BAMBINO GESÙ: DAI CRICETI AI CONIGLI, IMPENNATA DI

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BAMBINO GESÙ: DAI CRICETI AI CONIGLI, IMPENNATA DI
COMUNICATO STAMPA del 3 aprile 2013
BAMBINO GESÙ: DAI CRICETI AI CONIGLI, IMPENNATA DI
ALLERGIE DA RODITORE. E SPUNTANO ANCHE GLI ANIMALI
TRENDY
La curiosità: quando l'animale è allergico all'uomo
Non è di stagione e può tormentare tutto l'anno: è l'allergia al pelo degli animali - in pole position i
gatti - che interessa almeno il 10% dei bambini. "Il responsabile di questo tipo di reazioni allergiche
in realtà non è il pelo, ma una proteina, l'albumina, che si trova nella saliva, nelle ghiandole
sebacee e nel sudore – spiega Alessandro Giovanni Fiocchi, responsabile di Allergologia
dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Questo allergene viene poi sparso sulla pelliccia
quando cani e gatti si leccano per lavarsi".
Trattandosi di una molecola molto piccola e volatile (90 antigeni su 100 volano) è molto più
dannosa di quanto la sua concentrazione non indichi: dal mantello dell'animale si diffonde
facilmente nell'aria attaccandosi al corpo e ai vestiti delle persone e rimanendo negli ambienti
domestici anche per lungo tempo con grande difficoltà di eliminazione.
E in fatto di allergie al pelo animale una new entry degli ultimi anni è quella ai roditori, o meglio ai
cosiddetti nuovi animali domestici: criceti, cavie e conigli nani. "Da quando sono diventati
animaletti da compagnia, sempre più diffusi in casa - prosegue Fiocchi -, tra bambini e ragazzi si è
registrata un'ascesa delle reazioni allergiche. Questo trend in crescita si rileva a livello nazionale e
anche tra i piccoli pazienti del Bambino Gesù: circa 3 su 100 manifestano questo tipo di allergia.
Non solo: come indicano le ultime segnalazioni giunte dalla Francia, a provocare fastidiose
reazioni, prima tra tutte l'orticaria da contatto, sono anche gli animali ‘alla moda' come i furetti".
L'albumina contenuta nella saliva degli animali domestici ha una struttura analoga all'albumina
bovina, pertanto i bambini allergici al gatto e al cane spesso sono allergici anche al latte.
Viceversa (e questo si rileva soprattutto negli adolescenti) i ragazzi allergici al latte e alla carne
bovina presentano un rischio altissimo di sviluppare l'allergia ai felini.
Che siano provocate da gatti e cani (in particolare a Fido è allergico circa l'8% dei bambini), da
roditori "casalinghi" o da animali trendy, le reazioni allergiche possono manifestarsi sottoforma
di rinite, congiuntivite, orticaria, dermatite da contatto. Ma il sintomo principale è l'asma: le
particelle allergizzanti attaccano i piccoli bronchi che si chiudono; l'ossigeno in circolazione si
riduce e si genera una condizione di ipossia. La reazione asmatica provocata da questo particolare
allergene è spesso difficile da riconoscere perché non dà tosse ne' la tradizionale percezione di
mancanza di fiato.
Atteso che il trattamento più efficace - ma di complessa realizzazione - sarebbe evitare il contatto
con la fonte del problema, le terapie per la cura dei sintomi sono comuni a quelle adottate per
altri tipi di allergia: in caso di rinite acuta si ricorre agli antistaminici e al cortisone spray; per le
manifestazioni asmatiche si può intervenire con cicli di corticosteroidi; per la congiuntivite si
utilizzano colliri antistaminici o pomate cortisoniche.
Per una azione di prevenzione si ricorre ai vaccini che possono essere somministrati sia per via
sottocutanea che sublinguale. L'iter di desensibilizzazione specifica è piuttosto lungo - dura circa 3
anni – ma risulta particolarmente efficace contro gli attacchi dell'allergene.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - IRCCS
Ufficio stampa e social media
Responsabile: Alessandro Iapino
Servizio Relazioni esterne, Comunicazione e Marketing
web: http://www.ospedalebambinogesu.it
Piazza Sant'Onofrio, 4 - 00165 Roma
Tel. +39 06 6859 2612
Fax +39 06 6859 3825
Mobile +39 335 7900456
mail: [email protected]
Infine una curiosità: anche i migliori amici dell'uomo, i cani, possono sviluppare dermatite da
contatto. La cosa singolare è che in alcuni casi è stato dimostrato che a scatenare la fastidiosa
reazione allergica è stato uno specifico tipo di pelo: quello dell'uomo.
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