Chi è…… Enrico Cenni - Cenni

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ITCG “E. Cenni” - Via A. Pinto 84078
VALLO DELLA LUCANIA (Sa)
T. 09744392 - 0974717805 Fax 0974717400
[email protected] - www.itcgcenni.net
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Anno
scolastico
2011/12
Chi è…… Enrico Cenni
Figlio di Giovanni e Marianna Bottino, nacque il giorno 20 novembre dell’anno 1825 alle
ore 20:00 a Vallo della Lucania. Il padre Giovanni, probabilmente era un funzionario del
governo borbonico, forse il sottintendente del centro cilentano. Studiò legge all’Università
di Napoli dove frequentò Luigi Settembrini. Per questo, discepolo di tale maestro non
rimase insensibile ai moti che nel 1848 interessarono il regno di Napoli, l’Italia e l’Europa.
Tuttavia non venne perseguitato dal governo borbonico ed ormai celebre avvocato poté
difendere i promotori dell’insurrezione.
Dopo l’Unità d’Italia e la proclamazione del Regno entrò nell’avvocatura dello Stato, ma
non resistette a lungo alla noiosa vita dell’ufficio.
Secondo il Maiese (Vallo e dintorni) percorse quasi tutta l’Europa per studiare monumenti
ed opere d’arte. Filosofo e letterato profondo conosceva a memoria tutta la “Summa
teologica e filosofica” di San Tommaso. Cattolico convinto e praticante scrisse un
poderoso volume contro il divorzio, il testo fu ammirato dagli stessi divorzisti più accaniti.
Morì povero e solo, avendo perso presto la moglie e l’unico figlio,a Napoli il 27 luglio del
1903.
Notevole è stato il suo impegno meridionalista anche se il suo nome e le sue opere sono
ai più sconosciuti.
Nel 1862 pubblicò: “Condizioni d’Italia e del suo rinnovamento civile”, prospettando per
primo la questione meridionale come conseguenza della conquista Piemontese.
Altro suo saggio è “Napoli e l’Italia”. Fu molto apprezzato da Benedetto Croce che lo
ricordò nella sua “Storia del regno di Napoli”.
Per inciso dobbiamo ricordare che Enrico Cenni colpito da una paralisi progressiva, per
poter tirare avanti nell’ultimo periodo della sua vita, fu costretto a vendere i libri della sua
biblioteca e successivamente anche la sua casa a Napoli a Benedetto Croce.
Questi manifestò ammirazione, affetto e devozione quasi filiale per Enrico Cenni. Infatti, lo
cita moltissime volte nella sua “Storia del regno di Napoli” pubblicate nel 1924.
nell’introduzione così scrive “Mi stava vivo nel ricordo Enrico Cenni, cattolico e liberale,
napoletano e italiano, giurista e filosofo, così come lo avevo conosciuto negli anni suoi,
con l’alta persona, i canuti capelli, gli occhi scintillanti, e mi pareva non solo comandarmi
con la sua autorità… comincia a discutere con il bravo Cenni, come se egli fosse ancora
vivente e io presso il suo letto d’infermo, dove mi recavo a visitarlo”.
Il Croce inizia la storia del regno di Napoli con queste parole:
Qualche tempo fa,… mi tornò tra mano il raro volume di Enrico Cenni, “Studi di Diritto
pubblico”, e lo lessi da cima a fondo come non avevo fatto per l’innanzi. E, invitato
dall’autore, e sotto la sua guida, venni penetrando,…le latebre della storia dell’Italia
meridionale,…”.
Quindi se oggi dovessimo ricordare in maniera succinta su una lapide la storia del nostro
personaggio, dovremmo così scrivere: “Nato in un oscuro paese del Cilento, fu patriota
ardente, celebre avvocato, filosofo e dotto letterato finì i suoi giorni solo e sempre più
sconosciuto a tutti.”
Infatti, è strano che fra tutti quelli che si sono interessati del problema del meridione solo il
De Tiberis ricorda il suo pensiero nel libro “Le ragioni del Sud”.
La sua teoria combatteva la politica centrista della Destra e proponeva l’autonomia
amministrativa delle regioni e province meridionali.
Fu un antipiemontese per eccellenza addossando a questi e al loro
malgoverno la decadenza e il degrado del Sud.
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STORIA DELL’ISTITUTO
I documenti che è possibile consultare non ci permettono di essere precisi per quanto
riguarda la nascita dell' I. T. C. di Vallo della Lucania e i suoi due primi anni di vita. Infatti,
né a scuola né sul comune di Vallo risulta niente a tal proposito. La Provincia e il
Provveditorato interpellati con lettere, non hanno dato nessuna risposta. Dai ricordi a volte
confusi di ex alunni e da domande poste ad alcune persone anziane con risposte non
sempre concordanti possiamo affermare che nel mese di Ottobre del 1960 iniziò a
funzionare a Vallo come sezione staccata dell'I.T.C. Besta di Battipaglia, la classe prima D
del corso di ragioneria. Questo risulta chiaramente dai frontespizi dei raccoglitori che
contengono gli atti degli alunni dell'anno scolastico 1960 - 1961 e 1961- 1962 dove c'è
scritto I. T. C. ad indirizzo amministrativo, Battipaglia.
Le domande di iscrizione, le intestazioni delle cartelle che contengono tutti gli atti relativi
alla vita scolastica (pagelle, richieste esonero pagamento tasse, etc.) portano la scritta
I.T.C di Battipaglia con il timbro autografo del preside Ernesto Magurno.
La numerosa e frequente corrispondenza tra Provincia e scuola fa sempre riferimento alla
sede di Battipaglia.
Si tratta di una lettera indirizzata dal
Preside Magurno di Battipaglia al
Presidente
dell'amministrazione
provinciale l'8/2/1962 e fa riferimento al
prospetto statistico degli alunni iscritti
presso la sezione staccata di Vallo.
Nell'anno scolastico 1960- 1961
funzionava una sola classe composta
da 35 alunni (in realtà gli iscritti furono 37) mentre nell'anno scolastico 1961-1962 le classi
diventano quattro (due prime e due seconde) con 105 alunni. Nel secondo documento del
12/9/62 sempre una lettera indirizzata dal preside E. Magurno all'amministrazione
provinciale si afferma che gli alunni iscritti presso la sezione staccata di Vallo sono stati 85
negli anni scolastici 1960- 1961 e 1961- 1962. Si prevede che nell'anno 1962- 1963
saranno 130.
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Meno di un mese dopo e precisamente l'8/10/62 in una lettera indirizzata al Presidente
dell’Amministrazione Provinciale e per conoscenza al Provveditore di Salerno si legge a
firma del preside Salvatore Iorio quanto segue:
«Dal 1° Ottobre c. a. , questo Istituto, che ho l'o nore di presiedere, gode di autonomia.
Allogato in edificio, che un tempo era adibito a clinica medica, e quindi, poco rispondente
alle esigenze scolastiche, l’Istituto ha sette classi distribuite in diversi piani dell'edificio…»
Fino a quando l'Istituto è stato una sezione staccata di Battipaglia, l'unico impiegato
assunto, il Sig. Marotta Angelo, laureando in legge era sufficiente……«Ora, invece, per
l'autonomia, sono indispensabilmente necessari a questo Istituto:n. 1 segretario
economo……n. 2 applicati di segreteria….n. 1 magazziniere…..Ricorre l'obbligo di
comunicare che nello stesso edificio funzionano ancora alcune classi della scuola media e
della scuola di avviamento professionale, per cui sono costretto a raggruppare due classi
in una sola aula» Firmato il Preside Salvatore Iorio
In una successiva comunicazione al Presidente della Provincia in data 1/12/62 si
precisava il numero delle classi e degli alunni: 3 prime (85 alunni); 2 seconde (52 alunni);
2 terze (53 alunni); per un totale di 190 iscritti
Interessante la lettera inviata dalla Provincia firmata dal Presidente Avv. Diodato Carbone
al preside poiché in data 5/2/1962 già si fa riferimento alla costruzione di un edificio da
adibirsi a sede dell'Istituto Tecnico Commerciale.
Certamente il periodo
della presidenza del
prof. Salvatore Iorio è
stato
caratterizzato
da
una
crescita
costante degli alunni
e dell'impegno della
Presidenza per una
migliore sistemazione
logistica dell'Istituto.
Infatti, con il passare
del tempo l'edificio
principale
dell'ex
clinica
Lettieri
si
dimostrò insufficiente
a contenere gli alunni.
Nell'anno scolastico
19631964
funzionavano
dieci
classi e precisamente
3 prime - 3 seconde2 terze e 2 quarte.
Nel 1967- 1968 13
classi.
Nel 1968- 1969 le
classi si riducono a
12 poiché con un
decreto
del
Provveditore vengono
soppresse la I C- II C- III C . Il numero degli alunni è di 312
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Proprio nel 1968, 18 Novembre, in una corrispondenza tra Provveditore agli Studi e
Preside si riparla della costruzione dell'edificio scolastico ed in questo anno che troviamo
per la prima volta sulla carta intestata della scuola l'intitolazione a E. Cenni.
In questa lettera si fa riferimento alla costruzione dell'edificio scolastico su richiesta del
comune di Vallo in base alla legge 28/7/1967 (finanziamenti 1969- 1971 edilizia
scolastica).
Il 6/2/1969 il Presidente del consorzio provinciale per l'istruzione tecnica chiede al Preside
I. T. C. "E. Cenni" l'istituzione di una sezione staccata a Laurino.
Il 21/2/1969 immediata la risposta del Preside Iorio «Mi premuro di comunicare alla S. V.
di essere ben lieto di esprimere parere favorevole per l'istituzione di una sezione staccata
a Laurino»
Seguono le motivazioni.
Il 27/11/1969 il Provveditore agli Studi di Salerno indirizza una missiva al Sindaco di Vallo,
alla Prefettura di Salerno, all'Amministrazione Provinciale di Salerno, al provveditore O. O.
P. P. di Salerno, all'ufficio Genio Civile di Salerno, al Sovrintendente Ufficiale Regionale di
Napoli.
Oggetto: costruzione fabbricato civile abitazione su suolo destinato per costruzione edificio
Istituto Tecnico Commerciale.
Cosa era successo? L'Amministrazione Provinciale informava con telegramma il 26/11/69
il provveditore che la ditta
Schiavo stava per iniziare la
costruzione di un fabbricato
per civili abitazioni sul suolo in
via Cafasso destinato alla
costruzione
dell'edificio
scolastico.
Il 29/11/1969 il Sindaco di
Vallo con lo stesso sistema
rapido (telegramma) indirizzato
a tutti gli enti nominati
precedentemente
risponde:
"Nessuna costruzione è in atto
sul suolo di via Cafasso
destinato all'edificio scolastico
I. T. C. da parte della ditta
Schiavo. …"
Intanto nell'anno scolastico
1970- 1971 sempre per la
fattività del Preside S. Iorio,
iniziava a funzionare anche il
corso Geometra con due
prime.
Chiaramente i problemi per la
sistemazione degli alunni sono
aumentati e non bastano
neppure i tre edifici dei Lettieri
a contenere gli alunni. Infatti
dopo la clinica vera e propria era stato occupato un altro edificio al lato destinato a
magazzino- deposito e infine era stato adattato a scuola anche un vecchio mulino dietro i
primi due.
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Nel 1971-1972 il nuovo Preside della scuola è Crudele Francesco, che nell'anno seguente
sarà sostituito da Pastorino Vincenzo.
Proprio durante il suo secondo anno di Presidenza a Vallo e precisamente nell'anno
scolastico 1973-1974 la scuola si trasferisce nell'attuale edificio allora ancora in
costruzione in via Cafasso.
Viene occupato il piano terra. I lavori continuano e nell'anno scolastico 1975- 1976 sono
terminati il primo e il secondo piano che vengono occupati immediatamente.
Il boom delle iscrizioni sia al Commerciale che a Geometra continua e alla fine l'istituto
dovrà occupare nell'anno 1986-‘87 un edificio del comune creato come scuola materna e
poi utilizzato come sede dell’ufficio di Collocamento.
Nell'anno scolastico 1989-1990 viene, essendo preside Buonocore Rosanna Rosaria,
inaugurata l’Aula Magna.
Il resto è storia recente e si inizia ad avvertire un certo calo delle iscrizioni.
Nell'anno 1998-1999 parte il progetto Sirio, un corso di studi serali destinato ad aspiranti
Ragionieri e Geometri non più in età scolastica. Si tratta di un altro successo per il Cenni
che premia l'operosità del Preside e di tutto il personale scolastico. Attualmente al Sirio,
che funziona a pieno ritmo con 3 classi del corso Ragioneria e 2 del Geometra, sono
iscritti 86 alunni.
Gli Allievi del Cenni
La storia dell’Istituto Tecnico Commerciale “E. Cenni” fonda le sue radici nel lontano
1960/61. I ragazzi ritratti nella foto d’epoca ne hanno rappresentato la pietra miliare, il
seme che ha fatto germogliare e crescere negli anni, un albero grande e vigoroso, che
rappresenta oggi, non solo per il Cilento ma anche per la regione Campania, un grande
centro culturale.
La domanda è d’obbligo: chi erano i ragazzi di allora? Figli di agricoltori e artigiani, animati
da una grave voglia di conoscenze, una volontà ferrea, una emulazione straordinaria,
un’intraprendenza senza precedenti. L’umiltà, la semplicità, il senso del sacrificio erano
alla base di ogni loro azione. Andare a scuola era segno di distinzione sociale, di orgoglio
per i genitori che intendevano riscattare anni di umiliazione verso le classi più abbienti,
desiderose di dominare il ceto debole. I ragazzi avevano già compreso in modo molto
chiaro che lo studio rappresentava la libertà in una società che, grazie alla cultura,
tendeva ad abbandonare usi e costumi feudali.
Oggi i ragazzi di allora sono tutti affermati professionisti: ragionieri, dottori Commercialisti,
funzionari, insegnanti. Il destino ha fermato alcuni di loro in giovane età, ma comunque
vivono ancora nei nostri cuori.
In questa foto d’epoca c’è anche il prof. Salvatore
Mautone. Come pochi fortunati, dopo gli anni
universitari, è ritornato all’ITC “E. Cenni” come
insegnante. Ha rivissuto la stessa bellissima
esperienza culturale a contatto continuo con i giovani.
I ragazzi di oggi vivono un’epoca storica diversa dalla
nostra, un momento difficile in un mondo che cambia
molto in fretta. L’epoca delle grandi scoperte, della
multimedialità, ma anche l’epoca delle grandi
confusioni e dei disorientamenti dovuti all’incubo della
disoccupazione.
L’istituto non è più quello del 1960/1961: una famiglia dove tutti si conoscevano e si
chiamavano per nome, oggi è diventato una metropoli in cui i rapporti umani sono
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cambiati. E i giovani? Pur crescendo in un’epoca dalle grandi novità, rimangono sempre
ragazzi con le loro speranze e il loro entusiasmo verso la vita.
L’attuale dirigente non può non far proprio quanto sopra e le parole del prof. Salvatore
Mautone tratte da un lavoro svolto con gli alunni nell’anno scolastico 1998/99 in occasione
di un PON: “L’augurio per tutti gli operatori scolastici è di adoperarsi sempre con amore
affinché la loro missione sia fonte di soddisfazione personale e crescita culturale per le
future generazioni.”