Lute: Il convento di San Papino e la Città,Leo Club Milazzo: Maria

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Lute: Il convento di San Papino e la Città,Leo Club Milazzo: Maria
L’Iperrealismo
di
Ivan
Inferrera ai Cantieri Z il 15
settembre
Il fenomeno dell’iperrealismo, derivato dalla pop art, si
delinea intorno agli anni sessanta negli Stati uniti con la
mostra del 1964 “The Painter and the Photograph” alla New
Mexico University di Albuquerque, mentre sul piano
internazionale l’affermazione della corrente avviene nel 1972.
Il termine Iperrealismo, coniato dal gallerista Isy Brachot
nel 1973 raccoglieva allora a Bruxelles i maggiori esponenti
del movimento fotorealista americano ed europeo.
Tanti, tutt’oggi, gli artisti che si dedicano allo studio
meticoloso della realtà anche con l’aiuto della fotografia…
proviamo a capire come Ivan Inferrera si approccia a questo
mondo e modo di “vedere”.
Vi aspettiamo, giovedi 15 settembre alle ore 19:00, presso la
nostra sede in via Dei Mille 40, Milazzo
Lute Milazzo. I corsi anno
2016-2017
Da martedì 20 settembre a lunedì 17 ottobre apriranno le
iscrizioni all’Università della Terza Età di Milazzo.
Dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 17.30 presso la Lute
c/o ITTS “E. Majorana”, in via Tremonti – Milazzo
Oltre 120 corsi, negli ambiti
Letteratura, Lingue, Arte musica spettacolo, diritto ed
economia, scienze umane e storia, medicina, scienze,
conoscenza del territorio, attività e benessere, laboratori,
anni sessanta, la narrativa degli anni ’60.
La presentazione dei corsi avverrà il
Lunedì 19 settembre 2016, alle ore 16, presso l’Aula Magna
ITTS E. Majorana
Minuti Contati ospite alla
prima edizione del DragonFest
Nell’affascinante cornice del castello di Milazzo si terrà
l’edizione live del contest più veloce del web
Sabato 10 settembre, in occasione del festival fantasy
medievale DragonFest, che si svolgerà a Milazzo il 10 e 11
settembre 2016, l’associazione culturale Minuti Contati
(www.minuticontati.com) sarà presente con una serie di eventi
per promuovere e incentivare la passione della scrittura.
Tre le attività che si svolgeranno nel
corso della giornata:
Alle ore 11, i relatori Maurizio Bertino e Ambra Stancampiano
terranno la conferenza dal titolo “Imparare a scrivere (anche)
di draghi quando, come e dove vuoi”. Si parlerà della capacità
di scrivere entro limiti imposti e della necessità per un
autore di imparare (anche) a ottimizzare la propria creatività
in ogni circostanza, della storia e dell’evoluzione
dell’associazione culturale Minuti Contati, che ha fatto dei
concorsi a tempo un proprio tratto distintivo.
A seguire, si terrà un’edizione LIVE del concorso Minuti
Contati: verrà svelato il tema dell’edizione e i partecipanti
avranno a disposizione quattro ore per scrivere un racconto
secondo il tema e i limiti di lunghezza imposti. È prevista
un’area allestita dove poter scrivere con il proprio notebook.
Ci si può iscrivere rispondendo alla discussione apposita
nell’Arena di Minuti Contati oppure scrivendo a
[email protected] o, ancora, chiamando il numero
3409302135.
Contestualmente al LIVE in loco (che verrà registrato come
l’86a Edizione ufficiale di Minuti Contati), altri scrittori da
tutte le altre regioni d’Italia potranno partecipare e postare
i propri racconti (che verranno ritenuti regolarmente in
gara). Per poter partecipare da casa, gli autori e le autrici
dovranno inviare sul gruppo facebook di Minuti Contati una
propria foto (corredata dagli hashtag #dragonfest e
#minuticontati) in cui dovranno essere ben visibili due
elementi: il tema dell’edizione come postato direttamente
nell’Arena di MC e un foglio in cui dovrà essere scritto, ben
leggibile: Siamo tutti al DRAGON FEST! Anche qui a… (nome
della città, provincia e regione da cui scrivono)
Contemporaneamente allo svolgersi del LIVE, i visitatori del
DragonFest avranno la possibilità di cimentarsi in sessioni di
istant-writing e scrivere dei brevissimi racconti (poche
centinaia di caratteri) su fogli intestati forniti
dall’organizzazione. I temi cambieranno ogni ora e i fogli
stessi, firmati dall’Antico (moderatore del concorso, nella
persona di Maurizio Bertino), verranno fotografati e
riconsegnati ai loro autori. Tutti i racconti verranno letti e
i migliori compariranno nelle settimane successive sui social
di Minuti Contati.
I racconti di maggior pregio avranno la
possibilità di essere pubblicati sulla
vetrina del sito.
L’associazione
culturale
Minuti
Contati
(www.minuticontati.com) è nata con il duplice scopo di fornire
una “palestra” agli autori (attraverso contest letterari a
tema che si svolgono sia online che “dal vivo”) e di creare un
database di racconti sempre nuovi a cui i lettori possano
accedere liberamente.
Negli ultimi anni i contest hanno visto una partecipazione
sempre maggiore e Minuti Contati è diventata una realtà molto
conosciuta sia tra gli autori di tutt’Italia che tra i piccoli
e medi editori.
Ufficio stampa Minuti Contati
Alberto Della Rossa – [email protected] – cel.
346 1868507
Ambra Stancampiano – cel. 327 3264069
Linda De Santi – cel. 340 2507119
Legambiente: Piano di tutela
e di controllo delle colonie
feline in città
Al Signor Sindaco del Comune di Milazzo (ME)
Al Signor Assessore all’Ambiente del Comune di Milazzo (ME)
Piano di tutela e di controllo delle colonie feline
in città
La Legambiente del Tirreno, focalizzando l’attenzione sui
piani di tutela delle colonie feline e sulla loro importanza
nella città, segnala al Sindaco e all’assessore ambiente del
Comune di Milazzo di procedere all’individuazione e al
censimento delle tante colonie feline presenti in Città e al
loro riconoscimento. Sono pervenute all’associazione numerose
segnalazioni da parte di cittadini che agiscono a tutela dei
gatti selvatici di maltrattamenti compiuti da persone che
cacciano gli animali dal loro habitat o li privano di cibo e
acqua lasciati da chi provvede alla loro cura. Per non parlare
di fatti più gravi quali esemplari uccisi per strada o per
avvelenamento.
La legge italiana tutela le colonie feline. Secondo la Legge
281 del 1991, è considerata colonia un insieme di due o più
felini che viva insieme in un determinato territorio. Gli
animali di una colonia hanno diritto ad essere protetti da
abusi e maltrattamenti, a non essere spostati dal luogo dove
si trovano e ad essere accuditi nel rispetto delle norme
igieniche.
Nelle nostre città sono frequenti le colonie feline che si
insediano negli spazi verdi, ma anche nei cortili dei
condomini. Le ASP si occupano dell’assistenza veterinaria e
del controllo demografico delle popolazioni feline provvedendo
a sterilizzare gratuitamente in genere le gatte non in
gravidanza.
La presenza di colonie feline risulta quindi essere importante
anche per contenere il proliferarsi di topi e limitare le
derattizzazioni, attività dispendiose, malsane e spesso
inefficaci. Si può quindi mettere in atto una sorta di
derattizzazione naturale utilizzando animali predatori come i
gatti per limitare questo problema.
Ogni singolo Comune deve quindi per legge tutelare e
supportare la colonia felina insieme alle ASP locali che
provvedono alla cura e alla salute dei gatti delle colonie.
Tutti i cittadini possono contribuire a censire una colonia
felina del proprio comune. Una colonia felina deve essere
innanzitutto censita rivolgendosi presso alcuni sportelli
riservati ai diritti degli animali presso le ASL o i Comuni.
Solo quando si è provveduto alla registrazione della colonia
felina, le ASP possono procedere regolarmente con i controlli
sanitari.
Chiunque si renda conto della presenza di due o più gatti in
una specifica zona può denunciarne la presenza alle autorità
per il riconoscimento della colonia, in genere utilizzando un
modulo fornito dal Comune o dalle ASP.
Il Comune provvede poi ai controlli e se ci sono le condizioni
di idoneità viene riconosciuta la colonia felina. Da questo
momento in poi è un referente della colonia felina a essere il
tramite con le autorità, a prendere appuntamenti per le
sterilizzazioni e le cure. Avere una colonia felina registrata
a proprio nome non è per sempre, quindi in qualsiasi caso ci
fosse la necessità, anche temporanea, può essere un atto
civile diventarne i referenti. Oggi nelle aree urbane italiane
si giocano alcune delle principali sfide del Paese ed anche
quella per rinnovare la complessa e plurale relazione con gli
animali si vince o si perde nelle città.
Necessitano quindi soluzioni attente al benessere animale, al
rispetto della civile convivenza e alle plurali esigenze
relative ai servizi offerti al cittadino ed agli amici a
quattro zampe.
Milazzo 3 settembre 2016
Non
solo
centraline:
rilanciare il progetto dei
”Giardini di Federico”
Comunicato della sezione di Milazzo di Italia Nostra
L’idea dei ”Giardini di Federico” nacque con lo scopo di dar
vita ad una grande struttura scientifica costituita da un orto
botanico di livello europeo, con giardini tematici, laboratori
di ricerca, micropropagazione e acclimatazione di specie
floro-vivaistiche, sale per convegni, spazi espositivi e
biblioteca. Questo all’interno di un progetto di recupero di
archeologia industriale riguardante l’area ex Montecatini ed
ex Metallurgica e per costituire, con l’area Tribò, una
barriera verde tra la Città e la zona industriale.
In questo senso fu proposto da Italia Nostra in ripetute
iniziative nel 1996, nel 2001 e nel 2004 e trovò ampia
disponibilità alla collaborazione da parte delle Università di
Catania e Palermo disposte a convenzionarsi per realizzare e
gestire una struttura di livello europeo finalizzata
La stessa Amministrazione Comunale del tempo manifestava
interesse tanto che si parlò di contatti con analoghe
strutture di Tenerife e di Olanda e si pose il vincolo in PRG,
ma poi non se ne fece niente.
Negli anni successivi fu favorita la
privatizzazione dell’ ex Montecatini e
dell’ ex
Metallurgica sottraendo al
progetto la disponibilità dell’ area di
archeologia industriale in cui era
prevista gran parte delle attività.
Nel 2012 veniva finanziato il cosiddetto ”Progetto di
monitoraggio integrato” nell’ambito del PO-FESR 2007-13”,
progetto importante ed utile, ma diverso di quello dei
“Giardini” e di ben inferiore valenza. Il finanziamento veniva
poi revocato dalla Regione, ma il Tribunale Amministrativo
Regionale il 16 aprile 2015 lo riportava nelle disponibilità
del Comune.
Poi il silenzio !
E’ di pochi giorni fa la notizia che, nel Patto per il Sud,
il capitolo per la città metropolitana di Messina prevede un
finanziamento di 2mln di euro per il ”Sistema di centraline di
monitoraggio e rilevamento ambientale nell’area dei Comuni ad
Elevato Rischio Ambientale della Valle del Mela”.
Italia Nostra
prende favorevolmente atto di quest’ultimo finanziamento per
il sistema di centraline di monitoraggio;
chiede di verificare se il finanziamento del 2012 riassegnato
dal TAR non sia stato perduto; e, se cosi non è (come ci
auguriamo), di
riproposizione,
chiudere
in
tempi
brevi
l’iter
di
esprime preoccupazione per le notizie secondo le quali, nel
silenzio, si intenderebbe rinunciare al finanziamento già
assegnato nell’ambito della programmazione del PO-FESR
2007-13;
ricorda che la Raffineria ha dichiarato di essere disponibile
a cedere l’Area Tribò solo a condizione che venga realizzata
quell’opera.
Italia Nostra propone
l’utilizzo del finanziamento previsto nel Patto per il Sud, ma
che al tempo stesso si riprenda immediatamente il progetto del
2012 adeguandolo alle novità emerse nel frattempo per
realizzare quel Parco che dovrebbe essere un primo passo per
il rilancio del progetto dei ”Giardini di Federico”
caratterizzato dalla barriera verde tra Città ed area
industriale, sistema di monitoraggio dell’inquinamento, ma
anche da giardini tematici, laboratori di analisi e ricerche
scientifiche, strutture per la propagazione delle specie di
interesse floro-vivaistico e di conservazione del germoplasma
caratteristico del comprensorio della piana di Milazzo.
Bene le centraline, qualunque sia la forma di finanziamento,
ma i ”Giardini di Federico” sono altra cosa !
In questo senso, nei prossimi giorni, renderemo pubblico un
libro bianco che ripercorrerà la vicenda del progetto dei
”Giardini” sin dalla sua nascita, proponendone il rilancio
nelle forme compatibili con le condizioni attuali e la minore
disponibilità di aree, ma mantenendone l’ispirazione e gli
ambiziosi fondamenti.
Milazzo, 1/9/2016
sezione di Milazzo
San
Paolino,
presentato
progetto di riqualificazione
L’area delle case popolari di San Paolino potrebbe essere
selezionata
come
destinataria
di
un
progetto
di
riqualificazione urbana assegnato dal Ministero dei beni
culturali.
L’iniziativa consentirà di scegliere dieci progetti in tutta
Italia fra quelli presentati e ritenuti più meritevoli e di
finanziarne la progettazione da parte di un architetto.
Il Comune di Milazzo, su sollecitazione del consigliere
comunale Antonio Foti, ha presentato l’istanza di
partecipazione al bando, indicando fra le primarie esigenze la
manutenzione e la rifunzionalizzazione dell’area case popolari
di San Paolino.
“A prescindere dalla selezione o meno del progetto, la
partecipazione ci offre l’opportunità di affrontare il grande
tema della riqualificazione urbana. Dobbiamo immaginare
un’impostazione radicalmente alternativa di fisionomia di
città mettendo al centro i principi della sostenibilità
ambientale ricomponendo il tessuto sociale, fortemente
compromesso delle periferie che vivono una situazione di
disagio e abbandono”, ha dichiarato il Consigliere DeM Antonio
Foti.
A collaborare all’iniziativa l’assessore ai Lavori Pubblici
Ciccio Italiano e il responsabile dell’Ufficio Europa,
Giovanni Mangano che ha curato tutta la parte burocratica.
“In questi tempi di crisi strutturale degli Enti Locali, la
fase della progettazione è essenziale per creare sviluppo sul
nostro territorio. Un approccio che dobbiamo continuare a
coltivare” dichiara Mangano.
Fra gli interventi già contenuti nel progetto preliminare
redatto dagli uffici comunali vi sono: la ricostruzione dei
marciapiedi con conseguente abbattimento delle barriere
architettoniche, il rifacimento dell’impianto per la raccolta
delle acque meteoriche e del manto stradale, l’installazione
di una nuova illuminazione a risparmio energetico, la
creazione di nuovi parcheggi e di un’area di bike-sharing.
L’obiettivo principale sarà quello di rifunzionalizzare il
tessuto urbano fortemente degradato e permettere una migliore
fruibilità degli spazi da parte dei cittadini. Qualora il
comune risultasse aggiudicatario del progetto, dovrebbe
impegnarsi a finanziarlo.
Un sogno chiamato Federico
Comunicato stampa
Necessaria e doverosa chiarezza a salvaguardia del progetto e
dei terreni fra l’industria e la città di Milazzo.
Di Giardini di Federico si parla a Milazzo da più di
venti anni, ma probabilmente pochi sanno
effettivamente in cosa consiste l’idea originale,
nata dalla mente del nostro illustre concittadino
Girolamo Bambara, ed elaborata con il contributo di
associazioni come Italia Nostra e Legambiente.
Nella originale elaborazione, i Giardini dovevano
rappresentare un autentico polmone verde all’interno
del tessuto urbano, un’ipotesi di sviluppo della
città alternativo a quello industriale con il
recupero conservativo di quelle aree che avevano
rappresentato gli albori dell’industria a Milazzo e
potevano essere da volano per una vera svolta verso
una “Città Giardino”.
Nel progetto presentato in una serie di incontri e
convegni di altissimo profilo, l’area interessata
abbracciava quindi, oltre all’area Tribò, anche
tutta la zona ex Montecatini ed ex Metallurgica.
Ma il tempo passava, e, nel frattempo quasi tutte le
aree diventavano private, con la necessità quindi di
ridimensionare progressivamente gli iniziali
propositi, senza snaturare del tutto la finalità del
progetto, che, a dire il vero, non ha mai potuto
godere di vere azioni di supporto delle varie
amministrazioni.
Si
arriva
così
al
luglio
2010,
quando
l’amministrazione appena insediatasi, inseriva il
progetto nell’ultima finestra del PISU-PIST,
intercettando le risorse destinate alle Aree ad alto
rischio di crisi ambientale siciliane, elaborando il
Progetto Esecutivo Sistema integrato per il
monitoraggio e la riduzione del carico inquinante.
L’area interessata è solo l’area Tribò, attraverso
un protocolo con la RAM, che dona la stessa al
Comune di Milazzo, vincolando la donazione alla
realizzazione dell’opera. Un percorso non certo
facile, ma si arriva all’approvazione definitiva del
finanziamento di oltre 10 milioni di euro,ed il
progetto viene definito cantierabile.
A questo punto il meccanismo si inceppa, ed
finanziamento non viene erogato, ed il Comune
Milazzo si appella al CGA, che con sentenza del
aprile 2015, dà ragione all’Ente, riconoscendogli
diritto al finanziamento.
il
di
16
il
Di ciò che sia successo dopo quella sentenza, non ne
siamo a conoscenza, ma stiamo intervenendo a seguito
delle notizie di stampa diffuse in questi giorni,
secondo le quali il progetto dei Giardini di
Federico sarebbe stato finanziato con le risorse del
Masterplan.
Purtroppo, già da una prima analisi, ci siamo resi
conto che non è possibile sostenere questa
affermazione, sia per l’esigua somma che sarebbe
stata messa a disposizione, sia per le opere che con
esse dovrebbero essere finanziate, che, di fatto,
non potrebbero garantire il mantenimento degli
obiettivi del progetto.
Verrebbero meno anche i presupposti per il
mantenimento della proprietà dell’area, all’interno
della quale, è il caso ricordarlo, giacciono i resti
di una villa romana che sarebbe tornata alla luce,
per cui non si può più parlare di Sistema integrato
per il monitoraggio e la riduzione del carico
inquinante, in quanto si dovrebbe rinunciare a gran
parte delle opere che lo costituiscono.
Crediamo pertanto che sia necessario, da parte degli
Enti eventualmente destinatari del finanziamento,
fare chiarezza sugli obiettivi che lo stesso si
propone, con il definitivo svanire di un sogno che
voleva chiamarsi “Giardini di Federico.”
Legambiente del Tirreno Milazzo (ME)
368
3412665
Milazzo 14 Agosto 2016
Comunicato
Fondazione
Lucifero
in
risposta
all’articolo pubblicato sulla
GdS il 5 Agosto 2016
Nella mia qualità di Presidente del Consiglio di
Amministrazione della Fondazione Lucifero di Milazzo ritengo
opportuno chiarire che quanto si legge nell’articolo
“Fondazione Lucifero l’ex sindaco rilancia sospetti e denunce”
dell’edizione del 5/8/2016 del quotidiano Gazzetta del Sud
contiene – evidentemente riferendo fatti e notizie forniti da
terzi – dati inesatti ed in parte difformi dal vero. Pertanto,
in relazione ai singoli elementi che si leggono nel pezzo di
cui sopra, osservo quanto segue:
a) La composizione attuale del Consiglio di Amministrazione
della Fondazione è di sette membri, due designati dal Comune
di Milazzo e gli altri cinque designati dal Prefetto di
Messina, dal Presidente della Corte d’Appello di Messina,
dall’Arcivescovo di Messina, dal Provveditore agli studi di
Messina e dall’Assessorato Regionale Enti Locali, oggi della
Famiglia.
a1) Con nota del 3 marzo 2015 l’assessorato alla Famiglia ha
chiesto alla Fondazione di ridurre il numero dei consiglieri
e, con deliberazioni n. 11 del 31/5/2016 e 24 del 12/07/2016,
il numero dei componenti è stato ridotto a cinque, non
prevedendosi più all’interno dell’organo di governo il membro
di designazione assessoriale ed uno dei membri di designazione
comunale.
a2) Conseguentemente è stata mantenuta la pluralità dei
soggetti pubblici designanti, senza aver scalfito per nulla la
posizione del Comune di Milazzo.
a3) E’ opportuno osservare che i consiglieri di
amministrazione non percepiscono alcun gettone di presenza ma
solo, se residenti fuori dal Comune di Milazzo, il rimborso
delle spese di viaggio, anche se i consiglieri interessati
hanno ritenuto di dover rinunciare a detto rimborso.
b)
Premesso
che
la
richiesta
di
parere,
da
parte
dell’Assessorato competente, è prevista dalla legge, occorre
dire che quello richiesto è un parere obbligatorio ma non
vincolante, sicchè l’Amministrazione comunale di Milazzo non
ha alcun diritto di interloquire sul punto con la Fondazione.
c) E’ difforme dal vero l’affermazione secondo cui il
patrimoni della Fondazione sia beneficiato da alcuno che non
siano i naturali destinatari dei servizi erogati dall’IPAB. Le
attività di carattere educativo-didattico-ricreative della
Fondazione sono svolte dall’Associazione no-profit Il Giglio,
la quale cofinanzia le attività stesse, e, occorrendo, è
disponibile a ridurre la partecipazione economica dell’Ente.
Può precisarsi che l’attività svolta in sinergia con la
suddetta Associazione è stata, nei vari anni del rapporto,
assolutamente positiva ed ha ottenuto riconoscimenti unanimi,
tra questi la menzione speciale da parte della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche Sociali,
per il progetto “Gigliopoli, la città dei bambini
spensierati-2010”, nell’ambito del Premio amico della Famiglia
2010, non considerando le collaborazione con le Università di
Messina e di Catania, con il Tribunale dei Minori di Messina,
con l’AUSL territoriale, con le scuole etc.
d) in effetti, la Fondazione ha incassato dal Comune di
Milazzo, a titolo di risarcimento danni, la somma di €
2.000.000 solo che detta somma era, ed è, destinata a
investimento per il miglioramento del patrimonio e non a spese
di gestione.
e) Vale la pena di ricordare che la Fondazione è tuttora
creditrice, da anni, del Comune di Milazzo, di un importo
superiore ad € 220.000, che non è stato possibile ottenere in
pagamento, e questo dovrebbe essere noto all’ex sindaco
Italiano.
f) Il patrimonio della Fondazione è interamente sfruttato, ad
eccezione delle “serre” con annesso terreno latistante.
Tuttavia le serre sono state realizzate in forza di regolare
concessione edilizia, sicchè sarebbe errato demolirle,
apparendo, invece, opportuno eseguire i lavori necessari per
la modifica della loro destinazione, per i quali occorrono,
però, capitali che la Fondazione cercherà di ottenere in sede
comunitaria.
Altri investimenti sono stati, poi, effettuati da taluno dei
locatari, così valorizzando ed incrementando il valore del
patrimoni immobiliare.
g) Per quanto riguarda l’incendio di superfici in c.da
Faraone, occorre dire che detto terreno è regolarmente
concesso in affitto e la Fondazione ha chiesto all’affittuario
di provvedere al risarcimento dei danni collegabili ad
eventuale incuria.
h) i lavori relativi alla ristrutturazione dell’edificio di
via Marina Garibaldi potranno avere inizio allorquando saranno
disponibili le somme di un progetto incrementativo già
eseguito (esecutivo???)
i) non può ritenersi che l’Amministrazione comunale di Milazzo
abbiam alcun diritto di controllare i bilanci della
Fondazione. Comunque, i bilanci annuali, consuntivo e
preventivo, sono stati sempre trasmessi al competente
Assessorato che li ha positivamente riscontrati. Peraltro
detti bilanci sono stati regolarmente pubblicati all’albo
pretorio del sito della Fondazione e del Comune di Milazzo,
sicchè sono consultabili da tutti.
j) In effetti le entrate ordinarie possono aver subito dei
rallentamenti, dei ritardi nei pagamenti da parte dei vari
locatari, peraltro di ammontare non elevato, ma le diverse
situazione debitorie saranno definite entro la fine del
corrente mese.
Occorre tuttavia fare in merito due osservazioni:
– i canoni locatizi praticati per ciascun compendio sono
stati, a suo tempo, fissati in base a parere di congruità
dell’UTC di Milazzo e dell’UTE di Messina, sicchè non è
possibile procedere a riduzioni o decurtazioni;
– per incrementare le potenzialità del Capo, piuttosto,
sarebbero utili interventi manutentivi e di pulizia da parte
del Comune di
Sant’Antonio.
Milazzo,
sulla
via
e
nella
piazza
di
k)Preso atto che, effettivamente, la Fondazione Lucifero non
ha alcuna passività, tenuto conto dei crediti vantati, è da
chiedersi per quale motivo il Comune di Milazzo non abbia dato
alcun riscontro alla richiesta dell’Assessorato Regionale di
procedere al pagamento delle somme dovute alla Fondazione, nè
per quale ragione il Presidente del Consiglio Comunale non
abbia convocato, come doveroso, l’organo presieduto, per
l’appostazione fuori bilancio della partita.
l) attualmente la Fondazione, oltrechè una causa contro una
vecchia affittuaria inadempiente, a fronte di un credito
antecedente all’anno 2002, ha varie controversie, fra cui un
contenzioso tributario contro il Comune di Milazzo, il che
evidenzia una situazione di ipotizzabile conflitto di
interessi tra l’IPAB e l’Amministrazione comunale.
Il Presidente
Vincenzo Russo
Mish Mash festival Milazzo
L’Associazione Culturale Mosaico, in compartecipazione con
l’Assessorato ai Beni Culturali, alla Pubblica Istruzione e
alla promozione dell’immagine della città di Milazzo, è lieta
di presentarvi la nascita del Mish Mash Festival.
Un evento dalla fisionomia multiforme che indagherà
l’interdisciplinarietà delle forme d’arte nel contemporaneo e
le metterà in scena Giovedì 11 e Venerdì 12 Agosto 2016, a
partire dalle ore 19:00, all’interno del luogo simbolo della
città: il Complesso Monumentale del Castello di Milazzo.
L’evento, supervisionato dalla fotografa Rossella Midili, si
propone come un momento di arricchimento culturale e sociale,
oltre che di rivitalizzazione del tessuto economico e
turistico
per
una
Milazzo
piena
di
attrazioni
storicopaesaggistiche e di eccellenze enogastronomiche.
Al Mish Mash Festival la musica sarà la protagonista ma la
cornice è quel che renderà ancor più speciale l’evento. Il
Festival nasce dal bisogno di trattare temi storicamente e
culturalmente importanti, in una chiave fresca, innovativa e
rivitalizzante: la contaminazione tra i popoli e la
stratificazione culturale. Il Festival permetterà così di
approfondire in maniera incrociata i due temi attraverso un
creativo e inusuale punto di vista.
Sul palco principale, per questa prima edizione, si
alterneranno giovani musicisti di richiamo regionale e
nazionale.
Giovedì 11 Agosto si esibiranno in concerto i sognatori indiepop Music for Eleven Instruments (Catania), gli
psichedelici C+C=Maxigross (Verona) e la giovane promessa del
cantautorato italiano Calcutta (Roma).
Venerdì 12 Agosto apriranno le danze i vincitori del premio
“Best Arezzo Wave Band Sicilia 2016”, ovvero i magnetici When
Due (Castelbuono), seguiranno i multi-sensoriali Celluloid Jam
(Firenze), la bravissima Matilde Davoli (Lecce/Londra) e
chiuderà la serata, e quindi il Festival, l’eclettico
dj/producer italo-canadese Bruno Belissimo con un suo
personalissimo e divertente live-set.
Ad arricchire i concerti del main stage, ci penseranno il
Collettivo Flock e Fabrizio Cicero con installazioni
artistiche, la compagnia OltreDanza con una performance
danzante, lo showcase del quartetto di batteristi GEEM
Session, l’audio-video performance di Bierhoff, i dj-set di
DeFe e Rycott, e i visual di Aurelio Calamuneri e Giovanni
Scolaro. Un melting pot di generi musicali, dimensioni
artistiche e stili architettonici nello splendido scenario del
Castello di Milazzo.
L’organizzazione, giovane, eterogenea e con qualche “cervello
in fuga”, si ritiene soddisfatta dell’offerta artistica in
programma e, nella persona di Carmelo Allegra, Presidente
dell’Associazione Mosaico, dichiara: “volevamo trattare a modo
nostro temi molto delicati e complicati utilizzando la formula
festival come rinforzo positivo e strumento efficace per
sensibilizzare ed esorcizzare pregiudizi e tabù. Un momento di
festa in cui elogiare il ricambio e il dinamismo geopolitico
attraverso la musica e l’arte che diventano così mezzi
perfetti per esprimere i valori della diversità, del rispetto,
del dialogo e del confronto. Per noi c’è Mish Mash ovunque:
siamo il prodotto delle esperienze che viviamo, la sintesi dei
profumi, dei sapori e dei colori che ci circondano,
delle culture che ci hanno preceduto… Sentivamo il bisogno di
festeggiare questo stupendo concetto e sarà questo ciò che
proveremo a fare al Castello di Milazzo, luogo che interpreta
alla perfezione, già di suo, tutto ciò. Abbiamo lavorato al
progetto per ben nove mesi e adesso non vediamo l’ora di
poterlo finalmente realizzare”.
L’associazione Mosaico è l’incontro tra diversi gruppi
giovanili del territorio (la milazzese Associazione di
Promozione Sociale “Collettivo Mi_lab”, e le Associazioni
Culturali barcellonesi “Quadro” e “POT”) che da anni operano
nella provincia di Messina su temi legati all’urbanizzazione,
alla sharing economy, alla densificazione culturale,
all’intrattenimento musicale e artistico. Si tratta di giovani
professionisti, neolaureati e laureandi che vogliono portare
nella propria terra ciò che hanno vissuto lavorando e
viaggiando in tutto il mondo tra master, stage ed Erasmus.
I biglietti, diversificati in due formule, day ticket a 15 € e
abbonamento due giorni a 20 €, possono essere acquistati al
botteghino entrambe le sere dell’evento oppure si possono
comperare in prevendita sulla piattaforma www.ciaotickets.com
. Tutte le info su www.mishmashfestival.com
Donne: studio sulla tragedia
greca
Si terrà in prima nazionale nei giorni di 3 e 6, 26 e 27
agosto 2016, alle ore 21,00, presso il Mastio del Castello di
Milazzo la rappresentazione del dramma antico dal titolo
γυναικες (Donne), diretto dal regista e drammaturgo Francesco
Vadalà.
Lo spettacolo è frutto di uno studio sulla tragedia avviato
dalla cooperativa Arte e a Capo e dall’Associazione teatrale &
culturale Efebo in collaborazione con il Comune di Milazzo, al
fine di diffondere la conoscenza del dramma antico,
valorizzare i luoghi del territorio che evocano la classicità,
e dare risalto alle competenze locali. Nella stessa ottica
sono state scelte le figure tecniche (tutti professionisti)
che coadiuveranno il lavoro di regia.
La tragedia γυναικες (Donne) è una rilettura del mito, ideata,
scritta e diretta da Francesco R. Vadalà, che ricalca la
drammaturgia caratterizzata dagli archetipi del dramma antico,
in particolare quello greco. E’ una narrazione e variazione
sul mito delle eroiche donne che hanno sofferto per via dei
loro uomini e la guerra che hanno voluto dichiarare, ma alla
fine, saranno proprio queste donne, grazie alla loro forza, ad
uscirne vincenti. La tragedia segue una certa narrazione, i
personaggi codificati saranno i protagonisti di intensi
monologhi che si incontreranno sulla scena secondo uno schema
sapiente appositamente ideato dal regista.
Il gruppo di attori, professionisti e non, sono preparati da
Francesco Vadalà nell’ambito di un seminario teorico- pratico
in cui vengono offerte nozioni di teatro e tecniche per
acquisire la capacità di stare su una scena classica, curare
la vocalità secondo le regole della dizione, all’interno dello
schema definito dell’endecasillabo. Le prove di scena hanno
avuto inizio subito dopo la selezione e continueranno nella
modalità “aperta al pubblico”, presso il Mastio del castello
milazzese, una settimana prima dello spettacolo.
La regia è di Francesco R. Vadalà, psicologo, drammaturgo,
esperto in psicodramma classico, regista di opere liriche e
teatrali che si è dedicato, dal 1970 in particolare, agli
studi della Commedia dell’arte, della messinscena della
tragedia greca e della drammaturgia pirandelliana. Ha diretto
scuole di teatro e laboratori teatrali.
Arte E a Capo, nata dall’esperienza di tre giovani
professioniste nel settore dei Beni Culturali, crede ed
investe nella necessità di produrre cultura come forma di
innovazione e coesione sociale, di rigenerazione urbana e
attrattività del territorio. L’Associazione teatrale &
culturale Efebo si dedica a promuovere e incoraggiare le
risorse umane del territorio attraverso il teatro, la musica,
la danza, il varietà e ogni forma d’arte. Dal 2011 si
specializza in spettacoli per bambini, curando cartelloni e
organizzando corsi di teatro didattico a loro dedicati.
Per maggiori info scrivere a: [email protected] oppure
[email protected].
Oppure telefonare ai numeri: 327/8146275 – 328/6171182.