Lute: Il convento di San Papino e la Città,Leo Club Milazzo: Maria
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Lute: Il convento di San Papino e la Città,Leo Club Milazzo: Maria
L’Iperrealismo di Ivan Inferrera ai Cantieri Z il 15 settembre Il fenomeno dell’iperrealismo, derivato dalla pop art, si delinea intorno agli anni sessanta negli Stati uniti con la mostra del 1964 “The Painter and the Photograph” alla New Mexico University di Albuquerque, mentre sul piano internazionale l’affermazione della corrente avviene nel 1972. Il termine Iperrealismo, coniato dal gallerista Isy Brachot nel 1973 raccoglieva allora a Bruxelles i maggiori esponenti del movimento fotorealista americano ed europeo. Tanti, tutt’oggi, gli artisti che si dedicano allo studio meticoloso della realtà anche con l’aiuto della fotografia… proviamo a capire come Ivan Inferrera si approccia a questo mondo e modo di “vedere”. Vi aspettiamo, giovedi 15 settembre alle ore 19:00, presso la nostra sede in via Dei Mille 40, Milazzo Lute Milazzo. I corsi anno 2016-2017 Da martedì 20 settembre a lunedì 17 ottobre apriranno le iscrizioni all’Università della Terza Età di Milazzo. Dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 17.30 presso la Lute c/o ITTS “E. Majorana”, in via Tremonti – Milazzo Oltre 120 corsi, negli ambiti Letteratura, Lingue, Arte musica spettacolo, diritto ed economia, scienze umane e storia, medicina, scienze, conoscenza del territorio, attività e benessere, laboratori, anni sessanta, la narrativa degli anni ’60. La presentazione dei corsi avverrà il Lunedì 19 settembre 2016, alle ore 16, presso l’Aula Magna ITTS E. Majorana Minuti Contati ospite alla prima edizione del DragonFest Nell’affascinante cornice del castello di Milazzo si terrà l’edizione live del contest più veloce del web Sabato 10 settembre, in occasione del festival fantasy medievale DragonFest, che si svolgerà a Milazzo il 10 e 11 settembre 2016, l’associazione culturale Minuti Contati (www.minuticontati.com) sarà presente con una serie di eventi per promuovere e incentivare la passione della scrittura. Tre le attività che si svolgeranno nel corso della giornata: Alle ore 11, i relatori Maurizio Bertino e Ambra Stancampiano terranno la conferenza dal titolo “Imparare a scrivere (anche) di draghi quando, come e dove vuoi”. Si parlerà della capacità di scrivere entro limiti imposti e della necessità per un autore di imparare (anche) a ottimizzare la propria creatività in ogni circostanza, della storia e dell’evoluzione dell’associazione culturale Minuti Contati, che ha fatto dei concorsi a tempo un proprio tratto distintivo. A seguire, si terrà un’edizione LIVE del concorso Minuti Contati: verrà svelato il tema dell’edizione e i partecipanti avranno a disposizione quattro ore per scrivere un racconto secondo il tema e i limiti di lunghezza imposti. È prevista un’area allestita dove poter scrivere con il proprio notebook. Ci si può iscrivere rispondendo alla discussione apposita nell’Arena di Minuti Contati oppure scrivendo a [email protected] o, ancora, chiamando il numero 3409302135. Contestualmente al LIVE in loco (che verrà registrato come l’86a Edizione ufficiale di Minuti Contati), altri scrittori da tutte le altre regioni d’Italia potranno partecipare e postare i propri racconti (che verranno ritenuti regolarmente in gara). Per poter partecipare da casa, gli autori e le autrici dovranno inviare sul gruppo facebook di Minuti Contati una propria foto (corredata dagli hashtag #dragonfest e #minuticontati) in cui dovranno essere ben visibili due elementi: il tema dell’edizione come postato direttamente nell’Arena di MC e un foglio in cui dovrà essere scritto, ben leggibile: Siamo tutti al DRAGON FEST! Anche qui a… (nome della città, provincia e regione da cui scrivono) Contemporaneamente allo svolgersi del LIVE, i visitatori del DragonFest avranno la possibilità di cimentarsi in sessioni di istant-writing e scrivere dei brevissimi racconti (poche centinaia di caratteri) su fogli intestati forniti dall’organizzazione. I temi cambieranno ogni ora e i fogli stessi, firmati dall’Antico (moderatore del concorso, nella persona di Maurizio Bertino), verranno fotografati e riconsegnati ai loro autori. Tutti i racconti verranno letti e i migliori compariranno nelle settimane successive sui social di Minuti Contati. I racconti di maggior pregio avranno la possibilità di essere pubblicati sulla vetrina del sito. L’associazione culturale Minuti Contati (www.minuticontati.com) è nata con il duplice scopo di fornire una “palestra” agli autori (attraverso contest letterari a tema che si svolgono sia online che “dal vivo”) e di creare un database di racconti sempre nuovi a cui i lettori possano accedere liberamente. Negli ultimi anni i contest hanno visto una partecipazione sempre maggiore e Minuti Contati è diventata una realtà molto conosciuta sia tra gli autori di tutt’Italia che tra i piccoli e medi editori. Ufficio stampa Minuti Contati Alberto Della Rossa – [email protected] – cel. 346 1868507 Ambra Stancampiano – cel. 327 3264069 Linda De Santi – cel. 340 2507119 Legambiente: Piano di tutela e di controllo delle colonie feline in città Al Signor Sindaco del Comune di Milazzo (ME) Al Signor Assessore all’Ambiente del Comune di Milazzo (ME) Piano di tutela e di controllo delle colonie feline in città La Legambiente del Tirreno, focalizzando l’attenzione sui piani di tutela delle colonie feline e sulla loro importanza nella città, segnala al Sindaco e all’assessore ambiente del Comune di Milazzo di procedere all’individuazione e al censimento delle tante colonie feline presenti in Città e al loro riconoscimento. Sono pervenute all’associazione numerose segnalazioni da parte di cittadini che agiscono a tutela dei gatti selvatici di maltrattamenti compiuti da persone che cacciano gli animali dal loro habitat o li privano di cibo e acqua lasciati da chi provvede alla loro cura. Per non parlare di fatti più gravi quali esemplari uccisi per strada o per avvelenamento. La legge italiana tutela le colonie feline. Secondo la Legge 281 del 1991, è considerata colonia un insieme di due o più felini che viva insieme in un determinato territorio. Gli animali di una colonia hanno diritto ad essere protetti da abusi e maltrattamenti, a non essere spostati dal luogo dove si trovano e ad essere accuditi nel rispetto delle norme igieniche. Nelle nostre città sono frequenti le colonie feline che si insediano negli spazi verdi, ma anche nei cortili dei condomini. Le ASP si occupano dell’assistenza veterinaria e del controllo demografico delle popolazioni feline provvedendo a sterilizzare gratuitamente in genere le gatte non in gravidanza. La presenza di colonie feline risulta quindi essere importante anche per contenere il proliferarsi di topi e limitare le derattizzazioni, attività dispendiose, malsane e spesso inefficaci. Si può quindi mettere in atto una sorta di derattizzazione naturale utilizzando animali predatori come i gatti per limitare questo problema. Ogni singolo Comune deve quindi per legge tutelare e supportare la colonia felina insieme alle ASP locali che provvedono alla cura e alla salute dei gatti delle colonie. Tutti i cittadini possono contribuire a censire una colonia felina del proprio comune. Una colonia felina deve essere innanzitutto censita rivolgendosi presso alcuni sportelli riservati ai diritti degli animali presso le ASL o i Comuni. Solo quando si è provveduto alla registrazione della colonia felina, le ASP possono procedere regolarmente con i controlli sanitari. Chiunque si renda conto della presenza di due o più gatti in una specifica zona può denunciarne la presenza alle autorità per il riconoscimento della colonia, in genere utilizzando un modulo fornito dal Comune o dalle ASP. Il Comune provvede poi ai controlli e se ci sono le condizioni di idoneità viene riconosciuta la colonia felina. Da questo momento in poi è un referente della colonia felina a essere il tramite con le autorità, a prendere appuntamenti per le sterilizzazioni e le cure. Avere una colonia felina registrata a proprio nome non è per sempre, quindi in qualsiasi caso ci fosse la necessità, anche temporanea, può essere un atto civile diventarne i referenti. Oggi nelle aree urbane italiane si giocano alcune delle principali sfide del Paese ed anche quella per rinnovare la complessa e plurale relazione con gli animali si vince o si perde nelle città. Necessitano quindi soluzioni attente al benessere animale, al rispetto della civile convivenza e alle plurali esigenze relative ai servizi offerti al cittadino ed agli amici a quattro zampe. Milazzo 3 settembre 2016 Non solo centraline: rilanciare il progetto dei ”Giardini di Federico” Comunicato della sezione di Milazzo di Italia Nostra L’idea dei ”Giardini di Federico” nacque con lo scopo di dar vita ad una grande struttura scientifica costituita da un orto botanico di livello europeo, con giardini tematici, laboratori di ricerca, micropropagazione e acclimatazione di specie floro-vivaistiche, sale per convegni, spazi espositivi e biblioteca. Questo all’interno di un progetto di recupero di archeologia industriale riguardante l’area ex Montecatini ed ex Metallurgica e per costituire, con l’area Tribò, una barriera verde tra la Città e la zona industriale. In questo senso fu proposto da Italia Nostra in ripetute iniziative nel 1996, nel 2001 e nel 2004 e trovò ampia disponibilità alla collaborazione da parte delle Università di Catania e Palermo disposte a convenzionarsi per realizzare e gestire una struttura di livello europeo finalizzata La stessa Amministrazione Comunale del tempo manifestava interesse tanto che si parlò di contatti con analoghe strutture di Tenerife e di Olanda e si pose il vincolo in PRG, ma poi non se ne fece niente. Negli anni successivi fu favorita la privatizzazione dell’ ex Montecatini e dell’ ex Metallurgica sottraendo al progetto la disponibilità dell’ area di archeologia industriale in cui era prevista gran parte delle attività. Nel 2012 veniva finanziato il cosiddetto ”Progetto di monitoraggio integrato” nell’ambito del PO-FESR 2007-13”, progetto importante ed utile, ma diverso di quello dei “Giardini” e di ben inferiore valenza. Il finanziamento veniva poi revocato dalla Regione, ma il Tribunale Amministrativo Regionale il 16 aprile 2015 lo riportava nelle disponibilità del Comune. Poi il silenzio ! E’ di pochi giorni fa la notizia che, nel Patto per il Sud, il capitolo per la città metropolitana di Messina prevede un finanziamento di 2mln di euro per il ”Sistema di centraline di monitoraggio e rilevamento ambientale nell’area dei Comuni ad Elevato Rischio Ambientale della Valle del Mela”. Italia Nostra prende favorevolmente atto di quest’ultimo finanziamento per il sistema di centraline di monitoraggio; chiede di verificare se il finanziamento del 2012 riassegnato dal TAR non sia stato perduto; e, se cosi non è (come ci auguriamo), di riproposizione, chiudere in tempi brevi l’iter di esprime preoccupazione per le notizie secondo le quali, nel silenzio, si intenderebbe rinunciare al finanziamento già assegnato nell’ambito della programmazione del PO-FESR 2007-13; ricorda che la Raffineria ha dichiarato di essere disponibile a cedere l’Area Tribò solo a condizione che venga realizzata quell’opera. Italia Nostra propone l’utilizzo del finanziamento previsto nel Patto per il Sud, ma che al tempo stesso si riprenda immediatamente il progetto del 2012 adeguandolo alle novità emerse nel frattempo per realizzare quel Parco che dovrebbe essere un primo passo per il rilancio del progetto dei ”Giardini di Federico” caratterizzato dalla barriera verde tra Città ed area industriale, sistema di monitoraggio dell’inquinamento, ma anche da giardini tematici, laboratori di analisi e ricerche scientifiche, strutture per la propagazione delle specie di interesse floro-vivaistico e di conservazione del germoplasma caratteristico del comprensorio della piana di Milazzo. Bene le centraline, qualunque sia la forma di finanziamento, ma i ”Giardini di Federico” sono altra cosa ! In questo senso, nei prossimi giorni, renderemo pubblico un libro bianco che ripercorrerà la vicenda del progetto dei ”Giardini” sin dalla sua nascita, proponendone il rilancio nelle forme compatibili con le condizioni attuali e la minore disponibilità di aree, ma mantenendone l’ispirazione e gli ambiziosi fondamenti. Milazzo, 1/9/2016 sezione di Milazzo San Paolino, presentato progetto di riqualificazione L’area delle case popolari di San Paolino potrebbe essere selezionata come destinataria di un progetto di riqualificazione urbana assegnato dal Ministero dei beni culturali. L’iniziativa consentirà di scegliere dieci progetti in tutta Italia fra quelli presentati e ritenuti più meritevoli e di finanziarne la progettazione da parte di un architetto. Il Comune di Milazzo, su sollecitazione del consigliere comunale Antonio Foti, ha presentato l’istanza di partecipazione al bando, indicando fra le primarie esigenze la manutenzione e la rifunzionalizzazione dell’area case popolari di San Paolino. “A prescindere dalla selezione o meno del progetto, la partecipazione ci offre l’opportunità di affrontare il grande tema della riqualificazione urbana. Dobbiamo immaginare un’impostazione radicalmente alternativa di fisionomia di città mettendo al centro i principi della sostenibilità ambientale ricomponendo il tessuto sociale, fortemente compromesso delle periferie che vivono una situazione di disagio e abbandono”, ha dichiarato il Consigliere DeM Antonio Foti. A collaborare all’iniziativa l’assessore ai Lavori Pubblici Ciccio Italiano e il responsabile dell’Ufficio Europa, Giovanni Mangano che ha curato tutta la parte burocratica. “In questi tempi di crisi strutturale degli Enti Locali, la fase della progettazione è essenziale per creare sviluppo sul nostro territorio. Un approccio che dobbiamo continuare a coltivare” dichiara Mangano. Fra gli interventi già contenuti nel progetto preliminare redatto dagli uffici comunali vi sono: la ricostruzione dei marciapiedi con conseguente abbattimento delle barriere architettoniche, il rifacimento dell’impianto per la raccolta delle acque meteoriche e del manto stradale, l’installazione di una nuova illuminazione a risparmio energetico, la creazione di nuovi parcheggi e di un’area di bike-sharing. L’obiettivo principale sarà quello di rifunzionalizzare il tessuto urbano fortemente degradato e permettere una migliore fruibilità degli spazi da parte dei cittadini. Qualora il comune risultasse aggiudicatario del progetto, dovrebbe impegnarsi a finanziarlo. Un sogno chiamato Federico Comunicato stampa Necessaria e doverosa chiarezza a salvaguardia del progetto e dei terreni fra l’industria e la città di Milazzo. Di Giardini di Federico si parla a Milazzo da più di venti anni, ma probabilmente pochi sanno effettivamente in cosa consiste l’idea originale, nata dalla mente del nostro illustre concittadino Girolamo Bambara, ed elaborata con il contributo di associazioni come Italia Nostra e Legambiente. Nella originale elaborazione, i Giardini dovevano rappresentare un autentico polmone verde all’interno del tessuto urbano, un’ipotesi di sviluppo della città alternativo a quello industriale con il recupero conservativo di quelle aree che avevano rappresentato gli albori dell’industria a Milazzo e potevano essere da volano per una vera svolta verso una “Città Giardino”. Nel progetto presentato in una serie di incontri e convegni di altissimo profilo, l’area interessata abbracciava quindi, oltre all’area Tribò, anche tutta la zona ex Montecatini ed ex Metallurgica. Ma il tempo passava, e, nel frattempo quasi tutte le aree diventavano private, con la necessità quindi di ridimensionare progressivamente gli iniziali propositi, senza snaturare del tutto la finalità del progetto, che, a dire il vero, non ha mai potuto godere di vere azioni di supporto delle varie amministrazioni. Si arriva così al luglio 2010, quando l’amministrazione appena insediatasi, inseriva il progetto nell’ultima finestra del PISU-PIST, intercettando le risorse destinate alle Aree ad alto rischio di crisi ambientale siciliane, elaborando il Progetto Esecutivo Sistema integrato per il monitoraggio e la riduzione del carico inquinante. L’area interessata è solo l’area Tribò, attraverso un protocolo con la RAM, che dona la stessa al Comune di Milazzo, vincolando la donazione alla realizzazione dell’opera. Un percorso non certo facile, ma si arriva all’approvazione definitiva del finanziamento di oltre 10 milioni di euro,ed il progetto viene definito cantierabile. A questo punto il meccanismo si inceppa, ed finanziamento non viene erogato, ed il Comune Milazzo si appella al CGA, che con sentenza del aprile 2015, dà ragione all’Ente, riconoscendogli diritto al finanziamento. il di 16 il Di ciò che sia successo dopo quella sentenza, non ne siamo a conoscenza, ma stiamo intervenendo a seguito delle notizie di stampa diffuse in questi giorni, secondo le quali il progetto dei Giardini di Federico sarebbe stato finanziato con le risorse del Masterplan. Purtroppo, già da una prima analisi, ci siamo resi conto che non è possibile sostenere questa affermazione, sia per l’esigua somma che sarebbe stata messa a disposizione, sia per le opere che con esse dovrebbero essere finanziate, che, di fatto, non potrebbero garantire il mantenimento degli obiettivi del progetto. Verrebbero meno anche i presupposti per il mantenimento della proprietà dell’area, all’interno della quale, è il caso ricordarlo, giacciono i resti di una villa romana che sarebbe tornata alla luce, per cui non si può più parlare di Sistema integrato per il monitoraggio e la riduzione del carico inquinante, in quanto si dovrebbe rinunciare a gran parte delle opere che lo costituiscono. Crediamo pertanto che sia necessario, da parte degli Enti eventualmente destinatari del finanziamento, fare chiarezza sugli obiettivi che lo stesso si propone, con il definitivo svanire di un sogno che voleva chiamarsi “Giardini di Federico.” Legambiente del Tirreno Milazzo (ME) 368 3412665 Milazzo 14 Agosto 2016 Comunicato Fondazione Lucifero in risposta all’articolo pubblicato sulla GdS il 5 Agosto 2016 Nella mia qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Lucifero di Milazzo ritengo opportuno chiarire che quanto si legge nell’articolo “Fondazione Lucifero l’ex sindaco rilancia sospetti e denunce” dell’edizione del 5/8/2016 del quotidiano Gazzetta del Sud contiene – evidentemente riferendo fatti e notizie forniti da terzi – dati inesatti ed in parte difformi dal vero. Pertanto, in relazione ai singoli elementi che si leggono nel pezzo di cui sopra, osservo quanto segue: a) La composizione attuale del Consiglio di Amministrazione della Fondazione è di sette membri, due designati dal Comune di Milazzo e gli altri cinque designati dal Prefetto di Messina, dal Presidente della Corte d’Appello di Messina, dall’Arcivescovo di Messina, dal Provveditore agli studi di Messina e dall’Assessorato Regionale Enti Locali, oggi della Famiglia. a1) Con nota del 3 marzo 2015 l’assessorato alla Famiglia ha chiesto alla Fondazione di ridurre il numero dei consiglieri e, con deliberazioni n. 11 del 31/5/2016 e 24 del 12/07/2016, il numero dei componenti è stato ridotto a cinque, non prevedendosi più all’interno dell’organo di governo il membro di designazione assessoriale ed uno dei membri di designazione comunale. a2) Conseguentemente è stata mantenuta la pluralità dei soggetti pubblici designanti, senza aver scalfito per nulla la posizione del Comune di Milazzo. a3) E’ opportuno osservare che i consiglieri di amministrazione non percepiscono alcun gettone di presenza ma solo, se residenti fuori dal Comune di Milazzo, il rimborso delle spese di viaggio, anche se i consiglieri interessati hanno ritenuto di dover rinunciare a detto rimborso. b) Premesso che la richiesta di parere, da parte dell’Assessorato competente, è prevista dalla legge, occorre dire che quello richiesto è un parere obbligatorio ma non vincolante, sicchè l’Amministrazione comunale di Milazzo non ha alcun diritto di interloquire sul punto con la Fondazione. c) E’ difforme dal vero l’affermazione secondo cui il patrimoni della Fondazione sia beneficiato da alcuno che non siano i naturali destinatari dei servizi erogati dall’IPAB. Le attività di carattere educativo-didattico-ricreative della Fondazione sono svolte dall’Associazione no-profit Il Giglio, la quale cofinanzia le attività stesse, e, occorrendo, è disponibile a ridurre la partecipazione economica dell’Ente. Può precisarsi che l’attività svolta in sinergia con la suddetta Associazione è stata, nei vari anni del rapporto, assolutamente positiva ed ha ottenuto riconoscimenti unanimi, tra questi la menzione speciale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche Sociali, per il progetto “Gigliopoli, la città dei bambini spensierati-2010”, nell’ambito del Premio amico della Famiglia 2010, non considerando le collaborazione con le Università di Messina e di Catania, con il Tribunale dei Minori di Messina, con l’AUSL territoriale, con le scuole etc. d) in effetti, la Fondazione ha incassato dal Comune di Milazzo, a titolo di risarcimento danni, la somma di € 2.000.000 solo che detta somma era, ed è, destinata a investimento per il miglioramento del patrimonio e non a spese di gestione. e) Vale la pena di ricordare che la Fondazione è tuttora creditrice, da anni, del Comune di Milazzo, di un importo superiore ad € 220.000, che non è stato possibile ottenere in pagamento, e questo dovrebbe essere noto all’ex sindaco Italiano. f) Il patrimonio della Fondazione è interamente sfruttato, ad eccezione delle “serre” con annesso terreno latistante. Tuttavia le serre sono state realizzate in forza di regolare concessione edilizia, sicchè sarebbe errato demolirle, apparendo, invece, opportuno eseguire i lavori necessari per la modifica della loro destinazione, per i quali occorrono, però, capitali che la Fondazione cercherà di ottenere in sede comunitaria. Altri investimenti sono stati, poi, effettuati da taluno dei locatari, così valorizzando ed incrementando il valore del patrimoni immobiliare. g) Per quanto riguarda l’incendio di superfici in c.da Faraone, occorre dire che detto terreno è regolarmente concesso in affitto e la Fondazione ha chiesto all’affittuario di provvedere al risarcimento dei danni collegabili ad eventuale incuria. h) i lavori relativi alla ristrutturazione dell’edificio di via Marina Garibaldi potranno avere inizio allorquando saranno disponibili le somme di un progetto incrementativo già eseguito (esecutivo???) i) non può ritenersi che l’Amministrazione comunale di Milazzo abbiam alcun diritto di controllare i bilanci della Fondazione. Comunque, i bilanci annuali, consuntivo e preventivo, sono stati sempre trasmessi al competente Assessorato che li ha positivamente riscontrati. Peraltro detti bilanci sono stati regolarmente pubblicati all’albo pretorio del sito della Fondazione e del Comune di Milazzo, sicchè sono consultabili da tutti. j) In effetti le entrate ordinarie possono aver subito dei rallentamenti, dei ritardi nei pagamenti da parte dei vari locatari, peraltro di ammontare non elevato, ma le diverse situazione debitorie saranno definite entro la fine del corrente mese. Occorre tuttavia fare in merito due osservazioni: – i canoni locatizi praticati per ciascun compendio sono stati, a suo tempo, fissati in base a parere di congruità dell’UTC di Milazzo e dell’UTE di Messina, sicchè non è possibile procedere a riduzioni o decurtazioni; – per incrementare le potenzialità del Capo, piuttosto, sarebbero utili interventi manutentivi e di pulizia da parte del Comune di Sant’Antonio. Milazzo, sulla via e nella piazza di k)Preso atto che, effettivamente, la Fondazione Lucifero non ha alcuna passività, tenuto conto dei crediti vantati, è da chiedersi per quale motivo il Comune di Milazzo non abbia dato alcun riscontro alla richiesta dell’Assessorato Regionale di procedere al pagamento delle somme dovute alla Fondazione, nè per quale ragione il Presidente del Consiglio Comunale non abbia convocato, come doveroso, l’organo presieduto, per l’appostazione fuori bilancio della partita. l) attualmente la Fondazione, oltrechè una causa contro una vecchia affittuaria inadempiente, a fronte di un credito antecedente all’anno 2002, ha varie controversie, fra cui un contenzioso tributario contro il Comune di Milazzo, il che evidenzia una situazione di ipotizzabile conflitto di interessi tra l’IPAB e l’Amministrazione comunale. Il Presidente Vincenzo Russo Mish Mash festival Milazzo L’Associazione Culturale Mosaico, in compartecipazione con l’Assessorato ai Beni Culturali, alla Pubblica Istruzione e alla promozione dell’immagine della città di Milazzo, è lieta di presentarvi la nascita del Mish Mash Festival. Un evento dalla fisionomia multiforme che indagherà l’interdisciplinarietà delle forme d’arte nel contemporaneo e le metterà in scena Giovedì 11 e Venerdì 12 Agosto 2016, a partire dalle ore 19:00, all’interno del luogo simbolo della città: il Complesso Monumentale del Castello di Milazzo. L’evento, supervisionato dalla fotografa Rossella Midili, si propone come un momento di arricchimento culturale e sociale, oltre che di rivitalizzazione del tessuto economico e turistico per una Milazzo piena di attrazioni storicopaesaggistiche e di eccellenze enogastronomiche. Al Mish Mash Festival la musica sarà la protagonista ma la cornice è quel che renderà ancor più speciale l’evento. Il Festival nasce dal bisogno di trattare temi storicamente e culturalmente importanti, in una chiave fresca, innovativa e rivitalizzante: la contaminazione tra i popoli e la stratificazione culturale. Il Festival permetterà così di approfondire in maniera incrociata i due temi attraverso un creativo e inusuale punto di vista. Sul palco principale, per questa prima edizione, si alterneranno giovani musicisti di richiamo regionale e nazionale. Giovedì 11 Agosto si esibiranno in concerto i sognatori indiepop Music for Eleven Instruments (Catania), gli psichedelici C+C=Maxigross (Verona) e la giovane promessa del cantautorato italiano Calcutta (Roma). Venerdì 12 Agosto apriranno le danze i vincitori del premio “Best Arezzo Wave Band Sicilia 2016”, ovvero i magnetici When Due (Castelbuono), seguiranno i multi-sensoriali Celluloid Jam (Firenze), la bravissima Matilde Davoli (Lecce/Londra) e chiuderà la serata, e quindi il Festival, l’eclettico dj/producer italo-canadese Bruno Belissimo con un suo personalissimo e divertente live-set. Ad arricchire i concerti del main stage, ci penseranno il Collettivo Flock e Fabrizio Cicero con installazioni artistiche, la compagnia OltreDanza con una performance danzante, lo showcase del quartetto di batteristi GEEM Session, l’audio-video performance di Bierhoff, i dj-set di DeFe e Rycott, e i visual di Aurelio Calamuneri e Giovanni Scolaro. Un melting pot di generi musicali, dimensioni artistiche e stili architettonici nello splendido scenario del Castello di Milazzo. L’organizzazione, giovane, eterogenea e con qualche “cervello in fuga”, si ritiene soddisfatta dell’offerta artistica in programma e, nella persona di Carmelo Allegra, Presidente dell’Associazione Mosaico, dichiara: “volevamo trattare a modo nostro temi molto delicati e complicati utilizzando la formula festival come rinforzo positivo e strumento efficace per sensibilizzare ed esorcizzare pregiudizi e tabù. Un momento di festa in cui elogiare il ricambio e il dinamismo geopolitico attraverso la musica e l’arte che diventano così mezzi perfetti per esprimere i valori della diversità, del rispetto, del dialogo e del confronto. Per noi c’è Mish Mash ovunque: siamo il prodotto delle esperienze che viviamo, la sintesi dei profumi, dei sapori e dei colori che ci circondano, delle culture che ci hanno preceduto… Sentivamo il bisogno di festeggiare questo stupendo concetto e sarà questo ciò che proveremo a fare al Castello di Milazzo, luogo che interpreta alla perfezione, già di suo, tutto ciò. Abbiamo lavorato al progetto per ben nove mesi e adesso non vediamo l’ora di poterlo finalmente realizzare”. L’associazione Mosaico è l’incontro tra diversi gruppi giovanili del territorio (la milazzese Associazione di Promozione Sociale “Collettivo Mi_lab”, e le Associazioni Culturali barcellonesi “Quadro” e “POT”) che da anni operano nella provincia di Messina su temi legati all’urbanizzazione, alla sharing economy, alla densificazione culturale, all’intrattenimento musicale e artistico. Si tratta di giovani professionisti, neolaureati e laureandi che vogliono portare nella propria terra ciò che hanno vissuto lavorando e viaggiando in tutto il mondo tra master, stage ed Erasmus. I biglietti, diversificati in due formule, day ticket a 15 € e abbonamento due giorni a 20 €, possono essere acquistati al botteghino entrambe le sere dell’evento oppure si possono comperare in prevendita sulla piattaforma www.ciaotickets.com . Tutte le info su www.mishmashfestival.com Donne: studio sulla tragedia greca Si terrà in prima nazionale nei giorni di 3 e 6, 26 e 27 agosto 2016, alle ore 21,00, presso il Mastio del Castello di Milazzo la rappresentazione del dramma antico dal titolo γυναικες (Donne), diretto dal regista e drammaturgo Francesco Vadalà. Lo spettacolo è frutto di uno studio sulla tragedia avviato dalla cooperativa Arte e a Capo e dall’Associazione teatrale & culturale Efebo in collaborazione con il Comune di Milazzo, al fine di diffondere la conoscenza del dramma antico, valorizzare i luoghi del territorio che evocano la classicità, e dare risalto alle competenze locali. Nella stessa ottica sono state scelte le figure tecniche (tutti professionisti) che coadiuveranno il lavoro di regia. La tragedia γυναικες (Donne) è una rilettura del mito, ideata, scritta e diretta da Francesco R. Vadalà, che ricalca la drammaturgia caratterizzata dagli archetipi del dramma antico, in particolare quello greco. E’ una narrazione e variazione sul mito delle eroiche donne che hanno sofferto per via dei loro uomini e la guerra che hanno voluto dichiarare, ma alla fine, saranno proprio queste donne, grazie alla loro forza, ad uscirne vincenti. La tragedia segue una certa narrazione, i personaggi codificati saranno i protagonisti di intensi monologhi che si incontreranno sulla scena secondo uno schema sapiente appositamente ideato dal regista. Il gruppo di attori, professionisti e non, sono preparati da Francesco Vadalà nell’ambito di un seminario teorico- pratico in cui vengono offerte nozioni di teatro e tecniche per acquisire la capacità di stare su una scena classica, curare la vocalità secondo le regole della dizione, all’interno dello schema definito dell’endecasillabo. Le prove di scena hanno avuto inizio subito dopo la selezione e continueranno nella modalità “aperta al pubblico”, presso il Mastio del castello milazzese, una settimana prima dello spettacolo. La regia è di Francesco R. Vadalà, psicologo, drammaturgo, esperto in psicodramma classico, regista di opere liriche e teatrali che si è dedicato, dal 1970 in particolare, agli studi della Commedia dell’arte, della messinscena della tragedia greca e della drammaturgia pirandelliana. Ha diretto scuole di teatro e laboratori teatrali. Arte E a Capo, nata dall’esperienza di tre giovani professioniste nel settore dei Beni Culturali, crede ed investe nella necessità di produrre cultura come forma di innovazione e coesione sociale, di rigenerazione urbana e attrattività del territorio. L’Associazione teatrale & culturale Efebo si dedica a promuovere e incoraggiare le risorse umane del territorio attraverso il teatro, la musica, la danza, il varietà e ogni forma d’arte. Dal 2011 si specializza in spettacoli per bambini, curando cartelloni e organizzando corsi di teatro didattico a loro dedicati. Per maggiori info scrivere a: [email protected] oppure [email protected]. Oppure telefonare ai numeri: 327/8146275 – 328/6171182.