Carta turistica di Lozzo di Cadore
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Carta turistica di Lozzo di Cadore
5 61 Strada del Genio Passeggiata di Còsta P de Vàl i ar on dal 01/07 al 31/08 per chi proviene da Pian dei Buoi o Val Longiarin Aga TDC TDC via iM de e Parco Giochi RIVA 70 Anello di Soracròde (segnavia n.11) P PIAZE Sentiero Attrezzato AMALIO DA PRA’ via P 98 99 Forcella S. Lorenzo Vid m ro SORAV Ì A P 272 tic an lla C C tr 99 lini 21 via 81 via 77 A. M 79 ont 82 78 83 85 36 1 16 vi a R om a FI É S C GRANDE GUERRA 4 Soracrépa 33 PDM 67 Tabià della Forzèla 50 Le Mandre Casera delle Armente Le Sepolture 33+4 Ruderi Ricovero Cervèra 33 33 Col Cervèra .1739 16 33 .1793 33 Pian dela Lópa Stazione Teleferica 268 Mizói i er i is d B °51 . n S . S Scala: 0 Ale 2 m agn verso Domegge, Calalzo e Pieve di Cadore 91 - Casa de chi de Bernardìn (D2) 92 - Casa de chi de Ròche (C2) 93 - Fienile De Meio Camilla e Zanella Piàngi (C1) 94 - Casa de chi de Titùta (D2) 95 - Casa Calligaro Ziàn (E3) 96 - Casa De Mèio Pelizèr (F3) 97 - Ambulatorio veterinario (E5) 3 a 98 - Tabià Cielo Micelìn; esempio di costruzione a blockbau (C5) 99 - Tabià e stalla Zanella Vàlis (C5) 4 me Fi u V E A PI Avvertenza che riguarda questa pianta e le carte topografiche a lato e sotto: nella stesura delle parole ladine, che compaiono tutte in corsivo, si è usata una rappresentazione fonetica semplificata. 5 Il Parco della Memoria di Lozzo di Cadore. È una opportunità scaturita dal "Programma di iniziativa comunitaria Interreg III Italia-Austria 2000-2006 " la cui denominazione esatta è "I luoghi della Grande Guerra in provincia di Belluno, interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria". La realizzazione degli interventi di recupero sono stati affidati ai Servizi Forestali che dovrebbero completarli entro la fine dell'estate 2004. Negli anni trascorsi il CAI-Gruppo Antichi Sentieri e la Riserva Alpina di Caccia, con il comune scopo di valorizzare il territorio dell'altipiano, hanno svolto vari interventi di recupero sia della viabilità sia delle postazioni di difesa che erano presenti all'epoca. Anche per il 2004 il CAI, all'interno di un più ampio progetto riguardante le "Terre Alte", indirizzerà parte dei propri interventi a sostegno del "Parco della Memoria". Anello dei Colli (sv.33) Percorso principale di visita del Parco della Memoria. Percorsi di visita secondari. Siti ed opere militari (postazioni, trincee, riservette ecc) 1:12.500 (approssim.) .1491 250 54 500 m Avvertenza n°1: questa carta riproduce una porzione ingrandita del Pian dei Buoi e dell'Anello dei Colli (sv. 33) che rappresenta la spina dorsale dalla quale si sviluppano i percorsi del "Parco della Memoria"; questi ultimi sono stati tracciati in nero mentre le emergenze di carattere storico (postazioni, trincee, riservette Stamizói ecc.) sono individuate da cerchietti bianco-neri fra loro concentrici. La zona di Col Vidàl, che comprende il Forte Basso, il Forte Alto e la Batteria Corazzata, oltre ad una serie molto articolata di vie di transito militari, è raggruppata in un unico .1667di creare, a questa scala, un groviglio di segni). grande cerchio (per evitare Avvertenza n°2: i lavori per la realizzazione del "Parco della Memoria" sono .1571 ancora in corso per cui si deve tener conto, da una parte della imprecisione nella localizzazione di alcune opere segnalate in questa rappresentazione cartografica semplificata, dall'altra che le medesime possono essere non del tutto recuperate al momento della vostra visita. L'areale del Parco, a lavori ultimati, sarà comunque oggetto di pubblicazioni specifiche che metteremo a disposizione del visitatore. Quoilo Passeggiate di fondo valle - Il CamminaLozzo Oltre agli “Anelli e Vie di Lozzo di Cadore” (56 Km), ai sentieri CAI (29 Km) e ai sentieri minori (33 Km), l’offerta di percorsi escursionistici viene completata dalle passeggiate di fondo valle, percorsi per famiglie, la maggior parte dei quali su strade secondarie, agevoli e rilassanti. Il CamminaLozzo è un progetto che oltre ad interventi di manutenzione straordinaria con azioni di recupero ambientale, prevede l' installazione, lungo i percorsi di passeggio, di tabelle sia informative che didattiche su temi di carattere storico-naturalistico. Il progetto, al momento ancora in fase di definizione, prevede il coinvolgimento dell'Amministrazione Comunale, del CAI-Gruppo Antichi Sentieri e della Riserva Alpina di Caccia. L'idea è quella di far partire il CamminaLozzo da piazza IV Novembre, nelle sue varie diramazioni, indicate da piccole e semplici tabelle direzionali contraddistinte da un logo specifico. Sono stati individuati vari percorsi, per un totale di 18 Km, fra i quali citiamo a titolo d'esempio la passeggiata di Còsta-Le Spesse, della Val Longiarìn, di Loreto-Sotepiana, di Moleniés, di Fontanèle-D'Aosto, di Zeràia-Pian de Pagognèi, di Ligònte. I percorsi citati, sfruttando in buona parte strade secondarie, sono ovviamente già percorribili ma non risultano "attrezzati" secondo quanto esposto. Sommando le lunghezze dei percorsi degli Anelli, dei sentieri CAI, dei sentieri minori (quelli segnati in giallo-blu) e del CamminaLozzo si raggiungono quasi i 140 Km; possiamo ben dire che a Lozzo di Cadore il prodotto "camminare" sia più che ben rappresentato. E questa è anche la ragione per cui il nostro paese è conosciuto come il Paese dei Mulini e degli Antichi Sentieri. 6 Un Parco per non dimenticare. Il dolce ondeggiante profilo dei pascoli di Pian dei Buoi, 1800 m circa, termina ad oriente con le modeste elevazioni di Col Cervèra 1920 m e Col Vidàl 1880 m che, pur non avendo meritato l’appellativo di “cime” risultano particolarmente panoramiche dominando le valli circostanti per tre punti cardinali: verso nord raggiungono l’Austria, verso sud calano alla pianura veneta e verso est controllano lo sbocco in Friuli. Per questa ragione la zona fu scelta come componente del perimetro difensivo della Fortezza Cadore, in previsione di quella che divenne la Grande Guerra, o per alcuni la IIIa guerra d’indipendenza. Rispondeva alle esigenze di difesa strategica insieme al forte eretto sul vicino, in linea d’aria, Monte 7 Tudaio e costituiva con esso un potente baluardo. Ma non sempre la Storia soddisfa le aspettative e gli indirizzi umani, la sorte invece ha relegato i nostri forti nell’angolo più dimesso, declassandoli a ruderi. Oggi invece, sopiti i rancori d’un tempo, l’intera area è recuperata ed innalzata al rango di “Parco della Memoria”, attrezzato e facilitato da un percorso che ne permette la riscoperta. Le strutture ancora presenti sono collegate da questo itinerario che prende spunto dalla strada di collegamento dell’altipiano con il paese di Lozzo, anch’essa una grande opera militare e per questo ricordata come “Strada del Genio”. Provenendo dal paese non può sfuggire la ristrutturata ex Caserma di Soracrépa 1786 m, edificio posto nelle adiacenze del bivio carrozzabile che traversa la base dei colli. Proseguendo invece con il rettilineo al termine troviamo, sulla destra, una fontana e la tabella che annuncia l’inizio del percorso. I facili sentieri compongono una rete di anelli che consente il ritrovamento di varie strutture. Edifici adibiti al riposo ed al vivere quotidiano, elementi difensivi, trincee e casermette che annunciano, al lato estremo, l’elevazione di Col Vidàl che ospitava la Batteria Corazzata, il “cuore” del complesso. La Batteria era composta da quattro cannoni protetti da altrettante cupole di acciaio e fu distrutta dagli austriaci in ritirata nel 1917, i pezzi si dispersero ad ampio raggio per tutto l’altipiano. Ma la cosa che più colpisce quassù è il silenzio, rotto dai sibili del vento che sfiora i resti di quell’ultima guerra, combattuta con trincee e prima linea, ma la prima ad utilizzare la chimica. Tra antico e moderno il pensiero non può che correre ai successivi conflitti, dove la strategia impone i civili come obiettivo e le divise, ironia della parola, sono tutte unite. Una speranza porta il vento, che presto non si debbano più sistemare parchi della memoria e che un futuro tranquillo parco prepari ad una seScorcio sull’altipiano di Pian dei Buoi da una postazione rena pace. del "Parco della Memoria" Prà de l’Aga E 14 14 268 94 Strada statale o provinciale Strada comunale Strada comunale non asfaltata Strada forestale (per trattori o veicoli fuoristrada) Divieto di transito ai veicoli Mulattiera o sent. ampio e facile Sentiero Sentiero difficile (per esperti) Anelli e Vie di Lozzo di Cadore con segnavia relativi Sentieri regionali CAI con segnavia relativi Sentieri secondari o di collegamento con relativi segnavia Punto di partenza consigliato per l’itinerario ad anello Direzione di percorrenza consigliata per l’itinerario ad anello Rifugio aperto in estate Bivacco o ricovero (incustodito) Tabià, fabbricato rurale .1800 Quota topografica P Sorgente, Fontana Parcheggio Bosco Pascolo o prato Aree rocciose Equidistanza tra le curve di 0 livello: 50 m Area ideale racchiusa dall’anello Informazioni generali. Gli "Anelli e Vie di Lozzo di Cadore" sono evidenziati in loco con segnavia di colore verde-bianco, mentre i colori giallo-blu segnalano il collegamento tra gli anelli e più in generale i sentieri minori. Ai colori rosso-bianco corrispondono invece i sentieri CAI iscritti al Catasto Regionale dei Sentieri. I segnavia sono costituiti, normalmente, da tre strisce orizzontali (per gli anelli si ha quindi la sequenza verde-bianco-verde); talvolta ci siamo limitati a due strisce (verde-bianco), in altri casi abbiamo realizzato dei "bollini" ossia due cerchi fra loro concentrici. I dati specifici sui singoli anelli si 5 SB TDC PDM Vara Granda o Nariéto .1028 S.Stefano - Comelico Bivio di Pontenuovo I Ciantói 14 Pelós P SB+TDC P .826 T. Piò va SS 52 Ri n Revìs .952 D’Aósto Campopiano TDC .803 SB Ri .1394 Varsùre265 .997 5 Vigo 94 Chiesa di Loréto 92 TDC .1218 .1612 265 93 .1166 11 P 266 TDC 268 Soracròde .1090 Prapian Valzalìna Sauris Friuli TDC: variante per oltrepassare la frana della Ruoiba; vedi nota nella scheda dedicata alla TDC. La Ruóiba .1265 Fontana Pala Mariòla 5 SS TDC 1b Lorenzago - Passo Mauria - Friuli Lozzo di Cadore P L. d’Aosto Carta topografica semplificata del territorio comunale di Lozzo di Cadore ed aree limitrofe. 100 m Ristorante “Ai Pellegrini”, via Roma 239, tel. 0435-76.754 - 76.222 .1173 Anelli e Vie di Lozzo di Cadore B&B - Bed & Breakfast, “La Ciasa del Bèo”, P.zza T. Vecellio 38, tel. 0435-76.725 (E3) Caffè- Commercio Meublè, P.zza IV B&B "Al Castel" - -via Marmarole Novembre, tel. 0435-76.002 (F4) 441, tel. 0435-76.654 Osteria “La Favorita”, Pizzeria Pensione, via Giouda 226, tel. 0435-76.142 (E4) Parco della Memoria .1563 Per la simbologia principale vedi la legenda della carta topografica 1:25.000 “Anelli e Vie di Lozzo di Cadore” (su questo foglio, in alto a destra). .1904 63 BELLUNO Forte Alto Forte Basso Chiesetta della Madonna del Ciareido Ciampo de Crós Batteria Somòl IN PROVINCIA DI PDM .1879 (E3) 86 - Casa Da Prà Zòto (E3) 87 - Banca Intesa (E3) 88 - Unicredit Banca (E4) 89 - Farmacia (E3) 90 - Casa De Diana Uti, ora Tremonti Aldo (D2) 50 P 8+16 La Nòva Rio Rin 14 SP 619 Tre Ponti Rio Cucagna Cucagna .1051 13 264 Pernottamento P È RTIE Parco della Memoria - Progetto Interreg III Particolare tratto dalla carta topografica 1:25.000 “Anelli e Vie di Lozzo di Cadore”, riportata a fianco, con l’aggiunta di alcuni percorsi del PDM. 4 Calligaro Vizenzìno (D3) 85 - Casa Da Prà Tèto, ex infermeria guerra 1915-18 0 1 Cimitero 4 3 Traversata del Centro Cadore; percorso principale Sentiero Botanico “Tita Poa” + TDC variante Traversata Centro Cadore Perón dei Forziéi s .1031 Polesìn 67 Crepe dele Laste P Quoilo F. Piave Pinié Cornón 16 Pisàndol de Vialóna Cima Gogna Roncade Luzan a 54 Le Móre La Petorìna Dumèle Segnavia degli “Anelli e Vie di Lozzo di Cadore” 268 Segnavia dei sentieri CAI Segnavia dei sentieri comunali 264 .1212 .1523 Ristorazione .742 74 - Casa ex Barnabò (D3) 75 - Casa e fienile Calligaro (E2) Scòte (E3) 76 - Casa Fùga ora Del Puppo 82 - Casa De Martin Scòla (E3) ed altri (E3) 83 - Casa Calligaro Bèo e Da Pra “de Néna” (E3) 77 - Casa Baldovìn Petòla e De Martin D’Ambrós (E3) 84 - Casa Calligaro Nanèlo e n .1807 N P a Pi 42 78 - Casa Calligaro Lè (E3) 79 - Casa Zanella Gòto (E3) 80 - Ex filanda Zanella Gòto (fino al 1950) (E2) 81 - Fienile De Martin Scòla Panchine (solo Strada del Genio) PRAD È LE e av Poste Italiane 39 2 P 17 a om 32 (D4) Pian de Formai Ex caserma di Soracrépa Casera Confìn 96 Crocifissi, immagini sacre (n°7) TDC Stazione di Ser vizio 87 72 - Casa Zanella Fini (D3) 73 - Casa De Meio Guardia Passeggiata di Ligonte: al lago, palestra di roccia naturale, variante della Traversata del Centro Cadore .726 97 R via vi via R oma Banca 95 o 3 43 FORAC Ò L Ri a 4P Gi via a ud 33 o i n 3 BR Ó ILO Ri 5 Bivio Pellegrini GI Ò UDA Campi: calcetto, tennis, bocce 38 Farmacia 89 C Corso d’acqua Muri, scarpate Veterinario Borgata ie Fraìna i e dP 28 88 19 44 nz o i u B Rif. Ciaréido 1969 2 Meridiane (n°3) 14 M Chiesa parrocchiale vecchia -Auditorium P.za T. Vecellio Pian dele Aste 273 Banca 1 Col Vidal 28+4 272 no 4 268 28 P 4 .753 40 Borgata 18 Cason de Valdazène 28 Borgata ari 20 verso Domegge 1262 Chiesa Parrocchiale Municipio, via P. MAmbulatorio Ro 4 e M .726 Quota topografica Soccorso Stradale Autofficina Vigili del Fuoco Scuola Elementare LAG Ù NA Parco della Memoria - Pian dei Buoi - Col Cervera - Col Vidal 28 Asilo Nido Scuola Materna 86 zia via 2 1 .1972 n Ve a i v i 21 - Casa canonica, XVIII sec. 44 - Casa G. Fabbiani (F3) (E3) 45 - Casa De Meio Ugo 22 - Casa de chi de Balduìn Barnabò (C1) (D3) 46 - Casa ora Da Prà Gilberto 23 - Ex Casa Zanetti (D2) (D1) 24 - Tabià ex De Meio Siortita 47 - Casa Cèrvi (demolita nel (D2) 1966) (D1) 25 - Ex Casa Barnabò ora De 48 - Casa de Carlòta (D1) Meio Burighèla (D2) 49 - Casa Zanella Nàco (C2) 26 - Ex Lazzaretto per soldati 15 (1915-18), casa di riposo 50 - Casa Da Prà Pinza (C2) 51 - Casa De Mèio Siortita per anziani fino al 1951 (C1) detto Sior dei Siore (D2) 27 -Casa Ciamulèra, ora Da 52 - Casa ex Zanella Róso (D2) Prà Falìse (D6) 53 - Casa de chi de Gòto (D1) 17 28 - Biblioteca (D4) 54 - Casa Catina Burighèla(D1) 29 - Parco giochi alle Astre, 55 - Casa Lucia Simón e Nani campo di calcetto (B6) Grandelìs Balìn (D2) 30 - Capit. della Madonnetta 56 - Casa Da Prà Titùta ex (B7) Sàgoma(D2) 31 - Parco giochi di Pianizòle 57 - Casa e fienile Baldovin (A7) Géri e Mondo Rana(D2) 32 - Fienile G. Fabbiani (F3) 58 Casa De Diana e Da Prà 33 - Cimitero, 1845 (F4) Pinza (D2) 34 - Casa De Meio, Marta e 59 - 60 Casa de chi dela Vècia Zanella, già trattoria “Al (D2) Ritiro” (B7) 61 - Case in linea Del Favero, REV Ì S 35 - Santuario della Madonna De Diana, Zanella (D2) di Loreto - Strada 62 - Casa Calligaro Pàule (D2) Romana (A1) 63 - Casa Visentìn ex famiglia 36 - Paveón e Piazza P. F. Piàza (D2) Calvi (E3) 64 - Fienile Zanetti (D2) 37 - Piazza Da Rin o dele 65 - Casa Zanella Sperànza Fàule (D1) (Sópa) (D2) 38 - Campi da tennis, bocce e TDC 66 - Casa Zanella Madèrlo (D3) calcetto (E6) 67 - Casa Zanella Lòda (D3) 39 - Ufficio postale (F4) 68 - Casa de Furiàn (D3) 40 - Vigili del Fuoco (E4) Riva dele Vace 41 - Casa di riposo per anziani 69 - Casa Zanella Paulìn ex (B5 - B6) Zanella Mòma(D3) 42 - Casa De Martin 70 - Casa ex Zanella Benéto , D’Ambros (F4) Calligaro Róso, De Diana Anello del Sole Bóro, Zanella Madèrlo (D3) verso 43 - Centro documentazione (segnavia n.5), Pian sugli “Anelli e Vie”; 71 - Casa Baldovìn Stèfin (D3) de Pagognei, Domegge bacheca C.A.I. (E4) 76 ie Tr e Sorgente 7 ste Carta realizzata da Danilo De Martin, contributo di Giuseppe Baldovin - Maggio 2004 Mu 75 8 le M È DAVILA 6 aro dei Borgata via av Pi Fi um e PI AV E 74 5 80 Palestra rm gia 1 - Municipio, Ufficio Turistico, Ambulatorio medico (E3) 2 - Chiesa parrocchiale Madonna del Rosario (E4) E 3 - Piazza IV Novembre; Monumento ai caduti (E4) 4 - Chiesa parrocchiale vecchia S. Lorenzo Martire e campanile (E3) 5 - Museo della Latteria Edificio della Latteria Sociale, 1960 (E3) 6 - Asilo nido - Scuola materna (D3) 7 - Scuola elementare, 1928, arch. R. Alfarè (E4) 8 - Palestra (D4) 9 - Scuola Media, 1970 (D4) 10 - Chiesa di S. Rocco (C2) 11 - Centrale elettrica Leo Baldovin Carùli (D1) 12 - Mulino Del Favero, ex Baldovìn Stèfin, XVIII s. anche tessitura a mano per stoffe pesanti (caracùl) fino al 1945 (D1) F 13 - Mulino Da Prà e Calligaro (D1) 14 - Mulino Da Prà Pinza e Zanella in Lòda (D2) 15 - Ex Fucina e mulino Baldovìn Marìn (E2) 16 - Segheria Baldovìn Carùli, 1920-1955 (F3) 17 - Casa Da Prà Fauro detta dei cento cantoni (E2) 18 - Casa Pellegrini, ex De Meio (E3) 19 - Casa parrocchiale, ex Vecchia latteria sociale, 1884 (E4) G 20 - Ex Mulino Baldovìn Mónego (E3) Museo della Latteria hi 22 R Il paese dei Mulini e degli Antichi Sentieri 28 84 Fontane 27 lig 90 9 Biblioteca Forzèla Basa 248 Tamarì Lo n g i a r i n Vialóna Giòu Gran La Bóa .1270 .1371 .1410 I landre D Larzéde .1351 27 Rèvin 8 .1443 Dasa Pian de Masón N Altri edifici .A v i a 69 og Lozzo di Cadore 70 Ma gia t a d e P a ss e g lla Br Scuola Media 72 63 14 n 65 66 od ev in via Ri C 23 C 67 VALMAÒ 68 D o 62 13 DAN È LA m a a 11 v 71 Borgata ia Ro .1665 Edifici istituzionali o di servizio pubblico Edifici architettonicamente interessanti Edifici legati all’uso delle rogge, architettonicamente interessanti Tabià, fabbricati rurali vi 64 59 58 12 to 73 60 54 Ri re Lo a C 57 53 D CERCHIO vi 55 ilo M Bro C 25 Legenda Croda dei Róndoi .1628 Ciarezèi V a l 47 M I PI È I 61 via 51 37 91 Le Vale a Vara dela Scòla .878 San dolé Pian d’Adamo a Bo 48 56 24 264 16 la 52 46 78 .1564 .1431 .770 TDC Zividane Rio .1571 Pale de Costabrén .1559 P Ve lè z .946 Giòu di .1667 Moleniés .1563 Stamizói Col Cervèra 69+ 45 .1315 54 268 Mizói .1688 Fedaròla .1491 33 Vèrtafedèra 63 .1855 Rin 94 Rif. Baión - E. Boni 1828 .791 Le Sepolture Velèza Ri o Pian dela Lópa Pian de Formai 45 Pian dei Faure .1093 .1793 Chiesetta della Madonna del Ciareido 67 .1904 Ciampo de Cros .1739 262 C Ò LIS Casera delle Armente o 49 . 1706 .1709 via D. Al ig hi er i P Tabià dela Forzèla Rio Rin 45 CAPITEL 4P .1006 271 Le Mandre lésc Da 97 50 Bivio Pellegrini o Rod via 10 93 .765 28 69 Faé .1879 PDM .1008 Cascata di Faé Arzìzo 50 Somòl o i B u PDM Soracrepa C TDC 45 Col Vidal 33 .1899 ac ci Borgata PR Ò U 92 cco lV ida l Ro Co S. 5 via MANAD Ó IRA I LUOGHI DELLA via at o C P i n .1807 Confìn a P de 26 P st P LAGO da dal 01/07 al 31/08 per chi proviene dal paese a o Ri .1130 .1411 .1762 Pian delle Aste i dPe Fraìna 5 vi m ia Croda Bassa .1419 Busa dele Ciare .1687 éi 268 Rif. Ciaréido 1969 .2031 .2018 .1803 273 ra 11 Fontanabòna Cason de Valdazène al an verso: L e Balanze Val Longiarin Pian dei Buoi 1262 Bagnórse 4 .1614 pe .1972 41 a TDC Col .1785 54 Costa de Valscùra .1583 28 Monte Ciarìdo 41 271 Ponte de Bernardìn Ordenère Croda Alta Piaze de Travai Cason de Forzèla Basa Valpèlego .1480 69 .1462 .1096 .1432 La Stòrta Cason de Ciampeviei .1537 29 ASTRE C Ò STA .1308 .2005 SIC - Sito di Interesse Comunitario Marmarole, Antelao, Sorapis Col Négro Croda de Patèrna .1669 Bùsa dele Miniere .2060 Pian de Paradìs B al 17 eto vi R Ò NCO r Lo Costa de Pomadona PONTEVI É RE is P P TDC 272 .1737 si .859 P VIGO 34 P Costa dei Penìze s e) oor P 30 79 80 .1658 lP (Va C R .1673 Cason de Valsàlega 1262 Cason de Val da Rin in VAL Dal 01/07 al 31/08 transito regolamentato “da” e “verso” Pian dei Buoi in vigore dal bivio delle Spesse: dalle ore 09.00 alle 13.00 solo salita, dalle ore 14.00 alle 17.00 solo discesa, nelle altre fasce orarie percorso libero in entrambi i sensi di marcia. B .1421 Pomadona Sentieri n. 70+17+11 da .1472 Strada del Genio: per bivio delle Spesse, Pian dei Buoi, Col Vidal, Parco della Memoria, Anelli 4, 8, 13, 16, 28, 33, 50, 63. 271 SS 5 2 TDC al 48 Sappade 268 .1768 Col Burgión ns ièi 71 Pian dele Ciave V SS TDC F. A TDC Tabià Colle Alto 52 TDC .1332 32 SP 5 Tabià Colle Basso .1279 .1534 273 rina SS Tornante de Nòni .1700 A DantaComelico F. Piave Sentiero Botanico “Tita Poa” e Traversata del Centro Cadore (n.17) 17 Santuario della Madonna di Loreto .802 Croda di Grazioso od iS .C ate Sede corso d’acqua Alta via delle Dolomiti (da Sesto Pusteria a Pieve di Cadore) Sentiero botanico “Tita Poa” Traversata del Centro Cadore Variante della TDC Parco della Memoria .936 Cascata Limiti del SIC Marmarole, Antelao, Sorapis (approssimativi). Limite del territorio comunale Chiesa di Scala 1:25.000 (1 cm = 250 m) S.Antonio 250 500 750 1000 La TDC continua m verso Domegge .739 re Sentiero Botanico “Tita Poa” e Traversata del Centro Cadore (n.17) verso Vara Granda. 17 dal 01/07 al 31/08 inizio direzione obbligatoria Mandrette Lag do SORAS À LE 35 .1235 Auronzo di Cadore .870 TDC Ca 11 31 31 Il presente lavoro è opera di1262 Danilo De Martin (www.danil.com) ed è rilasciato sotto licenza Creative Commons By-Nc-Nd (citando l’autore puoi usare quest’opera liberamente, purchè ciò che fai con essa non abbia fini commerciali). Esso è concesso, a titolo gratuito, a chiunque intenda utilizzarlo nel rispetto della dichiarata licenza .1320 d’uso (ed. 2009). S. Anna ro 82 I CIANT Ó I Tabià Da Rin Misurina nt 268 A 70 81 88 PIANIZ Ò LE Parco giochi Sentiero Botanico di Pianizòle “Tita Poa” e Traversata del e Loreto. Centro Cadore (n.17) Licenza Creative Commons Rif. Monte Agùdo 1573 (a 300 mt) N Ce Aga de Vàl 14 271 go 68 7 a 100 m Anello del “ Troi dele Ciaure ” La 48 verso L e Ciaucere uro verso I Ciampanì Sc 6 òu 5 verso Quóilo Gi 4 si ricongiunge al n°70 Edizione 2004 3 verso Quóilo ega Rio Valsàl verso Soracròde verso Auronzo, Comelico, Vigo, Lorenzago, Friuli 2 1 .775 Domegge - Calalzo - Pieve possono trovare sul sito www.antichisentieri.org . Ogni estate verranno organizzate escursioni tematiche lungo gli itinerari descritti, in ogni caso chi volesse provvedere autonomamente può contattarci per eventuali richieste anche di visite guidate. ... QUINDICI PASSI NELLA NATURA ... Anello dei Casoni (4): per vecchi ricoveri e prative oasi smeraldine. Anello del Sole (5): luci e colori, giochi e sapere del bosco. Anello dei Faggi (8): passeggiando con il popolo degli alberi. T. C rìd ol a Carta realizzata da Danilo De Martin. Dati geomorfologici tratti dalla CTR numerica 1:5000 della Regione Veneto. Anello di Soracròde (11): voci dal popolo dei boschi. Anello di Valzalìna (13): vecchie storie tra verdi giganti. Anello del Trói dele Ciàure (14): sui sentieri della storia. Anello delle Aquile (16): lassù i primi. Anello del Paradiso (28): aerei terrazzi delle Dolomiti. Anello dei Colli (33): fragili fiori e panorami romantici. Anello delle Sorgenti (45): un tranquillo sorso di bosco. Anello dei Forti (50): i percorsi della memoria. Via dei Silenzi (54): il cantico della montagna. Anello dei Rondói (63): rocce e sentieri raccontano... Via dell’Altipiano (67): alla conquista del cielo. Anello di Ciampevièi (69): sapore, odore e colore della natura. F Rifugio Ciarìdo (Ciaréido) 1969 Rimane abbarbicato, come un nido d’aquila, sullo scoglio di Croda Paradiso, individuabile dall’occhio allenato fin dall’ingresso a Pian dei Buoi della strada che sale da Lozzo. Si tratta di un edificio dalla tipica struttura militare riconvertito al bisogno turistico nel 1973 dalla locale Sezione del Cai (accanto è stato eretto il simpatico quanto indispensabile bivacco invernale); abbellito nel tempo dal gestore e reso accogliente da un focolare che rallegra le serate accompagnate dalla cucina casalinga di mamma Piera e da un bicchiere di buon vino.GÈ facilmente raggiungibile dal parcheggio, situato al culmine della strada carrozzabile ed evidenziato da una tabella, per mezzo di una stradina sterrata, utilizzata solo dal gestore per rifornimenti e servizio navetta per i più incerti, anziani o diversabili, regala uno dei più ampi panorami dell’intera regione dolomitica. Lo sguardo spazia dalle Dolomiti di Sesto ai Brentoni, dalle Dolomiti d’Oltrepiave all’Antelao ed ancora all’orizzonte sulla Cresta di Confine, naturale limite del territorio italiano, sul candido Peralba ai cui piedi nasce il Piave; sulle Prealpi Carniche cogliendo anche le Dolomiti di Belluno che annunciano la pianura. Non manca la più ampia offerta alpinistica per la vicinanza alle rocce compatte delle merlettate propaggini orientali del Gruppo delle Marmarole, con vie di salita per tutti i tipi di difficoltà, ben attrezzate e segnalate. Questo settore di Dolomiti conserva ancora il fascino delle salite solitarie, accompagnati dagli sguardi curiosi di stambecchi e camosci. Per i meno esigenti il vicino altipiano offre altre occasioni di passeggiate giornaliere con le più varie tematiche naturalistico-ambientali, come l’Anello dei Casoni con visita ad una malga, o storiche, come il percorso del Parco della Memoria dedicato alla Grande Guerra . Vi è ancora spazio per l’escursionista esperto in grado di affrontare difficoltà, comunque contenute attorno al 2° grado, alla ricerca di cime con itinerari fuori dall’ordinario. Sono cime defilate, a cui il nostro rifugio offre un valido appoggio da fine maggio ad ottobre, attraversate dall’Alta Via delle Dolomiti n.5, che consentono anche digressioni lungo le aeree cengie servite dal Sentiero Attrezzato A. Da Pra. Al lungo elenco di possibilità e di servizi occorre aggiungere le facilitazioni per i gruppi numerosi con una gratuità ogni venti partecipanti, che il fedele amico a quattro zampe è il benvenuto e la possibilità del servizio di accompagnamento fornito da una Guida Ambientale. Il gestore risponde ai numeri telefonici: 0435-76.276. Il rif. Ciareido dal sentiero dell’Anello del Paradiso. Sullo sfondo Crìdola, Montanèl e Spalti di Tóro. Pian dei Buoi ... in pratica Sull’altipiano di Pian dei Buoi è possibile ristorarsi e pernottare presso: il rifugio Ciarìdo (o Ciaréido) posto a 1969 m di altitudine; Ciarìdo è il nome antico, riportato in tutte le mappe seguite alla sua costruzione avvenuta nel 1890, allora con l'appellativo di "Ricovero Ciarìdo", ed è quindi il nome storicamente corretto; Ciaréido è il nome, meno aspro, con cui lo si è indicato in questi ultimi anni. il rifugio “Elio Boni” a Baión posto a 1876 m di altitudine. Anelli e Vie di Lozzo di Cadore: in quest’area sono disponibili i seguenti anelli: Anello dei Casoni (sv. 4), Anello del Paradiso (sv. 28), Anello dei Colli (sv. 33), Anello dei Forti (sv. 50). Parco della Memoria: è un insieme strutturato di percorsi che, dall’asse portante costituito dal tracciato dell’Anello dei Colli, si snodano ripercorrendo le antiche vie militari giungendo fino ai Forti di Col Vidàl. Altre escursioni: dal rif. Ciarìdo si può raggiungere Pian de Paradìs, Forcella S. Lorenzo, la base del "Pupo" di Lozzo e percorrere il sentiero attrezzato Amalio da Pra. Casere e casoni: utilizzando i tracciati sentieristici già citati è possibile visitare la Casera delle Armente e i Casoni di Ciampeviei, Forzèla Basa, Valdazéne e Valsàlega. Chiesetta della Madonna del Ciarìdo: qui il Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II, si è fermato a pregare lungamente durante una delle varie vacanze che ha trascorso fra queste montagne. Mountain Bike: fare riferimento alla breve scheda specifica. Punti panoramici di particolare rilievo: tutta l’area dell'altipiano è una balconata di straordinario interesse da cui godere la vista delle splendide cime dolomitiche che lo attorniano, a partire dalla Signora delle Dolomiti, le Tre Cime di Lavaredo. Vi sono tuttavia punti da cui il panorama è particolarmente magico: Rif. Ciarìdo, Pian de Paradìs, Col Cervèra, Col Vidàl. Se i vostri percorsi vi portano vicino alla Croda di Grazioso o alla Croda di Patèrna affrontate la breve e facile salita alle loro cime, la leggera fatica sarà ricompensata, anche in questo caso, da uno struggente panorama con insolite vedute verso l'altipiano e le Dolomiti circostanti. Altipiano di Pian dei Buoi; il Ciarìdo con tutte le sue torri visto da Soracrépa. L’altipiano di Pian dei Buoi La magia dell'altipiano di Pian dei Buoi sta nell’insieme armonico di ampie ed ondulate distese pascolive, appena corrugate dai colli e dai lievi avvallamenti che si succedono dolcemente fino a svanire nel tratteggio del paesaggio che lo attornia. Un fascino antico che ci pervade tutte le volte che ci immergiamo nella sua atmosfera assorta, nel suo silenzioso respiro. Un equilibrio di forme cui la luce del giorno, nel suo naturale svolgersi, conferisce colori e suggestioni che si imprimono nel nostro animo con un ricordo indelebile. Le Marmarole che qui sul loro margine orientale, al cospetto dell'altipiano, inginocchiandosi alla fine della loro selvaggia e tormentata corsa appaiono meno severe ed austere, mantengono tuttavia la loro aspra, singolare e principesca bellezza. Le torri e le guglie del M.Ciarìdo, alla cui base si estende l'altipiano, si stagliano nitide nel cielo in quello che può apparire come un raccolto, ma fermo e deciso, atto in sua protezione. Le acque che vi sgorgano gorgogliano diamantine nelle valli di Poórse, Valsàlega e Ciampeviéi a nord, nella val Longiarìn e del Rodolésco a sud. Ai margini dell'area pascoliva si distende, vastissimo, il manto di larici ed abeti. Pian dei Buoi è un balcone privilegiato da cui abbracciare con un solo ampio sguardo montagne di fantastica bellezza: verso nord si ergono maetose le Tre Cime di Lavaredo, affiancate dall’imponente Croda dei Tòni e dal Popèra; verso est il tozzo Tudàio cui fa da sfondo lo Schiavón e la cresta del Crìssin; a sud corre la cresta del Miarón fino alla parete cupa del Crìdola cui si affianca il Montanèl; ad ovest si eleva imperiosa la mole dell’Antelao, la cima più alta di queste Dolomiti. Dall'altipiano si possono poi fare escursioni alla scoperta dei fossili intrappolati nelle bianche e rosee rocce dolomitiche, dei branchi di camosci, delle stelle alpine e dei raponzoli di roccia. Salendo, dove il pino mugo lascia lo spazio alle rocce e ai fiori più esclusivi, si può osservare l’aquila che volteggia lenta sopra il nostro incerto incedere. Percorrendo il sinuoso Anello dei Colli, lungo tutto il percorso, ma in particolare dalle alture del Col Cervèra e Col Vidàl, osservando l'altipiano che si dispiega sotto i vostri occhi, vi troverete immersi in una atmosfera di toccante tranquillità. Benvenuti quindi in questo angolo di paradiso, benvenuti a Pian dei Buoi. Il pascolo di Pian dei Buoi da Col Cervèra; a destra il Ciarìdo, in lontananza le Tre Cime di Lavaredo.