Untitled - Produzioni dal Basso

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Untitled - Produzioni dal Basso
Alex Munzone
La Vomitostoria
Piccole prove sistemiche di come a volte la storia
e costruita piu da convenzioni acquisite che da fatti
Piccole storie d’invenzioni e scoperte
La radio non è di Guglielmo
“Guglielmo Marconi ha annunciato stasera la più meravigliosa
conquista scientifica dei tempi moderni”. - New York Times,
15 dicembre 1901.
Questa è la notizia che, nella prima pagina del New York
Times del 15 Dicembre 1901, Attesta senza alcuna riserva e
in tono entusiastico l’impresa dell’Italiano Guglielmo
Marconi. Il fisico e inventore, nato nel 1874 a Bologna,
svolge già da molti anni con enorme successo un lavoro di
ricerca, principalmente incentrata sugli impulsi elettrici e
sulla trasmissione radio. La sua attività, i suoi progetti,
sviluppati essenzialmente tra l’Inghilterra e l’Irlanda, hanno
un percorso di realizzazione suddiviso in diverse tappe
storiche che ne evidenziano il perfezionamento ed i
passaggi più importanti. Il 12 Dicembre del 1901 era
riuscito a realizzare una delle imprese più clamorose che
avrebbe portato l’umanità ad un radicale cambiamento delle
modalità di comunicazione.
Nel Novembre dello stesso anno installa a Poldhu,
in Cornovaglia un grande trasmettitore che possiede un
apparato in pertica, che svolge le funzioni d’antenna, di
circa 130 metri congiunto da 60 fili tesi che collegano due
assetti a torre di 49 metri e distanti circa 60. Si imbarca con
i suoi due assistenti in direzione St. John’s sull’isola di
Terranova. Arrivato ed avendo calcolato preventivamente
la distanza di circa 3.000 chilometri tra i due luoghi, il 12
Dicembre dal Canada invia il primo segnale transoceanico
trasmettendo all’antenna installata in Inghilterra i tre
punti che nel codice Morse indicano la lettera S. Ma come
descritto il successo di Marconi è il risultato di un processo
a tappe che ha il suo punto focale in un giorno del 1894, un
momento, un attimo cristallizzato nel tempo, quando
stropicciandosi gli occhi sfogliò l’ultima pagina di un testo
dal titolo illuminante: “Invenzioni, Ricerche e Scritture”.
Trasposti i punti focali del libro, cominciò a sviluppare un
apparato di Hertz per la comunicazione.
La base del progetto prevedeva una trasmittente per
suonare il campanello in un ricevitore, sostituendo il dipolo
di Hertz con un filo verticale inserito e collegato ad una
lastra leggera di metallo e con il terminale opposto, creò
una messa a terra. Dalla parte del ricevitore sostituì lo
spinterometro con un assemblatore, un coesore di polvere
di metallo. Entro il 1895 riuscì ad emettere dei segnali radio
per circa un miglio.
Il Brevetto che Marconi depositò all’identificativo United
States Patent 586,193, United States Patent and Trademark Office,
presentava, per l’aggiornamento del 13 luglio 1897,
l’inclusione di un sistema a due-circuiti per la trasmissione e
ricezione di "onde Hertz", il generatore del segnale si
avviava attraverso un’antenna con due piastre, una aerea e
l’altra a terra, i segnali indotti nel circuito generavano una
scarica attraverso uno spinterometro, producendo
oscillazioni.
Il ricevitore era invece costituito da un circuito
d’antenna, una piastra aerea, una piastra a terra e un
coesore. Bene, adesso conosciamo cronologicamente e
storicamente, la sequenza dei fatti che portò l’inventore
Bolognese al concepimento della radio e della struttura ad
impulsi che congegnò per il trasporto delle onde da un
sistema all’altro.
Ma sorge un piccolo dilemma e sono certo che Marconi
sapesse a cosa sto riferendomi, visto il fatto che quel libro
dal titolo illuminante “Invenzioni, Ricerche e Scritture” che
gli diede l’idea per la creazione del radio apparato, l’aveva
letto talmente bene da realizzarne in progetto ogni
passaggio esplicitato tra le righe.
L’unica grana è che quel testo non era il suo, ma di un
autore di origini serbe naturalizzato statunitense che l’aveva
pubblicato proprio in quell’anno e che aveva già
ampiamente dimostrato (almeno 2 anni prima dalla
pubblicazione) la fondatezza della propria ricerca
spasmodica e radicale. Il suo nome era Nicola Tesla.
Per comprendere in modo selettivo ed approfondito il
percorso che portò a tale conseguenza è certamente utile
conosce le basi e le sfaccettature storiche che delinearono
l’effettivo sviluppo della radio. Brevemente, nella volontà di
far maggior chiarezza nella modalità più efficace e definita,
elencherò i passaggi principali e determinanti, sotto forma
di schema intuitivo, che portarono all’acquisizione della
coscienza scientifica in merito alle dinamiche della scoperta
delle onde radio e della loro applicabilità.
Le origini:
1820: Hans Christian Ørsted, scopre la relazione tra
l'elettricità ed il magnetismo.
1831: Michael Faraday inizia una serie di esperimenti nella
quale scopre l'induzione elettromagnetica.
1861 - 1865: James Clerk Maxwell effettua diversi
esperimenti con le onde elettromagnetiche.
1872: pubblicazione del Brevetto 129.971 dell'americano
di Mahlon Loomis.
1873: Dagli esperimenti di Maxwell, che per primo
descrisse la base teorica della propagazione delle onde
elettromagnetiche presso la Società Reale, emerse la Teoria
Dinamica del Campo Elettromagnetico.
1875: Thomas Edison annuncia alla stampa, che, mentre
sperimentava con il telegrafo, aveva notato un fenomeno
che da lui chiamato "forza eterica".
1878: David Edward Hughes fu il primo ricercatore ad
emettere e ricevere onde radio.
1884: Temistocle Calzecchi
Onesti a Fermo in Italia inventa un tubo riempito con
limatura di ferro, chiamato "coesore".
1884 - 1886: il francese Edouard Branly costruisce una
versione migliorata del coesore.
1886 - 1888: Heinrich Rudolf Hertz convalida la teoria di
Maxwell attraverso un esperimento.
1893 - 1894: Roberto de Landell Moura, un prete
brasiliano e scienziato, condusse degli analoghi esperimenti
sulla trasmissione radio.
L’evoluzione:
1893: A St. Louis, Missouri, Nikola Tesla diede una
dimostrazione pubblica di comunicazione radio "senza fili."
Indirizzando testi al Franklin Institute in Filadelfia e
all'Associazione Luce Elettrica e Nazionale, descrisse in
dettaglio i principi della comunicazione radio utilizzando gli
elementi che in futuro sarebbero stati incorporati nei
moderni sistemi radio, prima dell'invenzione delle valvole a
vuoto.
1894: Il fisico britannico Sir Lodge Oliver dimostrò di
poter ricevere segnali in codice Morse attraverso radio
onde.
1894: Il fisico russo Aleksandr Stepanovič Popov costruì
un coesore.
1895: Tesla ricevette segnali dalle trasmissioni dal suo
laboratorio da New York a West Point su una distanza di
80 km.
1895: Popov emise radio onde tra diversi edifici
dell'università a San Pietroburgo, senza fare alcuna
domanda per un brevetto.
1895: Popov, attraverso l'uso del suo "coesore" dimostra
pubblicamente di aver ricevuto onde radio presso la Società
di Fisica e Chimica russa.
1895: Marconi ricevette una comunicazione tramite un
telegrafo senza fili, ma senza inviare alcun segnale vocale.
1896: Marconi registra un brevetto britannico per
l'invenzione della radio "Brevetto n° 12039 - Miglioramenti
nell'Emettere Impulsi Elettrici e Segnali in Apparato allegato".
Formalmente è il primo brevetto ufficiale di invenzione
della radio, sebbene Marconi abbia utilizzato diverse
tecniche realizzate da altri sperimentatori, ed assomigliasse a
dispositivi realizzati da altri inventori, compreso Popov.
Schema sperimentale di un apparato di Hertz.
1897: Marconi costruisce in Inghilterra la prima stazione di
radio sull'Isola di Wight.
1897: Negli Stati Uniti Tesla fece la domanda per due
brevetti chiave, ma vennero pubblicati, solo nei primi anni
del Novecento.
1900: Reginald Fessenden produsse una trasmissione
debole di voce via etere.
1901: Marconi rivendica di avere ricevuto, presso San
Giovanni di Terranova, un radio segnale
emesso in Cornovaglia, Regno Unito, ma tale risultato è
controverso, un caso che è ancora in discussione ai giorni
nostri.
US645576 - Uno dei primi trasmettitori di Tesla.
Come evidenziato, Tesla già nel 1893 diede a St. Louis in
Missouri una pubblica dimostrazione dell’interconnessione
radio senza l’ausilio dei fili. Ma esiste qualcosa di ancor più
interessante; Tesla depositò alcuni brevetti relativi alla
produzione di correnti a radiofrequenza già nel 1891.
In uno di questi, esattamente nel “metodo di azionare lampade
ad arco”, l’inventore descrive un alternatore che generava
corrente a frequenza di circa 10.000 cicli al secondo
riuscendo a toglierne definitivamente il suono, utilizzando
delle frequenze di molto oltre la percezione dell’udito
umano1. Trasferitosi a New York nel 1891 fonda un
laboratorio per la ricerca, dove riesce a cablare diversi
apparati con velocità di 15.000 | 18.000 cicli al secondo.
Nel 1892, in una verve creativa e immaginaria prodigiosa,
presenta prima dell’istituzione dei tecnici ingegneri elettrici
di Londra, i propri progetti affermando con estremo pathos
la possibilità che i segnali Intelligenti possono essere
trasmessi senza fili. Nella famosa dimostrazione già citata
del 1893 al Franklin Institute di Filadelfia di St. Louis, Tesla
presenta in un’ampia lettura la molteplice applicabilità dei
1
Fonte wp
sistemi radio frequenza. L'IEEE History Center descrive
che:
“L'apparato che lui ha usato conteneva tutti gli elementi che
sono stati incorporati in sistemi radio prima dello sviluppo della
"valvola ad oscillazione", il primo tubo a vuoto”.2
Nel 1896 Tesla ricevette segnali senza fili trasmessi dal
laboratorio di Houston Street da New York a West Point,
ad una distanza di 30 miglia. Il trasmettitore consisteva in
un alternatore a radio frequenza e produsse onde continue
(non smorzate come tutti i suoi contemporanei allora e più
tardi facevano) nella frequenza di 5.000 cicli per secondo. Il
ricevitore consisteva in un potente elettromagnete, due
grandi condensatori, e filo rigido in acciaio. Il filo era posto
dentro il campo magnetico e collegato con i condensatori
formando un circuito sintonizzato.3 Nel 1899 Tesla stabilì
una stazione sperimentale in Colorado Springs dove
continuò la ricerca nella trasmissione senza fili usando
spesso una forma di oscillatore elettrico conosciuto come
il trasmettitore d'amplificazione.
Agli inizi delle sue ricerche usò il suo trasformatore
risonante ad alto voltaggio - la bobina di Tesla - negli
esperimenti di propagazione di onde radio. La parte aerea
consisteva di un conduttore elettrico come terminale
superiore connesso ad un terminale del trasformatore ad
alto voltaggio, mentre l'altro capo del trasformatore era
connesso a terra.
L'avvolgimento secondario era guidato da un circuito
primario consistente di pochi avvolgimenti di un cavo, un
2
3
“Nicola Tesla, 1856 – 1943” IEEE, 2003
PBS: Marconi and Tesla: Who invented radio?
banco di condensatori, un circuito controllore e un
alimentatore a trasformatore.
La struttura propagatrice radiava come una comune
antenna ad onde hertziane. Parole dell’inventore:4
“L'impressione popolare è che il mio lavoro senza fili cominciava
nel 1893, ma come dato di fatto io ho trascorso i due anni
precedenti nell'investigare, impiegando vari tipi di
apparecchiature, alcune delle quali erano quasi come quelle di
oggi…5
Successivamente il lavoro del fisico si orientò verso la
produzione di onde non più per via di onda di spazio, ma
utilizzando, per la propagazione elettromagnetica, la terra e
le onde di superficie, creando un sistema circolare, che
potremo definire a “circuito” in cui due apparati costituiti
da terminali elevati, innescano una sequenza di trasmissione
e ricezione.
Sostanzialmente il potenziale era nella fruizione delle
onde veicolate dalla terra e “sfruttate” dalle strutture dei
terminali anch’esse innestate nel terreno, vincolando l’intero
circuito all’onda di superficie. Tesla continua i suoi
esperimenti sulla trasmissione via etere dell'energia elettrica,
costruendo la sua più grande opera certamente l’invenzione
che permise, una più ampia diffusione, del nome
dell’inventore, la torre di Wanderclyffe.
4
5
Fonte wp
“The True Wireless”, Nicola Tesla, 1919
La torre e l’intera struttura con alla base l’edificio in mattoni.
La progettazione del complesso inizia già nel 1898 circa, e
nel 1901 l’applicazione del progetto si diversifica su un'area
presso il Long Island Sound. La torre verrà progetta dagli
architetti Stanford White e W.D. Crow. A sponsorizzare il
progetto furono influenti industriali e altri investitori.
Il progetto fu inizialmente finanziato da J. P. Morgan,
che investì 150.000 dollari nella struttura. Nel 1903, quando
la torre era vicina al completamento, non era ancora
funzionale a causa di un'ultima modifica che introdusse un
difetto inatteso.
Quando Morgan volle sapere dove egli poteva mettere il
contatore, Tesla non ebbe risposta.
La visione di Tesla di energia libera non era in accordo
con la visione del mondo di Morgan, L’inventore infatti
voleva costruire l’intera struttura per donare gratuitamente
energia al mondo, senza alcun scopo di lucro, cosa che
logicamente portò, soprattutto Morgan, ad una totale
volontà d’abbandonare il progetto. I costi di costruzione
evidentemente andarono oltre i fondi procurati e gli altri
finanzieri erano riluttanti ad esporsi. Dal luglio del 1904,
tutti gli investitori, compreso lo stesso Morgan, decisero
che non avrebbero procurato altri fondi. Nel maggio
del 1905, i brevetti di Tesla sui motori a corrente alternata e
altri metodi di trasmissione di potenza scaddero, bloccando
i diritti e causando una drastica riduzione di fondi per la
Wardenclyffe Tower.
In un tentativo di trovare fondi alternativi, l’inventore
pubblicizzò i servizi della struttura Wardenclyffe, ma
incontrò molti ostacoli che lo portarono ad un insuccesso.
Dal 1905, poiché non trovò più altri finanziatori, la maggior
parte dell'attività del luogo dovette essere interrotta. I
dipendenti furono licenziati, ma parti dell'edificio rimasero
in uso fino al 1907. Nel 1908 la proprietà fu pignorata per
la prima volta. La struttura fu parzialmente abbandonata
verso il 1911, e la torre cominciò a deteriorarsi.
Fra 1912 e il 1915 le finanze di Tesla si estinsero, e
quando i sostenitori vollero sapere come avrebbero
recuperato i loro investimenti, Tesla non riuscì a rispondere
in modo soddisfacente.
I giornali dell'epoca titolarono "La follia da un milione
di dollari di Tesla". L'edificio principale della struttura fu,
infine, vandalizzato portando l’intero progetto alla rovina.
Riassumendo, Nel 1893 Tesla inizia il suo percorso
scientifico con l’esperimento sui meccanismi ad alta
frequenza arrivando a progettare il wireless metodo di
trasmissione delle onde via etere, all'interno dei suoi articoli
e dei suoi molteplici progetti descrive la sua prima radio nei
dettagli ampliandone i punti nella pubblicazione del 1894,
“Invenzioni, Ricerche e Scritture”.
Nel 1895 Marconi presenta a Londra un apparato
strutturato come propria invenzione: l'apparecchiatura
risulta essere la stessa che Tesla aveva già descritto nei suoi
progetti e nella miriade di resoconti delle sue prime
intuizioni.
Nel 1897 l’inventore serbo registrò il primo brevetto
sulla radio con codice Patent No. 645576. Successivamente
costruì la grande stazione a trasmissione di onde radio
di Colorado Springs (1899), cominciando i suoi esperimenti
sul trasporto dell'energia, e riportandone sui taccuini i
risultati ottenuti passo per passo.
Nel 1900 Marconi, propenso ad un’ottima capacità
imprenditoriale, comincia a vendere la sua apparecchiatura
radio, ed è solo da questo momento che Tesla decide di
intentare un processo contro L’inventore d’origini
bolognesi, per rivendicarne la paternità. Nel 1901 Tesla
costruisce la già descritta torre di Wanderclyffe in grado di
inviare messaggi nell'intero globo. Nello stesso anno
Marconi trasmette il primo messaggio via radio ad una
stazione posta nell'altra parte dell’Atlantico, l’impatto
dell’evento fu così ampio che riuscì ad impressionare
l'opinione pubblica e il mondo industriale.
Tuttavia nessuno, in quel momento, sapeva che Marconi
aveva sviluppato un apparecchio che era stato progettato,
descritto e registrato da Tesla con il brevetto No. 645576
nel 1897. Per tale motivo lo scienziato italiano ha potuto
presentarsi al mondo come l’unico inventore della radio,
beneficiando del successo acquisito e dei relativi diritti di
proprietà in merito all’invenzione. Il punto di svolta per
capire realisticamente il vero percorso di questa storia non
da tutti conosciuta, è analizzare l’assurdo parallelismo tra le
attività scientifiche e progettuali di Tesla e quelle pubbliche
di Marconi, il quale sembra essersi sempre limitato a
riprodurre e pubblicizzare, presentandole come sue, le
innovazioni tecnologiche dello scienziato serbo. Il dato
diventa ancor più eclatante se teniamo conto del fatto che
Marconi per un certo periodo frequentò, come assistente,
lo studio - laboratorio di Testa, che in tal senso affermò:
“Marconi è stato il mio assistente. Conosceva bene tutto il mio
lavoro ... I miei brevetti non erano protetti perché odio i brevetti.
A che servono i brevetti, a che serve usufruire dei diritti? Ho
trasmesso le mie idee a beneficio dell'Umanità. E’ abbastanza
per me avere un buon laboratorio, un tetto per dormire e cibo.
Non ho bisogno di soldi”.
Occorre citare lo scienziato Alexander Popov che nel 1900,
davanti al Congresso di Ingegneria Elettronica russa
affermò: " le trasmissioni e i segnali di ricezione di Marconi
non sono nulla di nuovo, in America uno scienziato ben più
famoso, Nikola Tesla, ha fatto lo stesso esperimento nel
1893”.6 James Wait parlando del progetto statunitense sulle
radio comunicazioni all'interno dei sommergibili, dichiarò:
“le scoperte e le stesse previsioni dello sviluppo della scienza di Nikola
Tesla creeranno un sistema di comunicazione basato sul grande
Colorado Springs, ma purtroppo i suoi sponsor hanno smesso di
supportarlo finanziariamente. Gli esperimenti di Tesla sono l'inizio e
la base da cui partire per lo sviluppo in futuro delle comunicazioni a
bassa frequenza.”7
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“The Guglielmo Marconi case; Whois the Inventor of Radio”.
James Wait Memories.