LODE E ADORAZIONE: INTIMITÀ CON DIO

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LODE E ADORAZIONE: INTIMITÀ CON DIO
LODE E ADORAZIONE:
INTIMITÀ CON DIO
Emanuel Rizzo
Prefazione
Questo studio nasce dalla necessità di insegnare soprattutto i membri dei gruppi musicali
che, nelle chiese locali, hanno l’onore e la responsabilità di guidare la chiesa alla
presenza di Dio.
Lontano da ogni pretesa di esaurire completamente l’argomento, questa non vuole essere
altro che una raccolta selettiva e mirata di materiale inerente questo tema. E’ quindi
chiaro che i contenuti di seguito riportati sono spesso presi da fonti particolari quali libri,
studi, commentari. Nel limite del possibile, si cercherà di fornire i riferimenti bibliografici
a fine opera.
Al fine di fornire uno strumento supplementare che faccia da supporto agli insegnamenti
dati, lo studio sarà redatto in modo molto simile ad un libro. Questo per poterlo
distribuire all’occorrenza con la certezza che i contenuti siano leggibili e chiari.
Distribuire uno schema può essere utile al momento, ma sulla lunga distanza diventa
difficile ricordare tutto quanto è stato insegnato. Un documento chiaro, sarà un valido
strumento anche in un futuro abbastanza distante.
Nella speranza che quanto fatto possa essere motivo di crescita e benedizione, vi
benedico nel nome del nostro unico Signore e Salvatore Gesù Cristo, a cui va tutta la
nostra lode e gratitudine.
~*~
LA LODE
Introduzione
Premesse
Prima di affrontare l’argomento lode e adorazione, è assolutamente indispensabile fare
almeno due premesse.
Lode e musica: due cose distinte
Innanzitutto va bene inteso che la lode e l’adorazione non sono necessariamente legate
alla musica. Il concetto di lode e adorazione è molto profondo e riguarda l’intimo
incontro tra l’uomo e Dio. In questo incontro, la musica non è necessaria (Giovanni
4:23-24).
La musica è uno strumento che aiuta l’uomo ad approcciare la presenza di Dio. Essa
aiuta ‘uomo a lodare, contribuisce al creare di un’atmosfera particolare in cui è più facile
per l’uomo concentrarsi sul Creatore.
Può tranquillamente esistere musica senza lode e adorazione, così come può esistere lode
e adorazione senza che vi sia musica!
I “limiti” della lode.
In questo studio si scoprirà l’importanza della lode e dell’adorazione, ma bisogna che sia
ben chiaro che queste da sole non bastano. La manifestazione dello Spirito di Dio non
dipende solo dalla qualità della lode. Dio richiede completezza nella vita del cristiano e
nella vita della chiesa.
La bibbia dice che l’ubbidienza vale più del sacrificio (I Samuele 15:22). Qualsiasi
sacrificio, anche il sacrificio della lode (Ebrei 13:15). Prima ancora di offrire sacrifici di
lode, bisogna esser consacrati (II Cronache 29:31).
Un cristiano che sa lodare Dio, ma non sa esserGli ubbidiente, non sa vivere una vita
integra quale testimonianza dell’essere Suoi figli, non è un cristiano completo. Una chiesa
con un buon gruppo lode, con dei membri ben disposti alla lode, ma priva di tutto il
resto, non risponde al modello biblico!
Dio desidera che i Suoi figli e la Sua chiesa siano completi. La lode da sola non basta per
far manifestare la Sua gloria.
Questo insegnamento risulta chiaro osservando il re Davide.
Davide eresse una tenda che potesse accogliere l’arca del patto. Quando l’arca giunse, fu
subito riposta in questo tabernacolo, furono offerti sacrifici di ringraziamento e Davide
organizzò una lode eccezionale all’Eterno (I Cronache capitoli 15 e 16). In quella tenda,
le lodi saranno continue, giorno e notte per 33 anni. Eppure la nuvola di Dio, quella che
si era manifestata nel tabernacolo di Mosè (Esodo 40:38, Numeri 9:15-16) e nel Tempio
di Salomone (I Re 8:10-11, II Cronache 5:13 e 7:2), non si manifesterà. Perché?
Davide desiderava ardentemente costruire una casa in cui l’Eterno abitasse (II Samuele
7:2, I Cronache 22:7), eppure l’Eterno non glielo consentì (I Cronache 17:3-6). Perchè
innanzitutto non gliel’aveva chiesto, quindi Davide non aveva alcun modello dato da
Dio, per la costruzione di un tempio (I Cronache 17:6), e poi Davide aveva commesso
opere (lo spargimento di sangue in guerra è incompatibile con l’amore e la santità di Dio)
per cui non era degno di erigere una dimora in cui l’Eterno abitasse (I Cronache 22:8).
Eppure Davide aveva capito il sistema della Grazia, ma questo non bastò. Questo a
dimostrazione che la Grazia non è uno strumento che permette al credente di ricevere di
tutto incondizionatamente! Il credente ha il suo ruolo, sempre!
Il motivo quindi per cui nella tenda di Davide non si è manifestata la nuvola della
presenza di Dio, era che quella tenda non era la casa dell’Eterno, non nasceva da
direttive divine (mentre invece a Mosè era stato comandato Eso 25:9), non seguiva un
modello dato da Dio. E il motivo per cui a Davide fu negata la costruzione di un tempio,
fu la sua incompatibilità con l’altissimo standard morale di Dio.
Quindi, la lode e l’adorazione, da sole, non bastano e non rappresentano un modello di
chiesa neotestamentaria. Nella chiesa abita Dio. Nella tenda di Davide no. Il tabernacolo
di Davide è un modello di lode e adorazione. Il modello completo della chiesa lo
troviamo nei templi di Mosè e Salomone.
Diffidate quindi dai “cantori itineranti” e senza chiesa d’appartenenza o da luoghi in cui
si crede sia possibile solo lodare e adorare Dio.
Abbiate invece un sano e vero comportamento cristiano, nel rispetto della Sua volontà e
dei suoi statuti. Solo allora la Sua presenza sarà costante e potremo adorarLo.
~*~
IL MODELLO BIBLICO.
Salmo 100
Questo salmo fornisce un modello incredibilmente preciso di approccio alla presenza di
Dio. Nonostante sia composto da soli 5 versi e sia esso stesso una “semplice” lode a
Dio, in esso è possibile individuare alcuni principi fondamentali, che sono vere e proprie
linee guida per entrare nella presenza del Padre.
“ Mandate grida di gioia all’Eterno, o abitanti di tutta la terra! Servite l’Eterno con letizia, venite
davanti a lui con canti di gioia.”
In questi primi due versi, il salmista esorta il popolo ad avere gioia! E questa è la prima
indicazione: siate gioiosi quando vi accingete a lodarLo!
“riconoscete che l’Eterno è Dio; è Lui che ci ha fatti e non noi da noi stessi; siamo il suo popolo e il
gregge del suo pascolo.”
Nel verso 3, c’è un invito all’umiltà. Infatti qui si utilizza un espressione molto forte: sia
“Eterno” che “Dio” sono due parole molto forti, che identificano la stessa persona e che
in genere nell’Antico Testamento vengono usate in maniera interscambiabile. Ma il
salmista stavolta le associa, col chiaro intento di generare un senso di umiltà, timore e
rispetto nei confronti del creatore.
Questi primi 3 versi quindi, indicano l’atteggiamento del cuore che bisogna avere
nell’accostarsi a Dio: gioia, umiltà e rispetto.
“Entrate nelle sue porte con ringraziamento e nei suoi cortili con lode, celebratelo, benedite il suo nome.”
Questo verso invece indica la modalità d’approccio. E’ come se rispondesse alla
domanda: “Come possiamo entrare nella Sua presenza?”
E’ semplice notare che il salmista distingue due tempi e due luoghi: un primo tempo in
cui si parla di ingresso alle porte; un secondo in cui si parla di accesso ai cortili. Questa
distinzione è importante perché mostra esattamente i passi ordinati da fare per accostarsi
al Suo trono. Le porte infatti precedono sempre i cortili! Analogamente, il
ringraziamento dovrà precedere la lode! Come vedremo in seguito infatti, il
ringraziamento è un motore per la lode.
Ovviamente, quest’ordine temporale è un modello che serve da aiuto al credente, nel
fornire una via alla sua presenza, ma di certo non è uno schema, una forzatura.
Quando nella Bibbia troviamo principi che mettono in evidenza passi ordinati, di certo
non è perché Dio vuole mettere limiti e schemi! Ma vanno sempre analizzati i perché
relativi al modello dato e va tenuto presente che Dio è comunque libero di stravolgere gli
schemi a suo piacimento!
Va notato anche che è possibile che persone che sono soliti vivere integramente e alla
Sua presenza, possono avvertire la presenza di Dio prima ancora di aver seguito i passi
elencati, semplicemente perché quelle sono indicazioni, non regole! I passi elencati sono
un supporto, un aiuto.
Inoltre una persona integra è nel suo stesso modo di essere un ringraziamento e una lode
a Dio, ragion per cui, la presenza di Dio può essere costantemente manifestata nella sua
vita.
“…celebratelo, benedite il suo nome.”
Questo è il modello di lode. Il salmista sintetizza la lode così: celebrare e benedire il Suo nome.
Questi due termini sono quelli che meglio descrivono il concetto di lode, perché ne
identificano i due principi cardine: la lode è una festa a Dio e la modalità di svolgimento
della festa consiste nel benedirLo.
Ma cosa vuol dire benedire?
Il significato di questo termine non è uguale in tutta la Bibbia. Esso assume caratteri
diversi, a seconda del contesto in cui lo si trova.
Quando la Bibbia afferma di uomini che benedicono Dio, sta semplicemente dicendo
che rendono a Lui la lode e l’onore che Gli sono dovuti (ad es.: Salmo 100, 134).
Quando la Bibbia dice che Dio benedice l’uomo, parla dei doni spirituali e materiali che
Lui fa all’uomo.
Quando la Bibbia ordina di benedire altri uomini (che siano figli di Dio o nemici),
intende il proclamare profeticamente benedizioni di Dio per loro (Numeri 6:23-27).
Nel nostro caso quindi, il benedire Dio, si traduce nel riconoscergli la lode e l’onore che
gli sono dovute.
Cos’è la lode?
Una definizione semplice di lode è:
“la lode è un’espressione di gratitudine per ciò Dio è e per ciò che ha fatto, fa e farà per
noi”
Quest’espressione si manifesta nella pratica con una serie di complimenti!!! Proprio
così!!! Lodare qualcuno vuol dire fargli dei complimenti!
Di seguito sono riportati alcuni sinonimi della parola lode:
“acclamare, applaudire, approvare, celebrare, complimentare, decantare, elogiare,
encomiare, esaltare, apprezzare, magnificare, omaggiare, osannare, vantare, lusingare,
onorare, ammirare, glorificare, dire bene di, inneggiare a, stimare, plaudere a, innalzare,
festeggiare, rispettare.”
Lodare Dio vuol dire esattamente tutto quelle precedentemente scritto.
Il tabernacolo di Mosè.
Il tabernacolo di Mosè è chiamato casa di Dio (Giosuè 6:24), perché Dio abitava in quel
luogo (Esodo 25:8, 29:42-43).
Li si manifestò la gloria di Dio sotto forma di una nuvola: Esodo 40:34 e 38, Numeri
9:15-16, Esodo 25:22, Levitico 16:2, Numeri 7:89
Non solo, ma Dio oltre ad essere presente, era una guida! La presenza di Dio è la
migliore guida alla nostra vita! Esodo 40:36-37
L’obiettivo della lode e dell’adorazione è far manifestare la presenza di Dio. Se nel
tabernacolo di Mosè, si è manifestata la presenza di Dio, è giusto in questa sede
analizzarne le caratteristiche.
Un primo principio: seguire le direttive divine.
Ebrei 8:5
E’ importantissimo sottolineare che nei versi indicati, si evince chiaramente che non
basta fare ciò che Dio ci ha detto di fare, ma bisogna attenersi al suo modello.
La chiesa (ma nello specifico, anche il cristiano) deve fare ciò che Dio ha detto,
seguendo le direttive divine.
In genere Dio non dice solo cosa fare, ma anche come farlo. E’ ovvi che poi esiga
obbedienza e fedeltà nel riprodurre il modello fornito: siamo forse noi più sapienti di
Dio? Se Dio stesso si preoccupa di fornire i passi da seguire, che senso ha non seguirli?!
Sarebbe pura presunzione!
E poi Dio richiede ubbidienza, quindi, se fornisce un modello, questo va rispettato
almeno per ubbidienza.
Se vogliamo che la presenza di Dio si manifesti, dobbiamo seguire le sue direttive, non
importano le nostre teorie, i nostri pensieri, la nostra volontà: quel che conta è seguire i
suoi modelli.
A Mosè fu comandato.
Esodo 25:9, 26:30
Esodo 29:42-43
Parlando in precedenza della tenda di Davide, si è detto che li la presenza dell’Eterno (in
forma di nuvola) non si manifestò per più motivi, tra i quali si annoverava il fatto che
Dio non aveva richiesto a Davide di costruirgli una dimora e non gliel’aveva concesso
nonostante fosse un suo desiderio.
A Mosè invece fu comandato e la gloria dell’Eterno riempì il tabernacolo e Dio
dimorava in quella tenda.
Molto spesso ci si sforza a metter su opere che nascono dai nostri desideri e non dalle
direttive divine. Come vediamo da quanto concerne i due tabernacoli analizzati fin ora
(quello di Davide e quello di Mosè), se vogliamo che la gloria di Dio si manifesti,
dobbiamo aspettare direttive da Lui e seguirle!
La nostra abilità deve consistere in una continua ricerca della Sua volontà nella nostra
vita, per poi adempierla con il massimo dell’efficienza possibile.
L’ubbidienza è la miglior forma di lode, perché nasce dal rispetto offertoGli, in risposta
alla Sua grandezza.
Cortile, Luogo Santo e Luogo Santissimo.
Di questa suddivisione è interessante notare poche e semplici cose.
Innanzitutto va subito detto che ritroviamo qui lo stesso modello di approccio alla
presenza di Dio descritto nel Salmo 100: ringraziamento, lode e adorazione. Nel nostro
caso questi tre “passi” sono simboleggiati dal cortile, dal Luogo Santo e dal Luogo
Santissimo.
Solo in quest’ultimo si manifestava Dio parlando a Mosè ed in questo luogo aveva
accesso solo il sommo sacerdote (Numeri 18:3-5).
Naturalmente, oggi non esiste più alcuna distinzione in “luoghi”. La Bibbia dice che ora
noi siamo il tempio di Dio(I Corinzi 3:16 e 6:19), non un tempio diviso in luoghi!
Oggi possiamo accedere alla presenza di Dio grazie al Signore Gesù (Efesini 3:11-12,
Ebrei 10:19), nella cui persona e nel cui sacrificio è completamente compiuta e terminata
la divisione in luoghi del tempio.
Gesù stesso ha presentato Dio come Padre amorevole a cui noi figli dobbiamo rivolgerci
fiduciosi.
~*~
IMPORTANZA E FREQUENZA DELLA LODE
Salmi 150:6
“Ogni cosa che respira lodi il Signore, alleluia!”
Avevate mai riflettuto sul fatto che il libro dei salmi, che è la più grande raccolta ispirata,
che sia mai stata scritta, di inni, salmi e canti al Signore, dopo 150 capitoli si concluda
con una frase simile?
Se si conclude così un libro in cui si è praticamente sempre lodato Dio, evidentemente,
la lode ha un’importanza incredibile!
E’ molto importante sottolineare che nella Bibbia ci sono molti inviti a lodare Dio:
Salmi 22:3, 97:12, 113:1, 117:1, 135:1 e 3, 147:1, 148:1-7, 150:1-5, Geremia 20:13,
Romani 15:11 e Apocalisse 19:5 sono solo alcuni esempi, ma ce ne sono tantissimi altri!
L’importanza estrema della lode è attestata dalla frequenza con cui questa è ripetuta nella
parola di Dio.
Tralasciando i Salmi che, da soli, costituiscono una quantità impressionante di lodi al
Signore, vediamo alcuni esempi di lode, dall’ Antico, al Nuovo Testamento.
La lode è frequente nei libri storici.
Per esempio, Salomone loda Dio alla dedicazione del tempio:
“Signore, Dio di Israele, non c'e un Dio come te, né lassù nei cieli, né quaggiù sulla terra”
(1 Re 8:23).
Giosafat stabilisce i cantori che devono precedere l'esercito e celebrare il Signore
cantando:
“Date lode al Signore, perché eterna è la sua misericordia”
(2 Cronache 20:21).
Nel Nuovo Testamento, il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli danno una
importanza speciale alla lode.
Nel Vangelo, essa comincia con il Magnificai di Maria, il canto di Zaccaria, e quello degli
angeli e dei pastori che cantano e glorificano Dio alla nascita di Gesù.
La lode continua con Simeone, che benedice e loda Dio, e con la profetessa Anna.
Luca nota frequentemente che coloro che sono stati guariti da Gesù danno gloria e lode
a Dio; lo stesso fanno coloro che vedono le guarigioni e gli altri miracoli di Gesù. Il
cieco di Gerico, per esempio, riacquistata la vista, glorifica Dio, e “tutto il popolo, vedendo
questo, diede lode a Dio” (Luca 18,43).
Negli Atti degli Apostoli, la comunità cristiana (2:47), l'uomo guarito alla porta del
tempio (3:8-9), i convertiti (10:46, 13:48, 19:17), e tutti i presenti (4:21, 19:17, 21:20)
lodano e glorificano Dio.
Le lettere di San Paolo cominciano spesso con la lode, ne sono un esempio la lettera agli
Efesini e quella ai Colossesi; le due lettere a Timoteo contengono esplosioni di lode.
L'Apocalisse parla del cantare la lode a Dio. I quattro venti cantano:
“Santo, santo, santo il Signore Dio, l'Onnipotente”
(Apocalisse 4:8)
I ventiquattro vegliardi lodano Dio cantando (4:10-11) e pregando (11:16-17), e insieme
dicono “Amen, Alleluia” (19:4).
~*~
IL MOTORE DELLA LODE
COSA CI SPINGE A LODARE DIO?
Per capire quali sono gli elementi che spingono l’uomo a lodare il suo creatore, basta
osservare i salmi: in genere il salmista espone sempre i motivi che l’hanno spinto ad
elevare una lode all’Eterno.
Ecco di seguito riportati alcuni elementi che spingono il credente a lodare Dio:
Fede. Colossesi 3:16
In questo testo, si trova una correlazione tra l’avere la parola di Dio dimorante nel
proprio cuore e il lodare Dio. Perché?
E’ risaputo che la parola dimorante crea fede nel cuore dei Figli di Dio. Ed è questo il
primo elemento che spinge il credente a lodare Dio. Nessuno di noi ha visto Dio, così
come nessuno di noi lo conosce di persona (in senso concreto)! Per lodarLo, bisogna
conoscerLo! Ma dire di conoscerLo, vuol dire aver fede!
Per esempio, nel Salmo 19, Davide loda Dio quale creatore delle bellezze naturali. Ci
vuole fede per una simile lode! Altri esempi di lode motivata dalla fede sono: Salmo 23,
27, 24, 91.
Gratitudine. Salmo 9, 18, 21, 30, 34, 44, 65, 105, 108, 116, 118, 124, 126, 144, 147.
Nei salmi sopraelencati, è facile trovare un denominatore comune: in essi il motivo che
spinge il salmista a lodare Dio è la gratitudine per qualcosa che l’Eterno ha fatto.
La lode quindi nasce da un profondo senso di gratitudine, ragion per la quale si è spinti
a dare gloria a Dio, riconoscendo la sua grandezza, nelle opere per le quali lo stiamo
ringraziando.
Non è un caso che nel modello del Salmo 100 il tutto inizi col ringraziamento…
In Atti 3:8, ad esempio, è la gratitudine che spinge lo zoppo a lodare.
Umiltà e sobrietà. Salmo 8, 29, 33, 36, 46, 47, 48, 66, 68, 76, 90, 92, 93, 96, 97, 98, 99,
103, 104, 106, 107, 111, 113, 114, 136, 138, 139, 145, 148, 149, 150.
Nei testi citati, il motivo per cui si loda Dio è che l’uomo si riconosce limitato e non può
far altro che innalzare e magnificare la grandezza dell’Iddio onnipotente, creatore del
cielo e della Terra.
Al cospetto della potenza di Dio, della Sua grandezza, del Suo immenso amore, della Sua
infinita giustizia, della Sua stessa essenza, l’uomo non può restare impassibile. La lode
diventa una naturale conseguenza.
Dio è degno di lode (II Samuele 22:4, I Cronache 16:25, Salmi 96:4, 145:3,
Apocalisse 5:12) per una quantità incredibile di motivi! Ecco di seguito alcuni motivi
per cui noi dobbiamo lodare Dio:
La Sua maestà
La Sua gloria
La Sua eccellenza
La Sua grandezza
La Sua santità
La Sua sapienza
La Sua potenza
La Sua benignità
La Sua misericordia
La Sua bontà e verità
La Sua fedeltà e verità
La Sua salvezza
Le Sue opere meravigliose
La Sua consolazione
Il Suo giudizio
Il Suo consiglio
L’adempimento delle Sue promesse
Il perdono dei peccati
La salute spirituale
La cura costante
La liberazione
La protezione
Le preghiere esaudite
La speranza di gloria
Ogni benedizione spirituale
Ogni benedizione materiale
La costanza delle benedizioni
Salmi 96:1 e 6, Isaia 24:14
Salmi 138:5, Ezechiele 3:12
Esodo 15:7, Salmi 148:13
I Cronache 16:25, Salmi 145:3
Esodo 15:11, Isaia 6:3
Daniele 1:25, 2:20
Salmi 21:13
Salmi 107:8, 118:1, 136:1, Geremia 33:11
II Cronache 20:21, Salmi 89:1, 118:1-4, 136:1-26
Salmi 138:2
Isaia 25:1
Salmi 18:46, Isaia 35:10, 61:10, Luca 1:68-69
Salmi 89:5, 150:2, Isaia 25:1
Salmi 42:5, Isaia 12:1
Salmi 101:1
Salmi 16:7, Geremia 32:19
I Re 8:56
Salmi 103:1-3, Osea 14:2
Salmi 103:3
Salmi 71:6-8
Salmi 40:1-3, 124:6
Salmi 28:7, 59:17
Salmi 28:6, 118:21
I Pietro 1:3-4
Salmi 103:2, Efesini 1:3
Salmi 104:1 e 14, 136:25
Salmi 68:19
Quanto sopra riportato serve soltanto a farci capire cha abbiamo davvero tantissimi
motivi per cui lodare Dio, motivi che Lo rendono degno di ogni lode e onore.
Il bisogno di affidarsi a Dio. Salmo 25, 31, 35, 42, 43, 54, 55, 56, 57, 59, 64, 70, 71, 74,
83, 86, 109, 130, 131, 140, 141, 142, 143.
E’ incredibile vedere quante volte il salmista decida di elevare il suo grido a Dio, con una
lode supplichevole, alla disperata ricerca di aggrapparsi a Lui.
L’uomo di Dio sa riconoscere il suo bisogno della Sua guida, della Sua protezione, della
Sua presenza. E questo è un altro elemento che spinge l’uomo a lodare Dio.
Dio ama vedere i suoi figli correre a Lui come dei bambini indifesi: Egli è un padre
amorevole e desidera curarci e guidarci ed è sempre li pronto ad accoglierci tra le sue
braccia per consolarci.
L’assistere a miracoli e prodigi o l’essere liberati. Salmi 106:6-12, Luca 18:43, Atti 3:9.
Ovviamente, alla vista d’una potente operazione, di una guarigione, di un prodigio, di un
miracolo, o in seguito ad una liberazione, è naturale che dal cuore scaturisca lode.
Perché? Semplicemente perché queste cose accrescono la fede, ci riempiono di
gratitudine, ci mostrano la grandezza di Dio, al cospetto della quale non possiamo che
riconoscerci umili e nasce in il bisogno di affidarci a colui che tutto può.
Come abbiamo in precedenza visto, tutte le cose elencate, producono lode!
~*~
VARI TIPI DI LODE
PAROLE USATE NEI TESTI ORIGINALI
E’ utile in questa sede dedicare un po’ di attenzione alle varie parole ebraiche e greche
che, usate nella Bibbia, in genere vengono comunemente tradotte come “lode”. Questo
per individuare alcune caratteristiche della lode stessa.
HALAL, YADAH (ebraico) – AINESIS, AINOS, AINEO (greco)
“Risplendere, mostrare, celebrare in maniera clamorosa e pazza, adorare estendendo le
mani, battere le mani (YADAH)”
Tutte queste parole hanno più o meno lo stesso significato e danno l’idea di una lode
molto vivace, con manifestazioni fisiche evidenti. Una vera e propria festa celebrativa.
Dalla parola HALAL, deriva la parola “Alleluia” che significa “lodate Yaweh”.
TOWDAH (ebraico)
“Ringraziare prima di ricevere, ringraziamento tramite offerte e olocausti volontari”
E’ molto importante imparare a ringraziare Dio, prima ancora di ricevere da Lui quanto
richiediamo. Questo è sinonimo di fede! Dio ama uomini di fede!
La volontarietà delle offerte e degli olocausti di ringraziamento ci danno un chiaro
segnale: il ringraziamento deve nascere spontaneo dai nostri cuori, per una reale
gratitudine verso il Creatore; non deve essere un adempiere un atto di ubbidienza, non
deve essere uno schema, una forzatura, una costrizione.
SHABACH (ebraico) Salmo 117:1
“Con tono di voce alto”
Altra caratteristica della lode, è il fatto che è chiassosa (II Cronache 20:19, Luca 19:37 ).
I toni di voce alti, sono tipici degli atteggiamenti celebrativi (festosi) e dei momenti di
gioia.
BARAK (ebraico) – EULOGATOS, EULOGHIA (greco)
“Benedetto e lodato, prostrandosi e benedire aspettandosi di ricevere qualcosa”
Questi termini ci fanno riflettere sull’importanza di lodare Dio, benedirlo e mostrarGli
riverenza e rispetto, nell’accostarsi a Lui per ricevere da Lui un qualcosa. Questo
qualcosa può essere un soccorso, una parola, una benedizione, un bene materiale, ecc.
TEHILLAH (ebraico) – HUMNEO, HUMNOS (greco)
“Cantare, canto, lode cantata”
Qui ritroviamo una caratteristica importante della lode. Molto spesso le lodi dell’Antico
Testamento erano cantate: basta pensare al libro dei Salmi. Questo libro è quasi
completamente assimilabile ad una raccolta di lodi cantate. Moltissimi infatti sono i salmi
scritti apposta per essere cantati.
DOXA, DOXAZO (greco) Romani 4:20
“Dare gloria, attribuire e ascrivere l’onore e la stima dovutaGli”
E’ questa l’essenza stessa della lode: riconoscere la gloria, l’onore, la stima di cui il
Signore è degno. Le lodi gli sono dovute per chi Lui è, per la sua essenza, per il suo
essere così grande.
EPAINOS, EPAINEO
“Lodare”
EXOMOLOGHEOMAI (forma rafforzativa di HOMOLOGHEO)
“Confessare, dire le stesse cose che Dio ha detto”
Questa è un’altra caratteristica importantissima della lode. Spessissimo nei salmi il
salmista si ritrova a ricantare a Dio ciò che Egli ha fatto e ciò che ha detto. In tantissimi
salmi, lo scrittore chiede l’intervento divino in un problema naturale (spesso lo fa Davide
quando i suoi nemici gli si scagliano contro). Chiede a Dio di soccorrerlo, ricorda a Dio
ciò che Egli ha precedentemente detto e fatto, loda e ringrazia. Spesso si loda Dio
ricordandoGli le cose che Lui stesso ha detto.
MEGALUNO
“Magnificare, esaltare, rendere grande”
Il cuore della lode è esattamente l’esaltazione del nostro Signore. Le nostre parole, i
nostri sentimenti, le nostre vite devono rendere magnifico, grande, glorioso il nostro
Signore.
ZAMAR (ebraico) - PSALLO, PSALMOS (greco) Salmo 57:8-9
“Cantare lodi ispirate, suonare con strumenti a corda”
I Salmi erano esattamente questo. E questo è ciò che la Bibbia ci dice di fare (efesini
5:19, Colossesi 3:16)
L’esposizione delle parole greche ed ebraiche che vengono comunemente tradotte come
“lode” ha come unico scopo quello di fornire piccoli elementi che aiutino a capire le
caratteristiche principali della lode.
~*~
CARATTERISTICHE DELLA LODE
È uno stile di vita
Salmi 34:1, 35:28, 71:6 e 8, 79:13, 84:4, 115:18, 145:2 e 21, 146:2
Lodare Dio non deve essere un atto sporadico.
Dio richiede che, nella nostra vita quotidiana, la lode sia un’abitudine. Ogni cristiano
dovrebbe avere un cuore ripieno della Sua parola, zelante e appassionato per Gesù, così
che in ogni momento della giornata, il cuore sia sempre rivolto verso Dio, offrendoGli
lode alla prima opportunità.
Solo un cuore grato può lodare costantemente.
Dirò di più: la nostra stessa vita deve essere una costante lode a Dio! I nostri atti, le
nostre parole, i nostri pensieri devono essere così santi da rendere lode a Dio con la vita
stessa. Una vita integra, è una lode verso il Padre, è un attestato d’onore. Geremia 13:11
Atti 2:46-47 e Luca 24:53 mostrano quanto il lodare Dio debba essere un elemento
quotidiano della vita del credente.
È indipendente dalle circostanze
Dio non va lodato se e quando va tutto bene. Egli è meritevole della nostra lode sempre!
E’ sbagliato rendere omaggio al Signore soltanto quando la vita ci sorride. Molto spesso
nella vita accadranno fatti negativi che modificheranno in negativo lo stato d’animo, ma
lasciare che tutto ciò prenda il sopravvento è sbagliato. Innanzitutto, abbattendosi e
lasciandosi schiacciare dal peso del malumore e del problema in corso, non si risolve
assolutamente nulla! Anzi, l’abbattimento porta ad uno stato mentale di non lucidità, in
cui è molto più difficile trovare la soluzione ai vari problemi. In secondo luogo, non
lodare Dio in quei momenti, sarebbe come attribuirgli la colpa del problema!
Ad ogni modo, il motivo per cui, in momenti simili, non bisogna smettere di lodare è
che nella lode, come vedremo in seguito, si trova forza e vittoria.
Nei Salmi, ci sono tantissimi esempi di lode, nel momento della difficoltà:
Salmi capitoli 4, 13, 17, 26, 28, 31, 35, 38, 41, 42, 43, 54, 55, 56, 57, 59, 60, 64, 70, 71,
74, 77, 79, 80, 83, 85, 86, 88, 89, 94, 102,109, 120, 129, 140, 141, 142, 143.
La lode non deve dipendere dalle circostanze, ma dalla fede.
Atti 16:25 è un esempio meraviglioso di fede e lode nell’afflizione. La situazione di Paolo
e Sila, non era proprio delle migliori…
Può essere attiva, gioiosa, festosa e estroversa
Salmi 42:4, 63:5, 98:4, 107:22, II Cronache 20:19, 29:30, Geremia 33:11, II Samuele
6:14, Luca 19:37, Giacomo 5:13.
Bisogna ricordare che la lode offerta a Dio, è una celebrazione e, come tale, ha delle
caratteristiche festose: gioia, dinamismo, rumorosità (voci alte), ecc.
Ovviamente, non sempre la lode ha queste caratteristiche: basta pensare alle grida di
soccorso viste nei salmi. In quelle occasioni, si lodava Dio quasi come a ricordarGli la
Sua grandezza e le Sue promesse, così da accostarsi con maggior fiducia. E’ probabile
che in molte circostanze, quel lodare, non abbia avuto caratteristiche festose.
E’ richiesta al popolo di Dio
Salmi 30:4, 149:5, Isaia 43:21, I Pietro 2:9
Questi versi attestano in maniera chiara ed inequivocabile che Dio vuole che il Suo
popolo Lo lodi.
Inoltre… Salmo 150:6
Se la lode è richiesta ad “ogni cosa che respira”, cosa dovrebbe fare il popolo che appartiene
all’Eterno?!
Come già affermato, è molto importante sottolineare che nella Bibbia ci sono molti inviti
a lodare Dio: Salmi 22:3, 97:12, 113:1, 117:1, 135:1 e 3, 147:1, 148:1-7, 150:1-5, Geremia
20:13, Romani 15:11 e Apocalisse 19:5 sono solo alcuni esempi, ma ce ne sono
tantissimi altri!
E’ un arma contro il nemico
II Cronache 20:20-24
“La mattina seguente si alzarono presto e si misero in marcia verso il deserto di Tecoa; mentre si
mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: "Ascoltatemi, o Giuda, e voi abitanti di
Gerusalemme! Credete nel SIGNORE, vostro Dio, e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti, e
trionferete!"
E dopo aver tenuto consiglio con il popolo, stabilí dei cantori che, vestiti dei paramenti sacri, cantassero le
lodi del SIGNORE e, camminando alla testa dell'esercito, dicessero: "Celebrate il SIGNORE, perché
la sua bontà dura in eterno!"
Appena cominciarono i canti di gioia e di lode, il SIGNORE tese un'imboscata contro i figli di
Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti.
I figli di Ammon e di Moab assalirono gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e
distruggerli; e quand'ebbero annientato gli abitanti di Seir, si diedero a distruggersi a vicenda.
Quando gli uomini di Giuda furono giunti sull'altura da cui si scorge il deserto, volsero lo sguardo
verso la moltitudine, ed ecco i cadaveri che giacevano a terra; nessuno era scampato.”
Impressionante!!! Per vincere questa battaglia, il popolo ebreo non ha dovuto far altro
che lodare Dio! Dio stesso si è preoccupato di vincere la battaglia per loro, confondendo
i loro nemici e producendo un effetto così devastante, che nessun nemico rimase vivo.
Molto spesso, nelle battaglie quotidiane, tutto ciò che Dio richiede ai Suoi figli, per
potersi occupare Lui stesso dei problemi del Suo popolo, è che questi lo lodino con fede!
La lode, quale espressione di fede, fa scattare la potenza di Dio!
È associata ad una manifestazione fisica
Salmo 63:4-5, 150:4
II Samuele 6:14
In questo testo, è assai singolare vedere il comportamento del re Davide: innanzitutto
egli indossava un abito sacerdotale (efod di lino) e già questo è molto strano, visto che
Davide non era sacerdote e non poteva esserlo (non era levita); in secondo piano, il re
inizia a danzare a tutta forza in mezzo al popolo, davanti agli occhi increduli e sprezzanti
della moglie Mical.
Ora, non è proprio così normale che, un re di quella portata, inizi a danzare a tutta forza
in mezzo al suo popolo, fregandosene di tutti gli obblighi comportamentali che la sua
posizione gli imporrebbe.
Ma Davide era consumato dallo zelo che aveva per Dio. A lui non importavano i pareri
dei presenti: a lui interessava solo lodare Dio con tutto se stesso, corpo compreso!
Inoltre, le stesse grida di lode che sono spessissimo menzionate nella Bibbia (Salmi 5:11,
47:1, 81:1, 84:2, 95:1), sono un’espressione fisica di lode! Così come pure il canto e lo
stesso parlare a Dio lo sono.
Coinvolge il mondo spirituale
Sapevate che anche gli angeli lodano Dio? Isaia 6:2-3, Luca 2:13.
La lode è così importante, da coinvolgere il mondo dell’invisibile.
I Samuele 16:23
In questo testo, è possibile osservare cosa accade anche nell’altro emisfero del mondo
spirituale.
Il cattivo spirito che tormentava Saul lo lasciava in pace, quando Davide suonava l’arpa.
Davide era un giovane consacrato all’Eterno e utilizzava il suo talento musicale come
lode a Dio. Infatti, quando diverrà re d’Israele, farà erigere un tabernacolo, in cui si
loderà Dio con la musica, in modo eccezionale.
E’ la porta dell’adorazione, perché è associata alla manifestazione di Dio
I Cronache 5:13, Salmo 22:3
La lode, grazie al suo essere una evidente manifestazione di fede, permette alla presenza
di Dio di manifestarsi.
Dio infatti si manifesta dove c’è fede.
E’ questo il motivo per cui, nel modello di approccio alla presenza di Dio, presentato
all’inizio dello studio, la lode precede immediatamente l’adorazione. Non si può adorare
qualcuno non presente e, tra non molto, spiegheremo il perché.
~*~
CONSEGUENZE DELLA LODE
Fede
Quale relazione sussiste tra lode e fede?
Molto spesso, nel lodare Dio, Gli ripetiamo ciò che è scritto nella Sua parola. LodarLo
vuol dire complimentarsi con Lui per ciò che è e ciò che fa. E’ naturale quindi, che le
lodi spesso siano un “confessare la parola di Dio” e di conseguenza un ascoltare la
parola di Dio, eh si sa… la fede viene dall’udire la Sua parola (Romani 10:17)
Gioia
I Pietro 1:8
Abbiamo innanzi detto che la lode produce fede. Ma nel testo citato, l’apostolo Pietro
afferma che la fede produce gioia; di conseguenza, la lode produce gioia!
In Salmi 16:11, il salmista usa un’affermazione meravigliosa:
“…ci sono gioie a sazietà nella Tua presenza…”
Dio stesso è la gioia dei Suoi figli! Lodarlo con tutto il cuore mette gioia, perché ci
ricorda chi Dio è e cosa Dio è in grado di fare!
Tra le altre cose, va segnalato che la gioia è spessissimo associata alle celebrazioni di
lode: II Cronache 20:22, 23:18, 29:30, Esdra 3:11, Nehemia 12:27 e 43, I Re 5:7, ecc.
Cambia le circostanze
II Samuele 22:1-7, Salmi 18:3
Nel testo già visto di II Cronache 20:20-24, c’è uno degli esempi più chiari ed eclatanti
della potenza della lode.
In precedenza abbiamo visto che la lode è un’arma contro il nemico: le brutte
circostanze sono quasi sempre un nemico… usiamo la nostra arma!
Presenza di Dio
I Cronache 5:13, Salmo 22:3
Come già esposto in precedenza, la lode permette la manifestazione della presenza di
Dio.
Questo è il motivo per cui la lode è davvero così importante nel panorama biblico.
~*~
L’ ADORAZIONE:
L’INCONTRO
Giovanni 4:23-24
“Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno in spirito e
verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede.
Dio è spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo in spirito e verità”
Si è finora parlato della prima parte del modello di approccio alla presenza di Dio: il
ringraziamento e la lode. Al termine di quanto è stato esposto sulla lode, ci si è resi conto
che questa è la porta, l’ingresso alla presenza di Dio.
Essa permette alla presenza del Padre di essere manifestata. Dio infatti, pur essendo per
natura onnipresente, non è ovunque manifestato. Una vita integra (come si è detto
nell’introduzione), accompagnata da una vita di lode, danno modo a dio di manifestarsi.
Ma cosa accade a questo punto?
Dio è ora presente, cosa ci dice il modello presentato finora? NIENTE!
Il modello presentato finora, sintetizzava e guidava l’approccio alla Sua presenza, ora
però abbiamo bisogno di capire cosa fare una volta immersi nella nuvola di Dio.
L’uomo in qualche modo dovrà rispondere a questo evento, alla manifestazione della Sua
presenza.
Ecco, quando la Bibbia parla di adorazione, parla proprio di questo: dell’epressione
dell’uomo, in risposta alla manifestazione della presenza di Dio.
~*~
COS’È L’ADORAZIONE?
Come abbiamo già visto, l’adorazione è in sostanza l’espressione dell’uomo in risposta
alla manifestazione della presenza di Dio.
Quando nel Nuovo Testamento si parla di adorazione, viene usato il termine greco
PROSKUNEO. Questo termine, nel suo significato letterale, vuol dire “prostrarsi e baciare”.
Nel significato di questo termine, troviamo le due principali caratteristiche da
manifestare nell’adorazione: il rispetto, la riverenza, il timore, l’umiltà (prostrarsi); l’amore,
il legame, la devozione (baciare).
Di questi aspetti ora parleremo.
ADORAZIONE: MODELLO FISICO NELL’ANTICO TESTAMENTO
Dall’analisi del significato del termine “adorazione” nel panorama biblico, è facile intuire
che nella cultura ebraica, l’adorazione era una vera e propria manifestazione fisica. In
pratica questa era sempre (o quasi) associata al prostrarsi (Genesi 24:26 e 48, Esodo
4:31, 12:28, 34:8, Giobbe 1:20, Atti 10:25).
Dall’ultimo verso citato, Atti 10:25, notiamo che l’adorazione, prima dell’arrivo di Gesù,
non aveva alcuna connotazione spirituale. In questo verso vediamo il centurione
Cornelio inchinarsi e adorare Pietro: ma come poteva adorare un uomo se l’adorazione
avesse avuto una dimensione spirituale? La verità è che in quei tempi, l’adorazione non
era qualcosa di spirituale, ma una manifestazione fisica di rispetto e amore.
Ecco perché Gesù parlo di adorazione in spirito e verità.
IL NUOVO MODELLO: SPIRITO E VERITÀ.
Giovanni 4:19-24
“La donna gli disse: ‘Signore, vedo che tu sei un profeta.
I nostri padri hanno adorato su questo monte, e voi dite che è a Gerusalemme il
luogo dove si deve adorare’.
Gesù le disse: ‘donna, credimi: l’ora viene che né su questo monte, né a
Gerusalemme adorerete il Padre.
Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché
la salvezza viene dai Giudei.
Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno in spirito e
verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede.
Dio è spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo in spirito e verità”
La donna samaritana, appena capito che Gesù era un profeta, Gli parla dell’adorazione.
Non perché le interessasse particolarmente, ma probabilmente per evitare di parlare dei
suoi problemi personali.
La questione che questa donna pone a Gesù era particolarmente spinosa: in pratica, c’era
un’antica disputa intellettuale e religiosa tra giudei e samaritani. I primi sostenevano che
l’unico luogo dove bisognava adorare era la cima del monte Garizim. I secondi invece,
affermavano che il luogo in cui si doveva e poteva adorare era il tempio sul monte di
Gerusalemme.
Gesù, prima ancora di chiarirle il dubbio, le dice: “l’ora viene che né su questo monte, né a
Gerusalemme adorerete il Padre”. Perché?
Gesù, in tema di adorazione, prima ancora di dirle che i samaritani erano in errore,
perché nei giudei era la salvezza, le stravolge l’idea di adorazione. Eppure era importante
chiarire chi aveva ragione… era molto importante! Ma per Gesù era più importante
rivoluzionare il concetto di adorazione e proporre il nuovo modello, quello secondo il
cuore del Padre.
Gesù, con molta calma, dice in pratica alla donna: “non affannarti, tanto il luogo non ha
importanza”!!! E con questa affermazione, Gesù stravolge un sistema che durava dalla
Genesi!
Gesù stava proponendo un modello in cui l’adorazione non era più costituita dagli atti
fisici del prostrarsi e baciare: ora il rispetto e l’amore divengono manifestazioni spirituali,
nate da un legame spirituale, che si acquisisce tramite la verità.
Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno in spirito e
verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede.
Dio è spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo in spirito e verità”
Dio vuole adoratori che adorino in spirito e verità.
Adorare in spirito era la prima chiave che Gesù fornisce, in questa rivoluzione del
sistema di adorazione. Non più manifestazioni fisiche, ma legame e contatto spirituale.
La seconda chiave era la verità. Di cosa sta parlando Gesù?
Nel presentare questo nuovo modello, Gesù mostrò una nuova realtà spirituale, che
prima non si conosceva. Gesù stava parlando in primo luogo di un atteggiamento
spirituale e non più fisico, ma parlava anche di un legame spirituale, senza il quale,
adorare in spirito non sarebbe stato possibile.
Nel verso 22, Gesù mostra alla donna una realtà sconcertante: voi adorate quel che non
conoscete…la salvezza viene dai giudei… in pratica le ha detto che erano fuori dalla via che
conduce alla salvezza e che di conseguenza non potevano adorare chi neppure
conoscevano!
Però Gesù presentò il nuovo modello di adorazione proprio ad una samaritana. Perché?
Perché nel nuovo modello, Gesù stava parlando di un nuovo legame! Quel legame
spirituale che si acquisisce alla nuova nascita! E qual è la verità che ti fa nascere di
nuovo? GESÙ È IL MESSIA, questa è la verità. Gesù stesso era la verità di cui stava
parlando.
Infatti nei versi 25 e 26, arriverà la spiegazione: ecco qual è la verità.
“La donna gli disse: ‘io so che il Messia, che è chiamato Cristo, deve venire;
quando sarà venuto lui, ci annunzierà ogni cosa’.
Gesù le disse: ‘Io sono, colui che ti parla’. ”
Ecco la verità: Gesù è il messia.
La nuova adorazione è spirituale, nasce da un legame spirituale con il Padre (rapporto di
figliolanza), che è possibile avere soltanto attraverso l’unica verità: Gesù è il messia.
NEL NUOVO MODELLO, COS’È L’ADORAZIONE?
Gettate le basi teologiche per capire qual è la reale dimensione dell’adorazione
neotestamentaria, bisogna ora capire in pratica cos’è. In questo, saremo aiutati dal
significato del termine “proskuneo”, che va ora traslato, riportandolo nel mondo
spirituale.
E’ un momento in cui l’uomo decide di dare a Dio
Molti credono che vivere l’esperienza dell’adorazione significhi stare alla Sua presenza
per ricevere. Niente di più errato. Il ricevere è una conseguenza dell’adorazione, non
l’adorazione stessa.
Dio ama elargire doni ai Suoi figli, per questo nell’adorazione si riceve. Ma è sbagliato
adorare per ricevere: si adora Dio, per dare a Lui e soprattutto per darsi a Lui.
Il “prostrarsi e baciare” è una forma di dare: si dona all’altro rispetto e amore.
Chi si accosta a Dio, deve farlo con l’intento di ministrare a Lui, incondizionatamente.
Luca 7:36-38
Questa donna offre a Gesù dell’olio profumato che, molto probabilmente, doveva
costare un bel po’. Non curante di questo fattore, la donna si inginocchia e, da dietro,
bagna i piedi di Gesù con le sue lacrime, per poi ungerli con quell’olio profumato di cui
si è appena parlato. Questa è una meravigliosa espressione d’amore, di stima, rispetto e
umiltà, manifestata attraverso il dare.
E’ un espressione d’amore.
“prostrarsi e baciare”
Tutti conosciamo il significato del bacio.
E’ il modo più naturale e semplice per esprimere amore.
Dio è innamorato del Suo popolo, al punto da aver sacrificato il Suo unigenito figlio, per
acquistarsi questo popolo.
Il Suo desiderio più grande è che i Suoi figli gli manifestino amore.
Matteo 28:9
Meraviglioso!
Per la gioia, Maria e Maria Maddalena manifestano tutto il loro amore per il Maestro,
gettandosi a terra per stringere i Suoi piedi. Che magnifica espressione d’amore in questa
adorazione!
E’ un espressione di rispetto
Senza ombra di dubbio, il prostrarsi indica rispetto.
Nel nuovo modello di adorazione, si è raggiunta una dimensione spirituale nel contatto
con Dio, ma il rispetto è comunque una componente fondamentale.
Chi più di Dio merita il nostro rispetto?
Alla Sua presenza, bisogna accostarsi con riverenza e con tutto il rispetto dovuto al
Creatore. Egli ne è degno!
E’ un espressione di stima
In Atti 10:25 vediamo un episodio molto particolare.
Il centurione Cornelio era stato divinamente sollecitato da un angelo, a chiamare Pietro,
per ascoltare cosa questi gli avrebbe detto (versi 1-6). Ora Cornelio era un uomo
timorato di Dio (verso 2), quindi è lecito presumere che conoscesse la legge. Ma nella
legge non c’era forse scritto che bisognava prostrarsi e adorare Dio solo? Come mai
quest’uomo si prostrò a adorò Pietro?
Cornelio non conosceva ancora il nuovo modello di adorazione. Evidentemente però, se
ha ritenuto lecito adorare Pietro, era perché questo era un simbolo di stima. Stima che a
Pietro era dovuta, in quanto messaggero di Dio. L’angelo stesso (al verso 6), gli lascia
intendere che Pietro fungerà da messaggero divino.
Ora, se nell’adorazione veterotestamentaria l’adorazione era anche simbolo di stima, non
credete sia ancor più giusto oggi manifestare stima al Signore, attraverso l’adorazione?
Il rispetto di cui si è precedentemente parlato infatti, deve nascere dalla profonda stima
che nutriamo per il nostro Padre.
E’ un espressione di umiltà.
E’ innegabile che il prostrarsi sia un atto d’umiltà.
Ed è con questo sentimento che bisogna accostarsi a Dio: essere umili davanti a Lui,
significa essere realistici, sobri, assennati.
Ma riusciamo veramente a capire che stiamo parlando di Dio? Del Creatore del cielo e
della Terra?
Se comprendiamo questo, verrà naturale accostarsi con la massima umiltà, al suo
cospetto.
~*~
L’ADORATORE
“Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno in spirito e
verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede.”
L’adoratore non è colui che adora! L’adorazione è un atto, mentre la parola adoratore
definisce l’essenza di una persona, il suo essere.
Al contrario di quanto si possa credere, il termine adoratore è usato pochissime volte
nella Bibbia. Nella maggior parte dei casi, questo termine è utilizzato nell’antico
testamento, accostato a quella categoria di persone che servivano e adoravano altri dei, in
particolare ad esempio, si parla spesso degli adoratori di Baal (II Re 10).
Nel Nuovo Testamento, la parola adoratori si trova in Ebrei 10:2 e qui è usata per
indicare a coloro che si accostano a Dio…
Ma cosa significa accostarsi a Dio? Cosa intende l’autore?
Più tardi, l’autore stesso riparlerà dell’accostarsi a Dio: Ebrei 11:6
In questo contesto, l’autore connette la fede con l’accostarsi a Dio: probabilmente, nel
capitolo precedente, voleva indicare esattamente questo:
un adoratore è un uomo che si accosta a Dio con fede vera
Non avrebbe senso infatti, parlare di adoratore come di una persona che semplicemente
si accosta a Dio: tutti possono accostarsi a Dio, avvicinarsi a Lui, cercarlo e chiedergli
qualcosa. Ma l’adoratore non può essere questo. Da questa considerazione è nata
l’esigenza di capire cosa intendeva l’autore per “l’accostarsi a Dio”.
Ovviamente, questo non può bastare… questo è uno dei componenti che, messi
insieme, danno vita alla figura dell’adoratore.
Quali sono gli altri elementi?
A dire il vero, il primissimo elemento, che caratterizza la figura dell’adoratore
neotestamentario è l’essere nato di nuovo (Giovanni 4:23-24), ma questo dato è stato
omesso, perché è ovvio che sia così!
Per proseguire nella descrizione dell’adoratore, basta proseguire nello studio del capitolo
11 della lettera agli Ebrei, evidenziando le caratteristiche principali dei personaggi citati.
Ripartiamo dall’inizio del capitolo.
Abele.
Matteo 23:35
Nel testo sopraccitato Abele viene definito giusto e sicuramente era un uomo di fede,
dato il fatto che viene elencato tra i famosi campioni della fede (Ebrei 11).
La differenza sostanziale che esisteva tra Abele e suo fratello era che il primo era giusto
ed offriva a Dio sacrifici per fede; il secondo aveva un cuore malvagio (lo dimostra
infatti il delitto) e offriva sacrifici per dovere.
Dio non approvò i sacrifici di Caino, mentre Gli erano graditi quelli di Abele: questo
dimostra che in Abele è possibile intravedere un primo prototipo di persona secondo il
volere divino.
Le peculiarità di cui dovremo tenere conto, nel tentativo di costruire la figura
dell’adoratore, alla luce di questo primo personaggio sono:
FEDE, GIUSTIZIA
Enok.
Di Enok si sa veramente ben poco. Enok camminò con Dio. Dopo avere generato
Matusalemme, visse ancora 300 anni e generò figli e figlie. L'interavita di Enok fu di 365
anni. Poi Enok camminò con Dio e non fu più trovato perché Dio l'aveva preso
Il “camminare con Dio” parla chiaramente della giustizia di quest’uomo. Camminare è
un’espressione biblica che sottintende comunione e obbedienza.
Nel capitolo 11 della lettera agli Ebrei, viene espressamente detto che egli piacque a Dio,
per la sua fede.
Anche qui, ritroviamo caratteristiche essenziali:
FEDE, GIUSTIZIA, COMUNIONE, UBBIDIENZA
Noè.
Genesi 6:9
In questo versetto, vengono subito elencate le caratteristiche che cerchiamo:
FEDE, GIUSTIZIA, INTEGRITÀ, COMUNIONE, UBBIDIENZA
Genesi 7:5
La cosa realmente sorprendente di Noè, è la sua incondizionata ubbidienza.
Mentre nel caso di Enok, l’ubbidienza è un dato implicito, nel caso di Noè, è una cosa
così evidente da lasciare a bocca aperta! Ma chi altro avrebbe impiegato più di un secolo
della propria vita per costruire un’arca?!
Abrahamo.
Beh… su Abrahamo si potrebbe parlare tantissimo, ma non è questo il tema centrale di
quest’opera.
Per ora ci basta identificare alcuni tratti essenziali.
Che sia il padre della fede, questa è cosa nota. Che fosse un uomo giusto è innegabile.
Che fosse integro… qui, la Bibbia ci da nuovi elementi: Abrahamo non è integro perché
non commette errori, anzi! Nel racconto descrittivo della vita e le vicende di Abrahamo,
la Bibbia non è affatto povera di elementi che mostrano gli errori del patriarca.
Egli infatti commetterà errori anche piuttosto gravi, come l’unione con la serva Agar
(Genesi 16:4), che porterà seri problemi al suo presente ed al futuro del popolo ebreo.
Eppure Dio gli disse di camminare alla sua presenza e di essere integro (Genesi 17:1) e,
visto cosa accadde poi nella vita di Abrahamo, non c’è nessun motivo per cui credere
che Abrahamo non ubbidì a questo comando divino!
Quindi da ora, è chiarito che l’integrità non risiede nelle azioni (che data la natura fallace
dell’uomo possono essere errate), ma nel cuore.
Genesi 14:14 mostra che Abrahamo fu anche coraggioso!
Genesi 18:23-32 mostra il padre della fede in veste sacerdotale: in questo episodio,
Abrahamo intercede affinché non avvenga la distruzione di Sodomia. E’ questa un’altra
caratteristica importante da sottolineare: l’intercessione!
Ora ricapitolando, gli elementi analizzati:
FEDE, GIUSTIZIA, INTEGRITÀ (DI CUORE), COMUNIONE, UBBIDIENZA (PER FEDE VERA),
CORAGGIO, INTERCESSIONE (GENEROSITÀ)
Ovviamente, ciò che più stupisce di Abrahamo è l’incondizionata ubbidienza coraggiosa,
motivata dalla profonda fiducia in Dio, dimostrata quando Dio gli chiese Isacco in luogo
di olocausto. Dio poteva chiedere qualunque cosa ad Abrahamo.
Sara.
Sara è un grandissimo esempio di prontezza al cambiamento. Genesi 18:12-15.
Quando Dio disse che avrebbe partorito, nonostante la sterilità e la veneranda, lei rise e
dopo negò pure di aver riso! Sara non ci poteva proprio credere!!! Era troppo assurdo!
Ma per ricevere la promessa, dovette aver fede. E ciò è attestato nel capitolo 11 della
lettera agli Ebrei.
Di Sara quindi, ci interessa:
PRONTEZZA AL CAMBIAMENTO
Isacco.
Nella citazione della lettera agli Ebrei, Isacco viene menzionato tra i campioni della fede,
per aver benedetto i suoi figli.
E questo è ancora un elemento aggiuntivo a quanto detto finora:
FEDE PER BENEDIRE GLI ALTRI
Giacobbe.
Anche per Giacobbe vale il discorso fatto per Isacco, perché la citazione fatta in Ebrei
11 è praticamente uguale.
Ma Giacobbe insegna tanto. E insegna soprattutto che nonostante tutte le debolezze
umane e gli errori commessi, Dio può usarsi dell’uomo e può trasformarlo.
Da ciò ricaviamo un altro elemento:
UOMO COMUNE, TRASFORMATO DA DIO
Giuseppe.
Anche di Giuseppe si potrebbe parlare all’infinito, ma per ovvi motivi, dovremmo
limitare l’analisi a quegli aspetti che arricchiscono quanto finora detto.
Bisogna pertanto soffermarsi su pochi, ma importantissimi aspetti.
Innanzitutto Giuseppe è un uomo che mostra di saper perdonare sul serio! Genesi 45:115.
Poi è incredibile vedere che Giuseppe attira il favore di Dio, ovunque sia e qualsiasi cosa
faccia!!! E qui è quasi impossibile dare dei versi!!! In realtà, va letta tutta la storia di
Giuseppe per verificare quanto appena detto. L’integrità e la fede di Giuseppe attirano
verso di lui il favore divino, in maniera costante.
Ricapitolando:
PERDONO, ATTIRARE IL FAVORE DIVINO
Mosè.
Ebrei 11:24-25 mostra un primissimo elemento d’interesse di cui bisogna tenere
considerazione: la scelta dell’identità.
Il primo motivo per cui Mosè è menzionato in questa lista di campioni di fede, è che lui
“rifiuto di essere chiamato figlio della figlia del Faraone, scegliendo piuttosto di essere
maltrattato col popolo di Dio”.
Mosè conosce quale sia la sua vera identità, sceglie di mutare il proprio destino e assume
la sua vera identità, non curante delle grosse conseguenze.
Anche in Mosè ritroviamo la componente del coraggio: i versi successivi infatti
mostrano episodi in cui il coraggio e la fede di Mosè riescono perfino a sovvertire
l’ordine naturale delle cose.
Un’altra caratteristica di Mosè è che questi diviene messaggero di Dio: ricordate quando
Dio gli rivelò la legge?
Inoltre Mosè è una guida, un liberatore.
Esodo 32:9-14 mostra invece un Mosè che supplica Dio, intercedendo in favore del
popolo. Ovviamente, ci sono tantissimi altri episodi che mostrano Mosè che intercede
per il popolo.
Altra caratteristica importantissima di Mosè è la sua fedeltà: Numeri 12:7
Ricapitolando,
SCELTA D’IDENTITÀ, FEDE E CORAGGIO CHE MUTANO LA REALTÀ, MESSAGGERO DI DIO,
INTERCESSIONE, FEDELTÀ
Sono le caratteristiche di cui bisogna tenere conto, nell’analisi di questo personaggio, a
proposito dello scopo di questo capitolo.
Davide.
Tra tutti gli altri personaggi citati nel capitolo in analisi, è doverosa una menzione
particolare al re Davide, il dolce cantore d’Israele, colui al quale va riconosciuto il merito
di aver capito il cuore di Dio, intravedendo la grazia divina più di un millennio prima che
questa si manifestasse. A lui va inoltre ascritto il merito per la costruzione di un
tabernacolo che, ancor oggi, rappresenta il più valido modello di lode e adorazione.
Atti 13:22 - Versione Nuova Riveduta
“Poi lo rimosse, e suscitò loro come re Davide, al quale rese questa testimonianza: Io ho trovato Davide,
figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore, che eseguirà ogni mio volere.”
Ecco cosa ci interessa di Davide:
UOMO SECONDO IL CUORE DI DIO, CHE ADEMPIE TUTTI I SUOI VOLERI
Chi è allora l’adoratore?
Abbiamo analizzato sistematicamente le caratteristiche principali dei campioni della fede,
a cui l’autore dell’epistola agli Ebrei dedica più di una semplice citazione. Ovviamente,
l’analisi dei personaggi è stata fatta con un criterio ben preciso: ricercare in questi
caratteristiche che potessero essere utili alla formazione di un modello di “adoratore”.
Infatti, le loro caratteristiche caratteriali e spirituali, vanno molto al di là di quanto
brevemente esposto in precedenza. Ma la descrizione completa non è oggetto di questo
studio.
Ora cerchiamo di ricapitolare e catalogare tutte le caratteristiche trovate.
Caratteristiche indispensabili, costituenti la base di partenza:
SCELTA D’IDENTITÀ, PRONTEZZA AL CAMBIAMENTO, UOMO COMUNE TRASFORMATO DA
DIO;
Caratteristiche che riguardano la vita cristiana pratica:
FEDE E CORAGGIO CHE MUTANO LA REALTÀ E CHE SONO USATI PER BENEDIRE GLI
ALTRI, GIUSTIZIA, INTEGRITÀ (DI CUORE), PERDONO,
Caratteristiche che riguardano il rapporto con Dio:
FEDELTÀ, COMUNIONE, UBBIDIENZA (PER FEDE VERA);
Caratteristiche relative al rapporto intermediario:
MESSAGGERO DI DIO, INTERCESSIONE (GENEROSITÀ);
Caratteristiche consequenziali, peculiarità dell’adoratore vero:
UOMO SECONDO IL CUORE DI DIO, CHE ADEMPIE TUTTI I SUOI VOLERI, ATTIRARE IL
FAVORE DIVINO
Possiamo ora dare la definizione corretta di adoratore.
L’ADORATORE
Definizione
L’adoratore è un uomo che sceglie di identificare l’intera sua esistenza con l’appartenere
al Signore, si dispone pronto al cambiamento, in favore di una trasformazione della
propria persona, alla gloria di Dio, e passa dall’essere un uomo comune, con i normali
difetti legati alla sua natura, al divenire un uomo trasformato all’immagine del Padre,
pronto ad essere strumento per i piani di Dio.
E’ un uomo che vive la sua cristianità in maniera vera, con giustizia e integrità di cuore,
mostrando praticamente una fede non finta che, supportata dal coraggio, è capace
realmente di trasformare la realtà e usa tutto ciò per essere benedizione per gli altri.
Conosce il perdono e lo pratica di cuore, quale manifestazione di un amore vero che
nasce dall’intimità con il Padre.
E’ un uomo che cammina con Dio, lasciando a Lui la guida della sua vita. Vive
intensamente una reale comunione quotidiana con il Padre, al quale è fedele
concretamente e a cui riconosce un ubbidienza incondizionata, motivata dall’amore e da
una fede non finta, grazie alla quale ha la consapevolezza che Dio sa cos’è meglio per lui.
Ha il cuore per il prossimo: mostra il suo amore, con una vita di intercessione, di
preghiera e di supplica in favore di coloro i quali hanno bisogno dell’intervento divino.
Spesso diviene messaggero divino, divenendo uno strumento nelle mani del Signore, per
portare pensieri e messaggi divini, all’indirizzo dell’uomo che non sa ascoltare Dio.
L’adoratore è infine un uomo che ha un rapporto così profondo con Dio, una
comunione così vera e una fede così concreta, che Dio può chiedergli qualsiasi cosa: lui
la farà. L’adoratore è un uomo secondo il cuore di Dio, che da piacere al Padre,
adempiendo tutti i Suoi voleri. Ne consegue che il favore divino sarà con lui sempre,
perché Dio è con lui.
Il concetto di adoratore, come visto, non è una banale definizione di due righe, che
pretenderebbero di racchiudere in se tutte le caratteristiche di questo meraviglioso
personaggio. E’ invece un insieme di elementi che compongono una figura semplice e
complessa nello stesso tempo, che nasce dallo studio di svariati personaggi biblici.
ASPETTI FONDAMENTALI DELL’ADORAZIONE
All’azione dell’adorare sono strettamente legate alcune cose molto importanti, che val la
pena esaminare in questa sede.
Timore.
Salmi 5:7
Quando Dio si manifesta, è inevitabile e indispensabile che i Suoi figli siano mossi da
santo timore.
Non si parla di un timore simile alla paura, ma piuttosto di un timore simile al rispetto.
Un timore mosso dall’amore, dall’umiltà.
Ministrare a Dio.
Come già espresso in precedenza, adorare Dio è innanzitutto dare!
Non ci si accosta a Dio per ricevere, ma per dare: per offrire a lui ringraziamento, lode,
espressioni di stima, d’amore, di riverenza.
In questo senso, il cristiano in adorazione deve ministrare al suo creatore, offrendogli
sacrifici spirituali, che attestino tutto l’amore e la stima che abbondano nel proprio
cuore, nei confronti del Padre.
Aspettare Dio.
Il fine ultimo dell’adorazione è dare modo a Dio di parlare al cuore dell’uomo.
Dio desidera infondere pace, gioia, amore, guida, serenità ai Suoi figli.
Molto spesso, l’adorazione del credente termina in maniera brusca e ineducata nei
confronti del Creatore, al quale non viene dato modo di parlare. Nella vita di tutti i giorni,
nessuna persona che si possa definire educata e civile, abbandonerebbe il suo
interlocutore, prima ancora di avergli dato la possibilità di parlare. Perché allora
quest’educazione non la mostriamo anche e soprattutto nei confronti di Dio?
Intimità.
Quando Dio si manifesta e i suoi figli l’adorano, vi è il massimo momenti di intimità tra
creatore e creatura.
A prescindere da dove ci troviamo o da cosa stiamo vivendo, quando ci incontriamo con
Dio, siamo solo noi e Lui. Ed è sempre un incontro meraviglioso!
Ogni volta il Signore ci infonde il Suo amore, le Sue dolci parole, la Sua stupenda
presenza. Li noi tocchiamo il Suo cuore, le Sue intenzioni, i Suoi pensieri per noi. E’
come abbracciarsi e stringersi l’Un l’altro, in una stretta d’amore profondo e
incommensurabile.
~*~
LE ESPRESSIONI PRATICHE NELL’ADORAZIONE
Parlare di adorazione intesa come “la risposta dell’uomo alla manifestazione della presenza di
Dio”, è corretto, ma non completo. A questa definizione manca l’aspetto pratico
dell’adorazione: in pratica, questa definizione non dice come si comporta l’uomo
praticamente, nel rispondere alla Sua presenza.
Ora, è vero che ogni individuo ha un modo di esprimersi totalmente differente dagli altri,
ma è anche vero, che da quando visto finora, è possibile comunque trovare dei tratti
comuni, delle espressioni tipo, che si manifestano comunemente, nell’adorazione a Dio.
Manifestazioni fisiche.
L’adorazione è un fatto spirituale (Giovanni 4:24). Questo però non significa affatto
che, nell’adorazione, venga meno la componente psico-fisica. Durante l’adorazione ci
sono continuamente manifestazioni fisiche! Questo è visibile nel concreto sia oggi che
ieri (tempi biblici).
Infatti Genesi 24:26 e 48, Esodo 4:31, 12:28 e 34:8 e Giobbe 1:20 (tanto per citare degli
esempi), mostrano l’esistenza di una correlazione fisica, all’evento adorazione.
Per capire la relazione tra adorazione e componente fisica, basta pensare che parlare,
sorridere, piangere, chinare il capo, chiudere gli occhi ecc. sono tutte manifestazioni
fisiche!
Prostrarsi.
Inginocchiarci, prostrarci davanti alla Sua Maestà è un modo di esprimerGli la nostra
soggezione, il nostro omaggio; di riconoscere la Sua grandezza, sovranità e santità. Anzi,
può spesso essere una reazione spontanea alla manifestazione della sua presenza
gloriosa.
"Era un'apparizione dell'immagine della gloria del SIGNORE. A quella vista caddi sulla mia faccia"
(Ezechiele 1:28).
Anche Giovanni, quando ebbe la sua visione di Gesù nella sua gloria, dice:
"Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto"
(Apocalisse 1:17).
Lodare.
C’è poco da spiegare! E’ davvero ovvio che quando Dio si manifesta, spesso la prima
reazione dell’uomo è quella di decantare le Sue lodi.
Cantare.
A Dio piace la musica (l'ha inventata Lui!), perciò si compiace nell’ascoltare lodi cantate.
Come una fidanzata può essere contenta di ricevere dal suo ragazzo le parole di una
poesia d'amore presa da un libro, ma lo sarà molto di più per una sua poesia originale
fatta appositamente per lei, cosí è con Dio. Quindi, è bello cantare i canti che di solito si
cantano in chiesa, ma è ancor più bello cantare a Dio le cose che scaturiscono dal nostro
cuore.
Dio considera molto di più l'intenzione che non la qualità artistica!
Stare in silenzio
E’ bello poter stare in silenzio davanti al Signore.
Ci sono dei momenti in cui Dio manifesta la Sua maestosa presenza in tal modo, che la
migliore risposta è quella di accoglierLo con un profondo silenzio di rispetto e di ascolto.
"Il SIGNORE è nel suo tempio santo; tutta la terra faccia silenzio in sua presenza!”
(Habacuc 2:20).
Talvolta è necessario fare silenzio "dentro di noi" per prepararci ad ascoltare quello che
Egli desidera comunicarci.
Inoltre, il silenzio è sinonimo di rispetto, di attesa, di riverenza.
~*~
L’ADORAZIONE NELLA CHIESA E NELLA VITA PERSONALE.
Perché è così importante l’adorazione, al punto di essere la prima priorità nella vita
personale del credente, nel mandato dato al Corpo di Cristo e nello scopo della chiesa
stessa?
Durante l’adorazione, avvengono cose estremamente importanti, sia nella devozione
personale, sia nell’adorazione comunitaria, cioè nel momento in cui la chiesa è riunita e
sta adorando Dio.
Perché è importante l’adorazione nella vita personale?
Durante l’adorazione vengono spezzati i legami:
Quando adoriamo, Dio è presente, e dove Lui è presente i legami vengono sciolti, le
catene vengono rotte ed il giogo del diavolo viene spezzato e sostituito con quello di
Cristo, il quale ci aiuterà e ci guiderà nel nostro cammino.
Nell’adorazione tocchiamo il cuore di Dio:
L’adorazione è il momento di maggiore intimità tra Dio e l’uomo; è come se riuscissimo
a “toccare” il cuore di Dio, perché è in questo particolare momento che i nostri cuori
sono aperti e Dio può rivelarci tutto il suo amore e quanto lui si prenda cura
teneramente della nostra vita.
Quando adoriamo Dio parla ai nostri cuori:
Durante l’adorazione, tutta la nostra attenzione è rivolta a Dio, che ha l’opportunità di
parlarci e di rivelarci cose che sicuramente porteranno un gran beneficio alla nostra vita.
Quando adoriamo si stabilisce un canale, attraverso il quale Dio può parlarci.
Nella presenza di Dio c’è forza:
Quando siamo tristi, stanchi, abbattuti o scoraggiati per una qualsiasi ragione, la cosa
migliore che si possa fare per riacquistare forza e fiducia, è andare nella presenza di Dio
e saziarsi della sua gioia e tranquillità. L’essere umano è facilmente influenzabile e cambia
i propri modi di fare a seconda della persona che frequenta: se impariamo a
“frequentare” Dio, impareremo a muoverci come Lui si muove, impareremo dal suo
coraggio, dalla sua tranquillità e dalla sua fede. Dopo aver adorato Dio, sembra che non
sia successo nulla, ma nel regno spirituale succede un qualcosa di magnifico che porta
ristoro alla nostra vita.
Nell’adorazione impariamo a conoscere Dio:
Il modo migliore per conoscere una persona è stare con lui il maggior tempo possibile.
Se non impariamo a stare nella presenza di Dio, non riusciremo mai a capire la sua
personalità. Per non dimenticare più il carattere di Dio, bisogna sperimentarlo in prima
persona, perché leggere solo dell’amore di Dio, può portare ad una approvazione
mentale, mentre il conoscere per esperienza Dio mette fede nel cuore, soprattutto se
accompagniamo allo studio della parola, la conoscenza pratica del carattere di Dio.
L’adorazione porta unzione:
Per essere delle persone unte da Dio, bisogna avere un rapporto con Dio intenso e
quotidiano. Dio metterà su di noi la sua unzione solo quando impareremo ad essere degli
adoratori, perché questa è la categoria di uomini che il Padre richiede. Avere unzione è
anche sinonimo di avere sensibilità a quello che lo Spirito Santo vuol fare e la
conseguente abilità nel seguire le sue direttive. Per fare quanto detto, però, bisogna
conoscere il modo in cui lo Spirito S. si muove, e questo è possibile solo stando nella sua
presenza.
Durante l’adorazione impariamo a confidare in Dio e ad affidargli tutte le nostre
paure:
Come già detto, adorando Dio impariamo a conoscerlo e di conseguenza iniziamo a
capire che lui è colui che può aiutarci a superare le nostre paure, incertezze, delusioni ed
ansietà. Il “confidare in Dio, dipende dalla fede e dalla fiducia che si hanno in Lui, e
queste si possono acquisire solo tramite la conoscenza esperienziale di Dio.
Perché è importante l’adorazione nella vita comunitaria?
L’adorazione: “colla” nel Corpo di Cristo:
Perché dopo aver adorato, ci sentiamo pieni d’amore verso Dio e i fratelli?
Durante l’adorazione Dio ci mostra il suo amore e ci rende sempre più coscienti del
bisogno di manifestare amore agli altri. Sembra che Dio usi l’adorazione come una colla
per tenere ben unite le cellule nel Corpo di Cristo.
L’adorazione porta unzione profetica:
Durante l’adorazione lo Spirito S. inizia a muoversi e ad ispirare il Pastore, che può
essere un canale attraverso il quale Dio parla alla chiesa. Questo tipo di unzione può
portare benefici all’intera chiesa, nel caso in cui Dio parli al Corpo e non al singolo, ma
può anche portare benefici al singolo, se Dio sta indirizzando la sua parola ad una sola
persona. In questo caso la musica aiuta molto.
L’adorazione è la massima espressione di unità nel Corpo di Cristo:
Quando adoriamo Dio insieme, abbiamo tutti un unico pensiero, un’unica meta, un
unico obiettivo, tutti insieme abbiamo una sola mente. L’adorazione comunitaria, quindi,
è un momento di estrema unità nel corpo che “ben connesso” entra nella presenza di
Dio. Adorare Dio mette tutti d’accordo.
L’adorazione permette allo Spirito Santo di fare ciò che vuole:
Lo Spirito Santo è un “gentleman” e si muove solo dove trova la massima attenzione nei
suoi confronti. L’adorazione è il momento dove tutte le persone aspettano Dio e sono
disponibili a ricevere da Lui del bene.
L’adorazione prepara i cuori per la Parola:
Un’importante funzione dell’adorazione è quella di predisporre i cuori per la Parola che
Dio ha da dare. Dopo essere stati nella sua presenza, siamo pronti a continuare quello
che si era iniziato nell’adorazione. Spesso Dio ci parla mentre lo stiamo adorando, ma
altrettanto spesso Dio usa l’adorazione per preparare i nostri cuori ad ascoltare quello
che ha da dirci dopo, durante la predicazione.
~*~
LA MUSICA
Introduzione
Dio ha creato la musica.
Come tutte le cose visibili, udibili o in qualche modo “rilevabili”, anche la musica è stata
creata da Dio.
Infatti, nella descrizione di Satana, prima che fosse scacciato dalla presenza di Dio,
Ezechiele profeticamente narra della creazione di strumenti musicali (28:13-17), destinati
a Satana stesso, che allora era un meraviglioso cherubino, chiamato Lucifero (Isaia
14:12).
Da questa descrizione, dobbiamo per forza di cose notare che la musica faceva parte del
piano di Dio: Se Dio stesso preparò per Lucifero degli strumenti musicali, risulta
evidente che la musica è una creazione divina e che trae le sue origini nella dimora di
Dio.
La musica quindi, nasce nel mondo spirituale, nel mondo di Dio. In seguito, la musica
diverrà una realtà terrestre, che sarà utilizzata dall’uomo per più scopi.
Feste e celebrazioni.
In Esodo 32:17:19 vediamo fin dai primi tempi, un utilizzo della musica a scopo
celebrativo. In questo episodio, il popolo ebreo cantava festeggiando e celebrando un
idolo. Il vitello d’oro.
Così pure nel discorso di Giobbe (21:7-12), si nota una certa attinenza tra festa, allegria e
musica.
Ma perché dico questo?
Semplicemente perché la musica è festa! Gioia! Ed è giusto che sia così anche in chiesa!
Perché mai il mondo e gli idolatri dovrebbero usare la musica per gioire e celebrare
festosamente i propri idoli, e il popolo di Dio non dovrebbe avere il diritto di festeggiare
e celebrare il proprio liberatore e salvatore, rallegrandosi alla Sua presenza?
Smettiamola di mettere sempre freni, schemi, limitazioni e coercizioni alla gioia che Dio
stesso vuole donarci.
La musica da gioia? Allora usiamola in questo senso!
~*~
LA MUSICA IN CHIESA
Supporto alla lode
Dopo aver accuratamente studiato il concetto di lode, possiamo tranquillamente
affermare che, inserita in un contesto comunitario, essa è una celebrazione.
Tutti uniti ci si rivolge a Dio, ricordandogli tutto quanto Lui è.
La lode, per forza di cose, deve necessariamente vivere in un clima festoso!
Risulta impossibile immaginare una celebrazione di tipo laudativo, che abbia uno spirito
lamentoso, non festoso.
Da qui l’idea che è giusto festeggiare, lodando Dio. E se inseriamo la musica in questo
contesto, di certo essa aiuterà a creare un clima gioioso.
La musica avrà quindi un ruolo molto importante nella lode a Dio, ma questo lo si
intuiva già dai tantissimi salmi che incitano a lodare Dio con ogni sorta di strumenti.
Bisogna però ricordare che tutto deve essere fatto con ordine, decoro e saggezza.
Il tabernacolo di Davide.
Leggendo nei salmi il pensiero del re Davide e in generale dei salmisti (autori di salmi), è
semplicissimo dedurre che c’era una certa volontà a spronare il popolo di Dio a fare una
lode molto festosa, gioiosa, chiassosa in alcuni casi.
Eppure, dallo studio sulla struttura del tabernacolo di Davide, vien fuori un ordine
davvero incredibile! C’era una scala gerarchica, che rispecchiava posizioni sia spirituali
che tecniche.
Eppure i salmisti chiedevano di lodare con giubilo, con grida. Possibile?
Possibile che l’ordine, gli schemi, le gerarchie, vadano d’accordo con uno spirito e un
ambientazione festosa? SI! Lo dimostra il tabernacolo di Davide!
Tra un po’, verrà illustrata una rappresentazione schematica dell’ordine gerarchico
presente nel tempio di Davide.
La parte più interessante riguarda la suddivisione in ruoli e responsabilità. Praticamente,
più o meno 3000 anni fa, il re Davide ci ha fornito un esempio di organizzazione ancor
oggi più che valido!!!
E da quanto si possa presumere, anche la qualità doveva essere davvero eccellente!
Ecco di seguito riportato lo schema di cui sopra:
E’ anche molto utile capire le singole funzioni e le responsabilità affidate ad ognuno di
loro.
A tal proposito, viene riportata una seconda tabella esplicativa:
Da quanto visto, possiamo tranquillamente affermare che la lode comunitaria deve sì
essere un momento di festa e di celebrazione spontanea al Padre, ma deve anche essere
ordinata.
Quando si loda, non si deve “far baldoria”. Si deve lodare, che è molto diverso.
Va bene festeggiare, va bene divertirsi, va bene elevare espressioni d’allegria, ma solo se
questa è la manifestazione pratica di una lode vera rivolta a Dio. Altrimenti diventa
esibizionismo e intrattenimento.
La chiesa non è intrattenimento, e non lo sono neppure la lode e la musica che si fanno
in chiesa.
Quanto visto è anche un utile insegnamento per l’organizzazione tecnico spirituale di un
moderno team musicale, per la lode. Il modello visto da chiare indicazioni sulla
divisione, in ruoli, responsabilità, gerarchie.
~*~
IL POTERE DELLA MUSICA
Anche la persona più estranea all’universo musicale, sa che la musica ha una grossa
influenza sulle persona, un grosso potere.
Innanzitutto, vi è una profonda relazione tra la musica e le emozioni.
La musica esprime le emozioni.
In genere, chi suona uno strumento musicale, soprattutto se avrà spazio per
improvvisare, manifesterà il suo stato d’animo e le sue sensazioni, con la musica che
creerà suonando.
Ovviamente, maggiore è l’abilità del suonatore, maggiore sarà il livello di corrispondenza
tra emozioni provate ed emozioni descritte..
La musica influenza le emozioni.
E’ facilmente riscontrabile praticamente, che l’ascolto di musica influenza le proprie
emozioni.
Ciò dipende sia da quanto vuole esprimere il musicista, sia da quello che l’ascoltatore è
in grado di recepire.
Ne consegue che ad ogni tipo di musica può essere associato un differente gruppo di
emozioni.
Ad esempio, un brano di musica classica, potrà annoiare, tranquillizzare, placare,
rilassare, ma difficilmente produrrà rabbia o euforia!
Allo stesso modo, un brano di Epic Metal, porterà a vivere emozioni legate ad
un’atmosfera di tipo medievale, antica.
Così come l’Hard Rock scatenerà una serie di emozioni devastanti, difficilmente
catalogabili.
Cosa provocherà invece l’ascolto di musica di lode e adorazione a Dio? Di certo
edificherà il nostro spirito e porterà emozioni positive, come la gioia profonda di
appartenere al Padre della gloria.
Potere “medico” della musica.
La musica è così potente da essere utilizzata in alcune applicazioni psicomediche.
Questa pratica è detta “musicoterapica” ed è molto usata nella riabilitazione di soggetti
con problemi neurologici, con disfunzioni dell’apparato adibito al movimento articolare
e nei casi di autismo.
La musica sembra costituire un’attrattiva incredibile per questi soggetti. E soprattutto, è
provato che la musica ha effetti diretti sul sistema nervoso.
Ne consegue che, un buon usa della musica, oltre a poter aiutare pazienti particolari, può
sicuramente portare benefici anche alla gente comune. Viceversa, un cattivo uso della
musica, può avere delle conseguenze psicosomatiche devastanti.
Da questo nasce la reale esigenza di saper vagliare la qualità e la tipologia di musica che
ascoltiamo. Altrimenti, le nostre emozioni, il nostro apparato nervoso e la nostra psiche
potrebbero essere intaccate da una musica dannosa.
Ma come fare per capire quale musica può essere dannosa?
Valutazione qualitativa della musica
Cominciamo col dire, che non esiste alcun metodo sicuro che metta a riparo da
spiacevoli sorprese. Credo che questa affermazione sia tanto chiara quanto ovvia.
Nel limite del possibile però, si può cercare di dare piccole indicazioni.
L’origine può essere un buon punto di partenza, nella valutazione della musica: sapere
chi l’ha fatta, quando e perché, può aiutare molto…
Anche la tipologia di persone a cui è rivolta, può essere un buon mezzo di valutazione.
Così come, chiaramente, i contenuti dei testi stessi, possono identificare musica “sana”
da musica non proprio tale.
Un errore nella valutazione, ci può portare ad ascoltare cose poco sane.
Ma poco sane è dir poco davvero: esiste della musica che, velatamente, è in se stessa un
vero culto a Satana e contiene in se messaggi distruttivi, che possono essere palesi o
mascherati.
I messaggi palesi, sono facilmente individuabili dall’osservazione delle copertine e dai
testi. I messaggi nascosti sono individuabili solo attraverso apparecchiature particolari,
perché creati con attrezzature particolari.
Questi sistemi violano lo strato conscio della nostra mente, insinuandosi
prepotentemente nel nostro essere, senza passare attraverso il “filtro” della coscienza.
Stiamo parlando di quelli che comunemente vengono detti messaggi subliminali.
Ovviamente questi messaggi non riguardano solo la musica, ma anche le immagini, le
pubblicità, le propagande e altro ancora. Ma in questa sede analizzeremo solo ciò che
riguarda la musica.
~*~
I MESSAGGI SUBLIMINALI
Tecnica
Subliminale deriva da “sub limen”, termine latino che letteralmente vuol dire sotto la
soglia. Nella accezione attualmente utilizzata indica uno stimolo destinato ad imprimersi
nella psiche del destinatario proprio al di sotto della sua sensibilità percettiva. Seguendo
l’opinione di molti studiosi il nostro cervello vede e sente molto più dei relativi organi
sensoriali. Da ciò deriva che i messaggi subliminali sono messaggi che sfuggono
all’esame della coscienza, annidandosi in quella parte della nostra personalità che
definiamo inconsapevole.
Una classificazione delle varie tipologie, parte dal tipo di senso stimolato, vi sono in altre
parole due grosse categorie. Una prima, di tipo visuale, consta di immagini che vengono
mandate in onda per poche frazioni di secondi durante normali sequenze che nulla hanno a
che vedere con il contenuto del messaggio nascosto (flashing image).
Un ulteriore tipo di messaggi subliminale di tipo visivo si ottiene mimetizzando un
segnale debole (come intensità) in un contesto di segnali dominanti. E’ il caso di oggetti
nascosti o di parole formate non da lettere ma da rilievi di oggetti o punteggiature su
superfici irregolari.
Il panorama dei messaggi uditivi è alquanto più variegato ed affascinante. Vi sono
almeno tre tipi di metodologie per subliminare un messaggio. Il più innovativo e
intrigante è il backmasking (abbreviazione di backword masking process).Consiste nella
registrazione del messaggio su nastro e nel rovesciamento nell’operazione del
rimessaggio su frequenze alte o basse. Il risultato è un suono incomprensibile che
apparentemente non possiede senso. Il backmasking è la tecnica più utilizzata da
musicisti aderenti ad un certo tipo di filosofia o religione e ne troveremo ampi esempi
nella parte dedicata alle manifestazioni subliminali nell’arte e nello spettacolo. Una
interclassificazione di questa forma di messaggio nascosto parte dall’analisi semiotica del
messaggio stesso. Possiamo avere un tipo il messaggio rovesciato, che si ottiene
inserendo al momento del missaggio una traccia su cui sia stato in precedenza impressa il
testo, e che viene immessa partendo dalla fine del nastro verso l’inizio, procedendo così
a ritroso. Il risultato è un suono abbastanza inquietante e perfettamente incomprensibile.
Tuttavia è abbastanza facile da individuare proprio in virtù della tipicità del suono.
Abbiamo inoltre un secondo tipo di messaggio nascosto, estremamente difficile da individuare:
il cosiddetto messaggio bifronte. Consiste nel costruire un testo perfettamente normale,
nella grammatica e nel senso. L’ascolto all’incontrario però rivela un secondo testo,
anch’esso di senso compiuto, dal contenuto differente. Si tratta di un’opera difficilissima,
come detto da trovare, ma ancora più complicata da codificare in virtù della necessità di
far combaciare le semanticità dei due testi. Un secondo modo è denominato “sistema del
messaggio preconscio” (o preconscious message), che altro non è la registrazione di un
messaggio dalla frequenza talmente alta (ma ciò avviene raramente) o talmente bassa da
riuscire a stento nella percezione-distinzione delle parole che compongono la frase.
Terzo ed ultimo modo, il messaggio a velocità modificata o variabile. Come si intuisce, le
parole sono riprodotte ad una velocità alterata che secondo le intenzioni dovrebbe
produrre o un farfuglìo incomprensibile, oppure un insieme di suoni strascicati ed
esasperanti.
Da notare che tutti e tre i sistemi possono essere usati in combinazione fra loro.
Un’ultima annotazione. Poiché l’impiego di messaggi subliminali avviene in gran parte
nel mondo della musica rock, un ulteriore accorgimento per meglio mascherare e
rendere introvabile un messaggio consiste nel sovrapporvi un suono di qualche
strumento, o comunque mimetizzare detto suono in un contesto melodico che ne faccia
sparire le caratteristiche dominanti.
Sui messaggi sonori va detto questo. Il risultato di un backmasking, ad esempio, è, il più
delle volte, un’accozzaglia di suoni che a detta di molti si prestano a svariate
interpretazioni. E’ indubbiamente vero che ognuno vede o sente quel che vuol vedere o
sentire, tuttavia, in alcuni backmaskings, la garanzia di non casualità è data dalla
correttezza grammaticale di alcune frasi che si rivelano nell’ascolto all’indietro.
Le regole che si riconoscono non sono certo opinabili interpretazioni.
~*~
MESSAGGI NASCOSTI SCOPERTI
Ecco ora di seguito riportati una lunga serie di messaggi subliminali nascosti nella musica
(dovrebbero essere tutti quelli attualmente riconosciuti!).
Sezione Prima:
messaggi subliminali innocui o che almeno tali appaiono:
I messaggi che troverete nella sezione sono, come detto, quasi tutti apologetici della
tecnica e dell'efficacia del convincimento occulto, mediante l'inserimento di messaggi
subliminali nelle canzoni. Le poche eccezioni riguardano semplici "autopromozioni" per
via subconscia.
Big in Japan
Autore ALPHAVILLE, LP First Harvest («Prima raccolta»), brano Big in Japan («Grande in
Giappone»; versione remix), WEA 1992, messaggio rovesciato;

Backmasking: «Remix by Kid and John» («Remiscelato da Kid e John»).
~*~

Areknamess
Autore FRANCO BATTIATO, LP Pollution («Inquinamento»), brano Areknamess, Bla Bla
1973, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Se mancherà… se mancherà…. Se mancherà».
~*~

Shock in My Town
Autore FRANCO BATTIATO, LP Gommalacca, brano Shock in My Town («Shock nella mia
città»), Polygram 1998, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Di aminoacidi…Nelle mie orbite si scontrano tribù di sub-urbani… Di aminoacidi».
~*~

Affinità e divergenze
Autore CCCP, LP Affinità-Divergenze Tra Il Compagno Togliatti e Noi. Del Conseguimento
Della Maggiore Età, brano Emilia Paranoica, Virgin 1987, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Un freddo più pungente. Accordi secchi e tesi segnalano il tuo ingresso nella mia
memoria».
Commento: gli "accordi secchi e tesi" sono proprio quelli che precedono, nella
versione al dritto, il messaggio subliminale; il quale "entra nella memoria" senza essere
stato vagliato dalla ragione.
~*~

A Kind of Magic
Autore QUEEN, LP A Kind of Magic, («Un tipo di magia»), brano A Kind of Magic, EMI
1986, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Watch You... watch you»! = «Stai attento… stai attento»!
~*~

Fire on High
Autore ELECTRIC LIGHT ORCHESTRA, LP Face the Music («Affronta la musica»), brano
Fire on High («Fuoco verso l’alto»), Jet 1975, messaggio rovesciato;
Backmasking: «The music is reversible, but time is not. Turn back... turn back... turn back...» («La
musica è rovesciabile, ma non il tempo. Gira al contrario... gira al contrario... gira al
contrario... gira al contrario...»).
~*~

Empty Spaces
Autore PINK FLOYD, LP The Wall («Il muro»), brano Empty Spaces («Spazi vuoti»),
Harvest 1979, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Any better: congratulations! You've just discovered the secret message. Please, send your
answer to «Old Pink», care of the «Funny Farm», Chalfont» («Niente di meglio: congratulazioni!
Hai appena scoperto il messaggio segreto. Per favore, spedisci la tua risposta al “Vecchio
Pink”, presso la “Divertente Fattoria”, a Chalfont»).
Commento: il «vecchio Pink» del messaggio è l’ex componente Syd Barrett, allontanato
dal gruppo nel 1968 per problemi di droga. Chalfont è una città inglese situata nella
contea del Bedsforshire.

Nel Cantiere
Autore FRANCO BATTIATO, LP Clic, brano Nel Cantiere di un’Infanzia, Bla Bla 1974,
messaggio rovesciato;
Backmasking: «Mirko... loro senton turco».
Commento: il senso del messaggio è che chi ascolta il messaggio al dritto crede di sentire
un idioma straniero come il turco.
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B-52s
Autore B-52'S, LP Bouncing Off the Satellites («Rimbalzando dai satelliti»), brano Detour
Thru Your Mind Wig («Deviazione attraverso la parrucca della tua mente», Warner Bros.
1986, messaggio rovesciato;
Backmasking: «I’ve buried my parakeet in the back yard. Oh no! You’re playing the record backwards!
Watch out, you might ruin your needle» = «Ho sepolto il mio parrocchetto nel giardino. Oh
no! Stai suonando il disco al contrario. Attento, potresti rovinare la tua puntina».
Commento: il parrocchetto (Psittacula kramer) è un pappagallo.
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Perfecte Sense
Autore ROGER WATERS, LP Amused to Death («Divertito fino alla morte»), brano Perfecte
Sense, Part I («Senso compiuto, parte 1ª»), Sony Music 1992, messaggio rovesciato;
Backmasking: «We have decided to include a backward message... Stanley... for you... and all the other
book partners» («Abbiamo deciso di inserire un messaggio rovesciato... Stanley... per te... e
per tutti gli altri»);
Commento: inizialmente Roger Waters voleva inserire un dialogo estratto dal cult movie
2001 Odissea nello spazio tra il computer di bordo HAL e un membro dell'equipaggio.
Di fronte al diniego del regista, Stanley Kubrick, di utilizzare clip estratti dal suo film,
Waters decise di registrare al contrario questo messaggio.
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
Damned
Autore PLASMATICS, LP Coup d’État, («Colpo di Stato»), brano The Damned («Il
dannato»), Capitol Records 1982, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Consensus programming is dangerous to your health. The brainwashed do not know
they are brainwashed» = «La programmazione del consenso è pericolosa per la tua salute.
Quelli che sono sottoposti al lavaggio del cervello non sanno di essere manipolati».
Commento: a prima vista, questo backmasking sembrerebbe contrario all’uso del
subliminale. In realtà i testi di questo gruppo sono favorevoli alla manipolazione
mentale. Inoltre, il testo del messaggio a noi sembra essere di tono velatamente
canzonatorio...
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È stato recentemente rinvenuto un messaggio subliminale nel quale un gruppo rock cristiano (protestante)
semisconosciuto - i "Petra" - invita a seguire Dio anziché satana. Al riguardo di questo tentativo
"cristiano" di convincimento occulto, vogliamo specificare che tutto ciò che viene fatto per
plagiare e per forzare l'altrui capacità di discernimento è contrario alla fede
cristiana (anche a quella dei nostri fratelli separati...) oltre che moralmente
infame.

Petra
Autore PETRA, LP More Power to Ya («Più potere a te»), brano Judas Kiss («Il bacio di
Giuda), Star Song Records 1982, messaggio rovesciato;
Backmasking: «What are you looking for the Devil for, when you ought to be looking for the Lord»?
(«Perché stai cercando il diavolo, quando dovresti cercare il Signore»?);
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
Roxette
Autore ROXETTE, LP Tourism («Turismo»), brano Keep Me Waiting («Mi hai fatto
aspettare»), Capitol Records 1992, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Did you keep me waiting»? («Mi hai fatto aspettare»?).
Commento: Il titolo dell'album inserito come messaggio subliminale al contrario, in
questo caso ha il solo scopo, evidentissimo, di fare vendere di più ...l'album in questione.
Si tratta di una sorta di "auto promozione", come nel caso seguente.
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Schizophrenia
Autore SEPULTURA, LP Schizophrenia, brano Intro, Cogumelo 1987, messaggio
rovesciato;
Backmasking: «Schizophrenia»!!
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Great Gig
Autore PINK FLOYD, LP The Dark Side of the Moon («Il lato oscuro della Luna»), brano
The Great Gig in the Sky («Il grande calesse nel cielo»), EMI 1973, messaggio preconscio;
Backmasking: «If you can hear this little whisper, you're dying» («Se riesci a sentire questo lieve
sussurro stai morendo»).
Commento: un "messaggio preconscio" può essere udito solo rallentando la normale
riproduzione del brano.
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
Meganoidi
Autore MEGANOIDI, LP Into the Darkness, Into the Moda («Nelle tenebre, nella moda»),
brano King of Ska, Riot 2000, messaggio rovesciato;
Backmasking: «I was the king of rock’n’roll» = «Io ero il re del rock’n’roll».
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
Oasis
Autore Oasis, LP Be Here now («Essere qui ora»), brano D’You Knw What I Mean («Sapete
cosa voglio dire»), Epic 1997, messaggio rovesciato;
Backmasking: «All my people right here, right now, d’you know what I mean? Yeah yeah» («Tutti voi
proprio qui e adesso sapete cosa voglio dire,sì sì»).
Commento: anche in questo caso il messaggio subliminale sostanzia una sorta di
"autopromozione"
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
People Are Strange
Autore TWIZTID, LP Freek Show, brano People Are Strange («La gente è strana»), Polygram
Records 2000 2001, messaggio rovesciato;
Backmasking: «People are strange» = «La gente è strana».
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Everybody
Autore INSANE CLOWN POSSE, CD Amazing Jeckel Brothers, brano Everybody Rise,
Polygram Records 1999, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Yeah, if you flip this message cuz you think there's some secret message, there ain't
shit»! («Sì, se sei eccitato perché pensi che ci sia qualche messaggio segreto, non c'è
niente»!).
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
Missy
Autore MISSY ELLIOTT, CD Under Construction («In costruzione»), brano Work It
(«Lavoralo»), Elektra/Asylum 2002, messaggio bifronte - testo: «Ladies» («Signore»);
Backmasking: «Missy Elliott».
Commento: Si tratta di un classico messaggio autopromozionale.
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
Missy
Autore MISSY ELLIOTT, CD Under Construction («In costruzione»), brano Work It
(«Lavoralo»), Elektra/Asylum 2002, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Put my thang down, flip it and reverse it... Put my thang down, flip it and reverse it...»
(«Tiro giù la lingua, la giro e la rovescio... Tiro giù la lingua, la giro e la rovescio»).
Commento: il backmasking rinvenuto in questo brano sembrerebbe di contenuto osceno;
tuttavia è difficile capire bene di cosa si parli.
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
Eminem - My Name Is
Autore Eminem, LP Slim Shady,, brano My Name Is (=«Il mio nome è»), Interscope
Records 1999, messaggio bifronte; testo al dritto: «My name is... (what?) My name is...
(who?)/ My name is... tiki tiki Slim Shady/ Hi! My name is... (huh?) My name is...
(what?)/ My name is... tiki tiki Slim Shady» (=«Il mio nome è... [cosa?]/ Il mio nome è
[chi?]/ Il mio nome è tiki tiki Slim Shady/ Ciao! Il mio nome è... [uh?], ecc...).
Backmasking: «It's Eminem... it's Eminem... it'eminem...» = «è Eminem... è Eminem... è
Eminem...».
Commento: il titolo stesso della canzone (My name is), rovesciato, da luogo alla frase
autopromozionale contenente proprio il suo nome (...It's Eminem...).
Sezione Seconda:
messaggi subliminali che istigano al consumo di droga:
Moltissimi cantanti fanno apologia della droga direttamente nei testi delle loro canzoni, ma i Queen e il
cantante Zucchero hanno voluto "strafare"...

Another One
Autore QUEEN, LP The Game («Il gioco»), brano Another One Bites the Dust («Un altro
morde la polvere»), EMI 1980, messaggio bifronte – testo: «Another one bites the dust…
Another one bites the dust… Another one bites the dust»;
Backmasking: «Start to smoke marijuana… Start to smoke marijuana … Start to smoke marijuana»
= («Comincia a fumare la marijuana… comincia a fumare la marijuana… comincia a
fumare la marijuana»).
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
Miserere
Autore ZUCCHERO, LP Miserere, Polygram 1992, messaggio bifronte – testo: «A volte, la
migliore musica è il silenzio, diciamo…; a volte la migliore musica è il silenzio, diciamo…»;
Backmasking: «Hashish… eroina e droga… hashish… eroina e droga».
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Sezione Terza:
messaggi subliminali che istigano all'adorazione di Satana o che si sostanziano
in una "preghiera" a lui rivolta:

Believer
Autore OZZY OSBOURNE, LP Diary of A Madman («Diario di un pazzo»), brano Believer
(«Credente»), Epic 1981, messaggio bifronte – testo: «Watching the time go and feeling belief
grow/ Rise above the obstacles»;
Backmasking: «Won’t you live? Believe me, for now suit yourself» («Vuoi vivere? Credimi, per ora
fai ciò che ti piace»).
Commento: «Fai ciò che ti piace» è il motto iniziatici del mago nero britannico Aleister
Crowley (1875-1947), di cui Osbourne è un seguace tanto da dedicargli il brano Mr.
Crowley nell'album Blizzard of Ozz del 1981)
~*~

Bloodbath in Paradise
Autore OZZY OSBOURNE, LP No Rest For The Wicked («Nessuna sosta per il malvagio»),
brano Bloodbath in Paradise («Bagno di sangue in paradiso»), Epic 1988, messaggio
rovesciato;
Backmasking: «Your mother sells welts in hell» («Tua madre distribuisce botte all’inferno»).
Commento: la canzone è dedicata al satanista pluriomicida Charles Manson,
attualmente in carcere per gli omicidi dell’attrice Sharon Tate e dei coniugi La Bianca. Il
messaggio si riferisce ad una frase che la piccola Regan, posseduta dal demonio Pazuzu
nel film L’esorcista, dice contro il sacerdote: «Tua madre succhia (…) all’inferno», film di
cui Osbourne si dice ossessionato.
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
Carrie
Autore EUROPE, LP The Final Countdown («Il conto finale alla rovescia»), brano Carrie,
Hot 1983, messaggio bifronte – testo: «In every time, in every season/ God knows I’ve tried/ So
please don’t ask for more/ Can’t you see it in my eyes/ This mights be our last goodbye/ Carrie,
Carrie…»;
Backmasking: «He’ll rescue, he’ll rescue. I could die, god Satan, but I’ve play naked in this night. Yes,
I got you first. I was surprised one night. I say you a secret thing» («Egli salverà, egli salverà. Io
potrei morire, dio Satana, ma ho ballato nudo questa notte. Fui sorpreso una notte. Io ti
dissi una cosa segreta»).
~*~

Darling Nikki
Autore PRINCE, LP Purple Rain («Pioggia violacea»), brano Darling Nikki («Cara
Nicoletta»), Warner Bros 1984, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Hello! How are you? I’m fine, ‘cause I know that the Lord is coming soon. Coming,
coming soon. Ah-ah-ah-ah-ah…» («Ciao! Come stai? Io sto bene, perché so che il Signore
viene presto. Viene, viene presto. Ah-ah-ah-ah-ah…»).
Commento: la «pioggia violacea» in cui Prince si vuole bagnare è simbolo della Nuova
Era inaugurata dall’arrivo del «signore» che sta venendo. Il viola è il colore
dell’Anticristo. Nikki, il cui nome fa pensare a Nick, nome anglosassone attribuito al
diavolo, nel testo della canzone chiede a Prince di firmare un contratto (patto satanico?).
~*~

Eldorado
Autore ELECTRIC LIGHT ORCHESTRA, LP Eldorado, brano Eldorado, Warner Bros.
1975, messaggio bifronte – testo: «Here it's comes another lonely day/ Playing the game, I'll sail
away/ On a voyage of no return to see/ If eternal life is meant to be/ And if I find the key, to the
eternal dream»;
Backmasking: «He's the nasty one, Christ you're infernal. Oh, it's said we're dead men. Everyone who
has that mark will live» («È lui il sudicio, Cristo tu sei infernale. Oh, si dice che siamo
uomini morti. Ognuno che ha il marchio vivrà»).
Commento: il "marchio" di cui si parla è il famoso "marchio della Bestia" (il 666) citato
nel Libro dell'Apocalisse (Ap 13, 16-17)
~*~

Fear no Evil
Autore: GRIM REAPER, LP Fear No Evil («Non temere il Male»), brano Final Scream
(«Urlo finale»), Ebony Records 1985, messaggio rovesciato;
Backmasking: «See you in hell» («Ci vediamo all’inferno»).
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
Haaden Two
Autore ROBERT FRIPP, LP Exposure («Esposizione»), brano Haaden Two, EG 1979,
messaggio rovesciato;
Backmasking: «One thing is for sure: the sheep is not a creature of the air» («Una cosa è certa: la
pecora non è una creatura dell'aria»).
Commento: la "pecora" in questione è Nostro Signore Gesù Cristo nella veste di Agnello
di Dio che toglie i peccati dal mondo.
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
Heavy Metal Poisoning 1
Autore STYX, LP Kilroy Was Here («Kilroy era qui»), brano Heavy Metal Poisoning («Metallo
pesante avvelenato»), A&M 1983, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Annuit Coeptis Novus Ordro Seclorum» («Una nuova Era arride agli iniziati»).
Commento: questa frase latina, che compare sul dorso dei biglietti statunitensi da un
dollaro, è il motto iniziatico della sètta massonica degli Illuminati di Baviera, fondata nel
1777.
~*~

Heavy Metal Poisoning 2
Autore STYX, LP Kilroy Was Here, brano Heavy Metal Poisoning, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Satan… Satan…» («Satana… Satana…»).
~*~

Hell Awaits
Autore SLAYER, LP Hell Awaits («L’inferno attende»), brano Hell Awaits, Metal Blade
Records 1985, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Join us… join us… join us…» («Unisciti a noi… unisciti a noi… unisciti a
noi…»).
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
Hot Summer Night
Autore MEATLOAF, LP Bat Out of Hell («Un pipistrello uscito dall’inferno»), brano Hot
Summer Night («Una calda notte d'estate»), Epic 1977, messaggio bifronte;
Backmasking: «Satan, I'm seeking to follow you»! («Satana, io cerco di seguirti»!).
~*~

How Are You
Autore CHEAP TRICK, LP Heaven Tonight («Il paradiso questa notte»), brano How Are
You? («Come stai»?), Epic 1978, messaggio velocizzato;
Fast-forward masking: «Our Father, who art in heaven; hallowed by Thy name; Thy kingdom come;
Thy will be done on earth as it is in heaven.Give us this day our daily bread; and forgive us our
trespasses as we forgive those who trespass against us, and lead us not into temptation; but deliver us
from evil. Amen» («Padre nostro, che sei nei cieli; sia santificato il tuo nome; venga il tuo
regno; sia fatta la tua volontà. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi I
nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non ci indurre in tentazione, ma
liberaci dal male. Amen»).
Commento: per poter ascoltare un fast-forward masking è necessario rallentare la velocità di
ascolto di almeno otto volte. Proprio mentre si sente in sottofondo la preghiera
velocizzata, canta Robin Zander: "«I heard your voice/ I couldn’t stand it/ You know you talk
too much/ You even scare my friends/ The words you said/ I know you’re lying/ You lie, you lie, you
lie...» («Ho sentito la tua voce/ Non potevo sopportarla/ Sai che parli troppo/
Addirittura spaventi i miei amici/ Le parole che hai detto/ So che stai mentendo/
Menti, menti, menti...»).
~*~

I am OK
Autore STYX, LP Pieces of Eight («Pezzi di carta da gioco»), brano I’m O.K. («Sono O.K.»),
Epic 1978, messaggio bifronte;
Backmasking: «I'm your servant. We should stick by the serpent of the Alpha» («Io sono il tuo
servitore. Noi dovremmo essere vicini al serpente dell'Alfa»).
Commento: il «serpente dell’Alfa» (dell’inizio) è lo stesso che tentò nel giardino
dell’Eden i nostri progenitori: Satana. "Styx" significa "Stige", un fiume mitologico che
scorrerebbe nell'inferno...
~*~

In League
Autore VENOM, LP Welcome to Hell («Benvenuto all’inferno»), brano In League With
Satan («In lega con Satana»), Neat Records 1981, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Satan! Raised in hell. Raised in hell. I’m gonna burn your soul. Crush your bones. I’m
gonna make you bleed. You’re gonna bleed for me» («Satana! Uscito dall’inferno. Uscito
dall’inferno. Io brucerò la tua anima. Ti spezzerò le ossa. Ti farò sanguinare. Tu
sanguinerai per me»).
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
Mary
Autore CHUMBAWAMBA, LP Tubthumper, brano Mary, Mary («Maria, Maria»), Universal
Records 1997, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Hail Mary, full of grace, the Lord is with thee; blessed art thou among women, and
blessed is the fruit of thy womb, Jesus.Holy Mary, Mother of God, pray for us sinners, now and the hour
of our death. Amen» («Ave o Maria, piena di grazia. Tu sei benedetta fra le donne, e
benedetto è il frutto del seno tuo Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi
peccatori adesso e nell’ora della nostra morte. Amen»).
Commento: secondo gli insegnamenti magici di Aleister Crowley, le preghiere cristiane
recitate al contrario servono per evocare il demonio.
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
One Vision
Autore QUEEN, LP A Kind of Magic, brano One Vision («Una visione»), EMI 1986,
messaggio rovesciato;
Backmasking: «Oh, my sweet Satan, I've seen sabbà» («Oh, mio dolce Satana, ho visto il
sabba»).
Commento: nel vocabolario satanista, il termine "sabba" identifica la cosiddetta "messa
nera", una celebrazione durante la quale il sommo sacerdote e gli adepti si uniscono
sessualmente e profanano l'Eucarestia. Dice il testo della canzone: "Yeah, one god, one
vision/ [...] One true religion/ [...] It's a celebration" ("Sì, un dio, una visione/[ ...] Una vera
religione/ [...] È una celebrazione").
~*~

Over the Hills
Autore LED ZEPPELIN, LP Houses of the Holy («Le case del santo»), brano Over the Hills
and Far Away («Sulle colline e tutt'intorno»), Atlantic 1974, messaggio bifronte – testo:
«Many is word\ That only leaves you guessing\ Guessing 'bout a thing\ You really ought to know\
You really ought to know»;
Backmasking: «We 're not really rich. It's all for Satan. Yes, Satan's really Lord. Yes, we'll always
stay in him» («Noi non siamo veramente ricchi. Tutto è per Satana. Sì, Satana è veramente
il signore. Sì, noi resteremo per sempre in lui»).
Commento: il testo al dritto - che al contrario forma il messaggio - sembra voler destare
il sospetto nell'ascoltatore che sotto ci sia dell'altro. Dice infatti: "Molti è una parola/
che ti lascia indovinare/ indovinare quello che/ dovresti veramente sapere/
dovresti veramente sapere".
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
Possession
Autore DANZIG, LP Danzig I, brano Possession («Possessione»), American Recordings
1988, messaggio rovesciato;
Backmasking: «…maledictus diabolus in virtutem Santissima Trinitatis, Patris, et Filii et Spiritus
Sancti» («…maledetto sia il diavolo per virtù della Santissima Trinità, Padre e Figlio e
Spirito Santo»).
Commento: questa preghiera latina è parte di un esorcismo cattolico contro Satana e gli
angeli ribelli. Nella mentalità satanista, la recita al contrario di un esorcismo, anziché
cacciare il Maligno, lo evocherebbe.
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
Prayer
Autore CHRISTIAN DEATH, LP Only Theatre of Pain («Solamente un teatro di dolore»),
brano Prayer («Preghiera»), Frontier 1982, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Our Father, who art in heaven; hallowed by Thy name; Thy kingdom come; Thy will
be done on earth as it is in heaven.Give us this day our daily bread; and forgive us our trespasses as we
forgive those who trespass against us» («Padre nostro, che sei nei cieli; sia santificato il tuo
nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e
rimetti a noi I nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori»).
Commento: secondo gli insegnamenti magici di Aleister Crowley, le preghiere cristiane
recitate al contrario servono per evocare il demonio. Notare che in questo Padre Nostro
mancano le ultime due invocazioni («E non ci indurre in tentazione. Ma liberaci dal male»),
richieste ripugnanti per i satanismi.
~*~

Principles of Lust
Autore ENIGMA, LP MCMXC a.D., brano Principles of Lust («I principî della lussuria»),
Virgin 1991, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Cum angelis et pueris fidelis inveniamur. In nomine Christi amen» («Affinché siamo
trovati casti con gli angeli e con i fanciulli. Nel nome di Cristo. Amen»).
Commento: frammento di una preghiera che I cattolici recitavano durante la liturgia
della Domenica delle Palme nel rito preconciliare (ovvero precedente al Concilio
Vaticano II).
~*~

Rocket
Autore DEF LEPPARD, LP Hysteria, brano Rocket («Missile»), Vertigo 1987, messaggio
rovesciato;
Backmasking: «We’re fighting with the gods of war» («Noi stiamo combattendo con gli dèi della
guerra»).
Commento: il messaggio significa: «Noi siamo in combutta con gli dèi della guerra» (i demoni).
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
Satan Spawn
Autore DEICIDE, LP Legion («Legione»), brano Satan Spawn the Caco-dæmon («Satana
genera, il figlio della perdizione»), Roadrunner 1992, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Satan Spawn the Caco-dæmon… Caco-dæmen… Caco-dæmon, Satan Spawn the
Caco-dæmon, Caco-dæmon…» («Satana genera, il figlio della perdizione, il figlio della
perdizione, il figlio della perdizione, Satana genera, il figlio della perdizione»).
Commento: vera e propria litania satanica per affrettare la venuta dell’Anticristo sulla
terra.
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
Snowblind
Autore STYX, LP Paradise Theatre («Teatro Paradiso»), brano Snowblind («Neve cieca»),
A&M 1980, messaggio bifronte – testo: «I try so hard to make it so»;
Backmasking: «Oh Satan, move in our voices» («O Satana, entra nelle nostre voci»).
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
Stairway to Heaven 1
Autore LED ZEPPELIN, LP Led Zeppelin IV, brano Stairway to Heaven («La scala per il
paradiso»), Atlantic 1971, messaggio bifronte – testo: «There’s a feeling I get»;
Backmasking: «I've got to live for Satan»! («Devo vivere per Satana»!).

Stairway to Heaven 2
Autore LED ZEPPELIN, LP Led Zeppelin IV, brano Stairway to Heaven, messaggio bifronte
– testo: «It's just a spring clean for the May-queen\ Yes, there are two paths you can go by\ But in the
long run\ There's still time to change the road you're on»;
Backmasking: «Here's my sweet Satan, the one whose little path, won't make me sad, whose power is
Satan. He will give the growth giving you six-six-six» («Ecco il mio dolce Satana, la cui piccola
via non mi renderà triste, e il cui potere è Satana. Egli darà il progresso dandoti il sei-seisei»).
Commento: il testo al dritto allude al bifrontismo delle parole. Dice infatti: "Sì, ci sono
infatti due strade che puoi percorrere (il dritto o il rovescio)/ ma a lungo andare hai ancora tempo
per cambiare strada". E ancora: "Cos you know sometimes words have two meanings" ("Perché
come sai a volte le parole hanno due significati")

Stairway to Heaven 1
Testo al dritto-backmasking: «There's still time – Here’s my sweet Satan».

Stairway to Heaven 2
Testo al dritto-backmasking: «It's just a spring – Six-six-six».
~*~

Still Life
Autore IRON MAIDEN, LP Piece of Mind («Pezzo di mente»), brano Still Life («Natura
Morta»), EMI 1983, messaggio rovesciato;
Backmasking: «What ho sed de t’ing wid de t’ree bonce? Don’t meddle wid t’ings you don’t understand»
(«Che cosa ha detto il mostro dalle tre teste? Niente che tu possa capire»).
Commento: messaggio pronunciato in dialetto giamaicano. Il mostro a tre teste è
Cerbero, il cane-demone che sta a guardia della porta dell’inferno, oppure Ecate, la dea
delle tenebre della mitologia greca.
~*~

Tops 1
Autore ROLLING STONES, LP Tattoo You («Tatuati»), brano Tops («Vertici»), Rolling
Stones 1981, messaggio bifronte – testo: «Don't let the world pass you by… don't let the world
pass you by… don't let the world pass you by»;
Backmasking: «I will stay for ever withe the lord… I will stay for ever withe the lord… I will stay for
ever withe the lord» («Starò per sempre con il signore… Starò per sempre con il signore…
Starò per sempre con il signore»).

Tops 2
Autore ROLLING STONES, LP Tattoo, brano Tops, messaggio bifronte – testo: «I'm sorry
for a breath of your sweet love»;
Backmasking: «I love you, said the devil» («Ti amo, disse il diavolo»).
~*~

You’re Not the One
Autore BLUE ÖYSTER CULT, LP Mirrors («Specchi),, brano You’re Not the One («Tu non
sei quello»), Columbia 1979, messaggio velocizzato;
Fast-forward masking: «I'm tired of speaking to Bertzabel... Furthermore, our father who art in heaven,
Satan...» («Sono stanco di parlare con Bertzabel... Per di più, padre nostro che sei nei
cieli, Satana»).
Commento: per poter ascoltare un fast-forward masking è necessario rallentare la velocità di
ascolto di almeno otto volte. Bertzabel è il nome di un demone evocato da Aleister
Crowley.
~*~

3º Sheep
Autore PINK FLOYD, LP Animals («Animali»), brano Sheep («Pecora»), Harvest 1977,
messaggio mascherato al dritto: «The Lord is my shepherd, I shell not want. He maketh me to lie
down through pastures green. He leadeth me the silent waters by; with bright knives he releaseth my soul.
He makes me to hang on hooks in high places. He converteth me to lamb cutlets. For lo, he hath great
power and great hunger. When cometh the day we lowly ones through quiet reflection and great dedication
master the art of karate, we shell raise up and then we shell make the bugger’s eyes water» («Il Signore
è il mio pastore, non manco di nulla. Mi fa riposare su pascoli verdi. Mi conduce presso
acque tranquille; con coltelli luccicanti libera la mia anima. Mi fa stare appeso su ganci in
luoghi alti. Mi converte in cotolette di agnello. Poiché egli ha grande potere e tanta fame.
Quando verrà il giorno che noi sottomessi attraverso una calma riflessione e grande
dedizione saremo maestri nell’arte del karate, ci ribelleremo e allora faremo piangere gli
occhi del bastardo»).
~*~

4º Beat It
Autore MICHAEL JACKSON, LP Thriller («Cattivo»), brano Beat It («Picchialo»),
Epic 1982, messaggio bifronte;
Backmasking: «I do believe it was Satan whose in me» («Credo fermamente che Satana sia in
me»).
~*~

Black Oak Arkansas
Autore Black Oak Arkansas, LP Raunch'n'Roll Live, brano When Electricity Came To
Arkansas («Quando l'elettricità arrivò nell'Arkansas»), Atlantic 1973, messaggio
rovesciato (bifronte);
Backmasking: «Satan... Satan... Satan... Satan... he is god, he is god, he is god...» («Satana...
Satana... Satana... Satana..., egli è dio, egli è dio, egli è dio...»)
Commento: è possibile sentire il cantante del gruppo Jim «Dandy» Mangrum urlare,
durante un concerto dal vivo, queste incomprensibili parole: «..Dog si eh, dog si eh, dog si
eh... natas... natas... natas... natas...», che, riprodotte al contrario, danno l'"ode a satana"
sopra menzionata
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
Revolution 9
Autore Beatles, LP The Beatles (detto anche «Album bianco»), brano Revolution 9
(«Rivoluzione 9»), Apple 1968, messaggio bifronte. Testo: «Number nine, number nine,
number nine...» («Numero nove, numero nove, numero nove...») ripetuto circa 12 volte
Backmasking: «Turn-me-on, dead man... turn-me-on dead man... » («Eccitami, uomo morto,
eccitami, uomo morto, eccitami, uomo morto»)
Commento: in un primo momento si pensava che l'«uomo morto» in questione fosse
Paul McCartney, che alcuni giornali scandalistici volevano morto in un incidente
stradale e sostituito da un sosia. Ma altri elementi come la famosa dichiarazione del 1966
di John Lennon alla stampa, secondo la quale il cristianesimo fosse moribondo, fanno
pensare che l"'uomo morto" in questione sia Gesù Cristo.
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
My Monkey
Autore Marilyn Manson, LP Portrait of an American Family («Ritratto di una famiglia
americana»), brano My Monkey («La mia scimmia»), Interscope 1994, messaggio
rovesciato
Backmasking: «It's an ass kiss» («Lui è un bacia-culi»)
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Satanic Debris
Autore MEPHISKAPHELES, LP God Bless Satan («Dio benedica Satana»), brano Satanic
Debris («Frammenti satanici»), Pass the Virgin 1994, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la
tua volontà, come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri
debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male».
Commento: la preghiera del Padre Nostro viene recitata al dritto in lingua italiana,
nonostante il gruppo sia statunitense. In sottofondo si sentono altre parole ad un
volume più basso che rovesciate danno la stessa preghiera. Trattasi evidentemente di una
pratica evocatoria di natura satanica.
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Madonna
Autore MADONNA, LP Like a Prayer Estended Remix («Come una preghiera versione
remiscelata ed estesa»), brano Act of Contrition («Atto di dolore»), Sire 1989, messaggio
rovesciato;
Backmasking: «It's not a prayer, your voice can't take me there» («Non è una preghiera, la tua
voce non può portarmi là»).
Commento: nella versione della canzone non remiscelata Like a Prayer il coro canta: «Just
like a prayer, your voice can take me there» («Proprio come una preghiera, la tua voce può
portarmi là»). In questa versione al contrario tutto ciò viene negato, ovviamente....
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Barcelona
Autore FREDDIE MERCURY-MONTSERRAT CABALLÉ, LP Barcelona, brano Ouverture
Piccante, Mercury 1987, messaggio rovesciato;
Backmasking: «I have a man, I have a man! A man of God, be true» («Ho un uomo, ho un
uomo! Un uomo di Dio com'è giusto che sia»)
Commento: tutti sanno che il vocal dei QUEEN era omosessuale. In questo messaggio
Mercury si riferisce certamente a Jim Hutton, il suo «compagno» fino alla morte
avvenuta per AIDS. È indubbio che questo "messaggio" istiga all'omosessualità,
inoltre, l'inserimento del nome di Dio, pronunciato al contrario, da al tutto un che di
blasfemo. Quando poi si pensa che l'"uomo di Dio" è un sodomita dichiarato e
sessualmente attivo, ogni dubbio al riguardo di chi sia il "dio" in questione, non può
che cadere... Molti sostengono che la frase esatta sia «I am a man» ("sono un uomo") e
non «I have a man» ("ho un uomo"). In effetti, nella track Fallen Priest ("Prete
decaduto"), Mercury canta: "I am a man of God" ("sono un uomo di Dio"), ma tutte le
persone di lingua madre inglese a cui abbiamo sottoposto questo messaggio hanno
confermato la nostra traduzione.
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Baby Im a Star
Autore PRINCE, LP Purple Rain («Pioggia violacea»), brano Baby I'm a Star («Piccola io
sono una stella»), Warner Bros 1984, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Like what the fuck do they know/ All their taste is in their mouth/ Really. What the
fuck do they know?/ Come on baby! Let’s go... crazy». La traduzione di questo testo è
particolarmente sconcia, ce ne scusiamo con voi, ma difficilmente potremmo rendere
l'idea di quanto realmente detto mediante tortuosi giri di parole. Questa è la traduzione:
«Che c----o sanno loro?/ Tutto il loro sapore è nella loro bocca/ Davvero. Che c----o
sanno loro?/ Dai piccolo! Andiamo... a perdere la testa!».
Per comprendere il messaggio vi è da ricordare che, in certi stati della confederazione
americana, i rapporti orali, come la sodomia, sono un reato contro la legge... e gli
omosessuali dichiaratamente promiscui, come il nostro... ne "soffrono"... ecco perché il
nostro si scaglia contro coloro i quali si sforzano (almeno a chiacchiere...) di inibire tali
pratiche.
Il messaggio in questione non è a carattere satanico. Ma, in mancanza di una categoria
specifica per il convincimento occulto sonoro a carattere osceno, abbiamo deciso di
"parcheggiarlo" qui...
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Child
Autore Jefferson Starship, LP Blows Against the Empire («Venti contro l’impero»), RCA
1970, brano A Child Is Coming («Un bambino sta arrivando»), messaggio bifronte;
Backmasking: «Son of Satan… Son of Satan… Son of Satan… Son of Satan…» = «Figlio di
Satana… Figlio di Satana… Figlio di Satana… Figlio di Satana…».
Commento: già al dritto si dice che questo bambino (l’Anticristo) «is coming to you» («sta
venendo per te»), che nascerà per garantire la libertà a tutti e che dopo il suo avvento
tutto sarà più luminoso... infatti uno dei tanti nomi di satana è "lucifero" che
letteralmente significa "portatore di luce"...
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Coal Chamber
Autore Coal Chamber, LP Chamber Music, («Musica da camera»), brano What's in your
mind? («Cosa c'è nella tua mente»?), Roadrunner 1999, messaggio rovesciato;
Backmasking: «No me importa qué yo pienso de dog/ No me importa qué yo pienso de Natas/ Los
dos existen no más [que] por los dos juntos/ Dog, Natas/ Hago lo que yo hago y no me importa de
nada/ Respeto, respeto» («Non mi importa quello che penso di Dog/ Non mi importa
quello che penso di Natas/ Entrambi esistono solo l'uno per l'altro/ Dog, Natas/ Faccio
quello che faccio e non mi importa di niente/ Rispetto, rispetto»).
Commento: è evidente che le parole «Dog» e «Natas» sono il rovesciamento di «God»
(«Dio») e «Satan» («Satana»). è interessante notare anche come la voce del messaggio
affermi che «entrambi (Dio e Satana) esistono solo l'uno per altro», dichiarazione di fede
dualista tipica di un certo satanismo in cui il demonio viene identificato come il lato
oscuro di Dio e dove l'uno non può esistere senza l'Altro.
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Stigmata Martyr
Autore Bauhaus, LP In the Flat Field («Nella zona piatta»), brano Stigmata Martyr («La
stigmata del martire»), A.D.A. 1980, messaggio rovesciato;
Backmasking: «In nomine Patris et Filii et Spirits Sancti. Amen».
Commento: la frase che accompagna il segno della croce appare anche al dritto, ma si
sente un'altra voce come in falsetto ripeterla al contrario. La ripetizione di questo segno
di consacrazione a rovescio è, coma abbiamo già detto parlando di messaggi simili, una
forma di evocazione satanica.
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Nomad
Autore SEPULTURA, LP Chaos A.D., brano Nomad («Nomade»), Roadrunner 1993,
messaggio bifronte - testo: «Nomad… nomad…. nomad… nomad»;
Backmasking: «Demon… demon… demon… demon...» = («Demone… demone… demone…
demone…»).
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Am I Evil
Autore Diamond Head, LP Lightning To The Nations («Fulmine sulle Nazioni»), brano
Am I Evil («Sono io il male»), 1983, messaggio bifronte - testo : «Am I evil, yes I am, am I
evil, I am man, yes I am, oh...» («Sono io il male, sì lo sono, sono il male, sono un uomo, sì lo sono,
oh…»).
Backmasking: «Oh… I am Satan, I am I am... oh... Yeah I'm it… I am satan, oh yeah I'm it»!
(«Oh… sono Satana, lo sono lo sono… oh… Si io lo sono… sono Satana, oh sì lo
sono»!)
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Motörhead
Autore MOTÖRHEAD, LP 1916, brano Nightmare/ The Dreamtime («Incubo/ Il tempo dei
sogni»), VTG/Epic 1991, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Hell, tell me about your miserable little lives. I do not subscribe to your superstitious
narrow minded, lives of paranoia. I, an animal like me, will always […] you will never […] in any
country in the world […] we will die» («Ca…o, parlatemi delle vostre miserabili piccole vite.
Non mi associo alle vostre superstiziose, meschine vite da paranoia. Io, un animale come
me, sempre […] voi non […] in ogni paese del mondo […] Noi moriremo»).
Commento: è chiaro che il messaggi si riferisce ai cristiani. I punti di sospensione tra
parantesi corrispondo a parole indecifrabili.
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Backstreet Boys
Autore BACKSTREET BOYS, CD Black and Blue («Nero e blu»), brano Everyone
(«Ciascuno»), Jive 2000, messaggio bifronte - testo: «Let's get stated» («Cominciamo»)
Backmasking: «They love Satan» («Essi amano Satana»).
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Ministry
Autore MINISTRY, CD Psalm 69 («Salmo 69»), brano Just One Fix («Solo una dose»), Sire
Records 1992, messaggio bifronte - testo : «Never trust a junkie» («Non confidare mai in
un drogato»).
Backmasking: «Christ is so stupid»! («Cristo è così stupido»!)
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Tourniquet
Autore MARILYN MANSON, CD Antichrist Superstar («Anticristo Superstar»), brano
Tourniquet («Laccio emostatico»), Interscope Records 1996, messaggio rovesciato;
Backmasking: «This is my lowest point to a vulnerability... this is my lowest point to a vulnerability»
(«Questo è il mio punto più basso di vulnerabilità... questo è il mio punto più basso di
vulnerabilità»).
Commento: questo messaggio sembra voler abbattere l'auto-difesa dell'ascoltatore.
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Cradle
Autore CRADLE OF FILTH, CD Bitter Suites to Succubi («Cortei amari al succube»), brano
Dinner at Deviant's Palace («Cena al palazzo dell'anormale»), Abracadaver 2001, messaggio
rovesciato;
Backmasking: «Our Father, who art in heaven, Hallowed be thy Name. Thy kingdom come. Thy
will be done, On earth as it is in heaven. Give us this day our daily bread. And forgive us our
trespasses, As we forgive those who trespass against us. And lead us not into temptation, But
deliver us from evil» («Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno.
Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. E rimetti a
noi i nostri debiti. come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non ci indurre in tentazione, ma
liberaci dal male»).
Commento: la preghiera del Padre Nostro a rovescio è evidentemente una pratica
evocatoria di natura satanica.
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Filter
Autore FILTER, LP The Amalgamut, brano The 4th («Il quarto»), Warner Bros. 2002,
messaggio rovesciato;
Backmasking: «Oh, what a hell of a place... hell of a place...» («Oh, che posto infernale... che
posto infernale...»).
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Matchstick Man
Autore OZZY OSBOURNE & TYPE 0 HEGATIVE, LP Private Parts («Parti private»), brano
Matchstick Man, Warner Bros. 1997, messaggio rovesciato;
Backmasking: «You in the sky, you whip this guy, you make men cry, you lie» («Tu nel cielo
[Ovviamente si riferise a Dio]., fustighi questo ragazzo, fai piangere gli uomini, Tu
menti»; ripetuto più volte)
Commento: questo pezzo è incluso nella colonna sonora del film Private Parts, girato ed
interpretato dall'ebreo Howard Stern, un noto conduttore di talk-show e e DJ americano,
messosi più volte in mostra per il suo atteggiamento ferocemente anticristiano.
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Down in the Park
Autore MARILYN MANSON, LP Antichrist Superstar («Anticristo Superstar»), brano Down
in the Park («Giù nel parco»), Interscope 1994, messaggio rovesciato;
Backmasking: «My grandpa is a fucking fag» («Mio nonno è un fottuto finocchio»)
Commento: in effetti, leggendo il libro autobiografico di Manson La mia lunga strada
dall'inferno (Sperling & Kupfer 1998), si scopre che il nonno del cantante aveva strane
tendenze sessuali.
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Live at Budokan
Autore CHEAP TRICK, LP Live at Budokan, brano Surrender («Arrenditi»), CBS 1979,
messaggio bifronte - testo: «The next one is the first song...»
Backmasking: «My servant is a musician» («Il mio servo è un musicista»)
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Sermon
Autore DROWNING POOL, LP Sinner, («Peccatore»), brano Sermon («Sermone»), Wind-up
2001, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Laidies and Gentlemen, tell me what you believe» = «Signore e signori, ditemi in
cosa credete».
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Do You Really Know
Autore TWIZTID, LP Freek Show, brano Do You Really Know? («Sai veramente»?), Wind-up
2001, messaggio rovesciato;
Backmasking: «This is for anyone who took the time to rewind, you understand what I'm sayin' it ain't
easy being a twisted serial killing juggalo, but me and Monoxide know that ya'll got love, and that's all
that matters» = «Questo (messaggio) è per chiunque si prenderà il tempo di ascoltarlo al
contrario, voi capite che ciò che sto dicendo è che non è facile essere un contorto serial
killer, ma io e Monossido sappiamo che ciò che vogliamo è l'amore, e questo è ciò che
importa»
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Carnival of Carnage
Autore INSANE CLOWN POSSE, LP Carnival of Carnage («Carnevale di carneficina»),
brano Echo Side, Polygram Records 1998, messaggio rovesciato;
Backmasking: «Carnival of carnage» = «Carnevale di carneficina».
COMMENTO: Sembrerebbe un semplice tentativo di convincimento occulto volto all'
"autopromozione" del disco. Tuttavia, il titolo ripetuto al contrario è troppo truculento
per catalogare questo messaggio subliminale fra gli "innocui"...
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Echo Side
Autore INSANE CLOWN POSSE, LP The Amazing Jeckel Brothers («Gli straordinari fratelli
Jeckel»), brano Echo Side («Il lato dell'eco»), Polygram Records 1999, messaggio
rovesciato;
Backmasking: «Fuck the devil, fuck that shit. We believe in life legit. You believe in what we say, why
you throw your soul away? Fuck the devil, fuck that shit. We believe in life legit. You believe in what we
say, why you throw your soul away»? = «Si fotta il diavolo, si fotta quella merda. Noi
crediamo nella vita vera. Voi credete in ciò che dite, perché buttate via la vostra anima?
Si fotta il diavolo, si fotta quella merda. Noi crediamo nella vita vera. Voi credete in ciò
che dite, perché buttate via la vostra anima»?
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House of Horrors
Autore INSANE CLOWN POSSE, LP The Great Milenko («Il grande Milenko»), brano House
of Horrors («La casa degli orrori»), Polygram Records 1997, messaggio rovesciato;
Backmasking: «I'll kill ya, I'm gonna» = «Sì, ti uccidero, lo farò».
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Justify
Autore MADONNA, CD The Immaculate Collection («La collezione immacolata»), brano
Justify My Love («Difendere il mio amore»), Sire Records 1990, messaggio bifronte - testo :
«Justify my love».
Backmasking: «I love Satan»! («Io amo Satana»!)
Commento: Madonna (al secolo, veronica ciccone), coerentemente col suo spirito
empio e blasfemo, ha intitolato questo CD utilizzando uno dei nomi della Beata Vergine
Maria (Immaculate Conception), e ha messo in bella vista la lettera «M» che normalmente
appare sulle immagini sacre della madre di Gesù.
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Twiztid
Autore TWIZTID, CD Freek Show, brano Do You Really Know?, Wind-Up 2001, messaggio
rovesciato;
Backmasking: «Damn».
Lo stesso messaggio isolato e rallentato
Commento: Prima del messaggio rovesciato - che è una bestemmia - si sente il
cantante del gruppo proferire le parole «good God» («buon Dio»).
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Nativity
Autore AA.VV., CD Nativity in Black. A Tribute to Black Sabbath («Natale in nero. Un
tributo ai Black Sabbath»), brano Nativity in Black, Sony Music 1994, messaggio
rovesciato;
Backmasking: «My name is Lucifer» («Mi chiamo Lucifero»).
Commento: questo messaggio, posto all'inizio del brano, allude ripete una frase
contenuta nel testo, una presentazione del diavolo. Il pezzo è suonato dagli UGLY KID
JOE, ma la voce del backmasking sembra proprio quella di Ozzy Osbourne. Sulla cover di
questa antologia figura l'Anticristo in braccio alla madre, entrambi contorniati da scritte
realizzate facendo uso di alfabeti magici.
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Ripper
Autore JUDAS PRIEST, CD Stained Class, brano The Ripper («Lo squartatore»), CBS 1978,
messaggio bifronte - testo: «A gas lamp» («Una lampada a gas»);
Backmasking: «I'm Satan» («Io sono Satana»).
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Sezione Quarta:
messaggi subliminali che istigano al male che non può avere rimedio: il suicidio
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Suicide Solution
Autore OZZY OSBOURNE, LP Blizzard of Ozz («La bufera di Ozz»), brano Suicide Solution
(«La soluzione suicida»), Jet 1980, messaggio preconscio – testo: «Ah no people… you really
know where’s it… you got it… why try, why try? Get the gun and try it! shoot, shoot, shoot, shoot…»
(«Ah nessuno… tu sai dov’è veramente… prendila… perché provare, perché provare?
Prendi la pistola e prova! Spara, spara, spara, spara…»).
Commento: il messaggio preconscio è una frase sussurrata a bassa voce o nascosta tra le
note musicali in modo da essere quasi impercettibile.
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Lobotomy
Autore SEPULTURA, LP Beneath the Remains, («Al di sotto dei resti»), brano Lobotomy,
Roadracer 1989, messaggio bifronte – testo: «Brain, killing brain» («La mente, uccidendo
la mente»);
Backmasking: «Help killing you»! («Aiuta uccidendoti»).
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Judas Priest
Autore Judas Priest, LP Stained Class («Classe disonorata»), brano Beyond the Realms of
Death («Oltre i regni della morte»), CBS 1978, messaggio bifronte;
Backmasking: «I took my life» («Mi sono tolto la vita»).
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Aerosmith
Autore AEROSMITH, LP Rocks («Rocce»), brano Rats in the Cellar? («Topi in cantina»),
Sony 1976, messaggio bifronte - testo: «New York city Blues» («New York città del blues»);
Backmasking: «Suicide is for you» = «Il suicidio è per te».
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BIBLIOGRAFIA
Nella redazione di questo studio, ci si è serviti dell’ausilio di alcuni testi. Ecco di seguito
riportate le fonti di studio:
Investigare le scritture (Nuovo e Antico Testamento), La Casa della Bibbia,
Coordinatori: John F. Wallford e Roy B. Zuck
Innalzando Lui, Edizioni PDG, Ron Kenoly e Dick Bernal
Il ministerio del salmista, Koinonia, Tom Inglis
Studio sulla “musica nella chiesa” della scuola biblica CEIAM
Articoli sulla Musicoterapica tratti dai siti internet:
http://www.musicoterapia.it/
http://www.maurouberti.it/musicoterapia.html
Siti internet sui messaggi subliminali:
http://digilander.libero.it/subliminale/Antonio.html
http://www.subliminale.it
Vi sarebbe anche altro materiale on-line, ma sinceramente, non riesco più a trovarne le
fonti!
Con la speranza che questo scritto vi sia di aiuto ed edificazione, vi saluto benedicendovi
nel nome del nostro unico Signore e Salvatore Gesù Cristo, al quale va tutta la gloria,
l’onore e la nostra lode sempre!
Emanuel Rizzo