssimativi).
Limite del territorio comunale
Chiesa di
Scala 1:25.000 (1 cm = 250 m)
S.Antonio
250
500
750
1000 La TDC continua
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Sentiero Botanico
“Tita Poa” e Traversata del
Centro Cadore (n.17)
verso Vara Granda.
17
dal 01/07 al 31/08
inizio direzione
obbligatoria
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Il presente lavoro è opera di1262
Danilo De Martin (www.danil.com) ed è rilasciato sotto licenza Creative Commons By-Nc-Nd (citando l’autore
puoi usare quest’opera liberamente, purchè ciò che fai con essa non abbia fini commerciali). Esso è concesso, a titolo gratuito, a chiunque intenda utilizzarlo nel rispetto della dichiarata licenza
.1320 d’uso (ed. 2009).
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Parco giochi
Sentiero Botanico
di Pianizòle
“Tita Poa” e Traversata del
e Loreto.
Centro Cadore (n.17)
Licenza Creative Commons
Rif. Monte Agùdo 1573
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si ricongiunge al n°70
Edizione 2004
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Domegge - Calalzo - Pieve
possono trovare sul sito www.antichisentieri.org . Ogni estate verranno organizzate escursioni tematiche lungo gli itinerari descritti,
in ogni caso chi volesse provvedere autonomamente può contattarci
per eventuali richieste anche di visite guidate.
... QUINDICI PASSI NELLA NATURA ...
Anello dei Casoni (4): per vecchi ricoveri e prative oasi smeraldine.
Anello del Sole (5): luci e colori, giochi e sapere del bosco.
Anello dei Faggi (8): passeggiando con il popolo degli alberi.
T.
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Carta realizzata da Danilo De Martin. Dati geomorfologici
tratti dalla CTR numerica 1:5000 della Regione Veneto.
Anello di Soracròde (11): voci dal popolo dei boschi.
Anello di Valzalìna (13): vecchie storie tra verdi giganti.
Anello del Trói dele Ciàure (14): sui sentieri della storia.
Anello delle Aquile (16): lassù i primi.
Anello del Paradiso (28): aerei terrazzi delle Dolomiti.
Anello dei Colli (33): fragili fiori e panorami romantici.
Anello delle Sorgenti (45): un tranquillo sorso di bosco.
Anello dei Forti (50): i percorsi della memoria.
Via dei Silenzi (54): il cantico della montagna.
Anello dei Rondói (63): rocce e sentieri raccontano...
Via dell’Altipiano (67): alla conquista del cielo.
Anello di Ciampevièi (69): sapore, odore e colore della natura.
F
Rifugio Ciarìdo (Ciaréido) 1969
Rimane abbarbicato, come un nido d’aquila, sullo scoglio di Croda
Paradiso, individuabile dall’occhio allenato fin dall’ingresso a Pian
dei Buoi della strada che sale da Lozzo. Si tratta di un edificio dalla
tipica struttura militare riconvertito al bisogno turistico nel 1973 dalla
locale Sezione del Cai (accanto è stato eretto il simpatico quanto
indispensabile bivacco invernale); abbellito nel tempo dal gestore e
reso accogliente da un focolare che rallegra le serate accompagnate
dalla cucina casalinga di mamma Piera e da un bicchiere di buon
vino.GÈ facilmente raggiungibile dal parcheggio, situato al culmine
della strada carrozzabile ed evidenziato da una tabella, per mezzo
di una stradina sterrata, utilizzata solo dal gestore per rifornimenti e
servizio navetta per i più incerti, anziani o diversabili, regala uno dei
più ampi panorami dell’intera regione dolomitica. Lo sguardo spazia
dalle Dolomiti di Sesto ai Brentoni, dalle Dolomiti d’Oltrepiave
all’Antelao ed ancora all’orizzonte sulla Cresta di Confine, naturale
limite del territorio italiano, sul candido Peralba ai cui piedi nasce il
Piave; sulle Prealpi Carniche cogliendo anche le Dolomiti di Belluno
che annunciano la pianura. Non manca la più ampia offerta alpinistica per la vicinanza alle rocce compatte delle merlettate propaggini
orientali del Gruppo delle Marmarole, con vie di salita per tutti i tipi
di difficoltà, ben attrezzate e segnalate. Questo settore di Dolomiti
conserva ancora il fascino delle salite solitarie, accompagnati dagli
sguardi curiosi di stambecchi e camosci. Per i meno esigenti il vicino
altipiano offre altre occasioni di passeggiate giornaliere con le più
varie tematiche naturalistico-ambientali, come l’Anello dei Casoni
con visita ad una malga, o storiche, come il percorso del Parco della Memoria dedicato alla Grande Guerra . Vi è ancora spazio per
l’escursionista esperto in grado di affrontare difficoltà, comunque
contenute attorno al 2° grado, alla ricerca di cime con itinerari fuori
dall’ordinario. Sono cime defilate, a cui il nostro rifugio offre un
valido appoggio da fine maggio ad ottobre, attraversate dall’Alta
Via delle Dolomiti n.5, che consentono anche digressioni lungo
le aeree cengie servite dal Sentiero Attrezzato A. Da Pra. Al lungo
elenco di possibilità e di servizi occorre aggiungere le facilitazioni
per i gruppi numerosi
con una gratuità ogni
venti partecipanti,
che il fedele amico
a quattro zampe è il
benvenuto e la possibilità del servizio di
accompagnamento
fornito da una Guida
Ambientale. Il gestore
risponde ai numeri telefonici: 0435-76.276.
Il rif. Ciareido dal sentiero dell’Anello del Paradiso.
Sullo sfondo Crìdola, Montanèl e Spalti di Tóro.
Pian dei Buoi ... in pratica
Sull’altipiano di Pian dei Buoi è possibile ristorarsi e pernottare
presso:
il rifugio Ciarìdo (o Ciaréido) posto a 1969 m di altitudine; Ciarìdo è il nome antico, riportato in tutte le mappe seguite alla sua
costruzione avvenuta nel 1890, allora con l'appellativo di "Ricovero
Ciarìdo", ed è quindi il nome storicamente corretto; Ciaréido è il
nome, meno aspro, con cui lo si è indicato in questi ultimi anni.
il rifugio “Elio Boni” a Baión posto a 1876 m di altitudine.
Anelli e Vie di Lozzo di Cadore: in quest’area sono disponibili i
seguenti anelli: Anello dei Casoni (sv. 4), Anello del Paradiso (sv. 28),
Anello dei Colli (sv. 33), Anello dei Forti (sv. 50).
Parco della Memoria: è un insieme strutturato di percorsi che, dall’asse portante costituito dal tracciato dell’Anello dei Colli, si snodano
ripercorrendo le antiche vie militari giungendo fino ai Forti di Col
Vidàl.
Altre escursioni: dal rif. Ciarìdo si può raggiungere Pian de Paradìs,
Forcella S. Lorenzo, la base del "Pupo" di Lozzo e percorrere il sentiero
attrezzato Amalio da Pra.
Casere e casoni: utilizzando i tracciati sentieristici già citati è possibile
visitare la Casera delle Armente e i Casoni di Ciampeviei, Forzèla
Basa, Valdazéne e Valsàlega.
Chiesetta della Madonna del Ciarìdo: qui il Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II, si è fermato a pregare lungamente durante una delle
varie vacanze che ha trascorso fra queste montagne.
Mountain Bike: fare riferimento alla breve scheda specifica.
Punti panoramici di particolare rilievo: tutta l’area dell'altipiano è
una balconata di straordinario interesse da cui godere la vista delle
splendide cime dolomitiche che lo attorniano, a partire dalla Signora
delle Dolomiti, le Tre Cime di Lavaredo. Vi sono tuttavia punti da cui
il panorama è particolarmente magico: Rif. Ciarìdo, Pian de Paradìs,
Col Cervèra, Col Vidàl. Se i vostri percorsi
vi portano vicino alla
Croda di Grazioso o
alla Croda di Patèrna
affrontate la breve e facile salita alle loro cime,
la leggera fatica sarà
ricompensata, anche
in questo caso, da uno
struggente panorama
con insolite vedute
verso l'altipiano e le
Dolomiti circostanti.
Altipiano di Pian dei Buoi; il Ciarìdo con tutte le sue
torri visto da Soracrépa.
L’altipiano di Pian dei Buoi
La magia dell'altipiano di Pian dei Buoi sta nell’insieme armonico
di ampie ed ondulate distese pascolive, appena corrugate dai colli
e dai lievi avvallamenti che si succedono dolcemente fino a svanire
nel tratteggio del paesaggio che lo attornia. Un fascino antico che
ci pervade tutte le volte che ci immergiamo nella sua atmosfera
assorta, nel suo silenzioso respiro. Un equilibrio di forme cui la luce
del giorno, nel suo naturale svolgersi, conferisce colori e suggestioni
che si imprimono nel nostro animo con un ricordo indelebile. Le
Marmarole che qui sul loro margine orientale, al cospetto dell'altipiano, inginocchiandosi alla fine della loro selvaggia e tormentata
corsa appaiono meno severe ed austere, mantengono tuttavia la
loro aspra, singolare e principesca bellezza. Le torri e le guglie del
M.Ciarìdo, alla cui base si estende l'altipiano, si stagliano nitide
nel cielo in quello che può apparire come un raccolto, ma fermo e
deciso, atto in sua protezione. Le acque che vi sgorgano gorgogliano
diamantine nelle valli di Poórse, Valsàlega e Ciampeviéi a nord, nella
val Longiarìn e del Rodolésco a sud. Ai margini dell'area pascoliva si
distende, vastissimo, il manto di larici ed abeti. Pian dei Buoi è un
balcone privilegiato da cui abbracciare con un solo ampio sguardo
montagne di fantastica bellezza: verso nord si ergono maetose le
Tre Cime di Lavaredo, affiancate dall’imponente Croda dei Tòni
e dal Popèra; verso est il tozzo Tudàio cui fa da sfondo lo Schiavón
e la cresta del Crìssin; a sud corre la cresta del Miarón fino alla
parete cupa del Crìdola cui si affianca il Montanèl; ad ovest si eleva
imperiosa la mole dell’Antelao, la cima più alta di queste Dolomiti.
Dall'altipiano si possono poi fare escursioni alla scoperta dei fossili
intrappolati nelle bianche e rosee rocce dolomitiche, dei branchi
di camosci, delle stelle alpine e dei raponzoli di roccia. Salendo,
dove il pino mugo lascia lo spazio alle rocce e ai fiori più esclusivi,
si può osservare l’aquila che volteggia lenta sopra il nostro incerto
incedere. Percorrendo il sinuoso Anello dei Colli, lungo tutto il
percorso, ma in particolare dalle alture
del Col Cervèra e Col
Vidàl, osservando l'altipiano che si dispiega
sotto i vostri occhi,
vi troverete immersi
in una atmosfera di
toccante tranquillità.
Benvenuti quindi
in questo angolo di
paradiso, benvenuti a
Pian dei Buoi.
Il pascolo di Pian dei Buoi da Col Cervèra; a destra il
Ciarìdo, in lontananza le Tre Cime di Lavaredo.