L`università telematica per i docenti della scuola: l`esperienza

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L`università telematica per i docenti della scuola: l`esperienza
L’università telematica per i docenti della scuola: l’esperienza della IUL- Italian University Line
Prof. Giorgio Federici
Presidente della IUL
La IUL – Italian University Line rappresenta una esperienza originale nell’ambito dell’offerta
formativa telematica per i docenti della scuola. Vengono evidenziate le peculiarità dell’utenza e
della metodologia didattica che propongono la IUL come una Lifelong Learning University, nella
prospettiva dell’apprendimento permanente delineata dalla nuova legge sul lavoro.
L’Italian University Line è un’università telematica riconosciuta dal MIUR con D.M. 2/12/2005,
autorizzata a istituire corsi universitari a distanza (laurea e laurea magistrale, master di I e II livello,
corsi di perfezionamento e di aggiornamento). L’Ateneo è partecipato da INDIRE e da sette
università italiane (Catania, Chieti–UNIDAV, Firenze, Macerata, Milano-Bicocca, Palermo, RomaLUMSA). Nato per dare ai docenti in servizio non laureati un titolo accademico, ha oggi come
missione caratterizzante la formazione continua del personale in servizio nella scuola.
Fino all’a.a. 2011/2012 l’attività della IUL ha puntato alla sperimentazione di un modello didattico
mirato alle esigenze degli insegnanti, in termini di tematiche trattate, coerenti con le
problematiche del fare scuola quotidiano. La formazione e-learning ha inoltre effettivamente
consentito di offrire corsi di qualità a costi ridotti e con una gestione dei tempi della didattica
corrispondenti alle esigenze delle persone.
I buoni risultati ottenuti consentono oggi di passare a una più ampia fruizione dell’offerta
didattica.
La cautela della sperimentazione è stata suggerita anche dalla necessità di verificare sul campo la
qualità e l’utilità, per il personale della scuola, dell’insegnamento telematico. Le università
telematiche, istituite per la necessità di una indispensabile innovazione attraverso le metodologie
e-learning dell’università italiana, hanno invece puntato prevalentemente a una utenza
indifferenziata e con risultati discussi in termini di qualità.
La missione e l’offerta formativa
La IUL vuole essere l'Università online per la scuola che cambia. Si rivolge in via prioritaria ai
docenti della scuola italiana e a tutti coloro che intendano lavorare con e per la scuola. È questo
un carattere identificativo che distingue la IUL dalle altre università: l’utenza IUL è specifica, il ché
consente di tarare effettivamente il modello didattico alle sue reali necessità. Si tratta di una
utenza adulta, colta, che lavora già nella scuola, ed è per questo particolarmente motivata e
motivante.
La IUL viene scelta non come via “facile” per arrivare alla laurea o per conseguire un titolo post
lauream; essa infatti richiede impegno per ottenere un effettivo guadagno formativo.
Alla IUL infine si iscrive anche una percentuale significativa, sia pure minoritaria, di non insegnanti
comunque interessati al mondo della scuola o dell’educazione in genere, motivati a lavorare su
aspetti pedagogici collegati alle tecnologie digitali.
Il Corso di laurea attivo è quello triennale in “Metodi e tecniche delle interazioni educative”
(Classe L-19) che permette il conseguimento del titolo accademico a docenti che ne sono privi.
Le
testimonianze
delle
laureate
della
Italian
University
Line
nell’a.a.
2011/2012
(http://www.iuline.it/ambiente/index.php?pag=info_iul_det&cms_id=56&id_corso=6&f_1=6&f_2=6_12&f_
3=12_12_56) e dei corsisti che ormai hanno con successo portato a termine il percorso formativo
(http://formare.erickson.it/wordpress/it/2009/%E2%80%9Cdivenuti%E2%80%9D-digitali-voci-dallablogoclasse-della-italian-university-line/) evidenziano come gli insegnamenti del corso sono
effettivamente collegati alla loro pratica didattica in classe, con spendibilità immediata e
contestuale delle conoscenze che si sviluppano.
Per quanto riguarda i corsi di perfezionamento, sono stati attivati o sono in fase di attivazione
numerosi nuovi corsi contraddistinti in generale dall’innovazione digitale nella didattica. Tra questi
i corsi di perfezionamento: Didattica Digitale, Lingue nella rete, L’insegnamento e l’apprendimento
della matematica di base, La promozione delle competenze in matematica, E-portfolio per la
professione docente, La valutazione dei risultati, Dalla topografia alla geomatica.
Il corpo docente, costituito dai professori delle università socie e dai ricercatori INDIRE, si estende
a docenti di altre università e a professionisti di particolare esperienza. Da segnalare la presenza
significativa di docenti ed esperti internazionali che partecipano ai percorsi di formazione (ad
esempio i corsi di perfezionamento in Didattica digitale e Lingue nella rete).
Inoltre, le università socie mettono a disposizione le proprie sedi per lo svolgimento in presenza
degli esami di profitto e delle tesi finali del CdL, dei Master e dei Corsi di Perfezionamento. Gli
allievi possono così sostenere gli esami presso le sedi più vicine alla propria residenza, riducendo i
costi degli spostamenti.
La IUL è infine aperta alla collaborazione con università non socie in una logica di integrazione di
sistema. In questa ottica potranno essere realizzati corsi di studio inter-ateneo in una prospettiva
di ottimizzazione delle risorse e di miglioramento della qualità complessiva della formazione del
personale della scuola.
Il Modello didattico
La IUL si configura come un ambiente di formazione centrato sul coinvolgimento di tutti gli attori
(docenti, docenti/tutor, studenti, segreteria, ex allievi, attori esterni) nei processi di generazione
della conoscenza.
Gli strumenti che costituiscono l’ambiente online sono finalizzati a sostenere questi processi, dove
la ricerca è considerata un metodo di studio/strategia formativa.
In questo habitat formativo e comunicativo è quindi possibile seguire e curare gli aspetti
amministrativi, fruire del materiale didattico, comunicare con le varie figure che animano la IUL
(docenti, amministrativi, tecnici, etc.), accedere ad ambienti con cui appropriarsi dei contenuti e
crearne di nuovi, secondo esigenze personalizzate.
Il tutto finalizzato a rafforzare lo spirito di una comunità scientifica che si basa sulla collaborazione,
la condivisione e la creatività collettiva e individuale. Una visione dei saperi che si configura, fin
dalla fase formativa, come una costante e continua modalità di vivere la propria professionalità.
Integrazione fra la formazione in servizio e la formazione universitaria per la scuola
La domanda di formazione e di aggiornamento continuo ha un interesse sempre maggiore nella
scuola. Le ICT hanno innescato un processo di sola andata che richiede un puntuale e continuo
ripensamento del fare didattica con nuove modalità e strategie. Il MIUR, attraverso INDIRE, ha
attivato significativi progetti per accompagnare il personale docente in questo delicato processo di
innovazione (Scuola digitale: LIM, Classi 2.0, Editoria Digitale). L’esperienza pluriennale di INDIRE è
fondamentale per rispondere alle esigenze concrete dei docenti ed aiutarli a progettare nuovi
ambienti di formazione e scenari didattici innovativi.
A questa formazione, che già ha coinvolto e coinvolge migliaia di insegnanti, va collegata una
formazione universitaria di qualità, integrata con la formazione MIUR e con la pratica quotidiana
nella scuola, che riconosca le competenze maturate nell’innovazione didattica sviluppata in classe
e la certifichi con un titolo universitario.
La IUL si propone di realizzare tale integrazione, grazie alla possibilità di utilizzare le competenze
del suo corpo docente e l’esperienza maturata in questi anni di avvio con la collaborazione di
docenti delle università socie.
In particolare l’integrazione vale per i master e i corsi di perfezionamento, che, grazie alla
numerosità dei soci e degli esperti, permettono di offrire un catalogo di apprendimento
permanente unico nelle università italiane.
Questo modello formativo di integrazione fra formazione in servizio e formazione universitaria,
non comune nel panorama delle nostre università, telematiche e non, facilita lo sviluppo della
carriera professionale del docente.
Formazione a distanza e nuove norme sull’apprendimento permanente
L’offerta formativa della IUL si inserisce pienamente nella nuova legislazione italiana
sull’apprendimento permanente. La riforma del mercato del lavoro infatti, da poco divenuta legge,
ha introdotto una disciplina organica della formazione permanente che vede al centro le
Università. Se ne è occupato un recente convegno promosso dalla RUIAP, Rete Universitaria per
l’Apprendimento Permanente (www.ruiap.it). Il Convegno ha avuto luogo a pochissimi giorni
dall’approvazione definitiva della Camera dei Deputati del disegno di legge di riforma del mercato
del lavoro, divenuto Legge della Repubblica il 27/6/12. Il provvedimento contiene, infatti, una
parte che disciplina in modo organico in Italia l’apprendimento permanente e i processi di
certificazione delle competenze delle persone, individuando al suo interno un ruolo rilevante per
le Università, in analogia a quanto accade in molti altri Paesi Europei e in attuazione di quanto
l’Unione Europea ha chiesto da tempo con diverse disposizioni e risoluzioni.
Si tratta di un ambito d’intervento che costituisce una sfida per le Università italiane, da tempo
chiamate a fare i conti con una utenza adulta, che ha esigenze, interessi e problemi molto diversi
da quella tradizionale, peraltro in calo per ragioni demografiche e di crisi dei sistemi di
insegnamento superiore. Una utenza che costituisce non solo una nuova linfa per gli Atenei, ma
anche una sollecitazione forte a innovare i servizi di orientamento e di placement e ad articolare la
didattica centrandola sui risultati degli apprendimenti, sugli allievi e non sui professori, anche
avvalendosi in modo adeguato delle nuove tecnologie.
Un altro elemento molto importante della nuova legge è l’equiparazione della formazione in
presenza a quella a distanza come strumenti entrambi da rendere disponibili a chi lavora e non
può frequentare una formazione in aula. È evidente che solo attraverso gli strumenti telematici
sarà possibile raggiungere questi obiettivi.
Le nuove norme ripropongono con forza il problema della qualità dei corsi telematici che è un
punto essenziale di come si sono sviluppate le università telematiche in Italia, in particolare per i
corsi di apprendimento permanente. Ad esempio, da una analisi dei master di primo livello degli
ultimi anni accademici (http://www.ruiap.it/docs/let2012/2012-07-03Federici.pdf) si evidenzia
come negli ultimi anni circa il 40% degli iscritti (su un totale di ca. 35.000 in Italia) appartiene alle
università telematiche e ha frequentato corsi con anche 2.000 iscritti a una singola edizione.
Questi master “telematici” hanno come utenti prevalenti gli insegnanti della scuola che cercano di
rafforzare il curriculum per aumentare il loro punteggio nelle graduatorie valide per concorsi e
trasferimenti. Con guadagni formativi non eccelsi, a giudicare dalle numerose testimonianze degli
allievi che hanno conseguito questi titoli.
La speranza è che l’ANVUR, Agenzia Nazionale per la Valutazione del sistema universitario,
intervenga anche in questa materia, a garanzia degli utenti e della sana competizione fra le
università.
Lo sforzo della IUL è quello di distinguersi da queste esperienze offrendo un catalogo di corsi di
apprendimento permanente di qualità, che consenta un reale guadagno formativo e un contributo
positivo al lavoro degli insegnanti.
Conclusioni
I primi cinque anni di vita della IUL hanno consentito di mettere a punto un modello formativo
dedicato specificatamente al personale della scuola.
La sostanziale omogeneità dell’utenza consente di predisporre contenuti e metodologie di
formazione a distanza specifici, in modo da collegare l’attività formativa alla pratica scolastica dei
corsisti, che possono rapidamente utilizzare il guadagno formativo nel loro lavoro in classe.
Seguendo le indicazioni della recente legislazione sull’apprendimento permanente, l’offerta
formativa IUL consente di capitalizzare gli apprendimenti acquisiti durante l’attività lavorativa o
comunque acquisiti, valorizzando, ad esempio, tutta l’attività di sperimentazione ed innovazione
realizzata negli ultimi anni nei progetti coordinati da INDIRE.
Per queste specificità la IUL può essere considerata un primo esempio di lifelong learning
university in Italia, nella prospettiva delineata dalla recente legislazione sull’apprendimento
permanente.
Sitografia
- AA.VV., 2009. “Divenuti” digitali: voci dalla blogoclasse della Italian University Line
(http://formare.erickson.it/wordpress/it/2009/%E2%80%9Cdivenuti%E2%80%9D-digitali-voci-dallablogoclasse-della-italian-university-line/)
-
Federici G., 2012. “La dimensione sociale dell’università: l’apprendimento permanente”
(http://www.ruiap.it/docs/let2012/2012-07-03Federici.pdf)
-
Formiconi, A., 2009. “La blogoclasse come comunità di pratica…intergenerazionale”
(http://formare.erickson.it/wordpress/it/2009/la-blogoclasse-come-comunita-di-pratica%E2%80%A6intergenerazionale/)
-
Formiconi A.,2010. “Metodo per lo studio delle dinamiche di rete di una blogoclasse”
(http://formare.erickson.it/wordpress/it/2010/metodo-per-lo-studio-delle-dinamiche-di-rete-di-unablogoclasse/)
- www.iuline.it
- www.ruiap.it