Lista nera dei preti pedofiLi - Partito della Rifondazione Comunista
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Lista nera dei preti pedofiLi - Partito della Rifondazione Comunista
16 AURORA – n. 19 – Anno III – maggio 2010 Lista nera dei preti pedofili Lo chiede l’80% degli svizzeri di Roberto Galtieri B ruxelles – Ormai il tappo è saltato. Non passa giorno senza che emerga un nuovo schifo che coinvolge un prelato cattolico in fatti di pedofilia, recenti o passati. In ogni paese europeo, nelle americhe. La denuncia ormai si allarga non solo ai fatti di pedofilia, ma anche all’omertà del Vaticano e della sua struttura ecclesiale mafiosa a coprire chi di tali crimini si è macchiato. Tutti i livelli della monarchia vaticana sono coinvolti per coprire, non denunciare, sopire, cancellare. Il New York Times ha denunciato gravi fatti di pedofilia tacitati dalla curia e mostrato lettere inequivocabili in tale senso. L’inchiesta di un paio di anni fa di testimonianze visive boicottate in mille modi non era che la cima di un iceberg. È di pochi giorni fa la notizia per la quale il Cardinal Dario Castrillon – ex presidente dell’episcopato Latino-Americano negli anni in cui Wojtyla smantellava la teologia della liberazione, poi dal 1996 al 2006 Prefetto della Congregazione per il Clero, ed il primo prelato a recitare a Loreto la messa in latino, quando Raztinger reintrodusse questa possibilità; insomma un altissimoo prelato molto fedele – ha affermato che fu lo stesso Wojtyla a dargli il via libera per una lettera di sostegno ad un vescovo francese di Bayeaux – Pierre Pican – il quale si era rifiutato di denunciare alla magistratura il prete pedofilo René Bissey (condannato in seguita dal tribunale francese a 18 anni di reclusione). Questo il testo della lettera autorizzata da Wojtyla: “Lei ha agito bene, mi rallegro dei avere un confratello nell’episcopato che, agli occhi della storia e di tutti i vescovi del mondo, avrà preferito la prigione piuttosto che denunciare un prete della sua diocesi”. Il vescovo in questione è stato condannato a 3 mesi con la condizionale; e il precedente monarca Vaticano polacco autorizzò il testo della lettera chiedendo che fosse inviato a tutti i vescovi Questo articolo si può commentare sul blog di AURORA all’indirizzo: http://aurorainrete.org/wp/1916 del mondo per indicare la linea di comportamento dei cattolici sui preti pedofili: l’omertà. Chissà che non si ravvisi in questo dato un reato penale relativo alla copertura di un reato. Vedremo. Comunque questo fatto dimostra, anche i tempi storicamente recenti, quanto anche il precedente papato, e non solo quello di Ratzinger sapevano e coprivano. Certo è che lo scandalo continua ad essere enorme, alimentato anche dalle paranioche dichiarazioni omofobiche del cardinal Bertone. La reazione è molto forte e varia da Paese a Paese. In Svizzera, per esempio, secondo il sondaggio della Demoscope, commissionato dai settimanali “il Caffè” e “Sonntagsblick”, in merito alle misure da adottare per far cessare gli abusi sessuali dei sacerdoti sui minori, l’80% dei cittadini svizzeri è favorevole alla creazione di una lista nera, pubblica, dei preti colpevoli. Lo stesso propone la SNAP (Survivors Network of those Abused be Priests che significa Rete dei Sopravvissuti agli Abusi Sessuali da parte dei preti - http://www.snapnetwork.org/): una lista on line di tutti i preti pedofili. Lo scandalo dovrebbe interpellare tutte le coscienze sinceramente libere eppure, soprattutto nel nostro Paese, c’è ancora una difesa maniacale, al limite dalla psicopatologia di massa, dell’organizzazione della chiesa cattolica. Un solo esempio: nel nord Italia un imprenditore (dichiaratosi berlusconiano) ha donato 10,000 euro al Comune del suo paesino affinché fossero garantiti i pasti a tutti i bambini della scuola del paese. Alcuni di questi, infatti, non ricevevano il pasto poiché i genitori non pagavano, o non potevano pagare, la retta del pasto. Il benefattore è stato dileggiato dal sindaco oltre che dalle mamme paganti la retta. Il prete del posto, o un suo superiore della diocesi o della regione si è indignato delle proteste contro il beneffatore? No. Evidentemente l’interesse dei preti verso i bambini è di altro tipo che non della difesa del loro diritto al cibo! Tutti costoro dovrebbero piuttosto seguire alla lettera l’indicazione del loro vangelo: “Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato in mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo, è meglio per te entrare nella vita zoppo, che essere gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, càvalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue”. (Mc. 9, 37-47)