Il grande noce racconta. Sette storie per sette sere

Il grande noce racconta. Sette storie per sette sere
Autrice: Maria Beatrice Masella
Illustratrice: Silvia Balzaretti
Formato: 21x21 centimetri
Pagine: 56
Confezione: brossura
Collana: Ristorie
Prezzo: 12 euro
ISBN: 978-88-96328-32-3
Lingue: italiano, per
bambini dai 9 anni
Anno di edizione: 2011
Il libro
Sette storie nei boschi di Castel del Rio
Questa è la storia di un albero antico, che ascolta e racconta a chi sa ancora stupirsi. Le parole nelle
radici forti e robuste risalgono nel tronco, nei rami e nelle foglie, fino a quando volano via nel
vento. Sono storie dell’estate e del tramonto, dei paesani che si ritrovavano un tempo intorno alla
sua ombra. E raccontavano e prendevano il fresco. Iniziava la Gigina, con il suo gomitolo pieno di
storie: il ponte del diavolo e la strega, una mucca speciale, un ragazzo che sapeva parlare alle
nuvole, un bambino in fuga, una casa abbandonata in mezzo a un castagneto, e poi anche la guerra
e i partigiani.
Un filo nascosto, forse il filo di lana del gomitolo della Gigina, lega insieme le sette storie
trasformandole in un'unica storia che il grande noce vuole raccontare ai bambini e alle bambine
del futuro.
Questa “Ristoria” nasce tra i boschi di Castel del Rio, piccolo borgo dell'appennino romagnolo
vicino a Imola, che conserva quasi intatto il suo antichissimo e prezioso ponte in pietra sul fiume
Santerno. Intorno a questo “ponte del diavolo” si svolge la storia di Diamantina la strega e di
Lorenzo, bambino perseguitato durante la guerra. Sette storie di fantasia e di storia vera.
Oggi il ponte, appena restaurato, ritorna luogo vivo di memoria e simbolo di pace e di dialogo fra i
popoli.
La storia di Diamantina
Più di trecento anni fa, nelle terre di Romagna, e più precisamente a Villa Casa Figara in contrada
Vecchiazzano, a pochi chilometri di distanza da Forlì, abitava Diamantina Ramponi, una contadina
di sessant'anni, che per sopravvivere praticava l'arte di guaritrice su animali ed esseri umani. Usava
il “chiappo”, cioè la corda con cui si legavano i buoi, per misurare le bestie e dominare le malattie
attraverso strani conteggi e misurazioni. Ma a causa di queste pratiche vicine alla magia, nel 1603,
la poveretta incappò nelle maglie dell'Inquisizione, fu accusata di stregoneria e sottoposta a un
lungo processo, da cui riuscì comunque a salvarsi, rimanendo così immortalata nella cronaca di
quegli anni.
A noi è piaciuto immaginare che invece Diamantina, capendo il pericolo, fosse riuscita a sfuggire
alla cattura e al processo, viaggiando nel tempo e arrivando, dopo trecentoquaranta anni, nel
1943, ad aiutare un bambino bisognoso di tutte le arti, naturali e soprannaturali, per sfuggire
all'orrore della guerra e della persecuzione. Fino a proiettarsi, Diamantina e la sua mucca salvata e
salvifica, in un “tempo che non c'è”, dove un futuro partorito dalla speranza possa farci ancora
credere in un mondo di pace e di giustizia per tutti e per tutte, natura e animali compresi.
L’autrice-Maria Beatrice Masella
È nata a Taranto e vive a Bologna, dove lavora come insegnante e pedagogista e scrive libri per
adulti e ragazzi. In questo racconto narra le storie del passato ai bambini e alle bambine di oggi
facendo un salto nel futuro fino ad “un tempo che non c'è”, certa che la memoria non serve solo a
ricostruire radici ma anche a far nascere un mondo nuovo aperto al dialogo e all'incontro.
Tra gli altri libri ha pubblicato Compagni di futuro, Giraldi Editore e diversi libri per Sinnos, tra cui
nel 2010 Hanna, Fou e l’aquilone ritrovato.
L’illustratrice-Silvia Balzaretti
Nata a Milano, lavoro e vivo a Brescia con Doc e Bonda , una gatta “a ore” dalla quale sono stata
adottata. Come illustratrice di libri per bambini ho collaborato con numerose case editrici nei
settori della narrativa, della scolastica e delle riviste. Da tempo collaboro in maniera continuativa
con l’Editrice La Scuola, per la quale realizzo anche il calendario.
PROPOSTE di LABORATORI collegati al libro
 Storie dai boschi di Castel del Rio: lettura animata di Arianna Di Pietro;
 Il filo delle storie: mostra delle illustrazioni originali del libro di Silvia Balzaretti (21 X 21
cm).
 Storia e memoria: INCONTRI CON L’AUTRICE per sviluppare i temi che nascono dal libro in
6 moduli (è possibile sceglierne anche solo alcuni):
Modulo 1: primi due racconti (Il grande noce, Il gomitolo pieno di storie).
Spunti tematici: la narrazione orale femminile, i lavori di un tempo delle donne e delle bambine nei
paesi della Romagna.
Modulo 2: terzo racconto (Il ragazzo che parlava con le nuvole).
Spunti tematici: la narrazione orale maschile, i lavori di un tempo degli uomini e dei bambini nei
paesi della Romagna.
Modulo 3: quarto racconto (La storia di Diamantina).
Spunti tematici: il fenomeno della persecuzione delle donne accusate di stregoneria in Romagna;
chi erano queste donne, che lavori facevano, e perché venivano messe sotto processo.
Modulo 4: quinto racconto (La storia di Lorenzo).
Spunti tematici: il nazismo e la persecuzione razziale.
Modulo 5: sesto racconto (La guerra).
Spunti tematici: la seconda guerra mondiale; la linea gotica; la resistenza partigiana sugli
appennini; la Liberazione.
Modulo 6: settimo racconto (Nel tempo che non c'è)
Spunti tematici: la memoria e la storia come esperienze indispensabili per costruire un futuro
migliore; pace, rispetto degli animali e della natura,decrescita, fonti energetiche alternative per un
mondo ecosostenibile.
È possibile inoltre sviluppare tematiche trasversali ai libri Il grande noce racconta e Quando
i bambini disegnavano sui muri, di Roberta Giacometti, secondo le seguenti proposte o
altre eventuali da concordare con le autrici:
 “e trebb”: la narrazione orale femminile e maschile a confronto;
 persecuzioni al tempo del fascismo e forme diverse di “resistenza”: partigiani sugli
appennini e importanza dell’arte nel privato;
 il valore della memoria oggi per presente e futuro.
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INFORMAZIONI
Cooperativa Il Mosaico
Via Lume 1905 Mordano
[email protected]
www.ilmosaicocooperativa.com
054256512